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II lato magico e oscuro delle aurore boreali: miti, leggende e curiosità

Assistere al fenomeno naturale dell’aurora boreale è sulla lista dei desideri di ogni viaggiatore. Sappiamo che l’aurora boreale, o aurora polare, è provocata dall’interazione tra le particelle cariche provenienti dal sole e la magnetosfera terrestre. Eppure, queste luci blu, rosse, gialle, verdi e arancioni che si spostano delicatamente e cambiano forma come tende mosse dal vento, visibili solo di notte, non sono sempre state spiegate con queste parole.

Molti popoli consideravano l’apparizione dell’aurora boreale un segno di buon auspicio, per altri, invece, un evento funesto, presagio di avvenimenti negativi. E se Galileo Galilei la chiamò ufficialmente Aurora Borealis nel 1619, dal nome della dea romana dell’alba ‘Aurora’ e dalla parola ‘borealis’, ovvero ‘nordica’, la popolazione Sami, invece, collegò il nome a una credenza locale.

Scopriamo insieme il lato magico e oscuro delle aurore boreali, tra miti, leggende e curiosità.

I finlandesi e la volpe di fuoco

In Finlandia, la parola usata per indicare l’aurora boreale è revontulettraducibile con “fuochi di volpe”. La volpe di fuoco è una creatura mitica e sfuggente, una preda molto ambita dai cacciatori. Secondo la leggenda, chiunque fosse riuscito a catturarla sarebbe diventato ricco e famoso.

Mentre corre lungo le colline, la coda fiammeggiante della volpe agita cristalli di neve nel cielo e la pelliccia graffia gli alberi, incendiando i cieli e provocando l’effetto dell’aurora boreale. In questa leggenda c’è un piccolo elemento di verità poiché la pelliccia può caricarsi di energia statica, producendo scintille.

Un’altra spiegazione per il nome finlandese è la parola repo, che significa incantesimo. In questo senso, le aurore erano provocate da fuochi d’incantesimo, causate dall’incontro tra le forze dell’oscurità e della luce che combattevano nel cielo.

L'aurora boreale

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L’aurora boreale in Finlandia

I Sami e gli spiriti dei defunti

Il popolo indigeno dei Sami si riferisce all’aurora boreale con il termine guovssahasat, la cui radice ‘guovssu’ rimanda al bagliore dell’alba o del tramonto (la parola intera si può tradurre con ‘luce del mattino’ o ‘luce della sera’). Guovssahasat, però, viene utilizzata anche per indicare la ghiandaia siberiana, un uccello dal piumaggio vivace e dal carattere esuberante.

Questo doppio significato rivela una profonda connessione nelle credenze antiche: sia le aurore che la ghiandaia erano spesso considerate spiriti dei defunti. Gli antichi Finlandesi, in particolare, credevano che l’anima di un cacciatore si trasferisse in una ghiandaia siberiana, elevandola al rango di “uccello-anima” e rendendo la sua uccisione un presagio di sventura.

Uccidere un passero siberiano, quindi, portava grande sfortuna e, durante l’apparizione dell’aurora, il popolo Sami intimava i più piccoli a fare silenzio per non disturbare gli spiriti.

Il poema epico Kalevala

Nel Kalevala, l’epopea nazionale della Carelia e della Finlandia, le aurore boreali sono viste come “porte del nord” o “pilastri infuocati”. In questo contesto, il fenomeno naturale viene trasformato in un portale mistico, suggerendo un confine tra il mondo conosciuto e un regno sconosciuto. Le porte del nord, dove il nord viene visto come nemico, rappresentano quindi non solo un confine fisico, ma anche una soglia verso l’ignoto e il potenziale pericolo.

L’aurora boreale come espressione delle anime dei morti

Nel nord, il colore verde pallido delle aurore ha spinto le persone ad associarle ai morti: in Groenlandia, per esempio, immaginavano le anime dei bambini defunti giocare nel cielo.

Gli Skolt Sámi, uno dei gruppi del popolo indigeno Sami che si distingue per la loro lingua specifica, credevano che, coloro che erano stati assassinati, stessero ancora sanguinando o addirittura si ferissero nell’aldilà, causando così le aurore nel cielo. I popoli indigeni della Siberia, invece, e alcune tribù di nativi americani, credevano che i morti stessero cavalcando o giocando nel cielo e, di tanto in tanto, il sangue versato causasse la comparsa delle aurore.

Aurora boreale sui ghiacciai della Groenlandia

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L’aurora boreale sui ghiacciai della Groenlandia

I vichinghi e le aurore boreali

Nella mitologia norrena, le aurore boreali sono collegate a Odino e alle Valchirie. Odino era il capo degli dei e sovrano di Asgard, venerato da tutti i vichinghi: secondo la credenza popolare, durante ogni battaglia, Odino avrebbe scelto i guerrieri destinati a morire e a unirsi a lui nel Valhalla, la sua dimora.

Le Valchirie, guerriere a cavallo dotate di armature, lance e scudi, avevano il compito di condurre i guerrieri scelti da Odino nel Valhalla. È qui che entrano in gioco le aurore che, con la loro luce, emanata dai riflessi delle armature delle Valchirie, guidavano i guerrieri verso il Valhalla.

Altre leggende norrene affermano che l’aurora fosse il respiro dei coraggiosi soldati morti in combattimento. In altre storie, invece, si credeva che l’aurora fosse il “Ponte Bifrost”, un arco luminoso e pulsante che conduceva i guerrieri caduti al loro ultimo luogo di riposo nel Valhalla.

L’aurora in Europa

Nelle rare occasioni in cui vengono avvistate nell’Europa centro meridionale, le aurore boreali sono di colore rosso. Ecco perché le antiche popolazioni di Francia, Grecia e persino Italia le associavano al colore del sangue e quindi simbolo di cattivo auspicio. Durante la Guerra Franco-Prussiana (1870–71), per esempio, una coincidenza ha illuminato i cieli di rosso proprio quando i campi di battaglia diventarono rossi del sangue dei soldati caduti.

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Dove vedere l’aurora boreale? I luoghi migliori

Partire significa andare a caccia di meraviglie, scoprire il mondo, esplorarlo, ma anche lasciarsi affascinare dalla natura, dalle sue magie, uniche e preziose, di quelle che levano il fiato.

Ed è quello che fanno tutti coloro che scelgono di fare le valigie inseguendo le aurore boreali, incredibili manifestazioni del cielo, che lasciano senza fiato con le loro luci colorate e luminose che assumono forme differenti incendiando di fascino e meraviglia la volta celeste.

Ci sono diversi lughi da raggiungere per poterle ammirare con i loro occhi, si trovano vicine ai poli e in diversi Paesi del mondo. Le luci del nord sono particolarmente suggestive anche perché per vederle in genere ci si deve dirigere lontani dalle luci artificiali, quindi dai centri abitati, immergendosi nelle aree rurali. Lì, a stretto contatto con la natura, si deve rivolgere lo sguardo verso il cielo e avere la pazienza di attendere che avvenga la magia delle luci che danzano. Ecco i sette Paesi del mondo dove è più facile avere la fortuna di vedere l’aurora boreale.

Islanda, a caccia dell’aurora boreale

Terra di incredibile bellezza, che regala paesaggi mozzafiato grazie a una natura selvaggia e straordinaria e ai suoi paesaggi cesellati dal tempo e dagli agenti atmosferici, l’Islanda è anche una delle mete migliori per poter andare a caccia di aurore boreali, complici le lunghe notti e la vicinanza al Polo Nord. Il periodo indicato è quello che va da settembre ad aprile, in particolare tra novembre e febbraio e le mete specifiche sono davvero tante, basti sapere che è capitato che le luci del nord di vedessero addirittura da Reykjavik, la capitale.

Ma è allontanandosi da questo grande centro abitato, e dalle zone con maggiore inquinamento luminoso, che ci sono ancora più opportunità di lasciarsi ammaliare dal fascino di queste incredibili luci colorate che danzano nel cielo restituendo delle vere e proprie opere d’arte destinate a svanire.

Ci sono davvero tantissimi tour che propongono l’esperienza e le zone da tenere in considerazione sono numerose. Ad esempio, ci si può dirigere verso la foresta di Heiðmörk, vicinissima alla capitale, oppure raggiungere il Parco Nazionale di Thingvellir che si trova nella zona sudoccidentale dell’isola ed è un’area naturale protetta iscritta nei patrimoni dell’Umanità Unesco. Senza dimenticare un centro urbano: si tratta di Hella, cittadina che si trova a circa 90 chilometri da Reykjavik.

Spingendosi verso nord, poi, si può arrivare ad Akureyri, nota anche come Città del sole di mezzanotte, le zone limitrofe sono destinazioni perfette per vedere l’aurora boreale, che non è mai garantita essendo un fenomeno naturale. Esistono però dei siti ufficiali da tenere monitorati per seguire le condizioni meteo e le attività delle aurore boreali.

Islanda: Hella dove vedere l'aurora boreale

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Viaggio in Islanda a Hella per vedere l’aurora boreale

Finlandia, uno dei posti dove vedere le luci del Nord

Da fine agosto ad aprile la Finlandia del nord regala la magia dell’aurora boreale ai suoi visitatori, soprattutto in Lapponia dove si stima sia visibile per circa 200 notti all’anno. Il consiglio è il seguente: maggiormente si sale verso il Polo più si avrà l’opportunità che le luci incendino il cielo con la sua suggestione.

Servono notti buie, distanza dalle città e dai centri abitati e il periodo giusto dell’anno, per cogliere al volo la fortuna di vederle. Tra i suggerimenti vi è quello di trovare una zona aperta, di immergersi nella natura e di attendere il momento in cui il cielo è sereno (monitorando il meteo). Poi non si deve fare altro che lasciare che la magia avvenga.

È bene sapere che esiste una pagina su Internet – a cura dell’Istituto meteorologico finlandese – con le previsioni in merito alle luci del nord.

La Lapponia è la regione più settentrionale della Finlandia e qui la natura è meravigliosa, oltre a essere un posto che offre la possibilità di vivere esperienze uniche. Tra le tante vale la pena ricordare che è qui che si trova Rovaniemi, dove si può visitare la casa di Babbo Natale, ma anche dove si può attraversare il Circolo Polare Artico e rimanere incantati dall’aurora boreale che colora il cielo notturno. Una destinazione unica.

Finlandia: l'aurora boreale

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Finlandia: dove vedere l’aurora boreale

Svezia, le destinazioni migliori per l’aurora boreale

Anche la Lapponia svedese è una delle destinazioni più gettonate per vedere l’aurora boreale. Il momento giusto è il periodo che va da settembre a marzo.

La cittadina di Kiruna è una meta da tenere in considerazione dai viaggiatori che raggiungono la Svezia alla ricerca di aurore boreali: ha un territorio molto vasto che si estende oltre l’area urbana, inoltre ha una grande peculiarità, quella di essere in movimento. La ragione è semplice: è in atto una trasformazione e ricollocazione urbana, che prevede che il centro venga spostato di tre chilometri a est.

All’interno del suo territorio vi è il parco nazionale Abisko dove arrivano tantissime persone attratte dalla possibilità di ammirare l’aurora boreale, anche perché qui vi è quello che viene definito “buco blu” o “blue hole”, un fenomeno meteo grazie al quale il cielo è spesso limpido: lo scenario perfetto per vedere le luci del nord. E sempre nella medesima location vi è anche l’Aurora Sky Station di Abisko posto a mille metri di altitudine, circa, sul monte Nuolja.

Abisko in Svezia: l'aurora boreale

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Abisko in Svezia per ammirare l’aurora boreale

L’aurora boreale in Norvegia: dove andare

Da fine settembre a fine marzo la Norvegia diventa la destinazione di coloro che vogliono vedere l’aurora boreale. Basta dirigersi nella zona più settentrionale del Paese, lì dove fiordi e montagne regalano una scenografia mozzafiato, ma dove non mancano centri urbani di dimensioni differenti, una cultura autentica e spazi in cui sentirsi davvero lontano da tutti e da tutto.

E la meraviglia delle luci del nord non è l’unica attrattiva della zona che offre tantissimo a tutti coloro che sono alla ricerca di cultura locale e di attività nel mezzo della natura.

Tra le località suggerite vi è Tromso, una delle mete più interessanti per vedere il fenomeno, oppure il vicino lago di Prestvannet o altre località limitrofe. È importante sapere che esistono diversi tour per tutti i gusti.

In alternativa si può scegliere Bodo la “capitale” del Nordland norvegese, location molto interessante con tante meraviglie da scoprire. Ed è qui che vi sono speciali panchine per vedere la danza delle luci nel cielo. Da segnare anche le isole Lofoten o le Vesteralen, queste ultime sono una tappa “obbligata” anche per coloro che sognano di vivere l’esperienza del whale watching.

Norvegia: l'aurora boreale a Tromso

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Norvegia: l’aurora boreale a Tromso

La Scozia delle luci del nord

Nel nord della Gran Bretagna, nella parte più settentrionale della Scozia, l’autunno e l’inverno sono le stagioni ideali per ammirare le luci del nord.

Ci sono alcune località indicate per avere più opportunità di non perdersi il fenomeno. Ad esempio, le isole Ebridi, qui viene consigliato di dirigersi a Lewis, Harris e sulla punta più a nord di Skye. Da non perdere anche Shetland, Orcadi e Caithness, ma anche le due coste orientale e occidentali. In particolare, nella seconda area, si possono raggiungere località come Applecross e Lochinver.

Scozia Aurora boreale a Skye

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Aurora boreale a Skye in Scozia

Alaska, nelle terre selvagge alla ricerca dell’aurora boreale

Usciamo dall’Europa e ci dirigiamo in America del Nord, negli Stati Uniti. In particolare in Alaska terra da scoprire che evoca avventure indimenticabili. Qui vi è una delle mete più apprezzate per cercare l’aurora boreale, si tratta di Fairbanks, nota anche con il nome di Golden Heart City. Il periodo migliore per raggiungerla è quello che va dal 21 agosto al 21 aprile e qui si possono vivere esperienze indimenticabili come quella di una gita nel mezzo della natura a bordo di una slitta trainata da cani, oppure visitare musei e luoghi in cui entrare in contatto con la cultura e la storia del posto.

Anchorage, poi, è un’altra meta interessante: è stata definita una delle città più vivibili degli Stati Uniti, è immersa in una zona dotata di una natura straordinaria e da qui si può partire per andare alla ricerca dello spettacolo delle luci che danzano nel cielo.

Location imperdibili anche per entrare in contatto con un Paese estremamente affascinante e in cui la natura è incontaminata.

Aurora boreale Fairbanks Alaska

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Aurora boreale a Fairbanks in Alaska

Canada, i posti imperdibili per vedere le luci che danzano nel cielo

Quando si programma un viaggio spesso ci sono più ragioni che concorrono alla decisione della meta finale. E il Canada è uno di quei Paesi del mondo che ne offre davvero tante: il suo territorio regala paesaggi di incredibile bellezza, in cui la natura offre alcuni scenari maestosi, con le sue foreste, le montagne e senza dimenticare le praterie, ma anche i centri urbani e la cultura locale.

E qui si può assistere anche alla magia delle luci danzanti nella volta celeste, sfumature cangianti e meravigliose che impreziosiscono il cielo.

Ma dove vedere l’aurora boreale in Canada? Una delle aree più interessanti si trova nella zona nord-ovest ed è il Yukon con i suoi paesaggi che fanno sentire nel mezzo della natura più selvaggia. Si tratta di una zona non molto abitata, per questo è l’ideale per assistere all’aurora boreale, ma anche per sentirsi parte di un viaggio avventuroso.

Poi vi è Churchill nella provincia Manitoba, è la capitale mondiale dell’orso polare ed è un piccolo centro abitato, ma particolarmente interessante per tutti coloro che vogliono vedere le luci del nord che qui stupiscono per la maggior parte dell’anno e, in particolare, a gennaio, febbraio e marzo.

Da non perdere anche la zona di Yellowknife, che si trova nei territori del Nord-Ovest a circa 400 chilometri a sud del Circolo Polare Artico. Da raggiungere soprattutto in autunno e in inverno, anche se non mancano avvistamenti nel periodo estivo.

Luoghi speciali, sparsi per il mondo, che offrono a chi li raggiunge la possibilità di vivere un’esperienza di quelle che resteranno per sempre tra le più preziose: la vista dell’aurora boreale.

Canada: aurora boreale a Yellowknife

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Canada: lo spettacolo dell’aurora boreale a Yellowknife
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Groenlandia: cosa fare sull’Isola dei ghiacci eterni e delle aurore magiche

Gli iceberg sono imponenti (per ora), la tundra è incontaminata e le viste dell’aurora boreale sono imbattibili, la Groenlandia ha davvero tutte le carte in regola per diventare un’attrazione turistica di punta. E, in un certo senso, lo sta diventando, attirando anche l’attenzione di chi non la vede tanto quanto un luogo da visitare, ma da conquistare per sfruttarne posizione geografica e risorse naturali.

Se non avete capito di chi stiamo parlando, ci riferiamo al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che in vista dell’indipendenza della Groenlandia dalla Danimarca (per la quale ci sarà un referendum) vuole investire sull’isola beneficiando, probabilmente, delle sue future debolezze economiche.

Per ora, è possibile godere appieno delle sue bellezze paesaggistiche anche grazie al nuovo aeroporto aperto a Nuuk, inaugurato il 28 novembre 2024 per poter accogliere voli transatlantici diretti da e verso la capitale della Groenlandia. L’isola, quindi, sta diventando sempre più accessibile e, se sognate di visitarla, questi sono i nostri consigli su cosa vedere, cosa fare e come organizzare il vostro viaggio.

Dove si trova la Groenlandia

La Groenlandia è l’isola più grande al mondo, situata nell’estremo nord-est del continente nordamericano, tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Artico. Colonia danese fino alla metà del ‘900, attualmente fa parte del Regno di Danimarca pur avendo un ampio grado di autonomia, giocando un ruolo chiave anche dal punto di vista geopolitico, soprattutto per la NATO e gli Stati Uniti.

Cosa vedere in Groenlandia

Non c’è dubbio che le migliori cose da vedere in Groenlandia siano attrazioni naturali: d’altronde è la sua anima selvaggia che attira i visitatori nelle sue lande remote. Dagli iceberg sparsi nel mare agli animali, come le balene e le volpi artiche, fino all’aurora boreale che danza sopra le vostre teste. Non mancano anche graziose cittadine dove fotografare chiese dall’architettura particolare ed entrare in contatto con gli abitanti dell’isola.

Le città e i piccoli insediamenti

Situata lungo le rive dello stretto di Davis, Sisimiut è una pittoresca città nota per le sue case colorate, il patrimonio culturale e la vicinanza alle meraviglie naturali circostanti. Essendo il secondo insediamento più grande della Groenlandia, Sisimiut potrebbe essere il posto ideale dove fare base durante il vostro viaggio. Qui potete immergervi nella cultura locale partecipando a escursioni in slitta trainata da cani durante l’inverno, esplorare i colorati mercati dell’artigianato o intraprendere i diversi sentieri escursionistici che offrono viste mozzafiato sui fiordi e sulle montagne circostanti.

Più a nord, invece, troverete Kullorsuaq, un villaggio abitato da sole 450 persone, incastonato in un paesaggio sorprendente composto da vette imponenti e scogliere spettacolari. Se invece volete conoscere meglio la cultura indigena Inuit, dovete raggiungere l’insediamento di Siorapaluk, abitato da sole 45 persone.

Sisimiut Groenlandia

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La cittadina di Sisimiut

Gli iceberg e i ghiacciai

Il nord della Groenlandia è sinonimo di iceberg e ghiacciai. Tra le attrazioni più famose citiamo il ghiacciaio in più rapido movimento del mondo, il Sermeq Kujalleq, situato vicino alla città di Ilulissat. La stessa parola “Ilulissat” significa iceberg in groenlandese!

Si dice, inoltre, che l’iceberg che affondò il Titanic abbia avuto origine proprio qui. L’area che comprende il ghiacciaio stesso e il fiordo è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2004: se desiderate avvicinarvi a un ghiacciaio in questa zona, potete navigare da Ilulissat al ghiacciaio Eqi (situato leggermente più a nord) con una gita in barca di un giorno.

Cosa fare in Groenlandia

Anche le cose da fare in Groenlandia sono strettamente legate alla natura. Se amate trascorrere le vostre giornate all’aria aperta, potrete dedicarvi a tutta una serie di attività quali trekking e sport acquatici, oltre che tour per avvistare le balene.

Trekking per vedere i ghiacciai

Alcuni ghiacciai possono essere ammirati facendo dei trekking, come l’Uunartuarsuup Sermia, molto diverso dagli altri perché situato sulla cima di una montagna. Il periodo ideale per fare questa escursione è l’estate, quando i fianchi della montagna sono privi di neve ed è più facile accedere al ghiacciaio senza attrezzature specializzate.

L’escursione in montagna fino al ghiacciaio richiede 3-4 ore a tratta e può essere impegnativa in alcuni punti, quindi considerate almeno un’intera giornata per il viaggio di andata e ritorno. Poiché il ghiacciaio è così vicino alla costa, è il punto di osservazione perfetto per godere di una vista spettacolare su Qeqertarsuaq e sulla Disko Bay, e per osservare le balene. Potete fare l’escursione in autonomia (il sentiero è segnalato) o affidandovi a uno qualsiasi degli operatori turistici locali in città.

Ghiacciaio Groenlandia

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Ghiacciaio in Groenlandia

Sport acquatici

Tra le attività più inaspettate da fare in Groenlandia c’è il SUP: i principianti possono utilizzarlo nei laghi, dove le acque sono più calme, mentre i più esperti possono partecipare a veri e propri tour di più giorni in aree più remote, in combinazione con esperienze di campeggio.

Chi è in cerca di un’avventura più estrema, può immergersi nelle acque gelide dell’Artico insieme a subacquei certificati PADI OWA per scoprire il mondo sottomarino dei fiordi. La flora e la fauna sotto la superficie oceanica si compongono di pesci gatto e ciclotteri, foreste di alghe e strani cetrioli di mare.

Tour per avvistare le balene

Tra le esperienze più belle da fare in Groenlandia c’è sicuramente un tour in barca per avvistare le balene. Quando il motore si spegne e tutti trattengono il respiro, arriva l’inconfondibile suono di una balena che espira sulla superficie dell’acqua. I tour sono condotti da un team esperto che san esattamente dove andare a trovarle e sarà anche il primo ad avvistarle!

Come raggiungere la Groenlandia

Come vi abbiamo anticipato, è stato aperto un nuovo aeroporto a Nuuk che consente di arrivare con maggiore facilità. Tuttavia non esistono voli diretti dall’Italia, quindi dovrete necessariamente fare scalo o a Reykjavik o a Copenaghen. Oltre a Nuuk, gli altri aeroporti da tenere in considerazione sono Kangerslussuaq e Ilulissat.

Quando andare in Groenlandia

La Groenlandia è una destinazione che richiede molta flessibilità, soprattutto a causa del clima che potrebbe essere instabile tutto l’anno. Se siete interessati ai classici scenari e alle attività invernali, come i giri sulle slitte trainate dai cani o per avvistare l’aurora boreale, consigliamo il periodo che va da fine settembre a maggio.

Se volete godervi appieno i suoi paesaggi naturali e trascorrere più tempo possibile all’aria aperta, allora è l’estate il periodo adatto anche grazie alle ore maggiori di luce. Questo va da maggio a settembre.

Informazioni utili e cosa sapere prima di partire

Questa è l’isola più grande del mondo e visitarla tutta durante una vacanza è quasi impossibile. Prima di partire consigliamo di scegliere un’area e di focalizzarsi su quella durante la creazione dell’itinerario.

Per quanto riguarda i vestiti da mettere in valigia, suggeriamo di vestirvi a strati e di portare con voi tutto il necessario per essere preparati a ogni cambiamento metereologico. Il meteo, infatti, è uno dei rischi maggiori per chi organizza un viaggio in Groenlandia: tenete sempre in considerazione gli aggiornamenti meteorologici e non partite senza aver prima stipulato un’assicurazione sanitaria.

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Kiruna, la città svedese che viene spostata

Si chiama Kiruna ed è una città in Svezia davvero particolare, lo è per diverse ragioni ma una spicca più delle altre: la città si sta spostando, si tratta di una vera e propria trasformazione urbana che sta coinvolgendo un terzo del territorio e circa 6mila cittadini.

Oltre a questo, è anche una location incredibile, basti pensare che è il centro abitato più settentrionale del Paese, si trova a nord del circolo polare artico e qui, oltre a una natura sorprendente, si può sperimentare il sole di mezzanotte, ma anche la notte polare, ci si può lasciare incantare dalla meraviglia dell’aurora boreale, dedicarsi allo sci o all’escursionismo immersi in un paesaggio indimenticabile.

Tutto quello che c’è da sapere su Kiruna, una città famosa anche dal punto di vista letterario dal momento che è qui che sono ambientati i libri della scrittrice Asa Larsson.

Kiruna, la città svedese che viene spostata

Non è un luogo dalla storia antica, ma senza dubbio la sua vita urbana è strettamente legata alla presenza delle sue miniere di ferro. Siamo a Kiruna, in Svezia, posto di grande bellezza e meraviglia che si trova a circa 200 chilometri dal circolo polare artico.

In realtà resti del passato più remoto hanno fatto comprendere che la zona era abitata ma per parlare della città che esiste oggi si deve fare un deciso balzo in avanti nel tempo.

La comunità qui, infatti, è nata all’inizio del XX secolo con il via alle attività minerarie, con l’insediamento posto sul basso monte Haukivaar, poi nel 1948 ha ottenuto i diritti di città e, nel medesimo periodo, ha iniziato a svilupparsi.

Ma ora è in pieno svolgimento un grande cambiamento che porterà a lasciare una parte del terreno spostando abitanti ed edifici grazie a un’importante trasformazione e ricollocazione urbana. Il nuovo centro è stato spostato tre chilometri a est da quello precedente, le strade e le ferrovie sono state deviate, alcuni edifici sono stati demoliti e ne sono stati realizzati nuovi. A tal proposito il primo a essere oggetto di inaugurazione è stato il municipio nel 2018. Mentre è a settembre 2022 che tre quartieri commerciali hanno visto la luce nel nuovo centro. Pare che queste opere termineranno nel 2035.

La ragione che sta alla base del trasferimento viene spiegata bene da LKBA, l’azienda che si occupa dell’estrazione. Sul sito ufficiale viene spiegato che sotto lì vi è una delle più grandi miniere sotterranee di ferro al mondo e che l’attività estrattiva deve essere effettuata a profondità sempre maggiori e sempre più vicino alla comunità, per questo si è dovuto procedere con il “trasloco” urbano.

A essere interessate sono circa 3mila abitazioni e un territorio che si aggira sui 450mila metri quadrati di locali pubblici e commerciali, sempre parlando di numeri sono all’incirca seimila le persone che si sono trasferite.

Alcune case sono state semplicemente spostate, come è avvenuto ad esempio con la chiesa cittadina, realizzata nel 1912 e tra le costruzioni più peculiari della città: di colore rosso, dalla forma singolare è davvero affacinante e bellissima.

Cattedrale di Kiruna in Svezia

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La bellissima cattedrale di Kiruna in Svezia

Cosa fare a Kiruna

Immersa nella natura selvaggia, a circa 200 chilometri a nord del circolo polare artico, Kiruna accoglie con la sua magia e con le tantissime cose che si possono fare qui. Anche semplicemente lasciando che sia la natura stessa a stupire: in estate con i suoi due mesi e mezzo di sole di mezzanotte, da settembre a marzo con lo spettacolo dell’aurora boreale.

Il suo territorio è vastissimo, basti pensare che si snoda su 19.447 chilometri quadrati e questi numeri rendono la città il secondo comune più grande al mondo, infine è interessante sapere che tocca altri due Paesi dell’Europa: a ovest arriva a essere il confine nazionale della Svezia con la Norvegia, mentre a est è il confine nazionale con la Finlandia.

Tra le varie meraviglie naturali da vedere vi sono foreste boreali e di betulle, tundra alpina, 6 fiumi se e oltre 6.000 laghi. Nel suo territorio si trovano il Parco Nazionale di Abisko e il Parco Nazionale di Vadvetjåkka.

E Kiruna è un luogo autentico, magico, unico nel suo genere, posto nella Lapponia svedese, avvolge i visitatori con la meraviglia di un paesaggio invernale: il clima è freddissimo (subartico) e può variare di molto da una zona all’altra del suo ampio territorio.

Qui si può sciare sia sulle piste che praticare sci di fondo, si possono programmare tante escursioni diverse, da quelle giornaliere a quelle che durano più giorni. E non può mancare una conoscenza più approfondita dell’attività mineraria, fondamentale per la zona, grazie a una visita del centro visitatori LKAB.

E poi perché non andare alla scoperta della città e del suo territorio grazie ai libri di Asa Larsson? I suoi romanzi polizieschi sono appassionanti da leggere, magari proprio mentre si visita questa incredibile città nella Lapponia svedese.

Kiruna città nella Lapponia svedese

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Kiruna, meravigliosa città nella Lapponia svedese

Come arrivare a Kiruna

Non è difficile arrivare a Kiruna: infatti è possibile giungere in questa città con tutti i mezzi. Ad esempio, in treno con viaggi notturni partendo da Stoccolma. Quando si giunge alla stazione cittadina c’è un bus navetta gratuito. Si può arrivare in aereo, ma anche giungere in automobile o autobus, un tipo di viaggio on the road che permette di scoprire il territorio svedese e i suoi paesaggi incredibili. Basti pensare che tra  Stoccolma e Kiruna ci sono 1300 chilometri di meraviglia.

Anche muoversi all’interno del vasto territorio comunale è importante e può valere la pena noleggiare un’automobile, ma non mancano i mezzi pubblici. Gli orari di apertura delle attività commerciali sono dalle 10 alle 18 dal lunedì al venerdì, sabato chiusura alle 14 e domenica tutto chiuso.

Un luogo che vale la pena visitare almeno una volta nella vita per immergersi nella bellezza della natura selvaggia.

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Aurora Boreale in un anno di foto: le più belle

Tutti sogniamo di vedere l’aurora boreale almeno una volta nella vita. Queste luci danzanti, per lo più verdi, causate dalla reazione delle particelle cariche dal sole con l’atmosfera terrestre, rappresentano uno spettacolo imperdibile e, ammettiamolo, molti di noi non solo vogliono vederle, ma anche scattare una bella foto. Tuttavia è più facile a dirsi che a farsi: ottenere lo scatto perfetto richiede non solo una bella dose di pazienza e pianificazione, ma anche la giusta attrezzatura.

Lo sanno bene i vincitori della settima edizione di Northern Lights Photographer of the Year, il concorso indetto dal blog di fotografia di viaggio Capture The Atlas. Nel corso di ogni edizione vengono selezionate le 25 foto più straordinarie scattate durante l’anno in ogni parte del mondo, dal Regno Unito al Canada, dall’Italia al Portogallo, fino al Cile e all’Australia.

Una volta raccolte, le foto più belle vengono annunciate nel mese di dicembre in concomitanza con la stagione delle aurore boreali. La qualità dell’immagine, la storia dietro lo scatto e l’ispirazione complessiva sono i fattori tenuti in considerazione dalla giuria il cui obiettivo è premiare i migliori fotografi e ispirare i prossimi a ottenere lo scatto perfetto. Qui abbiamo selezionato alcune delle più belle per ispirare anche voi perché, ricordate, nel 2025 avrete tante opportunità perché l’attività solare sarà più attiva che mai.

L’aurora boreale immortalata in Germania

Quest’anno l’aurora boreale si è mostrata anche in luoghi dove non è scontata ammirarla, come la Germania. Il fotografo Tobias Thäle ha scattato questa foto a Libenha, raccontando il momento così: “Questa notte rimarrà indimenticabile. Tra il 10 e l’11 maggio, una massiccia tempesta solare ha colpito la Terra con incredibile forza. È stata innescata da una vasta area di macchie solari e da un brillamento solare di classe X (magnitudo 1.0) accompagnato da un’espulsione di massa coronale a tutto disco (CME). I colori vividi e le proiezioni erano visibili a occhio nudo, creando uno spettacolo mozzafiato. È stata un’esperienza straordinaria e non vediamo l’ora di assistere a molte altre tempeste solari in futuro”.

Aurora boreale Germania

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Tobias Thäle

La foto “Aurora Mill” scattata in Germania

L’attesissima aurora boreale in California

Ottenere lo scatto perfetto è un mix di fortuna, preparazione e competenze. Lo sa bene il fotografo Matt Haynie che, dopo aver imparato a leggere i grafici che determinano quando le luci raggiungono le medie altitudini, e dopo svariati tentativi, ha finalmente ottenuto la foto che desiderava. “Questa foto è stata scattata durante la sesta volta che ho avuto l’opportunità di immortalarle. Il Lassen Volcanic National Park, nella California settentrionale, era l’opzione migliore, poiché fumo e nuvole minacciavano di oscurare le viste nella maggior parte delle località vicine. Sono rimasto in cima a una cresta fino alle 3 del mattino, sopportando venti gelidi che penetravano attraverso i miei strati, ma ne è valsa la pena.”

Aurora boreale California

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Matt Haynie

Foto “Coronal Mass Eruption” scattata durante l’aurora boreale in California

Un’arrampicata speciale in Nuova Zelanda

Quando la passione per l’arrampicata incontra lo spettacolo pazzesco dell’aurora boreale si ottengono fotografie incredibili, come quella scattata in Nuova Zelanda da Henry Frakes. “Ci aspettavamo una delle più forti tempeste solari del 2024, e con i vasti cieli bui dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, era l’occasione perfetta per sfruttarla al massimo. Essendo appassionato sia del cielo notturno che dell’arrampicata, ho sempre desiderato catturare l’arrampicata sotto le stelle. Di notte, siamo saliti sul ghiacciaio, navigando tra crepacci e sfruttando al meglio l’incredibile notte. Il cielo si è spostato e si è dissolto in brillanti raggi rossi che si estendevano da sud a nord. Essere circondati dal ghiacciaio, dalle montagne e dall’aurora è stata un’esperienza che ricorderò sempre.”

Aurora boreale Nuova Zelanda

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Henry Frakes

La foto “Sky and Ice” scattata in Nuova Zelanda

Un’aurora boreale rara in Francia

Non è usuale ammirare l’aurora boreale in Normandia e il fotografo Julien Looten non si è lasciato sfuggire l’occasione. “Questa rara tempesta solare di classe G5 ha regalato alla Francia uno spettacolo celeste senza precedenti. A latitudini medie, dove fenomeni del genere sono estremamente inusuali, le aurore hanno dipinto il cielo di tonalità vibranti e inaspettate. Per due anni ho inseguito questo sogno, recandomi più volte sulle celebri scogliere di Étretat. Dopo innumerevoli tentativi infruttuosi, la perseveranza è stata finalmente ricompensata”.

Aurora boreale Francia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Julien Looten

La foto “A Historic Night: Northern Lights at Étretat” scattata in Francia

L’aurora boreale illumina un paesaggio suggestivo della Russia

L’aurora di per sé è uno spettacolo che non si dimentica facilmente, ma quando compare in un luogo particolarmente suggestivo il tutto diventa ancora più magico. È successo al fotografo Sergey Korolev in Russia: “La penisola di Rybachy, è un’area naturale unica, ricca di luoghi affascinanti, costellata di spiagge di sassi e formazioni rocciose dalle forme più strane e suggestive. Mi sono innamorato di questo posto durante la mia prima visita, dieci anni fa, e da allora cerco di tornarci ogni anno, per catturare sempre nuovi scorci. Per questa immagine, ho voluto creare un concetto che sottolineasse l’importanza del luogo, con l’aurora boreale come complemento al paesaggio”.

Aurora boreale Russia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Sergey Korolev

Foto “In the Rays of the Solar Wind” scattata in Russia

Un sogno diventato realtà in Spagna

A volte non è necessario volare verso destinazioni lontane per ammirare l’aurora perché potrebbe presentarsi, quando meno ce lo aspettiamo, nel luogo in cui viviamo. Il fotografo Edén Sánchez ha descritto il momento come un sogno che si realizza: “Vedere l’aurora boreale con questa intensità nelle Asturie è un sogno diventato realtà. Ricordo di aver parlato con gli amici anni fa, dicendo: ‘Ci mancano solo le aurore…’ E quel giorno è finalmente arrivato! Ho ricevuto diversi avvisi sui social media e notifiche da alcune app mobili – tutti i segnali indicavano qualcosa di grande. La prima notte ho provato, ma non è apparso nulla. La seconda notte, tuttavia, la tempesta solare ha colpito e tutto si è allineato perfettamente. Ho potuto godermi questo incredibile sogno per tutta la notte, con un’intensità impressionante”.

Aurora boreale Spagna

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Edén Sánchez

Foto “Auroras en el Infierno” scattata in Spagna

L’aurora in uno dei luoghi più belli di Madeira

Quando viaggiamo possiamo avere tutto ben pianificato, ma quando l’aurora chiama è meglio rispondere. E il fotografo Giulio Cobianchi, seppur stanco dopo altre escursioni, ha risposto prontamente immortalando al meglio questo momento: “Non avrei mai immaginato di catturare l’aurora boreale a 32,7 gradi di latitudine nord, ma il 10 maggio 2024 è successo, mentre mi trovavo a Madeira. Dopo un tour fotografico primaverile con albe spettacolari, ma senza sosta, ero esausto. Non era previsto, ma quando gli avvisi di aurora hanno iniziato a lampeggiare e il cielo è rimasto sereno, non ho potuto resistere. Ho raggiunto Pico do Arieiro, una delle vette più alte di Madeira, percorrendo uno dei sentieri più straordinari d’Europa. Quando ho visto un bagliore rosso a nord, non potevo crederci”.

Aurora boreale Madeira

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Giulio Cobianchi

Foto “High Trails” scattata a Madeira

L’aurora suggestiva immortalata in Australia

L’aurora è in grado di rendere ancora più suggestivo qualsiasi luogo che, di per sé, è già ricco di fascino, come il Lago Toolondo in Australia. Questo scatto è stato immortalato una mattina da Baillie Farley: “Nelle prime ore del mattino, il Lago Toolondo si è trasformato in uno spettacolo di luci. Una potente tempesta solare ha dipinto il cielo di rosso, arancione e rosa, con danze luminose che si riflettevano sulla superficie placida dell’acqua. L’effetto era quasi speculare, creando un’atmosfera surreale e indimenticabile. I tronchi secchi lungo la riva si stagliavano come ombre contro il cielo notturno, mentre l’aurora boreale pulsava e tremolava, trasformando la scena in qualcosa di onirico. È stato uno di quei momenti magici, in cui il tempo sembrava sospeso. Ho trascorso il resto della notte lì, catturando diverse immagini e un timelapse fino all’arrivo dell’alba”.

Aurora boreale Australia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Baillie Farley

Foto “Lake Toolondo Aurora” scattata in Australia

Il richiamo dell’aurora boreale negli Stati Uniti

Se nel 2025 volete provare anche voi a immortalare l’aurora e scattare la foto perfetta, ricordatevi di impostare delle notifiche e degli allarmi che vi avvisino quando sta per avvenire una tempesta solare o avviate una chat di gruppo con altri fotografi. È proprio grazie a un collega che Adrian Cormier è riuscito a ottenere questo scatto incredibile: “Stavo scattando foto in uno dei miei luoghi preferiti lungo la costa di Sonoma. Intorno alle 2:30 del mattino, il mio telefono, che riceveva solo un segnale sporadico, vibrò inaspettatamente. Ricevetti un messaggio che non dimenticherò mai: un collega fotografo, che si trovava in Nepal, mi scrisse: ‘Vai il più a nord possibile prima del tramonto, stasera succede qualcosa di incredibile!’ Era stata prevista una storica tempesta geomagnetica, forse di intensità G5. Immediatamente corsi a casa per recuperare il mio zaino Atlas pieno di abbigliamento invernale. Intuitivamente, decisi di dirigermi verso il Crater Lake National Park in Oregon ed è qui che è avvenuta la magia”.

Aurora boreale Stati Uniti

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Adrian Cormier

Foto “Carpe Diem” scattata negli Stati Uniti d’America

L’aurora boreale perfetta in Italia

Anche in Italia l’aurora boreale ha lasciato molti a bocca aperta, da Nord a Sud. Un luogo in particolare ha colpito la giuria del concorso fotografico: le Dolomiti. A immortalarla è stato il fotografo Roksolyana Hilevych: “Quel giorno, dopo una tempesta di neve e pioggia mista, fortunatamente il cielo si è schiarito dopo le 20:00 (circa un’ora dopo il tramonto). Mentre mi avvicinavo al mio punto di osservazione, potevo già intravedere sfumature rosse filtrare attraverso le nuvole. L’adrenalina e l’eccitazione erano così travolgenti che ho quasi dimenticato il freddo e il vento forte, che non ha mai smesso di soffiare per tutta la notte a 2.450 metri di altitudine. Ho scattato 840 fotografie dalle 20:30 alle 5:00 del mattino, sperando di immortalare il momento perfetto”.

Aurora boreale Dolomiti

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Roksolyana Hilevych

Foto “Coronation” scattata sulle Dolomiti
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L’attività solare è più attiva che mai: ecco dove trovare l’aurora boreale perfetta nel 2025

Se osservare l’aurora boreale è uno dei vostri sogni nel cassetto, il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per realizzarlo. Gli esperti prevedono infatti che sarà un anno straordinario per ammirare questo spettacolo naturale.

L’area in cui si verifica questo fenomeno è chiamata “ovale aurorale” e si estende solitamente nelle regioni vicine al Circolo Polare Artico, ma può spostarsi verso sud durante periodi di intensa attività solare, come quello attuale rilevato recentemente dalla NASA. Questa fase, che durerà fino all’ottobre 2025, è caratterizzata da tempeste geomagnetiche che aumentano le possibilità di osservare le aurore boreali anche a latitudini insolite, pertanto le psichedeliche luci del nord saranno visibili in molte parti del mondo, inclusi Europa e Stati Uniti.

Ecco una guida a quelle che, secondo il sito Lonely Travel, sono le migliori località dove osservare la meraviglia della “fata verde”.

​Westfjords, Islanda

Nel cuore del Circolo Polare Artico, i fiordi occidentali dell’Islanda offrono cieli scuri e un clima ideale per l’osservazione dell’aurora boreale. Questa regione, caratterizzata da paesaggi remoti e montagne imponenti, garantisce condizioni perfette grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso. La montagna Bolafjall, alta 636 metri, regala viste mozzafiato e un panorama unico sui fiordi circostanti. Le notti lunghe dell’inverno artico, unite a condizioni climatiche spesso favorevoli, rendono questa località una delle migliori per vedere le “luci danzanti”, in particolare da fine settembre a marzo, quando le notti sono più buie e lunghe.

Fairbanks, Alaska

Grazie alla sua posizione strategica sotto l’ovale aurorale, Fairbanks è una delle migliori destinazioni al mondo per osservare l’aurora boreale. Da novembre a febbraio le temperature invernali rigide e i cieli limpidi contribuiscono a creare condizioni ottimali per l’osservazione, magari con una cioccolata calda al lodge Aurora Borealis o immersi nelle sorgenti termali del Chena Hot Springs Resort, dove il contrasto tra l’acqua calda e l’aria gelida amplifica la magia dell’esperienza. La città offre anche numerose attività complementari, come escursioni con slitte trainate da cani e tour fotografici dedicati all’avvistamento dell’aurora boreale.

Abisko, Svezia

Abisko, situata in Svezia a nord del Circolo Polare Artico, è famosa per il suo “buco blu,” una zona con condizioni climatiche eccezionalmente stabili che garantiscono cieli sereni per la maggior parte delle notti invernali. La stagione aurorale va da settembre a marzo, quando le montagne circostanti creano un microclima che riduce la formazione di nuvole, rendendo Abisko una delle località più affidabili per vedere l’aurora. Oltre a salire sulla torre panoramica dell’Aurora Sky Station, i visitatori possono partecipare a escursioni con racchette da neve o safari in motoslitta, aggiungendo un tocco di avventura al viaggio.

Yellowknife, Canada

La città di Yellowknife, nei Territori del Nord-Ovest canadese, si trova al centro dell’ovale aurorale ed è una delle località nordamericane dove le luci del nord si verificano con maggiore frequenza. La posizione geografica e le condizioni climatiche favorevoli assicurano agli appassionati il 98% di probabilità di avvistare l’aurora durante un soggiorno di tre notti. La cultura locale, arricchita dalle tradizioni indigene dei Dene, che chiamano il fenomeno “ya’ke ngas,” o “il cielo che si agita”, offre un’ulteriore dimensione avventurosa all’esperienza. I periodi migliori sono da agosto a settembre e da novembre ad aprile.

Tromso, Norvegia

Conosciuta come la “Porta dell’Artico”, Tromso è la città norvegese più grande a nord del Circolo Polare Artico e uno dei luoghi migliori per osservare l’aurora boreale da settembre a metà aprile. Grazie alla sua posizione, Tromso offre condizioni eccellenti per l’osservazione delle luci, che spesso appaiono come una “danzatrice verde” nel cielo. Gli amanti dell’avventura possono unirsi a spedizioni guidate, durante le quali esperti locali condividono curiosità scientifiche e storie legate al fenomeno.

Rovaniemi, Finlandia

Capitale della Lapponia finlandese, Rovaniemi combina la magia della residenza ufficiale di Babbo Natale con la possibilità di vedere l’aurora boreale. Situata proprio sul Circolo Polare Artico, questa città offre un accesso facile e molteplici opportunità per osservare le luci del nord. Tra le esperienze più entusiasmanti ci sono sicuramente l’Aurora Ice Floating, cioè l’osservazione delle luci danzanti mentre si galleggia in acque gelide indossando una tuta termica, e i tour notturni in motoslitta attraverso foreste innevate. Qui la stagione aurorale è particolarmente lunga, inizia ad agosto e termina all’inizio della primavera.

Orkney, Scozia

Le isole Orcadi, situate al largo della costa nordorientale della Scozia, da ottobre a marzo offrono un’atmosfera magica per osservare l’aurora boreale, conosciuta localmente come “Merry Dancers”. Le località più popolari per l’avvistamento includono la costa di Birsay e la collina di Wideford, che offrono ampi panorami e cieli bui. Le Orcadi, ricche di storia e tradizioni, aggiungono il loro fascino unico all’esperienza.

Dark Sky Park, Michigan

Negli Stati Uniti, l’Headlands International Dark Sky Park nei pressi del Lake Michigan rappresenta un’ottima opzione per chi vuole ammirare l’aurora boreale senza allontanarsi troppo dai centri urbani. Grazie all’assenza di inquinamento luminoso, i visitatori possono godere di cieli stellati incredibili. E se ottobre e novembre sono i mesi migliori per avvistare l’aurora boreale, nel resto dell’anno il parco è un luogo ideale per l’osservazione di stelle cadenti e altre meraviglie astronomiche.

Kangerlussuaq, Groenlandia

Nonostante la posizione remota, la cittadina situata sopra il Circolo Polare Artico è una delle mete più accessibili per osservare l’aurora boreale in Groenlandia, grazie ai voli diretti da Copenaghen. Con circa 300 giorni di cieli sereni all’anno, Kangerlussuaq offre condizioni ideali per l’osservazione, in partciolare nel periodo compreso tra settembre e aprile. Oltre all’aurora, i visitatori possono esplorare il paesaggio spettacolare della calotta glaciale della Groenlandia, rendendo il viaggio un’esperienza indimenticabile.

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Bodø, la panchina con vista sull’aurora boreale è un sogno. Come raggiungerla

L’aurora boreale è tornata a dare spettacolo infiammando i cieli dei Paesi del nord Europa e non solo. Tra le destinazioni più magiche da raggiungere in questo periodo c’è sicuramente Bodø, la “capitale” del Nordland norvegese che deve la sua fama anche e soprattutto alla fervente scena culturale.

Questa città, situata a nord del Circolo Polare Artico, è infatti una delle mete più affascinanti e attraenti per chi giunge in Norvegia. Non solo perché è il perfetto punto di partenza per chi vuole esplorare la natura selvaggia del territorio, ma anche perché è una destinazione in continua evoluzione, soprattutto dal punto di vista artistico e culturale, come dimostra il titolo di Capitale Europea della Cultura del 2024.

Insomma, i motivi per raggiungere la città sono tantissimi e, a questi, se ne aggiunge uno davvero magico. Sulla spiaggia di Ausvika infatti, ad appena 10 minuti da Bodø, sono state installate delle panchine con vista sull’aurora boreale. La visione è un sogno a occhi aperti.

Osservando l’aurora boreale in Norvegia: il posto più bello

Organizzare un viaggio in Norvegia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea, lo è perché il Paese scandinavo offre tutta una serie di paesaggi mozzafiato che si snodano tra le montagne, i ghiacciai e i profondi fiori lungo la costa. Farlo adesso, però, permette ai viaggiatori di vivere esperienze davvero uniche che lasciano senza fiato.

Questo, infatti, è il periodo perfetto per andare a caccia di aurora boreale, dato che l’attività di questo fenomeno è intensa come non mai. Gli spettacoli del cielo sono più frequenti e vivaci, e lo saranno fino al 2026, registrando un picco importante che si verifica ogni 11 anni circa.

I luoghi da raggiungere per contemplare lo show della natura a testa in su sono tantissimi, tra questi spicca la Norvegia settentrionale che, con i suoi cieli tersi e l’inquinamento luminoso ridotto al minimo, si candida a destinazione perfetta per ammirare l’aurora boreale.

E se è vero che a guardare la lista dei luoghi da raggiungere non c’è che l’imbarazzo della scelta, è altrettanto vero che c’è un posto che, più degli altri, regalerà agli avventurieri un’esperienza unica e irripetibile.

Sulla spiaggia di Ausvika – una delle più suggestive e affascinanti del Paese – sono state infatti installate delle panchine che affacciano direttamente sull’aurora boreale. Qui, ad appena dieci minuti da Bodø, il designer Sander Kommedahl ha voluto regalare un sogno a cittadini e viaggiatori di tutto il mondo.

Le sedute, progettate con l’obiettivo di permettere di godere lo show nel migliore dei modi, si affacciano sul mare e sul cielo, e possono essere utilizzate da chiunque in maniera gratuita.

Panchina sull'aurora boreale, Norvegia

Fonte: Nadia Nordskott/visitnorway.com

Le panchine con vista sull’aurora boreale in Norvegia progettate dal designer Sander Kommedahl

Come avvistare l’aurora boreale: consigli utili

Bodø, e più in generale la Norvegia del nord, è la destinazione perfetta da raggiungere in questo periodo. Come abbiamo anticipato, infatti, il fenomeno dell’aurora boreale è ora nel suo picco massimo. Questo vuol dire che le probabilità di avvistare quella danza dalle infinite sfumature che infiamma il cielo sono più alte che mai.

Ma qual è il momento migliore per avvistare l’aurora boreale? I mesi ideali per ammirare il fenomeno sono quelli che vanno da ottobre a fine marzo. Per godere dello spettacolo in tutta la sua bellezza è consigliabile scegliere un luogo buio, lontano quindi dalle luci cittadine e da qualsiasi altra fonte luminosa, e volgere lo sguardo verso nord. Prima di partire per la caccia consigliamo, inoltre, di controllare le previsioni: la visione appare in tutto il suo splendore quando il cielo è terso e privo di nuvole.

La panchina con vista sull'aurora boreale a Bodø

Fonte: Nadia Nordskott/visitnorway.com

Spiaggia di Ausvika, Bodø
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Trondheim, cosa ammirare in questa magica città norvegese

Trondheim è una pittoresca e colorata città della Norvegia (il top per chi ama fare foto) che vanta tante attrazioni da visitare, molte delle quali detengono anche alcuni curiosi primati. È la terza più grande del Paese, di cui in passato è stata anche Capitale, e persino la più settentrionale delle grandi città norvegesi. Oggi Trondheim è molto amata dai turisti che sono in cerca del buon cibo grazie alle sue tipicità a tavola, da coloro che desiderano avvistare l’aurora boreale, e dai viaggiatori che puntano a scoprire località uniche nel loro genere. Ecco cosa vedere a Trondheim.

Nidaros Domkirke, l’antica cattedrale

Nidaros Domkirke, che a noi italiani appare impossibile da pronunciare, è l’affascinante cattedrale della città e, parlando di primati, è anche il più grande edificio medievale in Scandinavia, la struttura gotica più settentrionale d’Europa e la chiesa più importante della Norvegia.

Costruita a partire dal 1066, nel corso degli anni è stata vittima di diversi incendi, ma oggi si presenta come una struttura in cui convergono diversi stili architettonici medievali. A colpire particolarmente è senza ombra di dubbio la sua facciata gotica, impreziosita da un numero pressoché infinito di nicchie che ospitano statue, un grande rosone centrale e due imponenti torri.

Bakklandet, luogo pittoresco

Bakklandet è un grazioso quartiere cittadino in cui sembra di essere approdati in un paesino rimasto fermo nel tempo: pieno di minute casette in legno (un tempo magazzini) dipinte con colori pastello, offre diverse gallerie, negozi, bar e ristoranti, tutti abbelliti da piante e panchine.

Il visitatore non può non notare anche tantissime porte rosse, conosciute come “il portale della felicità”, che conducono in strade strette di ciottoli, quasi fosse veramente un villaggio delle fiabe.

Bakklandet, Norvegia

Fonte: iStock

Il pittoresco quartiere di Bakklandet

Erkebispegården, elegante palazzo

In norvegese si chiama Erkebispegården, mentre in italiano è il Palazzo dell’Arcivescovo. Sorge dietro alla cattedrale e può vantare il titolo di edificio secolare più antico della Scandinavia. La sua è una struttura molto curiosa, perché ha la forma di una U e presenta anche una facciata in muratura perfettamente conservata.

Attualmente ospita un museo che mostra moltissimi oggetti risalenti a centinaia di anni fa, ma anche sculture, resti rinvenuti duranti gli scavi condotti negli anni ’90 del secolo scorso e molto altro ancora.

Festning Kristiansen, in cima a una collina

Festning Kristiansen è un’affascinante fortezza che sorge in cima a una collina da cui ammirare un panorama emozionante. Il visitatore si ritroverà al cospetto di una struttura bianchissima e minimalista, ma certamente unca nel suo genere.

La sua è una storia davvero molto particolare: è stata costruita dopo che un grande incendio, avvenuto nel 1681, ha devastato Trondheim. Poi, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzata dai tedeschi come prigione e patibolo per i membri della Resistenza Norvegese.

Stiftsgården, palazzo in legno

Lo Stiftsgården rappresenta un altro importante primato per la città: è il più grande palazzo in legno che svetta nei cieli della Scandinavia. Del resto, qui vi sono ben 140 stanze e oggi è utilizza come residenza ufficiale della famiglia reale quando viene in città.

Il palazzo dispone anche di un bellissimo giardino pubblico, da molti ritenuto come uno degli angoli più incantevoli di Trondheim.

Gamle Bybro, affascinante punto panoramico

Chi ama i panorami non può di certo perdersi Gamle Bybro, un ponte che fa credere di essere capitati in una struttura navale e che offre una vista sulla guglia di Nidarosdomen, sulle file di magazzini disposte sul lungofiume e molto altro ancora.

In sostanza chi adora fare foto non deve saltare questa tappa, perché questo ponte è davvero una location che offre scorci assolutamente pittoreschi.

Gamle Bybro, Norvegia

Fonte: iStock

Gamle Bybro, il ponte della città vecchia

Rockheim, museo della musica contemporanea

Come dice il nome, il Rockheim è un museo dedicato alla musica e, più precisamente, al pop e al rock (con particolare focus sugli artisti norvegesi). È stato ricavato all’interno di un grande ex-magazzino e si fa riconoscere per la presenza di un tetto sporgente ornato di copertine di dischi.

Torvet, piazza pittoresca

Molto interessante è anche Torvet, la piazza principale della città, in cui si tengono vari mercati ed eventi pubblici. Accoglie il visitatore con un’altissima colonna sulla cui cima riposa la statua di Olav I Tryggvason, il fondatore di Trondheim.

Sinagoga di Trondheim, tuttora attiva

Anche qui c’è un curioso primato: la Sinagoga di Trondheim è la più settentrionale d’Europa. Il suo interno è stato sistemato anche come un piccolo museo, che illustra la storia della comunità ebraica locale, purtroppo decimata dall’Olocausto. Un importante luogo di culto tuttora attivo e nato a seguito della ristrutturazione di una vecchia stazione ferroviaria del 1864.

Ringvemuseet, all’interno di un maniero

Il Ringvemuseet è un interessante museo che sorge dentro a un bellissimo maniero del XVIII secolo, dal quale poter ammirare anche un emozionante panorama sulla città e il suo fiordo.

Qui il visitatore può scoprire una collezione di ben 1500 strumenti musicali disposti in magnifiche stanze riccamente arredate. Ma non è finita qui, perché  ci sono anche 13 ettari di giardini botanici.

Trøndelag Folk Museum, museo all’aperto

Infine vi consigliamo il Trøndelag Folk Museum, un bellissimo museo all’aperto che comprende ben ottanta edifici storici tipicamente norvegesi. Possiamo quindi dire che, anche in questo caso, si parla di primato: è una delle più grandi e importanti attrazioni della Norvegia.

Ad emozionare particolarmente il visitatore sono anche le rovine di Sverresborg Slot (Castello di Sverresborg) e mulini e fattorie “abitati” da volontari che indossano abiti tradizionali.

Trondheim, Norvegia

Fonte: iStock

Veduta di Trondheim
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La tendenza di viaggio del 2025? Viaggiare in mezzo alla natura

Se state cercando esperienze uniche e autentiche, il 2025 potrebbe essere l’anno perfetto per immergervi nella natura. Secondo un recente rapporto di Expedia, il prossimo anno sarà caratterizzato da una crescente passione per i fenomeni naturali, con i viaggiatori pronti a percorrere grandi distanze pur di ammirare le meraviglie più spettacolari del pianeta.

Tali sorprendenti fenomeni, che spaziano dalle aurore boreali al plancton bioluminescente, stanno diventando veri e propri “must” per chi desidera sperimentare emozioni fuori dal comune. Scopriamo di più.

Viaggi alla scoperta dei fenomeni naturali

Nel 2025, la tendenza sarà quella di spostarsi per assistere a eventi naturali irripetibili. La suggestiva “Lista dei Fenomeni”, stilata da Expedia, vede mete come il Nord America già protagoniste, dove una recente eclissi solare ha attirato migliaia di persone verso case vacanza private e luoghi isolati per avere la migliore visuale possibile. Il desiderio di vivere simili esperienze è destinato a crescere, spingendo i turisti a cercare destinazioni inedite e incontaminate.

Tra le tappe consigliate per l’anno a venire, spicca Hokkaido, in Giappone, famosa per la danza di accoppiamento delle gru dalla corona rossa, uno spettacolo eccezionale che si svolge tra febbraio e marzo e incanta per la sua grazia e bellezza.

Spostandosi verso l’emisfero australe, vicino a Melbourne, in Australia, la Phillip Island è la casa della più grande colonia di pinguini al mondo, che sfilano ogni sera dall’oceano verso le loro tane. Si tratta di occasioni uniche per osservare da vicino la fauna marina.

L’incanto della bioluminescenza e delle maree

Se il mare è la vostra passione, non potrete perdere il fenomeno del plancton bioluminescente. L’incredibile avvenimento si può contemplare a Vero Beach, in Florida, durante i mesi estivi, quando le onde dell’oceano si illuminano di una luce a dir poco magica. Ancora, mete come le grotte della baia di Phang Nga in Thailandia o la Laguna Luminosa in Giamaica offrono esperienze simili, creando momenti indimenticabili sotto un cielo stellato.

Un altro evento da mettere in lista è quello delle straordinarie maree della Baia di Fundy, in Canada. Qui, le maree più alte del mondo permettono di camminare sul fondo dell’oceano, accanto a scogliere che raccontano una storia lunga 300 milioni di anni grazie ai fossili che custodiscono.

L’aurora boreale e altri spettacoli del cielo

Le aurore boreali continuano ad affascinare i viaggiatori di tutto il mondo, e nel 2025 saranno visibili in luoghi inediti per via dell’intensa attività solare. Lapponia, Tromsø in Norvegia, Abisko in Svezia e il Parco Nazionale di Thingvellir in Islanda rimangono tra le mete migliori per goderne, ma grazie al picco di attività solare previsto per il 2025, si potranno scorgere anche più a sud, in Paesi come il Regno Unito, la Germania e persino l’Italia.

Infine, i Parchi Internazionali dei Cieli Bui rappresentano delle vere e proprie oasi di tranquillità, lontane dall’inquinamento luminoso. Tra i più suggestivi, l’Arches National Park nello Utah consente di apprezzare migliaia di stelle incorniciate da oltre 2.000 archi di pietra. In Europa, il parco dei cieli bui nel Northumberland (contea del nord-est dell’Inghilterra) è uno dei punti migliori per l’osservazione del cielo notturno.

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L’aurora boreale torna in Italia, lo spettacolo del cielo tanto atteso

In molti speravano che tornasse e il loro desiderio è stato soddisfatto. Tra il 10 e l’11 ottobre, fenomeni luminosi innescati da una potente tempesta solare di Classe G4 hanno investito i cieli italiani da nord a sud, offrendo a chi era sveglio uno spettacolo mozzafiato. In realtà non era una sorpresa, chi aspettava di rivederla era stato prontamente avvisato dagli esperti dello Space Weather Prediction Center (Swpc) della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) che avevano predetto il suo arrivo proprio per ieri notte.

Da Milano a Modena, fino alla Sardegna, l’aurora boreale ha illuminato di nuovo di rosa i nostri cieli accompagnata da un altro fenomeno luminoso affine chiamato SAR o “Archi rossi aurorali stabili”. Questi sono un segno dell’energia termica che si disperde nell’atmosfera superiore dal sistema di correnti ad anello della Terra, un circuito a forma di ciambella che trasporta milioni di ampere attorno al nostro pianeta.

Ma perché siamo stati così fortunati, alle nostre latitudini? La spiegazione è da ricercare nel campo magnetico terrestre, colpito da un intenso flusso di particelle cariche elettricamente (plasma) scagliato dal Sole a causa di un fenomeno chiamato espulsione di massa coronale o CME. Questo evento è in grado di liberare un’enorme quantità di energia che, quando diretta verso la Terra, crea le tempeste geomagnetiche come quelle avvenute ieri sera.

La Classe G4 è la seconda in ordine di potenza con indice kp al massimo e l’Italia si trova in una posizione ideale per godere di questo fenomeno: più è violento il fenomeno della tempesta, più bassa è la latitudine in cui possono manifestarsi le aurore.

Dov’è comparsa l’aurora boreale in Italia

Sono migliaia le persone che hanno immortalato in tutta Italia l’aurora boreale di ieri notte. Quante volte durante l’arco del giorno volgiamo il nostro sguardo verso l’alto e ci lasciamo affascinare da ciò che vediamo? Di giorno cieli tersi, di un azzurro così intenso che sembra quasi finto, oppure nuvolosi che restituiscono forme a cui solo l’immaginazione può dare un nome. Di notte, poi, sono le stelle e la luna a raccontarci dell’universo e dei suoi tanti misteri. Ma se a tutto questo, poi, si aggiungono i giochi di luce e colori che regalano le aurore boreali, allora lo spettacolo raggiunge la sua massima espressione.

Così il cielo italiano si è tinto di meraviglia, da nord a sud. Dove ha regalato gli scenari migliori? Molti cittadini di Milano, Monza e della Brianza hanno immortalato questo momento, insieme a quelli in Piemonte, soprattutto nella zona di Torino, e in Emilia Romagna nelle aree di Rimini, Bellaria e Cattolica. Anche il Sud Italia è stato conquistato dallo spettacolo, dalla Sardegna alla Sicilia.

Le aurore italiane precedenti

Le aurore boreali di ieri notte sono state visibili grazie a una combinazione di fattori, in primis la potenza della tempesta solare. Questa, però, non è stata la prima volta che gli italiani hanno potuto ammirare l’aurora dai luoghi più belli delle loro città. È già successo il 10, 11 e 12 maggio scorso e il 12 agosto, soprattutto nel Nord Italia e con qualche comparsa anche al Sud.

Accadrà ancora? Questa è la domanda che, chi ancora non è riuscita ad ammirarla, si sta sicuramente ponendo. Per scoprirlo restate sintonizzati sui nostri canali o monitorate l’andamento degli archi aurorali e della scala di disturbo geomagnetico sul sito ufficiale del NOAA.