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Scopri Toronto, una metropoli che racconta il mondo

Toronto è una delle città più dinamiche, multiculturali e sorprendenti del Nord America, una metropoli che vive e respira il mondo. Capitale dell’Ontario e centro economico e culturale del Canada, vanta una popolazione eterogenea che rappresenta oltre 250 gruppi etnici.

Il suo skyline moderno si specchia nel lago Ontario, mentre i suoi quartieri vibrano di lingue, profumi e storie diverse. Visitare Toronto è come attraversare il mondo in una sola città: una promessa di scoperte continue, tra icone architettoniche, musei d’avanguardia, cucine globali e spazi verdi rigeneranti.

Con la nostra guida potrai scoprire il meglio che ha da offrire: dai grattacieli alla CN Tower, dalle atmosfere hipster di Kensington Market ai musei di fama mondiale, dalle tranquille Toronto Island al rombo delle cascate del Niagara.

Conosciamo meglio Toronto

Toronto non è solo la città più popolosa del Canada: è un mondo intero incastonato tra il lago Ontario e un cielo su cui spiccano i grattacieli di Downtown. È la città dei superlativi del Canada – la più grande, la più multiculturale, la più sorprendente – e un mosaico di quartieri, storie e contrasti che merita di essere esplorato con lo sguardo curioso del viaggiatore e non solo del turista.

Passeggiare tra le strade di Toronto significa muoversi nel mondo senza passaporto: si può gustare una samosa a Kensington Market, ascoltare un quartetto jazz all’Harbourfront Centre, perdersi tra le illusioni ottiche di un museo interattivo, e poco dopo scoprire i misteri nascosti sotto terra, nelle antiche fogne della città, oggi oggetto di esplorazioni urbane e leggende metropolitane.

Toronto è cultura, e lo dimostrano i suoi musei iconici. Il Royal Ontario Museum racconta la storia della vita con sale che spaziano dalla biodiversità alla cultura asiatica, mentre la Galleria d’Arte dell’Ontario – gioiello architettonico firmato Frank Gehry – ospita capolavori che vanno dai maestri europei agli artisti indigeni contemporanei. E poi c’è Casa Loma, castello da fiaba nel cuore cittadino, uscito da un sogno gotico.

high park toronto

Fonte: iStock

Esplora High Park, uno dei grande parchi cittadini di Toronto

Toronto è anche follia creativa: The Monkey’s Paw, libreria bizzarra e affascinante, vende libri “macabri, arcani e assurdi” tramite un distributore automatico vintage. E ancora il Teatro del Giardino d’Inverno, dove foglie vere decorano il soffitto e ogni spettacolo sembra sbocciare in un sogno.

Infine, quando la vita in città si fa troppo intensa, basta prendere un traghetto e rifugiarsi nelle Toronto Island, dove lo skyline si osserva da lontano, in silenzio, tra il verde e le onde. In fondo, è questo il fascino di Toronto: una metropoli che non ha paura di mescolare futuro e passato, cemento e natura, riflessione e divertimento.

Chi arriva pensando di trovare “solo” una grande città nordamericana, riparte con l’idea di aver visitato il mondo intero. In una sola, inaspettata, città.

Come arrivare e come muoversi a Toronto

L’aeroporto internazionale Toronto Pearson (YYZ) è il principale hub di arrivo per i viaggiatori internazionali. Il collegamento UP Express ti porterà in centro in circa 25 minuti. In alternativa, l’aeroporto di Billy Bishop offre collegamenti regionali più comodi e veloci.

Per muoversi in città, la TTC (Toronto Transit Commission) gestisce un’efficiente rete di metropolitana, autobus e tram. I taxi sono diffusi, ma costosi. La Presto Card permette l’accesso a tutti i mezzi pubblici. Toronto è anche bike-friendly, con il servizio Bike Share Toronto disponibile in molti quartieri.

I quartieri da esplorare

Downtown e Financial District

Sede di grattacieli, uffici e nightlife, è il punto di partenza ideale per partire alla scoperta della città. Dontown è il centro nevralgico di Toronto, dominato dalla CN Tower, dal Ripley’s Aquarium e dai grandi centri commerciali come il Toronto Eaton Centre.

Kensington Market

Kensingtorn Market è un quartiere creativo e alternativo, con arte urbana, mercati alimentari e boutique vintage. Perfetto per passeggiare mangiando empanadas o burritos, visitare gallerie indipendenti e assaporare la Toronto più spontanea. Fermati da Wanda’s Pie in the Sky per una fetta di torta, prendi del formaggio da Global Cheese e passeggia fino a Bellevue Park per un picnic.

Kensington Market

Fonte: iStock

Fai shopping tra gli originali negozi di Kensington Market

Distillery District

Questa zona è un’ex area industriale, recentemente trasformata in polo artistico. Le strade in mattoni rossi sono piene di gallerie d’arte, caffè, cioccolaterie e ristoranti. A Natale ospita un mercatino in stile europeo molto suggestivo.

Yorkville

Yorkville è un quartiere elegante e chic, sede di boutique di alta moda, ristoranti di fascia alta e hotel lussuosi. Ideale per chi ama lo shopping raffinato e l’arte.

The Annex e University District

Se cerchi un’atmosfera giovane e vivace visita queste aree, popolate da studenti universitari, librerie indipendenti, bar informali e ristoranti etnici.

Principali attrazioni da non perdere

CN Tower

Con i suoi 553 metri, la CN Tower è una delle strutture più alte del mondo e la destinazione turistica più famosa di Toronto. Dalla piattaforma di osservazione si gode una vista mozzafiato, mentre l’EdgeWalk (per i più coraggiosi) consente di camminare legati con un’imbracatura all’esterno dell’edificio. Prenota una cena al ristorante girevole per una cena panoramica.

Costruita tra il 1972 e il 1976,  si può ammirare da terra, ma la vista dalla cima è semplicemente mozzafiato. È anche possibile scaricare un’applicazione gratuita per sapere cosa si sta guardando in tutte le direzioni.

In cima c’è un ristorante girevole che compie una rotazione completa ogni 72 minuti. Il menu è incentrato su ingredienti locali e sostenibili e su ricette provenienti da tutto il Canada, compresi i piatti indigeni. Il ristorante è molto frequentato, quindi è consigliabile prenotare in anticipo.

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Fonte: iStock

Il simbolo di Toronto e attrazione turistica più famosa è la CN Tower

Royal Ontario Museum (ROM)

Il ROM è uno dei più grandi musei del Canada, ospita collezioni enciclopediche su storia naturale, arte asiatica, paleontologia e molto altro. Tutti e tre i livelli di questo magnifico luogo sono ricchi di tesori organizzati in più di 20 gallerie, come la nuova Willner Madge Gallery, Dawn of Life, la Sir Christopher Ondaatje South Asian Gallery o Life in Crisis: The Schad Gallery of Biodiversity. E non è tutto!

Durante la tua visita, non lasciarti sfuggire le mostre temporanee. Il museo è facilmente raggiungibile in autobus, taxi o con i mezzi pubblici.

Art Gallery of Ontario (AGO)

L’AGO, come la chiamano i locali, è una delle più grandi gallerie d’arte del Nord America. Ospita una serie di opere che vanno dai maestri europei agli artisti dell’Africa centrale fino agli emergenti indigeni canadesi. Troverai tutto nella collezione di quasi 100.000 pezzi di questo museo.

Oltre alla sua notevole collezione permanente, è anche uno dei siti architettonici più fotografati del Canada, grazie all’imponente ampliamento del 2008 progettato da Frank Gehry.

Esplora il J.S. McLean Centre for Indigenous and Canadian Art, la Thomson Collection of Canadian and European Art e non perdere l’Henry Moore Sculpture Centre. Aperto per la prima volta nel 1974 per ospitare il dono originale dello scultore alla Galleria, oggi ospita oltre 900 sculture e opere su carta.

La galleria si sta espandendo con un’impressionante nuova ala di 13 ulteriori gallerie dedicate all’arte moderna e contemporanea.

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L’AGO è uno dei musei più interessanti della città

Ontario Science Centre

Primo museo interattivo del suo genere al mondo, l’Ontario Science Center è stato appositamente progettato per tutti coloro che sono interessati alla scienza ed è una delle migliori attrazioni per famiglie di Toronto. Ci sono esperimenti dal vivo, dimostrazioni, planetari e giochi da provare per imparare divertendosi.

Questo museo è molto amato perché non solo si impara la scienza, ma si può anche provare le cose e vedere come funzionano nello Science Arcade and Innovation Centre.

Le avventure sottomarine fanno rivivere il Capitano Nemo e la mostra sullo spazio dà un senso a meteoriti, buchi neri e raggi cosmici. Inoltre, ci sono una foresta pluviale, una foresta canadese e un teatro IMAX a cupola. Una visita completa del museo dura circa due ore.

Ripley’s Aquarium of Canada

Quello di Toronto non è famoso quanto quello di Vancouver ma è una struttura moderna, con un tunnel trasparente in cui potrai vedere nuotare tantissimi animali, comprese squali e razze. Le vasche “Dangerous Lagoon” e le dimostrazioni dello staff attirano grandi e piccoli.

Casa Loma

Immagineresti mai di trovare un castello gotico con torri, passaggi segreti e giardini panoramici, in una città moderna come Toronto? Casa Loma è talmente particolare da meritare senz’altro una visita. Sede di eventi, film e matrimoni, d’estate offre la possibilità di cenare al ristorante Blueblood Steakhouse, ospitato nella tenuta.

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Cosa ci fa un castello gotico a Toronto? Scoprilo visitando Casa Loma

Toronto Zoo

Suddiviso per habitat geografici, il giardino zoologico di Toronto è popolato da oltre 5000 animali, tra cui orsi polari e pinguini africani. L’area “Guardians of the Rainforest” ospita oranghi in via d’estinzione. Da non perdere la Zoomobile, la Zipline e il carosello.

Toronto Islands

Le isole sono un vero e proprio rifugio verde sul lago Ontario, raggiungibili in traghetto. Perfette per picnic, sport acquatici, fotografia e relax. Il parco divertimenti Centreville è ideale per famiglie.

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Goditi una giornata di relax e la vista panoramica dalle isole del lago Ontario

Aga Khan Museum

L’Aga Khan Museum è il più grande museo d’arte islamica del Nord America, sede di tantissime esposizioni importanti. Ospita anche dei bei giardini e il raffinato ristorante Diwan.

Hockey Hall of Fame

Situato a Downtown Toronto, l’Hockey Hall of Fame è il tempio dello sport nazionale canadese, dove potrai persino toccare la leggendaria Stanley Cup, il trofeo che spetta alle squadre che vincono il campionato.

Bata Shoe Museum

Al Bata troverai oltre 13.000 scarpe e calzature da tutto il mondo. L’edificio stesso ha la forma di una scatola di scarpe.

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Un museo originale? Scegli il Bata Shoe Museum

Allan Gardens Conservatory

All’Allan Gardens Conservatory troverai serre storiche con orchidee, palme e cactus. In inverno è una destinazione particolarmente suggestiva perché si trasforma con installazioni floreali natalizie.

Elgin and Winter Garden Theatre

Questa è un luogo che pochi visitatori conoscono. L’Elgin è un magnifico teatro edoardiano a due piani, con soffitti ricoperti di foglie vere. Vale la pensa inserirlo nel proprio itinerario perché è davvero un incanto.

Dove mangiare a Toronto

Se ami il buon cibo, a Toronto troverai pane per i tuoi denti. Ecco alcuni posti da non perdere:

  • St. Lawrence Market: qui troverai street food, salumi, formaggi e gastronomia da ogni angolo del mondo.
  • Trinity Common (Kensington Market): se ami l’atmosfera informale di un pub artigianale, con ottimi burger e birre, questo è il posto giusto
  • El Catrin (Distillery District): siedi in questo patio vivace, dove provare la cucina messicana e un cocktail d’autore.
  • Diwan (Aga Khan): qui potrai testare una cucina mediorientale davvero raffinata.
  • Tim Horton’s (accanto alla Hockey Hall of Fame): se cerchi dell’autentico cibo canadese.

Natura urbana e parchi

Toronto ha ampi spazi verdi, suggestivi d’inverno quando sono coperti di neve e meravigliosi per una pausa rilassante in estate. Ecco quelli che dovresti visitare:

  • High Park: 160 ettari di sentieri, zoo gratuito e ciliegi in fiore in primavera.
  • Woodbine Beach: si tratta di una lunga spiaggia urbana dove potrai giocare a beach volley, fare un tuffo in piscina o poi rifocillarti sui ristoranti di Queen St.
  • Tommy Thompson Park: questo parco è perfetto se ami il ciclismo e il birdwatching.
  • HTO Park e Harbourfront Centre: rilassati con gli eventi culturali che si svolgono sul lungolago.
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Se capiti in città nel periodo giusto puoi ammirare la fioritura dei ciliegi di High Park

Esperienze insolite e segrete

Toronto offre una serie di esperienze insolite che non dovresti sottovalutare. Eccone alcune:

Il Museo delle Illusioni

Inaugurato nel 2018, è una delle nuove attrazioni per famiglie. Troverai stanze di illusioni, installazioni, immagini e ologrammi: vorrai avere con te lo smartphone completamente carico per poter scattare un sacco di foto strane e meravigliose.

Ci sono persino i punti selfie lungo il percorso ed è uno dei luoghi più instagrammabili di Toronto. Si trova al 132 di Front Street East. I biglietti costano 23,50 dollari CAD.

Torna indietro nel tempo al Black Creek Pioneer Village

Si tratta di un villaggio unico nel suo genere che illustra la Toronto degli anni Sessanta dell’Ottocento. Edifici storici, stalle e capannoni unici, giardini pittoreschi e mostre: Black Creek offre una vera e propria esperienza immersiva della vita rurale del XIX secolo.

Partecipa a un tour con una guida in costume per avere un’esperienza migliore e più completa e preparati a camminare su passerelle e strade sterrate. Con un po’ di fortuna, nella fattoria troverai dei dolcissimi cuccioli. Il biglietto d’ingresso costa 15 dollari CAD ed è aperto dalle 11.00 alle 16.00.

Visita al birrificio Steam Whistle

Situato vicino al Ripley’s Aquarium, questo è uno dei luoghi più eccentrici e vivaci di Toronto. Fondata nel 1998, la birreria è stata sviluppata a partire da un sito storico nazionale, l’edificio John Street Roundhouse, un deposito per le locomotive a vapore della Canadian Pacific Railway.

Prendi una birra o fermati a pranzo presso il ristorante Biergärten, che propone una cucina canadese contemporanea.

Steam Whistle

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Se ami la birra, visita la Steam Whistle

The Monkey’s Paw

Una libreria più originale di questa è davvero difficile da visitare. Intanto, i libri che si trovano sugli scaffali sono di quelli che non si possono trovare da nessun’altra parte. The Monkey’s Paw è aperta dal marzo 2006 e da allora è un rifugio per antiquari, con tanto di disegni medici alle pareti e un corvo impagliato su una macchina da scrivere.

L’insolito negozio, che prende il nome da un racconto horror dello scrittore W.W. Jacobs, ha libri antichi che spaziano da argomenti diversi come l’arte di prevedere i tratti del carattere femminile in base alla forma del seno, alle gare di deposizione delle uova canadesi.

Ogni libro presente è stato selezionato in base a queste categorie: il bello, l’arcano, il macabro e l’assurdo. The Monkey’s Paw dispone anche di un Biblio-Mat personalizzato, un distributore automatico che distribuisce un volume d’epoca selezionato a caso quando viene inserito un gettone. I gettoni possono essere acquistati alla cassa al prezzo di 5 dollari l’uno.

Esplora i tunnel della rete fognaria di Toronto

Quella di Toronto è una rete ben conservata di tunnel che ha trascorso secoli silenziosi a rimuovere i rifiuti di Toronto, una delle poche città che rende la sua rete di gestione dei rifiuti sotterranei qualcosa di magico da vedere. Vecchi, ma davvero ben curati ed elaborati, i tunnel fognari di Toronto sono proprio come la narrativa ha sempre immaginato che dovrebbero essere: ampi e dai soffitti alti, perfettamente dimensionati per la fuga di rapinatori di banche o di un gruppo di tartarughe ninja mutanti.

I tunnel fognari di Toronto, una meraviglia ingegneristica, sono così grandi e ben costruiti che somigliano di più a quelli che siamo abituadi a vedere quando prendiamo la metropolitana. L’intrigo che ne deriva ha creato una sottocultura di esplorazione urbana intorno alla Toronto sotterranea.

Avventurieri audaci e giovani maliziosi si avventurano da tempo nei passaggi sotterranei della città per tracciarne la traiettoria ed esaminarne lo stato attuale.

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Il Palazzo della Purificazione delle acque di Toronto accoglie i visitatori a caccia di esperienze particolari

Ogni tratto del sistema fognario ha una sua storia. Il Garrison Creek Sewer, che scorre sotto l’estremità occidentale della città, un tempo era un torrente.

Alla fine del 1800, quando divenne troppo pieno di liquami, la città pensò saggiamente di interrarlo. Guardandolo ora, però, è scioccante pensare che un tempo era un corso d’acqua naturale in superficie.

Gli accessi alle gallerie sono esattamente dove ci si aspetterebbe che fossero: pozzi, pozzetti di manutenzione, sfioratori e diramazioni per il trattamento delle acque. Le visite sono consentite solo con il permesso e la guida di un dipendente dei lavori pubblici.

Toronto è una città che prende sul serio le sue acque reflue, come dimostra l’impianto di trattamento delle acque soprannominato “Il Palazzo della Purificazione”, dove finisce tutto il contenuto di questi tunnel.

Escursioni da Toronto

Visita le famose Cascate del Niagara

L’elenco delle principali attrazioni di Toronto non sarebbe completo senza le famose Cascate del Niagara. Questa meraviglia della natura si trova a soli 90 minuti da Toronto, e valgono senz’altro il viaggio. Le cascate del Niagara sono un gruppo di tre cascate che si trovano al confine tra l’Ontario e lo stato di New York (USA).

Ti aspettano un panorama mozzafiato, sentieri ed escursioni emozionanti, visite guidate e numerose possibilità di soggiorno e ristorazione nelle vicinanze.

Il Journey Behind the Falls offre l’opportunità di vedere le cascate dall’interno attraverso tunnel che conducono a punti di osservazione. È piuttosto emozionante se si pensa a quanta acqua stia precipitando davanti a te nel momento esatto in cui ti trovi lì.

Il lato canadese delle cascate tra l’altro è quello migliore per osservare questo spettacolo della natura.

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Percepisci la potenza della natura di fronte alle cascate del Niagara

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C’è qualcosa in questa città che fa venire voglia di fermarsi. Da generazioni, gli abitanti del luogo lo chiamano “Effetto Niagara-on-the-Lake” e, sebbene sia difficile da descrivere, lo sentirai quando passeggerai lungo le sue strade storiche.

L’Heritage District di Niagara-on-the-Lake è fatto apposta per le passeggiate, con i suoi negozietti, le fioriere in ghisa e le carrozze trainate da cavalli che trasportano i viaggiatori in un altro tempo e un altro luogo.

Oltre la città, la campagna incontaminata si estende punteggiata di vigneti, i cui filari d’uva inondati dal sole sono un invito allettante per alcune delle migliori cantine del Canada, dove potrai assaggiare dell’0ttimo vino.

In auto ci vogliono circa 90 minuti per raggiungere la cittadina da Toronto, il luogo perfetto per fermarsi per la notte dopo una giornata trascorsa alle cascate, o viceversa.

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Fai un salto indietro nel tempo in questa pittoresca e romantica cittadina

Immergiti nella natura dell’Algonquin Park

Colline di aceri, creste rocciose e migliaia di laghi: 7.635 chilometri quadrati di foreste, paludi, laghi e fiumi. L’Algonquin Park, a circa 250 km a nord di Toronto, è un luogo dove rifugiarsi alcuni giorni per passare momenti indimenticabili nella natura.

Una volta sul posto, l’unico modo per esplorare l’interno di questo parco è in barca o a piedi.

Qui potrai fermarti in uno dei campeggi della zona, scegliere tra i suoi 14 sentieri, partecipare al vasto programma educativo Discovery Program e approfondire con l’eccezionale Visitor Centre, il Logging Museum e l’Art Centre di Algonquin.

Il parco offre tante opportunità di divertimento sia in estate quanto in inverno, con un’ampia varietà di attività tra cui lo sci, le escursioni con le racchette da neve e il pattinaggio sul ghiaccio.

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Algonquin Park è un incanto in ogni stagione dell’anno

Consigli pratici per prepararsi al viaggio

  • Clima: molto freddo e rigido in inverno, caldo secco in estate.
  • Periodo migliore per una visita: da maggio a settembre.
  • Mance: 15–20% nei ristoranti.
  • Lingue: inglese e francese, ma si sentono decine di idiomi.
  • Sicurezza: molto alta, Toronto è una delle città più sicure del Nord America.
  • Costo medio pasti: 20 –45 CAD a persona.

Toronto è una città che non si visita, si vive. Non si lascia raccontare in una sola chiave di lettura, perché è fatta di tante storie diverse, che convivono armoniosamente. Dalle vertigini della CN Tower al silenzio sereno delle isole, dai sapori globali di Kensington Market alle biblioteche più strane del mondo, ogni passo è un invito a scoprire un pezzo di mondo nuovo.

Se stai programmando un tuo viaggio a Toronto, preparati a scoprire una città che cambia continuamente restando sempre fedele a se stessa: aperta, inclusiva e irresistibilmente viva.

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Perché visitare Atlanta, prima che ci vadano tutti

Raggiungibile con voli diretti dall’Italia, Atlanta è una metropoli da 6 milioni di abitanti con una moderna downtown, dominata dall’iconico Bank of America Plaza, ma anche con quartieri storici, ampie zone riqualificate, grandi parchi e tante attrazioni che meritano decisamente un viaggio. La città si sviluppa su un terreno collinare, rendendo così molto vari i quartieri e piacevole scoprirla anche a piedi, nonostante le sue dimensioni. Negli ultimi anni, infatti, sono stati fatti diversi interventi urbanistici che hanno reso la città molto vivibile e sostenibile. Nel 2026, Atlanta, come altre dieci città degli Stati Uniti, ospiterà i Mondiali di calcio e sarà invasa da turisti e tifosi provenienti da tutto il mondo. Ecco perché sarebbe meglio visitarla prima che arrivino orde di turisti. Ma se deciderete di andarci proprio per la Coppa del mondo FIFA 2026, ecco cosa fare e vedere ad Atlanta.

Dove si trova Atlanta

Atlanta è la Capitale dello Stato americano della Georgia, anche detto “the Peach State” per via delle coltivazioni di pesche per cui è famoso. La città è il principale hub degli Stati Uniti sia stradale in quanto qui s’incrociano diverse autostrade, sia aereo, in quanto è la sede della compagnia Delta Airlines e l’Aeroporto Internazionale Hartsfield-Jackson è tra i più trafficati al mondo e, fino a non molti anni fa, lo era anche ferroviario perché vi arrivavano ben due linee.

Atlanta e la Coca-Cola

Innanzitutto, è la città della Coca-Cola. È proprio in una piccola farmacia del centro di Atlanta, la Jacobs’ Pharmacy, che esiste tutt’oggi, che il farmacista John Stith Pemberton inventò, nel 1886, quella che divenne la bevanda più famosa al mondo. Nata come medicinale usata prima di tutto dallo stesso Pemberton – tanto che la formula segreta viene ancora oggi conservata in un caveau -, oggi non soltanto è una bevanda, ma viene impiegata per gli usi più disparati. Inutile dire, quindi, che la prima tappa di un viaggio ad Atlanta è sicuramente World of Coca-Cola, il grande museo dove, oltre a scoprirne la storia, si possono assaggiare tutti i tipi di Coca-Cola inventati finora e, in anteprima, quelli che arriveranno nei prossimi anni sugli scaffali dei supermercati. Uno stop finale o merita lo shop, molto probabilmente durerà anche più della visita perché si trova veramente di tutto, dalle collezioni vintage agli ultimi gadget brandizzati.

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Fonte: @Discover Atlanta

Il museo World of Coca-Cola nel Centennial Olympic Park ad Atlanta

Centennial Olympic Park

Il museo si trova nel bel mezzo del Centennial Olympic Park, l’enorme parco pubblico di 85mila metri quadrati nato in occasione delle Olimpiadi estive che si sono tenute ad Atlanta nel 1996. È il luogo dove si svolgono gli eventi più importanti della città, dai concerti all’aperto d’estate alla grande Festa dell’Indipendenza del 4 luglio.

Gateway of Dreams

Al centro della piazza, a ricordare i Giochi olimpici, c’è la scultura che raffigura Pierre de Coubertin, padre delle moderne Olimpiadi, “Gateway of Dreams”, inaugurata proprio per Atlanta ’96.

The Spectacular

Sono rimasti i cinque cerchi olimpici d’alluminio, “The Spectacular”, davanti ai quali è d’obbligo scattarsi un selfie.

Fountain of Rings

E, sempre per ricordare le Olimpiadi del ’96, c’è la Fountain of Rings, uno dei punti più fotografati di Atlanta, specie la sera, quando i suoi getti d’acqua illuminati rischiarano il parco.

Georgia Aquarium, il più grande degli Stati Uniti

Affacciato su Centennial Olympic Park si trova anche il Georgia Aquarium, il più grande acquario degli Stati Uniti d’America, con otto aree tematiche e milioni di pesci, dagli squali martello ai beluga, dai delfini ai leoni marini, dai pinguini agli alligatori. Attraversare il tunnel circondati da mante di sei metri, squali balena e da gigantesche creature marine è davvero meraviglioso ed è un’attività perfetta per chi viaggia con bambini al seguito. Se visitate l’acquario (63 euro) e il museo della Coca-Cola (24 euro), il consiglio è di procurarsi il CityPASS che comprende anche altre attrazioni minori, ma solo con queste due si ammortizza il costo che è di circa 77 euro.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

L’acquario di Atlanta

Lo stadio di calcio

Il parco comprende anche uno dei templi del calcio americano, il Mercedes-Benz Stadium, che ospiterà ben otto degli incontri della Coppa del Mondo FIFA 26. Questo bellissimo edificio da 71mila posti costruito nel 2017 da fare invidia al più bello degli stadi italiani è stato concepito con i più moderni criteri ed è famoso per il suo tetto retraibile ispirato dal Pantheon di Roma, che varia la trasparenza a seconda dell’intensità della luce esterna. Una parte della struttura è stata studiata in modo da lasciare libera la vista sullo skyline di Atlanta, quindi merita di essere visito anche se non si è grandi tifosi di calcio. Un consiglio: per entrare negli stadi americani è vietato introdurre borse più grandi del biglietto d’ingresso, in caso contrario, la borsa deve essere trasparente (ne vendono ovunque fuori dalla struttura).

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Fonte: @Discover Atlanta

Il Mercedes-Benz Stadium ad Atlanta

La casa di Martin Luther King

Atlanta è anche una città che ha un’importante storia da raccontare. Prima di tutto, è qui che è nato, vissuto ed è sepolto Martin Luther King, uomo simbolo dei diritti civili americani (e non solo). Si può visitare gratuitamente la sua casa-museo in Auburn Avenue (al momento è in fase di ristrutturazione e le visite sono sospese), nel quartiere storico di Old Fourth Ward, a poco più di un chilometro dalla centralissima Peachtree Street, dove si trovano gli edifici più antichi della città. La piccola casa di legno gialla con le imposte marroni è tra i luoghi più visitati della città.

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Fonte: @Discover Atlanta

La casa-museo di Martin Luther King ad Altlanta

Martin Luther King National Historical Park

Poco distante dalla casa natale, c’è anche il Martin Luther King National Historical Park & Preservation District, costruito su quei luoghi frequentati fin da bambino da MLK. È qui che, dopo l’assassinio avvenuto a Memphis nel 1968, vennero portate le sue spoglie e riposano, insieme a quelle della moglie Coretta, in una cripta di marmo illuminata da una fiamma eterna. Del complesso fa parte la Freedom Hall che ospita mostre su Dr King, Mahatma Gandhi e Rosa Parks, una donna che lottò per l’uguaglianza delle razze sui mezzi pubblici negli Stati Uniti.

Il quartiere di Inman Park

Nel vicino quartiere di Inman Park, dove un tempo vivevano i cittadini più benestanti, si possono ammirare ancora oggi le più belle ville e mansion della città, incluso Callan Castle, appartenuto al proprietario della Coca-Cola, Asa Griggs Candler, che comprò la formula originale dall’inventore per 238,98 dollari e oggi è usata come location per girarvi film.

La BeltLine che gira intorno ad Atlanta

Per muoversi in città si può fare un tour a bordo di auto elettriche con tanto di guida turistica oppure si può percorrere, a piedi o in bicicletta, la BeltLine, uno dei più grandi esempi di riqualificazione urbana degli Stati Uniti, che segue per 35 km l’itinerario un tempo coperto dalla linea ferroviaria attraverso 45 quartieri. È un ottimo modo per esplorare Atlanta attraverso parchi, locali, ristoranti, gallerie d’arte e murales che raccontano la storia della città.

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Fonte: @Discover Atlanta

Pedalare lungo la BeltLine di Atlanta

Atlanta Botanical Garden

A piedi lungo la BeltLine si può raggiungere il bellissimo Botanica Garden, un grande spazio verde sorto su una delle colline di Atlanta con diversi giardini tematici bellissimi in ogni stagione. C’è il roseto, il giardino delle erbe aromatiche, quello delle conifere e quello delle piante carnivore. Nel Dorothy Chapman Fuqua Conservatory vengono conservate le specie più rare. I laghetti che abbelliscono il parco sfoggiano bellissime sculture vegetali che sono spesso soggetti fotografici. Inutile dire che la stagione migliore per visitarlo è la primavera, quando sbocciano tutti i fiori ed è piacevole passeggiare tra i vialetti. D’estate la città è molto calda (tanto che viene soprannominata “Hot-lanta“) e molto umida e durante il giorno può essere difficile resistere anche in un giardino come questo.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Il Botanical Garden di Atlanta

Margaret Mitchell House, dove è nato “Via col vento”

Con la BeltLine si può raggiungere anche la casa-museo di Margaret “Peggy” Mitchell, autrice del bestseller “Via col vento” del 1936, con cui ha vinto il Pulitzer e che ha ispirato il kolossal cinematografico. Il libro è ambientato in Georgia e racconta la Atlanta della metà dell’800. Appena fuori città ci sono un paio di posti legati alla storia di Rossella O’Hara e di Rhett Butler, di Tara e della Guerra Civile, ma questo è un altro viaggio.

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7 posti a dir poco incredibili da vedere durante un viaggio in Cina

La Cina è uno dei luoghi più gettonati per gli appassionati di viaggi in Asia, insieme al Giappone e alla Corea del Sud, ma spesso è conosciuta solamente per le sue grandi metropoli sfavillanti: da Pechino (dove la parte più antica è ancora rappresentata nella Città Proibita) a Shangai, la Cina oggi ha un volto estremamente moderno e avanzato, ma ci sono luoghi davvero incredibili da esplorare nel Paese, soprattutto nelle zone più rurali e naturalistiche.

Pronti a partire per un viaggio alla scoperta dei posti più assurdi da vedere in Cina? Scoprirete che la Grande Muraglia, per come la conosciamo, è solo una delle meraviglie della magnifica Terra di Mezzo!

Zhangjiajie: le montagne di Avatar

Se avete amato il film Avatar, allora dovete assolutamente visitare Zhangjiajie, un località montana nella provincia dell’Hunan. Qui, nel cuore della Cina più incontaminata – lontani dal tristemente noto smog di Pechino – possiamo infatti trovarci al cospetto delle famose montagne dalle cime sospese nel cielo che hanno ispirato il pianeta Pandora e che abbiamo già visto sul grande schermo. Il Parco Nazionale di Zhangjiajie è un vero paradiso naturale, un Eden con pinnacoli di roccia che sembrano quasi galleggino tra le nuvole. E per chi non soffre di vertigini – ricordatelo! – c’è il ponte di vetro più lungo e alto del mondo, che regala un panorama mozzafiato… E anche qualche brivido!

Zhangjiajie

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Le spettacolari montagne di Zhangjiajie

Inoltre, alcune di queste particolari formazioni rocciose hanno nomi molto poetici, come “Colonna del Cielo Meridionale” e “Ponte Fatato”. Il parco ospita anche una vasta biodiversità e non è strano poter avvistare rari esemplari di scimmie dorate e cervi.

Il deserto di Badain Jaran: le dune che cantano

Non tutti associano la Cina ai deserti, certamente, ma quello di Badain Jaran è qualcosa di unico. Situato nella zona della Mongolia Interna, questo è un vero e proprio oceano di sabbia con dune che possono raggiungere i 500 metri di altezza! Ma la cosa più incredibile, a dire il vero, è il suono che queste altissime dune producono quando il vento soffia: un vero e proprio canto della natura: pensate che la “Grande Duna Cantante” emette suoni a bassa frequenza, simili a un tamburo ogni volta che viene percorsa.

Badain Jaran, Cina

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I laghi in mezzo alle dune di Badain Jaran

In mezzo a questa distesa arida, i viaggiatori più intraprendenti troveranno anche misteriosi laghi d’acqua dolce che sembrano praticamente delle oasi incantate. Infatti, il deserto cinese ospita oltre 100 laghi d’acqua dolce, alcuni dei quali hanno colori che variano dal verde smeraldo al blu intenso.

Fenghuang: la città della fenice

Un salto indietro nel tempo vi porterà a Fenghuang, anche questa un’altra città antica situata nella provincia dell’Hunan. Questo villaggio sembra addirittura essere uscito da una fiaba: case in legno su palafitte, ponti di pietra e lanterne rosse che si riflettono nel fiume Tuojiang – sì, vi sembrerà proprio di essere sul set di un film di Zhang Yimou. La meta perfetta, dunque, per chi vuole immergersi nella Cina tradizionale, tra templi taoisti, stradine acciottolate e mercatini locali. Ma perché fenice? In cinese, il nome “Fenghuang” significa proprio “fenice”, simbolo di rinascita e prosperità nella cultura cinese, così come in quella occidentale. Una chicca? Questa città in Cina è stata la patria di molti scrittori e poeti famosi della Cina.

Le grotte di Longmen: i Buddha scolpiti nella roccia

Ci spostiamo nella provincia dell’Henan, dove si trova uno dei più impressionanti siti buddhisti del mondo: le Grotte di Longmen. Qui, oltre 100.000 statue di Buddha e divinità sono scolpite nella parete di una scogliera, creando un paesaggio sacro e spettacolare. Basti pensare, per stupirsi, che alcune di queste figure raggiungono anche i 17 metri di altezza! Le grotte risalgono a più di 1.500 anni fa e molte statue mostrano ancora tracce di pittura originale, mentre durante il tramonto, la luce che si riflette sulle sculture crea un’atmosfera quasi mistica.

Grotte di Longmen, Cina
Le suggestive statue alle Grotte di Longmen

Il villaggio sommerso di Shi Cheng: l’Atlantide cinese

Nel profondo del Lago Qiandao, nella provincia di Zhejiang, giace un’antica città sommersa: Shi Cheng, conosciuta anche come “l’Atlantide della Cina”. Questo villaggio fu deliberatamente inondato negli anni ’50 per creare una diga, ma oggi è una meta incredibile per i subacquei. Le sue strade, templi e architetture risalenti alla dinastia Ming e Qing sono perfettamente conservate sott’acqua e le rovine, infatti, di Shi Cheng si trovano a circa 40 metri di profondità. Grazie alla scarsa presenza di correnti, però, le strutture sono rimaste incredibilmente intatte.

Il villaggio di Houtouwan: la città fantasma inghiottita dalla natura

Sull’isola di Shengshan, al largo della costa di Shanghai, si trova un villaggio abbandonato che sembra uscito da un film post-apocalittico. Houtouwan era un tempo un fiorente villaggio di pescatori, ma negli anni ’90 è stato lentamente abbandonato. Oggi, la natura si è riappropriata delle case: le mura sono coperte di edera, i tetti scompaiono sotto il fogliame e il silenzio regna sovrano. Un luogo suggestivo e un po’ inquietante, perfetto per gli amanti della fotografia: alcune case sono ancora accessibili e visitabili, con mobili e oggetti lasciati intatti dagli abitanti. Non è difficile credere, dunque, che Houtouwan sia diventato un set fotografico molto popolare sui social media per il suo aspetto surreale.

La Grande Muraglia di Jiankou: la versione più selvaggia

Se pensate di conoscere la Grande Muraglia, vi sbagliate… Aspettate di vedere Jiankou! Questa sezione, a differenza delle più turistiche Badaling o Mutianyu, è completamente non restaurata e piuttosto selvaggia. Adagiata tra montagne ripide e foreste fitte, questa parte di mura è perfetta per chi ama l’avventura e le escursioni impegnative. Questa sezione, non a caso, è nota per il “Nido dell’Aquila”, un tratto incredibilmente ripido e suggestivo.

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Che differenza c’è tra New York e Manhattan

Molti turisti, e persino alcuni newyorkesi, utilizzano i termini Manhattan e New York come se fossero intercambiabili. In realtà, c’è una distinzione fondamentale. Manhattan, infatti, si riferisce al distretto più famoso, il cuore pulsante e luogo iconico di New York City, e rappresenta solo una parte di questa città, famosa in tutto il mondo per le sue mille sfaccettature.

New York: la metropoli a cinque distretti

La città di New York è composta da cinque distretti differenti: Manhattan, Brooklyn, il Queens, il Bronx e Staten Island. Questi quartieri, o boroughs, come vengono definiti in inglese, costituiscono la vera essenza della città, una metropoli che accoglie oltre otto milioni di persone, proveniente da tutto il mondo, e che si sviluppa su una superficie di 789 chilometri quadrati.

Ognuno di questi cinque grandi distretti ha una sua grande personalità e le attrazioni meritano di essere scoperte, per cui limitarsi a visitare solo Manhattan sarebbe un vero peccato, soprattutto per tutti coloro che vogliono conoscere a fondo l’autentico spirito newyorkese.

Manhattan: il cuore di New York

Manhattan, invece, si può definire il vero e proprio cuore pulsante di New York. È un’isola di circa 90 chilometri quadrati, tra il fiume Hudson e l’East River, collegata ottimamente al resto della città ed al New Jersey da numerosi ponti e tunnel.

Il distretto di Manhattan è senza ombra di dubbio il centro economico, culturale e turistico di New York, dove si trova la maggior parte delle attrazioni turistiche della città. Qui, ad esempio, si trovano alcuni dei luoghi più iconici, come la famosa e suggestiva  piazza Times Square, Central Park, una vasta parentesi di verde fra i grattacieli newyorkesi, l’Empire State Building, il primo edificio ad essere alto più di 100 piani ed inaugurato nel 1931, simbolo della città e della potenza industriale americana, oppure l’iconico Museo di Storia Naturale di New York, set del film di successo “Una Notte al Museo”.

Queste, e tante altre attrazioni, rendono l’isola di Manhattan una tappa fondamentale per chi decide di visitare la città di New York per la prima volta. Inoltre, questo distretto è suddiviso a sua vola in tre aree principali:

  • Upper Manhattan: che include il quartiere residenziale di Harlem, famoso per la sua forte cultura afroamericana, ma anche per la scena musicale Jazz che lo contraddistingue, e l’immenso e verde Central Park;
  • Midtown Manhattan: qui si concentrano i grattacieli e le istituzioni più importanti di New York, come l’Empire State Building, di si è parlato in precedenza, ed il Rockefeller Center, formato da ben 19 edifici commerciali, conosciuto in tutto il mondo per la pista di pattinaggio ed il maestoso albero di Natale installati durante il periodo dell’Avvento, che rendono unica l’esperienza di passare Natale a New York;
  • Lower Manhattan, questa zona è famosa per essere la sede dell’importante distretto finanziario della città di New York, con la presenza della Borsa di Wall Street, oltre che per il Memoriale dell’11 Settembre, un museo tanto imponente, quanto toccante e che racconta la storia del World Trade Center.

Manhattan e New York: perché questa confusione?

Molti visitatori identificano l’isola di Manhattan nella vera e propria città di New York City proprio a causa della presenza delle principali attrazioni turistiche appena elencate, ma anche per la più elevata densità di strutture ricettive e ristoranti, che rendono questo distretto la scelta più comoda per chi desidera visitare la Grande Mela.

Dunque, ciò che hanno in comune New York e Manhattan è che la seconda fa parte della prima, ma entrambe non sono complementari l’una all’altra. Quando si decide di vistare New York, conoscere tale differenza può far realmente risparmiare molto denaro. Ad esempio, si potrebbe pernottare nei quartieri del Queens o di Brooklyn, che fanno sempre parte di New York, ma che sono collegati ottimamente all’isola principale, zone dal fascino unico, che meritano di essere scoperte.

Skyline dell'isola di Manhattan, a New York City

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Skyline di Manhattan
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Lima: quando visitare la capitale del Perù

Lima, capitale del Perù, è una città con una duplice anima che arriva dritta al cuore di chi la visita. Da un lato la sua calma di millenni di storia che la caratterizza, dall’altro la vivacità caotica di una grande metropoli sudamericana. Arroccata su grandi scogliere che si affacciano senza timore sul maestoso Oceano Pacifico, la capitale peruviana pulsa al ritmo di una melodia che unisce l’antico al moderno, la tradizione all’innovazione, il passato al futuro. Se stai organizzando – o hai in programma – un viaggio in questa splendida zona del mondo, allora ti starai chiedendo anche qual è il momento migliore per visitarla. In questa guida, che descrive il clima e la temperatura a Lima, potrai trovare tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio il tuo viaggio. Pronto a prendere nota? Partiamo!

Clima a Lima: una panoramica completa

Quando si parla di meteo è sempre difficile stabilire con certezza le caratteristiche climatiche di una regione. Tuttavia, per quanto riguarda Lima, una cosa è certa: l’identikit climatico della capitale peruviana è davvero, davvero particolare. Di natura sub-tropicale e desertica, ogni annata presenta principalmente due stagioni:

  • Stagione calda, che va dal mese di dicembre al mese di maggio.
  • Stagione fredda, che va dal mese di giugno al mese di novembre.

L’elemento che rende il clima di Lima così particolare è la garúa, una nebbiolina perenne che va da giugno a settembre e che deposita goccioline di rugiada al suolo. Nonostante Lima si trovi a pochi gradi dall’Equatore, il clima è arido e mite; una condizione dovuta alla Humboldt, una corrente fredda marina che arriva direttamente dalloceano. Le temperature medie di Lima oscillano da un minimo di 14° gradi a un massimo di 29° senza manifestare picchi estremi di caldo o freddo. Per scoprire il momento migliore per visitare la capitale del Perù, ecco una panoramica precisa delle due stagioni che la caratterizzano.

Stagione calda: dall’oceano alle grandi celebrazioni culturali

Da dicembre a maggio, l’estate abbraccia con le sue giornate soleggiate e il suo clima mite le bellezze di Lima. Le temperature variano tra i 20°C e i 29°C, rendendo questo un ottimo periodo per visitatori e locali che vogliono godersi le meraviglie offerte dalla costa e dall’oceano. In questo momento dell’anno i cieli si ripuliscono di quel grigiore che caratterizza la stagione fredda, tingendosi di un celeste brillante e lasciandosi alle spalle i nuvoloni. Durante la stagione calda le spiagge pullulano di surfisti a caccia dell’onda perfetta, di nuotatori appassionati e, in generale, di amanti del grande blu. Soprattutto le spiagge di Miraflores e Barranco fanno da palcoscenico alla vita della città che si anima con eventi, feste e attività. Non solo mare, la stagione calda a Lima offre molto anche agli appassionati dell’alta quota, tanto che da qui partono una serie di escursioni che ti porteranno a esplorare antichissime rovine precolombiane (come Pachacamac) oppure, se ami immergerti nella natura, ti porteranno a paradisi naturali come quello di Paracas. Durante la stagione calda il calendario di Lima si riempie di eventi e celebrazioni importanti, in queste giornate la gioia e il brio invadono le strade di Lima accendendo di vita l’intera città. Le più importanti sono:

  • L’anniversario di Lima: ogni anno, il 18 gennaio, Lima festeggia “il suo compleanno”. Una festa molto sentita e vissuta con enorme entusiasmo da parte di tutti i locali e che vuole celebrare la fondazione della capitale, avvenuta per mano di Francisco Pizarro nel 1535. In questi giorni la città, supportata anche dal clima mite della stagione estiva, offre eventi, parate, concerti ed esibizioni di balli popolari che invadono il centro storico. Un’occasione imperdibile per toccare con mano l’identità culturale di Lima e, in generale, del Perù.
  • Il Festival Mistura: durante la stagione calda si celebra Il Festival Mistura, nonché l’evento culinario più celebre e importante di tutto il Perù. Anche se in passato si celebrava in settembre, ora, sempre più spesso, viene organizzato i primi mesi dell’anno. Questo festival è d’obbligo per scoprire la tradizione gastronomica peruviana.
  • Virgen de la Candelaria: in febbraio i peruviani celebrano la festa della Virgen de la Candelaria, portando tra le strade di Lima gioia e brio. Bande, parate ed esibizioni di danza folcloristica riempiono la città. Tra le tradizioni più importanti troviamo la danza Diablada, che rappresenta la lotta tra il bene e il male e viene messa in scena dai ballerini con coreografie e costumi che simulano questa lotta tra angeli e demoni.
Abitante di Lima con abito tradizionale

Fonte: iStock

Il celebre Festival Mistura a Lima, in Perù

Stagione fredda: garúa, musei e grandi eventi nazionali

Dopo aver scoperto le caratteristiche della stagione calda, è il momento di scoprire quelle della stagione fredda, in modo da organizzare il tuo viaggio al meglio. Da giugno a settembre, le temperature medie calano oscillando tra i 14°C e i 19°C e la famosa garúa – la nebbiolina di cui ti parlavamo all’inizio di questo articolo – pervade la città dandole un tocco malinconico che si aggiunge al grigiore del cielo annuvolato che caratterizza questa stagione. Nonostante queste condizioni possano perdere presa sugli amanti del mare, del sole e della vita balneare, l’inverno a Lima gode di un fascino e di atmosfere uniche. In questi mesi il clima a Lima è caratterizzato dall’assenza di precipitazioni ma, grazie all’umidità e alla brezza dell’oceano, le giornate rimangono fresche regalando una condizione ideale per chi ama visitare le città con un clima mite. Durante la stagione fredda, la maggior parte del turismo balneare migra altrove, lasciando spazio solo a qualche surfista temerario che cerca di domare la furia dell’oceano. Questo rende le spiagge di Lima un vero spettacolo mozzafiato, da ammirare in tutta la loro bellezza e la loro solitudine. In inverno Lima è un fiore che sboccia negli spazi chiusi: musei e gallerie d’arte offrono riparo dalla nebbia e avvolgono i visitatori con il calore dell’arte. Se visiti Lima in questo periodo, un giro al Museo Larco, con la sua incredibile collezione di arte precolombiana, e al MALI sono davvero d’obbligo. Nonostante le condizioni climatiche più avverse della stagione fredda, Lima – tra giugno e settembre – si riempie di eventi culturali e tradizioni folcloristiche, pertanto, se stai organizzando il tuo viaggio in uno di questi mesi, potresti trovarti in mezzo a una di queste grandi feste:

  • Festa di San Pedro e San Pablo: celebrata in giugno, è una festa religiosa molto sentita, soprattutto nei distretti costieri come Chorrillos e Callao, dalla comunità di pescatori. La festa inizia con una funzione religiosa e prosegue con una processione che conduce la statua di San Pedro, patrono dei pescatori, al mare.
  • Festa di Santa Rosa da Lima: una seconda tradizione religiosa – questa volta celebrata in agosto – è la Festa di Santa Rosa da Lima ed è uno degli eventi religiosi più importanti della capitale. Durante la festa, la patrona del Perù viene celebrata nel suo santuario e poi la festa prosegue sulle strade della città.
  • Giorno dell’Indipendenza: nonostante l’inverno di Lima, la festa che celebra l’indipendenza peruviana resta una delle festività più celebri e famose di tutta la capitale. La città si colora di rosso e bianco, si riempie di parate e, il 28 luglio, si ascolta il discorso del Presidente della Repubblica.

Il clima a Lima: qual è il periodo migliore?

Come avrai intuito, non c’è una risposta definitiva alla domanda “Qual è il periodo migliore per visitare Lima?”. Tutto dipende dalle tue preferenze di viaggio e da ciò che ami fare. Mentre di solito si parla di 4 stagioni, nel caso di Lima la scelta ricade su due stagioni principali: quella calda e quella fredda. Entrambi i periodi illuminano la città di un’aura diversa, di un fascino distinto. Nella stagione calda puoi goderti le esperienze offerte dalle zone costiere, in quella fredda puoi godere delle ricchezze culturali che offre la capitale peruviana. Qualsiasi sia la tua scelta, Lima saprà conquistarti con il suo fascino antico e la sua modernità in evoluzione.

Per organizzare al meglio il tuo viaggio ecco uno schema riassuntivo del clima e temperatura di Lima da tenere a mente quando pianificherai il tuo itinerario nella meravigliosa capitale del Perù.

  • Stagione calda: da dicembre a maggio. Temperature tra i 20°C – 29°C con giornate soleggiate, cieli tersi e clima secco. Il momento ideale per attività balneari ed escursioni nella natura. Eventi principali: festival gastronomici come Mistura, concerti e attività culturali all’aperto.
  • Stagione fredda: da giugno a novembre. Temperature tra i 14°C – 19°C con giornate caratterizzate da una nebbia costante, cieli grigi e clima fresco e umido senza pioggia. Il momento perfetto per scoprire le gallerie e i musei della città e immergersi nei suoi eventi culturali e religiosi.
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Consigli metropoli Parigi Viaggi viaggiare

Direzione Parigi: cosa mettere in valigia

La valigia per un viaggio direzione Parigi, bellissima capitale francese, è un elemento essenziale per vivere nel migliore dei modi la visita di questa affascinante metropoli.

Organizzare al meglio la valigia per la visita della città delle luci è molto importante in quanto si tratta di una città dal clima estremamente variabile, in quanto colpita dalle correnti provenienti dall’Atlantico e dal Mar Mediterraneo, che potrebbero far variare velocemente le condizioni meteorologiche, con frequenti piogge. Proprio per questo, è bene non farsi cogliere di sorpresa!

Cosa mettere in valigia, quindi, per un viaggio a Parigi?

Un aspetto fondamentale per chi vuole scoprire la città passeggiando, fra le sue affascinanti vie e scoprire angoli nascosti, è sicuramente quello di munirsi di scarpe comode. Si possono utilizzare semplici sneakers, magari con una suola alta e più ammortizzata, oppure ci si può affidare a scarpe dedicate alla camminata, acquistabili in diversi negozi sportivi.

La città è un vero paradiso per gli amanti dell’arte e dei monumenti, con centinaia di attrazioni storiche e artistiche imperdibili. In Scarpe con i tacchi o, ad esempio, i mocassini possono essere entrare in valigia ed essere utilizzati per eventuali occasioni più formali, come le serate galanti. Parigi ha veramente tanto da offrire ai suoi visitatori e sarebbe un peccato non approfittarne.

Una volta messe in valigia queste scarpe, è il turno degli indumenti. La posizione geografica di Parigi e le correnti che la colpiscono, la rendono una città piuttosto fresca, quindi è bene non arrivare troppo scoperti. Può capitare, infatti, che da un clima fresco si passi ad una calura improvvisa nel giro di poche ore. Per evitare spiacevoli sorprese, è bene avere in valigia un abbigliamento vario.

Le t-shirt e le magliette vanno benissimo, ma allo stesso tempo è consigliabile avere con sé anche delle felpe, dei maglioni, a seconda anche della stagione in cui si decide di visitare la città, o dei gilet. Questi capi vanno bene soprattutto per la sera, quando per le vie della città si respira un’aria decisamente più fresca. Quindi, vestirsi a cipolla è la soluzione ideale per scoprire Parigi e le sue imperdibili attrazioni.

Per non rimanere sorpresi da eventuali piogge, si consiglia anche di mettere in valigia un piccolo ombrello da borsa e/o una giacca impermeabile, che occupa poco posto e può essere portata sempre con sé anche durante le camminate giornaliere.

Valigia aperta con indumenti e lista delle cosa da inserire al suo interno

Fonte: iStock

Cosa mettere in valigia per un viaggio a Parigi?

Ma non è tutto. Per completare la valigia direzione Parigi, bisogna pensare ad alcuni accessori fondamentali, che non bisogna dare per scontato e che in viaggio potrebbero aiutare moltissimo. Ecco una breve lista di accessori che potrebbe essere d’aiuto:

  • Accessori personali: si tratta, ad esempio, di quegli accessori da toeletta, che in un viaggio non dovrebbero mancare mai. Sono, ad esempio, prodotti personali come lo spazzolino, eventuali prodotti per l’igiene personale e la cura della pelle, come, ad esempio, creme solari per proteggersi dal sole durante le camminate in città, oppure determinati trucchi di base. Da non dimenticare a casa un buon cappello, per proteggersi dal sole o dal freddo, e gli occhiali da sole;
  • Accessori high-tech: gli irrinunciabili, soprattutto per un viaggio a Parigi, durante il quale si scatteranno centinaia di fotografie dei tesori artistici e storici cittadini. Quindi, assolutamente da non dimenticare cavi per la ricarica dello smartphone, della macchina fotografica e/o del computer. Essenziale durante la giornata anche una power bank, quindi una batteria portatile da utilizzare in caso di telefono scarico. Inoltre, in una valigia preparata ad hoc per un tour di Parigi, non possono mancare gli adattatori per le prese francesi per l’elettricità. Come in Germania, infatti, e in diversi altri paesi europei, anche in Francia si utilizzano prese di tipo C.

Inoltre, per portare con sé tutti questi accessori, oltre che una borraccia termica, per tenere al caldo o al freddo acqua e bevande (a seconda della stagione), non bisogna dimenticarsi di mettere in valigia un piccolo zaino, che occupi poco spazio e che si possa indossare durante la visita di Parigi senza particolari problemi.

Con questa lista, ogni visitatore sarà pronto per godersi al massimo una breve vacanza alla scoperta di Parigi, senza farsi cogliere impreparato da eventuali cambiamenti climatici o dalle situazioni che si possono incontrare durante la visita.

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Saburtalo Tbilisi: cosa vedere e cosa fare in questa zona

Siamo a Tbilisi, la Capitale della Georgia, esattamente a Saburtalo, un quartiere che è conosciuto per lo Zoo di Tbilisi e per il Giardino Rosso, oltre che per la presenza del Palazzo Olimpico e del Palazzetto dello Sport. Una zona da conoscere, da vedere almeno una volta nella vita, per scoprire il passato della città mediante l’architettura. Del resto, Tbilisi è una metropoli che rimanda un’immagine di sé ben chiara, con un mix di stili che ne testimoniano la storia, raccontandola visivamente. Vediamo cosa fare e cosa vedere a Saburtalo a Tbilisi, il “quartiere studentesco”.

Saburtalo Tbilisi, storia e informazioni

Visitare Tbilisi, la Capitale della Georgia, è un’occasione per conoscere la storia di un Paese con un passato difficile. Siamo nel cuore del Caucaso, e ogni quartiere della città è pieno di storia e di fascino, tra caffè e locali avant-garde, ma anche edifici dall’architettura sovietica. Raggiungere Saburtalo non è difficile, poiché è servita dalla metropolitana di Tbilisi: le linee sono tre, e la seconda porta a Saburtalo (la seconda, la linea verde).

Prima di tutto, Saburtalo è la più grande della zona centrale, e la sua architettura cambia in base alla zona: per esempio, nei pressi della Metro Medical Centre mostra tutto il suo splendore, ma vicino al Palazzo dello Sport si notano i grandi palazzi. Marjanishvili dista appena 9 minuti in auto e, secondo i viaggiatori, è tra le zone da scoprire a Tbilisi, molto trendy. Da non perdere anche via Agmashenebeli, sempre a 10 minuti di auto. La zona rimane in ogni caso ben servita anche dal trasporto pubblico e non solo: si può alloggiare a Saburtalo, data la presenza di diversi hotel e appartamenti, tra cui alcune strutture luxury e con servizi pensati per offrire il massimo del comfort.

Cosa vedere e cosa fare a Saburtalo Tbilisi

Immergiamoci nell’atmosfera di Saburtalo: come visto, è molto amata dai giovani, anche per la vicinanza ad alcune delle strutture più apprezzate, tra cui il Palazzo Olimpico (qui si disputano tornei sportivi, come calcetto o wrestling), o ancora il Palazzetto dello Sport, dove non mancano partite di basket e concerti da prenotare. Partendo da qui, si può raggiungere lo Zoo di Tbilisi in appena 9 minuti di auto: è il più antico e il più grande della Georgia, fondato nel 1927,

Da non perdere in alcun modo, per tutti coloro che sono interessati all’architettura sovietica, la zona di Nutsubidze, proprio nel quartiere di Saburtalo. Come anticipato, l’architettura cambia a seconda dei luoghi: a Nutsubidze si trovano i cosiddetti Sky Bridges, ovvero i vecchi edifici in stile sovietico, un complesso residenziale con tre blocchi abitativi. A due passi dalla metro Saburtalo, uno spaccato del cosiddetto Brutalismo.

Il quartiere è un punto di partenza, dunque, per scoprire l’anima di Tbilisi, ed è in una zona strategica, vicina a molte delle attrazioni da inserire nel proprio itinerario per andare alla scoperta della Capitale della Georgia: il Ponte della Pace si trova ad appena 11 minuti di auto da Saburtalo, e i minuti di percorrenza sono uguali per la Basilica Ortodossa di Anchiskhati, la Chiesa più antica della Capitale. Ci si trova, inoltre, a 12 minuti dal Museo della Georgia, per fare un tuffo nel passato del Paese, con reperti che risalgono fino al 3000 a.C.. L’ultimo piano, invece, propone il Museo dell’Occupazione Sovietica: uno spaccato di storia.

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Bangkok, la capitale tra futuro e tradizione

Bangkok è la vibrante e affascinante capitale della Thailandia, una città che incanta e sorprende con il suo straordinario mix di modernità e tradizione.

La città di Bangkok, che si trova lungo il fiume Chao Phraya, è una metropoli in costante evoluzione, dove i grattacieli futuristici si ergono accanto ai templi antichi, e i mercati tradizionali  e piccole case, che sembrano appartenere ad un’altra epoca, convivono con i centri commerciali di lusso. Ecco come andare alla scoperta di Bangkok e scoprire le sue attrazioni principali, la sua cultura unica e fornendo consigli pratici per organizzare al meglio il viaggio in questa grande città simbolo del sud est asiatico.

Le origini: storia e cultura di Bangkok

Fondata nel 1782, Bangkok è diventata la capitale della Thailandia sotto il regno dell’antico Re Rama I. Da allora, la città ha vissuto una crescita esponenziale, passando da essere un piccolo villaggio di pescatori fino a diventare una delle metropoli più dinamiche ed importanti del continente asiatico. La storia di Bangkok, inoltre, è strettamente legata alla dinastia Chakri, che continua a governare il paese ancora oggi.

La cultura di questa metropoli è una fusione unica di influenze thailandesi, cinesi, indiane ed occidentali. La città è molto conosciuta anche per la sua ospitalità ed il sorriso dei suoi abitanti, conosciuti come il “sorriso thailandese”. La religione predominante in città, come del resto nell’interna Thailandia, è il Buddhismo Theravada, i cui ideali caratterizzano la vita quotidiana e le tradizioni dei cittadini locali.

Skyline di Bangkok all'alba, con grattacieli futuristici in primo piano

Fonte: iStock

Skyline di Bangkok all’alba

Cosa vedere a Bangkok: le attrazioni principali

Il Grande Palazzo Reale e Wat Phra Kaew

Il Grande Palazzo Reale è senza dubbio una delle principali attrazioni della città di Bangkok. Il complesso venne costruito nel 1782, quando questi edifici servivano come residenza ufficiale del Re di Thailandia. All’interno del palazzo reale si trova il Wat Phra Kaew, il Tempio del Buddha di Smeraldo, che ospita la statua del Buddha più venerata di tutto il Paese. La visita al Grande Palazzo Reale è in grado di trasportare i visitatori in un viaggio nel tempo, alla scoperta della storia della monarchia thailandese, osservando anche l’affascinante architettura tradizionale thai.

Il tempio di Wat Arun

Conosciuto come il tempio dell’alba, Wat Arun è uno dei templi più iconici della città di Bangkok. Il tempio si trova sulla riva occidentale del fiume Chao Phraya ed è famoso per la sua imponente prang, ovvero la sua torre centrale, decorata con mosaici di porcellana colorata unici nel loro genere. La salita alla cima della torre offre una vista spettacolare sulla città e sul fiume, rendendo Wat Arun un luogo imperdibile per i visitatori e per osservare Bangkok da un’angolatura differente.

Il Buddha sdraiato al tempio di Wat Pho

Il tempio Wat Pho, anche conosciuto come Tempio del Buddha Sdraiato, è un altro tempio assolutamente imperdibile a Bangkok. Il tempio ospita una gigantesca statua dorata del Buddha sdraiato, lunga 46 metri e alta 15 metri, che viene visitata quotidianamente da centinaia di turisti e credenti provenienti non solo dalla Thailandia, ma da tutto il mondo.

Wat Pho è anche il luogo di nascita del tradizionale massaggio thailandese ed i visitatori possono godere di un autentico massaggio rilassante all’interno del tempio, previa prenotazione, che può avvenire comodamente online e che si consiglia di effettuare a causa del grande afflusso di interessati a questa pratica.

Fotografia interna del tempio di Wat Pho, con la famosa statua del Buddha Sdraiato in oro

Fonte: iStock

Famosa statua del Buddha Sdraiato, nel tempio di Wat Pho

Mercati e vita notturna della capitale

Bangkok è famosa anche per i suoi mercati vivaci e colorati, che sono in grado di offrire un’esperienza di shopping unica per i visitatori della città. Tra i più famosi ci sono il Chatuchak Market, uno dei mercati all’aperto più grandi del mondo, nel quale è possibile trovare assolutamente di tutto ed è diviso in diverse zone, all’interno delle quali è possibile trovare addirittura diverse specie di animali vivi. Inoltre, è famoso Bangkok il mercato notturno di Patpong, noto per la sua atmosfera vivace e le sue bancarelle di artigianato locale e dove è possibile acquistare souvenirs.

Inoltre, la vita notturna di Bangkok è altrettanto vibrante, con una vasta gamma di opzioni che vanno dai bar sui tetti dei grattacieli, i rooftop bar come lo Sky Bar al Lebua State Tower, ai club di musica elettronica e ai locali di cabaret. C’è anche la famosa Khao San Road, strada punto di riferimento per i backpackers, ricca di bar, ristoranti, bancarelle di street, locali notturni e tanto altro.

Consigli pratici per il viaggio

Quando visitare Bangkok
Il clima di Bangkok è tropicale, con tre principali stagioni: la stagione calda (marzo-maggio), la stagione delle piogge (giugno-ottobre) e la stagione fresca (novembre-febbraio). La stagione fresca è il periodo migliore per visitare la città, con temperature più miti e meno umidità.

Come muoversi a Bangkok

Muoversi a Bangkok può rappresentare una vera e propria sfida a causa del traffico intenso, ma ci sono diverse opzioni di trasporto disponibili. È consigliabile, ad esempio, utilizzare diverse app di trasporto, molto utilizzate nel sud est asiatico, come Grab e Bolt, che consentono di evitare eventuali incomprensioni ed ottenere tariffe trasparenti.

La rete di trasporti pubblici di Bangkok, inoltre, è in continua espansione e modernizzazione. Oltre ai classici taxi ed i tradizionali e comuni tuk-tuk, infatti, la città è servita da una metropolitana efficiente, conosciuta con la sigla MRT, e da un sistema di treni sopraelevati, chiamata BTS Skytrain. Questi mezzi collegano le principali aree urbane della città. Inoltre, il recente lancio del treno ad alta velocità e la prevista espansione dell’aeroporto di Suvarnabhumi sono segni del continuo sviluppo infrastrutturale della città.

Dove alloggiare a Bangkok?

Bangkok è una città che offre una vasta gamma di opzioni di alloggio. È possibile trovare che vanno dagli ostelli economici agli hotel di lusso. Le aree più ricercate sono quelle di Sukhumvit, Silom e Sathorn, che sono tra le più popolari per i turisti, grazie alla loro posizione centrale e alla vicinanza ai principali punti di interesse della città.

Bangkok è una città magica, che incanta con il suo mix unico di tradizione e modernità. Dalle antiche meraviglie dei suoi templi ai grattacieli futuristici che dominano la skyline, la capitale thailandese offre un’esperienza di viaggio senza eguali nel sud est asiatico. Con la sua cultura vibrante, la deliziosa cucina tradizionale ed una gamma infinita di attrazioni, Bangkok è una destinazione che promette di lasciare un’impronta indelebile nel cuore di ogni visitatore. Organizzare un viaggio a Bangkok significa prepararsi a un’avventura ricca di scoperte, emozioni e ricordi indimenticabili.

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L’eccezionale scoperta nel cuore della metropoli

Una nuova straordinaria scoperta archeologica è avvenuta nel cuore di una metropoli europea, al di sotto di un cantiere edile.

Una zona, peraltro, già interessata da un altro eccezionale ritrovamento lo scorso anno quando era tornato alla luce uno spettacolare mosaico romano, tra il più grande rinvenuto in città negli ultimi 50 anni.

Lo scavo archeologico sensazionale a due passi dal London Bridge

Siamo a Londra, a pochi passi dalla stazione di London Bridge, nel grande cantiere “Liberty of Southwark” a Borough, nei pressi della riva sul del Tamigi.

Si tratta di una zona oggetto di un significativo progetto di riqualificazione edilizia e urbana con la costruzione di negozi, abitazioni e uffici per conto della Landsec e Transport for London (TfL) che, ormai, è diventata un caso di studio a livello mondiale.

Infatti, dopo il già citato mosaico, è riaffiorato anche un antico mausoleo romano, risalente a duemila anni fa, con le strutture murarie intatte e mosaici di pregevole fattura e disegno: un monumento funerario che accoglieva gli appartenenti alle famiglie ricche della Londra di epoca romana.

Il mausoleo è stato subito definito dall’équipe del Museum of London Archaeology (MOLA) come “il mausoleo romano più intatto e raro mai scoperto nel Regno Unito“.

Ma questo non è l’unico motivo di stupore. Infatti, stanno riaffiorando dagli interri numerosi reperti che destano meraviglia: sono oltre cento monete, frammenti di ceramica, strumenti di metallo e tegole decorative.

Il Guardian, inoltre, ha riportato che nella zona circostante hanno rivisto la luce più di 80 sepolture romane, prive di resti umani ma custodi di ceramiche, braccialetti di rame, perline in vetro e anche un pettine rosso.

Catherine Rose, consigliere comunale del London Borough of Southwark, ha dichiarato con orgoglio: “La scoperta di questo mausoleo romano e dei suoi mosaici testimonia la ricchezza del nostro passato“.

Il mausoleo, una meraviglia in più a Londra

I resti del mausoleo, che sarà restaurato ed esposto al pubblico andando ad aggiungersi al cospicuo patrimonio monumentale londinese, includono le pareti e la pavimentazione interna al cui centro desta meraviglia un notevole mosaico circondato da una piattaforma rialzata su cui trovavano posto le sepolture.

Intatti rimangono anche i gradini che portavano ai piani inferiori.

I primi dati raccolti dagli studiosi fanno pensare che l’edificio abbia subito importanti modifiche durante la sua esistenza: gli archeologi hanno trovato un secondo mosaico direttamente sotto al primo, anch’esso con un fiore al centro da cui si diramano cerchi concentrici incastonati in un pavimento realizzato con piccole tessere rosse.

Le murature dell’imponente struttura vennero probabilmente smantellate durante il Medioevo per essere impiegate altrove: tuttavia, i segni indicano con chiarezza che si trattava di un edificio a due piani la cui imponenza richiedeva robuste contrafforti agli angoli per sostenerlo.

Antonietta Lerz, archeologa senior presso MOLA, ha spiegato: “Questo sito relativamente piccolo a Southwark è un microcosmo per le mutevoli fortune della Londra romana, dalla prima fase del sito in cui Londra si espande e l’area vanta edifici romani riccamente decorati, fino al tardo periodo romano quando l’insediamento si restringe e diventa uno spazio più tranquillo dove le persone ricordano i loro morti. Fornisce un’affascinante finestra sulle condizioni di vita e lo stile di vita in questa parte della città nel periodo romano”.

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Chaco Canyon, una delle prime metropoli della storia

Il mondo d’oggi è costellato di metropoli che sono una più intrigante dell’altra, ovvero quelle città che nell’accezione moderna hanno notevoli dimensioni, specie se caratterizzata da una dinamica vita sociale, economica, culturale. Ma quale è stata la prima in assoluto?

Le opinioni degli esperti su questo argomento sono un po’ dibattute. C’è chi ritiene che sia stata Roma antica che superò il milione di abitanti. Ci sono altrettanti studiosi che sostengono che la prima metropoli della storia fu Catalhoyuk, in Turchia, che risale a 9500 anni fa. Poi ci sono gli esperti che invece sono convinti che Alessandria d’Egitto fu la prima metropoli cosmopolita al mondo. E poi ancora dei conoscitori che dichiarano che ad esserlo sia stato Chaco Canyon, nel Nord America, ed è proprio di quest’ultimo che vi vogliamo parlare.

Un po’ di storia su Chaco Canyon

Chaco Canyon è forse il più importante mistero archeologico del Nord America ed ed è legato alla storia degli Anasazi, una civiltà nativa che ha lasciato moltissime tracce prima di scomparire completamente. Oggi è un prestigioso sito archeologico che si trova negli Stati Uniti, e precisamente a Four Corners County, l’unico punto dove si incontrano quattro Stati del Nord America: il New Mexico, l’Arizona, il Colorado e lo Utah.

Attualmente è una zona arida e abbandonata, ma fino circa 800 anni fa era fertile e abitata da questa popolazione che visse tra il VII secolo e la fine del XIII secolo. Anche se a dire la verità vi sono tracce dei loro antenati risalenti al 1500 a.C., ma questa vera e propria civiltà si sviluppò propriamente nel X secolo.

Un’area che, nel 1250, venne in gran parte abbandonata, anche se un recente studio ha stabilito che questa tribù nativa, come successe per i Maya, non sopravvisse alla siccità causata dal riscaldamento globale, finendo per estinguersi. Altrettanti studiosi sostengono che la violenza e la guerra hanno spinto questa popolazione al cannibalismo: sono stati ritrovati corpi smembrati. Insomma, quel che è certo è che l’origine e il declino di questa popolazione è ancora in discussione.

Il Chaco Canyon oggi

Il Chaco Canyon oggi è una raccolta di quasi 3.600 siti archeologici e anche un monumento nazionale americano divenuto poi National Historical Park. Classificato persino patrimonio mondiale dell’UNESCO, è il più importante sito archeologico precolombiano del Messico settentrionale .

Molte delle costruzioni presenti sono allineate secondo i cicli solare e lunare, il che indica un certo grado di avanzamento di questa civiltà per le osservazioni astronomiche e l’architettura. Sfortunatamente, però, i siti culturali sono fragili e il rischio di erosione causato dai turisti ha portato, per esempio, alla chiusura al pubblico di Fajada Butte, una collina che, nonostante non ci sia una fonte d’acqua, conserva rovine di piccole abitazioni rupestri.

I luoghi del Cacho Canyon sono considerati sacri da tempo immemore e si trovano tra il Canyon Centrale, che contiene i più grandi complessi di questo sito, e gli Esterni dove sorgono alcune delle più interessanti Grandi Case.

Le Grandi Case sono degli enormi complessi che rappresentavano il fulcro dello stile architetturale e religioso del popolo. Molti complessi del Chaco Canyon possiedono una media di 200 case ognuno, con punte di 700. Dimore ben progettate e che spesso raggiungevano i quattro o cinque livelli. C’erano poi le strutture religiose, note come kiva, che venivano costruite in proporzione al numero delle abitazioni di un pueblo (termine con cui i primi esploratori spagnoli identificavano lo stile di vita degli Anasazi).

Decisamente interessante è il complesso del Pueblo Bonito (“Bel Villaggio”) che copre quasi 8000 m², include 650 case ed è la più spaziosa delle Grandi Case.

In sostanza, il Chaco Canyon con i suoi enormi edifici e la sua dimensione metropolitana ha attirato per decenni le curiosità della comunità scientifica. Per questo in molti si chiedono come hanno fatto le popolazioni a superare i vari ostacoli naturali e a trasportare i materiali necessari alla costruzione della città. Stando alle recenti rivelazioni di alcuni esperti provenienti dalla Colorado University, avrebbero utilizzato delle ingegnose cinghie legate al cranio.