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Agia Pelagia, il cuore segreto della costa nord di Creta

Agia Pelagia è una delle località più amate della costa settentrionale di Creta, una baia incantevole che sorge a circa venti chilometri dal capoluogo Heraklion. Nonostante la vicinanza alla città principale, mantiene un’atmosfera raccolta e autentica, perfetta per chi cerca un punto di partenza strategico per esplorare l’isola senza rinunciare al fascino di un villaggio sul mare.

La sua posizione, sul lato opposto del golfo rispetto a Hersonissos e Malia, la rende in qualche modo la loro “gemella occidentale”, ma con un carattere meno caotico e più intimo.

Come arrivare

Raggiungere Agia Pelagia è molto semplice. La maggior parte dei visitatori arriva in aereo a Heraklion, e in poco più di venti minuti di auto si ritrova al cospetto del paesaggio marino della baia. Chi atterra invece all’aeroporto di Chania deve mettere in conto un tragitto più lungo, circa centocinquanta chilometri, che tuttavia si rivela un percorso panoramico tra le campagne e le montagne cretesi.
In ogni caso, la scelta migliore resta sempre noleggiare un’auto: Creta è troppo grande e sorprendente per essere esplorata solo in scooter, e avere un mezzo a disposizione significa libertà totale di movimento.

Tale centralità permette ad Agia Pelagia di essere un vero crocevia: da qui Rethymno si trova a soli sessanta chilometri, mentre Ierapetra, porta d’accesso all’estremità orientale, dista poco più di centoventi.

Spiagge da sogno tra scogliere e baie protette

La spiaggia principale, pur non essendo molto ampia, è il cuore pulsante di Agia Pelagia, dove il mare assume tonalità che variano dal turchese al blu intenso, mentre la fila di ombrelloni disponibili diventa “terreno di conquista” già dalle prime ore del mattino. Nonostante lo spazio ridotto e la presenza di imbarcazioni che limitano l’area balneabile, l’atmosfera resta rilassata, e il contatto diretto con il piccolo villaggio rende l’esperienza davvero piacevole.

Poco distante ecco Mononaftis, spiaggia raccolta e scenografica, lunga meno di cento metri ma con un fascino insuperabile: gli ombrelloni di paglia che punteggiano la battigia le conferiscono un’aria quasi caraibica, mentre le acque turchesi e profonde attraggono nuotatori e appassionati di snorkeling. In estate può essere molto affollata, ma il suo spirito resta quello di un luogo accogliente e vivace.

Chi preferisce ambienti più tranquilli può dirigersi verso Psaromoura, una caletta di sassolini, riparata dai venti e amatissima dai locali, dove la trasparenza dell’acqua è sorprendente, quasi ipnotica, e il piccolo chiosco sulla spiaggia diventa il punto ideale per rinfrescarsi dopo una nuotata.

Se l’obiettivo è il comfort, allora la spiaggia sabbiosa di Kladissos è la scelta perfetta: con i ristoranti affacciati direttamente sul mare, regala un mix di relax e gusto. Da un lato le sdraio e gli ombrelloni a prezzi accessibili, dall’altro un lounge bar che diffonde musica soft e trasforma la baia in un rifugio raffinato.

Infine, a pochi chilometri, si apre la meravigliosa baia di Lygaria, probabilmente la più popolare della zona. Protetta da alte scogliere che riparano dal vento, vanta ampi spazi e servizi ben organizzati, ideali per famiglie e coppie. La facilità di parcheggio e l’acqua sempre calma la rendono ottima per una giornata di mare senza pensieri.

Mare cristallino nella baia di Agia Pelagia a Creta

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Mare cristallino nella baia di Agia Pelagia

Oltre il mare: cosa fare e vedere nei dintorni

Agia Pelagia non è solo spiaggia e relax. La sua vicinanza a Heraklion permette di alternare giornate di mare a momenti di scoperta culturale. In meno di mezz’ora ci si ritrova davanti alla maestosa fortezza veneziana che domina il porto della città, oppure si passeggia tra i vicoli del centro storico assaporando il ritmo vivace della capitale. Poco distante, il Palazzo di Cnosso invita a un tuffo nell’antichità minoica, tra miti e leggende che riportano alla luce la storia più antica d’Europa.

Chi vuole invece vivere l’anima più selvaggia di Creta può spingersi verso sud. In circa un’ora di macchina si raggiungono le spiagge di Kommos e Matala, celebri per gli scenari spettacolari e per l’atmosfera bohémien che ancora aleggia tra le grotte scavate nella roccia.

E per chi conosce già Creta, soggiornare ad Agia Pelagia può persino evocare un senso di familiarità: i panorami della baia, infatti, ricordano quelli del golfo di Mirabello, tra Agios Nikolaos ed Elounda: è come vivere un déjà-vu, dove il mare, le montagne e la luce si fondono in una cornice che sembra sospesa tra realtà e memoria.

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Kommos Beach, dove l’archeologia incontra il mare

A sud di Creta, là dove la sabbia scotta e il vento di Libia (e anche il Meltemi) soffia senza tregua, prende vita Kommos Beach. No, non è solo una distesa infinita di dune dorate, perché alle sue spalle, semi-sepolto e silenzioso, giace l’antico porto minoico che serviva Festo: magazzini, templi e resti di mura che hanno visto passare merci, culti e navi cariche di storie.

È una delle poche spiagge al mondo in cui si può stendere l’asciugamano e avere dietro di sé (o davanti agli occhi, girandosi) tremila anni di civiltà.

Dove si trova e come arrivare a Kommos Beach

Kommos Beach si trova sulla costa sud di Creta, poco più a nord di Matala e a una ventina di minuti in auto dal sito archeologico di Festo. È un punto abbastanza isolato, con sabbia fine, mare aperto e il profilo delle colline a fare da cornice.

Per arrivarci conviene avere un’auto a noleggio. Da Heraklion ci vuole circa 1 ora e mezza (65 km), percorrendo la strada verso sud fino a Mires e poi scendendo verso Kalamaki o Pitsidia. L’ingresso principale alla spiaggia è vicino a Kalamaki, ma ci sono anche accessi più selvaggi arrivando da Pitsidia.

I bus pubblici esistono, ma i collegamenti non sono frequenti in ogni stagione. Ciò vuol dire che se l’intenzione è fermarsi più giorni, è meglio organizzarsi con una macchina.

Caratteristiche della spiaggia e cosa fare

Le spiagge di Creta sono (quasi) tutte un sogno a occhi aperti, ma senza ombra di dubbio Kommos Beach ha ben più di una marcia in più: è una delle spiagge sabbiose più lunghe della costa sud dell’isola. Il suo arenile si estende per circa 2,5 chilometri, con sabbia dorata e dune che arretrano verso l’interno.

L’esposizione a sud, però, significa mare aperto, spesso agitato, e venti forti che arrivano dritti dalla Libia (e non solo), mentre il paesaggio resta abbastanza intatto, con solo pochi punti attrezzati vicino a Kalamaki e zone completamente selvagge più a nord, proprio davanti all’area archeologica.

Dal punto di vista geologico, la spiaggia si inserisce in una costa di origine sedimentaria, con sabbia fine formata dall’erosione delle rocce circostanti e accumulata dalle correnti del Mar Libico. Alle estremità affiorano tratti rocciosi e piccole scogliere, ma la maggior parte è una distesa sabbiosa senza interruzioni.

Oltre al nuoto nei tratti più riparati dove l’acqua è trasparente e limpida (attenzione a quando soffia vento, che il mare diventa subito profondo e mosso), qua si può fare un po’ di snorkeling, ma anche passeggiate lungo la spiaggia e, se si è fortunati, avvistare le tartarughe Carretta carretta che vengono a deporre le loro uova.

L’area archeologica di Kommos

Dietro la spiaggia non ci sono solo dune e colline, perché a emergere sono anche le tracce di uno dei porti più importanti della Creta minoica. Kommos era lo sbocco marittimo della potente città di Festo, e dal XVII secolo a.C. in poi qui attraccavano navi cariche di ceramiche, metalli, olio e vino dirette in Egitto e nel Mediterraneo orientale. Gli scavi hanno portato alla luce enormi magazzini (alcuni dei più grandi dell’epoca minoica), un complesso templare con altari all’aperto e perfino resti di banchine portuali.

Oggi l’area archeologica è recintata e visitabile solo in determinati periodi (non sempre è aperta), ma anche da fuori si scorgono le strutture principali. La particolarità di Kommos è proprio questa: ci si può stendere al sole, alzare lo sguardo e trovarsi davanti non un chiosco da spiaggia, ma i resti di un porto di tremila anni fa.

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Preveli Beach, il paradiso unico di palme, fiume e mare cristallino a Creta

Preveli Beach a Creta è un luogo particolarmente sorprendente, dove la natura si mostra in modo chiaro e potente. Vi basti pensare che si caratterizza per la presenza di un fiume d’acqua dolce che scende tra una folta foresta di palme e sfocia in un mare limpido e turchese, una combinazione piuttosto rara nel Mediterraneo. Tra scogliere a strapiombo e spiagge di ciottoli, si respira un’atmosfera di calma reale, lontana dalle località turistiche più affollate.

Preveli, però, non è solo una spiaggia: è pure un posto che offre un’esperienza completa. Da queste parti, infatti, la vegetazione rigogliosa si unisce al mare cristallino, creando un ambiente unico. Parliamo quindi di un angolo del Paese che si rivela ideale per chi desidera avere un contatto diretto con la natura e vuole conoscere il lato più autentico di questa straordinaria isola del nostro continente.

Dove si trova Preveli Beach

La mitica Preveli Beach prende vita sulla costa meridionale di Creta, l’isola più grande della Grecia, e più precisamente nella regione di Rethymno. Si tratta di una spiaggia incastonata in una piccola baia all’interno della gola del fiume Megas Potamos, che scorre placido attraverso una delle poche oasi di palme naturali dell’isola, la famosa palude di Preveli.

Intorno alla zona si trovano ripide scogliere di calcare e una vegetazione mediterranea rigogliosa, che insieme rendono il paesaggio davvero suggestivo e particolare.

Come raggiungere Preveli Beach?

Come la maggior parte del luoghi più sorprendenti del mondo, raggiungere Preveli Beach richiede un po’ di spirito d’avventura, ma ne vale assolutamente la pena. Il modo più comune è partire dal vicino villaggio di Plakias, da cui si può prendere una barca diretta alla spiaggia. Questa è sicuramente una scelta comoda e panoramica che evita la camminata.

Preveli, Creta

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Veduta dall’alto della magnifica spiaggia di Preveli

Se invece preferite arrivarci sulle vostre gambe, da Plakias parte un sentiero ben segnalato che in circa 30-40 minuti conduce alla spiaggia. Il percorso attraversa una natura selvaggia emozionante, fatta di rocce, arbusti e panorami sul mare che lasciano senza parole. La discesa può essere un po’ faticosa, quindi è fondamentale avere scarpe comode e portare con sé dell’acqua.

In alternativa, si può arrivare da sud, partendo da Agia Gallini, ma il cammino è più lungo e meno frequentato. In ogni caso, qualunque strada scegliate, l’arrivo a Preveli vi ripagherà con una spiaggia da sogno e un’atmosfera davvero speciale.

Le caratteristiche di Preveli Beach

Dalle premesse fatte, risulta piuttosto evidente che Preveli Beach è una delle spiagge più particolari e sorprendenti di Creta. Il motivo è piuttosto semplice: da queste parti, il fiume Megalos Potamos attraversa una piccola valle e sfocia direttamente nel mare, creando una laguna circondata da un bosco di palme autoctone, le Phoenix theophrasti, che danno al paesaggio un’aria esotica e quasi africana.

La spiaggia, fatta di sabbia e ciottoli chiari, è incastonata tra scogliere scoscese e un mare turchese e limpido, protetta all’interno di un’area naturale tutelata (sito Natura 2000), dove non ci sono stabilimenti o strutture turistiche invasive, ma solo una piccola taverna spartana. A rendere tutto ancora più affascinante, sopra la spiaggia sorge il Monastero di Preveli, legato alla storia della resistenza cretese, mentre poco più in là spunta un grande masso a forma di cuore, perfetto per una foto simbolica e certamente romantica.

Cosa fare in questa magnifica spiaggia

La verità nuda e cruda è che a Preveli non ci si limita a prendere il sole: questo angolo di Creta è un vero paradiso per chi ama esplorare e vivere la natura in modo attivo. Si può risalire il fiume Megalos Potamos a piedi o a nuoto, attraversando il suggestivo bosco di palme lungo un sentiero che si snoda tra acqua dolce, rocce levigate e vegetazione lussureggiante, come in un piccolo canyon tropicale.

Il mare cristallino è perfetto per nuotare, fare snorkeling vicino alle rocce o semplicemente rilassarsi sulla sabbia con vista sul promontorio. Per i più curiosi, vale la pena salire lungo il tracciato che porta al punto panoramico sulla scogliera, da dove si ammira tutta la baia dall’alto, con la foce del fiume che si fonde nel mare in uno scenario unico.

Poco distante, il canyon di Kourtaliotiko regala sentieri, cascate e pozze d’acqua dolce immerse nella macchia mediterranea: l’ideale per chi ama camminare nella natura vera. Preveli è ancora un luogo selvaggio dove non si viene per la comodità, ma per respirare il lato più autentico e incontaminato di Creta.

Regole e info utili

Preveli Beach conserva ancora un’atmosfera molto autentica, ma questo non vuol dire che non ci siano regole da seguire. Anzi, le norme ci sono proprio per aiutarla a mantenere il suo aspetto puro e genuino. Per proteggere il fragile ecosistema delle sue palme, è assolutamente vietato accendere fuochi, campeggiare o lasciare rifiuti sia sulla spiaggia che nella gola del fiume. Rispettare questi principi è fondamentale, visto che la zona è a rischio incendi e fa parte di un’area naturale protetta.

L’accesso alla spiaggia è completamente gratuito, ma se arrivate in auto dovrete mettere in conto una piccola tariffa per il parcheggio, che va dai 2 ai 3 euro al giorno, a seconda della stagione e del luogo dove lasciate la macchina. Se invece preferite arrivarci in barca da Plakias o Damnoni, il prezzo dell’escursione si aggira tra i 15 e i 25 euro,  in base al tipo di tour scelto.

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Gortina, la madre delle leggi scritte dell’Occidente

Creta, gioiello del Mediterraneo, è apprezzata per le spiagge dorate, i villaggi pittoreschi e i paesaggi che sembrano dipinti. Ma tra le mete più affascinanti e meno battute spicca una località che racchiude in sé tutta la potenza della storia, della cultura e della natura cretese: Gortina.

Nel cuore della fertile pianura di Messara, nella parte meridionale dell’isola, è un luogo che ha saputo resistere al tempo, lasciando emergere le sue rovine con un’aura solenne e magnetica, una testimonianza viva della grandezza di un passato che ha segnato a fondo l’identità del territorio.

Una capitale dimenticata, cuore pulsante dell’antichità

In pochi oggi ricordano che Gortina, un tempo, fu la vera capitale di Creta. A partire dal 67 d.C., sotto l’Impero Romano, la città visse un’epoca di splendore che durò per quasi mille anni. Fu un centro economico, culturale e religioso di primo piano, tanto da ospitare tre mercati principali, due imponenti acquedotti, ben cinque teatri e una serie di templi e mausolei in pietra scolpita.

Durante il periodo augusteo, assunse un ruolo centrale nella mappa politica e amministrativa dell’Impero: vi si respirava la grandezza di Roma ma anche la raffinatezza della civiltà cretese, in un connubio affascinante che si riflette ancora nei resti architettonici e artistici sparsi nell’area. E mentre Augusto si dilettava tra riforme e banchetti, la città cresceva e diventava un “laboratorio vivente” di cultura e diritto.

Passeggiando tra le rovine, il primo elemento che cattura lo sguardo è senza dubbio la Cattedrale di San Tito, che domina il paesaggio: costruita con pietra scolpita e arricchita da elementi architettonici di rara eleganza, oltre a rappresentare un luogo di culto è un punto di connessione tra l’anima spirituale dell’isola e la sua millenaria tradizione.

Proseguendo verso est si incontra una galleria all’aperto di statue, iscrizioni e sculture che raccontano storie di dei, imperatori e cittadini: l’arte romana si fonde con il gusto ellenico, dando vita a una collezione che incanta e sorprende.

Ma è impossibile non fermarsi davanti al Teatro Antico, edificato nel X secolo, proprio di fronte al Conservatorio: un tempo palcoscenico di drammi e canti, mantiene intatto il suo fascino, come se ancora riecheggiassero le voci di attori e musicisti tra le sue gradinate.

Rovine dell'antica città di Gortina, Creta

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Rovine dell’antica città di Gortina

La Grande Iscrizione, un codice per comprendere il mondo antico

Il vero capolavoro di Gortina è però un documento scolpito nella pietra, un monumento al pensiero e alla civiltà: La Grande Iscrizione.

Si tratta di una raccolta organica di leggi, incise su grandi blocchi di calcare disposti in quattro file, che formano dodici colonne dense di norme. Ogni colonna ospita oltre cinquanta righe, in cui si parla di diritto familiare, eredità, divorzio, adozione, ma anche di reati, affari commerciali e libertà personali.

È il più antico codice legislativo del mondo occidentale, una sorta di costituzione ante litteram che ci permette di scoprire la mentalità di una civiltà che, pur distante nel tempo, affrontava questioni ancora oggi attuali.

Natura e leggenda sotto il platano sempreverde

Ma Gortina non è solo pietra e storia: nei pressi delle rovine si erge un platano sempreverde che sfida le stagioni e rimane rigoglioso anche nei mesi più freddi.

La sua ombra è carica di suggestioni e leggende, una tappa perfetta per una pausa di riflessione o per lasciarsi cullare dalla magia di un tempo sospeso.

Il fascino dei dintorni

A poca distanza da Gortina, si apre uno scorcio di paradiso: Lendas, un piccolo centro balneare dove il tempo sembra rallentare, e il mare diventa specchio per l’anima. Le acque cristalline e le spiagge silenziose offrono la degna conclusione di una giornata trascorsa tra i fasti del passato.

Infine, se la fame di storia è ancora viva, ci si può spingere fino al Pretorio, imponente edificio di 1.000 metri quadri che un tempo ospitava i funzionari romani: camminare tra i suoi resti suscita un senso di rispetto e meraviglia. Poco lontano, ciò che resta del Tempio di Apollo e di un piccolo teatro riporta alla luce frammenti di un culto che ha lasciato il segno nei secoli.

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Isole più grandi del Mediterraneo, quali sono?

Il Mar Mediterraneo ospita alcune delle isole, non solo più affascinanti del mondo, ma anche più significative dal punto di vista storico e culturale. Tra queste, alcune spiccano come le più grandi – e le prime due sono proprio italiane – ognuna con paesaggi, storie e tradizioni uniche.

Isole plasmate da antiche civiltà, dai Greci ai Romani, dai Bizantini agli Ottomani, che vantano coste meravigliose, montagne imponenti, pianure fertili che hanno sostenuto gli insediamenti umani per millenni. Oggi mete da sogno che offrono esperienze che toccano l’anima e ispirano ricordi indelebili ai visitatori. Sono 157 le isole più grandi del Mediterraneo, con un’area di almeno 10 km², di cui 49 hanno una superficie maggiore di 100 km². Qui vi portiamo alla scoperta delle prime 10, classificate per dimensioni.

Sicilia, l’isola più grande del Mediterraneo

Con una superficie di oltre 25 mila km², grosso modo pari all’intera superficie di tutte le isole della Grecia, la Sicilia non è solo la più grande isola italiana, ma la più estesa isola del Mar Mediterraneo, la settima d’Europa (seconda dell’Unione europea), la quarantacinquesima del mondo. È anche la più popolosa isola del Mediterraneo, con quasi 5 milioni di abitanti.

Situata in una posizione di importanza strategica, tra lo Stretto di Gibilterra e il Canale di Suez, quasi al centro del Mediterraneo, l’isola funge da punto di collegamento tra Oriente e Occidente, tra Europa e Africa.
La si conosce anche come “isola-continente”, per la notevole varietà dei suoi aspetti naturalistici, storici e culturali, mentre per Omero, che l’ha descritta nell’XI libro dell’Odissea, era “l’isola del Sole”. Da sempre, grazie al suo affascinante patrimonio architettonico e artistico, a spiagge e paesaggi mozzafiato, nonché a una cucina che delizia tutti i sensi, la Sicilia è una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica e variegata.

Splendida veduta aerea della spiaggia di Porto Giunco, in Sardegna

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La spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius, tra le più belle della Sardegna

Sardegna, la seconda isola più grande del Mediterraneo

Con una superficie complessiva di 24.100 km² quadrati, la Sardegna è per estensione la seconda isola del Mediterraneo. È separata dalla penisola italiana dal mar Tirreno, il Canale di Sardegna la divide dalle coste tunisine, mentre a nord le Bocche di Bonifacio la separano dalla Corsica e a ovest il mar di Sardegna dalla penisola iberica e dalle isole Baleari.

Grazie alla bassa densità di popolazione (oltre 1,5 milioni di abitanti), unita alla difesa di un prezioso patrimonio culturale, fondato su tradizioni originali e su una lingua ricca e interessante, l’isola è riuscita a mantenere nel tempo la sua incontaminata bellezza, che l’ha resa meta di viaggiatori e scrittori. Per la varietà dei suoi ecosistemi è stata, inoltre, definita un “micro-continente”.

Non è un mistero che le coste e il mare della Sardegna siano celebrati e ricercati, ma l’essenza di questa regione italiana si nasconde al suo interno, tra i paesaggi del Limbara, l’imponenza del Massiccio del Gennargentu, il Parco della Giara, gli scorci dell’Ogliastra, la varietà di paesaggi e di abitati delle Barbagie, lo spettacolo della Valle dei Nuraghi nel Meilogu. Un’isola da vivere e scoprire fino in fondo.

Il bellissimo sito archeologico di Kourion a Cipro

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Cipro, lo splendido sito archeologico di Kourion

Cipro, la terza isola più grande del Mediterraneo

Dopo Sicilia e Sardegna, Cipro è la terza isola del Mediterraneo per estensione, con una superficie di oltre 9 mila km². Si tratta di un’isola divisa in due parti, separate dalla cosiddetta linea verde: l’area sotto il controllo effettivo della Repubblica di Cipro, che comprende circa il 59% della superficie dell’isola, e la zona occupata nel 1974 dalla Turchia al nord, autoproclamatasi Repubblica Turca di Cipro del Nord – riconosciuta dalla sola Turchia – che copre circa il 36% della superficie. Anche la capitale Nicosia (in turco Lefkoşa), situata al centro dell’isola, è divisa in due metà.

Crocevia tra Oriente e Occidente, Cipro ha una storia che ha influenzato profondamente il Mediterraneo. C’è davvero tantissimo da esplorare su quest’isola affascinante, dove ogni città è ricca di monumenti e attrazioni di ogni tipo. Un’altra destinazione perfetta per chi cerca un mix di storia millenaria, paesaggi unici e mare cristallino.

La spettacolare spiaggia di Rondinara in Corsica

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La spettacolare spiaggia di Rondinara, tra i gioielli della Corsica

Corsica, la quarta isola più grande del Mediterraneo

La Corsica è la quarta isola più grande del Mediterraneo, con una superficie di 8.681 km quadrati. Separata dalla Sardegna dal breve tratto delle Bocche di Bonifacio, fa politicamente parte della Francia sin dal 1769, ma rientra nella regione geografica italiana, e con l’Italia ha legami storici anche in ambito linguistico e culturale.

Quest’isola vanta oltre 1000 km di costa e circa 200 spiagge, una miriade di villaggi di pescatori, borghi collinari dall’atmosfera rilassata e graziose cittadine con centri storici incantevoli, come Ajaccio, Calvi, Bastia. L’Ile de Beauté (Isola della Bellezza) sa come incantare con l’azzurro del mare, la sabbia fine delle sue spiagge, una natura selvaggia e un imperdibile patrimonio storico.

Splendida veduta panoramica della spiaggia di Preveli a Creta

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Il fascino selvaggio della spiaggia di Preveli, sulla costa meridionale di Creta

Creta, la quinta isola più grande del Mediterraneo

Oltre a essere la maggiore isola della Grecia, Creta è la quinta isola più grande del Mediterraneo, con una superficie di 8.261 km². È tra le principali mete turistiche del Paese, grazie alla ricchezza di siti naturalistici e archeologici, nonché per il particolare patrimonio culturale.

Culla della cultura minoica, racchiude millenni di storia. Tra le prime civiltà a svilupparsi nel Mediterraneo, l’isola del mito di Teseo e Arianna aveva come centri principali l’antica città di Cnosso – dove ancora oggi si possono visitare i resti del palazzo di Minosse – Festo e Cidonia. Da non perdere una visita alla bellissima capitale Heraklion, sede di un museo archeologico di immenso valore.

Eubea, la sesta isola più grande del Mediterraneo

Sempre in Grecia troviamo Eubea, la sesta isola più grande del Mediterraneo. Con una superficie di 3.660 km quadrati, è situata nel mar Egeo, adiacente a parte della costa sud-orientale della penisola, con capoluogo Calcide, dove l’isola dista dalla terraferma solo 40 metri.

Conosciuta anche come come Evia, è stata fin dall’antichità un importante centro culturale e commerciale. Oggi, l’isola offre ai visitatori paesaggi e panorami unici, tra montagne verdi, laghi cristallini e un mare turchese e limpido, ponendosi come destinazione imperdibile per gli amanti delle escursioni e delle attività all’aperto.

Paesaggio con spiaggia dalla città di Palma di Maiorca

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Splendida veduta di Palma di Maiorca

Maiorca, la settima isola più grande del Mediterraneo

Settima fra le più grandi isole del Mediterraneo, Maiorca è anche la più grande delle Baleari, con una superficie di oltre 3.600 km². Chiamata “Isla del Sol”, per i suoi proverbiali 300 giorni di sole tutto l’anno, è perfetta in ogni stagione. Questo paradiso tropicale bagnato dal Mediterraneo vanta trecento spiagge di sabbia finissima lambite da acque limpide e cristalline, e un entroterra ricco di tesori da scoprire.

Punto di partenza per una visita che non tralasci i gioielli più belli dell’isola è il capoluogo Palma, una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo, soprattutto nel periodo estivo, grazie alle spiagge e ai divertimenti che offre. Da un po’ di tempo, è inoltre diventata il “buen retiro” estivo della Famiglia Reale Spagnola.

Lesbo, l’ottava isola più grande del Mediterraneo

Lesbo è l’ottava isola per estensione del Mediterraneo e la terza maggiore isola greca, con una superficie di 1630 km² e un cospicuo sviluppo costiero, di ben 320 km. Tra spiagge che levano il fiato, bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche, ci sono moltissime cose da fare e da vedere, e tante esperienze da vivere in questa gemma di grandi dimensioni. L’isola è stata famosa nell’antichità soprattutto per la sua intensa attività culturale, basti pensare che ha dato i natali alla poetessa Saffo e al poeta Alceo, tra i maggiori esponenti della lirica greca arcaica.

Tra i centri urbani che meritano una visita, il capoluogo Mitilene, dove ammirare il castello bizantino costruito su antiche rovine, Molyvos (o Mithymna), uno degli insediamenti più affascinanti con la sua fortezza genovese, e il villaggio di Eresos, nella parte meridionale dell’isola.

Il complesso archeologico a Lindos, sull'isola di Rodi 

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Il magnifico complesso archeologico nel pittoresco villaggio di Lindos, sulla costa orientale dell’isola di Rodi

Rodi, la nona isola più grande del Mediterraneo

Con una superficie di 1.400 km quadrati, Rodi è la nona isola più grande del Mediterraneo. È anche è la più grande delle isole del Dodecaneso, oltre a essere la più orientale delle maggiori isole dell’Egeo, ed è la quarta isola più grande della Grecia. Il nome potrebbe derivare dal greco antico rhodon, che significava ‘rosa’, difatti è conosciuta come l’Isola delle Rose.

Oggi è una delle mete predilette da chi sogna di visitare un’isola greca, grazie alle incredibili ricchezze che svela ai suoi visitatori e alle numerose esperienze che rendono la vacanza memorabile, tra spiagge da sogno, natura straordinaria, complessi archeologici di grande interesse e luoghi intrisi di storia.

Chios, la decima isola più grande del Mediterraneo

Eccoci, infine, alla decima isola più grande del Mediterraneo: Chios (Chio in italiano). Anticamente detta Scio, è una splendida isola greca dell’Egeo orientale, con una superficie di 842,5 km quadrati. Situata a soli 8 chilometri dalla costa turca, tra le isole di Samos, Icaria e Lesbo, è la quinta isola per grandezza della Grecia.

Conosciuta come “l’isola del mastice”, famosa per i suoi bellissimi paesaggi e il clima mite, è un paradiso di acque cristalline, con 200 chilometri di costa che spazia dalle calette rocciose della parte orientale alle ampie distese sabbiose del versante occidentale, e poi borghi medievali e tradizioni millenarie da scoprire.

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Creta e le sue spiagge più belle, un paradiso tutto da scoprire

Creta non è solo la più grande delle isole greche, è un vero e proprio mondo a sé dove il mare e la terra si intrecciano in paesaggi che sfidano ogni immaginazione. Le sue spiagge sono sì distese di sabbia, ma anche scrigni di storie antiche, acque dai colori intensi e angoli spesso dimenticati dal turismo di massa. Qui ogni cala racconta un segreto, ogni scoglio nasconde un invito a rallentare e a godersi il ritmo autentico del Mediterraneo. Ecco a voi le spiagge più belle di Creta per l’estate.

Elafonissi, Paradiso in Terra

Iniziamo questo viaggio a Creta dalla magnifica Elafonissi, nel sud-ovest dell’isola. Non c’è molto da dire su questo angolo di Paradiso, se non che è un capolavoro che pare uscito direttamente da un sogno: si presenta come una laguna dalle acque turchesi che si fondono con una sabbia finissima di colore rosa (in alcuni punti), tonalità dovuta alla presenza di piccoli frammenti di conchiglie.

Camminare in queste acque basse regala una sensazione di leggerezza unica. Certo, d’estate può diventare molto affollata ma, nonostante ciò, riesce a rimaner perfetta per chi cerca tranquillità grazie alla sua peculiare atmosfera, difficile da trovare altrove.

Il lido non offre grandi strutture o ombra naturale, ed è bene sapere che la zona è protetta perché ospita specie rare e tartarughe marine, quindi è fondamentale rispettare l’ambiente. È molto importante essere a conoscenza, inoltre, che è assolutamente vietato portare via la sabbia o disturbare la fauna.

Georgioupolis, lunga e tranquilla

Se desiderate passeggiare nella massima tranquillità, la vostra scelta deve essere Georgioupolis, spiaggia piuttosto lunga situata sulla costa nord di Creta, vicino a un piccolo paesino che porta lo stesso nome. In zona il mare è calmo e adatto anche alle famiglie con bambini per via della presenza di fondali bassi e sabbiosi che si estendono dolcemente.

La spiaggia, con sabbia chiara e qualche zona attrezzata con lettini e ombrelloni, mette a disposizione anche un bel po’ di spazio per chi preferisce stare più isolato. Essendo un villaggio turistico, Georgioupolis sfoggia ristoranti, caffè e negozi nelle vicinanze, quindi è comoda per chi cerca una giornata rilassante senza allontanarsi troppo dai servizi.

Di facile accesso, potrebbe risultare particolarmente affollata durante i mesi clou dell’estate. Per questo motivo, il nostro consiglio è quello di raggiungerla la mattina presto.

Agios Pavlos, regno naturale

Molto interessante è anche l’affascinante Agios Pavlos, una cala dove la natura regna sovrana. Questo meraviglioso angolo dell’isola della Grecia si trova sulla sua costa sud, a est rispetto a Matala. Composta da ciottoli e sabbia mista, è incorniciata da scogliere rocciose e vegetazione mediterranea, che creano un ambiente intimo e rilassante.

Il mare è limpido e pulito, il top per chi ama fare snorkeling e tuffarsi in acque tranquille. Nella parte più selvaggia della baia non ci sono servizi, mentre presso il piccolo insediamento c’è una taverna e qualche sistemazione. L’accesso, dal canto suo, richiede un breve cammino su un sentiero che parte dalla strada principale. Un luogo che si fa apprezzare per la pace e il panorama mozzafiato che offre, il posto migliore per chi vuole staccare davvero e godersi un angolo di Creta poco turistico.

Laguna di Balos, un capolavoro

Un altro capolavoro di Creta è la straordinaria Laguna di Balos, che si presenta con un armonioso mix di sabbia bianca finissima, acqua turchese trasparente e panorami selvaggi che sembrano usciti da una cartolina. Prende vita sulla punta nord-ovest di Creta tra la penisola di Gramvousa e la costa, creando una baia dalle acque basse e calde, ottimali per famiglie e nuotatori poco esperti.

Per arrivarci ci sono due opzioni:

  • Un’escursione in barca: con partenza da Kissamos;
  • Camminata impegnativa: di circa un’ora su un sentiero sterrato, che però regala scorci incredibili e mette alla prova la propria resistenza.

Anche in questo caso non ci sono servizi, se non un piccolo chiosco. Inoltre, l’area è protetta per preservare la sua bellezza, quindi attenzione a non lasciare rifiuti e a rispettare la natura incontaminata. Balos è molto amata, in particolare in alta stagione, e può diventare piuttosto affollata. Chi conosce bene la zona suggerisce di prendersi il tempo per esplorare anche l’isola di Gramvousa, poco distante, con la sua fortezza veneziana e panorami mozzafiato.

Laguna di Balos, Creta

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La meravigliosa Laguna di Balos

Skinaria, ancora poco nota

Poi ancora Skinaria, spiaggia meno conosciuta e più appartata situata sulla costa sud di Creta, vicino al villaggio di Lefkogia. Il visitatore che la raggiunge si trova al cospetto di una lunga distesa di sabbia grigio-chiara mista a ciottoli e acque cristalline, spesso tranquille grazie alla sua posizione riparata.

A differenza delle spiagge più turistiche, Skinaria mantiene un’atmosfera autentica e rilassata, particolarmente indicata se si ha bisogno di tranquillità lontano dalle orde turistiche. La spiaggia è accessibile in auto e offre qualche taverna locale dove assaggiare piatti tipici cretesi, ma i servizi sono limitati.

E non è tutto, perché la zona si rivela anche uno spot eccezionale per gli appassionati di snorkeling, grazie ai fondali ricchi di vita marina. Essendo una spiaggia meno battuta, Skinaria non è sempre segnalata sulle mappe turistiche più comuni, quindi vi suggeriamo di chiedere indicazioni alle persone del posto.

Agia Pelagia, davvero pittoresca

Un’altra delle spiagge di Creta da prendere in considerazione per l’estate è Agia Pelagia, pittoresca baia situata a circa 25 chilometri a ovest di Heraklion. Di ciottoli e sabbia mista, è incorniciata da un’insenatura naturale che la protegge dal vento, rendendo il mare spesso calmo e adatto a famiglie e nuotatori meno esperti.

La località combina un’atmosfera rilassata con servizi turistici ben sviluppati, come taverne tradizionali, bar e piccoli negozi, perfetti per una giornata al mare senza preoccupazioni. La baia è anche popolare tra gli amanti dello snorkeling, a causa dei suoi fondali rocciosi ricchi di fauna marina.

La sera, inoltre, la zona si anima con un’atmosfera più vivace, ma senza mai perdere quel tocco autentico di villaggio greco. L’accesso è facile, con parcheggi disponibili vicino alla spiaggia, ma in alta stagione è meglio arrivare presto per assicurarsi un posto.

Falasarna, tra le più famose

Il fatto che sia famosissima, e quindi anche molto frequentata, non la rende meno spettacolare: Falasarna è una delle spiagge da vedere assolutamente a Creta. Situata sulla costa occidentale dell’isola, è una lunga distesa di sabbia dorata che si affaccia su un mare turchese cristallino, con acque poco profonde.

La spiaggia  si presenta ampia e ben attrezzata, con lettini e ombrelloni, oltre a qualche taverna e bar dove assaggiare piatti locali. È il posto migliore per trascorrere un’intera giornata di mare, anche perché il tramonto da queste parti è qualcosa di magico, tanto da attirare visitatori anche solo per questo spettacolo naturale.

Infine, chi desidera un’esperienza più intima può spostarsi verso le calette meno note che si trovano poco fuori dalla spiaggia principale.

Kommos, un bagno nella storia

La spiaggia di Kommos permette di fare un vero e proprio tuffo nella storia antica: il territorio è ricco di rovine archeologiche, dato che la sua storia risale all’epoca minoica. Un vero e proprio incanto che prende vita sulla costa meridionale dell’isola, ampio, sabbioso e con un ambiente naturale che, in alcuni periodi dell’anno, rimane lontano dal turismo di massa.

Le acque sono limpide e generalmente calme, perfette per nuotare o fare snorkeling, mentre la sabbia fine rende piacevole la permanenza anche per le famiglie. Al contempo, però, non è una spiaggia particolarmente attrezzata, ma quel che è certo è che qui si può avere un contatto diretto con la natura.

L’accesso è semplice in auto, con un parcheggio vicino alla spiaggia, ma è importante rispettare il territorio e mantenere la spiaggia pulita.

Komos, Creta

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Veduta della bellissima Spiaggia di Komos

Triopetra, spiaggia monumentale

Selvaggia e scenografica è Triopetra, sulla costa sud di Creta, nel distretto di Rethymno. Un autentico angolo di benessere noto per le sue tre grandi rocce che emergono dal mare e che le danno il nome (“tri” = tre, “petra” = pietra). È divisa in due spiagge principali:

  • La più grande: lunga e spaziosa, il top per chi desidera tranquillità e tanto spazio anche in alta stagione;
  • La più piccola: più riparata, con alcune taverne semplici ma genuine dove mangiare pesce fresco.

In entrambe l’acqua è limpida e profonda quasi subito, ideale per nuotatori esperti ma meno adatta ai bambini piccoli. Ciò che il visitatore riesce ad ammirare è un paesaggio austero e spettacolare, con un’atmosfera quasi mistica, soprattutto al tramonto quando la luce si riflette sulle rocce creando giochi cromatici unici.

Non c’è molto riparo dal sole, quindi conviene portarsi ombrellone e provviste, anche se qualche lettino è disponibile nella zona più battuta. Il mare può essere mosso nei giorni ventosi, cosa frequente nella parte sud dell’isola, mentre l’accesso richiede di attraversare una strada in parte tortuosa, anche se percorribile in auto.

Preveli Beach, con acqua salata e dolce

Infine l’eccezionale Preveli Beach, situata alla foce del fiume Kourtaliotis. Si tratta di una spiaggia davvero unica nel suo genere, in quanto qui l’acqua dolce incontra il Mar Libico creando un paesaggio unico: una laguna tropicale incorniciata da una foresta di palme e una gola selvaggia alle spalle.

Ci si arriva o a piedi, con una discesa panoramica ma ripida di circa 15-20 minuti dal parcheggio principale, oppure in barca dai porti vicini come Plakias o Agia Galini. L’esperienza visiva dall’alto è spettacolare e vale la fatica della salita al ritorno.

La spiaggia è stretta, di ciottoli e sabbia grossolana, l’acqua è limpida e fresca, soprattutto nei pressi della foce del fiume dove si può anche fare un bagno tra le palme. È una delle poche spiagge a Creta in cui si può nuotare sia in mare che in acqua dolce nello stesso posto. Non ci sono stabilimenti organizzati né molte taverne nei dintorni, quindi è bene portarsi tutto il necessario. Durante l’alta stagione può diventare affollata, ma basta addentrarsi leggermente nel fiume o nei sentieri laterali per trovare angoli di quiete.

Preveli è molto amata anche dai locali, che la considerano un simbolo di libertà e bellezza naturale. Una curiosità: negli anni ’70 era un ritrovo dei viaggiatori hippie, attratti dall’energia selvaggia del luogo.

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Spiaggia di Elafonissi in Grecia, cosa vedere: la perla rosa di Creta che sembra irreale

C’è un angolo della Grecia che sembra uscito da un sogno a tinte pastello: sabbia rosa, acque trasparenti, dune di sabbia e isolotti raggiungibili a piedi. No, non è un set di un film fantasy girato alle Maldive. È tutto vero, e si trova a Creta, nella zona sud-occidentale dell’isola.

La spiaggia di Elafonissi è uno di quei posti che sembrano impossibili da descrivere senza usare superlativi a raffica e infatti è regolarmente inserita nelle classifiche delle spiagge più belle d’Europa (e spesso anche del mondo).

Ma oltre al colpo d’occhio da capogiro, Elafonissi ha anche un’anima selvaggia, accessibile e piena di piccole sorprese per chi decide di restarci più di un selfie. Vediamo tutto quello che c’è da sapere, da dove si trova fino a cosa vedere, fare e mangiare.

Dove si trova la spiaggia di Elafonissi: come arrivare

Elafonissi si trova sulla costa sud-occidentale di Creta, in Grecia ed è tecnicamente una laguna collegata a un piccolo isolotto che si può raggiungere a piedi durante la bassa marea. È parte della regione di Chania, a circa 75 km dalla città omonima (Chania/La Canea), una delle più affascinanti dell’isola.

Il nome Elafonissi in greco significa “isola dei cervi”, anche se spoiler: di cervi non se ne vedono, ma lo scenario è talmente surreale che non ci si fa troppo caso. L’isola è protetta da un’area Natura 2000, quindi niente resort invasivi, locali caotici o bar sulla spiaggia in stile Mykonos. 

Qui regna ancora una bellezza quasi intatta, fatta di natura, silenzio (a parte il vento) e orizzonti infiniti.

Elafonissi, a Creta

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La spiaggia rosa di Elafonissi

Come arrivarci? In auto è il mezzo più comodo e flessibile. Da Chania ci vogliono circa 1h45, passando per strade panoramiche tra montagne e vallate. Il parcheggio vicino alla spiaggia è ampio, ma in alta stagione conviene arrivare presto.

In bus, invece, nei mesi estivi ci sono collegamenti diretti da Chania gestiti da KTEL Creta. Si parte la mattina presto e si torna nel pomeriggio. Economico, ma un po’ rigido.

Potete optare per un tour organizzato, se alloggiate in zone più distanti, molti hotel infatti propongono gite giornaliere in pullman o minivan con guida e tappa a Elafonissi. Ottima opzione se non volete pensare a nulla.

La strada per arrivarci è già parte dell’esperienza: attraversa paesaggi montuosi, gole spettacolari come Topolia Gorge e villaggi cretesi dove il tempo sembra essersi fermato.

Cosa vedere e fare a Elafonissi: non solo sabbia rosa

Arrivare a Elafonissi e rimanere impassibili è semplicemente impossibile. Appena si mette piede sulla sabbia, ci si rende conto che questo posto è diverso da tutto il resto: il colore rosato deriva dalla polverizzazione dei frammenti di conchiglie, che si mescolano alla sabbia chiara creando sfumature delicate e oniriche. 

Ma oltre allo scatto da cartolina, Elafonissi è anche piena di cose da vedere e fare.

1. Camminare sull’acqua verso l’isolotto

Uno dei momenti più affascinanti è quando, durante la bassa marea, si può attraversare a piedi la laguna bassa e raggiungere l’isolotto di Elafonissi. L’acqua arriva appena alle ginocchia, è calda, trasparente, e regala una sensazione di camminare dentro un quadro.

Sull’isolotto si trovano dune sabbiose, scogliere, piccole baie appartate e, soprattutto, meno gente. Perfetto per chi cerca un angolino più tranquillo dove stendere il telo e ascoltare solo il rumore delle onde.

2. Fare snorkeling nelle acque turchesi

Anche se Elafonissi non è un sito da immersione vera e propria, il mare è così trasparente che una maschera e un boccaglio bastano per sentirsi dentro un documentario marino. Si vedono piccoli pesci, rocce colorate e fondali che sembrano velluto.

Per chi ama esplorare, ci sono scogli e piscine naturali ideali per nuotare lontano dalla folla.

3. Relax sulla sabbia rosa (ma con consapevolezza)

Sì, potete piazzarvi su uno dei tratti più rosa della spiaggia per abbronzarvi o leggere un libro. Ma attenzione: la sabbia rosa è un fenomeno raro e fragile ed è vietato portarne via anche un solo granello. Quindi ammirare sì, saccheggiare no.

Elafonissi, spiaggia

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Elafonissi, spiaggia rosa che sembra surreale

Ci sono zone attrezzate con ombrelloni e lettini (a pagamento), ma anche tante aree libere dove sistemarsi con il proprio telo. Il consiglio è: portate crema solare ad alta protezione, un cappello, tanta acqua e scarpe per camminare sugli scogli.

4. Visitare il piccolo faro e la cappella di Agia Irini

Sul lato ovest dell’isolotto si trovano due chicche da non perdere: un vecchio faro panoramico e una piccola chiesa bianca, dedicata a Santa Irene. Il contrasto tra la pietra chiara, il cielo azzurro e il mare profondo rende il paesaggio quasi mistico. 

5. Gustarsi la cucina cretese nei chioschi vicini

Elafonissi non ha ristoranti direttamente sulla spiaggia (d’altronde, area protetta!), ma appena fuori dall’arenile si trovano alcuni chioschi e taverne rustiche dove mangiare piatti della tradizione cretese. 

Da provare:

  • Dakos: pane d’orzo croccante con pomodori, feta, olio d’oliva e origano.
  • Keftedes: polpette di carne o zucchine, fritte e servite con yogurt.
  • Loukoumades: palline fritte dolci con miele e cannella, perfette post-mare.

Per i più organizzati, un picnic fai da te all’ombra delle dune è un’esperienza super consigliata (ma ricordatevi di portare via ogni rifiuto!).

Consigli utili per godersi Elafonissi al meglio

  • Arrivate presto: in alta stagione la spiaggia si riempie già dalle 10. Chi arriva alle 8 ha il privilegio di godersi il silenzio e i colori più intensi.
  • Occhio al vento: Elafonissi può essere molto ventosa, specialmente nei mesi di luglio e agosto. Portate mollette per l’asciugamano e un cambio in più.
  • Scarpe da scoglio obbligatorie: se volete esplorare l’isolotto, vi serviranno. Alcune zone hanno rocce affilate e superfici scivolose.
  • Rispettate l’ambiente: niente plastica lasciata in giro, niente sabbia portata via, niente droni se non autorizzati.
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Grecia da sogno: le spiagge di sabbia più belle per un’estate indimenticabile

Le spiagge di sabbia in Grecia, oltre ad essere paradisiache, sono anche la testimonianza di un legame profondo tra terra e mare, angoli dove il tempo si dilata, liberando la mente da rumori inutili e lasciando spazio a una calma che rigenera. Camminare sulla sabbia fine, sentire il profumo di salsedine e pini e immergersi in un mare che non ha bisogno di filtri, è un qualcosa in grado di rimettere al mondo. Se non ci credete, scopriamo insieme alcune delle spiagge di sabbia più belle della Grecia per l’estate.

Elafonissi, Creta

Elafonissi è una pura meraviglia che prende vita sulla punta sud-occidentale di Creta. Vi basti pensare che la sua sabbia, in alcune zone, è rosa (attenzione, è severamente vietato portarla via) e talmente tanto fina da sembrare zucchero a velo. In più, questa spiaggia è accarezzata da acque basse e cristalline, perfette anche per i più piccoli.

Ad essere del tutto onesti, è una magnifica laguna, collegata alla terraferma da una sottile striscia di sabbia, circondata da dune e macchia mediterranea, un angolo protetto dove la natura regna indiscussa. Secondo la tradizione, il nome significa “isola dei cervi” e, a tal proposito, si tramandano leggende legate alla sabbia colorata, frutto di piccoli coralli e conchiglie.

Nonostante la sua popolarità, soprattutto in estate, Elafonissi mantiene un’atmosfera selvaggia e autentica, anche se è meglio evitarla nei mesi più caldi per godersela senza la folla.

Golden Beach, Taso

Non è di certo meno bella Golden Beach sull’isola di Taso, una distesa (come dice il nome) dorata sulla costa orientale dell’isola. Lunga chilometri, è baciata da un mare turchese che incanta appena lo si guarda. Oltre a essere particolarmente suggestiva, da queste parti si respira ancora un’atmosfera rilassata, anche se il turismo di massa comincia ad arrivare anche qui.

Non mancano le comodità come bar, taverne tradizionali e la possibilità di fare qualche sport acquatico, il tutto in uno spazio ampio e ventilato. Il lato negativo è che può diventare particolarmente affollata nei mesi di punta, ma la bellissima sabbia dorata, frutto di antiche rocce granitiche erose dal vento e dal mare, fa senza ombra di dubbio apprezzare il suo carattere unico.

Red Beach, Santorini

Red Beach a Santorini è uno di quei posti che, finché non lo si vede con i propri occhi, si crede che sia frutto di qualche artifizio fatto con l’Intelligenza Artificiale. Invece, è verissima: possiede sabbia e scogliere di un rosso intenso, che vanno a creare un contrasto spettacolare con il mare blu profondo.

Situata vicino al villaggio di Akrotiri, è la dimostrazione tangibile della forza e della bellezza vulcanica, perché è in grado di regalare panorami quasi surreali. L’accesso è un po’ impegnativo, in quanto occorre attraversare un sentiero roccioso e un po’ scivoloso, ma il nostro consiglio è quello di non farvi assolutamente scoraggiare.

La spiaggia è piuttosto piccola e si riempie rapidamente, specialmente in alta stagione, ma la fatica è ripagata da acque cristalline e un’atmosfera selvaggia che fa dimenticare la folla.

Va specificato, tuttavia, che Red Beach è uno spettacolo visivo genuino, ma non una vera e propria spiaggia rilassante. È piccola, turistica e pericolosa per le frane. In sostanza, è ottima per una visita fotografica breve.

Agios Georgios, Corfù

Un’altra spiaggia di sabbia in Grecia che da sola vale il viaggio è Agios Georgios, sulla costa nord-occidentale di Corfù. Ampia e tranquilla, ha la preziosa forma di una mezzaluna ed è protetta da promontori verdi. Il mare, manco a dirlo, è limpido, profondo e di un blu che cambia con la luce del giorno.

A differenza di altre zone più battute dell’isola, qui il ritmo è lento e il turismo meno invadente, il che la rende perfetta per chi cerca relax vero, senza rinunciare a qualche comfort: lettini ben distanziati, taverne familiari con cucina locale e sport acquatici per chi non ama stare fermo.

Un piccolo consiglio: non perdete per nessuna ragione al mondo il tramonto, in quanto in molti sono pronti a giurare che sia uno dei più belli di Corfù, con il sole che cala proprio di fronte alla baia. Attenzione però: la zona ha due spiagge con lo stesso nome (una a nord e una a sud), quindi meglio specificare “Agios Georgios Pagon” per non finire nella località sbagliata.

Agios Georgios Pagon, Grecia

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Veduta di Agios Georgios Pagon

Mylopotas Beach, Ios

Voliamo ora a Mylopotas Beach, sulla costa occidentale di Ios, che è anche una delle spiagge di sabbia più vivaci delle Cicladi. Ampia, dorata e bagnata da un mare cristallino, si estende per oltre un chilometro e mezzo, e si rivela interessante sia per chi vuole nuotare in pace, sia per chi preferisce sdraiarsi a riva e farsi cullare dal rumore delle onde.

Ma Mylopotas non è solo relax: è anche il cuore pulsante del divertimento dell’isola, con beach bar, dj set al tramonto, sport acquatici e locali che iniziano tranquilli al mattino e si accendono col passare delle ore. Senza ombra di dubbio, però, la vera magia è fuori stagione, tra maggio e giugno o a settembre, quando la spiaggia si svuota e rivela il suo lato più autentico.

Myrtos Beach, Cefalonia

Chi sceglie Cefalonia come sua meta di viaggio, deve assolutamente fare una sosta a Myrtos Beach, in quanto è uno di quei luoghi che riesce a lasciare senza parole non appena li si vedono. Si presenta, infatti, come una lingua di sabbia bianca e sassolini levigati ed è incastonata tra due pareti rocciose imponenti, con un mare che sfuma dal turchese al blu cobalto come se fosse dipinto.

La vista dall’alto è quasi più famosa della spiaggia stessa, tanto che il vero colpo al cuore lo si ha prima ancora di scendere. Non è la classica spiaggia attrezzata per famiglie, e il mare può essere agitato e profondo già a pochi metri dalla riva, ma è proprio questa natura un po’ selvaggia a renderla speciale.

Myrtos, Grecia

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Veduta di Myrtos Beach

Pefkoulia Beach, Lefkada

Decisamente interessante è anche Pefkoulia Beach, sulla costa occidentale di Lefkada. È una lunga distesa di sabbia chiara e ciottoli che si apre ai piedi di una pineta ombrosa, da cui prende il nome (“pefko” in greco significa pino). A pochi minuti in auto da Agios Nikitas, è uno dei lidi più accessibili dell’isola, ma conserva ancora un’anima selvaggia e poco costruita, soprattutto nella parte nord, dove i locali si spostano per stare lontani dal turismo più affollato.

Il mare qui è limpido, profondo quasi subito, e cambia colore a seconda del vento e del cielo, passando dal celeste al blu elettrico con una facilità quasi ipnotica. Il tratto iniziale è attrezzato, con bar e ombrelloni, ma basta camminare qualche minuto per trovare tranquillità assoluta e silenzio rotto solo dalle onde.

Koukounaries Beach, Skiathos

Koukounaries, sulla costa sud-ovest di Skiathos, è una delle spiagge più celebri e amate dell’intera Grecia, ma non solo per la sabbia finissima color miele o per l’acqua trasparente che digrada dolcemente: è soprattutto il contesto a renderla speciale. Alle spalle della spiaggia, infatti, c’è una fitta pineta (da cui il nome, “koukounari”, che significa pigna) e una laguna protetta dove vivono uccelli migratori e fauna rara.

Ampia, organizzata e accessibile a tutti, con servizi, taverne, bar sulla spiaggia, sport acquatici e persino qualche hotel a pochi passi dalla riva, dispone anche di angoli più tranquilli se ci si allontana dalle zone centrali. È il top per chi cerca comfort senza rinunciare a un contesto naturale vero, anche se in alta stagione la folla si fa sentire.

Una piccola chicca: all’alba, prima che si apra il via vai turistico, la spiaggia è popolata solo da pescatori e da chi fa yoga sotto i pini.

Voidokilia Beach, Peloponneso

Infine la magnifica Voidokilia Beach, sulla costa occidentale del Peloponneso, che sfoggia una forma perfetta a ferro di cavallo in quanto chiusa da due promontori rocciosi e disegnata da una sabbia chiara finissima. Non a caso, è una delle baie più fotogeniche dell’intera Grecia, ma la bellezza non è solo estetica: è un luogo che trasmette silenzio e armonia, dove ogni dettaglio ha un suo posto preciso.

Alle spalle della spiaggia c’è la laguna di Gialova, un’area protetta popolata da fenicotteri, falchi pescatori e altre specie rare, e poco sopra si arrampicano i resti della grotta di Nestore e dell’antica fortezza di Paleokastro: qui storia e natura convivono senza barriere.

Voidokilia si raggiunge solo a piedi, dopo un tratto di sterrato e una breve camminata tra cespugli e sabbia, ed è proprio questo isolamento a conservarne il fascino.

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Mare turchese, spiagge bianche e rosa: la laguna di Balos è un paradiso dipinto

Le isole greche custodiscono piccoli tesori da scoprire, uno di questi è la laguna di Balos. Con sfumature di acqua turchese e azzurre da ricordare i Caraibi e una sabbia che vira dal bianco al rosa, il gioiello di Creta è tutto da scoprire. Dallo snorkeling al trekking, tante le attività da fare in zona per poter scoprire quest’area naturalistica incontaminata.

Dove si trova la laguna di Balos

La laguna di Balos si trova sull’isola di Creta ed è considerata una delle zone balneari più preziose da visitare. Si sviluppa nella parte occidentale in prossimità della penisola di Gramvousa. Molti la conoscono come una lingua di sabbia separata dalla baia tra capo Tigani e capo Gramvousa.

Per arrivarci il modo più semplice è utilizzare le navi che partono dal porto di Kissamos. C’è anche l’opportunità di raggiungerla in auto noleggiandone una per poter essere il più autonomi possibile. Basterà percorrere circa 10 chilometri di strada sterrata lungo capo Gramvousa per raggiungere questo angolo di paradiso.

Cosa vedere nella laguna di Balos

A vedere le foto sembra uscita da un quadro: la laguna di Balos ha una tavolozza di colori così intensa da non sembrare reale. Allo stesso tempo rivela un’anima selvaggia e assolutamente autentica, come altre zone della Grecia. A renderla così famosa ci pensa la spiaggia che mixa sabbia bianca e rosa, senza mai dimenticare le acque cristalline e poco profonde. La laguna prende forma tra il mare aperto e una stretta lingua di terra che la separa dall’isola di Gramvousa.

La prima cosa da fare in zona è salire sul promontorio: il trekking dura circa 15-20 minuti attraverso un sentiero non eccessivamente complicato, dunque adatto anche ai principianti. Una volta raggiunta la cima la vista effetto wow è incredibile.

Cosa visitare a Creta: laguna di Balos

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Cosa visitare a Balos a Creta

Altra attività da fare è visitare l’isola di Gramvousa, situata poco al largo. Proprio qui sono custoditi i resti di una fortezza veneziana del XVII secolo, costruita a 137 metri di altezza con una vista spettacolare sul mare. Soprannominata “l’isola dei pirati” ha ospitato alcuni cretesi durante la liberazione dai turchi.

Chi visita Balos lo fa per potersi godere il mare tra relax, tintarella e snorkeling. La zona appartiene alla rete ecologica Natura 2000 e per questo tutela al massimo flora e fauna: basti pensare che sul territorio esistono 98 diverse specie di uccelli e che nelle acque limitrofe nuotano esemplari di foca monaca e tartarughe caretta caretta.

Le spiagge più belle della laguna di Balos  

Tra le spiagge più belle della Grecia e tra le baie più belle di Creta si fa strada la laguna di Balos. Il mare acquisisce dei colori che ricordano la palette dei Caraibi e il fondale che resta basso per diversi metri conquista tutti, bimbi inclusi. In alcuni tratti la sabbia diventa rosa, proprio come sull’isola di Chrissi. Il motivo? Conchiglie e coralli sgretolati che regalano questa sfumatura.

Le spiagge di Balos a Creta

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La spiaggia più bella della laguna di Balos

Seppur sia selvaggia e remota non mancano stabilimenti che offrono alcuni servizi per i visitatori ma il consiglio è di provare ad esplorarla nella sua parte più autentica.

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Come arrivare dall’aeroporto di Heraklion a Rethymno

Se da una vacanza in Grecia vi aspettate spiagge bellissime, borghi suggestivi e antichi tesori, sicuramente state organizzando un viaggio nella splendida isola di Creta. È qui che nasce la civiltà minoica, e con essa la prima società avanzata d’Europa, ed è sempre qui che i viaggiatori approdano per cercare atmosfere uniche e magiche tra mare, cultura e tante attività all’aperto.

In questo articolo vi aiutiamo a pianificare la parte iniziale del vostro viaggio, dall’atterraggio allo spostamento verso una delle città principali: Rethymno.

L’aeroporto interazione di Heraklion

Quello di Heraklion (Candia, in italiano) è il principale aeroporto di Creta, la più grande delle isole elleniche e tra le più visitate dai turisti. Si tratta di un grande aeroporto internazionale, il più trafficato del paese dopo quello di Atene. Da qui è possibile raggiungere alcune delle località più belle come Rethymno, con la sua fortezza veneziana risalente al XV secolo, il suo grazioso lungomare dove provare le specialità tipiche e il centro storico particolare e caratteristico.

Per raggiungere la città di Rethymno dall’aeroporto di Heraklionpotrete usufruire di diverse soluzioni: taxi, auto con conducente, autobus, navette private e shuttle che collegano l’aeroporto a numerosi hotel, bed & breakfast e ostelli.

Autobus KTEL

Il modo più economico per arrivare dall’aeroporto di Heraklion a Rethymno è l’autobus della compagnia KTEL. Non esiste una linea diretta tra l’aeroporto e la città, quindi dovrete prima arrivare alla fermata dei bus adiacente il porto di Heraklion e da qui prendere la coincidenza con Rethymno. Il biglietto costa intorno agli 8 euro a tratta e può essere acquistato sia in aeroporto che direttamente sull’autobus. La prima corsa parte alle 5.30, mentre l’ultima è alle 21.30 e la tratta dura 90 minuti. Consigliamo di verificare gli orari sul sito ufficiale perché potrebbero esserci cambiamenti in base alla stagione e di avere con voi dei contanti, soprattutto se deciderete di acquistare il biglietto direttamente dall’autista.

Trovare la fermata dei mezzi pubblici all’aeroporto di Heraklion è semplice perché situata appena fuori dall’aeroporto, sulla strada principale alla vostra sinistra. Basta uscire dall’uscita dell’edificio degli arrivi e vedrete la strada principale davanti a voi. Gli autobus dall’aeroporto di Heraklion al terminal KTEL di Heraklion e viceversa partono ogni 10 minuti e il tragitto dura circa 20 minuti.

Transfer privati condivisi e taxi

Se preferite un viaggio più comodo e veloce, potete optare per i transfer privati condivisi, che partono direttamente all’aeroporto di Heraklion e raggiungono Rethymno in un’ora circa. I costi delle vetture oscillano tra i 100-120 euro per quelle più piccole con 4 posti, fino agli oltre 2oo euro per quelle più grandi fino a 8 posti. Per spostarsi tra le due località di Creta, ovviamente, si può anche prendere un taxi. Il prezzo è sui 100-120 euro totali e per usufruirne sarà sufficiente scegliere un taxi nei pressi dell’aeroporto.

Auto a noleggio

Se preferite essere autonomi e prevedete di scoprire l’isola in totale libertà e flessibilità, la soluzione ideale è noleggiare un’auto sia online che all’aeroporto. Da qui, per raggiungere la città di Rethymno, vi basterà dirigervi in direzione nord-est e imboccare l’autostrada E75. Continuate sull’E75 per circa 80 chilometri fino all’uscita per Rethymno. Il viaggio dura in genere circa un’ora a seconda del traffico. Mentre guidate lungo l’autostrada, non dimenticate di ammirare gli splendidi paesaggi e di godere della vista panoramica sulla costa nord di Creta.