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I magici mercatini natalizi in Austria si raggiungono con un treno notturno

I mercatini di Natale stanno per inaugurare e con essi tante occasioni di viaggio verso città europee e borghi che si animano vestiti a festa. Un’opportunità interessante? Viaggiare verso i mercatini di Natale in Austria con un treno notturno. Prezzi competitivi, comfort e l’opportunità di risparmiare sul soggiorno notturno arrivando direttamente a Salisburgo o Vienna. Questa è l’offerta dei treni notturni Nightjet delle Ferrovie Austriache (ÖBB), che dal 14 dicembre collegano Roma, Firenze e Bologna con le principali destinazioni austriache.

Mercatini di Natale a Vienna con il treno notturno

Dal 14 novembre al 26 dicembre 2025 si potrà visitare il mercatino natalizio di Vienna. Con il treno notturno si raggiunge la stazione e da lì si parte con il Christkindlmarkt di Rathausplatz, davanti al Municipio dove le casette di legno si susseguono. Tra i viali decorati da alberi di luce e sorseggiare un bicchiere fumante di punsch o di vin brulé, servito in coloratissime tazze da collezione ci si diverte.

Ma Vienna non si limita a un solo mercatino. A Maria-Theresien-Platz, tra i due maestosi musei, troverete un’atmosfera più elegante, con musica dal vivo e prodotti locali di alta qualità. Il mercatino di Spittelberg, invece, vi conquisterà con il suo fascino bohémien: viuzze acciottolate, botteghe d’artisti e profumo di mandorle caramellate che riempie l’aria.

Mercatino di Natale di Vienna

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Il magico Mercatino di Natale di Vienna

Mercatini natalizi di Salisburgo in treno

Nelle date dal 20 novembre 2025 al 1 gennaio 2026, è invece Salisburgo ad attrarre tantissimi visitatori con mercatini di Natale dal sapore autentico. Tra i più bei christmas market dell’Austria, incanta con paesaggi da cartolina e montagne innevate sullo sfondo.

L’itinerario parte dal Christkindlmarkt del Duomo, uno dei mercatini più antichi d’Europa. Le bancarelle di legno, disposte in cerchio, offrono candele artigianali, presepi intagliati e specialità locali come i Lebkuchen (biscotti speziati) e i pretzel dolci. Mentre camminate tra le luci e le decorazioni, le voci dei cori riempiono l’aria di armonie che risuonano tra le facciate barocche.

Non mancano poi i mercatini più piccoli ma altrettanto suggestivi: quello della Residenzplatz, elegante e raffinato, o quello nel cortile della fortezza Hohensalzburg, dove si arriva con una breve funicolare. Da lassù, la vista sulla città illuminata è semplicemente indimenticabile.

Per i bambini, ci sono giostre, laboratori di biscotti e spettacoli di burattini; per gli adulti, concerti di musica classica e cori dell’Avvento che ricordano che questa è anche la città natale di Mozart.

Un viaggio green e ricco di servizi

I Nightjet si rivelano essere una soluzione green e confortevole; una valida alternativa all’aereo che propone persino il risparmio sulla notte in hotel. Si arriva a Vienna o a Salisburgo partendo da Roma, Firenze e Bologna con un mezzo di trasporto puntuale ed efficiente e ci si gode a pieno la magia del Natale tra mercatini, bancarelle e una buona tazza di vin brulé.

Oltre al classico sedile confortevole, è possibile riservare delle cuccette fino a 4 persone con colazione inclusa e per le donne che viaggiano sole è riservata l’opportunità di prenotare in scompartimenti riservati esclusivamente alle viaggiatrici. Servizi extra come il wi-fi gratuito arricchiscono l’offerta.

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L’Abbazia di Admont custodisce la meravigliosa biblioteca che ispirò “La Bella e la Bestia”

Nel cuore verde dell’Austria, ai piedi delle Alpi della Stiria, tra foreste silenziose e pascoli, sorge un luogo dove spiritualità, arte, natura e meraviglia convivono da secoli in perfetto equilibrio: è l’Abbazia benedettina di Admont, uno dei luoghi più affascinanti del Paese. Fondata nel 1074, è il più antico monastero della regione e uno dei centri religiosi e culturali più importanti.

Il vero gioiello del monastero? La sua meravigliosa biblioteca, che nel 2025 è stata eletta tra le più belle del mondo secondo la classifica 1000 Libraries Awards e che ha ispirato quella del film Disney “La Bella e la Bestia”.

Il monastero Admont

Non è un semplice abbazia, quella di Admont, ma un complesso in cui preghiera, conoscenza, arte e silenzi garantiscono un’esperienza di visita unica.

Fondata nel 1074 da Ottocaro I di Stiria e da Gebeardo, arcivescovo di Salisburgo, si staglia tra le montagne con il suo stile barocco e ospita da allora i monaci di Admont, impegnati a tramandare il sapere, l’arte e la preghiera.

La splendida chiesa collegiata dallo stile barocco è visitabile gratuitamente, con la sua facciata riccamente decorata e gli interni in cui dominano affreschi, sculture e un magnifico altare maggiore.

Chiesa collegiata dell'Abbazia di Admont

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Chiesa dell’Abbazia di Admont

Il monastero ospita anche una vasta proposta culturale: i musei d’arte sacra e contemporanea, una pinacoteca, un museo di Storia Naturale e spazi dedicati alla scienza e alla storia monastica, dove si percepisce l’antico dialogo tra fede e ragione che caratterizza la cultura benedettina.

Al suo esterno, è abbracciata da giardini fioriti che si aprono verso panorami unici con vista sulle Alpi: anche il luogo in cui è immersa invita a meditare e rallentare.

L’Abbazia di Admont è anche simbolo di rinascita e resilienza: nei secoli ha infatti conosciuto distruzioni e rinascite. Dopo un incendio nel 1152, i monaci ricostruirono il complesso e iniziarono a copiare manoscritti religiosi, creando una delle più antiche collezioni monastiche d’Europa. Con l’avvento della stampa, la biblioteca si arricchì di opere rare, divenendo un importante centro culturale.

Dopo un periodo di declino, la Controriforma e lo spirito illuminista portarono nuova linfa, culminando nella costruzione della grandiosa biblioteca barocca, completata nel 1776. Un altro incendio, nel 1865, distrusse quasi tutto il monastero, risparmiando la biblioteca. Seguì la ricostruzione in stile neogotico e, dopo le difficoltà economiche e politiche del Novecento, l’abbazia tornò a fiorire.

La biblioteca del monastero di Admont

Completata nel 1776, quella del monastero di Admont è la più grande biblioteca monastica del mondo e un capolavoro dell’architettura tardo barocca, che è stata l’ispirazione per la grande biblioteca del film Disney “La Bella e la Bestia”.

Entrare in questa biblioteca è come ritrovarsi in un dipinto sacro, una meraviglia per gli occhi: qui il bianco e gli accenti dorati prevalgono, accompagnando gli affreschi sul soffitto, i rilievi artistici e le sculture che caratterizzano ogni angolo delle pareti.

Biblioteca dell'Abbazia di Admont

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La biblioteca dell’Abbazia di Admont

L’unicità della biblioteca sta anche nella quantità di libri che custodisce: oltre 70.000 volumi visibili, tra cui rari manoscritti, incunaboli e stampe di pregio, che racchiudono nelle loro pagine secoli di storia, fede e spirito. Non a caso è stata inserita nella lista delle biblioteche del mondo dai 1000 Libraries Awards.

Visitandola, si attraversano quasi mille anni di storia europea, in un luogo dove il sapere non è solo custodito, ma continuamente rinnovato.

Come arrivare

L’Abbazia di Admont sorge nel Land della Stiria, una regione montuosa dell’Austria centrale orientale, nel distretto di Liezen. L’omonima cittadina si sviluppa lungo il fiume Enns, tra le Alpi Ennstal e il Parco Nazionale degli Alti Tauri, in un contesto dominato da montagne, foreste e vallate pittoresche.

In particolare, si trova a circa 200 km a ovest di Vienna e a 115 km a nord di Graz, capoluogo della Stiria, e ai margini del Parco nazionale Gesäuse.Si può raggiungere il monastero in auto partendo da Vienna in meno di 3 ore, oppure da città austriache vicine come Graz e Linz, percorrendo strade regionali che seguono le indicazioni verso “Admont / Stift Admont”.

Chi preferisce raggiungere l’Abbazia di Admont con mezzi pubblici, può salire a bordo del treno da Wien Hauptbahnhof di Vienna verso la stazione di Admont, per poi proseguire con una camminata di 5 minuti fino alla meta. Esistono anche tour organizzati in pullman da Vienna che includono la visita all’Abbazia di Admont.

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Dove andare a sciare adesso: le piste già aperte tra Italia, Svizzera e Austria

Chi pratica questo sport lo sa bene: sciare può diventare facilmente un’ossessione! E come dargli torto? Pochi altri sport sanno unire movimento, adrenalina e natura in un equilibrio così perfetto. Le giornate sulla neve hanno qualcosa di magico.

Per molti, l’attesa dell’apertura degli impianti è un vero e proprio conto alla rovescia, ma la buona notizia è che non serve più aspettare. Alcune località sciistiche hanno già inaugurato la stagione, offrendo piste perfettamente innevate e panorami da cartolina. Che siate sciatori esperti o semplicemente desiderosi di respirare un po’ d’aria d’alta quota, ecco dove indossare casco e scarponi e andare a sciare adesso!

Gli impianti sciistici aperti adesso in Italia

In Italia, sono stati aperti 4 dei 6 impianti del comprensorio sciistico Passo dello Stelvio, situato tra Lombardia e Alto Adige, nel cuore del parco nazionale omonimo. Questo valico spettacolare, che collega la Valtellina alla Val Venosta, ospita una funivia panoramica, uno storico cable car e quattro skilift a piattello che portano alle piste glaciali.

Qui si può dire ad alta voce: si scia letteralmente “tra le nuvole”, su neve garantita dal ghiacciaio, attivo da giugno a novembre. Le famiglie trovano scuole di sci e aree facili accanto ai lift di base, mentre i più esperti possono cimentarsi su tracciati tecnici e silenziosi, spesso usati per gli allenamenti delle nazionali.

Gli impianti sciistici aperti adesso in Svizzera

Vicino all’Italia ci sono gli impianti sciistici della Svizzera, considerati sempre una garanzia per chi non vuole aspettare la piena stagione invernale. Zermatt, collegata al comprensorio di Breuil-Cervinia e Valtournenche, offre piste che si sviluppano ai piedi del Cervino, con panorami spettacolari e neve di qualità quasi perenne. Si può sciare oltre i 3.800 metri di quota sul ghiacciaio del Theodul, dove anche in autunno l’atmosfera è quella di pieno inverno.

Poco distante, il ghiacciaio di Saas-Fee, incastonato tra quattromila maestosi, è un’altra meta famosa per lo sci precoce: piste tecniche, ottimi impianti e un villaggio senza auto che sembra uscito da una cartolina alpina.

Gli impianti sciistici aperti adesso in Austria

Anche l’Austria è un paradiso per chi non sa resistere al richiamo degli sci! Qui, i ghiacciai garantiscono neve praticamente tutto l’anno e, per adesso, sono aperte 47 chilometri di piste su 6896 chilometri totali. In particolare, il Ghiacciaio dell’Hintertux è considerato il più celebre e uno dei pochi in Europa aperti 365 giorni su 365, con piste ampie e panorami mozzafiato sulle Zillertal Alps.

Il Ghiacciaio dello Stubai invece, vicino a Innsbruck, è perfetto per le famiglie e per chi vuole alternare sci e relax in quota. Nel Pitztaler Gletscher, il più alto dell’Austria, si scia fino a oltre 3.400 metri, mentre il Kaunertaler Gletscher conquista per la tranquillità e l’atmosfera autentica. Infine, Sölden accende la stagione con i suoi due ghiacciai e un mix di adrenalina, après-ski e tradizione tirolese: il luogo ideale per chi vuole vivere la neve in tutte le sue sfumature.

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Austria, scoperti straordinari recinti circolari di 6.500 anni: un mistero dal passato

Il mondo dell’archeologia continua ad aprire finestre incredibili sul nostro passato. Anche in Austria, e più precisamente a Rechnitz (Burgenland), un gruppo di ricerca ha scoperto una straordinaria serie di recinti circolari neolitici risalenti a 6.500 anni fa.

Un nuovo tassello che si aggiunge alla ricostruzione della storia delle origini della civiltà, e in particolare della vita nell’età della pietra.

Cosa è stato scoperto

Nel Burgenland, nell’Austria sud-orientale (vicino al confine con l’Ungheria), gli archeologi hanno fatto una scoperta unica: durante i lavori di ricerca, sono state rilevate tracce di vita neolitica risalenti a oltre 6.500 anni fa all’interno di monumentali recinti circolari (che dalle immagini aeree ricordano in qualche modo le più celebri e misteriose linee di Nazca).

Gli scavi hanno infatti portato alla luce buche per pali, frammenti di ceramica, fosse e fossati di stoccaggio che un tempo erano visibili solo attraverso indagini geomagnetiche, ma che oggi sono stati riportati alla luce. Elementi che offrono informazioni senza precedenti su una delle prime comunità agricole dell’Europa centrale.

Nikolaus Franz, responsabile dell’Archeologia del Burgenland e degli scavi realizzati, ha descritto il sito come una “finestra sull’età della pietra“, sottolineando che il Neolitico, iniziato intorno al VI millennio a.C. nell’Europa centrale, ha rappresentato una svolta nella storia umana. Questa scoperta, infatti, conferma ancora una volta che la “rivoluzione” degli insediamenti umani segue il passaggio dalla vita basata su caccia e raccolta a quella fondata sull’agricoltura e sull’allevamento (proprio come nella recente scoperta avvenuta in Turchia).

Attualmente, in cooperazione con l’Università di Vienna, gli studiosi stanno conducendo analisi bioarcheologiche di campioni di suolo per comprendere meglio lo sviluppo dei paesaggi agricoli in questa regione austriaca.

Perché è importante

Ciò che emerge dagli scavi del progetto “Circular Enclosure & Stone Age Village Rechnitz”, fa pensare che i coloni di Rechnitz appartenessero a gruppi agricoli neolitici avanzati che stabilirono qui le loro comunità permanenti.

Ad attrarre particolarmente gli archeologi sono i recinti circolari (in tedesco “Kreisgrabenanlagen”), che risultano monumentali strutture con fossato e argini, alcune delle quali superano anche i 100 metri di diametro. Esse sarebbero state costruire dalle società neolitiche dell’Europa centrale tra il 4800 e il 4600 a.C. circa, ma il loro scopo resta un mistero: alcuni studiosi ritengono che fossero antichi siti di culto o rituali, utilizzati in concomitanza con eventi solari come i solstizi, mentre altri suggeriscono che avessero funzioni difensive o comunitarie.

Quelli rilevati in questo sito archeologico non sono i primi recinti circolari: tra il 2011 e il 2017 ne sono stati scoperti altri tre. Un numero elevato e insolito, che fa pensare a un’importanza centrale di tale luogo per la regione durante il Neolitico medio. Queste testimoniante, inoltre, fanno parte di una rete di strutture simili che si estende dall’Austria e dall’Ungheria alla Germania e alla Repubblica Ceca.

Si potrà visitare?

Il progetto “Recinto circolare e villaggio dell’età della pietra” (tradotto in italiano) non rimarrà solo sulle fotografie e nelle schede tecniche degli studiosi, ma potrà essere ammirato da vicino anche dai visitatori. L’amministrazione del Burgenland sta infatti lavorando per aprire il Centro Visitatori Archeologico e il “Villaggio dell’Età della Pietra” a Rechnitz.

A disposizione ci saranno spazi espositivi, ricostruzioni della vita neolitica e programmi educativi ideati per rendere il passato preistorico accessibile al pubblico. Un’occasione imperdibile per ripercorrere la storia delle nostre origini attraverso i racconti che le scoperte archeologiche continuano a svelare.

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Hohenwerfen, il castello sull’orlo del precipizio e la dimora delle aquile

Tra le montagne austriache della regione dell’Hochkönig si celano luoghi incredibili, canyon profondi, grotte di ghiaccio e castelli arroccati dove storia e immaginazione si incontrano. Una delle fortezze più belle, e tra le meglio conservate di tutta l’Austria, si trova proprio qui: è Hohenwerfen, il castello che si lascia ammirare in tutta la sua imponenza fin dalla strada, così adagiato scenicamente su un cono roccioso alto 600 metri sopra la cittadina di Werfen.

Con la sua presenza, domina dall’XI secolo la valle di Salzach. Immaginate quante storie custodiscono le sue mura, comprese quelle di Clint Eastwood e Richard Burton che qui, nel 1968, girarono un classico cult di Hollywood, un thriller di spionaggio ambientato nella Seconda Guerra Mondiale chiamato “Dove osano le aquile”.

La storia del castello di Hohenwerfen

La fortezza di Hohenwerfen fu costruita nel 1077 come risultato dei disordini politici che sconvolsero Salisburgo, rendendo necessaria la realizzazione di fortificazioni che proteggessero l’arcivescovado. Da semplice struttura in legno, come fu creata in origine, nel corso dei suoi 900 anni di vita venne ampliata, rinforzata, ma anche assediata, saccheggiata e bruciata. Una storia turbolenta, tra le rivolte contadine che sconvolsero il Paese nel 1500 al XVII e XVIII secolo, quando il castello fu utilizzato principalmente come prigione.

Sotto il dominio bavarese del 1803, la fortezza di Hohenwerfen andò in rovina, solo per essere riparata come residenza di caccia nel 1824 e successivamente venduta al regime nazista nel corso dell’”Anschluss” dell’Austria. In questo periodo, il castello divenne un castello di addestramento del Gau (la principale regione amministrativa del partito) e solo dal 1987 le sue porte furono aperte ai visitatori.

Dove si trova e come raggiungere il castello di Hohenwerfen

Il castello di Hohenwerfen si trova nel cuore dell’Austria, a circa 40 chilometri a sud di Salisburgo, nella valle del fiume Salzach. È facilmente raggiungibile in auto, percorrendo l’autostrada A10 (Tauernautobahn) fino all’uscita Werfen, seguita da una breve strada panoramica che conduce al parcheggio del castello. Chi preferisce i mezzi pubblici può prendere un treno da Salisburgo alla stazione di Werfen, da cui parte una navetta (attiva in alta stagione) o una piacevole passeggiata a piedi che conduce direttamente all’ingresso. Una comoda funicolare consente di evitare la salita a piedi e raggiungere il castello in pochi minuti.

Il castello non è aperto tutto l’anno, ma solo dalla primavera all’autunno inoltrato. In questo periodo, potete scoprirlo partecipando alle visite guidate, che vi permetteranno di assistere anche allo spettacolo dei rapaci organizzato dai falconieri del castello. In alcuni periodi vengono organizzati anche degli eventi speciali a tema medievale: quindi vi consigliamo di monitorare le date sul sito ufficiale.

Quando siete quassù, non dimenticate di lasciar vagare il vostro sguardo sulle montagne circostanti che, alte e maestose, si ergono come una cortina sopra la cittadina silenziosa di Werfen.

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Il grande ritorno del treno attraverso le Alpi: riapre il Tunnel dei Tauri

Di mezzo ci sono state frane, alluvioni e mesi di lavori, ma finalmente il 14 luglio riapre lo storico Tunnel dei Tauri, ovvero il cuore pulsante della Ferrovia dei Tauri. Parliamo di un tratto particolare che rappresenta uno di più suggestivi e importanti collegamenti ferroviari tra l’Austria e il Nordest italiano, quindi una buona notizia per chi ama i viaggi in treno lenti, panoramici e carichi di storia. Il tunnel, infatti, offre un’alternativa strategica al Brennero garantendo connessioni con Austria, Germania, Slovenia e Ungheria.

Con la riapertura di questo collegamento, si riaccende un asse ferroviario vitale per il turismo, la sostenibilità e la connettività europea. Un’ottima occasione per riscoprire il viaggio lento e panoramico che solo il treno sa offrire.

Storia e importanza della Ferrovia dei Tauri

La Ferrovia dei Tauri, o Tauernbahn (come la chiamano in Austria), non è solo un tunnel di poco più di otto chilometri. È una delle principali vie ferroviarie che attraversano il cuore dell’Europa, un’opera costruita agli inizi del Novecento dall’Impero austro-ungarico per collegare le Alpi centrali ai porti sull’Adriatico.

Inaugurata nell’ormai lontano 1909 con una grande cerimonia alla presenza dell’imperatore Francesco Giuseppe, è ancora oggi una delle tratte su rotaie più affascinanti del nostro caro Vecchio Continente. Grazie ad essa è infatti possibile attraversare paesaggi che emozionano da Salisburgo a Villach, passando persino per Bad Gastein, una raffinata cittadina termale che riesce ancora a conservare il fascino della Belle Époque.

La riapertura del tunnel, che è avvenuta dopo mesi di lavori, non è solo una buona notizia per chi ama viaggiare in treno: rappresenta un pezzo importante per la mobilità nell’area alpina. Per l’Italia, in particolare, significa ripristinare un collegamento essenziale con l’Europa centro-orientale, soprattutto per il traffico merci legato al porto di Trieste.

Durante la chiusura, iniziata a novembre 2024, i treni sono stati costretti a deviare sul Brennero, con ritardi che (purtroppo) sono arrivati anche a quattro ore. Ora, finalmente, si torna a viaggiare normalmente (e forse anche meglio di prima).

Partenze, tratte e costi

Il primo treno passeggeri dopo la riapertura parte da Salisburgo alle 06:12 del 14 luglio. La tratta attraversa paesaggi che mutano dolcemente: dalle vallate salisburghesi, ancora sonnolente al mattino, fino alle cime dei Tauri, in cui il treno si infila nel tunnel per emergere, sette minuti dopo, nella luce carinziana, più mediterranea e aperta. Da lì il convoglio scende lungo la valle del fiume Möll fino a Villach, città-ponte verso Slovenia, Italia e Croazia.

E non è finita qui, perché sempre quest’estate sono stati attivati nuovi servizi internazionali che attraversano le imponenti vette delle Alpi. Dalla riapertura, infatti, si riallacciano i Nightjet (treni notturni ÖBB) da Monaco a Roma e da Salisburgo/Stoccarda a Venezia con posti a sedere a partire da 29,90 euro. Attivo da fine giugno è invece il Railjet stagionale che collega Monaco all’Adriatico, fermando ad Ancona. La durata è di circa 9-11 ore, con treni diretti e con tariffe da 64-72 euro prenotando in anticipo.

Viaggi lenti e sostenibili e prospettive future

La Tauernbahn non è pensata per correre, ma per godersi il paesaggio. I treni, infatti, non superano i 70 km/h e (detto onestamente) va bene così. Del resto, è proprio la lentezza quella che consente di apprezzare le curve strette, le gole, le vette e i ponti. È il treno come viaggio, non solo come spostamento.

I lavori appena conclusi hanno coinvolto oltre 500 operai, impegnati in un ammodernamento totale, comprensivo di volta risanata, posa di carreggiata in calcestruzzo, nuovi impianti elettrici a soffitto, aggiornamento di segnalamento e sicurezza. Dal 5 luglio è già attivo, anche se in forma ridotta, il servizio navetta per bici e auto tra Böckstein e Mallnitz.

Anche le stazioni della Gasteinertal sono state rinnovate. I viaggiatori trovano infatti ambienti più moderni e accessibili. Una seconda fase di lavori è prevista per il 2027, ma fino ad allora la tratta sarà completamente operativa.

La riapertura del tunnel dei Tauri è solo l’inizio di un rilancio della mobilità alpina su rotaia. A dicembre aprirà anche il Koralm Tunnel, collegando Vienna e Klagenfurt in meno tempo. L’intera Austria meridionale si avvicina così all’Italia, e i porti del Nord Adriatico tornano centrali per i flussi di merci e turisti.

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Dall’artigianato locale ai sapori tipici: i migliori souvenir da acquistare in Austria

Seppur i souvenir di viaggio rappresentino uno degli aspetti più onnipresenti del viaggiare, non sempre prestiamo molta attenzione a quali acquistiamo. In Austria, per esempio, sarebbe un grosso errore limitarsi all’acquisto delle calamite di Vienna o Salisburgo da appendere al frigorifero!

Questo incredibile Paese famoso per le sue montagne, per i laghi dai colori caraibici e per le città dal fascino imperiale, infatti, vanta tradizioni artigianali in diversi settori, da quelli gastronomici alle lavorazioni con materiali naturali. Che si tratti di un regalo che state acquistando per una persona speciale o per voi stessi, questi sono i nostri consigli su cosa conviene comprare in Austria per tornare a casa con qualcosa in più oltre i vostri ricordi.

Mozartkugeln, i cioccolatini di Mozart

Se il vostro viaggio in Austria prevede una tappa a Salisburgo, il souvenir da provare e da portarvi a casa è uno solo: le Mozartkugeln. Si tratta di cioccolatini rotondi, a forma di palla, a base di marzapane con pistacchi, torrone e cioccolato fondente. Potete acquistarli dovunque in città seppur l’indirizzo da tenere in considerazione sia soprattutto il Café Konditorei Fürst.

È qui che, nel 1890, il pasticcere salisburghese Paul Fürst inventò i famosi cioccolatini differenziandoli dagli altri grazie all’utilizzo di una riconoscibilissima carta blu e argentata. La pasticceria produce le Mozartkugeln artigianalmente seguendo l’antica ricetta di oltre un secolo fa.

Mozartkugeln Austria

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Café Konditorei Fürst a Salisburgo

Palle di vetro con la neve

Avete presente la classica palla di vetro con la neve? Bene, questo souvenir amato in tutto il mondo nasce proprio in Austria, all’interno della storica fabbrica viennese della famiglia Perzy. Ogni palla di neve, qui, viene realizzata a mano riponendo il massimo della cura artigianale dal lontano 1905. Si tratta di una creazione nata un po’ per caso quando Erwin Perzy I, lavorando a una lampada destinata alle sale operatorie, riempì una sfera di vetro con acqua, retroilluminandola con una lampadina. Per migliorare la rifrazione della luce, aggiunse trucioli di vetro e poi semolino, creando un effetto sorprendente, simile a una nevicata.

Potete acquistarle all’interno del loro negozio a Vienna, presso l’Original Wiener Schneekugel. Seppur non create all’interno del loro laboratorio, le trovate in tutte le città austriache, sia durante i classici mercatini di Natale che nei negozi di souvenir.

Calze e accessori in lana di alpaca

In Austria ci sono diverse fattorie che allevano alpaca e sono specializzate nella produzione di diversi accessori invernali, uno su tutti le calze. Questi animali, grazie alla loro lana soffice e calda, vengono allevati con cura e, oltre a essere i protagonisti di vari tour a piedi, permettono di ottenere calze morbidissime, guanti caldi, sciarpe e altri accessori perfetti come regalo o per coccolarvi durante i mesi invernali.

Birra artigianale

L’Austria produce birra da secoli: i primi birrifici furono fondati già nel Medioevo e, per lungo tempo, la produzione avveniva soprattutto all’interno dei monasteri. Se visitate Salisburgo, per esempio, vi consigliamo di fare tappa all’Augustiner Bräu Kloster Mülln, un antico monastero con un grande spazio all’aperto e con numerose sale interne dove ordinare la birra da grossi bicchieri a forma di caraffa e dove provare alcune specialità tipiche a un buon prezzo.

Nel corso dei secoli, la birrificazione si è costantemente evoluta e, in questo processo, l’Austria ha prodotto diversi stili di birra che oggi sono ampiamente apprezzati in tutto il mondo. Se venite qui con la vostra auto e volete portarvi a casa questo souvenir, i brand migliori da provare sono Stiegl e Zipfer.

Schnaps, la tipica grappa austriaca

Per restare in tema di alcolici, un altro souvenir tipico da portarsi a casa è sicuramente la schnaps, la classica grappa tipica che ogni austriaco beve durante qualsiasi festeggiamento! Non un semplice distillato, ma un concentrato del territorio e delle sue risorse perché, spesso e volentieri, viene prodotta artigianalmente in piccole distillerie utilizzando anche la frutta coltivata nei propri giardini.

Viene bevuta sia liscia come digestivo o utilizzata per aromatizzare dolci e caffè: in ogni caso rappresenta sempre un elemento radicato nella cultura e nell’ospitalità austriaca da provare e da portare a casa con voi.

Porcellane di Augarten

Infine, se state cercando un prodotto artigianale unico per decorare la vostra casa e state pianificando un viaggio a Vienna, nel parco Augarten troverete una delle fabbriche di porcellane più antiche al mondo. Stiamo parlando della fabbrica Porzellanmuseum im Augarten, aperta dal 1718, chiusa nel 1864 e poi riaperta nella sua nuova sede all’interno del parco nel 1923.

Le porcellane di Augarten sono famose per la loro altissima qualità in quanto realizzate a mano seguendo tecniche tradizionali. Ogni pezzo, infatti, attraversa numerosi stadi di produzione, dalla creazione del modello alla cottura, fino alla pittura. Oltre ai classici design storici, la fabbrica collabora anche con artisti contemporanei per creare pezzi di design unici.

Potete acquistarle al Porzellanmuseum im Augarten che ospita non solo la fabbrica, ma anche un museo e un negozio.

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Un rifugio da sogno sul lago: benessere esclusivo al Falkensteiner Schlosshotel Velden

C’è un luogo, in Austria, dove il lusso incontra il relax, dove la natura si fonde con l’eleganza e dove ogni momento è un invito al benessere. Il Falkensteiner Schlosshotel Velden, affacciato sulle acque scintillanti del Lago Wörthersee, è molto più di un hotel: è un’esperienza. Un castello fiabesco che fa parte The Leading Hotels of the World e che oggi accoglie viaggiatori in cerca di pace, comfort e raffinatezza, immersi in un’atmosfera da sogno.

Immagina di svegliarti in una suite affacciata sul lago, lasciando che la luce del mattino filtri attraverso le ampie finestre. Ti aspetta una colazione gourmet, mentre lo sguardo si perde tra le acque calme del Wörthersee e i dolci pendii della Carinzia. E poi, una giornata dedicata al puro relax, tra bagni rigeneranti, saune esclusive e trattamenti pensati per coccolarti in ogni momento.

Acquapura Lake SPA, l’oasi del benessere

La Acquapura Lake SPA è il cuore pulsante del Falkensteiner Schlosshotel Velden, un tempio del relax che si estende su 3.600 metri quadrati dove il tempo sembra rallentare. Qui puoi immergerti nelle tre piscine, sia interne che esterne, per goderti un bagno rigenerante in qualsiasi stagione, magari circondato dalla tranquillità del giardino panoramico. Se ami il calore delle saune, troverai spazi dedicati a ogni esigenza: dalla sauna bio alle erbe alla sauna finlandese, fino al bagno turco con cristalli.

Benessere in piscina al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Fonte: Falkensteiner Schlosshotel Velden

Benessere in piscina al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Per un momento di totale relax, puoi provare la sauna nel giardino del castello, un ambiente esclusivo con una finestra panoramica che si apre su una vista spettacolare sul lago. Il percorso benessere continua con una cabina a infrarossi e un’area idromassaggio, perfette per sciogliere ogni tensione. Se invece desideri mantenerti in forma, la sala cardio e fitness con vista sul lago offre attrezzature moderne e uno scenario che rende piacevole ogni allenamento.

E poi c’è il Beach Club, un angolo di paradiso sulle rive del Wörthersee, dove puoi rilassarti a bordo della piscina esterna riscaldata con acqua di mare o scendere direttamente al lago per un tuffo rinfrescante. Un’esperienza di puro benessere, immersa in una cornice da sogno.

Relax in riva al lago al Massaggi al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Fonte: Falkensteiner Schlosshotel Velden

Relax in riva al lago al Massaggi al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Se invece vuoi concederti una pausa di puro relax, il pacchetto Acquapura SPA Escape è quello che fa per te. Immagina di iniziare il tuo soggiorno con 60 minuti di trattamento rigenerante, già inclusi nel pacchetto, per sciogliere ogni tensione (a eccezione di manicure e pedicure). E se prenoti i tuoi trattamenti prima dell’arrivo, hai anche un 20% di sconto extra, così puoi personalizzare la tua esperienza di benessere in tutta tranquillità.

Un altro vantaggio? Puoi accedere alla SPA già dalle 11:00 il giorno del check-in, senza dover aspettare il pomeriggio. Il pacchetto è disponibile per soggiorni di almeno tre notti e include anche un regalo esclusivo a tema SPA, un piccolo dettaglio pensato per prolungare il relax anche dopo la partenza. E per i membri del Blue Spirit Club, c’è un 5% di sconto aggiuntivo.

Massaggi al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Fonte: Falkensteiner Schlosshotel Velden

Massaggi al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Camere e suite, un lusso che sa di casa

Hai mai sognato di dormire in un vero castello affacciato su un lago da cartolina? Al Falkensteiner Schlosshotel Velden, questo sogno diventa realtà. Le 105 camere e suite sono un perfetto equilibrio tra fascino storico e comfort moderno, con arredi eleganti e una vista spettacolare sul giardino del castello o sulle acque cristalline del Lago Wörthersee.

Qui ogni dettaglio è pensato per il tuo benessere: dal pannello touchscreen per controllare la stanza con un tocco, alla TV integrata nel letto, fino alla doccia a pioggia e ai raffinati bagni in marmo. Ogni spazio è un connubio perfetto tra l’atmosfera fiabesca del passato e le tecnologie più innovative, per un soggiorno che ti farà sentire davvero speciale.

Benessere al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Fonte: Falkensteiner Schlosshotel Velden

Piscina riscaldata al Falkensteiner Schlosshotel Velden

Un viaggio nei sapori, la cucina gourmet dell’hotel

La gastronomia è un altro dei punti di forza dello Schlosshotel Velden. I ristoranti presenti all’interno della struttura propongono una cucina raffinata che celebra i sapori della Carinzia e della regione Alpe-Adria, con un tocco di creatività giapponese.

Puoi iniziare la giornata con una ricca colazione con vista sul lago, per poi concederti un pranzo o una cena indimenticabile al Seespitz Restaurant & Living, direttamente sulla terrazza sul lago. Oppure, puoi optare per i piatti gourmet del Salons Restaurant & Atelier, dove il concetto di slow food viene reinterpretato in chiave artistica. Per un’esperienza più informale, il Beach Club & Spa Bistro, in collaborazione con Mochi Vienna, propone piatti leggeri e saporiti, perfetti per un pranzo rilassato dopo una giornata di benessere.

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Le destinazioni perfette dove andare in aprile per vivere al meglio la primavera

L’inverno volge al termine e molti di noi non vedono l’ora di riporre i cappotti pesanti nell’armadio e fare valigie leggere verso destinazioni dove le temperature cominciano ad alzarsi. Basti pensare alle spiagge del Portogallo o a quelle della Grecia. Tuttavia il sole non è per tutti e c’è chi preferisce godersi qualche giorno in più sotto il piumone dopo una giornata di avventure trascorse tra ghiacciai e prime fioriture sulle montagne, magari in Austria, in Norvegia o in Islanda.

Qui abbiamo creato la selezione ideale per entrambe le categorie di viaggiatori, da chi sogna mete al caldo a chi preferisce quelle al fresco. Ecco le destinazioni perfette dove andare in aprile per vivere al meglio la primavera in base alle proprie temperature preferite!

Creta, Grecia

Il periodo ideale per visitare Creta, in Grecia, è la primavera. I motivi sono diversi: le temperature sono miti, le tariffe ridotte e il flusso turistico minore rispetto all’estate. Seppur le condizioni climatiche non siano ideali per nuotare (per questo è meglio aspettare la metà di maggio), potrete iniziare a godervi gli infiniti campi di fiori all’inizio della loro fioritura, il verde delle colline e i cieli azzurri.

Aprile, inoltre, è il mese perfetto per per esplorare i siti storici dell’isola prima che la folla si riversi sulle spiagge e nelle città. Le attrazioni principali includono gite di un giorno alla piccola isola di Spinalonga, una fortezza sotto il dominio veneziano che in seguito divenne una colonia di lebbrosi, e Knossos, un importante centro della civiltà minoica e sede del leggendario Minotauro.

Champagne, Francia

Culla delle bollicine, oltre che una delle regioni più belle della Francia, Champagne è la meta ideale da visitare in aprile perché, grazie alle temperature più miti, le viti si risvegliano, pronte per un nuovo ciclo di crescita. La primavera è infatti nota come la stagione del “germogliamento”, quando nuove gemme appaiono nei vigneti di tutta la Champagne e i viticoltori riprendono il processo di coltivazione.

I viaggiatori possono godere del clima perfetto per passeggiate a cavallo e picnic tra i vigneti, oltre che per scoprire alcune bellezze del territorio come i faggi della Foresta di Verzy, una riserva naturale situata vicino a Reims che ospita i famosi faggi contorti noti come “faux”. Questi alberi offrono uno scenario unico, specialmente quando i fiori primaverili sono in piena fioritura.

La stessa cittadina di Reims è piacevolmente visitabile in questo periodo dell’anno, con la sua imperdibile cattedrale gotica di Notre-Dame.

Cattedrale Reims

Fonte: iStock

La cattedrale gotica di Notre-Dame a Reims

Amsterdam, Paesi Bassi

Seppur le temperature non siano particolarmente piacevoli, la città di Amsterdam assume un fascino particolare nel mese di aprile, quando viene festeggiato il King’s Day. Il 26 aprile, l’intera città si tinge di arancione per una delle feste nazionali più attese dell’anno: in questa occasione viene celebrato il compleanno del re Willem Alexander con musica per le strade, mercati vintage e dell’artigianato, feste, balli e luna park. Se partecipate, non dimenticate di indossare qualcosa di arancione, considerato il colore nazionale in riferimento al nome della casata regnante, “House of Orange”.

In più, questo è il periodo di massima fioritura dei tulipani, con vaste distese di fiori vivaci che sbocciano ovunque. Nei dintorni di Amsterdam trovate Keukenhof, uno dei giardini fioriti più grandi del mondo. Qui potrete ammirare le mostre floreali, con le loro esposizioni di fiori create con cura e dal grande impatto visivo, o la mostra “Tulpomania” nel padiglione Juliana, dedicata alla storia e alla cultura dei tulipani olandesi.

Algarve, Portogallo

Aprile è un mese di transizione, a metà tra il clima “invernale”, di per sé particolarmente mite in Algarve, e il caldo estivo. Seppur il meteo possa essere imprevedibile, nella maggior parte dei casi sarà piacevole e soleggiato, con temperature diurne che si aggirano intorno ai 20°. Inoltre, considerando che questa parte del Portogallo sta diventando sempre più popolare, aprile potrebbe essere il mese ideale per godersi i suoi paesaggi senza la folla che, solitamente, frequenta le sue spiagge da giugno in poi.

In questo periodo, oltre alle spiagge, potrete dedicarvi alle escursioni e attività all’aperto come gite in bicicletta, tour in barca, escursioni in jeep, tour in quad, oltre che agli sport acquatici tra cui kayak e, soprattutto, il surf.

Dubai, Emirati Arabi

Per chi vuole visitare Dubai senza soffrire per il caldo eccessivo, aprile potrebbe essere il mese ideale perché le temperature, seppur alte, non sono estreme come nei mesi a seguire. Così sarà più facile visitare le meraviglie di questa città futuristica tra i momenti di relax in piscina e le cene in alcuni dei migliori ristoranti del mondo.

Visitate l’IMG World of Adventures, uno dei parchi a tema indoor più grandi del mondo, ammirate lo skyline della città dal ponte di osservazione al 124° piano del Burj Khalifa o concedetevi una sessione di shopping al Dubai Mall, il secondo centro commerciale più grande del mondo, dove si trova anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio, un acquario e diversi ristoranti.

Istanbul, Turchia

Se pensate che l’Olanda sia l’unica destinazione dove ammirare i tulipani…vi sbagliate. Ogni anno, nel mese di aprile, Istanbul organizza l’attesissimo Festival dei Tulipani. Grazie a questo evento, oltre a perdervi tra le bellezze speziate della città, potrete ammirare i suoi parchi in una veste particolarmente suggestiva.

Durante il mese, infatti, i parchi più belli di Istanbul si trasformano in un mare di tulipani colorati: dal parco Emirgan, con le sue viste mozzafiato sul Bosforo e oltre 120 diverse varietà di tulipani, al parco Gülhane, situato nel cuore della Città Vecchia, con i suoi splendidi giardini di tulipani e i suoi monumenti storici. Il festival non si limita ai soli tulipani, ma offre anche una ricca varietà di eventi e attività tra cui mostre di fotografia e pittura, concerti musicali e affascinanti esposizioni di arte e artigianato tradizionale turco.

Tulipani Istanbul

Fonte: iStock

Tulipani davanti alla Moschea Blu

Lovund, Norvegia

In aprile c’è un luogo particolarmente speciale da visitare in Norvegia: l’isola di Lovund. Situata nella zona settentrionale del Paese, quest’isola è famosa per le pulcinelle di mare che, proprio il 14 aprile, ritornano sulle coste e sono accolte con grandi festeggiamenti che prendono il nome di “Lundkommer’s Day”, traducibile come “Il giorno in cui arrivano le pulcinelle di mare”. Questo è il momento in cui tornano per la stagione degli amori, prima di ripartire di nuovo nei mesi estivi. Assistere al loro arrivo è un’esperienza davvero speciale perché giungono in massa, volando in formazioni spettacolari.

Marrakesh, Marocco

La primavera è la stagione perfetta anche per visitare il Marocco, sia per gli amanti delle città che per chi preferisce fare escursioni nella natura. Le temperature, infatti, sono ideali per vagabondare tra le strade di Marrakesh, ricche di venditori e mercati dove acquistare spezie, sciarpe e pantofole, di architetture eleganti e ville verdeggianti, per non parlare degli incredibili giardini, o per fare trekking sugli altipiani.

I Monti Atlas sono un luogo suggestivo dove le maestose cime del Marocco (tra cui il Jebel Toubkal, alto 4167 metri) sono facilmente raggiungibili e, proprio in questo periodo, si mostrano in tutta la loro bellezza perché ricchi di fiori selvatici. In più, potrete immergervi nella cultura berbera visitando uno dei villaggi situati in questa zona: vi consigliamo di partecipare alle escursioni guidate che permettono di conoscere la storia e la cultura di queste popolazioni, oltre che pernottare in riad tradizionali, gustando piatti tipici come il cous cous.

Cotswolds, Inghilterra

Le Cotswolds si risvegliano in primavera, quando le verdi colline si punteggiano di agnellini e i villaggi si adornano di ciliegi in fiore. Questi possono essere ammirati in diversi luoghi, anche se uno dei più famosi resta l’Arboreto di Batsford, che ospita un’importante collezione nazionale britannica dedicata ai ciliegi giapponesi, i quali si mostrano in tutta la loro bellezza a partire dalla metà di aprile.

Se amate camminare, in questo periodo potreste percorrere anche una parte del Cotswold Way, il sentiero nazionale che inizia a Chipping Campden e si snoda per 160 chilometri, terminando a Bath. Qui godrete di panorami spettacolari, deliziosi luoghi dove mangiare e cose da fare, immergendovi totalmente nei paesaggi di questo territorio.

In questo periodo, le Cotswolds sono più tranquille rispetto alla frenesia estiva, un aspetto da non sottovalutare se volete visitare i caratteristici villaggi in pietra senza folla.

Tenerife, Isole Canarie

Infine, aprile è il mese ideale anche per andare a Tenerife, la più grande tra le Isole Canarie. In questo periodo potrete godervi con maggior tranquillità le sue spiagge di sabbia dorata, le spettacolari vette del vulcano Teide, la vita notturna di Playa de las Americas e la quiete dei piccoli villaggi.

Grazie alle temperature miti, potrete suddividere il vostro itinerario tra momenti di scoperta e relax. Potete esplorare i numerosi sentieri escursionistici dell’isola, come quelli situati nel Parco Nazionale del Teide, o praticare sport acquatici come surf e kayak, trascorrendo il resto della giornata semplicemente rilassati sulla spiaggia.

E se Tenerife non è abbastanza e avete più tempo a disposizione, potreste valutare di raggiungere un’altra isola delle Canarie avendo la certezza di trovare comunque l’atmosfera ideale dove trascorrere le vostre vacanze ad aprile. D’altronde non è un caso se queste vengono considerate le isole dell’eterna primavera!

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Quando visitare Salisburgo: il periodo migliore in base a clima e temperatura

Stai pensando di visitare Salisburgo? La splendida meta in Austria, diventata famosa per la bellezza architettonica ed essere la città natale di Mozart è tutta da scoprire. Meravigliosa in ogni stagione, ha molto da offrire tanto durante l’inverno (con gli incantevoli mercatini natalizi) quanto in primavera ed estate con un calendario eventi fittissimo e tante attività outdoor da praticare. Scopriamo insieme clima, temperature e consigli per prenotare la prossima vacanza.

Il clima di Salisburgo

Salisburgo si trova in una regione alpina, il che significa che il clima può variare significativamente durante l’anno. Il clima della città dell’Austria è di tipo continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati piacevoli, ma mai troppo calde. È una città che si può visitare tutto l’anno, ma la scelta del periodo giusto dipende molto dalle preferenze personali.

Com’è l’inverno a Salisburgo

L’inverno a Salisburgo ti conquisterà, specialmente se ami il freddo e la neve. Nei mesi da dicembre a febbraio le temperature risultano rigide, con medie che vanno tra i -2 e i 4 gradi ma con punte che scendono ben al di sotto dello zero, specialmente di notte. La neve non manca, risulta una costante e aiutano a rendere i mercatini di Natale di Salsiburgo ancora più suggestivi. 

La bellezza di Salisburgo in inverno

Fonte: iStock

Visitare Salisburgo in inverno per vivere la magia del periodo natalizio

Primavera a Salisburgo: temperatura e meteo

La primavera? Una scelta top per chi desidera visitare Salisburgo. Le temperature salgono e di pari passo pioggia e vento lasciano spazio a giornate terse con il cielo azzurro. La media stagionale sale a circa 9 gradi con punte fino a 16 gradi. Sebbene le giornate possano ancora essere fresche in marzo, aprile e maggio portano una dolcezza nell’aria che rende il soggiorno davvero piacevole. La natura esplode in un tripudio di colori, con i fiori che sbocciano nei giardini e nei parchi cittadini, come i celebri Giardini di Mirabell.

Le giornate si allungano, e la luce del sole che si riflette sulle montagne circostanti crea panorami mozzafiato. La primavera è anche la stagione ideale per fare lunghe passeggiate nel centro storico, scoprire la fortezza di Hohensalzburg e visitare i numerosi musei e gallerie. 

Estate a Salisburgo: il periodo top in cui visitarla

L’estate salisburghese è una delle stagioni più attese, soprattutto per chi cerca una città vivace e piena di eventi culturali. Nei mesi che vanno da giugno ad agosto le temperature raggiungono una media costante attorno ai 25 gradi con punte fino ai 30 gradi. Insomma, fa caldo ma piuttosto sopportabile, specialmente confrontando le temperature italiane a cui siamo abituati. Motivo in più per scegliere proprio questo trimestre? Beh, il calendario eventi. Festival, concerti e attività animano la cittadina ma sono anche le bellezze naturali nei dintorni come il lago di Wolfgang a dare un motivo in più per prenotare una vacanza.

L’autunno a Salisburgo per chi non ama l’overtourism

L’autunno a Salisburgo è un periodo incantevole, che regala panorami mozzafiato grazie ai colori caldi delle foglie che cambiano. A settembre, le temperature sono ancora abbastanza miti, con medie che si aggirano intorno ai 19°C, ma già a ottobre e novembre la temperatura scende gradualmente, arrivando a circa 5°C a novembre. L’autunno è perfetto per una visita tranquilla, lontano dalle folle turistiche estive.

Quando andare a Salisburgo: il periodo migliore

La scelta del periodo giusto dipende dalle tue preferenze personali. Se preferisci il clima freddo e le atmosfere natalizie allora non perderti una vacanza qui (anche solo di un weekend) a dicembre, se invece preferisci le attività outdoor e stare all’aria aperta meglio preferire i mesi che vanno dalla primavera all’estate, senza però escludere l’autunno. 

Salisburgo è una città che può essere visitata tutto l’anno. Ogni stagione a Salisburgo racconta una storia diversa, ma tutte condividono la stessa magia perché la vera magia di Salisburgo non sta solo nel clima, quanto nelle esperienze che saprà regalare in ogni momento dell’anno. Qualunque sia la stagione in cui deciderai di visitarla, c’è una promessa di bellezza, storia e cultura che ti aspetta. La città ti accoglierà con il suo spirito accogliente, pronto a svelarti ogni angolo nascosto.