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Vacanze speciali in Carinzia, regione dell’Austria che regala esperienze memorabili in 4 Falkensteiner Hotel

Verdeggianti panorami montani punteggiati da cristallini specchi d’acqua, vegetazione rigogliosa e piccoli borghi che conservano tutte le tradizioni della vita autentica di montagna.

Ci troviamo in Austria e più precisamente nella regione della Carinzia, un luogo tutto da esplorare e capace di regalare emozioni uniche a contatto con la natura: qui c’è l’imbarazzo della scelta sul tipo di soggiorno da vivere, dalle avventure all’aria aperta al relax in uno dei 4 hotel Falkensteiner presenti nella zona. Adatti a ogni esigenza, sono il luogo ideale in cui trascorrere piacevoli momenti alla scoperta di una regione speciale come la Carinzia, a due passi dal confine con l’Italia.

Vacanze in Carinzia tutto l’anno: la regione perfetta per ogni stagione

Cullata dalle acque cristalline dei suoi incantevoli laghi e immersa nel verde offerto dalle Alpi, la Carinzia è una tappa turistica imperdibile. A sud confina con la Slovenia e l’Italia ed è facilmente raggiungibile in auto tramite l’autostrada che attraversa il Friuli-Venezia Giulia.

È una regione rigogliosa dove abbandonarsi a un delizioso relax e dove organizzare escursioni che vi regaleranno panorami mozzafiato.

Il divertimento è assicurato sia per chi viaggia in famiglia con i bambini, sia in coppia, sia in compagnia di amici o in solitaria. Durante tutto l’anno gli amanti dell’escursionismo possono scegliere tra numerosi sentieri tutti ben segnalati, dai più semplici a quelli più impegnativi.

D’estate ci si può rilassare al lago e fare lunghe camminate immersi nel verde, mentre d’inverno la neve accoglie chi ama sciare e gli amanti delle ciaspolate. La zona è ricca di hotel e strutture alberghiere con SPA che coccolano i clienti con ogni tipo di comfort. E noi vi portiamo a scoprirne quattro che sono davvero speciali: gli hotel Falkensteiner.

Falkensteiner hotel & SPA ideali per avventure in montagna in Carinzia

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Paesaggio della Carinzia in cui si trovano i Falkensteiner Hotels

La zona turistica di Nassfeld e il Passo di Pramollo, sul confine con l’Italia

Nella parte meridionale della Carinzia, è l’area di Nassfeld a fare da protagonista di paesaggi montani suggestivi. Raggiungibile facilmente dall’Italia percorrendo la strada che da Pontebba risale le Alpi, si giunge passando dal Passo Pramollo, il punto che crea il confine con l’Austria. Una zona attraversata da fitti boschi e da distese di neve in inverno, con il comprensorio sciistico Sun Ski World, un’area con 110 chilometri di piste per ogni grado di difficoltà.

Proprio in quest’area sorgono due hotel speciali in cui soggiornare e trascorrere momenti indimenticabili per tutta la famiglia, tra relax e attività a passo lento nella natura: il Falkensteiner Hotel Sonnenalpe e il Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia. Scopriamo tutto quello che possono offrire questi hotel dal fascino unico.

Falkensteiner Hotel Sonnenalpe: soggiorno ideale per avventure in famiglia con i bambini

Nella splendida cornice del Nassfeld, proprio a ridosso del Passo del Pramollo e vicino alla stazione del Millennium Express, il Falkensteiner Hotel Sonnenalpe domina il paesaggio con i suoi 1.500 metri di altitudine. Una struttura accogliente e dotata di tutto ciò che una famiglia con bambini potrebbe mai desiderare. Sono proprio i più piccoli i protagonisti di questo hotel!

Qui si trova, infatti, il Falky Almland, un’area di 400 m² piena di giochi e con uno staff di animatori dell’hotel pronti a intrattenere i vostri bambini. Ma non solo: i piccoli viaggiatori hanno a propria disposizione anche la pensione completa con baby-bar che offre loro cibi e succhi di frutta, una discoteca per bambini e tante altre avventure organizzate dal Sonnenalpe. Alcune di queste? Speciali camminate con gli alpaca, pareti di arrampicata e piste per slittini. C’è l’imbarazzo della scelta per trascorrere in famiglia momenti spensierati e divertenti.

E per i genitori? Non manca sicuramente un luogo di benessere: l’Acquapura SPA (e per i piccoli la Falky Spa), l’area benessere del Falkensteiner Hotel Sonnenalpe, con piscina interna ed esterna e l’area “Giardino delle erbe” dove godere di trattamenti rigeneranti.

Con la “+CARD holiday” gratuita (ottenibile pernottando in hotel), inoltre, gli ospiti possono usare liberamente gli impianti di risalita estivi di Nassfeld.

Falkensteiner hotel Sonnenalpe, divertimento per tutta la famiglia

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Piscina esterna del Falkensteiner Hotel Sonnenalpe

Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia: relax e avventure memorabili per tutti

Cambia, invece, il paesaggio in cui è immerso il Falkensteiner Hotel & Spa Carinzia: ci troviamo a valle rispetto al Sonnenalpe, in  un piccolo centro abitato e di fronte alla stazione del Millennium Express a Troplach. Questo hotel recentemente rinnovato è ideale per le famiglie ma anche per coppie, amici e viaggiatori in solitaria.

Esperienza memorabile è la parola chiave per un soggiorno in questa struttura: chi è alla ricerca di una vacanza tra relax, sport e avventura trova qui il luogo perfetto per esaudire i propri desideri. La meraviglia è l’Acquapura SPA con i suoi 2.400 m² di spazio che comprende piscine sia all’aperto sia interne, una nuova sauna finlandese e sale fitness in cui allenarsi. Presso l’Active Point dell’hotel è possibile anche noleggiare mountain bike, cimentarsi nelle arrampicate oppure provare l’adrenalinico rafting sul fiume Gail. Insomma, le avventure non mancano mai, in estate come in inverno.

La SPA degli hotel Falkensteiner

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Acquapura SPA di Falkensteiner Hotel & SPA Carinzia

La zona turistica di Katschberg: cosa vedere e cosa fare

Spostandoci a poca distanza dall’area di Nassfeld si raggiunge la montagna Katschberg, meta prediletta di sciatori ed escursionisti. Incastonata tra la Carinzia e il Salisburghese, d’inverno, sopra i 1.700 metri, ci si imbatte in distese di neve. Qui sorge la rinomata stazione sciistica Katschberg Aineck.

Ma è in estate che la zona offre una moltitudine di percorsi in cui perdersi per godere della natura incontaminata, grazie a panorami montani unici e fascinosi che lasciano senza fiato.

Per coloro che vogliono godersi il relax, ci sono centri benessere, ristoranti e alberghi pronti a soddisfare le richieste dei turisti. Tra le strutture alberghiere ricordiamo il Falkensteiner Hotel Cristallo e il Falkensteiner Club Funimation Katschberg.

Falkensteiner hotel & SPA lago e avventure in famiglia in estate

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Vacanze estive in Carinzia nei Falkensteiner Hotels & Residences

Falkensteiner Hotel Cristallo: cucina squisita e avventure per tutta la famiglia

Nella suggestiva cornice dell’area di Katschberg, nel cuore della Carinzia, il Falkensteiner Hotel Cristallo 4* Superior è adatto a tutti: dalle famiglie agli escursionisti, dagli amanti del relax a quelli del turismo enograstronomico.

La cucina offre diverse specialità mediterranee e alpine e per chi sceglie la pensione completa e ha dei bambini c’è addirittura un buffet dedicato ai più piccoli. Per loro l’alloggio, in base all’età, è gratis o con tariffa ridotta.

Altro gioiello dell’hotel è il centro benessere Acquapura Spa, un mondo acquatico che si estende su un’area di 2.000 m² dove nuotare nella piscina interna ed esterna, quest’ultima riscaldata, Spa per bambini con piscina, sauna finlandese e sauna vitale, diverse sale relax e 2 solarium. Naturalmente, ci si può rilassare con massaggi e trattamenti viso e corpo.

Tra i tanti servizi dell’albergo c’è tra cui il noleggio di biciclette ed e-bike per esplorare i dintorni. Non mancano attività da fare in estate nella zona circostante come sperimentare il tiro con l’arco, andare in centri sportivi per una partita a tennis o praticare golf.

Avventure per tutti organizzate dai Falkensteiner hotel & SPA della Carinzia

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Avventure per tutti organizzate dai Falkensteiner Hotels in Carinzia

Falkensteiner Club Funimation Katschberg: dove il divertimento è assicurato

Altra struttura ricettiva a quattro stelle in cui rilassarsi e divertirsi è il Falkensteiner Club Funimation Katschberg. È un hotel capace di coccolare i clienti in tutte le stagioni e pronto ad accogliere grandi e piccini (anche qui i bambini soggiornano gratuitamente o a tariffa ridotta in base all’età).

Come negli altri alberghi Falkensteiner della Carinzia, è presente un centro benessere Acquapura SPA di circa 2.000 m² dove adulti e bambini possono godere di tutti i comfort. All’Hotel Katschberg non ci si annoia mai: l’animazione è garantita tutto l’anno con intrattenimento per tutta la famiglia.

Chi va in vacanza con i bimbi, in questo hotel, troverà ogni tipo di soluzione e scelta. Dotato di tutto il necessario per la cura dei più piccoli (dallo scalda biberon al fasciatoio, dal baby monitor ai passeggini), offre anche un servizio di babysitter a pagamento.

Per i bambini dai 3 ai 7 anni non c’è tempo per annoiarsi: ci sono gli atelier creativi, uno scivolo a forma di drago al Falky Land e una struttura per arrampicarsi, oltre a una discoteca e un cinema dedicati.

Per i ragazzini dagli 8 agli 11 anni cacce al tesoro, arrampicate indoor e tanti altri giochi di gruppo sono solo alcune delle tante attività che renderanno indimenticabile la vacanza dei vostri bambini.

E poi c’è il Family Word, un’area che ospita una struttura rampicante, una zona soft play, ping pong, biliardo e calcio balilla. Non manca poi il Falky Acqua World dove c’è uno scivolo gigante, una struttura di arrampicata e tanti altri giochi. Vietato annoiarsi!

Giochi per bambini nel Falkensteiner Club Funimation Katschberg

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Falky Acqua World del Falkensteiner Club Funimation Katschberg
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Innsbruck d’inverno: una cartolina da esplorare camminando

Le immagini degli edifici colorati che si affacciano sul fiume Inn, incorniciati dalle cime innevate della maestosa catena montuosa Nordkette, ci proiettano direttamente un’atmosfera incantata che sembra uscita da un libro di fiabe. Ma in realtà quel luogo esiste ed è reale e si chiama Innsbruck.

La capitale del Tirolo incastonata tra le catene montuose alla stregua di un tesoro prezioso, è una meta già conosciuta e frequentata dagli amanti degli sport invernali e non solo. Durante la stagione fredda, infatti, la splendida Innsbruck ci delizia con immagini da cartolina che ci fanno sognare.

Il sole che illumina le case e scioglie la neve sulle vette incantate, l’aria pura e la natura incontaminata diventano delle vere e proprie attrazioni turistiche per tutti coloro che cercano un rifugio lontano dalle caotiche metropoli per ritrovare se stessi. Qui è possibile spegnere il motore e partire alla scoperta di questo luogo semplicemente camminando, grazie a una rete di 67 chilometri che si snodano per tutto il territorio.

I 7 itinerari alla scoperta delle meraviglie di Innsbruck

Sono sette le passeggiate tematiche pensate da Walks to explore, il progetto messo a punto da Innsbruck Tourismus per permettere ai viaggiatori e ai cittadini di scoprire e riscoprire tutto il territorio da diverse prospettive in solitaria, in dolce compagnia o insieme alla famiglia.

Dai cammini più classici e famosi a quelli che portano fuori dai sentieri battuti, questi itinerari tematici accompagnano alla scoperta di Innsbruck e di tutte le sue meraviglie: la città antica e la sua parte più moderna, la storia della dinastia degli Asburgo, i tipici mercatini di Natale e tanti altri splendidi luoghi tutti da esplorare.

“Prospettive alpino-urbane”, dalla città alla cima innevata

La prima passeggiata permette di arrivare, con poca fatica, dal centro urbano alla vetta della Nordkette in poco più di mezz’ora con tanto di vista panoramica mozzafiato.

Questo percorso parte dal centro congressi della città e si avvia verso L’Alpenzoo, un’oasi di circa 4 ettari nella quale sono ospitati 2000 animali selvatici appartenenti a più di 150 diverse specie alpine (tra questi si possono ammirare orsi, stambecchi e linci). Questo zoo alpino unico merita sicuramente una visita lungo il tragitto.

Si prosegue prendendo la funicolare dallo zoo fino alla stazione di Hungerburg e, successivamente, la funivia che sale in cima fino alla stazione Seegrube. Un’ultima tratta in cabinovia e poi a piedi (in circa 15 minuti) porta alla vetta dell’Hafelekar. Da qui si gode di un panorama mozzafiato sul vasto paesaggio alpino circostante.

Dopo essere saliti nel punto più alto, la passeggiata “Prospettive alpino-urbane” prevede di ridiscendere fino a tornare in città. Una volta raggiunto il fiume Inn, si attraversa il ponte Hans-Psenner-Steg e si cammina verso il centro storico di Innsbruck, passando per i Giardini Imperiali (Hofgarten).

“Torre enorme e profondi burroni”, verso i punti panoramici

La passeggiata “Torre enorme e profondi burroni”, invece, conduce in cima alla torre da salto del trampolino del Bergisel e permette di esplorare la gola del fiume Sill, il canyon di Innsbruck, e altri punti di interesse tutti da scoprire.

Si parte dall’Arco di Trionfo (Triumphpforte), per camminare verso sud sulla strada principale. Lungo il tragitto si possono ammirare la Basilica di Wilten e l’Abbazia di Wilten. Si giunge al Tirol Panorama, il museo panoramico che ospita anche la collezione della fanteria imperiale.

Nella vicinanze si trova anche l’imponente torre da salto con gli sci Bergisel (la Bergisel Ski Jump) che ospita oggi un ristorante e una terrazza con vista panoramica sulla città. Altri due punti panoramici da raggiungere tramite questa passeggiata sono il Drachenfelsen Observation Desk e il Sonnendeck (che significa terrazza soleggiata).

Seguendo il sentiero panoramico si giunge alla splendida gola del Sill, l’ultimo punto di interesse prima di tornare indietro, verso il centro della città.

Trampolino di lancio da sci del Bergisel, con vista panoramica sulla città di Innsbruck e sui monti innevati

Fonte: iStock

Trampolino di lancio da sci del Bergisel

“Natale in montagna”, tra i mercatini di Innsbruck

La terza passeggiata è sicuramente quella più magica perché porta i visitatori all’interno del suggestivo Natale di Innsbruck. In inverno, seguendo questo itinerario si attraversano i sette mercatini di Natale della città austriaca e, anche in questo caso, non mancano le visioni spettacolari offerte dal mercatino panoramico dell’Hungerburg. Ogni mercatino ha caratteristiche uniche tutte la scoprire e racconta una storia di tradizioni che affascina chiunque scelga di visitarli.

Si parte dalla stazione dei congressi e, con la funicolare, si arriva al primo mercatino panoramico sull’Hungerburg, con la splendida vista su Innsbruck. Il secondo mercatino è quello di San Nicola, nella piazza Hans-Brenner-Platz del quartiere di St. Nikolaus, raggiungibile attraversando il ponte Emile-Béthouart-Steg sul fiume Inn.

La magia del Natale prosegue attraversando il Walther Park e arrivando fino alla piazza del mercato dove ha sede il Family Market, il terzo mercatino di Natale: qui si respira un’atmosfera familiare con tante attrazioni anche per i bambini.

Una volta raggiunto il cuore della Città Vecchia, si possono ammirare le bancarelle del quarto mercatino di Innsbruck, mentre sul Maria-Theresien-Strasse, il meraviglioso viale principale della città, prende vita il quinto mercatino di Natale: un mercato moderno con luci suggestive sugli alberi e un’atmosfera speciale.

Camminando verso sud lungo la Leopoldstrasse si arriva al sesto mercato, quello sulla Wiltener Platzl: qui i protagonisti sono l’artigianato locale, i cibi squisiti e i ricchi eventi culturali. Si deve camminare fino alla torre del trampolino Bergisel, infine, per immergersi nella magia del settimo mercatino, con bancarelle di artigianato prodotto nella regione e una vista spettacolare sulla città illuminata.

Il Tettuccio d'Oro durante i mercatini di Natale di Innsbruck, in inverno

Fonte: iStock

Il Tettuccio d’Oro durante i mercatini di Natale di Innsbruck

“Sulle orme degli Asburgo”: alla scoperta della storia

Il quarto itinerario, “Sulle orme degli Asburgo”, porta i viaggiatori alla scoperta della città degli Asburgo conducendoli direttamente al Tettuccio d’Oro fatto realizzare dall’Imperatore Massimiliano I. Da qui, questo percorso porta ad ammirare la Cattedrale di San Giacomo e si avvia verso il Teatro Statale Tirolese e la Fontana di Leopoldo. Altre tappe sono il Palazzo Imperiale e la Chiesa di Corte, ma anche la Chiesa dei Gesuiti e il Museo Regionale Tirolese.

Si attraversano poi la Fontana di Rodolfo in Bozner Platz, l’Arco di Trionfo e altri punti di interesse del centro cittadino.

“La giovane Innsbruck”: camminata nella città giovanile

Gli amanti dei percorsi a due ruote, invece, potranno divertirsi nel percorso dedicato alla Giovane Innsbruck per scoprire i luoghi più cari ai cittadini. Si ha così la possibilità di esplorare la pista di pattinaggio, il paradiso dell’arrampicata e un tranquillo laghetto.

Innsbruck in inverno non offre soltanto piste da sci e sentieri montani, bensì anche eventi culturali, negozi e pub alla moda e giovanili, luoghi vissuti da coloro che ci vivono.

Il punto di partenza è la stazione di bici cittadina SOWI, presso l’Università. Attraversando alcune delle principali arterie stradali si giunge al meraviglioso Centro di arrampicata della città austriaca (il Kletterzentrum). Pedalando o camminando lungo il fiume Inn si arriva al lago balneabile Baggersee, per poi attraversare il corso d’acqua sul ponte New Orleans. Il tour ripercorre poi il centro cittadino fino a giungere all’Università di Innsbruck e alla piazza Eduard-Wallnöfer-Platz.

“Esplora la moderna Innsbruck”, tra le architetture cittadine

Il sesto itinerario è quello che omaggia la modernità della città e porta i viaggiatori alla scoperta dello sfarzo barocco e delle architetture più moderne, in un connubio perfetto tra antico e contemporaneo. Questa passeggiata vi immerge nel paesaggio urbano di Innsbruck, ammirandola come luogo cosmopolita e di grande importanza per l’architettura moderna.

Anche in questo itinerario si parte dal Congresso e ci si dirige verso la Casa della Musica. Le altre tappe toccano, tra i vari punti di interesse, anche la Sparkassenplatz, il forum cittadino “BTV Stadtforum”, l’edificio IKB, il centro commerciale RathausGalerien, il Taxispalais Kunsthalle Tirol e il Kaufhaus Tyrol.

“L’autentica Innsbruck”, un tuffo nel passato

A pochi passi dal centro storico della città, invece, prende vita la settima passeggiata, quella che porta all’esplorazione della Innsbruck più autentica e che si snoda tra i quartieri St. Nikolaus, Mariahilf e Hötting, dove il tempo sembra essersi fermato.

Il viaggio nella storia porta ad ammirare le principali chiese della zona, ma anche il castello di Büchsenhausen e il Tettuccio d’Oro, simbolo della città austriaca, ricoperto da 2567 scandole di rame dorato.

Innsbruck d’inverno con la neve: tutte le attività da provare

In un ambiente come quello di Innsbruck, in cui la neve d’inverno fa da padrona, non possono mancare tutte quelle attività ad essa collegate. Perché non cimentarsi nel pattinaggio in una delle piste della zona? Un esempio è la pista dell’Olympiaworld, illuminata anche di notte e con la musica che accompagna durante l’avventura sul ghiaccio. Altre due piste di pattinaggio sono il Lanser See, sul lago di Lans raggiungibile in tram, e il Möserer See, sopra Telfs.

Oltre allo sci, inoltre, ci si può avviare a piedi in uno dei molteplici sentieri per il trekking che conducono sui monti innevati, oppure si può decidere di indossare le ciaspole e fare escursioni sulla neve: facilmente raggiungibili da Innsbruck, ci sono diversi percorsi perfetti per una ciaspolata in compagnia, da quello che porta a Kühtai, a 2.020 metri di altitudine, al Telfer Wiesen oppure al Mieminger Plateau, un altopiano perfetto per questo tipo di escursione.

Anche le piste per gli slittini sono molto amate dai visitatori. Tra le più note troviamo quelle di Gleirschalm, di Rangger Köpfl, una delle più lunghe del Paese, e di Birgitzer Alm.

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Tour delle piccole città storiche dell’Austria: le tappe imperdibili

L’Austria si distingue per essere un Paese di pura bellezza: natura, cultura e atmosfere del passato si mescolano in maniera armoniosa con tanti gioielli architettonici all’avanguardia. Tutto questo è percepibile in diverse località, come le famose città di Vienna, Salisburgo, Innsbruck. Ma la verità è che questo Paese che confina con il nostro conserva anche tante piccole città storiche, che vale davvero la pena conoscere.

Le città storiche dell’Austria

Piccole città storiche” è un’associazione che mira a far conoscere alcuni dei gioielli austriaci poco noti. Le città da poter scoprire sono in totale 16 e vi dimorano un massimo di 45.000 abitanti.

Si caratterizzano per possedere un paesaggio urbano storico e chiuso, ma anche per essere immerse in angoli naturali di pregio. Non mancano le attività artigianali, attrazioni turistiche e un’offerta culturale attiva che invita tutti i visitatori a godersi queste affascinanti realtà.

Bad Ischl, la “Piccola Vienna”

Bad Ischl è una città situata in Alta Austria che può vantare una storia secolare. Designata Capitale Europea della Cultura 2024, è indissolubilmente associata alla dinastia imperiale degli Asburgo. Sono infatti presenti numerosi monumenti e altre memorie dedicati a questa Monarchia, che impreziosiscono ogni angolo della città.

Bad Ischl, Austria

Fonte: iStock

Veduta dall’alto di Bad Ischl

Ad essere molto legata a questa città era Principessa Sissi, che proprio qui suggellò il suo fidanzamento con Francesco Giuseppe, all’epoca già Imperatore d’Austria. Una delle tappe fondamentali di un viaggio a Bad Ischl, infatti,  è proprio la Seeauerhaus, la residenza dove Sissi si fidanzò con il suo futuro sposo.

Oggi è la sede del Museum der Stadt Bad Ischl, che racconta la storia della città anche attraverso alcuni cimeli appartenuti ad Elisabetta di Baviera. Affascinante è anche Kaiservilla, dono di nozze della madre di Francesco Giuseppe.

Bad Radkersburg, dal bellissimo centro storico

Parte delle “Piccole città storiche” è anche Bad Radkersburg, che sorge al confine con la Slovenia. Passeggiarci è come vivere un sogno a occhi aperti: è piena di preziosi dettagli, che vanno dal Liberty al Romantico.

Culla della cultura vitivinicola, permette di fare diversi itinerari a caccia di straordinari vini da assaggiare, ma anche di gite su due ruote ciclabili e persino giornate di relax alle terme: qui ci sono le acque termali con più contenuto di magnesio di tutta l’Austria.

Baden bei Wien, tra le Grandi città termali d’Europa

Non è di certo da meno la bellissima Baden bei Wien, che nel 2021 è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità nelle Grandi città termali d’Europa. Situata in Bassa Austria, in passato vi soggiornò persino Wolfgang Amadeus Mozart, che proprio qui scrisse il mottetto “Ave Verum Corpus”.

Baden bei Wien

Fonte: iStock

Giardino termale con fontana a Baden bei Wien

Numerosi sono i luoghi di interesse da scoprire, come il Cstello di Leesdorf circondato da un lungo muro e sede della cappella dedicata a San Nicola, con un importante affresco sul soffitto raffigurante la Santissima Trinità con angeli; il Castello di Weikersdorf, sede di un’antica scala a chiocciola in pietra, di soffitti con interessanti stucchi della fine del XVII secolo, e un parco che contiene il roseto più grande dell’Austria (ci sono più di 30.000 piante di rose suddivise in oltre 800 varietà); il Castello di Scharfeneck, le cui rovine raccontano oggi che in origine raggiungeva una notevole altezza.

Bludenz, immersa nel verde

Voliamo ora a Bludenz, circondata da misteriose montagne e immersa nel verde. Situata nello Stato federato del Vorarlberg, è il punto di partenza di un sentiero tematico storico-culturale, che collega i comuni di Nüziders, Bludenz e Braz, dove diversi pannelli trattano argomenti paesaggistici, di storia naturale e geologici.

Molto interessanti sono anche le sue attrazioni, dove spiccano per bellezza il Castello di Gayenhofen, che domina la città e che funge da edificio ufficiale dell’amministrazione distrettuale di Bludenz, e i Portici nella Werdenbergerstrasse, un vicolo incorniciato su entrambi i lati da pittoresche case borghesi e patrizie.

Braunau, con oltre 750 anni di storia

Braunau si trova nel distretto di Braunau am Inn e molti ne hanno già sentito parlare in quanto luogo di nascita di Adolf Hitler. Ma la verità è che questa cittadina offre molto di più, grazie ai suoi oltre 750 anni di storia che si possono ammirare nel suo suggestivo centro storico.

Braunau, Austria

Fonte: iStock

Paesaggio di Braunau

Proprio qui, infatti, sorge la chiesa parrocchiale tardo-gotica (XV secolo) di Santo Stefano che sfoggia un campanile alto ben 99 metri, i resti di un castello che ospitano un museo e parti della vecchia cinta muraria. Chi ama la storia non può non fare una sosta presso la casa natale di Adolf Hitler, al civico 15 della Salzburger Vorstadt.

Bruck an der Mur, con tante cose da vedere

Anche Bruck an der Mur fa parte delle “Piccole città storiche” dell’Austria ed è un vero concentrato di cose da vedere, nonostante le sue non grandissime dimensioni.

Si trova nel distretto di Bruck-Mürzzuschlag, ed è nota per essere attraversata dalla ferrovia Meridionale, che collega Vienna a Trieste. Molto bella è Hauptplatz, la piazza principale incorniciata dal palazzi colorati anche in stile barocco.

Freistadt, con un centro incantevole

Dalle origini antiche, Freistadt è un grazioso comune che fa parte nel distretto di Freistadt, in Alta Austria. Si tratta di una cittadina che è in grado di colpire chiunque, grazie all’incanto delle sue stradine e dei bovindi dal fascino senza tempo.

Freistadt, Austria

Fonte: iStock

Veduta aerea di Freistadt

Torri e porte, vicoli e piazze, angoli e fessure lasciano davvero senza fiato, anche se è dal mastio del castello, alto 50 metri, che si può godere di una delle attività più emozionanti che regala la città: una vista panoramica mozzafiato a 360° sull’abitato e sui suoi dintorni.

Gmunden, tra lago e monti

Gmunden sorge sulle sponde del magnifico lago Traunsee, che a sua volta è incorniciato da vette mastodontiche che catapultano in una fiaba.  Da queste parti ha sede la più antica compagnia di navigazione lacustre dell’Austria, ma la città è anche la culla della lavorazione della ceramica, che l’ha resa celebre per il tipico decoro noto come fiammato verde.

Tra le attrazioni da visitare vi segnaliamo il Castel Ort, una delle più antiche costruzioni del Salzkammergut che sorge su un’isola collegata alla terraferma con un ponte di legno, e il Municipio (Rathaus), con facciata ornata di stucchi e abbellita da un carillon di ceramica.

Hallein, che deve la sua antica ricchezza all’estrazione del sale

C’è poi Hallein, piena di piccole case medievali che si incastonano pittorescamente nello scenario montuoso circostante. Risalente al secolo precristiano, deve la sua antica ricchezza al sale estratto dai Celti sul Dürrnberg, montagna che ancora oggi troneggia indiscussa sulla di essa.

Hallein, Austria

Fonte: iStock

Passeggiando per il centro storico di Hallein

Da non perdere è il Museo Celtico, uno dei più grandi musei di storia celtica in Europa, che contiene reperti unici provenienti dagli insediamenti e dai luoghi di sepoltura del territorio. Bellissima è anche la miniera di sale di Dürrnberg, dove è possibile fare un tour di circa 1 ora e mezza.

Hartberg, con la sua quiete rurale

Voliamo ora a Hartberg, comune del distretto di Hartberg-Fürstenfeld, che sorge ai piedi del Ringkobel, che a sua volta è coperto di vigneti.

Si tratta di un posto davvero sorprendente perché la bellezza del centro storico si fonde con la quiete rurale circostante, ma anche perché è una città che è stata costruita su uno dei più importanti insediamenti preistorici della Stiria. Dell’antica cinta muraria alta 7-8 metri e lunga 1500 metri, oggi rimangono oggi solo due torri che fanno comunque comprendere l’antica importanza di questa realtà austriaca.

Judenburg, atmosfere mediterranee e natura stiriana

Vale la pena visitare anche Judenburg, che si trova al centro del distretto di Murtal e che nel corso della sua storia è stata centro commerciale tra Vienna e Venezia.

Judenburg, Austria

Fonte: iStock

Veduta dall’alto di Judenburg

Oggi è un’affascinante cittadina che unisce atmosfere mediterranee e natura stiriana, dove scoprire musei, eventi, buona cucina e poter fare tante escursioni in mezzo a una vegetazione raggiante. Tra i maggiori luoghi di interesse c’è il Castel Weyer, che si affaccia sull’abitato da una cima di una piccola collina e che racchiude un ampio cortile a forma di ferro di cavallo.

Radstadt, città fortificata

Radstadt è una meravigliosa città fortificata che sorge nel cuore dell’Austria. Si tratta di un’antica località di montagna immersa in un paesaggio verdeggiante, che nella stagione fredda si trasforma ne “L’Eldorado degli sport invernali per sciatori e snowboarder”.

Di pregio e particolare interesse sono i suoi manieri, come il Castel Mauer, residenza aristocratica circondata dai resti della cinta muraria originale che conserva due torri circolari di difesa, e il Castello di Radstadt, nella cui torre si trova un museo che conserva la memoria della guerra dei contadini del 1526.

Schärding, dai mille colori

Schärding è una coloratissima città barocca piena di mercatini, festival ed eventi culturali. Situata in Alta Austria a ridosso del confine con la Baviera, offre una fila di case barocche,“Silberzeile”, dove vivevano i ricchi commercianti del mercato.

Schärding, Austria

Fonte: iStock

Schärding vista del fiume

Ma non solo, perché la città è piena di antiche porte, stradine strette, misteriose ed è anche un punto di partenza ideale per gite in bicicletta lungo i sentieri del Danubio, dell’Inn e dei Tauri.

Steyr, tra i luoghi più affascinanti

Steyr è una località che arriva dritta al cuore, e non a caso è definita “Città romantica”. A colpire sono senza ombra di dubbio il paesaggio e gli edifici che offre, insieme alla conformazione urbana impreziosita da ben 119 ponti e passerelle.

Particolarmente amata dai viaggiatori per le sue bellezze artistiche e i tanti eventi organizzati nelle diverse stagioni, mette a disposizioni numerosi punti di interesse che da soli valgono il viaggio. Ne sono degli esempi il Bummerlhaus, edificio in stile gotico considerato il simbolo della città, e Schloss Lamberg, castello di Lamberg ricostruito nel Settecento.

Wolfsberg, dominata da un castello

Wolfsberg, Capitale della Lavanttal, in Carinzia, è la sede di una pittoresca città vecchia e di tantissimi altri punti di interesse che sono un più bello dell’altro.

Wolfsberg, Austria
Ponte sul fiume Lavant con chiesa di San Marco nella città di Wolfsberg

Straordinario è senza ombra di dubbio il Castello Schloss Wolfsberg, edificato in in stile neogotico Tudor e che sorveglia dall’alto la città.

Fürstenfeld, Capitale termale

Infine la graziosa città di Fürstenfeld che è considerata la Capitale termale della Stiria. Prende vita nel cuore di questa affascinante regione vulcanica e conquista il cuore dei suoi visitatori perché si rivela una località avventurosa, moderna e allo stesso tempo storica.

Ma non solo, perché Fürstenfeld può vantare anche uno straordinario primato: è proprio qui che è possibile scoprire la più grande piscina all’aperto d’Europa.

Le città storiche d’Austria sono dei veri gioielli tutti da scoprire, realtà ancora poco note ma brulicanti di vita e di bellezze artistiche e naturali.

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Viaggio a Salisburgo sulle tracce di Mozart

Manca poco più di un mese a uno degli eventi più attesi di Salisburgo, la Settimana Mozartiana, che si svolge ogni anno in occasione dell’anniversario della nascita del celebre compositore.

Il legame tra la città (e, più in generale l’Austria) e la musica in ogni sua forma ha una forte e radicata tradizione e sono innumerevoli gli appuntamenti da non perdere tra cui, appunto, si ritagliano un posto d’onore i sette giorni dedicati a Wolfang Amedeus Mozart.

La Settimana Mozartiana, il festival che rende omaggio al genio della musica di Mozart

La suggestiva e coinvolgente Settimana Mozartiana nasce nel 1956 per volere della Fondazione Mozarteum di Salisburgo, l’istituzione più importante a livello mondiale per la conservazione e la diffusione del grande patrimonio culturale di Mozart e, da allora, invita puntualmente cittadini e turisti a rendere omaggio al noto compositore che ha fatto la storia della musica a livello internazionale.

Così, durante l’ultima settimana di Gennaio, in vista dell’anniversario della sua nascita il giorno 27, la Fondazione dà vita a una serie di concerti di alto livello, visite guidate, conferenze e molti altri eventi che si svolgono in vari teatri e spazi prestigiosi di Salisburgo, la città che gli ha dato i natali.

E per il 2024, l’entusiasmante evento dal 24 gennaio al 4 febbraio, ospita una grande novità: la Fondazione, infatti, desidera “rompere” il ciclo di appuntamenti dedicati interamente a Mozart al fine di ampliarne la conoscenza da parte dei turisti e offrire loro la possibilità di scoprire, oltre alle sue opere, anche altri notevoli compositori e interpreti mozartiani di tutto il mondo.

In particolare, per l’anno ormai prossimo ad arrivare, salirà sul palco come co-protagonista Antonio Salieri, altrettanto importante compositore considerato da molti come l’avversario leggendario di Mozart. In realtà, non si sa bene quale tipo di rapporto intercorresse tra i due, ma sicuramente anche Salieri fu una figura di spessore nel panorama musicale del XVIII secolo: infatti, insegnò a grandissimi compositori quali Beethoven, Schubert e Haydn.

Ma non soltanto.

Chi sarà in visita a Salisburgo durate la Settimana Mozartiana, potrà ammirare un ritratto molto importante del compositore ovvero Mozart a Verona, un dipinto di fama mondiale che, dopo anni, ritorna finalmente in città tra le mura della Fondazione e va ad aggiungersi alle altre opere di inestimabile valore custodite gelosamente.

Il ritratto raffigura un giovane uomo elegante, con indosso una giacca: nel ritratto, Mozart aveva appena compiuto quattordici anni e si era già affermato come musicista professionista di successo. Fu, infatti, in Italia che firmò i contratti per le sue prime grandi opere e ovunque andasse era acclamato come un genio e come un musicista eccezionale.

Il dipinto andrà a far parte della mostra Mozart: che bello! A genius in Italy, che comprende cinquanta pezzi dal valore inestimabile: lettere, appunti di viaggio, spartiti, schizzi di composizioni, contratti, diplomi, strumenti musicali e altro ancora, tutti oggetti che mettono in luce una delle fasi più importanti nel processo creativo del genius loci salisburghese, ovvero la prima visita di Mozart in Italia.

I luoghi mozartiani da non perdere a Salisburgo

Passeggiando tra le pittoresche vie di Salisburgo alla ricerca del prossimo concerto a cui assistere, non si può non fare una sosta ad ammirare alcune delle bellezze cittadine legate indissolubilmente alla storia di Mozart.
Punto di partenza del tour non può che essere la sua casa natale: chiamata “Casa Hagenauer“, si trova nella Getreidegasse 9 ed è uno dei musei più visitati di tutta l’Austria, dove egli visse dal 1756, anno della sua nascita, fino al 1773 quando i genitori decisero di trasferirsi e andarono ad abitare a Makartplatz.
La Hagenauer è diventata una vera e propria “meta di pellegrinaggio”: qui i visitatori potranno apprezzare gli spazi in cui visse Mozart, l’arredamento tipico di quel tempo e il suo violino.

Anche la seconda casa non è da meno e ospita al suo interno un museo dove scoprire altri strumenti musicali utilizzati dal famoso compositore, come il pianoforte a martelli, ritratti e documenti originali.

Oltre alle attrazioni strettamente legate alla storia di Mozart, tutta la città è un autentico museo a cielo aperto: lasciano senza fiato il centro storico Patrimonio UNESCO dal 1997, il Palazzo Mirabell, anch’esso Patrimonio UNESCO che, con il suo parco popolato da statue e fontane, incanta grandi e piccoli, e il settecentesco Caffè Tomaselli, il più antico di tutta l’Austria, il luogo perfetto per concedersi una dolce pausa tra una visita e l’altra.

Ancora, da non perdere vi è senza dubbio la maestosa fortezza di Hohensalzburg, raggiungibile sia con la funivia sia a piedi: una volta a destinazione, si gode di una veduta superlativa a 360° su Salisburgo e i borghi tutt’attorno.

Ultimo, ma non per importanza, è poi il DomQuartier, un percorso che, in un unico tour, permette di scoprire i Saloni di gala della Residenza, la Residenzgalerie, il Museo del Duomo e il Museo di San Pietro, ovvero musei, gallerie e importanti saloni che celano al loro interno opere d’arte, dipinti e terrazze che regalano una vista panoramica sulla città vecchia.

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Lienz: una delle cittadine più suggestive d’Austria

A non troppa distanza dal confine italiano sorge una cittadina che per la sua indiscutibile bellezza è chiamata la “Perla delle Dolomiti”. Il posto in questione è Lienz, una località dai profili fiabeschi e che è in grado di regalare tutto quello che si cerca: storia, natura, attrazioni, cultura, neve e piste da sci che allietano gli ospiti di qualsiasi età.

Cosa aspettarsi

Lienz è una pittoresca cittadina austriaca che sorge nell’omonimo distretto che è parte del Tirolo Orientale, del quale è capoluogo e centro maggiore. La città vecchia si sviluppa alla confluenza di più valli dominate dalle Dolomiti di Lienz, e sono le valli Drautal, Val Pusteria ed Iseltal.

Una località che sa far emozionare per i suoi paesaggi immacolati e per il suo clima prevalentemente (e sorprendentemente) mite. Vi basti pensare che un altro suo soprannome è “Sonnenstadt”, che tradotto vuol dire “Città del sole”.

A far perdere definitivamente la testa ai visitatori è la vasta gamma di offerte che riguardano la cultura e lo shopping e tutte le bellissime attrazioni che ci sono da conoscere nel centro storico, che nei mesi estivi è esclusivamente destinato ai pedoni.

Cosa vedere a Lienz

La cittadina di Lienz si presenta al visitatore come un posto che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe. Il consiglio è quello di iniziare la visita dalla sua piazza principale, Hauptplatz, dove svettano antiche case piene di portici. Al centro di essa è impossibile non notare  la fontana di S. Florian, ma assai suggestivo è anche il Liebburg, un edificio con due torri dalle cupole a bulbo che oggi è sede del municipio e simbolo della città.

Lienz. centro storico

Fonte: iStock – Ph: FooTToo

Il centro storico di Lienz

Poi ancora la vie Rosengasse e Messinggasse in cui trovare tantissimi negozi. Un tempo era il quartiere industriale di Lienz, mentre oggi ogni settimana è la sede del mercato cittadino dove si possono acquistare le migliori specialità del territorio. Volete dei gustosi esempi? Lo Speck del Tirolo Orientale, i “Schlipfkrapfen”, il “Pregler” (grappa) e molto altro ancora.

Johannesplatz è probabilmente la piazza più affascinante di Lienz perché particolarmente estesa e contornata di edifici color pastello. Un’altra piazza molto graziosa è Eropaplatz, al centro della quale si staglia la statua dedicata a Josef II.

Molto interessanti sono anche la Chiesa e il Convento dei Francescani che al loro interno conservano una pregiata navata gotica ornata da bellissimi affreschi. In posizione un po’ defilata rispetto al centro storico, il complesso offre anche una biblioteca e un centro di aggregazione.

Da non perdere è anche il monumento della lotta per la libertà del Tirolo situato in Schweizer Gasse. Da qui è facilissimo raggiungere con una breve passeggiata la Chiesa di St. Andrea, ovvero la più antica di Lienz.

Obbligatorio entrare all’interno, dove sarà impossibile non notare l’altare maggiore in stile barocco. Proprio qui, inoltre, sono sepolti gli ultimi conti di Gorizia.

E poi il monumento più emozionante in assoluto della città: il castello di Bruck, edificato su un’affascinante altura. Oggi è la sede del Museum der Stadt Lienz dove scoprire notevoli collezioni di opere d’arte e una cappella decorata con affreschi gotici. Ma la verità è che ha alle spalle una storia assai movimentata, iniziata nel 1252 e arrivata fino ai giorni nostri, periodo in cui si è trasformato nel museo più imponente della città circondato da un parco idilliaco.

Nei pressi di Lienz da non perdere è l’unica città romana del Tirolo, Aguntum, in cui prende vita un museo dove si possono ammirare numerosi reperti del sito archeologico, poi ancora le antiche mura, le case di un tempo e le terme.

Castello di Bruck, Lienz

Fonte: iStock

Un bellissima veduta del Castello di Bruck

Viaggio Lienz in inverno

Lienz è la “Perla delle Dolomiti” non solo per la sua innegabile bellezza, ma anche perché è una meta ideale per chi ama gli sport invernali. Da queste parti, infatti, esistono due stazioni sciistiche principali, Hochstein e Zettersfeld, che spesso ospitano competizioni internazionali come la Coppa del Mondo di sci alpino e i Campionati mondiali di snowboard.

Il comprensorio sciistico di Zettersfeld, che per la sua posizione e bellezza è soprannominato “la terrazza soleggiata dell’Osttirol”, è amato proprio per il grandioso panorama che offre sulle Dolomiti circostanti, ma anche perché il più delle volte possiede le condizioni ottimali per gli sciatori, snowboarder, famiglie e principianti.

Non è di certo meno emozionante il comprensorio sciistico di Hochstein: ci sono ben 7 chilometri di discese che finiscono direttamente in città. Soddisfazione la avranno anche coloro che amano lo sci di fondo che qui ha una lunga tradizione. Un esempio di tutto ciò è la leggendaria gara Dolomitenlauf che prende vita ogni annoi a gennaio.

E poi il Natale, che si mostra in tutta la sua magia nella piazza principale di Lienz che si riempie di visitatori interessati a comprare prodotti nel tradizionale mercatino di Natale, come una tazza di caldo vin brulé, un pezzetto di zelten tirolese o krapfen freschi e dolci natalizi.

Lienz durante la bella stagione

La “Perla delle Dolomiti” è una meta assai interessante durante l’inverno, ma nei mesi più caldi le emozioni, probabilmente, raddoppiano.

I suoi dintorni – ma ad essere del tutto onesti il Tirolo in generale – sono un paradiso per chi desidera dedicarsi alle escursioni in montagna, in particolare nel Zettersfeld. Proprio da qui, infatti, inizia il Parco Nazionale degli Alti Tauri che, oltre a offrire la zona più soleggiata di tutta l’Austria, permette di intraprendere un numero pressoché infinito di sentieri in mezzo alla vegetazione più pura.

Ci sono poi interessanti piste ciclabili come la Drauradweg lungo la Drava, la Iseltalradweg o la Glocknerradweg. Chi preferisce la mountain bike, invece, avrà l’imbarazzo della scelta perché esistono ben 600 chilometri di appositi tracciati.

Partendo da Lienz, si possono raggiungere anche altre bellezze dalla zona come l’Hochstein che offre tantissime possibilità di escursioni, rifugi e malghe.

Assai affascinante è anche la Gola Galizia da raggiungere attraverso un sentiero panoramico che permette di ammirare il paesaggio circostante in tutto il suo splendore.

La bellezza di Lienz, quindi, non si esaurisce nel suo centro storico, perché anche la natura da cui è abbracciata è un susseguirsi di meraviglie ed emozioni.

Cosa fare a Lienz

Fonte: iStock

Veduta dall’alto di Lienz
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Castello di Schönbrunn: meraviglioso capolavoro di Vienna

È tra le attrazioni più apprezzate e visitate di Vienna nonché uno dei siti culturali più importanti dell’Austria, Patrimonio UNESCO dal 1996: si tratta del monumentale Castello di Schönbrunn, sontuosa residenza estiva della famiglia imperiale.

L’incomparabile veduta sulla capitale, l’imponenza dell’edificio e un parco da sogno ne fanno la meta principale da scoprire durante un viaggio da queste parti.

La storia del meraviglioso capolavoro viennese

La storia di Schönbrunn affonda le radici nel Medioevo, quando la tenuta si chiamava Katterburg e apparteneva ai domini feudali dell’Abbazia di Klosterneuburg: qui era presente anche un mulino e si praticavano l’agricoltura e la viticoltura.

Nel 1569, fu acquistata dall’imperatore Massimiliano per farne una tenuta di caccia e, nel corso dei secoli, subì vari ammodernamenti e modifiche.

In particolare, nel 1696, Leopoldo I incaricò l’architetto Johann Bernard Fischer di realizzare, per il figlio Giuseppe I, una residenza barocca che emulasse la prestigiosa Reggia di Versailles ma, a causa del budget limitato, ciò non fu possibile.

Il capolavoro viennese si afferma, infatti, quasi un secolo dopo quando Maria Teresa lo sceglie come residenza estiva e l’architetto Nicolaus Pacassi lo ricostruisce e lo amplia per lei a partire dal 1743 con delicati tocchi rococò in “Maria Theresa ocra” e una facciata “accesa” a contrasto con il più cupo Palazzo Reale utilizzato durante l’inverno.

Le sue sfarzose sale furono teatro di feste, affari di stato e videro anche un giovanissimo Mozart esibirsi davanti alla corte asburgica all’età di 6 anni.

Vivere l’incanto di corte

Dedicare del tempo alla scoperta del Castello di Schönbrunn significa rivivere l’incanto della corte asburgica in tutto il suo splendore. Il complesso vanta ben 1441 stanze in stile rococò, di cui 40 aperte al pubblico: il Tour Imperiale consente di ammirarne 22 mentre il Grand Tour prosegue nelle restanti 18 includendo gli interni del XVIII secolo all’epoca di Maria Teresa.

Catturano subito lo sguardo gli appartamenti dell’imperatore Francesco Giuseppe e di sua moglie “Sissi”, riccamente arredati in stile settecentesco, con la Sala delle Udienze dell’Imperatore e la cosiddetta “Sala delle Noci“, contraddistinta da una notevole pannellatura in noce del 1766 e da un candelabro scolpito in legno e ricoperto d’oro.

La camera da letto di Francesco Giuseppe, dove si spense dopo 68 anni di regno, è invece minimalista, con un semplice letto singolo.

Degno di nota è l’appartamento dell’imperatrice Elisabetta con il suo studio privato, l’intima camera della toeletta, e poi la camera da letto comune, allestita in occasione delle nozze nel 1854, e la stanza di Maria Antonietta che, ai tempi di Sissi, era adibita a sala da pranzo: oggi, spicca una tavola apparecchiata per la cena in famiglia con argenteria di corte, deliziosi bicchieri in cristallo e autentiche porcellane viennesi.

Una delle sale più incantevoli del Palazzo è senza dubbio la Sala degli Specchi, con gli specchi in cristallo che le danno il nome e la superlativa decorazione rococò in oro bianco.

Al piano terra, colpiscono invece le Camere Bergl, tra le stanze più favolose che Maria Teresa abbia occupato, con scenografici murales alle pareti che vanno da formali giardini barocchi a paesaggi esotici, realizzati dall’artista boemo Johann Wenzel Bergl.

Infine, emoziona la Grande Galleria, lunga 43 metri, impreziosita da affreschi, stucchi, decorazioni in stile rococò e due imponenti lampadari in cristallo.

Un parco a dir poco straordinario

Se il Castello è un vero gioiello, il parco, aperto al pubblico dal 1779, non è da meno.

Largo quasi due chilometri e progettato in stile barocco, ospita fontane, monumenti, statue e giardini all’inglese e si rivela come un inimitabile luogo di ricreazione per cittadini e turisti, aperto gratuitamente salvo alcune eccezioni.

Da vedere l’Orangerie, galleria lunga 189 metri costruita per riparare gli agrumi in inverno e oggi sede di concerti giornalieri, la Fontana dell’Obelisco, realizzata nel 1777, la Gloriette, uno dei monumenti più significativi, a commemorazione della battaglia di Kolin in cui l’Austria sconfisse la Prussia nel 1756, e il Giardino zoologico, il più antico del mondo.

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Come raggiungere Vienna dall’aeroporto

Vienna, l’aristocratica capitale del grandioso impero austro-ungarico, cela un incredibile patrimonio, prezioso lascito della monarchia asburgica: tra palazzi d’incanto, eleganti costruzioni, teatri, parchi e capolavori artistici è senza dubbio una delle città europee che più in assoluto vale la pena esplorare.

L’aeroporto internazionale Flughafen Wien-Schwechat

La capitale austriaca è davvero molto ben collegata con le maggiori città europee grazie ad un moderno aeroporto internazionale – Flughafen Wien-Schwechat – situato nella cittadina di Schwechat, posta ad appena una ventina di chilometri da Vienna. È, inoltre, particolarmente strategico per i collegamenti con la confinante Slovacchia: Bratislava, infatti, dista appena una sessantina di chilometri.

Allora, biglietti alla mano: resta solo scoprire come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro per iniziare ad esplorarla! La poca distanza dal centro città rende davvero pratico arrivare all’aeroporto di Vienna e numerosi sono i collegamenti disponibili, dal bus ai noleggi di auto con conducente passando per taxi e treni.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro  in treno

Se vi state domandando come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro utilizzando il mezzo più comodo, semplice e veloce, la risposta è senza dubbio: in treno.

Il CAT – city airport train – è il collegamento su rotaie che in 16 minuti esatti conduce nel cuore pulsante della città. Una volta sbarcati dal volo, infatti, sarà sufficiente seguire le indicazioni verdi che conducono al binario CAT-City Airport Train; la stazione di arrivo, poi, è quella di Wien Mitte-Landstraße, ubicata sulla linea della metropolitana Landstraße (U3/04).

Il CAT oltre a non effettuare fermate intermedie, offre il servizio di city check in ovvero la possibilità di far imbarcare i bagagli prima dell’arrivo in aeroporto; i treni, poi, sono attivi dalle 5.36 del mattino alle 23.36 della notte e per i ragazzi al di sotto dei 15 anni il biglietto, acquistabile a questo link, è gratuito.

Esistono, chiaramente, anche altre alternative su rotaie. I treni S-Bahn, simili alle nostre metro, o i treni Railjet che impiegano più tempo effettuando molte fermate ma il cui biglietto è meno caro di quello del CAT.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città in bus

Se le rotaie non vi convincono, niente panico: tutte le strade vi porteranno al centro di Vienna dall’aeroporto. Un altro mezzo piuttosto comodo per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro è il bus.

C’è una compagnia di trasporti che nella fattispecie si occupa della linea aeroportuale, ed è la Vienna Airport Lines: in appena venti minuti di autobus è possibile raggiungere la piazza Morzinplatz/Schwedenplatz. I bus sono attivi dalle 03.30 del mattino alle 23.30 della notte garantendo un servizio a copertura quasi totale.

Solo un’unica raccomandazione: i bus da e per l’aeroporto non rientrano all’interno dei servizi usufruibili con l’acquisto di un pass per i mezzi pubblici.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro in auto

Abbiamo già in precedenza in questo articolo considerato la prossimità tra aeroporto e centro città come uno dei grandi vantaggi nella logistica di un viaggio nella capitale austriaca. Questo aspetto si manifesta in maniera ancora più evidente al momento di considerare di raggiungere il centro città in auto: venti chilometri si percorrono in circa mezz’ora compatibilmente con la situazione del traffico.

Le possibilità sono molteplici: noleggiare un’auto e percorrere la A4 è la prima. Numerose, infatti sono le compagnie internazionali da qui prendere l’auto direttamente nel parking riservato ai noleggi P4-livello 0, che può essere comodamente raggiunto a piedi dal terminal percorrendo un sotto passaggio. Vi si trovano i principali car rental.

La seconda soluzione per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città, soprattutto se non amate essere in prima persona alla guida, è un taxi. Il costo per una corsa aeroporto-centro città si aggira intorno ai 45€ e le postazioni si trovano appena fuori dall’area arrivi; in alternativa è sempre possibile prenotarne uno online in anticipo.

Infine, per i viaggiatori che prediligono comodità ed eleganza senza badare a spese un noleggio con conducente potrebbe essere la soluzione ideale, soprattutto per chi viaggia per lavoro.

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Salisburgo: la festa dedicata all’autunno è già cominciata

Al confine con la Germania, e incastonata nelle Alpi Orientali alla stregua di un tesoro prezioso, esiste una città dal fascino indescrivibile che ogni anno attira l’attenzione di migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Stiamo parlando di Salisburgo, della città divisa in due dal fiume Salzach, quella che ospita edifici medievali e barocchi, la casa natale di Mozart, e tantissime tradizioni tutte da scoprire.

Organizzare un viaggio qui è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, lo è anche perché la città è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta del Salisburghese, il Land austriaco ricco di bellezze paesaggistiche e culturali. Tuttavia farlo adesso permette a chiunque giunga qui di perdersi e immergersi in una magica atmosfera autunnale che incanta e delizia.

A partire dalla fine di agosto, e fino all’inizio dell’inverno, Salisburgo e i suoi dintorni si trasformano nel palcoscenico di uno spettacolo unico e senza eguali, quello che porta in scena l’Autunno Contadino. Molto più di una semplice manifestazione, ma una vera e propria celebrazione delle tradizioni e delle storie secolari, dei prodotti agricoli e artigiani e degli splendidi paesaggi della campagna Salisburghese.

L’Autunno Contadino nel Salisburghese

È una festa che coinvolge e travolge tutti, quella che si tiene nel Land austriaco già a partire dalla fine di agosto. Quando l’aria si rinfresca, la nebbia ricompare la mattina e le giornate iniziano ad accorciarsi, nel Salisburghese sanno che è arrivato il momento di celebrare la terra e la nuova stagione: quella dell’autunno.

Così inizia la festa del Bauernherbst, meglio conosciuto come Autunno Contadino. Dal 27 agosto, e fino al 31 ottobre, musica e sfilate tradizionali si alternano a degustazioni di prodotti caratteristici, mercati contadini e dimostrazioni artigianali. In questo periodo, sono più di 70 i paesi e i villaggi che si uniscono ai festeggiamenti per un totale di 2.000 manifestazioni da scoprire e da esplorare.

Cosa succede, esattamente, durante l’Autunno Contadino non si può descrivere, ma solo vivere. Uno degli eventi più importanti per i cittadini, il cui invito è esteso anche ai viaggiatori, è quello dell’Almabtrieb, meglio conosciuta come transumanza. Dopo aver trascorso l’estate sui verdeggianti pascoli ad alta quota, il bestiame torna a valle con una processione solenne accompagnati dal tintinnio delle campane che portano al collo. Gli animali vengono abbigliati con decorazioni e ricami colorati e la mucca principale guida la mandria verso casa. Assistere alla transumanza è un’esperienza emozionante e unica.

La festa continua a valle, sia per i paesaggi che per gli ospiti, con prodotti caratteristici del territorio, venduti e offerti sulle numerose bancarelle dei mercati contadini. La valorizzazione del territorio passa poi per l’artigianato che mette in mostra le abilità degli intagliatori e dei falegnami.

Bauernherbst

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Bauernherbst

Gli eventi imperdibili

Sono più di 2.000, in totale, gli eventi che si snodano tra i paesini del Salisburghese durante L’Autunno Contadino. Celebrazioni ricche di fascino e suggestione che seguono i dettami di tradizioni antichissime che, in questo periodo, sono accessibili anche a viaggiatori e turisti che giungono fin qui.

I mercatini gastronomici e artigianali sono perfetti per chi vuole toccare con mano la cultura del Salisburghese, ma non sono gli unici punti di accesso a questa. Per le strade dei paesi coinvolti, infatti, è possibile ammirare e partecipare ai balli contadini, indossare abiti tradizionali e seguire le bande di ottoni che sfilano per le vie. Potete unirvi a loro per celebrare la stagione e le tradizioni contadine, ma anche per imparare lo jodel, il canto tipico della cultura popolare austriaca e tedesca.

Potete sfidare gli abitanti del paese o i vostri amici al Fingerhakeln, meglio conosciuto come dito di ferro o partecipare al procedimento di birrificazione in uno dei numerosi birrifici della zona. Per gli amanti del gusto, l’Autunno Contadino si trasforma nella perfetta occasione per imparare a fare lo strudel e assaggiare i più buoni del Salisburghese.

Gli appassionati della natura, invece, dopo aver preso parte alle danze e agli eventi possono approfittare di questa occasione per andare alla scoperta del Land austriaco. Qui, campi sterminati e mulini a vento danno vita a paesaggi dorati dall’incredibile bellezza.

Autunno Contadino

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Autunno Contadino
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In questo cimitero monumentale puoi incontrare animali fantastici

Un luogo di pace, di silenzio, immerso nella natura: siamo a Vienna nel cimitero centrale un luogo in cui riposano personaggi di spicco, uno spazio di grandi dimensioni e in cui si possono fare incontri davvero speciali. Infatti, una delle particolarità di questo luogo è che al suo interno non è difficile incontrare animali fantastici: tante specie diverse che girano tra le tombe e che qui hanno trovato anche loro uno spazio libero e in cui girare indisturbati.

Un cimitero monumentale, che è stato realizzato nella zona sud est della capitale austriaca e, più precisamente, nel quartiere Simmering: un’area che, all’epoca della sua realizzazione, era ancora poco abitata ed era ritenuta perfetta per ospitare le salme.

Il cimitero centrale di Vienna, un luogo di pace e di bellezza

Si estende per circa due chilometri quadrati, ed è uno spazio immerso nella natura: stiamo parlando del cimitero centrale di Vienna che ha aperto i battenti nel 1874. Un luogo affascinante per tante ragioni. Senza dubbio una delle prime sono i tanti personaggi di spicco che lì riposano oppure che – sempre lì – vengono ricordati con vere e proprie opere d’arte. I nomi? Da Ludwig van Beethoven a Wolfgang Amadeus Mozart, a cui è dedicato un monumento sepolcrale, da Franz Schubert a Johann Baptist Strauss, senza dimenticare Karl Kraus e Falco, solo per fare alcuni nomi.

Vienna: gli animali fantastici del cimitero

Fonte: IPA: Elias Neil Benleulmi/SIPA

Gli animali fantastici del cimitero monumentale di Vienna

Il cimitero centrale è molto amato dai viennesi e non è difficile vedere persone che qui si dedicano a passeggiate, ma anche alla corsa e a giri in bicicletta. Inoltre, camminando per i suoi viali si possono ammirare tombe arricchite da monumenti, ma anche la suggestiva chiesa di San Carlo Borromeo, un’interessante costruzione che rappresenta alla perfezione lo stile liberty di questo territorio: è datata 1910 e l’architetto che ne ha seguito i lavori è stato Max Hegele.

Quello viennese è il secondo cimitero più grande d’Europa ed è diviso in sezioni. Al suo interno ospita anche il Museo delle Pompe Funebri che si estende per 300 metri quadrati. Una meta da segnare tra quelle imperdibili se si programma un viaggio nella capitale austriaca.

Animali fantastici del cimitero monumentale di Vienna

Una delle peculiarità di questo luogo è quella di essere abitato da animali fantastici. E, chiaramente non quelli della celebre serie di film ispirati all’universo magico di Harry Potter. Perché nel cimitero monumentale di Vienna è possibile incontrare caprioli, volpi, criceti ma non solo. Tantissimi animali che hanno scelto di vivere in questi spazi immersi nella natura. Per vederli ci si deve armare di un po’ di pazienza e aspettare, se si è fortunati si può essere ripagati da una vista che rimarrà impressa per lungo tempo.

Vienna, nel cimitero monumentale gli animali fantastici

Fonte: IPA: Elias Neil Benleulmi/SIPA

Vienna, nel cimitero centrale si incontrano animali fantastici

L’ingresso principale per accedere al cimitero è posto sul gate 2 e gli orari variano in base al periodo dell’anno, sono specificati su sito ufficiale. Ad esempio, da aprile a settembre l’apertura va dalle sette del mattino alle 19. Vengono organizzati tour guidati, a quanto pare anche notturni, ed è possibile affittare delle e-bike per facilitare i giri lungo gli oltre due chilometri quadrati di estensione del cimitero centrale di Vienna.

In tantissime città del mondo si trovano campisanti speciali, da visitare per la peculiarità di chi vi è sepolto o per i monumenti funerari che sono vere e proprie opere d’arte. Da Parigi a Genova, passando per Londra e Milano, ci sono tantissimi luoghi dedicati al riposo eterno che sono spazi che lasciano i visitatori senza fiato.

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Da qui si può ammirare uno dei panorami più belli del mondo

Il villaggio di Hallstatt, nell’Alta Austria, è una di quelle mete imperdibili per ogni viaggiatore. A renderlo attraente, oltre allo scenario da fiaba che gli fa da cornice, è soprattutto il vicino punto panoramico ‘5 Fingers’, che offre una delle vedute più spettacolari delle Alpi ed è, senza ombra di dubbio, uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Paese.

Lo spettacolare panorama dalla piattaforma ‘5 Fingers’

L’incredibile punto panoramico dista meno di 20 minuti a piedi dalla stazione di Krippenstein della linea di funivia del Dachstein. Si tratta di 5 piattaforme, concepite come le cinque dita di una mano (da cui il nome, ‘5 Fingers’), ognuna con un design diverso, che permettono al visitatore di mettere alla prova la propria resistenza alle altezze vertiginose e di godere di una vista unica su Hallstatt, il lago che la rende così caratteristica e la regione interna del Salzkammergut.

Le singole dita, lunghe circa 4 metri, a un’altitudine di 2.035 metri sul livello del mare, sono costruite sopra un abisso profondo 400 metri. Ciascuna piattaforma ha caratteristiche diverse, ad esempio una è interamente in vetro, mentre un’altra permette ai visitatori di avere una visione ancora più scenografica, grazie a una grande cornice barocca.Tutte, ad ogni modo, offrono un panorama come se ne vedono pochi al mondo.

Di sera, è possibile scorgere da lontano il punto di osservazione, illuminato fino a mezzanotte, così che allo spettacolo si unisce la magia. È visibile persino dai villaggi di Hallstatt e Obertraun. Se volete sapere di più sulla zona che ospita le Five Fingers, lungo la strada che porta alle cinque dita troverete pannelli informativi che forniscono informazioni sulla fauna, la flora e la geologia del Dachstein Krippenstein.

Come raggiungere 5 Fingers da Hallstatt

Il punto panoramico 5 Fingers si trova a pochi chilometri da Hallstatt ed è facilmente raggiungibile in auto, in autobus o a piedi. Per giungere a destinazione, partendo dal villaggio, basta fare il giro del lago fino al parcheggio della Dachsteinseilbahn di Obertraun. Da lì, si può prendere la funivia in cima al monte Krippenstein. Il viaggio dura circa 15 minuti e sarete ricompensati con alcune delle più belle vedute della regione. Se, invece, preferite fare un’escursione, il percorso è piuttosto impegnativo ma possibile: circa 9-10 km, con un dislivello di 1500 metri.

Hallstatt, il paese che ha ispirato il regno di Frozen

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997, Hallstatt è da sempre una destinazione ambita dell’Alta Austria per il suo fiabesco paesaggio e attrazioni come la più antica miniera di sale del mondo, con 7.000 anni di attività estrattiva. Di recente, la popolarità di questo idilliaco villaggio austriaco, a un’ora di macchina da Strasburgo, è aumentata in modo considerevole dopo che si è diffusa la notizia che l’architettura alpina e l’ambiente pittoresco che la circonda avrebbero ispirato il regno di Arendelle del film “Frozen” della Disney.

Flussi turistici diventati incontrollabili (oltre un milione di visitatori all’anno, per un borgo che ospita poco più di 750 residenti) si dirigono verso il belvedere che domina la cittadina, il lago e le montagne, per renderlo protagonista di foto e selfie da postare sui social. Una situazione che però sta sfuggendo di mano, generando un vero e proprio problema di overtourism, che il sindaco di Hallstatt, Alexander Scheutz, ha cercato di recente di scoraggiare installando dei  pannelli in legno sul punto panoramico preso d’assalto dai cacciatori di souvenir fotografici. Un’iniziativa particolare a cui, però, i cittadini si sono detti contrari, costringendo l’Amministrazione a rimuoverla. La località ha anche  fissato dei limiti per le auto e gli autobus in ingresso.