Categorie
Bosnia Ed Erzegovina Europa Idee di Viaggio Viaggi viaggiare

Trebinje, il gioiello nascosto di Bosnia ed Erzegovina

Trebinje è un piccolo gioiello ancora sconosciuto ai più, dalla ricca storia e inserita all’interno di un suggestivo scenario naturale.  Si trova nella parte sud-orientale della Bosnia ed Erzegovina, al confine con la Croazia, sulle rive del fiume Trebišnjica, nella regione dell’Erzegovina orientale, meta ideale per chi cerca una destinazione fuori dai sentieri battuti.

Soggiorna a Trebinje se vuoi evitare la folla e le trappole derivanti dal turismo di massa. Qui potrai risparmiare il 30-50% per alloggi, ristoranti, trasporti e gli altri servizi, tutti più economici rispetto a Dubrovnik, Kotor o Mostar. Il periodo migliore dell’anno per visitare questa deliziosa cittadina va da maggio a ottobre, quando il clima è più mite e soleggiato. Fai attenzione: l’inglese non è ampiamente diffuso, quindi è consigliabile imparare alcune frasi di base in bosniaco o croato per poter comunicare più agevolmente con le persone del posto.

Conoscere la ricca storia di Trebinje: un viaggio attraverso i secoli

La storia di Trebinje affonda le sue radici nei tempi più antichi. Le prime tracce di insediamenti umani rinvenute nella zona risalgono all’Età della Pietra e del Bronzo mentre i primi abitanti conosciuti della regione furono gli Illiri, seguiti poi dai Celti e dai Romani, che conquistarono il territorio nel I secolo a.C. e fondarono Trebenna. La città divenne un importante centro commerciale e militare e visse un periodo di grande prosperità, come dimostrano i numerosi resti archeologici rinvenuti: tra questi, un anfiteatro, un foro e un tempio. Dopo la caduta dell’Impero romano, Trebinje passò sotto il dominio di vari popoli, tra cui i Bizantini, gli Slavi e gli Ungari. Nel 1463, la città fu conquistata dagli Ottomani, che la governarono per oltre quattro secoli, durante i quali continuò ad essere un importante centro commerciale e religioso. La città fu abbellita con moschee, caravanserai e altri edifici tipici dell’architettura ottomana. Nel 1878 divenne parte dell’impero austro-ungarico, che la governò fino al termine della Prima Guerra Mondiale. A conflitto concluso, Trebinje divenne parte del Regno di Jugoslavia. Dalla dissoluzione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia ad inizio anni ’90, Trebinje fa parte della Bosnia-Erzegovina. Oggi, Trebinje è una destinazione turistica sempre più popolare grazie alla sua ricca storia, la bellezza della natura in cui è immersa e per l’offerta enogastronomica di qualità.

Trebinje ponte sul fiume

Fonte: iStock

Trebinje, la vista al tramonto sul ponte Arslanagic

Cosa fare a Trebinje

A Trebinje potrai scegliere diverse attività interessanti, sia in città che negli immediati dintorni. La sua particolare posizione geografica inoltre, la rende un’ottima base per soggiornare ed esplorare le aree circostanti come la Croazia (la costa adriatica di Dubrovnik è a soli 25 km di distanza), il Montenegro (Herceg Novi, Kotor o Budva) e l’Erzegovina occidentale, comprese Mostar e Medjugorije. Trebinje è ricca di risorse naturali, è circondata dall’acqua di fiumi, mare e laghi, e vanta ottimi collegamenti infrastrutturali. Nel raggio di 100 km insistono infatti ben quattro aeroporti, Dubrovnik, Tivat, Mostar e Podgorica. Relativamente piccola, è facile da esplorare a piedi o in bicicletta. Per iniziare la tua visita, indossa quindi scarpe comode e parti per una passeggiata alla scoperta della Città Vecchia, conosciuta anche come Stari Grad: un labirinto di strade acciottolate, case antiche e chiese storiche che svelano ai visitatori un affascinante passato ricco di culture e tradizioni diverse. Le origini della Città Vecchia risalgono al periodo medievale, quando era un importante centro commerciale e militare sotto il dominio ottomano. Ancora oggi, è possibile ammirare l’influenza dell’impero nell’architettura dell’area. Durante la passeggiata potrai vedere la famosa Fortezza di Trebinje, che dall’alto della sua posizione in cima ad una collina, offre una vista panoramica eccezionale sulla città e sul fiume. Edificata nel IX secolo come baluardo di difesa, intrecciò la sua storia e il suo destino con quelli dei poteri che governarono la regione. Restaurata dopo i danni subiti nel corso della II Guerra Mondiale e quella dei Balcani, oggi ospita un museo, una galleria d’arte, un anfiteatro dove si tengono concerti, spettacoli teatrali ed eventi culturali, un ristorante. Continua il tuo viaggio alla scoperta dell’atmosfera autentica di Trebinje attraverso le sue piazze e i suoi giardini, per rilassarti un po’ all’ombra degli alti platani, simbolo della città.

Sempre all’interno della Città Vecchia osserva la Moschea di Osman Pascià del XVI secolo e la Chiesa Ortodossa di San Pietro e Paolo, importante luogo di culto per la comunità ortodossa locale. Attraversa poi il Ponte Arslanagić, insieme alla moschea un perfetto esempi dell’architettura islamica presente in città. Quella del ponte è una storia interessante: eretto nel XVI secolo, veniva utilizzato soprattutto per consentire il passaggio delle carovane con le merci e richiedeva il pagamento di un pedaggio. Fu sommerso durante la costruzione delle centrali idroelettriche sul fiume e rimontato, pietra per pietra, nella sua posizione attuale.

Trebinje monastero ortodosso

Fonte: iStock

Uno dei simboli di Trebinje, l’antico monastero Ortodosso

A questo punto, concediti un po’ di relax con una pausa enograstronomica. Un vecchio adagio dice che la salute entra dalla bocca. Se sei d’accordo, allora il mercato locale di Trebinjska è la scelta migliore per te. La piazza situata nel centro della città è aperta tutti i giorni dalle 7.00 alle 15.00, ma il giorno principale è il sabato, quando gli abitanti dei villaggi vicini portano i loro prodotti al mercato. Qui si possono trovare le specialità dell’Erzegovina come erbe, formaggi, miele, frutta e verdura. “Herz-Ego-Vina” vuol dire terra del vino: la regione prende il nome dal titolo di Herzog (Duca), concesso da Federico II al sovrano medievale Stefan Vukcic-Kosaca, famoso per la sua passione per il buon vino. Inevitabile quindi dedicare del tempo alla degustazione del miglior prodotto locale in una delle cantine della zona. Tieni a mente che ogni agosto si tiene il Festival del vino di Trebinje, che richiama molti turisti e appassionati.

Scoprire i dintorni di Trebinje

Trebinje è perfetta anche  se ami la corsa, la bicicletta o l’escursionismo, i suoi dintorni infatti sono ricchi di colline e montagne inesplorate che ti regaleranno viste incredibili sulla natura e sul mare… fino all’Italia! Puoi esplorare il Parco Naturale di Trebinje, fare un’escursione fino alla cima del monte Orjen o seguire il sentiero lungo il fiume Trebišnjica. Fai una gita in barca sul fiume, in kayak o divertiti con il rafting. In alternativa, puoi sempre optare per una tranquilla passeggiata lungo le sue rive e ammirare il paesaggio.

Categorie
Bosnia Ed Erzegovina Europa Idee di Viaggio itinerari culturali vacanza natura Viaggi

Jajce, cosa vedere in questa città della Bosnia ed Erzegovina

Jajce è un tesoro nascosto in Bosnia-Erzegovina, una miscela affascinante che ha come ingredienti storia, cultura e natura e che rende questa piccola città di circa 30.800 abitanti una meta da esplorare assolutamente se avete in mente un road trip tra le meraviglie di questo Paese. Ecco una guida completa su cosa vedere e cosa fare a Jajce.

Partiamo dalle origini: breve storia di Jajce

Fondata in epoca medievale, Jajce diventa un importante polo amministrativo nonché residenza reale bosniaca nel XIV secolo e capitale del regno autonomo di Bosnia fino al 1463 quando cade sotto il dominio ottomano. Nel 1878, a causa dell’avvento del dominio austro-ungarico, Jajce perde di rilevanza a livello strategico ma la sua identità storica e culturale rimane intatta. Nel ventesimo secolo, la città diventa palcoscenico di importanti eventi storici come, ad esempio, la proclamazione della Jugoslavia socialista durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni 90, all’inizio della guerra in Bosnia, la città si svuota di quasi tutta la sua popolazione la quale abbandona la città per cercare rifugio nel territorio della Republika Serba e, nel 1992, Jajce viene pesantemente bombardata. Nonostante il triste capitolo della guerra in Bosnia ed Erzegovina negli anni ’90, Jajce oggi è una splendida città che attrae turisti da tutto il mondo grazie al suo patrimonio storico, le sue bellezze naturali e la sua offerta culturale.

Cosa vedere a Jajce: le attrazioni da non perdere

Dalle sue maestose cascate, ai suoi templi, fortezze e musei “la città reale” ha tanto da offrire a chi decide di visitarla. Ecco la nostra Top 5 delle cose da vedere a Jajce, in Bosnia ed Erzegovina.

  • La cascata di Pliva: 22 metri di acqua che si tuffa, inesorabile e costante, nel fiume Vrbas. Uno spettacolo mozzafiato che incanta per la sua maestosità e che, per tale motivo, l’ha resa una delle attrazioni naturali più suggestive del Paese. La cascata di Pliva ha avuto anche un ruolo importante nello sviluppo economico della città, grazie alla propria forza idrica che ha alimentato i mulini e le industrie locali. Essendo una delle poche cascate al mondo situate proprio nel centro di una città, attrae, ogni giorno, un numero consistente di turisti, soprattutto in estate.
  • Fortezza di Jajce: abbarbicata sulla collina più alta della città, la fortezza di Jajce è un must da vedere assolutamente se sei appassionato di storia. Eretta nel XIII secolo fu, un tempo, sede del Regno di Bosnia; oggi è perfettamente conservata e in ottime condizioni. La fortezza offre la possibilità di vedere Jajce sotto un altro punto di vista, grazie ai suoi quasi 500 metri di altitudine, infatti, regala splendidi scorci panoramici sulla parte vecchia della città e sulle sue antiche abitazioni in stile bosniaco.
  • Catacombe di Jajce: un terzo sito di grande interesse e dalla storia affascinante. Fondate nel XIV secolo, furono commissionate da un nobile bosniaco e pensate come chiesa sotterranea e luogo di sepoltura della sua famiglia. All’interno del complesso è possibile ammirare opere incastonate nella roccia come croci, lune crescenti, soli e altri motivi. Nel 1943, le catacombe offrirono un rifugio nascosto a Tito che, in questo luogo, pose la sua firma su importanti documenti di carattere storico. Visitando questo sito, potrai avere un assaggio della storia e delle leggende della Bosnia ed Erzegovina, immerso in un ambiente davvero suggestivo.
  • Tempio di Mitra: un’altra attrazione per gli appassionati di storia è il tempio di Mitra, testimonianza tangibile degli insediamenti romani in questa regione del mondo. Il tempio, dedicato al dio del sole Mithra, risale al IV secolo d.C., è situato nel pieno centro della città ed è stato scoperto solo nel 1932 durante gli scavi per la costruzione di un’abitazione privata. Perfettamente conservato, è possibile ammirarlo attraverso i vetri di una struttura che lo protegge oppure, se desideri visitarlo, devi contattare il museo Etnologico di Jajce e prenotare una visita.
  • Museo di AVNOJ: un piccolo ma importante museo che racconta una pagina importante della storia di questo Paese. Proprio in questo luogo, nel 1943, si tenne il secondo congresso dell’AVNOJ, l’organo politico che si propose di rappresentare tutti i popoli della Jugoslavia contro l’occupazione fascista e nazista. In questa occasione, Tito ricevette il titolo di maresciallo e venne formata una nuova entità governativa, avviando la nascita della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. A raccontare questi eventi che hanno plasmato la storia e la cultura della Jugoslavia sono gli interessanti documenti, fotografie e manufatti esposti nel museo.

Cosa fare a Jajce: le attività da provare

Jajce cosa fare escursione in kayak

Fonte: 123RF

Escursionista in Kayak in Bosnia ed Erzegovina

Jajce non è solo musei e fortezze ma è anche un luogo dalla forte cultura gastronomica e dalle ricche bellezze naturali che regalano tante possibilità per gli amanti delle attività outdoor. Dopo averti raccontato cosa vedere, ecco cosa fare a Jajce, la splendida cittadina della Bosnia ed Erzegovina.

  • Attività acquatiche: a pochi chilometri dalla città, si trovano i laghetti di Pliva, un’oasi di pace e tranquillità in cui è possibile rilassarsi con un pic nic o provare attività come il kayak e la pesca. Gli splendidi mulini ad acqua del 1562 offrono un breve spaccato sulla vita rurale del passato e impreziosiscono il paesaggio con un tocco pittoresco.
  • Escursioni e avventura: per gli amanti delle attività outdoor è possibile esplorare i dintorni di Jajce avventurandosi nelle foreste rigogliose e lussureggianti che la circondano e battendo i sentieri che partono proprio da queste zone. I percorsi escursionistici conducono a luoghi isolati e mozzafiato e, per i più coraggiosi, è possibile ammirare le bellezze di queste zone con la mountain bike o facendo parapendio.
  • Attività per buongustai: la cultura culinaria di Jajce riflette la ricca tradizione agricola della regione, pertanto è d’obbligo immergersi nella cucina locale per scoprire attraverso i suoi sapori il carattere di Jajce e della Bosnia ed Erzegovina. Tra le specialità da provare assolutamente ci sono i čevapi, piccoli cilindri di carne grigliata serviti; il burek, un delizioso rotolo di pasta fillo ripieno di carne, formaggio o spinaci; e il begova čorba, una zuppa densa di pollo e verdure, spesso arricchita con panna acida.

Per concludere, Jajce offre molto da vedere e altrettanto da fare. Ora non ti resta che tenere a mente questa piccola guida e organizzare il tuo viaggio in questa piccola meraviglia della Bosnia ed Erzegovina.

Categorie
Bosnia Ed Erzegovina Europa Idee di Viaggio luoghi misteriosi mete storiche siti archeologici Viaggi viaggiare

La misteriosa necropoli bosniaca che incanta il mondo

La Bosnia ed Erzegovina, un territorio immerso nella natura dei Balcani, è un Paese che pullula di straordinarie città antiche, mare cristallino che bagna spiagge paradisiache e maestose cime incontaminate. Non mancano di certo le campagne, che anzi costudiscono un vero e proprio simbolo di questa terra: delle particolari lapidi che incantano il mondo.

La necropoli di Radimlja

La misteriosa necropoli bosniaca di cui vi vogliamo parlare si chiama Radimlja e si trova nei pressi di Stolac, la città più antica di tutto il Paese. Proprio qui sorgono ben 133 (c’è chi dice 135) particolari lapidi medievali disposte in diverse file. Guardandole si notano alcuni motivi geometrici, lune e stelle magistralmente incise su pietre bianche. Si tratta perciò di monumenti che custodiscono non solo quel che resta dei corpi di anime che un tempo hanno abitato questo mondo, ma anche centinaia di anni di storia di questo Paese.

Sono chiamate stećci e sono delle pietre tombali monolitiche che oggi rappresentano i monumenti più riconoscibili e, allo stesso tempo, enigmatici della Bosnia ed Erzegovina. In questa precisa necropoli ce ne sono poco più di un centinaio, ma in realtà in tutta l’estensione del Paese se ne contano più o meno 60.000.

Da secoli colpiscono storici e viaggiatori, ma al contempo sono anche simbolo di orgoglio nazionale e identità tra la popolazione multietnica della Bosnia.

Necropoli di Radimlja

Fonte: iStock

Alcune tombe della necropoli di Radimlja

La storia degli stećci

I primi stećci, che è giusto specificare che sono presenti anche in alcune zone delle odierne Croazia, Montenegro e Serbia, sono iniziati a comparire su prati e colline verdi nel corso dell’XI secolo. Hanno poi raggiunto la massima diffusione nel XIV e XV secolo, prima di scomparire del tutto sotto la dominazione ottomana.

La loro origine è incerta: c’è chi sostiene che siano state edificate dei valacchi, ovvero i discendenti delle popolazioni che furono romanizzate tra il primo e il sesto secolo nei Balcani e nel bacino del basso Danubio, mentre altri ritengono che facciano riferimento a una tradizione della chiesa bosniaca per fedeli, sia cattolici che ortodossi.

Pochissime certezze si hanno anche sui defunti che vi si seppellivano e sul significato dei messaggi simbolici incisi su queste misteriose pietre sepolcrali. Quel che è certo è che ci sono anche rappresentazioni della vita bosniaca durante il periodo di riferimento, quindi il Medioevo.

Alcuni di questi stećci mostrano iscrizioni in cirillico contenenti informazioni sul defunto, così come osservazioni filosofiche. Inoltre, data l’importanza del loro significato storico e culturale, gli stećci sono stati iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco per il loro “eccezionale valore universale”.

Caratteristiche

Presso la necropoli di Radimlja, al momento attuale, si contano ben nove tipi diversi di stećci: 36 lastre, 1 lastra con piedistallo, 27 cassapanche, 24 cassapanche con piedistallo, 4 cassapanche alte, 5 cassapanche alte con piedistallo, 2 sarcofagi, 31 sarcofagi con piedistallo e 3 cruciformi.

Mentre nelle vicinanze di questo antico cimitero sono presenti anche alcuni tumuli illirici che stanno ad indicare che, molto probabilmente, questo luogo venisse utilizzato già da tempi remoti come eterna dimora per i morti. Una tradizione che è stata poi continuata, tanto che alcuni scavi condotti negli anni ’60 hanno rivelato altre tombe a una profondità di 120–135 centimetri. Le analisi effettuate sui corpi hanno invece fatto emergere che erano persone piuttosto alte e con un torace ben sviluppato.

Quasi la metà delle pietre è ancora – e per fortuna – decorata. Gli ornamenti utilizzati includono linee curve con trifoglio, zigzag plastici, cerchi radiali, rosette, raffigurazioni di cerchi plastici, grappoli, aste a forma di lettera T e curve a spirale.

Le rappresentazioni figurative possono invece essere suddivise in quelle di figure maschili, con la mano destra alzata, e scene di caccia, tornei cavallereschi ed elementi di idee pagane e cristiane.

Tra le altre cose, queste misteriose lapidi sono fatte di pietra calcare bianca come il latte tagliata dalla collina di Ošanići, che è stata poi affilata a trasferita nella necropoli per i lavori finali e per inserire le varie decorazioni del caso.

Radimlja, decorazioni lapidi

Fonte: iStock

Dettagli delle lapidi di Radimlja

Le altre necropoli

La necropoli di Radimlja è senza ombra di dubbio quella meglio conservata di tutto il Paese grazie alle sue lapidi decorate risalenti al 1480. Ma la verità è che nelle campagne bosniache sono presenti altri interessanti stećci. È il caso della necropoli di Boljuni che, nei fatti, ne conserva persino di più: ben 274.

Poi ancora a 100 chilometri verso nord, negli emozionanti altopiani del Parco naturale di Blidinje e nel lago alpino di Blidinje, c’è la necropoli di Dugo polje che conta approssimativamente 150 pietre tombali.

Cosa vedere a Stolac

Visitare gli stećci è anche un’ottima occasione per conoscere la città di Stolac. Come vi accennavamo in precedenza, è la più antica di tutta la Bosnia ed Erzegovina tanto che mostra tracce di popolamento di ben 15.000 anni fa. Ciò vuol dire che non mancano di certo i siti archeologici e di interesse storico e culturale da scoprire, oltre all’affascinante necropoli di Radimlja.

Nella Grotta di Badanji, per esempio, sono presenti incisioni rupestri che sono databili tra 12.000 e 16.000 anni a.C., mentre in località Ošanići vengono ancora conservati i resti della cittadella di Daorson, un sito archeologico preistorico che risale al III secolo a.C., dove sopravvivono antichi edifici, statue e sculture in pietra e anche un’area sacra.

Ma andando più in profondità, si scopre che a Stolac vale la pena visitare il Monastero di Blagaj – situato a soli 3 chilometri a sud della città – che è uno dei complessi religiosi più antichi e meglio conservati di tutto il Paese. È stato costruito nel XVI secolo ed è circondato da una natura rigogliosa che regala al visitatore un panorama più che emozionante.

C’è poi il Lago Radimlja, un bacino d’acqua di origine glaciale, dove per merito della ricca vegetazione è possibile dedicarsi al relax, un magnifico ambiente dove regna un’atmosfera pregna di pace e tranquillità.

Infine la Grotta di Vjetrenica che è una delle più grandi grotte carsiche della Bosnia ed Erzegovina, ma anche la più ricca di biodiversità sotterranea al mondo.

Tutto questo senza dimenticare che Stolac è un importante centro culturale che vanta numerosi edifici storici e monumenti, così come è un centro commerciale pieno di negozi, bar e ristoranti. Infine, questa deliziosa città bosniaca è anche patria di un bellissimo paesaggio naturale impreziosito da alcune delle più suggestive spiagge della zona.

Non resta che organizzare un viaggio in Bosnia ed Erzegovina alla scoperta della necropoli di Radimlja e dei suoi eccezionali dintorni.

Stolac, cosa vedere

Fonte: iStock

Veduta di Stolac