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SiViaggia regala il magazine sfogliabile GATE numero 56

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, in versione digitale, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda, costume e attualità.

A pagina 36 del numero 56 trovate il nostro nuovo articolo dedicato a Parigi. Perché ogni momento è giusto per visitare questa città bellissima in qualunque stagione. Facile da raggiungere in aereo, ma anche con i collegamenti ferroviari dell’alta velocità ripresi da poco, ci sono sempre nuovi quartieri, nuovi palazzi, nuovi musei e monumenti da scoprire e riscoprire. Vi segnaliamo alcune chicche che, forse, non conoscete ancora.

E poi, alcune idee per trascorrer euna giornata o un weekend in giro per l’Italia, tra cantine di design, giardini nascosti che aprono per la prima volta e info per i primi mercatini di Natale.

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Le location di Dracula – L’amore perduto: dalla Parigi della Belle Époque alla magia di Firenze

Luc Besson reinventa il mito di Dracula portando il fascino gotico della Transilvania nel cuore dell’Europa fin de siècle. Dracula – L’amore perduto, ispirato al romanzo immortale di Bram Stoker, trasporta la storia d’amore maledetta del principe dei vampiri in una nuova dimensione visiva, tra le atmosfere decadenti della Parigi di fine Ottocento, i paesaggi innevati della Finlandia e un tocco tutto italiano con Firenze.

Di cosa parla il film

Nel film Caleb Landry Jones interpreta il principe Vladimir, destinato a diventare Dracula dopo aver perso la donna amata, Elisabetta. Nella Parigi della Belle Époque, la sua anima dannata incontra di nuovo il volto di quell’amore eterno in Mina (Zoë Bleu), mentre Matilda De Angelis è la sua amica Maria e Christoph Waltz dà vita a un oscuro prete cacciatore di vampiri, erede spirituale del Van Helsing di Stoker.

Dracula film 2025

Ufficio stampa Lucky Red

Una scena di Dracula 2025

Dove è stato girato

Per ricreare la capitale francese di fine secolo, Besson ha scelto gli studi Dark Matters di Tigery, nella regione parigina dell’Essonne, dove sono stati costruiti set monumentali e dettagliati, tra teatri d’opera, boulevard illuminati a gas e salotti aristocratici.

Le riprese esterne si sono svolte tra Kuhmo e la regione di Kainuu, in Finlandia, dove Besson ha trovato paesaggi innevati e selvaggi, perfetti per rappresentare la desolazione e la solitudine della Transilvania del XV secolo. Le scene sono state girate tra marzo e luglio 2024, in un clima rigido ma ideale per catturare l’atmosfera gotica e malinconica che permea il film.

Kuhmo Finlandia

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Kuhmo, Finlandia

C’è anche un tocco d’Italia nel nuovo Dracula. Una delle sequenze più suggestive è ambientata sul Ponte Vecchio di Firenze, ricreato interamente in computer grafica grazie al lavoro dei maestri della Rodeo FX, vincitori di un Oscar per La bussola d’oro.

L’iconico ponte sull’Arno è stato ricostruito in digitale utilizzando riferimenti fotografici e una complessa composizione di effetti visivi. La scena mostra una lunga carrellata sull’Arno che si avvicina progressivamente a una delle vetrate dei locali affacciati sul ponte, fino a entrare nella stanza dove Dracula attende la sua amata Mina.

Il celebre Ponte Vecchio di Firenze

iStock

Il celebre Ponte Vecchio di Firenze

Abbiamo combinato un lavoro digitale dettagliatissimo con una composizione impeccabile, eliminando ogni riflesso della troupe per mantenere l’illusione di realtà”, ha dichiarato la Rodeo FX. Oltre ai set fisici e digitali, Besson ha potuto contare su una fotografia che mescola realismo e magia, alternando toni caldi e decadenti della Parigi bohéme a paesaggi glaciali e nebbiosi, simbolo del tormento di Dracula.

Il risultato è un film in cui storia, romanticismo e fantasia si fondono in un racconto visivamente potente, dove anche la tecnologia si mette al servizio dell’emozione. Come spiegano gli stessi tecnici di Rodeo FX: “I nostri effetti visivi sono sorprendenti ma invisibili: si fondono con la narrazione e amplificano la bellezza malinconica del mondo di Besson.

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Viaggio alla scoperta di una Parigi insolita e slow

Ogni momento è giusto per visitare Parigi, una città bellissima in qualunque stagione. Facile da raggiungere in aereo, ma anche con i collegamenti ferroviari dell’alta velocità ripresi da pochi mesi, bastano pochi giorni per scoprire nuovi quartieri, nuovi palazzi, nuovi musei e monumenti.

In treno per godersi il viaggio slow

Una vacanza deve iniziare col piede giusto e rilassarsi è la parola d’ordine. Ecco perché viaggiare in treno è il modo migliore per godersi il viaggio in modo slow, sena corse né stress, senza doversi muovere da casa con ore di anticipo e senza dover pensare a peso e dimensioni del bagaglio. Da qualche mese sono ripresi i collegamenti ferroviari con l’alta velocità di TGV INOUI che partono da Milano Garibaldi e raggiungono la Gare du Nord in circa sette ore. Fuori dal finestrino il paesaggio varia, dalla città alla campagna alla montagna fino a raggiungere lo skyline parigino. A bordo, si viaggia benissimo, magari inviando le ultime e-mail o facendo l’ultima call con l’ufficio prima di immergersi nelle meraviglie che la Ville Lumière sa sempre regalare ogni volta che ci si va. Le ore passano veloci, tra un film guardato sullo smartphone (o il pc, se avete deciso di portarvelo dietro come la copertina di Linus), un pasto caldo consumato a bordo, con una bella birra La Parisienne. In meno che non si dica si arriva a Parigi.

Per chi viaggia con il TGV, è in vigore anche un’interessante iniziativa che durerà fino a fine 2026 che prevede sconti fino al 20% per visitare i Monuments nationaux, che in tutta la Francia sono cento e dieci solo a Parigi.

I Monuments nationaux da visitare a Parigi

Se siete stati decine di volte a Parigi, vi farà piacere sapere che tra questi monumenti ci sono alcuni luoghi meno noti e quindi anche meno affollati.

L’Hôtel de la Marine

Come L’Hôtel de la Marine, affacciato su Place de la Concorde. Aperto solo nel 2021, fu per più di due secoli la sede della Marina francese, poi abbandonato e completamente restaurato per essere aperto al pubblico. Non solo l’architettura, ma anche le decorazioni, l’arredamento originale e gli oggetti conservati nelle sontuose sale del XVIII e XIX secolo mostrano lo stretto legame tra l’arte decorativa, l’arte di intrattenere, le arti e i mestieri, l’eccellenza francese e l’espressione del potere. Tra appartamenti privati e sale di Stato non ha nulla da invidiare alla Reggia di Versailles. La loggia esterna su cui s’affacciano i saloni, con il suo grande balcone coperto, offre una delle più belle viste di Parigi. Un’ala del palazzo ospita Le Cordon Bleu, il rinomato istituto di arti culinarie e di gestione alberghiera di Parigi, con laboratori di cucina e pasticceria dove si può prenotare una degustazione o un corso di haute cuisine francese.

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@A. Tézenas

La splendida sala dei gioielli dell’Hôtel de la Marine

Hôtel de Béthune-Sully

Tra i Monuments nationaux, ne troviamo uno meraviglioso anche nel celebre quartiere del Marais, che per molti è una tappa obbligata essendo quello più trendy: l’Hôtel de Béthune-Sully. Con la sua splendida corte e il giardino (entrambi ad accesso libero) e il passaggio segreto verso la Place des Vosges, è una vera chicca. Costruito nel 1600, questo hôtel particulier appartenne al Duce di Sully, ministro delle Finanze sotto re Enrico IV, e alla sua famiglia fino alla Seconda guerra Mondiale. Restaurato nel 2023, oggi è la sede del Centre des monuments nationaux e la sua sontuosa facciata merita sicuramente una tappa parigina. Se siete già stati mille volte a Parigi, forse questi luoghi vi sono ancora sconosciuti.

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@CMN

Il cortile interno dell’Hôtel de Béthune-Sully nel Marais

Sainte-Chapelle

Se invece è la prima vota che visitate Parigi, allora il consiglio è di visitare la Sainte-Chapelle, nel Quartiere Latino, un meraviglioso edificio gotico illuminato da 1113 vetrate che rappresentano le scene del Nuovo e del Vecchio Testamento risalenti per due terzi al Medioevo (alcune sono state sostituite negli anni perché danneggiate). La Sainte-Chapelle fu commissionata personalmente dal re Luigi IX, il futuro San Luigi, che divenne re a soli 12 anni, e costruita come cappella privata nel cuore dei suoi appartamenti nel Palais de la Cité, la prima residenza dei re di Francia a Parigi. Di fatto, la cappella era uno scrigno che serviva per custodire la reliquia più importante che esista al mondo: la corona di spine di Cristo (oggi conservata a Note Dame). Di fatto, si tratta di un enorme e meraviglioso reliquiario.

Getty Images

Le meravigliose vetrate Sainte-Chapelle

Notre-Dame de Paris

E allora, che ci siate già stati oppure mai, ecco che merita assolutamente una visita un altro dei Monuments nationaux, che si trova a due passi dalla Sainte-Chapelle, uno tra i più importanti e noti di Francia: la Cattedrale di Notre-Dame de Paris, riaperta da poco sull’Ile de la Cité, dopo essere stata quasi distrutta da un grande incendio nel 2019 e a due passi dalla Sainte-Chapelle. Ripulita dalla fuliggine e dal tempo, oggi Notre Dame risplende al sole con il suo bagliore e, una volta entrati, sembra ancora più ampia per via della luce bianca che pervade le navate. L’affascinante storia di Notre-Dame si fonde con la leggenda, quella delle campane e dei gargoyle, e la letteratura con le storie raccontate da Victor Hugo.

Gli altri Monuments nationaux della Francia

Come abbiamo detto, sono dieci i Monument nationaux parigini, non meno importanti sono altresì l’Arco di Trionfo, il Palais-Royal, il Pantheon, la Conciergerie, la Colonne de Juillet, in place de la Bastille, e la Chapelle expiatoire, dove un tempo furono seppelliti re Luigi XVI et Maria-Antonietta. E il Centre des monuments nationaux (CMN) è un’istituzione pubblica sotto la supervisione del ministero della Cultura francese. Creato nel 1914, conserva, gestisce e apre al pubblico oltre cento monumenti in tutta la Francia, che vanno dalla preistoria al XX secolo, una ventina dei quali sono iscritti al Patrimonio mondiale dell’Unesco. I Monuments accolgono ogni anno oltre undici milioni di visitatori.

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Da Parigi alla Costiera Amalfitana a bordo del treno più bello del mondo: il viaggio da sogno del 2026

Un viaggio leggendario che unisce il fascino intramontabile del treno più celebre del mondo e la bellezza mozzafiato del Sud Italia. Nel 2026, il Venice Simplon-Orient-Express, A Belmond Train, introdurrà un nuovo itinerario destinato a diventare una vera icona: da Parigi alla Costiera Amalfitana, con una tappa esclusiva a Pompei.

Un’esperienza di tre notti che combina il lusso senza tempo del viaggio su rotaie con la divina eleganza mediterranea della villeggiatura italiana.

Un itinerario da fiaba

Il lancio di questa nuova e affascinante esperienza è fissata per il 4 maggio 2026: il treno lascerà Parigi per intraprendere un itinerario che attraverserà l’Europa fino a raggiungere Ravello, perla della Costiera Amalfitana. Gli ospiti vivranno un entusiasmante viaggio di tre notti: di cui una a bordo del celebre convoglio e due allo storico Caruso, A Belmond Hotel, affacciato sul mare italiano.

Durante il viaggio, il Venice Simplon-Orient-Express (premiato nel 2025 ai Readers’ Choice Awards di Condé Nast Traveller) offrirà ai viaggiatori tutto ciò che ha reso il suo nome sinonimo di eleganza: cabine storiche, Suite e Grand Suite arredate in stile art déco, servizio di steward 24 ore su 24, benvenuto con champagne, cena gourmet con abbinamenti di vini scelti dal sommelier, bevande analcoliche, trasferimenti e escursioni e musica dal vivo nella carrozza bar 3674.

Nel 2026, il Venice Simplon-Orient-Express, introduce l'itinerario da Parigi alla Costiera Amalfitana

Ufficio Stampa

Interno del Venice Simplon-Orient-Express e particolare di un Belmond Hotel

L’itinerario include alcune tappe indimenticabili: una visita guidata agli scavi di Pompei, l’accesso esclusivo alla Grand Suite della Casa del Larario Regio V, una lezione di cucina con lo Chef Esecutivo Caruso Armando Aristarco, una pausa gastronomica con produttori locali del Cilento, un laboratorio d’arte sulla terrazza della Loggia Caruso e una cena di gala nei Giardini Wagner, simbolo dell’ospitalità Belmond.

Per chi desidera un tocco ancora più speciale, è previsto anche un tour privato in barca a Positano.

Ecco le parole di Pascal Deyrolle, Direttore Generale del Venice Simplon-Orient-Express: “Siamo entusiasti di introdurre la Costiera Amalfitana tra le nostre tratte italiane…Questo viaggio offre agli ospiti un modo unico per vivere una delle coste più celebri d’Italia, con le sue scogliere, i suoi borghi e i suoi panorami marini, svelati in un modo che solo il Venice Simplon-Orient-Express può offrire”.

Lusso, storia e bellezza senza tempo

Il nuovo itinerario rappresenta un connubio perfetto tra viaggio, cultura e relax, inserendosi nella collezione “Villeggiatura by Train” di Belmond, che unisce esperienze su rotaia e soggiorni nei suoi iconici hotel italiani.

Dopo il percorso ferroviario, un trasferimento privato condurrà i viaggiatori lungo la spettacolare strada costiera che da Napoli porta ad Amalfi (elogiata dal New York Times come meta ideale per famiglie con adolescenti), tra tornanti panoramici, profumo di limoni e viste che lasciano davvero senza fiato.

A Ravello, l’esperienza prosegue tra eleganza e quiete, con giornate dedicate alla scoperta dei borghi, degustazioni di vini e momenti di puro relax vista mare.

Il Venice Simplon-Orient-Express in Costiera Amalfitana è molto più di un itinerario di lusso: è un sogno su rotaie, un ritorno al fascino del viaggio lento, dove ogni dettaglio racconta una storia di stile, tradizione e bellezza.

Per chi desidera vivere un’esperienza indimenticabile nel 2026, questo è il viaggio più bello del mondo: un incontro perfetto tra l’eleganza parigina e la magia mediterranea della Costiera Amalfitana.

Costiera Amalfitana in Italia, meraviglia per gli occhi

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La meravigliosa Costiera Amalfitana
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Viaggio in treno a Parigi: perché questo è il momento giusto per prenotare

Parigi non è mai uguale a se stessa. Ogni stagione porta con sé un’atmosfera unica, ma l’autunno ha un fascino particolare: le foglie dorate lungo i viali alberati, i caffè con il profumo di cioccolata calda e croissant appena sfornati, le giornate che si accorciano e lasciano spazio alle prime luci natalizie che trasformano la capitale in un favoloso teatro scintillante.

È proprio questo il periodo migliore per lasciarsi sorprendere dalla Ville Lumiere, unendo la magia dell’attesa del Natale con la possibilità di vivere un viaggio sostenibile, accessibile e, soprattutto, conveniente, grazie al collegamento in treno SNCF che offre un’interessante promozione.

Una promozione green per viaggiare a Parigi

SNCF Voyages Italia ha scelto di lanciare una proposta che si sposa alla perfezione con le esigenze attuali: viaggiare senza rinunciare alla comodità, ma con un occhio attento all’ambiente. La promozione speciale, pensata in occasione della Settimana della mobilità sostenibile, permette di raggiungere Parigi da Milano e Torino con biglietti a partire da 39 euro. Un’opportunità concreta per scoprire che viaggiare in modo eco-friendly non è soltanto una scelta etica, ma anche conveniente.

Chi prenota entro il 23 settembre potrà usufruire di tariffe agevolate per partire tra il 17 novembre e il 14 dicembre 2025, proprio nel cuore della stagione più suggestiva. Ma non finisce qui: è già possibile acquistare i biglietti per viaggi fino al marzo 2026, garantendosi così una pianificazione serena anche per le vacanze invernali.

Il treno come esperienza di viaggio

Spostarsi con il TGV INOUI non significa soltanto scegliere il mezzo più responsabile dal punto di vista ambientale, ma anche regalarsi un’esperienza di viaggio vera e propria. Lontano dallo stress degli aeroporti e dai lunghi controlli, il treno diventa un luogo in cui rilassarsi e assaporare il tempo che porta verso la meta.

Gli interni dei convogli sono ampi e luminosi, con sedili ergonomici studiati per accompagnare anche i tragitti più lunghi. Che si voglia lavorare, studiare o leggere un libro, ogni posto è pensato per adattarsi alle differenti esigenze dei passeggeri. Lampade da lettura, tavolini pratici e, soprattutto, una connessione Wi-Fi gratuita rendono la permanenza a bordo fluidoa e piacevole.

Il treno francese TGV INOUI

Ph Ricciardi R. – Ufficio Stampa

Il treno TGV INOUI

Non mancano poi una carrozza bar per una pausa gustosa, nursery disponibili in entrambe le classi e un portale multimediale ricco di contenuti, dai film ai documentari, passando per podcast e riviste, senza dimenticare le proposte pensate per i bambini.

Anche la ristorazione riflette la filosofia green che accompagna l’esperienza TGV INOUI: si può scegliere tra piatti che uniscono tradizione francese e italiana, con un’attenzione particolare alla qualità delle materie prime. Il 70% degli ingredienti proviene da fornitori locali e gran parte del menù privilegia prodotti biologici e a chilometro zero.

Presenti alternative adatte a ogni stile di vita: piatti vegetariani, vegani e senza glutine garantiscono un’ampia scelta, mentre per chi viaggia in prima classe è disponibile anche un servizio direttamente al posto.

Un viaggio comodo e diretto verso il cuore di Parigi

Tre A/R giornalieri collegano Milano e Torino con la Gare de Lyon, passando per alcune località suggestive come Oulx, Modane e Chambéry. Le partenze da Milano sono previste alle 6:00, 12:10 e 16:10, mentre da Torino si parte alle 7:36, 13:41 e 17:38.

Il vantaggio è evidente: una volta arrivati, ci si trova già nel cuore della capitale francese, pronti per iniziare subito la vacanza. Non serve pensare a trasferimenti complessi o lunghi spostamenti, perché Parigi si offre al viaggiatore sin dal primo passo fuori dalla stazione.

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Una nuova rete di treni notte potrebbe collegare 50 città europee

Viaggiare in treno diventa sempre più entusiasmante, soprattutto perché, negli ultimi mesi, sono state annunciate tante grandi novità. L’ultima è stata appena rilasciata dall’operatore spagnolo RENFE che non si è semplicemente limitato a proporre una nuova tratta, ma sta valutando un’impresa ancora più epica: creare una gigantesca rete di treni notturni che collega Madrid e Barcellona a più di 50 snodi in tutta Europa.

L’obiettivo? Offrire ai viaggiatori un’alternativa ecologica ai voli a corto raggio. Si tratta di un’idea ambiziosa, ma che ci permetterebbe di visitare Madrid, salire sul treno notturno e svegliarci a Parigi!

Il progetto: una grande rete ferroviaria che collega 50 città europee

Per ora si tratta solo di una proposta, ma non del tutto irrealistica. Sebbene i dettagli specifici della rete dei treni notturni proposta da RENFE siano ancora in fase di sviluppo, le rotte previste collegherebbero le principali città spagnole a varie capitali europee e centri regionali. Le potenziali destinazioni includono:

  • Francia: Parigi, Lione, Marsiglia
  • Germania: Berlino, Monaco, Francoforte
  • Italia: Milano, Roma, Venezia
  • Belgio: Bruxelles, Anversa
  • Paesi Bassi: Amsterdam, Rotterdam

L’obiettivo delle nuove rotte è quello di offrire opzioni di viaggio notturne senza interruzioni, consentendo ai passeggeri di partire la sera e arrivare a destinazione la mattina, massimizzando l’efficienza del tempo e riducendo la necessità di alloggi aggiuntivi. Allo stesso tempo, questa modalità di viaggio permetterebbe ai viaggiatori di spostarsi in modo sostenibile, un progetto abbracciato da tanti altri Paesi. Austria, Francia e Germania da anni investono in questo settore offrendo diverse opzioni di viaggio.

Le tratte e le caratteristiche dei treni notturni RENFE

RENFE vuole offrire tutta una serie di nuovi collegamenti ferroviari notturni internazionali che collegano la Spagna con diversi Paesi europei utilizzando la moderna flotta ad alta velocità Talgo AVRIL. Per farvi qualche esempio pratico, tra le rotte previste figurano servizi diretti da Madrid a Parigi, Bruxelles, Berlino, Milano e Lisbona, oltre a collegamenti da Barcellona verso Lione, Marsiglia, Roma, Monaco e Amsterdam.

Queste tratte collegherebbero le principali città spagnole con importanti capitali culturali, politiche ed economiche d’Europa, promuovendo un’alternativa sostenibile ai voli a corto raggio. I passeggeri potranno usufruire dei comfort offerti dai treni AVRIL, progettati per viaggiare fino a 330 km/h, compatibili con diversi sistemi ferroviari europei e dotati di servizi di qualità grazie alla presenza di cabine letto, sedili reclinabili e servizi di ristorazione.

Tuttavia, per trasformare questo ambizioso progetto in realtà, sarà fondamentale un forte sostegno pubblico tra investimenti infrastrutturali, sovvenzioni operative e un impegno politico deciso. Esperienze precedenti, come gli abbonamenti gratuiti per i servizi Cercanías e Media Distancia, dimostrano che il governo spagnolo è già sensibile alla promozione di una mobilità più verde e accessibile. Ora non ci resta che aspettare per vedere realizzato questo mastodontico progetto!

Rotterdam

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Anche Rotterdam potrebbe essere raggiungibile con il treno RENFE
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Parigi fa “splash”: dal 5 luglio si potrà nuotare nella Senna dopo 100 anni

Altro che Navigli a Milano dove se ti tuffi rischi di uscire con una mutazione genetica. A Parigi, invece, l’estate 2025 segna una svolta: dal 5 luglio sarà finalmente possibile fare il bagno nella Senna e no, non è uno scherzo. Dopo un secolo di divieti e acque poco rassicuranti, il fiume più iconico di Francia torna ad accogliere bagnanti e sognatori, con tanto di docce, bagnini e vista sulla Tour Eiffel.

Un traguardo che sembrava impossibile fino a pochi anni fa, oggi diventa realtà grazie a un maxi piano di bonifica partito in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024. La promessa (e la sfida) era farci gareggiare atleti di nuoto e triathlon. Missione compiuta. 

E ora tocca ai cittadini, che potranno tuffarsi gratis in tre nuove aree balneabili nel cuore della città, tra il centro storico, la zona est di Bercy e la romantica Grenelle.

Dove nuotare nella Senna: 3 spiagge urbane con vista sulla Ville Lumière

Il Comune di Parigi ha selezionato tre aree strategiche lungo la Senna, aperte dal 5 luglio al 31 agosto, accessibili gratuitamente e attrezzate per ogni esigenza:

  • Bras Marie, nel cuore storico della città, proprio davanti all’Île Saint-Louis, là dove Anne Hidalgo e il presidente del comitato olimpico Tony Estanguet si erano simbolicamente tuffati nel 2024. Qui si nuoterà dal lunedì al sabato tra le 8 e le 11.30 e la domenica fino alle 17.30, su una piattaforma di 70×20 metri.
  • Grenelle, sulla riva ovest della Senna, vicino alla Tour Eiffel. È l’unica area dotata di una piscina con fondo artificiale per i più piccoli, pronta ad accogliere circa 200 persone.
  • Bercy, la più grande, nella zona est, non lontano dalla Bibliothèque Nationale de France. Qui si potrà nuotare ogni giorno dalle 11 alle 21, con una capienza fino a 700 persone e accessi da entrambe le rive.

In ogni zona saranno presenti bagnini, spogliatoi, docce, pontili per tuffarsi in sicurezza, bandiere colorate per segnalare le condizioni dell’acqua e tanto entusiasmo.

Il piano miliardario che ha riportato la Senna alla balneazione

La rinascita della Senna non è frutto del caso. Dietro i riflettori delle Olimpiadi e la svolta green della città, c’è un investimento colossale: 1,4 miliardi di euro spesi per bonificare il fiume, collegare oltre 23.000 scarichi abusivi alla rete fognaria e costruire un gigantesco bacino sotterraneo da 50.000 m³ sotto la Gare d’Austerlitz, pensato per contenere l’acqua piovana ed evitare che finisca nel fiume nei giorni di maltempo.

La qualità dell’acqua sarà monitorata ogni giorno con sensori ad alta tecnologia e protocolli che permettono di avere risposte in 20 minuti. Se le condizioni non saranno sicure, l’accesso sarà temporaneamente sospeso. Ma i parigini sembrano pronti a cogliere l’occasione: era dal 1923 che un bagno nella Senna era vietato, con multe da 15 a 38 euro.

Ora è ufficiale: il sogno di Jacques Chirac, che nel 1988 promise di tuffarsi per dimostrare la pulizia del fiume, è diventato realtà. Ad aprire le danze ci ha pensato Anne Hidalgo, e da oggi la Senna non è più solo da cartolina, ma anche da costume da bagno.

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Tour Eiffel off-limits: troppo caldo per salire sul simbolo della Ville Lumière

Il caldo anomalo sta paralizzando non solo l’Italia ma anche altre nazioni. In Francia l’allerta ha raggiunto nuovi livelli, costringendo persino la Tour Eiffel a piegarsi alla potenza del sole. Il monumento parigino, simbolo indiscusso della capitale, rimarrà chiuso sicuramente dall’1 luglio al 2 luglio a causa delle temperature eccezionalmente elevate che hanno fatto scattare l’allarme rosso in 16 regioni della nazione.

Tour Eiffel chiude anticipatamente il caldo

La chiusura anticipata è stata annunciata questa mattina attraverso i canali ufficiali della Tour Eiffel. Le alte temperature attese nel pomeriggio e in serata hanno portato alla decisione di chiudere anticipatamente, alle 16 concedendo come ultimo ingresso quello delle 14:30.

Una decisione presa per tutelare la sicurezza di turisti e personale, esposti a temperature che in cima alla torre possono superare i 45°C a causa dell’effetto diretto del sole e della struttura in metallo.

Non tutto, però, è inaccessibile. È possibile comunque visitare il primo e il secondo piano della torre, solitamente raggiungibili anche a piedi. Totalmente off limits, invece, il punto panoramico a 276 metri, almeno fino al 2 luglio salvo ulteriori proroghe. Il sito ufficiale del monumento invita a richiedere il rimborso e rimandare la visita a partire da giovedì quando, secondo le previsioni meteo, le temperature inizieranno a scendere.

Molti turisti, attualmente a Parigi, sono lì proprio con l’obiettivo di salire sulla torre alta oltre 330 metri ma l’attrazione dovrà attendere per il benessere la salute di tutti. Chi aveva già acquistato un biglietto per le fasce orarie bloccate potrà richiedere un rimborso completo e niente paura, c’è talmente tanto da fare e vedere a Parigi che non ci si annoierà di certo.

La Francia e il comune di Parigi invitano i turisti a proteggersi dal sole, riformulare gli itinerari evitando di esporsi alle ore più calde e idratarsi in modo costante per evitare i colpi di calore.

Disagi anche per i trasporti

Non solo caldo, ma anche maltempo sta creando disagi alla mobilità internazionale. In Savoia, lungo la linea ferroviaria Milano-Parigi, il servizio è interrotto a causa di frane e smottamenti verificatesi il 30 giugno tra Modane e Saint-Jean-de-Maurienne. Lo comunica SNCF, che prevede una ripresa parziale del servizio entro sabato 5 luglio, ma specifica che i tempi di riapertura dipenderanno anche dalle condizioni meteo nei prossimi giorni.

Secondo i tecnici, i danni ai binari e alle infrastrutture richiederanno interventi importanti, mentre resta confermata l’ipotesi di un ritorno alla piena operatività non prima della metà di luglio.

L’ondata di calore colpisce i turisti in Francia

Secondo quanto appreso, le temperature elevate hanno spinto l’agenzia meteo nazionale a dichiarare allerta rossa per molte aree del paese, concentrandosi soprattutto nell’area centro-sud. Le temperature hanno superato i 40 gradi e in molte città sono stati attivati piani straordinari per proteggere turisti, anziani e bambini. In numerosi parchi sono state installate aree di refrigerio e messe in attività centinaia di fontane e nebulizzatori lungo le vie di Parigi e Lione.

Insomma, l’ondata di caldo che sta mettendo in ginocchio l’Italia è decisamente impattante in altre nazioni europee dove si corre ai ripari provando a tutelare i turisti anche con misure come la chiusura anticipata dei monumenti.

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Parigi, tutti pazzi per l’installazione sonora alla Bourse

Nell’estate parigina, un’opera d’arte trasforma uno degli edifici più rappresentativi del centro città in un’esperienza sensoriale fuori dal tempo: alla Bourse de Commerce, sede della Pinault Collection, l’artista francese Céleste Boursier-Mougenot ha realizzato clinamen, una monumentale installazione sonora che si estende su una superficie d’acqua di diciotto metri di diametro. Aperta al pubblico fino al 21 settembre, la straordinaria creazione coinvolge i visitatori in un’esperienza immersiva in cui suono, luce e materia si fondono per dare vita a un universo poetico e cangiante, in continua trasformazione.

L’opera si sviluppa all’interno della rotonda della Bourse, uno spazio architettonico già di per sé carico di suggestione, e lo trasfigura completamente: le onde leggere dell’acqua muovono decine di ciotole di ceramica bianca, che si toccano producendo armonie imprevedibili. A ogni contatto, un tintinnio sottile rompe il silenzio, e genera una musica fluida e naturale che sembra scaturire dall’ambiente stesso.

Il suono non è concepito come elemento accessorio o decorativo, ma come materia viva che respira con lo spazio, reagendo in tempo reale al movimento dell’acqua e alla presenza dei visitatori.

Una sinfonia liquida tra natura e architettura

Clinamen è una riflessione sull’imprevedibilità del movimento, sul caos ordinato che regola i fenomeni naturali e sulle relazioni invisibili che uniscono gli elementi.

L’acqua, l’aria e la ceramica, scelti da Boursier-Mougenot per la loro semplicità e universalità, diventano i protagonisti di una composizione che non ha partitura né fine e, in questo scenario, i visitatori non sono spettatori passivi, ma partecipanti attivi. Basta un loro passo, una variazione nell’aria, per modificare impercettibilmente la danza delle ciotole e quindi il suono prodotto. Ogni visita diviene unica, così come il momento vissuto.

L’installazione si impone come un invito alla contemplazione, alla sospensione del tempo quotidiano, lo specchio d’acqua riflette la grande cupola della Bourse, che lascia intravedere il cielo. L’effetto complessivo è quello di un paesaggio astratto, tra il familiare e l’alieno, che evoca tanto un giardino zen quanto un laboratorio alchemico.

Eppure, tutto nasce da gesti semplici e oggetti comuni, elevati però a pura poesia visiva e acustica.

Il percorso dell’artista tra musica, materia e sogno

L’opera in mostra rappresenta una nuova tappa nell’evoluzione artistica di Céleste Boursier-Mougenot, autore che ha fatto della contaminazione tra arti visive e suono il suo linguaggio distintivo. Nato nel 1961 vicino a Montpellier, Boursier-Mougenot ha inizialmente intrapreso una carriera come compositore, prima di sviluppare un approccio che fonde la ricerca musicale con l’installazione ambientale. Le sue creazioni si caratterizzano per l’uso di elementi quotidiani (strumenti musicali, oggetti domestici, materiali naturali) messi in relazione tra loro in sistemi autonomi e interattivi.

In clinamen (titolo che richiama l’antico concetto epicureo del “declinare degli atomi” per spiegare l’origine del movimento) emerge tutta la forza poetica del suo lavoro: un’opera che è allo stesso tempo riflessione filosofica e esperienza sensoriale, costruita nel pieno rispetto del luogo che la accoglie.
Non è un caso che l’artista abbia già esposto in luoghi di riferimento del contemporaneo come il Barbican Centre di Londra, l’SFMoMA di San Francisco e la Biennale di Venezia.

Emma Lavigne, direttrice della Pinault Collection, ha sottolineato come le installazioni di Boursier-Mougenot sappiano evocare “l’infinito nello spazio finito dell’opera”, un principio che lo avvicina idealmente a maestri come Miró o Rothko, i cui lavori sembrano aprire finestre sull’immensità attraverso forme essenziali e colori profondi.
In una simile prospettiva, clinamen è una meditazione sul tempo, sull’equilibrio fragile che regola ogni cosa, sull’armonia che nasce dalla casualità.

Un’esperienza unica al crocevia tra arte e percezione

Con questa installazione, la Bourse de Commerce si conferma non solo come uno dei centri nevralgici dell’arte contemporanea europea, ma anche come spazio capace di dialogare appieno con le opere che ospita. In un’estate che spinge all’aperto e alla leggerezza, clinamen propone una pausa contemplativa, un tempo sospeso dove il visitatore è chiamato a ritrovare il proprio ritmo interiore ascoltando, semplicemente, il suono dell’acqua e della materia.

Céleste Boursier-Mougenot riesce, ancora una volta, a sfidare i confini dell’arte tradizionale, dando voce a ciò che di solito rimane muto: l’invisibile vibrazione che attraversa il mondo, e che nell’incontro tra ceramica e liquido, tra luce e suono, si fa tangibile.

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Europa a misura di bambino: Parigi guida la classifica delle migliori città

“Una città a misura di bambino e una città a misura di tutti” ha dichiarato Tim Gill, a capo della ricerca dedicata alle migliori città in Europa per i più piccoli. Lo studio, realizzato da Clean Cities Campaign, una ONG specializzata in trasporti a basso impatto ambientale, ha analizzato 36 diverse città europee in merito alle loro strade scolastiche, ai limiti di velocità imposti e alle infrastrutture ciclabili protette.

A conquistare il primo posto c’è Parigi, con un punteggio complessivo del 75% grazie a una moltitudine di iniziative a misura di bambino presenti in tutta la città. Seppur non compaiano nella top 10, anche alcune città italiane stanno dimostrando una maggiore attenzione verso questi temi, una su tutte Bologna.

Le città italiane a misura di bambino

Le ricerche dimostrano che le città a misura di bambino contribuiscono a creare ambienti più vivibili per tutti i residenti. Il trasporto influisce sull’ambiente fisico delle città e ha un impatto rilevante sulla salute e sul benessere dei bambini, incidendo sulla sicurezza stradale, sulla qualità dell’aria e sull’attività fisica. In risposta a queste sfide, numerose città hanno adottato misure per promuovere una mobilità adatta ai più piccoli, tra le quali alcune italiane.

Bologna, che nella classifica generale è risultata al sedicesimo posto, spicca tra le altre perché, nel gennaio 2024, è diventata la prima grande città italiana a introdurre un limite di velocità di 30 km/h su un’ampia porzione della rete stradale. L’iniziativa mira a ridurre gli incidenti stradali mortali, migliorare la qualità dell’aria e rendere gli spazi pubblici più sicuri e vivibili per tutti, in particolare per bambini, anziani e persone che camminano o vanno in bicicletta.

Milano, che invece occupa la 23esima posizione, e Torino, alla 24esima, si sono dimostrate tra le città più all’avanguardia, insieme a Londra e Parigi, per le strade dette “scolastiche”. Queste sono aree urbane vicino alle scuole in cui la priorità è data a pedoni e ciclisti e il traffico motorizzato è limitato. In questa classifica specifica, Milano occupa il secondo posto e Torino il terzo.

La classifica delle migliori città per i bambini in Europa

Nella classifica generale, al primo posto troviamo Parigi, dove negli ultimi anni sono stati fatti molti passi avanti per quanto riguarda le strade scolastiche, le infrastrutture ciclabili e l’introduzione di un limite di velocità generalizzato di 30 km/h. La capitale francese, inoltre, sta attuando un ambizioso programma dedicato proprio alle strade scolastiche, con l’obiettivo di crearne 300 entro il 2026. Almeno un terzo di queste includerà riprogettazioni complete con elementi di inverdimento per migliorare sia la sicurezza che la vivibilità.

Al secondo posto complessivo si è classificata Amsterdam, seguita da Anversa, dalla regione di Bruxelles-Capitale e Lione. Anche Londra ottiene un punteggio molto alto per quanto riguarda le strade scolastiche, avendone create più di 500 in meno di 10 anni.

Questa la classifica completa con le 36 migliori città a misura di bambino:

  1. Parigi
  2. Amsterdam
  3. Antwerp
  4. Bruxelles
  5. Lione
  6. Helsinki
  7. Barcellona
  8. Bristol
  9. Oslo
  10. Ghent
  11. Copenhagen
  12. Monaco
  13. Vienna
  14. Londra
  15. Berlino
  16. Bologna
  17. Colonia
  18. Amburgo
  19. Manchester
  20. Wrocław
  21. Lubiana
  22. Varsavia
  23. Milano
  24. Torino
  25. Praga
  26. Madrid
  27. Bratislava
  28. Zaragoza
  29. Firenze
  30. Budapest
  31. Marsiglia
  32. Roma
  33. Cracovia
  34. Bucarest
  35. Lisbona
  36. Sofia