Categorie
Albania estate Europa Idee di Viaggio mare spiagge Viaggi Viaggi Avventura Viaggi Relax

Queste spiagge dell’Albania sono un incanto, e sono anche vicinissime all’Italia

Non serve fare molta strada per uscire dalla penisola italiana e trovare spiagge da sogno: l’Albania è a due passi e negli ultimi anni sta conquistando sempre più viaggiatori con acque turchesi, sabbia dorata e nightlife. Meta perfetta per un’estate da ricordare, se non ci hai mai fatto un pensierino è il momento di farlo: baie da cartolina, isole segrete che sembrano uscite da un film e prezzi competitivi sono il segreto del successo di questo territorio. Ecco quali sono le spiagge più belle dell’Albania vicino all’Italia.

Le spiagge di Durazzo

Tra le spiagge dell’Albania più belle e vicine all’Italia ci sono quelle di Durazzo facilmente raggiungibile via mare dalle regioni del sud oppure via terra da Tirana. Tra le spiagge più belle qui ci sono Plazhi i Currilave con sabbia dorata e un lungomare vivace che attira famiglie con bambini e giovani oppure Golem Beach che sa conquistare chi ama il comfort e le giornate in pieno relax grazie agli stabilimenti attrezzati.

Le spiagge di Valona

Altrettanto vicina e da esplorare è Valona; la meta top per l’estate spicca per nightlife e dinamicità tanto da essere una delle perle in sviluppo del litorale albanese. Tra le spiagge più belle? Quella di Radhime, a pochi chilometri dal centro con stabilimenti curati e acque turchesi oppure Zyernec Beach con sabbia bianchissima e mare calmo.

Spiaggia di Dhermi

Fonte: iStock

Spiaggia di Dhermi, una delle più belle di Valona in Albania

Spiagge di Ksamil

Se esistesse un hashtag per Ksamil, sarebbe #maldivedellalbania. Piccola, chic e spettacolare, è la meta più instagrammata del Paese. Le spiagge sono piccole oasi con sabbia bianca e mare turchese, proprio davanti a tre isole paradisiache. Tra le più belle? Bora Bora, famosa per i suoi ombrelloni di paglia e l’atmosfera tropical, oppure Three Island Beach da cui si parte per le isolette anche solo con un pedalò.

Spiagge di Porto Palermo

Facilmente raggiungibili con la navigazione anche le spiagge di Porto Palermo come la Porto Palermo Bay, circondata dalla natura e simbolo romantico per eccellenza. Il mare è calmissimo e all’orizzonte c’è il castello di Ali Pascià che renderà le foto ricordo incredibilmente uniche.

Spiaggia di Porto Palermo in Albania

Fonte: iStock

Caletta Palermo Beach, un paradiso segreto in Albania

Spiagge di Saranda

Saranda è una cittadina vivace e frizzante con una movida serale di tutto rispetto; per questo è una delle mete più giovanili dell’Albania. Tra le spiagge più belle qui c’è Mirror Beach, una caletta selvaggia con ciottoli chiari e acqua limpida, oppure Santa Quaranta Beach per chi cerca comfort ed esclusività.

Spiagge di Jale

Non è troppo lontano dall’Italia Jale ed è senza dubbio un borgo unico nel suo genere. L’anima hippie spicca così come la bellezza selvaggia di luoghi come Jale Beach. Pura poesia, unica e inimitabile, perfetta per staccare la spina, godersi il mare turchese e lo snorkeling.

Spiagge di Himara

Simbolo della riviera albanese pensata per le famiglie c’è Himara, una località dove la vacanza relax non rinuncia alla bellezza. Family friendly, propone stabilimenti serviti come Spile Beach vicinissima al centro o Potam Beach, decisamente più selvaggia.

Spiagge delle isole di Ksamil

Davanti alle spiagge paradisiache di Ksamil, ecco che spuntano tre piccole isole che sembrano uscite da un film di avventura. Verdi, selvagge e lambite da acque color smeraldo, sono perfette per sentirsi naufraghi… ma con stile. I fondali sono bassi, l’acqua è trasparente e si raggiungono facilmente dal porto di Ksamil con una barchetta o un pedalò.

Spiagge dell’isola di Saseno

Saseno si trova a 15 chilometri da Valona ed è l’isola più grande dell’Albania. Non è difficile da raggiungere dall’Italia e neppure lontana; ex base militare, oggi è un luogo turistico con acque cristalline e sentieri di trekking per esplorare la zona. Le spiagge qui sono una più bella dell’altra, basterà seguire i sentieri per individuare le più suggestive.

Categorie
Albania Arte e cultura Europa Idee di Viaggio mare parchi naturali spiagge vacanza natura Viaggi Viaggi Relax

Alla scoperta di tre spiagge incantate vicino a Ksamil: il lato segreto della Riviera Albanese

L’Albania, negli ultimi anni, è diventata una delle mete più sorprendenti e apprezzate dai viaggiatori che cercano un mare cristallino, una natura incontaminata e prezzi più accessibili. In particolare, la zona sud del Paese, affacciata sul Mar Ionio, offre scenari spettacolari che nulla hanno da invidiare alle più famose località greche o italiane.

Ksamil, piccolo villaggio a sud di Saranda, è diventato un punto di riferimento e di partenza perfetto per chi vuole esplorare le bellezze della Riviera Albanese. Ma al di là delle sue famose isole – Isole Gemelle – e della spiaggia principale, nei dintorni si nascondono calette meno conosciute, autentiche e affascinanti, ideali per chi desidera un contatto più diretto con la natura o semplicemente per chi preferisce luoghi senza troppa folla.

Per tutti quelli che questa estate sceglieranno l’Albania come meta delle vacanze estive è assolutamente consigliato inserire nell’itinerario di viaggio Ksamil e non perdere queste tre spiagge nei suoi dintorni: Arameras Beach, Pulëbardha Beach e Pema e Thatë. Queste perle del sud dell’Albania sono luoghi meravigliosi dove rilassarsi, ammirare un mare meraviglioso, lasciarsi sorprendere dalla gentilezza delle persone locali e dalla bellezza di una terra ancora autentica e generosa.

Arameras Beach: un angolo di paradiso tra le colline

La spiaggia di Arameras si trova a sud della città di Ksamil a circa 13 chilometri da Saranda. Nascosta dietro a una pineta all’interno del Parco Nazionale di Butrinto è accessibile tramite una strada sterrata, non impegnativa, che si dirama dalla strada principale – Rruga Riviera – che da Ksamil va verso le spiagge della città.  Nel primo tratto di strada, macchina fotografica alla mano perché le viste dalla collina sopra Ksamil sono splendide.

spiagge da non perdere lungo la riviera albanese

Fonte: iStock

Vista a volo d’uccello di Ksamil

Seguendo il cartello con scritto “Arameras Beach” si giungerà a un parcheggio gratuito vicino alla spiaggia. Proprio la sua posizione, così nascosta, contribuisce a mantenerla meno affollata rispetto ad altre spiagge della zona. Una volta arrivati in loco, il panorama è qualcosa di pazzesco che lascerà tutti senza fiato: acqua trasparente, sfumature turchesi, sabbia chiara e rocce che incorniciano la baia. Il paradiso esiste in Albania.

La spiaggia è attrezzata con ombrelloni e lettini, ma conserva comunque un’atmosfera tranquilla e molto rilassata. Alle spalle della spiaggia si trova anche un beach club con bar e ristorante perfetti per una pausa pranzo dove gustare piatti albanesi a base di pesce fresco e rilassarsi all’ombra con un drink. In spiaggia sono presenti anche servizi igienici e docce. Assolutamente consigliato arrivare al mattino presto, per godere delle prime ore del giorno in totale tranquillità e scegliere la posizione migliore in spiaggia.

Per chi ama fare snorkeling o lunghe nuotate, le acque di Arameras Beach sono perfette: qui la visibilità è ottima e si possono osservare pesci e fondali rocciosi molto interessanti. Inoltre, il panorama circostante, con le colline verdi e la vista sull’isola di Corfù in lontananza, rende l’esperienza ancora più suggestiva e sognante. Facendo una piacevole passeggiata, lungo il sentiero che parte da sotto al ristorante, si raggiunge l’altra metà di Arameras Beach.

Pulëbardha Beach: il fascino selvaggio del Mar Ionio

Pulëbardha Beach, soprannominata dai turisti “Spiaggia dei Gabbiani”, è una delle spiagge più amate dagli abitanti del posto. Situata tra Saranda e Ksamil, questa spiaggia si trova alla fine di una discesa piuttosto ripida, ma facilmente percorribile in auto o scooter. Il parcheggio, pur non essendo grandissimo, è gratuito, e da lì si scende a piedi in pochi minuti fino alla riva.

Pulebardha: spiaggia da vedere vicino a Ksamil

Fonte: iStock

Vista sulla spiaggia di Pulëbardha

La spiaggia di Pulëbardha colpisce per la sua bellezza naturale: sabbia mista a ciottoli bianchi, acque limpide e profonde e una cornice rocciosa  ricca di vegetazione che la protegge dal vento. Da qui si hanno viste panoramiche meravigliose sull’isola di Corfu in Grecia. Nonostante Pulëbardha sia più conosciuta rispetto ad Arameras, riesce comunque a mantenere un certo equilibrio tra servizi – in spiaggia ci sono stabilimenti balneari, bar, ristoranti dove gustare piatti della cucina locale e internazionale – e natura. Durante la pausa pranzo, salendo al ristorante e percorrendolo tutto, si avrà una vista pazzesca anche dalla parte opposta di Pulëbardha.

Assolutamente consigliato portare con sé le scarpette da scoglio: il fondale può essere scivoloso in alcuni punti e ci sono zone con rocce. In compenso, la limpidezza dell’acqua è davvero spettacolare. Il mare di questa baia è protetto da una barriera corallina che forma piscine naturali ideali per nuotare o fare snorkeling.

Restare fino al tramonto per ammirare la luce che si riflette sulle pareti di roccia mentre crea un’atmosfera magica, ideale per fotografie da cartolina o semplicemente per un momento di puro relax con una birra in mano. In spiaggia c’è un grande scoglio perfetto per salirci e scattare foto panoramiche.

Pema e Thatë: tra natura e tranquillà

Infine, una spiaggia che ha un posto speciale nel cuore di chi cerca quiete e contatto diretto con la natura: Pema e Thatë, il cui nome significa “l’albero secco“. Questa spiaggia – composta da diverse piccole baie nascoste dalle foreste del Parco Nazionale di Butrinto – si trova in una zona un po’ più appartata, ma comunque facilmente raggiungibile da Ksamil in circa 10-15 minuti di auto. Il tratto finale della strada è sterrato, ma percorribile anche con un’utilitaria.

La spiaggia di Pema e Thatë è particolarmente amata da chi viaggia in barca o con piccoli gommoni, grazie alla presenza di un piccolo molo. Ma anche chi arriva via terra può godere di un ambiente curato ma non eccessivamente turistico – discorso diverso se si viaggia in piena estate quando questa spiaggia può essere molto affollata. Qui il mare assume colori dalle sfumature cangianti tra l’azzurro e il verde smeraldo e la presenza di una vegetazione rigogliosa tutto intorno regala una sensazione di rifugio, di oasi e di pace. Anche da qui si può ammirare l’isola greca di Corfù.

Pema e Thate: spiaggia imperdibile vicino a Ksamil

Fonte: iStock

Vista sulla spiaggia di Pema e Thatë

C’è un bar-ristorante molto ben gestito, che offre piatti tipici locali e bevande fresche, con tavoli all’ombra nel verde e i prezzi sono generalmente più onesti rispetto alle spiagge più centrali. Ci sono poi servizi igienici, spogliatoi e bar. Un consiglio: se si ama leggere o rilassarsi lontano dal rumore, Pema e Thatë è una scelta ideale. Tra le cose da mettere nella borsa del mare non può mancare una maschera per esplorare i fondali, che qui sono particolarmente interessanti.

Qui si possono noleggiare ombrelloni, lettini, gazebo e, per un’esperienza ancora più indimenticabile, si può optare per una delle tende da spiaggia sospese sull’acqua per una vista mozzafiato sulla baia e per momenti di completa pace.

Categorie
Albania Arte e cultura Europa Idee di Viaggio spiagge turismo enogastronomico vacanza natura vacanze avventura Viaggi Viaggi in camper Viaggi On the Road

Albania: un road trip da sogno tra natura, storia e spiagge bellissime

La sua fama è in costante crescita, ma resta ancora una delle destinazioni più inaspettate d’Europa: l’Albania. Situato a nord della Grecia e a sud del Montenegro, questo incredibile Paese dei Balcani vanta tradizioni secolari, una costa incantevole e una cucina deliziosa, oltre che un mix perfetto di mare e montagna, soddisfacendo i desideri di ogni tipologia di viaggiatore.

Come esplorare al meglio questa destinazione? Noi consigliamo un road trip, che sia in auto o in camper, il modo perfetto per scoprirla in autonomia, con i propri tempi e in tutte le sue sfaccettature. Anche perché, se volete vedere più zone, i mezzi pubblici non sono sempre disponibili e affidabili.

Se state pensando di fare un road trip in Albania, queste sono le tappe da non perdere.

Tirana, la capitale

Per apprezzare l’Albania, una meta relativamente giovane dal punto di vista turistico, è necessario conoscerne la storia. Dove cominciare il viaggio, quindi, se non dalla sua capitale? Tirana possiede un’eredita importante che permette ai visitatori di approfondire il passato del Paese: i bunker, ossia quello che resta della paranoia che avvolse i pensieri di Enver Hoxha, il dittatore che regnò dal 1944 fino alla sua morte, avvenuta nel 1985. Questi furono costruiti dopo la Seconda Guerra Mondiale in posizioni strategiche come le cime delle scogliere, ma anche nei campi, agli angoli delle strade e lungo le coste per prevenire le incursioni nemiche.

Oggi, molti di questi bunker sono stati trasformati in spazi sociali, culturali e musei, come Bunk’Art 2, un museo composto da 24 stanze che ricostruisce la storia del Ministero degli Affari Interni dal 1912 al 1991, ricreando le sue celle utilizzate per gli interrogatori ed esponendo immagini vivide e installazioni artistiche.

Tra le cose da vedere evidenziamo anche la piccola Moschea di Et’hem Bey risalente al XVIII secolo e situata in Piazza Skanderbeg. Si tratta di un luogo di culto incredibilmente unico, oltre che una delle moschee più antiche del Paese e tra le poche a sopravvivere al regime comunista.

Berat, la città dalle mille finestre

L’immersione nel passato dell’Albania continua nella caratteristica città di Berat, Patrimonio UNESCO, situata a sole due ore di distanza da Tirana. Questa volta, però, andiamo a scoprire il periodo ottomano che qui durò ben 600 anni. I segni della sua presenza si intravedono soprattutto tra le architetture di Berat, chiamata anche la “città delle mille finestre” grazie alle tante e bellissime finestre che si affacciano in discesa sul fiume Osum.

Questo suddivide la città in due quartieri, collegati tra loro da diversi ponti che vi permettono di spostarvi facilmente tra le due zone. Raggiungete la Chiesa Bizantina e le rovine del castello, entrambi situati in cima alla collina, per godere di una splendida vista sulla valle sottostante.

Berat

Fonte: iStock

Le “mille” finestre di Berat

Gjirokastër, la città di pietra

Una tappa imperdibile del vostro road trip in Albania è sicuramente Gjirokastër che, con le sue ripide strade acciottolate e l’imponente castello, è stata soprannominata “la città di pietra”. Saliti sul castello, uno dei più grandi di tutti i Balcani, vi godrete una vista mozzafiato sulle Montagne di Gjerë e sulla Valle del Drino. Il centro, invece, è ricco di case dalle facciate bianche, complete di balconi in legno e tetti in pietra, realizzate nel tipico stile ottomano.

Tutto, tra le sue strade, è meticolosamente preservato: la città, infatti, ha ottenuto lo status di Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Trascorrete la vostra giornata a Gjirokastër vagando tra le case caratteristiche e curiosando nei graziosi negozi che vendono tappeti e ceramiche, oltre che provando alcune specialità tipiche come il qifqi, polpette di riso e uova, spesso arricchite con erbe aromatiche, in particolare la menta e il pepe, solitamente fritte o cotte in padelle particolari.

Ksamil, tappa sulla Riviera Albanese

Dopo aver visitato alcune delle cittadine più caratteristiche, è giunto il momento di andare a scoprire la costa. La località balneare di Ksamil, situata sulla Riviera Albanese, ospita spiagge incredibili, sabbiose e dall’acqua turchese. Qui ci sono anche quattro piccole isole, perfette da esplorare con un kayak o un SUP così da scoprire gli affioramenti rocciosi e tuffarsi ogni volta che ne avete l’occasione!

Se invece volete rilassarvi, potete scegliere una spiaggia pubblica o privata, dove noleggiare un lettino con l’ombrellone o dove sorseggiare i cocktail preparati nei beach club. Di sera, invece, fate una passeggiata sul lungomare e scegliete uno dei tanti ristoranti presenti.

Butrint National Park

Da Ksamil, salite sulla vostra auto e raggiungete il Butrint National Park, un parco nazionale ricco di rovine romane, archi romani e mosaici bizantini, riconosciuto Patrimonio UNESCO. I monumenti in pietra sono protetti da alberi rigogliosi che, insieme alle acque turchesi del fiume, creano un contrasto splendido.

Il parco occupa oltre 200 ettari quindi, se avete poco tempo, dirigetevi direttamente verso la statua della dea, che riconoscerete subito perché presente su quasi tutte le cartoline e calamite del Paese, e all’antico teatro utilizzato ogni estate come location per eventi e festival.

Himarë, splendida località costiera

Un’altra gemma della Riviera Albanese è Himarë, dove si trova il mare più bello di tutta l’Albania. Quello che una volta era un villaggio di pescatori sta lentamente diventando una meta turistica sempre più popolare. Vanta acque cristalline color turchese, spiagge di sabbia e calette nascoste: esattamente ciò di cui avete bisogno quando fate un road trip in Albania!

Oltre a godervi le spiagge, andate a scoprire anche il castello appollaiato in cima a una collina. Questo sito archeologico risale al V secolo a.C. ed è una delle cose più belle da vedere a Himarë, non solo per i resti di quella che un tempo fu un’importante roccaforte e la sua storia, ma anche per le splendide viste sul centro storico, sulle spiagge e sulle acque sottostanti.

Himarë

Fonte: iStock

Vista panoramica su Himarë

Kruje e il suo bazar

Se nel vostro itinerario volete inserire anche un’altra cittadina, noi vi consigliamo Kruje. Piccola e dal fascino medievale, vanta uno dei bazaar più colorati e antichi dell’Albania. Questa è la vostra occasione per acquistare qualche souvenir tra tessuti, oggetti d’antiquariato e tappeti fatti a mano.

Incastonata ai piedi delle Alpi albanesi, Kruje emana un fascino particolare anche grazie alla sua storia. Durante l’epoca romana era abitata da un’antica tribù balcanica che trasformò l’area in una delle città più importanti di quel periodo tanto che, durante il Medioevo, divenne la prima capitale dello stato albanese. Tuttavia, Kruje è nota soprattutto per essere stata la città natale dell’eroe nazionale Skanderbeg, il comandante militare che respinse le forze ottomane per ben 25 anni prima della sua morte nel 1468.

Dopo aver esplorato il piccolo centro, salite anche al castello, usato come base operativa nel XV secolo da Skanderbeg e dal suo esercito composto da 3000 uomini.

Theth e la bellezza della natura albanese

Le ultime tappe che vi consigliamo per il vostro road trip in Albania vi permetteranno di scoprire un’altra anima del Paese: quella legata alla montagna. Il villaggio di Theth, situato nel cuore delle Alpi albanesi, alla fine di una strada a tornanti, ospita solo poche case circondate da imponenti cime montuose e prati pieni di fiori selvatici. Ed è proprio questo il bello. Qui potrete osservare lo scorrere lento della vita tipica del villaggio, passeggiare per le strade di campagna e fare alcune delle escursioni più belle della zona, come Valbona.

Si tratta di una lunga camminata attraverso le montagne, considerata tra le escursioni più belle da fare in Albania. Durante il vostro percorso camminerete in scenari diversi, non solo di montagna, ma anche foreste, pascoli, ruscelli gorgoglianti e prati pieni di fiori.

Se cercate un’escursione più breve, a soli 45 minuti dal villaggio di Theth si trova la splendida cascata di Grunasi, alta 25 metri, che precipita da un’impressionante scogliera calcarea. Durante la camminata attraverserete sentieri rocciosi e costeggerete un fiume di montagna prima di addentrarvi nel bosco. Lungo il percorso, godrete di panorami mozzafiato sulle cime delle montagne.

Infine, tra le bellezze naturali dell’Albania non potete perdere il Blue Eye, simile a quello di Saranda: una pozza d’acqua profonda incastonata nella roccia calcarea. Viene chiamato così perché, se ammirato dall’alto, ricorda un occhio blu per il suo colore brillante al centro che sfuma lentamente verso tonalità azzurre e verdi più chiare. Questo colore incredibile e l’acqua limpida è dovuto alla profondità dell’acqua e alla vegetazione circostante, un contrasto che lo rende uno dei posti più idilliaci dove nuotare. Inoltre, a rendere il tutto ancora più magico, c’è anche una cascata!

Blue Eye a Theth

Fonte: iStock

Il famoso Blue Eye a Theth
Categorie
Albania estate Europa Idee di Viaggio mare vacanze estive Viaggi Viaggi Relax Viaggi Romantici

Albania low cost, dove andare in estate per spendere poco

Negli ultimi anni, l’Albania è diventata una delle mete estive più apprezzate per chi cerca mare cristallino, buon cibo e prezzi accessibili. Situata sulla costa adriatica e ionica, offre spiagge spettacolari e una cultura ospitale, il tutto a un costo decisamente inferiore rispetto ad altre destinazioni mediterranee. Perfetta per giovani, coppie e famiglie che vogliono godersi l’estate senza sforare il budget, l’Albania è un vero gioiello low cost tutto da scoprire.

Il Paese si sta rapidamente affermando come alternativa economica a mete più conosciute come la Croazia o la Grecia, ma con un fascino autentico e meno turismo di massa. Le sue spiagge incontaminate, le antiche rovine e l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti creano un mix unico per una vacanza estiva all’insegna del risparmio senza rinunciare al piacere. Ecco 5 località economiche dove andare in Albania durante l’estate.

Vlora: città sul mare con prezzi da low budget

Vlora è una città costiera che unisce il fascino della vita urbana con la possibilità di godere di splendide spiagge e di un mare cristallino. È un’ottima scelta per chi vuole trascorrere una vacanza al mare senza rinunciare alle comodità di una città più grande, con negozi, ristoranti e un centro storico interessante da esplorare.
Questa località è molto frequentata anche dai residenti locali, il che aiuta a mantenere prezzi più bassi rispetto alle mete turistiche più “da cartolina”.

A Valona si possono trovare alloggi a buon prezzo, spesso con colazione inclusa, e numerosi locali dove mangiare bene senza spendere troppo. È anche un punto strategico per visitare altre spiagge vicine e località della riviera. Ecco qualche dettaglio utile per un soggiorno a Vlora:

  • prezzi hotel economici: 25-30 euro,
  • ristoranti locali molto accessibili,
  • consiglio: meglio spostarsi con mezzi pubblici locali per risparmiare.

Dhermi: relax e natura a prezzi contenuti

Dhermi è una località albanese ideale per chi cerca un mix perfetto tra spiagge incontaminate, paesaggi montani e un’atmosfera tranquilla. Situata sulla costa ionica nella parte meridionale dell’Albania a 42 chilometri a sud di Valona, Dhermi si distingue per la sua lunga spiaggia di ciottoli bianchi e le acque turchesi che attirano ogni anno sempre più visitatori.
La zona è molto apprezzata da chi vuole una vacanza rilassante lontano dalla confusione, ma senza rinunciare a qualche locale dove passare la serata.

Anche se Dhermi sta iniziando a diventare più popolare, mantiene ancora un ottimo rapporto qualità-prezzo, soprattutto se si opta per alloggi fuori dal centro o per appartamenti gestiti da famiglie locali. La natura circostante è perfetta anche per escursioni e trekking, arricchendo così l’esperienza di chi ama il contatto con l’ambiente.

Ecco qualche indicazione per chi vuole soggiornare a Dhermi:

  • prezzi medi: 30-40 euro per appartamenti o B&B,
  • vita notturna soft, ideale per coppie,
  • consiglio: cerca alloggi nelle zone limitrofe per ulteriore risparmio.

Qeparo: la gemma nascosta a prezzi mini

Qeparo è un piccolo borgo poco conosciuto ma molto affascinante, situato a pochi chilometri da Dhermi. Questo villaggio tradizionale conserva un’atmosfera autentica e tranquilla, lontano dal turismo di massa. Qui il tempo sembra essersi fermato, e passeggiare tra le case di pietra e le viuzze strette è un’esperienza unica.
La spiaggia di Qeparo è piccola ma pulita, perfetta per chi desidera un angolo di pace e relax.

le 5 spiagge più economiche dell'albania

Fonte: iStock

Qeparo lungo la costa albanese

La zona è ideale anche per chi ama il trekking, grazie ai sentieri che si snodano tra colline e mare con spiagge bianche e sabbiose. I prezzi sono tra i più bassi della riviera albanese, grazie alla scarsità di strutture turistiche di massa e alla gestione prevalentemente familiare degli alloggi. Ecco alcune informazioni importanti per chi sceglie Qeparo:

  • sistemazioni a partire da 20 euro,
  • ideale per viaggiatori slow,
  • consiglio: meglio prenotare con anticipo in quanto le strutture sono poche.

Himara: equilibrio perfetto tra costo e servizi

Himara è una piccola cittadina costiera, situata sulla riviera ionica tra Valona e Saranda, che combina la bellezza naturale delle spiagge con una discreta offerta di servizi turistici. Qui si trovano sia spiagge sabbiose che calette di ciottoli, molto apprezzate per la pulizia delle acque e la tranquillità. È un luogo molto amato da chi viaggia in famiglia o con amici e desidera una vacanza comoda ma economica.

La città è conosciuta anche per la sua ospitalità, con molte pensioni e hotel a conduzione familiare dove i prezzi sono contenuti ma la qualità non manca, e per la deliziosa cucina. Inoltre, Himara rappresenta un’ottima base per esplorare la riviera albanese del sud, con tante possibilità di escursioni e visite culturali nei dintorni, senza dover spendere troppo per il soggiorno.

Ecco cosa aspettarsi a Himara in termini di costi:

  • sistemazioni economiche: da 20 euro a notte,
  • ottima base per escursioni nei dintorni,
  • perfetta anche per famiglie.

Ksamil: il paradiso low cost dell’Albania del sud

Ksamil è una delle località balneari più famose dell’Albania, nota per le sue acque cristalline e le spiagge di sabbia bianca finissima. Questo piccolo villaggio è situato al confine con la Grecia, vicino al Parco Nazionale di Butrinto, sito patrimonio dell’Unesco. Ksamil offre un’atmosfera rilassata e quasi da sogno, con tanti piccoli isolotti raggiungibili in barca o anche a nuoto per i più coraggiosi.

Nonostante la sua bellezza quasi esotica, Ksamil rimane incredibilmente economica rispetto alle destinazioni più famose del Mediterraneo. Questo la rende ideale per chi desidera una vacanza al mare con un budget contenuto, senza rinunciare a paesaggi mozzafiato e acque limpide. Inoltre, la presenza di numerosi ristoranti tipici e alloggi a gestione familiare contribuisce a mantenere basso il costo complessivo del soggiorno.

andare a ksamil in albania

Fonte: iStock

Bellissima spiaggia a Ksamil, Albania

Ecco qualche informazione utile per organizzare le prossime vacanze a Ksamil:

  • prezzi medi bassa stagione: 25-35 euro a notte per una doppia,
  • cibo economico: pranzo completo con 10-15 euro,
  • consiglio: evita agosto per risparmiare ulteriormente.

Consigli per una vacanza low cost in Albania

Organizzare una vacanza economica in Albania è semplice, ma con qualche accorgimento si può risparmiare ancora di più senza sacrificare la qualità del viaggio. Dalla scelta del periodo giusto alla prenotazione degli alloggi, ogni dettaglio può fare la differenza. Ecco alcune dritte pratiche per godere dell’estate albanese spendendo il meno possibile:

  • prenotare con anticipo: specialmente nei mesi più gettonati come luglio e settembre, così da trovare le offerte migliori e risparmiare,
  • evitare il mese di agosto: i prezzi in alta stagione tendono a salire notevolmente e le spiagge si affollano,
  • mangiare locale: scegliere le taverne gestite da famiglie, dove il cibo è genuino e i prezzi contenuti. Una cena completa spesso costa meno di 10 euro,
  • muoversi con i mezzi pubblici: i bus e i minibus sono economici e collegano bene le varie località costiere, evitando così costi elevati di noleggio auto o taxi.
Categorie
Albania Arte e cultura Europa foreste Grecia Idee di Viaggio Paesaggi vacanza natura Viaggi Viaggi Avventura

Il fiume Vjosa, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa

In mondo sempre più urbanizzato e industrializzato, esistono ancora luoghi incontaminati, dove la natura sembra essere ancora la padrona. Uno dei Paesi dove la natura ha ancora un ruolo importante è l’Albania, con paesaggi unici e suggestivi. Proprio qui si trova il fiume Vjosa, l’ultimo fiume selvaggio d’Europa, che attraversa libero il territorio: senza dighe, senza barriere artificiali o impianti industriali. Un fiume che ancora oggi è in grado di conservare la sua purezza originaria.

In Grecia, il Vjosa viene conosciuto anche con il nome di Aoos, e nasca dalla catena montuosa del Pindo, nella parte settentrionale del Paese. Da qui, il corso d’acqua scorre per oltre 270 chilometri e sfocia nel Mar Adriatico, a nord della città di Valona. Il tratto più spettacolare si trova in Albania meridionale, dove il fiume serpeggia tra canyon, gole, foreste e villaggi antichi.

Il Parco Nazionale del Vjosa

Fino a pochi anni fa, questo fiume veniva minacciato da importanti progetti di industrializzazione del territorio: inizialmente venne prevista la costruzione di numerose dighe lungo il suo percorso. Oggi, invece, questo territorio rappresenta una grande vittoria della tutela ambientale e del rispetto verso il territorio. Nel 2023, infatti, l’Albania ha istituito la nascita del Parco Nazionale del Vjosa, il primo del suo genere in Europa.

Questa decisione è stata molto importante per il Paese, che ha reso possibile la salvaguardia dell’ecosistema unico del Vjosa, che ospita oltre 1100 specie animali, tra cui linci, orsi, lupi, e oltre 140 specie di uccelli, come aquile e avvoltoi.

Corso del Fiume Vjosa in Albania, l'ultimo fiume selvaggio d'Europa

Fonte: iStock

Il fiume Vjosa: ultimo fiume selvaggio d’Europa

Il Cuore Blu dell’Europa: ecco perché visitare il Vjosa

L’Albania sta vivendo un momento d’oro dal punto di vista del turismo internazionale e questo anche grazie alla presenza di luoghi autentici, caratterizzati da una natura unica. La regione attraversata dal fiume Vjosa rappresenta proprio uno di questi territori.

Per le sue caratteristiche uniche, questa zona viene conosciuta come il “Cuore Blu dell’Europa”, un vero paradiso per gli amanti del trekking, del kayak, della fotografia naturalistica e del turismo sostenibile. Passeggiare e visitare il suo corso consente di incontrare antiche mulattiere, affascinanti sentieri escursionistici e ponti in pietra, alcuni dei quali si possono considerare come dei veri e propri capolavori di ingegneria antica, come il ponte di Kalogeriko o la Scala di Vradetho.

Visitare le zone adiacenti al fiume Vjosa, dà la possibilità ai viaggiatori di scoprire numerosi luoghi storici e culturali. Sono presenti, infatti, diversi monasteri ortodossi, villaggi tradizionali e luoghi di spiritualità, come, ad esempio, il Monastero di Stomio, una struttura che racconta la storia di una terra quasi sospesa nel tempo.

Il fiume Vjosa, dunque, è simbolo di questa importante rinascita turistica. Un fiume che incarna la bellezza selvaggia dell’Europa che resiste. Un luogo caratterizzato da natura incontaminata, un habitat protetto per specie rare e in via d’estinzione, ma anche luogo dove vivere giornate all’insegna dell’avventura e delle attività all’aria aperta come trekking o rafting.

Il fiume Vjosa non è solo un corso d’acqua: è un simbolo di resistenza, un modello di conservazione ambientale e un’opportunità per scoprire un’Albania autentica, accogliente e ancora segreta. Un vero patrimonio culturale, tutto da scoprire.

Visitarlo oggi significa vivere un’esperienza unica, rispettosa dell’ambiente e piena di emozioni. Prima che anche gli ultimi angoli incontaminati d’Europa diventino solo un ricordo, il fiume Vjosa invita a rallentare, osservare e creare una connessione con la natura.

Categorie
Albania Arte e cultura Europa Idee di Viaggio Tirana turismo enogastronomico Viaggi Viaggi Relax

Cosa vedere a Tirana: tra sogni, colori e storie da ascoltare

Tirana è una città che danza tra le ombre del passato e la luce del futuro, dove i palazzi parlano e ogni strada sussurra un’avventura. Questa non è solo la capitale dell’Albania, è il suo cuore pulsante. È una città che cambia, che evolve, che sorprende. Per chi la visita per la prima volta, Tirana si rivela come un mosaico di contrasti: palazzi colorati e grattacieli in vetro si alternano a vecchi edifici ottomani e a strutture brutaliste di epoca comunista. C’è una vibrante energia che percorre le sue strade, fatta di giovani artisti, bistrot creativi, mercati tradizionali e caffè sempre pieni. Negli ultimi dieci anni, la città ha investito moltissimo nella riqualificazione urbana, diventando un esempio di rinascita culturale e architettonica nei Balcani. Tirana oggi è una destinazione emergente, perfetta per chi cerca autenticità, storia, cucina locale, contatto con la natura e soprattutto esperienze che lasciano il segno.

Dove si trova Tirana: il cuore vibrante dell’Albania

Tirana si trova nel centro-occidentale dell’Albania, in una vasta pianura circondata da colline e montagne, a circa 30 km dal Mar Adriatico. Questa posizione le consente di godere di un clima mite, con inverni freschi e estati calde e soleggiate.
Grazie alla sua centralità geografica, Tirana è collegata con tutte le principali località del Paese: dal mare di Durazzo alle Alpi Albanesi – conosciute anche come le Alpi Dinari – dal Lago di Scutari fino al sud del Paese, verso Berat – la città dalle mille finestre – e Gjirokastra (entrambe dichiarate patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco). Tirana è sicuramente una base perfetta per esplorare l’Albania, sia per brevi weekend che per viaggi più lunghi.

Come arrivare a Tirana: tutte le opzioni per raggiungere la città

Raggiungere Tirana è semplice e conveniente grazie ai numerosi collegamenti aerei, marittimi e terrestri. Sia partendo dall’Italia che da un altro Paese europeo, ci sono diverse opzioni adatte a ogni tipo di viaggiatore. La capitale albanese è oggi una meta sempre più accessibile e ben connessa. Ecco tutti i modi per arrivarci in modo comodo e organizzato.

In aereo si atterra all’Aeroporto Internazionale di Tirana “Nënë Tereza” che è il principale scalo del Paese. Questo è ben collegato con l’Italia – ci sono voli diretti da Milano, Roma, Bologna, Pisa, Venezia, Napoli, Bari e da altre città minori – e capitali europee. Dall’aeroporto al centro città  – ci si impiega circa 15/20 minuti – e ci sono diverse opzioni. In taxi ci vogliono circa 20€, con la navetta Rinas Express – un bus shuttle che opera 12 ore al giorno – un biglietto di sola andata costa 250 lek albanesi, cioè un po’ meno di 2 €, ci sono poi servizi privati o app – come Bolt.

Tirana si può raggiungere anche in traghetto più autobus. Arrivando in traghetto a Durazzo da Bari o Ancona, si può raggiungere Tirana in poco più di un’ora. Durazzo è collegata con la capitale da autobus frequenti o da taxi privati. Infine in autobus o auto da altri Paesi balcanici Tirana è collegata con mezzi pubblici a Skopje, Pristina, Podgorica e Salonicco. I viaggi sono economici, anche se non sempre velocissimi, ma perfetti per scoprire i Balcani via terra.

Cosa vedere a Tirana: luoghi, storie e scorci indimenticabili

Tirana è una città che si svela poco a poco, tra piazze animate, musei sorprendenti, palazzi variopinti e quartieri in fermento. Ogni angolo racconta una pagina diversa della storia albanese, tra passato ottomano, dittatura comunista e rinascita contemporanea. Passeggiando senza fretta, si scoprono scorci inaspettati, arte urbana, mercati autentici e panorami mozzafiato: ecco cosa non perdersi assolutamente.

Piazza Skanderbeg: simbolo nazionale e punto di partenza

la piazza di tirana

Fonte: iStock

Piazza Skënderbej e la statua dell’eroe nazionale

È il cuore civico di Tirana, ampia e scenografica, recentemente ristrutturata con materiali locali come il marmo di Berat e la pietra di Gjirokastra. Al centro troneggia la statua equestre dell’eroe nazionale Skanderbeg – considerata per più di mezzo secolo il vero fulcro di Tirana – attorniata dai principali edifici pubblici. Questo statua sta a commemorare il nobiluomo del XV secolo proclamato eroe della nazione per aver resistito agli Ottomani. La piazza, a forma di piramide con il punto più elevato che raggiunge l’altezza di 1,8 m, è il luogo d’incontro della gente di Tirana: tutti possono trovare spazio qui sentendosi importanti.
A piazza Skanderbeg si trovano:

  • la moschea Et’hem Bey, gioiello del XVIII secolo,
  • la torre dell’orologio, da cui si gode una vista panoramica,
  • il museo storico nazionale, con il famoso mosaico socialista “Gli Albanesi”,
  • il palazzo della cultura,
  • la biblioteca nazionale,
  • il teatro di opera e balletto,
  • la banca di Albania.

Museo storico nazionale: la storia albanese in un unico luogo

Una visita imperdibile per chi vuole comprendere l’identità dell’Albania, spesso sconosciuta al grande pubblico. La struttura è divisa in otto padiglioni: antichità, medioevo, rinascimento, indipendenza, iconografia, guerra di liberazione nazionale antifascista, terrore comunista – qui ci sono immagini, documenti e video della persecuzione subita dagli albanesi sotto il regime – e Madre Teresa. È un museo emozionante e ben organizzato, che offre un contesto culturale profondo. La visita può durare anche tre ore in base al grado di interesse personale.

Bunk’Art 2: l’Albania segreta e sorvegliata

i musei di tirana

Fonte: iStock

Museo e galleria d’arte Bunk’Art 2 a Tirana

Questo ex rifugio antiatomico nel centro di Tirana è stato trasformato in un museo della memoria. Al suo interno si ripercorrono le pratiche di controllo, le persecuzioni e la paranoia della dittatura comunista di Enver Hoxha. Un’esperienza immersiva e potente, anche grazie all’ambientazione autentica in cunicoli e stanze blindate. Ovviamente la parte adibita a questo museo è una minima parte del bunker originario. Questo luogo ha una superficie totale di 1000 mq ed era stato costruito per proteggere i membri della polizia e del ministero dell’interno in caso di attacco nucleare.

La Piramide: rovina post-comunista o simbolo culturale

piramide di tirana

Fonte: iStock

La piramide di Tirana

La piramide fu eretta negli anni ’80 come mausoleo dell’ex dittatore Enver Hoxha con sua figlia Pranvera e suo marito Klement Kolaneci come architetti. Oggi la piramide è un edificio controverso, amato dai giovani che ci salgono sopra per godere del panorama, oggetto di progetti di riqualificazione urbana e sede di conferenze, laboratori di studio, centri tecnologici come Tumo, ma anche centri di intrattenimento, bar e ristoranti. La sua architettura surreale –  se vista da lontano ha la forma di aquila con le ali aperte – la rende uno dei luoghi più fotografati di Tirana.

Il quartiere Blloku: anima trendy e cuore della movida

Un tempo vietato ai cittadini comuni perché riservato ai gerarchi del Partito, oggi Blloku è un quartiere moderno e cosmopolita. Ville, palazzi e residenze dei gerarchi di partito sono state trasformate in boutique di design, librerie d’arte, caffè in stile nordico, cocktail bar con dj set: il posto giusto per una serata tra amici, per pranzare o fare shopping, il cuore della movida di Tirana.
Qui si trova anche la residenza dell’ex dittatore comunista Enver Hoxha che accoglie giovani artisti da tutto il mondo trasformando il luogo in uno spazio di creazione, scambio e libertà.

La Casa delle Foglie: il volto nascosto della sorveglianza e del controllo

Tra i musei più intensi e toccanti di Tirana, la Casa delle Foglie – in albanese Shtëpia me Gjethe – offre uno sguardo profondo e inquietante sul passato oscuro del Paese. Situato in un edificio discreto e mimetizzato con la vegetazione, proprio di fronte alla cattedrale ortodossa, questo luogo era la sede segreta del Sigurimi, la famigerata polizia di sicurezza del regime comunista, attiva tra il 1943 e il 1991.

Durante la dittatura di Enver Hoxha, qui si decidevano interrogatori, intercettazioni e operazioni di controllo capillare su ogni aspetto della vita dei cittadini. Oggi il museo, diviso in 9 sezioni e 31 sale interconnesse, ricostruisce quel periodo con documenti, strumenti di sorveglianza, fotografie e ambienti originali. Il nome “Casa delle Foglie” deriva dall’aspetto esterno dell’edificio, ricoperto da piante rampicanti per confondersi nel paesaggio urbano: un simbolo perfetto della sua funzione segreta e ingannevole. Una visita che lascia il segno, ideale per comprendere la complessità della storia albanese e il prezzo della libertà.

Monte Dajti: natura, relax e panorama

Raggiungibile in funivia in 15 minuti, il Parco Nazionale del Monte Dajti – a soli 25 km a est di Tirana – offre una vista spettacolare su tutta Tirana. In cima ci sono ristoranti panoramici, percorsi escursionistici, aree picnic, attività per bambini e anche un piccolo parco avventura. È una gita perfetta per respirare aria fresca lontano dal caos urbano. Una meta da inserire nell’itinerario di viaggio in Albania perfetta e attraente in tutte le stagioni, ma soprattutto in estate, per la freschezza che offre e in inverno quando il Mali è ricoperto di neve.

Cosa fare a Tirana: esperienze, sapori e momenti da vivere

Tirana non si visita soltanto, si vive intensamente. È una città che invita a rallentare, ad assaporare ogni dettaglio, a lasciarsi sorprendere dalle piccole cose. Dalle passeggiate tra mercati locali alle serate nei bar del Blloku, dalle escursioni nella natura alle cene con piatti tipici, ogni esperienza contribuisce a creare un viaggio in Albania autentico e memorabile. Ecco tutte le attività da non perdere per scoprire l’anima più vera e vivace della capitale albanese.

Gustare la cucina locale: tra tradizione e creatività

La cucina albanese è un incontro armonioso tra sapori balcanici, mediterranei e ottomani. A Tirana, ogni pasto è un’occasione per scoprire ricette autentiche tramandate da generazioni e reinterpretate con un tocco moderno. Dai ristoranti raffinati alle taverne popolari, il cibo diventa un’esperienza da ricordare, tra ingredienti freschi, accoglienza calorosa e profumi irresistibili. Ecco i piatti da assaggiare assolutamente durante un viaggio a Tirana:

  • fërgesë: ricetta tipica di Tirana con ricotta salata, pomodori e peperoni,
  • tavë dheu: carne in terracotta con verdure speziate,
  • qofte: polpette speziate, spesso servite con yogurt,
  • dolci tipici come il trilece, morbido e goloso.

Visitare il nuovo bazar (Pazari i Ri): colori e sapori autentici

il nuovo bazar di tirana

Fonte: iStock

Il nuovo bazar a Mujo, il quartiere più antico di Tirana

Una delle zone più dinamiche della città: questo, considerato dai local, il cuore della città è il “nuovo bazar – mercato”. Situato a 10 minuti a piedi da piazza Skanderbeg, qui si trovano prodotti freschi, artigianato locale, spezie, vini e raki – il distillato tipico albanese. Ideale per acquistare souvenir autentici o semplicemente immergersi nei profumi e nelle voci del mercato questo è oggi il punto di riferimento nel panorama eno-gastronomico di Tirana.

Esplorare la street art: una città che parla attraverso i muri

Tirana è una delle capitali europee più colorate. Molti edifici sono stati dipinti con murales giganti per contrastare il grigiore del passato. Si può fare un tour guidato della street art, oppure seguire itinerari liberi alla scoperta di opere nei quartieri Blloku, Kombinat e lungo il fiume Lana. La maggior parte delle opere che si possono  vedere sui muri dei vecchi edifici sono nate grazie al MurAL Fest, un evento di street art ed arte che nelle edizioni passate è riuscito a portare a Tirana artisti da tutto il mondo.

Uscire la sera: locali e vita notturna

La nightlife a Tirana è eclettica: ci sono rooftop bar con vista mozzafiato – sky club, panoramic bar –  ma anche pub alternativi, jazz club e discoteche. I giovani si ritrovano nelle vie di Blloku o in uno dei tantissimi locali. Tutti i giorni il centro di Tirana pulsa di vita e sembra di essere in una qualunque città europea. Ovviamente vivere la “Tirana by Night” è un’esperienza inaspettata che tutti quelli che visitano questa città devono fare.

Partecipare a tour ed escursioni locali

Dai free walking tour a esperienze più particolari – come corsi di cucina albanese, laboratori artigianali, tour in bici – Tirana offre molto anche per chi cerca esperienze autentiche. Sono molto consigliate le escursioni giornaliere al Castello di Petrela o al Lago di Bovilla. Il castello, a soli 12 km da Tirana, regala spettacolari viste sulla valle di Erzen, sulle colline, sugli oliveti e su tutte le montagne intorno. Qui si può anche provare il brivido di volare nell’aria su una zipline. Il lago è invece uno dei tanti laghi artificiali originati dalle dighe in Albania e questo è sicuramente da inserire in itinerario se si amano giornate a contatto con la natura.

Categorie
Albania Arte e cultura Europa Idee di Viaggio Itinerario di 3 giorni mare Mediterraneo Viaggi

Cosa vedere in Albania in tre giorni: gioiello dei Balcani

L’Albania ti guarda da lontano, appena oltre l’Adriatico. É un Paese che non ti seduce con copertine patinate e promesse da cartolina, ma ti conquista lentamente, curva dopo curva, con la sua natura incontaminata e le sue città in rapida trasformazione. É il luogo in cui il Mediterraneo incontra il vicino Oriente e le tracce dell’Impero Ottomano si mescolano a quelle del Comunismo. Una terra sorprendente che ti cattura con la forza di un Paese autentico, fiero della sua identità e ancora poco toccato dal turismo di massa.

In quest’articolo scopriamo insieme cosa vedere in Albania in tre giorni con un itinerario breve, ma intenso, tra città ricche di storia, panorami indimenticabili e un’umanità disarmante, che non ha bisogno di troppe parole. Tre giorni sono sufficienti a coglierne l’essenza e a creare quel filo sottile che vi farà venire voglia di tornare a farle visita.

Per ottimizzare i tempi e godersi i luoghi indicati con la dovuta calma, l’itinerario è pensato per spostarsi con una macchina a noleggio.

Giorno 1: Tirana e Krujë

Il nostro itinerario di tre giorni in Albania parte da Tirana, dove l’energia brulicante della capitale si mescola alle cicatrici di un passato troppo vicino per essere dimenticato, e poi si spinge verso nord, a Krujë, tra le montagne che custodiscono storie di eroi e di orgoglio nazionale.

Tirana, la giovane capitale tra passato e trasformazione

Sebbene la sua fondazione risalga al 1615, Tirana è diventata capitale dell’Albania solo nel 1920. Caotica, sfacciata, imperfetta, ma anche viva, sorprendente e in continuo movimento, la giovane capitale albanese si porta addosso i segni del passato, più o meno recente, che convivono con l’energia inquieta di un presente in costante evoluzione.

Negli ultimi anni Tirana è protagonista di una trasformazione urbana sorprendente basata su progetti di riqualificazione che puntano ad aumentare gli spazi verdi, a sviluppare l’arte pubblica e a incrementare la mobilità sostenibile: il Lago artificiale, situato nel mezzo di un parco cittadino, è uno dei luoghi preferiti dagli abitanti della capitale che vi si recano per rilassarsi, praticare yoga, fare jogging o più semplicemente per bere un caffè circondati dalla natura, a pochi passi dalla confusione cittadina.

Il centro di Tirana, dove si concentrano le attrattive principali, si sviluppa attorno a Piazza Skanderbeg su cui troneggia la statua equestre dell’eroe nazionale che guidò la resistenza contro l’Impero Ottomano: qui è possibile osservare le tracce dei periodi che hanno caratterizzato la storia della capitale, in particolare:

  • la Moschea Et-hem Bey e la Torre dell’Orologio, di epoca ottomana;
  • il Municipio, in stile razionalista, di impronta italiana;
  • il Museo Storico Nazionale e il Palazzo della Cultura, eredità del periodo comunista.
Piazza con Moschea e Torre dell'orologio a Tirana

Fonte: iStock

Piazza Skanderbeg a Tirana

A poche centinaia di metri da Piazza Skanderbeg si trova il Bunk’Art 2, un museo ricavato in uno dei bunker antiatomici realizzati dal dittatore Enver Hoxha: il suo fine è quello di documentare e preservare la memoria delle vittime del regime comunista in Albania. Un’esperienza forte, toccante, che non lascia indifferenti, imprescindibile per capire la storia recente del Paese e il peso che esercita ancora oggi sull’identità collettiva del popolo albanese.

E poi c’è Blloku, un tempo quartiere residenziale degli alti quadri del Partito Comunista e oggi cuore pulsante della Tirana giovane e creativa, con i palazzi del regime che si affacciano su bar affollati e le pareti colorate che si esprimono attraverso la Street Art. É il luogo ideale in cui trascorrere la serata, oltre a essere uno dei quartieri migliori dove dormire a Tirana.

Krujë, roccaforte dell’identità albanese

Il pomeriggio del nostro primo giorno in Albania ci spostiamo a Krujë, 40 km a nord della capitale: complice la strada stretta e sinuosa che si inerpica per la montagna, bisogna preventivare almeno un’ora di macchina per raggiungerla. Da tenere presente che in Albania gli spostamenti richiedono tempo e una certa flessibilità: le strade sono spesso in cattive condizioni e le indicazioni scarseggiano per cui è necessario munirsi anche di una buona dose di pazienza.

Città natale del condottiero Giorgio Castriota, meglio noto come Skanderbeg, Krujë è una cittadina pregna di memoria in cui si percepisce chiaramente quanto il mito dell’eroe nazionale sia ancora presente e radicato nel Paese: lo si ritrova nei monumenti, nei musei, nelle banconote e persino nei nomi dei caffè, simbolo di una resistenza identitaria che ha attraversato i secoli e che continua a unire, al di là delle differenze religiose e culturali.

Da non perdere a Krujë la visita della Cittadella fortificata – di cui oggi restano solo le rovine e alcune tracce delle antiche mura – da cui si gode di una vista dalla bellezza inenarrabile sulle colline circostanti.

L’attuale fortezza interna alla cittadella risale a pochi decenni fa e ospita il Museo Skanderbeg, inaugurato nel 1982, e il Museo Etnografico, che rappresenta uno dei migliori esempi di architettura domestica tradizionale.

Prima di rientrare a Tirana, una passeggiata tra le botteghe dell’antico Bazar – uno dei pochi sopravvissuti alla furia distruttiva di Hoxha che voleva eliminare dal territorio ogni traccia dell’Albania pre-comunista – è un must: tra le stradine lastricate e i negozi colmi di tappeti, oggetti in rame e cappelli tradizionali si respira ancora l’eredità dell’Impero Ottomano che per quasi quattro secoli ha segnato la storia e l’identità del Paese.

Bazar di Kruje con moschea sullo sfondo

Fonte: iStock

Il Bazar di Krujë

Giorno 2: Berat

Tra le cose da vedere in Albania in tre giorni, Berat occupa senza dubbio un posto sul podio: situata 120 km a sud di Tirana, è uno dei 4 siti albanesi dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.

Non appena ci lasciamo alle spalle la capitale il ritmo cambia e con lui il paesaggio che si srotola tra campi coltivati, uliveti secolari, colline ricoperte di vigne e villaggi sonnolenti: stiamo attraversando l’Albania più rurale e autentica, intervallata qua e la dalla presenza di bancarelle improvvisate sul ciglio della strada dove i contadini vendono frutta appena raccolta e formaggi avvolti nella carta di giornale.

Un tragitto che invita a rallentare e a lasciarsi trasportare fino a quando, incastonata tra la roccia e il fiume, si palesa Berat, silenziosa e potente, con le sue case bianche e le finestre scure che ammiccano al viaggiatore distratto.

Berat, la città dalle mille finestre

Situata nel cuore dell’Albania meridionale, Berat è una delle città più antiche del Paese: si distingue per la pluralità e la convivenza di fedi diverse che si manifesta nella moltitudine di chiese, moschee e teqe sufi, una adiacente all’altra.

Berat è conosciuta come la città dalle mille finestre per via della peculiare architettura dei suoi quartieri storici, Mangalem e Gorica, costruiti sulle pendici di due colline separate dal fiume Osum: le case bianche di epoca ottomana, disposte l’una sull’altra lungo i pendii, si caratterizzano per le finestre ampie e numerose, volte a catturare più luce possibile. Una soluzione architettonica che ha trasformato un’esigenza funzionale in un tratto distintivo della città, regalando un colpo d’occhio unico nel suo genere.

Con la sua atmosfera sospesa nel tempo, Berat offre un concentrato di storia, arte e spiritualità. Tra le cose da non perdere:

  • la fortezza risalente al XIII secolo che domina dall’alto la città, regalando una panoramica d’eccezione sulla valle del fiume Osum. All’interno delle mura si trovano abitazioni, resti di moschee ottomane, chiese bizantine affrescate e un interessante museo dedicato al celebre pittore di icone Onufri che delinea l’evoluzione dell’arte religiosa albanese dal XIV al XX secolo;
  • Mangalem e Gorica, i due quartieri storici separati dal fiume Osum e uniti dallo scenografico ponte in pietra del XVIII secolo, raccontano di una convivenza – tra mussulmani e cristiani ortodossi – che ha saputo durare nel tempo;
  • il Museo Etnografico, sito all’interno di una casa ottomana del XVIII secolo, espone una ricca collezione di oggetti che illustrano la vita quotidiana e le tradizioni del dipartimento di Berat.
Berat e le montagne sullo sfondo

Fonte: iStock

Panoramica di Berat

Giorno 3: Apollonia e Durazzo

Il terzo giorno del nostro itinerario in Albania inizia con un tuffo nel suo passato più remoto e si conclude con una passeggiata al mare.

Apollonia, tra ulivi secolari e rovine millenarie

A poco più di un’ora di macchina da Berat, immersa nel silenzio delle campagne di Fier e circondata da morbide colline ricoperte di ulivi secolari, si trova una città dalle antiche origini che ci catapulta sui banchi di scuola: Apollonia.

Nonostante il nome evocativo, il sito archeologico di Apollonia è ancora ben lontano dall’essere preso d’assalto da orde di turisti mordi e fuggi, ma rientra sicuramente tra le cose da vedere in Albania in tre giorni per gli spiriti curiosi, affamati di conoscenza.

Fondata nel 588 a.C dai coloni greci provenienti dall’odierna Corfù, Apollonia conobbe un periodo di grande prosperità che raggiunse l’apice in epoca romana, quando Cicerone la definì “magna urbs et gravis”. Nel periodo del suo massimo splendore, tra il IV secolo a.C. e il III secolo d.C., Apollonia era una città viva e imponente, con una popolazione che sfiorava i 70.000 abitanti e una struttura urbana all’altezza della sua fama: attorno al porto fluviale, tra i più attivi della regione, si svilupparono templi, terme, un teatro, un foro, ville decorate da mosaici e un’acropoli ellenica che sopravvisse alla dominazione romana.

Seguirono secoli bui che portarono al declino della città fino a quando, all’inizio del Novecento, la missione archeologica francese guidata da León Rey iniziò gli scavi del sito portando alla luce il 10% dell’antica Apollonia di cui sono oggi visibili i resti del teatro, dell’agorà, delle mura ciclopiche e del tempio di Artemide, avvolti nel silenzio della natura circostante.

Rovine tempio antico

Fonte: iStock

Sito archeologico di Apollonia

A corredo della visita al sito archeologico, il monastero medievale di Santa Maria ospita un piccolo Museo Archeologico dove sono esposti i reperti ritrovati durante gli scavi tra cui statue, anfore, monete e frammenti architettonici che restituiscono un frammento di quella che fu una delle città più colte e influenti della regione.

Durazzo, dove l’eredità romana si affaccia sul mare

Terminata la visita del sito archeologico di Apollonia ci spostiamo sulla costa diretti a Durazzo che oltre a essere uno dei porti principali del Paese, è una città stratificata ed estremamente dinamica.

Fondata nel 627 a.C., Durazzo ha attraversato secoli di dominazioni greche, romane, bizantine e ottomane che hanno lasciato tracce visibili ovunque.

Tra i luoghi di interesse da visitare in città:

  • l’Anfiteatro Romano, simbolo di Durazzo nonché uno dei più imponenti dei Balcani, fu edificato nel II secolo d.C. e progettato per ospitare fino a 20.000 spettatori;
  • il Museo Archeologico, il più importante del Paese per ricchezza di reperti, racconta la storia della città e del territorio circostante con una collezione di oltre 3.000 reperti e oggetti risalenti al periodo greco antico, ellenistico e romano. Attualmente sono in corso lavori di ristrutturazione, ma dovrebbe riaprire al pubblico in tempi brevi;
  • la Torre Veneziana, uno dei luoghi più iconici e fotografati della città, faceva parte del castello bizantino – edificato tra il V e il VI secolo per volontà dell’imperatore Anastasio I – che all’epoca era considerato una delle fortezze più solide e strategiche di tutto il Mar Adriatico. La torre attuale è il frutto di una ricostruzione del XV secolo operata dai veneziani che ne rafforzarono la struttura, lasciando un segno indelebile nella sagoma di Durazzo;
  • la Grande Moschea del XVI secolo, meglio conosciuta con il nome Moschea di Fatih, fu danneggiata durante il regime comunista e restaurata di recente, diventando uno dei luoghi di culto islamici più rappresentativi della città.

Durazzo – nota anche per le sue spiagge e la sua vivacità fatta di caffè affollati, locali vista mare e un’atmosfera rilassata, che invita a prendersi una pausa – rappresenta la chiusura perfetta di quest’itinerario di tre giorni in Albania densi di storia, natura e identità.

Vista panoramica della spiaggia cittadina

Fonte: iStock

Vista panoramica della spiaggia di Durazzo

Una passeggiata sul lungomare, tra famiglie in bicicletta, profumo di fritto misto e vento salmastro sulla pelle, accompagna gli ultimi momenti di questo breve excursus in Albania. In meno di un’ora da Durazzo si raggiunge Tirana dove il viaggio si conclude con lo sguardo rivolto verso il Bel Paese e il cuore colmo di immagini e ricordi indelebili.

Categorie
Albania Europa Grecia mare Notizie Portogallo Spagna spiagge vacanza natura Viaggi Viaggi Relax

La nuova classifica delle 10 spiagge più belle d’Europa: 3 di queste sono italiane

Acque trasparenti, sabbia talmente fina da essere quasi impalpabile, scogliere vertiginose a picco sul mare e baie segrete dove trascorrere ore di relax: le spiagge europee non hanno nulla da invidiare a quelle tropicali e non serve allontanarsi troppo dalla propria città, a volte, per scoprire angoli di natura a dir poco meravigliosi.

Dalla Spagna all’Albania, dalla Grecia al Portogallo, la classifica 2025 delle 10 spiagge più belle d’Europa, stilata da European Best Destinations, racconta un continente ricco di sorprese balneari.

Un viaggio tra meraviglie naturali dove ogni luogo ha una sua identità, fatta di profumi, colori e silenzi. Ecco le mete più amate dai viaggiatori internazionali, dalla decima alla prima posizione: la chicca? Tre di queste sono orgoglio nazionale, spiagge 100% italiane.

Gulpiyuri Beach, Llanes, Asturias (Spagna)

Questa piccola spiaggia segreta è una delle più curiose d’Europa. Nascosta tra prati e scogliere, Gulpiyuri non si affaccia direttamente sul mare: è collegata all’oceano Cantabrico da gallerie sotterranee che alimentano una piscina naturale di acqua salata. La sua bellezza silenziosa e l’ambientazione bucolica la rendono perfetta per un momento di pace lontano da tutto, soprattutto nelle prime ore del mattino.

Gulpiyuri Beach, Spagna

Fonte: iStock

La piscina naturale di Gulpiyuri Beach

Banje Beach, Dubrovnik (Croazia)

Situata proprio fuori dalle mura della città vecchia, Banje è una spiaggia che offre una vista spettacolare sul centro storico di Dubrovnik. Con il suo misto di sabbia e ciottoli, è un punto d’incontro tra cultura e relax. L’acqua è limpida e invitante, ideale per un tuffo dopo una passeggiata tra le stradine medievali. Al tramonto, lo skyline della città si tinge d’oro, rendendo l’atmosfera magica.

Assos Beach, Cefalonia (Grecia)

Una spiaggia da cartolina, incastonata in una piccola baia che abbraccia il villaggio di Assos. I ciottoli chiari contrastano con il blu intenso del Mar Ionio e il verde delle colline circostanti. Le barche dei pescatori oscillano lentamente sullo sfondo e il tempo sembra essersi fermato. Ideale per chi cerca autenticità, acque tranquille e una giornata lenta, tra nuotate e passeggiate nel pittoresco borgo della Grecia.

Playa de Los Muertos, Almería, Andalusia (Spagna)

Protetta da alte scogliere e raggiungibile solo a piedi, questa spiaggia selvaggia colpisce per la sua forza paesaggistica. Le acque profonde e azzurre sono limpide come cristallo e perfette per lo snorkeling. Nonostante il nome inquietante, il luogo è pura bellezza e quiete, immerso nella natura arida e brulla del parco naturale di Cabo de Gata. Qui il Mediterraneo mostra il suo lato più intatto, un angolo di Spagna che fa innamorare a prima vista.

La Pelosa, Stintino, Sardegna (Italia)

Un’icona del turismo sardo, La Pelosa è una distesa abbagliante di sabbia bianca che si specchia in un mare dai riflessi caraibici. Le acque basse si estendono per decine di metri, creando un ambiente sicuro e ideale anche per lunghe camminate in mare. La presenza della torre aragonese regala al paesaggio di questa spiaggia sarda un fascino senza tempo. Un luogo da vivere lentamente, con rispetto per un ecosistema fragile ma splendido.

Galé-Fontainhas Beach, Alentejo (Portogallo)

Una delle spiagge più poetiche eppure al tempo stesso meno contaminate d’Europa. Le falesie dorate del litorale alentejano si aprono su una lunga spiaggia sabbiosa, spesso deserta anche nei mesi estivi. Il vento dell’Atlantico accarezza la costa, mentre il rumore delle onde accompagna chi cerca un angolo di riflessione. Ideale per lunghe passeggiate, letture all’ombra delle dune o semplicemente per lasciarsi cullare dalla natura, questa spiaggia portoghese è il posto perfetto per una fuga rigenerante.

Cala Luna, Golfo di Orosei, Sardegna (Italia)

Accessibile via mare o tramite un suggestivo sentiero nel Supramonte, Cala Luna – ancora una volta in Sardegna – è una delle spiagge più spettacolari d’Italia. Le pareti calcaree che la circondano ospitano grotte naturali dove rifugiarsi dal sole. La sabbia chiara e le acque turchesi fanno da cornice a un ambiente selvaggio e affascinante, perfetto per chi ama l’avventura, l’escursionismo e i paesaggi mozzafiato.

Cala Pregonda, Minorca (Spagna)

Tra le meno frequentate di Minorca, questa cala sorprende per i suoi toni caldi: sabbia color ruggine, scogli affioranti e acqua limpidissima. Non ci sono servizi, né grandi folle: solo il rumore del mare e la sensazione di trovarsi in un altro pianeta. Lontana dai circuiti turistici, questa spiaggia è un piccolo paradiso per gli amanti della natura incontaminata e dello snorkeling, ma da evitare se si cerca movida e vita caotica.

Cala Pregonda, Minorca

Fonte: iStock

La spiaggia rossastra di Cala Pregonda

Cala Brandinchi, San Teodoro, Sardegna (Italia)

Soprannominata “la Tahiti d’Europa”, Cala Brandinchi è una delle spiagge più famose e amate della Sardegna. Le sue acque basse e trasparenti, la sabbia candida e la vegetazione rigogliosa alle spalle la rendono un luogo perfetto per famiglie, coppie e amanti della fotografia. Nonostante la fama, conserva un’atmosfera rilassata e sognante, soprattutto fuori stagione.

Cala Brandinchi, Sardegna, Italia

Fonte: iStock

La spettacolare Cala Brandinchi in Sardegna

Port Glarokavos, Penisola di Kassandra, Calcidica (Grecia)

Al primo posto della classifica troviamo un capolavoro della natura: Port Glarokavos. Questa spiaggia-laguna nella Calcidica offre uno scenario quasi irreale, dove il mare entra a formare una piscina naturale circondata da sabbia fine e pini profumati. Il contrasto tra l’azzurro dell’acqua e il verde della vegetazione è semplicemente incantevole. Poco affollata e ancora autentica, è l’ideale per chi cerca pace, bellezza e un contatto diretto con l’anima del Mediterraneo, nel cuore della spettacolare Grecia.

Categorie
Albania Arte e cultura estate Europa Idee di Viaggio Mar Adriatico mare spiagge Viaggi Viaggi Relax

Cosa vedere a Durazzo, la più grande meta balneare dell’Albania

Durazzo (o Durres) è la seconda città dell’Albania per numero d’abitanti ed è tra le città più antiche del Paese. Fondata da coloni Greci, fu anche un importante insediamento romano, bizantino, veneziano e ottomano. Affacciata sul Mare Adriatico, la città balneare più grande dell’Albania. Le sue lunghe spiagge, il centro storico con bellissimi palazzi e i siti archeologici fanno di questa città una destinazione perfetta per l’estate. Ma non solo

Le spiagge della città sono mete turistiche molto ambite, sia dagli albanesi sia dai visitatori stranieri che sempre più numerosi approdano su questa costa. Molti abitanti di Tirana, che dista solamente un’ora d’auto, scelgono di trascorrere le proprie vacanze a Durazzo. Le spiagge sono attrezzate e sono perfette anche per una vacanza con i bambini

La Durazzo storica

Del periodo romano resta un’importante testimonianza proprio nel centro storico cittadino.

Anfiteatro romano

L’Anfiteatro romano di Durazzo è ancora ben visibile, benché nascosto tra le case, in quanto fu scoperto solo nel 1966. Nel corso dei secoli, molti palazzi sono stati edificati proprio sopra le antiche mura romane, tanto che buona parte si trova ancora nascosta sottoterra. L’Anfiteatro venne costruito nel II secolo sotto il regno di Traiano. Poteva ospitare fino a 25.000 persone, il che lo rende l’anfiteatro più grande dei Balcani. L’episodio forse più famoso che lo vide protagonista fu quello del 48-43 a.C., quando la città fu teatro di duri combattimenti tra le forze di Giulio Cesare e quelle di Pompeo, da cui fu quest’ultimo a uscirne vittorioso. Dal 2004 fa parte di un progetto di valorizzazione del centro storico della città attraverso la creazione del Parco Archeologico Urbano di Durazzo, in cui sono coinvolti la nostra Università di Parma e il nostro ministero degli Affari Esteri. Dell’Anfiteatro si possono visitare i corridoi interni che sono ancora in ottime condizioni e la piccola cappella bizantina con mosaici ben conservati lungo le pareti.

durazzo-anfiteatro-romano

Fonte: IPA

L’Anfiteatro romano di Durazzo

Terme romane

Anche i resti delle antiche terme sono venuti alla luce in occasione dei lavori di ricostruzione del teatro. Sottoposte a restauro nel 2015, le Terme romane di Durazzo risalgono al I sec. d.C. circa e comprendono un calidarium, un tepidarium e un frigidarium, oltre alla zona adibita a spogliatoio.

Grande Moschea

Sempre nel centro storico c’è la Grande moschea o Nuova Moschea, visto che è stata costruita nel 1931 sui resti di una precedente moschea ottomana. Quando venne inaugurata, era la più grande moschea dell’Albania. L’opera è a cura di un team italo-albanese, quindi c’è un po’ del nostro Paese in questo edificio come in moltissimi altri in tutta l’Albania del resto. La si nota subito per l’enorme cupola e i suoi vivaci colori giallo e arancione.

durazzo-albania-grande-moschea

Fonte: 123RF

La Grande moschea di Durazzo

Castello Bizantino

A due passi dal porto di Durazzo spiccano le antiche mura del Castello Bizantino, che un tempo circondavano la città, costruite dopo l’invasione visigota del 481, e la Torre del XV secolo, periodo in cui Durazzo era occupata dai Veneziani. Nel Medioevo era considerata una delle fortezze più potenti dell’Adriatico. Lo spessore del muro della Torre è stato sfruttato per la costruzione delle scale interne che portano a una bellissima terrazza panoramica. Secondo una leggenda, un immenso tesoro sarebbe ancora nascosto da qualche parte tra le mura.

durazzo-albania-torre-veneziana

Fonte: 123RF

La Torre Veneziana di Durazzo

Museo archeologico

Proprio perché Durazzo racchiude molti secoli di storia, nel 1951 è stato aperto il Museo archeologico che si trova lungo il corso principale, Rruga Taulantia, tra la spiaggia e le mura bizantine, completamente rifatto nel 2010 in un edificio molto moderno e riaperto dal Primo ministro Edi Rama solo nel 2015, in quanto la ribellione del 1997 avvenuta in Albania aveva visto il museo danneggiato e saccheggiato. La collezione del museo consiste in manufatti trovati nel vicino sito antico di Dyrrhachium e comprende una vasta collezione del periodo greco antico, ellenistico e romano. I reperti più interessanti da vedere nel museo sono le stele funerarie romane, i sarcofagi di pietra e una collezione di busti in miniatura che rappresentano la dea Venere, testimonianza del periodo in cui Durazzo era un centro di culto di questa divinità.

Cosa vedere a Durazzo

La strada principale del centro storico della città è anche chiamata ‘boulevard’. Le costruzioni su entrambi i lati risalgono al periodo dell’occupazione Fascista. Ci sono bellissimi palazzi in stile Liberty dai colori pastello che oggi ospitano hotel oppure uffici comunali. Ci sono anche degli edifici del periodo Socialista, con i pianterreni trasformati in negozi di abbigliamento, moda, accessori oppure in locali, ristorantini e gelaterie. Nelle sere d’estate è la strada più affollata di Durazzo.

durazzo-albania-palazzo-storico

Fonte: 123RF

I palazzi Liberty di Durazzo

La piazza Taulantia, di fronte alla Torre Veneziana, è l’inizio di un corso che prima era un giardino con reperti archeologici e che, ora, è stato trasformato in un viale costeggiato da palme su entrambi i lati, costruzioni recenti e palazzi che al pian terreno hanno come sempre negozi, bar e ristoranti.

Completamente nuova è la promenade del waterfront, 2,8 km di strada ciclopedonale che costeggia il lungomare, intervallata di tanto in tanto da slarghi ombreggiati con panchine e attrezzature sportive e con un bellissimo teatro pieds dans l’eau. Il progetto della riqualificazione di quest’area della città è stato affidato allo studio di architettura che a Dubai ha creato La Mer, per chi ci fosse stato.

durazzo-lungomare

Fonte: Getty Images

Il nuovo waterfront di Durazzo

Le spiagge di Durazzo

Il lungomare di Durazzo si è ormai trasformato in un quartiere abitato perché, negli ultimi anni, sono stati costruiti numerosi palazzi e la gente vi abita anche durante l’inverno. Prima degli Anni ’90, l’intera spiaggia era divisa in sei settori: Agip, Teuta, Apollonia, Ferrovia, Iliria e Iplepa. Oggi è impossibile notare dove finisce l’uno e dove inizia l’altro.

durazzo-albania-spiaggia-affollata

Fonte: 123RF

La spiaggia di Durazzo nei mesi estivi

 

La costa di Durazzo si estende per 10 km dove si trovano tratti di spiaggia libera e stabilimenti balneari. Tra i più consigliati ci sono Copacabana Beach, Ohana Beach, Plazhi Tauta e la Spiaggia di San Pietro, all’interno della baia di Lalzi, una delle più belle del territorio in quanto è immersa nella natura ed è disseminata da una serie di bunker risalenti al periodo comunista. La spiaggia è parzialmente attrezzata, e data la sua tranquillità è particolarmente adatta alle famiglie e alle coppie. E poi c’è la meraviglios la caletta di Kallmi, con le acque color smeraldo.

Kallmi-beach-durazzo

Fonte: Getty Images

Le splendide acque di Kallmi Beach a Durazzo

Come arrivare a Durazzo

Durazzo è anche il principale porto dell’Albania, nonché uno dei più importanti del Mare Adriatico. Vi attraccano i traghetti tutto l’anno. Durante l’inverno viene impiegato soprattutto per il trasporto di merci, mentre d’estate aumentano in maniera esponenziale i traghetti che trasportano i vacanzieri in Albania, specie coloro che preferiscono spostarsi con la propria auto. Dall’Italia i traghetti partono dai porti di Bari, Ancona e Trieste e il viaggio dura tutta la notte. La soluzione più veloce e comoda, però, è atterrare all’Aeroporto di Tirana che dista un’ora da Durazzo e si può prenere il pullman che costa pochi euro.

durazzo-albania-lungomare

Fonte: 123RF

Il lungomare di Durazzo
Categorie
Albania Europa lusso Notizie resort Viaggi

L’Albania potrebbe diventare la nuova meta del lusso, arriva il resort dei Trump

Se in passato questo tratto di costa adriatica è stata soggetta a violenze, dittature e povertà, oggi l’Albania si trova al centro di un fenomeno inverso che la vede come probabile futura nuova meta del lusso. In particolare, l’attenzione di questi giorni è tutta rivolta all’isolotto di Saseno, situato al largo delle coste albanesi, quindici chilometri da Valona e una novantina da Otranto. Cosa succederà?

Qualche settimana fa, il governo albanese ha approvato il progetto di Jared Kushner, marito di Ivanka Trump e genero del presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump. Questo investimento cambierà le sorti dell’isola che, negli anni Novanta, ha svolto un ruolo importante per l’Italia nella lotta al traffico di immigrati clandestini. Questo, però, non è l’unico investimento che potrebbe far diventare l’Albania una meta turistica orientata al lusso.

L’Albania potrebbe diventare la nuova meta del lusso: i progetti passati e futuri

Già da qualche anno, l’Albania ha aperto la strada ai resort nelle sue destinazioni più turistiche, una su tutte Saranda. Questa è considerata la porta d’accesso meridionale alla riviera albanese, molto amata soprattutto perché vicina alle spiagge migliori del Paese, come la località di Ksamil. Qui, nella baia di Manastir, è stato costruito un resort anche a discapito delle aree protette della zona. La struttura, infatti, è stata costruita in un’area facente parte del Parco Nazionale di Butrinto.

Seppur la costruzione di località turistiche e i massicci sviluppi edilizi nelle aree costiere sono protagonisti delle segnalazioni e delle lotte di varie organizzazioni ambientaliste, il governo continua ad approvare nuovi progetti, da Scutari a Saranda, come quello che vede come finanziatore il genero di Donald Trump.

Il progetto in Albania finanziato dalla famiglia Trump

Anche l’isola di Saseno, chiamata Sazan in albanese, è sempre stata una località protetta per ragioni naturalistiche. Questo fino a oggi, in quanto il governo ha deciso di allentare i vincoli esistenti per favorire lo sviluppo di nuovi progetti, attirare investimenti stranieri e trasformare il Paese in un vero e proprio polo del lusso nel cuore del Mediterraneo.

L’investimento della famiglia Trump è pari a 1,4 miliardi di euro e prevede la costruzione di una struttura di lusso con ville affacciate sul mare. Il target, ovviamente, sono clienti milionari, disposti a spendere cifre considerevoli per potersi rilassare in uno scenario mozzafiato ed esclusivo che, per ora, vede solo edifici abbandonati e bunker risalenti al periodo comunista.

Tuttavia, i turisti cominciano a interessarsi a questo isolotto di quasi sei chilometri quadrati, raggiungendolo con diversi tour giornalieri. Questo, comunque, non è l’unico progetto proposto dalla famiglia Trump: il secondo investimento, non ancora approvato, riguarderebbe un resort di lusso da costruire sulla costa attorno a Zvërnec, in un’area protetta non lontano dalla città di Valona, sempre sul canale di Otranto.

Se l’Albania diventerà la prossima meta del lusso lo vedremo nel prossimo periodo, sperando che questo non comporti la distruzione delle sue splendide bellezze naturali che, anno dopo anno, hanno portato sempre più viaggiatori a sceglierla come meta delle proprie vacanze.