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Strada Romantica in Germania: le tappe da non perdere

Uno degli itinerari panoramici più spettacolari d’Europa, la Strada Romantica in Germania, si estende per circa 400 chilometri, da Würzburg fino a Füssen (o viceversa), snodandosi dal fiume Meno, attraverso la regione vinicola della Franconia, fino alle vette alpine della Baviera. Un percorso incantevole che racchiude tutto ciò che si può desiderare da un road trip: natura grandiosa, cultura in abbondanza e calorosa ospitalità tedesca.

Lungo il tragitto, si attraversano oltre 60 località e luoghi suggestivi come la Valle del Tauber, il cratere meteoritico di Nördlinger Ries, il pittoresco Lechfeld e la regione idilliaca del Pfaffenwinkel, ai piedi delle Alpi bavaresi, con gran finale ai favolosi castelli di Re Ludwig, circondati da laghi e dal panorama maestoso della riserva naturale delle Alpi dell’Ammergau. Ecco alcune delle tappe imperdibili per chi percorre questa strada fiabesca.

Würzburg: fascino barocco

Punto di partenza per chi sceglie di percorrere la Strada Romantica da nord a sud, Würzburg è una città barocca che incanta con il suo fascino tipicamente tedesco e capolavori architettonici di diverse epoche. Tra cui spicca il Duomo di San Kilian, la quarta chiesa romanica più grande della Germania, le cui imponenti torri sono visibili da lontano.

Adagiata sulle rive del Meno, circondata da vigneti idilliaci, Würzburg merita una visita anche solo per la sua posizione incantevole. Da vedere, la Fortezza di Marienberg, oggi museo, che fu la sede dei principi-vescovi per quasi cinque secoli, e la Residenza di Würzburg, un maestoso palazzo del XVIII secolo Patrimonio dell’Umanità UNESCO, impreziosito da raffinati giardini di corte.

Rothenburg ob der Tauber: atmosfera medievale

In pochi luoghi al mondo come a Rothenburg ob der Tauber si può ammirare una tale concentrazione di edifici originali risalenti al Medioevo. Passeggiando per il centro storico, tra piazzette appartate, angoli nascosti, torri, fontane, portali e taverne, sembra davvero che il tempo si sia fermato.

Pur essendo una piccola cittadina, Rothenburg vanta una straordinaria quantità di attrazioni storiche, tra musei, chiese, abbazie e monumenti, racchiusi all’interno delle antiche mura che risalgono al XIII secolo, da cui si gode una splendida vista sulle strade acciottolate e le case medievali del centro storico.

Nel quartiere di Spitalviertel si possono visitare splendide chiese, come quella di San Giacomo, che custodisce un prezioso bassorilievo di Cristo e degli apostoli dormienti, o la chiesa di San Wolfgang, riccamente decorata. Ovunque si vada a Rothenburg, ad ogni angolo, c’è qualcosa da scoprire, quindi è consigliabile prendersi il giusto tempo per una visita accurata.

Nördlingen: il borgo dentro il cratere

Anche Nördlingen è una pittoresca cittadina medievale situata nel cuore della Baviera, con una cinta muraria perfettamente conservata e completamente percorribile, che avvolge il centro storico per un perimetro di circa 2,7 chilometri. Ciò che rende unica Nördlingen è il fatto di essere costruita all’interno di un antico cratere meteoritico, il Ries, formatosi circa 15 milioni di anni fa.

Aggirandosi per le stradine acciottolate si può ammirare l’architettura medievale delle case a graticcio, sostare nelle piazze accoglienti che pullulano di botteghe artigiane e salire sulla torre della chiesa di San Giorgio, conosciuta come “Daniel”, da cui la vista spazia sul paesaggio circostante.

Donauwörth: il villaggio sul Danubio

Situata alla confluenza del fiume Wörnitz con il Danubio, Donauwörth è un grazioso borgo bavarese noto per la sua lunga storia e il centro storico ben conservato, caratterizzato da eleganti case a graticcio e piazze suggestive. La via principale, Reichsstraße, fiancheggiata da edifici storici e caffè accoglienti, offre un’atmosfera vivace e al tempo stesso rilassante.

Tra i luoghi di maggior interesse spiccano il Monastero dei Carmelitani, con la chiesa barocca di Heilig Kreuz, e il Castello di Mangoldstein, che racconta secoli di storia locale. Donauwörth è anche un punto di partenza ideale per esplorare i dintorni, con numerose piste ciclabili e sentieri escursionistici che si snodano lungo il Danubio.

Augusta: vivace eleganza

Augusta si distingue dalle altre città della Strada Romantica per la sua grandezza e vivacità. Pur conservando parte delle antiche mura e numerosi edifici medievali, vanta ampi viali, magnifiche fontane, edifici barocchi, rococò e Art Nouveau, chiese raffinate e un maestoso Municipio, che creano un ambiente urbano di rara eleganza. Tra le principali attrazioni ci sono la Casa di Mozart, dove Leopold Mozart nacque nel 1731, e il Duomo che già nel Medioevo destava meraviglia nei viaggiatori con le sue splendide porte di bronzo ormai quasi millenarie.

Schwangau: castelli fiabeschi

In questa località nei pressi di Füssen si trovano due dei castelli più famosi e straordinari della Germania: il castello di Hohenshwangau, di origine medievale ma restaurato in stile rinascimentale nel ‘500, e il favoloso Castello di Neuschwanstein, conosciuto anche come il Castello di Cenerentola.

Costruito a fine ‘800 per volere del re Ludwig II, è un imponente palazzo a cinque piani, con torri e balconi che si erge in posizione spettacolare sopra una gola. Le magnifiche stanze, impreziosite da scene ispirate alla preistoria e figure della mitologia tedesca, culminano nelle sale del Trono e dei Cantori, che rappresentano il fulcro di questa straordinaria costruzione.

Füssen: la perfetta conclusione della Strada Romantica

Füssen è il punto di arrivo della Strada Romantica, che accoglie i viaggiatori con un vivace centro storico che riflette 2000 anni di storia e un castello medievale che rendono la visita un’esperienza interessante per tutti gli appassionati di arte e storia. Situata in posizione strategica tra montagne, laghi e il fiume Lech, Füssen invita a rilassanti escursioni nei dintorni, verso il lago Alatsee dalle acque tranquille e cristalline, o fino alla Lechfall, una magnifica cascata che ha origine da un lago dell’era glaciale.

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La nuova crociera per appassionati di eclissi solari

Quella che avverrà ad agosto del 2026 sarà un’eclissi solare totale davvero speciale perché rappresenterà il ritorno di questo fenomeno sull’Europa dopo oltre vent’anni. L’ultima, infatti, avvenne esattamente l’11 agosto 1999. In Italia sarà parziale perché la Luna oscurerà il Sole per oltre il 90% nelle regioni settentrionali, per il 60-70% nelle regioni centrali e solo per il 20-30% nelle regioni del Sud Italia. In altri paesi, invece, lo spettacolo sarà completo e per non mancare all’appuntamento potete cominciare a organizzare il viaggio con Virgin Voyages.

La compagnia, infatti, ha annunciato il lancio della sua nuova serie di crociere, Eclipse Voyages, che debutterà proprio ad agosto 2026. I nuovi itinerari, che fanno parte della collezione Marvelous Voyages, offriranno agli ospiti un’opportunità unica: quella di ammirare l’eclissi solare da una prospettiva magica, quella del mare.

Gli itinerari di Eclipse Voyages

Da sempre, le eclissi solari suscitano stupore e meraviglia e le navi da crociera, nell’intento di proporre esperienze sempre più uniche ai viaggiatori, hanno creato itinerari speciali che vi permetteranno di ammirarle in tutta la loro magnificenza. Tra queste anche la Virgin Voyages con la sua nuova serie chiamata Eclipse Voyages, che farà tappa nelle migliori destinazioni dove vivere questo momento. A Ibiza, per esempio, dove l’eclissi solare avverrà nella sua totalità o in Islanda, dove invece sarà totale al 98,5%.

In occasione dell’evento unico che cadrà il 12 agosto del 2026, la compagnia ha messo in programma due crociere, la prima a bordo di Valiant Lady da 12 giorni con tappe a Dublino, Glasgow e Reykjavik e la seconda, di 15 giorni, su Scarlet Lady verso la Costiera Amalfitana, Maiorca e Cannes. Durante il viaggio saranno organizzati tanti eventi speciali con la partecipazione di astronauti e scienziati che vi accompagneranno durante entusiasmanti osservazioni astronomiche.

Il programma include non solo incontri e appuntamenti con gli esperti, ma anche tante altre iniziative pensate per coccolare gli ospiti e rendere l’esperienza ancora più speciale come i menù a tema cosmico, yoga sotto le stelle, cerimonie dedicate alla luna e tanti gadget e strumenti professionali da utilizzare durante l’eclissi.

La crociera di AIDA

Non solo Virgin Voyages, anche altre compagnie hanno studiato itinerari speciali in occasione dell’eclissi. AIDA del gruppo Costa Crociere, per esempio, in partenza da Amburgo e da Palma di Maiorca, ha messo a disposizione ben cinque navi dirette in Groenlandia, Islanda e Spagna. Le crociere, le cui prenotazioni sono state aperte alla fine di luglio, sono pensate per offrire anche altre esperienze, tra cui il passaggio delle Perseidi, uno sciame di meteore. Questa sarà un’occasione unica riservata agli ospiti imbarcati sulle navi nel Mar Baltico, come AIDAdiva, i quali potranno ammirare il fenomeno tra il 17 luglio e il 24 agosto 2026. I passeggeri avranno anche la possibilità di ammirare l’aurora boreale durante i viaggi di 14 giorni a bordo di AIDAsol.

La compagnia ha programmato anche altre iniziative perfette per chi non vuole perdersi i migliori spettacoli naturali, da vedere almeno una volta nella vita. Tra le novità citiamo anche i festeggiamenti del solstizio d’estate con diverse rotte verso il nord a bordo di otto navi.

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Viaggi on the road: le strade scenografiche più belle d’Europa

Esistono tantissimi modi diversi per scoprire una destinazione e immergersi completamente in un paese, ma ben pochi sono paragonabili all’emozione di allacciare le cinture, puntare il dito sulla mappa, imboccare una strada e partire per un epico viaggio on the road. Al volante siete voi a decidere l’itinerario, scegliendo la direzione migliore ovunque il cuore o la mente vi portino. In poche parole, durante un road trip è il viaggio stesso la vera destinazione.

Se poi questo viaggio avviene sulle strade scenografiche più belle d’Europa, tutto diventa ancora più indimenticabile. Per aiutarvi a pianificare la vostra avventura, abbiamo creato una lista con le strade imperdibili da percorrere almeno una volta nella vita, dai passi alpini alle coste frastagliate della Norvegia, fino ai paesaggi montani e ricchi di orsi della Romania. Ora, lasciatevi ispirare e iniziate a organizzare con noi il vostro itinerario.

Atlantic Road, Norvegia

Come ammirare l’immenso paesaggio della Norvegia se non dal finestrino della propria auto percorrendo le sue strade più belle? Una delle più famose è sicuramente l’Atlantic Road o Strada Atlantica, in italiano. Questa strada panoramica si snoda dalla città di Molde fino all’isola di Averøy, offrendo panorami spettacolari sull’Atlantico. Un’avventura tra isole e scogli in mezzo al mare dove il connubio tra natura e ingegneria umana si mostra in tutto il suo successo. Oltre al paesaggio, la particolarità di questa strada è che il percorso è costituito da otto ponti, tra cui il più celebre è quello di Storseisundet.

Transfagarasan, Romania

La strada panoramica Transfagarasan rappresenta un’esperienza irrinunciabile per chiunque stia facendo un road trip in Romania. È considerata una delle strade più belle al mondo e vanta 92 chilometri di tornanti, ripide salite e discese: collega la Transilvania con la Muntenia, attraversando la catena montuosa più alta del paese, i Monti Fagaras. Chiamata anche ‘la follia di Ceausescu’ perché fatta costruire dal dittatore negli anni ’70 a discapito di molte vite umane, è aperta solo pochi mesi all’anno e, in diversi tratti, è possibile avvistare anche gli orsi bruni di cui la Romania è molto ricca.

Transfagarasan romania

Fonte: iStock

La strada panoramica Transfagarasan

Strada alpina del Grossglockner, Austria

Dal 1935 questa strada panoramica, tra le più belle d’Europa, offre emozioni e panorami spettacolari sul Grossglockner, la montagna più alta d’Austria. Dichiarata monumento nazionale nel 2015, vanta ben 36 tornanti che scavalcano la catena alpina degli Alti Tauri, nel cuore dell’omonimo parco nazionale. Lunga 48 chilometri, può essere vissuta in auto o in moto, ma non solo: anche chi va in bicicletta o preferisce camminare può fare esperienza di questa strada perché troverà 12 soste con allestimenti musealipercorsi naturapunti esplicativi scenografici belvedere.

Strada panoramica Alghero-Bosa, Sardegna

45 chilometri di strada litoranea vi porteranno alla scoperta di uno dei paesaggi più mozzafiato della Sardegna. Stiamo parlando della strada provinciale 105, che a metà diventa 49 e che unisce la città di Alghero al borgo dalle case color pastello di Bosa. Scogliere, mare e montagna si incontrano offrendo uno scenario unico che potrete ammirare dal finestrino della vostra auto, fermandovi nei diversi punti panoramici a bordo strada o parcheggiando nelle apposite aree di sosta, che vi permetteranno di accedere a calette nascoste e selvagge.

Route des Grandes Alpes, Francia

La regina delle Alpi Francesi, lunga e impegnativa che, con i suoi 700 chilometri, attraversa 16 valichi, colli e passi della Francia. La Route des Grandes Alpes inizia da Thonon-les-Bains e arriva a Mentone e può essere percorsa solo in determinati periodi dell’anno, ossia tra maggio/giugno e ottobre perché d’inverno i passi di montagna restano chiusi. Alcuni dei tratti più belli da percorrere sono sicuramente il Col de la Colombière, frequentato anche dal Tour de France, il Col des Aravis e il Colle dell’Iseran, definito il valico asfaltato più alto d’Europa.

Route des Grandes Alpes in Francia

Fonte: iStock

Camper sulla Route des Grandes Alpes

Wild Atlantic Way, Irlanda

La strada più lunga e spettacolare d’Europa è sicuramente la Wild Atlantic Way che, con i suoi 2500 chilometri, percorre l’intera costa ovest dell’Irlanda. Guidare su questa strada significa regalarsi dei paesaggi unici tra imponenti scogliere, porticcioli, spiagge di sabbia bianca, insenature profonde e villaggi pittoreschi. Qui, la bellezza irlandese può essere ammirata in tutto il suo splendore selvaggio, ma anche attraverso le sue contee. La Wild Atlantic Way, infatti, passa da Cork, Kerry, Clare, Galway, Mayo, Sligo, Leitrim e Donegal.

Adriatic Highway, Croazia

Per chi è alla ricerca di un viaggio on the road tra paesaggi costieri mozzafiato, non può perdersi una delle strade panoramiche più belle della Croazia: l’Adriatic Highway. Un tempo conosciuta come strada costiera jugoslava, è considerata una delle tappe preferite sia dagli amanti della natura che dagli automobilisti o motociclisti in cerca di avventura. Lunga 600 chilometri, attraversa Rijeka e Dubrovnik, passando per Spalato: guidando su questa strada potrete ammirare sia i paesaggi montuosi offerti dalla catena del Velebit che il mare, ossia l’Adriatico. Tappe da non perdere lungo questo itinerario sono anche le varie cittadine dove respirare un’atmosfera croata autentica.

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L’avventura in bicicletta da vivere quest’anno: la Trans Dinarica

Concedersi una vacanza su due ruote offre l’opportunità di godersi splendidi panorami a ritmo lento e di vivere a pieno contatto con il territorio. E, anche se l’Europa pullula già di innumerevoli itinerari per i ciclisti, il 31 luglio 2024 ne è stato inaugurato uno a dir poco spettacolare.

Si tratta della Trans Dinarica, che percorre ben 5.000 chilometri e include circa 100 tappe differenti.

La prima rotta che collega tutti i Paesi dei Balcani occidentali

La Trans Dinarica è la prima e unica rotta che collega tutti e sette i Paesi dei Balcani occidentali, vale a dire Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Kosovo, Serbia e Slovenia, e attraversa parchi nazionali, foreste, villaggi dell’entroterra, siti UNESCO, tranquille strade asfaltate, piste ciclabili e la costa adriatica.

Adatta ai cicloturisti di ogni livello, è il top per chi ama davvero andare in bici e, al contempo, conoscere da vicino le tradizioni musicali, culturali, storiche e culinarie dei luoghi visitati.

Inoltre, incoraggia gli operatori di viaggio locali a sviluppare tour e iniziative attorno a essa, diventando così un “motore turistico” a livello regionale e fornendo ai viaggiatori un modo nuovo, responsabile e sostenibile di abbracciare i Balcani occidentali.

Gli itinerari migliori

Per godervi al meglio l’esperienza lungo la Trans Dinarica, ecco alcuni degli itinerari suggeriti.

Da Most na Soči in Slovenia a Rijeka in Croazia

Prendete il treno dalla capitale slovena Lubiana e poi iniziate il percorso dal punto più a nord della Trans Dinarica, nella città di Most na Soči.

Dall’ombra delle Alpi Giulie e alla confluenza dei fiumi Idrijca e Isonzo, pedalerete verso sud attraversando la Slovenia e il suo paesaggio ricoperto di vigneti, la regione del Carso e oltre il confine croato fino alla città adriatica di Rijeka.

Da Most na Soči in Slovenia a Sarajevo in Bosnia ed Erzegovina

Sempre da Most na Soči in Slovenia, potrete iniziare un epico giro di tre Paesi in 19 tappe.

Pedalate dapprima lungo il fiume Isonzo in Slovenia, con vista sull’Adriatico alle pendici dei monti Velebit.

Il percorso attraversa la Croazia oltre il Monte Dinara, prima di entrare in Bosnia ed Erzegovina. Godetevi i villaggi ospitali e i paesaggi montani da fotografare lungo la strada per la capitale Sarajevo.

Da Split in Croazia a Podgorica in Montenegro

Iniziate dalla costa adriatica della Croazia a Spalato e pedalate fino al confine con la Bosnia ed Erzegovina, dove oltrepasserete l’incantevole città di Livno, nota per i cavalli selvaggi e l’ottimo formaggio.

La strada svolta a sud verso Mostar e il suo famoso ponte, Patrimonio UNESCO, e poi prosegue verso il fiume Tara con la seconda gola più profonda del mondo, al confine tra Bosnia-Erzegovina e Montenegro.

La Trans Dinarica conduce i ciclisti al cospetto del Parco Nazionale del Durmitor, anch’esso inserito nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, prima di percorrere le Alpi Dinariche fino alla capitale montenegrina di Podgorica.

Da Tirana in Albania a Ohrid in Nord Macedonia

Partite da Tirana e dirigetevi a nord-ovest, attorno al Lago di Scutari e tra le favolose Alpi Albiane, dove maestose cime scoscese fanno da sfondo.

Dopo aver lambito fiumi e villaggi, la Trans Dinarica si dirige verso sud-est lasciando le Alpi Dinariche per raggiungere le pendici dei Monti Sharr, paralleli al confine con la Macedonia del Nord.

Il percorso supera quindi il confine e si snoda lungo la sponda settentrionale del Lago di Ohrid, elencato come meraviglia naturale e culturale nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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6 nuovi Cammini Religiosi italiani designati dal Mitur

Il Catalogo dei Cammini religiosi italiani si arricchisce con l’ingresso di sei nuovi itinerari, a conferma del crescente interesse per un turismo lento, consapevole e sostenibile.

Tra le new entry ecco la Via Francesca della Sambuca, che collega Pistoia e Bologna, la Via Micaelica Molisana, il Cammino Montiano nella Provincia di Monza e Brianza, l’Iter Suasanum nelle Marche, il Cammino dei Florensi in Calabria e il Cammino sulle orme di San Giovanni eremita.

Ed è così che il Catalogo digitale del Ministero del Turismo raggiunge un totale di 107 percorsi, un’opportunità unica per esplorare l’Italia da Nord a Sud percorrendo sentieri spirituali che uniscono fede, cultura e natura.

La Via Francesca della Sambuca, da Bologna alla “Piccola Santiago”

La Via Francesca della Sambuca è un suggestivo cammino che unisce Pistoia e Bologna, entrambe legate alla venerazione di San Jacopo, il patrono dei pellegrini: infatti, nel 1144, Pistoia divenne un’importante meta di pellegrinaggio quando il Vescovo Atto ricevette una reliquia dell’Apostolo da Compostela, guadagnandosi il titolo di “Minor Santiago“, ovvero “Piccola Santiago”.

Il percorso rappresentava, quindi, una variante della Via Francigena che, passando per Pistoia, da Bologna arrivava a Fucecchio. Da qui, il nome “francesca“, in quanto parte delle antiche vie francigene che dalla Francia conducevano a Roma. La Via Francesca della Sambuca rappresentava un naturale passaggio a ovest di Bologna e, proseguendo verso Lucca, offriva un agevole accesso al Tirreno e alla meta finale di Santiago de Compostela.

Chi la intraprende oggi, si trova al cospetto dei paesaggi selvaggi e rigogliosi degli Appennini, accompagnati dal costante scorrere dell’acqua dei fiumi Reno e Limentra di Sambuca. Lungo il tragitto, splendide pievi, antichi ospitali per pellegrini e strade lastricate raccontano la millenaria storia di questa via, frequentata sin dall’epoca etrusca e, in tal modo, arricchita da opere architettoniche, borghi d’arte e, soprattutto, dalle indelebili tracce del culto jacopeo, che tutt’ora unisce i popoli d’Europa in un simbolico pellegrinaggio verso Santiago.

Le tappe sono:

  • Bologna – Marzabotto (29 km)
  • Marzabotto – Riola (23,2 km)
  • Riola – Sambuca (18,3 km)
  • Sambuca – Pistoia (25,7 km)

La Via Micaelica Molisana, l’antico cammino

La Via Micaelica, o Via dell’Angelo, è un percorso spirituale che va da Roma al Santuario di Monte Sant’Angelo, nel Gargano, (uno dei più antichi e venerati luoghi di culto cristiano in Europa) e ha rappresentato una fondamentale arteria di collegamento tra il Mediterraneo orientale e Roma fin dall’epoca romana.

Segue principalmente il tracciato della Via Latina (più comunemente nota come Casilina) o della Via Appia fino a Capua, per poi proseguire lungo la Via Appia Traiana. Tali vie consolari erano essenziali per il collegamento tra Roma e il Sud Italia, e nonostante la decadenza seguita alla caduta dell’Impero, continuarono a essere utilizzate per scopi commerciali, civili, bellici e religiosi.

Durante il periodo delle Crociate (XI-XIII secolo), la Via Micaelica acquisì ulteriore importanza come rotta per gli eserciti crociati, volontari, pellegrini e uomini di chiesa che transitavano nell’Italia meridionale diretti verso la Terra Santa. Lungo il percorso, sorsero numerosi ordini cavallereschi e congregazioni ospitaliere.

Il Cammino Montiano, sul percorso del Beato

Il “Cammino Montiano” è l’occasione perfetta per dedicarsi al benessere fisico ma anche alla riflessione spirituale, seguendo le orme di una delle figure più importanti della Chiesa cattolica, il Beato Luigi Monti. Per quasi 16 chilometri, alternando tratti sterrati e asfaltati, parte da Bovisio Masciago, luogo di nascita del religioso, e giunge a Saronno, dove si trova l’istituto che egli fondò, diventato un importante centro di formazione professionale e attività mediche.

Il percorso sarà inaugurato entro luglio 2025, in occasione del bicentenario della nascita di Padre Monti e del Giubileo della Chiesa, e mira a proporre un’esperienza di “cammino lento” che, in circa quattro ore, sorprende i pellegrini con la bellezza del panorama dei parchi Groane e Lura.

Il progetto coinvolge una vasta rete di partner, tra cui la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (Cfic), due parchi regionali, e cinque comuni: Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate e Saronno, con la Provincia di Monza Brianza e la Provincia di Varese. Non si escludono ulteriori sviluppi, con possibili diramazioni verso altri luoghi significativi della vita del Beato Monti, come Cantù, Erba, Desio e Rho.

L’Iter Suasanum, alle radici del Cristianesimo

L’Iter Suasanum è un cammino pensato per garantire l’accessibilità universale, cosicché tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni, abbiano la possibilità di fruire appieno di luoghi, infrastrutture e servizi. Il progetto nasce in risposta all’anno giubilare e vede il coinvolgimento dell’intera comunità ecclesiale della Diocesi di Senigallia, delle amministrazioni comunali di Castelleone di Suasa, Corinaldo e Mondolfo, e di vari enti del terzo settore e associazioni imprenditoriali.

L’itinerario segue il corso del fiume Cesano per un viaggio attraverso secoli di storia. Non si tratta soltanto di un percorso di fede, bensì di una full immersion nell’antica storia della regione: l’Iter Suasanum tocca luoghi legati ai Piceni, come la tomba del principe Piceno di Corinaldo e la stele picena di Mondolfo, e ai Galli, con il guerriero gallico di Mondolfo. La tarda romanità bizantina si svela, invece, nel borgo di Mondolfo, che conserva ancora la struttura urbana di Cardo e Decumano.

L’itinerario include inoltre la visita all’antica Città Romana di Suasa, e due importanti siti del VI secolo: l’Abbazia di San Gervasio con la stazione di posta di Ad Pirum Filumeni, e la Chiesa di Santa Maria in Portuno.

Il Cammino dei Florensi, tra spiritualità e natura

Un affascinante itinerario spirituale e storico che si snoda tra i fitti boschi del Parco Nazionale della Sila, ai piedi del Monte Reventino, tra le province di Catanzaro e Cosenza e che permette di seguire le tracce di uno dei filosofi e teologi più influenti del Medioevo, Gioacchino da Fiore, abate e mistico, nato a Celico nel 1130 e morto a Pietrafitta nel 1202.

Il cammino, inaugurato nel 2008 grazie all’Associazione “Cammino di Gioacchino da Fiore”, ne ripercorre i passi collegando simbolicamente il Castello Normanno-Svevo di Lamezia Terme, dove Gioacchino ricevette i possedimenti silani da Costanza d’Altavilla, all’Abbazia di San Giovanni in Fiore, che lui stesso fondò.

Le tappe sono:

  • Dal Bastione di Malta, nei pressi della costa di Sant’Eufemia (CZ), si attraversa la città di Lamezia Terme fino a raggiungere il Passo d’Acquavona, a 1000 metri sul livello del mare;
  • Si scende nelle valli dei fiumi Amato e Corace, passando per Decollatura, fino ai ruderi dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo nel territorio di Carlopoli (CZ), luogo caro a Gioacchino dove visse per molti anni;
  • Dopo i Comuni di Bianchi (CS) e Parenti (CS), si supera il bacino del fiume Savuto e si arriva alle porte del Parco Nazionale della Sila, in località Caporosa;
  • Si raggiunge la sponda sud del Lago Arvo (CS), dove è possibile fermarsi presso il camping omonimo;
  • L’ultima tappa porta da Lorica (CS) all’Abbazia di San Giovanni in Fiore, passando per i resti dell’antico monastero di Iure Vetere, sito di grande importanza per l’ordine florense fondato dall’abate.

Il Cammino sulle orme di San Giovanni eremita,

Infine, il progetto di valorizzazione “Vivi i percorsi di San Giovanni Eremita” si pone come una lodevole iniziativa per lo sviluppo dell’identità culturale e religiosa della Valle del Fortore, con un’attenzione particolare al Comune di Tufara (Campobasso).

L’obiettivo principale è duplice: da un lato, mira a rafforzare il senso di appartenenza e l’identità della comunità locale nei confronti dei propri luoghi; dall’altro, intende promuovere il ricco patrimonio culturale, naturalistico e religioso del territorio, per un turismo sostenibile che sappia far conoscere anche gli aspetti meno noti del Molise.

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In viaggio dal Brennero alla Sicilia con i treni regionali

Scrittore di viaggi e già autore di un altro libro dedicato agli itinerari ferroviari turistici italiani, “Binari. Racconti di viaggi e di treni sulle ferrovie minori italiane”, Fabio Bertino ha da poco pubblicato tramite piattaforma di selfpublishing “Italia ad altra velocità. In viaggio dal Brennero alla Sicilia con i treni regionali”. Una passione, la sua, per i treni e per quelle tratte lente e poco conosciute che permettono non soltanto un’esperienza di viaggio alla portata di tutti, ma di scoprire il nostro territorio nei minimi dettagli e nelle migliaia di sue sfaccettature.

Il suo ultimo libro, una guida ricca di racconti, di esperienze, di consigli autobiografici, descrive un’Italia autentica, lontana dalle rotte turistiche più battute, tra borghi, paesaggi e tanti tesori nascosti, perfetta per chi è sempre alla ricerca di nuove esperienze e di itinerari fuori rotta.

Perché hai sentito il bisogno di scrivere questo libro?

I viaggi in treno sono una mia passione da sempre. Ho avuto la fortuna di percorrere le “grandi” linee, dalla Transiberiana alla Transmongolica, dalla Tazara in Africa al Ghan in Australia, ma vivendo in uno dei Paesi con la rete ferroviaria più estesa al mondo (pensa che siamo il quarto Stato per densità ferroviaria per chilometro quadrato, prima di Stati Uniti, Russia, India e così via) non potevo non approfittarne! In particolare, ho deciso di dedicarmi alle linee regionali perché le trovo il modo più affascinante per andare alla scoperta dell’infinita varietà delle bellezze della provincia italiana, condividendo questa esperienza con le migliaia di persone che ogni giorno, per un motivo o per un altro, salgono su un vagone.

Tre anni fa, in un mio libro precedente, ho raccontato una serie di itinerari sulle ferrovie “minori” più conosciute ed amate (dalla Cuneo-Ventimiglia alla Circumetnea), percorrendo quindi l’Italia un po’ a macchia di leopardo. E, proprio in quell’occasione, è nata la voglia di un viaggio più ampio ed ambizioso, che mi portasse ad attraversare tutta la penisola, dalla stazione più a Nord a quella più a Sud, dalle Alpi allo Ionio, dall’Adriatico al Tirreno, dalle città ai piccoli paesi. E così… ecco “Italia ad altra velocità”.

“Preparatevi ad un viaggio straordinario. Non un viaggio qualunque, ma un’avventura che vi porterà a scoprire l’anima autentica dell’Italia” (Fabio Bertino)

Dei tanti itinerari che hai descritto, quale metteresti al primo posto e perché?

Domanda difficilissima, proprio perché attraversando l’Italia intera ciò che più mi ha colpito è la sua favolosa ricchezza. Lasciamene indicare due, non perché più belli ma perché sono uno a Nord e l’altro a Sud e quindi ricomprendono idealmente nel mezzo anche gli altri. Il primo è il Rovigo-Chioggia, perché porta alla scoperta di quella meravigliosa “terra d’acqua”, la terra dei gradi fiumi che nel libro ho definito la “Mesopotamia d’Italia”; e perché Chioggia esprime bene quel che ti accennavo sulle bellezze della provincia italiana.

Un luogo splendido, che ovunque sarebbe fra le attrattive principali dell’intero Paese, ma in Italia abbiamo tali capolavori assoluti (in questo caso Venezia) che in un certo senso mettono un po’ in ombra qualunque altra località. Il secondo è, invece, la linea che lungo la costa orientale della Sicilia porta fino a Pozzallo. In particolare, la tratta Catania-Siracusa-Pozzallo, semplicemente perché lungo l’intero tragitto tutto ciò che si incontra è pura meraviglia, dal mondo di lava di Catania e delle Aci a quello di luce del barocco siciliano delle province di Siracusa e di Ragusa.

Quale itinerario consiglieresti per chi ha un solo giorno?

Per un giorno suggerirei la Napoli-Portici, anche perché è stata la prima ferrovia d’Italia e in assoluto una delle prime al mondo. Perché si parte dalla favolosa densità di umanità, storia, architettura, cibo ecc. del Capoluogo campano e, sempre accompagnati dal Golfo di Napoli, si arriva in pochi minuti a Pietrarsa, dove si può dedicare parte della mattinata al Museo Nazionale Ferroviario, talmente bello e talmente ben organizzato da riuscire ad affascinare anche chi non è particolarmente appassionato di treni e viaggi in treno, per trascorrere poi il resto della giornata agli scavi archeologici di Ercolano, che non hanno bisogno di presentazioni. Davvero una giornata densa di emozioni e scoperte.

Per chi può dedicargli un weekend, invece?

Per un weekend, per uscire un po’ dagli itinerari più battuti, penso invece ad un breve tratto della ferrovia Adriatica. Di nuovo accompagnati dall’azzurro del mare, si può trascorrere una mezza giornata a Termoli, un piccolo gioiello che si è rivelata una delle scoperte più piacevoli di tutto il mio viaggio, dedicare poi un paio d’ore al paese di Campomarino (l’unica altra fermata in territorio molisano), uno dei quattro paesi molisani di tradizione arbereshe (gli italo-albanesi stabilitisi qui nel XV secolo) con la sua storia e i suoi bellissimi murales che raccontano, appunto, le tradizioni di questa comunità, per finire a Foggia, forse meno nota come meta turistica rispetto ad altre località pugliesi, ma che merita assolutamente una visita.

E per chi ha più tempo a disposizione?

Con più tempo c’è, invece, l’imbarazzo della scelta. Da Bolzano a Trento si godono tutte le bellezze e i paesaggi dell’Alto Adige e del Trentino, da Bolzano a Vipiteno, da Bressanone a Salorno a Trento; con la Terontola-Foligno si attraversa il cuore d’Italia, dal Trasimeno a Perugia, ad Assisi, a Spello fino a Foligno dove (il perché lo racconto nel libro) ci si trova letteralmente “al centro del mondo“; percorrere la costa tirrenica della Calabria in treno, dove ancora una volta i binari corrono di fianco al mare, significa rimanere senza parole per la bellezza continua di quel che scorre dal finestrino; della Catania-Siracusa-Pozzallo ti ho già detto, e così via.

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Fonte: IDM Südtirol Alto Adige – @Manuel Ferrigato

Viaggio in treno in Alto Adige

Il tuo non è solo un viaggio in treno, ma anche l’esplorazione del territorio che attraversi.
Quali consigli ti senti di dare a chi legge il tuo libro?

Il consiglio è quello di approfittare in pieno del fatto di muoversi su un mezzo “lento” e, anzi, di fare di questo aspetto il punto di forza del proprio viaggio. C’è così tanto da vedere e da scoprire, e troppo spesso muovendoci solo fra le località più famose e frequentate sfioriamo meraviglie assolute, località affascinanti, piccole perle, e non ce ne accorgiamo neppure.

Oltre ai pregi, quali sono i difetti di viaggiare sui treni di cui hai scritto?

Riguardo ai pregi, credo che quel che penso al riguardo traspaia già da quanto ti ho raccontato finora. I difetti sono quelli noti: i ritardi, a volte l’affollamento e così via (lo so bene perché sono stato anche pendolare per quindici anni). Purtroppo, le linee regionali non sono valorizzate quanto si dovrebbe, e risentono quindi di questa scarsa attenzione. Però per me il viaggio in treno mantiene il suo fascino unico. Non solo quello romantico dei velluti dell’Orient Express o delle foreste senza fine della Transiberiana. Ma anche un fascino più concreto e reale, quello delle esperienze più vere ed autentiche di un viaggio.

Come lo stesso autore ricorda nella prfazione, questo libro non è solo un diario di viaggio, ma un invito a guardare con occhi nuovi il nostro Paese. Se siete viaggitori curiosi, non potete non farvi intrigare da questa lettura.

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Crociere da sogno, gli itinerari dei nuovi Grand Voyages

Regent Seven Seas Cruises, compagnia di crociere ultra-lusso, ha svelato la collezione di crociere per la stagione 2026-2027, che include ben 173 nuovi itinerari che toccano alcune delle destinazioni più affascinanti del mondo nei cinque continenti.

I nuovi Grand Voyages

Oltre alla spettacolare Crociera Giro del Mondo 2027 di 140 notti, la novità della programmazione sono 4 nuovi Grand Voyages, di durata variabile dai 60 agli 82 giorni di navigazione, a bordo delle navi più prestigiose della flotta, lungo straordinari itinerari che toccano diversi continenti e sono un omaggio alle epiche esplorazioni di un tempo.

La prima a salpare, il 29 giugno 2026, sarà la Grand Arctic Adventure, 82 giorni di navigazione a bordo della Seven Seas Mariner, da New York a Barcellona, in Spagna, con scali in Groenlandia, Islanda, Scandinavia e in numerosi porti del Mare del Nord. Il 20 ottobre 2026, Seven Seas Explorer partirà da Tokyo, in Giappone, per la Grand Asia Exploration, che la porterà a Sydney, in Australia, dopo 60 giorni di viaggio sulle rotte più suggestive d’Oriente e Australia.

Grand Continental Sojourn in partenza il 9 novembre 2026 da Barcellona, in Spagna, a bordo di Seven Seas Navigator è una traversata epica di 82 giorni, che dopo aver circumnavigato l’Africa, solcato l’Oceano Indiano e fatto scalo nei principali porti del Sud-Est asiatico, giunge a Sydney, in Australia.

Indian Ocean Odyssey è invece la crociera che partirà a bordo di Seven Seas Voyager il 1° febbraio 2027 da Città del Capo, in Sud Africa, per raggiungere Barcellona, in Spagna, dopo 62 giorni di navigazione attraverso gli arcipelaghi da sogno dell’Oceano Indiano, il Golfo Persico, il Mar Rosso e il Mediterraneo.

“La nostra Collezione Crociere 2026-2027 presenta un’incredibile gamma di rotte per offrire ai viaggiatori di lusso l’opportunità di immergersi in nuove culture, acquisire nuove prospettive e creare ricordi indimenticabili attraversando migliaia di miglia nautiche”, ha affermato Andrea DeMarco, Presidente di Regent Seven Seas Cruises.

“Che si tratti di trascorrere 7 giorni, 7 settimane o più a bordo, i nostri ospiti potranno solcare i mari godendo dei più alti standard di servizio personalizzato e della più completa lista di servizi inclusi di qualsiasi compagnia di crociere ultra-lusso, dalle spaziose suite alle escursioni a terra illimitate, dai raffinati ristoranti di specialità alle bevande premium”.

Servizio ultra-lusso a bordo

Oltre a tutto quanto è compreso nel pacchetto “The Most Inclusive Luxury Experience®”, gli ospiti dei Grand Voyage riceveranno anche una serie di servizi su misura: pacchetto notte pre-crociera in hotel e cena, esperienze esclusive a terra, servizio bagagli porta a porta, servizio di lavanderia illimitato, credito telefonico per suite, consulenza medica a bordo e un omaggio commemorativo.

Con una capacità che varia tra 496 e un massimo di 850 ospiti, le spaziose ed eleganti navi della compagnia – Seven Seas Explorer, Seven Seas Grandeur, Seven Seas Mariner, Seven Seas Navigator, Seven Seas Splendor, Seven Seas Voyager e Seven Seas Prestige – la cui consegna è prevista per il 2026 – formano una delle flotte più esclusive al mondo. A bordo delle navi della compagnia, gli ospiti possono godere di sontuose sistemazioni in suite, quasi tutte con balcone privato, tra le più spaziose in mare, nonché di un servizio altamente personalizzato in tutte le aree pubbliche e negli ampi spazi esterni.

Inoltre, possono usufruire di escursioni a terra illimitate gratuite in ogni porto. Le tariffe crociere all-inclusive includono anche cucina gourmet nei numerosi ristoranti di specialità e nei luoghi di ristorazione all’aperto, vini e liquori pregiati, intrattenimento, accesso illimitato a internet, lavanderia gratuita con servizio di valletto, mance e pacchetti pre-crociera di una notte in hotel per gli ospiti che soggiornano in suite di livello Concierge e superiore.

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Parma e dintorni, dai colli alle eccellenze gastronomiche, gli itinerari top

L’Emilia Romagna è la Food Valley d’Italia per eccellenza, un territorio ricco di prelibatezze gastronomiche amate in tutto il mondo: stavolta vogliamo condurvi alla scoperta di Parma e delle sue colline, dove si produce il Prosciutto di Parma DOP. Sono luoghi meravigliosi, a partire dalla loro incredibile natura, ed è una vera esperienza esplorarli attraverso i sentieri del gusto. Ecco quali sono i migliori itinerari gastronomici da vivere.

Gli itinerari di Felino

La città di Parma è un capolavoro ricco di storia e arte, che merita sicuramente una visita. Ma sono i suoi dintorni, dove si producono alcune delle migliori eccellenze gastronomiche d’Italia, ad affascinare i turisti: paesaggi meravigliosi e bellezze storiche conquistano i visitatori, alla scoperta di un territorio che custodisce un patrimonio preziosissimo. Tra le esperienze da non perdere ci sono sicuramente gli itinerari di Felino, che hanno in comune il loro punto di partenza. Si tratta dell’antico borgo di Felino, con un incantevole castello medievale.

Il suo nome vi ricorderà sicuramente un salume prelibato, che in effetti ha origine proprio qui – oltre ovviamente al Prosciutto di Parma DOP, che viene prodotto in tutto l’areale. Vi si snodano tre sentieri molto suggestivi: il primo è il Percorso del Castello, un circuito ad anello di appena 6 km, che inizia nel centro storico del paese e affronta alcune tappe interessanti soprattutto dal punto di vista architettonico. C’è poi il Percorso del Gallo, anch’esso un anello di 11 km che, dal centro di Felino, si dirige verso sud attraversando boschi e prati rigogliosi. Infine il Percorso La Costa, il più panoramico: l’anello di 8 km si snoda tra le colline, da San Michele Tiorre a Barbiano.

L’Anello dei Poeti del Cinghio

Le colline che si dipanano attorno al borgo di Felino, nel cuore della Food Valley italiana, ospitano poi un altro itinerario molto affascinante, l’Anello dei Poeti del Cinghio: di recente inaugurazione, è un circuito ad anello di circa 12 km. Il suo nome deriva dal torrente Cinghio che attraversa questi territori, ma anche dai versi che alcuni poeti locali gli hanno dedicato. L’itinerario ha inizio presso la chiesa di San Michele Tiorre, da dove si sale verso Barbiano. La strada, attraversando boschi e natura incontaminata, incrocia la storica via Longobarda. Il luogo più suggestivo da ammirare è sicuramente la Forca del Cinghio, da cui poi si torna indietro.

La Via degli Scalpellini

Infine, un’altra opportunità imperdibile per scoprire il territorio consiste nel percorrere la Via degli Scalpellini, un percorso di appena 6 km che tuttavia affronta un’impervia salita (e un’altrettanto difficile discesa), per cui si rivela abbastanza impegnativo. Nato nel medioevo, il cammino veniva percorso dagli scalpellini per raggiungere le formazioni rocciose da cui potevano ricavare prezioso materiale di costruzione. Il sentiero, che si dipana tra i paesi di Chiastre e di Cassio, attraversa il torrente Baganza su un suggestivo ponte tibetano, quindi raggiunge i Salti del Diavolo. Si tratta di una formazione sedimentaria dell’età cretacica, che avrebbe avuto origine da una frana sottomarina. Per i più avventurosi, da Cassio ci si può unire alla via Francigena, per un’esperienza ancora più affascinante.

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Dublino Idee di Viaggio itinerari itinerari culturali Viaggi

Dublino a piedi, 6 zone da vedere: itinerari fai da te

Dublino è la vibrante capitale dell’Irlanda, una città che si presta meravigliosamente ad essere esplorata a piedi dai propri visitatori, di tutte le età. Si tratta di una città ricca di storia, cultura e fascino, ed offre un mix perfetto fra antichità e modernità nel Paese irlandese. Camminare per le strade della capitale significa scoprire angoli nascosti, vivere ed immergersi nell’atmosfera unica dei suoi quartieri ed immergersi nella quotidianità dei suoi abitanti. Ecco sei zone imperdibili di Dublino, per un itinerario fai da te per vivere al meglio la città e scoprire i suoi angoli più famosi a piedi.

Temple Bar: il cuore pulsante della vita notturna

Temple Bar è senza dubbio uno dei quartieri più famosi di Dublino. Con le sue stradine acciottolate, i pub storici e le gallerie d’arte, rappresenta il centro della vita culturale e notturna della città irlandese. Iniziare la passeggiata da qui è l’ideale, precisamente da Ha’penny Bridge, un pittoresco e affascinante ponte pedonale che collega le sponde del fiume Liffey. Da qui, è possibile immergersi nel dedalo di vie che compongono il quartiere di Temple Bar.

Passeggiando per il quartiere, inoltre, non si potrà fare a meno di notare l’iconico Temple Bar Pub, un luogo imperdibile per gli amanti della musica dal vivo e, soprattutto, dell’iconica birra Guinness. Per gli appassionati d’arte, fare una sosta alla Gallery of Photography e al National Photographic Archive, che ospitano mostre temporanee di fotografi irlandesi ed internazionali, può quasi ritenersi d’obbligo. Concludere la visita del quartiere con una cena in uno dei tanti ristoranti tipici della zona, dove poter gustare piatti della tradizione irlandese, sarà sicuramente il modo ideale per terminare la giornata.

Vista esterna del famoso The Temple Bar nel centro di Dublino, omonimo quartiere storico della capitale irlandese

Fonte: iStock

The Temple Bar nel centro di Dublino

Grafton Street e St. Stephen’s Green: shopping e relax nel cuore della città

Grafton Street è la via dello shopping per eccellenza della capitale d’Irlanda. Si tratta di una vivace strada pedonale, costellata da diversi negozi di moda, grandi magazzini e boutique di lusso, ma anche di numerosi artisti di strada che creano un’atmosfera allegra e dinamica, che accompagna i visitatori durante la passeggiata lungo la via.

Alla fine di Grafton Street, si trova il parco pubblico di St. Stephen’s Green, un luogo incantevole dove potersi rilassare dopo una giornata passata alla scoperta della città di Dublino. Questo spazio verde, risalente al diciassettesimo secolo, è il luogo ideale per una passeggiata tranquilla o un picnic. Tra i diversi laghetti, aiuole fiorite e statue commemorative, il parco di St. Stephen’s Green offre un’oasi di pace nel cuore della capitale irlandese.

Trinity College e il Book of Kells, per un tuffo nella storia

Il Trinity College è una delle istituzioni accademiche più prestigiose al mondo ed una tappa obbligata per chi visita la città di Dublino. Venne fondato nel 1592 e da allora, questo antico collegio universitario, ospita al suo interno il celebre Book of Kells, un manoscritto miniato risalente all’Ottocento d.C. e che rappresenta uno dei tesori più preziosi dell’Irlanda.

L’ingresso al campus universitario è libero, quindi è possibile passeggiare liberamente tra gli edifici storici ed i rigogliosi giardini che lo colorano. La visita alla Old Library, la vecchia libreria del Trinity Collegge, dove è esposto il Book of Kells, è a pagamento, ma vale assolutamente la pena non perdere la possibilità di osservare questo reperto storico così importante. Dopo aver ammirato il manoscritto, da non perdete l’occasione di esplorare la Long Room, una spettacolare sala di lettura che ospita oltre 200.000 volumi antichi.

Foto interna della Long Room, famosa sala lettura all'interno dell'antico Trinity College della città di Dublino

Fonte: iStock

Long Room, sala lettura all’interno del Trinity College

Il quartiere georgiano di Dublino: eleganza ed architettura

Per un tuffo nell’eleganza del diciottesimo secolo, bisogna dirigersi verso il quartiere georgiano di Dublino. Questa zona della città, caratterizzata da edifici storici in stile georgiano e con le tipiche porte colorate, è una delle più affascinanti della capitale. Per visitare questo quartiere a piedi, si consiglia di iniziare l’itinerario da Merrion Square, una piazza circondata da splendide case georgiane.

Passeggiando per le vie del quartiere, non si deve perdere l’occasione di visitare la National Gallery of Ireland, uno dei musei più famosi della città di Dublino e che ospita una vasta collezione di opere d’arte europee ed irlandesi. L’itinerario continua verso Fitzwilliam Square, un’altra piazza georgiana perfettamente conservata, e dalla quale godere di una vista delle eleganti facciate delle case storiche. Per gli appassionati di storia e letteratura, non può mancare una sosta alla casa natale di Oscar Wilde, situata proprio a Merrion Square.

Il quartiere dei Docklands: modernità ed innovazione

Il quartiere dei Docklands rappresenta il volto moderno ed innovativo della città di Dublino. Questa zona, che un tempo fu un’area portuale in decadenza, è stata completamente riqualificata negli ultimi decenni ed oggi ospita grattacieli, uffici di grandi aziende tecnologiche e spazi culturali contemporanei, che si possono facilmente visitare a piedi. Il tour parte dai Grand Canal Docks, dove poter ammirare l’architettura moderna durante una lunga e piacevole passeggiata lungo il canale.

In questo quartiere è possibile visitare anche il Bord Gáis Energy Theatre, un imponente teatro che ospita spettacoli internazionali di teatro e musica, famoso in tutto il Paese. Per gli amanti di scienza e tecnologia, da non perdere il Science Gallery, un museo interattivo che esplora le connessioni tra scienza, arte e design, adatto a tutti.

Phoenix Park: natura e tranquillità

Phoenix Park è uno dei parchi urbani più grandi d’Europa. Si tratta di un vero e proprio polmone verde per la città di Dublino. Questo vasto spazio verde offre numerose ai visitatori per passeggiate, picnic e attività all’aria aperta. All’interno del parco, sarà possibile trovare anche attrazioni come lo Zoo di Dublino e la residenza presidenziale Áras an Uachtaráin.

In questo quartiere, si può partire per un tour a piedi dal Phoenix Monument, un obelisco situato nel cuore del parco cittadino. Da qui, sarà possibile seguire uno dei tanti sentieri che attraversano il parco, immergendosi nella natura ed osservando daini e scoiattoli. Per gli amanti della storia e della cultura irlandese, a Phoenix Park si può visitare Magazine Fort, una fortezza del diciottesimo secolo situata al suo interno.

Dublino è una città unica, che si può visitare a piedi, permettendo ai visitatori di scoprire ogni suo angolo nascosto e di vivere appieno la sua atmosfera. Da Temple Bar con la sua vivace vita notturna, al tranquillo Phoenix Park, passando per il prestigioso Trinity College e i moderni Docklands, ogni quartiere offre qualcosa di speciale. Organizzare un itinerario fai da te è semplice e permetterà di muoversi a vostro ritmo, assaporando ogni istante di questa affascinante città. Buon viaggio e buona scoperta di Dublino!

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Asia crociere Giappone itinerari Notizie Viaggi

Svelati gli itinerari di due nuove fantastiche crociere in Asia e Giappone

Due itinerari nuovi di zecca, interamente dedicati all’Asia, vanno ad arricchire il calendario di Costa Crociere nell’inverno 2025/26. Quando Costa Serena navigherà sui mari d’Oriente offrendo la possibilità di esplorare alcune delle più suggestive destinazioni asiatiche, godendo a bordo del massimo comfort e della rinomata ospitalità della compagnia battente bandiera italiana.

Crociere alla scoperta del Giappone e del Sud-Est asiatico

Il primo itinerario, della durata di 15 giorni, conduce alla scoperta del Giappone, un paese dalle tradizioni millenarie, dove ci sarà la possibilità di visitare templi antichi, rigogliosi giardini zen, ma anche città modernissime. Un viaggio emozionante che da Hong Kong, moderna metropoli affacciata su una delle baie più spettacolari del mondo, si dirige dapprima verso Keelung, un porto marittimo nel nord di Taiwan noto per la sua interessante cultura locale, per poi fare rotta verso l’arcipelago giapponese.

Qui la prima tappa è a Naha, la capitale dell’isola di Okinawa, dove si è accolti da spiagge di sabbia bianca e dalla ricca cultura Ryukyu; è poi la volta di Kagoshima, sulla punta meridionale dell’isola vulcanica di Kyushu, da cui si raggiunge Tokyo, la capitale del Giappone, un mix sorprendente di cultura moderna e antiche tradizioni, strade affollate e templi silenziosi. Lo scalo successivo è a Kobe, famosa per il suo porto storico, la carne pregiata e la bellezza naturale, da cui si prosegue per Nagasaki, metropoli dalla storia toccante, legata alla devastazione della bomba atomica. Un ultimo scalo a Busan, dinamica città costiera della Corea del Sud con spiagge, templi e una vivace vita notturna, per poi fare ritorno a Hong Kong.

La seconda crociera, sempre di 15 giorni, è una vera immersione nell’affascinante cultura del Sud-Est asiatico, tra le risaie del Vietnam, i templi e le spiagge dorate della Thailandia, i grattacieli di Singapore, la natura rigogliosa delle Filippine, le moschee e il ricco artigianato del Brunei.

Si salpa da Hong Kong e l’itinerario comprende scali a Nha Trang e Phu My in Vietnam, Koh Samui in Thailandia, Singapore, Bandar Seri Begawan nel Brunei, dove è prevista una lunga sosta di 12 ore, Puerto Princesa nell’isola di Palawan nelle Filippine, e di nuovo Hong Kong.

Combinazioni e massima flessibilità

Le crociere in Giappone si effettueranno dal 21 novembre 2025 al 30 gennaio 2026, con partenze da Hong Kong e Tokyo, e si alterneranno con quelle nel Sud-Est asiatico, che invece partiranno da Hong Kong e Singapore. Per chi desidera un’esperienza più completa, è possibile combinare i due itinerari in un’unica vacanza di 28 notti, visitando tutte le 14 destinazioni. Potrebbe essere un’idea per chiudere in bellezza il 2025 e iniziare alla grande il 2026.

Per chi invece ha meno tempo a disposizione, Costa Crociere offre la possibilità di prenotare anche una sola settimana di uno dei due itinerari. Inoltre, è possibile estendere il proprio soggiorno in ogni città scegliendo voli aerei in base alle proprie preferenze, indipendentemente da quelli stabiliti per la crociera. Massima flessibilità garantita anche grazie alla formula “fly&cruise” che include voli aerei da Milano e Roma direttamente verso il porto d’imbarco.

Costa Serena rinnovata

Soprannominata la Nave degli Dei, in quanto il design degli interni è ispirato ai temi della mitologia classica, Costa Serena è una nave battente bandiera italiana che può ospitare fino a 3800 ospiti. Dispone di un totale di 1500 cabine, disposte su 14 ponti passeggeri, dove si trovano anche centro benessere, palestra con vista sul mare, teatro, ristoranti, bar, 4 piscine, area shopping e miniclub per bambini e ragazzi. Prima di intraprendere queste nuove crociere in Giappone e nel Sud-Est asiatico, Costa Serena verrà sottoposta a importanti lavori di rinnovamento per offrire ai passeggeri un’esperienza a bordo ancora più confortevole.