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Cosa vedere in Irpinia: viaggio tra borghi, natura e leggende

Nel cuore della Campania, lontano dalle rotte più battute e immersa in un paesaggio che alterna montagne, vallate e borghi sospesi nel tempo, si trova l’Irpinia, una terra fiera della propria identità, dove la natura incontra la storia e ogni paese conserva ancora un’anima antica.

Qui è dove il silenzio delle colline si intreccia al suono delle campane dei piccoli centri medievali, mentre le strade si perdono tra vigneti, castagneti e antiche abbazie che raccontano secoli di devozione e bellezza.

I borghi storici più belli

L’Irpinia è un mosaico di borghi, ognuno con la propria voce e un fascino discreto che conquista passo dopo passo. Nusco, conosciuto come il “balcone dell’Irpinia”, si affaccia sulla valle del fiume Ofanto con un panorama che toglie il fiato: le stradine lastricate si arrampicano verso il centro storico, dove il tempo sembra essersi fermato tra le case in pietra e le antiche porte in legno.

Gesualdo, invece, respira arte e musica. Il castello che veglia sull’abitato ricorda la figura di Carlo Gesualdo, principe e compositore del Rinascimento, che rese il borgo un centro di vita culturale e artistica. Frigento, arroccato su un’altura che domina il paesaggio tutt’intorno, vanta una vista sconfinata sulle valli e sui monti dell’Irpinia e conserva un impianto medievale tuttora leggibile, con vicoli stretti che si aprono su piazzette e antichi palazzi.

Via del centro storico del borgo di Frigento, Irpinia

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Scorcio del centro storico del borgo di Frigento

Zungoli, con il suo dedalo di scalinate, archi e grotte scavate nella roccia, è uno dei borghi più suggestivi d’Italia, insignito anche del titolo di Bandiera Arancione del Touring Club, e vive un’atmosfera sospesa tra passato e presente, in cui la vita quotidiana scorre lenta, tra le botteghe e il castello normanno.

Monteverde, infine, colpisce per la sua posizione spettacolare e per la capacità di unire memoria e innovazione. Inserito nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, custodisce un castello imponente, vicoli lastricati e un panorama che abbraccia la valle dell’Ofanto. Ogni anno si anima grazie a rievocazioni storiche e spettacoli multimediali che ne raccontano la storia millenaria.

E ad Avellino, il capoluogo, si respira l’eleganza di una città che conserva il legame profondo con la sua identità religiosa e artistica. Il Duomo dalla facciata neoclassica, la Cripta dell’Addolorata e la Torre dell’Orologio rappresentano un itinerario ideale per scoprire le radici di una comunità che ha saputo rinnovarsi senza dimenticare il proprio passato.

Un viaggio tra natura e storia

L’Irpinia è una terra di paesaggi ampi e incontaminati, dove la natura è protagonista assoluta. Il Lago Laceno, a Bagnoli Irpino, è una delle tappe più amate, un altopiano che si apre tra i Monti Picentini, in un abbraccio di boschi di faggi e pascoli che si tingono di colori diversi a ogni stagione. In estate è una meta perfetta per escursioni e picnic, mentre in inverno diventa un piccolo paradiso per chi ama la neve. La leggenda racconta che tra queste montagne si aggiri ancora il “lupo irpino”, simbolo di forza e mistero, animale raro e protetto che incarna lo spirito selvaggio di queste terre.

Non lontano, il Parco Archeologico di Compsa a Conza della Campania rivela i resti dell’antica città romana: tra le rovine emergono tracce di templi, terme e strade basolate che riportano indietro di secoli, mentre il panorama che si apre tutt’intorno aggiunge un senso di silenziosa grandezza. Accanto al sito, l’Oasi WWF di Conza regala un’altra dimensione di bellezza, quella della natura incontaminata. Laghetti, sentieri e osservatori permettono di ammirare gli uccelli migratori che sostano durante i loro lunghi viaggi.

Veduta del Lago Laceno, Irpinia

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Tutto il fascino del Lago Laceno

Uno sguardo all’Alta Irpinia

Più a sud, l’Alta Irpinia svela paesaggi ancora più intimi, dove la spiritualità e la leggenda incontrano la storia. L’Abbazia del Goleto, nei pressi di Sant’Angelo dei Lombardi, è tra le tappe più affascinanti della Campania. Fondata nel XII secolo, custodisce secoli di fede e di arte. Tra le sue mura si respira un senso di pace profonda, accentuato dal silenzio che avvolge il complesso monastico e dai colori dorati della pietra che cambiano con la luce del giorno.

A Rocca San Felice, la natura si fa misteriosa con la Mefite, un laghetto solfureo che emana vapori e gas dal sottosuolo. Gli antichi la consideravano la porta degli inferi, un luogo sacro alla dea Mefite, divinità italica delle acque e dei vapori. Oggi resta uno dei fenomeni naturali più suggestivi dell’Italia meridionale, affascinante e inquietante al tempo stesso.

Non mancano infine i castelli, come quello di Bisaccia, dall’imponente struttura che domina il borgo dall’alto, o quello di Monteverde, che sembra custodire i segreti di secoli di battaglie e di vita nobiliare.

Ingresso dell'Abbazia del Goleto a Rocca San Felice, Irpinia

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Scorcio dell’Abbazia del Goleto
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Irpinia, nasce un itinerario cicloturistico che collega 19 Comuni

Un progetto ambizioso, radicato nel cuore dell’Irpinia, prende vita con l’obiettivo di trasformare la provincia di Avellino in una delle nuove mete italiane di riferimento per il cicloturismo: si chiama “Pedala in Hirpinia e Baronia” e rappresenta la prima vera rete organica di percorsi pensata per un turismo lento, consapevole, rispettoso dell’ambiente e in grado di valorizzare i borghi e i territori di una provincia che da sempre custodisce bellezze paesaggistiche, storiche e gastronomiche ancora troppo poco conosciute.

Il progetto nasce dalla volontà congiunta di 19 Comuni irpini (Andretta, Ariano Irpino, Bisaccia, Flumeri, Frigento, Gesualdo, Melito Irpino, Mirabella Eclano, Monteverde, Pietrastornina, Savignano Irpino, Sturno, Taurasi, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Villanova del Battista, Volturara Irpina, Zungoli) con l’ambizione dichiarata di estendere presto il numero delle adesioni, già previste per il 2026.

L’iniziativa si propone di intercettare e fidelizzare il sempre più vasto pubblico di appassionati di bici, cicloamatori e cicloturisti, e offrire loro una rete strutturata e accessibile di percorsi. Si tratta, in effetti, di un vero e proprio sistema territoriale diffuso che si sviluppa lungo oltre 1.500 chilometri di strade asfaltate e sterrate e copre un raggio ampio e suggestivo che abbraccia tutta l’Irpinia, da Pietrastornina a Bisaccia, da Monteverde a Savignano Irpino, fino a Volturara Irpina.

Un itinerario tra natura, storia e gastronomia

“Pedala in Hirpinia e Baronia” si articola in percorsi pensati per ogni tipo di cicloturista, e propone esperienze adatte sia agli amatori che ai più esperti. Il tracciato principale si sviluppa lungo 440 chilometri suddivisi in dieci tappe con un percorso ad anello che, partendo e tornando a Pietrastornina, vanta anche una variante suggestiva, la salita al Santuario di Montevergine, con ritorno nello stesso punto: un itinerario impegnativo, con 8.500 metri di dislivello complessivo, che permette di attraversare alcuni dei paesaggi più autentici e meno contaminati della Campania interna.

Accanto al tracciato principale, il progetto prevede percorsi ad anello disegnati intorno a ciascuno dei 19 Comuni aderenti, pensati per accontentare chi desidera cimentarsi su distanze e difficoltà variabili. In totale, oltre 1.100 chilometri aggiuntivi che si snodano lungo le caratteristiche strade irpine, tra salite, discese e paesaggi che alternano boschi, altopiani, vallate e piccoli borghi di pietra.

Borghi, eccellenze e sostenibilità: il valore aggiunto del progetto

Ogni Comune coinvolto ha fornito un contributo prezioso alla realizzazione del progetto, che non si limita a tracciare percorsi ciclistici, ma intende suggerire al viaggiatore un quadro completo e autentico del territorio. A corredo delle mappe, infatti, è stata realizzata una scheda dedicata per ciascun borgo, in cui vengono indicati i percorsi specifici e le principali attrazioni da visitare: monumenti, luoghi d’arte, itinerari naturalistici e le eccellenze legate all’enogastronomia. I cicloturisti potranno così scoprire le migliori strutture ricettive, trattorie tipiche, ristoranti, aziende agricole ed enogastronomiche dove fermarsi e vivere esperienze legate alla tradizione locale.

Un aspetto distintivo del progetto è poi l’attenzione alla sostenibilità ambientale: non è stata creata alcuna app dedicata, proprio per evitare l’impatto ambientale derivante dall’uso intensivo dei server dati. Tutte le informazioni sono invece raccolte in una cartina digitale, scaricabile tramite QR Code, facilmente consultabile in formato PDF, per lasciare la libertà di gestire il viaggio e scegliere gli strumenti digitali preferiti.

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Onirica Srl Società Benefit di Provaglio d’Iseo, che ha curato la parte ideativa e operativa, affiancata dalla grafica di Denise Pippo di Deline di Villanova del Battista. La distribuzione delle mappe, sia cartacee che digitali, è affidata a una rete di tour operator e piattaforme specializzate, con il sostegno di partner attivi nel settore del turismo e del welfare.

Un’occasione di rilancio per l’Irpinia interna

I promotori del progetto sottolineano con convinzione come l’iniziativa rappresenti una straordinaria occasione per rilanciare l’Irpinia interna come destinazione turistica di qualità. Le parole dei Sindaci coinvolti riflettono il senso profondo dell’iniziativa. Vito Di Leo, primo cittadino di Sturno, ha ricordato come l’itinerario metta in risalto non solo il patrimonio paesaggistico e culturale, ma anche l’eccellenza enogastronomica che caratterizza tali luoghi, per tradizione legati a un’ospitalità autentica e sincera.

Paolo Caruso, Sindaco di Zungoli, borgo che vanta il riconoscimento tra i Borghi più Belli d’Italia e la Bandiera Arancione, ha evidenziato come il passaggio dei cicloturisti lungo le antiche vie della transumanza e del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela rappresenti un ritorno alle radici storiche del territorio, con l’opportunità di vivere esperienze immerse in paesaggi affascinanti, tra castelli, conventi, chiese e tradizioni millenarie.

Infine, Franco Archidiacono, Sindaco di Vallesaccarda e primo promotore dell’iniziativa, ha sottolineato la vocazione di questi territori come luoghi di equilibrio e serenità, crocevia naturale tra Tirreno e Adriatico, tra Appennino e pianure, ora pronti a proporsi come polmone verde e oasi di benessere per chi ama il turismo lento e il contatto autentico con la natura e i sapori genuini.

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A bordo del treno di Natale, il convoglio storico che attraversa l’Irpinia

E se per festeggiare in anticipo il Natale vi dedicaste a un tour all’insegna della bellezza di una terra sorprendente e dei suoi sapori caratteristici, unici e assolutamente indimenticabili? Una possibilità più che reale grazie allo storico treno Irpinia Express che, anche quest’anno e in occasione del Natale, parte per un viaggio natalizio alla scoperta di alcune delle zone e dei borghi più belli e suggestivi di questa parte d’Italia assolutamente da visitare. E che, proprio Domenica 18 dicembre 2022, farà tappa a Lapio, uno dei borghi più affascinanti dell’Irpinia, pieno di storia e di immagini incantevoli da portare per sempre con sé.

La “storia” antica di queste terre uniche

Già gli antichi romani, infatti, apprezzavano la grande fertilità che caratterizza queste terre e la fiorente produzione dei suoi vigneti, creatori di un vino dal sapore unico e di tantissimi prodotti tipici che sono delle vere e proprie eccellenze gastronomiche del nostro Paese.

Prodotti che arrivano dalle antiche tradizioni di questa splendida terra tutta da scoprire e che proprio in occasione del Natale e di questo questo viaggio dedicato alle infinite ricchezze dell’Irpinia, sarà possibile vivere a pieno e a 360°. Il tutto circondati da atmosfere uniche e interamente dedicate a questa festa che sa conquistare grandi e piccini.

Il tour magico tra le vie di Lapio

La partenza per questo imperdibile tour è, come da tradizione, alle 10.30 dalla stazione di Avellino (nella foto) per poi arrivare, con questo magico treno di Natale, direttamente nel cuore del borgo di Lapio. Una perla della Valle del Calore che vi saprà accogliere con tutta la magia di un luogo e di una festa unica, attesa e tanto amata.

Qui, tra rinfreschi pranzi con i prodotti tipici del luogo, le suggestive atmosfere create dal sottofondo musicale realizzato dal vivo dal tradizionale concerto natalizio e il caratteristico “Mercatino delle Eccellenze” in cui poter ammirare i presepi amabilmente creati dagli artigiani di Lapio, potrete scoprire ogni angolo e ogni meraviglia di questo borgo d’eccellenza, pieno di sorprese e di scorci meravigliosi. Il tutto circondati dalle infinte bellezze dei paesaggi circostanti e dai colori dell’Irpinia.

L’accensione delle luci: che il Natale abbia inizio

Ma non solo. Perché che Natale sarebbe senza luci? Verso sera, infatti, si potrà assistere alla magica accensione del Ponte Principe, illuminato e decorato con installazioni artistiche proprio per l’occasione. Per poi finire questo magico tour natalizio con un suggestivo spettacolo pirotecnico a dare il benvenuto all’ormai prossimo Natale.

Un appuntamento da non perdere e un’occasione a dir poco unica per vivere a pieno e in modo originale questa dolce attesa verso la notte più magica dell’anno e per scoprire le infinite bellezze del territorio Irpino. Una terra unica, con i suoi borghi dal fascino particolare circondati dalla natura incontaminata e che, soprattutto durante il periodo natalizio, è un vero tesoro tutto da scoprire e da vivere con ogni senso, godendo a pieno dei suoi colori, sapori e magiche atmosfere. Il tutto viaggiando a bordo di un treno storico, vestito a festa e che saprà portare gioia a ognuno di voi.