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Viaggio a Salisburgo sulle tracce di Mozart

Manca poco più di un mese a uno degli eventi più attesi di Salisburgo, la Settimana Mozartiana, che si svolge ogni anno in occasione dell’anniversario della nascita del celebre compositore.

Il legame tra la città (e, più in generale l’Austria) e la musica in ogni sua forma ha una forte e radicata tradizione e sono innumerevoli gli appuntamenti da non perdere tra cui, appunto, si ritagliano un posto d’onore i sette giorni dedicati a Wolfang Amedeus Mozart.

La Settimana Mozartiana, il festival che rende omaggio al genio della musica di Mozart

La suggestiva e coinvolgente Settimana Mozartiana nasce nel 1956 per volere della Fondazione Mozarteum di Salisburgo, l’istituzione più importante a livello mondiale per la conservazione e la diffusione del grande patrimonio culturale di Mozart e, da allora, invita puntualmente cittadini e turisti a rendere omaggio al noto compositore che ha fatto la storia della musica a livello internazionale.

Così, durante l’ultima settimana di Gennaio, in vista dell’anniversario della sua nascita il giorno 27, la Fondazione dà vita a una serie di concerti di alto livello, visite guidate, conferenze e molti altri eventi che si svolgono in vari teatri e spazi prestigiosi di Salisburgo, la città che gli ha dato i natali.

E per il 2024, l’entusiasmante evento dal 24 gennaio al 4 febbraio, ospita una grande novità: la Fondazione, infatti, desidera “rompere” il ciclo di appuntamenti dedicati interamente a Mozart al fine di ampliarne la conoscenza da parte dei turisti e offrire loro la possibilità di scoprire, oltre alle sue opere, anche altri notevoli compositori e interpreti mozartiani di tutto il mondo.

In particolare, per l’anno ormai prossimo ad arrivare, salirà sul palco come co-protagonista Antonio Salieri, altrettanto importante compositore considerato da molti come l’avversario leggendario di Mozart. In realtà, non si sa bene quale tipo di rapporto intercorresse tra i due, ma sicuramente anche Salieri fu una figura di spessore nel panorama musicale del XVIII secolo: infatti, insegnò a grandissimi compositori quali Beethoven, Schubert e Haydn.

Ma non soltanto.

Chi sarà in visita a Salisburgo durate la Settimana Mozartiana, potrà ammirare un ritratto molto importante del compositore ovvero Mozart a Verona, un dipinto di fama mondiale che, dopo anni, ritorna finalmente in città tra le mura della Fondazione e va ad aggiungersi alle altre opere di inestimabile valore custodite gelosamente.

Il ritratto raffigura un giovane uomo elegante, con indosso una giacca: nel ritratto, Mozart aveva appena compiuto quattordici anni e si era già affermato come musicista professionista di successo. Fu, infatti, in Italia che firmò i contratti per le sue prime grandi opere e ovunque andasse era acclamato come un genio e come un musicista eccezionale.

Il dipinto andrà a far parte della mostra Mozart: che bello! A genius in Italy, che comprende cinquanta pezzi dal valore inestimabile: lettere, appunti di viaggio, spartiti, schizzi di composizioni, contratti, diplomi, strumenti musicali e altro ancora, tutti oggetti che mettono in luce una delle fasi più importanti nel processo creativo del genius loci salisburghese, ovvero la prima visita di Mozart in Italia.

I luoghi mozartiani da non perdere a Salisburgo

Passeggiando tra le pittoresche vie di Salisburgo alla ricerca del prossimo concerto a cui assistere, non si può non fare una sosta ad ammirare alcune delle bellezze cittadine legate indissolubilmente alla storia di Mozart.
Punto di partenza del tour non può che essere la sua casa natale: chiamata “Casa Hagenauer“, si trova nella Getreidegasse 9 ed è uno dei musei più visitati di tutta l’Austria, dove egli visse dal 1756, anno della sua nascita, fino al 1773 quando i genitori decisero di trasferirsi e andarono ad abitare a Makartplatz.
La Hagenauer è diventata una vera e propria “meta di pellegrinaggio”: qui i visitatori potranno apprezzare gli spazi in cui visse Mozart, l’arredamento tipico di quel tempo e il suo violino.

Anche la seconda casa non è da meno e ospita al suo interno un museo dove scoprire altri strumenti musicali utilizzati dal famoso compositore, come il pianoforte a martelli, ritratti e documenti originali.

Oltre alle attrazioni strettamente legate alla storia di Mozart, tutta la città è un autentico museo a cielo aperto: lasciano senza fiato il centro storico Patrimonio UNESCO dal 1997, il Palazzo Mirabell, anch’esso Patrimonio UNESCO che, con il suo parco popolato da statue e fontane, incanta grandi e piccoli, e il settecentesco Caffè Tomaselli, il più antico di tutta l’Austria, il luogo perfetto per concedersi una dolce pausa tra una visita e l’altra.

Ancora, da non perdere vi è senza dubbio la maestosa fortezza di Hohensalzburg, raggiungibile sia con la funivia sia a piedi: una volta a destinazione, si gode di una veduta superlativa a 360° su Salisburgo e i borghi tutt’attorno.

Ultimo, ma non per importanza, è poi il DomQuartier, un percorso che, in un unico tour, permette di scoprire i Saloni di gala della Residenza, la Residenzgalerie, il Museo del Duomo e il Museo di San Pietro, ovvero musei, gallerie e importanti saloni che celano al loro interno opere d’arte, dipinti e terrazze che regalano una vista panoramica sulla città vecchia.

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Lienz: una delle cittadine più suggestive d’Austria

A non troppa distanza dal confine italiano sorge una cittadina che per la sua indiscutibile bellezza è chiamata la “Perla delle Dolomiti”. Il posto in questione è Lienz, una località dai profili fiabeschi e che è in grado di regalare tutto quello che si cerca: storia, natura, attrazioni, cultura, neve e piste da sci che allietano gli ospiti di qualsiasi età.

Cosa aspettarsi

Lienz è una pittoresca cittadina austriaca che sorge nell’omonimo distretto che è parte del Tirolo Orientale, del quale è capoluogo e centro maggiore. La città vecchia si sviluppa alla confluenza di più valli dominate dalle Dolomiti di Lienz, e sono le valli Drautal, Val Pusteria ed Iseltal.

Una località che sa far emozionare per i suoi paesaggi immacolati e per il suo clima prevalentemente (e sorprendentemente) mite. Vi basti pensare che un altro suo soprannome è “Sonnenstadt”, che tradotto vuol dire “Città del sole”.

A far perdere definitivamente la testa ai visitatori è la vasta gamma di offerte che riguardano la cultura e lo shopping e tutte le bellissime attrazioni che ci sono da conoscere nel centro storico, che nei mesi estivi è esclusivamente destinato ai pedoni.

Cosa vedere a Lienz

La cittadina di Lienz si presenta al visitatore come un posto che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe. Il consiglio è quello di iniziare la visita dalla sua piazza principale, Hauptplatz, dove svettano antiche case piene di portici. Al centro di essa è impossibile non notare  la fontana di S. Florian, ma assai suggestivo è anche il Liebburg, un edificio con due torri dalle cupole a bulbo che oggi è sede del municipio e simbolo della città.

Lienz. centro storico

Fonte: iStock – Ph: FooTToo

Il centro storico di Lienz

Poi ancora la vie Rosengasse e Messinggasse in cui trovare tantissimi negozi. Un tempo era il quartiere industriale di Lienz, mentre oggi ogni settimana è la sede del mercato cittadino dove si possono acquistare le migliori specialità del territorio. Volete dei gustosi esempi? Lo Speck del Tirolo Orientale, i “Schlipfkrapfen”, il “Pregler” (grappa) e molto altro ancora.

Johannesplatz è probabilmente la piazza più affascinante di Lienz perché particolarmente estesa e contornata di edifici color pastello. Un’altra piazza molto graziosa è Eropaplatz, al centro della quale si staglia la statua dedicata a Josef II.

Molto interessanti sono anche la Chiesa e il Convento dei Francescani che al loro interno conservano una pregiata navata gotica ornata da bellissimi affreschi. In posizione un po’ defilata rispetto al centro storico, il complesso offre anche una biblioteca e un centro di aggregazione.

Da non perdere è anche il monumento della lotta per la libertà del Tirolo situato in Schweizer Gasse. Da qui è facilissimo raggiungere con una breve passeggiata la Chiesa di St. Andrea, ovvero la più antica di Lienz.

Obbligatorio entrare all’interno, dove sarà impossibile non notare l’altare maggiore in stile barocco. Proprio qui, inoltre, sono sepolti gli ultimi conti di Gorizia.

E poi il monumento più emozionante in assoluto della città: il castello di Bruck, edificato su un’affascinante altura. Oggi è la sede del Museum der Stadt Lienz dove scoprire notevoli collezioni di opere d’arte e una cappella decorata con affreschi gotici. Ma la verità è che ha alle spalle una storia assai movimentata, iniziata nel 1252 e arrivata fino ai giorni nostri, periodo in cui si è trasformato nel museo più imponente della città circondato da un parco idilliaco.

Nei pressi di Lienz da non perdere è l’unica città romana del Tirolo, Aguntum, in cui prende vita un museo dove si possono ammirare numerosi reperti del sito archeologico, poi ancora le antiche mura, le case di un tempo e le terme.

Castello di Bruck, Lienz

Fonte: iStock

Un bellissima veduta del Castello di Bruck

Viaggio Lienz in inverno

Lienz è la “Perla delle Dolomiti” non solo per la sua innegabile bellezza, ma anche perché è una meta ideale per chi ama gli sport invernali. Da queste parti, infatti, esistono due stazioni sciistiche principali, Hochstein e Zettersfeld, che spesso ospitano competizioni internazionali come la Coppa del Mondo di sci alpino e i Campionati mondiali di snowboard.

Il comprensorio sciistico di Zettersfeld, che per la sua posizione e bellezza è soprannominato “la terrazza soleggiata dell’Osttirol”, è amato proprio per il grandioso panorama che offre sulle Dolomiti circostanti, ma anche perché il più delle volte possiede le condizioni ottimali per gli sciatori, snowboarder, famiglie e principianti.

Non è di certo meno emozionante il comprensorio sciistico di Hochstein: ci sono ben 7 chilometri di discese che finiscono direttamente in città. Soddisfazione la avranno anche coloro che amano lo sci di fondo che qui ha una lunga tradizione. Un esempio di tutto ciò è la leggendaria gara Dolomitenlauf che prende vita ogni annoi a gennaio.

E poi il Natale, che si mostra in tutta la sua magia nella piazza principale di Lienz che si riempie di visitatori interessati a comprare prodotti nel tradizionale mercatino di Natale, come una tazza di caldo vin brulé, un pezzetto di zelten tirolese o krapfen freschi e dolci natalizi.

Lienz durante la bella stagione

La “Perla delle Dolomiti” è una meta assai interessante durante l’inverno, ma nei mesi più caldi le emozioni, probabilmente, raddoppiano.

I suoi dintorni – ma ad essere del tutto onesti il Tirolo in generale – sono un paradiso per chi desidera dedicarsi alle escursioni in montagna, in particolare nel Zettersfeld. Proprio da qui, infatti, inizia il Parco Nazionale degli Alti Tauri che, oltre a offrire la zona più soleggiata di tutta l’Austria, permette di intraprendere un numero pressoché infinito di sentieri in mezzo alla vegetazione più pura.

Ci sono poi interessanti piste ciclabili come la Drauradweg lungo la Drava, la Iseltalradweg o la Glocknerradweg. Chi preferisce la mountain bike, invece, avrà l’imbarazzo della scelta perché esistono ben 600 chilometri di appositi tracciati.

Partendo da Lienz, si possono raggiungere anche altre bellezze dalla zona come l’Hochstein che offre tantissime possibilità di escursioni, rifugi e malghe.

Assai affascinante è anche la Gola Galizia da raggiungere attraverso un sentiero panoramico che permette di ammirare il paesaggio circostante in tutto il suo splendore.

La bellezza di Lienz, quindi, non si esaurisce nel suo centro storico, perché anche la natura da cui è abbracciata è un susseguirsi di meraviglie ed emozioni.

Cosa fare a Lienz

Fonte: iStock

Veduta dall’alto di Lienz
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Castello di Schönbrunn: meraviglioso capolavoro di Vienna

È tra le attrazioni più apprezzate e visitate di Vienna nonché uno dei siti culturali più importanti dell’Austria, Patrimonio UNESCO dal 1996: si tratta del monumentale Castello di Schönbrunn, sontuosa residenza estiva della famiglia imperiale.

L’incomparabile veduta sulla capitale, l’imponenza dell’edificio e un parco da sogno ne fanno la meta principale da scoprire durante un viaggio da queste parti.

La storia del meraviglioso capolavoro viennese

La storia di Schönbrunn affonda le radici nel Medioevo, quando la tenuta si chiamava Katterburg e apparteneva ai domini feudali dell’Abbazia di Klosterneuburg: qui era presente anche un mulino e si praticavano l’agricoltura e la viticoltura.

Nel 1569, fu acquistata dall’imperatore Massimiliano per farne una tenuta di caccia e, nel corso dei secoli, subì vari ammodernamenti e modifiche.

In particolare, nel 1696, Leopoldo I incaricò l’architetto Johann Bernard Fischer di realizzare, per il figlio Giuseppe I, una residenza barocca che emulasse la prestigiosa Reggia di Versailles ma, a causa del budget limitato, ciò non fu possibile.

Il capolavoro viennese si afferma, infatti, quasi un secolo dopo quando Maria Teresa lo sceglie come residenza estiva e l’architetto Nicolaus Pacassi lo ricostruisce e lo amplia per lei a partire dal 1743 con delicati tocchi rococò in “Maria Theresa ocra” e una facciata “accesa” a contrasto con il più cupo Palazzo Reale utilizzato durante l’inverno.

Le sue sfarzose sale furono teatro di feste, affari di stato e videro anche un giovanissimo Mozart esibirsi davanti alla corte asburgica all’età di 6 anni.

Vivere l’incanto di corte

Dedicare del tempo alla scoperta del Castello di Schönbrunn significa rivivere l’incanto della corte asburgica in tutto il suo splendore. Il complesso vanta ben 1441 stanze in stile rococò, di cui 40 aperte al pubblico: il Tour Imperiale consente di ammirarne 22 mentre il Grand Tour prosegue nelle restanti 18 includendo gli interni del XVIII secolo all’epoca di Maria Teresa.

Catturano subito lo sguardo gli appartamenti dell’imperatore Francesco Giuseppe e di sua moglie “Sissi”, riccamente arredati in stile settecentesco, con la Sala delle Udienze dell’Imperatore e la cosiddetta “Sala delle Noci“, contraddistinta da una notevole pannellatura in noce del 1766 e da un candelabro scolpito in legno e ricoperto d’oro.

La camera da letto di Francesco Giuseppe, dove si spense dopo 68 anni di regno, è invece minimalista, con un semplice letto singolo.

Degno di nota è l’appartamento dell’imperatrice Elisabetta con il suo studio privato, l’intima camera della toeletta, e poi la camera da letto comune, allestita in occasione delle nozze nel 1854, e la stanza di Maria Antonietta che, ai tempi di Sissi, era adibita a sala da pranzo: oggi, spicca una tavola apparecchiata per la cena in famiglia con argenteria di corte, deliziosi bicchieri in cristallo e autentiche porcellane viennesi.

Una delle sale più incantevoli del Palazzo è senza dubbio la Sala degli Specchi, con gli specchi in cristallo che le danno il nome e la superlativa decorazione rococò in oro bianco.

Al piano terra, colpiscono invece le Camere Bergl, tra le stanze più favolose che Maria Teresa abbia occupato, con scenografici murales alle pareti che vanno da formali giardini barocchi a paesaggi esotici, realizzati dall’artista boemo Johann Wenzel Bergl.

Infine, emoziona la Grande Galleria, lunga 43 metri, impreziosita da affreschi, stucchi, decorazioni in stile rococò e due imponenti lampadari in cristallo.

Un parco a dir poco straordinario

Se il Castello è un vero gioiello, il parco, aperto al pubblico dal 1779, non è da meno.

Largo quasi due chilometri e progettato in stile barocco, ospita fontane, monumenti, statue e giardini all’inglese e si rivela come un inimitabile luogo di ricreazione per cittadini e turisti, aperto gratuitamente salvo alcune eccezioni.

Da vedere l’Orangerie, galleria lunga 189 metri costruita per riparare gli agrumi in inverno e oggi sede di concerti giornalieri, la Fontana dell’Obelisco, realizzata nel 1777, la Gloriette, uno dei monumenti più significativi, a commemorazione della battaglia di Kolin in cui l’Austria sconfisse la Prussia nel 1756, e il Giardino zoologico, il più antico del mondo.

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Come raggiungere Vienna dall’aeroporto

Vienna, l’aristocratica capitale del grandioso impero austro-ungarico, cela un incredibile patrimonio, prezioso lascito della monarchia asburgica: tra palazzi d’incanto, eleganti costruzioni, teatri, parchi e capolavori artistici è senza dubbio una delle città europee che più in assoluto vale la pena esplorare.

L’aeroporto internazionale Flughafen Wien-Schwechat

La capitale austriaca è davvero molto ben collegata con le maggiori città europee grazie ad un moderno aeroporto internazionale – Flughafen Wien-Schwechat – situato nella cittadina di Schwechat, posta ad appena una ventina di chilometri da Vienna. È, inoltre, particolarmente strategico per i collegamenti con la confinante Slovacchia: Bratislava, infatti, dista appena una sessantina di chilometri.

Allora, biglietti alla mano: resta solo scoprire come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro per iniziare ad esplorarla! La poca distanza dal centro città rende davvero pratico arrivare all’aeroporto di Vienna e numerosi sono i collegamenti disponibili, dal bus ai noleggi di auto con conducente passando per taxi e treni.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro  in treno

Se vi state domandando come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro utilizzando il mezzo più comodo, semplice e veloce, la risposta è senza dubbio: in treno.

Il CAT – city airport train – è il collegamento su rotaie che in 16 minuti esatti conduce nel cuore pulsante della città. Una volta sbarcati dal volo, infatti, sarà sufficiente seguire le indicazioni verdi che conducono al binario CAT-City Airport Train; la stazione di arrivo, poi, è quella di Wien Mitte-Landstraße, ubicata sulla linea della metropolitana Landstraße (U3/04).

Il CAT oltre a non effettuare fermate intermedie, offre il servizio di city check in ovvero la possibilità di far imbarcare i bagagli prima dell’arrivo in aeroporto; i treni, poi, sono attivi dalle 5.36 del mattino alle 23.36 della notte e per i ragazzi al di sotto dei 15 anni il biglietto, acquistabile a questo link, è gratuito.

Esistono, chiaramente, anche altre alternative su rotaie. I treni S-Bahn, simili alle nostre metro, o i treni Railjet che impiegano più tempo effettuando molte fermate ma il cui biglietto è meno caro di quello del CAT.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città in bus

Se le rotaie non vi convincono, niente panico: tutte le strade vi porteranno al centro di Vienna dall’aeroporto. Un altro mezzo piuttosto comodo per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro è il bus.

C’è una compagnia di trasporti che nella fattispecie si occupa della linea aeroportuale, ed è la Vienna Airport Lines: in appena venti minuti di autobus è possibile raggiungere la piazza Morzinplatz/Schwedenplatz. I bus sono attivi dalle 03.30 del mattino alle 23.30 della notte garantendo un servizio a copertura quasi totale.

Solo un’unica raccomandazione: i bus da e per l’aeroporto non rientrano all’interno dei servizi usufruibili con l’acquisto di un pass per i mezzi pubblici.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro in auto

Abbiamo già in precedenza in questo articolo considerato la prossimità tra aeroporto e centro città come uno dei grandi vantaggi nella logistica di un viaggio nella capitale austriaca. Questo aspetto si manifesta in maniera ancora più evidente al momento di considerare di raggiungere il centro città in auto: venti chilometri si percorrono in circa mezz’ora compatibilmente con la situazione del traffico.

Le possibilità sono molteplici: noleggiare un’auto e percorrere la A4 è la prima. Numerose, infatti sono le compagnie internazionali da qui prendere l’auto direttamente nel parking riservato ai noleggi P4-livello 0, che può essere comodamente raggiunto a piedi dal terminal percorrendo un sotto passaggio. Vi si trovano i principali car rental.

La seconda soluzione per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città, soprattutto se non amate essere in prima persona alla guida, è un taxi. Il costo per una corsa aeroporto-centro città si aggira intorno ai 45€ e le postazioni si trovano appena fuori dall’area arrivi; in alternativa è sempre possibile prenotarne uno online in anticipo.

Infine, per i viaggiatori che prediligono comodità ed eleganza senza badare a spese un noleggio con conducente potrebbe essere la soluzione ideale, soprattutto per chi viaggia per lavoro.

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Salisburgo: la festa dedicata all’autunno è già cominciata

Al confine con la Germania, e incastonata nelle Alpi Orientali alla stregua di un tesoro prezioso, esiste una città dal fascino indescrivibile che ogni anno attira l’attenzione di migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Stiamo parlando di Salisburgo, della città divisa in due dal fiume Salzach, quella che ospita edifici medievali e barocchi, la casa natale di Mozart, e tantissime tradizioni tutte da scoprire.

Organizzare un viaggio qui è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, lo è anche perché la città è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta del Salisburghese, il Land austriaco ricco di bellezze paesaggistiche e culturali. Tuttavia farlo adesso permette a chiunque giunga qui di perdersi e immergersi in una magica atmosfera autunnale che incanta e delizia.

A partire dalla fine di agosto, e fino all’inizio dell’inverno, Salisburgo e i suoi dintorni si trasformano nel palcoscenico di uno spettacolo unico e senza eguali, quello che porta in scena l’Autunno Contadino. Molto più di una semplice manifestazione, ma una vera e propria celebrazione delle tradizioni e delle storie secolari, dei prodotti agricoli e artigiani e degli splendidi paesaggi della campagna Salisburghese.

L’Autunno Contadino nel Salisburghese

È una festa che coinvolge e travolge tutti, quella che si tiene nel Land austriaco già a partire dalla fine di agosto. Quando l’aria si rinfresca, la nebbia ricompare la mattina e le giornate iniziano ad accorciarsi, nel Salisburghese sanno che è arrivato il momento di celebrare la terra e la nuova stagione: quella dell’autunno.

Così inizia la festa del Bauernherbst, meglio conosciuto come Autunno Contadino. Dal 27 agosto, e fino al 31 ottobre, musica e sfilate tradizionali si alternano a degustazioni di prodotti caratteristici, mercati contadini e dimostrazioni artigianali. In questo periodo, sono più di 70 i paesi e i villaggi che si uniscono ai festeggiamenti per un totale di 2.000 manifestazioni da scoprire e da esplorare.

Cosa succede, esattamente, durante l’Autunno Contadino non si può descrivere, ma solo vivere. Uno degli eventi più importanti per i cittadini, il cui invito è esteso anche ai viaggiatori, è quello dell’Almabtrieb, meglio conosciuta come transumanza. Dopo aver trascorso l’estate sui verdeggianti pascoli ad alta quota, il bestiame torna a valle con una processione solenne accompagnati dal tintinnio delle campane che portano al collo. Gli animali vengono abbigliati con decorazioni e ricami colorati e la mucca principale guida la mandria verso casa. Assistere alla transumanza è un’esperienza emozionante e unica.

La festa continua a valle, sia per i paesaggi che per gli ospiti, con prodotti caratteristici del territorio, venduti e offerti sulle numerose bancarelle dei mercati contadini. La valorizzazione del territorio passa poi per l’artigianato che mette in mostra le abilità degli intagliatori e dei falegnami.

Bauernherbst

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Bauernherbst

Gli eventi imperdibili

Sono più di 2.000, in totale, gli eventi che si snodano tra i paesini del Salisburghese durante L’Autunno Contadino. Celebrazioni ricche di fascino e suggestione che seguono i dettami di tradizioni antichissime che, in questo periodo, sono accessibili anche a viaggiatori e turisti che giungono fin qui.

I mercatini gastronomici e artigianali sono perfetti per chi vuole toccare con mano la cultura del Salisburghese, ma non sono gli unici punti di accesso a questa. Per le strade dei paesi coinvolti, infatti, è possibile ammirare e partecipare ai balli contadini, indossare abiti tradizionali e seguire le bande di ottoni che sfilano per le vie. Potete unirvi a loro per celebrare la stagione e le tradizioni contadine, ma anche per imparare lo jodel, il canto tipico della cultura popolare austriaca e tedesca.

Potete sfidare gli abitanti del paese o i vostri amici al Fingerhakeln, meglio conosciuto come dito di ferro o partecipare al procedimento di birrificazione in uno dei numerosi birrifici della zona. Per gli amanti del gusto, l’Autunno Contadino si trasforma nella perfetta occasione per imparare a fare lo strudel e assaggiare i più buoni del Salisburghese.

Gli appassionati della natura, invece, dopo aver preso parte alle danze e agli eventi possono approfittare di questa occasione per andare alla scoperta del Land austriaco. Qui, campi sterminati e mulini a vento danno vita a paesaggi dorati dall’incredibile bellezza.

Autunno Contadino

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Autunno Contadino
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In questo cimitero monumentale puoi incontrare animali fantastici

Un luogo di pace, di silenzio, immerso nella natura: siamo a Vienna nel cimitero centrale un luogo in cui riposano personaggi di spicco, uno spazio di grandi dimensioni e in cui si possono fare incontri davvero speciali. Infatti, una delle particolarità di questo luogo è che al suo interno non è difficile incontrare animali fantastici: tante specie diverse che girano tra le tombe e che qui hanno trovato anche loro uno spazio libero e in cui girare indisturbati.

Un cimitero monumentale, che è stato realizzato nella zona sud est della capitale austriaca e, più precisamente, nel quartiere Simmering: un’area che, all’epoca della sua realizzazione, era ancora poco abitata ed era ritenuta perfetta per ospitare le salme.

Il cimitero centrale di Vienna, un luogo di pace e di bellezza

Si estende per circa due chilometri quadrati, ed è uno spazio immerso nella natura: stiamo parlando del cimitero centrale di Vienna che ha aperto i battenti nel 1874. Un luogo affascinante per tante ragioni. Senza dubbio una delle prime sono i tanti personaggi di spicco che lì riposano oppure che – sempre lì – vengono ricordati con vere e proprie opere d’arte. I nomi? Da Ludwig van Beethoven a Wolfgang Amadeus Mozart, a cui è dedicato un monumento sepolcrale, da Franz Schubert a Johann Baptist Strauss, senza dimenticare Karl Kraus e Falco, solo per fare alcuni nomi.

Vienna: gli animali fantastici del cimitero

Fonte: IPA: Elias Neil Benleulmi/SIPA

Gli animali fantastici del cimitero monumentale di Vienna

Il cimitero centrale è molto amato dai viennesi e non è difficile vedere persone che qui si dedicano a passeggiate, ma anche alla corsa e a giri in bicicletta. Inoltre, camminando per i suoi viali si possono ammirare tombe arricchite da monumenti, ma anche la suggestiva chiesa di San Carlo Borromeo, un’interessante costruzione che rappresenta alla perfezione lo stile liberty di questo territorio: è datata 1910 e l’architetto che ne ha seguito i lavori è stato Max Hegele.

Quello viennese è il secondo cimitero più grande d’Europa ed è diviso in sezioni. Al suo interno ospita anche il Museo delle Pompe Funebri che si estende per 300 metri quadrati. Una meta da segnare tra quelle imperdibili se si programma un viaggio nella capitale austriaca.

Animali fantastici del cimitero monumentale di Vienna

Una delle peculiarità di questo luogo è quella di essere abitato da animali fantastici. E, chiaramente non quelli della celebre serie di film ispirati all’universo magico di Harry Potter. Perché nel cimitero monumentale di Vienna è possibile incontrare caprioli, volpi, criceti ma non solo. Tantissimi animali che hanno scelto di vivere in questi spazi immersi nella natura. Per vederli ci si deve armare di un po’ di pazienza e aspettare, se si è fortunati si può essere ripagati da una vista che rimarrà impressa per lungo tempo.

Vienna, nel cimitero monumentale gli animali fantastici

Fonte: IPA: Elias Neil Benleulmi/SIPA

Vienna, nel cimitero centrale si incontrano animali fantastici

L’ingresso principale per accedere al cimitero è posto sul gate 2 e gli orari variano in base al periodo dell’anno, sono specificati su sito ufficiale. Ad esempio, da aprile a settembre l’apertura va dalle sette del mattino alle 19. Vengono organizzati tour guidati, a quanto pare anche notturni, ed è possibile affittare delle e-bike per facilitare i giri lungo gli oltre due chilometri quadrati di estensione del cimitero centrale di Vienna.

In tantissime città del mondo si trovano campisanti speciali, da visitare per la peculiarità di chi vi è sepolto o per i monumenti funerari che sono vere e proprie opere d’arte. Da Parigi a Genova, passando per Londra e Milano, ci sono tantissimi luoghi dedicati al riposo eterno che sono spazi che lasciano i visitatori senza fiato.

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Da qui si può ammirare uno dei panorami più belli del mondo

Il villaggio di Hallstatt, nell’Alta Austria, è una di quelle mete imperdibili per ogni viaggiatore. A renderlo attraente, oltre allo scenario da fiaba che gli fa da cornice, è soprattutto il vicino punto panoramico ‘5 Fingers’, che offre una delle vedute più spettacolari delle Alpi ed è, senza ombra di dubbio, uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Paese.

Lo spettacolare panorama dalla piattaforma ‘5 Fingers’

L’incredibile punto panoramico dista meno di 20 minuti a piedi dalla stazione di Krippenstein della linea di funivia del Dachstein. Si tratta di 5 piattaforme, concepite come le cinque dita di una mano (da cui il nome, ‘5 Fingers’), ognuna con un design diverso, che permettono al visitatore di mettere alla prova la propria resistenza alle altezze vertiginose e di godere di una vista unica su Hallstatt, il lago che la rende così caratteristica e la regione interna del Salzkammergut.

Le singole dita, lunghe circa 4 metri, a un’altitudine di 2.035 metri sul livello del mare, sono costruite sopra un abisso profondo 400 metri. Ciascuna piattaforma ha caratteristiche diverse, ad esempio una è interamente in vetro, mentre un’altra permette ai visitatori di avere una visione ancora più scenografica, grazie a una grande cornice barocca.Tutte, ad ogni modo, offrono un panorama come se ne vedono pochi al mondo.

Di sera, è possibile scorgere da lontano il punto di osservazione, illuminato fino a mezzanotte, così che allo spettacolo si unisce la magia. È visibile persino dai villaggi di Hallstatt e Obertraun. Se volete sapere di più sulla zona che ospita le Five Fingers, lungo la strada che porta alle cinque dita troverete pannelli informativi che forniscono informazioni sulla fauna, la flora e la geologia del Dachstein Krippenstein.

Come raggiungere 5 Fingers da Hallstatt

Il punto panoramico 5 Fingers si trova a pochi chilometri da Hallstatt ed è facilmente raggiungibile in auto, in autobus o a piedi. Per giungere a destinazione, partendo dal villaggio, basta fare il giro del lago fino al parcheggio della Dachsteinseilbahn di Obertraun. Da lì, si può prendere la funivia in cima al monte Krippenstein. Il viaggio dura circa 15 minuti e sarete ricompensati con alcune delle più belle vedute della regione. Se, invece, preferite fare un’escursione, il percorso è piuttosto impegnativo ma possibile: circa 9-10 km, con un dislivello di 1500 metri.

Hallstatt, il paese che ha ispirato il regno di Frozen

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, Hallstatt è da sempre una destinazione ambita dell’Alta Austria per il suo fiabesco paesaggio e attrazioni come la più antica miniera di sale del mondo, con 7.000 anni di attività estrattiva. Di recente, la popolarità di questo idilliaco villaggio austriaco, a un’ora di macchina da Strasburgo, è aumentata in modo considerevole dopo che si è diffusa la notizia che l’architettura alpina e l’ambiente pittoresco che la circonda avrebbero ispirato il regno di Arendelle del film “Frozen” della Disney.

Flussi turistici diventati incontrollabili (oltre un milione di visitatori all’anno, per un borgo che ospita poco più di 750 residenti) si dirigono verso il belvedere che domina la cittadina, il lago e le montagne, per renderlo protagonista di foto e selfie da postare sui social. Una situazione che però sta sfuggendo di mano, generando un vero e proprio problema di overtourism, che il sindaco di Hallstatt, Alexander Scheutz, ha cercato di recente di scoraggiare installando dei  pannelli in legno sul punto panoramico preso d’assalto dai cacciatori di souvenir fotografici. Un’iniziativa particolare a cui, però, i cittadini si sono detti contrari, costringendo l’Amministrazione a rimuoverla. La località ha anche  fissato dei limiti per le auto e gli autobus in ingresso.

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Questa piccola valle italiana, che pochi conoscono, è una vera scoperta

Dicono sia una delle valli più belle d’Italia, ma sono in pochi a conoscerla. Questa piccola vallata altoatesina che confina con l’Austria è una gemma nascosta nota alla gente del posto e a qualche turista appassionato, che ama andare alla scoperta di mete fuori rotta.

Stiamo parlando della Val di Fleres, una valle che si estende da Colle Isarco, alle spalle del borgo medievale di Vipiteno, che conduce fino alle Alpi dello Stubai. Questa deliziosa valle, fatta di pascoli, boschi, laghetti alpini e cascate, è una meta molto apprezzata dai turisti che amano trascorrere una vacanza all’insegna dell’attività all’aria aperta e dalle famiglie, lontano dalla folla.

Il paesaggio montano caratterizzato dal Massiccio del Tribulaun e dalla bellissima Parete Bianca regala sentieri escursionistici spettacolari, fino a raggiungere l’alta quota, alcuni dei quali imperdibili.

Escursioni nella natura

Come quello che porta alla Cascata “All’Inferno”, con il suo salto di 46 metri ai piedi del Calciati al Tribulaun. Si tratta di uno dei luoghi più rilassanti che esistano. Oltre alla tranquillità della valle e alla piacevole escursione lungo l’acqua, pare infatti che l’aria ionizzata dalla cascata purifichi le vie respiratorie, mentre i suoni dell’acqua aiutano a calmare il sistema nervoso.

Tra gli itinerari più belli della Val di Fleres c’è il suggestivo percorso Dolomieu, il cui nome si deve al geologo francese che qui scoprì una particolare roccia calcarea. Un itinerario che, dalla stazione a monte di Monte Cavallo (a duemila metri di quota alle spalle di Vipiteno, raggiungibile con la cabinovia), si estende fino al fondovalle della Val di Fleres e che permette di ammirare i colori della natura, ma anche di degustare i prodotti di sei malghe altoatesine. Gli escursionisti possono assaggiare il tipico formaggio grigio, un formaggio magro fatto con latte acido e prodotto dai contadini di montagna.

Un altro sito naturale della regione Vipiteno-Racines è la cascata di Moassl, sul fondo della Val di Vizze. L’aria fresca e la pace alla fine della valle rendono il luogo di riposo intorno alla cascata di Moassl un posto speciale di forza nel mezzo di una natura bellissima.

Escursioni tra le malghe

Uno degli itinerari più interessanti è il sentiero che conduce fino alla malga Furtalm, dove concedersi un pranzo a base di piatti della tradizione e di prodotti realizzati direttamente nella struttura.

Sulla cima del Monte Cavallo si trova un micro-villaggio fatto di malghe, dove d’estate vengono portate le mucche al pascolo. Tra queste, c’è la Malga di Valmigna, un luogo dal fascino unico in una posizione davvero suggestiva. Tra luglio e agosto si svolgono le Giornate dello yogurt, l’”oro bianco di Vipiteno”, con un ricco programma di eventi incentrati attorno al famoso yogurt di Vipiteno. E poiché lo yogurt qui è una religione, una volta tornati a Vipiteno è possibile prenotare una visita guidata (esclusi weekend e festivi) per scoprire i segreti dello yogurt e assistere al percorso di trasformazione del latte. La visita si conclude con una degustazione dello yogurt in tutte le sue declinazioni.

Infine, partendo dalla stazione a monte della cabinovia di Ladurns (a 1.713 metri di altitudine), si può percorrere un sentiero leggermente in salita passando le malghe di Ladurns e il rifugio Ladurnerhütte, per raggiunge il rifugio Stella Alpina, riconoscibile per un crocefisso accanto al delizioso laghetto di Sandes, dove ci si può dilettare nella pesca delle trote. Anche qui si può fare una sosta gastronomica (è consigliato lo strudel di mele), ma merita assolutamente proseguire sul sentiero per poter ammirare la maestosità del gruppo del Calciati Tribulaun che, pur raggiungendo solo i 3.100 metri di altezza, si erge imponente rispetto agli altri massicci montuosi.

Tra Ladurns e Fleres si trovano i meravigliosi Giardini Aromatici Wipptal dove vengono coltivate erbe e piante aromatiche seguendo rigidi criteri biologici. I fiori raccolti a mano e le erbe tagliate nel momento della loro massima potenza balsamica, vengono lavorati per realizzare prodotti di alta qualità, dagli infusi ai liquori fino ai cosmetici, che poi vengono venduti.

Le attività per i bambini

La Val di Fleres è perfetta per le famiglie. Sono tante, infatti, le attività all’aria aperta adatte ai più piccoli. Una di queste è la visita al Rossy Park sul Monte Cavallo, un parco giochi con mini-zoo di conigli, asini, pony, pecore, lama e alpaca. Qui è possibile partecipare al “lama trekking”, una gita organizzata accompagnati da questi simpatici animali originari del Sudamerica. Tra le passeggiate da non perdere c’è il facile tour circolare “Flaner Jöchl”, un percorso ad anello adatto a tutti e con un dislivello contenuto, perfetto a piedi o per un giro in mountain bike con tutta la famiglia.

Per chi preferisce le attività più adrenaliniche, c’è poi il Panorama Mountain Coster, una pista su rotaia che permette di provare, in completa sicurezza, l’ebrezza della velocità slittando tra i boschi e i pascoli del Monte Cavallo, ragalando, come dice il nome, un panorama unico. La pista estiva per slittini è la grande novità di quest’anno. La si raggiunge da Vipiteno con la nuova cabinovia del Monte Cavallo. Dalla stazione a monte si prende poi il telemix che conduce al Coster. La discesa parte da 2.120 metri di quota e copre quasi 300 metri di dislivello, per un tragitto di 1.300 metri con pendenza media del 20% e massima del 56%. Si corre in tutta sicurezza fino a raggiungere la velocità di 40 km orari.

Per i più grandicelli (è consigliato dai dieci anni in su), ci sono anche le mountaincart, veicoli a tre ruote senza motore che sfrecciano sulle strade forestali verso valle, silenziose e nel pieno rispetto della natura. Il percorso lungo 6,5 km ha una pendenza che varia tra il 3 e il 10% e comprende 12 curve, un sottopassaggio e due gallerie. Venti minuti di puro divertimento.

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La destinazione perfetta per una vacanza in famiglia? La Carinzia (e con lo sconto)!

I genitori lo sanno: quando si viaggia in famiglia, più di quando lo si fa da soli, in coppia o con gli amici, bisogna valutare tantissimi fattori. Non sempre, infatti, le mete sono attrezzate per ospitare anche i bambini e rendere il loro soggiorno più bello che mai.

Per fortuna però a pochi passi dal nostro Paese c’è una regione che in questo si rivela l’ideale. Parliamo della Carinzia, una spettacolare zona dell’Austria che è un paradiso di laghi e montagne. E noi abbiamo per voi una buona notizia in più: gli hotel Falkensteiner sono le strutture ideali per indimenticabili avventure, ed è anche attiva una promozione per pagare la vacanza il 15% in meno.

I migliori hotel in Carinzia per famiglie

In Carinzia sono ben tre gli hotel Falkensteiner: Falkensteiner Club Funimation Katschberg, Falkensteiner Hotel Cristallo e Falkensteiner Hotel Sonnenalpe, ognuno con le sue interessanti caratteristiche.

Il Falkensteiner Club Funimation Katschberg è un albergo 4* che si distingue per essere una sorta di parco divertimenti che prende vita nel cuore verde delle Alpi austriache. Immerso nella natura più rigogliosa, mette a disposizione per le famiglie un trattamento all-inclusive dai sapori più disparati.

Per dedicarsi al relax è stata creata la Acquapura, una SPA di 2.000mq che dispone di tutti i servizi di una grande spa, inclusa una piscina interna ed esterna riscaldata e una selezione di trattamenti anche per bambini.

In famiglia qua non ci si può annoiare: il resort prevede un programma di attività quotidiane per fasce di età, o da fare insieme ai propri figli. I più piccoli si divertono nella Falky Land di 1.000 metri quadrati, uno spazio dove possono incontrarsi per giocare, scoprire e farsi coinvolgere nelle attività programmate dal team di assistenza specializzato (Area giochi, Atelier Falky, Forest Lab e Cinema sotto le stelle; area per famiglie con parete da arrampicata indoor, ping-pong/calcetto, biliardo; Falky Acqua World con scivolo gigante, struttura di arrampicata, discoteca per i più piccoli e molto altro ancora).

Falkensteiner Club Funimation Katschberg in Carinzia

Fonte: Falkensteiner Club Funimation Katschberg

Il Falky Acqua World con scivolo gigante

Sapete qual è la cosa più bella? Grazie alla promozione Sunshine Special è possibile usufruire di uno sconto del 15% su tutti i pernottamenti fino al 2 settembre*. In più l’hotel include nei soggiorni la card turistica locale che dà accesso a diversi servizi e sconti in tutta la Carinzia.
*Offerta limitata e soggetta a disponibilità

Un altro albergo del gruppo in cui vale la pena alloggiare è il Falkensteiner Hotel Cristallo, un 4*S situato nell’area del Katschberg, un valico alpino che sembra uscito direttamente da una fiaba.

Presenti tantissimi servizi dedicati ai più piccoli, così come una cucina gustosa di cui usufruire grazie al trattamento di pensione completa. Anche alloggiando da queste parti è possibile partecipare a un ricco programma di attività, sport e giocare nella Falky Land con assistenza per bambini dai 3 ai 12 anni (area giochi/piccoli laboratori con angolo Playmobil e struttura soft play al coperto).

E durante la bella stagione tutto diventa ancora più divertente: viene “costruito” un castello gonfiabile all’aperto, inserita un macchina per gelato e creato un play corner con biliardo e videogiochi. All’esterno, inoltre, è presente un parco giochi con diverse attrazioni.

Anche in questo caso si può approfittare della promozione che permette di pagare il 15% in meno e di usufruire della card turistica locale per avere sconti in tutta la Carinzia.

Falkensteiner Hotel Cristallo in Carinzia

Fonte: Falkensteiner Hotel Cristallo

Veduta del Falkensteiner Hotel Cristallo

Per ultimo, ma non per importanza, il Falkensteiner Hotel Sonnenalpe nell’area del Nassfeld, a 5 minuti di auto dal Passo Pramollo, e quindi la destinazione perfetta per tutti gli amanti della natura. La struttura si trova in contesto montano davvero impressionante, tra boschi e vette rocciose, quello che per i bambini può sembrare il paesaggio dei loro cartoni animati preferiti.

Si tratta di un 4* che propone esperienze a non finire per tutte le età e che prevede un’area di 400 metri quadrati di Falky-Land e un’area al chiuso con giochi morbidi e bricolage per i più piccoli.

Manco a dirlo, pure qui c’è un interessante programma di attività e intrattenimento per tutta la famiglia, una discoteca per bambini, una parete da arrampicata Falky, un parco giochi al coperto e un angolo Playmobil con servizio di assistenza per bambini di 3-12 anni di età. Non mancano gli eventi speciali, come le giornate dei pirati, face painting, camp e molto altro ancora.

E per non farsi mancare niente, pure da queste parti è attiva la promozione per avere uno sconto del 15%, così come la possibilità di ottenere la card turistica locale.

Falkensteiner Hotel Sonnenalpe, Carinzia

Fonte: Falkensteiner Hotel Sonnenalpe

La piscina del Falkensteiner Hotel Sonnenalpe

Cosa fare in Carinzia con i bambini

Abbiamo quindi capito che la Carinzia è la terra ideale in cui alloggiare con i propri figli. Ma quali sono le attività che si possono fare insieme a loro, oltre a quelle proposte dagli hotel?

La risposta è semplice: c’è l’imbarazzo della scelta, e sono tutte esperienze che rimettono al mondo perché si possono fare mentre si è completamente immersi nella natura. Parliamo di percorsi a piedi con diversi livelli di difficoltà, tragitti in bici su piste che attraversano foreste e molto altro ancora.

Poi ancora ruscelli in cui rinfrescarsi, splendidi laghi alpini e vette da cui ammirare panorami mozzafiato. Non mancano funivie spettacolari, torri panoramiche che fanno emozionare e avventure in canoa.

I piccoli viaggiatori più intrepidi potranno persino navigare su bellissimi specchi d’acqua, percorrere strade panoramiche, esplorare centri faunistici, tuffarsi in piscine di ogni tipo, divertirsi come non mai in parchi acquatici e crescere grazie ai tanti interessanti musei.

Con i bambini in Carinzia

Fonte: Falkensteiner Hotel

Divertimento in Carinzia

Andando più nel dettaglio, nei pressi del Falkensteiner Club Funimation Katschberg è possibile avventurarsi, oltre a quello che vi abbiamo appena detto, anche sul più grande percorso in alta fune in Austria o presso il Parco giochi avventura Katschhausen.

Se invece si sceglie il Falkensteiner Hotel Cristallo, si può partecipare a un viaggio con il trenino elettrico Tschu-Tschu Bahn attraverso la riserva naturale della Pöllatal o fare una gita al Pony Alm dove i più piccoli possono sedersi sul dorso di un pony, conoscere un po’ i cavalli e passare molto tempo nel parco giochi acquatico.

Mentre il Falkensteiner Hotel Sonnalpe è il perfetto punto di partenza per fare rafting in famiglia sul Gail o per dedicarsi a un indimenticabile trekking con i lama.

Carinzia in estate

Fonte: Falkensteiner Hotel

In vacanza in famiglia in Carinzia

Quelle che vi abbiamo citato sono ovviamente solo alcune delle attività possibili perché questa regione offre esperienze in ogni suo angolo. Il tutto con uno sconto del 15% per l’alloggio e una card turistica locale che prevede tantissimi servizi in promozione. Non manca anche una deliziosa gastronomia montana che fa venire subito l’acquolina in bocca.

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Tour alla scoperta dei gioielli più belli della Mitteleuropa: Praga, Budapest, Bratislava e Vienna

Avete mai sentito parlare della Mitteleuropa? Sicuramente sì perché in realtà è solo uno dei vari nomi con cui si identifica l’Europa centrale, una zona del nostro continente che nasconde vere e proprie destinazioni di pregio.

Ne sono un esempio le città di Praga, Budapest, Bratislava e Vienna che si possono tranquillamente scoprire grazie a un tour organizzato da Caldana Europe Travel, un grande e dinamico tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi guidati in Italia e in Europa per famiglie, coppie, single e grandi gruppi.

A tempo di Valzer sul Danubio, il fiume che attraversa la Mitteleuropa

Una delle altre maniere con cui viene chiamata la Mitteleuropa è Europa danubiana. E no, non è un caso. Questo incredibile fiume, con la sua lunghezza di 2.860 km, è il secondo corso d’acqua più lungo del continente, nonché il fiume navigabile più lungo dell’Unione europea.

Passa attraverso numerosi Paesi, tra cui quelli che riguardano le quattro splendide Capitali di questa zona: Praga, Budapest, Bratislava e Vienna. Grazie al tour organizzato da Caldana Europe Travel, è quindi possibile godere dei suoi lussureggianti e imperdibili panorami, così come andare alla scoperta di tutti i preziosi siti che conservano gelosamente queste eleganti città.

Partendo dalla città definita magica, Praga, e seguendo il ritmo di questo enorme fiume, si corre alla scoperta di angoli che sembrano usciti direttamente da una fiaba. Uno di questi è il Castello Hradcany, un maniero pieno di tesori d’arte e simboli della storia praghese. Poi ancora la Cattedrale di San Vito, il Palazzo Reale, la Chiesa romanica di San Giorgio e il Vicolo d’Oro.

Praga - Orologio astronomico medievale

Fonte: Caldana Europe Travel

Praga – Orologio Astronomico medievale

Il viaggio a Praga continua alla volta della Città Vecchia, cuore storico della capitale, dove svettano incredibili tesori come la Torre con il celebre Orologio Astronomico medievale, la Chiesa barocca di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria di Tyn.

Praga, oltre a essere conosciuta come la Città Magica, è anche nota come la Città d’Oro e la Città delle 100 Torri. Si tratta perciò di un luogo dal fascino inimitabile, tanto che Caldana Europe Travel ha deciso di dedicarle un tour speciale per scovare tutti i suoi più preziosi segreti.

Praga - Ponte Carlo

Fonte: Caldana Europe Travel

Praga – Ponte Carlo

Cinque profondi giorni che portano di fronte a tutto il meglio di questa città a partire dai suoi siti più imponenti, come quelli che vi abbiamo descritto sopra ai quali si aggiungono Mala Strana, la “Città Piccola”, cuore del Barocco boemo con tutte le sue meraviglie, la suggestiva Isola di Kampa e un altro grande simbolo di Praga: il Ponte Carlo, che da sette secoli collega la Città Vecchia e la Città Piccola.

Poi ancora l’antico Quartiere Ebraico che, senza ombra di dubbio, è uno dei più interessanti della Capitale e la Città Nuova, zona in cui si innalzano in cielo alcuni tra i più bei palazzi di Praga e importanti piazze, come quella di San Venceslao.

Bratislava

Fonte: Caldana Europe Travel

Bratislava

A seguito del pernottamento, la tappa in cui attraccare è Bratislava, meravigliosa capitale che si specchia sulle rive del Danubio. Imperdibile una visita del centro città dove si innalzano fieri edifici storici di pregevole bellezza come il Duomo di San Martino, il Palazzo del Primate e la Chiesa dei Francescani.

Budapest

Fonte: Caldana Europe Travel

Budapest

Poi ancora Budapest, capitale dalla doppia anima e vera e propria Regina del Danubio. La giornata inizia a Pest, zona moderna della città situata sulla riva sinistra di questo affascinante fiume. Qui a conquistare il visitatore sono la solenne Piazza degli Eroi, il Parco Civico, l’elegante Viale Andrassy, la Basilica di Santo Stefano, la Sinagoga e il Parlamento.

Previste delle visite anche presso la zona della raffinata Via Vaci e del pittoresco Mercato Coperto che sfoggia un tetto in maioliche colorate.

Nel pomeriggio direzione Buda, la parte più antica della città, sulla riva destra del Danubio. Da queste parti si viene completamente immersi da scenografie spettacolari e da atmosfere che ricordano altri tempi. Il tutto inerpicandosi tra case colorate che si fanno spazio nel quartiere del Palazzo Reale, il quale ospita anche l’antica Chiesa gotica di Matyas, la Piazza della Santissima Trinità ed il Bastione dei Pescatori. E per terminare in bellezza la visita di questa città da sogno c’è anche la possibilità di partecipare a una vera e propria crociera sul Danubio, una di quelle esperienze che vale la pena fare almeno una volta nella vita.

Vienna - Monumento a Mozart

Fonte: Caldana Europe Travel

Vienna – Monumento a Mozart

Poi Vienna, con il suo maestoso centro storico dove a lasciare a bocca aperta sono la Chiesa degli Agostiniani e l’imponente Palazzo della Hofburg.

Il tour prosegue alla volta di Piazza degli Eroi per poi arrivare al Viale del Graben, dove ancora è possibile gustare le prelibatezze di Demel, la pasticceria preferita dalla principessa Sissi. Subito dopo arrivo al Duomo gotico di Santo Stefano, che senza ombra di dubbio lascia esterrefatti.

L’itinerario su Vienna non è di certo finito qui: si ha l’opportunità di ritrovarsi al cospetto di luoghi ed edifici con i quali l’Impero asburgico ha voluto rappresentare la sua magnificenza. Ne sono degli esempi l’Opera, il Parlamento, il Municipio, e la Chiesa Votiva.

Non manca la possibilità di tuffarsi nell’anima moderna di questa città presso l’Hundertwasser, e visitare le meraviglie del Palazzo del Belvedere e del Palazzo del Principe Eugenio di Savoia.

La visita della capitale austriaca si chiude in grande stile: si va alla scoperta del Castello di Schönbrunn, grandiosa residenza estiva della famiglia imperiale che conta oltre 1400 stanze. Grazie a questo ci si sentirà parte della vita quotidiana alla corte degli Asburgo: come un sogno che si avvera.

Lubiana

Fonte: Caldana Europe Travel

Lubiana

E per rendere il tour più speciale che mai, sulla via del ritorno sosta a Lubiana, spettacolare capitale della Slovenia che si distingue per essere particolarmente frizzante e piena di eventi culturali.

I luoghi di Sissi nella Mitteleuropa

L’Imperatrice Sissi, il cui nome per intero era Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, nella Mitteleuropa ha lasciato moltissime delle sue tracce.

Grazie a questi tour, quindi, è possibile andare a conoscere alcuni dei suoi posti del cuore, come quelli in cui lei ha fatto la storia.

Cresciuta piuttosto libera da vincoli sociali e di comportamento imposti alla nobiltà mitteleuropea del XIX secolo, è ancora oggi un vero e proprio simbolo della monarchia asburgica.

Vienna - Palazzo Hofburg

Fonte: Caldana Europe Travel

Vienna – Palazzo Hofburg

Sissi arrivò in Austria dopo essersi sposata con Francesco Giuseppe all’età di 17 anni e qui, come è possibile immaginare, sono tanti i siti  in cui camminare sulle sue orme. Vienna, per esempio, è uno di questi: ci sono le sue due maestose residenze chiamate la Reggia di Schönbrunn e il Palazzo Hofburg. Ma la verità è che in questa magica capitale tutto parla di lei.

Stando ai documenti, la bella Imperatrice era follemente innamorata dell’Ungheria, di cui divenne anche Regina nel 1867. Il luogo in cui ritrovare Sissi a Budapest è il Castello di Buda, una meraviglia ben visibile praticamente da tutta la città e visitabile ancora oggi.

Inoltre, una delle residenze preferite dell’imperatrice Sissi si trova a pochi chilometri da qui ed è il castello di Gödöllő, costruito nel XVIII secolo e donato dal popolo ungherese all’Imperatore e alla Regina come regalo di nozze.

Le meraviglie storiche più maestose della Mitteleuropa

Come si è potuto percepire dalle righe precedenti, la Mitteleuropa è una zona evocativa, affascinante, a tratti nostalgica, che si identifica nell’ambiente e nella tradizione culturale dell’Impero Asburgico.

Sono perciò tantissimi i palazzi, i castelli e i luoghi storici maestosi che si possono incontrare lungo il cammino.

I protagonisti del Rinascimento praghese, per esempio, furono Ferdinando I d’Asburgo, che fece costruire il Palazzo del Belvedere e i relativi e più che eccezionali giardini all’italiana, e Rodolfo II d’Asburgo, che trasferì la sua corte da Vienna a Praga rendendola una delle più raffinate, ricche e rinomate città nel continente europeo.

Gli Asburgo sono parte integrante anche di Bratislava e del suo sontuoso Castello, un imponente complesso che è stato ricostruito più volte nel corso dei secoli. Una prima e importante ricostruzione diede a questa incredibile architettura un tocco rinascimentale, seguito poi da modifiche barocche ai tempi di Maria Teresa d’Austria che lo resero una fortezza inespugnabile a residenza regale.

Budapest - Sede del Parlamento Ungherese

Fonte: Caldana Europe Travel

Budapest – Sede del Parlamento Ungherese

Budapest è la perfetta definizione di città imperiale e da non perdere da queste parti, oltre a quello di cui vi abbiamo parlato sopra, è Piazza degli Eroi. Essa possiede il Monumento del Millenario con le statue dei capi delle sette tribù che hanno fondato l’Ungheria alla fine del IX secolo ed altre statue in piedi che raccontano la Storia del Paese.

Quando il monumento fu costruito in origine, la spettacolare Ungheria era parte dell’Impero austriaco e le ultime cinque statue sulla sinistra del colonnato erano riservate ai membri regnanti della dinastia Asburgo. Anche se, è bene sapere, esso fu danneggiato nel corso della Seconda Guerra Mondiale e poi ricostruito, ma le statue dei membri della famiglia Asburgo vennero rimpiazzate con le attuali figure.

A Vienna i luoghi imperiali sono pressoché infiniti. Oltre alla Reggia di Schönbrunn. ovvero l’ex residenza estiva degli Asburgo, e il complesso dell’Hofburg che si estende per 240.000 metri quadrati ed è formato da 18 ali, 19 cortili e 2.600 stanze, ci sono anche i sontuosi ed eleganti Palazzi del Ring dove dimorarono l’arciduca Ludwig Viktor, in un palazzo in Schwarzenbergplatz, e l’arciduca Guglielmo con il suo magnifico palazzo sul Parkring.

Poi ancora la magica Chiesa degli Agostiniani dove si sposarono, tra gli altri, l’imperatore Francesco Giuseppe e Sissi, nel 1854, e in cui sono sepolti 54 cuori di membri della famiglia imperiale.

Insomma, i tour targati Caldana Europe Travel consentono di fare una vera e propria immersione nell’anima della Mitteleuropa, scoprendo non solo delle vere e proprie città-gioiello, ma anche i panorami più autentici del Danubio, i luoghi del cuore della Principessa Sissi e alcune delle più incredibili architetture imperiali che impreziosiscono il nostro continente.