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La classifica dei migliori Paesi in cui emigrare

Diciamoci la verità, chi non ha mai pensato di lasciare l’Italia e trasferirsi all’estero? Sono molte le persone che lo pensano e, dati alla mano, altrettante a farlo per davvero. Nel 2023 si sono iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), con la motivazione espatrio, circa 89.500 connazionali, in aumento del 9,1%. Chi sono queste persone? Secondo i dati forniti dall’Aire, il 45,5% è composto da giovani fra i 18 e i 34 anni, mentre il 23,3% sono sotto i 50 anni e il 14,7% minori, segno che si trasferiscono anche intere famiglie. Il restante 11,1% ha tra i 50 e i 64 anni e il 5,5% è over 65. In totale, gli italiani all’estero oggi sono 6 milioni.

Ma quali sono i Paesi ideali in cui trasferirsi? A dircelo è Il Sole 24 Ore che ha pubblicato i risultati di una graduatoria di InterNations, la più grande comunità globale di persone che vivono all’estero. Tra le destinazioni migliori spiccano Panama e Messico, mentre tra le peggiori c’è la Turchia e un altro Paese che potrebbe sorprendervi, ma che vi sveliamo a breve.

I Paesi migliori in cui espatriare

Al primo posto della classifica troviamo Panama, dove oltre quattro expat su cinque (l’82%) sono felici di essersi trasferiti in questo Paese sia per la qualità della vita che nell’ambito delle finanze personali. In particolare, gli expat lodano l’accessibilità degli alloggi e la facilità nel trovarli, pochi problemi con la lingua, accesso illimitato ai servizi online come i social media e la facilità nell’ottenere il visto. Al secondo posto, invece, c’è il Messico, amato da nove expat su dieci (l’89%) per la generale cordialità della popolazione messicana, per la facilità di adattamento alla cultura locale, per la convenienza degli alloggi e della vita in generale.

Il terzo posto è occupato dall’Indonesia grazie ai costi bassi della vita, all’accoglienza delle persone e all’ottimo equilibrio tra vita personale e lavoro. Dal punto di vista delle finanze, viene sottolineata l’accessibilità degli alloggi e le opportunità di carriera personali degli expat. Al quarto posto c’è la Spagna, seguita dalla Colombia e dalla Thailandia.

I Paesi peggiori in cui espatriare

Quali sono, invece, i Paesi peggiori in cui espatriare? Quella che viene considerata una sorpresa è la Finlandia, famosa per essere il Paese più felice del mondo, ma evidentemente non quello in cui trasferirsi. Gli expat hanno criticato la difficoltà d’insediamento, nel trovare lavoro e nell’ambito delle finanze personali. Questo perché il costo della vita relativamente alto non coincide con il reddito familiare disponibile. Inoltre, viene sottolineata la difficoltà nel trovare una casa, per non parlare dell’apprendimento della lingua locale.

Un altro Paese che non ha brillato è la Turchia: si classifica ultima nell’indice del lavoro all’estero in quanto un terzo degli intervistati non crede che trasferirsi qui abbia migliorato le loro prospettive di carriera, mentre altri valutano negativamente le loro opportunità di carriera personali e il mercato del lavoro locale. Inoltre, quasi un terzo degli expat è insoddisfatto del proprio lavoro e gli intervistati sono estremamente insoddisfatti dello stato dell’economia.

Top 10 dei Paesi migliori e dei peggiori

Se state pensando di espatriare da qualche parte nel mondo, questa è la Top 10 dei migliori Paesi in cui espatriare:

  • Panama
  • Messico
  • Indonesia
  • Spagna
  • Colombia
  • Thailandia
  • Brasile
  • Vietnam
  • Filippine
  • UAE

Questa, invece, è la Top 10 con i peggiori:

  • Regno Unito
  • Irlanda
  • Malta
  • Italia
  • Norvegia
  • Canada
  • Germania
  • Finlandia
  • Turchia
  • Kuwait
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Giresun e Ordu, cosa vedere in queste magnifiche località della Turchia

Esiste una zona della Turchia che profuma di verde intenso, dove il Mar Nero accarezza spiagge silenziose e i monti si stagliano maestosi come custodi di una terra ricca di storia e bellezza: Giresun e Ordu, gioielli della costa settentrionale inseriti tra le destinazioni imperdibili del Best in Travel 2025 di Lonely Planet, invitano a scoprire panorami che non ti aspetti, leggende misteriose e tradizioni autentiche.

Partiamo insieme per un viaggio emozionante.

Giresun, il cuore verde della Turchia

Adagiata sulla costa del Mar Nero e abbracciata da colline ammantate di foreste, Giresun incanta grazie alla natura lussureggiante, ai paesaggi favolosi e a un’atmosfera tranquilla, lontana dalla frenesia delle mete più turistiche. Conosciuta come il “cuore verde della Turchia“, rappresenta un inno alla bellezza naturalistica e alla storia, un luogo in cui la cultura tradizionale si intreccia con leggende affascinanti.

Dagli scorci che si aprono sul mare agli altopiani immersi nel verde, è perfetta per rallentare e riconnettersi con se stessi.

Il Castello di Giresun: tra storia e leggenda

Arroccato su una collina che domina l’abitato, il Castello di Giresun, risalente all’epoca romana, conserva le antiche mura, un anfiteatro e vedute che lasciano senza parole. La leggenda vuole che custodisca il teschio di un’amazzone, e alimenta il fascino mitologico del territorio.

Dal castello, lo sguardo abbraccia il Mar Nero e i villaggi tutt’intorno, regalando tramonti che sembrano dipinti. Gli appassionati di storia possono esplorare le rovine, mentre gli amanti della natura non si perderanno una passeggiata nei giardini che abbracciano la fortezza, dove scattare foto memorabili.

Il Museo di Giresun: un tuffo nella storia

Il Museo di Giresun, in origine chiesa ortodossa del XVIII secolo, è una tappa imperdibile per conoscere da vicino la storia e la cultura della regione: infatti, ospita una vasta collezione di reperti archeologici, etnografici e storici che raccontano la vita delle antiche civiltà che hanno abitato l’area.

Tra i pezzi più interessanti, troverete manufatti della cultura pontica, monete romane e bizantine, nonché abiti e strumenti legati alle tradizioni locali.

L’isola di Giresun: mistero e natura incontaminata

Isola Giresun, Turchia

Fonte: iStock

Isola di Giresun, paradiso di rocce e mare

A breve distanza dalla costa, l’Isola di Giresun è un’oasi che unisce mito e realtà. Abitata in passato da monaci bizantini, serba i resti di antichi templi, tra cui quello dedicato ad Afrodite, che testimoniano l’importanza religiosa di questa terra nei secoli.

Oggi, è altresì una riserva naturale protetta, un paradiso per gli amanti del birdwatching e per chi cerca pace assoluta. Durante la visita, potrete passeggiare tra la lussureggiante vegetazione, mentre ascoltate il canto degli uccelli e respirate il profumo del mare. Un’escursione in barca è il modo migliore per raggiungere l’isola e godere della vista della costa da una prospettiva inedita.

Spiagge di Giresun: relax con vista mozzafiato

Le spiagge di Giresun sono il luogo ideale per chi desidera una pausa rigenerante. Tra le più amate spicca Espiye Beach, con la sabbia dorata lambita da acque limpide, perfette per nuotare e rilassarsi al sole.

Non si può poi non citare il fascino selvaggio del Kümbet Plateau, incredibile spiaggia nell’abbraccio di foreste e colline dove la fresca aria di montagna si unisce alla serenità del mare e dà vita a un’atmosfera a dir poco magica. Ideale per picnic, passeggiate sulla riva e momenti di pura contemplazione.

Ordu, la perla del Mar Nero

Ordu,Turchia

Fonte: iStock

Veduta panoramica della città di Ordu

Tra le dolci colline e le scintillanti acque del Mar Nero, Ordu, vibrante “perla del Mar Nero”, conquista a sua volta il cuore di ogni viaggiatore grazie ai paesaggi spettacolari, alle tradizioni autentiche e a una natura che sembra dipinta su tela.

Dai belvedere indimenticabili alle foreste incontaminate, ogni esperienza si trasforma in un ricordo prezioso.

Il centro: un mix di tradizione e modernità

Il centro di Ordu è una perla che fonde l’autenticità delle tradizioni con il dinamismo di una città moderna: passeggiando tra le sue vie, scoprirete un perfetto equilibrio tra le tracce della Storia e la vivace vita di oggi.

Iniziate la visita dal lungomare, dove caffetterie e ristoranti propongono il meglio della cucina locale, tra cui il celebre pide di Ordu, una variante del tipico pane turco arricchito con ingredienti freschi e saporiti.

Proseguite verso il Bazaar, colorato mercato in cui è possibile acquistare prodotti artigianali, spezie e tessuti, e fate tappa alla Moschea di Yalı, nei pressi del porto, dall’architettuta ottomana.

Il centro di Ordu è anche ricco di parchi e aree verdi, come il Parco della Repubblica (Cumhuriyet Parkı), punto di ritrovo per famiglie e turisti, la scelta ottimale per una pausa rigenerante tra una scoperta e l’altra.

Infine, merita una menzione il Museo della Cultura, tra le sale di una villa ottomana restaurata, dalle importanti collezioni di abiti tradizionali, strumenti musicali e manufatti storici.

Boztepe: panorami da sogno

Boztepe, Turchia

Fonte: iStock

La funivia a Ordu che sale verso la collina Boztepe

Non potete visitare Ordu senza raggiungere Boztepe, la collina che sovrasta la città a 550 metri di altitudine. Raggiungibile tramite una funivia panoramica, regala una vista difficile da descrivere a parole sul Mar Nero, sulle montagne e sullo skyline.

Arrivati sulla vetta, troverete ristoranti e caffè dove gustare deliziosi piatti turchi mentre vi lasciate sorprendere dal panorama. Per un’esperienza ancora più suggestiva, visitate Boztepe al tramonto, quando il cielo si tinge di arancio e il Mar Nero sembra scintillare come un mosaico.

Le cascate di Çiseli: un angolo di paradiso nascosto

A pochi chilometri dal centro, le cascate di Çiseli offrono uno spettacolo straordinario. Nascoste tra le fronde della foresta, sono un luogo di pace e bellezza, ottimo per una gita fuori porta.

Il rilassante canto dell’acqua che scorre e il verde intenso della vegetazione, creano un’atmosfera che rigenera mente e corpo. Molti scelgono di fare un picnic nei pressi delle cascate o di fare un bagno per un’esperienza ancora più indimenticabile.

Perşembe Yaylası: l’incanto degli altopiani turchi

A pochi chilometri da Ordu, il Perşembe Yaylası, altopiano a 1.500 metri di altezza, è celebre per i suoi paesaggi onirici: verdi prati a perdita d’occhio, piccoli laghi cristallini e un cielo che appare davvero vicino.

Insomma, è il paradiso degli escursionisti e di chi desidera momenti di puro relax. Durante l’estate, il yayla ospita festival della tradizione, dove assistere a danze folkloristiche, degustare piatti locali e immergersi nella cultura turca più autentica.

Yoroz Kent Ormanı: un eden per gli escursionisti

Il Parco Forestale Yoroz è un altro eden per le escursioni, a circa 20 chilometri dalla città. Sentieri ben segnalati conducono al cospetto di boschi lussureggianti, piccoli ruscelli e scorci panoramici mozzafiato.

Uno dei percorsi più amati porta a un belvedere da cui si gode di una vista senza eguali sul Mar Nero. È la tappa irrinunciabile per rilassarsi, fare un picnic e respirare l’aria frizzante della foresta. Non dimenticate la macchina fotografica: il contrasto tra il verde delle piante e il blu del mare merita assolutamente di essere immortalato.

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Inverno al sole del Mediterraneo, la crociera novità di MSC Sinfonia

Con una serie di crociere nel Mediterraneo che beneficiano di un clima mite e soleggiato anche in autunno inoltrato, MSC Crociere propone di prolungare la stagione delle vacanze fino in prossimità delle festività natalizie e oltre. Grande novità per quest’inverno è il nuovo itinerario di MSC Sinfonia, che per la prima volta navigherà per tutta la stagione invernale verso il Mediterraneo Orientale, toccando Grecia e Turchia, con partenza da Bari.

L’itinerario di 7 notti si preannuncia decisamente affascinante, con tappe al Pireo (Atene), nelle isole greche di Corfù e Mykonos, oltre a Izmir e Istanbul, in Turchia. L’ideale per chi desidera unire relax e scoperta culturale, approfittando di temperature gradevoli, perfette per esplorare le ricchezze storiche, artistiche e gastronomiche di ogni destinazione, ma senza il caldo opprimente e le folle di turisti dei mesi estivi. Le mete del viaggio, infatti, offrono non solo magnifici paesaggi, ma anche un patrimonio culturale millenario da scoprire con calma e tradizioni enogastronomiche di altissima qualità tutte da gustare.

Alla scoperta dei tesori della Turchia

Fra i vari scali in programma, Izmir, affacciata sulla costa della Turchia, spicca con una media di 295 ore di sole a ottobre e temperature che raggiungono i 25 gradi. Immersa tra colline verdeggianti con una splendida vista sul mare Egeo, è un mix perfetto di natura e cultura. È infatti famosa per il suo legame con l’antica Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico, e offre un tuffo nella storia con straordinari monumenti come il Teatro e la Biblioteca di Celso. Izmir è anche celebre per la sua cucina locale a base di pesce fresco, con specialità tipiche come il balık ekmek, un gustoso panino con pesce fritto, e il kumpir, una patata cotta al forno farcita con ingredienti vari.

Crocevia tra Oriente e Occidente, Istanbul è una delle tappe di punta della crociera con le sue meraviglie architettoniche, tra cui la maestosa Hagia Sophia e la stupenda Moschea Blu. Durante lo scalo ci si può immergere nel caleidoscopico Gran Bazar, uno dei mercati coperti più grandi del mondo, dove acquistare spezie, artigianato locale, e lasciarsi tentare dalla stuzzicante gastronomia locale, che spazia dai piatti più semplici, come i meze e il kebab, ai dolci più elaborati, come il baklava.

Il fascino intramontabile dell’antica Grecia

Con giornate autunnali piacevolmente soleggiate, Atene offre ai viaggiatori l’opportunità di visitare i suoi celebri siti storici, come l’Acropoli, il Tempio di Zeus e l’Agorà, con il clima ideale per apprezzare a fondo questi monumenti che raccontano storie della grandiosa civiltà che ha influenzato profondamente il pensiero e l’arte occidentale. Da non perdere una passeggiata tra i quartieri di Plaka e Monastiraki dove immergersi nell’atmosfera vibrante della città moderna, tra mercati, boutique e ristoranti che servono piatti tipici come la moussaka e il souvlaki.

Le isole greche di Corfù e Mykonos, con il loro fascino naturale, sono il perfetto coronamento dell’itinerario. Corfù conquista i visitatori con colline verdeggianti, spiagge dalle acque cristalline e l’architettura in stile veneziano che riflette il suo passato sotto il dominio della Serenissima. Mentre Mykonos, la più vivace delle Isole Cicladi, fuori stagione appare in tutta la sua abbagliante bellezza, ulteriore conferma che questa crociera invernale a bordo di MSC Sinfonia è un’occasione unica per esplorare il Mediterraneo in un periodo dell’anno più tranquillo, godendo di ogni destinazione a un ritmo rilassato e autentico.

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Dogu Express, il treno che fa scoprire le bellezze della Turchia

Il Dogu Express, o Eastern Express in inglese, percorre la tratta ferroviaria più lunga della Turchia. Nato come treno pendolare che viaggiava da Ankara a Kars, negli ultimi anni il treno è noto per i suoi paesaggi mozzafiato attraverso l’est, pieni di tesori fuori dai sentieri battuti. In risposta alla crescente domanda, il servizio pendolare è stato trasformato, nel 2019, in un percorso turistico. Il treno percorre una distanza di 1.310 km facendo alcune fermate lungo il percorso, dove vengono organizzate escursioni.

Da Kars al confine turco con la Georgia ci vogliono circa due ore e circa 160 km in macchina verso nord, mentre con questo treno si può esplorare la Turchia orientale attraverso un percorso avventuroso nel Caucaso che altrimenti si potrebbe fare solo volando dalla Gran Bretagna a Tbilisi via Instanbul. Il Dogu Express risale agli anni ’30 e la sua rotta per decenni è stata poco conosciuta, fino a quando alcuni influencer turchi ne hanno cominciato a parlare e oggi i biglietti sono notoriamente difficili da trovare e vanno esauriti in pochi minuti.

A bordo del Dogu Express: si parte

Il Dogu Express parte tre volte a settimana solo da dicembre a marzo, verso sera e, mentre si allontana dalla stazione ferroviaria art déco di Ankara, la vista dal finestrino si trasforma rapidamente. Dalla frenesia e le luci di una metropoli gli occhi si posano su panorami sconfinati. Le cabine letto sono dotate di due letti singoli a castello che possono essere riconvertiti in sedili durante il giorno, e ogni passeggero può usufruire di un minifrigo e un lavandino. I viaggiatori spesso decorano i loro scompartimenti con lucine, sciarpe, candele ed effetti personali. Il fiume Eufrate fa compagnia lungo la tratta, fiancheggiato da colline innevate, scorrendo verso sud fino alla Siria e all’Iraq.

Dogu Express Turchia

Fonte: Getty Images

Il treno Dogu Express

Prima di partire: cosa vedere ad Ankara

Prima di partire con il Dogu Express si può approfittare per visitare la città di Ankara che non ha niente da invidiare a Instanbul anche se è meno turistica. I siti principali includono il mausoleo di Ataturk, l’ultima dimora del padre fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Atatürk. Poi ci sono il Peace Park con una bandiera turca composta da ciottoli circondata da un’aiuola, e la Ceremonial Plaza che conduce alla Hall of Honor che ospita la tomba di Ataturk. Sebbene Ankara abbia intrapreso un rapido ritmo di sviluppo dopo essere diventata la nuova capitale del paese nel 1923, conserva ancora un certo fascino storico nei suoi vecchi quartieri.

Ulus è il quartiere vecchio della città dove ci sono rovine romane, passaggi conservati e persino un vecchio castello, arroccato su una collina che offre ampie viste panoramiche sullo scenario circostante. All’interno di Ulus si trova Sanat Sokağı, o Arts Street, un tratto di case ottomane restaurate che sono state convertite in caffè con cortili pieni di bancarelle che vendono artigianato e souvenir dell’era ottomana. Per un’esperienza più contemporanea, si può visitare CemModern, una nuova galleria d’arte che ospita mostre internazionali in un deposito ferroviario restaurato. Gli eventi culturali qui sono vari, che vanno dalle proiezioni di film alle sessioni di yoga di gruppo e ai mercati del design.

Il viaggio continua

La mattina presto successiva, il treno arriva a Ilic, un piccolo villaggio la cui attrazione principale è la vicinanza a Karanalik, o Dark Canyon. Il Canyon ospita la bellissima Stone Road che si aggrappa al canyon quando non si tuffa in uno dei suoi 38 tunnel o non affronta curve terrificanti. Nonostante la reputazione di essere pericolosa, la strada attira regolarmente i turisti con i suoi paesaggi mozzafiato come scogliere spettacolari e gole scoscese, mentre l’Eufrate scorre sotto. Il treno poi scende più a est, nel cuore dell’Anatolia.

Ankara

Fonte: 123RF

La città di Ankara

Tappa finale

Al calar della sera il Dogu Express raggiunge Erzurum, città che ospita molti diversi tipi di cucina locale, il più famoso dei quali è il Cag Kebab. L’agnello viene marinato per circa 12 ore in cipolle, sale e pepe, per poi essere infilzato su uno spiedo e cotto su un fuoco di legna prima di essere avvolto in un caldo pane azzimo o mangiato direttamente dallo spiedo.

Dopo Erzurum, dopo poche ore si arriva alla destinazione finale, Kars, famosa per il suo paesaggio invernale da favola. Il suo nome deriva dalla parola turca che significa neve e la città è nota per la sua architettura unica che risale ai tempi in cui faceva parte dell’Impero russo. A breve distanza in auto da Kars, si possono visitare maestose rovine risalenti a 1.600 anni fa sono aperte ai turisti. Vaste mura e chiese ben conservate, tutte con vista su un profondo burrone, offrono ai visitatori un viaggio indietro nel tempo. Sebbene le regioni orientali della Turchia attraggano meno turisti, la gente del posto è spesso desiderosa di accogliere i visitatori con la tradizionale ospitalità turca.

Come trovare i biglietti

Acquistare i biglietti per viaggiare con il Dogu Express non è facile, ma è utile sapere che vengono rilasciati con un mese di anticipo solitamente e le agenzie di viaggio li prendono in grandi quantità per poi rivenderli. Per questo a volte il treno sembra riempirsi in breve tempo rispetto al momento in cui si aprono le vendite. Uomini e donne non possono condividere la stessa cabina, a meno che non siano familiari, mentre chi viaggia da solo paga di più perchè deve acquistare l’intera cabina.

I tipi di biglietti, tuttavia, sono quello turistico che si ferma in alcune città per poterle visitare con calma, e quello locale che in 24h va da Ankara a Kars per chi ha bisogno. Tenete presente che le cuccette nel treno locale hanno quattro letti, mentre il treno turistico ne ha solo due ma con aria condizionata e lenzuola pulite in concessione. I biglietti si possono quindi comprare online sul sito della compagnia dei treni TCDD o sull’app in inglese. Sul web consigliano di controllare la disponibilità almeno 40 giorni prima dell’eventuale partenza. Poi ci vuole un pizzico di fortuna e si può vivere l’avventura da raccontare poi al ritorno a casa.

 

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Prezzi e consigli per una vacanza in caicco in Turchia

La Turchia è una destinazione ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del relax e della scoperta di territori fantastici, con le sue acque spettacolari ed il suo mare cristallino. Cosa c’è di meglio che esplorare queste meraviglie a bordo di un caicco, una tradizionale imbarcazione in legno tipica della zona orientale del Mediterraneo e particolarmente diffusa nel Paese. L’esperienza di una crociera in caicco rappresenta una vera e propria immersione nella natura incontaminata di questo affascinante e meraviglioso Paese.

Le origini del caicco

Il caicco ha una lunga tradizione nelle acque turche, risalente a diversi secoli fa. Questa imbarcazione, infatti, veniva principalmente utilizzata per la pesca ed il trasporto delle merci. Oggi, invece, sono state trasformate in eleganti yacht a vela, che possono offrire ai propri ospiti tutti i comfort moderni, conservando, allo stesso tempo, il loro antico fascino ed il profondo legame con il mare.

Passare una vacanza in caicco è un’esperienza unica, che permette di vivere a pieno il mare e, soprattutto, in modo autentico. È il mezzo ideale per scoprire le insenature nascoste della Riviera Turca, le sue bellissime spiagge segrete e le antiche rovine che si affacciano sul mare e che diventano, così, facilmente accessibili. Navigare in caicco è l’ideale per chi desidera allontanarsi dalla folla e godere del silenzio della natura, fra le acque cristalline dei suoi mari.

Come organizzare una vacanza in caicco in Turchia?

Ci sono due modi principali per vivere una vacanza in caicco in Turchia. Il primo è quello di unirsi ad una crociera organizzata, occasione in cui è possibile prenotare una singola cabina, dove passare il viaggio con più privacy ed è la scelta ideale per chi viaggia da solo, in coppia o con un gruppo di amici. La seconda modalità, invece, è quella di noleggiare privatamente l’intera imbarcazione. In quest’ultimo caso si può godere della massima libertà: sarà possibile scegliere l’itinerario liberamente e concordarlo con il capitano, scegliendo le tappe secondo i propri desideri, tra antiche rovine e spiagge segrete deserte.

Quando si sceglie di viaggiare in caicco in Turchia è importante scegliere la rotta con attenzione. Infatti, sono molte le destinazioni imperdibili di questo Paese ed ogni tratto della costa turca ha qualcosa di speciale da offrire. Ecco quali sono gli itinerari più consigliati ed amati dai viaggiatori, per rendere un viaggio a bordo di questa tradizionale imbarcazione turca un’esperienza indimenticabile.

Veduta aerea di diversi caicchi nelle acque limpide della riviera turca

Fonte: iStock

Veduta aerea di caicchi in mare, Turchia

Itinerari consigliati

Il primo itinerario, forse il più amato e consigliato dai viaggiatori, è quello che porta alla scoperta della Costa Turchese. Si parte dalla bellissima cittadina di Bodrum, per navigare nella baia di Gokova. Questa rotta, chiamata anche “Blue Cruise”, porta i viaggiatori attraverso alcune delle zone più belle ed incontaminate del Mar Egeo. Include l’isola di Cleopatra, famosa per le sue spiagge chiare e le acque limpide, e le Sette Isole, ovvero un arcipelago immerso nel verde. Questa rotta è la scelta perfetta per chi desidera una vacanza in cui alternare relax ed avventura, tra immersioni e snorkeling e lunghe passeggiate sulla terraferma.

Un altro itinerario da non perdere è quello della baia di Hisaronu, dove il Mar Egeo si incontra con il Mar Mediterraneo. È un tratto della costa turca caratterizzato da una costa frastagliata ed acque cristalline, dove poter scoprire piccole baie accessibili soltanto via mare. Durante questo viaggio è possibile visitare le rovine storiche di Knidos, un’antica città di origine greca. Inoltre, fra le varie tappe, per rendere l’esperienza ancora più autentica, nelle piccole taverne dei pescatori si potranno assaggiare piatti a base di pesce fresco e le varie specialità culinarie turche.

Per chi, invece, cerca una vacanza tranquilla e vuole navigare in acque calme, il golfo di Fethiye e le isole di Gocek sono la scelta ideale. Questa zona, infatti, è particolarmente amata dai velisti, grazie alle condizioni ottimali di navigazione e alle numerose baie che offrono riparo durante le correnti più forti. Degne di nota sono le isole Yassica, con le loro lagune naturali e le spiagge di sabbia. Il mare qui è così tranquillo da sembrare quasi una piscina naturali, caratteristica che rende perfetta la rotta anche per i visitatori con bambini.

Infine, il bellissimo itinerario che porta alla scoperta della baia di Kekova. Qui le acque turchesi nascondono delle vere e proprie città sommerse, resti appena visibili sotto la superficie dell’acqua. Questa zona, infatti, è un territorio ricco di storia ed è perfetta per chi vuole unire un pizzico di avventura alla scoperta culturale. Si può visitare l’antica città di Myra, con le sue tombe ed il grande teatro di epoca Romana, una delle tappe sicuramente più affascinanti, oppure il piccolo e pittoresco villaggio di pescatori di Kas, dove fare un salto nel passato.

Caicco in lontananza che naviga in acque turche al tramonto

Fonte: iStock

Caicco in navigazione al tramonto

Quanto costa fare una vacanza in caicco?

Uno dei primi aspetti da considerare per chi vuole organizzare una vacanza in caicco è sicuramente il budget. I prezzi, infatti, possono variare notevolmente non solo a seconda della stagione, ma anche in base al tipo di imbarcazione scelta ed ai servizi inclusi. Ovviamente, durante l’alta stagione i prezzi tendono a salire, soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto, con cifre più elevate rispetto a quei mesi considerati “di spalla”, come Maggio, Giugno e Settembre, periodo in cui è anche possibile trovare offerte più convenienti.

Il costo per noleggiare una cabina su un caicco condiviso parte da circa 200/300 euro a persona per una settimana di viaggio, ma può salire anche fino a 1000 euro se si viaggia, invece, su imbarcazioni più lussuose. Il prezzo include, solitamente, l’alloggio, i pasti a bordo e alcune delle escursioni a terra.

Per chi, invece, vuole noleggiare un caicco per un vacanza più libera, allora i prezzi possono variare da 2.000 euro fino ad oltre 10.000 euro a settimana, a seconda delle dimensioni e della classe dell’imbarcazione, quindi i livelli di comfort ed eventuali servizi aggiuntivi, come l’equipaggio completo o la possibilità di praticare diversi sport acquatici.

La maggior parte delle vacanze in caicco dura una settimana, ma esistono anche altre soluzioni. Per chi ha meno tempo o desidera fare solo una breve esperienza a bordo di questa imbarcazione turca, è possibile prenotare una mini crociera della durata di tre o quattro giorni.

Una vacanza in caicco in Turchia è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Un viaggio durante il quale è possibile vivere momenti unici che combinano il fascino della navigazione con la bellezza di una delle coste più suggestive dell’intero Mar Mediterraneo, che sia un classico itinerario o uno dei più avventurosi.

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Cosa vedere a Pamukkale, uno splendore di acqua e storia

C’è un posto, in Turchia, il cui nome tradotto vuol dire “castello di cotone”. Un sito naturale del Paese, forse uno dei più suggestivi che esistano, che sorge nella provincia di Denizli, prossimo all’omonimo abitato e nelle vicinanze delle rovine dell’antica città di Hierapolis. Il luogo in questione si chiama Pamukkale e, senza ombra di dubbio, può essere considerato uno splendore di acqua e storia.

Pamukkale, info utili

L’affascinante Pamukkale sorge nella regione interna Egea, nella valle del fiume Meandro, ed è caratterizzato da un clima temperato in quasi tutti i momenti dell’anno: in sostanza, è una meta ideale durante ogni stagione (anche se è bene sapere che in estate il caldo si fa sentire). Il suo nome (che tradotto corrisponde a “castello di cotone”), deriva dalla presenza di una peculiare collina bianca che raggiunge i 160 metri di altezza e i 2,5 chilometri di larghezza, venuta al mondo a causa di una serie di fenomeni sismici e tettonici che hanno portato alla nascita di diverse sorgenti termali con acque ricche di calcio ed anidride carbonica.

Ma non è di certo tutto, perché Pamukkale vanta anche una grande valenza storica e culturale proprio grazie alla vicinanza con la magnifica città di Hierapolis, di cui oggi rimangono numerose rovine in ottimo stato di conservazione. Non a caso, Pamukale e Hierapolis sono uno dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO della Turchia.

Scopri tutte le attività che puoi fare a Pamukale

Cosa vedere a Pamukale

Il “castello di cotone”, con il suo bianco quasi brillante, risulta già visibile mentre con l’automobile (o con i mezzi pubblici) ci si avvicina al sito: la collina appare in quasi tutto il suo splendore a chilometri di distanza, colpendo per il suo colore chiarissimo dovuto al travertino e al calcare che, nel corso del tempo, si sono depositati su vari strati creando delle curiose formazioni rocciose che ricordano delle cascate di ghiaccio, che a loro volta formano delle piscine naturali su diversi livelli.

Castello di cotone, Pammukale

Fonte: iStock

Le “cascate di ghiaccio” di Pamukale

Il visitatore può accedervi tramite tre ingressi diversi, due dei quali sono anche dotati di grandi parcheggi e di fermate di autobus. I momenti migliori per accorrere a vedere questo “miracolo” della natura sono quelli dell’alba o del tramonto, poiché i raggi del sole mettono di fronte a uno spettacolo che pare quasi magico, certamente surreale.

A disposizione del viaggiatore ci sono anche degli imperdibili tour in mongolfiera di circa due ore da poter acquistare, che consentono di scoprire questo angolo incantato poco dopo il sorgere del sole, momento speciale e da godere da un punto di vista altamente privilegiato.

Qualsiasi sia la vostra scelta, quel che è certo è che potrete ammirare (e immergere i vostri piedi) delle bianchissime vasche di travertino contenenti (solo alcune, non tutte) acque termali note per le loro proprietà terapeutiche: sono ricche di calcio e magnesio e sono famose perché sembrerebbero avere effetti benefici sulla pelle, sulle malattie reumatiche e su altri disturbi. Il loro utilizzo a scopo terapeutico, infatti, risale ai tempi antichi.

Per quanto riguarda il costo e gli orari di apertura e chiusura, variano in base al periodo dell’anno. Il consiglio, quindi, è quello di visionare in anticipo rispetto al viaggio in sito internet di riferimento.

Alla scoperta di Hierapolis

A seconda dell’opzione scelta, con lo stesso biglietto utilizzato per visitare Pamukale si può scoprire anche Hierapolis, antica (e straordinaria) città ellenistico-romana della Frigia. In passato dominava la valle del fiume Lico, mentre oggi, insieme al “castello di cotone”, è uno dei siti archeologici e naturalistici più frequentati del Mediterraneo.

Hierapolis, teatro antico

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Il meraviglioso teatro antico di Hierapolis

L’antica città venne fondata in cima alla collina di Pamukkale nel II secolo a.C., e le sue rovine sono distribuite su circa due chilometri di estensione. Le attrazioni da non perdere assolutamente sono:

  • Teatro antico: poteva contenere circa 10000 spettatori seduti e presenta, ancora oggi, 26 file di gradini. Il palco è in gran parte visibile, così come lo sono i pannelli decorativi e i sedili della prima fila, riservati alle personalità;
  • Martirio di San Filippo Apostolo: intricata struttura ottagonale che si trova nel luogo in cui si ritiene che sia stato martirizzato Filippo;
  • Via di Frontino: conserva ancora intatte diverse parti della pavimentazione originaria e alcune colonne. Un tempo era l’arteria commerciale che tagliava la città da nord a sud. Vi è anche la Porta di Frontino, ingresso monumentale della città;
  • Tempio di Apollo: di epoca ellenica, il suo potere derivava da una fonte vicina chiamata Plutonium e sembrerebbe che solo i sacerdoti conoscessero il segreto che consentiva loro di trattenere il respiro per i fumi tossici provenienti dall’Ade;
  • Porta di Domiziano: uno dei tre ingressi antichi della città, il più famoso di tutti;
  • La più grande necropoli dell’Anatolia: conserva oltre 1200 tombe di epoca ellenistica, romana e cristiana;
  • Le rovine delle terme romane: dove perdersi e immaginare un passato davvero molto lontano;
  • Museo del sito archeologico: con tantissime rovine raccolte nel sito stesso e anche pezzi antichi provenienti dall’Anatolia.

Se parti da Antalya, ecco a te un tour in giornata per scoprie Pamukale e Hierapolis

La Piscina di Cleopatra

Presso Hierapolis è possibile visitare (e fare il bagno) nella regale Piscina di Cleopatra, un luogo che permette di immergersi tra rovine millenarie lambite da acque turchesi, le stesse in cui si bagnava un tempo la regina egizia.

Piscina di Cleopatra, Turchia

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L’antica Piscina di Cleopatra

Costruita dai Romani, è dotata di una sorgente di acqua minerale geotermica che sgorga a 36 gradi. In passato la piscina era incorniciata da portici ionici in marmo, le cui colonne oggi “risposano” sui suoi fondali.

Cosa vedere nei dintorni di Pamukale

Pamukale offre anche tantissime meraviglie nei suoi dintorni che assolutamente vale la pena scoprire. Davvero affascinante, per esempio, è Karahyit, un villaggio termale dotato di acque curative in cui lasciarsi andare in piscine in cui fluiscono acque dalle tonalità rosse, poiché lambiscono un travertino color ruggine.

Vale la pena fare un salto anche a Colossae, antica città greco-romana che, pur avendo rovine meno impressionati di altri più noti siti turchi, riveste senza ombra di dubbio una grande importanza storica e religiosa: la città è citata nel Nuovo Testamento.

Infine le Grotte di Kaklık, tra le più grandi del Paese, che colpiscono per la presenza di un’ampia varietà di formazioni calcaree davvero uniche nel loro genere: ci sono colonne, cascate di calcite e molto altro ancora.

Grotte di Kaklık, Turchia

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Le magnifiche Grotte di Kaklık
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MSC, crociere d’autunno sulle rotte più soleggiate del Mediterraneo

Con la stagione del ritorno a scuola ormai alle porte, le ore di luce che si accorciano e quel sentimento diffuso di nuovi inizi, la nostalgia per l’estate potrebbe cominciare a farsi sentire, ma non per tutti. C’è chi non vuole rinunciare ai caldi raggi del sole in destinazioni dove le temperature continuano a essere piacevoli anche a ottobre, novembre e dicembre. La compagnia MSC, con la sua vasta gamma di proposte, soddisfa i viaggiatori autunnali con tratte dedicate al Mediterraneo verso mete famose perché baciate dal sole anche nei periodi vicini al Natale.

Dalle coste della Grecia a quelle della Turchia, dalle immersioni culturali di Valencia al fascino del sud della Francia. MSC offre l’opportunità di scoprire queste e molte altre destinazioni in un periodo perfetto che è quello della bassa stagione: le temperature sono ancora piacevoli perché intorno ai 28 gradi e le strade sono meno affollate rispetto ai periodi di punta come luglio e agosto. Uno degli itinerari più attesi è sicuramente quello che potrete vivere sull’MSC Sinfonia, che include per la prima volta la Grecia. La crociera di sette notti prevede scali a Bari, Pireo/Atene, Corfù, Izmir e Istanbul, in Turchia.

Queste le destinazioni perfette da vivere insieme a MSC per sfuggire all’inverno ancora per un po’.

Izmir, Turchia

MSC Sinfonia farà tappa a Izmir, dove la Turchia si affaccia sul Mediterraneo offrendo un’esperienza unica in un misto di mare e storia. Anche durante l’autunno, la terza città turca per dimensioni offre temperature perfette per godersi la bellezza del litorale e per girovagare tra le sue strade, ricche di bazar e attrazioni storiche importanti. Tra questi citiamo il Museo Archeologico, il quale vanta un’eccellente collezione di reperti provenienti dalla provincia di İzmir e non solo, e l’Agorà, l’unico monumento di epoca pre-ottomana della zona giunto fino a noi. In passato conosciuta con il nome greco di Smirne, Izmir vi permetterà di raggiungere anche siti archeologici bellissimi come Efeso.

Valencia, Spagna

Sulle navi MSC Fantasia, MSC Lirica e MSC Seaside, invece, potrete raggiungere il calore della Spagna e di Valencia. Oltre che offrire fino a 3.000 ore di sole all’anno, ben 272 ore di sole nel mese di ottobre e una temperatura media di 25° a novembre e dicembre, Valencia propone tanti luoghi unici da scoprire: dalle bellezze barocche del Palacio del Marqués de Dos Aguas al Museo de Bellas Artes, che custodisce opere di artisti come El Greco, Goya e Velázquez.

Potrete assaggiare la famosa paella di Valencia e visitare il Museo Oceanografico, quest’ultimo parte di un meraviglioso complesso all’avanguardia noto come Ciutat de les Arts i les Ciències (ovvero la Città delle Arti e delle Scienze). Qui, in pieno autunno, potrete respirare appieno l’atmosfera tipica dell’estate non solo grazie ai 7 chilometri di costa, ma anche a uno stile di vita cittadino che unisce relax e divertimento.

Valencia

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Centro storico di Valencia

La Goletta, Tunisia

Con MSC Grandiosa e MSC Fantasia approderete a La Goletta, dove respirerete l’atmosfera tipica tunisina e scoprirete il suo carattere aperto e vivace. Partecipando a questa crociera, visiterete le principali attrazioni della città di Tunisi e del porto de La Goletta: dalla Medina, riconosciuta Patrimonio dall’UNESCO, con i suoi mausolei e i suoi palazzi, alla città satellite, rivestita di bianco e di ciottoli. Durante questo viaggio potrete unirvi a tour indimenticabili che vi porteranno alle Terme di Antonino, risalenti al 145 d.C., alle cisterne romane di La Malga, progettate per fornire acqua alla città di Cartagine migliaia di anni fa, o alla località balneare di Sidi Bou Said, di ispirazione andalusa, nota per il bianco brillante dei suoi edifici e il blu intenso di porte, finestre e balconi.

Le altre destinazioni coperte da MSC

MSC ha scelto le migliori destinazioni per garantirvi il sole anche durante l’autunno, come Atene: con una media di 265 ore di sole in ottobre e circa 220 ore di sole durante novembre e dicembre, la capitale della Grecia rappresenta la meta perfetta per fuggire dal freddo. In questo periodo potrete sfruttare le temperature miti per perdervi tra le antiche bellezze dell’Acropoli e provare le migliori specialità greche seduti tranquillamente nei tavolini esterni delle taverne. MSC Sinfonia offre itinerari di sette notti che fanno scalo al porto di Pireo ad Atene per tutto l’inverno, mentre MSC Splendida offre itinerari di nove notti da ottobre a novembre.

Anche Malta rappresenta uno dei luoghi più soleggiati d’Europa durante i mesi invernali e registra fino a 263 ore di sole in ottobre e oltre 209 ore di sole in novembre. Su MSC World Europa potrete conoscere da vicino questo piccolo paradiso dove natura e cultura si fondono in un connubio indissolubile. Malta è seguita da Marsiglia, in Francia, che invece vanta una media di 262 ore di sole in ottobre e può essere scoperta viaggiando anche sulle navi MSC Fantasia e MSC Lirica.

Acropoli Atene

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L’Acropoli di Atene al tramonto
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Cosa vedere ad Adana, la Turchia delle meraviglie

Dove la storia incontra la modernità: benvenuti ad Adana, quarta città più grande della Turchia. Durante i suoi oltre 8000 anni di storia, la città ha ospitato numerose civiltà, dai Fenici agli Assiri, dai Persiani ai Macedoni, fino ai Romani, ai Bizantini e, naturalmente, all’Impero Ottomano. I segni del suo passato, visibili sulle rovine e sui palazzi del centro storico, convivono con il suo spirito moderno e dinamico: Adana offre un’atmosfera freneticamente animata e in costante crescita dal punto di vista economico.

Abitata fin dal paleolitico, è la città più antica della Cilicia: nel XIV secolo a.C. fu sotto il dominio degli ittiti e successivamente degli assiri e infine dei persiani. Alessandro Magno la battezzò Antiochia di Cilicia e nel I secolo divenne parte dell’impero romano con Pompeo Magno che la trasformò in una stazione militare. Bizantini, truppe del regno armeno, impero ottomano hanno poi segnato la storia di questa città, fino alla fondazione della moderna repubblica turca.

Situata all’estremità orientale del Mar Mediterraneo, Adana è raggiungibile tramite l’aeroporto Sakirpasa Havaalam, distante solamente cinque chilometri dalla città. Rappresenta un nodo stradale molto importante per raggiungere molte città della costa e, se state scoprendo le meraviglie della Turchia con un viaggio on the road, fate tappa anche qui per dare un’occhiata alle sue architetture o per provare una delle sue deliziose specialità gastronomiche.

Cosa fare ad Adana

Suddivisa in Kuzey Adana (Nord Adana, ossia la parte più antica) e Yeni Adana (Nuova Adana), la città ha meno attrazioni rispetto ad altre mete della Turchia e può essere scoperta in un pomeriggio. Potete cominciare il vostro itinerario passeggiando per le sue vie e visitando la Grande Moschea Sabanci Merkez Camii. La moschea vanta bellissimi marmi dove l’alternanza di strisce bianche e grigie scure ricordano un po’ le decorazioni delle chiese romaniche, tranne per lo stile prettamente orientale. Salite sul minareto per godere di un panorama molto bello sulle cupole della moschea e su tutta la città.

Proseguite la vostra camminata e dirigetevi verso la grande torre dell’orologio di epoca ottomana, chiamata Saat Kulesi, costruita nel 1882. In questa zona di Adana, attorno alla torre, si concentra il vecchio bazar coperto, pieno di colori e profumi di spezie. Date un’occhiata all’antico bagno turco risalente al 1519 (Bath of the Bazar) e attraversate il ponte romano Tas Kopru che congiunge le sponde del fiume Seyhan. Costruito durante il regno di Adriano nel II secolo, dei suoi 21 archi originali ne restano 14 e rappresenta uno dei simboli della città perché punto cruciale per i collegamenti commerciali con l’Anatolia e la Persia.

Assolutamente da non perdere è la parte vecchia della città, Tepebag, insieme a tre musei molto importanti: il Museo Archeologico, che conserva resti risalenti agli ittiti e ai romani; il Museo Etnografico, che documenta le fasi e le dominazioni nel corso della storia turca; e il Museo Culturale di Ataturk dedicato all’eroe nazionale fondatore della repubblica turca.

Moschea e ponte antico Adana

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Vista della moschea Sabanci e del ponte di Adana

Cosa vedere nei dintorni di Adana

Se dopo la frenesia delle strade di Adana avete voglia di atmosfere tranquille, tornate alla guida della vostra auto e andate a esplorare i dintorni. Qui troverete luoghi unici non solo ricchi di storia, ma ideali anche per momenti di relax in città meno conosciute, in mezzo alla natura o sulla costa.

Città storiche nelle vicinanze

A 70 chilometri a nord-est di Adana potrete visitare la città di Kozan, famosa per essere l’antica Sis, la capitale del regno armeno di Cilicia e il centro di una serie di castelli che dominano la vasta Piana di Çukurova, uno su tutti il Castello di Kozan risalente al regno di Leone II. Legata a doppio filo con la storia di Adana è la città di Mersin, in passato punto di riferimento come sbocco sul mare e oggi uno dei porti più grandi della costa mediterranea turca.

Se avete voglia di atmosfere diverse, dirigetevi verso Antakya, conosciuta anche come Antiochia. Situata sul confine siriano, questa città ospita popolazioni di fedi diverse – sunniti, alevi e cristiani ortodossi – e vanta un’atmosfera vivace e cosmopolita. Poco conosciuta dai turisti, Antakya rappresenta una piccola gemma della Turchia custode di un interessante museo archeologico e della Chiesa di San Pietro, meta di pellegrinaggi.

Immersione nella natura e relax al mare

Gli amanti della natura e del birdwatching non possono perdere i paesaggi offerti dall’Akyatan Gölü, noto anche come Lago di Akyatan. Si tratta di una laguna incontaminata che, con i suoi 14.700 ettari di ecosistema paludoso, fa da casa a una miriade di uccelli migratori, tra cui fenicotteri, aironi, cormorani e anatre. Chi preferisce rilassarsi, invece, la spiaggia di Yumurtalik offre sabbia bianchissima e acque cristalline, oltre che un castello in mezzo al mare. La località balneare è molto piccola, ma offre tutto il necessario per una giornata all’insegna del relax.

Cosa mangiare ad Adana

Non lasciate Adana senza aver prima assaggiato lo street food per eccellenza della Turchia. Qui nasce l’Adana kebap, considerato il kebap originale: il piatto è costituito da un salsicciotto arrostito di carne macinata e piccante meglio conosciuto come Kiyma Kebabi o Kiyma. Si distingue dagli altri kebap per la sua preparazione e per il gusto deciso: la carne utilizzata, infatti, è quella di agnello, macinata a mano con un coltello a mannaia chiamato “zırh” e poi mescolata con grasso di coda di agnello, peperoncino piccante, sale e talvolta altre spezie come il cumino e il sumac.

Adana kebap

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Il tradizionale Adana Kebap

Quando visitare Adana

Adana vi accoglierà con un clima continentale mitigato dal mare. In estate le temperature registrate oscillano in media tra i 32°C e i 34°C, mentre le minime non scendono sotto i 23°C. Le precipitazioni a carattere piovoso sono più presenti da novembre a marzo e le temperature subiscono un calo passando dagli afosi 34°C a valori compresi tra 15 e 20°C, mentre le minime si aggirano attorno ai 7-10°C. Il periodo migliore per visitare Adana è fra giugno e settembre evitando così che il vostro viaggio possa essere disturbato dall’afa estiva.

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Termesso, l’antica città che Alessandro Magno non riuscì a conquistare

Termesso è un’antica città della Turchia che sorge su una collina dell’attuale provincia  di Adalia. Si tratta di un luogo poco noto ai turisti ma che racconta di un passato glorioso e di cui è possibile ancora oggi ammirarne le tracce: Alessandro Magno provò a conquistarla nel 333 a.C. ma fallì. Fu probabilmente per questo che i romani accettarono la loro richiesta di rimanere indipendenti e alleati, nel 70 a.C.. Coloro che la abitavano all’epoca, infatti, erano pisidiani, ovvero un popolo particolarmente feroce e bellicoso. Di questo importante passato sono ancora oggi visibili numerosi resti, spesso deserti perché i viaggiatori che raggiungono questa città, situata a circa 1600 metri di altitudine, sono davvero pochi.

Termesso, cosa aspettarsi

Fu Bellerofonte a fondare la preziosa città di Termesso, un luogo altamente straordinario al punto che Alessandro Magno la paragonò ad un nido d’aquila. Gli storici dell’epoca che raccontarono la fallita impresa del re di Macedonia, infatti, descrissero Termesso come una località piena di insormontabili barriere naturali.

Nel momento in cui diventò alleata di Roma, gli fu concesso lo status di “indipendente” dal senato, secondo cui venivano garantiti la sua libertà ed i suoi diritti. Un’indipendenza importantissima e che fu mantenuta per lungo tempo, quasi fino al suo abbandono che concise con la distruzione dell’acquedotto a causa di un terremoto, che tolse il rifornimento d’acqua a chi la abitava.

Oggi Termesso è uno spettacolare gioiello archeologico, una delle città antiche più impressionanti della Turchia. Un luogo decisamente fuori dal comune in quanto riesce a fondere in armonia storia e paesaggio, panorami e silenzio, natura e distruzione.

Termesso, Tuchia

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Termesso, dove la natura si fonda con la storia

La vegetazione cerca ogni giorno di riprendersi il suo posto, oggi occupato (in parte) dai resti di giganteschi mausolei, vaste cisterne sotterranee, templi, imponenti mura cittadine e un teatro mozzafiato arroccato su una collina che offre panorami che si estendono per chilometri.

Ma non solo, perché tra queste rovine dimora anche un’insolita abbondanza di specie animali e vegetali rare, protette all’interno del Parco Nazionale di Mount Güllük-Termessos.

Cosa vedere

Termesso inizia a sorprendere sin da subito: le prime (e affascinanti) rovine che si incontrano risiedono in quello che oggi è il suo parcheggio. Da lì in poi, però, bisogna armarsi di abbondante acqua e forza di volontà, perché per raggiungere la altre numerose meraviglie ben conservate occorre intraprendere una salita abbastanza ripida e sentieri spesso irregolari. Uno sforzo che, certamente, verrà ripagato in quanto l’antica città di Termesso è uno dei pochi siti che è stato lasciato nel suo stato originale.

Passeggiando sulla via principale

Passeggiando sulla via principale si incontra una strada a gradini che porta in città, ma non senza perdere lo sguardo tra antiche meraviglie. Proprio da qui, infatti, si può ammirare il famoso passo Yenice, nel quale scorre l’antica via che i Termessiani chiamavano “Via del re”, le imponenti mura fortificate del periodo ellenista, cisterne e tantissimi altri resti pieni di iscrizioni.

L’antica piazza

La piazza principale dell’antica città di Termesso è un concentrato di vecchi (e preziosi) edifici, tra cui spicca senza ombra di dubbio l’agorà con le sue peculiari caratteristiche architettoniche e con cinque grandi cisterne scavate nella roccia. Una zona da visitare con interesse e con calma, soprattutto perché ideale per godersi un po’ d’ombra.

Uno sguardo al teatro

Ad est dell’agorà riposano i resti del teatro che, molto probabilmente, era l’edificio più straordinario della città. Le caratteristiche sono quelle di un teatro romano, pur mantenendo il progetto del periodo ellenista. La sua capacità totale era di circa 4000/5000 spettatori, mentre sotto al palco si trovavano cinque piccole sale in cui erano tenuti gli animali selvatici.

A 100 metri di distanza dal teatro ecco l’ odeon, ancora ben conservato in tutte le sue parti, che mostra la grande qualità dell’edilizia con pietre tagliate. Il piano superiore è decorato in stile dorico, quello inferiore è invece privo di decorazioni.

I tantissimi templi

Sui templi, a Termesso, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: ce ne sono di varie dimensioni e tipi. Quattro di questi sorgono nei pressi dell’odeon. Il primo, di cui è rimasto solo un muro alto cinque metri, colpisce per lo splendido stile edilizio con cui è stato edificato e si ritiene che fosse dedicato al dio protettore della città, Zeus Solimeo.

Il secondo sorge invece vicino all’angolo sud-occidentale dell’odeon e sembrerebbe intitolato ad Artemide e datato alla fine del II secolo. Ad est di quest’ultimo ci sono i resti di un tempio dorico che si ritiene fosse il più grande di Termesso e, come l’altro, dedicato ad Artemide.

I templi di Termesso

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Le rovine di un bellissimo tempio di Termesso

Ci sono poi le rovine di un altro piccolo tempio costruito su una terrazza scavata nella roccia. Di particolare interesse è che, contrariamente alle regole architettoniche classiche, l’entrata si trova a destra, ad indicare che potrebbe essere stato dedicato ad un semidio o ad un eroe. Infine altri due templi di ordine corinzio e di tipo prostilo costruiti in onore di divinità sconosciute.

I grandi cimiteri

Oltre le città dei vivi, Termesso ospita anche quelle dei morti, quindi dei cimiteri. All’interno delle mura sono conservate aree di tombe scavate nella roccia, che si pensa abbiano ospitato anche Alcetas, uno dei generali di Alessandro Magno, la cui tomba è stata però saccheggiata.

Oltre a questo, sono presenti diversi sarcofagi che sono rimasti nascosti per secoli tra il groviglio di alberi, insieme a ciò che rimaneva dei corpi dei poveri che venivano sepolti in semplici pietre, argilla o legno. Le tombe di famiglie ricche, invece, erano poste in strutture straordinariamente decorate e modellate per assumere la forma del morto. Ne veniva persino riportata la genealogia, o i nomi di coloro che avevano il permesso di essere sepolti insieme a chi vi stava all’interno. Ma non è tutto, perché vi sono anche iscrizioni che annunciavano vendette divine contro chi avrebbe profanato la tomba e rubato gli oggetti.

Le altre meraviglie da scoprire

Visitando le antiche rovine di Termesso si scoprono anche altri edifici civili e religiosi particolarmente notevoli. Una delle strutture più interessanti somiglia ad una casa del periodo romano poiché vi è un’iscrizione che riporta che il sui proprietario era il fondatore della città. Quasi sicuramente non è così, perché è molto più probabile che sia un regalo fatto al proprietario per servigi straordinari resi alla comunità. Ci sono poi le antiche terme, il cosiddetto Gymnasium e una bellissima e grande tomba ornata da un elaborato rilievo di leoni.

Infine, non dimenticate di trascorrere un po’ di tempo presso il Parco Nazionale di Güllükdağı Termessos che circonda il sito, in quanto ricco di fauna selvatica, con ben 680 specie di piante e anche con il piccolo Museo della Flora e della Fauna che risulta davvero particolare e interessante.

Termesso è un segreto ben custodito della Turchia, un luogo dalla storia eccezionale e che meriterebbe ben più turismo di quello che effettivamente ha.

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Le 5 spiagge segrete della Turchia

La Turchia è un Paese dalle mille sfaccettature, in grado di offrire una varietà di paesaggi mozzafiato, che spaziano dalle maestose montagne ai vasti altopiani, dalle antiche rovine alle città moderne e cosmopolite. Uno degli aspetti più affascinanti della Turchia, però, è sicuramente la natura, come la sua costa, bagnata da quattro mari: il Mar Egeo, il Mar Mediterraneo, il Mar di Marmara e il Mar Nero. Alcune spiagge turche, come quelle di Bodrum, Antalya e Izmir, sono molto note e frequentate, ma allo stesso tempo esistono angoli nascosti e poco conosciuti, che meritano di essere scoperti. Se si è alla ricerca di un’esperienza unica e desideri sfuggire alla folla, ecco cinque spiagge segrete in Turchia da non perdere assolutamente.

Kabak Koyu: un rifugio per gli amanti della natura

Questa spiaggia si trova nella regione della Licia. Kabak Koyu è una gemma nascosta lungo la costa sud-occidentale della Turchia, raggiungibile solo attraverso un’escursione di circa mezz’ora dalla strada principale o tramite un’escursione in barca dal porto di  Ölüdeniz, e rappresenta un vero e proprio rifugio per gli amanti della natura.

La spiaggia segreta di Kabak Koyu è circondata da montagne e pinete, il cui colore verde, che va in contrasto con le acque azzure e cristalline che bagnano la sua spiaggia di ciottoli, crea uno spettacolo unico agli occhi dei visitatori. Qui, la natura è incontaminata e l’atmosfera è molto rilassata. Non sono presenti né grandi resort, né servizi di lusso. Kabak, infatti, è il luogo ideale per campeggiatori e per chi è alla ricerca di un contatto diretto con la natura. Sono però presenti diversi eco-lodge e bungalow dove è possibile soggiornare in modo confortevole, ma sostenibile.

In questa spiaggia della Turchia è possibile fare snorkeling, escursioni nelle montagne circostanti o semplicemente rilassarsi sulla spiaggia. La sera, il cielo stellato offre uno spettacolo mozzafiato, lontano dalle luci della città.

Amos, una spiaggia turca unica per storia e bellezza naturale

Amos è una piccola baia situata vicino a Marmaris, città antica e famosa per le sue rovine, oltre che per la bellezza naturale della sua spiaggia. Nonostante la vicinanza ad una popolare destinazione turistica della Turchia, Amos rimane un angolo tranquillo e poco conosciuto ai turisti.

Questa spiaggia è una piccola insenatura, formata da sabbia e ciottoli, con acque trasparenti e calme. Dalla collina che domina la baia, e dove si trovano anche le rovine dell’antica città di Amos, è possibile godere di una vista spettacolare sul mare, oltre che, per gli amanti della fotografia, scattare foto indimenticabili di questa esperienza nel territorio turco.

Vista dall'alto della collina sulla spiaggia di Amos, in Turchia

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Vista dall’alto sulla spiaggia di Amos, in Turchia

Ovabükü: Tranquillità e Tradizione

Ovabükü è una delle tre spiagge principali della penisola di Datça, ma è la meno conosciuta e frequentata rispetto ad altre più conosciute della zona. Questa spiaggia si trova in una valle tranquilla, circondata da alberi di pino ed ulivi, e rappresenta il luogo perfetto per chi desidera un’esperienza autentica e rilassante.

A differenza della spiaggia di Kabak Koyu, la spiaggia di Ovabükü è formata da sabbia mista a ciottoli, con acque limpide e calme. È il luogo ideale soprattutto per le famiglie e per chi è alla ricerca di un’atmosfera pacifica. Lungo la spiaggia, si trovano alcune pensioni familiari e ristoranti dove gustare deliziosi piatti di pesce fresco e specialità locali.

La spiaggia segreta di Ovabükü è perfetta per nuotare, fare snorkeling ed esplorare i villaggi circostanti, a piedi o in bicicletta, scoprendo la vera vita rurale turca e visitare i mercati locali.

La spiaggia segreta di Patara: storia e natura selvaggia

Patara è una delle spiagge più lunghe della Turchia, situata vicino alle antiche rovine dell’omonima città. Nonostante la sua bellezza, Patara è una spiaggia relativamente poco affollata, grazie anche alla sua posizione remota e alla protezione come sito naturale.

La spiaggia di Patara è una distesa di sabbia dorata che si estende per circa diciotto chilometri ed offre un ampio spazio per rilassarsi e godersi il mare senza la folla. Le dune di sabbia che circondano la spiaggia creano un paesaggio davvero unico e suggestivo. La spiaggia di Patara, inoltre, è anche un importante sito di nidificazione per le tartarughe marine caretta caretta, e durante la stagione di nidificazione, alcune aree di questa spiaggia sono chiuse al pubblico per proteggere i nidi.

Su questa spiaggia segreta e remota, oltre a godere di una bella giornata di sole in riva al mare, è possibile esplorare le rovine dell’antica città di Patara, nelle quali è presente un antico teatro romano, un arco trionfale ed un faro. Le dune di sabbia offrono anche l’opportunità di fare passeggiate panoramiche e scattare fotografie spettacolari.

Kaputaş: un gioiello nascosto tra le scogliere

La spiaggia segreta di Kaputaş è una delle spiagge più scenografiche della Turchia, situata tra le città di Kaş e Kalkan. Sebbene non sia completamente sconosciuta, questa spiaggia viene spesso trascurata a favore delle spiagge più famose e vicine alle città, rendendola così un perfetto rifugio per chi è alla ricerca tranquillità tra le bellezze naturali del luogo.

Questa spiaggia si trova alla base di una gola stretta e scoscesa, ed è possibile arrivarci tramite una lunga scalinata che parte dalla strada principale. Kaputas è una piccola insenatura di sabbia dorata, caratterizzata da alte scogliere e con acque dal colore azzurro intenso. L’accesso non è dei più semplici, a causa della lunga scalinata, ma la fatica sarà sicuramente ricompensata dalla vista spettacolare e dall’atmosfera tranquilla che la contraddistinguono.

Le acque sono profonde e perfette per fare un tuffo rinfrescante. Inoltre, per gli amanti delle attività in acqua, è possibile noleggiare un kayak o un paddleboard per esplorare la costa. Inoltre, nelle vicinanze, è possibile visitare città di Kaş e Kalkan.

Vista dall'alto della spiaggia segreta di Kaputas, in Turchia

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La spiaggia segreta di Kaputas, in Turchia

La Turchia è un paese ricco di sorprese, a volte probabilmente poco preso in considerazione dai turisti come meta marittima, ma che con le sue spiagge nascoste è in grado di offrire un’esperienza unica a chi desidera scoprire il lato meno turistico del Paese. Queste cinque spiagge segrete rappresentano veri e propri paradisi per gli amanti della natura e della tranquillità. Ogni spiaggia ha la sua personalità e le sue peculiarità, che rendono ogni visita un ricordo indimenticabile.