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7 isole sconosciute e paradisiache dei Caraibi

I Caraibi sono un mosaico di isole, ciascuna con una bellezza unica e un fascino particolare. Con oltre 7.000 isole, isolotti e barriere coralline che si estendono tra l’America Centrale, il Golfo del Messico e l’Oceano Atlantico, sono di fatto una delle destinazioni più amate al mondo per chi cerca relax e paesaggi da cartolina. Ma dove andare? Accanto alle mete più conosciute come le Bahamas o la Giamaica, esistono isole nascoste e meno conosciute, dai paesaggi incontaminati, culture autentiche e una tranquillità senza pari.

1. Kuna Yala (San Blas, Panama)

Situato lungo la costa nord-orientale di Panama, l’arcipelago di Kuna Yala è un angolo di paradiso composto da oltre 300 isole. Questo territorio è unico nel suo genere, essendo interamente abitato e gestito dalla comunità indigena Guna. Qui non si trovano grandi alberghi o resort di lusso: la bellezza di Kuna Yala risiede nella semplicità dei suoi paesaggi e nell’autenticità della sua cultura.

Esplorare Kuna Yala significa infatti immergersi in un mondo lontano dalla modernità. Prenotando escursioni in barca si possono visitare villaggi tradizionali più remoti, dove la vita segue ancora ritmi ancestrali. Le spiagge di sabbia bianca, bordate da palme rigogliose, sono perfette per rilassarsi; mentre i fondali marini, popolati da coralli e pesci colorati, sono ideali per snorkeling e immersioni.

Per raggiungere Kuna Yala, l’opzione più comoda è il volo interno da Panama City. La stagione migliore per visitare è quella secca, da dicembre ad aprile, quando il clima è più stabile e soleggiato.

caraibi meno conosciuti

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L’arcipelago di Kuna Yala è un angolo di paradiso composto da oltre 300 isole

2. Corn Islands (Nicaragua)

A circa 70 chilometri dalla costa del Nicaragua, le Corn Islands rappresentano il perfetto equilibrio tra natura e relax. L’arcipelago è composto da Big Corn e Little Corn: due isole diverse ma complementari. Big Corn, la più grande, vanta più servizi e maggiori infrastrutture; mentre Little Corn è una piccola oasi senza automobili e lontana dal caos, ideale per chi cerca tranquillità e contatto con la natura.

Le Corn Islands sono un paradiso per gli amanti del mare. Qui, lo snorkeling e le immersioni regalano emozioni uniche, tra relitti sommersi e barriere coralline ricche di vita marina. Le spiagge di sabbia dorata e acque cristalline invitano al relax più totale, magari degustando qualche piatto della cucina locale a base di pesce fresco e cocco.

Per raggiungere queste isole, si può volare da Managua a Big Corn e poi prendere una barca per Little Corn. La stagione secca, da dicembre ad aprile, è il periodo ideale per visitarle.

Caraibi meno conosciuti

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Costa caraibica del Nicaragua

3. Isla Bastimentos (Panama)

Nell’arcipelago di Bocas del Toro, Isla Bastimentos si distingue per la sua biodiversità e il suo spirito considerato selvaggio. Questa isola è un vero paradiso naturale, con spiagge isolate, foreste tropicali e un ricco ecosistema marino. È la meta ideale per chi desidera immergersi nella natura, lontano dalle folle, per una vera e propria sospensione spazio temporale.

Tra le attrazioni principali, Red Frog Beach è una spiaggia spettacolare che deve il suo nome alle rane rosse che popolano la zona. Gli amanti dell’escursionismo possono esplorare i sentieri del Parco Nazionale Marino di Bastimentos; invece chi preferisce le attività acquatiche può fare kayak tra le mangrovie o immergersi nei fondali marini.

Bastimentos è raggiungibile con un volo da Panama City a Bocas del Toro, da dove si prosegue con un breve tragitto in traghetto. Il periodo migliore per visitarla va da dicembre a marzo.

Caraibi meno conosciuti

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Isla Bastimentos è un vero paradiso naturale

4. Bequia (Saint Vincent e Grenadine)

Bequia, la più grande delle Grenadine, conserva intatto il fascino autentico dei Caraibi. Questa piccola isola, a sud di Saint Vincent, è conosciuta per l’ospitalità dei suoi abitanti, le tradizioni velistiche e l’atmosfera rilassata.

Port Elizabeth, il cuore pulsante di Bequia, è un porto vivace e animato, da cui partono escursioni in barca verso isole vicine. Le spiagge tranquille, come Princess Margaret Beach, sono la meta perfetta per godersi il mare e il dolce oziare. Per i più sportivi, sull’isola ci sono diversi sentieri panoramici per lunghe e piacevoli passeggiate.

Per raggiungere Bequia, si può prendere un volo per Saint Vincent e poi proseguire in barca. La stagione migliore va da dicembre a maggio, quando il clima è più secco.

caraibi meno conosciuti

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Bequia è la più grande delle Grenadine

5. Salt Cay (Turks e Caicos)

Piccola e tranquilla, Salt Cay è una delle isole più affascinanti di Turks e Caicos. Situata a sud-est dell’arcipelago, questa isola è il luogo perfetto per chi cerca isolamento, bellezza naturale e ritmi lenti. Da dove arriva il suo nome? Salt Cay prende il nome dalle saline naturali che un tempo erano il fulcro dell’economia dell’isola.

L’isola è famosa per le sue immersioni spettacolari: qui è possibile esplorare relitti sommersi e osservare la migrazione delle balene da gennaio a marzo. Le spiagge, deserte e immacolate, sono il luogo ideale per rilassarsi, lontano dal trambusto delle mete più frequentate.

L’isola si raggiunge con voli interni da Providenciales o collegamenti in barca. I mesi secchi, da gennaio a marzo, sono i migliori per visitarla, soprattutto per chi desidera avvistare le balene.

Caraibi meno conosciuti

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? Salt Cay prende il nome dalle saline naturali che un tempo erano il fulcro dell’economia dell’isola

6. Montserrat

Conosciuta come “l’isola di smeraldo dei Caraibi“, Montserrat è una destinazione unica per il suo carattere vulcanico. Situata nelle Piccole Antille, a sud-ovest di Antigua, l’isola è famosa per il vulcano Soufrière Hills e i paesaggi drammatici che ha creato.

Visitare Montserrat significa scoprire una natura potente e affascinante. Le rovine di Plymouth, la vecchia capitale sepolta dalla lava, raccontano una storia di resilienza e trasformazione. Gli amanti del trekking possono esplorare i sentieri del Montserrat Volcano Observatory e godere di viste mozzafiato sull’isola.

Montserrat è raggiungibile in traghetto o con voli da Antigua. Il periodo ideale per visitarla è tra dicembre e aprile.

isole dei caraibi

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Vista sul vulcano di Montserrat

7. Marie-Galante (Guadalupa)

Marie-Galante è un’isola che incanta per la sua autenticità. Situata nelle Piccole Antille, a breve distanza dall’isola principale di Guadalupa, è conosciuta per le sue piantagioni di canna da zucchero e le distillerie di rum artigianale, assolutamente da non assaggiare! In un mix perfetto di natura e tradizioni locali, un viaggio a Marie-Galante può essere davvero indimenticabile. Se le spiagge poco affollate e tranquille sono ideali per il relax; le visite alle distillerie, come la celebre Distillerie Bielle, permettono di scoprire il processo tradizionale di produzione del rum e di degustarne le varietà.

L’isola è raggiungibile in traghetto da Pointe-à-Pitre, e il periodo migliore per visitarla è durante la stagione secca, da dicembre ad aprile.

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Una delle spiagge poco affollate di Marie-Galante
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Toscana: 3 sorgenti termali libere dove fare il bagno in inverno

Fare il bagno in inverno è un po’ come una fotografia in negativo di quello che comporta farlo in estate.

Nei mesi estivi, quando il sole picchia bollente e abbronza la pelle, ci si butta nel blu del mare, nell’azzurro dei torrenti, nelle piscine naturali dei fiumi, nei flutti dei laghi per cercare refrigerio, il sollievo di un tuffo tra acque fresche e chiare.

D’inverno, invece, togliersi i vestiti e indossare il costume può sembrare una abitudine bizzarra, ma trovando il luogo giusto ci si possono regalare momenti di grande bellezza, a contatto con alcune delle attrazioni più stupefacenti della natura, come le sorgenti termali.

Qui le acque riscaldate da processi geotermici regalano la piacevole esperienza di potersi immergere anche in pieno inverno, per godere allo stesso tempo del calore e della salubrità della sorgente.

In Italia la Toscana è una delle regioni maggiormente baciate dalla geotermia e, malgrado esistano innumerevoli stabilimenti termali a pagamento, si possono trovare anche un discreto numero di luoghi dove l’accesso è libero e gratuito, pronto ad ospitare chiunque, anche d’inverno, non voglia rinunciare all’emozione di una bagno in un ambiente naturale unico.

Terme libere toscana inverno

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Vista dall’alto delle piscine termali di Saturnia

Dove fare il bagno in inverno: tre sorgenti termali libere in Toscana

I Bagni di Petriolo fra Siena e Grosseto

Frequentate in ogni stagione, le piscine naturali in riva al torrente Farma offrono un caldo ristoro.

Il Farma, che scorre per 34 chilometri di corso tra Siena e Grosseto e che ospita alcune conformazioni naturali e pozze molto frequentate anche in estate, riceve le acque della sorgente termale al confine tra i comuni di Monticiano e Civitella Paganico, nella Valle dell’Ombrone.

Note fin dai tempi dei romani, le terme di Petriolo sono suddivise in una parte di stabilimenti privati a pagamento e una zona libera, caratterizzata da una serie di piccole piscine naturali dove l’acqua si riversa dall’alto e finisce poi in due vasche più grandi, proprio sulle sponde del Farma.

Terme libere toscana inverno

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Le terme libere di Petriolo

La temperatura dell’acqua alla sorgente è superiore ai 40°C, cosa che qualifica Petriolo come una destinazione tra le preferite per i bagni d’inverno.

Petriolo, toponimo medievale assegnato alla località, si trova in una posizione piuttosto comoda da raggiungere, vicino alla superstrada che collega Siena e Grosseto. Si tratta di una zona della Toscana non particolarmente coinvolta nei circuiti del turismo di massa, ma che offre tantissimo per ogni visitatore in tutte le stagioni: dai borghi dove il tempo sembra essersi fermato come Tocchi e Monticiano fino alle memorabili rovine dell’Abbazia di San Galgano, passando per la straordinaria produzione enogastronomica locale.

I Bagni di Petriolo si possono raggiungere uscendo dalla Strada Statale 223 all’uscita di Iesa e seguendo poi le indicazioni stradali in loco per circa 5 chilometri. Inizialmente si raggiungono gli stabilimenti privati, superati i quali si trova un comodo sentiero che scende sulle rive del torrente Farma e alla piscine naturali con le acque termali.

Le Cascate di Saturnia, le terme libere più fotografate d’Italia

Una doppia, impetuosa cascata scende al fianco di un antico mulino ristrutturato, con i muri in pietra. L’acqua si riversa in una serie di piscine naturali circolari con ulteriori cascatelle, più piccole. I bordi delle piscinette sono tutti incrostati dei minerali che l’acqua termale porta con sé.

È questo lo scenografico scenario delle Cascate di Saturnia, una tra le destinazioni termali più gettonate del Centro Italia e certamente tra le più fotografate del paese. Un luogo veramente splendido, frequentato in ogni stagione dell’anno, ma che ha una marcia in più se lo si visita d’inverno.

Qualche visitatore in meno, una natura meno lussureggiante ma comunque fascinosa e una temperatura dell’acqua che si mantiene stabile intorno ai 38°C rendono le Terme di Saturnia un luogo sensazionale anche nella stagione fredda.

Terme libere toscana inverno

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Sulla strada, nelle vicinanze delle Cascate di Saturnia, si trova un belvedere ideale per ammirarle

Il mito dietro la creazione delle Cascate di Saturnia rende l’idea di quello a cui si può aspirare visitandole: la leggenda vuole che il dio Saturno, irato per i continui conflitti e la belligeranza dimostrata dagli uomini, abbia scagliato un fulmine, il cui impatto col terreno ha generato un cratere dal quale hanno preso a sgorgare le calde acque termali, i cui benefici contribuirono a un’epoca di pace e prosperità nel nome proprio della antica divinità.

Le Cascate di Saturnia si trovano nel comune di Manciano, in provincia di Grosseto, non lontano dal confine tra Toscana e Lazio. Sono alimentate da un piccolissimo torrente, il Gorello, che a monte della sorgente termale è poco più di un rigagnolo che divide i campi coltivati. La poderosa fonte, però, ha un flusso d’acqua di oltre 800 litri al secondo. Un getto che permette alle piscine un continuo ricambio d’acqua e una temperatura costantemente alta.

Intorno alle Cascate ci sono numerosi stabilimenti termali privati, ma l’accesso alle cascatelle e alle numerose piscine naturali è libero.

I Bagni San Filippo e la Balena Bianca

La strada che porta agli stabilimenti termali di Bagni San Filippo, in Val d’Orcia, ha un nome evocativo: Via del Bollore.

Non è un caso: le acque termali che scorrono in questa frazione del comune di Castiglione d’Orcia (SI) hanno una temperatura di circa 48°C alla sorgente.

Le piscine naturali libere si trovano nella parte orientale del paese e si raggiungono percorrendo il sentiero che porta fino alle rive del Fosso Bianco, il corso d’acqua nel quale sgorga la fonte termale. In paese si trovano evidenti indicazioni per il torrente e per raggiungere le prime vasche ci vogliono circa 10 minuti. Le polle sono immerse all’interno del bosco, rimosse dal vicino abitato, per un contatto totale con la natura.

L’attrazione più bella è la cosiddetta Balena Bianca, una enorme conformazione minerale di carbonato di calcio, le cui colate verticali assumono la forma dei denti tipici del grande mammifero acquatico. Intorno alla grande roccia ci sono le vasche di acqua termale più grandi e calde, le migliori da frequentare durante l’inverno.

Terme libere toscana inverno

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La Balena Bianca di Bagni San Filippo

Bagno Vignoni si trova non lontano dal Monte Amiata, il rilievo vulcanico che divide la Val d’Orcia dalla Maremma. Si raggiunge percorrendo la Strada statale 2, che ricalca il percorso della Via Cassia romana, collegando Firenze e Roma. Si esce dalla statale seguendo le indicazioni per Abbadia San Salvatore, quindi si raggiunge la piccola frazione di Bagni San Filippo in pochi chilometri.

Il piccolissimo abitato è dotato di una verace osteria, qualche struttura ricettiva, una piccola chiesa. Il luogo ideale per una avventura invernale, col freddo pungente che arrossa le guance, la pace del bosco che accoglie i visitatori e una calda piscina naturale pronta ad accogliere il bagnante in un abbraccio bollente.

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Le mete di viaggio più cercate su Google dagli italiani nel 2024

Google Trends nasce per evidenziare le ricerche effettuate in Italia e nel mondo sul famoso motore di ricerca e identificare le parole chiave più richieste. Il 2024 è stato un anno molto attivo per alcune categorie, se si analizzano i dati relativi agli utenti italiani. Infatti lo sport, la musica e gli eventi di attualità internazionale sembrano popolare la vetta dei Google Trends 2024, offrendo un ritratto della società nostrana che segue con attenzione e curiosità alcuni argomenti in particolare. Ma anche i viaggi sono molto cliccati, anche se gli italiani sembrano cercare più le mete estere piuttosto che i vari luoghi dello stivale.

Per organizzare un weekend, una vacanza al mare o in montagna, o un viaggio più avventuroso, molte persone ricorrono al web. In parte sui social, in parte su Google cercano i modi migliori per raggiungere un posto, dove dormire, dove mangiare, ma anche cosa fare e cosa vedere per vivere un’esperienza completa, divertente e interessante. Tuttavia, tirando le somme di fine anno, i numeri parlano chiaro e per quanto riguarda il settore turistico le mete più cercate dagli italiani sembrano essere in Europa e nel mondo.

Quali sono le ricerche “cosa fare a” su mete estere

Ronda è una bellissima località dell’Andalusia, in Spagna, che risulta tra le mete estere più cercate dagli italiani nel 2024. Questa città antica, arroccata su una gola profonda 100 metri, ha un fascino irresistibile nella provincia di Malaga, a nord di Marbella. Nei primi posti appare anche Durazzo, il comune albanese a ovest di Tirana che offre spiagge e mare in estate, oltre a ospitare il porto più grande dell’Albania.

Gli italiani sono interessati anche a fare un salto a Shanghai, la città più grande della Cina che sicuramente merita qualche giorno di permanenza vista la distanza e il tempo per raggiungerla. In prevalenza gli italiani sembrano cercare soprattutto località di mare quando consultano Google. Infatti nel 2024 spiccano anche Santorini, la suggestiva isola della Grecia che incanta tutti i turisti che passano da quelle parti, Santa Cruz de Tenerife e Marrakech. Tra i primi dieci risultati spunta anche Cadice, altra località spagnola molto richiesta. Mete adatte anche solo per un weekend e una vacanza di 2-3 giorni per staccare un po’ la spina e tornare poi alla vita di tutti i giorni più riposati.

Santorini

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Vista panoramica di Santorini, in Grecia

Quali sono le ricerche “cosa fare a” su mete italiane

Consultando i Google Trends 2024 la ricerca “Cosa fare a” include alcune località italiane. Chi ha in mente una breve gita per prendersi una pausa dalla quotidianità sembra interessato a trascorrere una giornata in posti caratteristici come Gubbio e Spoleto. La regione Umbria è stata quindi la meta più ambita dagli italiani nel corso del 2024. Questi borghi offrono un ricco patrimonio artistico e culturale, oltre a un paesaggio suggestivo e una tradizione di usi e costumi che è bello vivere in prima persona. Inoltre appare nella lista Fiuggi, un piccolo comune in provincia di Frosinone famoso soprattutto per le sue terme e l’acqua ricca di benefici per la salute.

 

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Dove andare in Trentino senza sciare: idee e attività alternative

Il Trentino è una destinazione amata per gli straordinari paesaggi di montagna e le piste da sci, ma non serve essere sciatori per godersi una vacanza indimenticabile. Infatti, per chi è alla ricerca di alternative alla neve e agli sci, sono innumerevoli le opportunità tutte da vivere, che spaziano dalla cultura, al relax e all’avventura.

Scopriamo, allora, cosa fare e vedere in inverno nella bellissima regione delle Dolomiti.

Esplorare i borghi più belli del Trentino

Se amate l’atmosfera autentica e le tradizioni, i borghi del Trentino dovrebbero essere la vostra prima scelta. Ogni piccolo centro è custode di una storia plasmata da pietre antiche, vicoletti pittoreschi e veri scenari da cartolina.

Canale di Tenno: un tuffo nel Medioevo

Canale di Tenno è uno dei Borghi Più Belli d’Italia, dove dire che “il tempo sembra essersi fermato” non è un riempitivo. E ve ne accorgerete camminando tra le sue stradine acciottolate, le case in pietra e le botteghe artigiane che creano una cornice impagabile, perfetta per staccare la spina dalla frenetica routine e sentirsi parte di un sogno.

Durante l’inverno, il tutto si arricchisce di luci e decorazioni natalizie, e il borgo medievale diventa ancora più suggestivo.

Rango: tradizioni e artigianato locale

Rango, Trentino

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Il pittoresco borgo di Rango

Immerso nella Valle delle Giudicarie, Rango (anch’esso inserito a pieno titolo nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia) è famoso per i suoi mercatini di Natale, che animano il borgo con prodotti artigianali e specialità locali.

Qui è dove respirare appieno la cultura trentina, tra antichi portici e cortili che si trasformano in ameni salotti di montagna.

Passeggiare tra panorami innevati

Ovviamente, il Trentino è la meta perfetta anche per chi desidera immergersi nella natura senza mettere gli sci ai piedi. Le passeggiate nel periodo invernale offrono l’occasione per scoprire paesaggi innevati che lasciano senza parole, respirare aria fresca e ritrovare il contatto con sé stessi.

Itinerari facili per famiglie

Se viaggiate con bambini, non mancano i percorsi semplici e accessibili per tutta la famiglia. Tra i più amati spicca la passeggiata al Lago di Nambino, vicino a Madonna di Campiglio: il sentiero pianeggiante conduce al magnifico lago alpino abbracciato da boschi innevati, in uno scenario davvero fiabesco.

Trekking invernali per gli amanti della natura

Per chi cerca un’esperienza più avventurosa, il trekking invernale è l’attività da segnare in agenda. Uno degli itinerari più indicati è quello che porta al Rifugio Albasini, con viste spettacolari sulle Dolomiti di Brenta. Le ciaspole possono essere utili per affrontare tratti con neve più profonda, così da rendere l’esperienza ancora più coinvolgente.

Rilassarsi alle terme

Dopo una giornata all’aperto, cosa c’è di meglio di un momento di relax in una Spa? Le terme del Trentino sanno unire il comfort e la modernità con la bellezza incomparabile delle montagne tutt’intorno.

Terme di Levico: benessere tra lago e montagna

Ad esempio, le Terme di Levico offrono trattamenti rigeneranti utilizzando le acque curative della zona. Al cospetto di un paesaggio incantevole, sono il top per chi desidera una pausa rilassante e terapeutica durante la vacanza.

QC Terme Dolomiti: lusso e relax

Situate a Pozza di Fassa, le QC Terme Dolomiti sono, a loro volta, un’oasi di benessere. Tra piscine termali panoramiche e saune immerse nella natura, potrete rigenerare corpo e mente in un ambiente elegante e accogliente.

Visitare musei e castelli

Il Trentino vanta una ricca eredità culturale che fa la gioia di chi ama l’arte, la storia e la scienza. I musei e i castelli vi faranno scoprire tradizioni antiche e innovazioni moderne in location eccezionali.

Il Museo delle Scienze (MUSE) di Trento

Tappa affascinante per grandi e piccoli, il MUSE di Trento è uno dei musei più innovativi d’Italia. Progettato dall’architetto Renzo Piano, propone mostre interattive dedicate alla scienza, alla natura e alla sostenibilità. Esplorandone le sale, entrerete in contatto con i segreti delle Alpi, conoscerete le tecnologie per tutelare l’ambiente e parteciperete a laboratori didattici.

Castello del Buonconsiglio: storia e arte

Castello del Buonconsiglio, Trento

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Il Castello del Buonconsiglio, Trento

Simbolo di Trento, il Castello del Buonconsiglio è imperdibile per gli appassionati di storia e arte. Ogni stanza racconta secoli di avvenimenti, con affreschi e opere d’arte che ne decorano le sontuose sale.

Nel periodo invernale, ospita spesso eventi e mostre temporanee che rendono la visita ancora più interessante.

Degustare le specialità enogastronomiche locali

Un viaggio in Trentino non è completo senza assaporare i golosi prodotti tipici. La gastronomia regionale, non a caso, è un trionfo di sapori genuini, arricchiti dalle lavorazioni tradizionali e dalle chicche del territorio.

Strada del Vino e dei Sapori del Trentino

La Strada del Vino e dei Sapori invita a esplorare cantine, distillerie e aziende agricole per degustare vini pregiati come il Teroldego Rotaliano o lo spumante Trentodoc. Oltre ai vini, vi aspettano grappe, formaggi e salumi.

Malghe e rifugi: sapori autentici di montagna

Ancora, le malghe e i rifugi trentini sono il luogo ottimale per gustare piatti della tradizione quali polenta, spezzatino, canederli e strudel. Con i paesaggi imbiancati a fare da sfondo, vivrete un momento di assoluta convivialità.

Attività outdoor per non sciatori

Anche senza gli sci ai piedi, il Trentino dona moltissime attività all’aperto per divertirvi e godervi la magia dell’inverno. Dalle discese in slittino al pattinaggio sul ghiaccio, le alternative non mancano.

Slittino: divertimento per tutte le età

Lo slittino è una delle attività più amate, perfetta per chi cerca emozioni che non richiedano grandi abilità. Tra le piste più famose c’è quella di Merano 2000, lunga oltre 3 chilometri tra vedute spettacolari. È un’attività che mette d’accordo grandi e piccini, e regala sorrisi e adrenalina.

Pattinaggio sul ghiaccio nei paesi trentini

Sono davvero tanti i paesi del Trentino che allestiscono piste di pattinaggio all’aperto durante l’inverno, spesso nelle caratteristiche piazzette centrali o accanto ai mercatini di Natale.

Pattinare sotto le luci scintillanti con vista sulle montagne è un’esperienza magica che vi farà innamorare ancora di più di questa regione.

Scoprire i laghi del Trentino in inverno

I laghi del Trentino, già splendidi in estate, si trasformano in mete da favola durante l’inverno per chi desidera tranquillità e bellezza senza eguali.

Lago di Braies: un gioiello incantato

Lago di Braies, Trentino Alto Adige

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Lago di Braies in inverno

Conosciuto come “la perla delle Dolomiti”, il Lago di Braies è superlativo in ogni stagione, ma in inverno acquisisce un fascino particolare. La superficie ghiacciata e il silenzio che lo avvolge danno vita a un contesto quasi surreale, idilliaco per una passeggiata romantica o per scattare foto memorabili.

Lago di Tovel: la magia del silenzio

Nascosto tra le Dolomiti di Brenta, il Lago di Tovel significa pace assoluta durante l’inverno. Il paesaggio, ricoperto di neve, lo rende uno dei più suggestivi del Trentino, per una fuga rilassante e contemplativa.

Partecipare agli eventi invernali

Il Trentino si anima durante l’inverno con una vasta gamma di eventi che uniscono tradizione, cultura e magia natalizia. Parteciparvi è un modo unico per sentirsi parte del territorio e vivere momenti da ricordare.

Mercatini di Natale: pura emozione

I mercatini di Natale del Trentino sono famosi in tutta Italia e attirano ogni anno visitatori da ogni dove.

A Trento, il mercatino si sviluppa tra le stradine del centro storico, tra prodotti artigianali, decorazioni natalizie e delizie gastronomiche. Altri mercatini da non perdere si trovano a Levico Terme, Rovereto e, appunto, a Rango, ognuno con il suo fascino e un’ambientazione da fiaba.

Festival ed eventi culturali invernali

Oltre ai mercatini, sono numerosi gli eventi culturali durante la stagione invernale.

Ad esempio, il Festival di Natale a Rovereto celebra la pace e la cultura con concerti, mostre e spettacoli che coinvolgono artisti locali e internazionali. Per gli appassionati di musica classica, castelli e teatri organizzano concerti in ambientazioni difficili da descrivere a parole.

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La classifica delle città più stressanti al mondo

I motivi per cui le persone viaggiano possono essere diversi: voglia di conoscere nuove culture, uscire dalla propria comfort zone o, semplicemente, rilassarsi. Se per voi vacanza è sinonimo di relax, forse è meglio evitare queste città considerate le più stressanti al mondo secondo uno studio eseguito da Radical Storage, la piattaforma di deposito bagagli che ha considerato 31 indicatori di ansia e analizzato 97.409 recensioni di attrazioni turistiche nelle 100 città più visitate per creare questa classifica.

Apparentemente, secondo i dati raccolti, alcune destinazioni possono provocare elevati livelli di stress causati dal sovraffollamento, dai trasporti pubblici confusi o dal senso di sovraccarico percepito tra le strade. Delle recensioni analizzate durante lo studio, una su dieci (9,6%) ha evidenziato ansia e stress: le città più stressanti hanno raggiunto il 25,2% del totale delle recensioni, mentre le meno stressanti solo l’1,6%. Sicuramente l’overtourism sta giocando un ruolo non indifferente in questa situazione, trasformando alcune mete in vittime del proprio successo.

Quali sono, quindi, le città più stressanti al mondo? Scopriamole insieme in questa top 5.

Shanghai, Cina

Al quinto posto della classifica troviamo una delle città più grandi e vivaci della Cina: Shanghai. Il suo skyline futuristico composto da alti grattacieli e il dinamismo delle sue strade affascina da una parte, ma dall’altra provoca stress e ansia nei viaggiatori che la visitano.

Secondo il report pubblicato da Radical Storage, una delle attività turistiche più popolari è fare una passeggiata lungo Nanjing Road, una delle strade commerciali più trafficate del mondo: alcune persone che l’hanno recensita hanno consigliato di non viaggiare con parenti anziani o bambini, altrimenti lo “stress sarà fuori di testa”, mentre altri, addirittura, hanno dichiarato che questa è stata la peggior esperienza vissuta in Cina.

Londra, Inghilterra

Da anni Londra rappresenta una delle città più amate dai turisti al mondo: dopo Istanbul, è stata la meta più visitata nel 2023, con oltre 18.800.000 arrivi in un solo anno. Non sorprende, quindi, che sia entrata a far parte della top 5 delle città più stressanti! Tra i recensori analizzati durante lo studio, citiamo il visitatore che ha descritto la sua visita al British Museum, il museo gratuito più visitato della città, come “stressante fin dall’ingresso”. Un altro visitatore, invece, riferendosi a Borough Market, il mercato storico dove provare qualsiasi piatto nazionale e internazionale, ha dichiarato che la location era così affollata da sentirsi “schiacciato”.

British Museum Londra

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Il British Museum di Londra

Kyoto, Giappone

Il podio è occupato sempre dal Giappone dove al terzo posto troviamo Kyoto. La città ospita pittoreschi templi, santuari, palazzi e giardini che, in teoria, dovrebbero renderla un paradiso di pace e tranquillità…ma non per tutti. Anche Kyoto rappresenta una delle famose ‘vittime’ dell’overtourism e la presenza del turismo di massa, soprattutto in alcune zone e attrazioni, si fa sentire parecchio. Un visitatore ha descritto il passeggiare attraverso il tradizionale quartiere delle geishe di Gion come “una tortura”, mentre un altro ha descritto la sua visita ai mercati alimentari del Nishiki Market Shopping District scrivendo “Quale mercato? Tutto quello che ho visto erano folle”.

È ovvio che, come tanti altri Paesi, anche il Giappone sta valutando diverse soluzioni per contrastare il problema del turismo di massa. Nel quartiere delle geishe di Tokyo, per esempio, alcune strade sono state chiuse al pubblico e si stanno cercando nuovi metodi per limitare l’ingresso e rendere l’esperienza più piacevole.

Osaka, Giappone

Al secondo posto della top 5 delle città più stressanti al mondo c’è Osaka, la terza città più popolosa del Giappone. Oltre alla famosa scena gastronomica e al castello, un’altra popolare attrazione turistica è il parco a tema Universal Studios, il primo ad aprire fuori dagli Stati Uniti. È qui che molti dei visitatori hanno lasciato recensioni negative menzionando la folla e il problema del sovraffollamento. Un turista ha dichiarato che il parco era così affollato “che sarebbe stato meglio rimanere a letto”, mentre un altro ha detto di aver addirittura pianto a causa dello stress troppo elevato.

Osaka Giappone

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Via dello shopping di Osaka

Tokyo, Giappone

Infine, la prima in classifica è Tokyo. Un quarto delle recensioni analizzate dallo studio (il 25,2%) ha menzionato parole e frasi legate all’ansia durante la loro visita in città. Tokyo è la città più grande del mondo e ospita 13.515.271 persone: è ovvio, quindi, che il 60% degli indicatori di ansia menzionino la sensazione di sentirsi accalcati.

Se per alcune persone è proprio la sua intensità a renderla affascinante, basti pensare al famoso Shibuya Crossing, per altre, probabilmente non proprio consapevoli del luogo che stanno visitando, a Tokyo c’erano “troppe persone”.

Le città meno stressanti da visitare

È chiaro che, quando si viaggia, bisogna anche sapersi adattare alle situazioni anche perché, ammettiamolo, visitare un museo famoso da soli, senza folla, o una città abitata da un numero esorbitante di cittadini, ai quali si aggiungono i milioni di turisti, è ormai praticamente impossibile. Tuttavia, se siete sensibili all’ansia e allo stress, Radical Storage ha evidenziato anche le città meno stressanti usando gli stessi criteri d’analisi.

Al primo posto troviamo Tallinn, la capitale dell’Estonia, risultata la più rilassante dello studio: le recensioni descrivono l’atmosfera della città come “serena, ma vibrante”, “rilassante” e “una città tranquilla lontana dalle trappole turistiche d’Europa“. Al secondo, al terzo e al quarto posto ci sono tre mete della Cina: Zhuhai, la città del romanticismo, Guilin, famosa per le sue montagne in stile Avatar e Guangzhou, la città dei fiori.

Infine, al quinto posto c’è Vilnius, dove i visitatori possono aspettarsi “posti accoglienti dove mangiare” nella “sognante” Città Vecchia e un “ambiente calmo e rilassato”.

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Centri termali del Molise da non perdere

Piccola regione del sud Italia, il Molise è un gioiello ricco di bellezza e di storia, di borghi stupendi, di una natura varia e affascinante e di cultura. Ed è la destinazione adatta anche per chi cerca il luogo giusto in cui staccare dalla quotidianità, riconnettersi con sé stesso e dedicare pillole di benessere al corpo e alla mente.

Le terme in Molise ci sono e sono i luoghi ideali per una pausa lontana da tutto e tutti, con il vantaggio che si può partire e scoprire nuovi posti, immergendosi in una regione che è piena di tesori da scoprire, con la sua varietà territoriale e in cui respirare una vivacità culturale intrigante. Quali sono le location da scegliere per andare alle terme in Molise e regalarsi una vacanza di relax totale.

Sepino, le terme in Molise

È uno dei Borghi più belli d’Italia e si trova in Molise, in provincia di Campobasso: stiamo parlando di Sepino, luogo ammantato di fascino e di cultura, con una storia antica di cui si possono trovare le prime tracce già in epoca Sannica.

È qui che si trovano i resti di terme antiche, vicino all’attuale abitato dove vi sono due siti archeologici all’interno dei quali si possono ammirare i resti di quegli spazi di benessere che esistevano già in tempi remoti. Nel borgo vi è anche il complesso Terme Tre Fontane e l’acqua di questa destinazione si dice essere un toccasana per la cura dei calcoli renali. Lo stabilimento, che aveva aperto i battenti nel 1990, attualmente è chiuso. Ma nel territorio del Molise si trovano comunque tantissimi centri in cui ritagliarsi preziosi momenti di benessere.

Castelpetroso, Fonte del Benessere Resort

Il piccolo paese di Castelpetroso è nato all’incirca in epoca normanna e porta i segni di un passato interessante e antico, come il suo centro con il suggestivo borgo medievale. Qui si trova Fonte del Benessere Resort, una struttura che accoglie per una fuga dedicata alle coccole per il corpo e la mente: al suo interno, infatti, si trova il Centro Mességué con i suoi idropercorsi, piscine, saune, thermarium, aree relax e molto altro. Per quello che riguarda l’acqua, ad esempio, ci si immerge in piscine con la temperatura dell’acqua che varia dai 30 ai 32 gradi, per godere di un relax che si struttura in getti, fontane e botti idromassaggio, percorso kneipp e flebologico. Poi vi sono una sauna finlandese, con una parete realizzata con sale dell’Hymalaia, bagno turco e biosauna aromatica, per concludere con ice-zone, idro-cromo e il percorso freddo. Non mancano zone relax, trattamenti, solarium esterno e area fitness.

Per sperimentare queste coccole vi sono diverse opzioni come la possibilità di regalarsi un’esperienza notturna in spa, con la Wellness Night a un costo di 40 euro a persona, dalle 20,30 alle 24 (da verificare quando vengono organizzate), oppure la Mid Day Spa: mezza giornata con accesso a piscina interna ed esterna (collegate con porte scorrevoli), idropercorso Kneipp flebologico, nuoto controcorrente, giochi d’acqua, thermarium aree relax, solarium esterno con vasca idrozen.

Anche questo pacchetto ha un costo di 40 euro a persona dal lunedì al venerdì (esclusi ponti, festività e alta stagione), dalle 8,30 alle 14 e dalle 14 alle 20. Nel fine settimana, nei festivi e in alta stagione l’ingresso ha un costo di 55 euro dalle 8,30 alle 14.

Arrivare qui è davvero semplice dal momento che dista solamente 15 chilometri da Isernia, che si raggiunge molto velocemente in automobile, ma anche in autobus.

Bagnoli del Trigno, Domus Hotel Bagnoli

Restiamo in provincia di Isernia, in questa piccola regione d’Italia, e raggiungiamo Bagnoli del Trigno, un borgo la cui nascita è legata ad alcune leggende, tra cui quella che sia stata fondata vicino a una sorgente termale, oppure la storia secondo la quale un cavaliere si bagnasse proprio nel punto in cui le acque del fiume sono più ricche di minerali. La terza, infine, dice che il borgo sia stato edificato durante le invasioni barbariche.

Una cosa è certa questo è un luogo di grande bellezza con edifici religiosi e civili da ammirare e nei quali si riflette una storia antica. Ed è in qui che troviamo Domus Hotel Bagnoli, poco distante dal borgo abitato, è una struttura in cui il relax è di casa: il suo centro benessere si sviluppa su 500 metri quadrati e ci si può far coccolare con tanti trattamenti differenti.

Nel sito della struttura vengono elencati: biosolarium, infrathermoterapia, phytothermoterapia, hydrozonoterapia, bagno thermale, haloterapia, vasca phisiothermale, percorso idrotermale, docce emozionali con aromaterapia e cromoterapia, applicazioni di fanghi e limo, massoterapia e massaggio in acqua.

Il percorso total relax, comprensivo di massaggio, ha un costo che varia dai 39 euro (in settimana) ai 49 euro (nel weekend, nei festivi e nei giorni prefestivi), mentre il Day spa, con pranzo o cena presso il ristorante, varia dai 48 dal lunedì al venerdì, ai 53 euro per sabato, domenica, festivi e prefestivi.

Queste sono alcune delle bellissime location che si possono raggiungere in Molise per una fuga all’insegna del relax e immersi in una regione che offre esperienze diverse e per tutti i gusti: immersi nella natura, oppure nella cultura, alla scoperta di un passato affascinante.

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Natale 2024 sulla neve, idee per le tue vacanze

Il Natale sulle montagne, tra la neve e la magia delle festività, è un’esperienza che sa di fiaba. È il profumo di legna che arde nei caminetti, il silenzio ovattato dei boschi coperti di neve fresca, il calore di una tazza di vin brulé al termine di una passeggiata sotto il cielo stellato. È la bellezza incontaminata della natura che si fonde con le luci scintillanti dei mercatini di Natale, dove l’atmosfera è così intima e accogliente da sembrare sospesa nel tempo. Le montagne d’Italia, dai rilievi alpini alle dolci colline innevate, si rivelano la cornice perfetta per chi cerca una fuga dalla frenesia quotidiana, un luogo dove riscoprire il piacere di vivere con calma e di concedersi momenti di puro relax.

In questo periodo dell’anno, le località montane si trasformano in veri e propri paesaggi da cartolina, pronti a regalare esperienze indimenticabili. Chi ama la neve, lo sport e la natura troverà nel Natale in montagna una meta ideale, dove le giornate si dividono tra discese sugli sci, escursioni con le ciaspole, passeggiate tra i mercatini e momenti di dolce far niente davanti a un paesaggio innevato. Ma la montagna in inverno è anche una continua scoperta, un invito a vivere in sintonia con l’ambiente e a gustare i piccoli piaceri della vita, come un pranzo tipico in un rifugio alpino, un giro in carrozza attraverso i boschi o una lettura accanto al fuoco.

Ogni angolo delle Alpi e degli Appennini si anima di luci, suoni e tradizioni. I mercatini di Natale, che invadono piazze e piccoli borghi, sono un richiamo irresistibile per tutti coloro che desiderano immergersi in un’atmosfera natalizia autentica e suggestiva. Qui, tra bancarelle di legno addobbate con amore, si possono scoprire le prelibatezze del territorio, i prodotti artigianali fatti a mano, e le decorazioni natalizie più originali. Ogni mercatino è un’occasione per regalarsi un momento di piacere: assaporare dolci tipici, acquistare piccoli souvenir che raccontano la tradizione locale, e lasciarsi avvolgere dai canti di Natale e dalle luci che trasformano i centri storici in scenari incantati.

Ma il Natale in montagna è anche un invito a riscoprire lo sport nella sua forma più autentica. Le località sciistiche, meno affollate rispetto ai grandi comprensori, offrono il fascino di piste panoramiche che si snodano tra le vette e i boschi, perfette per scivolare sulla neve fresca in totale tranquillità. Che si tratti di una discesa sulle piste da sci, di una sessione di pattinaggio su ghiaccio, o di una passeggiata con le ciaspole tra gli alberi innevati, ogni attività è un’occasione per rimanere a stretto contatto con la natura e con la bellezza che ci circonda.

Dalle Dolomiti alle Alpi piemontesi, ogni regione offre qualcosa di unico per chi cerca una vacanza natalizia tra neve, tradizioni e benessere. Il soggiorno in una delle tante strutture ricettive in montagna, dalle accoglienti baite ai raffinati alberghi a cinque stelle, diventa un’opportunità per staccare la spina, rigenerarsi e approfittare delle mille attività che queste località offrono, dal benessere alle escursioni, dalle esperienze gastronomiche alle avventure sulla neve. Ma soprattutto, queste località sono luoghi dove il Natale si celebra nel modo più autentico, senza fretta, in armonia con il paesaggio che cambia, con il calore delle tradizioni locali, con la bellezza di una natura che in inverno appare ancora più incontaminata.

In questo articolo, vi porteremo a scoprire alcune delle destinazioni più suggestive per un Natale sulla neve, dove la natura e le tradizioni si incontrano per dar vita a un’esperienza indimenticabile.

Natale sul Renon, per chi è in cerca di tante attività da fare

Il Natale sul Renon è un’esperienza che incanta grandi e piccini, grazie alla bellezza dei paesaggi innevati e all’atmosfera festosa che avvolge l’intero altipiano, un vero e proprio angolo di paradiso situato a pochi chilometri da Bolzano. Il Renon, infatti, è un altopiano che si estende tra le montagne delle Dolomiti e la valle dell’Adige, facilmente raggiungibile con una breve funivia che in soli 12 minuti collega il capoluogo altoatesino alla stazione di Soprabolzano, nel cuore dell’altopiano. Qui, tra villaggi pittoreschi come Collalbo e Costalovara, la natura incontaminata e la tradizione si uniscono, creando il palcoscenico perfetto per vivere un Natale da fiaba. Il Trenatale, il mercatino natalizio che da oltre vent’anni anima il Renon, è pronto a regalare emozioni con i suoi quattro mercatini distribuiti tra Soprabolzano, Collalbo e altre località.

Dal 29 novembre al 5 gennaio (ogni fine settimana, venerdì pomeriggio, sabato e domenica dalle 10 alle 18), il Trenatale accoglie i visitatori con una magica atmosfera fatta di luci scintillanti, profumi avvolgenti e un programma ricco di attività per tutta la famiglia. Ogni bancarella riprende la forma dei vagoni storici del trenino del Renon, creando uno scenario fiabesco, come un set cinematografico d’altri tempi.

Per raggiungere il mercatino basta una breve funivia da Bolzano, che in soli 12 minuti porta alla stazione di Soprabolzano, dove i tradizionali stand in legno accolgono i visitatori con dolci, vin brulé e una selezione di prodotti artigianali locali. Tra i prodotti in vendita, si trovano il tradizionale zelten (dolce tipico natalizio a base di frutta secca), miele, confetture e oggetti realizzati dagli artigiani del Renon, come presepi di legno, angioletti, pantofole di feltro, fiori di carta e molti altri manufatti realizzati con passione e maestria.

Oltre ai mercatini, il Renon offre tantissime attività sulla neve, perfette per chi cerca una vacanza rilassante ma anche per chi ama lo sport invernale. Il Corno del Renon, con le sue piste da sci che si estendono dai 1.530 ai 2.260 metri di altitudine, è il paradiso per gli amanti degli sport sulla neve. Le piste panoramiche, facilmente raggiungibili con la cabinovia, offrono una vista spettacolare sulle Dolomiti, dal Gruppo del Sella allo Sciliar.

Gli appassionati di sci possono approfittare di 15 km di piste, un snowpark per i freestyler, una divertente area snowkite, oltre a una scuola di sci per bambini e adulti. Per gli amanti del fondo, c’è anche una bellissima pista panoramica. Se invece preferite il trekking sulla neve, non perdete la Cieloronda, il primo sentiero invernale certificato d’Italia che regala viste mozzafiato sulle montagne circostanti.

Per chi cerca qualcosa di diverso, ci sono attività come lo slittino (con una pista lunga 2,5 km!), il pattinaggio sul ghiaccio (sia sull’Anello di Ghiaccio del Renon che al lago ghiacciato di Costalovara), e le passeggiate notturne con le lanterne nei boschi, che trasformano ogni escursione in un’esperienza magica.

Oltre al mercatino principale a Soprabolzano, il Trenatale è un evento “diffuso” che tocca altre località dell’altipiano, come Collalbo. Qui, oltre a immergersi tra le bancarelle a forma di alberi di Natale, i visitatori possono partecipare a laboratori natalizi dove imparare a realizzare decorazioni con tecniche di collage, decoupage e tessuto, o scoprire come creare gioielli in pizzo antico.

Inoltre, al parco dell’Hotel Bemelmans Post si possono trovare bancarelle di artigianato locale e idee regalo originali, mentre al Museo d’Apicoltura Maso Plattner a Costalovara, è possibile scoprire il mondo delle api con una degustazione di punch al miele.

Durante il periodo natalizio, l’atmosfera sul Renon si anima con altri eventi imperdibili. Dal 23 novembre al 24 dicembre, inoltre, si tiene la lotteria natalizia del Renon (“Fortunino del Renon“), dove ogni acquisto presso i commercianti locali può portare a vincere premi fantastici.

Natale a Obereggen, meta ideale per tutta la famiglia

Ad appena 20 minuti da Bolzano, Obereggen è il comprensorio sciistico ideale per chi desidera unire lo sci al piacere di una passeggiata tra i mercatini. Con le sue 48 km di piste perfettamente innevate e due snowpark, Obereggen è il punto di riferimento per gli sciatori di ogni livello. Grazie alla sua posizione nel Ski Center Latemar, gli appassionati di sci possono godere di piste di ogni difficoltà, oltre a percorrere itinerari dedicati allo slittino e al fondo. I parchi giochi per bambini, i rifugi accoglienti e le opportunità per escursioni completano l’offerta di questo paradiso invernale.

Ski Canter Latemar

Fonte: iStock

Vista delle piste da sci allo Ski Canter Latemar

A dicembre, Obereggen si trasforma in una meta versatile e ideale per tutta la famiglia, grazie anche ai suoi numerosi eventi natalizi. Chi non è appassionato di sci può comunque godere di una giornata rilassante nei suoi rifugi, magari con una visita al mercatino di Natale locale, mentre i più sportivi possono approfittare delle offerte per escursioni con le ciaspole o delle piste da slittino.

Infatti, il Rifugio Oberholz di Obereggen è pronto ad offrire un inverno ricco di eventi esclusivi che rendono ogni esperienza sulla neve ancora più speciale. A partire da dicembre 2024, il rifugio, situato a 2.096 metri di altitudine, diventa il palcoscenico di eventi gastronomici e musicali indimenticabili, perfetti per chi cerca una combinazione di alta cucina, atmosfera unica e paesaggi mozzafiato.

Tra gli eventi più attesi, “Ho…ho…ho…hOberholz – Cena di Natale” il 20 dicembre 2024, propone una cena di Natale tradizionale in un ambiente festosamente decorato, con musica dal vivo e una vista spettacolare sulle Dolomiti. A seguire, l’“ApérOberholz”, un aperitivo lungo sotto le stelle, si terrà in diverse date tra gennaio e aprile 2025, offrendo una serata all’insegna di drink creativi e finger food, accompagnati dalla musica di un DJ.

Oasi Zegna, dove lo sci di fondo è gratuito

Se state cercando un’atmosfera più tranquilla e rilassante, l’Oasi Zegna è il posto che fa per voi. Con i suoi paesaggi innevati, l’Oasi Zegna è perfetta per chi vuole immergersi nella natura e godersi il Natale in modo più lento.

A dicembre, la stazione sciistica di Bielmonte si anima con attività come il battesimo delle ciaspole, le escursioni guidate sulla neve, e la fiaccolata dei maestri di sci. Ogni anno, inoltre, il 25 dicembre, è possibile utilizzare la pista sci di fondo gratuita.

Bielmonte è infatti una delle località che abbiamo scelto di suggerirvi per il Natale 2024 sulla neve per via delle sue caratteristiche uniche e della sua particolare accoglienza per le famiglie. Recentemente inserita dai pediatri italiani tra le tre località sciistiche del Nord-Ovest più indicate per una vacanza sulla neve con bambini, Bielmonte si distingue per un’atmosfera familiare e una serie di servizi pensati per i più piccoli e le loro esigenze. Ma non è solo questo che rende speciale questa destinazione: la stazione sciistica, infatti, offre anche tariffe agevolate e servizi dedicati agli over 60, rendendola ideale per tutte le età.

Tarvisio e il Monte Lussari, un Natale accessibile a tutti

Tarvisio, al confine tra Italia, Austria e Slovenia, è una località che affascina con i suoi 24 km di piste da discesa e 55 km di piste da fondo. La zona del Monte Lussari, con i suoi panorami mozzafiato e la qualità eccellente della neve, è particolarmente apprezzata per l’atmosfera suggestiva e la tranquillità che regna in questa parte delle Alpi Giulie. Con un prezzo medio dello skipass in alta stagione di 40 euro e pernottamenti a partire da 48 euro, Tarvisio rappresenta una meta ideale per una vacanza sulla neve economica e immersa nella bellezza naturale.

Monte Lussari

Fonte: iStock

Il paesaggio innevato al Monte Lussari

Ma non è solo sci a Tarvisio: la Valcanale, infatti, offre un’esperienza unica nel periodo natalizio. Tra i boschi silenziosi di Valbruna e le alte cime delle Alpi Giulie, si snoda un sentiero incantato illuminato dalle luci delle lanterne, che regala un’esperienza suggestiva e fiabesca. Il percorso, arricchito da opere lignee scolpite dagli artisti locali e impreziosito da presepi e leggende, trasporta chi lo percorre in una dimensione magica, dove il tempo sembra fermarsi. I bambini possono divertirsi ascoltando le fiabe narrate negli antichi stavoli, mentre tutti possono concedersi una sosta per un tè caldo, godendo della tranquillità del paesaggio innevato.

Il sentiero, che si percorre in totale sicurezza, è lungo circa 2 km, senza dislivelli e si snoda nei pressi di Valbruna (Via Lussari, 26). Sarà possibile viverlo in diverse date nel mese di dicembre 2024:

  • 30 novembre – 1 dicembre
  • 7-8 dicembre
  • 14-15 dicembre
  • 21-22 dicembre

L’accesso è disponibile dalle 16:00 alle 19:00 (ultimo ingresso). I prezzi sono molto accessibili: gratis per i bambini fino ai 5 anni, 4 euro per i bambini dai 6 ai 13 anni, 6 euro per gli adulti dai 14 anni in su, e 5 euro a persona per i gruppi di almeno 20 persone. Residenti di Malborghetto-Valbruna possono partecipare gratuitamente. Inoltre, sono previsti altri eventi speciali per bambini, come lo spettacolo teatrale de “Lo Schiaccianoci” e la slitta trainata da cavalli (solo in presenza di neve).

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Vacanze sulla neve: dove andare a sciare in Veneto

Cortina, la perla delle Dolomiti, ma non solo. Per chi desidera trascorrere qualche giorno sulla neve, divertendosi sugli sci o sullo snowboard, il Veneto offre molte opportunità adatte a sportivi di ogni età e livello. Dalle Tofane alla Marmolada, dalle tappe venete del giro della Grande Guerra all’Altopiano di Asiago, la regione si dimostra una destinazione con diverse possibilità di scelta. Alcune località poi sono facilmente raggiungibili anche da Venezia, permettendoti di unire una visita culturare all’esperienza sulla neve. Cominciamo questo viaggio tra i principali comprensori sciistici del Veneto dalla provincia di Belluno, dove spiccano le Dolomiti orientali con le località accessibili con l’abbonamento Dolomiti Superski: si tratta di Cortina, la ski area Civetta, Arabba Marmolada e Falcade.

Le migliori località sulle Dolomiti

Cortina d’Ampezzo

Il legame di Cortina con lo sci dura da oltre un secolo, da ben prima dei Giochi Olimpici del 1956. Una località che ha fatto la storia dello sci italiano e che oggi dispone di ben tre comprensori: Tofane, Faloria – Cristallo e Lagazuoi – 5 Torri. L’avvio dei lavori per i prossimi giochi del 2026, anche se criticati dal CIO e fortemente contestati da residenti e associazioni per via dei costi in continuo rialzo e dell’impatto – considerato devastante – sull’ambiente circostante, promette di rendere più moderni gli impianti della zona, da anni non più all’altezza delle stazioni sciistiche vicine.

Cortina d'Ampezzo

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La perla delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo

Il nome di Cortina è probabilmente quello della più prestigiosa località sciistica italiana, dove ogni anno fa tappa la Coppa del Mondo e si sfidano i migliori atleti del circuito. Località di montagna modaiola per accellenza, Cortina si trova nella Valle d’Ampezzo, circondata dalle cime dolomitiche. Con un unico skipass potrai sciare sulle piste del comprensorio Auronzo – Misurina, San Vito di Cadore e Cortina, per circa 120 km di piste. Inaugurato nel 2021, l’impianto Son de Prades – Cinzopè – Bai de Done unisce il comprensorio delle Tofane e quello di 5 Torri – Falzarego, collegando quindi Cortina al Sellaronda.

Ai 30 impianti di Cortina dedicati allo sci di discesa si aggiungono lo snowpark di Socrepes, con una zona dedicata ai principianti della tavola e una ai più esperti, e i 7 km di anelli ideali per gli amanti dello sci di fondo. Con la Dolomiti NordicSki Card potrai sciare su 1300 km di piste in quello che è il carosello per lo sci di fondo più vasto d’Europa.

  • Apertura degli impianti: 23.11.2024 – 27.04.2025

Arabba

Gli sciatori più instancabili amano Arabba per quelle che sono considerate le piste più belle delle Dolomiti, con discese impegnative e particolarmente tecniche, soprattutto sul versante di Porta Vescovo. Sci ai piedi, da Arabba si può arrivare ai comprensori dell’Alta Badia e della Val di Fassa. La Marmolada fa il resto, rendendo questo una delle aree dedicate allo sci sicuramente più apprezzate, grazie a un’impiantistica moderna e capiente, che rende le risalite veloci e confortevoli.

Anche ad Arabba c’è uno snowpark, a 2000 mt. di altezza, a cui si arriva con la seggiovia Le Pal. Se ami il freeride, potrai farti accompagnare da esperte guide alpine alla scoperta delle migliori discese del territorio. Ad Arabba si disputa la Sellaronda Skimarathon, una gara in coppia di sci d’alpinismo in notturna che si svolge sulle piste del Giro dei 4 passi Dolomiti Superki. Arabba inoltre fa parte del giro Sciistico della Grande Guerra.

Arabba piste sci

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Il comprensorio preferito dagli sciatori esperti, Arabba

Arabba si trova nell’alta valle del Cordevole, tra il Gruppo del Sella e la catena del Padon. Un’area con caratteristiche piuttosto particolari che rendono il comprensorio più simile, per disliveli e pendenze, alle Alpi Occidentali. Conta una sessantina di km di piste alle quali si sommano naturalmente quelle dei complensori collegati. Sci ai piedi si possono raggiungere Passo Pordoi e Canazei, Passo Sella Gardena e Cherz – Campolongo. L’altro versante, quello di Porta Vescovo, è il preferito dagli sciatori più esperti e richiede una tecnica davvero curata per cavarsela sui 22 km di piste. Da qui si collegano Passo Pordon e il comprensorio di Fedaia – Malga Ciapela. Arabba, poco incline a seguire le mode, non offre la mondanità di Cortina e di altre località più celebri ma è perfetta per chi ama la montagna nella sua essenza, senza fronzoli, e sogna di indossare sci e scarponi da mattina a sera.

Una curiosità che rende Arabba davvero particolare riguarda il suo meteo. Quello di questa località è davvero affidabile. La ragione è che proprio ad Arabba ha sede il Centro Sperimentale Valange e Difesa Idrogeologica, le cui informazioni rilasciate sono le più accurate in assoluto.

  • Apertura degli impianti: 05.12.2024 – 21.04.2025

Malga Ciapela – Marmolada

Indiscutibilmente, la regina della Dolomiti è lei, la Marmolada, la cui cima è la più alta della catena, con il paesino di Malga Ciapela ai suoi piedi. Dalle funivie che partono a valle si arriva fino a Punta Rocca, con una terrazza panoramica sulle vette che lascia senza fiato. Le piste stesse regalano una vista che non ha paragoni. I 12 km della pista La Bellunese che riportano fino al paese sono considerati i più belli dell’intero arco alpino. Per raggiungere il comprensorio di Arabba si deve transitare dal Passo Padon e una volta lì, divertirsi sulle 3 aree del Dolomiti Superski.

La Marmolada offre diversi itinerari fuoripista, ideali per gli snowboarder, sempre guidati da un’esperta guida alpina. Per chi preferisce praticare lo sci di fondo ci sono 7,5 km di piste.

  • Apertura degli impianti: 05.12.2024 – 21.04.2025
piste marmolada

Fonte: iStock

Sciare sulla regina delle Dolomiti, la Marmolada

Sciare intorno al Monte Civetta

Quello di Civetta è un comprensorio con tre punti di accesso, Selva di Cadore, Zoldo Alto e Alleghe, con circa 80 kilometri di piste. Il simbolo di quest’area è ovviamente il Monte Civetta. Anche da questo comprensorio passa il Giro Sciistico della Grande Guerra: con una guida al fianco potrai percorrere un itinerario particolarmente suggestivo nella natura e nella storia, seppur tragica, che ha visto protagonista questo territorio. Qui troverai anche piste illuminate di notte e gli amanti del fondo avranno a disposizione circa 40 km di piste dedicate, e due snowpark, uno a Zoldo, illuminato e aperto anche di sera, e l’altro ad Alleghe.

  • Apertura impianti: 05.12.2024 – 30.03.2025

L’Altopiano di Asiago e le prealpi vicentine

Lasciamo le Dolomiti per esplorare le prealpi vicentine. Sull’Altopiano di Asiago insistono diversi piccoli comprensori in fase di rilancio dopo anni oggettivamente difficili. Si tratta di località sicuramente meno celebrate rispetto a quelle menzionate in precedenza, ma proprio per questo più tranquille, poco frequentate e a misura di famiglia.

Insieme, i comuni dell’Altopiano dispongono di circa 80 km di piste da discesa e 500 km sono quelle dedicate al fondo. Kaberlaba, ad esempio, a pochi minuti dal centro di Asiago, è una ski area perfetta per gli sciatori principianti, con piste di bassa e media difficoltà. Il comprensiorio più grande dell’aera è quello del Monte Verena 2000, con 22 km di piste per lo sci alpino. Non ci si può spostare sci ai piedi tra i comprensori dell’Altopiano ma è necessario utilizzare l’auto o gli skibus. Si tratta in ogni caso di tragitti davvero brevi, come quelli per raggiungere Gallio o Melette2000. Più distante, a circa 20 km da Asiago, potrai sciare nel comprensorio di Val Formica – Cima Larici, particolarmente attrezzato per bambini e principianti. Se ami la tavola, potrai divertirti al Larici Park.

Com’è facile immaginare, l’area è estremamente apprezzata per lo sci di fondo, protagonista di diverse importanti manifestazione durante l’inverno come la Marciabianca e la Millegrobbe. I 500 km di piste dedicate allo sci nordico sono un richiamo incredibile per gli appassionati di questa disciplina.

  • Apertura impianti: metà dicembre 2024 – metà marzo 2025
forte Lisser Asiago

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Sull’Altopiano di Asiago sulle tracce della Prima Guerra Mondiale

I comprensori tra Veneto e Trentino

La Pista degli Innamorati di Falcade è il richiamo principale di questo comprensorio sciistico, collegato con quello di Passo San Pellgrino, in Trentino, per un totale di 50 km di piste. I dodici della Pista degli Innamorati, che scende da Col Margherita fino al paese, fanno parte di un itinerario sci ai piedi che coinvolge Moena, Passo San Pellegrino e Castelir di Bellamonte, dando la possibilità di partire e arrivare per il giro da una di queste località. Se ami lo sci di fondo, apprezzerai particolarmente il Centro Fondo di Falcade, proprio nel centro del paese, dove è possibile sciare anche in notturna ogni martedì e giovedì fino alle 21:00, su 2 km di pista.

  • Apertura degli impianti: 30.11.2024 – 06.04.2025

Sciare vicino a Venezia

Se vuoi combinare un week end di magia tra la laguna di Venezia e la neve, puoi scegliere alcune località a poca distanza dalla città dei Dogi. Il comprensorio più vicino è quello di Alpe del Nevegal, in provincia di Belluno, con 23 chilometri di piste per lo sci e lo snowboard, di cui una, la Coca Bassa, aperta anche dopo il tramonto grazie al potente sistema di illuminazione. L’altra località raggiungibile da Venezia è Zodo Alto, che come abbiamo visto permette l’accesso al comprensorio del Monte Civetta.

Tra le piste di questo comprensorio spicca la famosa nera Foppe, teatro delle gare di Coppa del Mondo femminile di slalom e gigante. La Foppe è aperta anche in notturna, così coma la pista rossa Cristelin, ogni venerdì e sabato di dicembre. Infine, San Vito di Cadore, la ski area ideale per i principianti con 16 km di piste, di cui 4 blu, 4 rosse e una sola nera. Sia lo skipass per San Vito che quello per Zodo fanno parte del circuito del Dolomiti Superski.

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Natale al mare in Italia: le migliori mete da raggiungere

Sappiamo che molti di voi sognano un Natale al caldo, di svegliarsi la mattina e ritrovarsi con i piedi in acqua e un cocktail in mano. Sappiamo anche, però, che per realizzare questo desiderio è necessario volare verso mete lontane e non tutti vogliono o possono prendere un volo di questo tipo durante il periodo delle feste. Ma non amareggiatevi perché, anche se le nostre acque non vantano le temperature perfette per un bagno (questo lo lasciamo, in caso, ai più temerari), molte località italiane sulla costa sono perfette per trascorrere le vacanze natalizie sulla spiaggia.

Quest’anno, poi, sono tanti i programmi ricchi di eventi proposti, dai presepi di sabbia alle passeggiate in riva al mare illuminate con tante decorazioni. Scopriamo insieme dove andare a Natale al mare in Italia per trascorrerlo in modo diverso e, se siete fortunati, con i raggi del sole a riscaldarvi.

Natale al mare a Lignano Sabbiadoro, Friuli-Venezia Giulia

Se non potete raggiungere le migliori destinazioni al mondo dove trascorrere Natale al caldo, potete visitare alcune mete italiane situate sulla costa e divertirvi con i tanti eventi organizzati. A Lignano Sabbiadoro, per esempio, dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete vivere le atmosfere del “Natale d’A…Mare“, la manifestazione ricca di eventi come il Villaggio del Gusto, quello di Babbo Natale e il maestoso Albero di Natale con pista di pattinaggio in Piazza Fontana.

Uno degli eventi più amati del programma è sicuramente il presepe di sabbia, uno dei più popolari d’Italia e visitabile fino al 2 febbraio 2025. Quest’anno è dedicato al tema “Panem nostrum cotidianum”, che celebra il territorio lignanese tra cucina tipica, tradizioni, arte e spiritualità: l’opera si sofferma, infatti, sul lavoro nei campi e sulle festività dei santi legate ai cicli agrari, raccontando i piatti tradizionali che custodiscono sapori antichi e la storia della vita contadina locale. A realizzarlo, utilizzando esclusivamente la sabbia locale e acqua di mare, è un insieme di artisti provenienti da tutto il mondo.

Presepe sabbia Lignano

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di sabbia a Lignano Sabbiadoro

Eventi natalizi a Tropea, Calabria

Per un bel Natale al mare in Italia, perché non andare in quella che è stata soprannominata la Perla del Tirreno? Stiamo parlando di Tropea, famosa per i suoi vicoli caratteristici, per le piazzette affacciate sul mare e per le spiagge che, non importa in quale stagione le visitiate, lasciano sempre senza fiato. In questo splendido angolo sulla Costa degli Dei, il programma natalizio è ricco di eventi da vivere con uno sguardo sempre rivolto alle sue acque cristalline.

Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete passeggiare tra i mercatini di Natale di Via Regina Margherita, assistere ai tanti concerti dal vivo in Piazza V. Veneto o al presepe vivente, in programma il 5 gennaio.

Natale sulle spiagge dell’Emilia-Romagna

Il Natale in Emilia-Romagna lo potete trascorrere alle terme o partecipando ai tanti eventi organizzati che omaggiano il rapporto tra le varie località romagnole e il mare. Partiamo da Riccione, dove è l’acqua l’elemento centrale dei due mesi di eventi in programma dal 24 novembre al 24 gennaio 2025: dall’Arena H2O, la quale ospiterà tanti concerti, al Viale delle Bolle, che illumina la darsena con grandi sfere luminose, l’Oasi di Babbo Natale, allestita in Piazzetta del Faro lungo la Riccione Shopping Wave, e l’immancabile presepe sull’acqua, allestito a bordo della storica imbarcazione Saviolina.

Rimini, invece, oltre a presentare tanti mercatini natalizi, è illuminata con 90 chilometri di luminarie, da Miramare a Torre Pedrera, passando per i borghi, l’entroterra e il centro storico. Il percorso luminoso prosegue anche sulle dune sopraelevate in spiaggia, dal bagno 1 al bagno 63, per una passeggiata in riva al mare lunga 3 chilometri caratterizzata da oltre 30 panchine illuminate a cura di Piacere Spiaggia Rimini. A Bellaria Igea Marina, invece, trovate il monumentale presepe di sabbia e l’Ascensore di Babbo Natale, dove potete fare un viaggio nel mondo del Natale sbirciando dalle video-finestre e ammirando scenari e ambienti caratteristici.

Dal 7 dicembre al 6 gennaio, a Misano Adriatico, trovate la pista di pattinaggio aperta tutti i giorni dalle 15:00 alle 19:00 nei giorni feriali, mentre nei festivi e prefestivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 20:00. A Gatteo, invece, in programma sono previsti spettacoli per famiglie con i clown e il presepe artistico animato realizzato dalla famiglia Fantini e ispirato al Presepe Popolare in Romagna (allestito fino al 12 gennaio 2025), oltre che tanti eventi musicali.

Infine, sono molto suggestivi gli eventi organizzati nel borgo marinaro di Cesenatico, come il presepe allestito sulle imbarcazioni della Sezione Galleggiante del Museo della Marineria e collocato, fino a domenica 12 gennaio 2025, su dieci barche che rappresentano le tipologie tradizionali del mare, con le caratteristiche decorazioni e gli “occhi” di prua. Un altro bel presepe animato viene allestito a Sarsina, oltre che spettacoli di giocoleria e Babbo Natale nei dintorni.

Presepe Cesenatico

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di Cesenatico allestito sulle imbarcazioni

Natale in riva al mare a Bari, Puglia

Il 7 dicembre è cominciato l’evento “Bari, Città del Natale” che, quest’anno, porta nelle spiagge del capoluogo pugliese una gioiosa atmosfera festiva. Le prime giornate dedicate all’inaugurazione hanno visto l’arrivo di diversi Babbi Natale sui SUP (un evento che si ripeterà il 24 e il 25 dicembre) e l’accensione dell’albero, mentre nelle prossime settimane il programma prevede workshop e laboratori creativi chiamati “Arte al Mare”, DJ set, tombolate giganti ed eventi di sensibilizzazione ecologica con pulizia della spiaggia.

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Andamento e trend di fine anno del turismo organizzato

Come va il turismo organizzato in Italia? Secondo un’indagine effettuata dall’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi – l’Associazione del Tour Operating italiano – sembra andare bene, soprattutto per queste festività: emerge un andamento delle prenotazioni delle vacanze in concomitanza di Natale e Capodanno. Ma non è tutto, perché lo studio è andato ad indagare anche i comportamenti di acquisto, preferenze e tendenze dei nostri concittadini, rivelando tantissime informazioni particolarmente curiose.

La crescita delle prenotazioni dei viaggi di Natale

Gli italiani vogliono viaggiare: dai risultati delle indagini, quest’anno si evidenzia un incremento dei ricavi del 12% rispetto al 2023 per le prenotazioni con partenze dal 18 dicembre 2024 e rientri entro il 12 gennaio 2025, quindi in piene festività natalizie.

I nostri concittadini sembrerebbero preferire le prenotazioni anticipate (Advance booking), ovvero quelle effettuate più di 90 giorni prima della partenza, che hanno rappresentato il 60% del totale, confermando un comportamento radicato.

Quanto spendono gli italiani in viaggio a Natale?

È purtroppo impossibile dire il contrario: l’inflazione che ha caratterizzato questo 2024 ha inevitabilmente inciso sui costi dei pacchetti turistici, ma la verità è che lo ha fatto in modo minore rispetto agli scorsi anni, con un incremento dei costi che va dal 3 al 9%.

Il prezzo medio dei pacchetti si attesta intorno ai 2.400 euro a persona anche se i valori sono molto variabili a seconda delle tipologie di viaggio: si oscilla tra i 1.400 euro per un viaggio in Egitto, alle Canarie o a Capo Verde, fino a 3.400 euro per un lungo raggio nell’Oceano Indiano o ai Carabi.

Per i viaggi itineranti di lungo raggio, invece, si spende mediamente 3.900 euro a persona. Per le vacanze in Italia, i costi partono da 700 euro a persona per brevi soggiorni, mentre le vacanze settimanali in montagna superano i 2.500 euro a persona. Per le mete europee, si va dagli 800 euro per i city break con esperienze incluse, a 1.800 euro per i viaggi verso il Nord Europa.

La durata delle vacanze

Dallo studio emerge anche un dato molto interessante sulla durata media delle vacanze dei nostri concittadini, che per questo periodo di feste è di 8,2 giorni con una forbice che varia dai 6 agli 11 giorni. Si trascorrono 6 giorni per sciare in montagna, o per visitare Europa ed Emirati, 8 giorni per soggiorni mare e 11 giorni per tour e viaggi itineranti.

Un tratto comune a tutti i segmenti è la crescente attenzione alle tutele assicurative come valore aggiunto, soprattutto per le destinazioni a lungo raggio o in quelle che richiedono maggiore protezione.

Le destinazioni più desiderate per Natale e Capodanno

Le preferenze dei viaggiatori spaziano tra viaggi individuali, combinazioni città/tour e mare, tour personalizzati o di gruppo, soggiorni in montagna e vacanze balneari con voli diretti e pacchetti che includono escursioni prenotabili in anticipo, con una crescente e forte domanda per un turismo esperienziale.

Nel nostro Pese, anche quest’anno il Trentino si conferma la prima scelta, seguito dalla Valle d’Aosta. A spopolare tra coloro che hanno optato per l’Europa per trascorre le festività sono invece i city break, anche se a registrare un aumento è soprattutto la Scandinavia con la sua offerta di attività sulla neve.

Chi ha scelto il medio raggio ha optato, come del resto succede da anni, per destinazioni come il Mar Rosso, con località iconiche come Sharm el-Sheikh e Marsa Alam. Il merito di questa conferma è senza ombra di dubbio del rapporto qualità-prezzo, della vicinanza, dei voli diretti e della bellezza dei fondali marini.

Anche gli Emirati Arabi continuano a mantenere il loro fascino: attraggono sia per i soggiorni balneari sia per l’offerta crocieristica, poi ancora Canarie e Capo Verde che rappresentando valide alternative per chi cerca vacanze al caldo con ottimi collegamenti e servizi di qualità.

C’è poi il lungo raggio, dove per i soggiorni al mare spiccano le Maldive, seguite da Zanzibar, Kenya e Thailandia che continuano ad attirare i visitatori italiani grazie alla combinazione di bel mare, clima favorevole e strutture di alta qualità.

Per i tour culturali e itineranti, si distinguono le mete dell’Estremo Oriente (India, Sri Lanka, Cina, Giappone, Vietnam, Cambogia e Thailandia), affiancate da quelle africane come Marocco, Egitto e Sudafrica e dal Sudamerica in particolare Argentina, che offrono esperienze autentiche e percorsi su misura.

Si osserva inoltre una crescita significativa, soprattutto per una fascia di clientela più alta, verso viaggi tailor-made, ovvero quelli creati appositamente sulle misure di chi li richiede, perché pensati per soddisfare esigenze specifiche ed offrire la massima personalizzazione.

New York, in particolare, continua a registrare un buon volume di prenotazioni confermandosi tra le città più amate per le festività, in particolare per l’emozionante conto alla rovescia che si può vivere attesa del nuovo anno a Times Square.

Le mete emergenti, secondo lo studio effettuato da ASTOI, sono invece Arabia Saudita e Colombia, entrambe protagoniste di un crescente interesse, insieme all’inaugurazione di nuovi villaggi all-inclusive e voli diretti che arricchiscono e facilitano l’offerta per il pubblico italiano.

Le previsioni per il 2025

Per il 2025 si prevede una crescita dei volumi del 5-7%, con una domanda turistica solida confermata dai primi dati invernali. Tuttavia, permangono incertezze legate alle tensioni geopolitiche e all’inflazione, che potrebbero influire sul settore.

Tra le destinazioni più richieste per il prossimo anno per il turismo organizzato si prevedono Mar Rosso, Maldive, Oriente ed East Africa, oltre a mete emergenti come Arabia Saudita e Colombia. In estate la partita verrà giocata soprattutto sul Mediterraneo e sull’Italia.

Possiamo quindi concludere che le preferenze degli italiani sono in continua evoluzione, ma che senza ombra di dubbio il comune denominatore rimane la ricerca di esperienze autentiche, sicure e ben strutturate.