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A Trento apre la nuova area archeologica di Palazzo Lodron

Dopo un prolungato periodo di chiusura, mercoledì 10 luglio ha riaperto al pubblico l’area archeologica di Palazzo Lodron, nell’omonima piazza del centro storico di Trento. Insieme al Sito Archeologico Sotterraneo del Sas presso piazza Battisti, alla Residenza romana di Orfeo in via Rosmini, e alla Porta Veronensis, al di sotto della Torre Civica, rappresenta una delle testimonianze più significative dell’antica Tridentum.

L’area archeologica sarà visitabile con accesso gratuito nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì (non festivi) dalle ore 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30.

Un affascinante viaggio nella Trento dei Romani

Il sito, curato dall’Ufficio beni archeologici dell’UMSt Soprintendenza per i beni e le attività culturali provinciali con il supporto di Volksbank, custodisce i resti di un quartiere meridionale della città fondata dai Romani nella seconda metà del I secolo a.C. Gli scavi degli archeologi hanno portato alla luce e reso visitabili un tratto della cinta muraria, una parte di strada, i resti di una torre, abitazioni private e una bottega vinaria.

Le ricerche nel sottosuolo di Palazzo Lodron, avviate nel 2000 in concomitanza con il restauro dell’edificio storico, hanno permesso di rinvenire un vasto settore di Tridentum, che presenta una sequenza stratigrafica intatta che va dalla fine del I secolo a.C. fino al VI/VII secolo d.C. La scoperta ha così consentito di ricostruire l’impianto urbano della città romana e ha fornito nuovi dati sull’edilizia privata e sulle attività che si svolgevano nel centro abitato.

Alla scoperta delle meraviglie dell’area archeologica di Palazzo Lodron

Particolarmente significativi per l’ottimo stato di conservazione sono i resti delle mura meridionali della prima cinta cittadina, risalenti all’epoca di Augusto: essi mostrano pietre, ciottoli, filari di laterizi e le buche pontaie, ovvero i fori per inserire i pali di sostegno delle impalcature utilizzate durante la costruzione. Lungo il muro si trovano tracce di una torre, che nel periodo di massimo sviluppo di Tridentum fu probabilmente trasformata in una porta e successivamente tamponata.

Il sito conserva inoltre un tratto di un cardo minore, una strada lastricata orientata verso nord-sud, completa di crepidini in blocchi di pietra e un marciapiede in terra battuta, oltre alle rovine di edifici privati con funzioni commerciali e produttive. Tra questi spicca una caupona, una bottega per la vendita di vino, riconoscibile per la presenza di grandi fosse circolari adatte a contenere tini o botti, che si affacciava direttamente sull’antico fronte stradale.

Sono stati inoltre individuati i resti di un edificio privato, di cui si riconoscono alcuni ambienti con probabile funzione di cucina e dispensa, e altri funzionali all’alimentazione del sistema di riscaldamento a pavimento, di cui dovevano essere dotate alcune stanze, oggi non più visibili. Una curiosità è l’identificazione di una latrina a sedile, finora unica nel suo genere nella città di Trento.

Sul fronte esterno del palazzo, lungo il lato sud dell’edificio, oggi si può notare la seconda e più tarda cinta muraria, costruita nel III secolo d.C. Accanto a essa è stato rinvenuto un cimitero databile tra il VI e VII secolo, contenente una tomba di donna gota con un ricco corredo funebre.

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È Trento la città dove si vive meglio in Europa

Dalla pulizia dei luoghi pubblici alla sicurezza per le strade, passando per l’intrattenimento culturale e la facilità nel trovare casa: la nuova indagine sulla qualità della vita in Europa ci mostra quali sono le città in cui si vive meglio, quelle che registrano un maggior livello di soddisfazione da parte dei loro abitanti. E, con un pizzico di sorpresa, troviamo una città italiana che primeggia in classifica. Si tratta di Trento, che si aggiudica il primato non solo a livello nazionale, bensì addirittura europeo. Scopriamo qualcosa in più.

Trento, la città dove si vive meglio

Il report “Quality of life in European Cities” è la nuova indagine condotta dalla Commissione Europea, con il contributo dell’Istat, per individuare quali sono le città in cui si vive meglio. L’analisi ha preso in considerazione la maggior parte delle più grandi città europee, valutando la quota di cittadini soddisfatti per le proprie condizioni di vita, in riferimento al luogo in cui abitano. L’Italia, da questo punto di vista, non se la cava granché bene. Sono molte le realtà in cui la popolazione mostra segni di insoddisfazione, soprattutto se si fa un paragone con i dati raccolti appena qualche anno fa.

Un caso a parte è la città di Trento, che nel 2023 si aggiudica non solo il primo posto nella classifica italiana della qualità della vita, bensì anche in quella europea. È la città dove si vive meglio in assoluto, con una percentuale di soddisfazione pari addirittura al 95,4%. Sono molti gli indicatori dove il capoluogo del Trentino Alto Adige primeggia – o quantomeno ottiene un ottimo punteggio. Si parte dalla pulizia degli spazi pubblici e dalla presenza di aree verdi, entrambi fattori molto importanti per far sì che i cittadini si sentano a proprio agio all’aperto.

Grande rilievo hanno anche l’istruzione e la cultura, che a Trento sembrano trovare ampio spazio. C’è poi un’attenzione particolare alla sicurezza, che consente agli abitanti di aver meno timore nel vivere la loro quotidianità. E sebbene il problema degli alloggi sia ormai una realtà in tutta Europa, con prezzi alle stelle e difficoltà nel trovare case in affitto, a Trento ci sono indubbiamente molti altri vantaggi che la rendono una città vivibile. È per questo che primeggia in classifica, con un tasso di cittadini soddisfatti del proprio stile di vita ben al di sopra della media europea.

La qualità della vita in Italia e in Europa

Ma come se la cavano le altre città italiane? Il report non è particolarmente rassicurante. Ci sono alcune realtà dove la qualità della vita espressa dagli abitanti è pari ad una percentuale che supera la media europea. Questo è il caso, oltre che di Trento, anche di città come Ancona, Parma, Bolzano, Brescia, Bergamo e Trieste. Ciò che però sembra essere preoccupante è che nella maggior parte delle città italiane gli abitanti hanno dichiarato che il livello della soddisfazione è diminuito rispetto agli scorsi anni. Con qualche eccezione, naturalmente, come Bari e Messina.

In Europa, invece, la situazione è molto diversa. Sono le città del Nord a registrare il maggior tasso di soddisfazione, con elevate percentuali a Stoccolma e Copenhagen. Spiccano poi le grandi città dell’Europa occidentale, tra cui Amsterdam, Bruxelles, Monaco e Vienna, ma anche quelle dell’Europa dell’Est (soprattutto Varsavia, Cracovia e Bratislava). Rimane comunque ben fermo il primato di Trento, che si rivela un’eccellenza a livello continentale: una grande soddisfazione per il nostro Paese, che può vantare questo successo non indifferente.

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Cascata di Tret, nel cuore della Val di Non

La Val di Non, perfetta per chi desidera una vacanza rigenerante e rilassante lontano dallo stress in un suggestivo paesaggio naturale disegnato da boschi, villaggi montani, laghi e prati, custodisce autentiche meraviglie mozzafiato tra cui è doveroso annoverare la Cascata di Tret, fragoroso salto d’acqua di 70 metri che conquista grandi e piccoli.

Raggiungibile a piedi, emoziona con la passeggiata tra le rocce e gli alberi, in un ambiente dove si respira pace assoluta, le scalette e i ponticelli di legno.

Il fascino speciale della Cascata di Tret

Trovarsi al cospetto di una cascata è sempre un’esperienza magica ma la Cascata di Tret ha qualcosa di speciale: in Alta Val di Non, tra i paesi di San Felice e Tret, si rivela uno spettacolo della natura reso ancora più grandioso dal panorama in cui è immersa. L’acqua che scorre dai verdissimi prati si trasforma in un possente salto che si lancia a picco lungo le pareti rocciose superando un dislivello totale di ben 105 metri e raccogliendosi nel canyon plasmato dal Rio Novella.

Dopo aver attraversato il bosco e formato un primo piccolo salto, l’acqua cade nel vuoto dando vita alla vera e propria cascata di una settantina di metri, nella stretta gola incastonata tra le nude e ripide pareti di roccia: e poi, il torrente prosegue per un breve tratto tra le fronde per unirsi al Novella, il fiume che, dal canyon omonimo, funge da confine naturale tra le provincie di Trento e Bolzano.

Come godersi la magia della Cascata di Tret

Sono due i modi per arrivare a godersi la magia della Cascata di Tret, con itinerari piacevoli da percorrere soprattutto in primavera e in estate, sia con bambini che con amici a quattro zampe al seguito.

Per avere un primo impatto con la cascata da sotto e scendere nella gola in modo da “sentirsi piccoli” al suo cospetto (con una vista che lascia senza parole!) la partenza è da Tret poco dopo la chiesa a destra verso l’albergo Aurora: la strada a un certo punto da asfaltata diventa sterrata e, nelle vicinanze dell’ultima casa, ecco il bivio che indica le due possibilità, ovvero per “la cascata alta” e per la “cascata bassa”.

In questo caso, occorre seguire la stradina a sinistra per giungere alla base della cascata. Si tratta di un gradevole sentiero di campagna, tra i prati e un muro di pietra, che comodo e largo, inizia a scendere inoltrandosi nel bosco: dopo aver camminato all’ombra di maestosi abeti, ecco una radura con ringhiera di legno da cui hanno inizio gli scalini che portano alla cascata.

Il primo tratto della discesa appare ripido ma la protezione della ringhiera viene in aiuto: sono due tornanti di scalinata, a ridosso della parte rocciosa che accompagna fino al salto d’acqua.

Si cammina in piano per poi salire alcuni gradini, seguire il sentiero e arrivare al ponticello che attraversa il torrente: qui fa bella mostra di sé la Cascata di Tret, da ammirare, fotografare e godersi senza alcuna distrazione.

Volendo, invece, scorgere la cascata da sopra, al bivio già menzionato, occorre proseguire dritto lungo la strada sterrata, passeggiando in un paesaggio sublime fiancheggiato da alberi e verdi prati. Il percorso, pianeggiante, si inoltra poi nel bosco e, superato un ponte in legno, sulla sinistra si apre il sentiero (costeggiato da una ringhiera di legno) che va alla parte alta della Cascata di Tret.
Ancora un breve tratto nel bosco e, poi, l’atmosfera da favola del rio che sfocia nella cascata!

Entrambi gli itinerari si percorrono agevolmente con una decina (al massimo un quarto d’ora) a piedi.

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Mercatini di Natale di Trento: le date e cosa bisogna sapere per visitarli

Tra i mercatini di Natale più famosi d’Italia ci sono sicuramente quelli di Trento: sarà forse la cornice magica delle montagne che fanno da sfondo alla città, soprattutto quando la neve inizia a cadere in candidi fiocchi, ma qui sembra davvero di respirare l’atmosfera natalizia più autentica. E anche quest’anno ci sono tantissimi appuntamenti per grandi e piccini, assolutamente da non perdere. Ecco quando iniziano i mercatini di Trento e quali sono gli altri eventi in città.

I mercatini di Natale di Trento, pura magia

Nel cuore di una città magica, l’Avvento è davvero strepitoso: luci e colori rendono l’atmosfera più vivace che mai, con le vie e le piazze del centro storico riccamente addobbate in occasione delle feste. L’appuntamento più atteso? Quello con i mercatini di Natale, che quest’anno si tengono in due location d’eccezione. C’è il mercatino di Piazza Fiera, incastonato tra le antiche mura merlate della città e il suggestivo Palazzo Vescovile. E poi c’è il mercatino di Piazza Mostra, la novità della stagione: qui le bancarelle si stagliano davanti al Castello del Buonconsiglio, proponendo a passanti e curiosi il meglio dell’artigianato locale (l’ideale per chi vuole fare shopping per i regali di Natale!) e dell’enogastronomia tipica.

Due luoghi da sogno, dunque, per i mercatini di Trento, che si terranno da sabato 18 novembre 2023 a domenica 7 gennaio 2024. Ora che le giornate sono cortissime e la sera arriva fin troppo presto, non c’è niente di più rassicurante e accogliente che immergersi tra le viuzze della città e poi godersi il calore delle luci che si stagliano contro il buio della notte, perdendosi tra le tipiche casette in legno da cui escono suoni e profumi deliziosi. L’atmosfera dei mercatini natalizi, d’altra parte, è gioiosa per grandi e piccini.

Cosa si può acquistare tra gli innumerevoli stand di Piazza Fiera e di Piazza Mostra? C’è ampio spazio per l’artigianato: potrete trovare addobbi per l’albero di Natale e per il presepe, soprammobili graziosissimi e tantissimi articoli regalo – in legno, in tessuto e in mille altri materiali – tutti fatti a mano, per fare un po’ di shopping e prepararsi all’arrivo delle feste. Naturalmente, non manca l’angolo dedicato alle specialità tipiche. Dai canederli allo speck, dalla polenta ai bretzel, qui è un tripudio di sapori. E per chi ama il dolce, ecco lo strudel e la sbrisolona. Il tutto accompagnato da birra e vin brulè in quantità.

Tutti gli altri eventi natalizi

Trento è senza dubbio la città del Natale: sono tanti gli appuntamenti dedicati a grandi e piccini, per festeggiare insieme l’Avvento. Per i bambini, in Piazza Santa Maria Maggiore è allestita la splendida Casa di Babbo Natale, impreziosita da una slitta magica e da decine di folletti pronti a intrattenere i più piccoli. Ci sono anche diversi laboratori didattici, per imparare divertendosi e vivere davvero la magia delle feste. Ma non è ancora finita, perché sta per partire il Trenino del Natale: piccoli convogli addobbati e illuminati attraversano l’intera città per mostrare alcuni degli angoli più nascosti di Trento.

Insomma, non c’è davvero motivo per cui dovreste lasciarvi sfuggire l’occasione di andare alla scoperta di questo luogo magico. E se non sapete come arrivare, il 17 dicembre parte il treno storico elettrico, con destinazione i mercatini di Natale. Ad organizzare questo evento è l’associazione di volontariato Ferrovie Turistiche Italiane: il convoglio, costituito da carrozze anni ’60 e ’70 con locomotore elettrico, partirà dalla stazione Centrale di Milano fermando a Milano Lambrate, Bergamo, Palazzolo sull’Oglio, Rovato e Brescia, sino ad arrivare a Trento.

Mercatini di Trento, info utili

I mercatini di Natale di Trento si tengono in due location: a Piazza Fiera e a Piazza Mostra, entrambe nel centro storico della città. L’esposizione si svolge da sabato 18 novembre 2023 a domenica 7 gennaio 2024. Gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti:

  • tutti i giorni, dalle 10:00 alle 19:30;
  • il venerdì e il sabato, dalle 10:00 alle 20:30 (solo l’area gastronomica).

Sono poi previste alcune aperture e chiusure straordinarie:

  • il 24 e il 31 dicembre i mercatini sono aperti dalle 10:00 alle 18:00;
  • il 25 dicembre i mercatini sono chiusi;
  • il 7 dicembre il polo artigiani rimane aperto con orario 10:00-19:30, mentre il polo gastronomico segue gli orari 10:00-20:30.

Come raggiungere Trento

Come raggiungere Trento? In auto, la città è servita dall’autostrada A22 Brennero-Modena, con due caselli (Trento sud e Trento nord). Occorre fare attenzione perché il centro storico è una Zona a Traffico Limitato (ZTL), quindi accessibile solo ai mezzi autorizzati. Nei pressi del centro ci sono numerosi parcheggi a pagamento, da cui si può poi proseguire facilmente a piedi per raggiungere i mercatini di Natale.

Per chi invece preferisce spostarsi in treno, la stazione ferroviaria di Trento (servita comodamente da treni regionali, intercity e ad alta velocità) si trova in Piazza Dante, a meno di 5 minuti a piedi dal centro storico. Nelle vicinanze è possibile trovare la stazione dei taxi, la fermata degli autobus e delle corriere e un ottimo servizio di bikesharing. Infine, il 17 dicembre è previsto un eccezionale treno storico elettrico per vivere un’avventura decisamente diversa dal solito.

La città di Trento non è servita da un proprio aeroporto. Il più vicino è l’Aeroporto di Verona-Villafranca Valerio Catullo, che dista circa 95 km. Da qui, si può raggiungere Trento in auto, percorrendo l’autostrada A4 e l’autostrada A22 (serve circa un’ora), oppure in treno dalla stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, che è collegata allo scalo aeroportuale da un comodo servizio di bus navetta. In alternativa, gli altri scali più vicini sono quello di Treviso Antonio Canova, quello di Bergamo Orio Al Serio e quello di Venezia Marco Polo, tutti ben collegati a Trento sia dalla rete autostradale che da quella ferroviaria.

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Tuenno, il borgo di origine preistorica

Questo piccolo agglomerato di casette, circondato da una natura incontaminata e molto suggestiva, è uno dei più antichi di tutta la regione: stiamo parlando di Tuenno, un minuscolo borgo della Val di Non che ha origini preistoriche. La sua è una storia lunghissima, che affonda le radici indietro di millenni, e più precisamente in epoca retica. Tante sono le meraviglie che il paesino ha in serbo per i turisti: scopriamole insieme.

Il borgo di Tuenno, ricco di storia

Il Trentino Alto Adige è terra di splendidi borghi incastonati tra le montagne, dove la natura non ha mai ceduto il passo all’uomo. Uno di questi paesini così pittoreschi è Tuenno, perla della Val di Non: conta poco più di 2mila abitanti ed è cinto da montagne imponenti, tra boschi lussureggianti e piccoli laghi turchesi. Nel 2016 ne è stata decretata la sua fusione con i comuni di Nanno e Tassullo, dando così vita a Ville d’Anaunia, rendendolo di fatto una frazione. È tuttavia nel suo passato che si cela il fascino di questo luogo magico, dove il tempo sembra non essere mai trascorso.

Sul territorio di Tuenno sono state trovate tracce di insediamenti preistorici, e ci sono testimonianze che fosse già stato abitato in epoca retica. Nel corso dei secoli, il borgo ha conosciuto periodi di grande prosperità: nel 1027 è diventato un possesso vescovile, e in seguito un feudo appartenuto a nobili locali. La sua tradizione rurale è ancora chiaramente impressa nelle piccole casette in pietra e in legno: oggigiorno, il paese vive principalmente della coltivazione di mele, che ne caratterizza il paesaggio di incommensurabile bellezza.

Cosa vedere a Tuenno

Nonostante sia così piccolo, il borgo di Tuenno nasconde tra le sue strette viuzze alcune perle assolutamente da visitare. È il caso della Chiesa di Sant’Orsola e Compagne, costruita nel 1914 proprio a ridosso del vecchio edificio risalente invece al XIV secolo: al suo interno sono custoditi un prezioso altare ligneo decorato in oro, una statua dell’Addolorata e pregiati affreschi di inizio ‘900. Accanto spicca il campanile, eretto a metà dell’800 su fondamenta rette da palafitte. Poco al di fuori del centro storico, invece, si può visitare la Chiesa di Santa Emerenziana, che domina l’ingresso della Val di Tovel. Anch’essa presenta meravigliose opere d’arte come un’affascinante pala del ‘600.

Ma la vera bellezza di Tuenno è la natura selvaggia che lo circonda: per chi ama camminare all’aria aperta o fare trekking, ci sono tantissimi sentieri che conducono tra i boschi, alla scoperta di paesaggi meravigliosi. L’attrazione più suggestiva è il lago di Tovel, immerso nel panorama incantevole del Parco Naturale Adamello-Brenta. Si trova a poco più di 1.100 metri di quota, ed è un laghetto alpino tra i più famosi in Italia. Il motivo? Sino agli anni ’60, le sue acque si tingevano di rosso quando, con l’arrivo dell’estate, fioriva un’alga chiamata Tovellia sanguinea.

Sebbene ormai da molto tempo questo fenomeno non accada più, probabilmente per via del cambiamento della composizione chimica dell’acqua, il soprannome di Lago Rosso è rimasto vivo nel ricordo di tutti e ancora oggi il bacino viene chiamato così. Al di sopra del lago, sorge la piccola Chiesa di Tovel: la si può raggiungere percorrendo una stradina che si arrampica tra le rocce, e una volta arrivati sul luogo non resta che ammirare il panorama e restare a bocca aperta dinanzi a tanta meraviglia che la natura ci ha regalato.

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Tra tradizioni e fiabe: il Natale in Valsugana

C’è un periodo dell’anno che, probabilmente più di altri, ci catapulta in un mondo fatto di calore, colori e sogni che si avverano: il Natale. E c’è una zona d’Italia in cui tutto questo diventa ancor più magico poiché qualsiasi cosa sembra sospesa tra tradizione e fiaba: la Valsugana, in provincia di Trento.

Un territorio impreziosito da una natura maestosa e puntellato da tipici borghi che durante le festività indossano il loro vestito più bello. Piccole realtà dove le piazze si riempiono di luci, note e profumi grazie agli incantati Mercatini di Natale.

I migliori mercatini di Natale della Valsugana

L’atmosfera che caratterizza questa fase dell’anno dona alla Valsugana un’attrattiva irresistibile e fa sì che la fantasia diventi realtà.

Graziose casette di legno, ricche di oggetti imperdibili e prodotti tipici che conquistano qualsiasi papilla gustativa, a partire da novembre andranno a incoronare diverse località, permettendo al visitatore di scoprire in maniera ancora più intima una zona davvero speciale.

Tra i migliori Mercatini di Natale da visitare ci sono quelli di Levico Terme dal 19 novembre 2022 al 6 gennaio 2023.

Quest’anno festeggeranno la loro ventunesima edizione che avrà luogo all’interno del Parco Secolare degli Asburgo, il più importante giardino storico dei Grandi Giardini Italiani. Un angolo sontuoso di questa località termale che in occasione dell’inaugurazione dei Mercatini Natalizi rievocherà il periodo asburgico, attraverso sfilate e balli di corte in costume.

L’occasione perfetta, sia per i più grandi che per i più piccoli, per lasciarsi trasportare dalle emozioni, ma anche per scoprire l’eccellenza dei prodotti artigianali, i sapori di montagna, gli alberi secolari ricoperti di luci, il profumo di spezie, ottimi vin brûlé e i sorrisi degli artigiani.

Ma non è finita qui, perché per tutto il periodo dell’Avvento sono in programma anche tanti altri appuntamenti: la mostra di presepi, la festa della polenta, la rassegna di musiche natalizie con i cori della Valsugana, ciaspolate sul Lagorai e molto altro ancora.

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Un altro luogo di questo territorio da non perdere è Pergine Valsugana dove dal 12 novembre di quest’anno al 6 gennaio del 2023 prenderà vita Perzenland & La Valle Incantata – Mercatino di Natale dei Canopi.

Una vera e propria festa dalle atmosfere che il mondo intero ci invidia. Vi basti pensare che, secondo una leggenda, durante il periodo antecedente l’Avvento gli Gnomi Minatori delle miniere scavate attorno a Pergine scendevano a Valle per mettere in vendita giochi, decori, dolcetti e prodotti artigianali e fare festa insieme ai Perginesi.

Ed è proprio su queste note fiabesche che nasce il Mercatino di Natale di Pergine Valsugana, un appuntamento che ripercorrere questa suggestiva leggenda facendo incontrare gli artigiani più antichi del territorio con i giovani artigiani e artisti che con la loro fantasia creano opere d’arte e oggetti di uso quotidiano.

E il cibo? Niente Paura! Saranno presenti anche diverse casette con prodotti di questo amabile territorio del Trentino. Vi basterà dirigervi nella pittoresca Piazzetta dei Sapori e scegliere cosa assaggiare, ma solo ed esclusivamente grazie al supporto di stoviglie e materiale lavabile. Un modo speciale per fare una sorta di viaggio nel tempo.

Un evento davvero particolare e il cui clima è reso ancor più misterioso e pregno di fascino grazie alla presenza dei Krampus, particolari diavoli in grado di dare vita a veri e propri spettacoli indimenticabili.

Poi ancora rassegne musicali e corali, racconti di leggende sotto l’albero e la tradizionale Feuernacht, la notte dei Minatori con appuntamenti di musica e danza.

Infine, ci saranno tanti eventi e laboratori dedicati ai più piccoli, come la lanternata di Natale, i laboratori per scrivere la letterina che verrà depositata direttamente nella cassetta di Babbo Natale, quelli di disegno sulla pace e la fratellanza tra i popoli. E ancora gli Elfi che gireranno per il Mercatino pronti a raccontare storie e fare fotografie insieme ai visitatori. Così come la possibilità di poter ammirare le vetrine di Pergine in cui saranno allestiti presepi tipici, mentre alcuni weekend verranno dedicati agli animali, con l’esperto che spiegherà l’utilità dell’animale specifico nei tempi antichi e moderni.

Insomma, visitare la Valsugana a Natale vuoi dire vivere davvero la magia di questa festività, ma anche scoprire storia e tradizioni di una terra che sembra uscita direttamente da un sogno.

Mercatino Natale Levico