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Playa del Barronal, la bellissima spiaggia (segreta) dell’Andalusia

Solo a nominarla, l’Andalusia evoca immagini ben precise: ballerine di flamenco, tapas, architetture moresche e le vette innevate della Sierra Nevada. In questo scenario non mancano anche splendide spiagge: da quelle con sabbia dorata e onde perfette, frequentate anche dai surfisti, alle attrezzate con stabilimenti e dotate di tutte le comodità per un viaggio in famiglia. E poi ci sono quelle adatte a chi ricerca libertà…anche dai vestiti.

Stiamo parlando di Playa del Barronal, una spiaggia ampia, lunga 800 metri, situata nel parco Cabo de Gata, nella zona del Campillo del Genovés, nel comune di San José, tra la spiaggia di Genoveses e quella di Mónsul, famosa per il suo splendido arenile di sabbia scura vulcanica in cui si fa spazio un bizzarro promontorio roccioso.

Questa magnifica spiaggia è frequentata dalle persone che vogliono godersi un ambiente totalmente vergine praticando il nudismo. Costeggiando le scogliere che circondano questa spiaggia c’è anche un sentiero che porta ad altre calette più piccole chiamate “calette del Barronal”.

Le caratteristiche di Playa del Barronal

Seppur non lo sia ufficialmente, viene utilizzata principalmente come spiaggia nudista. Playa del Barronal, situata in Andalusia, vanta una sabbia fine e senza pietre, dov’è possibile stendere il proprio asciugamano e semplicemente rilassarsi sotto al caldo sole spagnolo. Anche le condizioni di balneazione sono ottimali, in quanto è possibile farsi il bagno in sicurezza e in modo progressivo: dall’acqua più bassa a quella più alta.

L’ambiente che la circonda contribuisce a offrire un paesaggio unico grazie alla presenza di formazioni rocciose di origine basaltica, le quali mettono in evidenza la sua origine vulcanica. La parte posteriore della spiaggia, inoltre, è occupata da dune, dove crescono le agavi e altri tipi di vegetazione.

A differenza delle vicine spiagge di Mónsul o Genoveses, Playa del Barronal è poco affollata anche perché non vicina alla strada.

Come arrivare a Playa del Barronal: il Camino al Barronal

Raggiungere Playa del Barronal comporta una breve camminata: dal parcheggio, dovrete percorrere un sentiero che attraversa colline e costeggia diverse calette. Potete accederci da Cala Chica, provenendo da Los Genoveses, o da Cala del Barronal. La spiaggia è raggiungibile anche con i mezzi pubblici fino al parcheggio.

Playa del Barronal fa parte del parco naturale Cabo de Gata, l’angolo sud-orientale della Spagna, nella zona di Almería. È coronato da un bellissimo faro e circondato da scogliere e spiagge rocciose. Dal suo nome deriva il vicino villaggio di San Miguel de Cabo de Gata, ma anche il nome del “Parque Natural Cabo de Gata-Níjar” che si estende dal villaggio a Carboneras. In totale sono 63 chilometri di costa contraddistinta da incantevoli villaggi, geologia vulcanica, incredibili punti panoramici e spiagge con acque cristalline.

Da qui potete raggiungere anche le Calas de Barronal, costituite da quattro graziose spiaggette (El Lance del Perro, Cala Chica, Cala Grande e Cala Principe) che si susseguono lungo la costa in una sequenza isolata a est di Playa del Barronal.

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La Repubblica Dominicana più vera nell’ospitalità su misura di Viva Miches by Wyndham

In una delle aree più naturali e ancora poco esplorate della Repubblica Dominicana, Viva Miches by Wyndham apre le sue porte a un nuovo modo di vivere i Caraibi. Siamo nella provincia di El Seibo, affacciati su Playa Esmeralda, lungo un tratto di costa che conserva intatto il suo fascino naturale. 25 chilometri di spiaggia libera, foreste rigogliose, panorami incontaminati e un’energia che arriva diretta, senza filtri.

La struttura si raggiunge facilmente, in appena 90 minuti di auto dall’Aeroporto Internazionale di Punta Cana, ma il cambio di atmosfera è immediato. Qui non ci sono skyline di resort e strade trafficate, ma vegetazione lussureggiante, sabbia dorata e un territorio ancora poco toccato dal turismo di massa. Ed è proprio questo il cuore del progetto. Non replicare modelli esistenti, ma integrarsi armoniosamente nel contesto. Viva Miches by Wyndham è una nuova costruzione che risponde alle esigenze di ogni viaggiatore realizzata secondo i criteri di edilizia sostenibile, con un’attenzione che si rivolge all’ambiente e all’impatto sul territorio.

Piscine di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Piscine di Viva Miches by Wyndham

Tra natura e adrenalina: sport, escursioni e un territorio da esplorare

Per chi trova nel movimento una forma di benessere, Viva Miches by Wyndham risponde con una ricca proposta di attività: una piscina con acqua di mare, campi da tennis e padel, una palestra attrezzata e una varietà di sport acquatici da praticare con corsi collettivi o noleggiando individualmente l’attrezzatura (inclusa). I più piccoli, dai 4 ai 12 anni, possono divertirsi al miniclub Vivito, con spazi e piscina dedicati. Un soggiorno di 9 giorni e 7 notti – trasferimenti inclusi e trattamento all inclusive – da vivere tutto d’un fiato: per le partenze di maggio la quota, a persona, parte da 1.014 €.

La piscina di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

La piscina di Viva Miches by Wyndham

Ma è fuori dal resort che la vacanza trova la sua vera anima. A pochi passi si trova Media Luna, una piscina naturale di rara bellezza, ideale per lo snorkeling. L’entroterra, invece, è un vero paradiso per gli amanti del turismo attivo: dalla Montaña e Laguna Redonda alle escursioni a cavallo tra i ranch locali, fino ai tour in buggy, mountain bike, parapendio e trekking.

Da non perdere la Ruta del Cacao, un itinerario immerso nel verde delle piantagioni che racconta il cioccolato, una delle eccellenze dominicane. È in queste terre che nascono le varietà più pregiate, esportate e riconosciute in tutto il mondo.

E c’è anche la possibilità di spingersi oltre. La vicina penisola di Samaná regala scenari spettacolari come il Parco Nazionale Los Haitises, la cascata El Limón, l’idilliaco Cayo Levantado e, da gennaio a marzo, l’imperdibile avvistamento delle balene jorabadas, che ogni anno tornano in queste acque per la stagione degli amori.

Relax a Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Relax a Viva Miches by Wyndham

Un resort, 538 sistemazioni, cinque ristoranti tematici

La struttura conta 538 sistemazioni per accogliere viaggiatori con esigenze diverse, ma sempre alla ricerca di semplicità e comfort. Il fiore all’occhiello della proposta gastronomica è La Laguna, il ristorante a buffet con piatti internazionali disponibili a colazione, pranzo e cena. Gli ambienti, dominati da toni verdi salvia, trasmettono un senso di tranquillità e relax.

Chi ama la cucina di mare troverà nel ristorante Atlantis un’esperienza sensoriale completa: dominano i toni crema e seppia, separé a cupola in midollino intrecciato e un’atmosfera ovattata che richiama l’ambientazione di un rifugio elegante. Il Fusión Latina è un omaggio ai colori e ai sapori tipici del Centro America, un piccolo pueblo gastronomico dove lasciarsi travolgere dall’energia latina.

Il Mediterraneo, invece, combina i piatti della tradizione europea a un patio esterno informale e piacevole, con sedute azzurre e richiami alla costa mediterranea. Infine, il Fusión Oriental soddisfa gli amanti della cucina asiatica con ambienti raffinati in legno scuro e luci soffuse, dove le lampade fluttuano come lanterne leggere.

Il ristorante Fusion Oriental

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Il ristorante Fusion Oriental

Viva Vibe, il ritmo coinvolgente delle feste a tema

Ma qui le giornate non finiscono mai. Viva Miches by Wyndham propone un calendario di party tematici che prende vita attraverso il format Viva Vibe, delle vere e proprie feste a tema che si tengono di giorno e di sera e che danno un’anima festosa al soggiorno. Un modo per vivere la vacanza anche attraverso la musica, il ritmo e la condivisione.

Area relax di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Area relax di Viva Miches by Wyndham

A rendere ancora più accogliente l’esperienza, è presente anche uno staff italiano, che affiancherà il team internazionale del resort, gestito in collaborazione con Bravo, brand di Alpitour World. Un presidio di attenzione e cura per rispondere al meglio alle esigenze degli ospiti italiani per un’esperienza accessibile ma sempre ricca di qualità.

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Al mare in Italia a giugno, le spiagge più belle in cui rilassarsi

Giugno in Italia è un mese bellissimo: le ore di luce sembrano quasi infinite, i tramonti sono più dolci e più lenti che mai, il clima non è troppo afoso e i turisti non sono così tanto numerosi come durante l’alta stagione (per non parlare del fatto che i prezzi sono più bassi). A differenza di altri periodi dell’anno, quindi, questo è quello ideale per andare a visitare spiagge particolarmente note, località in cui ad agosto si rischia persino di non trovare posto per il proprio asciugamano.

Contemporaneamente, è anche consigliato recarsi a caccia di luoghi ancora poco battuti dai viaggiatori, grazie al sole altissimo che allieta le giornate e permette di avere più tempo per raggiungere angoli che, talvolta, non sono di facile accesso. Per questo motivo, noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le migliori spiagge d’Italia da scoprire a giugno.

Cala Goloritzé, Sardegna

Pur non essendo semplice arrivarci – può essere raggiunta solo con un trekking di circa un’ora e mezza o via mare -, Cala Goloritzé in questo 2025 rischia di essere sulla lista dei desideri di moltissimi viaggiatori provenienti da tutto il pianeta: è stata decretata la “spiaggia più bella del mondo“. Solo questa premessa ci fa capire che giugno, ovvero un mese dove ancora i turisti sono pochi, è un momento ottimo per andarla a scoprire. Ma di certo ci sono anche dei motivi in più.

Situata lungo la costa di Baunei, nell’Ogliastra, permette di ritrovarsi al cospetto di un luogo pregno di bellezza selvaggia e incontaminata. Le sue acque sono pulite e trasparenti durante tutto l’anno, ma quando l’afflusso di persone è contenuto è certamente più facile osservare le sue incantevoli tonalità, che sfumano dall’azzurro al verde smeraldo.

Generalmente, in questo mese le temperature sono calde ma non troppo afose e la stagione estiva è appena iniziata. In sostanza, le condizioni sono il top per trascorrere una giornata in spiaggia senza soffrire il caldo eccessivo. Un periodo indicato anche per ammirare uno dei tratti distintivi di Cala Goloritzé: il suo iconico arco di roccia che svetta sopra la spiaggia, al punto da renderla monumentale. Attenzione però, perché la spiaggia è a numero chiuso.

Cala Goloritzé, Sardenga

Fonte: iStock

La straordinaria Cala Goloritzé

Spiaggetta dei Balzi Rossi, Liguria

La suggestiva Spiaggetta dei Balzi Rossi sorge nel comune di Ventimiglia, in provincia di Imperia, e si caratterizza per essere una delle più suggestive e meno conosciute della Liguria. Una regione che è spesso invasa dalla folla estiva, ma che si concentra soprattutto a luglio e agosto. A giugno, perciò, è possibile godere dell’arenile in tranquillità, senza il caos che caratterizza i mesi più caldi.

Di questo periodo, tra le altre cose, il mare è già abbastanza caldo da riuscire a fare il bagno, ma senza il rischio di soffrire l’umidità e il calore intenso dei due mesi successivi. Le piogge sono anche meno frequenti dell’estate piena e il mare è particolarmente limpido e turchese, perfetto per dedicarsi allo snorkeling o semplicemente per nuotare nelle acque pulite.

Ma non è tutto, perché giugno è persino il momento in cui la vegetazione mediterranea è al massimo splendore, con fiori e piante che decorano il paesaggio circostante. La Spiaggetta dei Balzi Rossi fa infatti parte di una zona protetta, al punto che è immersa in un ambiente ancora molto naturale, con un’atmosfera tranquilla e rilassante.

Cala Violina, Toscana

Probabilmente non c’è periodo più indicato per correre a scoprire una vera e propria meraviglia del nostro Paese: Cala Violina. Si trova nella zona di Follonica, all’interno del Parco Naturale della Maremma e, oltre al numero inferiore di turisti, il clima perfetto e la purezza delle sue acque, giugno permette anche di conoscere nel migliore dei modi il suo segreto più incredibile, lo stesso che le dà il nome.

Cala Violina, infatti, vanta una particolarità che hanno pochissime altre spiagge del mondo: è caratterizzata da sabbia bianca e finissima, che, sfregata sotto i piedi, produce un suono simile a quello di un violino. Per udire al meglio questa “musicalità” però, è essenziale che ci siano poche persone e che la sabbia sia asciutta, poiché si manifesta in maniera davvero lieve. A luglio e agosto, pertanto, è praticamente impossibile prendere parte a questa magia.

Le acque sono di un azzurro intenso e trasparenti, ideali per nuotare e fare snorkeling grazie alla pulizia e alla tranquillità del fondale. Un vero e proprio angolo di paradiso che incarna perfettamente lo spirito naturale della Toscana, anche perché circondato dalla macchia mediterranea che gli conferisce un’atmosfera intima e protetta. Per visitare Cale Violina è necessario prenotare il proprio posto sul sito di riferimento.

Punta Prosciutto, Puglia

Il suo nome, Punta Prosciutto, potrebbe trarre in inganno, mentre il suo soprannome è in grado di far capire all’istante tutta la sua bellezza: le “Maldive del Salento”. La spiaggia sorge quindi in Puglia, in una delle zone più turistiche della regione, ed è spesso molto frequentata dai viaggiatori per via del suo mare cristallino, la sabbia bianca e fine e la natura incontaminata che la circonda. Sì, è una sorta di angolo di paradiso esotico a poca distanza da casa, e che a giugno si può esplorare in tutta tranquillità.

Il fondale marino, da queste parti, degrada lentamente, creando un ambiente perfetto per il nuoto, soprattutto per i più piccoli. Inoltre, la sabbia fine e bianca è molto comoda per distendersi e rilassarsi sotto il sole.

Pur essendo un angolo naturale e in parte selvaggio, presenta alcune strutture balneari e bar nelle vicinanze dove è possibile acquistare cibo e bevande. Ma, a differenza di altre località più turistiche, la zona mantiene un’atmosfera rilassata.

Baia di Sistiana, Friuli Venezia Giulia

Ottima per questo periodo dell’anno è anche la Baia di Sistiana, tra Trieste e Monfalcone, ottimale per chi cerca un luogo di relax lontano dalle spiagge più affollate, ma comunque ben attrezzato per una piacevole esperienza balneare. A giugno si rivela particolarmente accogliente, con un clima mite e la possibilità di godersi l’esperienza al massimo del relax, anche perché il territorio gode di un clima piacevole: le temperature sono elevate, ma l’aria fresca che proviene dal mare rende il soggiorno particolarmente apprezabile.

Circondata da scogliere e da una vegetazione lussureggiante, è riparata dal vento e la sua combinazione di sabbia e ciottoli le dona un fascino naturale irresistibile. L’accesso all’acqua è facile – sono consigliate delle scarpette da mare – ed è adatta per fare snorkeling o semplicemente per nuotare, oppure per attività come il kayak e il windsurf.

Da qui, è inoltre possibile noleggiare barche per fare una gita nel magnifico golfo o per esplorare la vicina grotta marina di San Canziano, una delle meraviglie naturali della zona che in questo periodo può dare davvero il meglio di sé.

Spiaggia delle Due Sorelle, Marche

Un’altra delle spiagge più belle d’Italia per il mese di giugno è la Spiaggia delle Due Sorelle, tra le più spettacolari dell’Adriatico. Sorge ai piedi del Monte Conero, all’interno del Parco Naturale del Conero, ed è un angolo di natura selvaggia e incontaminata accessibile solo via mare. Il suo nome deriva dai due faraglioni gemelli che emergono dalle acque, che in questo momento dell’anno sono più facili da ammirare grazie a un’atmosfera più intima e silenziosa.

Le condizioni meteo e marine, inoltre, sono ottime, il mare è limpido, piatto e ideale per nuotare o fare snorkeling. Ad essere del tutto onesti, difficilmente la spiaggia risulta molto affollata per via dell’accesso limitato, ma il sesto mese dell’anno offre un maggior margine di tranquillità.

Si raggiunge con i traghetti da Numana o Sirolo, oppure con gommoni o canoe – per chi parte da spiagge vicine come San Michele -. Non è presente un sentiero ufficiale via terra: l’unico esistente è pericoloso e vietato. La spiaggia è di ghiaia e ciottoli bianchi, per questo sono consigliate delle scarpette da scoglio. Anche la Spiaggia delle Due Sorelle necessita di prenotazione.

Spiaggia delle Due Sorelle, Marche

Fonte: iStock

Veduta della Spiaggia delle Due Sorelle

Spiaggia di Sapri, Campania

La Spiaggia di Sapri, in provincia di Salerno, è probabilmente una delle meno note della Campania, ma quest’anno rischia di essere una di quelle più amate dai viaggiatori: ha conquistato la Bandiera Blu 2025. E giugno è, senza ombra di dubbio, un momento ideale per andarci, grazie alle temperature già pienamente estive – tra i 25 e i 30°C -, mare balneabile e brezza leggera.

Di questo periodo la spiaggia tende anche a essere frequentata quasi solo da locali e da chi conosce il posto, potendo apprezzare con tutta la calma del mondo il paesaggio e il mare, spesso cristallino e ottimale per nuotare e fare snorkeling. Lunga e ben tenuta, si compone di ciottoli misti a sabbia scura, mentre le acque sono quasi sempre calme, di colore blu profondo e con fondali rocciosi nei tratti meno battuti: perfetta per chi ama nuotare in tranquillità.

Vi è la possibilità anche di fare una piacevole passeggiata sul lungomare, tra palme, aiuole, panchine, gelaterie e molto altro ancora. Andarci a giugno vuol dire quindi fare un’ottima scelta se si cerca un mix tra mare pulito, paesaggio tranquillo e comfort urbano.

Spiaggia di Ponente, Lazio

Sperlonga, in provincia di Latina, è una delle località balneari più belle di tutto il Lazio. Per questo, ma anche per le sue caratteristiche, tende a essere particolarmente affollata in estate. A giugno, però, le cose vanno piuttosto diversamente: pur essendo tutto già operativo – stabilimenti, ristoranti, bar -, l’afflusso turistico è ancora contenuto.

In questo periodo, di conseguenza, i visitatori hanno l’opportunità di approfittare della Spiaggia di Ponente, caratterizzata da sabbia fine e dorata, acqua Bandiera Blu e vista sul borgo bianco arroccato su uno sperone di roccia e sulla Torre Truglia. Ma non è tutto, perché una delle particolarità di questa spiaggia è che si trova esposta a ovest, una condizione che consente di prendere il sole fino a tardi, e persino di poter guardare tramonti spettacolari sul mare, che come dicevamo prima a giugno sono più lunghi.

Tra le altre cose presenta pure un’ampia battigia, perfetta per camminare, giocare o rilassarsi senza stare gomito a gomito con altri bagnanti. In più, sfoggia un lungomare curato, accessibile e vivace ma mai caotico in questo bellissimo periodo.

Punta Aderci, Abruzzo

Spostiamoci ora a Punta Aderci di Vasto, in provincia di Chieti, che si distingue per essere una delle spiagge più suggestive e selvagge di tutta Italia. Immersa in un contesto naturale protetto, a giugno mostra il suo volto più autentico, prima che arrivino i turisti estivi, offrendo pace, paesaggi immacolati e un contatto diretto con la natura.

La spiaggia è selvaggia e libera, con tratti di ciottoli e sabbia mista, zero stabilimenti, niente ombrelloni in fila. Il mare, dal canto suo, è trasparente, spesso calmo, ottimo per nuotare e per fare snorkeling. Sorge proprio sotto l’omonimo promontorio verde che si tuffa nel mare, che regala anche una vista emozionante su tutta la Costa dei Trabocchi.

Non a caso, a disposizione dei visitatori ci sono anche diversi sentieri panoramici che attraversano la Riserva Naturale di Punta Aderci, perfetti persino per principianti, che a giugno sono un paradiso per chi rifiuta il turismo di massa e cerca un mare pulito in un contesto naturale integro.

Spiaggia dei Conigli, Lampedusa

Infine la magnifica e unica Spiaggia dei Conigli, tesoro di Lampedusa che il mondo intero ci invidia. Ma non c’è da sorprendersi: è una delle più famose e mozzafiato del Mediterraneo, conosciuta per la sua bellezza selvaggia, la sabbia bianca finissima e le acque turchesi che ricordano i paradisi tropicali.

Qui, nei mesi più caldi, la folla è normalità. Per questo motivo, giugno è il momento più indicato per godersela e per vivere un sogno a occhi aperti. Inoltre, si trova a circa 100 km di distanza dall’Africa, quindi in questo momento dell’anno il mare è già caldo e cristallino, e le temperature non ancora così afose come nei mesi seguenti.

Ideale per nuotare, fare snorkeling e ammirare una fauna marina colorata e vivace, è circondata da alte scogliere e vegetazione mediterranea, creando un’atmosfera da vero Eden nascosto. È anche un sito di nidificazione delle tartarughe caretta-caretta, perciò è fondamentale rispettare le regole di accesso e conservazione. Per ultimo: a giugno, il tramonto in zona è un’esperienza magica, con il cielo che si tinge di rosso e arancione e il sole che si tuffa nel mare.

Spiaggia dei Conigli, Lampedusa

Fonte: iStock

La bellissima Spiaggia dei Conigli
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Su queste spiagge incantevoli della Sicilia sventola la Bandiera Blu

Anche nel 2025 la Sicilia si conferma protagonista e lo fa brillando tra le eccellenze balneari italiane. Grazie alle new entry raggiunge 14 comuni costieri con Bandiera Blu, seppur ci siano state due perdite rispetto all’anno precedente. Le due nuove località sono di tutto rispetto e spiccano rispondendo proprio a quelli che sono i parametri richiesti per ottenere lo stendardo.

A livello nazionale si sale a 246 comuni riconosciuti e a contribuire a questo numero ci pensano le splendide mete di mare siciliane. La conferma ottenuta dalla Sicilia sottolinea l’impegno delle amministrazioni locali e delle comunità nel tutelare il mare e nel promuovere un turismo sempre più sostenibile e rispettoso per riuscire a preservare la bellezza dell’isola.

Messina diventa Bandiera Blu

La prima nuova Bandiera Blu 2025 conquistata dalla Sicilia è quella di Messina. La città ottiene un riconoscimento importante. Affacciata sul mar Ionio, vanta un mare molto pulito e spazi balneari ben attrezzati. Ora anche la città è stata premiata, ma fino allo scorso anno era la provincia con località come Alì Terme e Taormina a far sventolare lo stendardo. I tratti di comune premiati raggiungono ben 11 chilometri tra Messina Nord, Messina Tirreno e Messina Sud.

Il sindaco Federico Basile ha dichiarato in un’intervista riportata da MessinaToday che “il riconoscimento odierno valorizza un lavoro partito nel 2018, quando abbiamo scelto di puntare sulla sostenibilità e sull’identità ambientale come motore di sviluppo. Ottenere la Bandiera Blu è un traguardo straordinario che proietta Messina su scala internazionale e dimostra che anche una grande città può coniugare crescita, tutela del mare e qualità urbana. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in questo obiettivo: è una vittoria della città, delle comunità costiere e di chi ogni giorno lavora con impegno per raggiungere risultati importanti”.

Nizza di Sicilia

La seconda new entry tra le Bandiere Blu 2025 per l’isola è Nizza di Sicilia. La località, che è stata così battezzata da Giuseppe Garibaldi, conquista con acqua pulita, una spiaggia di ciottoli e ghiaia e un affaccio diretto sul mar Ionio. La baia in provincia di Messina è tra le spiagge più belle della Sicilia e da quest’anno vanta una Bandiera Blu che ne certifica la meraviglia.

Le Bandiere Blu in Sicilia

Salgono a 14 le Bandiere Blu in Sicilia. Le località di Messina e Nizza di Sicilia si sono aggiunte alle 12 già premiate negli anni precedenti vedendo riconosciuto l’impegno per la tutela ambientale, i servizi al turismo e l’acqua pulita. Purtroppo sono state perse due Bandiera Blu, quella di Lipari che non è stata riconfermata e quella di Ispica che ha subito la stessa sorte.

Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia ha rilasciato una nota ufficiale in cui ha spiegato: “Quest’anno abbiamo chiesto alle Amministrazioni comunali di redigere e presentare un Piano di Azione per la Sostenibilità, con le attività realizzate e programmate nel triennio 2025-2027”.

I criteri per poter ottenere lo stendardo sono 32 e vengono mutati di anno in anno per rispondere alle esigenze di tutela ambientale. Lo strumento di valutazione fa in modo di stimolare i vari luoghi per intraprendere azioni concrete e risolvere criticità; il premio ambito diventa una sorte di protezione efficace e responsabile dell’ambiente.

Spiaggia di Taormina bandiera blu

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Taormina con Isola Bella è tra le Bandiere Blu siciliane del 2025

L’elenco delle Bandiere Blu in Sicilia:

  1. Messina
  2. Alì Terme
  3. Nizza di Sicilia
  4. Roccalumera
  5. Furci Siculo
  6. Santa Teresa di Riva
  7. Tusa
  8. Letojanni
  9. Taormina
  10. Menfi
  11. Modica
  12. Pozzallo
  13. Scicli
  14. Ragusa
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Viaggio a Lavagna, una visita alla caratteristica località ligure

C’è un luogo in Liguria che è sospeso tra terra e mare, circondato da colline lussureggianti da cui lo sguardo si allunga fino a toccare l’orizzonte.

Un susseguirsi di spiagge bellissime che si snodano per diversi chilometri, un centro storico in cui passeggiare per fare il pieno di sapori e tradizioni, frazioni da visitare e sentieri da esplorare.

È Lavagna, in provincia di Genova, cittadina in cui assaporare quel gusto genuino tipico di questa regione. In cui sperimentare i sapori provando i piatti dei tanti locali che la punteggiano, in cui godere di lunghe giornate in spiaggia, anche fuori stagione, panorami mozzafiato e una cultura antica.

Qui si tiene una rievocazione storica che richiama ogni anno tantissimi turisti, si può fare attività sportiva in un bel parco, oppure lasciarsi cullare dalle onde. Passeggiare per le sue strade significa perdersi in un dedalo di caruggi su cui si affacciano negozi, bar e ristoranti. E poi vale la pena scoprire le sue frazioni: bellissimi e piccoli borghi ricchi di meraviglia.

Alla scoperta di Lavagna, una cittadina nel Golfo del Tigullio tra mare e natura.

Lavagna, il suo centro storico

Conoscere i luoghi significa esplorarli, saperne riconoscere gli aspetti più peculiari e sperimentarne cultura, sapori e tradizioni.

Per conoscere Lavagna, in provincia di Genova, si deve partire dal suo centro storico, un dedalo di stradine che si aprono su piazze e vie più grandi. E poi qui si incontrano palazzi e chiese, facciate colorate, giardini che si scoprono e aprono alla meraviglia, ma anche un cimitero monumentale di incredibile bellezza.

Tra i palazzi da ammirare in questa zona della città vi è Casa Carbone, un museo che custodisce arte di vario genere che spazia da oggetti, a ceramiche, fino agli arredi e ai dipinti che si possono far risalire tra il XVI e il XVII secolo. Palazzo Franzoni, invece, è la sede del Comune ed è un edificio molto antico: le sue bellissime facciate dipinte colpiscono al primo sguardo.

Palazzo Ravenna è stata la vecchia sede del municipio e oggi al suo interno trovano spazio la biblioteca, una sala polifunzionale, la LudoBiblioteca e l’archivio storico. Precedentemente era un convento databile intorno al 1600. Il suo piccolo porticato si apre su una piazza, una dei tanti grandi tesori di questa cittadina.

Tra le chiese, invece, la Basilica di Santo Stefano è senza dubbio imperdibile per la sua imponenza e bellezza, oltre che per la sua storia antica. Inoltre è senza dubbio uno dei simboli cittadini. Poi vale la pena ammirare l’oratorio della Santissima Trinità, davvero antichissimo e vicino a un altro edificio religioso, il Santuario della Madonna del Carmine. Vi sono altre chiese nelle frazioni, di epoche e fogge differenti.

Lavagna è anche sapori: quelli tipici della Liguria, semplici e gustosi, sani e autentici. Vale la pena provare focaccia, pesto, pasta fresca, torte salate e fare il pieno di piatti di pesce. Senza dimenticare di assaggiare l’olio, particolarmente buono in questa zona d’Italia.

Palazzo Franzoni Lavagna

Fonte: Comune Lavagna

Palazzo Franzoni a Lavagna, sede del municipio

La Torta dei Fieschi: benvenuti alla rievocazione storica di nozze antiche

C’è un momento particolarmente speciale in cui Lavagna fa un salto indietro nel tempo. Accade la notte del 14 agosto quando il centro storico diventa il posto magico da raggiungere per chi vuole fare un viaggio nel passato. E più precisamente al 1230: si tratta della Torta dei Fieschi, la rievocazione storica delle nozze tra Opizzo Fieschi e Bianca de Bianchi. Il corteo storico attraversa diverse vie e si conclude la serata con una fetta di torta.

Ma questa rievocazione non si limita a questo, il giorno prima nella vicina Cogorno viene messo in scena l’Addio do Fantin, ovvero l’addio al nubilato che precede il matrimonio antico. La location è stupenda: la la rievocazione si tiene sul piazzale della Basilica dei Fieschi, databile intorno al 1244, che si trova nella parte a valle del comune: San Salvatore.

I luoghi più belli da vedere

Ci sono alcuni luoghi particolarmente interessanti a Lavagna. Due location spettacolari, ad esempio, sono il Porticato Brignardello e Porta Ponente. Il primo è composto da un lungo e ampio portico che si apre con degli archi su piazza Marconi, con le sue case dipinte e su cui svetta la basilica di Santo Stefano e la sua scalinata. Sopra vi è un grande terrazzo da cui godere di una suggestiva vista su Lavagna e i suoi tetti.

Porta Ponente – invece – era uno degli antichi passaggi per uscire da Lavagna, oggi ovviamente è parte del centro storico e all’epoca qui vi era piazza delle erbe.

Poi, entrando in un cancello percorrendo una stretta viuzza del centro, gli occhi si stupiscono dinnanzi alla meraviglia: sono i giardini della Torre del Borgo che si erge per 13 metri dentro a uno spazio verde che invita a rilassarsi e a lasciarsi ammaliare dalla natura intorno a sé.

Un altro salto indietro nel tempo, infine, ce lo offrono i vecchi lavatoi, che potremmo definire le lavatrici del passato: si trovano in vico dell’Arco.

Il cimitero monumentale di Lavagna: luogo di arte e di raccogliemento

Alle spalle del centro vi è il cimitero monumentale che è stato edificato intorno al 1810. Luogo di raccogliemtno, è un susseguirsi di opere da ammirare: dalle statue, alle cappelle, è un concentrato di arte tanto da essere in tal senso il secondo della Liguria, primo infatti è quello genovese di Staglieno. Da non perdere le monumentali tombe in marmo che si incontrano lungo la salita.

È una visita davvero suggestiva e una tappa imperdibile per tutti coloro che visitano Lavagna.

La passeggiata, quattro chilometri di spiagge e di mare azzurro

Ci sono location che possono essere vissute tutto l’anno. Una di queste è la passeggiata di Lavagna, che è l’ideale per chi vuole rilassarsi osservando il mare, per una camminata, o per tutti coloro che vogliono dedicarsi ad attività sportive come la corsa o la camminata. In alcuni punti ci sono anche attrezzi per allenarsi.

La città ha una lunga costa, con tantissime spiagge e si possono raggiungere molto facilmente anche in treno grazie alle due stazioni: una che porta direttamente al centro città e alle spiagge più a ponente e una a Cavi, per coloro che vogliono rilassarsi nella parte finale del territorio cittadino, più vicina a  Sestri Levante.

Restando nella zona marittima merita una visita anche il grande porto turistico cittadino dove vi sono 1509 posti barca e tantissime attività commerciali.

Cosa vedere fuori dal centro di Lavagna

Se il centro è un concentrato di meraviglie, la zona più periferica della cittadina non è da meno. Separata da Chiavari dal fiume Entella, Lavagna – come la sua vicina – ha un bellissimo lungofiume dove si possono fare passeggiate immersi nella natura e raggiungere anche il vicino comune di Cogorno. Diversi chilometri di pace in cui trascorrere il proprio tempo. Ma non solo, perché durante il cammino ci si imbatte anche nel Ponte della Maddalena: si tratta di una struttura databile – nella forma attuale – intorno agli inizi del XIII secolo, lunga 250 metri e a sei arcate.

Lungofiume Entella Lavagna

Fonte: Comune Lavagna

Lungofiume Entella sulla sponda di Lavagna

Poco dopo la stazione prcedendo in direzione Sestri Levante, invece, vi è il parco Tigullio: grande spazio verde, ma anche location da raggiungere per chi desidera dedicarsi alle attività sportive, basti pensare che qui vi sono – tra le varie cose – l’impianto natatorio, un campo da basket all’aperto e i campi da tennis. Non mancano, naturalmente, i giochi per i più piccoli.

Le frazioni di Lavagna

Costeggiando il mare lungo la medisima direzione si arriva a Cavi: e se Arenelle è la zona più moderna, proseguendo l’ungo l’Aurelia si arriva a quella più antica: il Borgo, con una tipica struttura marinara. Le spiagge sono meravigliose, lunghe e ampie, tanti i servizi, i negozi e i locali. Senza dimenticare il fascino della località di mare che si respira a ogni passo, sia nel centro sia nelle aree periferiche.

Lavagna, però, non è solo costa e aree pianeggianti. Basta alzare lo sguardo per vedere uliveti, natura e case sparse: è la zona collinare e in quanto a bellezza non è da meno. Santa Giulia si trova su una bella colina che sembra volersi gettare nel mare che sovrasta. E da cui si gode di una vista indimenticabile che si apre su tutto il Golfo del Tigullio, facendo allungare lo sguardo fino a località altrettanto celebri come Rapallo, Santa Margherita e Portofino.

La vista eccezionale si gode da diversi luoghi. Senza alcun dubbio vale la pena raggiungere la cappella di San Michele, che pare poter essere fatta risalire all’epoca longobarda, oppure la chiesa di Santa Gulia di Centaura dal cui piazzale la vista è da cartolina.

Tra gli edifici religiosi da vedere, che sono davvero tanti, si possono ricordare la chiesa San Pietro Apostolo in località Barassi, quella di Santa Maria Assunta a Sorlana, oppure il Santuario di Nostra Signora del Ponte.

E infine i sentieri che fanno immergere nella natura, inerpicandosi tra scorci che si aprono verso il mare, o percorsi storici e antichi, vere e proprie creuze come quelle che ha cantato De Andrè nella sua celebre e immortale canzone. Natura, cultura, bellezza e una tradizione marinara autentia: Lavagna accoglie e sorprende con tutte le sue meraviglie.

Porticato Brignardello Lavagna

Fonte: Comune Lavagna

Porticato Brignardello a Lavagna
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Sardegna d’estate: tra spiagge, immersioni storiche ed esperienze da non perdere

Ogni regione d’Italia è unica, soprattutto la Sardegna: la sua bellezza selvaggia e naturale è difficile da trovare altrove. Una consapevolezza che accompagna i viaggiatori da decenni, a partire da D.H. Lawrence che, nel suo diario di viaggio del 1921, la definì un’isola “perduta tra l’Europa e l’Africa, appartenente a nessun luogo”.

La Sardegna d’estate è una destinazione da sogno, seppur particolarmente affollata in determinati mesi, e le cose da fare e da vedere sono tantissime. Per scoprirla al meglio, l’ideale è creare un itinerario che unisca i paesaggi della costa con quelli dell’entroterra, le sue spiagge meravigliose con monumenti storici quali i nuraghi, esperienze autentiche con degustazioni tipiche.

Dove andare, quindi, per trovare tutto questo? Qui i nostri consigli di viaggio.

Dove andare in Sardegna in estate: le spiagge

La Sardegna non è solo mare, ma dobbiamo ammettere che le sue spiagge lasciano chiunque a bocca aperta. Il contrasto tra le acque cristalline e la sabbia chiara, a volte arricchito dalle tonalità di verde della macchia mediterranea, crea un paesaggio che è difficile da dimenticare e che porta i visitatori a tornare sull’isola, anno dopo anno.

La Pelosa, Stintino

Un grande classico quando si parla delle spiagge sarde: La Pelosa. Ogni anno viene premiata come una delle spiagge più belle d’Italia e d’Europa grazie al suo paesaggio da cartolina: sabbia fine e soffice, acque trasparenti e dai fondali bassissimi, dune ricoperte di ginepri e, di fronte, l’Isola Piana. Il tutto è reso ancora più unico dalla presenza della torre, edificata nel 1500.

Considerata l’alta presenza turistica, a partire dal 15 maggio è necessario prenotare l’ingresso tramite un’app (limitato a 1500 persone) e pagare un ticket di 3,50 euro. Inoltre, è obbligatorio possedere una stuoia da posizionare sotto al proprio telo per preservare il luogo ed evitare di trattenere la preziosa sabbia di un litorale in costante diminuzione.

Cala Goloritzé, Baunei

Mare e montagna si incontrano a Cala Goloritzé, incoronata la spiaggia più bella del mondo. Situata nella zona di Baunei, rappresenta una di quelle bellezze che bisogna guadagnarsi a passo lento, percorrendo un sentiero di trekking che, semplice all’andata perché in discesa, può essere faticoso al ritorno. Indossate scarpe comode con un buon grip, pagate il biglietto d’ingresso di 7 euro (Cala Goloritzé è a numero chiuso e possono accederci solo 250 persone al giorno previa prenotazione) e godetevi l’esperienza.

Una volta arrivati, nuoterete in acque così cristalline da sembrare irreali, sotto lo sguardo silenzioso di Monte Caroddi, la celebre guglia di pietra a forma di piramide ambita dagli appassionati di arrampicata. Portate acqua e cibo con voi, insieme a una borsa per riporre la spazzatura, perché la spiaggia non è attrezzata.

Cala Goloritzé in Sardegna

Fonte: iStock

Il paesaggio mozzafiato di Cala Goloritzé

Cala Brandinchi, San Teodoro

Chi organizza il proprio viaggio in Sardegna nella zona di San Teodoro, sicuramente non può perdersi una giornata nella splendida Cala Brandinchi. Tra le spiagge sarde a numero chiuso a partire dal 1 giugno, conquista con il candore della sua sabbia e con un mare dalle tonalità turchesi. Non è un caso se i residenti amano definirla “la piccola Tahiti”!

Il fondale è molto basso, ideale per chi viaggia con bambini, e tutt’attorno è circondata da dune sabbiose ricoperte da ginepri, giunchi, gigli marini e piante aromatiche. Dal parcheggio, inoltre, potrete raggiungere anche la spiaggia Lu Impostu.

Tuerredda, Teulada

Andiamo ora nel Sud Sardegna, dove troviamo la meravigliosa Tuerredda, una spiaggia che si estende per oltre mezzo chilometro all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento. Grazie alla sua conformazione, è riparata dal maestrale e il mare è quasi sempre calmo, perfetto per nuotare o per avventurarsi alla scoperta dei fondali, ricchi di fauna marina, attrezzati di maschera e boccaglio.

La spiaggia è attrezzata, quindi troverete stabilimenti balneari, punti ristoro, attività di noleggio per canoe e pedalò, un ampio parcheggio anche per i camper, bar e ristoranti nelle vicinanze.

Is Arenas, Oristano

All’interno del nome è racchiusa tutta la sua essenza. “Is Arenas”, infatti, significa “dune sabbiose” perché quello che vedrete una volta arrivati è un piccolo deserto che vanta dune tra le più estese d’Italia. La spiaggia si estende per quasi sei chilometri e rappresenta una delle più lunghe nella zona di Oristano. A contraddistinguerla, oltre all’evidente bellezza del paesaggio e delle sue acqua, è la spiaggia in sé, non composta da sabbia, ma da ciottoli di diverse grandezze e conchiglie.

Essendo battuta molto spesso dal maestrale, è ampiamente frequentata soprattutto dagli appassionati di windsurf.

Su Giudeu, Cagliari

Situata nel territorio di Domus de Maria, è considerata a tutti gli effetti il simbolo di Chia. Il paesaggio, infatti, rappresenta esattamente quello che una persona vorrebbe venendo in vacanza in Sardegna: acque cristalline e incredibilmente trasparenti e sabbia chiara e morbida. A impreziosire il panorama ci pensa un isolotto situato a un centinaio di metri dalla riva.

Su Giudeu, lunga e spaziosa, è il proseguimento, a ovest, di un’altra spiaggia chiamata s’Aqua Durci. Le due spiagge sono separate da una piccola scogliera e spesso considerate come una sola. Non dimenticate di volgere lo sguardo dietro l’arenile, dove si trova lo stagno di Spartivento: qui potrete ammirare i fenicotteri rosa, gli aironi e le folaghe.

Su Giudeu in Sardegna

Fonte: iStock

La spiaggia Su Giudeu e l’isolotto

Porto Giunco, Villasimius

Se atterrate a Cagliari, vi basterà guidare per 45 chilometri per raggiungere una delle perle del Sud-Sardegna: Porto Giunco. Racchiusa tra una laguna e il mare, vanta tonalità azzurre e una sabbia soffice dalle sfumature rosate dovute alla presenza di frammenti granitici. Grazie alle dimensioni dell’arenile, chiunque può trovare il proprio spazio per godersi la sua bellezza, mentre il fondale basso lo rende adatto anche alle famiglie che viaggiano con bambini. Se volete ammirarla da un punto di vista privilegiato, vi consigliamo di raggiungere la torre: da qui il panorama è mozzafiato.

Cala Domestica, Buggerru

Cala Domestica è un luogo che unisce bellezza naturale e storia: in questa zona, infatti, fino al 1940 venivano estratti minerali dalle miniere. Ancora oggi è possibile vedere i resti di quel periodo rappresentati da magazzini e depositi. A incantare i visitatori, però, è la sabbia finissima e un mare che sfuma in mille tonalità di turchese. Intorno ci sono falesie e l’onnipresente macchia mediterranea che, insieme, disegnano un paesaggio dove la natura domina sospesa tra cielo e acqua.

Le isole sarde in estate

La Sardegna è la seconda isola più grande del Mediterraneo e possiede a sua volta delle isole minori che, ognuna a modo suo, possono essere considerate un paradiso, grazie ai propri ecosistemi naturali, e luoghi ricchi di storia.

L’Arcipelago della Maddalena

Riconosciuto parco nazionale nel 1996, l’Arcipelago della Maddalena è composto da sette isole situate al largo delle coste nord-orientali della Sardegna. Il paesaggio si contraddistingue per le particolari rocce di granito, che il vento ha modellato creando diverse forme, e per il suo habitat naturale protetto. Con il traghetto arriverete all’isola della Maddalena, con il suo piccolo centro urbano, anche se la vera attrattiva per chi arriva fin qui sono i panorami naturali.

L’isola di Caprera, per esempio, vanta sentieri escursionistici che permettono di ammirarne la bellezza selvaggia composta da verdi pinete e falesie di granito. Da qui si può raggiungere, insieme a una guida ambientale autorizzata, la meravigliosa Cala Coticcio. Con un tour in traghetto, invece, potrete ammirare anche altre isole, come quella di Budelli, famosa per la sua spiaggia rosa, e quella di Spargi.

L’isola dell’Asinara

L’isola dell’Asinara, oggi parco nazionale, in passato era un luogo abitato da diverse famiglie che si videro costrette ad abbandonarla alla fine del 1800 quando venne utilizzata come lazzaretto e stazione di quarantena. Successivamente venne aperta una delle più note prigioni di massima sicurezza italiane, chiusa nel 1998. Oggi, raggiungibile in traghetto dai porti di Stintino e Porto Torres, l’isola può essere visitata in diversi modi: noleggiando una bicicletta o partecipando a un tour in fuoristrada.

In alternativa, potete anche prenotare un tour in barca e ammirarla dal mare: una delle attività più amate in questo senso unisce le bellezze del mare con la pesca-turismo.

Cala Sabina sull'isola dell'Asinara

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La spiaggia di Cala Sabina sull’isola dell’Asinara

Isola di Sant’Antioco

Situata nella zona Sud Ovest della Sardegna, è la meta ideale per chi desidera una vacanza lontana dai luoghi affollati, all’insegna di borghi, spiagge e archeologia. Visitate il borgo di Sant’Antioco, il centro urbano più grande dell’antichità sarda, e quello di Calasetta, con le sue case piccole e bianche, le stradine squadrate e la caratteristica cupola moresca della chiesa. Se siete interessati al passato dell’isola, una tappa imperdibile è sicuramente il Mab, “Museo Archeologico Ferruccio Barreca”.

Tra le spiagge più belle, invece, citiamo quelle di PortixedduMaladroxia, Capo Sperone e Coaquaddus.

Isola di San Pietro

Infine, l’isola di San Pietro, vicina a Sant’Antioco, rappresenta un paradiso per chi ama fare immersioni o dedicarsi alle attività di birdwatching. Qui, l’unico centro abitato è Carloforte, chiamato così in onore di re Carlo Emanuele III, detto appunto “il forte”. Tra le tradizioni più antiche di Carloforte c’è la pesca del tonno: potrete visitare anche le tonnare e, ovviamente, provare le deliziose specialità dell’isola.

Cosa fare in estate in Sardegna

Non solo spiagge, per conoscere la Sardegna bisogna andare oltre la sua costa e immergersi tra le altre sue bellezze, da quelle storiche alle gastronomiche.

Visitare i siti archeologici

In qualsiasi itinerario dedicato alla Sardegna, non dovrebbe mai mancare almeno uno dei suoi siti storici e archeologici. Tra i nuraghi dell’entroterra e le spettacolari città puniche della costa, le opportunità di scoperta sono tantissime, una più interessante e suggestiva dell’altra. Tra i nuraghe vi consigliamo quello di Santu Antine a Torralba e il complesso nuragico di Su Nuraxi a Barumini,costituito da un grande nuraghe costruito all’inizio del XV secolo a.C. e da un vasto complesso sviluppatosi nella zona nel corso dei secoli.

Tra i siti storici più belli, non perdete il Pozzo Sacro di Santa Cristina: costruito circa 3500 anni fa, è stato costruito rispettando un calendario preciso. Ogni anno, tra il 21 e il 23 settembre a mezzogiorno, e ogni marzo dal 18 al 21 alle 11 del mattino, nei giorni degli equinozi, il sole illumina perfettamente il fondo del pozzo.

Il Pozzo di Santa Cristina

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Il misterioso Pozzo di Santa Cristina

Scoprire i borghi più belli

Non solo Cagliari, Alghero e Olbia, in Sardegna ci sono anche tanti piccoli borghi come Bosa. Famoso per le sue casette color pastello e per il castello che domina il paesaggio, questo borgo affascina i visitatori con la sua atmosfera rilassata, con viste sul fiume Temo e splendide spiagge nelle vicinanze.

Un altro borgo da visitare è Castelsardo, dove il nucleo abitativo è costruito attorno al castello dei Doria, sede del suggestivo museo dell’intreccio mediterraneo. Riconosciuto uno dei Borghi più Belli d’Italia, permette di trascorrere un pomeriggio tranquillo a spasso tra i sali e scendi delle sue stradine, terminando la visita con un tramonto, magari ammirato da uno dei tanti punti panoramici.

Prenotare un tour di pesca-turismo

Se c’è un’attività largamente diffusa in Sardegna, molto amata tanto dai turisti quanto dai residenti, è la pesca-turismo. Organizzata nelle aree più belle dell’isola, come il Golfo dell’Asinara, permette di godersi una giornata di relax in barca, visitando alcuni degli scorci più suggestivi e immergendosi nelle acque cristalline, e di assaporare un pranzo freschissimo con i sapori tipici del mare: sulla barca, infatti, verrà servito il pescato del giorno cucinato direttamente a bordo.

Scoprire le calette nascoste in kayak

Per chi ama il turismo attivo e non riesce a trascorrere la propria vacanza in Sardegna esclusivamente sulla spiaggia, l’ideale è prenotare un tour in kayak. Quest’esperienza vi permetterà di raggiungere spiagge e calette altrimenti inaccessibili via terra, di ammirare l’isola da un punto di vista privilegiato (quello del suo mare) e di fare incontri speciali. Se organizzate un tour nella zona di Golfo Aranci, per esempio, avrete la fortuna di fare kayak affiancati dai delfini!

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Le spiagge più belle di Formia conquistano la Bandiera Blu per la prima volta

Formia scrive una nuova pagina di orgoglio e bellezza sul suo litorale: su alcune delle sue spiagge sventola per la prima volta la prestigiosa Bandiera Blu. Un risultato storico che premia anni di impegno e visione condivisa, trasformando la costa del luogo in simbolo di eccellenza ambientale e accoglienza turistica. Ma non sono solo le due premiate, il litorale di Formia ha delle spiagge davvero belle da scoprire, scopriamo insieme quali sono.

Le spiagge più belle di Formia con Bandiera Blu

Tra le Bandiere Blu 2025 c’è una new entry importante: quella di Formia. È la prima volta che la città del Lazio ottiene questo riconoscimento. La cittadina sulla via Appia è riconosciuta per il suo patrimonio storico-archeologico è ad oggi una delle mete balneari più apprezzate dalla regione.

Il sindaco Taddeo ha commentato la notizia rilasciando una dichiarazione sulla nota ufficiale divulgata dal Comune di Formia: “”Siamo sempre stati consapevoli delle difficoltà connesse all’ottenimento della bandiera blu soprattutto per la carenza di infrastrutture. Per questa ragione nei primi tre anni di mandato abbiamo avviato un percorso puntuale e mirato, lavorando per realizzare gli interventi necessari ed approntando le condizioni per il riconoscimento della bandiera blu.”

La spiaggia di Gianola

La prima spiaggia di Formia che merita una menzione è quella di Gianola. Non solo è tra le due premiate con Bandiera Blu, ma attira l’attenzione per il mix tra acque limpide e sabbia dorata; non a caso è tra le più belle spiagge tra Lazio e Campania. Si trova all’interno del parco regionale Riviera di Ulisse ed è perfetta sia per gli amanti delle escursioni sia per le famiglie con bambini. non è lontana dall’area archeologica e alle spalle ha una fitta macchia mediterranea. Il golfo di Gaeta su cui si affaccia è uno dei luoghi più belli del litorale.

La spiaggia di Vindicio

Tra le 5 migliori spiagge di Formia (e ora anche Bandiera Blu) c’è quella di Vindicio. Fa parte del golfo di Gaeta e affaccia proprio sul mar Tirreno. Scelta dagli amanti degli sport acquatici e dello snorkeling, si distingue per la ricchezza dei servizi che spaziano da bar a ristoranti fino al noleggio di ombrelloni e lettini. La spiaggia ha un accesso libero, dunque non serve prenotare.

Le spiagge da non perdere a Formia

Il litorale di Formia custodisce diverse spiagge belle da vedere. Una delle più celebri è la spiaggia dei Sassolini, incastonata tra il monte Scauri e il monte Orso. Perfetta per allontanarsi dal caos estivo, prende il nome dai numerosi ciottoli che la caratterizzano e fanno parte del fondale. Proprio questa caratteristica rende il mare ancora più azzurro e pulito.

Le spiagge di Formia più belle

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Le spiagge più belle di Formia da visitare al tramonto

Da non perdere anche il lido 300 gradini che prende il suo nome dalla scalinata importante da affrontare. La fatica c’è, non possiamo negarlo, ma viene ampiamente ripagata dalla lingua di sabbia dorata e dalla macchia mediterranea che crea zone relax d’ombra. Un piccolo angolo di paradiso da scoprire.

Altrettanto imperdibile la spiaggia di Sant’Agostino: qui la sabbia è chiara e sottile e il fondale degrada dolcemente tanto da essere preferita da famiglie con bambini piccoli. Il golfo di Gaeta qui incarna tutta la sua bellezza e questa baia si raggiunge spostandosi verso nord dal centro storico di Formia.

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Arte e cultura mare Normandia Notizie scogliere Viaggi Viaggi Relax

Uno dei luoghi più famosi della Normandia è in pericolo: visitarlo non sarà più così semplice

In Italia abbiamo la Scala dei Turchi, in Francia hanno le scogliere di Étretat. Un paesaggio talmente bello che in passato ha conquistato lo sguardo di numerosi artisti, uno su tutti Monet, che l’ha impressa in tante delle sue tele. È sicuramente un panorama che non passa inosservato, con il suo arco naturale e il suo faraglione solitario, e che richiama tantissimi visitatori ogni anno.

Con la nostra Scala dei Turchi condivide non solo la bellezza naturale, ma anche la fragilità. Fino a oggi, infatti, era possibile ammirarla da diversi punti panoramici, in particolare percorrendo la passerella che conduce alla Chambre des Demoiselles, una piccola grotta incastonata in uno strapiombo.

Da fine aprile questo non sarà più possibile perché le amministrazioni comunali hanno deciso di preservare il sito limitandone l’accesso: l’obiettivo è quello di prevenire l’acuirsi di fenomeni quali il restringimento della costa e il crollo delle rocce sulla spiaggia.

Il problema dell’overtourism a Étretat, in Normandia

Il villaggio normanno di Étretat è da tempo una delle destinazioni più popolari della Francia, sia per le sue bianche scogliere e la spiaggia rocciosa che per essere stata utilizzata come location nella serie Netflix “Lupin”. Ogni anno, gli oltre 1,5 milioni di turisti mettono a dura prova i residenti che si ritrovano a dover affrontare diverse problematiche, dai marciapiedi sovraffollati alle lunghe code per entrare nei negozi locali.

Il turismo sta avendo un impatto anche sulle meravigliose scogliere: gli attivisti locali, infatti, denunciano il fatto che molti visitatori portano via con sé un numero crescente di ciottoli dalla famosa spiaggia, accelerando il rischio di erosione e aggravando i problemi già causati dal cambiamento climatico. Inoltre, a essere ancora più preoccupanti sono risultate le frequenti frane causate dall’eccessivo passaggio di persone.

Tutte motivazioni che hanno spinto le amministrazioni a prendere dei provvedimenti, approvando nuove regole e divieti per chi decide di visitare le famose falesie.

Nuove regole e divieti per visitare le falesie di Étretat

Per fronteggiare tutte le problematiche di cui vi abbiamo appena parlato, è stata approvata un’ordinanza comunale che dal 28 aprile vieta l’accesso ad alcuni percorsi solitamente frequentati dagli escursionisti, in particolare quelli che interessano le scogliere e le spiagge minacciate dalle frane. Tra questi c’è il famoso tunnel “Trou a l’homme” che attraversa la scogliera, dove molto spesso i turisti sono rimasti intrappolati durante l’alta marea.

Le misure approvate, infatti, sono pensate sia per proteggere la costa che l’incolumità pubblica, minacciando i trasgressori con una sanzione di 135 euro. Una decisione drastica motivata anche dalla frequenza di incidenti mortali causati dalle cadute di numerosi visitatori. Questi, infatti, non si rendono conto del pericolo perché vedono la vegetazione, incolumi del fatto che sotto è cava perché la parete è crollata.

Un ulteriore problema riguarda i costi delle operazioni di soccorso, che variano dai 900-1.000 euro all’ora, mentre quelli in elicottero tra i 2.500-3.000 euro all’ora. Oltre la multa, quindi, ai trasgressori verrà addebito anche il costo degli interventi di salvataggio.

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Tre spiagge paradisiache della Puglia vengono premiate con la Bandiera Blu

Tra le regioni balneari d’Italia più amate c’è la Puglia: dal Salento alla costa di Bari, si spazia tra tantissime spiagge che hanno fatto la storia della regione. Le Bandiere Blu del 2025 sono state assegnate e se a livello nazionale salgono a 246 in totale, nella regione si guadagnano 3 new entry portando il totale a 27. Le mete insignite hanno dato l’opportunità alla località di mostrare in che modo si stia impegnando sia nell’offrire servizi top quality, sia nella gestione sostenibile dell’ambiente marino.

I ventisette stendardi sventolano dalle scogliere del Gargano alle distese sabbiose del Salento senza dimenticarsi della costa barese. Proprio la varietà di paesaggi del litorale hanno fatto sì che questo territorio diventasse prezioso e apprezzato in tutto il mondo.

Castrignano del Capo la Bandiera Blu di Lecce novità 2025

Tra le nuove Bandiere Blu 2025 per la Puglia c’è una splendida località balneare in provincia di Lecce.  Simbolo del Salento, questo luogo balneare dallo scenario spettacolare e affacciato proprio sul mar Ionio ha conquistato il prestigioso riconoscimento per la pulizia del mare e la gestione sostenibile del territorio.

Castrignano del Capo in Puglia

Fonte: iStock

Castrignano del Capo, la nuova Bandiera Blu in Puglia

Margherita di Savoia la nuova Bandiera Blu 2025 per la Puglia

La prima new entry tra le Bandiere Blu del 2025 in Puglia è Margherita di Savoia, apprezzata per le storiche saline e la spiaggia sabbiosa. Grazie a queste caratteristiche entra ufficialmente nella lista delle mete balneari premiate e porta la provincia di Barletta-Andria-Trani ad avere un prezioso riconoscimento in più.

Pulsano la spiaggia Bandiera Blu di Taranto novità

Anche Pulsano, rinomata per le sue spiagge dorate e le acque cristalline della provincia di Taranto, ottiene per la prima volta la Bandiera Blu. Il premio è arrivato per la valorizzazione del patrimonio naturale e il rispetto dei rigorosi standard ambientali richiesti a livello internazionale.

Le spiagge Bandiera Blu in Puglia

Nel 2025 la Puglia si consolida come un punto di riferimento per il turismo balneare di qualità. Le spiagge della Puglia ottengono ben 27 Bandiere Blu, un riconoscimento importante in Italia che contribuisce alle 246 distribuite su tutto il territorio nazionale.

L’ambito riconoscimento premia tanto la straordinaria limpidezza delle acque pugliesi, quanto la gestione responsabile delle spiagge, la sicurezza, l’accessibilità e la cura dei servizi offerti. A trainare il successo della regione ci sono le coste della provincia di Bari, dove Polignano a Mare e Monopoli si confermano eccellenze assolute, grazie a politiche ambientali lungimiranti e a una valorizzazione intelligente del patrimonio naturale.

Le new entry, Castrignano del Capo, Margherita di Savoia e Pulsano, fanno sì che il territorio si distingua a livello nazionale affermandosi come una delle protagoniste della sostenibilità costiera, abbracciando un modello di sviluppo turistico rispettoso dell’ambiente e capace di attrarre visitatori da tutto il mondo.

Tutte le 27 Bandiere Blu della Puglia:

  • Foggia: Isole Tremiti, Rodi Garganico, Peschici, Vieste, Zapponeta.
  • Barletta-Andria-Trani: Margherita di Savoia, Bisceglie.
  • Bari: Polignano a Mare, Monopoli.
  • Brindisi: Fasano, Ostuni, Carovigno.
  • Lecce: Lecce, Melendugno, Castro, Castrignano del Capo, Patù, Salve, Ugento, Gallipoli, Nardò.
  • Taranto: Ginosa, Castellaneta, Leporano, Maruggio, Manduria, Pulsano
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Queste spiagge da sogno in Sardegna sono state premiate con la Bandiera Blu

In Italia sono 246 le località balneari che hanno ottenuto la Bandiera Blu 2025, un aumento di 10 meraviglie su tutto il territorio nazionale e molte di queste si trovano proprio in Sardegna. L’isola si posiziona settima in Italia per numero di stendardi: sono 16 le località premiate.

San Teodoro la nuova Bandiera Blu 2025 in Sardegna

Se sono 246 le Bandiere Blu del 2025, 16 sventolano proprio sulle spiagge più belle della Sardegna. L’isola che sta provando a mettere l’ingresso a numero chiuso su molte meraviglie per preservarne la bellezza e l’equilibrio ha una grande novità per quest’estate. La nuova località premiata è in provincia di Sassari, si tratta di San Teodoro.

La grande novità evoca subito i pomeriggi al sole e i tanti tuffi; a fare in modo che il comune conquistasse il premio ci ha pensato La Cinta, una spiaggia infinita di sabbia bianca finissima con un mare estremamente blu. Si tratta di un traguardo che unisce l’orgoglio con la promessa di custodire intatto un patrimonio naturale unico al mondo.

Bandiere Blu 2025 in Sardegna

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La Cinta, l’incantevole spiaggia di San Teodoro premiata con Bandiera Blu nel 2025

Dietro queste acque cristalline e questi litorali da cartolina c’è molto di più di un paesaggio mozzafiato: c’è la scelta consapevole di adottare pratiche virtuose, di investire nella depurazione delle acque reflue, nella gestione responsabile dei rifiuti e nella promozione di politiche ambientali lungimiranti. Un percorso che coinvolge amministrazioni locali, cittadini e visitatori in un patto silenzioso ma potentissimo: rispettare e proteggere la natura che regala emozioni senza tempo.

San Teodoro diventa così simbolo e ambasciatore di una Sardegna che non si limita a incantare, ma che educa, ispira e guida. Passeggiando lungo la sottile lingua di sabbia de La Cinta, con i fenicotteri rosa che si stagliano sullo sfondo della laguna, ci si rende conto che la vera ricchezza dell’isola è la sua capacità di armonizzare turismo e conservazione, sogno e responsabilità.

Chi arriva qui sa di entrare in un ecosistema prezioso, dove ogni gesto conta: dal rispetto delle dune al corretto smaltimento dei rifiuti, ogni piccolo atto contribuisce a mantenere intatta questa oasi di bellezza selvaggia.

Le Bandiere Blu in Sardegna

La Sardegna sale a 16 Bandiere Blu nel 2025, l’Isola con l’ingresso di San Teodoro è tra le località italiane più premiate riconoscendo la meraviglia del mare, la conservazione naturale e le bellissime spiagge.

La magia della Sardegna non si ferma a San Teodoro. L’isola ha saputo anche tenersi strette tutte le bandiere conquistate negli anni precedenti, non perdendone neppure una. Un segno concreto e incoraggiante che testimonia un impegno continuo e condiviso nella tutela del territorio.

Possiamo dire che la Sardegna si conferma un faro di sostenibilità, un esempio concreto di come si possa accogliere il mondo di turisti senza perdere l’anima più autentica. E con la new entry di quest’anno l’isola invita ancora una volta a godersi tramonti infuocati, acque trasparenti e i silenzi carichi di poesia.

I comuni Bandiera Blu in Sardegna nel 2025 sono:

  • Castelsardo, Sacro Cuore / Ampurias, Madonnina / Stella Maris, Ex Palazzo Americani
  • Sorso, Spiaggia della Marina, Marina di Sorso
  • Sassari, Porto Ferro, Porto Palmas, Platamona Rotonda
  • Santa Teresa Gallura, La Taltana – Santa Reparata, Zia Culumba , Rena Bianca, Rena Ponente, Conca Verde, La Marmorata
  • Aglientu, Vignola Mare, Rena Majore, Lu Chiscinagghju
  • Trinità d’Agultu e Vignola, La Marinedda, Spiaggia Lunga Isola Rossa, Cala Sarraina
  • Badesi, Baia delle Mimose-Pirotto Li Frati, Li Mindi, Li Junchi, Lu Poltu Biancu
  • La Maddalena, Bassa Trinità, Carlotto/Nido d’Aquila, Cala Garibaldi/Due mari/Relitto (Isola di Caprera), Spiaggia del pesce (Isola di Santo Stefano), Lo Strangolato, Monte d’a Rena, Porto Lungo, Spalmatore, Tegge
  • Palau,  Isolotto, Palau Vecchio
  • Budoni, Baia di Budoni
  • San Teodoro, La Cinta (new entry 2025)
  • Oristano,  Torregrande
  • Tortolì, Porto Frailis, Ponente, Orrì Foxilioni, Muxì, Lido di Orrì, Lido di Cea, San Gemiliano, Le Piscinette
  • Bari Sardo, Bucca ‘e Strumpu/Torre di Barì/Sa Marina
  • Quartu Sant’Elena, Mari Pintau, Poetto
  • Sant’Antioco, Maladroxia / Coacuaddus