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Nasce la “Via delle Malghe”, meraviglia senza tempo

Là dove natura e storia si mescolano, nasce l’incantevole “Via delle Malghe”: un progetto che coinvolge ben 7 comuni in uno dei panorami più rigogliosi e affascinanti d’Italia, per dare vita ad un itinerario perfetto sia per i più esperti che per i principianti o le famiglie che vogliono semplicemente godersi un’avventura all’aria aperta. E non solo: durante il cammino, ad un paesaggio naturale di grande suggestione si unisce la magia delle splendide malghe, dove poter esplorare la vita di montagna e le sue antiche tradizioni. E dove poter ovviamente assaporare qualche specialità tipica del luogo.

La “Via delle Malghe”, un incanto nella natura

Siamo nel cuore dell’Altopiano di Asiago, dove il verde domina l’intero paesaggio e le montagne fanno da cornice stagliandosi contro il cielo azzurro. Qui nasce la “Via delle Malghe”, in collaborazione con i 7 comuni che punteggiano il territorio. È un’occasione perfetta per riscoprire proprio questi deliziosi borghi ad alta quota, che d’altra parte sono ottimi punti di partenza per mettersi in marcia. Asiago è il più grande e sicuramente più conosciuto, nota meta turistica invernale per chi ama sciare.

Ma vi sono anche i graziosi paesini di Lusiana Conco e Roana, quello di Gallio (il più alto dell’intera provincia), quello di Enego e infine due minuscoli borghi, Foza e Rotzo, il cui fascino è indiscutibile. Dal loro sforzo congiunto, è stato da poco inaugurato un itinerario di bellezza unica che ci porta alla scoperta di paesaggi meravigliosi, in una immersione totale nella natura più incontaminata. Un’esperienza che lascia indubbiamente il segno, ed è a misura di grandi e piccini.

La “Via delle Malghe” è una serie di percorsi tutti da esplorare, ciascuno con la propria difficoltà. Ce ne sono alcuni perfetti per il trekking, mentre altri accolgono comodamente anche chi ama andare in bici. Essendo sentieri ad anello, prendono il via dai borghi dell’altopiano e ci riportano esattamente al punto di partenza: tra boschi rigogliosi e ampi pascoli, alcuni di essi si inerpicano tra le montagne e richiedono un minimo di esperienza, mentre altri sono alla portata anche dei bambini.

Le malghe dell’Altopiano di Asiago

L’intera serie di percorsi ha come punto focale la riscoperta delle malghe: sono ben 78 quelle che si possono incrociare lungo l’Altopiano di Asiago, veri gioiellini che racchiudono preziosissimi tesori. Perfette tappe per ristorarsi dopo un lungo cammino (o una lunga pedalata), queste graziose baite di montagna offrono non solo un panorama che sembra uscire da una cartolina, ma anche tante esperienze assolutamente da vivere, per potersi immergere nella cultura e nelle tradizioni locali.

Alcune malghe sono attrezzate per accogliere i turisti e addirittura per intrattenere i bambini, regalando loro tanto divertimento e qualche nozione curiosa (come ad esempio il modo in cui si munge una mucca). Inoltre qui è possibile sostare per consumare un buon pranzo e assaporare deliziose specialità locali, gran parte delle quali prodotte proprio nelle malghe, con ingredienti a km zero. Formaggi, salumi e latte fresco sono una vera bontà, soprattutto dopo aver camminato per ore nella natura incontaminata.

Insomma, la ricetta è perfetta: paesaggi mozzafiato, attività all’aria aperta e bellissimi borghi da visitare. Il tutto, grazie ad un’iniziativa che mira finalmente a valorizzare l’enorme patrimonio delle Prealpi Vicentine, che per il loro fascino sono conosciute anche come Piccole Dolomiti.

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La valle dei sentieri e delle malghe, la più pittoresca delle Alpi

Se alcune valli altoatesine sono prese d’assalto dai turisti – alcune d’inverno per le splendide piste da sci, come la Val Gardena, per esempio, altre d’estate per le bellezze naturalistiche, come la Val Pusteria, con le sue Tre Cime e il famoso Lago di Braies – ce ne sono altre ancora poco conosciute, che sono dei piccoli paradisi.

Noi ne abbiamo scoperta una, piccola, ma deliziosa, attraversata da tantissimi sentieri, puntellata di malghe e masi, con fitti boschi e viste panoramiche eccezionali sora i duemila metri. In nessun’altra zona dell’Alto Adige si contano così tante di malghe di montagna. Ve la vogliamo raccontare.

La Val Casies in Alto Adige

Tra i tanti luoghi paradisiaci dell’Alto Adige, c’è una valle laterale alla Val Pusteria davvero adorabile, nota per essere la valle dei sentieri e delle malghe. È la Val Casies, un’ampia vallata di prati verdi – che d’inverno diventano piste da fondo – costeggiata da montagne che arrivano fino ai 3mila metri. La valle è lunga solamente una ventina di chilometri puntellata da qualche paese (il più famoso è Monguelfo-Tesido), ma si sviluppa una vasta rete di sentieri, tematici e adatti a tutti, che vi sorprenderanno.

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Sul sentiero delle malghe nella Val Casies ©TV Gsieser Tal Kamilla Photography

D’estate è una valle molto soleggiata ed è bello andare alla scoperta dei tanti sentieri escursionistici e dei meravigliosi panorami naturali che si possono ammirare. Le vedute più spettacolari si possono ammirare sopra i duemila metri, dove finiscono le fitte pinete e lo sguardo può spaziare liberamente a 360 gradi sulle Dolomiti.

Di malga in malga

La Val Casies è ricca di malghe, alcune delle quali offrono anche la possibilità di ristoro, e di masi. Queste deliziose casette di legno, spesso isolate, sono circondate da prati e sorgono, il più delle volte, nei pressi di un ruscello o di uno specchio d’acqua. L’immagine che si ha è quella di una cartolina.

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Fonte: SiViaggia – Ilaria Santi

Il sentiero che porta alla malga Uwald a 2.042 metri

Ogni anno, a fine estate, alcune di queste malghe vengono aperte in occasione della Festa delle malghe della Val Casies (quest’anno si svolge il 18 settembre) e i turisti possono provare le specialità della valle o fare acquisti di prodotti gastronomici e di artigianato locale. Una bellissima festa contadina come quelle di una volta.

Tra queste malghe passano diversi sentieri tematici (il più famoso è Almweg 2000), che a loro volta s’incrociano cambiando non soltanto direzione ma anche nome. Ecco perché la Val Casies è famosa tra gli escursionisti che ogni volta possono percorrere un diverso sentiero.

Il sentiero dei masi

Se si percorre l’itinerario ad anello che parte da Colle e che fa il giro dei masi, si attraversano prati, boschi e pendii e si raggiungono alcuni deliziosi masi, come il Sinner e il Durnwald, dove si può anche sostare per uno spuntino. Il dislivello di questo sentiero è minimo, meno di 150 metri, ma il percorso è lungo quasi 10 chilometri. In ogni caso, non spaventatevi, è adatto a tutti.

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Fonte: SiViaggia – Ilaria Santi

Lungo il sentiero delle malghe nella Val Casies

La Via Dolomiten Panoramaweg

La Via Dolomiten Panoramaweg è, invece, un itinerario che, come dice il nome, regala un panorama eccezionale sulle Dolomiti Patrimonio Unesco. Anche questo è un percorso ad anello e parte da Monguelfo per salire fino al bosco Samwalad passando da malghe e masi.

Il sentiero delle usanze e delle tradizioni

Il sentiero delle usanze e delle tradizioni è sicuramente quello più turistico-culturale. Questo percorso è quello che racconta i mestieri dei contadini di queste montagne, della lavorazione del burro e del formaggio e delle sagre. Il sentiero parte da San Martino attraverso una strada forestale piuttosto ripida e passa per alcune malghe (Randlhütte-Hinterschuher Alm a 1.862 metri, Tolder Hütte a 1.942 metri, Ruschler Alm e Alfenalm).

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Fonte: SiViaggia – Ilaria Santi

Escursionisti sui sentieri della Val Casies

Il sentiero dei contrabbandieri

Lungo i sentieri, di tanto in tanto si incrocia il bivio per il sentiero dei contrabbandieri (che, come ci ha spiegato la guida alpina Andreas Reier, in realtà sono tre perché i veri contrabbandieri non dovevano farsi trovare). Questo itinerario, proprio per lo scopo per cui è stato tracciato, non è dei più semplici. Serviva a collegare la Val Casies con l’Austria, al di là dei monti Villgraten, prima semplicemente per il commercio di merci, poi, durante le guerre, per contrabbandare beni.

Chi volesse percorrerlo, può partire da Santa Maddalena, uno dei tre Comuni della valle, seguendo il sentiero numero 48 fino alla malga Tscharniet Alm a quasi duemila metri e poi proseguire fino alla Forcella di Ciarnil per immettersi sul sentiero dei contrabbandieri verso la valle Rosstal. C’è chi lo percorre in giornata, partendo la mattina presto e impiegando 4 o 5 ore (sola andata), ma chi vuole può decidere di pernottare oltreconfine e di tornare il giorno dopo.

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Fonte: SiViaggia – Ilaria Santi

Vista sulle Dolomiti dai sentieri di montagna della Val Casies