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Queste sono le città con il maggior numero di grattacieli al mondo

Per i viaggiatori appassionati di architettura, skyline futuristici e visite panoramiche, ciascuna di queste 10 metropoli offre uno spettacolo unico. Queste sono le 10 città del mondo con il maggior numero di grattacieli completati, definiti come edifici abitabili alti almeno 150 metri, secondo il database ufficiale del Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH).

Il CTBUH è l’organizzazione di riferimento internazionale no profit per la documentazione degli edifici alti, con informazioni dettagliate sulle misure architettoniche, l’altezza, lo stato di completamento e i record ufficiali.

L’elenco è aggiornato a metà 2025 e copre le città con almeno 100 grattacieli. Ogni paragrafo della classifica, dal decimo al primo posto, include il numero di edifici ≥150m, il grattacielo più alto e alcuni dettagli caratteristici.

Questa classifica CTBUH mostra come la Cina domini il panorama mondiale dei grattacieli: tre città – Hong Kong, Shenzhen e Guangzhou – occupano le prime cinque posizioni. Dubai e New York restano simboli globali della modernità architettonica, mentre metropoli emergenti come Wuhan e Chongqing continuano a crescere vertiginosamente.

10. Chongqing, Cina

Con 149 edifici completati alti almeno 150m: Chongqing è la decima città al mondo per numero di grattacieli. Situata nel sud-ovest della Cina, si è sviluppata rapidamente negli ultimi due decenni. Il grattacielo completato più alto in città è il Raffles City Chongqing T3N, che raggiunge i 354 m, dominando lo skyline del centro urbano.

9. Tokyo, Giappone

Con 175 edifici completati ≥150m: Tokyo, la giapponese metropoli moderna per eccellenza, occupa il nono posto. Tra i suoi grattacieli più alti figurano edifici residenziali e direzionali, affiancati dal più alto edificio della città Mori JP Tower, completato nel 2023 con 327m.

8. Wuhan, Cina

Con 193 grattacieli completati alti almeno 150m: Wuhan, soprannominata la “Chicago della Cina” per la sua posizione strategica e il suo ruolo di importante snodo dei trasporti nella Cina centrale, ha recentemente superato Kuala Lumpur per numero di edifici alti. La città ospita diversi “supertall”, tra cui il progetto Wuhan Greenland Center (476m).

7. Kuala Lumpur, Malesia

Con 193 edifici completati ≥150m, Kuala Lumpur vanta uno skyline iconico con le Petronas Twin Towers 1-2 (451.9m) e il nuovo Merdeka 118, completato nel 2023 e alto 679m. Kuala Lumpur è la città più alta della Malesia e la quinta città più alta in Asia.

6. Shanghai, Cina

198 grattacieli completati alti almeno 150m mettono Shanghai è al sesto posto di questa classifica. Il suo skyline futuristico dominato dalla Shanghai Tower con 632m su 128 piani, è il grattacielo più alto della Cina ed il terzo più alto al mondo, dopo il Burj Khalifa a Dubai ed il Merdeka 118 a Kuala Lumpur.

5. Guangzhou, Cina

204 sono gli edifici completati maggiori o uguali a 150m a Guangzhou, importante città del delta del fiume delle Perle. Il più iconico è il Guangzhou CTF Finance Centre, alto 530m, terzo edificio più alto in Cina e ottavo al mondo. Sebbene la Canton Tower arrivi a 600m, essa è una torre e non considerata edificio abitabile.

4. Dubai, Emirati Arabi Uniti

Grattacieli ≥150m: 270 edifici completati a Dubai. Questa metropoli occupa la quarta posizione globale, con una concentrazione impressionante di edifici alti.

Il Burj Khalifa è l’edificio più alto al mondo.

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Vista aerea della città di Dubai

Il fiore all’occhiello è il Burj Khalifa, l’edificio più alto al mondo con 828 m e 163 piani, inaugurato nel 2010.

3. New York City, Stati Uniti

317 sono i grattacieli completati (alti almeno 150 m) a New York. La città è al terzo posto e rappresenta il centro storico della verticalità: il One World Trade Center, alto 541m su 104 piani, domina Manhattan, completato nel 2014 come simbolo di rinascita e resilienza.

2. Shenzhen, Cina

444 grattacieli completati alti almeno 150m a Shenzhen che si conferma al secondo posto mondiale, con un boom edilizio inarrestabile. Il Ping An Finance Centre, alto 599m, è il suo grattacielo più alto, completato nel 2017 e contribuisce a consolidare l’immagine della città come il cuore finanziario emergente della Cina.

1. Hong Kong, Cina

Con 569 edifici completati (alti almeno 150m) Hong Kong guida la classifica globale. Il grattacielo più alto è l’International Commerce Centre con 484m su 108 piani, completato nel 2010. La città ovviamente detiene anche i record di città più alta in Asia e in Cina.

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Viaggi sotto il sole rovente: le città europee dove l’estate è diventata (troppo) lunga

Una volta c’era l’estate. Tre mesi: giugno, luglio, agosto. Sandali, gelati, ventagli nei musei e un’aria di leggerezza collettiva che sapeva di libertà e salsedine. Ora, invece, c’è la stagione del caldo eterno, un’estate che si allunga, si espande, si incolla addosso per mesi e mesi, lasciandoci sudati e confusi da maggio a ottobre.

No, non è solo una sensazione. Lo dice la scienza: l’estate, quella con temperature sopra i 32°C, in alcune città europee dura anche cinque mesi. Non più una parentesi dorata, ma un capitolo intero, estenuante, che sta cambiando il volto delle nostre metropoli.

Lo ha scoperto un team di esperti della ONG Climate Resilience for All, che per quattro anni ha analizzato 85 città nel mondo, monitorando i giorni in cui si tocca la soglia dei 32 gradi. Spoiler: i mesi caldi non sono più tre, ma anche sette. E in alcune città tropicali, i 32°C spuntano praticamente in ogni stagione.

Atene, Lisbona, Madrid, dove il termometro non scende mai

Se pensavate che agosto ad Atene fosse tosto, preparatevi al plot twist. La capitale greca è la città europea con l’estate più lunga: 145 giorni sopra i 32°C. Quasi cinque mesi di caldo costante, da metà maggio a inizio ottobre, in cui il marmo dell’Acropoli scotta, le strade si svuotano e l’asfalto brilla come lava.

Atene è letteralmente una pentola a pressione. L’effetto isola di calore, causato dalla densità urbana, l’assenza di alberi e il cemento ovunque, rende tutto più difficile: dormire, camminare, respirare. La città si infiamma, e non nel senso romantico.

Segue Tirana, che con 143 giorni si piazza sul secondo gradino del podio mediterraneo. Poco dopo arriva Lisbona, elegante e in apparenza ventilata, che però combatte con un’estate che ormai dura 136 giorni. E poi c’è Madrid, dove il caldo inizia a fine maggio e saluta solo a settembre inoltrato. La capitale spagnola arriva a 119 giorni di caldo estremo, rendendo la “siesta” più necessaria che culturale.

Anche Parigi ha alzato bandiera bianca: oggi conta quasi tre mesi consecutivi oltre i 32°C, cosa che, fino a qualche anno fa, sembrava impensabile. Perfino Monaco di Baviera e Varsavia, città dal clima classicamente nordico, iniziano a vivere picchi termici che durano settimane. Tradotto: l’estate come l’abbiamo conosciuta è ufficialmente in crisi d’identità.

Perché il caldo non è solo fastidioso, ma pericoloso 

La domanda sorge spontanea: ma non è meglio un’estate lunga, dopotutto? Più giornate di sole, più serate all’aperto, più vacanze al mare? La risposta è no, almeno non così. Perché quello che stiamo vivendo non è un bonus estivo, ma un campanello d’allarme climatico.

Secondo lo studio, oltre quattro miliardi di persone sono state esposte l’anno scorso a temperature estreme prolungate, con conseguenze pesanti sulla salute, in particolare su anziani, bambini e persone con patologie croniche. Si registrano più ricoveri, più morti legate al caldo, più collassi dei sistemi sanitari e tutto questo accade in un contesto urbano che diciamolo non è stato progettato per reggere sei mesi di forno acceso.

Le città non sono pronte. Né a livello strutturale (poca ombra, zero ventilazione, asfalto a tappeto), né sociale (piani d’emergenza minimi, spazi di rifugio freschi assenti). Il caldo sta diventando un nemico pubblico, silenzioso ma spietato.

Secondo Kathy Baughman McLeod, CEO di Climate Resilience for All, l’estate che conoscevamo non esiste più. E bisogna agire in fretta: creare più aree verdi, progettare edifici che respirano, pianificare strategie per fronteggiare le ondate di calore. In pratica: cambiare il modo in cui viviamo le città.

E sì, se vi state chiedendo dove siano le città italiane in questo studio, non ci sono, ma nonostante ciò è facile immaginare che Roma, Napoli, Palermo stiano messi come, o peggio, di Atene e Madrid. L’aria bollente che ci sveglia a giugno e ci accompagna fino a ottobre ne è la prova quotidiana.

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Cosa vedere a Tokyo, tra grattacieli, templi e lanterne: la città dai mille volti

A rendere unico un viaggio a Tokyo non sono soltanto le attrazioni, ma anche e soprattutto le esperienze uniche e per tutti i gusti che offre in ogni suo quartiere. È la città dei contrasti, delle sorprese ad ogni angolo, dei grattacieli tra i più alti al mondo e dei templi silenziosi immersi nel verde più intenso, degli incroci più affollati e delle viuzze tra casette in legno e lanterne colorate. Tokyo è una metropoli che non dorme mai, affollata e sempre in movimento, ma che sa ancora sussurrare ricordandoci di rallentare, di assaporare i piccoli dettagli a passo lento.

Scopri in questa guida cosa non perdere assolutamente in un viaggio a Tokyo e quali esperienze vale davvero la pena vivere (anche le più assurde e particolari) immergendosi nella cultura giapponese più autentica.

Cosa vedere a Tokyo: 14 luoghi simbolo, dai più celebri ai meno noti

1. Asakusa e il Tempio Sensō-ji

Tappa imprescindibile durante un viaggio a Tokyo è uno dei simboli più celebri della città: il Tempio Sensō-ji, il luogo sacro buddista più antico e visitato della città. Sorge nel cuore del quartiere di Asakusa, con il suo caratteristico colore rosso e le lanterne giganti, dove si respira tutta l’atmosfera della tradizione.

Fondato nel 645 d.C, si entra per la Kaminarimon, ovvero la “Porta del Tuono”, con una enorme lanterna rossa di 4 metri. SiStocki attraversa quindi la Nakamise-dōri, una strada lunga 250 metri fiancheggiata da tanti negozietti tradizionali, e si arriva alla Hōzōmon, la “Porta della Casa del Tesoro”, che accompagna fino alla sala principale del tempio e alla famosa pagoda a cinque piani. Il Sensō-ji ospita anche il Sanja Matsuri, uno dei festival più grandi e popolari di Tokyo, che si tiene ogni primavera.

Tempio Sensō-ji, Asakusa, Tokyo

Fonte: iStock

Tempio Sensō-ji, nel quartiere di Asakusa, Tokyo

2. Shibuya e l’incrocio pedonale più trafficato al mondo

Non può mancare una delle immagini più rappresentative di questa grande metropolitana: l’incrocio pedonale di Shibuya, il più trafficato al mondo, con la famosa statua del cane Hachiko che tutti conosciamo per la sua storia commovente. Ricco di negozi e locali moderni, Shibuya è il luogo perfetto da visitare per i giovani.

3. Shinjuku e la sua vita notturna

Le luci al neon e le folle di persone non mancano anche a Shinjuku; centrale e perfetta per soggiornarvi a Tokyo, questa zona ospita la stazione con il record di passeggeri in un anno. Qui potrete toccare con mano la vita notturna giapponese, magari fermandovi in un izakaya, locale tipico, dove bere birra, sakè o shōchū (un distillato tipico), e assaporare piatti della tradizione.

In questo quartiere, poi, un vicolo in particolare esce dalla modernità per rientrare in una dimensione retrò con tanti chioschetti: si chiama Omoide Yokocho.

4. Akihabara o Electric Town

È il paradiso di anime e manga, videogame e cultura pop nipponica: il quartiere di Akihabara, chiamato anche Electric Town, è il cuore della cultura otaku, con un tripudio di negozi specializzati in prodotti elettronici, figurine, fumetti e sale giochi con videogame retrò. Proprio qui si trovano i bizzarri maid cafè: caffetterie in cui si viene serviti da ragazze vestite a tema e che su richiesta danzano ispirandosi alle idol giapponesi.

5. Harajuku tra moda, design e spiritualità

Harajuku è il quartiere più eclettico e creativo di Tokyo, dove moda stravagante, street art, cultura giovanile e spiritualità convivono armoniosamente. Al centro c’è Takeshita-dori, una via stretta e vivacissima, piena di boutique eccentriche, negozi di dolci kawaii, animal cafè e concept store da scoprire. Poco distante, si trova l’Omotesando, il viale alberato dello shopping di lusso che ricorda gli Champs-Elysees, con architetture moderne e boutique di alta moda.

L’altro volto di Harajuku, quello spirituale, si trova invece a poca distanza. Sembra di entrare in un’altra dimensione in cui i rumori della metropoli scompaiono e tutto è più tranquillo: si tratta del Meiji Jingu, il santuario shintoista più importante di Tokyo. Varcando il portone ci si immerge in un’oasi di pace naturale fino alla sala principale del Santuario, dove dedicarsi alla preghiera e scrivere sulle tipiche tavolette votive in legno (ema) il proprio desiderio.

6. Odaiba, l’isola con la Statua della Libertà

La modernità non conosce limiti anche ad Odaiba, l’isola artificiale collegata alla città tramite il famoso Rainbow Bridge (che i più avventurosi lo possono anche percorrere a piedi). Divertimenti, shopping, panorami unici e architetture futuristiche la rendono il posto da aggiungere nella lista delle mete di Tokyo.

Qui c’è qualcosa per tutti i gusti: si può ammirare una replica della Statua della Libertà con tanto di vista sullo skyline cittadino, fare shopping nel centro commerciale DiverCity Tokyo Plaza, celebre per la gigantesca riproduzione del Gundam a grandezza naturale, visitare musei come il Museo Nazionale delle Scienze Emergenti (il Miraikan) e il museo immersivo Teamlab, oppure rilassarsi davanti a un tramonto in spiaggia all’Odaiba Seaside Park.

7. Tokyo Tower

Non può mancare una visita a un altro simbolo dello skyline della città: la Tokyo Tower, nel quartiere di Minato, ispirata alla Tour Eiffel parigina, ma ancor più alta con i suoi 333 metri. Inconfondibile anche per il suo colore rosso-arancio, la Tokyo Tower era stata costruita nel 1958 come torre per le trasmissioni televisive, ma oggi è anche una meta imperdibile per i turisti, grazie alle sue due piattaforme panoramiche: il Main Deck (a 150 metri) e il Top Deck (a 250 metri) regalano viste spettacolari a 360° sulla città e, se si è fortunati, nelle giornate più limpide si intravede anche il Monte Fuji.

8. Ginza, il quartiere culturale

Arriviamo al quartiere più elegante e scintillante di Tokyo, dove shopping di lusso, design e architetture moderne si uniscono alla cultura: Ginza. Qui troverete tutte le principali boutique internazionali, grandi magazzini storici come Mitsukoshi e Wako, e concept store giapponesi tutti da scoprire.

Ma oltre a questo potrete assistere a uno spettacolo tradizionale del prestigioso Teatro Kabukiza, o addentrarvi tra le gallerie d’arte e i musei nascosti tra i grattacieli. E tra una tappa e l’altra, consigliamo una pausa gourmet tra i numerosi ristoranti di sushi di alta qualità, i caffè e le pasticcerie più eleganti.

9. Palazzo Imperiale

Ecco una delle tappe imprescindibili di Tokyo: il Palazzo Imperiale in cui vive ufficialmente l’Imperatore del Giappone, dove secoli di storia e fascino si uniscono alla natura rigogliosa del vasto parco verdeggiante tra antiche mura dell’ex Castello di Edo, fossati e ciliegi in fiore. Da non perdere anche il Nijubashi, il ponte a due arcate, tra i luoghi più fotografati del sito storico. I suoi cortili interni e gli splendidi giardini East Gardens. sono accessibili solo con visita guidata su prenotazione o in occasione del Capodanno e del compleanno dell’Imperatore.

E per gli appassionati di storia, a poco più di un chilometro si trova il Santuario Yasukuni, dedicato a tutti i caduti delle guerre del Giappone moderno.

10. Il Tempio dei 47 Ronin

Meno celebre, ma molto interessante da visitare grazie al mix tra storia e spiritualità, è il Tempio Sengakuji, anche chiamato Tempio dei 47 Ronin, nel quartiere di Minato. Il suo nome si deve al fatto che qui vennero sepolti i 47 Ronin samurai che nel 1702 vendicarono la morte del loro signore, Asano Naganori. Un atto che incarnò i valori del bushidō, ovvero lealtà, onore e sacrificio. Nel tempio si trova anche il Museo Akogishi Kinenkan, con lettere, armature e armi legate ai Ronin. E se capitate qui il 14 dicembre, ogni anno il tempio ospita il Festival Ako Gishisai, con processioni travestiti da samurai, cerimonie commemorative e stand gastronomici con specialità locali.

11. Yanaka, per sentirsi dei veri locals

Anche tra i grattacieli e le immense strutture architettoniche moderne, Tokyo regala scorci di una città ancora legata alle tradizioni. Ne è un esempio il quartiere di Yanaka, a nord di Tokyo, con le sue tipiche casette in legno, negozietti locali, templi antichi e relativa tranquillità. Lungo Yanaka Ginza, la via principale, gli abitanti della zona fanno shopping (qui troverete anche diversi negozi di kimono usati e di artigianato locale), e si recano allo splendido Santuario Nezu. Una tappa ideale e meno affollata di turisti, per sentirsi dei veri locals.

12. Oji, tra natura e religione

Dimenticate le strade affollate e il rumore della città quando vi addentrate nel quartiere Oji, nella parte settentrionale di Tokyo.
Qui potrete immergervi nel Parco Asukayama, amatissimo in primavera per i suoi ciliegi in fiore, ideale per picnic in compagnia e passeggiate rilassanti (oltre a una tradizionale funicolare), tra ruscelli e persino una suggestiva cascata. Non mancano storia e cultura, con 3 musei (quello della Carta, della Città di Kita e l’Asukayama per i bambini) e il Santuario Ōji Inari-jinja: un santuario shintoista meraviglioso, dedicato al dio Inari e famoso per le volpi, considerate i suoi messaggeri.

13. Tempio di Gotokuji e la leggenda dei Maneki Neko

Impossibile non averli mai visti, i Maneki Neko sono le tradizionali statuette a forma di gattini portafortuna con una zampa alzata in segno di richiamo. Il luogo simbolo legato alle leggende di questi gattini è il Tempio Gotokuji, nel quartiere di Setagaya. Oltre alla pagoda, in questo luogo potrete ammirare un’area con centinaia di Maneki Neko, che potete anche acquistare.

14. Monzennakacho e Fukagawa, meno noti e tutti da scoprire

Una Tokyo insolita, meno turistica e più tradizionale, si può vivere a Monzennakacho, un quartiere nel nel distretto di Kōtō, in cui si trova il Santuario Tomioka Hachimangu, dove ha avuto luogo il primo torneo di Sumo, e dove si trova il mikoshi (un altare portatile shintoista) più grande del Giappone. Vicino al quartiere di Monzennakacho si trova poi Fukagawa, con il suo Tempio dove si assiste alla Cerimonia del Fuoco, e il Museo Fukagawa Edo, che racconta la vita di quest’area della metropoli.

Cosa fare a Tokyo: 10 esperienze imperdibili

1. Degustare la cucina tipica giapponese

La scoperta di un Paese o di una città passa inevitabilmente anche dalla cucina. A Tokyo c’è l’imbarazzo della scelta. Potrete per esempio mangiare dell’ottimo sushi al mercato di Tsukiji, il più grande mercato del pesce del mondo, oppure optare per i Monjayaki, una versione più liquida dei famosi okonomiyaki, quelli che per molti rimangono nella memoria come le “frittate” del ristorante del cartone animato Kiss Me Licia.

E se una sera volete sentirvi come dei veri cittadini di Tokyo, potete raggiungere la Memory Lane (Omoide Yokocho), con stretti vicoli ricchi di ristorantini e locali in cui assaporare piatti di yakitori (spiedini di pollo alla griglia), ramen e udon, birra e sake o tante altre specialità tipiche della cucina giapponese.

2. Assistere a un incontro di Sumo

Non si tratta solo di sport, ma di tradizione culturale e dedizione. Perché non assistere a un allenamento o a una partita di Sumo? A Tokyo è possibile assistere agli allenamenti dei rikishi (così vengono chiamati i lottatori di sumo). Un incontro sportivo che si trasforma in spettacolo unico e memorabile.

3. Ammirare Tokyo dall’alto

Dopo aver visto gli imponenti grattacieli di Tokyo con il naso all’insù, perché non cambiare prospettiva? Salite al 45° piano del Palazzo del Governo, situato nel cuore del cosiddetto “Skyscrapers disctrict”. L’entrata è gratuita e potrete assistere a un panorama favoloso sulla città, sia di giorno che con le luci e le vibranti atmosfere della sera.

Un’altra torre altissima da raggiungere per panorami mozzafiato? È la Sky Tree, un’altro simbolo di Tokyo che sorge nel quartiere di Sumida, alta ben 634 metri e con due piattaforme panoramiche: il Tembo Deck a 350 metri di altezza, dove una sezione di pavimento in vetro vi permette di guardare direttamente sotto ai vostri piedi, e il Tembo Galleria a 450 metri e con pareti di vetro. Inutile dire che è sconsigliata a chi soffre di vertigini!

4. Trascorri una serata al karaoke

Non provate ad evitarlo: il karaoke è una vera istituzione per i giapponesi. Perché non cimentarsi nel canto se viaggiate in compagnia?
In tutta la città si trovano facilmente diverse sale private in cui poter cantare le vostre canzoni preferite in totale privacy.

5. Incantarsi di fronte alla fioritura dei ciliegi

Simbolo indiscusso della primavera giapponese, la fioritura dei ciliegi (hanami) attira nel Paese milioni di turisti ogni anno. Il periodo migliore per ammirare il paesaggio tingersi di rosa? Tra fine marzo e i primi giorni di maggio, in base alla zona.

Ecco alcuni luoghi da cartolina in cui ammirare i Sakura in fiore se vi trovate a Tokyo in questo magico periodo dell’anno: il grande Parco di Ueno, tra giardini ben tenuti, templi e santuari, un laghetto di ninfee e molti musei, tra cui il Museo Nazionale. Ma non solo, gli amanti dei teneri panda possono ammirarli nello zoo qui presente, simbolo di questa zona. Altri spot popolari per l’avvistamento dei ciliegi in fiore sono il laghetto Chidorigafuchi, alle spalle del Palazzo Imperiale, il fiume Meguro oppure il Parco Sumida, lungo l’omonimo fiume, che offre una vista spettacolare dei Sakura con la Tokyo Sky Tree sullo sfondo, oltre a bancarelle e spettacoli che rendono ancor più vivace l’hanami.

Fiume Meguro con gli splendidi ciliegi in fiore a Tokyo

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Gli splendidi ciliegi in fiore sul Fiume Meguro

6. Pescare il bigliettino della fortuna (omikuji)

Se volete immergervi nella tradizione più affascinante giapponese dei templi e dei santuari, non vi resta che provare a pescare l’omikuji, un foglio di carta arrotolato sul quale è scritto un responso generale sulla fortuna e predizioni su amore, lavoro, salute, viaggi e tanti altri aspetti della vita. Come fare? Si offre una moneta e si agita una cassetta in legno dalla quale si estrae un bastoncino numerato o un foglietto, dopodiché si prende l’omikuji corrispondente al numero per svelare il proprio destino. Sarai fortunato? Puoi tenere il foglietto come amuleto. La fortuna non sarà dalla tua parte? Potrai legare il biglietto a un apposito supporto per “lasciare lì la sfortuna” e permettere che gli spiriti la trasformino in qualcosa di positivo.

Dove vivere questa esperienza? Nella sala principale del tempio senso-ji di Asakusa, nel Santuario Meiji Jingu e in quasi tutti gli altri templi buddisti e santuari shintoisti di Tokyo.

7. Entrare in un animal cafè

Ebbene sì, a Tokyo (e non solo) puoi sederti in un locale per bere un caffè in compagnia di teneri animali: gattini, ricci, gufi, serpenti, maialini, per fare alcuni esempi. Un’esperienza decisamente insolita da provare una volta nella vita (sono luoghi regolati per il benessere degli animali). Alcuni esempi? Il MoCHA Cat Café (Shibuya, Harajuku), pieno di gatti coccolosi. l’Harry Hedgehog Café (Harajuku) con teneri ricci da accarezzare e fotografare, l’Akiba Fukurou (Akihabara) con gufi addestrati, il Mipig Café (Meguro, Harajuku) con tanti adorabili mini maialini da coccolare e il Tokyo Snake Center (Harajuku) con serpenti non velenosi, adatto ai più curiosi.

8. Salire su una barca a forma di cigno, ma attenti alla leggenda

Le stranezze di Tokyo non terminano con gli animal cafè: da veri romantici potrete salire anche su una barca a forma di cigno, navigando in alcuni dei laghetti più belli della città. Non è solo una questione estetica, la barca dalla particolare forma di cigno porta con sé una leggenda popolare curiosa: si dice che se due innamorati salgono insieme su una barca a cigno nel lago di Inokashira (o in altri laghi famosi, come quello del Parco Ueno), finiranno per lasciarsi. Perché? La colpa sarebbe della Dea Benzaiten, a cui è dedicato il tempio vicino al lago, che sarebbe gelosa delle coppiette. Ma tra tutte le barche-cigno, ce ne sarebbe una che garantisce amore eterno alle fortunate coppie che la sceglieranno…siete pronti a rischiare la sorte?

Barche-cigno al Lago di Inokashira, Tokyo

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Le barche a forma di cigno al Lago di Inokashira, Tokyo

9. Rilassarsi all’onsen

Dopo giornate frenetiche tra grattacieli, lunghe camminate e strade affollate, perché non provare un’altra tradizione culturale giapponese? Per momenti di puro relax e benessere recatevi in un onsen, le famose terme giapponesi con sorgenti di acqua calda naturale. Ci sono tanti onsen sparsi in tutta la città, dai più tradizionali a quelli più moderni.

10. Assistere a un Matsuri

Se capitate a Tokyo nelle date delle festività più tipiche, non potete perdervi i Matsuri, eventi legati spesso a santuari e templi che si svolgono per le strade della città tra processioni con i mikoshi (santuari portatili), rituali religiosi, spettacoli di danza, musica e costumi tradizionali, bancarelle e fuochi d’artificio. I festival più celebri sono il Fukagawa Hachiman Matsuri, noto anche come “festival dell’acqua” (metà agosto), il Kanda Matsuri (metà maggio), il Sannō Matsuri (metà giugno) e il Sanja Matsuri (metà maggio).

Sanja Matsuri, Tokyo

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L’evento Sanja Matsuri di Tokyo

Quartieri di Tokyo

L’immensa metropoli di Tokyo è suddivisa in 23 quartieri speciali (tokubetsu-ku), un sistema unico in Giappone. Formano il cuore della città, la parte centrale più densamente popolata, e ognuno di essi ha un proprio sindaco e il consiglio comunale.

Passando da un quartiere all’altro, effettivamente si respirano atmosfere diverse e variegate, poiché ognuno di essi ha una propria identità ben definita, sebbene siano amalgamati tra loro. Si passa da quelli moderni che sembrano trasportarci in un futuro lontano, a quelli tradizionali dove le casette il legno e le lanterne fanno da padrone.

Ecco i 23 quartieri speciali di Tokyo in ordine alfabetico:

  • Adachi
  • Arakawa
  • Bunkyō
  • Chiyoda
  • Chūō
  • Edogawa
  • Itabashi
  • Katsushika
  • Kita
  • Kōtō
  • Meguro
  • Minato
  • Nakano
  • Nerima
  • Ōta
  • Setagaya
  • Shibuya
  • Shinagawa
  • Shinjuku
  • Suginami
  • Sumida
  • Taitō
  • Toshima

Consigliamo di visitare al massimo due quartieri al giorno per esplorarli al meglio e senza stress.

Gundam Unicorn, al DiverCity Tokyo Plaza di Odaiba

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Gundam Unicorn di fronte al DiverCity Tokyo Plaza di Odaiba

Come arrivare a Tokyo

Tokyo è raggiungibile dall’Italia attraverso due aeroporti principali: l’Aeroporto di Narita (NRT) e l’Aeroporto di Haneda (HND).
L’aeroporto di Narita si trova a circa 60 km a est di Tokyo ed è ben collegato al centro città. Dallo scalo si può prendere il Narita Express (N’EX), che poco più di un’ora porta direttamente alle principali stazioni di Tokyo (soluzione più veloce, ma anche più costosa, a meno che si abbia sottoscritto il Japan Rail Pass – JRPass). In alternativa, ci sono autobus come il Limousine Bus e il Keisei Liner Bus, l’opzione più economica. e treni locali che impiegano più tempo, ma risultano meno costosi se puntate ad un viaggio low-cost in Giappone. Ne è un esempio il Keisei Skyliner (ideale se si alloggia nell’area est della città – Nippori/Ueno), o gli altri treni della Keisei Line.

L’aeroporto di Haneda è invece quello più vicino al centro città, che si raggiunge in circa 15/30 minuti con la monorotaia di Tokyo (Tokyo Monorail – la più usata) oppure con la linea Keikyu. La monorotaia si collega al capolinea Hamamatsucho in soli 17 minuti e da lì si può prendere la linea ferroviaria Yamanote che circonda il centro della città e che permette di raggiungere facilmente i principali quartieri.

La Keikyu Railways, con la linea di treni Keikyu-Kuko, in alternativa, porta dall’aeroporto di Haneda alla stazione di Shinagawa, da dove partono i treni della linea Yamanote, ma anche gli Shinkansen (i famosi “treni proiettile” dell’alta velocità giapponese). Anche da Haneda sono disponibili i Limousine Bus (più consigliato se si viaggia sera o notte), oppure i taxi (che sono però costosi e maggiormente indicati per viaggi brevi o notturni, quando non sono disponibili i mezzi pubblici).

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Scopri Toronto, una metropoli che racconta il mondo

Toronto è una delle città più dinamiche, multiculturali e sorprendenti del Nord America, una metropoli che vive e respira il mondo. Capitale dell’Ontario e centro economico e culturale del Canada, vanta una popolazione eterogenea che rappresenta oltre 250 gruppi etnici.

Il suo skyline moderno si specchia nel lago Ontario, mentre i suoi quartieri vibrano di lingue, profumi e storie diverse. Visitare Toronto è come attraversare il mondo in una sola città: una promessa di scoperte continue, tra icone architettoniche, musei d’avanguardia, cucine globali e spazi verdi rigeneranti.

Con la nostra guida potrai scoprire il meglio che ha da offrire: dai grattacieli alla CN Tower, dalle atmosfere hipster di Kensington Market ai musei di fama mondiale, dalle tranquille Toronto Island al rombo delle cascate del Niagara.

Conosciamo meglio Toronto

Toronto non è solo la città più popolosa del Canada: è un mondo intero incastonato tra il lago Ontario e un cielo su cui spiccano i grattacieli di Downtown. È la città dei superlativi del Canada – la più grande, la più multiculturale, la più sorprendente – e un mosaico di quartieri, storie e contrasti che merita di essere esplorato con lo sguardo curioso del viaggiatore e non solo del turista.

Passeggiare tra le strade di Toronto significa muoversi nel mondo senza passaporto: si può gustare una samosa a Kensington Market, ascoltare un quartetto jazz all’Harbourfront Centre, perdersi tra le illusioni ottiche di un museo interattivo, e poco dopo scoprire i misteri nascosti sotto terra, nelle antiche fogne della città, oggi oggetto di esplorazioni urbane e leggende metropolitane.

Toronto è cultura, e lo dimostrano i suoi musei iconici. Il Royal Ontario Museum racconta la storia della vita con sale che spaziano dalla biodiversità alla cultura asiatica, mentre la Galleria d’Arte dell’Ontario – gioiello architettonico firmato Frank Gehry – ospita capolavori che vanno dai maestri europei agli artisti indigeni contemporanei. E poi c’è Casa Loma, castello da fiaba nel cuore cittadino, uscito da un sogno gotico.

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Esplora High Park, uno dei grande parchi cittadini di Toronto

Toronto è anche follia creativa: The Monkey’s Paw, libreria bizzarra e affascinante, vende libri “macabri, arcani e assurdi” tramite un distributore automatico vintage. E ancora il Teatro del Giardino d’Inverno, dove foglie vere decorano il soffitto e ogni spettacolo sembra sbocciare in un sogno.

Infine, quando la vita in città si fa troppo intensa, basta prendere un traghetto e rifugiarsi nelle Toronto Island, dove lo skyline si osserva da lontano, in silenzio, tra il verde e le onde. In fondo, è questo il fascino di Toronto: una metropoli che non ha paura di mescolare futuro e passato, cemento e natura, riflessione e divertimento.

Chi arriva pensando di trovare “solo” una grande città nordamericana, riparte con l’idea di aver visitato il mondo intero. In una sola, inaspettata, città.

Come arrivare e come muoversi a Toronto

L’aeroporto internazionale Toronto Pearson (YYZ) è il principale hub di arrivo per i viaggiatori internazionali. Il collegamento UP Express ti porterà in centro in circa 25 minuti. In alternativa, l’aeroporto di Billy Bishop offre collegamenti regionali più comodi e veloci.

Per muoversi in città, la TTC (Toronto Transit Commission) gestisce un’efficiente rete di metropolitana, autobus e tram. I taxi sono diffusi, ma costosi. La Presto Card permette l’accesso a tutti i mezzi pubblici. Toronto è anche bike-friendly, con il servizio Bike Share Toronto disponibile in molti quartieri.

I quartieri da esplorare

Downtown e Financial District

Sede di grattacieli, uffici e nightlife, è il punto di partenza ideale per partire alla scoperta della città. Dontown è il centro nevralgico di Toronto, dominato dalla CN Tower, dal Ripley’s Aquarium e dai grandi centri commerciali come il Toronto Eaton Centre.

Kensington Market

Kensingtorn Market è un quartiere creativo e alternativo, con arte urbana, mercati alimentari e boutique vintage. Perfetto per passeggiare mangiando empanadas o burritos, visitare gallerie indipendenti e assaporare la Toronto più spontanea. Fermati da Wanda’s Pie in the Sky per una fetta di torta, prendi del formaggio da Global Cheese e passeggia fino a Bellevue Park per un picnic.

Kensington Market

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Fai shopping tra gli originali negozi di Kensington Market

Distillery District

Questa zona è un’ex area industriale, recentemente trasformata in polo artistico. Le strade in mattoni rossi sono piene di gallerie d’arte, caffè, cioccolaterie e ristoranti. A Natale ospita un mercatino in stile europeo molto suggestivo.

Yorkville

Yorkville è un quartiere elegante e chic, sede di boutique di alta moda, ristoranti di fascia alta e hotel lussuosi. Ideale per chi ama lo shopping raffinato e l’arte.

The Annex e University District

Se cerchi un’atmosfera giovane e vivace visita queste aree, popolate da studenti universitari, librerie indipendenti, bar informali e ristoranti etnici.

Principali attrazioni da non perdere

CN Tower

Con i suoi 553 metri, la CN Tower è una delle strutture più alte del mondo e la destinazione turistica più famosa di Toronto. Dalla piattaforma di osservazione si gode una vista mozzafiato, mentre l’EdgeWalk (per i più coraggiosi) consente di camminare legati con un’imbracatura all’esterno dell’edificio. Prenota una cena al ristorante girevole per una cena panoramica.

Costruita tra il 1972 e il 1976,  si può ammirare da terra, ma la vista dalla cima è semplicemente mozzafiato. È anche possibile scaricare un’applicazione gratuita per sapere cosa si sta guardando in tutte le direzioni.

In cima c’è un ristorante girevole che compie una rotazione completa ogni 72 minuti. Il menu è incentrato su ingredienti locali e sostenibili e su ricette provenienti da tutto il Canada, compresi i piatti indigeni. Il ristorante è molto frequentato, quindi è consigliabile prenotare in anticipo.

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Il simbolo di Toronto e attrazione turistica più famosa è la CN Tower

Royal Ontario Museum (ROM)

Il ROM è uno dei più grandi musei del Canada, ospita collezioni enciclopediche su storia naturale, arte asiatica, paleontologia e molto altro. Tutti e tre i livelli di questo magnifico luogo sono ricchi di tesori organizzati in più di 20 gallerie, come la nuova Willner Madge Gallery, Dawn of Life, la Sir Christopher Ondaatje South Asian Gallery o Life in Crisis: The Schad Gallery of Biodiversity. E non è tutto!

Durante la tua visita, non lasciarti sfuggire le mostre temporanee. Il museo è facilmente raggiungibile in autobus, taxi o con i mezzi pubblici.

Art Gallery of Ontario (AGO)

L’AGO, come la chiamano i locali, è una delle più grandi gallerie d’arte del Nord America. Ospita una serie di opere che vanno dai maestri europei agli artisti dell’Africa centrale fino agli emergenti indigeni canadesi. Troverai tutto nella collezione di quasi 100.000 pezzi di questo museo.

Oltre alla sua notevole collezione permanente, è anche uno dei siti architettonici più fotografati del Canada, grazie all’imponente ampliamento del 2008 progettato da Frank Gehry.

Esplora il J.S. McLean Centre for Indigenous and Canadian Art, la Thomson Collection of Canadian and European Art e non perdere l’Henry Moore Sculpture Centre. Aperto per la prima volta nel 1974 per ospitare il dono originale dello scultore alla Galleria, oggi ospita oltre 900 sculture e opere su carta.

La galleria si sta espandendo con un’impressionante nuova ala di 13 ulteriori gallerie dedicate all’arte moderna e contemporanea.

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L’AGO è uno dei musei più interessanti della città

Ontario Science Centre

Primo museo interattivo del suo genere al mondo, l’Ontario Science Center è stato appositamente progettato per tutti coloro che sono interessati alla scienza ed è una delle migliori attrazioni per famiglie di Toronto. Ci sono esperimenti dal vivo, dimostrazioni, planetari e giochi da provare per imparare divertendosi.

Questo museo è molto amato perché non solo si impara la scienza, ma si può anche provare le cose e vedere come funzionano nello Science Arcade and Innovation Centre.

Le avventure sottomarine fanno rivivere il Capitano Nemo e la mostra sullo spazio dà un senso a meteoriti, buchi neri e raggi cosmici. Inoltre, ci sono una foresta pluviale, una foresta canadese e un teatro IMAX a cupola. Una visita completa del museo dura circa due ore.

Ripley’s Aquarium of Canada

Quello di Toronto non è famoso quanto quello di Vancouver ma è una struttura moderna, con un tunnel trasparente in cui potrai vedere nuotare tantissimi animali, comprese squali e razze. Le vasche “Dangerous Lagoon” e le dimostrazioni dello staff attirano grandi e piccoli.

Casa Loma

Immagineresti mai di trovare un castello gotico con torri, passaggi segreti e giardini panoramici, in una città moderna come Toronto? Casa Loma è talmente particolare da meritare senz’altro una visita. Sede di eventi, film e matrimoni, d’estate offre la possibilità di cenare al ristorante Blueblood Steakhouse, ospitato nella tenuta.

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Cosa ci fa un castello gotico a Toronto? Scoprilo visitando Casa Loma

Toronto Zoo

Suddiviso per habitat geografici, il giardino zoologico di Toronto è popolato da oltre 5000 animali, tra cui orsi polari e pinguini africani. L’area “Guardians of the Rainforest” ospita oranghi in via d’estinzione. Da non perdere la Zoomobile, la Zipline e il carosello.

Toronto Islands

Le isole sono un vero e proprio rifugio verde sul lago Ontario, raggiungibili in traghetto. Perfette per picnic, sport acquatici, fotografia e relax. Il parco divertimenti Centreville è ideale per famiglie.

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Goditi una giornata di relax e la vista panoramica dalle isole del lago Ontario

Aga Khan Museum

L’Aga Khan Museum è il più grande museo d’arte islamica del Nord America, sede di tantissime esposizioni importanti. Ospita anche dei bei giardini e il raffinato ristorante Diwan.

Hockey Hall of Fame

Situato a Downtown Toronto, l’Hockey Hall of Fame è il tempio dello sport nazionale canadese, dove potrai persino toccare la leggendaria Stanley Cup, il trofeo che spetta alle squadre che vincono il campionato.

Bata Shoe Museum

Al Bata troverai oltre 13.000 scarpe e calzature da tutto il mondo. L’edificio stesso ha la forma di una scatola di scarpe.

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Un museo originale? Scegli il Bata Shoe Museum

Allan Gardens Conservatory

All’Allan Gardens Conservatory troverai serre storiche con orchidee, palme e cactus. In inverno è una destinazione particolarmente suggestiva perché si trasforma con installazioni floreali natalizie.

Elgin and Winter Garden Theatre

Questa è un luogo che pochi visitatori conoscono. L’Elgin è un magnifico teatro edoardiano a due piani, con soffitti ricoperti di foglie vere. Vale la pensa inserirlo nel proprio itinerario perché è davvero un incanto.

Dove mangiare a Toronto

Se ami il buon cibo, a Toronto troverai pane per i tuoi denti. Ecco alcuni posti da non perdere:

  • St. Lawrence Market: qui troverai street food, salumi, formaggi e gastronomia da ogni angolo del mondo.
  • Trinity Common (Kensington Market): se ami l’atmosfera informale di un pub artigianale, con ottimi burger e birre, questo è il posto giusto
  • El Catrin (Distillery District): siedi in questo patio vivace, dove provare la cucina messicana e un cocktail d’autore.
  • Diwan (Aga Khan): qui potrai testare una cucina mediorientale davvero raffinata.
  • Tim Horton’s (accanto alla Hockey Hall of Fame): se cerchi dell’autentico cibo canadese.

Natura urbana e parchi

Toronto ha ampi spazi verdi, suggestivi d’inverno quando sono coperti di neve e meravigliosi per una pausa rilassante in estate. Ecco quelli che dovresti visitare:

  • High Park: 160 ettari di sentieri, zoo gratuito e ciliegi in fiore in primavera.
  • Woodbine Beach: si tratta di una lunga spiaggia urbana dove potrai giocare a beach volley, fare un tuffo in piscina o poi rifocillarti sui ristoranti di Queen St.
  • Tommy Thompson Park: questo parco è perfetto se ami il ciclismo e il birdwatching.
  • HTO Park e Harbourfront Centre: rilassati con gli eventi culturali che si svolgono sul lungolago.
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Se capiti in città nel periodo giusto puoi ammirare la fioritura dei ciliegi di High Park

Esperienze insolite e segrete

Toronto offre una serie di esperienze insolite che non dovresti sottovalutare. Eccone alcune:

Il Museo delle Illusioni

Inaugurato nel 2018, è una delle nuove attrazioni per famiglie. Troverai stanze di illusioni, installazioni, immagini e ologrammi: vorrai avere con te lo smartphone completamente carico per poter scattare un sacco di foto strane e meravigliose.

Ci sono persino i punti selfie lungo il percorso ed è uno dei luoghi più instagrammabili di Toronto. Si trova al 132 di Front Street East. I biglietti costano 23,50 dollari CAD.

Torna indietro nel tempo al Black Creek Pioneer Village

Si tratta di un villaggio unico nel suo genere che illustra la Toronto degli anni Sessanta dell’Ottocento. Edifici storici, stalle e capannoni unici, giardini pittoreschi e mostre: Black Creek offre una vera e propria esperienza immersiva della vita rurale del XIX secolo.

Partecipa a un tour con una guida in costume per avere un’esperienza migliore e più completa e preparati a camminare su passerelle e strade sterrate. Con un po’ di fortuna, nella fattoria troverai dei dolcissimi cuccioli. Il biglietto d’ingresso costa 15 dollari CAD ed è aperto dalle 11.00 alle 16.00.

Visita al birrificio Steam Whistle

Situato vicino al Ripley’s Aquarium, questo è uno dei luoghi più eccentrici e vivaci di Toronto. Fondata nel 1998, la birreria è stata sviluppata a partire da un sito storico nazionale, l’edificio John Street Roundhouse, un deposito per le locomotive a vapore della Canadian Pacific Railway.

Prendi una birra o fermati a pranzo presso il ristorante Biergärten, che propone una cucina canadese contemporanea.

Steam Whistle

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Se ami la birra, visita la Steam Whistle

The Monkey’s Paw

Una libreria più originale di questa è davvero difficile da visitare. Intanto, i libri che si trovano sugli scaffali sono di quelli che non si possono trovare da nessun’altra parte. The Monkey’s Paw è aperta dal marzo 2006 e da allora è un rifugio per antiquari, con tanto di disegni medici alle pareti e un corvo impagliato su una macchina da scrivere.

L’insolito negozio, che prende il nome da un racconto horror dello scrittore W.W. Jacobs, ha libri antichi che spaziano da argomenti diversi come l’arte di prevedere i tratti del carattere femminile in base alla forma del seno, alle gare di deposizione delle uova canadesi.

Ogni libro presente è stato selezionato in base a queste categorie: il bello, l’arcano, il macabro e l’assurdo. The Monkey’s Paw dispone anche di un Biblio-Mat personalizzato, un distributore automatico che distribuisce un volume d’epoca selezionato a caso quando viene inserito un gettone. I gettoni possono essere acquistati alla cassa al prezzo di 5 dollari l’uno.

Esplora i tunnel della rete fognaria di Toronto

Quella di Toronto è una rete ben conservata di tunnel che ha trascorso secoli silenziosi a rimuovere i rifiuti di Toronto, una delle poche città che rende la sua rete di gestione dei rifiuti sotterranei qualcosa di magico da vedere. Vecchi, ma davvero ben curati ed elaborati, i tunnel fognari di Toronto sono proprio come la narrativa ha sempre immaginato che dovrebbero essere: ampi e dai soffitti alti, perfettamente dimensionati per la fuga di rapinatori di banche o di un gruppo di tartarughe ninja mutanti.

I tunnel fognari di Toronto, una meraviglia ingegneristica, sono così grandi e ben costruiti che somigliano di più a quelli che siamo abituadi a vedere quando prendiamo la metropolitana. L’intrigo che ne deriva ha creato una sottocultura di esplorazione urbana intorno alla Toronto sotterranea.

Avventurieri audaci e giovani maliziosi si avventurano da tempo nei passaggi sotterranei della città per tracciarne la traiettoria ed esaminarne lo stato attuale.

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Il Palazzo della Purificazione delle acque di Toronto accoglie i visitatori a caccia di esperienze particolari

Ogni tratto del sistema fognario ha una sua storia. Il Garrison Creek Sewer, che scorre sotto l’estremità occidentale della città, un tempo era un torrente.

Alla fine del 1800, quando divenne troppo pieno di liquami, la città pensò saggiamente di interrarlo. Guardandolo ora, però, è scioccante pensare che un tempo era un corso d’acqua naturale in superficie.

Gli accessi alle gallerie sono esattamente dove ci si aspetterebbe che fossero: pozzi, pozzetti di manutenzione, sfioratori e diramazioni per il trattamento delle acque. Le visite sono consentite solo con il permesso e la guida di un dipendente dei lavori pubblici.

Toronto è una città che prende sul serio le sue acque reflue, come dimostra l’impianto di trattamento delle acque soprannominato “Il Palazzo della Purificazione”, dove finisce tutto il contenuto di questi tunnel.

Escursioni da Toronto

Visita le famose Cascate del Niagara

L’elenco delle principali attrazioni di Toronto non sarebbe completo senza le famose Cascate del Niagara. Questa meraviglia della natura si trova a soli 90 minuti da Toronto, e valgono senz’altro il viaggio. Le cascate del Niagara sono un gruppo di tre cascate che si trovano al confine tra l’Ontario e lo stato di New York (USA).

Ti aspettano un panorama mozzafiato, sentieri ed escursioni emozionanti, visite guidate e numerose possibilità di soggiorno e ristorazione nelle vicinanze.

Il Journey Behind the Falls offre l’opportunità di vedere le cascate dall’interno attraverso tunnel che conducono a punti di osservazione. È piuttosto emozionante se si pensa a quanta acqua stia precipitando davanti a te nel momento esatto in cui ti trovi lì.

Il lato canadese delle cascate tra l’altro è quello migliore per osservare questo spettacolo della natura.

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Percepisci la potenza della natura di fronte alle cascate del Niagara

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C’è qualcosa in questa città che fa venire voglia di fermarsi. Da generazioni, gli abitanti del luogo lo chiamano “Effetto Niagara-on-the-Lake” e, sebbene sia difficile da descrivere, lo sentirai quando passeggerai lungo le sue strade storiche.

L’Heritage District di Niagara-on-the-Lake è fatto apposta per le passeggiate, con i suoi negozietti, le fioriere in ghisa e le carrozze trainate da cavalli che trasportano i viaggiatori in un altro tempo e un altro luogo.

Oltre la città, la campagna incontaminata si estende punteggiata di vigneti, i cui filari d’uva inondati dal sole sono un invito allettante per alcune delle migliori cantine del Canada, dove potrai assaggiare dell’0ttimo vino.

In auto ci vogliono circa 90 minuti per raggiungere la cittadina da Toronto, il luogo perfetto per fermarsi per la notte dopo una giornata trascorsa alle cascate, o viceversa.

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Fai un salto indietro nel tempo in questa pittoresca e romantica cittadina

Immergiti nella natura dell’Algonquin Park

Colline di aceri, creste rocciose e migliaia di laghi: 7.635 chilometri quadrati di foreste, paludi, laghi e fiumi. L’Algonquin Park, a circa 250 km a nord di Toronto, è un luogo dove rifugiarsi alcuni giorni per passare momenti indimenticabili nella natura.

Una volta sul posto, l’unico modo per esplorare l’interno di questo parco è in barca o a piedi.

Qui potrai fermarti in uno dei campeggi della zona, scegliere tra i suoi 14 sentieri, partecipare al vasto programma educativo Discovery Program e approfondire con l’eccezionale Visitor Centre, il Logging Museum e l’Art Centre di Algonquin.

Il parco offre tante opportunità di divertimento sia in estate quanto in inverno, con un’ampia varietà di attività tra cui lo sci, le escursioni con le racchette da neve e il pattinaggio sul ghiaccio.

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Algonquin Park è un incanto in ogni stagione dell’anno

Consigli pratici per prepararsi al viaggio

  • Clima: molto freddo e rigido in inverno, caldo secco in estate.
  • Periodo migliore per una visita: da maggio a settembre.
  • Mance: 15–20% nei ristoranti.
  • Lingue: inglese e francese, ma si sentono decine di idiomi.
  • Sicurezza: molto alta, Toronto è una delle città più sicure del Nord America.
  • Costo medio pasti: 20 –45 CAD a persona.

Toronto è una città che non si visita, si vive. Non si lascia raccontare in una sola chiave di lettura, perché è fatta di tante storie diverse, che convivono armoniosamente. Dalle vertigini della CN Tower al silenzio sereno delle isole, dai sapori globali di Kensington Market alle biblioteche più strane del mondo, ogni passo è un invito a scoprire un pezzo di mondo nuovo.

Se stai programmando un tuo viaggio a Toronto, preparati a scoprire una città che cambia continuamente restando sempre fedele a se stessa: aperta, inclusiva e irresistibilmente viva.

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Perché visitare Atlanta, prima che ci vadano tutti

Raggiungibile con voli diretti dall’Italia, Atlanta è una metropoli da 6 milioni di abitanti con una moderna downtown, dominata dall’iconico Bank of America Plaza, ma anche con quartieri storici, ampie zone riqualificate, grandi parchi e tante attrazioni che meritano decisamente un viaggio. La città si sviluppa su un terreno collinare, rendendo così molto vari i quartieri e piacevole scoprirla anche a piedi, nonostante le sue dimensioni. Negli ultimi anni, infatti, sono stati fatti diversi interventi urbanistici che hanno reso la città molto vivibile e sostenibile. Nel 2026, Atlanta, come altre dieci città degli Stati Uniti, ospiterà i Mondiali di calcio e sarà invasa da turisti e tifosi provenienti da tutto il mondo. Ecco perché sarebbe meglio visitarla prima che arrivino orde di turisti. Ma se deciderete di andarci proprio per la Coppa del mondo FIFA 2026, ecco cosa fare e vedere ad Atlanta.

Dove si trova Atlanta

Atlanta è la Capitale dello Stato americano della Georgia, anche detto “the Peach State” per via delle coltivazioni di pesche per cui è famoso. La città è il principale hub degli Stati Uniti sia stradale in quanto qui s’incrociano diverse autostrade, sia aereo, in quanto è la sede della compagnia Delta Airlines e l’Aeroporto Internazionale Hartsfield-Jackson è tra i più trafficati al mondo e, fino a non molti anni fa, lo era anche ferroviario perché vi arrivavano ben due linee.

Atlanta e la Coca-Cola

Innanzitutto, è la città della Coca-Cola. È proprio in una piccola farmacia del centro di Atlanta, la Jacobs’ Pharmacy, che esiste tutt’oggi, che il farmacista John Stith Pemberton inventò, nel 1886, quella che divenne la bevanda più famosa al mondo. Nata come medicinale usata prima di tutto dallo stesso Pemberton – tanto che la formula segreta viene ancora oggi conservata in un caveau -, oggi non soltanto è una bevanda, ma viene impiegata per gli usi più disparati. Inutile dire, quindi, che la prima tappa di un viaggio ad Atlanta è sicuramente World of Coca-Cola, il grande museo dove, oltre a scoprirne la storia, si possono assaggiare tutti i tipi di Coca-Cola inventati finora e, in anteprima, quelli che arriveranno nei prossimi anni sugli scaffali dei supermercati. Uno stop finale o merita lo shop, molto probabilmente durerà anche più della visita perché si trova veramente di tutto, dalle collezioni vintage agli ultimi gadget brandizzati.

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Fonte: @Discover Atlanta

Il museo World of Coca-Cola nel Centennial Olympic Park ad Atlanta

Centennial Olympic Park

Il museo si trova nel bel mezzo del Centennial Olympic Park, l’enorme parco pubblico di 85mila metri quadrati nato in occasione delle Olimpiadi estive che si sono tenute ad Atlanta nel 1996. È il luogo dove si svolgono gli eventi più importanti della città, dai concerti all’aperto d’estate alla grande Festa dell’Indipendenza del 4 luglio.

Gateway of Dreams

Al centro della piazza, a ricordare i Giochi olimpici, c’è la scultura che raffigura Pierre de Coubertin, padre delle moderne Olimpiadi, “Gateway of Dreams”, inaugurata proprio per Atlanta ’96.

The Spectacular

Sono rimasti i cinque cerchi olimpici d’alluminio, “The Spectacular”, davanti ai quali è d’obbligo scattarsi un selfie.

Fountain of Rings

E, sempre per ricordare le Olimpiadi del ’96, c’è la Fountain of Rings, uno dei punti più fotografati di Atlanta, specie la sera, quando i suoi getti d’acqua illuminati rischiarano il parco.

Georgia Aquarium, il più grande degli Stati Uniti

Affacciato su Centennial Olympic Park si trova anche il Georgia Aquarium, il più grande acquario degli Stati Uniti d’America, con otto aree tematiche e milioni di pesci, dagli squali martello ai beluga, dai delfini ai leoni marini, dai pinguini agli alligatori. Attraversare il tunnel circondati da mante di sei metri, squali balena e da gigantesche creature marine è davvero meraviglioso ed è un’attività perfetta per chi viaggia con bambini al seguito. Se visitate l’acquario (63 euro) e il museo della Coca-Cola (24 euro), il consiglio è di procurarsi il CityPASS che comprende anche altre attrazioni minori, ma solo con queste due si ammortizza il costo che è di circa 77 euro.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

L’acquario di Atlanta

Lo stadio di calcio

Il parco comprende anche uno dei templi del calcio americano, il Mercedes-Benz Stadium, che ospiterà ben otto degli incontri della Coppa del Mondo FIFA 26. Questo bellissimo edificio da 71mila posti costruito nel 2017 da fare invidia al più bello degli stadi italiani è stato concepito con i più moderni criteri ed è famoso per il suo tetto retraibile ispirato dal Pantheon di Roma, che varia la trasparenza a seconda dell’intensità della luce esterna. Una parte della struttura è stata studiata in modo da lasciare libera la vista sullo skyline di Atlanta, quindi merita di essere visito anche se non si è grandi tifosi di calcio. Un consiglio: per entrare negli stadi americani è vietato introdurre borse più grandi del biglietto d’ingresso, in caso contrario, la borsa deve essere trasparente (ne vendono ovunque fuori dalla struttura).

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Fonte: @Discover Atlanta

Il Mercedes-Benz Stadium ad Atlanta

La casa di Martin Luther King

Atlanta è anche una città che ha un’importante storia da raccontare. Prima di tutto, è qui che è nato, vissuto ed è sepolto Martin Luther King, uomo simbolo dei diritti civili americani (e non solo). Si può visitare gratuitamente la sua casa-museo in Auburn Avenue (al momento è in fase di ristrutturazione e le visite sono sospese), nel quartiere storico di Old Fourth Ward, a poco più di un chilometro dalla centralissima Peachtree Street, dove si trovano gli edifici più antichi della città. La piccola casa di legno gialla con le imposte marroni è tra i luoghi più visitati della città.

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Fonte: @Discover Atlanta

La casa-museo di Martin Luther King ad Altlanta

Martin Luther King National Historical Park

Poco distante dalla casa natale, c’è anche il Martin Luther King National Historical Park & Preservation District, costruito su quei luoghi frequentati fin da bambino da MLK. È qui che, dopo l’assassinio avvenuto a Memphis nel 1968, vennero portate le sue spoglie e riposano, insieme a quelle della moglie Coretta, in una cripta di marmo illuminata da una fiamma eterna. Del complesso fa parte la Freedom Hall che ospita mostre su Dr King, Mahatma Gandhi e Rosa Parks, una donna che lottò per l’uguaglianza delle razze sui mezzi pubblici negli Stati Uniti.

Il quartiere di Inman Park

Nel vicino quartiere di Inman Park, dove un tempo vivevano i cittadini più benestanti, si possono ammirare ancora oggi le più belle ville e mansion della città, incluso Callan Castle, appartenuto al proprietario della Coca-Cola, Asa Griggs Candler, che comprò la formula originale dall’inventore per 238,98 dollari e oggi è usata come location per girarvi film.

La BeltLine che gira intorno ad Atlanta

Per muoversi in città si può fare un tour a bordo di auto elettriche con tanto di guida turistica oppure si può percorrere, a piedi o in bicicletta, la BeltLine, uno dei più grandi esempi di riqualificazione urbana degli Stati Uniti, che segue per 35 km l’itinerario un tempo coperto dalla linea ferroviaria attraverso 45 quartieri. È un ottimo modo per esplorare Atlanta attraverso parchi, locali, ristoranti, gallerie d’arte e murales che raccontano la storia della città.

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Fonte: @Discover Atlanta

Pedalare lungo la BeltLine di Atlanta

Atlanta Botanical Garden

A piedi lungo la BeltLine si può raggiungere il bellissimo Botanica Garden, un grande spazio verde sorto su una delle colline di Atlanta con diversi giardini tematici bellissimi in ogni stagione. C’è il roseto, il giardino delle erbe aromatiche, quello delle conifere e quello delle piante carnivore. Nel Dorothy Chapman Fuqua Conservatory vengono conservate le specie più rare. I laghetti che abbelliscono il parco sfoggiano bellissime sculture vegetali che sono spesso soggetti fotografici. Inutile dire che la stagione migliore per visitarlo è la primavera, quando sbocciano tutti i fiori ed è piacevole passeggiare tra i vialetti. D’estate la città è molto calda (tanto che viene soprannominata “Hot-lanta“) e molto umida e durante il giorno può essere difficile resistere anche in un giardino come questo.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Il Botanical Garden di Atlanta

Margaret Mitchell House, dove è nato “Via col vento”

Con la BeltLine si può raggiungere anche la casa-museo di Margaret “Peggy” Mitchell, autrice del bestseller “Via col vento” del 1936, con cui ha vinto il Pulitzer e che ha ispirato il kolossal cinematografico. Il libro è ambientato in Georgia e racconta la Atlanta della metà dell’800. Appena fuori città ci sono un paio di posti legati alla storia di Rossella O’Hara e di Rhett Butler, di Tara e della Guerra Civile, ma questo è un altro viaggio.

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7 posti a dir poco incredibili da vedere durante un viaggio in Cina

La Cina è uno dei luoghi più gettonati per gli appassionati di viaggi in Asia, insieme al Giappone e alla Corea del Sud, ma spesso è conosciuta solamente per le sue grandi metropoli sfavillanti: da Pechino (dove la parte più antica è ancora rappresentata nella Città Proibita) a Shangai, la Cina oggi ha un volto estremamente moderno e avanzato, ma ci sono luoghi davvero incredibili da esplorare nel Paese, soprattutto nelle zone più rurali e naturalistiche.

Pronti a partire per un viaggio alla scoperta dei posti più assurdi da vedere in Cina? Scoprirete che la Grande Muraglia, per come la conosciamo, è solo una delle meraviglie della magnifica Terra di Mezzo!

Zhangjiajie: le montagne di Avatar

Se avete amato il film Avatar, allora dovete assolutamente visitare Zhangjiajie, un località montana nella provincia dell’Hunan. Qui, nel cuore della Cina più incontaminata – lontani dal tristemente noto smog di Pechino – possiamo infatti trovarci al cospetto delle famose montagne dalle cime sospese nel cielo che hanno ispirato il pianeta Pandora e che abbiamo già visto sul grande schermo. Il Parco Nazionale di Zhangjiajie è un vero paradiso naturale, un Eden con pinnacoli di roccia che sembrano quasi galleggino tra le nuvole. E per chi non soffre di vertigini – ricordatelo! – c’è il ponte di vetro più lungo e alto del mondo, che regala un panorama mozzafiato… E anche qualche brivido!

Zhangjiajie

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Le spettacolari montagne di Zhangjiajie

Inoltre, alcune di queste particolari formazioni rocciose hanno nomi molto poetici, come “Colonna del Cielo Meridionale” e “Ponte Fatato”. Il parco ospita anche una vasta biodiversità e non è strano poter avvistare rari esemplari di scimmie dorate e cervi.

Il deserto di Badain Jaran: le dune che cantano

Non tutti associano la Cina ai deserti, certamente, ma quello di Badain Jaran è qualcosa di unico. Situato nella zona della Mongolia Interna, questo è un vero e proprio oceano di sabbia con dune che possono raggiungere i 500 metri di altezza! Ma la cosa più incredibile, a dire il vero, è il suono che queste altissime dune producono quando il vento soffia: un vero e proprio canto della natura: pensate che la “Grande Duna Cantante” emette suoni a bassa frequenza, simili a un tamburo ogni volta che viene percorsa.

Badain Jaran, Cina

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I laghi in mezzo alle dune di Badain Jaran

In mezzo a questa distesa arida, i viaggiatori più intraprendenti troveranno anche misteriosi laghi d’acqua dolce che sembrano praticamente delle oasi incantate. Infatti, il deserto cinese ospita oltre 100 laghi d’acqua dolce, alcuni dei quali hanno colori che variano dal verde smeraldo al blu intenso.

Fenghuang: la città della fenice

Un salto indietro nel tempo vi porterà a Fenghuang, anche questa un’altra città antica situata nella provincia dell’Hunan. Questo villaggio sembra addirittura essere uscito da una fiaba: case in legno su palafitte, ponti di pietra e lanterne rosse che si riflettono nel fiume Tuojiang – sì, vi sembrerà proprio di essere sul set di un film di Zhang Yimou. La meta perfetta, dunque, per chi vuole immergersi nella Cina tradizionale, tra templi taoisti, stradine acciottolate e mercatini locali. Ma perché fenice? In cinese, il nome “Fenghuang” significa proprio “fenice”, simbolo di rinascita e prosperità nella cultura cinese, così come in quella occidentale. Una chicca? Questa città in Cina è stata la patria di molti scrittori e poeti famosi della Cina.

Le grotte di Longmen: i Buddha scolpiti nella roccia

Ci spostiamo nella provincia dell’Henan, dove si trova uno dei più impressionanti siti buddhisti del mondo: le Grotte di Longmen. Qui, oltre 100.000 statue di Buddha e divinità sono scolpite nella parete di una scogliera, creando un paesaggio sacro e spettacolare. Basti pensare, per stupirsi, che alcune di queste figure raggiungono anche i 17 metri di altezza! Le grotte risalgono a più di 1.500 anni fa e molte statue mostrano ancora tracce di pittura originale, mentre durante il tramonto, la luce che si riflette sulle sculture crea un’atmosfera quasi mistica.

Grotte di Longmen, Cina
Le suggestive statue alle Grotte di Longmen

Il villaggio sommerso di Shi Cheng: l’Atlantide cinese

Nel profondo del Lago Qiandao, nella provincia di Zhejiang, giace un’antica città sommersa: Shi Cheng, conosciuta anche come “l’Atlantide della Cina”. Questo villaggio fu deliberatamente inondato negli anni ’50 per creare una diga, ma oggi è una meta incredibile per i subacquei. Le sue strade, templi e architetture risalenti alla dinastia Ming e Qing sono perfettamente conservate sott’acqua e le rovine, infatti, di Shi Cheng si trovano a circa 40 metri di profondità. Grazie alla scarsa presenza di correnti, però, le strutture sono rimaste incredibilmente intatte.

Il villaggio di Houtouwan: la città fantasma inghiottita dalla natura

Sull’isola di Shengshan, al largo della costa di Shanghai, si trova un villaggio abbandonato che sembra uscito da un film post-apocalittico. Houtouwan era un tempo un fiorente villaggio di pescatori, ma negli anni ’90 è stato lentamente abbandonato. Oggi, la natura si è riappropriata delle case: le mura sono coperte di edera, i tetti scompaiono sotto il fogliame e il silenzio regna sovrano. Un luogo suggestivo e un po’ inquietante, perfetto per gli amanti della fotografia: alcune case sono ancora accessibili e visitabili, con mobili e oggetti lasciati intatti dagli abitanti. Non è difficile credere, dunque, che Houtouwan sia diventato un set fotografico molto popolare sui social media per il suo aspetto surreale.

La Grande Muraglia di Jiankou: la versione più selvaggia

Se pensate di conoscere la Grande Muraglia, vi sbagliate… Aspettate di vedere Jiankou! Questa sezione, a differenza delle più turistiche Badaling o Mutianyu, è completamente non restaurata e piuttosto selvaggia. Adagiata tra montagne ripide e foreste fitte, questa parte di mura è perfetta per chi ama l’avventura e le escursioni impegnative. Questa sezione, non a caso, è nota per il “Nido dell’Aquila”, un tratto incredibilmente ripido e suggestivo.

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Che differenza c’è tra New York e Manhattan

Molti turisti, e persino alcuni newyorkesi, utilizzano i termini Manhattan e New York come se fossero intercambiabili. In realtà, c’è una distinzione fondamentale. Manhattan, infatti, si riferisce al distretto più famoso, il cuore pulsante e luogo iconico di New York City, e rappresenta solo una parte di questa città, famosa in tutto il mondo per le sue mille sfaccettature.

New York: la metropoli a cinque distretti

La città di New York è composta da cinque distretti differenti: Manhattan, Brooklyn, il Queens, il Bronx e Staten Island. Questi quartieri, o boroughs, come vengono definiti in inglese, costituiscono la vera essenza della città, una metropoli che accoglie oltre otto milioni di persone, proveniente da tutto il mondo, e che si sviluppa su una superficie di 789 chilometri quadrati.

Ognuno di questi cinque grandi distretti ha una sua grande personalità e le attrazioni meritano di essere scoperte, per cui limitarsi a visitare solo Manhattan sarebbe un vero peccato, soprattutto per tutti coloro che vogliono conoscere a fondo l’autentico spirito newyorkese.

Manhattan: il cuore di New York

Manhattan, invece, si può definire il vero e proprio cuore pulsante di New York. È un’isola di circa 90 chilometri quadrati, tra il fiume Hudson e l’East River, collegata ottimamente al resto della città ed al New Jersey da numerosi ponti e tunnel.

Il distretto di Manhattan è senza ombra di dubbio il centro economico, culturale e turistico di New York, dove si trova la maggior parte delle attrazioni turistiche della città. Qui, ad esempio, si trovano alcuni dei luoghi più iconici, come la famosa e suggestiva  piazza Times Square, Central Park, una vasta parentesi di verde fra i grattacieli newyorkesi, l’Empire State Building, il primo edificio ad essere alto più di 100 piani ed inaugurato nel 1931, simbolo della città e della potenza industriale americana, oppure l’iconico Museo di Storia Naturale di New York, set del film di successo “Una Notte al Museo”.

Queste, e tante altre attrazioni, rendono l’isola di Manhattan una tappa fondamentale per chi decide di visitare la città di New York per la prima volta. Inoltre, questo distretto è suddiviso a sua vola in tre aree principali:

  • Upper Manhattan: che include il quartiere residenziale di Harlem, famoso per la sua forte cultura afroamericana, ma anche per la scena musicale Jazz che lo contraddistingue, e l’immenso e verde Central Park;
  • Midtown Manhattan: qui si concentrano i grattacieli e le istituzioni più importanti di New York, come l’Empire State Building, di si è parlato in precedenza, ed il Rockefeller Center, formato da ben 19 edifici commerciali, conosciuto in tutto il mondo per la pista di pattinaggio ed il maestoso albero di Natale installati durante il periodo dell’Avvento, che rendono unica l’esperienza di passare Natale a New York;
  • Lower Manhattan, questa zona è famosa per essere la sede dell’importante distretto finanziario della città di New York, con la presenza della Borsa di Wall Street, oltre che per il Memoriale dell’11 Settembre, un museo tanto imponente, quanto toccante e che racconta la storia del World Trade Center.

Manhattan e New York: perché questa confusione?

Molti visitatori identificano l’isola di Manhattan nella vera e propria città di New York City proprio a causa della presenza delle principali attrazioni turistiche appena elencate, ma anche per la più elevata densità di strutture ricettive e ristoranti, che rendono questo distretto la scelta più comoda per chi desidera visitare la Grande Mela.

Dunque, ciò che hanno in comune New York e Manhattan è che la seconda fa parte della prima, ma entrambe non sono complementari l’una all’altra. Quando si decide di vistare New York, conoscere tale differenza può far realmente risparmiare molto denaro. Ad esempio, si potrebbe pernottare nei quartieri del Queens o di Brooklyn, che fanno sempre parte di New York, ma che sono collegati ottimamente all’isola principale, zone dal fascino unico, che meritano di essere scoperte.

Skyline dell'isola di Manhattan, a New York City

Fonte: iStock

Skyline di Manhattan
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Lima: quando visitare la capitale del Perù

Lima, capitale del Perù, è una città con una duplice anima che arriva dritta al cuore di chi la visita. Da un lato la sua calma di millenni di storia che la caratterizza, dall’altro la vivacità caotica di una grande metropoli sudamericana. Arroccata su grandi scogliere che si affacciano senza timore sul maestoso Oceano Pacifico, la capitale peruviana pulsa al ritmo di una melodia che unisce l’antico al moderno, la tradizione all’innovazione, il passato al futuro. Se stai organizzando – o hai in programma – un viaggio in questa splendida zona del mondo, allora ti starai chiedendo anche qual è il momento migliore per visitarla. In questa guida, che descrive il clima e la temperatura a Lima, potrai trovare tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio il tuo viaggio. Pronto a prendere nota? Partiamo!

Clima a Lima: una panoramica completa

Quando si parla di meteo è sempre difficile stabilire con certezza le caratteristiche climatiche di una regione. Tuttavia, per quanto riguarda Lima, una cosa è certa: l’identikit climatico della capitale peruviana è davvero, davvero particolare. Di natura sub-tropicale e desertica, ogni annata presenta principalmente due stagioni:

  • Stagione calda, che va dal mese di dicembre al mese di maggio.
  • Stagione fredda, che va dal mese di giugno al mese di novembre.

L’elemento che rende il clima di Lima così particolare è la garúa, una nebbiolina perenne che va da giugno a settembre e che deposita goccioline di rugiada al suolo. Nonostante Lima si trovi a pochi gradi dall’Equatore, il clima è arido e mite; una condizione dovuta alla Humboldt, una corrente fredda marina che arriva direttamente dalloceano. Le temperature medie di Lima oscillano da un minimo di 14° gradi a un massimo di 29° senza manifestare picchi estremi di caldo o freddo. Per scoprire il momento migliore per visitare la capitale del Perù, ecco una panoramica precisa delle due stagioni che la caratterizzano.

Stagione calda: dall’oceano alle grandi celebrazioni culturali

Da dicembre a maggio, l’estate abbraccia con le sue giornate soleggiate e il suo clima mite le bellezze di Lima. Le temperature variano tra i 20°C e i 29°C, rendendo questo un ottimo periodo per visitatori e locali che vogliono godersi le meraviglie offerte dalla costa e dall’oceano. In questo momento dell’anno i cieli si ripuliscono di quel grigiore che caratterizza la stagione fredda, tingendosi di un celeste brillante e lasciandosi alle spalle i nuvoloni. Durante la stagione calda le spiagge pullulano di surfisti a caccia dell’onda perfetta, di nuotatori appassionati e, in generale, di amanti del grande blu. Soprattutto le spiagge di Miraflores e Barranco fanno da palcoscenico alla vita della città che si anima con eventi, feste e attività. Non solo mare, la stagione calda a Lima offre molto anche agli appassionati dell’alta quota, tanto che da qui partono una serie di escursioni che ti porteranno a esplorare antichissime rovine precolombiane (come Pachacamac) oppure, se ami immergerti nella natura, ti porteranno a paradisi naturali come quello di Paracas. Durante la stagione calda il calendario di Lima si riempie di eventi e celebrazioni importanti, in queste giornate la gioia e il brio invadono le strade di Lima accendendo di vita l’intera città. Le più importanti sono:

  • L’anniversario di Lima: ogni anno, il 18 gennaio, Lima festeggia “il suo compleanno”. Una festa molto sentita e vissuta con enorme entusiasmo da parte di tutti i locali e che vuole celebrare la fondazione della capitale, avvenuta per mano di Francisco Pizarro nel 1535. In questi giorni la città, supportata anche dal clima mite della stagione estiva, offre eventi, parate, concerti ed esibizioni di balli popolari che invadono il centro storico. Un’occasione imperdibile per toccare con mano l’identità culturale di Lima e, in generale, del Perù.
  • Il Festival Mistura: durante la stagione calda si celebra Il Festival Mistura, nonché l’evento culinario più celebre e importante di tutto il Perù. Anche se in passato si celebrava in settembre, ora, sempre più spesso, viene organizzato i primi mesi dell’anno. Questo festival è d’obbligo per scoprire la tradizione gastronomica peruviana.
  • Virgen de la Candelaria: in febbraio i peruviani celebrano la festa della Virgen de la Candelaria, portando tra le strade di Lima gioia e brio. Bande, parate ed esibizioni di danza folcloristica riempiono la città. Tra le tradizioni più importanti troviamo la danza Diablada, che rappresenta la lotta tra il bene e il male e viene messa in scena dai ballerini con coreografie e costumi che simulano questa lotta tra angeli e demoni.
Abitante di Lima con abito tradizionale

Fonte: iStock

Il celebre Festival Mistura a Lima, in Perù

Stagione fredda: garúa, musei e grandi eventi nazionali

Dopo aver scoperto le caratteristiche della stagione calda, è il momento di scoprire quelle della stagione fredda, in modo da organizzare il tuo viaggio al meglio. Da giugno a settembre, le temperature medie calano oscillando tra i 14°C e i 19°C e la famosa garúa – la nebbiolina di cui ti parlavamo all’inizio di questo articolo – pervade la città dandole un tocco malinconico che si aggiunge al grigiore del cielo annuvolato che caratterizza questa stagione. Nonostante queste condizioni possano perdere presa sugli amanti del mare, del sole e della vita balneare, l’inverno a Lima gode di un fascino e di atmosfere uniche. In questi mesi il clima a Lima è caratterizzato dall’assenza di precipitazioni ma, grazie all’umidità e alla brezza dell’oceano, le giornate rimangono fresche regalando una condizione ideale per chi ama visitare le città con un clima mite. Durante la stagione fredda, la maggior parte del turismo balneare migra altrove, lasciando spazio solo a qualche surfista temerario che cerca di domare la furia dell’oceano. Questo rende le spiagge di Lima un vero spettacolo mozzafiato, da ammirare in tutta la loro bellezza e la loro solitudine. In inverno Lima è un fiore che sboccia negli spazi chiusi: musei e gallerie d’arte offrono riparo dalla nebbia e avvolgono i visitatori con il calore dell’arte. Se visiti Lima in questo periodo, un giro al Museo Larco, con la sua incredibile collezione di arte precolombiana, e al MALI sono davvero d’obbligo. Nonostante le condizioni climatiche più avverse della stagione fredda, Lima – tra giugno e settembre – si riempie di eventi culturali e tradizioni folcloristiche, pertanto, se stai organizzando il tuo viaggio in uno di questi mesi, potresti trovarti in mezzo a una di queste grandi feste:

  • Festa di San Pedro e San Pablo: celebrata in giugno, è una festa religiosa molto sentita, soprattutto nei distretti costieri come Chorrillos e Callao, dalla comunità di pescatori. La festa inizia con una funzione religiosa e prosegue con una processione che conduce la statua di San Pedro, patrono dei pescatori, al mare.
  • Festa di Santa Rosa da Lima: una seconda tradizione religiosa – questa volta celebrata in agosto – è la Festa di Santa Rosa da Lima ed è uno degli eventi religiosi più importanti della capitale. Durante la festa, la patrona del Perù viene celebrata nel suo santuario e poi la festa prosegue sulle strade della città.
  • Giorno dell’Indipendenza: nonostante l’inverno di Lima, la festa che celebra l’indipendenza peruviana resta una delle festività più celebri e famose di tutta la capitale. La città si colora di rosso e bianco, si riempie di parate e, il 28 luglio, si ascolta il discorso del Presidente della Repubblica.

Il clima a Lima: qual è il periodo migliore?

Come avrai intuito, non c’è una risposta definitiva alla domanda “Qual è il periodo migliore per visitare Lima?”. Tutto dipende dalle tue preferenze di viaggio e da ciò che ami fare. Mentre di solito si parla di 4 stagioni, nel caso di Lima la scelta ricade su due stagioni principali: quella calda e quella fredda. Entrambi i periodi illuminano la città di un’aura diversa, di un fascino distinto. Nella stagione calda puoi goderti le esperienze offerte dalle zone costiere, in quella fredda puoi godere delle ricchezze culturali che offre la capitale peruviana. Qualsiasi sia la tua scelta, Lima saprà conquistarti con il suo fascino antico e la sua modernità in evoluzione.

Per organizzare al meglio il tuo viaggio ecco uno schema riassuntivo del clima e temperatura di Lima da tenere a mente quando pianificherai il tuo itinerario nella meravigliosa capitale del Perù.

  • Stagione calda: da dicembre a maggio. Temperature tra i 20°C – 29°C con giornate soleggiate, cieli tersi e clima secco. Il momento ideale per attività balneari ed escursioni nella natura. Eventi principali: festival gastronomici come Mistura, concerti e attività culturali all’aperto.
  • Stagione fredda: da giugno a novembre. Temperature tra i 14°C – 19°C con giornate caratterizzate da una nebbia costante, cieli grigi e clima fresco e umido senza pioggia. Il momento perfetto per scoprire le gallerie e i musei della città e immergersi nei suoi eventi culturali e religiosi.
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Direzione Parigi: cosa mettere in valigia

La valigia per un viaggio direzione Parigi, bellissima capitale francese, è un elemento essenziale per vivere nel migliore dei modi la visita di questa affascinante metropoli.

Organizzare al meglio la valigia per la visita della città delle luci è molto importante in quanto si tratta di una città dal clima estremamente variabile, in quanto colpita dalle correnti provenienti dall’Atlantico e dal Mar Mediterraneo, che potrebbero far variare velocemente le condizioni meteorologiche, con frequenti piogge. Proprio per questo, è bene non farsi cogliere di sorpresa!

Cosa mettere in valigia, quindi, per un viaggio a Parigi?

Un aspetto fondamentale per chi vuole scoprire la città passeggiando, fra le sue affascinanti vie e scoprire angoli nascosti, è sicuramente quello di munirsi di scarpe comode. Si possono utilizzare semplici sneakers, magari con una suola alta e più ammortizzata, oppure ci si può affidare a scarpe dedicate alla camminata, acquistabili in diversi negozi sportivi.

La città è un vero paradiso per gli amanti dell’arte e dei monumenti, con centinaia di attrazioni storiche e artistiche imperdibili. In Scarpe con i tacchi o, ad esempio, i mocassini possono essere entrare in valigia ed essere utilizzati per eventuali occasioni più formali, come le serate galanti. Parigi ha veramente tanto da offrire ai suoi visitatori e sarebbe un peccato non approfittarne.

Una volta messe in valigia queste scarpe, è il turno degli indumenti. La posizione geografica di Parigi e le correnti che la colpiscono, la rendono una città piuttosto fresca, quindi è bene non arrivare troppo scoperti. Può capitare, infatti, che da un clima fresco si passi ad una calura improvvisa nel giro di poche ore. Per evitare spiacevoli sorprese, è bene avere in valigia un abbigliamento vario.

Le t-shirt e le magliette vanno benissimo, ma allo stesso tempo è consigliabile avere con sé anche delle felpe, dei maglioni, a seconda anche della stagione in cui si decide di visitare la città, o dei gilet. Questi capi vanno bene soprattutto per la sera, quando per le vie della città si respira un’aria decisamente più fresca. Quindi, vestirsi a cipolla è la soluzione ideale per scoprire Parigi e le sue imperdibili attrazioni.

Per non rimanere sorpresi da eventuali piogge, si consiglia anche di mettere in valigia un piccolo ombrello da borsa e/o una giacca impermeabile, che occupa poco posto e può essere portata sempre con sé anche durante le camminate giornaliere.

Valigia aperta con indumenti e lista delle cosa da inserire al suo interno

Fonte: iStock

Cosa mettere in valigia per un viaggio a Parigi?

Ma non è tutto. Per completare la valigia direzione Parigi, bisogna pensare ad alcuni accessori fondamentali, che non bisogna dare per scontato e che in viaggio potrebbero aiutare moltissimo. Ecco una breve lista di accessori che potrebbe essere d’aiuto:

  • Accessori personali: si tratta, ad esempio, di quegli accessori da toeletta, che in un viaggio non dovrebbero mancare mai. Sono, ad esempio, prodotti personali come lo spazzolino, eventuali prodotti per l’igiene personale e la cura della pelle, come, ad esempio, creme solari per proteggersi dal sole durante le camminate in città, oppure determinati trucchi di base. Da non dimenticare a casa un buon cappello, per proteggersi dal sole o dal freddo, e gli occhiali da sole;
  • Accessori high-tech: gli irrinunciabili, soprattutto per un viaggio a Parigi, durante il quale si scatteranno centinaia di fotografie dei tesori artistici e storici cittadini. Quindi, assolutamente da non dimenticare cavi per la ricarica dello smartphone, della macchina fotografica e/o del computer. Essenziale durante la giornata anche una power bank, quindi una batteria portatile da utilizzare in caso di telefono scarico. Inoltre, in una valigia preparata ad hoc per un tour di Parigi, non possono mancare gli adattatori per le prese francesi per l’elettricità. Come in Germania, infatti, e in diversi altri paesi europei, anche in Francia si utilizzano prese di tipo C.

Inoltre, per portare con sé tutti questi accessori, oltre che una borraccia termica, per tenere al caldo o al freddo acqua e bevande (a seconda della stagione), non bisogna dimenticarsi di mettere in valigia un piccolo zaino, che occupi poco spazio e che si possa indossare durante la visita di Parigi senza particolari problemi.

Con questa lista, ogni visitatore sarà pronto per godersi al massimo una breve vacanza alla scoperta di Parigi, senza farsi cogliere impreparato da eventuali cambiamenti climatici o dalle situazioni che si possono incontrare durante la visita.

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Saburtalo Tbilisi: cosa vedere e cosa fare in questa zona

Siamo a Tbilisi, la Capitale della Georgia, esattamente a Saburtalo, un quartiere che è conosciuto per lo Zoo di Tbilisi e per il Giardino Rosso, oltre che per la presenza del Palazzo Olimpico e del Palazzetto dello Sport. Una zona da conoscere, da vedere almeno una volta nella vita, per scoprire il passato della città mediante l’architettura. Del resto, Tbilisi è una metropoli che rimanda un’immagine di sé ben chiara, con un mix di stili che ne testimoniano la storia, raccontandola visivamente. Vediamo cosa fare e cosa vedere a Saburtalo a Tbilisi, il “quartiere studentesco”.

Saburtalo Tbilisi, storia e informazioni

Visitare Tbilisi, la Capitale della Georgia, è un’occasione per conoscere la storia di un Paese con un passato difficile. Siamo nel cuore del Caucaso, e ogni quartiere della città è pieno di storia e di fascino, tra caffè e locali avant-garde, ma anche edifici dall’architettura sovietica. Raggiungere Saburtalo non è difficile, poiché è servita dalla metropolitana di Tbilisi: le linee sono tre, e la seconda porta a Saburtalo (la seconda, la linea verde).

Prima di tutto, Saburtalo è la più grande della zona centrale, e la sua architettura cambia in base alla zona: per esempio, nei pressi della Metro Medical Centre mostra tutto il suo splendore, ma vicino al Palazzo dello Sport si notano i grandi palazzi. Marjanishvili dista appena 9 minuti in auto e, secondo i viaggiatori, è tra le zone da scoprire a Tbilisi, molto trendy. Da non perdere anche via Agmashenebeli, sempre a 10 minuti di auto. La zona rimane in ogni caso ben servita anche dal trasporto pubblico e non solo: si può alloggiare a Saburtalo, data la presenza di diversi hotel e appartamenti, tra cui alcune strutture luxury e con servizi pensati per offrire il massimo del comfort.

Cosa vedere e cosa fare a Saburtalo Tbilisi

Immergiamoci nell’atmosfera di Saburtalo: come visto, è molto amata dai giovani, anche per la vicinanza ad alcune delle strutture più apprezzate, tra cui il Palazzo Olimpico (qui si disputano tornei sportivi, come calcetto o wrestling), o ancora il Palazzetto dello Sport, dove non mancano partite di basket e concerti da prenotare. Partendo da qui, si può raggiungere lo Zoo di Tbilisi in appena 9 minuti di auto: è il più antico e il più grande della Georgia, fondato nel 1927,

Da non perdere in alcun modo, per tutti coloro che sono interessati all’architettura sovietica, la zona di Nutsubidze, proprio nel quartiere di Saburtalo. Come anticipato, l’architettura cambia a seconda dei luoghi: a Nutsubidze si trovano i cosiddetti Sky Bridges, ovvero i vecchi edifici in stile sovietico, un complesso residenziale con tre blocchi abitativi. A due passi dalla metro Saburtalo, uno spaccato del cosiddetto Brutalismo.

Il quartiere è un punto di partenza, dunque, per scoprire l’anima di Tbilisi, ed è in una zona strategica, vicina a molte delle attrazioni da inserire nel proprio itinerario per andare alla scoperta della Capitale della Georgia: il Ponte della Pace si trova ad appena 11 minuti di auto da Saburtalo, e i minuti di percorrenza sono uguali per la Basilica Ortodossa di Anchiskhati, la Chiesa più antica della Capitale. Ci si trova, inoltre, a 12 minuti dal Museo della Georgia, per fare un tuffo nel passato del Paese, con reperti che risalgono fino al 3000 a.C.. L’ultimo piano, invece, propone il Museo dell’Occupazione Sovietica: uno spaccato di storia.