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La leggenda spaventosa del ponte più suggestivo d’Italia

È il simbolo della città, ma anche un luogo in cui riecheggia una leggenda spaventosa che lo ammanta di mistero: stiamo parlando del ponte più suggestivo d’Italia. Si trova a Cividale del Friuli e si racconta che sia stato il diavolo in persona a costruirlo. Alto e imponente, poggia su tre piloni, e sovrasta il fiume Natisone, restituendo ai visitatori una vista dall’alto del corso dell’acqua e una storia antica e suggestiva.

Come tutti i luoghi più affascinanti non è solo l’interesse architettonico e paesaggistico a richiamare i visitatori, ma anche e soprattutto il mito che avvolge questo luogo, un posto dove la magia e la superstizione si incontrano.

Ponte del Diavolo, dove si trova e come è stato realizzato

Per ammirare il Ponte del Diavolo ci si deve recare a Cividale del Friuli, una cittadina antica e suggestiva. Basti pensare che la sua fondazione risale all’epoca romana e si deve a Giulio Cesare. Una storia secolare che si intreccia – a un certo punto – con la leggenda, quella che ammanta la realizzazione dell’attraversamento sul fiume Natisone la cui esistenza è individuata a partire del 1442.

La struttura è alta 22 metri e mezzo, lunga 48 e poggia su tre piloni. Da qui è possibile godere di una vista suggestiva sul fiume e sul panorama che lo incornicia. La particolarità della costruzione è la sua asimmetria, dovuta al fatto che il pilone centrale si posa su una roccia.

Distrutto nel corso della Prima Guerra Mondiale, il ponte è stato poi ricostruito nel 1918. La leggenda è legata proprio alla prima costruzione, quella di lacopo Dugaro da Bissone. La realizzazione dell’opera è stata lenta e, a quanto pare, segnata anche da difficoltà. Se la posa della prima pietra avvenne nel 1442 la conclusione dei lavori è datata molti anni dopo.

La leggenda del Ponte del Diavolo

La leggenda popolare vuole che all’epoca la costruzione della struttura sia stata possibile grazie all’intercessione del diavolo. Un aiuto nella realizzazione del ponte, questo sarebbe stato chiesto dagli abitanti della cittadina in Friuli Venezia Giulia, in cambio il maligno avrebbe preteso l’anima della prima persona a passarci sopra. Secondo questa storia anche la madre del diavolo avrebbe aiutato trasportando nell’alveo del fiume il masso su cui poggia il pilone centrale.

Come è andata a finire la storia? Pare che gli abitanti di Cividale del Friuli si siano presi gioco del demonio scegliendo come primo essere vivente, a transitare sul ponte, un animale.

Una veduta delle arcate del Ponte del Diavolo

Fonte: iStockPhoto

Ponte del Diavolo, una veduta delle sue arcate

Ponti del Diavolo, quelli che si possono vedere in Italia

Quello di Cividale del Friuli non è l’unico Ponte del Diavolo presente in Italia: spesso, infatti, viene dato questo appellativo ai ponti, quando vi sono leggende che li rendono in qualche modo protagonisti. Un altro esempio? Quello della Maddalena di Borgo a Mozzano in provincia di Lucca, noto anche con l’appellativo di Ponte del Diavolo. Anche in questo caso le arcate, che sono tre, sono asimmetriche. A Bobbio invece, in provincia di Piacenza, se ne trova un altro: la leggenda narra che lo abbia costruito il maligno.

Queste sono solamente due delle tante strutture presenti in Italia, in maniera capillare e in tantissime regioni, e la cui realizzazione è avvolta nel mistero.