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Skogafoss, in Islanda: cosa vedere e quando andare

Probabilmente hai già sognato più volte di partire per l’Islanda e una delle domande che ti sei fatto è cosa vedere e quando andare a Skogafoss, per trovarti al cospetto di una meraviglia naturale che sembra uscire direttamente dalla mitologia vichinga. L’Islanda è una terra di spettacoli naturali unici, una di quelle mete che prima o poi vanno messe nella tua lista dei viaggi da fare.

Tra le meraviglie da vedere assolutamente in Islanda spicca Skogafoss, una delle cascate più iconiche e ammirate del paese. Situata nel sud dell’Islanda, questa maestosa cascata attira visitatori da tutto il mondo per la sua bellezza senza pari e anche per la sua accessibilità. Considerati i costi di un viaggio su quell’isola al limite del Circolo Polare Artico, è sempre bene comprendere prima di partire cosa vedere e quando andare a Skogafoss per ottenere il meglio da un viaggio in Islanda.

La Cascata: una delle cose più belle da vedere in Islanda

Skogafoss è il nome proprio della cascata che dà il nome a questa località islandese. “Foss” è una parola che ti capiterà di leggere o sentire spesso in viaggio in Islanda. Vuol dire, per l’appunto, cascata. Quello di Skogafoss è un salto d’acqua alto 60 metri e largo 25, situata lungo il fiume Skógá, da cui trae l’alra parte del nome. In Islanda ci sono molte cascate da vedere, molte delle quali con nomi mitici e mitologici ma Skogafoss non è tra quelle. Attira per la sua bellezza e non per il suo nome.  La sua potenza e il fragore dell’acqua che si schianta sulle rocce sottostanti creano un’atmosfera impressionante e indimenticabile.

Data la posizione in cui si trova, avvicinarsi a Skogafoss è più facile di quel che si potrebbe immaginare: con le dovute attenzioni, è possibile raggiungere alcuni punti molto vicini alla base della cascata, il che offre fantastiche opportunità fotografiche e la possibilità di sentire la forza della natura da vicino. La portata d’acqua della cascata varia a seconda della stagione ma ciò che resta perfetto in tutte le stagioni è la capacità di Skogafoss di creare un ambiente magico, che sembra uscito da un romanzo. Non a caso, Skogafoss è una delle location cinematografiche più utilizzate d’Islanda, presente anche in una serie epica come Il Trono di Spade.

Islanda

L’Arcobaleno: il ponte di luce che porta al Valhalla

Chissà che cosa hanno pensato i primi vichinghi, una volta giunti in questa terra sconosciuta che poi avrebbero chiamato Islanda, la terra del ghiaccio. La potenza della natura e la forza trasmessa dalla stessa terra tramite le sorgenti geotermiche hanno conquistato quei fieri navigatori. Secondo molte saghe vichinghe, l’Islanda era quanto di più vicino all’ingresso del Valhalla, il mondo in cui risiedono gli Dei. Secondo le credenze tipiche della mitologia vichinga, il Valhalla si raggiunge camminando sul Bifrost, un arcobaleno.

Una delle cose da vedere assolutamente a Skogafoss è proprio lo spettacolo dell’arcobaleno. Grazie alla quantità di spruzzi generati dalla cascata, nei giorni di sole si può spesso vedere un arcobaleno, o addirittura un doppio arcobaleno, che aggiunge un tocco magico alla già spettacolare vista. Tieni pronta la tua macchina fotografica.

Il Sentiero di Fimmvörðuháls: l’ideale per chi ama il trekking

Un viaggio in Islanda è qualcosa di perfetto per chi ama le attività outdoor. Skogafoss è un luogo molto amato dagli amanti del trekking. Una delle cose da fare a Skogafoss, infatti, è camminare e fare trekking, visto che la zona della cascata è anche il punto di partenza del sentiero di Fimmvörðuháls, uno dei percorsi escursionistici più celebri dell’Islanda.

Il sentiero conduce attraverso un paesaggio incredibile, passando per altre cascate, distese formate dalla lava delle passate eruzioni e ghiacciai. Questo percorso di trekking che parte da Skogafoss termina a Thórsmörk, una splendida valle racchiusa tra ghiacciai. Per poter percorrere questo sentiero occorre avere l’attrezzatura giusta, sia come abbigliamento che come scarpe ed equipaggiamento da avere con sé.

Fare trekking a Skogafoss in Islanda

Fonte: iStock

La bellezza di un arcobaleno a Skogafoss

La Scala Panoramica: un modo più semplice per osservare Skogafoss

Skogafoss si può osservare da molti punti, una volta arrivati nella zona d’Islanda in cui si trova. Accanto alla cascata c’è una lunga scala di metallo che permette di salire fino in cima, offrendo una vista panoramica sulla cascata stessa e sulla campagna circostante. Da qui, si possono ammirare il fiume Skógá che scorre tranquillo prima di precipitare nel vuoto e l’infinito paesaggio islandese.

Anche questo punto di osservazione è un luogo privilegiato per avere un punto di vista diverso da quelli che si possono avere dalla base di Skogafoss.

La Leggenda del Tesoro: una storia da perfetta saga islandese

L’Islanda, nel primo Medioevo, venne colonizzata da popolazioni vichinghe che lasciavano le altre terre scandinave. Secondo molte saghe che potrai ascoltare durante il tuo viaggio in Islanda, il primo colono si chiamava Þrasi Þórólfsson. Una delle cose da fare a Skogafoss è lasciarsi avvolgere dalla leggenda legata alla storia di Þrasi Þórólfsson e andare alla ricerca del suo tesoro.

La leggenda vuole, infatti, che questo navigatore vichingo abba nascosto un forziere pieno d’ora dientro la cascata. Nessuno studioso o archeologo ha mai trovato evidenze di questo tesoro ma è molto bello arrivare ai piedi di Skogafoss e immaginare che tutta quell’acqua protegga chissà che tesoro. Si tratta di lavorare di immaginazione per aggiungere, se possibile, ancora più fascino a un luogo come Skogafoss e l’Islanda intera.

Quando andare a Skogafoss

Visitare Skogafoss e, soprattutto, fare un viaggio in Islanda sono azioni che richiedono una buona pianificazione. Questo è necessario per via della forte presenza della natura sul territorio: per questo motivo, è fondamentale compredere quando andare a Skogafoss, dato che le stagioni possono far variare di molto l’esperienza di fronte alla cascata ma, soprattutto, richiedono un equipaggiamento diverso.

La primavera, in Islanda, dura da aprile a giugno, circa. La primavera è un ottimo periodo per visitare Skogafoss, con temperature più miti, per il clima islandese, e giornate che si allungano. La neve inizia a sciogliersi, rivelando una vegetazione lussureggiante e permettendo di godere appieno dei sentieri escursionistici. Tuttavia, l’acqua della cascata può essere particolarmente abbondante a causa dello scioglimento delle nevi. Oltre a questo, va considerata una cerca variabilità del meteo: si può passare da giorni soleggiati a giorni di piena neve.

L’estate islandese è la stagione che prende vita in luglio e agosto. La posizione geografica dell’Islanda fa sì che le stagioni siano di durata un po’ diversa rispetto a quella dell’Italia. L’estate è il periodo più popolare per visitare l’Islanda, grazie alle temperature più calde (non si superano mai i 20°) e alle lunghe giornate di luce. Questo è il momento ideale per esplorare i sentieri escursionistici e per godersi la cascata in tutto il suo splendore. Tuttavia, preparati a incontrare molti turisti. È la quantità di ore di luce a fare proprio la differenza per visitare Skogafoss in estate. La luce naturale, in giugno, è presente per circa 21 ore al giorno, con picchi anche di 22, a seconda della data e della posizione in cui ci troviamo.

L’autunno, a Skogafoss, inizia in settembre e dura fino alla fine di ottobre. Questa stagione offre un’esperienza più tranquilla, con meno turisti e colori autunnali che dipingono il paesaggio. Le temperature iniziano a scendere, ma le giornate sono ancora abbastanza lunghe per poter visitare luoghi come Skogadoss o esplorare altre zone dell’isola. Questo è un ottimo periodo per i fotografi che desiderano catturare la cascata con i colori autunnali.

L’inverno è la stagione più lunga in Islanda e dura da novembre a fine marzo. Non sono le temperature rigide che caratterizzano l’inverno in Islanda, benché la colonnina di mercurio scenda decisamente, ma la durata del giorno: la luce naturale, in gennaio, è presente dalle 4 alle 7 ore al giorno. Questa stagione fa delle vere e proprie magie: per esemuo, trasforma Skogafoss in un luogo incantato, con ghiaccio e neve che aggiungono un fascino unico alla cascata. Oltre a considerare le temperature basse, ricorda che le condizioni climatiche possono essere impegnative, con strade ghiacciate e brevi ore di luce. Per chi ama il freddo e le avventure invernali, questo è un periodo magico per visitare Skogafoss e, con un po’ di fortuna, ammirare anche l’aurora boreale.

Perché visitare Skogafoss in Islanda

Visitare Skogafoss, durante un viaggio in Islanda, è una cosa da fare prima o poi nella vita. Questo gioiello del Nord Europa è un luogo che offre una bellezza naturale senza pari e una varietà di esperienze per ogni stagione. C’è chi dice che solo qui si può capire la grandezza dell’opera di Madre Natura sul nostro pianeta. Un viaggio in Islanda è un qualcosa che raramente si può dimenticare e visitare Skogafoss è, senza dubbio, quell’esperienza capace di aggiungere meraviglia a qualcosa di già così speciale.

Che tu stia cercando l’avventura, la tranquillità, o semplicemente un paesaggio mozzafiato da fotografare, Skogafoss ti lascerà senza parole. Scegli bene cosa vedere e quando andare a Skogafoss, chiedendoti che cosa vuoi dal tuo viaggio in Islanda. Pianifica la tua visita tenendo conto delle diverse stagioni, parti con la giusta attrezzatura e con abbigliamento appropriato nel tuo zaino. Infine, preparati a restare incantato da una delle meraviglie naturali più spettacolari del mondo.

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Reykjavik, un giorno nella città più a Nord del mondo

Esplorare Reykjavik è la città più grande e la capitale dell’Islanda e, situata al di sopra del Circolo Polare Artico, è la città più a nord del mondo. La città conta circa 200.000 abitanti, che rappresentano circa due terzi della popolazione totale islandese, e offre un’interessante combinazione di natura, cultura e vita urbana..

Un po’ di storia

Il nome Reykjavik deriva dal norreno e significa “baia fumosa”. Fondata intorno all’870 d.C. dal leggendario esule norvegese Ingolfur Arnarson, la città nacque nel golfo Faxaflói, in una zona ricca di camini geotermici e fumarole vulcaniche, che hanno ispirato il nome di questo nuovo centro abitato. Da un modesto insediamento agricolo, con il trasferimento della sede vescovile e dell’università nel XVIII secolo, Reykjavik ha iniziato a svilupparsi rapidamente. Oggi, è il centro culturale e politico dell’Islanda, rinomato per le sue attrazioni inconiche. Dal 1920 è la capitale dell’Islanda, che è stata capace di superare la crisi del 2008 e che sempre di più attrae turisti da tutto il mondo.

La città vecchia

La visita a Reykjavik non può che partire dal quartiere della Vecchia Reykjavik, il cuore del centro storico della città e la parte più antica dell’area urbana, dove si trovano i musei più importanti e gli edifici governativi.

Skólavörðustígur

La principale via dello shopping di Reykjavik, un vero e proprio paradiso per gli amanti del souvenir. Qui troverai negozi di artigianato locale, gallerie d’arte che espongono opere di artisti islandesi e caffè dove potrai gustare una fetta di skyr, lo yogurt tipico dell’Islanda. Fermati ad ammirare le colorate casette in legno e immergiti nell’atmosfera vivace di questa via pedonale.

La chiesa luterana Hallgrímskirkja

La Hallgrímskirkja è una maestosa chiesa luterana situata nel cuore di Reykjavik, proprio alla fine della Skolavordustigur. Costruita tra il 1938 e il 1986, la sua architettura distintiva è ispirata ai paesaggi vulcanici islandesi, caratterizzata da linee pulite e un campanile a forma di guglia alta oltre 70 metri con 29 campane di bronzo. È uno dei simboli più iconici della città, tanto da  aver ispirato lo “stile nazionale basaltico islandese”. La chiesa è visibile da quasi ogni angolo di Reykjavik. All’interno, la chiesa offre un ambiente sereno e luminoso, con un organo a canne notevole e un’atmosfera che invita alla contemplazione. La chiesa è visitabile e un ascensore permette di raggiungere una piattaforma panoramica da dove è possibile ammirare il panorama della capitale ai piedi. Alla base della chiesa si trova una suggestiva statua dell’esploratore vichingo Leif Eriksson, donata dal governo degli Stati Uniti nel 1930: questa statua con la chiesa sullo sfondo è uno degli scorci più fotografati di tutta la città.

Piazza di Austurvollur

Dopo questa immersione nella cultura islandese si può raggiungere la piazzetta di Austurvollur, un giardino molto frequentato dagli islandesi durante le giornate di sole, dove ci si può rilassare seduti in uno dei numerosi locali che si aprono sul lato nord della piazza oppure organizzare un bel picnic sull’erba. Sui lati della piazza si trovano anche l’Alþingi, l’elegante sede del Parlamento della Repubblica d’Islanda, e la cattedrale di Reykjavi.

Parlamento islandese

Un edificio in stile neoclassico che ospita il parlamento del paese. Visitare l’edificio permette di conoscere la storia e il funzionamento della democrazia islandese e ammirare la sua architettura imponente.

Cattedrale di Reykjavik

Un’imponente chiesa luterana in stile neogotico nordico che domina lo skyline della città. Salendo sulla torre si può godere di una vista panoramica mozzafiato su Reykjavik e sui suoi dintorni. All’interno della cattedrale, si possono ammirare le sue vetrate colorate e l’organo a canne, uno dei più grandi del nord Europa.

Tjörnin, il lago di Reykjavik

Nel centro della città si trova anche un lago artificiale, un’oasi di pace dove passeggiare lungo le sue rive, osservare gli uccelli migratori e i cigni reali che popolano le sue acque. In inverno, il lago si trasforma in una suggestiva pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto.

I musei di Reykjavik

I musei da non perdere nella città vecchia sono senza dubbio il Museo nazionale, il Museo d’arte di Reykjavik e il Reykjavik 871+-2.

Museo Nazionale

Un museo, il più grande e importante della capitale, imperdibile per gli amanti della storia e della cultura islandese. La sua ricca collezione di reperti racconta la storia del paese dalla colonizzazione vichinga ai giorni nostri, con mostre interattive e ricostruzioni fedeli che ti faranno rivivere il passato dell’Islanda.

Museo d’arte di Reykjavik

Il Museo d’arte di Reykjavik è un’istituzione museale organizzata su tre siti che permette di avere un’istantanea sull’arte contemporanea in quest’isola, grazie a numerose mostre e installazioni di molti artisti islandesi e un apparato didattico di ottimo livello.

Reykjavik 871+-2

Il museo Reykjavik 871+-2 è il museo archeologico più importante della nazione islandese, costruito sui resti di un’abitazione vichinga del X secolo e dotato di strumenti didattici all’avanguardia, come mostre multimediali e veri e propri tavoli interattivi che permettono al visitatore di compiere un viaggio nella storia più antica dell’Islanda. Difficile non chiedersi l’origine del nome! Si riferisce alla presunta data di fondazione della città di Reykjavik, poiché le datazioni effettuate sul terreno attorno ai resti delle abitazioni vichinghe si stringono attorno a quella serie di anni.

Altre visite, tra cultura e natura

Harpa Concert Hall and Conference Centre

Un edificio ultramoderno con un’architettura unica, progettato dall’architetto Olafur Eliasson. Salendo sul ponte panoramico si può ammirare la vista sul porto e sulla città. L’ideale sarebbe visitare la sala concerti e assistere a un concerto o a un evento culturale.

Sólfar (Sun Voyager)

Una scultura in acciaio che rappresenta una barca vichinga, opera dell’artista Jón Gunnar Árnason. La scultura è uno dei simboli più iconici di Reykjavik e si trova sul lungomare, in una posizione perfetta per ammirare il tramonto sul mare.

I dintorni nella natura

Reykjavik è circondata da una natura mozzafiato, e con un po’ di tempo a disposizione, per una pausa, si possono raggiungere il lago Tjörnin, un’oasi per gli uccelli nel cuore della città, e il parco Laugardalur, ideale per rilassarsi e fare una passeggiata tra fontane, giardini botanici e piscine geotermiche.

La Blue Lagoon

La Blue Lagoon, a circa 40 km dalla capitale, è uno dei luoghi più iconici e celebri dell’Islanda, rinomata per le sue acque termali turchesi e le proprietà curative. Questa Spa geotermale è alimentata dalle acque calde ricche di minerali provenienti dalle profondità della terra islandese. È possibile immergersi nelle sue acque calde, che mantengono una temperatura piacevolmente costante tutto l’anno, tra i 37°C e i 40°C. I visitatori possono rilassarsi nella lussureggiante laguna all’aperto, circondata da paesaggi vulcanici mozzafiato, mentre i depositi di silice conferiscono all’acqua un caratteristico colore azzurro. La Blue Lagoon offre anche una gamma di trattamenti Spa che utilizzano la silice e l’alga azzurra, conosciuta per le sue proprietà benefiche per la pelle. È una destinazione ideale per chi cerca un’esperienza di relax e benessere immersa nella natura islandese.

Una serata tradizionale a Reykjavik

In serata, prima di lasciare la capitale dell’Islanda, ci si può rilassare nei numerosi pub e locali che si aprono sulla Skolavordustigur. I più coraggiosi possono partecipare al famigerato “giro dei bar”: la strana processione che ogni weekend molti islandesi hanno l’abitudine di compiere, spostandosi e bevendo qualcosa in ogni bar della città.

Informazioni pratiche

Glossario di cucina

Ecco le specialità da assaggiare a Reykjavik:

Plokkfiskur: un piatto tradizionale a base di merluzzo o altri pesci bianchi, patate, latte e cipolle, spesso servito con pane nero.

Skyr: uno yogurt islandese particolarmente denso e cremoso, spesso consumato con frutta fresca o miele.

Hákarl: conosciuto anche come “squalo fermentato”, è un piatto tradizionale islandese che può essere un’esperienza culinaria avventurosa per alcuni.

Lamb (Pecora): l’agnello islandese è rinomato per la sua qualità e sapore unici, spesso preparato in vari modi, come stufato o grigliato.

Icelandic Hot Dog: una salsiccia di carne di maiale e montone servita in un panino morbido con diverse salse, come senape dolce, maionese, ketchup e cipolla fritta.

Brennivín: conosciuto anche come “schnapps nero” o “aquavite islandese”, è un liquore forte fatto di patate e aromatizzato con semi di cumino, spesso consumato come digestivo.

Quando andare a Reykjavik 

Il periodo migliore per visitare Reykjavik è durante l’estate, quando le giornate sono lunghe e il clima è più mite, con temperature medie intorno ai 10-15°C. Tuttavia, l’inverno offre l’opportunità unica di avvistare l’aurora boreale, rendendo questa stagione unica. Per vedere l’aurora boreale a Reykjavik e in Islanda in generale, il periodo migliore va da settembre a marzo. Durante questi mesi, le notti sono più lunghe e il cielo è più scuro, condizioni ideali per osservare questo fenomeno naturale. Tuttavia, è importante monitorare le previsioni meteorologiche e le attività solari, che influenzano la visibilità dell’aurora boreale.

Come arrivare e come spostarsi

Reykjavik è facilmente accessibile in aereo con scalo all’Aeroporto Internazionale di Keflavik, situato a circa 45 minuti di auto dalla città. È possibile raggiungere il centro di Reykjavik con un servizio regolare di autobus navetta o noleggiando un’auto per esplorare la città e i suoi dintorni. In alternativa, è possibile arrivare in traghetto dalla Danimarca. Il consiglio è quello di prenotare il viaggio in anticipo, specialmente in alta stagione.

Reykjavik è una città piccola e facile da esplorare a piedi o in bici. È anche possibile utilizzare gli autobus o i taxi. Una buona idea è quella di acquistare la Reykjavik City Card per ottenere sconti sui trasporti pubblici e l’ingresso gratuito a molti musei e attrazioni.

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Clima di Reykjavik, guida al periodo migliore per visitare la capitale islandese

Stai pianificando un viaggio a Reykjavik e ti chiedi quale sia il periodo migliore per visitare la capitale dell’Islanda? Vuoi sapere quali esperienze non perdere in base alla stagione? Allora questa guida dettagliata al clima di Reykjavik fa proprio al caso tuo. Che tu sogni di vedere l’aurora boreale, esplorare paesaggi innevati, o goderti le lunghe giornate estive sotto il sole di mezzanotte, qui trovi tutte le informazioni e i consigli pratici per pianificare il tuo viaggio. Scopri il periodo migliore per andare Reykjavik in base ai tuoi interessi personali e alle attività che desideri svolgere, per prepararti al meglio alla tua avventura nella capitale islandese!

Clima generale a Reykjavik

Trovandosi nella zona subartica, Reykjavik vanta un clima oceanico subpolare, caratterizzato da inverni freddi e umidi ed estati brevi e fresche. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, considerata la posizione settentrionale dell’Islanda, la città gode di temperature tutto sommato più miti rispetto ad altre località situate alla stessa latitudine. Questo grazie alla benefica influenza della Corrente del Golfo che mitiga il clima, mentre per contro l’Oceano Atlantico porta cieli mutevoli e frequenti precipitazioni durante tutto l’anno.

La capitale dell’Islanda registra una media di 148 giorni di pioggia all’anno per un totale di circa 530 mm di precipitazioni distribuiti uniformemente nell’arco dei 12 mesi, anche se pioviggini e rovesci sono più frequenti soprattutto in autunno e in inverno. Tuttavia, le piogge sono generalmente leggere e costanti e raramente si verificano forti precipitazioni. La neve è presente da novembre ad aprile.

I venti, provenienti in prevalenza da sud e sud-ovest, sono una componente costante del clima di Reykjavik. Soffiano con una media di 16 km/h, ma possono intensificarsi durante le bufere, e insieme alla forte umidità, che è intorno all’80%, possono rendere la temperatura percepita più fredda di quanto non sia in realtà. Su questo aspetto influiscono anche le ore di luce, che variano notevolmente nel corso dell’anno. Nel periodo del solstizio d’estate il sole può rimanere sopra l’orizzonte per oltre 20 ore con il verificarsi del cosiddetto fenomeno del “sole di mezzanotte”; mentre in inverno le giornate sono particolarmente buie, con 4-5 ore di luce solare nel periodo del solstizio d’inverno.

Il clima in primavera a Reykjavik

La primavera a Reykjavik è una stagione di transizione caratterizzata da un clima mutevole e dal risveglio della natura. Le ore di luce solare aumentano, le temperature iniziano gradualmente a salire dopo i rigori invernali e man mano che si avanza verso maggio, la temperatura media a Reykjavik oscilla tra 5°C e 10°C. Nonostante ciò, il clima islandese è notoriamente imprevedibile e può capitare di sperimentare bruschi cambiamenti meteorologici anche nell’arco della stessa giornata.

Le precipitazioni in primavera sono abbastanza comuni, con possibile alternanza di pioggia e neve nell’arco di poche ore. Le giornate iniziano a diventare più lunghe, un fenomeno che culmina con l’arrivo del sole di mezzanotte a giugno. A maggio, Reykjavik gode di circa 20 ore di luce al giorno, rendendo questo periodo particolarmente piacevole per i residenti e i turisti.

La primavera a Reykjavik è una stagione di grande fermento culturale e attività all’aperto. Con il disgelo, i prati e le colline circostanti si tingono di verde, gli abitanti approfittano delle giornate più lunghe per organizzare escursioni, gite in bicicletta e passeggiate nei parchi cittadini. Tra gli eventi primaverili più importanti, c’è il First Day of Summer (Sumardagurinn fyrsti), che si svolge il primo giovedì dopo il 18 aprile e segna simbolicamente l’inizio dell’estate secondo il calendario islandese tradizionale. Nonostante le condizioni meteorologiche possano essere imprevedibili, la bellezza del paesaggio islandese e la vivacità culturale della città rendono questo periodo dell’anno un momento speciale per visitare Reykjavik.

Panorama di Reykjavik

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Panorama di Reykjavik

Il Clima in Estate a Reykjavik

L’estate è uno dei periodi migliori per visitare Reykjavik, con la possibilità di praticare innumerevoli attività all’aperto, grazie a temperature medie diurne che oscillano tra 10°C e 15°C, ma nei giorni più caldi possono raggiungere anche i 20°C. Le notti, tuttavia, possono essere fresche, con le medie che scendono intorno ai 7-10°C. Le precipitazioni sono relativamente frequenti in estate, con piogge leggere e brevi che si alternano a periodi di cielo sereno.

A rendere particolarmente affascinante l’estate a Reykjavik è il fenomeno del sole di mezzanotte. Durante il solstizio d’estate, il sole non tramonta mai completamente, creando una luminosità continua per tutto l’arco delle 24 ore. Un’opportunità unica per vivere la capitale islandese in tutta la sua bellezza e fare attività outdoor nella natura circostante a qualsiasi ora del giorno o della notte. L’estate è pertanto una stagione ricca di eventi culturali, festival, concerti e manifestazioni sportive come la Midnight Sun Run, una corsa agonistica aperta a tutti sotto la luce del sole di mezzanotte.

Il Clima in Autunno a Reykjavik

In autunno le giornate diventano progressivamente più corte, con l’equinozio d’autunno a fine settembre che segna un drastico calo delle ore di luce. Le temperature iniziano a scendere gradualmente dopo l’estate: a settembre le medie si aggirano intorno a 10°C, mentre le notti possono essere fresche, con temperature sui 5°C; a ottobre, le temperature diurne scendono a circa 5°C, con minime notturne prossime allo zero; novembre registra ulteriori cali, con temperature che variano tra 0°C e 3°C durante il giorno e scendono spesso sotto lo zero di notte.

Le precipitazioni aumentano man mano che l’autunno avanza, con piogge frequenti e occasionalmente neve a partire dalla fine di ottobre e novembre. Per la sua posizione geografica sull’Atlantico settentrionale, specialmente in autunno Reykjavik è soggetta a venti forti che possono provenire sia dall’Artico che dall’Atlantico, portando aria fredda e tempeste occasionali.

In autunno, con le notti che si allungano, si creano le condizioni ideali per avvistare l’aurora boreale. Con le sue luci danzanti verdi e viola nel cielo notturno, questo spettacolare fenomeno naturale è una delle principali attrazioni autunnali e invernali dell’Islanda, che attira visitatori da tutto il mondo. Questa stagione è ideale anche per escursioni nei dintorni della città e per provare l’esperienza rilassante di un bagno nelle sorgenti termali e nelle piscine geotermiche, come la famosa Laguna Blu, particolarmente invitanti durante i freschi giorni autunnali.

Il Clima in Inverno a Reykjavik

L’inverno trasforma la città in un paesaggio incantato spruzzato di neve, con temperature fredde, notti lunghe e la possibilità di ammirare spettacolari fenomeni naturali come l’aurora boreale. L’inverno islandese è noto per la sua variabilità, con condizioni meteorologiche che possono cambiare rapidamente nel corso della giornata.

Le temperature a Reykjavik sono fredde, ma comunque relativamente miti rispetto ad altre regioni situate alla stessa latitudine, grazie alla Corrente del Golfo. Le medie diurne variano tra -1°C e 4°C, mentre le notti possono essere significativamente più fredde, con temperature che spesso scendono sotto lo zero. Dicembre e gennaio sono i mesi più freddi, con le medie che si aggirano intorno a -2°C.

Neve, pioggia e nevischio sono la norma, anche se le nevicate abbondanti sono piuttosto rare, e quando si verificano, la neve tende a sciogliersi rapidamente per le oscillazioni della temperatura. Le giornate sono brevi, con 4-5 ore di luce diurna a dicembre, aumentando gradualmente verso febbraio.

Nonostante le brevi ore di luce e le condizioni meteorologiche mutevoli, l’inverno offre numerose opportunità per praticare attività all’aperto e partecipare a eventi culturali. Si possono fare escursioni sulle colline circostanti, oppure praticare sci e snowboard nelle aree sciistiche vicine alla città.
Uno dei fenomeni naturali più affascinanti dell’inverno è l’aurora boreale, visibile soprattutto durante le notti limpide e scure, e Reykjavik, con il suo basso inquinamento luminoso, offre numerosi punti di osservazione sia in città che nei dintorni.

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Cascata Seljalandsfoss, tra sogno e realtà: cosa vedere e quando andare

Probabilmente ne hai sempre sentito parlare come la “Cascata più bella d’Islanda”. E, sempre probabilmente, è così. Questo luogo non è facile da descrivere a parole: la Cascata Seljalandsfoss non è “solo” uno dei panorami più fotografati al mondo, è un posto che ferma il cuore, che fa perdere un battito, come direbbero i poeti di fronte all’amore, quello sovrano per la natura. Si trova a 60 km da Vik, a 120 km da Reykjavik: se hai sempre sognato di visitarla, ti sveliamo le informazioni, come raggiungerla quando visitarla.

Cascata Seljalandsfoss, le informazioni da sapere prima di partire

Camminare in una grotta nella Cascata Seljalandsfoss

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Cascata Seljalandsfoss, vista dalla grotta

Una bellezza selvaggia, tanto da ritenerla quasi impossibile, eppure la Cascata Seljalandsfoss esiste davvero, ed è originata dal ghiacciaio Eyjafjallajökull: si trova in Islanda e sicuramente l’hai vista sulle copertine dei libri dedicati a questo Paese. Non è solo un bel panorama, ma è anche uno dei pochi posti al mondo dove è possibile ammirare la cascata da ben due prospettive: frontale e opposta, passando alle sue spalle. Il sentiero è su una passerella, da fare almeno una volta nella vita, anche perché conduce alla grotta che si trova proprio sotto la cascata (come in foto).

Ti diamo qualche informazione utile prima di partire: questa è una delle attrazioni naturali più belle in Islanda, nella costa meridionale dell’isola. Alimentata dal fiume, cade per ben 60 metri: il suono si sente in modo piuttosto chiaro, e ovviamente crea una sorta di “nebbia” che rende l’atmosfera surreale. Per visitare al meglio la zona, non possiamo che suggerire di portare con sé giacca e pantaloni impermeabili. La passeggiata è generalmente tranquilla, ma ci sono dei punti in cui il terreno potrebbe essere bagnato e, di conseguenza, scivoloso. La visita dura circa 50 minuti, con giro completo dietro la cascata. Inoltre, è presente un parcheggio ampio, un chiosco di cibo e bevande e i bagni. Non paghi per ammirare la cascata, ma devi considerare il costo del parcheggio (circa 700 ISK).

Come arrivare alla Cascata Seljalandsfoss

La splendida notizia è che possiamo visitare questo luogo fermo nel tempo per tutto l’anno. Come anticipato, è presente un parcheggio da raggiungere in auto: da qui, il sentiero dista circa 10 minuti a piedi. Concedendoti un’altra forbice di tempo di circa un quarto d’ora, c’è un’altra meraviglia naturale dell’Islanda che ti attende, ovvero la Cascata Gljufrabui, che è nascosta proprio all’interno della roccia. Una delle cose a cui prestare maggiore attenzione è la stagione in cui ti rechi sul posto: sì, puoi visitarla anche in pieno inverno, ma devi essere ben attrezzata.

Puoi raggiungerla in auto o persino in bus: gli autobus con partenza da Reykjavik ti portano in questo luogo da favola in poco meno di 3 ore. In alternativa puoi spostarti con un’auto a noleggio dalla Capitale dell’Islanda. Da Vik, invece, puoi seguire la strada Ring Road (la più lunga del Paese), in cui peraltro ci sono tantissimi punti di interesse da non perdere, come la spiaggia nera di Reynisfjara. Tappe obbligate per tutti gli amanti della natura, per catturare fotografie magiche. Aggiungiamo che è molto importante l’orario di arrivo: nei mesi estivi, ovviamente le ore di luce sono favorevoli, quindi è possibile pianificare la visita anche verso il tramonto, evitando la folla diurna.

Cosa vedere alla Cascata Seljalandsfoss

Cascata Seljalandsfoss, cosa vedere

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Il panorama dall’alto della Cascata Seljalandsfoss

Quando ti troverai di fronte alla Cascata Seljalandsfoss, la tua reazione sarà unica: non sarà solamente di stupore per la potenza della natura. E, sì, probabilmente anche “rispetto” nei confronti di un territorio che ha mantenuto la sua identità. Sebbene sia considerata la “sorella minore” della Cascata di Skogafoss, la possibilità di osservare l’incedere dell’acqua entrando nella grotta è un dono che puoi farti. Un momento fiabesco, osservare l’acqua che si “tuffa” nel laghetto, tra nebbia e, nelle giornate fortunate, persino arcobaleni. Qui, un tempo, si trovava l’oceano. Oggi, o un domani molto vicino, ci sei tu. Dopo averla vista, puoi scegliere, in ogni caso, se tornare al parcheggio o spingerti a 500 metri fino al canyon roccioso Gljufrabui, ovvero la cascata nella grotta.

Quando andare alla Cascata Seljalandsfoss: il periodo migliore per visitarla

La Cascata Seljalandsfoss è visitabile tutto l’anno, ma è durante l’inverno che devi prestare maggiore attenzione, in particolare perché il sentiero può ghiacciare a causa delle basse temperature. L’attrezzatura immancabile? Ramponcini sotto la suola delle scarpe! Talvolta può capitare che il sentiero dietro la cascata venga chiuso per motivi di sicurezza: se si scivola troppo, è impossibile visitarla senza rischiare di farsi male.

C’è un periodo ideale in cui visitare la Cascata Seljalandsfoss? In realtà, non proprio. In questo caso vale un aspetto interessante: ogni stagione è diversa, e quindi influenza il panorama. Se in estate il sole illumina i prati verdi, in inverno il terreno è innevato, e la magia del Natale istantanea. Tuttavia, in autunno e in inverno sovente alcune strade vengono chiuse al traffico, quindi bisogna considerare di strutturare l’itinerario al meglio.

Cosa fare nei dintorni della Cascata Seljalandsfoss

Gita a Reykjavík: attrazioni e monumenti

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Reykjavík, città da visitare nei dintorni della Cascata Seljalandsfoss

Nei dintorni della Cascata Seljalandsfoss ci sono altre attrazioni da scoprire in Islanda, tra cui la Cascata di Gljúfrabúi e il vulcano Eyjafjallajökull. Più in generale, in questo territorio è davvero possibile scoprire la flora e la fauna del Paese: con un pizzico di fortuna, si può incontrare un pony islandese! La salita sul vulcano Eyjafjallajökull è considerata pericolosa, ma ci sono dei tour o delle escursioni che puoi prenotare in giornata per ammirarlo. Di solito in questi tour è compresa una visita presso la laguna glaciale di Jökulsárlón o ancora la valle di Thórsmörk.

Non può mancare un excursus su Reykjavík e i suoi magnifici dintorni: è la Capitale dell’Islanda, si affaccia sulle acque dell’Oceano Atlantico ed è una delle città più particolari al mondo, tra stile moderno, paesaggi nordici e atmosfere fiabesche. Una visita qui non può che includere nell’itinerario il centro di Reykjavik, la cui via più famosa è probabilmente Laugavegur. Tra l’altro qui ci sono tanti negozi dove acquistare il tradizionale maglione in lana fatto a mano: perfetto per l’escursione alla Cascata Seljalandsfoss, no? Ma non dimenticare di salutare l’Islanda senza aver mangiato le tipiche frittelle, gli ástarpungar: golosissime.

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Musei di Reykjavik, i migliori da visitare

Sapevi che Reykjavík ospita alcuni dei musei più interessanti d’Europa? Oltre a una varietà di attrazioni turistiche, una vibrante scena artistica e spettacolari bellezze paesaggistiche, la capitale dell’Islanda vanta anche inestimabili collezioni d’arte e cultura che permettono di approfondire la conoscenza di questo straordinario paese. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell’arte o semplicemente curioso di conoscere la cultura islandese, troverai sicuramente un museo che fa al caso tuo. Ecco i 10 migliori musei di Reykjavík da non perdere assolutamente durante un soggiorno in città.

1. Il Museo Nazionale d’Islanda

Il Museo Nazionale d’Islanda è un’istituzione chiave per comprendere la storia e la cultura islandese. Fondato nel 1863, ospita una vasta collezione di reperti che spaziano dall’era dei primi insediamenti vichinghi fino ai giorni nostri. Durante la visita, si possono ammirare antichi manufatti vichinghi come armi e gioielli, mentre nella sezione dedicata all’età medievale sono esposti manoscritti miniati e armature che testimoniao l’influenza della cultura europea. Di grande interesse la ricca collezione di opere d’arte islandesi e internazionali che raffigurano scene di vita quotidiana, paesaggi e leggende mitologiche. Frequenti mostre temporanee approfondiscono vari aspetti della cultura islandese.

2. Il Museo della Città di Reykjavík

Il Reykjavík City Museum è un’esperienza imperdibile per gli amanti della storia, della cultura e della vita urbana. Il luogo giusto dove immergersi nel fascino di questa città unica e scoprire le sue origini, il suo sviluppo e la sua identità come capitale dell’Islanda. Attraverso una ricca collezione di reperti archeologici, manufatti storici, mostre interattive e ricostruzioni scenografiche, il percorso di visita guida i visitatori in un viaggio nel tempo per scoprire l’identità, la cultura e le tradizioni della città. La mostra permanente ripercorre le tappe salienti della storia locale illustrando, attraverso reperti provenienti dagli scavi della città vecchia, la trasformazione da villaggio di pescatori a moderna metropoli europea.

3. Il Museo d’Arte di Reykjavík

Il Museo d’Arte di Reykjavík presenta una collezione di oltre 10.000 opere che abbracciano l’intero panorama artistico islandese, dal Medioevo all’età moderna. In esposizione ci sono le opere dei maggiori artisti locali che hanno contribuito a plasmare la storia e l’anima creativa dell’Islanda, dalle suggestive opere di paesaggi ai dipinti che narrano leggende nordiche e scene di vita quotidiana. La visita si snoda attraverso tre sedi disseminate nel centro città, ognuna con un proprio focus e una sua atmosfera particolare. Hafnarhús, situato in un edificio storico sul lungomare, ospita la collezione permanente dedicata all’arte islandese dal XIX secolo a oggi. Kjarvalsstaðir espone opere d’arte islandese dal Medioevo al XIX secolo. Ásmundsson Art Museum è invece dedicato interamente all’opera di Ásmundur Ásmundsson, uno degli scultori islandesi più famosi del XX secolo.

Museo d'Arte di Reykjavik

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Museo d’Arte di Reykjavik

4. The Settlement Exhibition – Reykjavík 871±2

Allestita in un sito archeologico sotterraneo, la mostra “The Settlement Exhibition – Reykjavík 871±2” presenta i resti della prima casa permanente costruita in Islanda, risalente all’anno 871. Resti di antiche mura di pietra, un focolare e vari reperti, come utensili, armi e gioielli, offrono uno spaccato della vita quotidiana dei primi abitanti di Reykjavík. Grazie a un’esperienza multimediale coinvolgente, che include proiezioni 3D e ricostruzioni virtuali, è possibile visualizzare la casa vichinga e le attività quotidiane che vi si svolgevano, come la caccia, la pesca e l’artigianato.

5. Il Museo della Saga a Reykjavík

Il Museo della Saga è interamente dedicato al fantastico mondo delle saghe vichinghe, le antiche narrazioni epiche che raccontano le avventure, le battaglie e le vicende di eroi e sovrani scandinavi. Attraverso mostre interattive, ricostruzioni scenografiche e oggetti d’epoca, si è trasportati nell’Islanda del X secolo, con scene di vita quotidiana vichinga accuratamente ricostruite, che si animano grazie a tecnologie multimediali. Per i visitatori è quindi possibile assistere a duelli, navigare virtualmente e partecipare a banchetti tipici dell’epoca, arricchendo l’esperienza con pannelli informativi e audioguide che approfondiscono la storia e la cultura vichinga.

6. Il Museo all’aperto Árbær

Il Museo all’aperto Árbær è un’oasi di storia e cultura islandese che trasporta i visitatori indietro nel tempo, mostrando come vivevano gli islandesi prima dell’industrializzazione. Con oltre 50 edifici storici provenienti da diverse regioni dell’Islanda, accuratamente ricollocati e restaurati, il museo ricrea un villaggio tipico del XIX e XX secolo. Passeggiando tra case in legno e torba, botteghe artigiane, fucine e chiese, i visitatori possono immergersi nella vita quotidiana e nelle tradizioni del passato, assistere a dimostrazioni dal vivo di antichi mestieri, partecipare a laboratori interattivi. Il museo organizza inoltre eventi speciali durante tutto l’anno, come concerti e rappresentazioni teatrali che celebrano le tradizioni islandesi.

7. Perlan – Wonders of Iceland

Situato sulla collina di Öskjuhlíð, il Perlan – Wonders of Iceland offre un’esperienza immersiva che permette di scoprire le meraviglie naturali dell’Islanda in modo unico e indimenticabile. All’interno dell’iconica cupola in vetro a forma di ghiacciaio, diverse mostre interattive esplorano i fenomeni naturali islandesi, come vulcani, ghiacciai, geyser e cascate. Una delle principali attrazioni è la Grotta di Ghiaccio, che ricrea l’atmosfera di un ghiacciaio islandese, con pareti di ghiaccio artificiale scolpite e illuminate da luci soffuse.

8. Il Museo Marittimo di Reykjavík

Il Museo Marittimo di Reykjavík è un’esperienza imperdibile per gli amanti del mare, della storia e della cultura islandese. Il luogo dove immergersi nel fascino della vita marinara e scoprire il ruolo fondamentale che il mare ha svolto nella storia di questo affascinante paese.
Attraverso una vasta collezione di reperti, modelli di navi storiche, strumenti di navigazione, mostre interattive e ricostruzioni storiche, il museo esplora la storia della pesca, della navigazione e del commercio marittimo che hanno plasmato la cultura islandese per secoli.

Museo Marittimo di Reykjavik

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Museo Marittimo di Reykjavik

9. Aurora Reykjavík – The Northern Lights Center

Tutto quello che avete sempre voluto sapere sull’aurora boreale, uno dei fenomeni naturali più spettacolari al mondo, vi verrà svelato all’Aurora Reykjavík – The Northern Lights Center. Attraverso mostre interattive, proiezioni immersive 3D a 360 gradi, simulazioni realistiche e immagini mozzafiato, questa esposizione esplora i principi scientifici dietro l’aurora boreale, che potete ammirare come se vi trovaste sotto il cielo stellato islandese.

10. Whales of Iceland

Visitare questo museo è come fare un tuffo in mare alla scoperta delle diverse specie di balene che popolano le acque islandesi, dai maestosi capodogli alle acrobatiche orche. Potrete ammirare modelli a grandezza naturale di questi giganteschi animali marini, conoscere le loro caratteristiche fisiche, i comportamenti sociali e il ruolo fondamentale che rivestono nell’ecosistema marino.

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Piatti tipici dell’Islanda: quali provare

L’Islanda, terra di meraviglie naturali, ghiacciai imponenti, geyser e sorgenti termali, come la Laguna Blu, l’Aurora Boreale e cascate spettacolari, immerse in paesaggi vulcanici mozzafiato. Oltre ad affascinare con le sue bellezze naturali, l’Islanda ha tanto da offrire a chi è alla ricerca di divertimento, attività all’aperto come escursioni o sport estremi, per gli amanti di arte, ma anche per gli amanti di cibo tradizionale.

La cucina islandese, infatti, è ricca di storia e tradizione, un mix unico di sapori ed ingredienti locali. Ecco quali sono le specialità islandesi e perché provarle.

Hákarl, lo squalo fermentato

L’hákarl è il piatto tipico più famoso, forse anche il più temuto, di tutta l’Islanda. Il motivo? Si tratta di squalo fermentato, una prelibatezza antica che risale al tempo degli antichi Vichinghi. Questo piatto viene preparato con carne di squalo della Groenlandia, la quale è tossica se consumata cruda e fresca a causa dell’alto contenuto di acido urico.
Proprio per questo, la fermentazione dura diversi mesi.

Viene servito come antipasto in molti locali tradizionali, spesso accompagnato dal Brennivín, un liquore tipico.

Perché provarlo? È un’esperienza culinaria unica, vicina alla storia e alla cultura islandese. Anche se, attenzione, il suo odore è davvero pungente ed il sapore altrettanto forte: un vero rito di passaggio per i visitatori dell’Islanda!

Porzioni di Hakarl in essiccazione all'aperto

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Lo squalo fermentato, Hakarl, in essiccazione all’aperto

Un prodotto ricco di proteine e povero di grassi: lo Skyr

Lo Skyr è un marchio molto conosciuto in Italia, che si può trovare in molti supermercati. Pochi sanno, però, che questo prodotto ha origine islandese. Si tratta di un prodotto molto simile allo yogurt, ma che, tecnicamente, è più simile ad un formaggio fresco, dalla consistenza densa e cremosa ed il sapore acidulo.

Visitando l’Islanda non si può fare a meno dello Skyr, un alimento povero di grassi e ricco di proteine, che fa parte della dieta degli abitanti dell’isola fin dall’antichità. Si può gustare con frutta secca, miele o muesli.

Il tradizionale Plokkfiskur

Uno stufato di pesce fatto con pesce bianco bollito, come, ad esempio, il merluzzo o l’eglefino, patate, cipolle e besciamella: questo è il Plokkfiskur.
Non proprio salutare, almeno quanto lo Skyr, ma sicuramente una di quelle ricette che permette di immergersi nella vera cultura islandese. Perfetto, soprattutto, per riscaldare il corpo durante le fredde e pungenti giornate invernali.

È possibile assaggiare questo piatto tradizione in molti ristoranti disponibile in molti ristoranti che servono cucina tradizionale islandese e in alcune case islandesi come piatto fatto in casa.

Svið, con rabarbaro e patate

Lo Svið è probabilmente uno dei piatti più particolari della tradizione culinaria islandese. Si tratta di una vera e propria testa di pecora bollita, servita integra o, in alcuni casi, tagliata a metà. Per la sua preparazione si parte prima dalla rimozione della lana e poi dalla pulizia totale della testa, prima della cottura, fino ad ottenere una consistenza tenera della carne.

In passato questa ricetta fu creata per evitare lo spreco di cibo ed oggi viene servita specialmente nei mesi invernali e/o durante le festività tradizionali.

Un particolare? Gli islandesi considerano l’occhio come la parte migliore. Provare per credere!

La zuppa di carne Kjötsúpa

La Kjötsúpa, piatto tradizionale della cucina islandese, è una zuppa di carne di agnello, che include al suo interno ingredienti come agnello, patate, carote, cipolle, rape e molte volte anche il cavolo. È caratterizzata da una cottura lenta, che rende la carne tenera e soprattutto saporita.

Rappresenta il perfetto comfort food per le fredde giornate invernali, molto nutriente e tipico delle zone rurali dell’Islanda. È un piatto decisamente comune nelle case islandesi e, quindi, se si ha la possibilità di essere ospiti di una famiglia locale, ci saranno elevate possibilità di mangiare questo tradizionale piatto della cucina tipica Islandese.

Pylsur: l’hot dog islandese

Le Pylsur sono conosciuti come gli hot dog islandesi e rappresentano un istituzione nel Paese. Questi hot dog di carne di agnello, manzo e maiale, sono serviti in un panino morbido e vengono conditi con cipolle crude e/o fritte, ketchup dolce, senape e remoulade, una salsa molto simile alla maionese.

Il famoso chef Anthony Bourdain, grande figura del panorama della cucina mondiale e vero amante dello street food mondiale, era un grande fan delle Pylsur, gli hot dog islandesi.
Il posto più famoso dove mangiarle le Pylsur è il Bæjarins Beztu Pylsur, uno stand di hot dog nella capitale, a lavoro dal 1937.

Non si tratta di un semplice hot dog, ma di una vera delizia islandese. Rappresenta la soluzione perfetta per uno spuntino veloce e saporito mentre si esplora la capitale Reykjavik ed i suoi dintorni.

Hot Dog islandese con condimento

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Pylsur, famoso hot dog islandese

L’Harðfiskur essiccato

Si tratta di un pesce essiccato, solitamente merluzzo, che viene battuto fino all’ottenimento di una consistenza croccante per poi subire un lento processo di essiccazione all’aria aperta. L’Harðfiskur viene spesso mangiato con del burro spalmato sulla superficie.

Rappresenta uno snack tradizionale e molto salutare per la cucina tipica dell’Islanda e risulta un ottimo nutriente ed è possibile acquistarlo in qualsiasi supermercato o negozio di alimentari islandese o nei mercati locali.

Il pane tradizione dell’Islanda: il Rúgbrauð

Il Rúgbrauð è un pane di segale scuro, molto conosciuto per la sua dolcezza e la sua consistenza densa e ben lontana dal pane tradizionale conosciuto in Italia. Secondo la tradizione culinaria islandese, questo pane di segale veniva prima cotto lentamente in una pentola coperta e interrato vicino a una sorgente termale per 24 ore, sfruttando così il calore geotermico.

Questo pane è una delizia unica, da mangiare con burro, formaggio o pesce affumicato. Il suo gusto così dolce lo rende anche perfetto per essere gustato con la marmellata. Se si visita l’Islanda, di certo non bisogna farsi scappare questo pane di segale, disponibile nelle panetterie e nei supermercati di tutta l’Islanda o nei ristoranti, come parte di un menu tradizionale.

Un bicchiere di Brennivín, per concludere i pasti

Anche se non è un piatto, menzionare il Brennivín è assolutamente una bevanda da provare per un’immersione totale nella cultura culinaria tipica di quest’isola. Questo liquore tradizionale, conosciuto anche come “morte nera”, è fatto con patate fermentate e aromatizzato con semi di cumino.

Viene spesso consumato come accompagnamento all’Hákarl, lo squalo fermentato, e ad altri piatti tradizionali. Provarlo è quasi obbligatorio durante un viaggio in Islanda.

L’Islanda è un Paese che affascina e incanta per la sua bellezza naturale, la sua cultura così antica e le sue tradizioni uniche. Questo Paese ha molto da offrire. Qui è possibile vivere esperienze magiche, che vanno oltre l’Aurora Boreale, e che renderanno le visite sull’isola qualcosa di indimenticabile.

 

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Vacanze in Islanda: i consigli per un viaggio low cost

L’Islanda è una meta fiabesca e meravigliosa, con imponenti ghiacciai contrapposti a impetuosi vulcani attivi, paesaggi naturali selvaggi e incontaminati, accompagnati da cieli notturni infiammati dall’aurora boreale.

Ma c’è un dettaglio che, spesso, fa desistere chi vorrebbe esplorarla in tutta la sua bellezza: l’Islanda è molto costosa. Il costo della vita in Islanda è molto più alto rispetto ad altre mete europee e confrontato anche con l’Italia: nella ricerca di alloggi, voli e trasporti, trovare un’alternativa economica può essere difficile. Ci sono però alcuni accorgimenti che permetteranno a chi è più avventuroso di visitare la terra del ghiaccio e del fuoco risparmiando.

Nulla è impossibile e, con qualche semplice trucco, riuscirete a contenere il budget per l’organizzazione di un viaggio in questa splendida isola, godendosi una splendida vacanza a contatto con la natura più autentica: ecco tutti i consigli più utili per visitare l’Islanda con un viaggio low cost.

Voli low cost per l’Islanda

Una delle voci di costo più pesanti per un viaggio fuori dall’Italia è spesso il trasporto aereo. Volare in Islanda dall’Italia non è particolarmente economico, nonostante diverse compagnie abbiano aperto tratte verso quest’isola rendendo più competitivi i prezzi applicati. Tra le compagnie low cost che praticano voli diretti da Roma e Milano sono WizzAir ed easyJet.

Con qualche accorgimento è possibile risparmiare anche centinaia di euro sul costo del volo per l’Islanda. Ecco come:

  • Prenotate i biglietti aerei con un buon anticipo per riuscire a spuntare prezzi e offerte migliori.
  • Evitate l’alta stagione: in estate i prezzi sono molto più elevati, soprattutto nel mese di agosto; se potete, scegliete il periodo tra settembre e ottobre in modo da risparmiare sul prezzo del biglietto.
  • Valutate l’opzione di fare uno scalo: spesso i voli diretti costano di più rispetto a due voli più brevi (nonostante sia una scelta eticamente meno corretta poiché più inquinante).
  • Viaggiate leggeri: partendo con un bagaglio a mano, rispetto a quello più pesante da stiva, risparmierete sul costo del trasporto.

Noleggiare l’auto

Una volta arrivati in Islanda, la scelta quasi obbligata per potersi muovere verso il primo alloggio e per esplorare l’isola è il noleggio dell’auto. Il consiglio generale è quello di prenotare anche il mezzo con largo anticipo, in modo da spuntare prezzi migliori.

Un’alternativa più economica al noleggio, e che vi permette di socializzare con altre persone, è il carpooling islandese Samferda. Sul sito ufficiale troverete tutte le corse in auto disponibili, che potrete condividere per un viaggio in compagnia: un ottimo modo per risparmiare, fare nuove conoscenze e inquinare meno.

Alloggiare in Islanda spendendo poco

Anche il pernottamento è un costo fisso che incide in buona misura sul budget di una vacanza in Islanda. La sistemazione in hotel, in questo Paese, è piuttosto cara rispetto agli standard italiani. Inoltre, le strutture ricettive sono poche e, durante l’alta stagione, esauriscono velocemente le stanze disponibili. Se volete risparmiare anche sul cibo, l’hotel non sarà la scelta più adatta, poiché non avendo una cucina vi costringerà a pranzare e cenare fuori, spendendo più soldi.

Quali sono le alternative più economiche, rispetto al classico hotel, per dormire in Islanda? In generale, vi consigliamo di costruire il vostro itinerario partendo proprio dalla ricerca di alloggi e sistemazioni economiche. Inoltre, potete scegliere tra diverse alternative: fattorie, ostelli, guesthouse, tenda o camper in campeggio. Vediamole tutte.

Fattorie, ostelli e guesthouse in Islanda

Le fattorie, gli ostelli e le guesthouse sono la soluzione migliore per chi cerca un buon rapporto qualità-prezzo, ma senza rinunciare alla comodità di una camera. Diversamente da quanto si possa pensare, si tratta di luoghi con stanze molto pulite e adatte a qualsiasi tipo di viaggiatore.

Il consiglio è quello di prenotare queste sistemazioni con largo anticipo, poiché sono spesso piene, soprattutto nel periodo estivo. E se volete risparmiare ulteriormente, vi consigliamo di portare con voi un sacco a pelo e un asciugamano personale, in modo da evitare l’eventuale costo extra di coperte e altri tessuti messi a disposizione dagli ostelli.

Cercate, inoltre, strutture che mettano a disposizione una cucina privata o condivisa con gli altri ospiti. In questo modo potrete risparmiare sul cibo cucinando in autonomia pranzi e cene. In tal caso, una catena economica di supermercati, in cui potersi recare per comprare gli alimenti, è Bonus.

Infine, se volete alloggiare in una fattoria e togliervi comunque qualche sfizio, sceglietene una che offra la colazione inclusa nel prezzo della camera: potrete gustare squisiti prodotti freschi locali, per un viaggio alla scoperta dei sapori islandesi.

In Islanda in campeggio: la soluzione più economica

Siete viaggiatori avventurosi e abituati a restare a contatto con la natura? Allora la soluzione perfetta ed economica per visitare l’Islanda in estate è il campeggio. Ce ne sono molti in tutta l’isola, con piazzole di prato nelle quali montare la propria tenda (che può essere noleggiata facilmente), cucina e bagni in comune con doccia e acqua calda, oltre a una sala lavanderia (in certi campeggi).

A Reykjavik troverete numerosi servizi di noleggio, che offrono anche tessere e abbonamenti, dove procurarvi tenda e sacchi a pelo perfettamente igienizzati, oltre a pentole e fornelli per cucinare. Questa è una scelta adatta anche per coloro che organizzano un viaggio nella terra dei ghiacci all’ultimo minuto: le tende e i campeggi sono sempre disponibili e non c’è bisogno di prenotare con largo anticipo.

Viaggiare in camper in Islanda: un’alternativa valida

C’è un altro modo piuttosto smart e avventuroso per dimezzare le spese di alloggio e pasti per un tour dell’Islanda meraviglioso e a stretto contatto con la natura: noleggiare un camper. Come anticipato, l’Islanda è ben attrezzata in tema di camping ma, a differenza di chi punta a dormire in tenda, se scegliete il camper sarà necessario prenotare in anticipo la piazzola di sosta.

Sia all’aeroporto di Keflavik sia a Reykjavik troverete numerosi noleggi di auto e camper: confrontate le diverse compagnie e prenotate con anticipo il camper per trovare i prezzi più bassi, valutando sempre la convenienza rispetto al noleggio di un’auto unita al pagamento di una struttura ricettiva per il pernottamento.

Un’alternativa simile, ma ancor più economica rispetto al camper, sono le auto dotate delle cosiddette “roof tent”, le tende da posizionare sul tetto del mezzo e nelle quali poter pernottare.

Mangiare in Islanda spendendo poco

Anche il cibo in Islanda è più caro rispetto all’Italia. Per risparmiare, il consiglio è quello di acquistare alimenti nei supermercati. tra i più economici troverete le catene Bonus, Netto e kronan, sebbene siano comunque più care rispetto allo standard italiano. Se avete scelto una sistemazione con cucina, potrete preparare qualche gustosa pietanza risparmiando ulteriormente visto che potrete evitare di spendere di più per piatti già pronti.

Se portate con voi una valigia molto capiente, potreste anche pensare di portare una certa quantità di cibo dall’Italia, come il caffè, la pasta e altro cibo precotto in scatola. In questo modo tagliereste una buona parte dei costi per l’acquisto di alimenti al supermercato.

Ma come ogni viaggio che si rispetti, anche le tradizioni culinarie rappresentano un aspetto culturale importante da scoprire e andrebbero provate almeno una volta. Per risparmiare, potreste optare per uscire a pranzo, piuttosto che a cena, poiché è più comune che i ristoranti e i bistrot effettuino sconti sui pasti del giorno, rispetto alla sera. Inoltre, se optate per locali che offrono pranzi e cene a buffet, il prezzo sarà più contenuto.

Un altro consiglio per risparmiare soldi riguarda l’acqua: non serve acquistarla, poiché quella del rubinetto è potabile e buona. Vi basterà portare con voi una borraccia da riempire prima di uscire.

Viaggio in Islanda: altri consigli pratici per risparmiare

Abbiamo visto come risparmiare per dormire, mangiare e muoversi in Islanda, ma i consigli non finiscono qui. Ecco altri trucchi per organizzare un viaggio low cost nelle terre selvagge islandesi, dai suggerimenti sui metodi di pagamento fino alle escursioni e alle visite turistiche:

  • Limitare lo shopping: non acquistare in loco capi di abbigliamento tecnici e costosi, meglio portare tutto l’occorrente in valigia sin dalla partenza.
  • Pagare con carta di credito: l’isola è ben organizzata per i pagamenti con carte, anche per gli importi più bassi, perciò si può evitare di prelevare molti contanti o cambiarli all’arrivo, poiché i tassi di cambio e le commissioni sono più sfavorevoli.
  • Relax nelle piscine termali naturali gratuite: godetevi un po’ di sano relax senza spendere un euro nelle piscine formatesi naturalmente che costellano la terra del ghiaccio. Potete trovare sorgenti di acqua termale trasformate in centri benessere, ma anche piscine gratuite completamente immerse nella natura, come quelle nello splendido parco di Landmannalaugar o le Foss di Akureyri, dove rilassarsi nell’acqua alla temperatura di circa 38°C.
  • Prenotare escursioni guidate solo se necessario: quello dell’Islanda è un territorio quasi totalmente incontaminato e libero. Potete visitare moltissime bellezze naturalistiche senza spendere soldi, con poche eccezioni a pagamento.
  • Visitare Reykjavík, la capitale, e altre città vi permetterà di avere più scelta di locali in cui mangiare a prezzi bassi; potrete anche valutare di acquistare una card che comprenda più escursioni ed entrate in musei e luoghi di interesse a pagamento, risparmiando decine di euro.

Un paradiso naturale vi aspetta: con questi consigli non vi farete trovare impreparati e riuscirete a godere di tutte le meraviglie dell’Islanda senza spendere una fortuna.

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Askja, tra le mete più suggestive d’Islanda

L’Islanda è una terra dalla natura rigida ma altamente sorprendente. Un Paese che sa emozionare, così pregno di meraviglie che lo stupore che si prova ammirandole fa persino non sentire il freddo che la caratterizza. Un’isola straordinaria e che riserva anche dei luoghi che sono del tutto inospitali, ma ciò non toglie che siano comunque attrazioni turistiche che inevitabilmente si fanno amare. È il caso di Askja, una delle tappe da fare se si vuole davvero conoscere il cuore e l’anima della Terra del Ghiaccio e del Fuoco.

Askja: informazioni utili

Non è un caso che l’Islanda sia chiamata anche la Terra del Ghiaccio e del Fuoco: i suoi immensi ghiacciai si mescolano con mastodontici vulcani, alcuni dei quali ancora attivi. È il caso di Askja, uno stratovulcano che sorge a Nord del ghiacciaio Vatnajökull e che, a causa della sua posizione in corrispondenza della faglia che separa le placche tettoniche del Nordamerica e dell’Eurasia, è uno dei vulcani più attivi di tutto il Paese.

Si tratta di una caldera di ben 50 chilometri quadrati che è venuta al mondo anche in tempi piuttosto recenti: era il 1875, e il vulcano eruttò 2 chilometri cubi di tefrite causando alterazioni all’ecosistema in tutta Europa. A seguito di questo gigantesco evento naturale si verificarono dei crolli, che portarono alla nascita del suo lago color zaffiro, Öskjuvatn, che oggi con i suoi 220 metri è il più profondo di tutta l’Islanda.

Ma non solo, perché questa potente eruzione scatenò anche la formazione del cratere di tefrite Víti, che attualmente è ancora la culla di acqua geotermale, una piscina color turchese in cui fare un bel bagno rigenerante, se il tempo lo permette (attenzione, la temperatura massima è di 30 gradi centigradi).

L’ultima eruzione dell’Askja è avvenuta nel 1961 e ora, pur essendo ancora attivo, l’attività vulcanica è molto limitata. Per questo motivo, al giorno d’oggi è uno dei luoghi più ricercati delle Alte Terre, insieme a Landmannalaugar, nonostante vi si possa accedere solo durante l’estate.

Askja, Islanda

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Veduta dell’Askja, meraviglia d’Islanda

Come visitarlo

La caldera dell’Askja è fredda, ventosa e desolatissima, ma nonostante ciò è uno di quei posti che occorre raggiungere almeno una volta nella vita. Non è facile giungervi e, anzi, si tratta di quel tipo di attrazione che ti fa persino pensare: “Ma non si arriva mai!?”. Eppure, una volta che ci si ritrova di fronte ad essa, la fatica e il gelo passano in secondo piano, merito di questo Paese dove nulla è come sembra: sotto a questi placidi laghi si nasconde uno dei vulcani più attivi d’Europa.

Per arrivarci occorre avere una propria auto a noleggio o partecipare un’escursione organizzata. Qualsiasi sia la vostra scelta, sappiate che potrete vivere un’avventura incredibile, perché i paesaggi che attraverserete saranno surreali.

In caso di macchina a noleggio, è fondamentale che questa sia un fuoristrada: il tragitto dura ore ed è molto impegnativo, perché bisogna addirittura attraversare dei fiumi.

Una volta arrivati presso il rifugio di Drekagil, dominato dal profilo di questo imponente vulcano, dovrete intraprendere un sentiero che conduce verso il cratere di Askja. Passo dopo passo, in mezzo a veri e propri campi di lava, percorrerete circa 2,5 chilometri per arrivare al cospetto della caldera del vulcano e dei suoi due laghi principali.

Sarete circondati da rocce laviche di ogni forma, da terra rossa, gialla e nera, scenari che vi faranno pensare di aver intrapreso la strada per un altro pianeta.

Escursioni per l'Askja

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Il paesaggio intorno all’Askja

Alcune curiosità

Un posto così particolare, unico ed emozionante non poteva che essere avvolto da una serie di misteri. Uno di questi avvenne nel 1907, anno in cui due ricercatori tedeschi, Max Rudloff e Walther von Knebel, decisero di esplorare il lago con una barca a remi.

Il risultato fu la loro scomparsa improvvisa e misteriosa, tanto che i corpi non furono mai ritrovati. Secondo alcuni, il lago Öskjuvatn possiede delle specifiche caratteristiche morfologiche che portano alla formazione di strane correnti o vortici che risucchiarono i due studiosi.

Tuttavia, è molto più probabile che le cause di questa enigmatica scomparsa siano da imputare alle non ottime condizioni della barchetta utilizzata e all’acqua gelida del lago. In ricordo di questo drammatico evento, sul bordo della caldera è possibile ammirare un cumulo di pietre e un monumento in loro memoria.

Al giorno d’oggi è consuetudine, per tutti coloro che si avventurano in questo luogo, porre un sasso sul monumento e scrivere il proprio nome in un registro custodito in una cassetta metallica alla sua base.

Per quanto riguarda l’attività sismica dell’Askja, è stato registrato un aumento a partire dal 2010, a pochi mesi di distanza dalla spettacolare eruzione dell‘Eyjafjallajökull (il vulcano che paralizzò il traffico aereo di mezza Europa).

Sono in molti a credere che un’eruzione dell’Askja possa avvenire a breve: nel novembre 2019 è stato osservato un forte incremento dell’attività sismica, con oltre 700 terremoti registrati nell’area del vulcano a profondità molto superficiali.

L’area del vulcano Askja è una delle zone più affascinanti e senza tempo di tutto il pianeta. Non sorprende perciò sapere che la NASA stia di nuovo pensando di far esercitare i suoi astronauti in queste zone, in modo da avere un approccio più veritiero con il pianeta Marte, in attesa di una vera e propria missione.

Infatti, alcuni astronauti qui sono già passati, e lo testimonia il Museo dell’Esplorazione presso la località di Húsavík. In più, nel 2015, diversi astronauti sono tornati a far visita a queste zone ed hanno tutti affermato che “è stato bello riassaporare la sensazione di camminare di nuovo sulla Luna”.

Askja, visto dalla spazio, sembra l’occhio di un ciclope.

I nomi dei due laghi principali (in realtà sono tre) hanno un significato specifico: Öskjuvatn vuol dire il “lago dell’Askja”, e Víti, o Helvíti, si traduce in inferno. È molto importante, inoltre, non confondere quest’ultimo con Vìti, un lago che si trova presso il vulcano Krafla, nel Nord del Paese.

Infine un’informazione che è essenziale non dimenticare: l’Askja sorge tra le sperdute highlands islandesi, nel centro dell’isola, per questo motivo è raggiungibile esclusivamente durante la stagione estiva. In altri periodi dell’anno, infatti, le strade per arrivarci chiudono in quanto le condizioni meteo non permettono di percorrerle in sicurezza.

Per il resto, preparatevi ad una delle avventure più sorprendenti della vostra vita.

Askja, cosa sapere

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Un’ulteriore e bellissima veduta dell’Askja
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Occasione imperdibile per andare nella terra del ghiaccio e del fuoco

Se avete sempre sognato di ammirare il cielo del Nord illuminato dall’aurora boreale, se siete fan del “Trono di spade” e vi siete immaginati di camminare sulla spiaggia nero pece vista in Tv o se da bambini avete letto tutti i romanzi di Jules Verne e non vi siete mai tolti la voglia di esplorare un vulcano, il momento di esaudire tutti i vostri desideri è arrivato.

Visitare l’Islanda – terra di tutte queste esperienze – non è poi così difficile. Basta prenotare un volo e organizzare il viaggio che avete sempre sognato. Un viaggio in Islanda non è regalato, bisogna dirlo, quindi, se si può approfittare di qualche offerte per risparmiare è un buon punto di partenza.

L’offerta per volare in Islanda a prezzi contenuti

Se volete organizzare un viaggio in Islanda dovete iniziare a pensare al volo il prima possibile. Non ci sono tante compagnie aeree che volano su Reykjavík e, man mano che s’avvicina l’estate, i prezzi lievitano. Ecco perché l’offerta appena lanciata dalla compagnia di bandiera Icelandair è da cogliere al volo. I prezzi con partenza da Roma Fiumicino partono da 199 euro. L’offerta è valida fino al 28 gennaio e il periodo di viaggio deve essere compreso tra il 1° febbraio e il 31 maggio 2024.

Durante l’anno ci vola anche easyJet con partenza da Milano Malpensa e anche la compagnia low costa ha offerte in corso con sconti del 20% sulla tariffa. Man mano che si avvicina la stagione estiva poi vengono aggiornati gli operativi dei vettori, tra cui la low cost islandese Play che vola da Bologna, Venezia e Verona.

Islanda, terra del ghiaccio e del fuoco

I contrasti che si possono ammirare in Islanda non esistono in nessun altro luogo al mondo. In occasione dell’uscita della quarta stagione della serie Tv “True Detective”, che è stata girata proprio in Islanda, la film commission ha tenuto a sottolineare come qualunque tipo di set cinematografico si cerchi per rappresentare un mondo primordiale, futuro o apocalittico, lo si trovi proprio in questa terra, anche detta “del ghiaccio e del fuoco”, due elementi così contrastanti e così terrificanti, ma al contempo così affascinanti, da attirare molti viaggiatori curiosi.

In Islanda, ci sono centinaia di vulcani, alcuni ancora molto attivi – come dimostrano i recenti fatti del vulcano nei pressi della città di Grindavik – che si possono visitare. La loro lava ha dato vita, nel corso di milioni di anni, a incredibili formazioni rocciose, a spiagge di sabbia nera, a grotte di ghiaccio.

I fenomeni che avvengono sotto la superficie terrestre di quest’isola danno vita a geyser, a piscine naturali di acqua calda – che deve essere raffreddata per consentire alle persone di immergervisi – e a eventi estremi.

Il freddo e gelo che d’inverno ghiaccia tutto, nella bella stagione lascia il posto ad altrettanti fenomeni meravigliosi. Nel corso dei secoli ha scavato canyon, dato origine a corsi d’acqua e a imponenti cascate, paesaggi naturali meravigliosi che d’estate sono immersi nella spettacolare fioritura dei lupini che colorano tutti i prati di lilla.

Kirkjufell

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L’aurora boreale a Kirkjufell, la montagna più fotografata d’Islanda

Per non parlare, poi, dei fenomeni celesti, che non sono solo tipici dell’Islanda, bensì di tutto il Nord Europa. D’inverno, a queste latitudini, lo spettacolo più emozionante il fenomeno dell’aurora boreale. Poiché il buio arriva presto, la si può ammirare in un qualunque pomeriggio invernale.

L’Islanda ha il vantaggio, rispetto ad altri paesi nordici, di avere pochissimo inquinamento luminoso, essendo un’isola poco popolata. La maggior parte della popolazione vive a Reykjavík, il resto è sparso qua è là nei villaggi costieri. Quindi è molto più facile assistere al fenomeno dell’aurora boreale che c’è praticamente tutti i giorni. E ogni volta è diversa. La “danza degli dei” può essere verde, rossa, gialla e l’emozione è sempre grandissima.

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Seyðisfjörður, villaggio super pittoresco d’Islanda

L’Islanda è una terra da fiaba, dove la natura è protagonista assoluta e si respira un’atmosfera unica, introvabile da qualsiasi altra parte.

Tra le innumerevoli meraviglie, incastonato come una gemma al cospetto delle maestose montagne e di uno dei fiordi più suggestivi, spicca il villaggio di Seyðisfjörður, considerato il più “pittoresco e delizioso” dell’Islanda orientale, con le case dai vivaci colori e vette innevate punteggiate da cascate straordinarie.

Seyðisfjörður, storia del villaggio dallo “stile islandese”

Anche se esistono prove che il territorio di Seyðisfjörður fosse abitato già all’epoca dei primi insediamenti in Islanda, la cittadina vera e propria venne fondata nel XIX secolo, quando i pescatori norvegesi realizzarono una serie di strutture per la pesca delle aringhe: nel giro di pochi anni, il piccolo centro divenne una città in piena espansione e ricevette lo statuto municipale nel 1895.

La sua economia si fondò a lungo proprio sulla pesca e la portò a diventare la località più prospera dell’est islandese: non a caso, alcuni degli edifici in legno più rappresentativi e affascinanti risalgono proprio a quel periodo e, anzi, alcuni furono “smontati” e portati qui direttamente dalla Norvegia!

In seguito, dopo essere stato base per gli eserciti americano e britannico, il villaggio visse una fase di difficoltà economica a causa della recessione dell’industria delle aringhe.

Oggi, invece, continua a vivere di pesca ma si è affermata anche come una delle tappe principali delle crociere in Islanda e ospita una vivace scena culturale con un centro artistico e una vibrante comunità bohémienne di musicisti, artisti e artigiani.

Cosa vedere nella “perla racchiusa in una conchiglia”

Seydisfjordur, che il poeta Matthias Johannessen definì una “perla racchiusa in una conchiglia”, è una realtà accogliente, ricca di creatività e di storia, abitata da circa 700 persone e appare come una grande e amichevole famiglia.

Il modo migliore per immergersi appieno nella sua tipicità è concedersi una piacevole passeggiata lungo le sue stradine e ammirare l’emozionante natura islandese, le montagne e l’omonimo fiordo tutt’intorno: un’oretta è più che sufficiente per conoscerla a fondo.

Uno dei principali luoghi di interesse è la Chiesa blu, la chiesetta in legno dall’indimenticabile colorazione blu pastello da cui si gode di una vista da cartolina sullo sfondo dei monti, e che ha accanto il Monumento alla valanga del 1996, una delle tante che hanno colpito Seydisfjordur nel corso dei secoli.

Ma non soltanto. I pescatori hanno costruito alcuni degli edifici in legno che compongono l’immagine più iconica del villaggio, ognuno con il suo colore: la casa gialla, la casa rossa, la casa azzurra, quella nera e quella grigia.

Dal centro del paese alla Chiesa Blu incanta poi la “walking street”, un sorprendente “sentiero” di piastrelle multicolori dipinto in omaggio alla bandiera arcobaleno e come simbolo di tolleranza e rispetto.

E poi la stessa strada che conduce a Seydisfjordur è uno spettacolo che non si dimentica, tra le più incredibili d’Islanda: sale dal fiordo, costeggiando il fiume Fjardara, fino al distretto di Herad, a 26 chilometri di distanza attraverso la brughiera di Fjardarheidi. Dopo aver raggiunto un passo in quota, scende lungo la campagna in un susseguirsi di stretti tornanti attorno a colline imbiancate e a una miriade di piccole cascate fino al paese.