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Il centro termale più grande d’Europa è un viaggio nel tempo e nella bellezza

Budapest, la “perla del Danubio“, è una delle città più affascinanti e visitate d’Europa, un luogo che abbraccia la sua storia secolare con un’architettura maestosa che richiama l’epoca dell’impero austro-ungarico e la Belle Époque. Questa città è un incantevole scrigno di bellezza, dove gli edifici in stile Art Nouveau richiamano i fasti di un’epoca passata.

Ma c’è un’altra ragione per cui Budapest è ammirata in tutto il mondo. Conosciuta anche come la “Città delle terme“, le sue fondamenta calcaree nascondono un tesoro sotterraneo di ben 118 sorgenti termali naturali, che sgorgano generosamente con una quantità impressionante di 70 milioni di litri di acque terapeutiche ogni giorno. Un luogo unico nel suo genere, che invita le persone a rilassarsi e rigenerarsi immersi nelle sue acque curative, rendendola una delle destinazioni termali più suggestive del pianeta.

Molti dei bagni termali di Budapest racchiudono un passato affascinante ma, al contempo, testimoniano la capacità di questa città di rinnovarsi nel corso dei secoli. Il complesso più popolare è il Széchenyi che, nonostante sia stato inaugurato solo alla fine del XIX secolo, ha rapidamente guadagnato un posto speciale nei cuori dei visitatori. La sua imponente struttura in stile neobarocco e le sue acque calde e terapeutiche attirano ogni anno generazioni di bagnanti in cerca di relax e benessere. È un luogo in cui il fascino del passato si mescola con il presente, creando un’esperienza emozionante e indimenticabile.

Szechenyi: l’oasi termale di Budapest

Bagni Széchenyi

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Bagni Termali Széchenyi, Budapest

Budapest nasconde tesori termali in ogni angolo, ma nessun altro luogo incarna la sua importanza storica come i Bagni Széchenyi. Questo complesso termale, situato in un imponente edificio in stile neogotico, ha aperto le sue porte al pubblico nel 1913 e da allora è diventato una delle attrazioni più iconiche della città.

Le sorgenti prendono il loro nome da István Széchenyi, uno dei più importanti statisti ungheresi del XIX secolo. Progettati dall’architetto Gyozo Czigle verso il 1881, questi bagni hanno visto una continua evoluzione. Nel corso dei decenni, infatti, sono stati oggetto di costanti lavori di espansione e miglioramento, diventando un punto di riferimento per il benessere fisico e mentale. Composti da ben 12 piscine interne e 3 esterne, si ergono come una meraviglia architettonica in mezzo alla splendida cornice della città ungherese.

Ma è l’atmosfera che circonda questo luogo che incanta e affascina al primo sguardo. Lo stile neobarocco che caratterizza le piscine interne è un omaggio all’arte e alla bellezza. Statue, mosaici e volte affrescate decorano con maestria ogni angolo, trasportandoti nella raffinatezza e nel lusso del passato. Un autentico viaggio nel tempo, avvolti dall’arte e dalla storia.

L’apice assoluto di questa esperienza è senza dubbio la piscina esterna, regina indiscussa dei Bagni Széchenyi. Qui, il contrasto tra il calore delle acque termali e la maestosità dell’antico edificio che la circonda è semplicemente magico. È come immergersi in un dipinto vivente, dove la storia si fonde con la contemporaneità in una sinfonia di relax e bellezza. Ma c’è un elemento che la rende diversa dalle altre: i tavoli da scacchi galleggianti. Posizionati al centro della piscina, ti permetteranno di sfidare i tuoi avversari all’insegna del più completo relax. Un’esperienza senza paragoni, una sfida avvincente che si svolge in uno scenario unico al mondo.

Le acque termali di Széchenyi: un elisir di bellezza e benessere

I Bagni Széchenyi a Budapest sono un luogo di incanto e bellezza, ma la loro vera magia risiede nelle acque termali che li alimentano. Queste rappresentano una delle risorse più preziose della città e sgorgano da due sorgenti d’acqua di fonte artesiana situate a una profondità di circa 1000 metri sottoterra.

Una delle caratteristiche più sorprendenti è la loro temperatura alla fonte, che si aggira intorno ai 76 gradi Celsius. Questo calore naturale è parte integrante del loro potere curativo, ma per garantire il massimo beneficio e comfort, le vasche contengono anche acque a temperature molto più miti, che oscillano tra i 20 e i 38 gradi Celsius. Quest’alternanza tra caldo e freddo stimola la circolazione sanguigna, tonifica il corpo e apporta una sensazione rigenerante.

In sintesi, sono un vero tesoro della natura, ricche di minerali e nutrienti essenziali per la nostra salute. La loro composizione comprende calcio, fluoruro, acido metaborico e solfato, elementi che svolgono un ruolo fondamentale nel trattamento di vari disturbi. Infatti, i minerali presenti nelle acque termali di Széchenyi agiscono come antinfiammatori e alleviano il dolore articolare, permettendo ai visitatori di trovare sollievo e una maggiore mobilità. Inoltre, le loro proprietà terapeutiche si sono dimostrate efficaci anche nel trattamento di numerose malattie degenerative.

Bagni Széchenyi

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Bagni Termali Széchenyi, Budapest
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Fiuggi, un viaggio tra terme e meraviglie storiche

Ogni tanto ci meritiamo tutti una vera e propria immersione nella bellezza e nel benessere. Come? Raggiungendo una delle meravigliose città termali d’Italia, che tra i loro vicoli nascondono anche tante meraviglie storiche che vale la pena scoprire. È il caso di Fiuggi, un comune italiano della provincia di Frosinone, dove acque “miracolose” sgorgano da sorgenti naturali e dalle montagne.

Cosa aspettarsi

Fiuggi sorge nella zona più occidentale della Ciociaria e vanta una struttura urbana divisa in due parti: il borgo antico, detto anche Fiuggi Vecchia, che è adagiato su un colle a circa 750 metri di altezza, e Fiuggi Terme, oppure Fonte, che si fa spazio a circa 550 metri e che è un susseguirsi di fonti termali e attività commerciali e turistiche.

Le proprietà benefiche delle sue acque sono conosciute sin dai tempi del Medioevo, e per questo le attrazioni principali di Fiuggi sono quasi sempre state le terme. Tuttavia, questo bellissimo borgo del Lazio ha davvero molto altro da offrire ai suoi visitatori, il posto perfetto per rilassarsi e pensare a se stessi, per poi concedersi passeggiate in cui poter toccare la storia con mano e gustare dei piatti tipici davvero deliziosi.

Il centro storico

Iniziamo questo viaggio a Fiuggi dal suo pittoresco centro storico dove sono racchiusi i principali (e bellissimi) monumenti cittadini. Tra le attrazioni da non perdere c’è il Palazzo Falconi, risalente al ‘700. Non si tratta solo di un bell’edificio da ammirare, ma anche di un punto di interesse dalla storia davvero particolare: intorno al 1800, tra i vicoli di Fiuggi in cui si affacciano case in muratura, si vociferava dell’arrivo in città di Napoleone. Per questo motivo, un anonimo pittore gli dedicò una sala del palazzo, la Sala Napoleone. Tuttavia, la voce si rivelò falsa.

Fiuggi, Lazio

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Tra i vicoli di Fiuggi

Molto interessanti sono anche le chiese che, in realtà, sono tantissime se si pensa all’estensione del borgo antico. Visitarle tutte è difficile, ma a meritare una sosta è certamente la Collegiata di San Pietro Apostolo. Edificata nel 1617, presenta una facciata a capanna su cui svetta un campanile a pianta quadrata. L’interno, invece, è culla di opere di pregio, come una tela seicentesca raffigurante l’Estasi di San Francesco, e un’altra ritraente l’Assunta venerata dai Santi Biagio, Michele Arcangelo e Carlo Borromeo.

Vale la pena fare una sosta anche presso la Chiesa di Santo Stefano, conosciuta per essere uno degli edifici religiosi più antichi della città. Si narra che sia stata costruita sulle rovine di un tempio pagano, ma quel che è certo è che qui riposano le spoglie di Sant’Artemio provenienti dalle catacombe di Priscilla a Roma.

Poi ancora la Chiesa di Santa Maria del Colle che è così chiamata perché sorge all’esterno del perimetro del tracciato cittadino. Costruita tra il Duecento e il Trecento, una volta possedeva anche un campanile che però è stato demolito dopo la Seconda Guerra Mondiale per esigenze urbanistiche.

Altri luoghi culto di interesse sono la Chiesa Regina Pacis del 1922, la Chiesa di Santa Teresa del Bambino Gesù, le chiese di S. Biagio, S. Chiara, Beata Vergine in Campanica del 1100, San Rocco e la chiesa delle Tre Cone.

Ma non è finita qui, perché presso il centro storico di Fiuggi è possibile ammirare anche il Palazzo De Medici, dove si trova il famoso “pozzo delle vergini” in cui, secondo la leggenda, venivano gettate le ragazze che si rifiutavano di adempiere allo ius primae noctis, il Palazzo Comunale e il bellissimo Teatro Comunale.

Fiuggi Terme

Il borgo di Fiuggi è un vero gioiello antico, ma senza ombra di dubbio un altro suo importantissimo punto di forza sono le terme. Nel suo territorio comunale sorgono ben due fonti: la Fonte Bonifacio VIII e la Fonte Anticolana, che insieme hanno dato vita a uno dei complessi termali più grandi e più antichi d’Italia.

Ad ogni modo, il simbolo turistico dell’area termale è la Fonte di Bonifacio VIII che fu realizzata tra il 1967 e il 1969. Costruita in stile liberty, è circondata da un grande parco che pullula di lussureggiate vegetazione e anche una serie di fontanelle e di edifici per il soggiorno.

Fonte Bonifacio VIII, Fiuggi

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La Fonte Bonifacio VIII di Fiuggi

Le attrazioni di questa zona non sono di certo finite qui, perché da queste parti svettano nei cieli anche una serie di edifici più moderni, risalenti al ‘900, realizzati in stile liberty. È impossibile non notare, per esempio, il Grand-Hotel Teatro Casinò di Piazza dell’Olmo che oggi ospita il Teatro, un salone delle esposizioni e una scuola alberghiera.

Decisamente affascinante è anche il Palazzo della Fonte che è impreziosito da decorazioni e affreschi del Galimberti: considerato uno dei migliori hotel d’Europa, nel corso degli anni ospitò diversi personaggi illustri tra cui il re d’Italia.

Non solo terme, perché a Fiuggi si produce anche un’ottima acqua da bere: il bacino si trova ai piedi dei Monti Ernici, un posto che in epoca preistorica era un lago. Per questo motivo, nel corso del tempo il terreno si è arricchito di uno strato di limo, argilla, tufi e ceneri, e l’acqua filtrando attraverso la coltre vulcanica assimila una serie di sostanze benefiche che depurano l’organismo e favoriscono il benessere.

Cosa fare nei dintorni

Se un viaggio nella storia, nel relax termale, nell’aria pura e nell’ottimo cibo non è bastato, sappiate che anche i dintorni di Fiuggi sono estremamente interessanti. Tante soddisfazioni, per esempio, le possono avere anche coloro che sono alla ricerca del contatto con la natura perché da queste parti si sviluppano una serie di sentieri escursionistici che si snodano tra i monti Ernici e Simbruini.

A circa 20 chilometri di distanza da Fiuggi sorge Fumone, uno dei comuni più affascinanti della Ciociaria, arroccato su un isolato monte. Una sorta di bomboniera inaspettata, una vista così suggestiva che fu di ispirazione a Curzio Malaparte, nella prima metà del Novecento, per la celebre espressione con cui definì il Comune “Olimpo di Ciociaria”

Un’altra tappa da fare assolutamente è il Lago di Canterno che, oltre ad essere circondato da boschi di querce, cerri e latifoglie, offre un’atmosfera romantica e anche diverse possibilità di relax.

Non resta che organizzare un viaggio tra le meraviglie di Fiuggi e i suoi dintorni.

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Le gite fuori porta da fare il primo giorno del nuovo anno

Se siete stanchi di cenoni e pranzi infiniti e preferite iniziare l’anno nuovo con una mini-vacanza rigenerante, una gita fuori porta è quello che ci vuole per ricaricare le pile prima di dire addio alle feste e tornare alla routine quotidiana. Il modo perfetto per cominciare a fare subito il pieno di ricordi speciali, andando alla scoperta di luoghi che riservano sorprese a ogni angolo.

Gite fuori porta a Capodanno, tra borghi e terme

In provincia di Piacenza, è possibile immergersi in una splendida atmosfera medievale visitando il borgo di Grazzano Visconti, il suggestivo villaggio riconosciuto “Città d’arte” dalla Regione Emilia-Romagna nel 1986, dove il tempo sembra essersi fermato. Oltre a perdersi tra le stradine bianche, le casette dalle facciate affrescate, i portici e i suggestivi musei, fino al 7 gennaio i visitatori possono ancora godere delle iniziative natalizie, come la pista di ghiaccio, l’area spettacoli con jumping e tanto altro.

Se, invece, desiderate ancora immergervi nell’arte presepiale, il borgo di Ossana vi aspetta con un suggestivo percorso di oltre 1600 presepi. Si trova all’imbocco della Val di Peio, ai piedi delle cime del gruppo della Presanella. Siamo in provincia di Trento, in uno dei Borghi più Belli d’Italia, dove in questo periodo dell’anno si può intraprendere un suggestivo percorso che guida i visitatori lungo le corti del paese, fino al cuore pulsante della rassegna, il Castello di San Michele. Quisi può ammirare un grande presepe realizzato all’interno delle sue mura, in cui sono narrati episodi realmente accaduti in una notte di Natale durante la Prima Guerra Mondiale.

A circa un’ora e mezza da Firenze, si trova Calamecca, il borgo ritrovato nel comune di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. Grazie anche alla sua posizione un po’ defilata nel cuore della montagna pistoiese, ha conservato il fascino e la lentezza di un tempo lontano. Intorno al paese c’è la Macchia Antonini, un’area naturale protetta a 962 metri s.l.m, raggiungibile in auto ma anche a piedi attraverso il bosco.

Trascorrere il primo giorno dell’anno tra i gioielli lambiti dalle acque dei laghi Maggiore e d’Orta può regalare emozioni indelebili. Merito del progetto “Isole di Luce” che mira fortemente a promuovere e a valorizzare il patrimonio turistico e culturale dell’Isola dei Pescatori, che si affaccia sul Lago Maggiore, e dell’Isola di San Giulio, unico fazzoletto di terra “galleggiante” del Lago d’Orta, perla della provincia di Novara. Uno spettacolo che proseguirà fino all’Epifania, creando un’atmosfera di fiaba attorno a questi luoghi d’antica bellezza.

Anche il Capodanno alle Terme è una valida alternativa per iniziare come si deve l’anno nuovo e rilassarsi dopo pranzi e cenoni in famiglia. Immersa nel meraviglioso Parco Nazionale dello Stelvio, Bormio è un vero e proprio paradiso per chi cerca relax e benessere, grazie alle sue rinomate terme ad alta quota, richiamo turistico molto importante al pari dei moderni impianti sciistici.

Gite fuori porta a Capodanno: ciaspolate ed escursioni

Se siete amanti delle escursioni e desiderate trascorrere il primo giorno dell’anno a contatto con la natura, regalatevi una salita sul Monte Comer, nelle Prealpi Bresciane e Gardesane. Il percorso si sviluppa lungo le mulattiere e attraversa boschi e piccoli borghi. Lungo il sentiero è d’obbligo una tappa al bellissimo Eremo di San Valentino, a picco sul lago, che sembra incastonato nella roccia. Una volta in cima, potrete ammirare panorami stupendi sul Lago di Garda e sul Monte Baldo.

Se invece desiderate vivere l’esperienza di una escursione con le ciaspole adatta a tutta la famiglia, le Dolomiti, con le distese candide attorno al Catinaccio e al Latemar, sono una destinazione perfetta. Tanti i percorsi in mezzo alla natura, facili, pianeggianti, ideali per le vacanze sulla neve anche con bambini.

Il Lago di Barrea, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, è invece la cornice ideale per fantastiche escursioni o passeggiate in bicicletta, circondati dalle vette dell’Appennino. Se, infine, siete in Sicilia, le escursioni nei dintorni di Petralia Sottana, nel cuore del massiccio centrale del Parco delle Madonie. sono uno dei modi migliori per vivere intensamente la natura fin dal primo giorno dell’anno.

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Puoi immergerti nelle terme degli antichi romani in questa città inglese

Ci sono luoghi straordinari perché offrono a chi li visita esperienze di ogni tipo: dalla suggestione di scorci meravigliosi, alla storia che si mescola con la leggenda, fino al benessere. Uno di questi posti è Bath, una città unica nel suo genere che offre la possibilità di immergersi nelle acque che hanno dato vita alle terme degli antichi romani.

Dove siamo? Nel sud ovest della Gran Bretagna, nella regione del Somerset. Un luogo speciale, perché lì si trova l’unica sorgente termale naturale di tutto il Regno Unito. Il nome, non può sfuggire, non è stato scelto a caso infatti Bath, significa bagno e la cittadina non è interessante solo per questo ma anche per la splendida architettura: il centro storico attuale risale a XVIII secolo ed è in perfetto stile georgiano. Inoltre, è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità UNESCO nelle città termali d‘Europa.

Bath, le terme degli antichi romani da non perdere

Per risalire alla realizzazione delle terme romane di Bath si deve andare indietro nel tempo, e più precisamente al 75 d.C. quando furono costruite durante l’impero di Vespasiano. Ma in realtà il luogo era già ben conosciuto. Infatti, pare che in precedenza siano stati i Celti a utilizzare quelle acque calde, che oggi sgorgano a una temperatura di 46 gradi.  Da loro è stato realizzato un santuario in onore della dea Sulis, nome mantenuto anche dai romani che chiamarono la città Aquae Sulis e dedicarono questo luogo alla loro dea Minerva.

Le terme all’epoca erano famose in tutta Europa ed erano un luogo dedicato al benessere. In seguito, quando è decaduto il dominio da parte dei romani, furono abbandonate e rimasero inutilizzate fino alla metà del Settecento quando divennero un luogo di incontro per l’aristocrazia. E a quanto pare suscitarono l’interesse della stessa Famiglia Reale.

Oggi si trovano nei pressi della cattedrale cittadina di Bath, in Gran Bretagna, e sono visitabili. È presente anche un museo in cui sono stati conservati manufatti risalenti all’epoca romana. Tra questi, vale la pena sottolineare, la presenza di circa 12mila monete e di una testa di una statua dedicata a Minerva in bronzo dorato. Interessanti dal punto di vista architettonico, questi luoghi sono il posto perfetto per vivere un’esperienza rigenerante in ogni senso. Nel tempo le terme sono state raggiunte e utilizzate da personaggi di spicco (come la celebre scrittrice Jane Austen) e sono state meta per i soldati feriti durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo furono nuovamente abbandonate e dai primi anni 2000 sono state aperte le Thermae Bath SPA che, tra le varie proposte, hanno una suggestiva piscina sul tetto. Lì ci si può immergere nelle acque che hanno dato vita alle antiche terme romane.

Una veduta di Bath in Gran Bretagna

Fonte: iStockPhoto

Bath, uno scorcio della città che si trova in Gran Bretagna

La leggenda della nascita delle terme di Bath

Come ogni luogo dal sapore antico, storia e leggenda si mescolano per restituire a chi visita le città di Bath, e le sue terme, un’esperienza ancora più intrigante. Pare infatti che a far nascere questo centro abitato sia stato Bladud un re celta sovrano della Britannia che, dopo aver contratto la lebbra all’estero, riuscì a guarire grazie all’immersione nelle acque termali. Per questa ragione diede vita alla città di Bath.

Miti, leggende e storia si intrecciano in questo luogo dal sapore magico in Gran Bretagna, in cui visitare non solo le terme degli antichi romani e quelle attuali, ma in cui scoprire le altre affascinanti architetture e immergersi nella cultura locale, anche grazie alle diverse specialità gastronomiche che vengono proposte. La città è attraversata dal fiume Avon.

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La strada del benessere immersa nella natura che conduce alle terme

C’è un nuovo modo per vivere esperienze all’insegna del benessere nel nostro Paese, ed è quello che ci conduce direttamente nel cuore dell’Appenino Tosco-Emiliano, proprio lì dove esiste una strada da percorrere a piedi o in bicicletta. Si tratta della Strada delle terme e, come il nome stesso suggerisce, permette a cittadini e viaggiatori di raggiungere i due centri termali che si trovano sulla montagna bolognese, fuori dai confini cittadini. Munitevi di casco e bicicletta, o di scarpe comode. Si parte!

Sull’Appenino Tosco-Emiliano è nata una strada

C’è un luogo di incredibile bellezza, in Italia, dove la natura è assoluta protagonista. Un posto dove benessere, sport e relax convivono in un meraviglioso territorio, quello della montagna bolognese, meta prediletta di tutti i viaggiatori che amano le vacanze termali.

È da qui che è possibile partire per conoscere un gioiello naturalistico che tocca due regioni e che attira ogni anno migliaia di viaggiatori, un paradiso naturalistico amato dagli appassionati dell’outdoor, e perfetto per tutti coloro che vogliono vivere esperienze a ritmo slow: l’Appennino Tosco-Emiliano.

Lontano dalla folla e dal caos cittadino, l’Appennino ospita tutta una serie di paesaggi autentici che possono essere scoperti grazie a una rete di sentieri da percorrere a piedi nel bel mezzo della natura incontaminata.

Ed è proprio in questo straordinario scenario che è nata una nuova via, la Strada delle terme che unisce le Terme di Porretta ad Alto Reno Terme e il Villaggio della Salute Più di Monterenzio. Completamente mappato, questo percorso può essere attraversato a piedi o in bicicletta, ma anche con la propria auto, e permette di raggiungere le due terme del territorio.

Non sono solo le due destinazioni a rendere la Strada delle terme la nostra prossima via da percorrere, ma anche il paesaggio naturale che si snoda tutto intorno e che permette di perdersi e immergersi in un’atmosfera straordinaria dove vivere un’esperienza all’insegna del benessere a stretto contatto con la natura.

Lago di Brasimone

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Lago di Brasimone

La Strada delle terme

Come abbiamo anticipato, la Strada delle terme congiunge Alto Reno Terme a Monterenzio in Val Sillaro, e lo fa mettendo a disposizione tre percorsi che possono essere attraversati a piedi, in bicicletta o in automobile. Tutti e tre garantiscono una vista meravigliosa sulla natura che caratterizza tutto l’Appenino Tosco-Emiliano.

I punti di arrivo sono i bagni termali della Porretta, che vantano una storia di oltre 2.000 anni e che ospitano 12 sorgenti termali che affacciano lungo il fiume Reno, e il Villaggio della Salute Più, uno straordinario anfiteatro naturale perfettamente incastonato tra la natura lussureggiante della Val Sillaro. Entrambi garantiscono vacanze all’insegna del relax e del benessere mentale e fisico.

Se la meta delle vostre prossime vacanze e uno dei due centri termali, allora, non vi resta che percorrere la Strada delle terme, il quale obiettivo è proprio quello di arricchire l’esperienza con l’esplorazione dei territori circostanti, ricchissimi di punti di interesse dall’immenso valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale, come il Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone, l’Alto Reno o il torrente Sillaro.

Il percorso a piedi è di circa 90 chilometri, e su suggerimento degli ideatori della Strada delle terme, può essere suddiviso in quattro tappe. La via da percorrere in bicicletta, invece, misura circa 110 chilometri, mentre il percorso in automobile, di 90 chilometri, si completa in qualche ora. Tutte e tre le vie, che sono state mappate e geolocalizzate su Google Earth e su Google Maps, e che suggeriscono tutti i punti d’interesse nei dintorni, consentono di esplorare i meravigliosi luoghi che appartengono a questo incontaminato territorio.

Porretta Terme

Fonte: iStock/Manuela Finetti

Porretta Terme
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Il lago di Telese e le sue rinomate terme, in Campania

Se avete voglia di trascorre una piacevole giornata all’insegna del benessere, una delle destinazioni italiani da prendere in considerazione è il lago di Telese, in Campania. Un luogo che vanta un’aria placida, ma che allo stesso tempo cela una storia di tremende sofferenze.

Lago di Telese: cosa sapere

Il lago di Telese si trova nel territorio comunale di Telese Terme, ai confini con quello di Solopaca, nella valle del fiume Calore in provincia di Benevento. Una zona, questa, ricca di acqua e caratterizzata da fenomeni carsici tendenzialmente lentissimi, ma che nel corso del tempo hanno dato vita a degli enormi cambiamenti del paesaggio.

Oggi il Lago di Telese è di forma circolare, con una superficie che misura circa 49.000 metri quadri e una profondità che va tra i 20 e i 30 metri. A livello generale si pensa che abbia origine vulcanica ma, in realtà, si è formato in seguito a un terremoto avvenuto nel 1349.

La tragica storia del Lago di Telese

Più o meno dove sorge il lago di Telese, circa 2000 anni fa prendeva vita un’antica città chiamata Telesia popolata dai Sanniti. Una località che prosperò per più o meno 1000 anni, fino al colossale terremoto del 1349 che distrusse praticamente tutto.

La città, infatti, venne completamente rasa al suolo, mentre il territorio su cui sorgeva sprofondò di circa 30 metri. Situazione che, molto probabilmente, fece nascere questo lago.

Ma non è finita qui! Si crearono anche diverse fratture che portarono alla nascita di paludi e di un forte inquinamento, tra cui anidride carbonica e anidride solforosa che causarono la malaria, che costrinsero coloro che erano sopravvissuti a scappare da questa città. Un evento che ebbe un grande risuono anche nei paesi limitrofi, poiché da un momento all’altro si ritrovarono migliaia di profughi alla porta.

A seguito di questo drammatico evento, la zona di Telese rimase abbandonata fino ai tempi di Ferdinando II (1810-1859), il quale fece rinascere questa particolare valle. La Telese che conosciamo oggi, invece, è una città decisamente moderna che fu inaugurata solo nel 1934.

Cosa fare al lago di Telese

Negli ormai lontani anni Settanta e Ottanta, il lago di Telese costituiva una rinomata meta turistica. Vi basti pensare che in quell’epoca era presente persino una piccola piscina con tanto di spiaggetta per i bagnanti e un trampolino. Oggi è impreziosito da imponenti alberi che ne aumentano il fascino, ma è anche il punto di partenza (o di arrivo) per passeggiate interessanti nel bel mezzo di una natura generosissima.

È un luogo in cui regna sovrana la pace, anche se spesso è pieno di persone. La sua posizione strategica, infatti, fa sì che venga raggiunto con facilità dalla quasi totalità delle città della valle. Non a caso si trasforma anche in luogo d’incontro in cui rilassarsi tra bar, ristoranti, piscina e albergo.

Da queste parti i più fortunati potranno anche avvistare diverse specie animali come i volatili, oltre che respirare aria fresca e pulita e dedicarsi alla pesca sportiva.

Telese Terme, a tutto benessere

Ma come dice il titolo di questo pezzo, il lago di Telese si trova in una zona anche termale. Fu lo stesso Ferdinando II a fondarle nel 1859, rendendo Telese Terme la meta perfetta per chi vuole trascorrere un weekend immerso in bellissimi paesaggi naturali.

Ma perché ci sono le terme da queste parti? Perché il paese sorge ai piedi del Monte Pugliano, la cui falda acquifera porta acqua sulfurea che alimenta famose terme di Telese, un’importante fonte di turismo.

L’impianto termale è situato nella centralissima Piazza Minieri, e si distingue per essere all’avanguardia e in una cornice storica e naturalistica d’eccezione. Vi basti pensare che ci prende vita un suggestivo parco con alberi secolari, tra i più grandi d’Italia.

Non resta che organizzare un fine settimana al lago di Telese, per poi scoprire le sue terme immerse nella natura.

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La città che ha prestato il nome ai centri termali del mondo

Perla incastonata tra le Ardenne in un favoloso paesaggio di boschi e colline nella provincia belga di Liegi, Spa è la stazione termale più antica e famosa d’Europa, tanto da aver prestato il proprio nome agli stabilimenti termali e averlo associato ai concetti di benessere, salute e relax.

Le proprietà curative delle acque ferruginose che qui sgorgano erano note e apprezzate già dai tempi dei Romani ma l’inizio della vera e propria attività termale avviene durante il XVI secolo quando reali e nobili di tutta Europa arrivarono qui per godere dei benefici delle terme contribuendo a rendere la cittadina un mito tra fascino e lusso.

Cosa vedere a Spa, tra un trattamento benessere e un altro

Cuore pulsante del gioiello delle Ardenne è Place Royal, il punto di partenza per immergersi nella sua atmosfera unica: lo sguardo viene subito catturato dall’eleganza degli edifici neoclassici e moderni che si affiancano in armonia, dagli originali stabilimenti termali ottocenteschi e dal Casinò, il primo al mondo a essere costruito nel 1763, dai magnifici soffitti affrescati.

Una piacevole pausa golosa attende i visitatori all’ombra degli alberi di fronte al Casinò grazie all’ampia scelta dei migliori cafè-brasserie di Spa mentre il Parc de Sept Heures è la meta ideale per trascorrere momenti di relax nel verde, cavalcare un pony, giocare a minigolf oppure prendere la futuristica funicolare con le cabine panoramiche in vetro per raggiungere la sommità della collina dove spicca il centro benessere Thermes de Spa.

Alle spalle del Casinò, merita una visita la Cattedrale Notre Dame and Saint Remacle, in stile neoromanico con pianta a forma ottagonale e imponenti guglie, risalente al 1885, la cui struttura ricorda la Cattedrale di Tournai, il comune più antico della Vallonia.
L’edificio sacro sorge nel luogo in cui, in origine, sgorgavano le sorgenti termali, il Pouhon Pierrele-Grand, chiamato così in onore di Pietro il Grande, lo zar di Russia che vi si recò nel 1717.

Di sicuro interesse sono poi la Ville Royale Marie-Henriette, dove soggiornava la moglie di Leopoldo II del Belgio, oggi museo con antica fucina, esposizioni sui cavalli e una curiosa collezione di scatole laccate e antiche bottiglie d’acqua di Spa, e il Museo della Lavanderia, che in 25 sale racconta lo sviluppo delle tecniche di lavaggio fino a oggi.

Infine, Spa è anche il centro dell’automobilismo internazionale: proprio qui, infatti, si corre il Gran Premio del Belgio di Formula 1, lungo il circuito di Spa-Francorchamps, uno degli autodromi più importanti delle competizioni automobilistiche considerato tra i più belli del mondo.

spa casinò

Le Thermes de Spa, oasi di relax

Non poteva essere altrimenti: fulcro della stazione termale più antica d’Europa sono le sue terme, in collina a dominio della città, importante struttura in vetro circolare curata nei minimi dettagli e recentemente rinnovata che propone ben novemila metri quadrati di piscine con acqua che sgorga dalla sorgente naturale Clementine, ricca di minerali.

Per fare il pieno di benessere e relax, le Thermes de Spa propongono hammam, saune tradizionali o naturiste, giochi d’acqua, vasche idromassaggio, bagni freddi, bagni caldi e trattamenti di bellezza.

Concedersi un soggiorno qui significa rigenerarsi, rilassarsi e usufruire di sessioni benefiche nel massimo comfort.