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Dettifoss: la cascata più potente d’Europa, furia islandese

Nel cuore remoto dell’Islanda settentrionale, si cela un luogo tanto imponente quanto primordiale: la cascata Dettifoss, una delle mete simbolo dell’isola, riconosciuta come la più potente d’Europa.

Trovarsi al suo cospetto non significa semplicemente “ammirare una cascata” ma assistere alla forza selvaggia della natura in una delle sue manifestazioni più spettacolari.

Dove il ghiaccio incontra la roccia: l’origine glaciale di Dettifoss

La furia di Dettifoss nasce da acque che provengono dal cuore del più vasto ghiacciaio europeo, il Vatnajökull. È infatti il fiume Jökulsá á Fjöllum, alimentato dallo scioglimento di questo gigante glaciale, a dar vita alla cascata. Quando il fiume raggiunge il canyon di Jökulsárgljúfur, la sua corsa impetuosa si trasforma in un ruggito assordante: un salto di 45 metri e una larghezza che si estende per 100 metri, con un flusso medio d’acqua che sfiora i 200 metri cubi al secondo.

La posizione privilegiata di Dettifoss all’interno del Parco Nazionale di Vatnajökull, il più esteso del Paese, ne garantisce la tutela e valorizzazione. Il parco abbraccia ghiacciai, vulcani, deserti lavici e zone umide, in un mosaico di ecosistemi selvaggi e variopinti.

Il canyon che custodisce giganti

Il canyon Jökulsárgljúfur, scavato dallo stesso fiume, custodisce altre due meraviglie naturali: Selfoss e Hafragilsfoss. Entrambe donano  panorami unici e una bellezza austera, tipica di questa zona d’Islanda.

Selfoss, poco a monte di Dettifoss, è un ventaglio elegante di cascate che scivolano lungo il bordo del canyon, mentre Hafragilsfoss, più a valle, appare come una “sorella minore” ma non meno affascinante.

Viaggiare verso l’ignoto: come raggiungere Dettifoss

Tutto il fragore della cascata Dettifoss

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La fragorosa cascata Dettifoss in Islanda

Chi desidera raggiungere Dettifoss deve essere disposto a lasciarsi alle spalle la comodità delle strade asfaltate più trafficate. La cascata si trova a nord della famosa Ring Road, la strada circolare che abbraccia gran parte dell’isola. Da essa si diramano due percorsi secondari che conducono fino al sito, ma nei mesi invernali l’accesso può diventare arduo, persino per i veicoli a quattro ruote motrici. È dunque consigliabile programmare la visita durante la stagione estiva, quando le condizioni sono più favorevoli e il paesaggio si tinge di mille sfumature di verde, grigio lavico e azzurro glaciale.

Akureyri e Húsavík: le città tra la cascata e il mare

Per chi esplora il nord, Akureyri, conosciuta come la “Capitale del Nord”, è una cittadina vivace e accogliente, impreziosita da caffè, musei e da una vibrante scena culturale. Qui si respira l’anima autentica dell’Islanda rurale, ma con un tocco moderno e rilassato.

Poco distante, lungo la costa, ecco Húsavík, una cittadina che ha conquistato fama internazionale per un motivo ben preciso: le balene. In estate, le sue acque si popolano di cetacei, per uno spettacolo che ha pochi eguali in Europa. Le escursioni in mare aperto, con l’oceano che si apre silenzioso e immenso, regalano momenti di pura meraviglia. Megattere, delfini, balene minke, l’incontro con questi giganti marini è un’emozione che rimane nel cuore.

Natura, leggenda e geologia

Tra Akureyri e Dettifoss si estende una delle zone più affascinanti dell’Islanda: l’area del Lago Mývatn, specchio d’acqua vulcanico celebre per la straordinaria biodiversità, in particolare per l’avifauna. Gli amanti del birdwatching trovano un piccolo paradiso, con anatre rare e decine di altre specie.

Ma Mývatn è anche un laboratorio geologico a cielo aperto. Le sue rive sono costellate da crateri, colate laviche e formazioni basaltiche. Tra tutte spicca Dimmuborgir, un intricato labirinto di rocce nere che la tradizione vuole sia la dimora dei tredici “Babbi Natale” islandesi, personaggi ben lontani dall’iconografia bonaria occidentale: troll bizzarri e dispettosi, legati a un folklore ancora vivo e profondamente sentito.

Non sorprende che simili ambientazioni così surreali siano state scelte per il set di numerose scene di “Game of Thrones”, dove hanno rappresentato le terre oltre la barriera del ghiaccio. Anche il cinema ha riconosciuto la forza evocativa della regione: la scena iniziale del film “Prometheus” è stata girata proprio a Dettifoss.

Ancora, prima di raggiungere Mývatn, una sosta alla cascata di Goðafoss è quasi d’obbligo. Sebbene non possieda l’imponenza di Dettifoss, vanta un’aura spirituale che la rende inconfondibile. È qui che, nel 1000 d.C., si compì simbolicamente la conversione dell’Islanda al cristianesimo: le antiche statue pagane furono gettate nelle sue acque in segno di un nuovo inizio. Ancora oggi, il suo nome, “la cascata degli dei”, risuona dell’antica transizione.

A nord di Dettifoss si estende infine Ásbyrgi, un canyon a forma di ferro di cavallo che appare scolpito da una divinità. Secondo la leggenda, fu uno degli zoccoli del cavallo a otto zampe del dio Odino a imprimere nella terra tale forma perfetta. Ricoperto da una vegetazione rigogliosa per queste latitudini, è un luogo dove il mito e la natura si fondono in armonia e regalano un’atmosfera incantata e fuori dal tempo.

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Anche l’Europa ha le sue montagne arcobaleno: benvenuti nel Landmannalaugar

Se si pensa all’Islanda, oltre alla capitale, viene in mente una terra di ghiacciai e paesaggi mozzafiato. Non molti sanno però che qui, all’interno della riserva naturale di Fjallabak, sorgono le montagne arcobaleno d’Europa. Visitare il Landmannalaugar regala paesaggi da sogno ma è importante arrivarci preparati poiché i sentieri e il percorso sono accessibili solo con auto 4×4 e per alcuni periodi dell’anno.

Perché le montagne del Landmannalaugar sono colorate

A circa 180 chilometri da Reykjavik, in Islanda, si trova il Landmannalaugar, una regione montuosa in cui il paesaggio naturale non è quello tradizionale con lava e iceberg: qui le montagne sono arcobaleno e sfoggiano tantissime sfumature cromatiche che lasciano i visitatori a bocca aperta. La meta ha un itinerario di circa 55 chilometri che permette di esplorare alcuni paesaggi di una bellezza primordiale. Da non perdere anche le sorgenti termali naturali ai piedi delle montagne, in cui l’acqua calda regala un vero trattamento benessere rigenerante oltre ad una vista wow per il loro colore turchese intenso.

Le montagne del Landmannalaugar non hanno il soprannome di montagne arcobaleno per caso: svettanti 600 metri sul livello del mare, possiedono una palette che vira dal verde all’ocra, passando poi per grigio, bianco e rosso. Sembrano quasi dipinte a pennellate, una vera meraviglia. Tutto ciò è dovuto alle rocce che nella loro composizione contengono riolite, ovvero una lava in cui la percentuale di minerali è molto alta e ha regalato queste gradazioni di nuance suggestive.

Il punto di partenza per i trekking è il rifugio Landmannalaugar da cui parte il Laugavegurinn, ovvero il sentiero che conduce alle sorgenti termali. Non tutti i percorsi sono impossibili e troppo impegnativi, ne esistono di brevi: è importante informarsi prima di intraprendere il sentiero per individuare quello più adatto alle proprie abilità. Dopo aver raggiunto le sorgenti termali se si ha ancora fiato si può proseguire verso la montagna multicolore Brennisteinsalda, dove depositi di zolfo e bocche fumanti regalano un paesaggio unico al mondo.

Landmannalaugar montagne arcobaleno

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Le suggestive montagne arcobaleno nel Landmannalaugar

Dove si trovano e come arrivare nel Landmannalaugar

Le splendide montagne arcobaleno del Landmannalaugar si trovano in Islanda e più precisamente all’interno della riserva naturale di Fjallabak. Conosciuta per i paesaggi da sogno e i tanti colori, le si raggiungono seguendo le indicazioni per il campo di lava di Laugahran e sono visitabili solo per pochi mesi all’anno (in genere da metà giugno a metà settembre). La destinazione, perfetta per gli amanti del trekking, richiede una camminata intensa e non troppo semplice, ma alla vista merita.

Consigliamo di percorrere la strada da Reykjavik che dista circa 180 chilometri dotandosi di un’auto 4×4 con serbatoio pieno per affrontare il lungo tratto dove non è semplice incontrare distributori di benzina. Per chi preferisse utilizzare i mezzi pubblici, nel periodo da giugno a ottobre circa è possibile usufruire degli autobus di linea che conducono al rifugio da cui poi partono i sentieri di trekking per esplorare la zona.

Tra piscine geotermali, percorsi trekking da sogno e una palette cromatica di tutto rispetto, le montagne del Landmannalaugar raccontano una delle pagine più autentiche e caratteristiche dell’Islanda.

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In Islanda c’è una cascata nera, un posto intriso di meraviglia e mistero: si chiama Svartifoss

Hai mai sentito nominare una cascata nera? Stiamo parlando di Svartifoss, in Islanda. La località è conosciuta per essere stata musa ispiratrice per artisti e architetti che hanno colto l’ispirazione per dar vita a opere che possiamo visitare in giro per il mondo. Ma perché è considerata nera? E come la si può raggiungere? Scopriamolo insieme.

La cascata nera in Islanda

All’interno del parco nazionale di Vatnajökull, uno dei luoghi più belli dell’Islanda sud orientale e è Svartifoss, la cascata nera. Bastano circa 30 minuti a piedi senza troppo fatica per godersi uno spettacolo che lascia a bocca aperta. Il nome? Svartifoss significa proprio “cascata nera” e non potrebbe esserci una soluzione più adatta o più evocativa di questa. Le acque, alimentate dal possente ghiacciaio Vatnajökull, si tuffano da una scogliera di colonne basaltiche scure, alte e solenni come canne d’organo scolpite dal tempo.

A regalare l’effetto wow ci pensano le strutture geometriche nate da antichi flussi di lava e poi raffreddati ormai milioni di anni fa. A vederli sembra quasi che la natura abbia sfidato la gravità e anche la logica creando un’opera che merita assolutamente una visita. Il contrasto tra il nero lucente della roccia vulcanica, la spuma dell’acqua e il verde della vegetazione circostante crea un paesaggio cromatico di rara intensità, come un dipinto vivente che muta con la luce del giorno. Ha un’altezza di circa 20 metri e, nonostante non sia tra le cascate più alte al mondo, sa fare la differenza per l’eleganza quasi eterea. Potremmo dire che l’acqua danza lungo le colonne ricamando arabeschi prima di raccogliersi nel laghetto ai suoi piedi. Non semplice escursionismo o trekking impegnativo ma una vera e propria passeggiata, nemmeno troppo difficile, per poter riconnettersi con la natura. Non tutti sanno che Svartifoss ha ispirato artisti e architetti, come le guglie della famosa chiesa Hallgrímskirkja a Reykjavík, la cui forma richiama proprio le colonne basaltiche che circondano questo flusso d’acqua.

cascata nera in Islanda

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Lo spettacolo che regala la cascata nera in Islanda

Dove si trova Svartifoss e come arrivarci

Il luogo è assolutamente suggestivo e viene soprannominato “la cascata nera”, ma in realtà il suo nome è Svartifoss. Si trova in Islanda e più precisamente nella regione sud orientale, all’interno del parco nazionale di Vatnajökull. Raggiungerla? Non è complicato ma bisogna indossare scarpe comode e godersi una piccola escursione. Con l’auto o i mezzi si può arrivare fino all’area di parcheggio di Skaftafell e dal centro visitatori in poi si inizia un percorso che dura tra i 30 e i 45 minuti, a seconda del proprio livello di allenamento.

Non è complicato, l’unico “scoglio” (se così lo vogliamo chiamare) è la salita iniziale. Poi il sentiero prosegue pianeggiante, attraverso paesaggi suggestivi e altre cascate più piccole ma altrettanto belle da vedere. Una volta arrivati qui si può anche proseguire: si raggiunge infatti un altro belvedere che vanta un punto panoramico senza eguali. Qui però le cose cambiano, serve un po’ più di allenamento per il percorso di 1,6 chilometri con un dislivello di 120 metri. Eppure, la fatica viene ampiamente ripagata; panorami mozzafiato che danno modo di scoprire nelle giornate più limpide i ghiacciai sulle montagne e il profilo della costa.

Cascata nera di Svartifoss, in Islanda

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Svartifoss, in Islanda
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Le destinazioni perfette dove andare in aprile per vivere al meglio la primavera

L’inverno volge al termine e molti di noi non vedono l’ora di riporre i cappotti pesanti nell’armadio e fare valigie leggere verso destinazioni dove le temperature cominciano ad alzarsi. Basti pensare alle spiagge del Portogallo o a quelle della Grecia. Tuttavia il sole non è per tutti e c’è chi preferisce godersi qualche giorno in più sotto il piumone dopo una giornata di avventure trascorse tra ghiacciai e prime fioriture sulle montagne, magari in Austria, in Norvegia o in Islanda.

Qui abbiamo creato la selezione ideale per entrambe le categorie di viaggiatori, da chi sogna mete al caldo a chi preferisce quelle al fresco. Ecco le destinazioni perfette dove andare in aprile per vivere al meglio la primavera in base alle proprie temperature preferite!

Creta, Grecia

Il periodo ideale per visitare Creta, in Grecia, è la primavera. I motivi sono diversi: le temperature sono miti, le tariffe ridotte e il flusso turistico minore rispetto all’estate. Seppur le condizioni climatiche non siano ideali per nuotare (per questo è meglio aspettare la metà di maggio), potrete iniziare a godervi gli infiniti campi di fiori all’inizio della loro fioritura, il verde delle colline e i cieli azzurri.

Aprile, inoltre, è il mese perfetto per per esplorare i siti storici dell’isola prima che la folla si riversi sulle spiagge e nelle città. Le attrazioni principali includono gite di un giorno alla piccola isola di Spinalonga, una fortezza sotto il dominio veneziano che in seguito divenne una colonia di lebbrosi, e Knossos, un importante centro della civiltà minoica e sede del leggendario Minotauro.

Champagne, Francia

Culla delle bollicine, oltre che una delle regioni più belle della Francia, Champagne è la meta ideale da visitare in aprile perché, grazie alle temperature più miti, le viti si risvegliano, pronte per un nuovo ciclo di crescita. La primavera è infatti nota come la stagione del “germogliamento”, quando nuove gemme appaiono nei vigneti di tutta la Champagne e i viticoltori riprendono il processo di coltivazione.

I viaggiatori possono godere del clima perfetto per passeggiate a cavallo e picnic tra i vigneti, oltre che per scoprire alcune bellezze del territorio come i faggi della Foresta di Verzy, una riserva naturale situata vicino a Reims che ospita i famosi faggi contorti noti come “faux”. Questi alberi offrono uno scenario unico, specialmente quando i fiori primaverili sono in piena fioritura.

La stessa cittadina di Reims è piacevolmente visitabile in questo periodo dell’anno, con la sua imperdibile cattedrale gotica di Notre-Dame.

Cattedrale Reims

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La cattedrale gotica di Notre-Dame a Reims

Amsterdam, Paesi Bassi

Seppur le temperature non siano particolarmente piacevoli, la città di Amsterdam assume un fascino particolare nel mese di aprile, quando viene festeggiato il King’s Day. Il 26 aprile, l’intera città si tinge di arancione per una delle feste nazionali più attese dell’anno: in questa occasione viene celebrato il compleanno del re Willem Alexander con musica per le strade, mercati vintage e dell’artigianato, feste, balli e luna park. Se partecipate, non dimenticate di indossare qualcosa di arancione, considerato il colore nazionale in riferimento al nome della casata regnante, “House of Orange”.

In più, questo è il periodo di massima fioritura dei tulipani, con vaste distese di fiori vivaci che sbocciano ovunque. Nei dintorni di Amsterdam trovate Keukenhof, uno dei giardini fioriti più grandi del mondo. Qui potrete ammirare le mostre floreali, con le loro esposizioni di fiori create con cura e dal grande impatto visivo, o la mostra “Tulpomania” nel padiglione Juliana, dedicata alla storia e alla cultura dei tulipani olandesi.

Algarve, Portogallo

Aprile è un mese di transizione, a metà tra il clima “invernale”, di per sé particolarmente mite in Algarve, e il caldo estivo. Seppur il meteo possa essere imprevedibile, nella maggior parte dei casi sarà piacevole e soleggiato, con temperature diurne che si aggirano intorno ai 20°. Inoltre, considerando che questa parte del Portogallo sta diventando sempre più popolare, aprile potrebbe essere il mese ideale per godersi i suoi paesaggi senza la folla che, solitamente, frequenta le sue spiagge da giugno in poi.

In questo periodo, oltre alle spiagge, potrete dedicarvi alle escursioni e attività all’aperto come gite in bicicletta, tour in barca, escursioni in jeep, tour in quad, oltre che agli sport acquatici tra cui kayak e, soprattutto, il surf.

Dubai, Emirati Arabi

Per chi vuole visitare Dubai senza soffrire per il caldo eccessivo, aprile potrebbe essere il mese ideale perché le temperature, seppur alte, non sono estreme come nei mesi a seguire. Così sarà più facile visitare le meraviglie di questa città futuristica tra i momenti di relax in piscina e le cene in alcuni dei migliori ristoranti del mondo.

Visitate l’IMG World of Adventures, uno dei parchi a tema indoor più grandi del mondo, ammirate lo skyline della città dal ponte di osservazione al 124° piano del Burj Khalifa o concedetevi una sessione di shopping al Dubai Mall, il secondo centro commerciale più grande del mondo, dove si trova anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio, un acquario e diversi ristoranti.

Istanbul, Turchia

Se pensate che l’Olanda sia l’unica destinazione dove ammirare i tulipani…vi sbagliate. Ogni anno, nel mese di aprile, Istanbul organizza l’attesissimo Festival dei Tulipani. Grazie a questo evento, oltre a perdervi tra le bellezze speziate della città, potrete ammirare i suoi parchi in una veste particolarmente suggestiva.

Durante il mese, infatti, i parchi più belli di Istanbul si trasformano in un mare di tulipani colorati: dal parco Emirgan, con le sue viste mozzafiato sul Bosforo e oltre 120 diverse varietà di tulipani, al parco Gülhane, situato nel cuore della Città Vecchia, con i suoi splendidi giardini di tulipani e i suoi monumenti storici. Il festival non si limita ai soli tulipani, ma offre anche una ricca varietà di eventi e attività tra cui mostre di fotografia e pittura, concerti musicali e affascinanti esposizioni di arte e artigianato tradizionale turco.

Tulipani Istanbul

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Tulipani davanti alla Moschea Blu

Lovund, Norvegia

In aprile c’è un luogo particolarmente speciale da visitare in Norvegia: l’isola di Lovund. Situata nella zona settentrionale del Paese, quest’isola è famosa per le pulcinelle di mare che, proprio il 14 aprile, ritornano sulle coste e sono accolte con grandi festeggiamenti che prendono il nome di “Lundkommer’s Day”, traducibile come “Il giorno in cui arrivano le pulcinelle di mare”. Questo è il momento in cui tornano per la stagione degli amori, prima di ripartire di nuovo nei mesi estivi. Assistere al loro arrivo è un’esperienza davvero speciale perché giungono in massa, volando in formazioni spettacolari.

Marrakesh, Marocco

La primavera è la stagione perfetta anche per visitare il Marocco, sia per gli amanti delle città che per chi preferisce fare escursioni nella natura. Le temperature, infatti, sono ideali per vagabondare tra le strade di Marrakesh, ricche di venditori e mercati dove acquistare spezie, sciarpe e pantofole, di architetture eleganti e ville verdeggianti, per non parlare degli incredibili giardini, o per fare trekking sugli altipiani.

I Monti Atlas sono un luogo suggestivo dove le maestose cime del Marocco (tra cui il Jebel Toubkal, alto 4167 metri) sono facilmente raggiungibili e, proprio in questo periodo, si mostrano in tutta la loro bellezza perché ricchi di fiori selvatici. In più, potrete immergervi nella cultura berbera visitando uno dei villaggi situati in questa zona: vi consigliamo di partecipare alle escursioni guidate che permettono di conoscere la storia e la cultura di queste popolazioni, oltre che pernottare in riad tradizionali, gustando piatti tipici come il cous cous.

Cotswolds, Inghilterra

Le Cotswolds si risvegliano in primavera, quando le verdi colline si punteggiano di agnellini e i villaggi si adornano di ciliegi in fiore. Questi possono essere ammirati in diversi luoghi, anche se uno dei più famosi resta l’Arboreto di Batsford, che ospita un’importante collezione nazionale britannica dedicata ai ciliegi giapponesi, i quali si mostrano in tutta la loro bellezza a partire dalla metà di aprile.

Se amate camminare, in questo periodo potreste percorrere anche una parte del Cotswold Way, il sentiero nazionale che inizia a Chipping Campden e si snoda per 160 chilometri, terminando a Bath. Qui godrete di panorami spettacolari, deliziosi luoghi dove mangiare e cose da fare, immergendovi totalmente nei paesaggi di questo territorio.

In questo periodo, le Cotswolds sono più tranquille rispetto alla frenesia estiva, un aspetto da non sottovalutare se volete visitare i caratteristici villaggi in pietra senza folla.

Tenerife, Isole Canarie

Infine, aprile è il mese ideale anche per andare a Tenerife, la più grande tra le Isole Canarie. In questo periodo potrete godervi con maggior tranquillità le sue spiagge di sabbia dorata, le spettacolari vette del vulcano Teide, la vita notturna di Playa de las Americas e la quiete dei piccoli villaggi.

Grazie alle temperature miti, potrete suddividere il vostro itinerario tra momenti di scoperta e relax. Potete esplorare i numerosi sentieri escursionistici dell’isola, come quelli situati nel Parco Nazionale del Teide, o praticare sport acquatici come surf e kayak, trascorrendo il resto della giornata semplicemente rilassati sulla spiaggia.

E se Tenerife non è abbastanza e avete più tempo a disposizione, potreste valutare di raggiungere un’altra isola delle Canarie avendo la certezza di trovare comunque l’atmosfera ideale dove trascorrere le vostre vacanze ad aprile. D’altronde non è un caso se queste vengono considerate le isole dell’eterna primavera!

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Mercatini di Natale del Nord Europa 2024: date e info utili

Trascorrere il Natale nei Paesi del Nord Europa significa non solo entrare nella casa di Babbo Natale, simbolo natalizio per eccellenza, ma anche circondarsi di tutte quelle atmosfere che compongono l’immaginario perfetto, dalla neve alle renne. Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Islanda sono alcune delle destinazioni più amate grazie ai loro mercatini e, ognuna di queste, vanta tradizioni curiose e particolari. Sapevate, per esempio, che per concludere il Natale gli svedesi fanno un giro rituale, insieme a tutta la famiglia, intorno all’albero? O che in Danimarca la cena tradizionale di Natale inizia alle 18 e si conclude servendo il riso al latte?

Per scoprirle non vi resta che organizzare un viaggio nel Nord Europa, ma prima leggete questo articolo: troverete tutti i mercatini del 2024 con date e info utili!

Mercatini di Natale a Helsinki

La capitale della Finlandia, Helsinki, allestisce i mercatini di Natale presso la Piazza del Senato, l’area più antica della città. A dominare la scena c’è la Cattedrale di Helsinki, progettata da Carl Ludwig Engel e completata nel 1852: qui, il 13 dicembre, la neo incoronata Santa Lucia scende le scale della cattedrale. Si tratta di una tradizione natalizia che onora la martire cristiana del IV secolo, un’occasione importante e simbolica per i finlandesi alla quale vi consigliamo di assistere.

Oltre alla processione di Santa Lucia, la città organizza il tanto atteso mercatino di Natale di Helsinki con oltre cento bancarelle che offrono un assortimento di regali e ornamenti natalizi, nonché prodotti locali, pesce, carne e specialità tipiche. Babbo Natale visita quotidianamente la piazza, mentre una giostra antica gira al centro, offrendo giri gratuiti ai bambini. I mercatini sono aperti dal 29 novembre al 22 dicembre, dalla domenica al giovedì dalle 11:00 alle 19:00, mentre il venerdì e il sabato dalle 11:00 alle 20:00.

Mercatini Natale Helsinki

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Mercatini di Natale nella Piazza del Senato a Helsinki

Il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi

Probabilmente il luogo natalizio più famoso al mondo, il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi è come un grande mercatino aperto tutto l’anno. Capitale della Lapponia, conta 62.000 abitanti, tra cui, secondo la leggenda, Babbo Natale stesso. Situata a soli 10 chilometri a sud del Circolo Polare Artico, questa città è famosa per la sua splendida natura, per le spettacolari viste sull’Aurora Boreale e per il suo villaggio. Qui potete incontrare Babbo Natale ogni giorno, acquistare prodotti d’artigianato fatto a mano e assaporare la cucina tradizionale.

Vengono organizzate anche tante attività per i bambini, come le gite in slitta con le renne e le escursioni nella foresta degli elfi. Non dimenticate che qui si trova anche l’ufficio postale ufficiale dove spedire la propria letterina dei desideri! Per arrivare al villaggio di Babbo Natale da Rovaniemi vi basterà salire sul bus 8, attivo tutto l’anno comprese le feste.

Mercatini natalizi a Turku

La più antica e terza città più grande della Finlandia, Turku, situata a sole due ore di treno da Helsinki, comincia ogni anno la stagione delle feste con una tradizionale Dichiarazione di Pace Natalizia, un messaggio che invita all’armonia e alla grazia. Dopo l’accensione del grande abete rosso allestito nella cattedrale cittadina, vengono aperti i due mercatini principali: uno in Old Great Square, dove vengono organizzati concerti, personaggi natalizi camminano tra la folla e gli stand propongono tanti souvenir e specialità tipiche; l’altro, invece, si trova in Market Square, un evento più piccolo, ma con tanti prodotti di qualità. I mercatini sono presenti tutti i weekend pre-Natale.

Skansens julmarknad a Stoccolma

Tra i mercatini di Natale più belli d’Europa ci sono sicuramente quelli organizzati a Stoccolma. Il più famoso della città è Skansen julmarknad, risalente al 1903, dove troverete ben 70 bancarelle ricche di prelibatezze natalizie come marzapane, pane delle feste, artigianato locale in tessuto, legno, ceramica e lana e molto altro ancora. Oltre a fare shopping alle bancarelle, potete visitare la storica casa di Skansen, dove scoprire come si celebrava il Natale in passato, dalle tradizionali decorazioni dell’albero di Natale alle cene.

Non mancano laboratori organizzati per grandi e bambini, cori natalizi, le danze intorno all’albero sulla pista da ballo di Bollnästorget e le Winter Lights, una passeggiata illuminata di 1,5 chilometri che contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più magica e accogliente. Il mercatino è aperto dal 29 novembre al 22 dicembre, dalle 10:00 alle 18:00, mentre in alcuni giorni dalle 10:00 alle 16:00 (gli orari variano in base ai giorni, vi consigliamo di guardare il sito ufficiale).

Mercatini natale Stoccolma

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Mercatini di Natale nel centro di Stoccolma

Tivoli Christmas Market a Copenhagen

Il mercato di Natale organizzato a Tivoli Gardens, il parco divertimenti aperto nel 1843 e tra le attrazioni più amate di tutta Copenhagen, rappresenta indubbiamente uno dei mercati più visitati. Aperto dal 19 novembre fino al 2 gennaio, compresi i giorni di Natale e Capodanno, garantisce un’atmosfera natalizia senza pari. Qui, in uno scenario suggestivo con la neve sui tetti e il fumo che esce dai camini, troverete decorazioni, fiori natalizi e il profumo di “Kleiner” e cannella, oltre che 50 bancarelle, giostre e attrazioni. I mercatini sono aperti dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 11:00 alle 22:00, il venerdì e il sabato dalle 11:00 alle 23:00. Il 24 dicembre saranno chiusi e, trattandosi di un parco divertimenti, sarà necessario acquistare un biglietto d’ingresso sul sito ufficiale.

Mercatini di Natale a Riga

Tra i mercatini di Natale più suggestivi del Nord Europa c’è quello organizzato a Riga, capitale della Lettonia. Aperto dal 29 novembre al 2 gennaio, viene organizzato nel cuore del centro storico, a Doma Laukums, la Piazza della Cattedrale. Qui troverete tante bancarelle dove acquistare le migliori prelibatezze tradizionali come vin brûlé, pan di zenzero, mandorle tostate, tè e caffè natalizi, oltre che deliziose carni affumicate.

Nei diversi stand troverete anche una vasta gamma di artigianato lettone, ideale per portarvi a casa un souvenir speciale o come idea regalo, dai guanti a motivi tipici ai candelabri di legno decorati, fino al miele lettone, alle candele di cera profumate, calze, cappelli e sciarpe calde fatte a mano, gioielli in ambra e argento, giocattoli di legno ecologici e orsi di pezza.

Mercatini natalizi di Spikersuppa a Oslo

Dal 9 novembre al 22 dicembre il centro di Oslo ospita i mercatini natalizi di Spikersuppa, i più famosi della città. Chiamati in norvegese Jul i Vinterland, includono una lunga via con bancarelle piene di regali, souvenir, abbigliamento, giocattoli e molto altro. ​​​​Non mancano anche deliziosi stand gastronomici che offrono di tutto, dai tradizionali piatti natalizi norvegesi alle ciambelle e crêpes, fino allo street food indiano e messicano e alle specialità più amate come cupcake al cocco e mele caramellate, glögg e porridge caldo, currywurst e salmone affumicato dalle Isole Lofoten.

In programma sono previste anche diverse attività natalizie gratuite, spettacoli teatrali e concerti con artisti famosi, giostre e una ruota panoramica. Dal 30 novembre, inoltre, verrà allestita anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio. I mercatini sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 20:00, il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 20:00.

Villaggio di Natale di Hafnarfjörður a Reykjavík

L’Islanda è la destinazione perfetta per chi ama le avventure invernali e vuole respirare appieno lo spirito delle feste natalizie. In particolare, la capitale Reykjavík allestisce alcuni dei mercatini più belli come il Villaggio di Natale ad Hafnarfjörður. Si tratta di un mercatino molto caratteristico, non solo perché offre intrattenimento dal vivo, casette natalizie dove fare scorta di artigianato islandese e cibo tipico fatto in casa, ma anche per la tradizione degli Yule Lads.

Secondo la leggenda locale, questi personaggi simili a elfi discendono dai troll e, nel periodo precedente il Natale, scendono dalle montagne e regalano doni ai bambini buoni. In più, se soggiornate ad Hafnarfjörður, non dimenticate di regalarvi un’esperienza unica: nuotare in una piscina geotermale. Il Villaggio di Natale è aperto fino al 23 dicembre tutti i weekend, il venerdì dalle 17:00 alle 20:00, il sabato e la domenica dalle 13:00 alle 18:00. Il 23 dicembre sono aperti fino alle 21:00.

Natale a Reykjavík

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Una strada di Reykjavík decorata con addobbi natalizi

Mercatini di Natale a Edimburgo

Organizzati nel cuore della capitale scozzese dal 15 novembre 2024 al 4 gennaio 2025, i mercatini di Natale di Edimburgo offrono il mix perfetto tra shopping, intrattenimento e delizie stagionali. Con lo splendido castello sullo sfondo, vi sembrerà di essere atterrati nel paese delle meraviglie invernali. Ispirato ai tradizionali mercatini tedeschi, ma contraddistinto dal caratteristico fascino scozzese, il mercato è ricco di artigianato locale, regali unici e deliziosi cibi festivi.

East Princes Street Gardens è il cuore pulsante del mercato, dove oltre 70 bancarelle offrono artigianato fatto a mano, gioielli, abbigliamento e molto altro ancora. Luci scintillanti illuminano i vicoli, mentre l’aria si riempie del profumo di vino caldo, cioccolata calda e deliziose prelibatezze festive. Salite sulla grande ruota panoramica per godere di una vista mozzafiato sulla città e godetevi la musica dal vivo, i cori di Natale e le incantevoli luci natalizie.

Mercatini natalizi a Tallinn

Dal 22 novembre al 27 dicembre, la Piazza del Municipio di Tallinn ospita gli attesissimi mercatini di Natale. La star dell’evento è sicuramente l’albero, considerato il più importante dell’Estonia e allestito nella piazza principale della città dal lontano 1441, rendendolo il primo albero di Natale mai esposto in Europa. Tutte le strade sono decorate con alberi, decorazioni natalizie e luci natalizie, mentre i commercianti locali vi faranno provare i piatti tipici della cucina natalizia estone, dal sanguinaccio e cavolo cappuccio al pan di zenzero e bevande calde natalizie. I bambini, invece, potranno divertirsi con le giostre e con un ricco programma natalizio dedicato interamente a loro.

Tallinn Natale

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Mercatini di Natale a Tallinn

Christkindlmarkt a Salisburgo

Facilmente raggiungibile dall’Italia, l’Austria in generale e Salisburgo in particolare è la destinazione perfetta dove trascorrere il Natale grazie ai suoi meravigliosi mercatini. Uno dei mercatini più iconici della città è sicuramente il Christkindlmarkt, organizzato nel centro storico. Qui troverete i famosi Mozartkugeln (Salisburgo è la città natale di Mozart), dolcetti di marzapane ricoperti di cioccolato, regali, vin brûlé speziato e piatti austriaci deliziosi. Il mercatino è allestito su Dom e Residenzplatz ed è aperto dal 21 novembre 2024 al 1 gennaio 2025. Segnatevi in agenda anche gli eventi speciali da non perdere come la sfilata dei Krampus (i demoni del Natale), pianificata per il 5 dicembre, e la sfilata delle maschere tipiche natalizie il 21 dicembre.

I mercatini a Vilnius

Aperti dal 29 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, i mercatini di Natale di Vilnius cominciano ufficialmente con l’accensione dell’albero allestito nella Piazza della Cattedrale, considerato il simbolo della città in questo periodo dell’anno. L’albero, infatti, è stato nominato il più bello d’Europa per diversi anni consecutivi, mentre Vilnius è stata inclusa nella Top 5 europea e nella lista dei 25 migliori posti al mondo per celebrare il Natale. Oltre ai mercatini troverete anche un trenino speciale che vi porterà a scoprire i luoghi più belli della città decorati con le luminarie e la pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Natale a Vilnius

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Il famoso albero di Natale a Vilnius

Christkindlmarkt a Monaco

Impossibile parlare dei mercatini di Natale in Nord Europa e non nominare quelli organizzati a Monaco di Baviera, in Germania. In particolare, quello più famoso viene allestito nel cuore del centro storico, con la romantica cornice offerta dal municipio neogotico su Marienplatz. Il mercatino, le cui origini risalgono al XIV secolo, propone un intero villaggio di bancarelle che conquista tutti i visitatori grazie al suo antico fascino bavarese. Inoltre, se amate fare il presepe, qui troverete tutto il necessario per crearne uno davvero speciale perché è presente un intero mercato indipendente dedicato a questi mondi in miniatura. Il mercatino è aperto dal 25 novembre al 24 dicembre.

Cathedral Christmas Market a Winchester

Dal 22 novembre al 22 dicembre, a Winchester viene organizzato uno dei mercatini più belli di tutta Europa. È famoso per la sua atmosfera suggestiva e per la splendida location, dove a dominare la scena è la meravigliosa cattedrale, al cui interno vengono organizzati concerti, canti natalizi ed eventi. Per quanto riguarda gli stand, troverete un’ampia scelta di espositori, casette in legno ispirate ai tradizionali mercatini tedeschi, con prodotti di alta qualità dedicati sia all’artigianato che alle specialità gastronomiche. I mercatini sono aperti dalla domenica al giovedì dalle 10:00 alle 18:00 e il venerdì e il sabato dalle 10:00 alle 20:00.

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Geyser Strokkur, Islanda: come arrivarci e cosa vedere nei dintorni

È una di quelle tappe imprescindibili se si programma una vacanza in Islanda, stiamo parlando del Geyser Strokkur, senza ombra di dubbio tra i più famosi (se non il più celebre) di questo Paese affascinante e ricco di cose da scoprire.

Il nostro viaggio ci porta nella regione geotermica che si trova nell’area sud – occidentale dell’Islanda, vicino al fiume Hvità. Un luogo in cui la natura regala meraviglia agli occhi di chi vi arriva e che non manca mai di offrire il suo spettacolo: infatti questo geyser naturale erutta con una frequenza abbastanza regolare.

Arrivare qui non è difficile e, oltre al Geyser Strokkur, vi sono tantissime altre cose da vedere in questa area, meraviglie che solo una terra come l’Islanda, situata in una delle zone più a nord dell’Europa, riesce a restituire. Una terra fatta di paesaggi unici, cesellata dalla natura, una terra selvaggia in cui ogni elemento si mostra in tutta la sua maestosa bellezza.

Geyser Strokkur, tutto quello che devi sapere

Immaginatevi di assistere a un’esplosione: dalla terra si vedono comparire prima delle bolle e poi l’acqua si innalza come un pinnacolo verso il cielo, offrendo allo sguardo uno spettacolo di rara bellezza. Ed è quello che si può vivere andando a visitare il Geyser Strokkur, che si trova nella valle di Haukadalur, una zona geotermale molto attiva e famosa. Qui si trova anche Geysir, di grandi dimensioni e talmente celebre che pare essere stato lui a dare il nome a tutte le altre sorgenti di acqua bollente simili nel mondo.

Geyser Strokkur in Islanda

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Geyser Strokkur, uno dei luoghi più amati in Islanda

Infatti, geyser sembrerebbe derivare da Geysir, la cui etimologia può essere fatta risalire a gjósa, che si traduce in italiano con eruttare. I suoi getti arrivavano a raggiungere anche i sessanta metri, se ne parla al passato perché – nonostante sia ancora in attività – questa risulta essere molto irregolare.

A poca distanza, in un paesaggio che presenta stagni d’acqua e terra, si trova Strokkur. Lui, a differenza del vicino più grande, erutta in maniera molto regolare, in genere con una pausa che può variare dai 4 agli 8 minuti. Pare che la colonna d’acqua che fuoriesce con forza e grande potenza dal suolo possa arrivare a raggiungere i 30 metri d’altezza.

Quest’area è davvero spettacolare: mentre si passeggia sembra di essere in un sogno; infatti, dalla terra e dalle pozze d’acqua si sprigiona il fumo e l’effetto è stupefacente e incredibile. C’è anche un punto più alto che, se raggiunto, regala un panorama indimenticabile.

Nei pressi dell’area si trova un comodo parcheggio di grandi dimensioni. Oltre a questo, lì accanto vi sono un grande negozio di souvenir realizzato in maniera sostenibile e poi un ristorante, un hotel e qualche altra attività.

Come arrivare al Geyser Strokkur

Arrivare al geyser Strokkur per visitare tutta questa area è abbastanza semplice, infatti la distanza che lo separano dalla capitale dell’Islanda, ovvero Reykjavík è irrisoria: solamente 105 chilometri.

Esistono, però, anche altre mete che sicuramente verranno inserite nelle varie tappe di viaggio e che sono molto più vicine. Ad esempio, Gullfoss (una favolosa cascata che è tra le più celebri del Paese) dista solamente 10 chilometri, mentre il parco nazionale del Thingvellir è lontanto circa 60 chilometri. Si può arrivare in automobile, magari noleggiandone una, oppure con un tour turistici organizzati.

Parco nazionale del Thingvellir

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Parco nazionale del Thingvellir in Islanda, tappa di viaggio insieme al Geyser Strokkur

Cosa vedere nei dintorni: il Cerchio d’Oro

Chi decide di programmare una visita dell’Islanda lo sa, esisteno una serie di tappe nella zona sud – occidentale che vanno a comporre quello che si chiama Cerchio d’Oro: un affascinante percorso turistico che vale la pena fare attraverso il Paese. Si snoda lungo 300 chilometri e parte proprio dalla capitale per raggiungere diverse tappe, di cui le tre più importanti sono quelle già menzionate: il Geyser Strokkur, il parco Nazionale Thingvellir e la cascata Gullfoss, luoghi meravigliosi che, per la loro unicità e per le emozioni che regalano con i loro paesaggi, sono davvero imperdibili.

Tra le destinazioni da raggiungere, quindi, c’è il parco Nazionale Thingvellir. Si tratta di un’area naturale protetta che, da una ventina d’anni, fa parte dei Patrimoni dell’umanità Unesco: qui la natura regala scenari meravigliosi, si tratta di un luogo importante non solo poiché sorge su una frattura causata dalla deriva dei continenti, ma anche perché qui riecheggia la storia, basti pensare che si può ammirare la bandiera che segna il luogo in cui è nato il primo parlamento islandese, ovvero l’Althing, nel 930.

Un’altra tappa imprescindibile del Cerchio d’Oro è la cascata Gullfoss, che si trova lungo il percorso del fiume Hvìtà: caratterizzata da un doppio salto (di 11 e 21 metri), si può raggiungere in maniera molto semplice con due sentieri agevoli e immersi in un’ambiente spettacolare.

Per chiudere il cerchio non può mancare il Geyser Strokkur e tutta l’area circostante compreso il celebre Geysir. Ovviamente partendo da Reykjavík, la capitale.

Gullfoss, cascata in Islanda

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Islanda: oltre al Geyser Strokkur vale la pena visitare la cascata Gullfoss

L’Islanda è una terra ricca di bellezze e di tanti tesori che si svelano a poco poco, è un luogo in cui la natura si mostra in tutta la sua straordinaria potenza, selvaggia e ammaliante. Un luogo tutto da scoprire, magari partendo proprio da una delle tappe di viaggio più famose: Geyser Strokkur.

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Surtsey, la neonata isola islandese vietata all’uomo

Immaginiamoci un luogo che fino a pochi anni fa neppure esisteva, ma che oggi è una realtà anche se mai i civili potranno visitarlo: è l’isola di Surtsey, che si trova al largo delle coste dell’Islanda.

Si tratta di un luogo del mondo davvero particolarissimo, perché non solo l’isola prima non c’era ed è nata una sessantina di anni fa, ma il tempo ne ha fatto anche mutare la forma e le dimensioni e oggi è un posto affascinante, che viene studiato non solo dai vulcanologi, ma anche da botanici e biologi.

Tutto quello che c’è da sapere su Surtsey, l’isola in Europa che è emersa dalle acque del mare.

Surtsey, la storia dell’isola

La storia dell’isola di Surtsey prende il via – probabilmente – qualche giorno prima del 14 novembre del 1963, quando un’eruzione vulcanica ha iniziato a dare forma a quello che poi – anni dopo – sarebbe diventato un luogo esteso per circa 2,7 chilometri quadrati.

L’isola è nata a 130 metri sotto il livello del mare, negli abissi, ha raggiunto la superficie il 14 novembre e ha smesso di crescere il 5 giugno 1967. E non è rimasta uguale a sé stessa, infatti con il tempo le sue dimensioni si sono costantemente ridotte. In tal senso è interessante un dato: nel 2012 l’isola di Surtsey misurava 1,3 chilometri e la sua cima più alta raggiungeva i 155 metri.

Questo perché con la fine dell’attività del vulcano, l’isola non solo ha smesso di crescere, ma piano piano le sue dimensioni si sono ridotte. E per le sue caratteristiche è riserva naturale dal 1965, tanto che solo in pochi hanno il privilegio di raggiungerla. Inoltre, dal 2008 è patrimonio dell’Umanità Unesco.

Isolata e protetta sin dalla sua nascita, questo luogo al largo delle coste dell’Islanda è un vero e proprio laboratorio naturale. Un suo grande valore è quello di mostrare agli scienziati come vi è arrivata la vita, giunta qui abbastanza velocemente sia per quanto riguarda le piante che, successivamente per gli animali: dagli uccelli, agli animali marini senza dimenticarne altri come gli insetti e i ragni.

Da Vestmannaeyjar, visuale delle isole compresa Surtsey

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Da Vestmannaeyjar la vista sulle isole compresa Surtsey

Come vedere l’isola di Surtsey

Affascinante e proibita, l’isola di Surtsey ha una grande potenza attrattiva per le sue tante peculiarità. Il fatto, poi, che solo a un ristretto numero di persone sia concesso raggiungerla la rende ancora più intrigante. Ma esiste qualche modo per vederla? La risposta è sì. Pare, infatti, che ci sia un punto sulla da cui è possibile vederla da lontano.

Infatti, Surtsey fa parte dell’arcipelago delle Vestmannaeyjar che, invece, può essere visitato. Le isole sono davvero poche e di piccole dimensioni: la più grande è Heimaey che si estende su una superficie di oltre 13 chilometri quadrati e che è anche l’unica a essere abitata. Da lì si può scorgere la piccola isola proibita. Per il resto totale divieto di accesso, come accade anche ad altri luoghi della Terra che non si possono raggiungere.

L’isola di Surtsey sparirà?

Se si pensa al fatto che la dimensione dell’isola sta lentamente, ma inesorabilmente, diminuendo nel corso del tempo, è logico pensare che ben presto questa sparirà dalle cartine geografiche.

Ma la verità è che potrebbe non accadere così velocemente, si presume che l’isola resterà nel mare ancora per qualche secolo. E la si potrà ammirare da lontano con un misto di stupore e meraviglia.

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L’Islanda si fa sempre più green e lancia The Volcanic Way

L’Islanda si conferma come una delle mete più affascinanti e innovative del panorama turistico internazionale e attrae ogni anno un numero crescente di visitatori. Tra agosto 2023 e luglio 2024, sono arrivati quasi 90.000 turisti italiani (con un aumento del 19,7% rispetto all’anno precedente) che hanno scelto di vivere il Paese in maniera più profonda, con una permanenza media di 7,9 notti, segnando un incremento dell’1,3%. Un dato che testimonia il costante interesse verso una modalità di viaggio più lenta e consapevole, perfettamente in linea con la filosofia green che l’Islanda sta portando avanti.

Un impegno concreto verso l’ambiente

Da tempo, infatti, la favolosa terra del ghiaccio e del fuoco ha posto la sostenibilità al centro delle proprie politiche legate al turismo.

Gli obiettivi sono ambiziosi: ridurre le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Tale impegno si riflette altresì nelle esperienze proposte ai turisti. Viaggiare in Islanda in modo sostenibile significa immergersi nelle sue regioni più autentiche, restare più a lungo e muoversi con lentezza, esplorando gli angoli meno battuti soprattutto fuori stagione.

Scoprire il cibo locale, partecipare a eventi culturali, interagire con le comunità: sono tutti modi per entrare in contatto con l’essenza islandese, nel pieno rispetto dell’ambiente e dando una mano allo sviluppo del turismo responsabile. Un approccio che non è solo una tendenza, ma una necessità per preservare un ecosistema unico e straordinario, e l’Islanda lo sta dimostrando con azioni concrete.

Sviluppo turistico all’insegna della crescita sostenibile

Il 2024 sta segnando un importante capitolo per il Nord dell’Islanda, con l’inizio della costruzione di nuovi hotel nella regione di Akureyri. L’aumento dei voli diretti verso l’aeroporto locale ha generato una maggiore domanda di camere, spingendo gli operatori a investire in strutture che rispondano a tale esigenza: è un chiaro segnale della crescita del turismo nella zona, ma sempre con un occhio attento alla sostenibilità, caratteristica che, come abbiamo visto, contraddistingue l’approccio islandese al turismo.

La regione settentrionale, con i paesaggi incredibili e le peculiarità naturalistiche, si rivela così una meta sempre più ambita per chi cerca un’esperienza lontana dalle rotte turistiche più affollate.

The Volcanic Way: una nuova rotta per un turismo green

Hengill, Islanda

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Paesaggio vulcanico di Hengill, Islanda

Nel Sud dell’Islanda e nella Penisola di Reykjanes, invece, sta per nascere un’attrazione che riflette a sua volta l’impegno del Paese: The Volcanic Way. Si tratta di una nuova rotta turistica ideata per promuovere soggiorni più lunghi e incoraggiare i visitatori a scoprire la storia, la natura e la cultura dell’isola, con un focus particolare sull’attività vulcanica che ha plasmato questo territorio che non ha eguali e che è tuttora in divenire.

È praticamente impossibile, infatti, pensare all’Islanda senza che vengano in mente vulcani e attività geotermica. I paesaggi sono dominati da caratteristiche vulcaniche: campi di lava, colonne di basalto, sorgenti termali, spiagge di sabbia nera, caldere, montagne vulcaniche e vulcani subglaciali.

Lungo il tour guidato di una settimana (700 chilometri solo andata oppure 1200 chilometri andata e ritorno), i viaggiatori potranno esplorare così diciassette villaggi e i paesaggi segnati dall’energia della terra, dalle imponenti colate laviche ai crateri dormienti, fino alle sorgenti termali. Non si tratta solo di ammirare la natura incontaminata, ma di comprenderne la storia e il legame profondo con la vita degli islandesi.

La Volcanic Way collega otto vulcani (Fagradalsfjall, Hengill, Hekla, Eyjafjalljokull, Eldfell, Katla, Lakagigar e Oraefajokull) suddividendoli ciascuno in una tappa giornaliera: oltre a rimanere estasiati dinanzi agli straordinari paesaggi, si può cogliere l’occasione per fare il bagno in piscine geotermiche, avventurarsi sui ghiacciai in motoslitta o Superjeep, esplorare grotte di ghiaccio, passeggiare su una spiaggia di sabbia nera o cavalcare un cavallo islandese al cospetto di una campagna davvero fantastica.

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I turisti preferiscono il fresco: ecco la meta più visitata

Con l’estate che ha portato temperature insopportabili in gran parte del Sud Europa, anche il turismo ha subito una trasformazione significativa. Italia, Spagna e Grecia, da sempre mete predilette per le vacanze estive, si sono ritrovate ad affrontare un caldo torrido che ha raggiunto picchi estremi e, di fronte a ondate di calore sempre più frequenti e intense, molti turisti hanno scelto di “fuggire” dalle classiche destinazioni mediterranee, puntando invece verso il Nord Europa alla ricerca di refrigerio.

Paesi come Norvegia, Svezia, Danimarca e Islanda vedono, così, un incremento di presenze grazie al clima temperato e alle suggestive bellezze naturalistiche, e diventano rifugi ideali per chi desidera mettere più chilometri possibili tra sé e il solleone. Il cambiamento del clima, i cui effetti sono sempre più tangibili, sta influenzando non soltanto i modelli meteorologici, ma anche le preferenze di viaggio, spingendo i turisti a riconsiderare le proprie scelte in funzione del comfort climatico.

La meta più ambita per trovare refrigerio

Come accennato, a causa delle assidue ondate di calore che fino a pochi giorni fa hanno colpito l’Italia e il resto dell’Europa meridionale, gran parte dei turisti ha preferito cercare sollievo raggiungendo località più fresche. Tra queste, la Danimarca ha registrato un notevole aumento di arrivi da Paesi come Spagna, Grecia e Italia durante l’estate 2024.

Basti pensare che, secondo il recente rapporto del DMI, l’istituto meteorologico danese, la temperatura media nazionale di luglio 2024 si è attestata sui 16,2°C, un contrasto netto rispetto all’Europa meridionale, dove hanno dominato temperature elevate.

Infatti, in Italia, le ondate di calore sono state quasi costanti dalla metà di giugno, con alcune regioni che hanno raggiunto picchi superiori ai 40°C. Anche la Francia ha vissuto giorni di allerta per il caldo intenso, registrando temperature sopra i 30°C in molte aree del Paese.

I numeri dell’esodo da Sud verso Nord

Secondo i dati diffusi da Visit Denmark, l’ente ufficiale per il turismo del Paese, il numero di turisti italiani e francesi che hanno visitato Copenaghen nel mese di giugno è aumentato del 23% rispetto agli anni precedenti, passando dai circa 49.000 del 2019 a quasi 60.000 nel 2024.

Tuttavia, Wonderful Copenhagen, l’ente che si occupa della promozione turistica della capitale, sottolinea che questo incremento record non è dovuto esclusivamente alle temperature più miti, ma anche all’attrattiva della città, famosa per la ricca offerta culturale e la rinomata gastronomia.

Il report indica come i residenti e i turisti stiano vivendo questa nuova tendenza del “turismo climatico” nelle zone di Copenaghen e dintorni, tradizionalmente focalizzate su viaggiatori provenienti dal Nord Europa e dagli Stati Uniti, ma che in questo periodo hanno registrato un significativo aumento di arrivi dall’Europa meridionale.

Stiamo sicuramente assistendo a una forte crescita di turisti dal Sud Europa, in particolare da Francia, Grecia, Spagna e Italia“, ha dichiarato Karim Nielsen, amministratore delegato di Kolpin Hotels, proprietaria dell’Hotel Sanders di Copenaghen, in un’intervista a Euronews.

Nielsen ha spiegato che l’aumento è stato graduale negli ultimi 5-6 anni, ma ha raggiunto un picco negli ultimi due. “All’Hotel Sanders, la nostra clientela è tradizionalmente composta per circa l’80% da americani, ma questa percentuale è leggermente diminuita. Ora stiamo notando un incremento dei visitatori da Spagna e Italia, che rappresentano circa il 10% dell’occupazione della struttura, un balzo significativo rispetto al precedente 3-4%“.

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Skogafoss, in Islanda: cosa vedere e quando andare

Probabilmente hai già sognato più volte di partire per l’Islanda e una delle domande che ti sei fatto è cosa vedere e quando andare a Skogafoss, per trovarti al cospetto di una meraviglia naturale che sembra uscire direttamente dalla mitologia vichinga. L’Islanda è una terra di spettacoli naturali unici, una di quelle mete che prima o poi vanno messe nella tua lista dei viaggi da fare.

Tra le meraviglie da vedere assolutamente in Islanda spicca Skogafoss, una delle cascate più iconiche e ammirate del paese. Situata nel sud dell’Islanda, questa maestosa cascata attira visitatori da tutto il mondo per la sua bellezza senza pari e anche per la sua accessibilità. Considerati i costi di un viaggio su quell’isola al limite del Circolo Polare Artico, è sempre bene comprendere prima di partire cosa vedere e quando andare a Skogafoss per ottenere il meglio da un viaggio in Islanda.

La Cascata: una delle cose più belle da vedere in Islanda

Skogafoss è il nome proprio della cascata che dà il nome a questa località islandese. “Foss” è una parola che ti capiterà di leggere o sentire spesso in viaggio in Islanda. Vuol dire, per l’appunto, cascata. Quello di Skogafoss è un salto d’acqua alto 60 metri e largo 25, situata lungo il fiume Skógá, da cui trae l’alra parte del nome. In Islanda ci sono molte cascate da vedere, molte delle quali con nomi mitici e mitologici ma Skogafoss non è tra quelle. Attira per la sua bellezza e non per il suo nome.  La sua potenza e il fragore dell’acqua che si schianta sulle rocce sottostanti creano un’atmosfera impressionante e indimenticabile.

Data la posizione in cui si trova, avvicinarsi a Skogafoss è più facile di quel che si potrebbe immaginare: con le dovute attenzioni, è possibile raggiungere alcuni punti molto vicini alla base della cascata, il che offre fantastiche opportunità fotografiche e la possibilità di sentire la forza della natura da vicino. La portata d’acqua della cascata varia a seconda della stagione ma ciò che resta perfetto in tutte le stagioni è la capacità di Skogafoss di creare un ambiente magico, che sembra uscito da un romanzo. Non a caso, Skogafoss è una delle location cinematografiche più utilizzate d’Islanda, presente anche in una serie epica come Il Trono di Spade.

Islanda

L’Arcobaleno: il ponte di luce che porta al Valhalla

Chissà che cosa hanno pensato i primi vichinghi, una volta giunti in questa terra sconosciuta che poi avrebbero chiamato Islanda, la terra del ghiaccio. La potenza della natura e la forza trasmessa dalla stessa terra tramite le sorgenti geotermiche hanno conquistato quei fieri navigatori. Secondo molte saghe vichinghe, l’Islanda era quanto di più vicino all’ingresso del Valhalla, il mondo in cui risiedono gli Dei. Secondo le credenze tipiche della mitologia vichinga, il Valhalla si raggiunge camminando sul Bifrost, un arcobaleno.

Una delle cose da vedere assolutamente a Skogafoss è proprio lo spettacolo dell’arcobaleno. Grazie alla quantità di spruzzi generati dalla cascata, nei giorni di sole si può spesso vedere un arcobaleno, o addirittura un doppio arcobaleno, che aggiunge un tocco magico alla già spettacolare vista. Tieni pronta la tua macchina fotografica.

Il Sentiero di Fimmvörðuháls: l’ideale per chi ama il trekking

Un viaggio in Islanda è qualcosa di perfetto per chi ama le attività outdoor. Skogafoss è un luogo molto amato dagli amanti del trekking. Una delle cose da fare a Skogafoss, infatti, è camminare e fare trekking, visto che la zona della cascata è anche il punto di partenza del sentiero di Fimmvörðuháls, uno dei percorsi escursionistici più celebri dell’Islanda.

Il sentiero conduce attraverso un paesaggio incredibile, passando per altre cascate, distese formate dalla lava delle passate eruzioni e ghiacciai. Questo percorso di trekking che parte da Skogafoss termina a Thórsmörk, una splendida valle racchiusa tra ghiacciai. Per poter percorrere questo sentiero occorre avere l’attrezzatura giusta, sia come abbigliamento che come scarpe ed equipaggiamento da avere con sé.

Fare trekking a Skogafoss in Islanda

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La bellezza di un arcobaleno a Skogafoss

La Scala Panoramica: un modo più semplice per osservare Skogafoss

Skogafoss si può osservare da molti punti, una volta arrivati nella zona d’Islanda in cui si trova. Accanto alla cascata c’è una lunga scala di metallo che permette di salire fino in cima, offrendo una vista panoramica sulla cascata stessa e sulla campagna circostante. Da qui, si possono ammirare il fiume Skógá che scorre tranquillo prima di precipitare nel vuoto e l’infinito paesaggio islandese.

Anche questo punto di osservazione è un luogo privilegiato per avere un punto di vista diverso da quelli che si possono avere dalla base di Skogafoss.

La Leggenda del Tesoro: una storia da perfetta saga islandese

L’Islanda, nel primo Medioevo, venne colonizzata da popolazioni vichinghe che lasciavano le altre terre scandinave. Secondo molte saghe che potrai ascoltare durante il tuo viaggio in Islanda, il primo colono si chiamava Þrasi Þórólfsson. Una delle cose da fare a Skogafoss è lasciarsi avvolgere dalla leggenda legata alla storia di Þrasi Þórólfsson e andare alla ricerca del suo tesoro.

La leggenda vuole, infatti, che questo navigatore vichingo abba nascosto un forziere pieno d’ora dientro la cascata. Nessuno studioso o archeologo ha mai trovato evidenze di questo tesoro ma è molto bello arrivare ai piedi di Skogafoss e immaginare che tutta quell’acqua protegga chissà che tesoro. Si tratta di lavorare di immaginazione per aggiungere, se possibile, ancora più fascino a un luogo come Skogafoss e l’Islanda intera.

Quando andare a Skogafoss

Visitare Skogafoss e, soprattutto, fare un viaggio in Islanda sono azioni che richiedono una buona pianificazione. Questo è necessario per via della forte presenza della natura sul territorio: per questo motivo, è fondamentale compredere quando andare a Skogafoss, dato che le stagioni possono far variare di molto l’esperienza di fronte alla cascata ma, soprattutto, richiedono un equipaggiamento diverso.

La primavera, in Islanda, dura da aprile a giugno, circa. La primavera è un ottimo periodo per visitare Skogafoss, con temperature più miti, per il clima islandese, e giornate che si allungano. La neve inizia a sciogliersi, rivelando una vegetazione lussureggiante e permettendo di godere appieno dei sentieri escursionistici. Tuttavia, l’acqua della cascata può essere particolarmente abbondante a causa dello scioglimento delle nevi. Oltre a questo, va considerata una cerca variabilità del meteo: si può passare da giorni soleggiati a giorni di piena neve.

L’estate islandese è la stagione che prende vita in luglio e agosto. La posizione geografica dell’Islanda fa sì che le stagioni siano di durata un po’ diversa rispetto a quella dell’Italia. L’estate è il periodo più popolare per visitare l’Islanda, grazie alle temperature più calde (non si superano mai i 20°) e alle lunghe giornate di luce. Questo è il momento ideale per esplorare i sentieri escursionistici e per godersi la cascata in tutto il suo splendore. Tuttavia, preparati a incontrare molti turisti. È la quantità di ore di luce a fare proprio la differenza per visitare Skogafoss in estate. La luce naturale, in giugno, è presente per circa 21 ore al giorno, con picchi anche di 22, a seconda della data e della posizione in cui ci troviamo.

L’autunno, a Skogafoss, inizia in settembre e dura fino alla fine di ottobre. Questa stagione offre un’esperienza più tranquilla, con meno turisti e colori autunnali che dipingono il paesaggio. Le temperature iniziano a scendere, ma le giornate sono ancora abbastanza lunghe per poter visitare luoghi come Skogadoss o esplorare altre zone dell’isola. Questo è un ottimo periodo per i fotografi che desiderano catturare la cascata con i colori autunnali.

L’inverno è la stagione più lunga in Islanda e dura da novembre a fine marzo. Non sono le temperature rigide che caratterizzano l’inverno in Islanda, benché la colonnina di mercurio scenda decisamente, ma la durata del giorno: la luce naturale, in gennaio, è presente dalle 4 alle 7 ore al giorno. Questa stagione fa delle vere e proprie magie: per esemuo, trasforma Skogafoss in un luogo incantato, con ghiaccio e neve che aggiungono un fascino unico alla cascata. Oltre a considerare le temperature basse, ricorda che le condizioni climatiche possono essere impegnative, con strade ghiacciate e brevi ore di luce. Per chi ama il freddo e le avventure invernali, questo è un periodo magico per visitare Skogafoss e, con un po’ di fortuna, ammirare anche l’aurora boreale.

Perché visitare Skogafoss in Islanda

Visitare Skogafoss, durante un viaggio in Islanda, è una cosa da fare prima o poi nella vita. Questo gioiello del Nord Europa è un luogo che offre una bellezza naturale senza pari e una varietà di esperienze per ogni stagione. C’è chi dice che solo qui si può capire la grandezza dell’opera di Madre Natura sul nostro pianeta. Un viaggio in Islanda è un qualcosa che raramente si può dimenticare e visitare Skogafoss è, senza dubbio, quell’esperienza capace di aggiungere meraviglia a qualcosa di già così speciale.

Che tu stia cercando l’avventura, la tranquillità, o semplicemente un paesaggio mozzafiato da fotografare, Skogafoss ti lascerà senza parole. Scegli bene cosa vedere e quando andare a Skogafoss, chiedendoti che cosa vuoi dal tuo viaggio in Islanda. Pianifica la tua visita tenendo conto delle diverse stagioni, parti con la giusta attrezzatura e con abbigliamento appropriato nel tuo zaino. Infine, preparati a restare incantato da una delle meraviglie naturali più spettacolari del mondo.