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Papeete, il cuore moderno di un paradiso terrestre

Siamo abituati a pensare ai paradisi terrestri come a lembi di terra solitari e selvaggi, luoghi completamente immersi dalla natura e da questi caratterizzata, nei quali il caos e il disordine dei giorni non possono entrare. E parlando di eden in terra non possiamo non pensare immediatamente alla Polinesia Francese e alle straordinarie isole che si snodano nell’oceano.

Tra queste troviamo Tahiti, la più grande delle Isole del Vento, nonché la più popolata. Di origine vulcanica, questo territorio alto e montuoso è caratterizzato da spiagge di sabbia nera, lagune, cascate e scorci mozzafiato che si perdono nel mare, proprio lì dove si snodano chilometri di barriere coralline. Non è un caso che l’isola sia una delle mete più raggiunte dai vacanzieri del mondo intero.

Ed è proprio qui che oggi vogliamo andare insieme a voi, per vivere un’avventura ideale nel cuore moderno e dinamico di questo paradiso terrestre, quella che ci porta alla scoperta di Papeete, capitale di Tahiti e capoluogo della Polinesia Francese. Pronti a partire?

Benvenuti a Papeete, nel cuore moderno della Polinesia Francese

Esplorata per la prima volta dal capitano James Cook nel XVIII secolo, Tahiti è diventata con gli anni la meta prediletta di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo e i motivi sono facilmente intuibili. La sua capitale, Papeete, è situata sulla costa nord occidentale dell’isola. Si tratta di una città famosa e popolosa, soprattutto perché ospita l’unico aeroporto internazionale della regione situato ad appena 5 chilometri dal centro urbano.

La città è spesso considerata solo un luogo di passaggio e di partenza per andare alla scoperta delle spiagge paradisiache e del patrimonio naturalistico che appartiene all’isola. Eppure sono molte le meraviglie che Papeete ospita, le stesse che vi permetteranno di toccare con mano la splendida cultura che appartiene all’isola.

Cosa fare e cosa vedere a Papeete

Situata sulla costa settentrionale dell’isola di Tahiti, Papeete è la città più popolata della Polinesia Francese come confermano i suoi 26.000 abitanti. Sono molte le persone che arrivano in città ogni giorno, soprattutto per raggiungere poi i luoghi più celebri del territorio. Eppure concedersi qualche giorno per scoprire questa capitale, e tutte le bellezze che la caratterizzano, è davvero un’ottima idea.

Tra le cose da fare e da vedere a Papeete, il consiglio è quello di organizzare una visita al museo dedicato alla lavorazione delle perle, situato a due passi dai luoghi più frequentati della città. Il Musee de la Perle Robert Wan, questo il suo nome, è accessibile in maniera gratuita e permette di scoprire tutti i segreti della lavorazione delle perle. Nei pressi della struttura è presente anche un negozio all’interno del quale è possibile fare shopping.

Se è un po’ di pace e di relax che state cercando, magari dopo aver affrontato un lungo viaggio, il consiglio è quello di raggiungere il Bougainville Park, un delizioso e pittoresco parco fiorito situato proprio nel cuore cittadino, a due passi dall’ufficio postale. Da visitare anche gli splendidi Giardini Paofai caratterizzati da sentieri lussureggianti che collegano il lungomare al porto turistico.

Tra i luoghi imperdibili per chi è in città c’è anche il mercato di Papeete, il posto migliore per immergersi completamente nella cultura locale. Qui potrete dedicarvi allo shopping caratteristico, conoscere l’artigianato del luogo e allietare il palato con le proposte culinarie della cucina dell’isola.

Immancabili sono le passeggiate, quelle tra le botteghe colorate che si susseguono sul lungo mare, ma anche tra le vie che portano alla scoperta della vecchia Papeete per poi finire la serata in piazza Vaiete, di fronte al mare, dove è possibile sperimentare lo street food della città.

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Tahiti: la barriera corallina a forma di roseto che nessuno ha mai visto

Le meraviglie della natura ci spingono a organizzare nuovi viaggi, alcuni dei quali ci conducono dall’altra parte del globo. Eppure sappiamo bene che quelle lunghe ore di volo saranno ripagate dagli spettacoli più belli mi visti.

E questo è il caso delle barriere coralline, microcosmi di biodiversità e bellezza che caratterizzano i mari e gli oceani tropicali. Formazioni rocciose sottomarine che mutano l’aspetto dei fondali e che incantano la vista e meravigliano i sensi. I coralli brillano sotto le acque cristalline mentre pesci di ogni forma e colore e tartarughe marine nuotano tra una vegetazione incredibile. Un’ecosistema straordinario quanto fragile che tutti noi abbiamo il dovere di preservare.

E se alcune di queste le abbiamo potute ammirare, fotografare e osservare da vicino proprio durante i nostri viaggi, ce n’è una, invece, che nessuno ha mai visto. Una barriera corallina tentacolare a forma di roseto scoperta a largo di Tahiti.

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

La barriera corallina a forma di roseto

La forma è proprio quella e le immagini non ingannano. La barriera corallina scoperta nel cuore della Polinesia francese sembra un gigantesco roseto. Ma non è solo la bellezza indiscussa che la caratterizza a fare notizia, quanto il fatto che si tratti di un ecosistema incontaminato e straordinario.

A diffondere la notizia della scoperta, nel gennaio del 2022, è stata proprio l’UNESCO, impegnata nella salvaguardia dei nostri oceani. È successo che durante un’operazione di mappatura dell’oceano è stata localizzata questa barriera incontaminata con coralli a forma di rose che si perdono a vista d’occhio.

Le fotografie diffuse sono spettacolari e mostrano una lunga scogliera orizzontale con coralli suggestivi che restituiscono una visione spettacolare. La barriera corallina presenta coralli a forma di rosa che, nella loro totalità, occupano più di tre chilometri di fondale in lunghezza e circa 60 in larghezza.

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

La scoperta a Tahiti

Come abbiamo anticipato, la sensazionalità della scoperta non riguarda solo la caratteristica forma dei coralli, ma anche le sue condizioni. La barriera corallina, infatti, è risultata intatta e incontaminata e probabilmente non è stata mai raggiunta da nessuno fino a questo momento.

I coralli sono sani e non hanno subito alcun deterioramento né dalle attività umane né dagli effetti dei cambiamenti climatici che, invece, hanno danneggiato i delicati ecosistemi nel resto del mondo.

Perché questa barriera sia immune da questi fattori è presto detto. Questa formazione è stata ritrovata al largo della costa di Tahiti a una profondità di oltre 30 metri dalla superficie, una posizione piuttosto insolita dato che la maggior parte delle barriere coralline si trovano molto più vicino alla superficie delle acque, o comunque non oltre i 20 metri.

Entusiasti della scoperta, gli esperti sono portati a credere che possano esserci altre barriere coralline del mondo conservate e preservate negli abissi dell’oceano.

Dopo la scoperta, un team di esperti ha continuato a monitorare e studiare la barriera corallina, assistendo anche alla deposizione delle uova dei coralli volta a rigenerare i coralli stessi.

Probabilmente non riusciremo a vedere, né a raggiungere, questa meraviglia della natura. Ma la sua sola esistenza gli fa guadagnare un posto di diritto tra le più belle barriere coralline del mondo.

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

Barriera Corallina scoperta al largo di Tahiti

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Tahiti, scoperta una nuova barriera corallina incontaminata

Le profondità oceaniche hanno ancora tante sorprese da regalarci: nelle ultime settimane, la Polinesia si è arricchita di una nuova barriera corallina ancora incontaminata. La scoperta è avvenuta al largo delle coste di Tahiti, dove migliaia di coralli rosa giganti hanno trovato il loro habitat ideale, protetti (almeno per il momento) dall’inquinamento dei mari e dagli effetti negativi del riscaldamento globale. Un vero e proprio mondo sottomarino dal fascino incredibile

Tahiti, la nuova barriera corallina

Un team di subacquei internazionali ha scoperto nientemeno che una nuova barriera corallina, lunga ben 3 km e situata a profondità inaspettate. Se la maggior parte dei coralli cresce infatti ad un massimo di 25 metri dalla superficie, questi hanno trovato il loro habitat in quella denominata “zona crepuscolare”, che va dai 30 ai 120 metri sotto il livello dell’acqua. Qui, nonostante le temperature scendano ripidamente, vi arriva ancora abbastanza luce affinché queste forme di vita spettacolari possano crescere.

In effetti, la nuova barriera corallina polinesiana è davvero rigogliosa: vi spiccano esemplari di corallo rosa gigante che hanno dimensioni superiori ai 2 metri di diametro. “È stato magico assistere a questi coralli meravigliosi che si estendono a perdita d’occhio. È come un’opera d’arte” – ha affermato il fotografo francese Alexis Rosenfeld, che ha partecipato all’esplorazione sottomarina durante la quale è stata effettuata la scoperta. Secondo gli esperti, questo ecosistema avrebbe impiegato oltre 25 anni per crescere.

La barriera corallina individuata al largo delle coste di Tahiti ha un’altra caratteristica: vista la sua profondità, è rimasta per tutto questo tempo abbastanza protetta dagli effetti del riscaldamento oceanico. L’innalzamento delle temperature marine è infatti una delle prime cause di stress dei coralli, che perdono rapidamente il loro bellissimo colore e muoiono nel giro di pochi giorni. Lo sbiancamento dei coralli, un fenomeno che purtroppo riguarda tantissimi ecosistemi marini (la Grande Barriera Corallina australiana, nel 2016, ha subito gravi danni che hanno coinvolto ben l’80% dei suoi esemplari), non ha dunque colpito questa meraviglia.

Le barriere coralline polinesiane

La Polinesia vanta acque splendide e riccamente popolate: le sue barriere coralline sono dei veri capolavori, da proteggere e conservare con molta cura. Qui si trovano alcuni degli ecosistemi marini più affascinanti al mondo. È il caso, ad esempio, del Parco Marino delle Isole Cook, il più grande esistente sulla terra: nel cuore dell’oceano Pacifico è possibile ammirare coralli dai colori mozzafiato, crostacei e stelle marine, ma anche pesci tra i più bizzarri mai visti e una ricca vegetazione. E, con un pizzico di fortuna, si possono avvistare persino squali giganteschi.

Le barriere coralline rappresentano un incredibile patrimonio che dobbiamo preservare. Il rischio dello sbiancamento dei coralli è solo una delle conseguenze del riscaldamento globale e dell’inquinamento dei mari, che mettono in serio pericolo la sopravvivenza di questi ambienti dal fascino unico. La scoperta del nuovo ecosistema al largo di Tahiti, perfettamente conservato, apre nuovi scenari: è possibile che i coralli stiano diventando più resistenti all’innalzamento delle temperature. E di certo il ritrovamento non è che un piccolo tassello dell’enorme puzzle sottomarino. Si stima che solo il 20% dei fondali sia stato esplorato, e chissà quante meraviglie ancora ci attendono.