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Aurora Boreale in un anno di foto: le più belle

Tutti sogniamo di vedere l’aurora boreale almeno una volta nella vita. Queste luci danzanti, per lo più verdi, causate dalla reazione delle particelle cariche dal sole con l’atmosfera terrestre, rappresentano uno spettacolo imperdibile e, ammettiamolo, molti di noi non solo vogliono vederle, ma anche scattare una bella foto. Tuttavia è più facile a dirsi che a farsi: ottenere lo scatto perfetto richiede non solo una bella dose di pazienza e pianificazione, ma anche la giusta attrezzatura.

Lo sanno bene i vincitori della settima edizione di Northern Lights Photographer of the Year, il concorso indetto dal blog di fotografia di viaggio Capture The Atlas. Nel corso di ogni edizione vengono selezionate le 25 foto più straordinarie scattate durante l’anno in ogni parte del mondo, dal Regno Unito al Canada, dall’Italia al Portogallo, fino al Cile e all’Australia.

Una volta raccolte, le foto più belle vengono annunciate nel mese di dicembre in concomitanza con la stagione delle aurore boreali. La qualità dell’immagine, la storia dietro lo scatto e l’ispirazione complessiva sono i fattori tenuti in considerazione dalla giuria il cui obiettivo è premiare i migliori fotografi e ispirare i prossimi a ottenere lo scatto perfetto. Qui abbiamo selezionato alcune delle più belle per ispirare anche voi perché, ricordate, nel 2025 avrete tante opportunità perché l’attività solare sarà più attiva che mai.

L’aurora boreale immortalata in Germania

Quest’anno l’aurora boreale si è mostrata anche in luoghi dove non è scontata ammirarla, come la Germania. Il fotografo Tobias Thäle ha scattato questa foto a Libenha, raccontando il momento così: “Questa notte rimarrà indimenticabile. Tra il 10 e l’11 maggio, una massiccia tempesta solare ha colpito la Terra con incredibile forza. È stata innescata da una vasta area di macchie solari e da un brillamento solare di classe X (magnitudo 1.0) accompagnato da un’espulsione di massa coronale a tutto disco (CME). I colori vividi e le proiezioni erano visibili a occhio nudo, creando uno spettacolo mozzafiato. È stata un’esperienza straordinaria e non vediamo l’ora di assistere a molte altre tempeste solari in futuro”.

Aurora boreale Germania

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Tobias Thäle

La foto “Aurora Mill” scattata in Germania

L’attesissima aurora boreale in California

Ottenere lo scatto perfetto è un mix di fortuna, preparazione e competenze. Lo sa bene il fotografo Matt Haynie che, dopo aver imparato a leggere i grafici che determinano quando le luci raggiungono le medie altitudini, e dopo svariati tentativi, ha finalmente ottenuto la foto che desiderava. “Questa foto è stata scattata durante la sesta volta che ho avuto l’opportunità di immortalarle. Il Lassen Volcanic National Park, nella California settentrionale, era l’opzione migliore, poiché fumo e nuvole minacciavano di oscurare le viste nella maggior parte delle località vicine. Sono rimasto in cima a una cresta fino alle 3 del mattino, sopportando venti gelidi che penetravano attraverso i miei strati, ma ne è valsa la pena.”

Aurora boreale California

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Matt Haynie

Foto “Coronal Mass Eruption” scattata durante l’aurora boreale in California

Un’arrampicata speciale in Nuova Zelanda

Quando la passione per l’arrampicata incontra lo spettacolo pazzesco dell’aurora boreale si ottengono fotografie incredibili, come quella scattata in Nuova Zelanda da Henry Frakes. “Ci aspettavamo una delle più forti tempeste solari del 2024, e con i vasti cieli bui dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, era l’occasione perfetta per sfruttarla al massimo. Essendo appassionato sia del cielo notturno che dell’arrampicata, ho sempre desiderato catturare l’arrampicata sotto le stelle. Di notte, siamo saliti sul ghiacciaio, navigando tra crepacci e sfruttando al meglio l’incredibile notte. Il cielo si è spostato e si è dissolto in brillanti raggi rossi che si estendevano da sud a nord. Essere circondati dal ghiacciaio, dalle montagne e dall’aurora è stata un’esperienza che ricorderò sempre.”

Aurora boreale Nuova Zelanda

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Henry Frakes

La foto “Sky and Ice” scattata in Nuova Zelanda

Un’aurora boreale rara in Francia

Non è usuale ammirare l’aurora boreale in Normandia e il fotografo Julien Looten non si è lasciato sfuggire l’occasione. “Questa rara tempesta solare di classe G5 ha regalato alla Francia uno spettacolo celeste senza precedenti. A latitudini medie, dove fenomeni del genere sono estremamente inusuali, le aurore hanno dipinto il cielo di tonalità vibranti e inaspettate. Per due anni ho inseguito questo sogno, recandomi più volte sulle celebri scogliere di Étretat. Dopo innumerevoli tentativi infruttuosi, la perseveranza è stata finalmente ricompensata”.

Aurora boreale Francia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Julien Looten

La foto “A Historic Night: Northern Lights at Étretat” scattata in Francia

L’aurora boreale illumina un paesaggio suggestivo della Russia

L’aurora di per sé è uno spettacolo che non si dimentica facilmente, ma quando compare in un luogo particolarmente suggestivo il tutto diventa ancora più magico. È successo al fotografo Sergey Korolev in Russia: “La penisola di Rybachy, è un’area naturale unica, ricca di luoghi affascinanti, costellata di spiagge di sassi e formazioni rocciose dalle forme più strane e suggestive. Mi sono innamorato di questo posto durante la mia prima visita, dieci anni fa, e da allora cerco di tornarci ogni anno, per catturare sempre nuovi scorci. Per questa immagine, ho voluto creare un concetto che sottolineasse l’importanza del luogo, con l’aurora boreale come complemento al paesaggio”.

Aurora boreale Russia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Sergey Korolev

Foto “In the Rays of the Solar Wind” scattata in Russia

Un sogno diventato realtà in Spagna

A volte non è necessario volare verso destinazioni lontane per ammirare l’aurora perché potrebbe presentarsi, quando meno ce lo aspettiamo, nel luogo in cui viviamo. Il fotografo Edén Sánchez ha descritto il momento come un sogno che si realizza: “Vedere l’aurora boreale con questa intensità nelle Asturie è un sogno diventato realtà. Ricordo di aver parlato con gli amici anni fa, dicendo: ‘Ci mancano solo le aurore…’ E quel giorno è finalmente arrivato! Ho ricevuto diversi avvisi sui social media e notifiche da alcune app mobili – tutti i segnali indicavano qualcosa di grande. La prima notte ho provato, ma non è apparso nulla. La seconda notte, tuttavia, la tempesta solare ha colpito e tutto si è allineato perfettamente. Ho potuto godermi questo incredibile sogno per tutta la notte, con un’intensità impressionante”.

Aurora boreale Spagna

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Edén Sánchez

Foto “Auroras en el Infierno” scattata in Spagna

L’aurora in uno dei luoghi più belli di Madeira

Quando viaggiamo possiamo avere tutto ben pianificato, ma quando l’aurora chiama è meglio rispondere. E il fotografo Giulio Cobianchi, seppur stanco dopo altre escursioni, ha risposto prontamente immortalando al meglio questo momento: “Non avrei mai immaginato di catturare l’aurora boreale a 32,7 gradi di latitudine nord, ma il 10 maggio 2024 è successo, mentre mi trovavo a Madeira. Dopo un tour fotografico primaverile con albe spettacolari, ma senza sosta, ero esausto. Non era previsto, ma quando gli avvisi di aurora hanno iniziato a lampeggiare e il cielo è rimasto sereno, non ho potuto resistere. Ho raggiunto Pico do Arieiro, una delle vette più alte di Madeira, percorrendo uno dei sentieri più straordinari d’Europa. Quando ho visto un bagliore rosso a nord, non potevo crederci”.

Aurora boreale Madeira

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Giulio Cobianchi

Foto “High Trails” scattata a Madeira

L’aurora suggestiva immortalata in Australia

L’aurora è in grado di rendere ancora più suggestivo qualsiasi luogo che, di per sé, è già ricco di fascino, come il Lago Toolondo in Australia. Questo scatto è stato immortalato una mattina da Baillie Farley: “Nelle prime ore del mattino, il Lago Toolondo si è trasformato in uno spettacolo di luci. Una potente tempesta solare ha dipinto il cielo di rosso, arancione e rosa, con danze luminose che si riflettevano sulla superficie placida dell’acqua. L’effetto era quasi speculare, creando un’atmosfera surreale e indimenticabile. I tronchi secchi lungo la riva si stagliavano come ombre contro il cielo notturno, mentre l’aurora boreale pulsava e tremolava, trasformando la scena in qualcosa di onirico. È stato uno di quei momenti magici, in cui il tempo sembrava sospeso. Ho trascorso il resto della notte lì, catturando diverse immagini e un timelapse fino all’arrivo dell’alba”.

Aurora boreale Australia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Baillie Farley

Foto “Lake Toolondo Aurora” scattata in Australia

Il richiamo dell’aurora boreale negli Stati Uniti

Se nel 2025 volete provare anche voi a immortalare l’aurora e scattare la foto perfetta, ricordatevi di impostare delle notifiche e degli allarmi che vi avvisino quando sta per avvenire una tempesta solare o avviate una chat di gruppo con altri fotografi. È proprio grazie a un collega che Adrian Cormier è riuscito a ottenere questo scatto incredibile: “Stavo scattando foto in uno dei miei luoghi preferiti lungo la costa di Sonoma. Intorno alle 2:30 del mattino, il mio telefono, che riceveva solo un segnale sporadico, vibrò inaspettatamente. Ricevetti un messaggio che non dimenticherò mai: un collega fotografo, che si trovava in Nepal, mi scrisse: ‘Vai il più a nord possibile prima del tramonto, stasera succede qualcosa di incredibile!’ Era stata prevista una storica tempesta geomagnetica, forse di intensità G5. Immediatamente corsi a casa per recuperare il mio zaino Atlas pieno di abbigliamento invernale. Intuitivamente, decisi di dirigermi verso il Crater Lake National Park in Oregon ed è qui che è avvenuta la magia”.

Aurora boreale Stati Uniti

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Adrian Cormier

Foto “Carpe Diem” scattata negli Stati Uniti d’America

L’aurora boreale perfetta in Italia

Anche in Italia l’aurora boreale ha lasciato molti a bocca aperta, da Nord a Sud. Un luogo in particolare ha colpito la giuria del concorso fotografico: le Dolomiti. A immortalarla è stato il fotografo Roksolyana Hilevych: “Quel giorno, dopo una tempesta di neve e pioggia mista, fortunatamente il cielo si è schiarito dopo le 20:00 (circa un’ora dopo il tramonto). Mentre mi avvicinavo al mio punto di osservazione, potevo già intravedere sfumature rosse filtrare attraverso le nuvole. L’adrenalina e l’eccitazione erano così travolgenti che ho quasi dimenticato il freddo e il vento forte, che non ha mai smesso di soffiare per tutta la notte a 2.450 metri di altitudine. Ho scattato 840 fotografie dalle 20:30 alle 5:00 del mattino, sperando di immortalare il momento perfetto”.

Aurora boreale Dolomiti

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Roksolyana Hilevych

Foto “Coronation” scattata sulle Dolomiti
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L’attività solare è più attiva che mai: ecco dove trovare l’aurora boreale perfetta nel 2025

Se osservare l’aurora boreale è uno dei vostri sogni nel cassetto, il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per realizzarlo. Gli esperti prevedono infatti che sarà un anno straordinario per ammirare questo spettacolo naturale.

L’area in cui si verifica questo fenomeno è chiamata “ovale aurorale” e si estende solitamente nelle regioni vicine al Circolo Polare Artico, ma può spostarsi verso sud durante periodi di intensa attività solare, come quello attuale rilevato recentemente dalla NASA. Questa fase, che durerà fino all’ottobre 2025, è caratterizzata da tempeste geomagnetiche che aumentano le possibilità di osservare le aurore boreali anche a latitudini insolite, pertanto le psichedeliche luci del nord saranno visibili in molte parti del mondo, inclusi Europa e Stati Uniti.

Ecco una guida a quelle che, secondo il sito Lonely Travel, sono le migliori località dove osservare la meraviglia della “fata verde”.

​Westfjords, Islanda

Nel cuore del Circolo Polare Artico, i fiordi occidentali dell’Islanda offrono cieli scuri e un clima ideale per l’osservazione dell’aurora boreale. Questa regione, caratterizzata da paesaggi remoti e montagne imponenti, garantisce condizioni perfette grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso. La montagna Bolafjall, alta 636 metri, regala viste mozzafiato e un panorama unico sui fiordi circostanti. Le notti lunghe dell’inverno artico, unite a condizioni climatiche spesso favorevoli, rendono questa località una delle migliori per vedere le “luci danzanti”, in particolare da fine settembre a marzo, quando le notti sono più buie e lunghe.

Fairbanks, Alaska

Grazie alla sua posizione strategica sotto l’ovale aurorale, Fairbanks è una delle migliori destinazioni al mondo per osservare l’aurora boreale. Da novembre a febbraio le temperature invernali rigide e i cieli limpidi contribuiscono a creare condizioni ottimali per l’osservazione, magari con una cioccolata calda al lodge Aurora Borealis o immersi nelle sorgenti termali del Chena Hot Springs Resort, dove il contrasto tra l’acqua calda e l’aria gelida amplifica la magia dell’esperienza. La città offre anche numerose attività complementari, come escursioni con slitte trainate da cani e tour fotografici dedicati all’avvistamento dell’aurora boreale.

Abisko, Svezia

Abisko, situata in Svezia a nord del Circolo Polare Artico, è famosa per il suo “buco blu,” una zona con condizioni climatiche eccezionalmente stabili che garantiscono cieli sereni per la maggior parte delle notti invernali. La stagione aurorale va da settembre a marzo, quando le montagne circostanti creano un microclima che riduce la formazione di nuvole, rendendo Abisko una delle località più affidabili per vedere l’aurora. Oltre a salire sulla torre panoramica dell’Aurora Sky Station, i visitatori possono partecipare a escursioni con racchette da neve o safari in motoslitta, aggiungendo un tocco di avventura al viaggio.

Yellowknife, Canada

La città di Yellowknife, nei Territori del Nord-Ovest canadese, si trova al centro dell’ovale aurorale ed è una delle località nordamericane dove le luci del nord si verificano con maggiore frequenza. La posizione geografica e le condizioni climatiche favorevoli assicurano agli appassionati il 98% di probabilità di avvistare l’aurora durante un soggiorno di tre notti. La cultura locale, arricchita dalle tradizioni indigene dei Dene, che chiamano il fenomeno “ya’ke ngas,” o “il cielo che si agita”, offre un’ulteriore dimensione avventurosa all’esperienza. I periodi migliori sono da agosto a settembre e da novembre ad aprile.

Tromso, Norvegia

Conosciuta come la “Porta dell’Artico”, Tromso è la città norvegese più grande a nord del Circolo Polare Artico e uno dei luoghi migliori per osservare l’aurora boreale da settembre a metà aprile. Grazie alla sua posizione, Tromso offre condizioni eccellenti per l’osservazione delle luci, che spesso appaiono come una “danzatrice verde” nel cielo. Gli amanti dell’avventura possono unirsi a spedizioni guidate, durante le quali esperti locali condividono curiosità scientifiche e storie legate al fenomeno.

Rovaniemi, Finlandia

Capitale della Lapponia finlandese, Rovaniemi combina la magia della residenza ufficiale di Babbo Natale con la possibilità di vedere l’aurora boreale. Situata proprio sul Circolo Polare Artico, questa città offre un accesso facile e molteplici opportunità per osservare le luci del nord. Tra le esperienze più entusiasmanti ci sono sicuramente l’Aurora Ice Floating, cioè l’osservazione delle luci danzanti mentre si galleggia in acque gelide indossando una tuta termica, e i tour notturni in motoslitta attraverso foreste innevate. Qui la stagione aurorale è particolarmente lunga, inizia ad agosto e termina all’inizio della primavera.

Orkney, Scozia

Le isole Orcadi, situate al largo della costa nordorientale della Scozia, da ottobre a marzo offrono un’atmosfera magica per osservare l’aurora boreale, conosciuta localmente come “Merry Dancers”. Le località più popolari per l’avvistamento includono la costa di Birsay e la collina di Wideford, che offrono ampi panorami e cieli bui. Le Orcadi, ricche di storia e tradizioni, aggiungono il loro fascino unico all’esperienza.

Dark Sky Park, Michigan

Negli Stati Uniti, l’Headlands International Dark Sky Park nei pressi del Lake Michigan rappresenta un’ottima opzione per chi vuole ammirare l’aurora boreale senza allontanarsi troppo dai centri urbani. Grazie all’assenza di inquinamento luminoso, i visitatori possono godere di cieli stellati incredibili. E se ottobre e novembre sono i mesi migliori per avvistare l’aurora boreale, nel resto dell’anno il parco è un luogo ideale per l’osservazione di stelle cadenti e altre meraviglie astronomiche.

Kangerlussuaq, Groenlandia

Nonostante la posizione remota, la cittadina situata sopra il Circolo Polare Artico è una delle mete più accessibili per osservare l’aurora boreale in Groenlandia, grazie ai voli diretti da Copenaghen. Con circa 300 giorni di cieli sereni all’anno, Kangerlussuaq offre condizioni ideali per l’osservazione, in partciolare nel periodo compreso tra settembre e aprile. Oltre all’aurora, i visitatori possono esplorare il paesaggio spettacolare della calotta glaciale della Groenlandia, rendendo il viaggio un’esperienza indimenticabile.

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Bodø, la panchina con vista sull’aurora boreale è un sogno. Come raggiungerla

L’aurora boreale è tornata a dare spettacolo infiammando i cieli dei Paesi del nord Europa e non solo. Tra le destinazioni più magiche da raggiungere in questo periodo c’è sicuramente Bodø, la “capitale” del Nordland norvegese che deve la sua fama anche e soprattutto alla fervente scena culturale.

Questa città, situata a nord del Circolo Polare Artico, è infatti una delle mete più affascinanti e attraenti per chi giunge in Norvegia. Non solo perché è il perfetto punto di partenza per chi vuole esplorare la natura selvaggia del territorio, ma anche perché è una destinazione in continua evoluzione, soprattutto dal punto di vista artistico e culturale, come dimostra il titolo di Capitale Europea della Cultura del 2024.

Insomma, i motivi per raggiungere la città sono tantissimi e, a questi, se ne aggiunge uno davvero magico. Sulla spiaggia di Ausvika infatti, ad appena 10 minuti da Bodø, sono state installate delle panchine con vista sull’aurora boreale. La visione è un sogno a occhi aperti.

Osservando l’aurora boreale in Norvegia: il posto più bello

Organizzare un viaggio in Norvegia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea, lo è perché il Paese scandinavo offre tutta una serie di paesaggi mozzafiato che si snodano tra le montagne, i ghiacciai e i profondi fiori lungo la costa. Farlo adesso, però, permette ai viaggiatori di vivere esperienze davvero uniche che lasciano senza fiato.

Questo, infatti, è il periodo perfetto per andare a caccia di aurora boreale, dato che l’attività di questo fenomeno è intensa come non mai. Gli spettacoli del cielo sono più frequenti e vivaci, e lo saranno fino al 2026, registrando un picco importante che si verifica ogni 11 anni circa.

I luoghi da raggiungere per contemplare lo show della natura a testa in su sono tantissimi, tra questi spicca la Norvegia settentrionale che, con i suoi cieli tersi e l’inquinamento luminoso ridotto al minimo, si candida a destinazione perfetta per ammirare l’aurora boreale.

E se è vero che a guardare la lista dei luoghi da raggiungere non c’è che l’imbarazzo della scelta, è altrettanto vero che c’è un posto che, più degli altri, regalerà agli avventurieri un’esperienza unica e irripetibile.

Sulla spiaggia di Ausvika – una delle più suggestive e affascinanti del Paese – sono state infatti installate delle panchine che affacciano direttamente sull’aurora boreale. Qui, ad appena dieci minuti da Bodø, il designer Sander Kommedahl ha voluto regalare un sogno a cittadini e viaggiatori di tutto il mondo.

Le sedute, progettate con l’obiettivo di permettere di godere lo show nel migliore dei modi, si affacciano sul mare e sul cielo, e possono essere utilizzate da chiunque in maniera gratuita.

Panchina sull'aurora boreale, Norvegia

Fonte: Nadia Nordskott/visitnorway.com

Le panchine con vista sull’aurora boreale in Norvegia progettate dal designer Sander Kommedahl

Come avvistare l’aurora boreale: consigli utili

Bodø, e più in generale la Norvegia del nord, è la destinazione perfetta da raggiungere in questo periodo. Come abbiamo anticipato, infatti, il fenomeno dell’aurora boreale è ora nel suo picco massimo. Questo vuol dire che le probabilità di avvistare quella danza dalle infinite sfumature che infiamma il cielo sono più alte che mai.

Ma qual è il momento migliore per avvistare l’aurora boreale? I mesi ideali per ammirare il fenomeno sono quelli che vanno da ottobre a fine marzo. Per godere dello spettacolo in tutta la sua bellezza è consigliabile scegliere un luogo buio, lontano quindi dalle luci cittadine e da qualsiasi altra fonte luminosa, e volgere lo sguardo verso nord. Prima di partire per la caccia consigliamo, inoltre, di controllare le previsioni: la visione appare in tutto il suo splendore quando il cielo è terso e privo di nuvole.

La panchina con vista sull'aurora boreale a Bodø

Fonte: Nadia Nordskott/visitnorway.com

Spiaggia di Ausvika, Bodø
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Trondheim, cosa ammirare in questa magica città norvegese

Trondheim è una pittoresca e colorata città della Norvegia (il top per chi ama fare foto) che vanta tante attrazioni da visitare, molte delle quali detengono anche alcuni curiosi primati. È la terza più grande del Paese, di cui in passato è stata anche Capitale, e persino la più settentrionale delle grandi città norvegesi. Oggi Trondheim è molto amata dai turisti che sono in cerca del buon cibo grazie alle sue tipicità a tavola, da coloro che desiderano avvistare l’aurora boreale, e dai viaggiatori che puntano a scoprire località uniche nel loro genere. Ecco cosa vedere a Trondheim.

Nidaros Domkirke, l’antica cattedrale

Nidaros Domkirke, che a noi italiani appare impossibile da pronunciare, è l’affascinante cattedrale della città e, parlando di primati, è anche il più grande edificio medievale in Scandinavia, la struttura gotica più settentrionale d’Europa e la chiesa più importante della Norvegia.

Costruita a partire dal 1066, nel corso degli anni è stata vittima di diversi incendi, ma oggi si presenta come una struttura in cui convergono diversi stili architettonici medievali. A colpire particolarmente è senza ombra di dubbio la sua facciata gotica, impreziosita da un numero pressoché infinito di nicchie che ospitano statue, un grande rosone centrale e due imponenti torri.

Bakklandet, luogo pittoresco

Bakklandet è un grazioso quartiere cittadino in cui sembra di essere approdati in un paesino rimasto fermo nel tempo: pieno di minute casette in legno (un tempo magazzini) dipinte con colori pastello, offre diverse gallerie, negozi, bar e ristoranti, tutti abbelliti da piante e panchine.

Il visitatore non può non notare anche tantissime porte rosse, conosciute come “il portale della felicità”, che conducono in strade strette di ciottoli, quasi fosse veramente un villaggio delle fiabe.

Bakklandet, Norvegia

Fonte: iStock

Il pittoresco quartiere di Bakklandet

Erkebispegården, elegante palazzo

In norvegese si chiama Erkebispegården, mentre in italiano è il Palazzo dell’Arcivescovo. Sorge dietro alla cattedrale e può vantare il titolo di edificio secolare più antico della Scandinavia. La sua è una struttura molto curiosa, perché ha la forma di una U e presenta anche una facciata in muratura perfettamente conservata.

Attualmente ospita un museo che mostra moltissimi oggetti risalenti a centinaia di anni fa, ma anche sculture, resti rinvenuti duranti gli scavi condotti negli anni ’90 del secolo scorso e molto altro ancora.

Festning Kristiansen, in cima a una collina

Festning Kristiansen è un’affascinante fortezza che sorge in cima a una collina da cui ammirare un panorama emozionante. Il visitatore si ritroverà al cospetto di una struttura bianchissima e minimalista, ma certamente unca nel suo genere.

La sua è una storia davvero molto particolare: è stata costruita dopo che un grande incendio, avvenuto nel 1681, ha devastato Trondheim. Poi, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzata dai tedeschi come prigione e patibolo per i membri della Resistenza Norvegese.

Stiftsgården, palazzo in legno

Lo Stiftsgården rappresenta un altro importante primato per la città: è il più grande palazzo in legno che svetta nei cieli della Scandinavia. Del resto, qui vi sono ben 140 stanze e oggi è utilizza come residenza ufficiale della famiglia reale quando viene in città.

Il palazzo dispone anche di un bellissimo giardino pubblico, da molti ritenuto come uno degli angoli più incantevoli di Trondheim.

Gamle Bybro, affascinante punto panoramico

Chi ama i panorami non può di certo perdersi Gamle Bybro, un ponte che fa credere di essere capitati in una struttura navale e che offre una vista sulla guglia di Nidarosdomen, sulle file di magazzini disposte sul lungofiume e molto altro ancora.

In sostanza chi adora fare foto non deve saltare questa tappa, perché questo ponte è davvero una location che offre scorci assolutamente pittoreschi.

Gamle Bybro, Norvegia

Fonte: iStock

Gamle Bybro, il ponte della città vecchia

Rockheim, museo della musica contemporanea

Come dice il nome, il Rockheim è un museo dedicato alla musica e, più precisamente, al pop e al rock (con particolare focus sugli artisti norvegesi). È stato ricavato all’interno di un grande ex-magazzino e si fa riconoscere per la presenza di un tetto sporgente ornato di copertine di dischi.

Torvet, piazza pittoresca

Molto interessante è anche Torvet, la piazza principale della città, in cui si tengono vari mercati ed eventi pubblici. Accoglie il visitatore con un’altissima colonna sulla cui cima riposa la statua di Olav I Tryggvason, il fondatore di Trondheim.

Sinagoga di Trondheim, tuttora attiva

Anche qui c’è un curioso primato: la Sinagoga di Trondheim è la più settentrionale d’Europa. Il suo interno è stato sistemato anche come un piccolo museo, che illustra la storia della comunità ebraica locale, purtroppo decimata dall’Olocausto. Un importante luogo di culto tuttora attivo e nato a seguito della ristrutturazione di una vecchia stazione ferroviaria del 1864.

Ringvemuseet, all’interno di un maniero

Il Ringvemuseet è un interessante museo che sorge dentro a un bellissimo maniero del XVIII secolo, dal quale poter ammirare anche un emozionante panorama sulla città e il suo fiordo.

Qui il visitatore può scoprire una collezione di ben 1500 strumenti musicali disposti in magnifiche stanze riccamente arredate. Ma non è finita qui, perché  ci sono anche 13 ettari di giardini botanici.

Trøndelag Folk Museum, museo all’aperto

Infine vi consigliamo il Trøndelag Folk Museum, un bellissimo museo all’aperto che comprende ben ottanta edifici storici tipicamente norvegesi. Possiamo quindi dire che, anche in questo caso, si parla di primato: è una delle più grandi e importanti attrazioni della Norvegia.

Ad emozionare particolarmente il visitatore sono anche le rovine di Sverresborg Slot (Castello di Sverresborg) e mulini e fattorie “abitati” da volontari che indossano abiti tradizionali.

Trondheim, Norvegia

Fonte: iStock

Veduta di Trondheim
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La tendenza di viaggio del 2025? Viaggiare in mezzo alla natura

Se state cercando esperienze uniche e autentiche, il 2025 potrebbe essere l’anno perfetto per immergervi nella natura. Secondo un recente rapporto di Expedia, il prossimo anno sarà caratterizzato da una crescente passione per i fenomeni naturali, con i viaggiatori pronti a percorrere grandi distanze pur di ammirare le meraviglie più spettacolari del pianeta.

Tali sorprendenti fenomeni, che spaziano dalle aurore boreali al plancton bioluminescente, stanno diventando veri e propri “must” per chi desidera sperimentare emozioni fuori dal comune. Scopriamo di più.

Viaggi alla scoperta dei fenomeni naturali

Nel 2025, la tendenza sarà quella di spostarsi per assistere a eventi naturali irripetibili. La suggestiva “Lista dei Fenomeni”, stilata da Expedia, vede mete come il Nord America già protagoniste, dove una recente eclissi solare ha attirato migliaia di persone verso case vacanza private e luoghi isolati per avere la migliore visuale possibile. Il desiderio di vivere simili esperienze è destinato a crescere, spingendo i turisti a cercare destinazioni inedite e incontaminate.

Tra le tappe consigliate per l’anno a venire, spicca Hokkaido, in Giappone, famosa per la danza di accoppiamento delle gru dalla corona rossa, uno spettacolo eccezionale che si svolge tra febbraio e marzo e incanta per la sua grazia e bellezza.

Spostandosi verso l’emisfero australe, vicino a Melbourne, in Australia, la Phillip Island è la casa della più grande colonia di pinguini al mondo, che sfilano ogni sera dall’oceano verso le loro tane. Si tratta di occasioni uniche per osservare da vicino la fauna marina.

L’incanto della bioluminescenza e delle maree

Se il mare è la vostra passione, non potrete perdere il fenomeno del plancton bioluminescente. L’incredibile avvenimento si può contemplare a Vero Beach, in Florida, durante i mesi estivi, quando le onde dell’oceano si illuminano di una luce a dir poco magica. Ancora, mete come le grotte della baia di Phang Nga in Thailandia o la Laguna Luminosa in Giamaica offrono esperienze simili, creando momenti indimenticabili sotto un cielo stellato.

Un altro evento da mettere in lista è quello delle straordinarie maree della Baia di Fundy, in Canada. Qui, le maree più alte del mondo permettono di camminare sul fondo dell’oceano, accanto a scogliere che raccontano una storia lunga 300 milioni di anni grazie ai fossili che custodiscono.

L’aurora boreale e altri spettacoli del cielo

Le aurore boreali continuano ad affascinare i viaggiatori di tutto il mondo, e nel 2025 saranno visibili in luoghi inediti per via dell’intensa attività solare. Lapponia, Tromsø in Norvegia, Abisko in Svezia e il Parco Nazionale di Thingvellir in Islanda rimangono tra le mete migliori per goderne, ma grazie al picco di attività solare previsto per il 2025, si potranno scorgere anche più a sud, in Paesi come il Regno Unito, la Germania e persino l’Italia.

Infine, i Parchi Internazionali dei Cieli Bui rappresentano delle vere e proprie oasi di tranquillità, lontane dall’inquinamento luminoso. Tra i più suggestivi, l’Arches National Park nello Utah consente di apprezzare migliaia di stelle incorniciate da oltre 2.000 archi di pietra. In Europa, il parco dei cieli bui nel Northumberland (contea del nord-est dell’Inghilterra) è uno dei punti migliori per l’osservazione del cielo notturno.

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L’aurora boreale torna in Italia, lo spettacolo del cielo tanto atteso

In molti speravano che tornasse e il loro desiderio è stato soddisfatto. Tra il 10 e l’11 ottobre, fenomeni luminosi innescati da una potente tempesta solare di Classe G4 hanno investito i cieli italiani da nord a sud, offrendo a chi era sveglio uno spettacolo mozzafiato. In realtà non era una sorpresa, chi aspettava di rivederla era stato prontamente avvisato dagli esperti dello Space Weather Prediction Center (Swpc) della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) che avevano predetto il suo arrivo proprio per ieri notte.

Da Milano a Modena, fino alla Sardegna, l’aurora boreale ha illuminato di nuovo di rosa i nostri cieli accompagnata da un altro fenomeno luminoso affine chiamato SAR o “Archi rossi aurorali stabili”. Questi sono un segno dell’energia termica che si disperde nell’atmosfera superiore dal sistema di correnti ad anello della Terra, un circuito a forma di ciambella che trasporta milioni di ampere attorno al nostro pianeta.

Ma perché siamo stati così fortunati, alle nostre latitudini? La spiegazione è da ricercare nel campo magnetico terrestre, colpito da un intenso flusso di particelle cariche elettricamente (plasma) scagliato dal Sole a causa di un fenomeno chiamato espulsione di massa coronale o CME. Questo evento è in grado di liberare un’enorme quantità di energia che, quando diretta verso la Terra, crea le tempeste geomagnetiche come quelle avvenute ieri sera.

La Classe G4 è la seconda in ordine di potenza con indice kp al massimo e l’Italia si trova in una posizione ideale per godere di questo fenomeno: più è violento il fenomeno della tempesta, più bassa è la latitudine in cui possono manifestarsi le aurore.

Dov’è comparsa l’aurora boreale in Italia

Sono migliaia le persone che hanno immortalato in tutta Italia l’aurora boreale di ieri notte. Quante volte durante l’arco del giorno volgiamo il nostro sguardo verso l’alto e ci lasciamo affascinare da ciò che vediamo? Di giorno cieli tersi, di un azzurro così intenso che sembra quasi finto, oppure nuvolosi che restituiscono forme a cui solo l’immaginazione può dare un nome. Di notte, poi, sono le stelle e la luna a raccontarci dell’universo e dei suoi tanti misteri. Ma se a tutto questo, poi, si aggiungono i giochi di luce e colori che regalano le aurore boreali, allora lo spettacolo raggiunge la sua massima espressione.

Così il cielo italiano si è tinto di meraviglia, da nord a sud. Dove ha regalato gli scenari migliori? Molti cittadini di Milano, Monza e della Brianza hanno immortalato questo momento, insieme a quelli in Piemonte, soprattutto nella zona di Torino, e in Emilia Romagna nelle aree di Rimini, Bellaria e Cattolica. Anche il Sud Italia è stato conquistato dallo spettacolo, dalla Sardegna alla Sicilia.

Le aurore italiane precedenti

Le aurore boreali di ieri notte sono state visibili grazie a una combinazione di fattori, in primis la potenza della tempesta solare. Questa, però, non è stata la prima volta che gli italiani hanno potuto ammirare l’aurora dai luoghi più belli delle loro città. È già successo il 10, 11 e 12 maggio scorso e il 12 agosto, soprattutto nel Nord Italia e con qualche comparsa anche al Sud.

Accadrà ancora? Questa è la domanda che, chi ancora non è riuscita ad ammirarla, si sta sicuramente ponendo. Per scoprirlo restate sintonizzati sui nostri canali o monitorate l’andamento degli archi aurorali e della scala di disturbo geomagnetico sul sito ufficiale del NOAA.

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Quali crociere fare per vedere l’aurora boreale

L’aurora boreale è uno spettacolo naturale mozzafiato che, da millenni, ha ispirato leggende e miti in tutto il mondo, arricchendo il folklore dei Paesi nordici. Alcuni popoli vedono negli spettacolari giochi di luce gli spiriti dei defunti, mentre altri raccontano di una volpe magica che, correndo tra la neve, lanciava scintille luminose nel cielo. Un’altra suggestiva leggenda narra di fuochi accesi dal Creatore, rifugiatosi al Nord dopo aver dato vita alla Terra, come simbolo del suo amore per l’Umanità.

Ma la scienza ci offre una spiegazione altrettanto affascinante: l’aurora boreale è il risultato dell’interazione tra le particelle cariche provenienti dal sole e le molecole di gas presenti nell’atmosfera terrestre. Tali collisioni creano scie luminose dalle forme e dai colori straordinari, che si dipanano nelle notti nordiche, lasciando senza fiato chiunque abbia la fortuna di assistervi.

I momenti migliori sono tra febbraio e marzo e tra la fine di agosto e ottobre, durante gli equinozi. Se scegliete di regalarvi una crociera verso il Nord Europa, avrete l’opportunità di visitare alcuni dei luoghi più iconici per ammirare questo straordinario spettacolo della natura.

La Crociera con il postale dei fiordi in Lapponia e Capo Nord

Un viaggio che vi porterà a esplorare l’estremo nord dell’Europa, immersi in paesaggi selvaggi e incredibili. Partirete dalle foreste innevate della Lapponia, attraversando la vasta tundra norvegese, fino a raggiungere la pittoresca cittadina di Kirkenes, al confine con la Russia. Da lì, il viaggio prosegue a bordo delle moderne navi della compagnia Havila, lungo la storica rotta del postale dei fiordi, navigando tra le maestose coste della Norvegia artica.

Doppiando Capo Nord, uno dei punti più a nord del continente europeo, arriverete alla magica Tromsø, conosciuta come la capitale dell’Artico. Durante le notti, l’obiettivo sarà quello di trovarsi nel luogo perfetto per lasciarsi incantare da uno dei fenomeni naturali più straordinari. Il periodo scelto, vicino all’equinozio, è scientificamente il migliore, e la latitudine da attraversare è tra le più favorevoli per vedere le luci danzanti del cielo. Tuttavia, sarà il meteo e un pizzico di fortuna a decidere se l’aurora boreale si mostrerà in tutta la sua splendida magia durante le fredde notti artiche.

15 giorni in Norvegia da Amburgo a Capo Nord

Imbarcatevi in un viaggio invernale che parte da Amburgo e vi conduce verso le coste della Norvegia, oltre il Circolo Polare Artico e sotto la zona aurorale, dove il cielo notturno potrebbe regalarvi lo spettacolo dell’aurora boreale. L’itinerario di due settimane a bordo della crociera di Hurtigruten è pensato per chi desidera immergersi nelle meraviglie naturali del profondo Nord, con la garanzia di vivere l’esperienza magica delle luci del nord.

Attraverserete fiordi incantati, piccoli villaggi di pescatori e gemme nascoste, fino a raggiungere alcuni dei panorami più selvaggi e mozzafiato della Norvegia. Lungo il percorso, incontrerete maestosi ghiacciai, fiordi silenziosi e una variegata fauna artica. Le giornate saranno dedicate a escursioni emozionanti, tra cui ciaspolate nei paesaggi innevati, gite su slitte trainate da husky, sci di fondo (da dicembre ad aprile) e, se viaggiate tra ottobre e febbraio, potrete persino partecipare all’avvistamento delle balene.

E, se tutto questo non fosse abbastanza, il viaggio vi porterà fino a Capo Nord, dove il paesaggio artico si apre in tutta la sua magnificenza. Da settembre a marzo, l’aurora boreale sarà il coronamento di notti artiche indimenticabili.

Alla ricerca dell’aurora boreale in Groenlandia e Islanda

aurora boreale in Islanda

Fonte: iStock

Le Luci del Nord in Islanda

Da non perdere è l’occasione di ammirare con i propri occhi due delle ultime aree selvagge incontaminate del pianeta con l’itinerario di 12 giorni di Quark Expeditions Sotto l’aurora boreale: esplorando l’Islanda e la Groenlandia orientale.
Navigando lungo i Fiordi Nord Occidentali islandesi (Vestfjords) e la remota costa nord-orientale della Groenlandia, sede del più grande sistema di fiordi del mondo, scoprirete paesaggi diversi e aspri, abitati dalla fauna artica. Immersi nella bellezza selvaggia dell’Artico, sperimenterete in prima persona la cultura Inuit a Ittoqqortoormiit, visiterete antichi siti Thule ricchi di storia e apprezzerete i massicci iceberg e le imponenti scogliere su cui dimorano gli uccelli artici. Se siete fortunati, potreste anche avvistare la spettacolare aurora boreale che danza nel cielo.

Una crociera nell’incanto della Finlandia

Assistere all’aurora boreale in Finlandia a bordo di una crociera è una delle esperienze più entusiasmanti e indimenticabili. Il fascino di vedere le luci del nord danzare nel cielo notturno, mentre vi rilassate a bordo di una nave di lusso, è reso ancora più speciale dalla bellezza della costa finlandese che si svela davanti ai vostri occhi.

Compagnie come Hurtigruten, Viking Line e Finnlines propongono crociere di qualità, ognuna con il suo stile, servizi e itinerari unici. Se preferite un’esperienza più lussuosa o intima, le piccole navi possono essere l’ideale, mentre le navi più grandi offrono maggiori attività a bordo, servizi di ristorazione e intrattenimento. Altre compagnie come Aida Cruises, Tui Cruises e P&O Cruises progettano speciali itinerari per avvistare l’aurora boreale, unendo la poesia del magico fenomeno con l’esplorazione delle incantevoli città costiere.

Le crociere variano in base alla durata: alcune di tre o quattro giorni, perfette per chi ha meno tempo, mentre altre possono arrivare fino a 10 o 12 giorni, per un’esperienza più completa. A bordo, troverete ad attendervi cabine confortevoli e ristoranti che offrono cucina locale e ponti di osservazione panoramici, ideati per scorgere lo spettacolo dell’aurora boreale.

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Viaggio in Norvegia: dove vedere l’aurora boreale

Assistere allo spettacolo offerto dall’aurora boreale è una delle esperienze inserite nella lista dei desideri di molte persone. Per riuscire ad ammirarla l’organizzazione è tutto: bisogna sapere non solo dove andare per incontrare il bagliore verde e viola che compare come un effetto alieno nel cielo notturno, ma anche quando e a che latitudine. A volte bisogna avere anche un semplice tocco di fortuna nel trovare, dovunque siamo, un cielo chiaro, buio e senza nuvole.

Lo scrittore e poeta austriaco Theodor Däubler descrisse l’aurora come “un luminoso amplesso tra il sole liberato dalla terra e il sole celeste, il quale apporta la luce polare alle lunghe notti dei poli. La terra aspira a ritornare una stella splendente”. Entrando nel dettaglio per spiegarvelo meglio, questo fenomeno naturale si manifesta nell’emisfero nord del pianeta ed è prodotto da particelle elettriche che colpiscono la ionosfera creando uno spettacolo di luce incredibile.

Questo fenomeno elettrico di elettroni e protoni fa si che l’energia possa essere vista attraverso uno spettacolo luminoso anche se avviene tra i 100 e i 500 chilometri di altitudine. Scopriamo insieme dove andare e come organizzare un viaggio in Norvegia per vederlo al meglio.

Aurora Boreale: dove andare

Tra le domande più frequenti in merito a questo meraviglioso fenomeno naturale ne spicca senza dubbio una sicuramente: dov’è l’Aurora Boreale? O meglio, in quali posti è più probabile vederla? Tra i posti dove questo fenomeno è più frequente c’è sicuramente l’Alaska: la posizione a Nord di questo Stato permette infatti di ammirare fenomeni unici. Tra i territori più apprezzati ci sono Yukon, Anchorage, Denali e Fairbanks. Un’altra delle destinazioni più apprezzate è la Norvegia. Tra le zone delle Northern Lights e il Circolo Polare Artico infatti sono sempre più frequenti le Aurore Polari mozzafiato. L’Aurora Polare a Tromsø è una delle più famose e ogni anno raccoglie moltissimi turisti da tutto il mondo.
Un’altra destinazione dove vedere l’Aurora Boreale è l’Islanda: tutta l’isola offre infatti diversi punti da cui in differenti periodi dell’anno è possibile ammirare questi spettacoli di luci. La Finlandia è un altro Stato che permette di vedere l’aurora, in particolare nelle città Sodanklya e in Lapponia. In Finlandia inoltre è presente una cittadina, Luosto, dove viene suonato un allarme ogni volta che inizia l’aurora, in modo da avvisare gli abitanti e i turisti. Anche l’Irlanda è una delle destinazioni più gettonate per gli amanti dell’aurora, in particolare nella contea di Donegal e in generale nell’Irlanda del Nord. Infine un riferimento non può non essere fatto alle Isole Faroe, in Danimarca, da sempre uno dei posti più affascinanti e ricchi di tradizione legata a questo fenomeno.

Quando si vede l’Aurora Boreale in Norvegia?

Prima di programmare il tuo prossimo viaggio nei Fiordi è importante sapere quand’è che si vede l’Aurora Boreale. Il periodo adatto è generalmente dalla primavera all’inizio dell’autunno. In particolare i mesi consigliati sono da febbraio/marzo a ottobre, in corrispondenza del cadere degli equinozi. I mesi dove è più frequente il fenomeno sono febbraio e marzo, durante questo periodo infatti c’è la lunga notte polare, durante la quale spesso il cielo offre uno spettacolo di luci verdi, gialle e blu. Anche l’orario è importante: l’aurora può manifestarsi già dalle 18.00 ma la possibilità di vederla aumenta dalle 22.00 alle 23.00.

I nostri consigli sull’Aurora

Per vedere l’Aurora Boreale in Norvegia ecco qualche consiglio. Uno di questa riguarda la scelta del viaggio con o senza la luna. In entrambi i casi è possibile ammirare questo spettacolo della natura, ma con il cielo scuro senza luna il contrasto con le luci sarà ancora più bello e permetterà di scattare fotografie splendide.
Un altro consiglio è poi quello di organizzare l’escursione nel dettaglio, prenotando con anticipo in modo da assicurarsi il posto. Viaggiando in gruppo le spese possono essere ridotte, ma allo stesso tempo si rischia di avere un grande caos e di non godrai appieno dell’esperienza. Il consiglio è di organizzarsi con gruppi che non superino la dozzina di persone, in modo da dividere i costi ma allo stesso tempo di vivere l’esperienza a 360 gradi. Attenzione infine all’abbigliamento: le zone in cui si manifesta l’Aurora Boreale sono molto fredde e in alcune aree si raggiungono anche alcuni gradi sotto lo zero. Il consiglio è sempre quello di vedere le previsioni del luogo in cui si (spera) di vedere l’Aurora Boreale, in modo da studiare la probabilità di successo del fenomeno e di capire come vestirsi.

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Clima di Reykjavik, guida al periodo migliore per visitare la capitale islandese

Stai pianificando un viaggio a Reykjavik e ti chiedi quale sia il periodo migliore per visitare la capitale dell’Islanda? Vuoi sapere quali esperienze non perdere in base alla stagione? Allora questa guida dettagliata al clima di Reykjavik fa proprio al caso tuo. Che tu sogni di vedere l’aurora boreale, esplorare paesaggi innevati, o goderti le lunghe giornate estive sotto il sole di mezzanotte, qui trovi tutte le informazioni e i consigli pratici per pianificare il tuo viaggio. Scopri il periodo migliore per andare Reykjavik in base ai tuoi interessi personali e alle attività che desideri svolgere, per prepararti al meglio alla tua avventura nella capitale islandese!

Clima generale a Reykjavik

Trovandosi nella zona subartica, Reykjavik vanta un clima oceanico subpolare, caratterizzato da inverni freddi e umidi ed estati brevi e fresche. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, considerata la posizione settentrionale dell’Islanda, la città gode di temperature tutto sommato più miti rispetto ad altre località situate alla stessa latitudine. Questo grazie alla benefica influenza della Corrente del Golfo che mitiga il clima, mentre per contro l’Oceano Atlantico porta cieli mutevoli e frequenti precipitazioni durante tutto l’anno.

La capitale dell’Islanda registra una media di 148 giorni di pioggia all’anno per un totale di circa 530 mm di precipitazioni distribuiti uniformemente nell’arco dei 12 mesi, anche se pioviggini e rovesci sono più frequenti soprattutto in autunno e in inverno. Tuttavia, le piogge sono generalmente leggere e costanti e raramente si verificano forti precipitazioni. La neve è presente da novembre ad aprile.

I venti, provenienti in prevalenza da sud e sud-ovest, sono una componente costante del clima di Reykjavik. Soffiano con una media di 16 km/h, ma possono intensificarsi durante le bufere, e insieme alla forte umidità, che è intorno all’80%, possono rendere la temperatura percepita più fredda di quanto non sia in realtà. Su questo aspetto influiscono anche le ore di luce, che variano notevolmente nel corso dell’anno. Nel periodo del solstizio d’estate il sole può rimanere sopra l’orizzonte per oltre 20 ore con il verificarsi del cosiddetto fenomeno del “sole di mezzanotte”; mentre in inverno le giornate sono particolarmente buie, con 4-5 ore di luce solare nel periodo del solstizio d’inverno.

Il clima in primavera a Reykjavik

La primavera a Reykjavik è una stagione di transizione caratterizzata da un clima mutevole e dal risveglio della natura. Le ore di luce solare aumentano, le temperature iniziano gradualmente a salire dopo i rigori invernali e man mano che si avanza verso maggio, la temperatura media a Reykjavik oscilla tra 5°C e 10°C. Nonostante ciò, il clima islandese è notoriamente imprevedibile e può capitare di sperimentare bruschi cambiamenti meteorologici anche nell’arco della stessa giornata.

Le precipitazioni in primavera sono abbastanza comuni, con possibile alternanza di pioggia e neve nell’arco di poche ore. Le giornate iniziano a diventare più lunghe, un fenomeno che culmina con l’arrivo del sole di mezzanotte a giugno. A maggio, Reykjavik gode di circa 20 ore di luce al giorno, rendendo questo periodo particolarmente piacevole per i residenti e i turisti.

La primavera a Reykjavik è una stagione di grande fermento culturale e attività all’aperto. Con il disgelo, i prati e le colline circostanti si tingono di verde, gli abitanti approfittano delle giornate più lunghe per organizzare escursioni, gite in bicicletta e passeggiate nei parchi cittadini. Tra gli eventi primaverili più importanti, c’è il First Day of Summer (Sumardagurinn fyrsti), che si svolge il primo giovedì dopo il 18 aprile e segna simbolicamente l’inizio dell’estate secondo il calendario islandese tradizionale. Nonostante le condizioni meteorologiche possano essere imprevedibili, la bellezza del paesaggio islandese e la vivacità culturale della città rendono questo periodo dell’anno un momento speciale per visitare Reykjavik.

Panorama di Reykjavik

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Panorama di Reykjavik

Il Clima in Estate a Reykjavik

L’estate è uno dei periodi migliori per visitare Reykjavik, con la possibilità di praticare innumerevoli attività all’aperto, grazie a temperature medie diurne che oscillano tra 10°C e 15°C, ma nei giorni più caldi possono raggiungere anche i 20°C. Le notti, tuttavia, possono essere fresche, con le medie che scendono intorno ai 7-10°C. Le precipitazioni sono relativamente frequenti in estate, con piogge leggere e brevi che si alternano a periodi di cielo sereno.

A rendere particolarmente affascinante l’estate a Reykjavik è il fenomeno del sole di mezzanotte. Durante il solstizio d’estate, il sole non tramonta mai completamente, creando una luminosità continua per tutto l’arco delle 24 ore. Un’opportunità unica per vivere la capitale islandese in tutta la sua bellezza e fare attività outdoor nella natura circostante a qualsiasi ora del giorno o della notte. L’estate è pertanto una stagione ricca di eventi culturali, festival, concerti e manifestazioni sportive come la Midnight Sun Run, una corsa agonistica aperta a tutti sotto la luce del sole di mezzanotte.

Il Clima in Autunno a Reykjavik

In autunno le giornate diventano progressivamente più corte, con l’equinozio d’autunno a fine settembre che segna un drastico calo delle ore di luce. Le temperature iniziano a scendere gradualmente dopo l’estate: a settembre le medie si aggirano intorno a 10°C, mentre le notti possono essere fresche, con temperature sui 5°C; a ottobre, le temperature diurne scendono a circa 5°C, con minime notturne prossime allo zero; novembre registra ulteriori cali, con temperature che variano tra 0°C e 3°C durante il giorno e scendono spesso sotto lo zero di notte.

Le precipitazioni aumentano man mano che l’autunno avanza, con piogge frequenti e occasionalmente neve a partire dalla fine di ottobre e novembre. Per la sua posizione geografica sull’Atlantico settentrionale, specialmente in autunno Reykjavik è soggetta a venti forti che possono provenire sia dall’Artico che dall’Atlantico, portando aria fredda e tempeste occasionali.

In autunno, con le notti che si allungano, si creano le condizioni ideali per avvistare l’aurora boreale. Con le sue luci danzanti verdi e viola nel cielo notturno, questo spettacolare fenomeno naturale è una delle principali attrazioni autunnali e invernali dell’Islanda, che attira visitatori da tutto il mondo. Questa stagione è ideale anche per escursioni nei dintorni della città e per provare l’esperienza rilassante di un bagno nelle sorgenti termali e nelle piscine geotermiche, come la famosa Laguna Blu, particolarmente invitanti durante i freschi giorni autunnali.

Il Clima in Inverno a Reykjavik

L’inverno trasforma la città in un paesaggio incantato spruzzato di neve, con temperature fredde, notti lunghe e la possibilità di ammirare spettacolari fenomeni naturali come l’aurora boreale. L’inverno islandese è noto per la sua variabilità, con condizioni meteorologiche che possono cambiare rapidamente nel corso della giornata.

Le temperature a Reykjavik sono fredde, ma comunque relativamente miti rispetto ad altre regioni situate alla stessa latitudine, grazie alla Corrente del Golfo. Le medie diurne variano tra -1°C e 4°C, mentre le notti possono essere significativamente più fredde, con temperature che spesso scendono sotto lo zero. Dicembre e gennaio sono i mesi più freddi, con le medie che si aggirano intorno a -2°C.

Neve, pioggia e nevischio sono la norma, anche se le nevicate abbondanti sono piuttosto rare, e quando si verificano, la neve tende a sciogliersi rapidamente per le oscillazioni della temperatura. Le giornate sono brevi, con 4-5 ore di luce diurna a dicembre, aumentando gradualmente verso febbraio.

Nonostante le brevi ore di luce e le condizioni meteorologiche mutevoli, l’inverno offre numerose opportunità per praticare attività all’aperto e partecipare a eventi culturali. Si possono fare escursioni sulle colline circostanti, oppure praticare sci e snowboard nelle aree sciistiche vicine alla città.
Uno dei fenomeni naturali più affascinanti dell’inverno è l’aurora boreale, visibile soprattutto durante le notti limpide e scure, e Reykjavik, con il suo basso inquinamento luminoso, offre numerosi punti di osservazione sia in città che nei dintorni.

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Come raggiungere l’Isola di Skye in Scozia

L’Isola di Skye è un luogo magico della Scozia, che incanta i visitatori con la sua bellezza selvaggia e i paesaggi mozzafiato. Dalle maestose montagne delle Cuillin Hills alle cascate fatate delle Fairy Pools e alle formazioni rocciose uniche di Quiraing, Skye offre un’esperienza indimenticabile a chiunque abbia il privilegio di visitarla. La combinazione di natura incontaminata, storia antica e leggende affascinanti rende Skye un tesoro nascosto che vale la pena scoprire.

Questa splendida isola scozzese si trova nell’arcipelago delle Ebridi ed è costellata da villaggi di pescatori e castelli medievali. I suoi paesaggi incantati la rendono una delle mete più affascinanti del nord della Gran Bretagna, inoltre l’isola è uno dei luoghi consigliati in Scozia in cui vedere la magia dell’Aurora Boreale. Ma come arrivare in questa meravigliosa isola nella regione delle Highland? Per arrivare sull’Isola di Skye ci sono varie soluzioni.

Neist Point Isola di Skye

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Vista del faro di Neist Point sull’isola di Skye

Arrivare sull’isola di Skye in traghetto da Mallaig

Il modo più semplice per arrivare all’Isola di Skye consiste nel prendere il treno per Mallaig dalla stazione di Glasgow. La tratta Glasgow-Mallaig consente al viaggiatore di ammirare i panorami scozzesi, tra cui le magiche colline che appaiono nei film di Harry Potter. Una volta a Mallaig si sale sul traghetto fino ad Armadale.

Il viaggio sul traghetto per arrivare all’Isola di Skye impiega 45 minuti per l’attraversamento ma il tempo può variare in base alle condizioni meteo e viene effettuato dalla compagnia Caledonian MacBrayne. È possibile acquistare il biglietto nelle casse della stazione di Glasgow.

Come arrivare all’Isola di Skye da Glasgow

In alternativa, è possibile prendere l’autobus “citylink” dalla stazione di Glasgow. L’autobus attraversa il ponte che collega Skye alla Scozia continentale, lo Skye Bridge, nei pressi di Kyle of Lochalsh. Tuttavia, viaggiare con l’autobus è abbastanza caro: il biglietto cosa all’incirca 40 euro e la durata del viaggio varia dalle 5 alle 6 ore.

Come arrivare all’Isola di Skye da Edimburgo o Inverness

Qualora i viaggiatori si trovassero a Edimburgo, potrebbero recarsi presso la stazione centrale della città e prendere il treno fino ad arrivare a Inverness. Da Inverness si dovrebbe poi prendere il cambio fino a Kyle of Lochalsh. Anche quest’ultima tratta offre al viaggiatore la possibilità di ammirare gli splendidi paesaggi circostanti. Da Kyle of Lochalsh si può attraversare lo Skye Bridge a piedi oppure prendere un autobus per viaggiare fino a Kyleakin. Il biglietto dell’autobus costa all’incirca 1 euro e 30 centesimi.

Si può noleggiare un’auto sull’Isola di Skye?

Bisogna sempre ricordarsi, che non è possibile noleggiare un’automobile direttamente sull’isola, né utilizzare il servizio taxi. Motivo per cui, qualora si volesse noleggiare un’automobile a lungo tempo, bisognerebbe farlo a Glasgow. Qualora i viaggiatori volessero arrivare all’Isola di Skye con la propria automobile, potrebbero farlo seguendo le indicazioni stradali utili per raggiungere Kyle of Lochalsh. Infine, è possibile raggiungere Skye anche con una barca privata. In tal caso bisognerebbe attraccare vicino a uno dei moli situati nella parte meridionale dell’isola.

Prendetevi il tempo che vi serve perché questo tour va fatto con lentezza, senza limitarsi a visitare le zone più conosciute, come la Trotternish Peninsula o il Dunvegan Castle, ma avventurandosi nelle zone più remote, come il villaggio di Elgol. Da non perdere, anche se più turistica, una tappa alla Talisker Distillery per assaporare il vero whiskey scozzese.

5 cose da vedere sull’isola di Skye

Fairy Pools Isola di Skye

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Le Fairy Pools sull’isola di Skye
  1. Le Cuillin Hills, una catena montuosa che domina l’isola, sono una delle principali attrazioni di Skye. Queste montagne spettacolari offrono un terreno ideale per gli escursionisti esperti che cercano sfide mozzafiato. Le vette più alte, come il Sgùrr Alasdair, raggiungono i 992 metri e offrono panorami mozzafiato sulla costa e sulle isole circostanti.
  2. Le Fairy Pools sono una serie di cascate e piscine naturali formate dal fiume Brittle. L’acqua cristallina e le sfumature turchesi delle piscine creano un’atmosfera magica, che sembra provenire direttamente da un racconto di fate. Un’escursione lungo il fiume permette di attraversare ponti di pietra e di godere di paesaggi di straordinaria bellezza.
  3. Una delle formazioni rocciose più iconiche di Skye è l’Old Man of Storr. Questo monolito alto circa 55 metri emerge dalla terra come un dito puntato verso il cielo. La sua presenza imponente e il paesaggio circostante creano un’atmosfera mistica e affascinante. Gli escursionisti possono seguire un sentiero che conduce fino alla base dell’Old Man of Storr, offrendo viste spettacolari sulla penisola di Trotternish e sul mare.
  4. Quiraing è un’area di paesaggio spettacolare che offre panorami mozzafiato e sentieri avventurosi per gli escursionisti. Le sue formazioni geologiche uniche, con caratteristiche come il famoso “Needle” e il “Table”, sono il risultato di millenni di erosione. Camminare attraverso Quiraing è un’esperienza indimenticabile, e i visitatori possono ammirare le scogliere a picco sul mare e le valli profonde che si estendono all’orizzonte.
  5. Non solo Skye è famosa per la sua bellezza naturale, ma ospita anche uno dei castelli più antichi e affascinanti della Scozia. Dunvegan Castle, situato sulle rive del Loch Dunvegan, è la sede del clan MacLeod da oltre 800 anni. I visitatori possono esplorare le sale storiche del castello, ammirare i giardini lussureggianti e persino fare un’escursione in barca per visitare la roccia di MacLeod, un piccolo isolotto con una storia intrigante.
Dunvegan Castle

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Vista su Dunvegan Castle in Scozia