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Dormire in un faro, su un’isola selvaggia e solitaria, con la tua dolce metà

Le coppie che amano vivere e condividere esperienze uniche e straordinarie sanno bene che c’è sempre un buon motivo per organizzare un nuovo viaggio, sia che si tratti di un’avventura adrenalinica o di una vacanza da Mille e una notte. Certo è che con la primavera alle porte, una fuga d’amore è proprio quello che serve a tutti quelli che viaggiano in coppia.

Se siete alla ricerca di una nuova avventura da vivere con la vostra dolce metà, magari proprio in occasione della bella stagione, l’avete trovata. Si tratta di un alloggio unico, e uguale a nessun altro, che vi permetterà di realizzare un sogno, quello di dormire in un faro su un’isola selvaggia e solitaria.

Vi farà piacere sapere che, per vivere questa esperienza, non dovrete volare dall’altra parte del mondo perché questa struttura si trova in Italia e più precisamente al largo delle coste toscane. È qui, che in coppia, potrete vivere la vostra favola italiana.

Fuga romantica sull’isola di Formica Grande

Il nostro viaggio di oggi ci porta su un’isola selvaggia e solitaria, un lembo di terra di soli 6 ettari che si configura come la destinazione perfetta per chi sogna una fuga romantica lontano da tutto e da tutti. Uno spazio ideale che consente di vivere un sogno a occhi aperti per pochi giorni o per una settimana intera.

Ci troviamo sull’Isola di Formica Grande, uno dei tre isolotti rocciosi situati al largo del Parco Naturale della Maremma, dove la natura è assoluta protagonista. L’unico edificio qui, infatti, è un faro bianco che si erge solitario e si staglia contro l’azzurro del cielo e del mare. Un edificio inaugurato agli inizi del ‘900 dalla Marina Militare e restaurato ultimamente per consentire ai viaggiatori di vivere un’avventura unica nel suo genere.

Il faro, infatti, si è trasformato in una struttura ricettiva esclusiva che permette a tutti di accedere al lusso più ambito di sempre: quello di trascorrere del tempo a contatto con la natura più autentica e selvaggia.

L'iIsola delle Formiche col suo faro

Fonte: iStock

L’iIsola delle Formiche col suo faro

Dormire in un faro: l’esperienza da sogno in Italia

Un’isola solitaria e disabitata con un faro a propria disposizione e con uno staff invisibile che prepara pasti, aperitivi al tramonto e organizza gite in barca: se questo è il vostro sogno, allora, è arrivato il momento di realizzarlo, e di farlo in Italia.

Il Faro delle Formiche, che prende il nome dall’isola che lo ospita, dispone soltanto di due suite che possono accogliere fino a 4 ospiti. Ideale, quindi, per coppie che vogliono lasciarsi alle spalle il caos della città e gli impegni quotidiani per immergersi nel relax e nella grande bellezza.

L’edificio, infatti, ospita una terrazza dalla quale è possibile ammirare il mare che si perde a vista d’occhio e che si fonde con l’orizzonte. Meravigliosi, poi, sono le albe, i tramonti e i cieli stellati tutti da osservare da questa posizione privilegiata. Relax, ma anche benessere: chi alloggia qui può godere della presenza di una fonte termale d’acqua calda che sgorga dalla roccia e che si raccoglie in una piscina naturale nella quale immergersi a ogni ora del giorno e della notte.

Se volete realizzare questo sogno, vi basterà raggiungere la provincia di Grosseto e da lì raggiungere l’isola in soli 40 minuti. Il periodo ideale, per organizzare una vacanza o anche solo un weekend al Faro delle Formiche, è quello che va da aprile a ottobre, condizioni meteo permettendo. Quale occasione migliore, se non quella della primavera, per organizzare una fuga d’amore in questo paradiso selvaggio italiano?

Faro delle Formiche

Fonte: Ufficio Stampa/Ph Lucio Rossi

Faro delle Formiche

 

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L’isola col faro che galleggia sul Mar Ionio

Il Salento è una destinazione incantevole che attira ogni anno i turisti di tutto il mondo per le sue coste mozzafiato, il mare cristallino e le spiagge sabbiose, il luogo l’ideale per gli amanti del sole e del mare.

Un vero scrigno di storia e cultura, tra uliveti secolari e masserie tradizionali, che nasconde tesori incredibili che aspettano solo di essere scoperti.

Le isole che costellano il territorio sono poche, ma tutte meritano senza dubbio di essere visitate. Il viaggio di oggi ci conduce sull’Isola di Sant’Andrea, una terra caratterizzata da una bellezza selvaggia e incontaminata. Qui è impossibile non rimanere incantati di fronte alle scogliere a picco sul mare, le acque turchesi e le grotte suggestive, una meta imperdibile per coloro che desiderano immergersi nella natura e scoprire la magia del Salento.

L’Isola di Sant’Andrea: un paradiso mediterraneo

L’Isola di Sant’Andrea, conosciuta anche come Isola di Gallipoli, sorge appena sopra il livello del mare, raggiungendo un’altitudine di poco più di tre metri, una caratteristica che la rende estremamente vulnerabile all’impeto delle onde e dei venti.

Quest’area protetta si estende per circa 50 ettari ed è una testimonianza della straordinaria ricchezza della biodiversità mediterranea.

Infatti, l’intera area fa parte del Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta della Suina, un luogo di grande rilevanza per la fauna, soprattutto per la nidificazione del Gabbiano Corso. Nonostante attualmente sia disabitata, l’isola è aperta alle visite e regala uno spettacolo mozzafiato da ogni prospettiva.

Una delle attrazioni più affascinanti è il suo imponente faro, un edificio che si erge maestoso e si lascia ammirare anche da lontano. Con la sua architettura distintiva e la sua storia secolare, rappresenta non solo un punto di riferimento, ma anche una testimonianza silenziosa del passato dell’isola.

Nel 1997, il Ministero della Difesa propose l’inserimento dell’Isola di Sant’Andrea nella lista dei beni da vendere a privati. Tuttavia, nel 2000, grazie alle azioni intraprese da associazioni e partiti politici, il Tribunale di Lecce emise una sospensione che ne vietava qualsiasi forma di vendita. Questo provvedimento legale sottolineò la consapevolezza del valore intrinseco e dell’importanza di conservare questo luogo unico. L’Isola di Sant’Andrea è diventato un bene invendibile, garantendo così la preservazione nel tempo e la sua bellezza naturale per le generazioni future.

Spiaggia Punta Pizzo Gallipoli

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Spiaggia Punta Pizzo, Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea, Gallipoli

Cosa fare sull’Isola di Sant’Andrea

L’Isola di Sant’Andrea offre una vasta gamma di attività e attrazioni per i visitatori che desiderano vivere un’esperienza all’insegna del relax, immersi completamente nella natura. Il suggerimento è quello di dedicare del tempo alle passeggiate lungo i sentieri panoramici alla scoperta della sua bellezza brulla e selvaggia.

Imperdibile è la salita fino alla cima del faro che permette di ammirare panorami emozionanti e godere di una vista privilegiata sulla bellezza dell’isola e delle sue acque cristalline.

Questa destinazione è anche un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. Il mare limpido invita, infatti, all’esplorazione della meravigliosa e variegata vita marina che anima questi fondali. Inoltre, è possibile sperimentare diverse attività acquatiche, come il kayak, il paddleboard e numerose escursioni in barca.

L’Isola di Sant’Andrea è un tesoro che merita di essere custodito e valorizzato, un luogo magico che lascia un’impronta indelebile nel cuore di chiunque lo visiti.

Isola Sant'Andrea al tramonto

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Isola di Sant’Andrea al tramonto, Gallipoli, Puglia
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Il viaggio mozzafiato che conduce al faro più alto d’Europa

Torri luminose che illuminano sentieri notturni, marini e terrestri, guardiani orgogliosi e solitari di paesaggi e territori selvaggi, custodi sempre vigili di storie, leggende e aneddoti. Questi sono i fari del mondo.

Funzionali e strategici, bellissimi e suggestivi, alcuni fari si sono trasformati col tempo in vere e proprie attrazioni turistiche senza eguali. Torri da incorniciare tra le istantanee più belle di un viaggio indimenticabile che caratterizzano in maniera univoca scenari straordinari che lasciano senza fiato.

Ed è proprio all’interno di uno di questi paesaggi che vogliamo portarvi oggi, lì dove svetta verso il cielo il faro più alto d’Europa che segna il confine tra la Manica e l’Atlantico. Benvenuti al cospetto del faro dell’Île Vierge, nel cuore azzurro della Bretagna.

Viaggio sull’Île Vierge

Esiste un luogo nel territorio di Finistère, che incanta e stupisce da sempre. Un piccolo isolotto immerso nel mare e incorniciato tra gli scogli e le rocce che affiorano dall’acqua, un luogo che incanta per il suo paesaggio solitario e selvaggio. È qui che è stato innalzato quello che è uno dei fari più suggestivi del mondo. È sempre qui che è possibile perdersi e immergersi all’interno di uno degli scenari più straordinari d’Europa

Ci troviamo in Bretagna, e più precisamente sull’Île Vierge. Questa piccola isola di appena 6 ettari, si trova a meno di due chilometri dalla costa nord occidentale della regione francese, proprio di fronte al villaggio di Lilia. È qui che è stato creato il faro di più alto di tutta Europa.

Con i suoi oltre 80 metri di altezza, il faro dell’dell’Île Vierge domina sull’intero scenario svolgendo la sua originaria funzione di guardiano. Ed è così bello che da secoli si è trasformato in una vera e propria attrazione turistica da raggiungere almeno una volta nella vita.

Il faro più alto d’Europa

Immersa tra la costa frastagliata e pericolosa della zona nord occidentale del Paese, Île Vierge è stata scelta per costruire quel faro che avrebbe illuminato l’intero tratto di mare.

La bellezza del paesaggio di questo luogo, però, era stata già scovata secoli prima quando, nel XV secolo, un gruppo di frati scelse di fondare proprio qui un convento. Il nome stesso dell’isola, sembra essere legato alla cappella dedicata alla Vergine qui costruita. Purtroppo però, a causa della scarsità di risorse dell’isola, i frati furono costretti a lasciarla.

Nel 1840 fu il governo francese ad acquistare l’isola e a costruire una grande torre in granito di 32 metri. Sul finire dello stesso secolo, le autorità decisero di costruire un nuovo faro senza abbattere la struttura preesistente, che si è poi trasformata nella residenza dei guardiani. I lavori terminarono nel 1902: nasceva così il faro più alto d’Europa. Quello del faro di Île Vierge è un primato che, fino a quel momento, era detenuto solo dalla Lanterna di Genova, conosciuta anche con il nome di Dominante dei mari.

Il faro può essere osservato anche dalla costa e restituisce un’immagine bellissima. L’Île Vierge, invece, può essere raggiunta via mare.

Salire sulla cima del faro dell’Île Vierge è una vera e propria esperienza sensoriale che incanta la vista e riscalda il cuore, perché è qui che si può ammirare uno dei panorami più selvaggi e incontaminati di tutta Europa. Per farlo occorre salire 365 gradini, ma la fatica viene ripagata da una vista sublime.

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AAA Cercasi guardiano del faro: come candidarsi al lavoro dei sogni

L’idea di lasciare tutto e cambiare vita è affiorata nella mente di tutti almeno una volta. C’è chi poi ha fatto i conti con la realtà e con la difficoltà oggettiva di un cambiamento così radicale mettendo questo sogno in un cassetto, e chi invece sente questo desiderio crescere ogni giorno di più.

Ma chi pensa che quella di ricominciare tutto da capo sia un’idea irrealizzabile si sbaglia perché perché nel mondo ci sono tantissime opportunità da cogliere per chi ha sete di avventura e di cambiamenti.

E se è una possibilità che state cercando, allora vi farà piacere sapere che sono state aperte le candidature per quello che ha tutte le carte in regola per essere il lavoro dei sogni: diventare un guardiano del faro nelle Highlands scozzesi  e lavorare solo 184 ore l’anno. Ecco l’offerta.

Diventare guardiano del faro nelle Highlands scozzesi

Se l’idea di lasciare la città, in maniera temporanea o permanente, per trasferirvi in un paradiso naturalistico vi affascina già da un po’ non potete assolutamente rinunciare a questa offerta.

Quello che si prospetta davanti a chi diventerà il prossimo guardiano del faro è uno spettacolo idilliaco, selvaggio e incontaminato che fa sognare. Ci troviamo, infatti, nelle splendide Highlands scozzesi, quel territorio caratterizzato da chilometri di spiagge dorate e coste frastagliate, da laghi che brillano sotto il sole, montagne maestose e natura lussureggiante, da paesaggi che lasciano senza fiato chilometro dopo chilometro.

Ed è proprio qui, in quella che è probabilmente l’area più bella e scenografica di tutta Europa, che è stata aperta la ricerca di guardiano del faro da parte del Northern Lighthouse Board. L’autorità generale dei fari della Scozia e dell’Isola di Man, sta cercando una persona in grado di occuparsi del controllo mensile dei fari automatizzati di Cape Wrath e Stoer Head nel Sutherland.

Il custode attuale, si legge sul Guardian, ha descritto questa occupazione come il lavoro dei sogni. Non solo per lo stipendio e le ore lavorative, ma sopratutto per la possibilità di immergersi in un paesaggio straordinariamente variegato e suggestivo che incanta e stupisce.

Come candidarsi al lavoro dei sogni

Se l’idea di trasferirvi nelle Highlands scozzesi e cambiare vita vi stuzzica, allora, dovete affrettarvi perché le candidature chiuderanno il 31 agosto 2022. Ma prima ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Il guardiano del faro dovrà svolgere ispezioni mensili per garantire il funzionamento dei due fari e dovrà occuparsi, su richiesta, anche di accompagnare i viaggiatori che giungono sul territorio in visita alla struttura.

L’impegno lavorativo non sarà quotidiano. Il candidato scelto, infatti, dovrà recarsi al faro di Stoer Head solo una volta al mese, per 8 ore, mentre dovrà raggiungere Cape Wrath, per la stessa quantità di tempo, nei mesi che vanno da aprile a settembre. Dovrà poi organizzare altre due visite a novembre e a febbraio per un totale di 184 ore all’anno.

Lo stipendio iniziale si aggira sui 2300 euro annui e il candidato scelto sarà seguito, in un primo periodo, da un tecnico preparato che si occuperà della sua formazione.

Il profilo delineato dal Northern Lighthouse Board, per ricoprire il ruolo, è una persona con una buona prestanza fisica e un’ottima istruzione generale. Deve altresì essere in possesso di una patente valida in Regno Unito.

Se pensate di poter soddisfare queste richieste, allora non vi resta che candidarvi sul sito del Northern Lighthouse Board. Non lasciatevi sfuggire questa opportunità, le candidature per i guardiani dei fari di solito vengono aperte solo ogni 5 o 10 anni.

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C’è una strada che puoi percorrere seguendo la luce dei fari

Sono tante le cose che ci spingono a metterci in viaggio e a raggiungere mete lontane o vicine. Sono le attrazioni iconiche del mondo, sono le culture e le tradizioni che non conosciamo e che non vediamo l’ora di toccare con mano. E poi, ancora, i paesaggi incontaminati, gli scenari da cartolina e quei patrimoni storici, culturali e paesaggistici che appartengono all’intera umanità.

E se è vero che la scelta di una destinazione segue inevitabilmente il volere del cuore e i gusti di ogni singolo viaggiatore, è altrettanto vero che tutti siamo mossi dallo stesso desiderio di vivere esperienze uniche e irripetibili.

Ed è proprio in una di queste esperienze che vogliamo accompagnarvi oggi, quella che ci porta lungo una strada che si percorre seguendo la luce dei fari, la stessa che conduce in alcuni dei luoghi più suggestivi e panoramici del mondo intero. Benvenuti sulla Route des Phares.

La Route des Phares

Il suo nome è Route des Phares, e tradotto letteralmente vuol dire la strada dei fari. Un nome tanto evocativo e suggestivo quanto calzante che ci introduce a quella che è una delle strade più belle del mondo.

Per scoprirla dobbiamo recarci in Bretagna, la penisola collinare del nord della Francia, conosciuta per la sua costa frastagliata, per le cittadine balneari e per tutti quei panorami da cartolina che si possono scoprire a ogni chilometro percorso.

Ogni anno, in questo luogo straordinario, migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il globo giungono per ammirare quelli che sono gli scorci panoramici più belli del mondo. Ma c’è un altro modo per scoprire quella che è una delle coste più straordinarie dell’intera Europa, ed è quello che ci porta sulla strada dei fari.

I guardiani solitari del mare e della costa, in questo tratto di strada che va da Brignogan e arriva fino a Brest, si trasformano in nuovi e inediti punti cardinali che accompagnano gli avventurieri in un viaggio alla scoperta di luoghi iconici, selvaggi e straordinari, illuminando di luce il loro percorso.

Pointe de Saint-Mathieu

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Pointe de Saint-Mathieu

Alla scoperta della costa bretone e dei suoi fari

Sono alti e maestosi, più piccoli e suggestivi, alcuni estremamente solitari. Ma tutti sono uniti nella stessa missione, quella di illuminare le coste e il sentiero dei viaggiatori.

I fari che si snodano lungo la selvaggia costa bretone sono tantissimi, basti pensare che qui è presente la più alta concentrazione di questi guardiani notturni. Ed è proprio a loro che è stato affidato il compito di illuminare il viaggio on the road che porta alla scoperta di questo luogo straordinario.

Sulla Route des Phares è possibile incontrare quelli che sono i fari più belli e suggestivi della Bretagna, e forse del mondo intero. La strada si snoda per circa 90 chilometri e conduce ad alcuni dei luoghi più incontaminati e iconici di tutto il territorio.

Alcuni di questi fari, quasi tutti, sono aperti al pubblico e consentono ai visitatori di salire in cima, dalla quale è possibile godere di un panorama mozzafiato. Tra i più belli e affascinanti troviamo quello di Saint Mathieu, che prende il nome dal promontorio sul quale è collocato. Solitario, maestoso e imponente, questo faro è circondato da scogliere frastagliate e altissime che creano uno scenario unico al mondo.

Tra i fari più scenografici di tutta la Bretagna troviamo il Petit Minou. Situato sulla costa settentrionale, a pochi chilometri da Brest, questo guardiano solitario posizionato a picco sul mare e collegato alla terra da un ponte di pietra, crea un panorama unico al mondo. Impossibile non innamorarsi.

C’è poi un faro, non lontano da Brignogan, che stupisce e incanta per la sua maestosità. Si tratta del Phare de l’Ile Vierge e, con i suoi 83 metri d’altezza, è il faro più alto d’Europa, ed è spettacolare.

Phare de l'Ile Vierge

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Phare de l’Ile Vierge
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L’isola dei fari e delle tempeste nell’Oceano Atlantico

C’è un luogo sospeso tra il mare e il cielo che è costantemente in balia di correnti spaventose e tempeste che sembrano presagire la fine del mondo. Temuto dai marinai e dagli uomini di mare, si trova nel bel mezzo del passaggio navale più frequentato al mondo e si fregia di una pessima reputazione causata della sua pericolosità.

Sono tante, infatti, le storie di naufragi, di morti, ma anche di salvataggi avventurosi. Uomini e donne che hanno messo a repentaglio la loro vita per salvare quella degli altri. Un esempio è Rose Heré che, all’inizio del Novecento, sentì le grida dei naufraghi della Vesper che si era schiantata contro gli scogli. Per questo si buttò tra le onde con una corda, riuscendo a tenere in vita di centinaia di persone.

Isola di Ouessant, dove si trova

Il posto in questione è la mistica Isola di Ouessant, un incredibile pezzo di terra posto a circa 30 chilometri al largo delle coste della Bretagna, in Francia. È lunga circa 8 chilometri, per una larghezza massima che si aggira intorno ai 4, e attualmente la popolazione conta circa 800 abitanti.

Un luogo che presenta una curiosa forma che sembra assomigliare a un granchio, le cui chele corrispondono alle due penisole presenti sul suo versante occidentale. Tra l’Isola di Ouessant e la Bretagna scorre il Mar d’Iroise, da sempre considerato uno dei passaggi più pericolosi al mondo. Non a caso, pare esserci un numero impressionante di relitti, ma anche tantissimi fari che circondano l’Isola, molti dei quali antichi di secoli, e che fungono da segnali per aiutare i navigatori.

ouessant cosa vedere

Un angolo di Ouessant

Ouessant, cosa vedere

C’è un unico villaggio che arricchisce gli angoli di Ouessant. Il suo nome è Lampaul e si trova adagiato su una piccola baia, protetta dai due promontori che corrispondono alle chele del granchio. Decisamente affascinante anche Penn ar Ru Meur, da dove è possibile godere di un suggestivo panorama verso Keller, un isolotto privato e inaccessibile ai visitatori, fatta eccezione per i mesi di luglio ed agosto.

Da qui si dirama anche un piccolo sentiero che conduce a Port de Yusin, un molo utilizzato soprattutto in estate. Proseguendo potreste scorgere il faro di Creac’h e un ripido e affascinante susseguirsi di rocce. Presente anche una lunga spiaggia ricoperta da scogli che affiorano esclusivamente durante la bassa marea.

Ouessant villaggio

La Chiesa nell’isola di Ouessant

Chi è in cerca di un luogo ancor più remoto e selvaggio dell’intera isola, può dirigersi verso Cadoran (o Kadoran), un aspro promontorio esposto per tre lati su ripide falesie, piccole gole rocciose e uno strettissimo canale di pochi metri che separa il promontorio da un un minuscolo isolotto, che porta lo stesso nome: Ile de Kadoran.

Particolare anche la penisola di Penn ar Lan dove è presente un sentiero che segue per intero il suo perimetro. Bellissimo il panorama, prima sul porto e sul faro di Stiff, e poi sul minuscolo molo di Porz ar Lan. Svetta, inoltre, una croce in pietra bianca dove si trova un cromlech, ossia un gruppo di monoliti risalenti alla preistoria disposti in modo da formare un’ellissi.

I fari da non perdere sull’Isola di Ouessant

In questa particolare isola francese non ci sono auto, non c’è inquinamento e non ci sono fabbriche. Tuttavia, si innalzano nei cieli diversi fari utili a favorire la navigazione. Dei veri e propri giganti che sono lì a vegliare sul mare e sulla sua forza con l’obiettivo di trasmettere ai marinai la sensazione di “casa”.

Scegliere quali visitare, soprattutto se si ha poco tempo a disposizione, potrebbe risultare difficile. Noi abbiamo fatto per voi una selezione di quelli imperdibili.

Il faro di Stiff, il più antico della Bretagna

Imponente e intrigante è il faro di Stiff che si distingue per essere il più antico di tutta la Bretagna. Domina la parte nord-occidentale dell’isola ed è composto da due torri accoppiate, una per il faro e gli alloggi dei guardiani, un’altra per la scala e il deposito del carbone.

Il suo nome è dovuto alla falesia di Stiff, ovvero il punto in cui sorge. È stato costruito nel 1689 e dal 1978, insieme alla moderna Torre Radar, veglia su questo “spaventoso” tratto di mare.

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Il faro di Stiff

Il faro di Creac’h, con la maggior portata luminosa d’Europa

Essendo, quello dell’Isola di Ouessant, un punto molto rischioso del nostro pianeta, i fari sono tutti di un certo livello. Come quello di Creac’h che vanta la maggior portata luminosa d’Europa. Basti pensare che è visibile fino a una distanza di 32 miglia marine.

Ha una forma cilindrica a bande bianche e nere. Alla base sono presenti degli edifici disposti a ferro di cavallo. All’interno è molto elegante, in legno pannellato e intarsiato, e vi si trova anche il sistema che regola e controlla l’attività degli altri fari presenti sull’isola. Infine, nella sua vecchia centrale elettrica è stato creato il Museo dei Fari e delle Boe.

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Il faro di Creac’h

Il faro di Jument, il più celebre di tutti

Terminiamo questo viaggio tra i “protettori del mare” presso il faro di Jument. Differente dai due di cui vi abbiamo appena parlato per un motivo specifico: non è situato sulla terraferma, ma su una roccia chiamata Ar Gazek-Coz (La Vecchia Giumenta).

Un tratto di mare caratterizzato dalla presenza di fortissime correnti, a tal punto da essere considerato uno dei luoghi più pericolosi del litorale. Molte sono le tragedie avvenute qui, come quella del 1896 che costò la vita a 250 persone.

Fu eretto tra il 1904 e il 1911 e originariamente era abitato da tre guardiani e un cuoco. Nel luglio del 1991 venne definitivamente abbandonato in quanto completamente automatizzato e posto sotto il controllo del computer del faro di Créac’h.

Oggi è anche celebre a livello internazionale grazie al fotografo Jean Guichard che lo ha immortalato durante l’arrivo di un’onda che lo travolse completamente, mentre alla porta del faro si affacciava una persona. Inoltre, nel 1948 il regista francese Jean Epstein realizzò un film documentario dedicato propio a questo gigante del mare che si oppone, costantemente, alla forza dell’Oceano.

Insomma, l’Isola di Ouessant si presenta come un grosso scoglio in mezzo all’Oceano ed è l’ultimo avamposto francese. Allo stesso tempo è anche un luogo dalle lunghe coste frastagliate che riservano scorci mozzafiato su piccoli promontori sorvegliati da maestosi fari, di cui alcuni sono fra i più antichi e potenti d’Europa.

faro di Jument ouessant

Il faro di Jument avvolto dalla nebbia

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Dormire in un faro sulla costa scozzese: l’esperienza da sogno

Immerso in un paesaggio idilliaco dove natura selvaggia e tradizioni antiche convivono da secoli, esiste un alloggio da sogno, un luogo di partenza e di arrivo per tutti gli avventurieri in grado di caratterizzare in maniera univoca l’intera esperienza di viaggio. Si tratta di un faro che affaccia direttamente dove è possibile osservare l’infinito, quel punto esatto in cui i confini tra cielo e mare si annullano, dove la notte fa capolino una dolce ninna nanna che accompagna i sogni degli ospiti.

Ci troviamo all’interno del Lighthouse Point, l’ex alloggio del guardiano del faro, con viste mozzafiato sul mare e su tutto il territorio di Argyll e Bute. Il faro, inaugurato nel 1812, è stato adibito oggi a cottage di lusso che offre tutti i comfort ai viaggiatori, ma soprattutto permette di rigenerarsi e ritrovare le energie al primo sguardo vero il panorama circostante.

Dormire in un faro in Scozia

Gli alloggi sono diventati sempre più importanti per la scelta delle destinazioni dei nostri viaggi, perché è loro il compito di trasformare le esperienze, di renderle ancora più uniche e straordinarie. Così, negli ultimi tempi, nuove e inedite proposte si sono affiancate agli hotel e alle tradizionali strutture ricettive. Tra queste anche i fari.

Possiamo quindi partire alla scoperta delle meravigliose, selvagge e suggestive coste scozzesi e alloggiare all’interno di un faro situato ad Argyll e Bute, la regione della costa occidentale della Scozia, che confina con le Highland, conosciuta per la sua selvaggia bellezza.

L’alloggio, poi, è dotato di tutti i confort. Dalla zona notte con letto king size alla zona living con veranda. Non manca, ovviamente, una cucina completamente attrezzata.

È qui che è possibile staccare da tutto e da tutti, ritirarsi negli interni accoglienti e da quelli godere delle ampie viste sull’oceano che bagnano la contea di Argyll. Un rifugio perfetto per chi è alla ricerca di pace e tranquillità, di una nuova e straordinaria connessione con la natura autentica e primordiale.

Alla pace e alla calma si aggiunge anche un’esperienza di gusto. Il Lighthouse Point, infatti, è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta delle più celebri distillerie di whisky del mondo, situate proprio nei villaggi e nelle città di questa regione.

Argyll e Bute: cosa vedere e cosa fare

Il faro, prenotabile su Airbnb, è situato nei pressi del piccolo villaggio di Innellan. Qui potrete sperimentare uno stile di vita di altri tempi all’insegna della tranquillità e passare serate spensierate all’interno dell’unico pub della zona. A circa 7 km, invece, troviamo la turistica e animata città di Dunoon, perfetto punto di partenza per raggiungere Glasgow o gli altri punti di interesse nei dintorni come le pittoresche isole che caratterizzano tutto il territorio.

La bellezza di questo territorio permette di creare un itinerario personalizzato che vede la natura assoluta protagonista. Da Innellan si può partire alla scoperta di Argyll e Bute, della sua campagna e del suo litorale, luoghi che ospitano e preservano una fauna incredibile. Altrettanti sono i sentieri escursionistici e le gire fuori porta per andare a scoprire le meraviglie del territorio.

Dormire in un faro in Scozia

Dormire in un faro in Scozia