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L’isola di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie esiste ed è un luogo favoloso

È il libro giallo per eccellenza, quello che ha ispirato tantissimi scrittori che hanno voluto dare vita a storie altrettanto enigmatiche e misteriose. Stiamo parlando di Dieci piccoli indiani, uno dei capolavori di Agatha Christie, un libro sorprendente e capace di tenere con il fiato sospeso pagina dopo pagina.

Complice anche l’ambientazione incredibile: un’isola dalle piccole dimensioni, con scogliere alte e su cui si trova una villa. È lì che sono state invitate dieci persone dal misterioso proprietario della magione ed è sempre lì che iniziano a morire gli ospiti in un crescendo di tensione.

Per tutti gli amanti di questo romanzo di Agatha Christie la buona notizia è che l’isola esiste davvero e – se nel libro – si chiama Soldier Island, nella realtà si tratta Burgh Island. Si trova poco lontano dalla costa del Devon, nella zona a sud ovest dell’Inghilterra. Tutto quello che c’è da sapere.

Alla scoperta di Burgh Island, che ha ispirato Agatha Christie

Scoprire i luoghi reali che hanno fatto da scenografia ai romanzi che abbiamo amato è un’esperienza tutta da provare, ancora di più se quei posti sono stati anche la location prescelta per scrivere. Ed è quello che rappresenta Burgh Island per Agatha Christie che non solo qui ha fatto svolgere le vicende del suo enigmatico Dieci piccoli indiani e di una delle indagini di Hercule Poirot: Corpi al sole, ma ha anche trascorso periodi di relax e scrittura.

Si trova poco al largo della costa del Devon nel Regno Unito, si può raggiungere camminando quando c’è la bassa marea oppure utilizzare un apposito mezzo marino. Sulla terra ferma si trova il piccolo villaggio Bigbury on Sea, che dista poco meno di un’ora di auto da Plymouth, grande centro abitato della contea.

È in questo piccolo luogo con una spiaggia spettacolare che si trova il punto di partenza per arrivare sull’ isola: a piedi, come detto, con la bassa marea oppure con il  Sea Tractor (una sorta di trattore marino). E già questa è un’esperienza indimenticabile.

L'isola di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie

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L’isola di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie esiste davvero

Tutto su Burgh Island l’isola di Dieci piccoli indiani

Burgh Island è un’isola che ha incantato tantissimi artisti e personaggi illustri, oltre ad Agatha Christie. Negli anni Novanta del 1800 in questo luogo aveva fatto costruire una casa in legno la star del music hall George H. Chirgwin: qui venivano organizzate dagli ospiti delle feste. Poi nel 1927 il regista Archibald Nettlefold vi ha fatto costruire un hotel Art Déco molto apprezzato e frequentato, una battuta d’arresto nella storia di Burgh Island ha coinciso con la Seconda Guerra Mondiale, ma successivamente è tornato molto in voga.

Oltre ad Agatha Christie, che aveva trovato qui la sua seconda casa, sono stati tanti i personaggi di spicco che l’hanno frequentata come Edoardo VIII insieme a Wallis Simpson, Winston Churchill e gli stessi Beatles. Con il verde della natura a fare da contrasto al mare di un colore intenso e vibrante, le sue coste aspre e rocciose e scorci incredibili, questo luogo è di grandissimo fascino e vale la pena raggiungerlo, magari proprio in compagnia di uno dei capolavori del giallo classico: Dieci piccoli indiani, per assaporarne ancora meglio le ambientazioni e le descrizioni.

E allora sarà più semplice percepire la tensione narrativa, la claustrofobica sensazione di essere braccati e la bellezza incredibile e ispiratrice del paesaggio intorno a noi.

Qualche anno fa l’hotel e l’isola erano stati messi in vendita, salvo poi essere ritirata per rimanere nelle mani degli attuali proprietari. Oltre a essere l’ambientazione dei libri, poi, ha fatto da scenografia anche per l’adattamento televisivo inglese di Copri al sole, oltre che di Nemesis e di molti altri progetti non legati solo ad Agatha Christie.

Un luogo perfetto per immergersi nella bellezza della natura, accompagnati da letture indimenticabili proprio come Dieci piccoli indiani.

Burgh Island con la bassa marea

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Burgh Island con la bassa marea vista dalla costa
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Oasi segrete di Roma: parchi e ville da riscoprire

Non solo città d’arte per eccellenza e vestigia storica della civiltà occidentale: la città di Roma è anche una delle più verdi d’Europa, con i suoi parchi, le sue ville storiche e i suoi giardini che costituiscono ben il 67% del suo territorio.

Oltre alle ville più note, come l’Orto Botanico, Villa Borghese o Villa Torlonia, a Roma ci sono diversi parchi più tranquilli e meno frequentati dai turisti, vere oasi dove nella stagione più calda è possibile trovare un po’ di refrigerio e dove si passeggia abitualmente a contatto con la Storia. Storia che, come spesso accade a Roma, si intreccia con le storie: dagli antichi romani alle famiglie nobili, dai Papi ai dittatori, passando per i cittadini e le loro famiglie, i giochi dei bambini, le domeniche fuori porta e la semplicità inestimabile del silenzzio e della frescura.

Ville storiche e giardini segreti: piccole grandi oasi urbane

La nostra panoramica inizia da Villa Sciarra: sette ettari e mezzo e situata sulle pendici del colle Gianicolo tra i quartieri di Trastevere e Monteverde Vecchio, addossata alle Mura gianicolensi, teatro di eventi storici (qui nel 121 a.C. venne ucciso Gaio Gracco) e passata nelle mani di famiglie ricche ed influenti come i Barberini/Sciarra, gli americani George Wurts e sua moglie Henriette Tower, Benito Mussolini e infine donata ai romani. Al suo interno si trovano fontane barocche, statue mitologiche, siepi scolpite e angoli silenziosi che evocano atmosfere da giardino segreto: le sue geometrie ordinate si fondono con una vegetazione lussureggiante, creando un luogo ideale per passeggiate al fresco e visite inedite, come quella al Museo della Matematica che si trova proprio all’ingresso della Villa.

Poco conosciuta e suggestiva è Villa Gordiani, un parco archeologico situato presso al III miglio della via Prenestina: contiene i resti di una vasta villa patrizia, tradizionalmente identificata con quella della famiglia imperiale dei Gordiani, ossia i tre imperatori romani del III secolo Gordiano I, Gordiano II e Gordiano III. Simbolo della Villa è il Mauseoleo dei Gordiani, che si staglia contro il verde quasi selvaggio che lo circonda: in realtà la Villa è molto apprezzata proprio perchè ben tenuta ed è frequentata dai residenti, in particolare da famiglie. Una passeggiata nel fresco e nella storia che solo la città di Roma può offrire.

Villa Leopardi, Villa Lazzaroni e Villa Celimontana: tre piccole gemme fuori dai circuiti turistici

Piccola gemma quasi sconosciuta su Via Nomentana è Villa Leopardi, un esempio di residenza di fine Ottocento che comprende quattro edifici fra cui la Biblioteca Comunale e che affaccia su un giardino caratterizzato dalla presenza di lecci, pini, allori. Qualche panchina, i “nasoni” in ghisa (le tipiche fontanelle romane) ad assicurare il refrigerio, tanta pace e molto silenzio: questi i piccoli tesori che regala la Villa.

Fuori dai radar turistici anche Villa Lazzaroni, nel quartiere Appio Latino, un Parco storico ottocentesco con giochi d’acqua, viali alberati e un’atmosfera intima, poco affollato anche nei weekend: mescola ulivi e mandorli secolari ad elementi di impronta esotica come la Pawlonia tomentosa, l’araucaria, l’albero di Giuda, il Gingko biloba.

Situata accanto al Colosseo, ma fuori dai circuiti turistici classici è Villa Celimontana, uno storico parco pubblico situato sul Colle Celio e immerso in un’area ricca di testimonianze antiche. Nata come giardino rinascimentale della famiglia Mattei nel XVI secolo, fu progettata su resti romani, tra cui tratti delle Mura Serviane e antichi acquedotti. All’interno ospita un piccolo obelisco egizio proveniente dal Tempio di Iside in Campo Marzio, fontane seicentesche, statue classiche e resti di mosaici antichi. Il verde è fitto e ombroso, ideale per passeggiate e letture, con scorci suggestivi tra pini, palme e cipressi. Oggi è anche sede della Società Geografica Italiana, ospitata nello storico Casino Nobile della villa.

Fuga nel verde fra tra periferie, natura e rigenerazione urbana

Il verde romano non è solo paesaggio, ma un vero veicolo di cultura e memoria collettiva: tra rovine sommerse e boschi urbani, i parchi di Roma custodiscono storia e storie, identità urbane e immaginari da riscoprire. In una città dove vivono 3 milioni di persone in un’area di 1.285 km quadrati, i parchi sono un valore in più, un necessario polmone verde ma anche un’aggiunta imprescindibile alla qualità della vita di chi vive una città così grande e così, per tanti versi, problematica.

Nel cuore del Pigneto, uno dei quartieri più densamente abitati e culturalmente interessanti di Roma si nasconde un piccolo giardino dal sapore medievale: il Parco del Torrione, che prende il nome da un’antica torre trecentesca in laterizio, unica superstite di un sistema di fortificazioni minori della campagna romana. Il parco è raccolto, selvatico, quasi spontaneo: alberi a foglia larga, sentieri sterrati, panchine solitarie. Di sera, soprattutto in estate, si accende: è infatti scenario di diverse manifestazioni musicali e culturali. Un’occasione in più per conoscere questo parco in un’ottica diversa.

Non è sconosciuto, ma ancora stranamente tranquillo il Giardino degli Aranci (Parco Savello), all’Aventino: offre una delle viste più iconiche della città, con la cupola di San Pietro perfettamente incorniciata tra i rami. Ma oltre allo scorcio da cartolina, c’è il profumo degli agrumi, la geometria rinascimentale del parco e la tranquillità che solo certi luoghi sanno offrire anche a due passi dal centro.

Tra gli altri parchi meno conosciuti ma preziose oasi verdi cittadine, fra centro e periferia, ricordiamo anche il Parco della Madonnetta ad Acilia, nel quadrante sud-ovest di Roma, che rappresenta uno degli spazi verdi più importanti ma meno noti. Ampio e articolato, ospita boschetti, percorsi ciclabili, aree giochi, piccoli laghetti artificiali e un’area naturalistica protetta. È una vera oasi per le famiglie e per chi ama muoversi in mezzo alla natura senza uscire dalla città. La sua ricchezza botanica lo rende un polmone verde prezioso per tutta la zona.

Roma Nord, una riserva verde inaspettata in città

Spostandosi verso Roma Nord esiste un vero e proprio bosco dentro la città, la Riserva dell’Insugherata, una delle aree naturali più selvagge e poco frequentate, con sentieri che si snodano tra le querce da sughero (da cui il nome), torrenti, piccole valli e panorami inaspettati. È un luogo dove si possono ancora ascoltare i suoni della natura e camminare per chilometri senza incrociare automobili. Perfetta per escursionisti urbani e camminatori solitari.

Sempre nella zona nord di Roma si trova una delle operazioni più interessanti di rigenerazione urbana degli ultimi anni: il Parco Lineare della Magliana, che nasce lungo l’argine del Tevere come spazio pubblico recuperato. Il quartiere Magliana infatti, densamente abitato, era praticamente privo di spazi verdi e gli abitanti percepivano l’argine del fiume come un vero e proprio muro: creando invece questa nuova realtà il Parco è diventato una passeggiata, attrezzato con rampe per disabili, attrezzi ginnici e giochi per bambini, riqualificando un’area di 9 ettari. C’è anche un anfiteatro con pavimentazioni per feste, spettacoli e schizzi per giocare con l’acqua e una vasta zona verde con altalene e scivoli. Quella che era una zona degradata e poco frequentata è diventato un nuovo polmone verde adatto a famiglie e turisti.

Infine, tra Balduina e Montemario si apre una valle verde fatta di sentieri, calanchi e scorci improvvisi sulla cupola di San Pietro. Il Parco del Pineto è una riserva naturalistica vera e propria, che custodisce la biodiversità del versante nord-ovest della città. Spesso trascurato dai circuiti turistici, è invece uno degli spazi più autentici per immergersi nella Roma naturale, dove il profilo urbano sfuma tra pini, querce e silenzi.

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Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane: il fascino senza tempo di ville, castelli e giardini

Il passato del nostro Paese può essere raccontato in tanti modi, anche attraverso i suoi edifici. Distribuite lungo tutto lo stivale, ci sono ville, castelli, parchi e giardini che racchiudono, tra le loro stanze e viali fioriti, la memoria e la tradizione dell’Italia ricoprendo un ruolo importante dal punto di vista storico e culturale.

Valorizzate e tutelate dall’ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane), le dimore storiche sono immobili di interesse storico-artistico, costruiti sia per funzione residenziale o successivamente adibiti a residenza, che  di diversa destinazione, ma dall’alto interesse culturale.

In occasione della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane 2025, che si terrà il 25 maggio, 450 luoghi esclusivi apriranno le loro porte e avrete l’occasione di visitarli gratuitamente. Qui abbiamo fatto una selezione delle dimore più belle e interessanti da visitare!

Chalet Pagliuca, Alvignano (CE)

Immerso in un ampio parco con ulivi secolari, alberi da frutto e piante ornamentali come rose, ortensie, caprifogli e agapanti si trova il particolare Chalet Pagliuca. Costruito nel 1930 ad Alvignano, in provincia di Caserta, colpisce i visitatori con il suo stile neopompeiano, visibile fin dall’esterno grazie alla presenza di un peristilio sostenuto da esili colonne scanalate e da finestre sormontate da una cornice Liberty. L’interno, invece, si contraddistingue per i suoi soffitti a lacunari ispirati allo stile pittorico della Casa dei Vettii di Pompei.

Il giardino si rifà ai modelli del giardino all’italiana di epoca rinascimentale in cui si segnalano, quali elementi principali, la fontana e la scala di ingresso. Lo chalet ha ospitato anche il primo Presidente della Repubblica, l’Avv. Enrico De Nicola, e i musicisti Ernesto Tagliaferri, Ernesto Murolo e Gaetano Lama.

Castello di Fonterutoli, Castellina in Chianti (SI)

Situato in un borgo dal fascino medievale senza tempo, il Castello di Fonterutoli fa parte delle dimore storiche da visitare in Toscana. Fu sede storica della Famiglia Mazzei dal 1435, ossia da ben 24 generazioni, la quale svolse l’attività di viticoltore e partecipò attivamente alla vita mercantile e professionale a Firenze, giungendo a occupare importanti cariche di governo. È a Ser Lapo Mazzei che si deve il primo documento conosciuto sull’uso della denominazione “Chianti”.

In occasione della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane potrete visitare gli spazi dell’azienda, come l’incredibile cantina, un progetto architettonico importante su tre livelli di profondità facente parte del progetto Toscana Wine Architecture, un circuito di 14 cantine di design, firmate dai grandi maestri dell’architettura contemporanea.

Villa Piacenza, Pollone (BI)

Situata nell’Alto Piemonte, la settecentesca Villa Piacenza a Pollone potrà essere visitata per la prima volta nell’ambito della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche. Residenza della famiglia Piacenza dalla metà dell’800, è dal 1990 sede della fondazione che conserva tutti i documenti relativi all’attività tessile tramandata da più generazioni.

All’interno dell’archivio viene conservato tutto il materiale che i Piacenza, attivi nel campo della lavorazione e del commercio della lana a partire dalla prima metà del XVII secolo e in quello più propriamente tessile dalla prima metà del secolo successivo, hanno accumulato nel corso della loro lunga storia.

Giardino Giusti, Verona

Durante la Giornata Nazionale delle Dimore Storiche Italiane, è possibile visitare anche gli interni del palazzo e gli esterni di Giardino Giusti a Verona. La famiglia Giusti, specializzata nell’industria della tintura della lana, utilizzò nel 1400 questi spazi per far bollire i calderoni in cui la lana veniva trattata e per stendere ad asciugare i panni.

Nel corso del XVI secolo, venne convertito in un palazzo di rappresentanza nello stile del Sanmicheli, completato da un giardino con bossi, cipressi, fontane e grotte. Nel corso del tempo, il Giardino Giusti ha assunto molti elementi tipici dei giardini medicei, punto di riferimento estetico delle élites colte dell’epoca.

Palazzo del Drago, Bolsena (VT)

Il 25 maggio potrete visitare gratuitamente anche il piano nobile dei giardini e delle terrazze di Palazzo del Drago a Bolsena. Situato nel centro storico della città, l’edificio si estende per mezzo ettaro e, al suo interno, sono presenti meravigliose logge affrescate, saloni, gallerie, una cappella, una biblioteca, un parco di 2500 metri quadrati, terrazze panoramiche e i preziosi affreschi di Prospero Fontana.

Il palazzo fu costruito in due fasi, la prima dal 1533 al 1544 e la seconda dal 1554 al 1561, per volontà di Tiberio Crispo, Cardinale Diacono di Sant’Agata nel 1544 e governatore di Bolsena dal 1540 al 1543 e dal 1553 al 1562. Profondamente legato alla famiglia Farnese, godé dei benefici derivanti dalla sua vicinanza con Papa Paolo III e poté usufruire dei migliori artisti e architetti dell’epoca, come il già citato Prospero Fontana, Raffaelo Da Montelupo e Simone Mosca.

Villa Pace, Campolongo Tapogliano (UD)

Villa Pace è un gioiello architettonico situato a Campolongo Tapogliano, in Friuli-Venezia Giulia. Situata vicino a tre siti UNESCO, Aquileia, Palmanova e Cividale, questa dimora storica fu costruita nella metà del 1600 da Carlo Maria Pace, Feldmaresciallo di Leopoldo I° d’Asburgo, con una forma cubica e torri angolari.

Durante la metà del Settecento, è stata restaurata in stile rococò da Carlo Maria in occasione del suo matrimonio con Giuliana di Edling, dama di corte di Maria Teresa. A questa ristrutturazione risalgono gli splendidi saloni centrali, lo scalone d’onore ellittico e le sale affrescate a grisaglia.

Abbazia della Cervara, Margherita Ligure (GE)

In provincia di Genova, invece, si trova l’Abbazia della Cervara, un ex complesso monastico situato in una splendida posizione sulla strada che unisce Santa Margherita Ligure al borgo marinaro di Portofino e dichiarato monumento nazionale dal 1912.

Risalente al 1361, vanta un incantevole chiostro quadrangolare e una torre cinquecentesca, costruita nei pressi dell’ingresso nel XVI secolo a difesa del monastero dalle incursioni piratesche che infestavano in quel periodo le coste della Liguria. Il 25 maggio potrete partecipare alla visita gratuita del giardino all’italiana e del chiostro.

Tonnara Foderà di Magazzinazzi, Alcamo Marina (TP)

Infine, vi consigliamo di visitare la Tonnara Foderà di Magazzinazzi in Sicilia. Costruita dalla famiglia Foderà al centro del Golfo sul litorale tra Alcamo Marina e Castellammare, preserva ancora integro il sistema di reti e buona parte delle antiche imbarcazioni e ancore utilizzate per la pesca del tonno.

Durante la visita sarà possibile visitare il giardino, il pian terreno e il piazzale sul mare con i magazzini e le trizzane contenenti le antiche attrezzature della tonnara (reti, funi, galleggianti e timoni) e le imbarcazioni (il vascello e le muciare).

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Alla scoperta di ville e castelli tra Bologna e Modena, gli appuntamenti da non perdere

Nel 2025 un’iniziativa turistico-culturale offre l’occasione di immergersi nelle bellezze architettoniche e nell’arte delle province di Modena e Bologna. Si tratta della rassegna “Alla scoperta di ville e castelli tra Bologna e Modena“, promossa dal Territorio turistico Bologna-Modena, formato da Provincia di Modena e dalla Città metropolitana di Bologna con il Comune di Bologna, in collaborazione con il Comune di Modena. Per l’occasione saranno aperti al pubblico in esclusiva castelli, ville, palazzi storici, torri e monumenti per circa 60 appuntamenti previsti nel corso dell’anno. A partire dal 1° febbraio, tutte le domeniche e un sabato al mese sarà possibile partecipare e fare un viaggio nel tempo.

Siamo certi che questa formula innovativa sarà accolta con entusiasmo dai visitatori – ha detto Mattia Santori, presidente del Territorio Turistico – Bologna e Modena insieme vantano un patrimonio unico e la rassegna vuole aprire le porte di questo tesoro comune a un pubblico sempre più ampio. È un’iniziativa che coniuga tradizione e innovazione, mettendo a disposizione esperienze autentiche e inedite per promuovere il territorio in modo originale“.

Modena

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Centro di Modena

Weekend a Modena, quali ville e castelli visitare

Questa iniziativa propone ai visitatori un viaggio emozionante attraverso i secoli per vivere in prima persona luoghi affascinanti che custodiscono una storia. Ville, palazzi nobiliari, castelli e ville maestose presenti nei territori tra Modena e Bologna sono ideali per approfondire epoche come il Medioevo e il Rinascimento, apprezzandone l’architettura e gli ambienti, nonché lo stile e leggende tramandate. A Modena gli appuntamenti da non perdere sono i seguenti:

  • 1 febbraio: Palazzo Coccapani d’Aragona a Modena. Sede dell’Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti, questo palazzo ha origine nel 600 ed è noto per uno scalone imperiale imponente a tre rampe decorato on affreschi e stucchi preziosi. Ora: 14.30 e 16.00
  • 2 febbraio: Castello di Spezzano – Fiorano Modenese. All’interno lasciano senza parole alcuni affreschi storici che rappresentano i borghi e castelli della zona e si può visitare la mostra sulla produzione di piastrelle nel distretto tra il 1889 e il 1939. Ora: 15.00
  • 8 marzo: Palazzo dei Pio di Carpi – Carpi. Visitare questo palazzo è un’esperienza speciale poichè è considerato uno dei monumenti rinascimentali dell’Emilia Romagna più importanti. Per questa rassegna saranno aperti al pubblico anche aree che di solito non lo sono, come la Salita alla Torre del Passeggino e il Guerriero. Ora: 15.00
  • 9 marzo: Villa San Donnino – Modena. Questa villa liberty è bellissima da ammirare, e gli appassionati di cinema potrebbero riconoscere gli ambienti che sono apparsi nel famoso film di Bertolucci, Novecento. Questa visita prevista per il 2025 include l’acetata di produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Ora: 15.00

Bologna, le visite dei weekend in ville e castelli

Guide turistiche specializzate sono a disposizione dei visitatori per queste aperture eccezionali nei vari weekend di febbraio e marzo 2025. Nel territorio bolognese le date da segnarsi sono queste per intraprendere un viaggio nella storia e scoprire le trasformazioni del territorio e della società, ammirare capolavori artistici e architettonici del nostro paese.

  • 9 febbraio: Torrioni di Castel Guelfo –  Castel Guelfo. Questo sito ha una storia millenaria e presenta torrioni difensivi che testimoniano un passato segnato da numerosi conflitti tra famiglie del territorio. Ora: 10.30
  • 16 febbraio: Rocchetta Mattei – Grizzana Morandi. Immerso tra le colline bolognesi sopra Riola, questo edificio voluto da Cesare Mattei è un castello fiabesco che incanta per la sua architettura moresca, medievale e liberty. Ora: 10.30
  • 23 febbraio: Castello di Galeazza – Crevalcore. Un antico castello intorno a una torre del 300 voluto da Galeanno Pepoli è stato trasformato nel 1870 in una villa neomedievale con un grande giardino dove godersi il contatto con la natura. Ora: 10.30
  • 2 marzo: Chiesa di Riviera – Casalfiumanese. Nella Valle del Santerno, questo santuario è un gioiello architettonico in sasso che custodisce la storia antica di un luogo di culto mariano della zona. Ora: 10.30
  • 16 marzo: Paciu Maison – Ponte Rizzoli. Questa residenza ideata dall’artista Harry Baldissera, presenta all’interno moltissime stanze diverse tra loro, ma connesse attraverso l’arte in qualche modo. Uno spettacolo unico, da vivere. Ora: 10.00
  • 23 marzo: Palazzo Comunale di San Giovanni in Persiceto. Questo gioiello del XV secolo è ricco di affreschi e decorazioni che vanno dal Rinascimento al Novecento, e offre ai visitatori l’opportunità di scoprire la storia e l’arte del borgo di San Giovanni in Persiceto. Ora: 10.30

Info utili

Il prezzo del biglietto intero è di 15 euro, mentre il ridotto per bambini dai 6 ai 12 anni è di 6 euro. I possessori di card cultura e i soci FAI pagano 12 euro, e i bambini fino ai 5 anni entrano gratis. Le visite sono su prenotazione, basta visitare il sito ufficiale visitmodena.it o extrabo.com/it oppure chiedere agli uffici turistici di Modena e Bologna. Si può approfittare di questa iniziativa fino a esaurimento posti e iniziare l’anno con un’esperienza culturale davvero unica. “La forza di questa iniziativa risiede nella collaborazione tra istituzioni e operatori pubblici e privati. Offriamo un calendario strutturato per un intero anno e tour garantiti anche senza numero minimo di adesioni” ha precisato Santori.

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A primavera questa villa storica si tinge di rosa

Mentre la primavera si avvicina sempre più in fretta, lo spettacolo della natura che rinasce ci circonda: cosa c’è di meglio che assaporarlo all’ombra di bellissimi ciliegi in fiore? Uno degli appuntamenti più attesi è il weekend presso la Reggia di Venaria, una suggestiva dimora storica situata a pochi passi da Torino, i cui giardini tornano a ricoprirsi di mille colori. Ecco tutti gli eventi da non perdere.

Un weekend tinto di rosa

Quest’anno, il tradizionale fine settimana “rosa” che si tiene alla Reggia di Venaria è ancora più speciale: cade infatti proprio nei giorni di Pasqua, da sabato 30 marzo a lunedì 1° aprile 2024. Si tratta di un appuntamento imperdibile che attira centinaia di curiosi e amanti della natura, un’occasione unica per trascorrere qualche ora all’aria aperta e ammirare lo spettacolo dei ciliegi in fiore. Proprio per allietare queste giornate, sono in programma numerosi eventi di intrattenimento tra balli, concerti e letture di poesia.

Ad alternarsi, per quanto riguarda la danza, saranno la Compagnia Egri Bianco Danza e il Balletto Teatro Torino, mentre l’intrattenimento musicale sarà affidato all’Ensemble di Sassofoni del Conservatorio G. Verdi di Torino. Per i più piccini, il pomeriggio sarà attivo un divertentissimo laboratorio di origami per imparare a realizzare dei ciliegi di carta. Sabato 30 e domenica 31 marzo sarà inoltre possibile partecipare a Una Reggia da Favola, un itinerario-gioco dedicato ai bimbi, con tanti quiz e indovinelli. Mentre lunedì 1° aprile andrà in scena una speciale Caccia al Tesoro per famiglie.

Per rendere ancora più speciale questo weekend primaverile, saranno organizzati dei pic-nic sul prato, pranzi a tema e aperitivi al tramonto. Per quanto riguarda i pic nic, si svolgeranno tra i ciliegi e avranno come protagonisti tre diversi cestini tra cui scegliere. I palati più raffinati potranno optare per il pranzo nel Patio dei Giardini, con un menù ricchissimo di sapore (disponibile solo sabato 30 e domenica 31 marzo). Infine, la sera sarà possibile scegliere un aperitivo e approfittare di deliziosi finger food per ammirare i ciliegi mentre il sole inizia a calare dietro l’orizzonte.

La Reggia di Venaria e i suoi giardini

La Reggia di Venaria Reale è una delle residenze sabaude: venne progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte per volere del duca Carlo Emanuele II, il quale era alla ricerca del luogo perfetto per le sue battute di caccia, a poca distanza dalla città di Torino. Al primo edificio del progetto originario si aggiunsero in seguito numerose altre strutture, sulle quali lavorò anche il famoso architetto Filippo Juvarra. Grande importanza fu data agli spazi verdi, grazie all’ampio parco che circonda la splendida dimora storica.

È in questo contesto che trovano spazio i giardini della Reggia di Venaria, i quali purtroppo non sono quelli originali: i francesi sfruttarono quest’area per creare una piazza d’armi. Negli ultimi anni, grazie ad un lungo lavoro di restauro, gran parte dello scenario naturale è tornato a rivivere. Spicca, in particolare, la zona dedicata al frutteto: il Potager Royal ospita decine di piante, tra cui rigogliosi ciliegi all’ombra dei quali godere di un bellissimo spettacolo. È proprio qui che va in scena il weekend “rosa”, alla scoperta di una delle fioriture più suggestive al mondo.

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Vacanze in Puglia tra esperienze indimenticabili e lussuose ville

Se stai cercando una location senza eguali in Puglia, dove godere di privacy e relax con la tua famiglia, o desideri vivere un’avventura memorabile con gli amici, o ancora, sogni un rifugio romantico per due, la selezione di ville proposte da Isula Travel è pronta a trasformare ogni tua aspettativa in un vero sogno contraddistinto da lusso e comfort totale.

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Esplorare la Puglia con Isula Travel significa immergersi in un luxury trip, confortevole, espressione autentica della bellezza. Tutto comincia con la scelta della tua villa. Potrai optare tra ville fronte mare con viste mozzafiato o oasi moderne immerse nella campagna pugliese, dotate di piscine a sfioro e giardini rigogliosi. Ogni villa è un capolavoro architettonico progettato con cura per garantire un soggiorno unico, ricco di momenti preziosi destinati a durare per sempre.

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Le luxury villas Isula Travel sono immerse nel cuore di questa affascinante regione che si presenta agli occhi di chi la visita come un connubio armonioso di natura, cultura e fascino senza tempo. La Puglia, è la testimonianza assoluta del ricco patrimonio italiano, intreccia storia antica e modernità in un’esperienza senza soluzione di continuità. L’accoglienza calorosa delle persone, le autentiche tradizioni locali, le spiagge idilliache e le calette isolate, le acque cristalline, la prelibata cucina locale e i tour nelle città storiche come Alberobello si uniranno per rendere la tua vacanza un’immersione culturale senza pari.

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Perché dovresti scegliere Isula Travel per la tua avventura in Puglia? È semplice: con 15 anni di esperienza, il team di Isula Travel è profondamente radicato nella regione, garantendoti un collegamento diretto con il territorio e la sua autenticità. La tua vacanza sarà gestita con cura e attenzione, affinché ogni dettaglio concorra a rendere il tuo soggiorno perfetto. Inoltre, grazie ai servizi su misura, potrai rendere il tuo soggiorno ancora più speciale, infatti potrai richiedere la presenza di Chef privati, lezioni di cucina o yoga, assistenti personali, baby sitter e prenotare tour privati per esplorare i luoghi più esclusivi.

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Le più belle ville venete da vistare in un weekend

Due giorni dedicati a scoprire beni straordinari come “case vive”. Giunta alla sua seconda edizione, la Giornata delle Ville Venete promuove un approccio decisamente nuovo e originale: apprezzare la Villa vista attraverso “l’esperienza del fare”. Tante le attività proposte, tra visite guidate, degustazioni, soggiorni, laboratori, reading, performance artistiche, convegni e incontri esclusivi, con qualche novità imperdibile. Centinaia di avventure tematiche che i visitatori potranno scegliere a seconda delle proprie passioni o del territorio che vorranno esplorare nel weekend del 21 e 22 ottobre. Ve ne diamo un assaggio.

Giornata delle Ville Venete: le esperienze da fare in un weekend

Collocate tra le regioni del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, sono più di 70 le Ville che aderiscono alla Giornata delle Ville Venete, con una proposta di oltre 120 esperienze, organizzate per nuclei tematici.

  • Heritage, con visita al patrimonio culturale, visita guidata con il proprietario, rievocazione in costume, racconto approfondito con aneddoti della famiglia.
  • Green, con attività outdoor legate al tema della sostenibilità, visita al parco con guida specializzata, pic-nic autunnale, shooting fotografico.
  • Family, all’insegna delle esperienze pensate per la famiglia e i bambini, tra laboratori, cacce al tesoro, attività̀ di artigianato, visite speciali per i più piccoli, fattorie didattiche.
  • Wine and Food, per esplorare da vicino la produzione vitivinicola mantenuta in molte Ville Venete, tra visite alle cantine, degustazioni di prodotti agricoli, visite alle vigne, pranzi, cene, brunch e merende con i prodotti d’eccellenza realizzati a chilometro zero nelle Ville.
  • Dream, soggiorni da sogno per vivere un’esperienza completa e immersiva in un’esclusiva Villa Veneta.

Quest’anno si aggiungono, poi, due novità. GenZ: dedicata alla Generazione Zeta, con attività che consentono un’esperienza di visita esclusiva alle scuole, gruppi classe o gruppi di studenti universitari. Well being, invece, offre l’opportunità per pensare alla Villa Veneta come luogo per fare yoga, o camminate di meditazione, ma anche la possibilità di restare immersi nel nobile silenzio, finalmente scollegati dai tanti dispositivi che ormai tiranneggiano la nostra vita o lontani dal frastuono delle città.

I nuovi Percorsi di Villa in Villa

Tra le importanti novità di quest’anno, per rendere la Giornata delle Ville Venete appetibile al pubblico nazionale e internazionale, sono stati realizzati anche i Percorsi di Villa in Villa, organizzati per aree geografiche di destinazione, in grado di far vivere ai turisti più esperienze in più Ville all’insegna della scoperta di questo splendido territorio.

Qualche esempio? Partendo dal Friuli-Venezia Giulia, si può iniziare da Passariano di Pordenone dalla regale Villa Manin, con la visita speciale “Segreti di Villa Manin”. A trenta km di distanza, la storia della famiglia Manin prosegue nell’elegante Villa Manin Guerresco, dove ad attendere i visitatori ci sarà una visita guidata dal titolo “Nobiltà, cibo e cultura nella pianura friulana”. Nella vicina provincia di Gorizia, a Romans d’Isonzo, a soli 15 Km di distanza, ci si imbatterà nella Villa del Torre che offrirà un’esperienza all’insegna dei sapori autentici friulani, con “Degustazione in Villa”. Al termine della visita si degusterà infatti un calice di vino prodotto con uve certificate biologiche dell’azienda agricola Borc da Villa.

Se invece siete in Veneto, a Padova, e volete qualcosa di originale da vivere in famiglia, allora la prima tappa è prevista il sabato mattina, e vi condurrà a Villa Pesavento con “Dalla villa alla sua fattoria: passeggiata e attività per i bambini”. Inizierete a passeggiare dal giardino della residenza per poi passare nell’adiacente fattoria, che conserva la tradizione della parte produttiva delle Ville Venete. A conclusione, gli adulti potranno godersi uno spuntino mentre i bambini parteciperanno a un laboratorio che li vedrà sbizzarrirsi con la lana delle pecore allevate in loco.

La domenica pomeriggio si riparte per la vicina Villa Roberti di Brugine, per partecipare a “Musica Maestro” , uno spettacolo in forma teatral-musicale per avvicinare alla musica attraverso un’esperienza di ascolto e di apprendimento con una divertente presentazione dei brani: i musicisti “giocheranno” con il pianoforte coinvolgendo i più piccoli in modo attivo e vivace.

Le Ville nella provincia di Belluno

A Villa di Modolo – una maestosa Villa Veneta nella zona delle Dolomiti – sarà possibile vivere una visita guidata in compagnia dei suoi proprietari storici, mentre Villa San Liberale propone un soggiorno unico all’insegna del benessere, mettendo a disposizione dei suoi ospiti un’esperienza nella spa e le suite dove, nel tempo, hanno soggiornato grandi personalità e letterati.

A Villa Buzzati, la voce di Dino Buzzati riecheggerà nelle sale della dimora, grazie ad alcuni lettori, che, stanza dopo stanza, accompagneranno i visitatori in quella che sarà una visita molto suggestiva, mentre a Villa degli Azzoni Avogadro sarà possibile partecipare a una degustazione all’interno di una cucina storica, al lume di candela e riscaldati dal calore di un tipico larin bellunese. Infine, a Villa Villalta, si potranno vivere diverse esperienze Green, incluso assistere a una pièce teatrale.

Le Ville nella provincia di Padova

Passiamo, ora, alla provincia di Padova, che vedrà 12 Ville impegnate nell’evento. Si parte da Villa Molin, che per l’occasione tornerà al suo splendore cinquecentesco, grazie anche alla presenza del gruppo storico culturale dei “Patrizi Veneti”, che accompagneranno gli ospiti in una visita che si concluderà nel salone nobile, dove saranno accolti da una soprano. A Villa Selvatico, sarà possibile degustare i “rossi dei Colli Euganei” durante l’esperienza “Ottobre rosso”, mentre a Villa Roberti, fra le varie, sarà possibile prendersi cura del proprio benessere psicofisico dedicandosi una seduta di yoga o passeggiando nel verde.

Si avrà l’opportunità di scoprire Castello di San Pelagio  attraverso un gioco interattivo, dove si sarà chiamati a risolvere indovinelli e ad affrontare numerose prove. Proprio in occasione della Giornata delle Ville Venete, Villa Giovanelli Colonna tornerà ad aprire le sue porte al pubblico con una visita guidata che farà di nuovo risplendere uno dei gioielli della Riviera del Brenta. Sarà, inoltre, possibile accedere a Villa Giusti dell’Armistizio, luogo in cui fu siglato l’armistizio che pose fine alla Prima guerra mondiale. Accanto alle Ville nominate, ci saranno anche il Castello del Catajo, Ville dei Vescovi, Villa Pisani Bolognesi Scalabrin, Casa dalla Francesca, Parco Frassanelle e il Giardino di Valsanzibio.

Le Ville Venete nella provincia di Rovigo

Qui sarà possibile passeggiare nel più suggestivo e vasto giardino eclettico ottocentesco della provincia, recandosi a Villa Ca’ Dolfin Marchiori. Spostandosi a Villa Ca’ Zen, si potrà godere di una visita guidata insieme alla proprietà, con concerto conclusivo, mentre i propri bambini saranno impegnati in un laboratorio tattile, grazie al quale scopriranno lo strumento dell’ocarina. E, ancora, a Villa Morosini si potranno visitare la collezione Zerbinati, il salottino in cui Peggy Guggenheim si intratteneva insieme ai più celebri artisti veneziani e, per l’occasione, un’esclusiva mostra dedicata ad Andy Warhol e Regina Schrecker, modella e stilista ritratta dal maestro della Pop Art. E, per chi non si sarà ancora stancato di andar per Ville, un passaggio a Villa dei Marchesi Villa sarà una tappa obbligata.

Castelbrando

Fonte: Ufficio Stampa Giornata delle Ville Venete

Castelbrando, immerso nelle Colline del Prosecco

Le 15 Ville nel Trevigiano

Partiamo dall’Abbazia di Santa Bona, a Vidor, che oltre a essere sede del prossimo convegno della Giornata delle Ville Venete, darà l’opportunità di vivere delle visite guidate, anche in compagnia del proprietario, il Conte Giulio da Sacco, con un aperitivo conclusivo sul belvedere del parco. A Villa Sandi, un’esclusiva visita guidata condurrà i visitatori alla scoperta della dimora e dei suoi vini pregiati, in un percorso che partirà dall’antica barricaia settecentesca fino ad arrivare al maestoso edificio in stile palladiano. Anche a Villa Pera, il proprietario farà gli onori di casa, accompagnando gli ospiti alla scoperta del parco, delle barchesse, delle cantine, dei granai e del museo della vita contadina.

Immerso tra le Colline del ProseccoCastelbrando propone un soggiorno all’interno di una delle raffinate camere del maniero, arricchito con la possibilità di accedere all’esclusiva spa appena inaugurata. I soggiorni compaiono anche tra le proposte di Villa Tiepolo Passi, dove sarà
possibile trascorrere un fine settimana nell’antica Foresteria della Villa. A Villa Lattes, per l’occasione, saranno rimessi in funzione i carillon appartenuti all’avvocato Lattes, mentre i più piccini potranno cimentarsi in una caccia al tesoro nel parco.

Fra le esperienze che sarà possibile vivere a Villa di Maser, spicca la Colazione in Villa, durante la quale si potrà fare colazione sotto gli affreschi della Sala a Crociera. A Villa Gera, si ripercorreranno le orme diBartolomeo Gera, mentre al Castello di San Salvatore, eccezionalmente visitabile in autonomia, il turista sarà guidato alla scoperta del maniero dalla voce della sua proprietaria, la Principessa Isabella Collalto de Croy. A Villa Rechsteiner, un’intera giornata da trascorrere immersi nella natura dedicandosi a scoprire come si possa trovare il “benessere” in Villa, attraverso passeggiate, show cooking e incontri con professionisti del well being a diversi livelli. Oltre a questo, ci saranno le esperienze proposte da Villa Chiminelli, Villa Marcello Marinelli e Palazzo Zambaldi, Castello di Roncade e Castello Papadopoli Giol.

Giornata delle Ville Venete a Venezia

Il nostro excursus ci porta, quindi, a Venezia, dove, tra le sette Ville partecipanti alla Giornata delle Ville Venete, il wellbeing ha spopolato. Infatti, solo in questa provincia abbiamo ben 3 yoga experience – quelle di Villa Foscarini Rossi, Villa Widman Rezzonico Foscari, che organizzerà anche un Aperitivo con l’arte, e di Villa Venier Contarini.

Palazzo Cappello attiverà un’esperienza tutta dedicata ai bambini, con una visita e un laboratorio speciale,  mentre l’heritage torna in Villa Correr Agazzi, con la possibilità di visionare i documenti antichi contenuti nel suo archivio, in Villa Rizzi Albarea, dove si andrà alla scoperta dei Conventi Gemelli e nella Barchessa di Villa Heinzelmann, dove il visitatore potrà assistere alla mostra “Metafisiche ambientali”, circondato da un contesto in cui l’arte contemporanea dialoga con il parco e gli edifici storici.

Le esperienze in Villa a Verona

A Verona troviamo Villa Buri Tessari, detta “La cappuccina”, dove si potrà passeggiare in un parco secolare, immersi nel verde e nella storia, alla scoperta del proprio respiro e delle origini della Villa tra le foglie dell’autunno, mentre a Villa Rizzardi e Giardino di Pojega i visitatori entreranno a contatto con la natura e con i prodotti che, in questi luoghi vengono realizzati, con la possibilità di degustarli.

Tra le Ville della provincia di Vicenza

È la più popolosa, con ben 18 Ville. Diverse esperienze legate alla tematica Wine&Food permetteranno ai visitatori di vivere degustazioni esclusive o, addirittura, veri e propri pranzi o cene in villa. Questo sarà possibile, ad esempio, a Villa Pisani BonettiVilla CaldognoVilla Stecchini o a Villa da Porto.

Villa La Rotonda affiancherà alle visite classiche alcune esperienze esclusive che mostreranno al visitatore lati inediti e spazi normalmente non accessibili, narrati da guide esperte o dal giardiniere della dimora. A Villa Barbaran Grassi Nanto i visitatori potranno lavorare la pietra di Nanto per trasformarla in un piccolo oggetto domestico da conservare, mentre a Villa Zileri si andrà alla scoperta di Giambattista Tiepolo, attraverso una visita in cui sarà possibile ammirare gli affreschi del salone e del piano nobile, risalenti al suo esordio vicentino.  Sempre sulle tracce del Tiepolo, sarà possibile visitare Villa Valmarana ai Nani. Potrete godervi una passeggiata immersi nel foliage autunnale del parco di Villa Gioiagrande, oppure recarvi al Castello di Thiene per una visita al suo archivio.

A Villa Pojana, una delle sedi dell’Istituto Regionale per le Ville Venete, sarà possibile partecipare a una lezione di Qi Gong, seguita da una colazione nel parco e da una visita alla residenza storica. E molte altre sono le esperienze che avranno luogo a Villa Ghellini, Villa Fracanzan Piovene, Villa Valle, Villa Ca’ Erizzo Luca, Villa Ca’ Beregane e Villa Fabris.

Nello splendore delle Ville del Friuli-Venezia Giulia

Concludiamo il nostro viaggio tra le Ville Venete con le otto Ville del Friuli-Venezia Giulia. A Villa del Torre, i proprietari condurranno gli ospiti in due visite guidate, una dal taglio classico e una con degustazione dei prodotti dell’Azienda Agricola Borc da Villa. Ma ci sarà anche la possibilità di visitare il Monastero di Aquileia in un’indimenticabile viaggio nel tempo, dalle origini della Tenuta, il monastero medioevale di Santa Maria, all’elegante dimora dei Baroni Ritter de Záhony, la cantina e l’antica barricai.

Diverse esperienze si susseguiranno in Villa Manin Guerresco, in Villa Gallici Deciani, in Villa Fossa Mala, a Villa Brandolini D’Adda e al Borgo dei Conti della Torre. Da non perdere Villa Manin, dove, in occasione della Giornata delle Ville Venete, sarà possibile scoprirne meraviglie e segreti grazie a guide d’eccezione.

Villa Widmann Rezzonico Foscari

Fonte: Ufficio Stampa Giornata delle Ville Venete

Gli interni della Villa Widmann Rezzonico Foscari a Venezia
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Barbie non c’è, ma puoi pernottare nella sua villa: ad accoglierti c’è Ken

Lo sappiamo tutti: in questo momento Barbie è estremamente impegnata. La bambola più amata al mondo sta vivendo un momento frenetico e vola da un punto all’altro del mondo per promuovere il suo film. E Ken? Se ve lo immaginate povero, triste e sconsolato ad aspettare la sua biondissima amata, vi sbagliate di grosso: lui, infatti, ha ufficialmente ricevuto le chiavi della più iconica Villa di Barbie, quella di Malibù, e ha deciso di diventare un host su Airbnb.

Sorpresi? Non dovreste esserlo: la DreamHouse di Malibù, in realtà, è già stata più di una volta aperta ai turisti e agli appassionati della life in plastic di Barbie. La differenza è che stavolta il suo aspetto non sarà quello di sempre, perché non solo Ken è diventato l’host della proprietà, ma ha anche deciso di personalizzarla e di trasformarla (un po’) a sua immagine e somiglianza e di ribattezzarla… Kendom.

La Dreamhouse dal punto di vista di Ken

Chi conosce già la DreamHouse di Malibu sa che esistono diverse aree – d’altronde la Villa di Barbie è davvero grandissima – e, com’è logico che sia visto il grande amore tra Barbie e Ken, esiste anche una specifica area tutta dedicata a lui. Tuttavia, finora, i soggiorni si svolgevano solo nelle stanze di Barbie. Adesso, però, è il momento di Ken: «Benvenuti nella mia Kendom – si legge nell’annuncio su Airbnb – Barbie è via e mi ha consegnato le chiavi della sua casa da sogno a Malibu. Così, quest’estate la mia stanza potrebbe essere tua!»

Casa di Barbie e Ken

Fonte: Airbnb/Mattel-Wbi23

La camera da letto di Ken, dove pernotteranno gli ospiti

La camera dove si dormirà, dunque, sarà proprio quella di Ken. E il suo tocco personale è evidente: nonostante il rosa dominante, è impossibile non notare l’ispirazione da cowboy, con tappeti e decorazioni a tema e, chiaramente, con richiami agli animali preferiti del compagno di Barbie: i cavalli. «Finora – si legge ancora su Airbnb – sono stato Just Ken [solo Ken ndr]. Adesso però voglio portarvi con me, nel mio mondo. Tutti abbiamo dei sogni e Barbie è abbastanza fortunata da averne una casa piena, ma ora tocca a me e non vedo l’ora di accogliere gli ospiti all’interno dei miei spazi».

La Kenergy nella Villa di Barbie

Le pennellate da cowboy, però, non sono l’unico tocco personale di Ken. «Ho voluto condividere con voi la mia Kenergy», scrive infatti l’host, e l’ha fatto in grande: diverse zone sono state rivisitate per permettere agli ospiti di fare una vera e propria esperienza immersiva. Per cominciare, sarà possibile usufruire del guardaroba di Ken, provando i suoi outfit più iconici.

Casa di Barbie e Ken

Fonte: Airbnb/Mattel-Wbi23

La dancefloor di Ken

Poi, sarà possibile andare in giro con i rollerblade perché, come scrive Ken su Airbnb, lui non va «letteralmente da nessuna parte senza di loro». E attenzione, perché i rollerblade (modello impala, color giallo e rosa) sono un omaggio che chi pernotterà potrà anche portare a casa. Infine, sarà possibile usare la dancefloor per imparare dei balletti creati da Ken o seguire le indicazioni di questo speciale host per “trovare il proprio cowboy interiore“.

Come si prenota?

Siamo sicuri che a questo punto vi stiate chiedendo come prenotare questa villa così fortemente iconica, per altro in una situazione più unica che rara: quando Barbie tornerà, infatti, il “povero” Ken dovrà non solo riconsegnarle le chiavi, ma anche restituirle il dominio incontrastato. In realtà, aggiudicarsi un posto in questa villa non sarà facilissimo, ma se state pianificando un viaggio in California potete provare ad aggiudicarvi questa esperienza esclusiva cliccando sull’apposita pagina di Airbnb a partire dal 17 luglio.

Casa di Barbie e Ken

Fonte: Airbnb/Mattel-Wbi23

L’angolo bar dove Ken ha apposto il suo logo

Da questa data, infatti, si apriranno le prenotazioni per due soggiorni di una notte per un massimo di due ospiti il 21 luglio e il 22 luglio 2023, proprio in occasione dell’uscita del film di Barbie. Parte del ricavato di questi soggiorni, che comprendono anche i pasti e un servizio di concierge dedicato e no-stop per tutta la durata della vacanza, sarà devoluto a Save the Children e ai suoi progetti per assicurare a bambini e famiglie di tutto il mondo un’adeguata istruzione e occasioni di successo.

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Riapre una villa italiana particolarmente misteriosa

A seguito di un lungo lavoro di restauro, nel nostro Paese ha riaperto una villa eccezionale e alquanto misteriosa. Sono passati più di vent’anni dall’ultima volta in cui è stato possibile farvi accesso, e ora che sono stati ultimati gli articolati lavori di restauro e musealizzazione da parte dell’Umst Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento, una vera e propria meraviglia è stata restituita alla fruizione da parte del pubblico.

Riapre la Villa di Orfeo

Il posto in questione è la Villa di Orfeo, una ricca abitazione situata all’esterno della cinta muraria della splendida città di Trento. Il nucleo più antico di questo vero e proprio tesoro italiano risale al I secolo d.C., ed è un magnifico esempio di residenza signorile edificata ben duemila anni fa.

Venne costruita al di fuori di quella che era la cinta urbica di Tridentum, quando lo splendidum municipium, come fu definito dall’imperatore Claudio nel 46 d.C., conobbe la sua fase più fruttuosa.

Una favolosa struttura che si articola in due parti separate da uno spazio aperto e che deve il suo nome a un eccezionale ed esteso mosaico policromo che si ammira nel vano di rappresentanza. Parliamo di qualcosa di veramente straordinario in quanto è un grande tappeto musivo di ben 56 metri quadrati.

Ma non solo: al centro di questa vera e propria meraviglia del passato è possibile scorgere la figura di Orfeo seduto una roccia mentre suona la sua lira, con lo scopo di incantare gli animali attraverso le melodie da lui prodotte.

Colui che era considerato l’artista per eccellenza, che dell’arte incarnava i valori eterni, in questo mosaico è circondato da sei esagoni, ognuno dei quali dedicato ad un animale: una pantera, un cervo, un cane, un cavallo, un felino e un orso. Lo stile e il tipo di decorazione permettono di datare questa preziosa opera tra il 90 e il 180 d.C.

Dopo venticinque lunghi anni, la raffinata città di Trento si riappropria di un luogo fondamentale per la comprensione e la ricostruzione della sua storia più antica. E ad arricchire la visita dopo tutto questo tempo c’è un nuovo e suggestivo allestimento che va a impreziosire l’itinerario di “Tridentum la città sotterranea”, del quale fanno già parte lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas e le aree archeologiche di Porta Veronensis in piazza Duomo e di Palazzo Lodron nell’omonima piazza.

Come si sviluppa la visita

Oltre a quanto vi abbiamo appena raccontato, è bene sapere che il percorso di visita prevede diversi pannelli informativi in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), insieme a una vetrina ricca di reperti, alcuni dei quali testimoniano che l’area era già frequentata in età preromana.

Un esempio di tutto ciò è una spilla in bronzo a forma di cavallino, databile tra il VI e il IV sec. a.C, che si sostiene appartenesse a una donna dell’aristocrazia locale. Ci sono poi raffinati manufatti, bicchieri e coppe per bere in vetro e ceramica finemente decorati.

Non mancano i frammenti di anfore che raccontano dell’importazione di prodotti alimentari, olio e vini, dall’area padano-alto adriatica e dalle isole del Mediterraneo orientale.

L’allestimento prevede anche degli affreschi con immagini che rievocano sia lo skyline della città romana vista dalla villa con il muro di cinta e le torri, sia il giardino e gli spazi verdi che abbellivano questa prestigiosa abitazione.

Completa il percorso un video immersivo che aiuta a capire dove fosse localizzata la villa nel contesto di Tridentum e che propone la ricostruzione virtuale della città romana e dell’edificio. Una serie di fotogrammi che catapultano gli ospiti indietro nel tempo anche grazie alle rare e originali musiche eseguite al cospetto del mosaico di Orfeo con un antico strumento a corda finemente ricostruito.

La Villa di Orfeo è aperta al pubblico dal martedì alla domenica con orario 9.30-13/14-18. Il biglietto d’ingresso, che comprende anche la possibilità di accedere al S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas in piazza Cesare Battisti, ha il costo di 5 euro. I bambini fino ai 14 anni e le scuole entrano invece gratuitamente.

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Questa estate puoi dormire nella villa di Mariah Carey

Le esperienze di viaggio, ormai lo sappiamo, passano anche per gli alloggi. Case, ville, baite e strutture ricettive, infatti, non sono più solo i luoghi del riposo e del ristoro, ma diventano parte integrante e caratterizzante di questi. Alcune proposte, poi, sono così allettanti che si trasformano in un vero e proprio invito ad attraversare il mondo in lungo e in largo per vivere e condividere avventure uniche e straordinarie.

Ed è proprio un’avventura così che potrete vivere questa estate dall’altra parte del mondo, una di quelle esperienze che vi permetterà di indossare idealmente i panni di una vera star. A partire dal 21 giugno, infatti, sarà possibile prenotare uno degli alloggi più sensazionali e affascinanti di tutta Beverly Hills.

Non uno qualsiasi, intendiamoci, ma quello scelto da Mariah Carey. L’iconica cantautrice statunitense, che ha all’attivo oltre 200 milioni di album venduti, ha vissuto nella contea di Los Angeles negli ultimi tre mesi alloggiando in una casa che, a partire da ora, sarà prenotabile eccezionalmente su Booking. Pronti a vivere un’esperienza da vere star?

Dormire nella casa preferita di Mariah Carey a Beverly Hills

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e anche se sono differenti tra loro, sono tutti accomunati dal medesimo desiderio di vivere e condividere esperienze straordinarie destinate a restare nel cuore e nei ricordi. E alloggiare nella casa preferita di Mariah Carey a Beverly Hills, ne siamo certi, è una di queste.

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nella città della contea di Los Angeles, meta prediletta di vip e star di Hollywood. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dallo shopping di lusso per le strade di Rodeo Drive, passando per il suggestivo Beverly Gardens Park e raggiungendo la Greystone Mansion che ha fatto da sfondo ad alcune delle pellicole più iconiche della storia del cinema.

Famoso ritrovo di celebrità di fama internazionale, Beverly Hills è stata scelta anche da Mariah Carey che proprio negli ultimi tre mesi ha soggiornato in una splendida villa con vista piscina, la stessa che potrà essere prenotata da pochi fortunati viaggiatori a partire dal 21 giugno.

Mariah Carey e Booking, infatti, hanno lavorato insieme per trasformare un sogno in realtà, e permettere così alle persone di pernottare all’interno della Beverly Hills Escape della pop star, una casa di lusso dalle fattezze straordinarie e dotata di ogni comfort. Ma non è tutto perché, in occasione del soggiorno, la cantante ha creato un itinerario delle meraviglie completo di ristoranti, indirizzi e luoghi iconici di Los Angeles per vivere una vacanza indimenticabile.

Gli interni della Beverly Hills Escape

Fonte: Ufficio Stampa

Gli interni della Beverly Hills Escape

Come prenotare la Beverly Hills Escape

La Beverly Hills Escape di Mariah Carey, come abbiamo anticipato, sarà prenotabile in maniera esclusiva sulla piattaforma Booking.com a partire dal 21 giugno a mezzogiorno (ora locale di New York) per un soggiorno previsto dal 24 al 26 giugno al prezzo di soli 6,21 dollari. Un costo irrisorio, questo, pensato per celebrare l’inizio dell’estate con un’esperienza unica e irripetibile.

La prenotazione comprende un soggiorno di due notti all’interno della lussuosa tenuta di Beverly Hills affittata dalla cantante statunitense, una consulenza privata con un fashion stylist, una guida alle attrazioni iconiche in città preferite da Mariah Carey e la possibilità di cenare e pranzare nei suoi ristoranti preferiti, tra i quali spiccano The Terrace, Cara, Nobu Malibu, Dan Tana’s e Craig’s.

Non vi resta che collegarvi al sito web di Booking, il 21 giugno, e provare ad aggiudicarvi questo soggiorno da star. In bocca al lupo a tutti.

Mariah Carey nella cucina della Beverly Hills Escape

Fonte: Ufficio Stampa

Mariah Carey nella cucina della Beverly Hills Escape