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Santa Maria di Castellabate, frazione italiana meravigliosa

Tra i tanti borghi meravigliosi che si dipanano lungo le coste campane, ce n’è uno che sembra uscire da una cartolina – e non a caso è stato scelto come location per una celebre commedia italiana. Si tratta della piccola frazione di Santa Maria di Castellabate, che si affaccia sul mar Tirreno con una delle spiagge più graziose di tutto il litorale della regione. Scopriamo qualcosa in più su questo luogo magico.

Santa Maria di Castellabate, panorama da sogno

Siamo in provincia di Salerno, dove si trovano alcune delle più belle località di villeggiatura di tutta la Campania: qui, arroccato su una piccola collina che si sporge sul mare, c’è il paese di Castellabate. O meglio, c’è il suo borgo medievale, un vero gioiello assolutamente da visitare. Il territorio comunale è molto più ampio, e include diverse frazioni sparse prevalentemente lungo la costa. Una delle più suggestive è quella di Santa Maria di Castellabate, un agglomerato di casette che si protende su una piccola spiaggia di sabbia dorata, lambita dalle acque cristalline del Tirreno.

Forse questo panorama non vi è nuovo: Castellabate e la sua graziosa frazione di Santa Maria hanno fatto da sfondo a più di un film, ma la notorietà è arrivata sicuramente a seguito delle riprese di Benvenuti al Sud, la commedia del 2010 con Claudio Bisio e Alessandro Siani, e di quelle del sequel Benvenuti al Nord, uscito al cinema appena un anno dopo. Gran parte della prima pellicola (e solo qualche scena meravigliosa della seconda) è stata girata presso le strette viuzze del borgo medievale e sulla spiaggia di Santa Maria di Castellabate, offrendoci la possibilità di conoscere questi luoghi incantevoli.

Cosa vedere a Santa Maria di Castellabate

La splendida frazione di Santa Maria di Castellabate non è soltanto una delle spiagge più belle della Costiera Cilentana, ma anche un paesino molto grazioso. Lungo le sue stradine strette si possono ammirare alcune delle più affascinanti testimonianze del suo ricco passato, come ad esempio il Santuario di Santa Maria a Mare. Costruito nell’800 sulle ceneri di una cappella del XII secolo, si trova a due passi dalla spiaggia di Marina Piccola e ha una vista meravigliosa. Nella sua abside è custodita la statua di Santa Maria a Mare, che leggenda vuole venne ritrovata in acqua da alcuni pescatori. Ogni 15 agosto, viene trasportata in processione tra le vie del paese, nel corso di una festa che si conclude con magnifici fuochi artificiali di mezzanotte in mare.

A Santa Maria di Castellabate ci sono anche delle antiche dimore nobiliari di grande fascino. Una è Villa Matarazzo, appartenente ad un famoso imprenditore emigrato in Brasile. La villa risale all’800, ed è cinta da un enorme parco che in passato ospitava persino un vigneto. Oggi, tra le sue sale si possono ammirare mostre meravigliose, e in estate la dimora apre i battenti per accogliere grandi artisti della scena nazionale, offrendo spettacoli e concerti al pubblico. Non meno affascinante è Palazzo Belmonte, un antico casino di caccia appartenente ai principi Granito Pignataro di Belmonte. Nel 2011, qui soggiornò l’allora vicepresidente americano Joe Biden, in visita a Santa Maria di Castellabate.

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La gemma segreta del Mar Tirreno a pochi chilometri da Roma

Esiste un luogo, non lontano da Roma, dove il tempo sembra essersi fermato. Una gemma segreta e incastonata nel Mar Tirreno dove la natura, da anni, regna sovrana. Si tratta di Zannone, un lembo di terra che misura una superficie di 102 ettari, e che vanta 6 chilometri di coste, che dista dal porto di Ponza poco più di 5 miglia.

L’isola, bellissima e proibita, può essere raggiunta e circumnavigata solo con i mezzi propri o prendendo parte alle escursioni in barca che vengono organizzate durante l’estate. Completamente disabitata, e con un passato promiscuo e tragico, oggi Zannone rappresenta davvero un unicum della macchia mediterranea.

L’assenza totale della presenza dell’uomo, infatti, ha favorito lo sviluppo di esemplari floristici e caratteristici del clima mediterraneo. Un habitat prolifero che ha trasformato l’isola nella casa di numerose specie di fauna, nonché in un piccolo microcosmo delle meraviglie solitario e sconosciuto ai più.

Una gemma segreta con un passato da dimenticare

Il fascino indiscusso di Zannone, con quel patrimonio naturalistico dalla bellezza immensa, ha suscitato con gli anni l’interesse degli avventurieri. Ma non è quello l’unico motivo a incuriosire ancora oggi i viaggiatori. Negli anni ’70, infatti, l’isola apparteneva al Marchese Camillo II Casati Stampa di Soncino e a sua moglie Anna Fallarino. I due avevano trasformato Zannone nella loro dimora, costruendo una villa i cui resti sono ancora ben visibili in cima alla collina che domina l’isola.

Si narra che i due fossero soliti organizzare feste promiscue con la complicità della privacy che garantiva questo lembo di terra che assunse, velocemente, l’appellativo di isola a luci rosse. Ma la loro storia è ricordata per un epilogo tutt’altro che felice. Scoperto il tradimento di sua moglie, il marchese ha sparato ad Anna Fallarino e al suo amante, prima di togliersi la vita. Da quel momento in poi, Zannone, è rimasta disabitata e dal 1979 è diventata parte del Parco Nazionale del Circeo trasformandosi così da terra del peccato in un paradiso terrestre.

Come visitare Zannone

L’isola è raggiungibile solo ed esclusivamente via mare, con un mezzo proprio o con un tour organizzato da Ponza con sbarco all’Approdo del Varo. Oltre ai resti della villa del Marchese Camillo II Casati Stampa di Soncino, è possibile ammirare anche quello che resta di un antico monastero circense e si una peschiera romana ricavata nella roccia situata nei pressi dell’approdo.

Dall’attracco si snoda un sentiero che attraversa la natura rigogliosa e lussureggiante di Zannone e che permette di percorrere un fiabesco bosco di lecci che conduce verso alcuni punti di osservazione. Da qui è possibile contemplare il meraviglioso panorama che si snoda tutto intorno, tra cui anche le sagome delle isole di Ponza e Palmarola. Il consiglio è quello di aguzzare bene la vista durante la passeggiata: è possibile anche incontrare i mufloni che hanno dell’isola la propria casa.

Zannone non ospita spiagge di sabbia, ma solo pareti di roccia che si tuffano nel mare. Circumnavigando l’isola in barca, però, è possibile andare alla scoperta di alcuni punti di interesse naturalistici come lo Scoglio del Monaco e Cala delle Grottelle. Una sosta qui è d’obbligo, non solo per contemplare il paesaggio incontaminato, ma anche per nuotare tra le acque cristalline.

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Spiagge di Tropea e dintorni: un paradiso

Lungo la spettacolare Costa degli Dei (un nome, una garanzia) Tropea, la Perla del Tirreno, oltre alla bellezza difficile da descrivere a parole del borgo arroccato sul blu, vanta spiagge paradisiache e caraibiche, dai colori così perfetti da assomigliare a un dipinto.

Ammirando le foto, verrebbe da chiedersi se è tutto vero, se il mare è così trasparente e turchese e la sabbia talmente candida da abbagliare: nessun dubbio, le spiagge di Tropea e dintorni sono un vero sogno a occhi aperti, un paradiso da visitare e vivere almeno una volta nella vita.

Le spiagge uniche di Tropea

Scopriamo allora alcune delle meraviglie che non si possono proprio perdere.

La Spiaggia della Rotonda

Impossibile non partire dalla Spiaggia della Rotonda, (o Le Roccette) la più nota e fotografata della zona.

E a ragione: si tratta del tratto sabbioso che si snoda proprio al di sotto della rupe su cui sorge la città storica, lambito da un mare che è un’assoluta meraviglia.

Delimitata a est dall’inconfondibile scoglio San Leonardo e ad a ovest da piccoli scogli, ha ampi tratti di spiaggia libera ma non mancano lidi attrezzati com ombrelloni, sdraio e possibilità di noleggiare canoe e pedalò.

La Spiaggia del Convento

Subito alla sinistra della Spiaggia della Rotonda dando le spalle alla città, la Spiaggia del Convento (che deve il nome al convento affacciato a picco sulla costa) è una spiaggia libera, in gran parte sabbiosa e con ciottoli levigati.

La sua conformazione a ridosso della scogliera la rende perfetta per lo snorkeling e le immersioni ed è anche punto di partenza per entusiasmanti escursioni per circumnavigare l’Isola Bella e scoprire calette nascoste.

La Spiaggia del Cannone

A destra della Spiaggia della Rotonda, invece, sempre dando le spalle alla città, ecco la Spiaggia del Cannone, tra le meno affollate, perfetta per chi cerca relax e tranquillità.

Tra lo scoglio San Leonardo e il porto turistico, è libera e poco nota: si raggiunge scendendo la scalinata del porto ed è un eden di sabbia bianchissima.

Spiaggia Marina dell’Isola

marina dell'isola tropea

Fonte: iStock

Isola Bella, Tropea

È un’altra delle spiagge da cartolina di Tropea, ai piedi dell’Isola Bella (l’isolotto simbolo della città), una gemma incastonata nella rientranza dello sperone roccioso.

Marina dell’Isola è una delle più ricercate dai turisti, con tratti liberi e altri attrezzati.

Spiaggia A Linguata

Ecco poi la spiaggia più lunga della zona, alla sinistra dell’Isola Bella, dalla sabbia bianchissima, con zone libere e aree attrezzate.

A Linguata è molto frequentata dai giovani ed è possibile affittare pedalò, canoe e attrezzature per lo snorkeling.

Mare Piccolo

Ai piedi dell’isolotto, Mare Piccolo è una raccolta spiaggia di candida sabbia tra gli scogli del promontorio su cui svetta il famoso Santuario di Santa Maria dell’Isola.

I colori del mare sono incredibili e i fondali bassi.

La Grotta del Palombaro

Di rara suggestione è la Grotta del Palombaro, deliziosa caletta romantica e intima tra le rocce dell’Isola.

Un incanto turchese e bianco, raggiungibile soltanto via mare costeggiando la scogliera.

La Spiaggia Passo del Cavaliere

A due chilometri da Tropea, si apre la Spiaggia Passo del Cavaliere (o Passo dei Cavalieri), quasi vicino a Ricadi, una delle più ampie della zona, con fondale sabbioso che si mescola a scogli e ciottoli.

Una spiaggia che è il top per chi ama i litorali liberi e selvaggi.

La Spiaggia dell’Occhiale

Alla destra della Spiaggia Passo del Cavaliere, si svela un’altra delle cartoline della Costa degli Dei, la Spiaggia dell’Occhiale, chiamata così per la presenza di due rocce “bucate” che ricordano, appunto, un occhiale.

Qui, si ha l’occasione di ritrovarsi a tu per tu con la natura selvaggia, senza la presenza di stabilimenti balneari.

Nascosta, incontaminata, non è semplice da raggiungere: attende dopo un sentiero piuttosto accidentato e una serie di scogli, un percorso non fattibile con i bambini e da intraprendere soltanto in caso di mare calmo.

Tuttavia, lo scenario vale un po’ di fatica: è un vero e proprio paradiso terrestre dove la sabbia chiara è vegliata da alte falesie e il mare cristallino come non mai.

Spiaggia Petri i Mulinu

Infine, l’ultimo lembo di mare di Tropea prima del comune di Ricadi ospita la Spiaggia Petri i Mulinu (pietre di Mulino), che prende il nome da una vecchia cava da cui venivano estratte pietre circolari che i contadini usavano come frantoi per i mulini.

Tanti scogli e poca sabbia, una raccolta baia protetta dalle falesie e punteggiata da limpide piscine naturali.

La natura è protagonista, non vi sono lidi attrezzati, e la costa è impreziosita da numerose grotte marine tra cui va citata la Grotta Azzurra (o Grotta dello Scheletro), uno spettacolo che si ammira soltanto via mare: i raggi del sole filtrano tra le spaccature delle rocce dando vita a incantevoli giochi di luce e colorando l’acqua di un azzurro talmente surreale da sembrare dipinto.

Le magnifiche spiagge dei dintorni

Se tanta poesia potrebbe sembra abbastanza, i dintorni di Tropea non sono da meno e regalano, a loro volta, lidi indimenticabili.

Vediamone alcuni.

La Spiaggia di Michelino a Parghelia

Spiaggia di Michelino a Parghelia

Fonte: iStock

Spiaggia di Michelino a Parghelia

Appena a nord di Tropea, il paesino di Parghelia vanta una delle spiagge più belle in assoluto, la Spiaggia di Michelino, che deve il nome al belvedere da cui si gode di una vista mozzafiato e da cui si scende verso la battigia seguendo la scalinata di 210 gradini.

Nell’abbraccio di rocce e scogli, è contraddistinta da sabbia finissima e bianchissima.

Il Paradiso dei Sub a Zambrone

Anche qui, il nome non trae in inganno: nel comune di Zambrone, la spiaggia “Il Paradiso dei Sub” è un dipinto a cielo aperto.

È una gemma celata tra gli scogli, libera, dalla candida sabbia, con i fondali che sono un autentico paradiso per le immersioni.

La Spiaggia di Torre Marino a Ricadi

Una delle contrade del pittoresco borgo di Ricadi, Torre Marino, dà l’appellativo a una delle spiagge più rappresentative, suddivisa in due zone: la prima, più piccola, di ciottoli e la seconda dalla sabbia bianca e fine.

Ideale anche per scandagliare i fondali con maschera e boccaglio.

La Spiaggia di Formicoli

Tra Santa Domenica di Ricadi e Capo Vaticano, la Spiaggia di Formicoli ha sabbia fine, fondali che digradano con dolcezza e mare blu e turchese.

All’inizio del litorale si trovano numerosi lidi attrezzati mentre verso sinistra il tratto è più selvaggio e meno affollato.