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Sotto cieli incantati: l’aurora boreale in Italia illumina la notte nel 2025

Un fenomeno atmosferico straordinario sta catturando gli sguardi tra gli appassionati di astronomia e gli amanti della natura: il ritorno dell’aurora boreale in Italia. Non si tratta semplicemente di un’aurora come tante, bensì di un evento innescato da una tempesta geomagnetica di grande intensità, definita dagli esperti “CME cannibale”.

L’aurora boreale in Italia, un evento piuttosto raro, è reso possibile da un mix di attività solare intensa, assenza di ostacoli locali e condizioni notturne. Per ammirarla bisogna però trovarsi in una zona favorevole e il cielo deve cooperare. Alzando gli occhi, anche in Italia: l’universo oggi potrebbe regalare un momento indimenticabile.

Cos’è la “CME cannibale” e come è arrivata in Italia

Il motore di tutto è una serie di espulsioni di massa coronale (CME) partite dal Sole nei giorni scorsi – il 9 e il 10 novembre – in particolare dalla regione solare definita AR 4274, una zona particolarmente instabile.

Due flussi sovrapposti — la seconda CME più veloce della prima — hanno creato una fusione che viene denominata “CME cannibale”: la nube magnetica risultante è quindi più densa, più veloce e impegnativa per la magnetosfera terrestre.

Questo intenso afflusso di particelle cariche ha generato una tempesta geomagnetica classificata al livello G4 (“Severa”), secondo l’agenzia americana National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA).

E quando una tempesta di tale potenza colpisce la Terra, l’ovale aurorale – normalmente confinato alle regioni polari – può estendersi verso zone più meridionali. Ecco perché l’Italia ha la possibilità di assistere a questo spettacolo.

Nelle prime ore della notte tra l’11 e il 12 novembre 2025 sono già stati segnalati avvistamenti di luci viola, rosa e fucsia lungo l’arco alpino e in altre regioni del nord ma anche in Sardegna.

Naturalmente, oltre alla spettacolarità visiva, questi fenomeni di tempesta (categoria G3 o G4) vanno tenuti d’occhio anche per le possibili ripercussioni sulle comunicazioni satellitari, sui segnali GPS e sulle reti elettriche.

Dove e quando osservare l’aurora boreale

L’evento potrebbe essere visibile anche nella notte tra il 12 e il 13 novembre. Se l’obiettivo è godersi lo spettacolo dell’aurora boreale, ci sono alcune condizioni — e suggerimenti — fondamentali. In Italia le occasioni più favorevoli sono concentrate tra le 21:00 e le 01:00, con un picco atteso nelle ore notturne, soprattutto in zone tranquille e lontane dall’inquinamento luminoso – come le zone rurali.

Le regioni del nord Italia – come Piemonte, Trentino‑Alto Adige e l’area alpina – risultano le più indicate per l’osservazione, in quanto più vicine alle latitudini dove l’ovale aurorale potrebbe spingersi.

Tuttavia anche alcune aree centrali e meridionali dell’Italia non sono escluse a priori: se il cielo è sereno e l’orario giusto, è alto il potenziale di visibilità anche più a sud.

Ecco alcuni consigli pratici:

  • scegliere un luogo con poca luce artificiale (montagna, collina, campagna),
  • arrivare presto e puntare lo sguardo verso nord, dove il fenomeno potrebbe presentarsi,
  • prepararsi con abbigliamento caldo e magari treppiede fotografico se si vuole immortalare lo spettacolo,
  • tenere d’occhio l’andamento del cielo: anche se la visibilità non è garantita, le probabilità sono elevate dato il livello della tempesta in corso,
  • consultare una delle app che riporta l’indice Kp (misura della turbolenza magnetica) per monitorare la possibilità di ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale anche in Italia.
L'aurora boreale italiana è realtà

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Ammirando l’aurora boreale nelle Alpi
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Dove andare a novembre in Europa, dal calore dell’Andalusia alle aurore dell’Islanda

Novembre è uno dei mesi più sottovalutati per partire. Eppure, in questo periodo le folle estive si sono ormai diradate, i prezzi tornano più accessibili e ogni destinazione rivela un volto più autentico. È il momento ideale per chi cerca un viaggio che unisca scoperta e tranquillità, tra atmosfere accoglienti, paesaggi sorprendenti e città dal fascino senza tempo. Dalle temperature miti dell’Atlantico ai cieli del nord che si tingono di magia, novembre offre esperienze uniche a ogni latitudine.

Se sognate una fuga al ‘caldo’, l’Andalusia è un paradiso, mentre per un’immersione nella storia e nella cultura, Atene e Valletta sono scrigni mediterranei da vivere con lentezza. E per chi ama l’atmosfera nordica, l’Islanda ed Edimburgo regalano emozioni tra aurore boreali, castelli e luci che preannunciano l’inverno.

Scoprite dove andare a novembre in Europa e lasciatevi ispirare dai nostri consigli!

Andalusia on the road

Novembre è il mese perfetto per una fuga on the road nel cuore dell’Andalusia. Dimenticate le folle estive e immaginate una vacanza in un luogo dove il clima è mite, invitandovi a godere ancora per un po’ il tepore di una giornata trascorsa a maniche corte. Fate tappa a Cadice, aggrappata come una perla al margine della Spagna, e a Siviglia, meta gastronomica per eccellenza. Se amate le attività all’aria aperta, raggiungete il Parco Nazionale della Sierra de las Nieves dove, oltre a fare trekking, potrete ammirare le piscine naturali scavate nella roccia o pagaiare in kayak.

Immersione storica ad Atene

Anche ad Atene, i pomeriggi assolati permettono di godersi la vita all’aperto, basta aver messo in valigia una giacca leggera! Novembre è il periodo perfetto per visitare la capitale greca scoprendo l’Acropoli e il Museo Archeologico Nazionale, oltre che per spaziare tra gallerie d’arte, grandi e piccole, nel quartiere di Kolonaki, o per perdervi tra le stradine acciottolate e le buganvillee che cadono dai giardini segreti, respirando per un attimo l’atmosfera delle isole.

Atmosfere autunnali a Edimburgo

L’autunno a Edimburgo tinge la città di una bellezza spettacolare, trasformando i viali alberati e i parchi in una tela di magnifiche sfumature marrone dorato che offrono un vivido spettacolo cromatico. Anche se le temperature possono essere particolarmente fredde, questo è il periodo perfetto per un’immersione totale nel foliage scozzese in luoghi imperdibili quali i Royal Botanic Garden Edinburgh o i terreni di Lauriston Castle, entrambi a ingresso gratuito.

Inoltre, l’arrivo dell’autunno coincide con Halloween, e in quanto riconosciuta come una delle città più infestate d’Europa, Edimburgo non delude, offrendo un ricco calendario di eventi spettrali che aggiungono un brivido speciale alla vostra visita!

A caccia di aurore in Islanda

Novembre si afferma come un periodo eccezionale anche per visitare l’Islanda, specialmente per gli amanti dell’avventura e della natura. Questo mese offre un’ampia gamma di escursioni uniche, dall’esplorazione delle grotte di ghiaccio color cristallo alle pause rigeneranti nelle rinomate sorgenti termali. L’inizio dell’inverno è perfetto per intense attività all’aperto come l’escursionismo sui ghiacciai e, poiché il massimo solare è previsto per il periodo 2025–2026, novembre offre una delle migliori opportunità per assistere allo spettacolo mozzafiato dell’aurora boreale!

Il sole d’inverno nella città di Valletta

Infine, anche la piccola Malta si rivela una destinazione irresistibile grazie al suo clima mite e mediterraneo che prolunga l’atmosfera estiva. Fate base nella capitale che, fondata dai Cavalieri di Malta nel XVI secolo e interamente dichiarata Patrimonio UNESCO, conserva intatto il suo fascino storico. Qui è facile perdersi in un labirinto di vicoli medievali e piazze, ammirando palazzi barocchi, chiese sontuose, possenti fortificazioni e musei di rilievo come il National Museum of Archaeology e il moderno MUŻA.

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Viaggio nel Finnmark: città artiche, natura estrema e cieli infiniti

Esiste un luogo in Norvegia dove la natura detta il tempo e i confini sembrano scomparire: ecco il Finnmark, la contea più settentrionale del Paese, quella che sfiora il confine con la Finlandia e la Russia e si protende verso l’Artico con paesaggi grandiosi e silenziosi.

I villaggi di pescatori, le cittadine remote, le coste battute dal vento, le foreste boreali e le luci danzanti dell’aurora: tutto contribuisce a creare un’esperienza che rimane nella memoria come una traccia indelebile.

Città tra luce artica e cultura Sami

Tra le cittadine più affascinanti del Finnmark, Alta spicca come un piccolo gioiello oltre il Circolo Polare Artico. Conosciuta come “Città dell’aurora boreale“, offre spettacoli luminosi nelle notti invernali e, nel periodo opposto, il Sole di Mezzanotte tra giugno e luglio, quando la luce resta sospesa sul paesaggio per ventiquattr’ore. Da non perdere la Cattedrale della Luce del Nord, opera architettonica rivestita in titanio la cui spirale di 47 metri riflette il cielo artico, e le incisioni rupestri riconosciute dall’UNESCO.

Proseguendo verso ovest si incontra Gjesvær, minuscolo villaggio di pescatori dove la tundra lascia spazio a un paesaggio aspro di rocce e silenzio. Da qui si raggiungono le isole Gjesværstappan, affioramenti rocciosi spettacolari abitati da migliaia di uccelli marini. È il regno del birdwatchng: escursioni via mare permettono di ammirare da vicino pulcinelle di mare, aquile di mare e sule in volo.

Spostandosi a est si raggiunge invece Vadsø, la capitale amministrativa della contea, discreta ma ricca di significato. Oltre ad avere radici profonde nella cultura Sami, è anche nota per il ruolo storico nei viaggi di esplorazione verso le regioni polari. Da qui sono partite spedizioni leggendarie, ed è facile percepire quell’atmosfera di frontiera, di sfida, di attesa.

Veduta notturna e invernale della Cattedrale dell'aurora boreale ad Alta, Norvegia

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La spettacolare Cattedrale dell’aurora boreale ad Alta

Dove il paesaggio diventa leggenda

Il Finnmark è anche un teatro naturale di rara bellezza.

Il Capo Nord, o Nordkapp, è il punto più simbolico. Vicino a Honningsvåg, si erge su un altopiano che precipita nel Mare di Barents: un promontorio che sfida le coordinate geografiche, perché pur non essendo il punto più settentrionale del continente, è certamente quello che ha catturato l’immaginario di milioni di viaggiatori. Arrivarci è come compiere un pellegrinaggio al confine del mondo, dove il vento soffia forte e l’orizzonte sembra infinito.

A poca distanza, Kirkeporten appare come una finestra scolpita nella roccia, un arco naturale che incornicia il cielo e l’oceano e dona una prospettiva unica su Nordkapp. Ancora più a est, vicino a Kjøllefjord, sorge Finnkirka, una formazione rocciosa che ricorda le linee essenziali di una chiesa, modellata dal tempo e dal mare.

Non meno sorprendente è il Canyon di Alta, il più grande dell’Europa settentrionale: qui la natura ha scavato un solco profondo e spettacolare nella terra artica. È possibile esplorarlo in canoa o in barca fluviale, seguendo il corso impetuoso del fiume tra pareti di roccia e vegetazione artica.

Infine, nel cuore di una valle incontaminata, si apre il Parco Nazionale Stabbursdalen, casa della pineta più a nord del mondo, un ecosistema raro e prezioso, dove la biodiversità resiste nonostante il clima estremo. È un luogo perfetto per il trekking, l’osservazione naturalistica e la contemplazione.

Il celebre globo a Capo Nord, Norvegia

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Il celebre globo a Capo Nord

Eventi da non perdere

A Vardø, uno dei villaggi più remoti della Norvegia continentale, va in scena ogni anno uno degli eventi più bizzarri e spettacolari del Paese: lo Yukigassen, un vero e proprio torneo di battaglia con palle di neve. Si tratta di uno sport ufficiale, nato in Giappone negli Anni Ottanta e codificato con regole, arbitri e squadre. Portato in Norvegia nel 1996, il primo campionato si è svolto proprio a Vardø nel 1997, e da allora è diventato un appuntamento fisso. Due squadre si sfidano su un campo innevato, con tattiche, divise e una strategia degna del miglior paintball.

Sempre in inverno, ma questa volta sulla vasta e selvaggia penisola di Varanger, prende vita una delle gare più estreme del mondo del kitesport, il Varanger Arctic Kite Enduro (VAKE), una vera e propria spedizione sportiva tra i paesaggi ghiacciati del Nord. Le squadre, formate da due concorrenti ciascuna, partono da Berlevåg e devono attraversare in cinque giorni un percorso che le conduce fino a Vardø, spingendosi con l’aiuto del vento e del proprio kite. È una sfida di resistenza, orientamento e sopravvivenza in condizioni artiche, dove il silenzio e l’orizzonte bianco fanno da palcoscenico a un’impresa che unisce adrenalina e meraviglia.

In estate, quando il sole torna a splendere senza mai tramontare, uno degli appuntamenti più attesi è il Varanger Festival, che si tiene ogni anno a Vadsø, nella 32ª settimana dell’anno. È uno dei festival musicali più antichi della Norvegia, ma ha saputo rinnovarsi nel tempo, mescolando generi e stili in un programma ricco e trasversale. Jazz, musica folk, sperimentazioni sonore e artisti internazionali si esibiscono in location intime, raccolte, spesso immerse nella natura.

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Aurora boreale, le 7 migliori destinazioni per vedere lo spettacolo in anticipo

Se vi state chiedendo dove e quando vedere l’aurora boreale, non siete i soli: l’astroturismo è un trend di viaggio in forte crescita e sempre più persone scelgono di rincorrere cieli bui e stellati. L’aurora rimane in cima alla lista dei desideri, ma vederla non dipende solo dalla destinazione perché entrano in gioco diversi fattori, uno su tutti il tempismo. Contrariamente a quanto si penserebbe, però, i mesi invernali non sono gli unici a garantire lo spettacolo.

Soprattutto in un periodo in cui la probabilità di assistere ad aurore incredibili è altissima (nell’ottobre 2024 la NASA ha annunciato che il Sole ha raggiunto il “massimo solare”, ossia il picco di attività del suo ciclo di 11 anni), non è necessario aspettare dicembre…basta sapere dove andare.

Queste le 7 migliori destinazioni dove vedere le aurore boreali in anticipo!

Tromsø, Norvegia

Immaginate l’aurora boreale e state immaginando la Norvegia. O meglio, la Norvegia è la destinazione che offre esattamente ciò che desiderate: una dose spettacolare di luci danzanti. Già a partire da settembre, la zona settentrionale del Paese diventa il palcoscenico naturale perfetto per ammirare l’aurora. Statisticamente, infatti, il livello più alto di attività si registra in primavera (marzo/aprile) e in autunno (settembre/ottobre).

La destinazione da segnare è Tromsø, considerata tra i luoghi migliori dove vedere l’aurora boreale. Situata sopra il Circolo Polare Artico, la città vanta latitudini tali da garantire un’alta probabilità di avvistamenti già in autunno. Qui, dopo una notte passata a caccia di aurore, godetevi un caffè in uno dei locali cittadini o una visita al Polar Museum.

Isole Lofoten, Norvegia

La Norvegia è una calamita per l’aurora boreale e Tromsø non è l’unica meta dove la stagione comincia in anticipo. Anche le Isole Lofoten sono una destinazione unica, soprattutto grazie alla combinazione dell’aurora con scenari naturali spettacolari, tra montagne e fiordi. Trovandosi nel Circolo Polare Artico, tra i 67 e i 68 gradi di latitudine nord, le Lofoten si collocano all’interno della cosiddetta “ovale aurorale” ovvero la fascia di latitudine attorno alla Terra dove è più probabile che l’aurora boreale sia visibile. Di conseguenza, qui è possibile vederla per ben 8 mesi l’anno a partire già dalla fine di agosto!

Inoltre, le Lofoten sono perfette per chi vuole vivere l’aurora combinando l’esperienza a giornate attive tra kayak tra i fiordi, escursioni sulle cime o semplici passeggiate tra paesaggi da cartolina immersi nella luce dorata del sole basso sull’orizzonte.

Aurora boreale alle Lofoten

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Aurora boreale alle Isole Lofoten

Abisko, Svezia

Le luci fatate dell’aurora boreale compaiono idillicamente nelle notti polari di Abisko già a partire dal mese di settembre, una delle mete principali dove ammirarla in Svezia. All’interno del Parco Nazionale di Abisko o nei circostanti monti Kiruna, avrete un’altissima probabilità di vedere l’aurora boreale danzare in verde sopra di voi.

Il segreto è da ricercare nel famoso “Blue Hole”, un fenomeno atmosferico che mantiene i cieli più limpidi rispetto alle zone circostanti, aumentando così le probabilità di vedere le luci del nord. Se siete fortunati, le vedrete assumere colori che vanno dal viola, al blu, al giallo o persino al rosso! Gli appassionati di astronomia, inoltre, possono salire all’Aurora Sky Station, una piattaforma di osservazione collegata da una seggiovia panoramica, che regala un punto di vista privilegiato lontano da qualsiasi inquinamento luminoso.

Rovaniemi, Finlandia

La magia a Rovaniemi, conosciuta come la residenza ufficiale di Babbo Natale, comincia a partire dalla metà di agosto. Qui, la prima aurora boreale può essere visibile già tra l’8 e il 10 agosto e si può ammirare fino al 25 aprile. Scegliere questa meta significa vivere un viaggio che unisce l’emozione delle luci del nord con un’atmosfera fiabesca.

Non è l’unica destinazione della Finlandia dove ammirare l’aurora: se cercate un luogo meno battuto e immerso nella natura incontaminata, consigliamo di raggiungere Saariselkä. L’esperienza da non perdere? Soggiornare nei famosi igloo di vetro, che permettono di osservare l’aurora comodamente dal letto!

Fiordi occidentali, Islanda

In Islanda, l’aurora boreale fa la sua comparsa presto. Già da fine agosto è possibile assistere a questo spettacolo, complice il ritorno dell’oscurità dopo i mesi di sole continuo. Per ammirarla in tutto il suo splendore, consigliamo di raggiungere i fiordi occidentali: remoti, incontaminati e immersi in un buio talmente fitto da offrire le condizioni perfette per avvistare le luci danzanti.

Per chi vuole massimizzare le probabilità, la regione del Nord, intorno ad Akureyri e al Lago Mývatn, offre cieli limpidi e meno inquinamento luminoso. Questo accade perché i fiordi, con le loro pareti scoscese, schermano le luci dei piccoli paesi.

Aurora boreale in Islanda

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Aurora boreale tra i ghiacciai dell’Islanda

Kangerlussuaq, Groenlandia

Tra le mete artiche più accessibili (ci sono voli diretti da Copenaghen) e tra le destinazioni dove la stagione dell’aurora boreale comincia in anticipo c’è Kangerlussuaq, in Groenlandia. Situata appena al di sopra del Circolo Polare Artico, la città è considerata la capitale dell’aurora boreale del Paese, dove comincia ad apparire dalla fine di settembre.

Lontano dalla costa, gode di oltre 300 notti serene all’anno, con un’altissima probabilità di avvistamento. Il fascino di Kangerlussuaq sta anche nei suoi paesaggi unici: fiordi, ghiacciai e tundra artica creano lo scenario perfetto per un viaggio indimenticabile. Gli amanti dell’avventura possono unire l’osservazione dell’aurora a escursioni sul ghiacciaio Russell o a safari artici per avvistare buoi muschiati e renne.

Yellowknife, Canada

Infine, se volete ammirare l’aurora boreale in anticipo, vi consigliamo di raggiungere Yellowknife in Canada. Qui, l’aurora è conosciuta con un nome particolare scelto dai nativi americani Dene, che vivono nei territori del Nord-Ovest canadesi: ya’ke ngas, che significa “cielo che si agita”. Il fenomeno è visibile già da fine agosto e, in base alle dichiarazioni dell’ente turistico della regione, trascorrendo tre notti in questa zona avrete il 98% di probabilità di vederla comparire nel cielo.

Per vivere al meglio questa esperienza, rendendola ancora più unica, consigliamo di ammirare l’aurora dagli osservatori dedicati come l’Aurora Village. A disposizione dei visitatori, da prenotare in anticipo, sono presenti diverse tende teepee riscaldate, che permettono di godere dello spettacolo in pieno comfort anche durante le notti più fredde.

Yellowknife è anche un’ottima base per chi ama l’avventura: dalle escursioni in canoa ai trekking nelle foreste boreali, fino all’avvistamento della fauna locale.

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Aurora boreale, l’equinozio d’autunno sarà il momento migliore per vederla (per i prossimi 10 anni)

Molti esperti parlano del fatto che tra l’1 e il 2 settembre l’aurora boreale sia stata ben visibile e intensa per la previsione di tempeste magnetiche intense che hanno acceso l’entusiasmo, ma a quanto pare c’è una bella notizia: settembre sarà un ottimo momento per vedere il fenomeno che, proprio nel giorno dell’equinozio, sarà intensa con un picco capace di segnare un’epoca. L’occasione rara difficilmente si ripeterà con la stessa intensità prima del 2035.

Perché l’aurora boreale del 22 settembre sarà così speciale

L’equinozio d’autunno, il 22 settembre, sarà l’occasione migliore per osservare lo spettacolo dell’aurora boreale. Nel giorno in cui sole, terra e campo magnetico terrestre avranno una particolare geometria, la connessione diretta tra vento solare e magnetosfera accenderà il fenomeno.

Gli scienziati parlano dell’effetto Russel-McPherron che, spiegato in parole semplici, mostra la presenza di “fessure” nel campo magnetico terrestre permettendo a una maggiore quantità di particelle solari di penetrare nell’atmosfera. È lì che, entrando in collisione con ossigeno e azoto, rilasciano energia sotto forma di spettacolari bagliori verdi, rossi e violacei.

Il risultato? Le probabilità di assistere a un’aurora boreale si impennano, non solo nelle regioni artiche ma anche a latitudini insolitamente basse.

Le voci più autorevoli hanno raccontato il ciclo attuale iniziato nel 2019 che, secondo alcuni studi e ricerche, sarebbe prossimo ad avere il picco massimo. Dopo le tempeste del 2024, davvero intense e memorabili, il 2025 potrebbe essere l’ultimo capitolo del ciclo legato a questa attività solare prima che cali gradualmente fino alla metà del prossimo decennio.

Il periodo coincide perfettamente con il ciclo che regola l’attività della nostra stella. Basti sapere che il sole è costellato di macchie e zone di intensa attività magnetica e produce esplosioni potente che, muovendosi in direzione del nostro pianeta, aumentano la possibilità di godersi lo spettacolo scenografico nel cielo.

L’aurora boreale non tornerà così fino al 2035

Se è vero che l’aurora boreale non sparirà con la fine del massimo solare, è altrettanto vero che la sua intensità diminuirà sensibilmente. Alle latitudini più elevate, Canada, Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia, sarà comunque possibile ammirarla con regolarità, ma difficilmente raggiungerà la forza capace di spingersi fino a zone più meridionali.

Ecco perché l’equinozio del 2025 è così speciale: potremmo trovarci di fronte all’ultima occasione, per almeno dieci anni, di assistere ad aurore potenti e diffuse anche in regioni non solitamente privilegiate. Insomma, il 22 settembre sarà un giorno speciale per gli appassionati di astronomia e rientra tra i momenti migliori per vedere l’aurora boreale.

Dove vedere l'aurora boreale nel 2025

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Il momento più intenso per osservare l’aurora boreale nel 2025

I luoghi migliori dove vedere l’aurora boreale a settembre 2025

Se sogni di vedere l’aurora boreale al suo massimo splendore oltre alla data dell’equinozio, segnati questi luoghi. La massima intensità, ovviamente, sarà legata al circolo polare artico: Islanda, Norvegia settentrionale, Svezia, Finlandia e Groenlandia offrono scenari incredibili grazie ai cieli bui e limpidi. Lo spettacolo naturale, però, sarà visibile persino in Canada.

L’attività prevista è così intensa che forse, in caso di cielo limpido e lontano da inquinamento luminoso, in regioni come il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino-Alto Adige potrebbe dare spettacolo.

Il consiglio? Allontanarsi il più possibile dall’inquinamento luminoso e monitorare i bollettini geomagnetici. Se sei appassionato d’astronomia non perdere l’occasione: per un decennio non sarà più così magica e ad effetto wow seppur sarà ancora possibile osservarla, con un’intensità ridotta.

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II lato magico e oscuro delle aurore boreali: miti, leggende e curiosità

Assistere al fenomeno naturale dell’aurora boreale è sulla lista dei desideri di ogni viaggiatore. Sappiamo che l’aurora boreale, o aurora polare, è provocata dall’interazione tra le particelle cariche provenienti dal sole e la magnetosfera terrestre. Eppure, queste luci blu, rosse, gialle, verdi e arancioni che si spostano delicatamente e cambiano forma come tende mosse dal vento, visibili solo di notte, non sono sempre state spiegate con queste parole.

Molti popoli consideravano l’apparizione dell’aurora boreale un segno di buon auspicio, per altri, invece, un evento funesto, presagio di avvenimenti negativi. E se Galileo Galilei la chiamò ufficialmente Aurora Borealis nel 1619, dal nome della dea romana dell’alba ‘Aurora’ e dalla parola ‘borealis’, ovvero ‘nordica’, la popolazione Sami, invece, collegò il nome a una credenza locale.

Scopriamo insieme il lato magico e oscuro delle aurore boreali, tra miti, leggende e curiosità.

I finlandesi e la volpe di fuoco

In Finlandia, la parola usata per indicare l’aurora boreale è revontulettraducibile con “fuochi di volpe”. La volpe di fuoco è una creatura mitica e sfuggente, una preda molto ambita dai cacciatori. Secondo la leggenda, chiunque fosse riuscito a catturarla sarebbe diventato ricco e famoso.

Mentre corre lungo le colline, la coda fiammeggiante della volpe agita cristalli di neve nel cielo e la pelliccia graffia gli alberi, incendiando i cieli e provocando l’effetto dell’aurora boreale. In questa leggenda c’è un piccolo elemento di verità poiché la pelliccia può caricarsi di energia statica, producendo scintille.

Un’altra spiegazione per il nome finlandese è la parola repo, che significa incantesimo. In questo senso, le aurore erano provocate da fuochi d’incantesimo, causate dall’incontro tra le forze dell’oscurità e della luce che combattevano nel cielo.

L'aurora boreale

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L’aurora boreale in Finlandia

I Sami e gli spiriti dei defunti

Il popolo indigeno dei Sami si riferisce all’aurora boreale con il termine guovssahasat, la cui radice ‘guovssu’ rimanda al bagliore dell’alba o del tramonto (la parola intera si può tradurre con ‘luce del mattino’ o ‘luce della sera’). Guovssahasat, però, viene utilizzata anche per indicare la ghiandaia siberiana, un uccello dal piumaggio vivace e dal carattere esuberante.

Questo doppio significato rivela una profonda connessione nelle credenze antiche: sia le aurore che la ghiandaia erano spesso considerate spiriti dei defunti. Gli antichi Finlandesi, in particolare, credevano che l’anima di un cacciatore si trasferisse in una ghiandaia siberiana, elevandola al rango di “uccello-anima” e rendendo la sua uccisione un presagio di sventura.

Uccidere un passero siberiano, quindi, portava grande sfortuna e, durante l’apparizione dell’aurora, il popolo Sami intimava i più piccoli a fare silenzio per non disturbare gli spiriti.

Il poema epico Kalevala

Nel Kalevala, l’epopea nazionale della Carelia e della Finlandia, le aurore boreali sono viste come “porte del nord” o “pilastri infuocati”. In questo contesto, il fenomeno naturale viene trasformato in un portale mistico, suggerendo un confine tra il mondo conosciuto e un regno sconosciuto. Le porte del nord, dove il nord viene visto come nemico, rappresentano quindi non solo un confine fisico, ma anche una soglia verso l’ignoto e il potenziale pericolo.

L’aurora boreale come espressione delle anime dei morti

Nel nord, il colore verde pallido delle aurore ha spinto le persone ad associarle ai morti: in Groenlandia, per esempio, immaginavano le anime dei bambini defunti giocare nel cielo.

Gli Skolt Sámi, uno dei gruppi del popolo indigeno Sami che si distingue per la loro lingua specifica, credevano che, coloro che erano stati assassinati, stessero ancora sanguinando o addirittura si ferissero nell’aldilà, causando così le aurore nel cielo. I popoli indigeni della Siberia, invece, e alcune tribù di nativi americani, credevano che i morti stessero cavalcando o giocando nel cielo e, di tanto in tanto, il sangue versato causasse la comparsa delle aurore.

Aurora boreale sui ghiacciai della Groenlandia

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L’aurora boreale sui ghiacciai della Groenlandia

I vichinghi e le aurore boreali

Nella mitologia norrena, le aurore boreali sono collegate a Odino e alle Valchirie. Odino era il capo degli dei e sovrano di Asgard, venerato da tutti i vichinghi: secondo la credenza popolare, durante ogni battaglia, Odino avrebbe scelto i guerrieri destinati a morire e a unirsi a lui nel Valhalla, la sua dimora.

Le Valchirie, guerriere a cavallo dotate di armature, lance e scudi, avevano il compito di condurre i guerrieri scelti da Odino nel Valhalla. È qui che entrano in gioco le aurore che, con la loro luce, emanata dai riflessi delle armature delle Valchirie, guidavano i guerrieri verso il Valhalla.

Altre leggende norrene affermano che l’aurora fosse il respiro dei coraggiosi soldati morti in combattimento. In altre storie, invece, si credeva che l’aurora fosse il “Ponte Bifrost”, un arco luminoso e pulsante che conduceva i guerrieri caduti al loro ultimo luogo di riposo nel Valhalla.

L’aurora in Europa

Nelle rare occasioni in cui vengono avvistate nell’Europa centro meridionale, le aurore boreali sono di colore rosso. Ecco perché le antiche popolazioni di Francia, Grecia e persino Italia le associavano al colore del sangue e quindi simbolo di cattivo auspicio. Durante la Guerra Franco-Prussiana (1870–71), per esempio, una coincidenza ha illuminato i cieli di rosso proprio quando i campi di battaglia diventarono rossi del sangue dei soldati caduti.

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Dove vedere l’aurora boreale? I luoghi migliori

Partire significa andare a caccia di meraviglie, scoprire il mondo, esplorarlo, ma anche lasciarsi affascinare dalla natura, dalle sue magie, uniche e preziose, di quelle che levano il fiato.

Ed è quello che fanno tutti coloro che scelgono di fare le valigie inseguendo le aurore boreali, incredibili manifestazioni del cielo, che lasciano senza fiato con le loro luci colorate e luminose che assumono forme differenti incendiando di fascino e meraviglia la volta celeste.

Ci sono diversi lughi da raggiungere per poterle ammirare con i loro occhi, si trovano vicine ai poli e in diversi Paesi del mondo. Le luci del nord sono particolarmente suggestive anche perché per vederle in genere ci si deve dirigere lontani dalle luci artificiali, quindi dai centri abitati, immergendosi nelle aree rurali. Lì, a stretto contatto con la natura, si deve rivolgere lo sguardo verso il cielo e avere la pazienza di attendere che avvenga la magia delle luci che danzano. Ecco i sette Paesi del mondo dove è più facile avere la fortuna di vedere l’aurora boreale.

Islanda, a caccia dell’aurora boreale

Terra di incredibile bellezza, che regala paesaggi mozzafiato grazie a una natura selvaggia e straordinaria e ai suoi paesaggi cesellati dal tempo e dagli agenti atmosferici, l’Islanda è anche una delle mete migliori per poter andare a caccia di aurore boreali, complici le lunghe notti e la vicinanza al Polo Nord. Il periodo indicato è quello che va da settembre ad aprile, in particolare tra novembre e febbraio e le mete specifiche sono davvero tante, basti sapere che è capitato che le luci del nord di vedessero addirittura da Reykjavik, la capitale.

Ma è allontanandosi da questo grande centro abitato, e dalle zone con maggiore inquinamento luminoso, che ci sono ancora più opportunità di lasciarsi ammaliare dal fascino di queste incredibili luci colorate che danzano nel cielo restituendo delle vere e proprie opere d’arte destinate a svanire.

Ci sono davvero tantissimi tour che propongono l’esperienza e le zone da tenere in considerazione sono numerose. Ad esempio, ci si può dirigere verso la foresta di Heiðmörk, vicinissima alla capitale, oppure raggiungere il Parco Nazionale di Thingvellir che si trova nella zona sudoccidentale dell’isola ed è un’area naturale protetta iscritta nei patrimoni dell’Umanità Unesco. Senza dimenticare un centro urbano: si tratta di Hella, cittadina che si trova a circa 90 chilometri da Reykjavik.

Spingendosi verso nord, poi, si può arrivare ad Akureyri, nota anche come Città del sole di mezzanotte, le zone limitrofe sono destinazioni perfette per vedere l’aurora boreale, che non è mai garantita essendo un fenomeno naturale. Esistono però dei siti ufficiali da tenere monitorati per seguire le condizioni meteo e le attività delle aurore boreali.

Islanda: Hella dove vedere l'aurora boreale

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Viaggio in Islanda a Hella per vedere l’aurora boreale

Finlandia, uno dei posti dove vedere le luci del Nord

Da fine agosto ad aprile la Finlandia del nord regala la magia dell’aurora boreale ai suoi visitatori, soprattutto in Lapponia dove si stima sia visibile per circa 200 notti all’anno. Il consiglio è il seguente: maggiormente si sale verso il Polo più si avrà l’opportunità che le luci incendino il cielo con la sua suggestione.

Servono notti buie, distanza dalle città e dai centri abitati e il periodo giusto dell’anno, per cogliere al volo la fortuna di vederle. Tra i suggerimenti vi è quello di trovare una zona aperta, di immergersi nella natura e di attendere il momento in cui il cielo è sereno (monitorando il meteo). Poi non si deve fare altro che lasciare che la magia avvenga.

È bene sapere che esiste una pagina su Internet – a cura dell’Istituto meteorologico finlandese – con le previsioni in merito alle luci del nord.

La Lapponia è la regione più settentrionale della Finlandia e qui la natura è meravigliosa, oltre a essere un posto che offre la possibilità di vivere esperienze uniche. Tra le tante vale la pena ricordare che è qui che si trova Rovaniemi, dove si può visitare la casa di Babbo Natale, ma anche dove si può attraversare il Circolo Polare Artico e rimanere incantati dall’aurora boreale che colora il cielo notturno. Una destinazione unica.

Finlandia: l'aurora boreale

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Finlandia: dove vedere l’aurora boreale

Svezia, le destinazioni migliori per l’aurora boreale

Anche la Lapponia svedese è una delle destinazioni più gettonate per vedere l’aurora boreale. Il momento giusto è il periodo che va da settembre a marzo.

La cittadina di Kiruna è una meta da tenere in considerazione dai viaggiatori che raggiungono la Svezia alla ricerca di aurore boreali: ha un territorio molto vasto che si estende oltre l’area urbana, inoltre ha una grande peculiarità, quella di essere in movimento. La ragione è semplice: è in atto una trasformazione e ricollocazione urbana, che prevede che il centro venga spostato di tre chilometri a est.

All’interno del suo territorio vi è il parco nazionale Abisko dove arrivano tantissime persone attratte dalla possibilità di ammirare l’aurora boreale, anche perché qui vi è quello che viene definito “buco blu” o “blue hole”, un fenomeno meteo grazie al quale il cielo è spesso limpido: lo scenario perfetto per vedere le luci del nord. E sempre nella medesima location vi è anche l’Aurora Sky Station di Abisko posto a mille metri di altitudine, circa, sul monte Nuolja.

Abisko in Svezia: l'aurora boreale

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Abisko in Svezia per ammirare l’aurora boreale

L’aurora boreale in Norvegia: dove andare

Da fine settembre a fine marzo la Norvegia diventa la destinazione di coloro che vogliono vedere l’aurora boreale. Basta dirigersi nella zona più settentrionale del Paese, lì dove fiordi e montagne regalano una scenografia mozzafiato, ma dove non mancano centri urbani di dimensioni differenti, una cultura autentica e spazi in cui sentirsi davvero lontano da tutti e da tutto.

E la meraviglia delle luci del nord non è l’unica attrattiva della zona che offre tantissimo a tutti coloro che sono alla ricerca di cultura locale e di attività nel mezzo della natura.

Tra le località suggerite vi è Tromso, una delle mete più interessanti per vedere il fenomeno, oppure il vicino lago di Prestvannet o altre località limitrofe. È importante sapere che esistono diversi tour per tutti i gusti.

In alternativa si può scegliere Bodo la “capitale” del Nordland norvegese, location molto interessante con tante meraviglie da scoprire. Ed è qui che vi sono speciali panchine per vedere la danza delle luci nel cielo. Da segnare anche le isole Lofoten o le Vesteralen, queste ultime sono una tappa “obbligata” anche per coloro che sognano di vivere l’esperienza del whale watching.

Norvegia: l'aurora boreale a Tromso

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Norvegia: l’aurora boreale a Tromso

La Scozia delle luci del nord

Nel nord della Gran Bretagna, nella parte più settentrionale della Scozia, l’autunno e l’inverno sono le stagioni ideali per ammirare le luci del nord.

Ci sono alcune località indicate per avere più opportunità di non perdersi il fenomeno. Ad esempio, le isole Ebridi, qui viene consigliato di dirigersi a Lewis, Harris e sulla punta più a nord di Skye. Da non perdere anche Shetland, Orcadi e Caithness, ma anche le due coste orientale e occidentali. In particolare, nella seconda area, si possono raggiungere località come Applecross e Lochinver.

Scozia Aurora boreale a Skye

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Aurora boreale a Skye in Scozia

Alaska, nelle terre selvagge alla ricerca dell’aurora boreale

Usciamo dall’Europa e ci dirigiamo in America del Nord, negli Stati Uniti. In particolare in Alaska terra da scoprire che evoca avventure indimenticabili. Qui vi è una delle mete più apprezzate per cercare l’aurora boreale, si tratta di Fairbanks, nota anche con il nome di Golden Heart City. Il periodo migliore per raggiungerla è quello che va dal 21 agosto al 21 aprile e qui si possono vivere esperienze indimenticabili come quella di una gita nel mezzo della natura a bordo di una slitta trainata da cani, oppure visitare musei e luoghi in cui entrare in contatto con la cultura e la storia del posto.

Anchorage, poi, è un’altra meta interessante: è stata definita una delle città più vivibili degli Stati Uniti, è immersa in una zona dotata di una natura straordinaria e da qui si può partire per andare alla ricerca dello spettacolo delle luci che danzano nel cielo.

Location imperdibili anche per entrare in contatto con un Paese estremamente affascinante e in cui la natura è incontaminata.

Aurora boreale Fairbanks Alaska

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Aurora boreale a Fairbanks in Alaska

Canada, i posti imperdibili per vedere le luci che danzano nel cielo

Quando si programma un viaggio spesso ci sono più ragioni che concorrono alla decisione della meta finale. E il Canada è uno di quei Paesi del mondo che ne offre davvero tante: il suo territorio regala paesaggi di incredibile bellezza, in cui la natura offre alcuni scenari maestosi, con le sue foreste, le montagne e senza dimenticare le praterie, ma anche i centri urbani e la cultura locale.

E qui si può assistere anche alla magia delle luci danzanti nella volta celeste, sfumature cangianti e meravigliose che impreziosiscono il cielo.

Ma dove vedere l’aurora boreale in Canada? Una delle aree più interessanti si trova nella zona nord-ovest ed è il Yukon con i suoi paesaggi che fanno sentire nel mezzo della natura più selvaggia. Si tratta di una zona non molto abitata, per questo è l’ideale per assistere all’aurora boreale, ma anche per sentirsi parte di un viaggio avventuroso.

Poi vi è Churchill nella provincia Manitoba, è la capitale mondiale dell’orso polare ed è un piccolo centro abitato, ma particolarmente interessante per tutti coloro che vogliono vedere le luci del nord che qui stupiscono per la maggior parte dell’anno e, in particolare, a gennaio, febbraio e marzo.

Da non perdere anche la zona di Yellowknife, che si trova nei territori del Nord-Ovest a circa 400 chilometri a sud del Circolo Polare Artico. Da raggiungere soprattutto in autunno e in inverno, anche se non mancano avvistamenti nel periodo estivo.

Luoghi speciali, sparsi per il mondo, che offrono a chi li raggiunge la possibilità di vivere un’esperienza di quelle che resteranno per sempre tra le più preziose: la vista dell’aurora boreale.

Canada: aurora boreale a Yellowknife

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Canada: lo spettacolo dell’aurora boreale a Yellowknife
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Groenlandia: cosa fare sull’Isola dei ghiacci eterni e delle aurore magiche

Gli iceberg sono imponenti (per ora), la tundra è incontaminata e le viste dell’aurora boreale sono imbattibili, la Groenlandia ha davvero tutte le carte in regola per diventare un’attrazione turistica di punta. E, in un certo senso, lo sta diventando, attirando anche l’attenzione di chi non la vede tanto quanto un luogo da visitare, ma da conquistare per sfruttarne posizione geografica e risorse naturali.

Se non avete capito di chi stiamo parlando, ci riferiamo al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che in vista dell’indipendenza della Groenlandia dalla Danimarca (per la quale ci sarà un referendum) vuole investire sull’isola beneficiando, probabilmente, delle sue future debolezze economiche.

Per ora, è possibile godere appieno delle sue bellezze paesaggistiche anche grazie al nuovo aeroporto aperto a Nuuk, inaugurato il 28 novembre 2024 per poter accogliere voli transatlantici diretti da e verso la capitale della Groenlandia. L’isola, quindi, sta diventando sempre più accessibile e, se sognate di visitarla, questi sono i nostri consigli su cosa vedere, cosa fare e come organizzare il vostro viaggio.

Dove si trova la Groenlandia

La Groenlandia è l’isola più grande al mondo, situata nell’estremo nord-est del continente nordamericano, tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Artico. Colonia danese fino alla metà del ‘900, attualmente fa parte del Regno di Danimarca pur avendo un ampio grado di autonomia, giocando un ruolo chiave anche dal punto di vista geopolitico, soprattutto per la NATO e gli Stati Uniti.

Cosa vedere in Groenlandia

Non c’è dubbio che le migliori cose da vedere in Groenlandia siano attrazioni naturali: d’altronde è la sua anima selvaggia che attira i visitatori nelle sue lande remote. Dagli iceberg sparsi nel mare agli animali, come le balene e le volpi artiche, fino all’aurora boreale che danza sopra le vostre teste. Non mancano anche graziose cittadine dove fotografare chiese dall’architettura particolare ed entrare in contatto con gli abitanti dell’isola.

Le città e i piccoli insediamenti

Situata lungo le rive dello stretto di Davis, Sisimiut è una pittoresca città nota per le sue case colorate, il patrimonio culturale e la vicinanza alle meraviglie naturali circostanti. Essendo il secondo insediamento più grande della Groenlandia, Sisimiut potrebbe essere il posto ideale dove fare base durante il vostro viaggio. Qui potete immergervi nella cultura locale partecipando a escursioni in slitta trainata da cani durante l’inverno, esplorare i colorati mercati dell’artigianato o intraprendere i diversi sentieri escursionistici che offrono viste mozzafiato sui fiordi e sulle montagne circostanti.

Più a nord, invece, troverete Kullorsuaq, un villaggio abitato da sole 450 persone, incastonato in un paesaggio sorprendente composto da vette imponenti e scogliere spettacolari. Se invece volete conoscere meglio la cultura indigena Inuit, dovete raggiungere l’insediamento di Siorapaluk, abitato da sole 45 persone.

Sisimiut Groenlandia

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La cittadina di Sisimiut

Gli iceberg e i ghiacciai

Il nord della Groenlandia è sinonimo di iceberg e ghiacciai. Tra le attrazioni più famose citiamo il ghiacciaio in più rapido movimento del mondo, il Sermeq Kujalleq, situato vicino alla città di Ilulissat. La stessa parola “Ilulissat” significa iceberg in groenlandese!

Si dice, inoltre, che l’iceberg che affondò il Titanic abbia avuto origine proprio qui. L’area che comprende il ghiacciaio stesso e il fiordo è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2004: se desiderate avvicinarvi a un ghiacciaio in questa zona, potete navigare da Ilulissat al ghiacciaio Eqi (situato leggermente più a nord) con una gita in barca di un giorno.

Cosa fare in Groenlandia

Anche le cose da fare in Groenlandia sono strettamente legate alla natura. Se amate trascorrere le vostre giornate all’aria aperta, potrete dedicarvi a tutta una serie di attività quali trekking e sport acquatici, oltre che tour per avvistare le balene.

Trekking per vedere i ghiacciai

Alcuni ghiacciai possono essere ammirati facendo dei trekking, come l’Uunartuarsuup Sermia, molto diverso dagli altri perché situato sulla cima di una montagna. Il periodo ideale per fare questa escursione è l’estate, quando i fianchi della montagna sono privi di neve ed è più facile accedere al ghiacciaio senza attrezzature specializzate.

L’escursione in montagna fino al ghiacciaio richiede 3-4 ore a tratta e può essere impegnativa in alcuni punti, quindi considerate almeno un’intera giornata per il viaggio di andata e ritorno. Poiché il ghiacciaio è così vicino alla costa, è il punto di osservazione perfetto per godere di una vista spettacolare su Qeqertarsuaq e sulla Disko Bay, e per osservare le balene. Potete fare l’escursione in autonomia (il sentiero è segnalato) o affidandovi a uno qualsiasi degli operatori turistici locali in città.

Ghiacciaio Groenlandia

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Ghiacciaio in Groenlandia

Sport acquatici

Tra le attività più inaspettate da fare in Groenlandia c’è il SUP: i principianti possono utilizzarlo nei laghi, dove le acque sono più calme, mentre i più esperti possono partecipare a veri e propri tour di più giorni in aree più remote, in combinazione con esperienze di campeggio.

Chi è in cerca di un’avventura più estrema, può immergersi nelle acque gelide dell’Artico insieme a subacquei certificati PADI OWA per scoprire il mondo sottomarino dei fiordi. La flora e la fauna sotto la superficie oceanica si compongono di pesci gatto e ciclotteri, foreste di alghe e strani cetrioli di mare.

Tour per avvistare le balene

Tra le esperienze più belle da fare in Groenlandia c’è sicuramente un tour in barca per avvistare le balene. Quando il motore si spegne e tutti trattengono il respiro, arriva l’inconfondibile suono di una balena che espira sulla superficie dell’acqua. I tour sono condotti da un team esperto che san esattamente dove andare a trovarle e sarà anche il primo ad avvistarle!

Come raggiungere la Groenlandia

Come vi abbiamo anticipato, è stato aperto un nuovo aeroporto a Nuuk che consente di arrivare con maggiore facilità. Tuttavia non esistono voli diretti dall’Italia, quindi dovrete necessariamente fare scalo o a Reykjavik o a Copenaghen. Oltre a Nuuk, gli altri aeroporti da tenere in considerazione sono Kangerslussuaq e Ilulissat.

Quando andare in Groenlandia

La Groenlandia è una destinazione che richiede molta flessibilità, soprattutto a causa del clima che potrebbe essere instabile tutto l’anno. Se siete interessati ai classici scenari e alle attività invernali, come i giri sulle slitte trainate dai cani o per avvistare l’aurora boreale, consigliamo il periodo che va da fine settembre a maggio.

Se volete godervi appieno i suoi paesaggi naturali e trascorrere più tempo possibile all’aria aperta, allora è l’estate il periodo adatto anche grazie alle ore maggiori di luce. Questo va da maggio a settembre.

Informazioni utili e cosa sapere prima di partire

Questa è l’isola più grande del mondo e visitarla tutta durante una vacanza è quasi impossibile. Prima di partire consigliamo di scegliere un’area e di focalizzarsi su quella durante la creazione dell’itinerario.

Per quanto riguarda i vestiti da mettere in valigia, suggeriamo di vestirvi a strati e di portare con voi tutto il necessario per essere preparati a ogni cambiamento metereologico. Il meteo, infatti, è uno dei rischi maggiori per chi organizza un viaggio in Groenlandia: tenete sempre in considerazione gli aggiornamenti meteorologici e non partite senza aver prima stipulato un’assicurazione sanitaria.

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Kiruna, la città svedese che viene spostata

Si chiama Kiruna ed è una città in Svezia davvero particolare, lo è per diverse ragioni ma una spicca più delle altre: la città si sta spostando, si tratta di una vera e propria trasformazione urbana che sta coinvolgendo un terzo del territorio e circa 6mila cittadini.

Oltre a questo, è anche una location incredibile, basti pensare che è il centro abitato più settentrionale del Paese, si trova a nord del circolo polare artico e qui, oltre a una natura sorprendente, si può sperimentare il sole di mezzanotte, ma anche la notte polare, ci si può lasciare incantare dalla meraviglia dell’aurora boreale, dedicarsi allo sci o all’escursionismo immersi in un paesaggio indimenticabile.

Tutto quello che c’è da sapere su Kiruna, una città famosa anche dal punto di vista letterario dal momento che è qui che sono ambientati i libri della scrittrice Asa Larsson.

Kiruna, la città svedese che viene spostata

Non è un luogo dalla storia antica, ma senza dubbio la sua vita urbana è strettamente legata alla presenza delle sue miniere di ferro. Siamo a Kiruna, in Svezia, posto di grande bellezza e meraviglia che si trova a circa 200 chilometri dal circolo polare artico.

In realtà resti del passato più remoto hanno fatto comprendere che la zona era abitata ma per parlare della città che esiste oggi si deve fare un deciso balzo in avanti nel tempo.

La comunità qui, infatti, è nata all’inizio del XX secolo con il via alle attività minerarie, con l’insediamento posto sul basso monte Haukivaar, poi nel 1948 ha ottenuto i diritti di città e, nel medesimo periodo, ha iniziato a svilupparsi.

Ma ora è in pieno svolgimento un grande cambiamento che porterà a lasciare una parte del terreno spostando abitanti ed edifici grazie a un’importante trasformazione e ricollocazione urbana. Il nuovo centro è stato spostato tre chilometri a est da quello precedente, le strade e le ferrovie sono state deviate, alcuni edifici sono stati demoliti e ne sono stati realizzati nuovi. A tal proposito il primo a essere oggetto di inaugurazione è stato il municipio nel 2018. Mentre è a settembre 2022 che tre quartieri commerciali hanno visto la luce nel nuovo centro. Pare che queste opere termineranno nel 2035.

La ragione che sta alla base del trasferimento viene spiegata bene da LKBA, l’azienda che si occupa dell’estrazione. Sul sito ufficiale viene spiegato che sotto lì vi è una delle più grandi miniere sotterranee di ferro al mondo e che l’attività estrattiva deve essere effettuata a profondità sempre maggiori e sempre più vicino alla comunità, per questo si è dovuto procedere con il “trasloco” urbano.

A essere interessate sono circa 3mila abitazioni e un territorio che si aggira sui 450mila metri quadrati di locali pubblici e commerciali, sempre parlando di numeri sono all’incirca seimila le persone che si sono trasferite.

Alcune case sono state semplicemente spostate, come è avvenuto ad esempio con la chiesa cittadina, realizzata nel 1912 e tra le costruzioni più peculiari della città: di colore rosso, dalla forma singolare è davvero affacinante e bellissima.

Cattedrale di Kiruna in Svezia

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La bellissima cattedrale di Kiruna in Svezia

Cosa fare a Kiruna

Immersa nella natura selvaggia, a circa 200 chilometri a nord del circolo polare artico, Kiruna accoglie con la sua magia e con le tantissime cose che si possono fare qui. Anche semplicemente lasciando che sia la natura stessa a stupire: in estate con i suoi due mesi e mezzo di sole di mezzanotte, da settembre a marzo con lo spettacolo dell’aurora boreale.

Il suo territorio è vastissimo, basti pensare che si snoda su 19.447 chilometri quadrati e questi numeri rendono la città il secondo comune più grande al mondo, infine è interessante sapere che tocca altri due Paesi dell’Europa: a ovest arriva a essere il confine nazionale della Svezia con la Norvegia, mentre a est è il confine nazionale con la Finlandia.

Tra le varie meraviglie naturali da vedere vi sono foreste boreali e di betulle, tundra alpina, 6 fiumi se e oltre 6.000 laghi. Nel suo territorio si trovano il Parco Nazionale di Abisko e il Parco Nazionale di Vadvetjåkka.

E Kiruna è un luogo autentico, magico, unico nel suo genere, posto nella Lapponia svedese, avvolge i visitatori con la meraviglia di un paesaggio invernale: il clima è freddissimo (subartico) e può variare di molto da una zona all’altra del suo ampio territorio.

Qui si può sciare sia sulle piste che praticare sci di fondo, si possono programmare tante escursioni diverse, da quelle giornaliere a quelle che durano più giorni. E non può mancare una conoscenza più approfondita dell’attività mineraria, fondamentale per la zona, grazie a una visita del centro visitatori LKAB.

E poi perché non andare alla scoperta della città e del suo territorio grazie ai libri di Asa Larsson? I suoi romanzi polizieschi sono appassionanti da leggere, magari proprio mentre si visita questa incredibile città nella Lapponia svedese.

Kiruna città nella Lapponia svedese

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Kiruna, meravigliosa città nella Lapponia svedese

Come arrivare a Kiruna

Non è difficile arrivare a Kiruna: infatti è possibile giungere in questa città con tutti i mezzi. Ad esempio, in treno con viaggi notturni partendo da Stoccolma. Quando si giunge alla stazione cittadina c’è un bus navetta gratuito. Si può arrivare in aereo, ma anche giungere in automobile o autobus, un tipo di viaggio on the road che permette di scoprire il territorio svedese e i suoi paesaggi incredibili. Basti pensare che tra  Stoccolma e Kiruna ci sono 1300 chilometri di meraviglia.

Anche muoversi all’interno del vasto territorio comunale è importante e può valere la pena noleggiare un’automobile, ma non mancano i mezzi pubblici. Gli orari di apertura delle attività commerciali sono dalle 10 alle 18 dal lunedì al venerdì, sabato chiusura alle 14 e domenica tutto chiuso.

Un luogo che vale la pena visitare almeno una volta nella vita per immergersi nella bellezza della natura selvaggia.

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Aurora Boreale in un anno di foto: le più belle

Tutti sogniamo di vedere l’aurora boreale almeno una volta nella vita. Queste luci danzanti, per lo più verdi, causate dalla reazione delle particelle cariche dal sole con l’atmosfera terrestre, rappresentano uno spettacolo imperdibile e, ammettiamolo, molti di noi non solo vogliono vederle, ma anche scattare una bella foto. Tuttavia è più facile a dirsi che a farsi: ottenere lo scatto perfetto richiede non solo una bella dose di pazienza e pianificazione, ma anche la giusta attrezzatura.

Lo sanno bene i vincitori della settima edizione di Northern Lights Photographer of the Year, il concorso indetto dal blog di fotografia di viaggio Capture The Atlas. Nel corso di ogni edizione vengono selezionate le 25 foto più straordinarie scattate durante l’anno in ogni parte del mondo, dal Regno Unito al Canada, dall’Italia al Portogallo, fino al Cile e all’Australia.

Una volta raccolte, le foto più belle vengono annunciate nel mese di dicembre in concomitanza con la stagione delle aurore boreali. La qualità dell’immagine, la storia dietro lo scatto e l’ispirazione complessiva sono i fattori tenuti in considerazione dalla giuria il cui obiettivo è premiare i migliori fotografi e ispirare i prossimi a ottenere lo scatto perfetto. Qui abbiamo selezionato alcune delle più belle per ispirare anche voi perché, ricordate, nel 2025 avrete tante opportunità perché l’attività solare sarà più attiva che mai.

L’aurora boreale immortalata in Germania

Quest’anno l’aurora boreale si è mostrata anche in luoghi dove non è scontata ammirarla, come la Germania. Il fotografo Tobias Thäle ha scattato questa foto a Libenha, raccontando il momento così: “Questa notte rimarrà indimenticabile. Tra il 10 e l’11 maggio, una massiccia tempesta solare ha colpito la Terra con incredibile forza. È stata innescata da una vasta area di macchie solari e da un brillamento solare di classe X (magnitudo 1.0) accompagnato da un’espulsione di massa coronale a tutto disco (CME). I colori vividi e le proiezioni erano visibili a occhio nudo, creando uno spettacolo mozzafiato. È stata un’esperienza straordinaria e non vediamo l’ora di assistere a molte altre tempeste solari in futuro”.

Aurora boreale Germania

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Tobias Thäle

La foto “Aurora Mill” scattata in Germania

L’attesissima aurora boreale in California

Ottenere lo scatto perfetto è un mix di fortuna, preparazione e competenze. Lo sa bene il fotografo Matt Haynie che, dopo aver imparato a leggere i grafici che determinano quando le luci raggiungono le medie altitudini, e dopo svariati tentativi, ha finalmente ottenuto la foto che desiderava. “Questa foto è stata scattata durante la sesta volta che ho avuto l’opportunità di immortalarle. Il Lassen Volcanic National Park, nella California settentrionale, era l’opzione migliore, poiché fumo e nuvole minacciavano di oscurare le viste nella maggior parte delle località vicine. Sono rimasto in cima a una cresta fino alle 3 del mattino, sopportando venti gelidi che penetravano attraverso i miei strati, ma ne è valsa la pena.”

Aurora boreale California

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Matt Haynie

Foto “Coronal Mass Eruption” scattata durante l’aurora boreale in California

Un’arrampicata speciale in Nuova Zelanda

Quando la passione per l’arrampicata incontra lo spettacolo pazzesco dell’aurora boreale si ottengono fotografie incredibili, come quella scattata in Nuova Zelanda da Henry Frakes. “Ci aspettavamo una delle più forti tempeste solari del 2024, e con i vasti cieli bui dell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, era l’occasione perfetta per sfruttarla al massimo. Essendo appassionato sia del cielo notturno che dell’arrampicata, ho sempre desiderato catturare l’arrampicata sotto le stelle. Di notte, siamo saliti sul ghiacciaio, navigando tra crepacci e sfruttando al meglio l’incredibile notte. Il cielo si è spostato e si è dissolto in brillanti raggi rossi che si estendevano da sud a nord. Essere circondati dal ghiacciaio, dalle montagne e dall’aurora è stata un’esperienza che ricorderò sempre.”

Aurora boreale Nuova Zelanda

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Henry Frakes

La foto “Sky and Ice” scattata in Nuova Zelanda

Un’aurora boreale rara in Francia

Non è usuale ammirare l’aurora boreale in Normandia e il fotografo Julien Looten non si è lasciato sfuggire l’occasione. “Questa rara tempesta solare di classe G5 ha regalato alla Francia uno spettacolo celeste senza precedenti. A latitudini medie, dove fenomeni del genere sono estremamente inusuali, le aurore hanno dipinto il cielo di tonalità vibranti e inaspettate. Per due anni ho inseguito questo sogno, recandomi più volte sulle celebri scogliere di Étretat. Dopo innumerevoli tentativi infruttuosi, la perseveranza è stata finalmente ricompensata”.

Aurora boreale Francia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Julien Looten

La foto “A Historic Night: Northern Lights at Étretat” scattata in Francia

L’aurora boreale illumina un paesaggio suggestivo della Russia

L’aurora di per sé è uno spettacolo che non si dimentica facilmente, ma quando compare in un luogo particolarmente suggestivo il tutto diventa ancora più magico. È successo al fotografo Sergey Korolev in Russia: “La penisola di Rybachy, è un’area naturale unica, ricca di luoghi affascinanti, costellata di spiagge di sassi e formazioni rocciose dalle forme più strane e suggestive. Mi sono innamorato di questo posto durante la mia prima visita, dieci anni fa, e da allora cerco di tornarci ogni anno, per catturare sempre nuovi scorci. Per questa immagine, ho voluto creare un concetto che sottolineasse l’importanza del luogo, con l’aurora boreale come complemento al paesaggio”.

Aurora boreale Russia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Sergey Korolev

Foto “In the Rays of the Solar Wind” scattata in Russia

Un sogno diventato realtà in Spagna

A volte non è necessario volare verso destinazioni lontane per ammirare l’aurora perché potrebbe presentarsi, quando meno ce lo aspettiamo, nel luogo in cui viviamo. Il fotografo Edén Sánchez ha descritto il momento come un sogno che si realizza: “Vedere l’aurora boreale con questa intensità nelle Asturie è un sogno diventato realtà. Ricordo di aver parlato con gli amici anni fa, dicendo: ‘Ci mancano solo le aurore…’ E quel giorno è finalmente arrivato! Ho ricevuto diversi avvisi sui social media e notifiche da alcune app mobili – tutti i segnali indicavano qualcosa di grande. La prima notte ho provato, ma non è apparso nulla. La seconda notte, tuttavia, la tempesta solare ha colpito e tutto si è allineato perfettamente. Ho potuto godermi questo incredibile sogno per tutta la notte, con un’intensità impressionante”.

Aurora boreale Spagna

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Edén Sánchez

Foto “Auroras en el Infierno” scattata in Spagna

L’aurora in uno dei luoghi più belli di Madeira

Quando viaggiamo possiamo avere tutto ben pianificato, ma quando l’aurora chiama è meglio rispondere. E il fotografo Giulio Cobianchi, seppur stanco dopo altre escursioni, ha risposto prontamente immortalando al meglio questo momento: “Non avrei mai immaginato di catturare l’aurora boreale a 32,7 gradi di latitudine nord, ma il 10 maggio 2024 è successo, mentre mi trovavo a Madeira. Dopo un tour fotografico primaverile con albe spettacolari, ma senza sosta, ero esausto. Non era previsto, ma quando gli avvisi di aurora hanno iniziato a lampeggiare e il cielo è rimasto sereno, non ho potuto resistere. Ho raggiunto Pico do Arieiro, una delle vette più alte di Madeira, percorrendo uno dei sentieri più straordinari d’Europa. Quando ho visto un bagliore rosso a nord, non potevo crederci”.

Aurora boreale Madeira

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Giulio Cobianchi

Foto “High Trails” scattata a Madeira

L’aurora suggestiva immortalata in Australia

L’aurora è in grado di rendere ancora più suggestivo qualsiasi luogo che, di per sé, è già ricco di fascino, come il Lago Toolondo in Australia. Questo scatto è stato immortalato una mattina da Baillie Farley: “Nelle prime ore del mattino, il Lago Toolondo si è trasformato in uno spettacolo di luci. Una potente tempesta solare ha dipinto il cielo di rosso, arancione e rosa, con danze luminose che si riflettevano sulla superficie placida dell’acqua. L’effetto era quasi speculare, creando un’atmosfera surreale e indimenticabile. I tronchi secchi lungo la riva si stagliavano come ombre contro il cielo notturno, mentre l’aurora boreale pulsava e tremolava, trasformando la scena in qualcosa di onirico. È stato uno di quei momenti magici, in cui il tempo sembrava sospeso. Ho trascorso il resto della notte lì, catturando diverse immagini e un timelapse fino all’arrivo dell’alba”.

Aurora boreale Australia

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Baillie Farley

Foto “Lake Toolondo Aurora” scattata in Australia

Il richiamo dell’aurora boreale negli Stati Uniti

Se nel 2025 volete provare anche voi a immortalare l’aurora e scattare la foto perfetta, ricordatevi di impostare delle notifiche e degli allarmi che vi avvisino quando sta per avvenire una tempesta solare o avviate una chat di gruppo con altri fotografi. È proprio grazie a un collega che Adrian Cormier è riuscito a ottenere questo scatto incredibile: “Stavo scattando foto in uno dei miei luoghi preferiti lungo la costa di Sonoma. Intorno alle 2:30 del mattino, il mio telefono, che riceveva solo un segnale sporadico, vibrò inaspettatamente. Ricevetti un messaggio che non dimenticherò mai: un collega fotografo, che si trovava in Nepal, mi scrisse: ‘Vai il più a nord possibile prima del tramonto, stasera succede qualcosa di incredibile!’ Era stata prevista una storica tempesta geomagnetica, forse di intensità G5. Immediatamente corsi a casa per recuperare il mio zaino Atlas pieno di abbigliamento invernale. Intuitivamente, decisi di dirigermi verso il Crater Lake National Park in Oregon ed è qui che è avvenuta la magia”.

Aurora boreale Stati Uniti

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Adrian Cormier

Foto “Carpe Diem” scattata negli Stati Uniti d’America

L’aurora boreale perfetta in Italia

Anche in Italia l’aurora boreale ha lasciato molti a bocca aperta, da Nord a Sud. Un luogo in particolare ha colpito la giuria del concorso fotografico: le Dolomiti. A immortalarla è stato il fotografo Roksolyana Hilevych: “Quel giorno, dopo una tempesta di neve e pioggia mista, fortunatamente il cielo si è schiarito dopo le 20:00 (circa un’ora dopo il tramonto). Mentre mi avvicinavo al mio punto di osservazione, potevo già intravedere sfumature rosse filtrare attraverso le nuvole. L’adrenalina e l’eccitazione erano così travolgenti che ho quasi dimenticato il freddo e il vento forte, che non ha mai smesso di soffiare per tutta la notte a 2.450 metri di altitudine. Ho scattato 840 fotografie dalle 20:30 alle 5:00 del mattino, sperando di immortalare il momento perfetto”.

Aurora boreale Dolomiti

Fonte: The Northern Lights Photographer of the Year – Roksolyana Hilevych

Foto “Coronation” scattata sulle Dolomiti