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Mercatini di Natale del Nord Europa 2024: date e info utili

Trascorrere il Natale nei Paesi del Nord Europa significa non solo entrare nella casa di Babbo Natale, simbolo natalizio per eccellenza, ma anche circondarsi di tutte quelle atmosfere che compongono l’immaginario perfetto, dalla neve alle renne. Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Islanda sono alcune delle destinazioni più amate grazie ai loro mercatini e, ognuna di queste, vanta tradizioni curiose e particolari. Sapevate, per esempio, che per concludere il Natale gli svedesi fanno un giro rituale, insieme a tutta la famiglia, intorno all’albero? O che in Danimarca la cena tradizionale di Natale inizia alle 18 e si conclude servendo il riso al latte?

Per scoprirle non vi resta che organizzare un viaggio nel Nord Europa, ma prima leggete questo articolo: troverete tutti i mercatini del 2024 con date e info utili!

Mercatini di Natale a Helsinki

La capitale della Finlandia, Helsinki, allestisce i mercatini di Natale presso la Piazza del Senato, l’area più antica della città. A dominare la scena c’è la Cattedrale di Helsinki, progettata da Carl Ludwig Engel e completata nel 1852: qui, il 13 dicembre, la neo incoronata Santa Lucia scende le scale della cattedrale. Si tratta di una tradizione natalizia che onora la martire cristiana del IV secolo, un’occasione importante e simbolica per i finlandesi alla quale vi consigliamo di assistere.

Oltre alla processione di Santa Lucia, la città organizza il tanto atteso mercatino di Natale di Helsinki con oltre cento bancarelle che offrono un assortimento di regali e ornamenti natalizi, nonché prodotti locali, pesce, carne e specialità tipiche. Babbo Natale visita quotidianamente la piazza, mentre una giostra antica gira al centro, offrendo giri gratuiti ai bambini. I mercatini sono aperti dal 29 novembre al 22 dicembre, dalla domenica al giovedì dalle 11:00 alle 19:00, mentre il venerdì e il sabato dalle 11:00 alle 20:00.

Mercatini Natale Helsinki

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Mercatini di Natale nella Piazza del Senato a Helsinki

Il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi

Probabilmente il luogo natalizio più famoso al mondo, il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi è come un grande mercatino aperto tutto l’anno. Capitale della Lapponia, conta 62.000 abitanti, tra cui, secondo la leggenda, Babbo Natale stesso. Situata a soli 10 chilometri a sud del Circolo Polare Artico, questa città è famosa per la sua splendida natura, per le spettacolari viste sull’Aurora Boreale e per il suo villaggio. Qui potete incontrare Babbo Natale ogni giorno, acquistare prodotti d’artigianato fatto a mano e assaporare la cucina tradizionale.

Vengono organizzate anche tante attività per i bambini, come le gite in slitta con le renne e le escursioni nella foresta degli elfi. Non dimenticate che qui si trova anche l’ufficio postale ufficiale dove spedire la propria letterina dei desideri! Per arrivare al villaggio di Babbo Natale da Rovaniemi vi basterà salire sul bus 8, attivo tutto l’anno comprese le feste.

Mercatini natalizi a Turku

La più antica e terza città più grande della Finlandia, Turku, situata a sole due ore di treno da Helsinki, comincia ogni anno la stagione delle feste con una tradizionale Dichiarazione di Pace Natalizia, un messaggio che invita all’armonia e alla grazia. Dopo l’accensione del grande abete rosso allestito nella cattedrale cittadina, vengono aperti i due mercatini principali: uno in Old Great Square, dove vengono organizzati concerti, personaggi natalizi camminano tra la folla e gli stand propongono tanti souvenir e specialità tipiche; l’altro, invece, si trova in Market Square, un evento più piccolo, ma con tanti prodotti di qualità. I mercatini sono presenti tutti i weekend pre-Natale.

Skansens julmarknad a Stoccolma

Tra i mercatini di Natale più belli d’Europa ci sono sicuramente quelli organizzati a Stoccolma. Il più famoso della città è Skansen julmarknad, risalente al 1903, dove troverete ben 70 bancarelle ricche di prelibatezze natalizie come marzapane, pane delle feste, artigianato locale in tessuto, legno, ceramica e lana e molto altro ancora. Oltre a fare shopping alle bancarelle, potete visitare la storica casa di Skansen, dove scoprire come si celebrava il Natale in passato, dalle tradizionali decorazioni dell’albero di Natale alle cene.

Non mancano laboratori organizzati per grandi e bambini, cori natalizi, le danze intorno all’albero sulla pista da ballo di Bollnästorget e le Winter Lights, una passeggiata illuminata di 1,5 chilometri che contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più magica e accogliente. Il mercatino è aperto dal 29 novembre al 22 dicembre, dalle 10:00 alle 18:00, mentre in alcuni giorni dalle 10:00 alle 16:00 (gli orari variano in base ai giorni, vi consigliamo di guardare il sito ufficiale).

Mercatini natale Stoccolma

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Mercatini di Natale nel centro di Stoccolma

Tivoli Christmas Market a Copenhagen

Il mercato di Natale organizzato a Tivoli Gardens, il parco divertimenti aperto nel 1843 e tra le attrazioni più amate di tutta Copenhagen, rappresenta indubbiamente uno dei mercati più visitati. Aperto dal 19 novembre fino al 2 gennaio, compresi i giorni di Natale e Capodanno, garantisce un’atmosfera natalizia senza pari. Qui, in uno scenario suggestivo con la neve sui tetti e il fumo che esce dai camini, troverete decorazioni, fiori natalizi e il profumo di “Kleiner” e cannella, oltre che 50 bancarelle, giostre e attrazioni. I mercatini sono aperti dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 11:00 alle 22:00, il venerdì e il sabato dalle 11:00 alle 23:00. Il 24 dicembre saranno chiusi e, trattandosi di un parco divertimenti, sarà necessario acquistare un biglietto d’ingresso sul sito ufficiale.

Mercatini di Natale a Riga

Tra i mercatini di Natale più suggestivi del Nord Europa c’è quello organizzato a Riga, capitale della Lettonia. Aperto dal 29 novembre al 2 gennaio, viene organizzato nel cuore del centro storico, a Doma Laukums, la Piazza della Cattedrale. Qui troverete tante bancarelle dove acquistare le migliori prelibatezze tradizionali come vin brûlé, pan di zenzero, mandorle tostate, tè e caffè natalizi, oltre che deliziose carni affumicate.

Nei diversi stand troverete anche una vasta gamma di artigianato lettone, ideale per portarvi a casa un souvenir speciale o come idea regalo, dai guanti a motivi tipici ai candelabri di legno decorati, fino al miele lettone, alle candele di cera profumate, calze, cappelli e sciarpe calde fatte a mano, gioielli in ambra e argento, giocattoli di legno ecologici e orsi di pezza.

Mercatini natalizi di Spikersuppa a Oslo

Dal 9 novembre al 22 dicembre il centro di Oslo ospita i mercatini natalizi di Spikersuppa, i più famosi della città. Chiamati in norvegese Jul i Vinterland, includono una lunga via con bancarelle piene di regali, souvenir, abbigliamento, giocattoli e molto altro. ​​​​Non mancano anche deliziosi stand gastronomici che offrono di tutto, dai tradizionali piatti natalizi norvegesi alle ciambelle e crêpes, fino allo street food indiano e messicano e alle specialità più amate come cupcake al cocco e mele caramellate, glögg e porridge caldo, currywurst e salmone affumicato dalle Isole Lofoten.

In programma sono previste anche diverse attività natalizie gratuite, spettacoli teatrali e concerti con artisti famosi, giostre e una ruota panoramica. Dal 30 novembre, inoltre, verrà allestita anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio. I mercatini sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 20:00, il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 20:00.

Villaggio di Natale di Hafnarfjörður a Reykjavík

L’Islanda è la destinazione perfetta per chi ama le avventure invernali e vuole respirare appieno lo spirito delle feste natalizie. In particolare, la capitale Reykjavík allestisce alcuni dei mercatini più belli come il Villaggio di Natale ad Hafnarfjörður. Si tratta di un mercatino molto caratteristico, non solo perché offre intrattenimento dal vivo, casette natalizie dove fare scorta di artigianato islandese e cibo tipico fatto in casa, ma anche per la tradizione degli Yule Lads.

Secondo la leggenda locale, questi personaggi simili a elfi discendono dai troll e, nel periodo precedente il Natale, scendono dalle montagne e regalano doni ai bambini buoni. In più, se soggiornate ad Hafnarfjörður, non dimenticate di regalarvi un’esperienza unica: nuotare in una piscina geotermale. Il Villaggio di Natale è aperto fino al 23 dicembre tutti i weekend, il venerdì dalle 17:00 alle 20:00, il sabato e la domenica dalle 13:00 alle 18:00. Il 23 dicembre sono aperti fino alle 21:00.

Natale a Reykjavík

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Una strada di Reykjavík decorata con addobbi natalizi

Mercatini di Natale a Edimburgo

Organizzati nel cuore della capitale scozzese dal 15 novembre 2024 al 4 gennaio 2025, i mercatini di Natale di Edimburgo offrono il mix perfetto tra shopping, intrattenimento e delizie stagionali. Con lo splendido castello sullo sfondo, vi sembrerà di essere atterrati nel paese delle meraviglie invernali. Ispirato ai tradizionali mercatini tedeschi, ma contraddistinto dal caratteristico fascino scozzese, il mercato è ricco di artigianato locale, regali unici e deliziosi cibi festivi.

East Princes Street Gardens è il cuore pulsante del mercato, dove oltre 70 bancarelle offrono artigianato fatto a mano, gioielli, abbigliamento e molto altro ancora. Luci scintillanti illuminano i vicoli, mentre l’aria si riempie del profumo di vino caldo, cioccolata calda e deliziose prelibatezze festive. Salite sulla grande ruota panoramica per godere di una vista mozzafiato sulla città e godetevi la musica dal vivo, i cori di Natale e le incantevoli luci natalizie.

Mercatini natalizi a Tallinn

Dal 22 novembre al 27 dicembre, la Piazza del Municipio di Tallinn ospita gli attesissimi mercatini di Natale. La star dell’evento è sicuramente l’albero, considerato il più importante dell’Estonia e allestito nella piazza principale della città dal lontano 1441, rendendolo il primo albero di Natale mai esposto in Europa. Tutte le strade sono decorate con alberi, decorazioni natalizie e luci natalizie, mentre i commercianti locali vi faranno provare i piatti tipici della cucina natalizia estone, dal sanguinaccio e cavolo cappuccio al pan di zenzero e bevande calde natalizie. I bambini, invece, potranno divertirsi con le giostre e con un ricco programma natalizio dedicato interamente a loro.

Tallinn Natale

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Mercatini di Natale a Tallinn

Christkindlmarkt a Salisburgo

Facilmente raggiungibile dall’Italia, l’Austria in generale e Salisburgo in particolare è la destinazione perfetta dove trascorrere il Natale grazie ai suoi meravigliosi mercatini. Uno dei mercatini più iconici della città è sicuramente il Christkindlmarkt, organizzato nel centro storico. Qui troverete i famosi Mozartkugeln (Salisburgo è la città natale di Mozart), dolcetti di marzapane ricoperti di cioccolato, regali, vin brûlé speziato e piatti austriaci deliziosi. Il mercatino è allestito su Dom e Residenzplatz ed è aperto dal 21 novembre 2024 al 1 gennaio 2025. Segnatevi in agenda anche gli eventi speciali da non perdere come la sfilata dei Krampus (i demoni del Natale), pianificata per il 5 dicembre, e la sfilata delle maschere tipiche natalizie il 21 dicembre.

I mercatini a Vilnius

Aperti dal 29 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, i mercatini di Natale di Vilnius cominciano ufficialmente con l’accensione dell’albero allestito nella Piazza della Cattedrale, considerato il simbolo della città in questo periodo dell’anno. L’albero, infatti, è stato nominato il più bello d’Europa per diversi anni consecutivi, mentre Vilnius è stata inclusa nella Top 5 europea e nella lista dei 25 migliori posti al mondo per celebrare il Natale. Oltre ai mercatini troverete anche un trenino speciale che vi porterà a scoprire i luoghi più belli della città decorati con le luminarie e la pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Natale a Vilnius

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Il famoso albero di Natale a Vilnius

Christkindlmarkt a Monaco

Impossibile parlare dei mercatini di Natale in Nord Europa e non nominare quelli organizzati a Monaco di Baviera, in Germania. In particolare, quello più famoso viene allestito nel cuore del centro storico, con la romantica cornice offerta dal municipio neogotico su Marienplatz. Il mercatino, le cui origini risalgono al XIV secolo, propone un intero villaggio di bancarelle che conquista tutti i visitatori grazie al suo antico fascino bavarese. Inoltre, se amate fare il presepe, qui troverete tutto il necessario per crearne uno davvero speciale perché è presente un intero mercato indipendente dedicato a questi mondi in miniatura. Il mercatino è aperto dal 25 novembre al 24 dicembre.

Cathedral Christmas Market a Winchester

Dal 22 novembre al 22 dicembre, a Winchester viene organizzato uno dei mercatini più belli di tutta Europa. È famoso per la sua atmosfera suggestiva e per la splendida location, dove a dominare la scena è la meravigliosa cattedrale, al cui interno vengono organizzati concerti, canti natalizi ed eventi. Per quanto riguarda gli stand, troverete un’ampia scelta di espositori, casette in legno ispirate ai tradizionali mercatini tedeschi, con prodotti di alta qualità dedicati sia all’artigianato che alle specialità gastronomiche. I mercatini sono aperti dalla domenica al giovedì dalle 10:00 alle 18:00 e il venerdì e il sabato dalle 10:00 alle 20:00.

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Geyser Strokkur, Islanda: come arrivarci e cosa vedere nei dintorni

È una di quelle tappe imprescindibili se si programma una vacanza in Islanda, stiamo parlando del Geyser Strokkur, senza ombra di dubbio tra i più famosi (se non il più celebre) di questo Paese affascinante e ricco di cose da scoprire.

Il nostro viaggio ci porta nella regione geotermica che si trova nell’area sud – occidentale dell’Islanda, vicino al fiume Hvità. Un luogo in cui la natura regala meraviglia agli occhi di chi vi arriva e che non manca mai di offrire il suo spettacolo: infatti questo geyser naturale erutta con una frequenza abbastanza regolare.

Arrivare qui non è difficile e, oltre al Geyser Strokkur, vi sono tantissime altre cose da vedere in questa area, meraviglie che solo una terra come l’Islanda, situata in una delle zone più a nord dell’Europa, riesce a restituire. Una terra fatta di paesaggi unici, cesellata dalla natura, una terra selvaggia in cui ogni elemento si mostra in tutta la sua maestosa bellezza.

Geyser Strokkur, tutto quello che devi sapere

Immaginatevi di assistere a un’esplosione: dalla terra si vedono comparire prima delle bolle e poi l’acqua si innalza come un pinnacolo verso il cielo, offrendo allo sguardo uno spettacolo di rara bellezza. Ed è quello che si può vivere andando a visitare il Geyser Strokkur, che si trova nella valle di Haukadalur, una zona geotermale molto attiva e famosa. Qui si trova anche Geysir, di grandi dimensioni e talmente celebre che pare essere stato lui a dare il nome a tutte le altre sorgenti di acqua bollente simili nel mondo.

Geyser Strokkur in Islanda

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Geyser Strokkur, uno dei luoghi più amati in Islanda

Infatti, geyser sembrerebbe derivare da Geysir, la cui etimologia può essere fatta risalire a gjósa, che si traduce in italiano con eruttare. I suoi getti arrivavano a raggiungere anche i sessanta metri, se ne parla al passato perché – nonostante sia ancora in attività – questa risulta essere molto irregolare.

A poca distanza, in un paesaggio che presenta stagni d’acqua e terra, si trova Strokkur. Lui, a differenza del vicino più grande, erutta in maniera molto regolare, in genere con una pausa che può variare dai 4 agli 8 minuti. Pare che la colonna d’acqua che fuoriesce con forza e grande potenza dal suolo possa arrivare a raggiungere i 30 metri d’altezza.

Quest’area è davvero spettacolare: mentre si passeggia sembra di essere in un sogno; infatti, dalla terra e dalle pozze d’acqua si sprigiona il fumo e l’effetto è stupefacente e incredibile. C’è anche un punto più alto che, se raggiunto, regala un panorama indimenticabile.

Nei pressi dell’area si trova un comodo parcheggio di grandi dimensioni. Oltre a questo, lì accanto vi sono un grande negozio di souvenir realizzato in maniera sostenibile e poi un ristorante, un hotel e qualche altra attività.

Come arrivare al Geyser Strokkur

Arrivare al geyser Strokkur per visitare tutta questa area è abbastanza semplice, infatti la distanza che lo separano dalla capitale dell’Islanda, ovvero Reykjavík è irrisoria: solamente 105 chilometri.

Esistono, però, anche altre mete che sicuramente verranno inserite nelle varie tappe di viaggio e che sono molto più vicine. Ad esempio, Gullfoss (una favolosa cascata che è tra le più celebri del Paese) dista solamente 10 chilometri, mentre il parco nazionale del Thingvellir è lontanto circa 60 chilometri. Si può arrivare in automobile, magari noleggiandone una, oppure con un tour turistici organizzati.

Parco nazionale del Thingvellir

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Parco nazionale del Thingvellir in Islanda, tappa di viaggio insieme al Geyser Strokkur

Cosa vedere nei dintorni: il Cerchio d’Oro

Chi decide di programmare una visita dell’Islanda lo sa, esisteno una serie di tappe nella zona sud – occidentale che vanno a comporre quello che si chiama Cerchio d’Oro: un affascinante percorso turistico che vale la pena fare attraverso il Paese. Si snoda lungo 300 chilometri e parte proprio dalla capitale per raggiungere diverse tappe, di cui le tre più importanti sono quelle già menzionate: il Geyser Strokkur, il parco Nazionale Thingvellir e la cascata Gullfoss, luoghi meravigliosi che, per la loro unicità e per le emozioni che regalano con i loro paesaggi, sono davvero imperdibili.

Tra le destinazioni da raggiungere, quindi, c’è il parco Nazionale Thingvellir. Si tratta di un’area naturale protetta che, da una ventina d’anni, fa parte dei Patrimoni dell’umanità Unesco: qui la natura regala scenari meravigliosi, si tratta di un luogo importante non solo poiché sorge su una frattura causata dalla deriva dei continenti, ma anche perché qui riecheggia la storia, basti pensare che si può ammirare la bandiera che segna il luogo in cui è nato il primo parlamento islandese, ovvero l’Althing, nel 930.

Un’altra tappa imprescindibile del Cerchio d’Oro è la cascata Gullfoss, che si trova lungo il percorso del fiume Hvìtà: caratterizzata da un doppio salto (di 11 e 21 metri), si può raggiungere in maniera molto semplice con due sentieri agevoli e immersi in un’ambiente spettacolare.

Per chiudere il cerchio non può mancare il Geyser Strokkur e tutta l’area circostante compreso il celebre Geysir. Ovviamente partendo da Reykjavík, la capitale.

Gullfoss, cascata in Islanda

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Islanda: oltre al Geyser Strokkur vale la pena visitare la cascata Gullfoss

L’Islanda è una terra ricca di bellezze e di tanti tesori che si svelano a poco poco, è un luogo in cui la natura si mostra in tutta la sua straordinaria potenza, selvaggia e ammaliante. Un luogo tutto da scoprire, magari partendo proprio da una delle tappe di viaggio più famose: Geyser Strokkur.

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Surtsey, la neonata isola islandese vietata all’uomo

Immaginiamoci un luogo che fino a pochi anni fa neppure esisteva, ma che oggi è una realtà anche se mai i civili potranno visitarlo: è l’isola di Surtsey, che si trova al largo delle coste dell’Islanda.

Si tratta di un luogo del mondo davvero particolarissimo, perché non solo l’isola prima non c’era ed è nata una sessantina di anni fa, ma il tempo ne ha fatto anche mutare la forma e le dimensioni e oggi è un posto affascinante, che viene studiato non solo dai vulcanologi, ma anche da botanici e biologi.

Tutto quello che c’è da sapere su Surtsey, l’isola in Europa che è emersa dalle acque del mare.

Surtsey, la storia dell’isola

La storia dell’isola di Surtsey prende il via – probabilmente – qualche giorno prima del 14 novembre del 1963, quando un’eruzione vulcanica ha iniziato a dare forma a quello che poi – anni dopo – sarebbe diventato un luogo esteso per circa 2,7 chilometri quadrati.

L’isola è nata a 130 metri sotto il livello del mare, negli abissi, ha raggiunto la superficie il 14 novembre e ha smesso di crescere il 5 giugno 1967. E non è rimasta uguale a sé stessa, infatti con il tempo le sue dimensioni si sono costantemente ridotte. In tal senso è interessante un dato: nel 2012 l’isola di Surtsey misurava 1,3 chilometri e la sua cima più alta raggiungeva i 155 metri.

Questo perché con la fine dell’attività del vulcano, l’isola non solo ha smesso di crescere, ma piano piano le sue dimensioni si sono ridotte. E per le sue caratteristiche è riserva naturale dal 1965, tanto che solo in pochi hanno il privilegio di raggiungerla. Inoltre, dal 2008 è patrimonio dell’Umanità Unesco.

Isolata e protetta sin dalla sua nascita, questo luogo al largo delle coste dell’Islanda è un vero e proprio laboratorio naturale. Un suo grande valore è quello di mostrare agli scienziati come vi è arrivata la vita, giunta qui abbastanza velocemente sia per quanto riguarda le piante che, successivamente per gli animali: dagli uccelli, agli animali marini senza dimenticarne altri come gli insetti e i ragni.

Da Vestmannaeyjar, visuale delle isole compresa Surtsey

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Da Vestmannaeyjar la vista sulle isole compresa Surtsey

Come vedere l’isola di Surtsey

Affascinante e proibita, l’isola di Surtsey ha una grande potenza attrattiva per le sue tante peculiarità. Il fatto, poi, che solo a un ristretto numero di persone sia concesso raggiungerla la rende ancora più intrigante. Ma esiste qualche modo per vederla? La risposta è sì. Pare, infatti, che ci sia un punto sulla da cui è possibile vederla da lontano.

Infatti, Surtsey fa parte dell’arcipelago delle Vestmannaeyjar che, invece, può essere visitato. Le isole sono davvero poche e di piccole dimensioni: la più grande è Heimaey che si estende su una superficie di oltre 13 chilometri quadrati e che è anche l’unica a essere abitata. Da lì si può scorgere la piccola isola proibita. Per il resto totale divieto di accesso, come accade anche ad altri luoghi della Terra che non si possono raggiungere.

L’isola di Surtsey sparirà?

Se si pensa al fatto che la dimensione dell’isola sta lentamente, ma inesorabilmente, diminuendo nel corso del tempo, è logico pensare che ben presto questa sparirà dalle cartine geografiche.

Ma la verità è che potrebbe non accadere così velocemente, si presume che l’isola resterà nel mare ancora per qualche secolo. E la si potrà ammirare da lontano con un misto di stupore e meraviglia.

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L’Islanda si fa sempre più green e lancia The Volcanic Way

L’Islanda si conferma come una delle mete più affascinanti e innovative del panorama turistico internazionale e attrae ogni anno un numero crescente di visitatori. Tra agosto 2023 e luglio 2024, sono arrivati quasi 90.000 turisti italiani (con un aumento del 19,7% rispetto all’anno precedente) che hanno scelto di vivere il Paese in maniera più profonda, con una permanenza media di 7,9 notti, segnando un incremento dell’1,3%. Un dato che testimonia il costante interesse verso una modalità di viaggio più lenta e consapevole, perfettamente in linea con la filosofia green che l’Islanda sta portando avanti.

Un impegno concreto verso l’ambiente

Da tempo, infatti, la favolosa terra del ghiaccio e del fuoco ha posto la sostenibilità al centro delle proprie politiche legate al turismo.

Gli obiettivi sono ambiziosi: ridurre le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Tale impegno si riflette altresì nelle esperienze proposte ai turisti. Viaggiare in Islanda in modo sostenibile significa immergersi nelle sue regioni più autentiche, restare più a lungo e muoversi con lentezza, esplorando gli angoli meno battuti soprattutto fuori stagione.

Scoprire il cibo locale, partecipare a eventi culturali, interagire con le comunità: sono tutti modi per entrare in contatto con l’essenza islandese, nel pieno rispetto dell’ambiente e dando una mano allo sviluppo del turismo responsabile. Un approccio che non è solo una tendenza, ma una necessità per preservare un ecosistema unico e straordinario, e l’Islanda lo sta dimostrando con azioni concrete.

Sviluppo turistico all’insegna della crescita sostenibile

Il 2024 sta segnando un importante capitolo per il Nord dell’Islanda, con l’inizio della costruzione di nuovi hotel nella regione di Akureyri. L’aumento dei voli diretti verso l’aeroporto locale ha generato una maggiore domanda di camere, spingendo gli operatori a investire in strutture che rispondano a tale esigenza: è un chiaro segnale della crescita del turismo nella zona, ma sempre con un occhio attento alla sostenibilità, caratteristica che, come abbiamo visto, contraddistingue l’approccio islandese al turismo.

La regione settentrionale, con i paesaggi incredibili e le peculiarità naturalistiche, si rivela così una meta sempre più ambita per chi cerca un’esperienza lontana dalle rotte turistiche più affollate.

The Volcanic Way: una nuova rotta per un turismo green

Hengill, Islanda

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Paesaggio vulcanico di Hengill, Islanda

Nel Sud dell’Islanda e nella Penisola di Reykjanes, invece, sta per nascere un’attrazione che riflette a sua volta l’impegno del Paese: The Volcanic Way. Si tratta di una nuova rotta turistica ideata per promuovere soggiorni più lunghi e incoraggiare i visitatori a scoprire la storia, la natura e la cultura dell’isola, con un focus particolare sull’attività vulcanica che ha plasmato questo territorio che non ha eguali e che è tuttora in divenire.

È praticamente impossibile, infatti, pensare all’Islanda senza che vengano in mente vulcani e attività geotermica. I paesaggi sono dominati da caratteristiche vulcaniche: campi di lava, colonne di basalto, sorgenti termali, spiagge di sabbia nera, caldere, montagne vulcaniche e vulcani subglaciali.

Lungo il tour guidato di una settimana (700 chilometri solo andata oppure 1200 chilometri andata e ritorno), i viaggiatori potranno esplorare così diciassette villaggi e i paesaggi segnati dall’energia della terra, dalle imponenti colate laviche ai crateri dormienti, fino alle sorgenti termali. Non si tratta solo di ammirare la natura incontaminata, ma di comprenderne la storia e il legame profondo con la vita degli islandesi.

La Volcanic Way collega otto vulcani (Fagradalsfjall, Hengill, Hekla, Eyjafjalljokull, Eldfell, Katla, Lakagigar e Oraefajokull) suddividendoli ciascuno in una tappa giornaliera: oltre a rimanere estasiati dinanzi agli straordinari paesaggi, si può cogliere l’occasione per fare il bagno in piscine geotermiche, avventurarsi sui ghiacciai in motoslitta o Superjeep, esplorare grotte di ghiaccio, passeggiare su una spiaggia di sabbia nera o cavalcare un cavallo islandese al cospetto di una campagna davvero fantastica.

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I turisti preferiscono il fresco: ecco la meta più visitata

Con l’estate che ha portato temperature insopportabili in gran parte del Sud Europa, anche il turismo ha subito una trasformazione significativa. Italia, Spagna e Grecia, da sempre mete predilette per le vacanze estive, si sono ritrovate ad affrontare un caldo torrido che ha raggiunto picchi estremi e, di fronte a ondate di calore sempre più frequenti e intense, molti turisti hanno scelto di “fuggire” dalle classiche destinazioni mediterranee, puntando invece verso il Nord Europa alla ricerca di refrigerio.

Paesi come Norvegia, Svezia, Danimarca e Islanda vedono, così, un incremento di presenze grazie al clima temperato e alle suggestive bellezze naturalistiche, e diventano rifugi ideali per chi desidera mettere più chilometri possibili tra sé e il solleone. Il cambiamento del clima, i cui effetti sono sempre più tangibili, sta influenzando non soltanto i modelli meteorologici, ma anche le preferenze di viaggio, spingendo i turisti a riconsiderare le proprie scelte in funzione del comfort climatico.

La meta più ambita per trovare refrigerio

Come accennato, a causa delle assidue ondate di calore che fino a pochi giorni fa hanno colpito l’Italia e il resto dell’Europa meridionale, gran parte dei turisti ha preferito cercare sollievo raggiungendo località più fresche. Tra queste, la Danimarca ha registrato un notevole aumento di arrivi da Paesi come Spagna, Grecia e Italia durante l’estate 2024.

Basti pensare che, secondo il recente rapporto del DMI, l’istituto meteorologico danese, la temperatura media nazionale di luglio 2024 si è attestata sui 16,2°C, un contrasto netto rispetto all’Europa meridionale, dove hanno dominato temperature elevate.

Infatti, in Italia, le ondate di calore sono state quasi costanti dalla metà di giugno, con alcune regioni che hanno raggiunto picchi superiori ai 40°C. Anche la Francia ha vissuto giorni di allerta per il caldo intenso, registrando temperature sopra i 30°C in molte aree del Paese.

I numeri dell’esodo da Sud verso Nord

Secondo i dati diffusi da Visit Denmark, l’ente ufficiale per il turismo del Paese, il numero di turisti italiani e francesi che hanno visitato Copenaghen nel mese di giugno è aumentato del 23% rispetto agli anni precedenti, passando dai circa 49.000 del 2019 a quasi 60.000 nel 2024.

Tuttavia, Wonderful Copenhagen, l’ente che si occupa della promozione turistica della capitale, sottolinea che questo incremento record non è dovuto esclusivamente alle temperature più miti, ma anche all’attrattiva della città, famosa per la ricca offerta culturale e la rinomata gastronomia.

Il report indica come i residenti e i turisti stiano vivendo questa nuova tendenza del “turismo climatico” nelle zone di Copenaghen e dintorni, tradizionalmente focalizzate su viaggiatori provenienti dal Nord Europa e dagli Stati Uniti, ma che in questo periodo hanno registrato un significativo aumento di arrivi dall’Europa meridionale.

Stiamo sicuramente assistendo a una forte crescita di turisti dal Sud Europa, in particolare da Francia, Grecia, Spagna e Italia“, ha dichiarato Karim Nielsen, amministratore delegato di Kolpin Hotels, proprietaria dell’Hotel Sanders di Copenaghen, in un’intervista a Euronews.

Nielsen ha spiegato che l’aumento è stato graduale negli ultimi 5-6 anni, ma ha raggiunto un picco negli ultimi due. “All’Hotel Sanders, la nostra clientela è tradizionalmente composta per circa l’80% da americani, ma questa percentuale è leggermente diminuita. Ora stiamo notando un incremento dei visitatori da Spagna e Italia, che rappresentano circa il 10% dell’occupazione della struttura, un balzo significativo rispetto al precedente 3-4%“.

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Skogafoss, in Islanda: cosa vedere e quando andare

Probabilmente hai già sognato più volte di partire per l’Islanda e una delle domande che ti sei fatto è cosa vedere e quando andare a Skogafoss, per trovarti al cospetto di una meraviglia naturale che sembra uscire direttamente dalla mitologia vichinga. L’Islanda è una terra di spettacoli naturali unici, una di quelle mete che prima o poi vanno messe nella tua lista dei viaggi da fare.

Tra le meraviglie da vedere assolutamente in Islanda spicca Skogafoss, una delle cascate più iconiche e ammirate del paese. Situata nel sud dell’Islanda, questa maestosa cascata attira visitatori da tutto il mondo per la sua bellezza senza pari e anche per la sua accessibilità. Considerati i costi di un viaggio su quell’isola al limite del Circolo Polare Artico, è sempre bene comprendere prima di partire cosa vedere e quando andare a Skogafoss per ottenere il meglio da un viaggio in Islanda.

La Cascata: una delle cose più belle da vedere in Islanda

Skogafoss è il nome proprio della cascata che dà il nome a questa località islandese. “Foss” è una parola che ti capiterà di leggere o sentire spesso in viaggio in Islanda. Vuol dire, per l’appunto, cascata. Quello di Skogafoss è un salto d’acqua alto 60 metri e largo 25, situata lungo il fiume Skógá, da cui trae l’alra parte del nome. In Islanda ci sono molte cascate da vedere, molte delle quali con nomi mitici e mitologici ma Skogafoss non è tra quelle. Attira per la sua bellezza e non per il suo nome.  La sua potenza e il fragore dell’acqua che si schianta sulle rocce sottostanti creano un’atmosfera impressionante e indimenticabile.

Data la posizione in cui si trova, avvicinarsi a Skogafoss è più facile di quel che si potrebbe immaginare: con le dovute attenzioni, è possibile raggiungere alcuni punti molto vicini alla base della cascata, il che offre fantastiche opportunità fotografiche e la possibilità di sentire la forza della natura da vicino. La portata d’acqua della cascata varia a seconda della stagione ma ciò che resta perfetto in tutte le stagioni è la capacità di Skogafoss di creare un ambiente magico, che sembra uscito da un romanzo. Non a caso, Skogafoss è una delle location cinematografiche più utilizzate d’Islanda, presente anche in una serie epica come Il Trono di Spade.

Islanda

L’Arcobaleno: il ponte di luce che porta al Valhalla

Chissà che cosa hanno pensato i primi vichinghi, una volta giunti in questa terra sconosciuta che poi avrebbero chiamato Islanda, la terra del ghiaccio. La potenza della natura e la forza trasmessa dalla stessa terra tramite le sorgenti geotermiche hanno conquistato quei fieri navigatori. Secondo molte saghe vichinghe, l’Islanda era quanto di più vicino all’ingresso del Valhalla, il mondo in cui risiedono gli Dei. Secondo le credenze tipiche della mitologia vichinga, il Valhalla si raggiunge camminando sul Bifrost, un arcobaleno.

Una delle cose da vedere assolutamente a Skogafoss è proprio lo spettacolo dell’arcobaleno. Grazie alla quantità di spruzzi generati dalla cascata, nei giorni di sole si può spesso vedere un arcobaleno, o addirittura un doppio arcobaleno, che aggiunge un tocco magico alla già spettacolare vista. Tieni pronta la tua macchina fotografica.

Il Sentiero di Fimmvörðuháls: l’ideale per chi ama il trekking

Un viaggio in Islanda è qualcosa di perfetto per chi ama le attività outdoor. Skogafoss è un luogo molto amato dagli amanti del trekking. Una delle cose da fare a Skogafoss, infatti, è camminare e fare trekking, visto che la zona della cascata è anche il punto di partenza del sentiero di Fimmvörðuháls, uno dei percorsi escursionistici più celebri dell’Islanda.

Il sentiero conduce attraverso un paesaggio incredibile, passando per altre cascate, distese formate dalla lava delle passate eruzioni e ghiacciai. Questo percorso di trekking che parte da Skogafoss termina a Thórsmörk, una splendida valle racchiusa tra ghiacciai. Per poter percorrere questo sentiero occorre avere l’attrezzatura giusta, sia come abbigliamento che come scarpe ed equipaggiamento da avere con sé.

Fare trekking a Skogafoss in Islanda

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La bellezza di un arcobaleno a Skogafoss

La Scala Panoramica: un modo più semplice per osservare Skogafoss

Skogafoss si può osservare da molti punti, una volta arrivati nella zona d’Islanda in cui si trova. Accanto alla cascata c’è una lunga scala di metallo che permette di salire fino in cima, offrendo una vista panoramica sulla cascata stessa e sulla campagna circostante. Da qui, si possono ammirare il fiume Skógá che scorre tranquillo prima di precipitare nel vuoto e l’infinito paesaggio islandese.

Anche questo punto di osservazione è un luogo privilegiato per avere un punto di vista diverso da quelli che si possono avere dalla base di Skogafoss.

La Leggenda del Tesoro: una storia da perfetta saga islandese

L’Islanda, nel primo Medioevo, venne colonizzata da popolazioni vichinghe che lasciavano le altre terre scandinave. Secondo molte saghe che potrai ascoltare durante il tuo viaggio in Islanda, il primo colono si chiamava Þrasi Þórólfsson. Una delle cose da fare a Skogafoss è lasciarsi avvolgere dalla leggenda legata alla storia di Þrasi Þórólfsson e andare alla ricerca del suo tesoro.

La leggenda vuole, infatti, che questo navigatore vichingo abba nascosto un forziere pieno d’ora dientro la cascata. Nessuno studioso o archeologo ha mai trovato evidenze di questo tesoro ma è molto bello arrivare ai piedi di Skogafoss e immaginare che tutta quell’acqua protegga chissà che tesoro. Si tratta di lavorare di immaginazione per aggiungere, se possibile, ancora più fascino a un luogo come Skogafoss e l’Islanda intera.

Quando andare a Skogafoss

Visitare Skogafoss e, soprattutto, fare un viaggio in Islanda sono azioni che richiedono una buona pianificazione. Questo è necessario per via della forte presenza della natura sul territorio: per questo motivo, è fondamentale compredere quando andare a Skogafoss, dato che le stagioni possono far variare di molto l’esperienza di fronte alla cascata ma, soprattutto, richiedono un equipaggiamento diverso.

La primavera, in Islanda, dura da aprile a giugno, circa. La primavera è un ottimo periodo per visitare Skogafoss, con temperature più miti, per il clima islandese, e giornate che si allungano. La neve inizia a sciogliersi, rivelando una vegetazione lussureggiante e permettendo di godere appieno dei sentieri escursionistici. Tuttavia, l’acqua della cascata può essere particolarmente abbondante a causa dello scioglimento delle nevi. Oltre a questo, va considerata una cerca variabilità del meteo: si può passare da giorni soleggiati a giorni di piena neve.

L’estate islandese è la stagione che prende vita in luglio e agosto. La posizione geografica dell’Islanda fa sì che le stagioni siano di durata un po’ diversa rispetto a quella dell’Italia. L’estate è il periodo più popolare per visitare l’Islanda, grazie alle temperature più calde (non si superano mai i 20°) e alle lunghe giornate di luce. Questo è il momento ideale per esplorare i sentieri escursionistici e per godersi la cascata in tutto il suo splendore. Tuttavia, preparati a incontrare molti turisti. È la quantità di ore di luce a fare proprio la differenza per visitare Skogafoss in estate. La luce naturale, in giugno, è presente per circa 21 ore al giorno, con picchi anche di 22, a seconda della data e della posizione in cui ci troviamo.

L’autunno, a Skogafoss, inizia in settembre e dura fino alla fine di ottobre. Questa stagione offre un’esperienza più tranquilla, con meno turisti e colori autunnali che dipingono il paesaggio. Le temperature iniziano a scendere, ma le giornate sono ancora abbastanza lunghe per poter visitare luoghi come Skogadoss o esplorare altre zone dell’isola. Questo è un ottimo periodo per i fotografi che desiderano catturare la cascata con i colori autunnali.

L’inverno è la stagione più lunga in Islanda e dura da novembre a fine marzo. Non sono le temperature rigide che caratterizzano l’inverno in Islanda, benché la colonnina di mercurio scenda decisamente, ma la durata del giorno: la luce naturale, in gennaio, è presente dalle 4 alle 7 ore al giorno. Questa stagione fa delle vere e proprie magie: per esemuo, trasforma Skogafoss in un luogo incantato, con ghiaccio e neve che aggiungono un fascino unico alla cascata. Oltre a considerare le temperature basse, ricorda che le condizioni climatiche possono essere impegnative, con strade ghiacciate e brevi ore di luce. Per chi ama il freddo e le avventure invernali, questo è un periodo magico per visitare Skogafoss e, con un po’ di fortuna, ammirare anche l’aurora boreale.

Perché visitare Skogafoss in Islanda

Visitare Skogafoss, durante un viaggio in Islanda, è una cosa da fare prima o poi nella vita. Questo gioiello del Nord Europa è un luogo che offre una bellezza naturale senza pari e una varietà di esperienze per ogni stagione. C’è chi dice che solo qui si può capire la grandezza dell’opera di Madre Natura sul nostro pianeta. Un viaggio in Islanda è un qualcosa che raramente si può dimenticare e visitare Skogafoss è, senza dubbio, quell’esperienza capace di aggiungere meraviglia a qualcosa di già così speciale.

Che tu stia cercando l’avventura, la tranquillità, o semplicemente un paesaggio mozzafiato da fotografare, Skogafoss ti lascerà senza parole. Scegli bene cosa vedere e quando andare a Skogafoss, chiedendoti che cosa vuoi dal tuo viaggio in Islanda. Pianifica la tua visita tenendo conto delle diverse stagioni, parti con la giusta attrezzatura e con abbigliamento appropriato nel tuo zaino. Infine, preparati a restare incantato da una delle meraviglie naturali più spettacolari del mondo.

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Reykjavik, un giorno nella città più a Nord del mondo

Esplorare Reykjavik è la città più grande e la capitale dell’Islanda e, situata al di sopra del Circolo Polare Artico, è la città più a nord del mondo. La città conta circa 200.000 abitanti, che rappresentano circa due terzi della popolazione totale islandese, e offre un’interessante combinazione di natura, cultura e vita urbana..

Un po’ di storia

Il nome Reykjavik deriva dal norreno e significa “baia fumosa”. Fondata intorno all’870 d.C. dal leggendario esule norvegese Ingolfur Arnarson, la città nacque nel golfo Faxaflói, in una zona ricca di camini geotermici e fumarole vulcaniche, che hanno ispirato il nome di questo nuovo centro abitato. Da un modesto insediamento agricolo, con il trasferimento della sede vescovile e dell’università nel XVIII secolo, Reykjavik ha iniziato a svilupparsi rapidamente. Oggi, è il centro culturale e politico dell’Islanda, rinomato per le sue attrazioni inconiche. Dal 1920 è la capitale dell’Islanda, che è stata capace di superare la crisi del 2008 e che sempre di più attrae turisti da tutto il mondo.

La città vecchia

La visita a Reykjavik non può che partire dal quartiere della Vecchia Reykjavik, il cuore del centro storico della città e la parte più antica dell’area urbana, dove si trovano i musei più importanti e gli edifici governativi.

Skólavörðustígur

La principale via dello shopping di Reykjavik, un vero e proprio paradiso per gli amanti del souvenir. Qui troverai negozi di artigianato locale, gallerie d’arte che espongono opere di artisti islandesi e caffè dove potrai gustare una fetta di skyr, lo yogurt tipico dell’Islanda. Fermati ad ammirare le colorate casette in legno e immergiti nell’atmosfera vivace di questa via pedonale.

La chiesa luterana Hallgrímskirkja

La Hallgrímskirkja è una maestosa chiesa luterana situata nel cuore di Reykjavik, proprio alla fine della Skolavordustigur. Costruita tra il 1938 e il 1986, la sua architettura distintiva è ispirata ai paesaggi vulcanici islandesi, caratterizzata da linee pulite e un campanile a forma di guglia alta oltre 70 metri con 29 campane di bronzo. È uno dei simboli più iconici della città, tanto da  aver ispirato lo “stile nazionale basaltico islandese”. La chiesa è visibile da quasi ogni angolo di Reykjavik. All’interno, la chiesa offre un ambiente sereno e luminoso, con un organo a canne notevole e un’atmosfera che invita alla contemplazione. La chiesa è visitabile e un ascensore permette di raggiungere una piattaforma panoramica da dove è possibile ammirare il panorama della capitale ai piedi. Alla base della chiesa si trova una suggestiva statua dell’esploratore vichingo Leif Eriksson, donata dal governo degli Stati Uniti nel 1930: questa statua con la chiesa sullo sfondo è uno degli scorci più fotografati di tutta la città.

Piazza di Austurvollur

Dopo questa immersione nella cultura islandese si può raggiungere la piazzetta di Austurvollur, un giardino molto frequentato dagli islandesi durante le giornate di sole, dove ci si può rilassare seduti in uno dei numerosi locali che si aprono sul lato nord della piazza oppure organizzare un bel picnic sull’erba. Sui lati della piazza si trovano anche l’Alþingi, l’elegante sede del Parlamento della Repubblica d’Islanda, e la cattedrale di Reykjavi.

Parlamento islandese

Un edificio in stile neoclassico che ospita il parlamento del paese. Visitare l’edificio permette di conoscere la storia e il funzionamento della democrazia islandese e ammirare la sua architettura imponente.

Cattedrale di Reykjavik

Un’imponente chiesa luterana in stile neogotico nordico che domina lo skyline della città. Salendo sulla torre si può godere di una vista panoramica mozzafiato su Reykjavik e sui suoi dintorni. All’interno della cattedrale, si possono ammirare le sue vetrate colorate e l’organo a canne, uno dei più grandi del nord Europa.

Tjörnin, il lago di Reykjavik

Nel centro della città si trova anche un lago artificiale, un’oasi di pace dove passeggiare lungo le sue rive, osservare gli uccelli migratori e i cigni reali che popolano le sue acque. In inverno, il lago si trasforma in una suggestiva pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto.

I musei di Reykjavik

I musei da non perdere nella città vecchia sono senza dubbio il Museo nazionale, il Museo d’arte di Reykjavik e il Reykjavik 871+-2.

Museo Nazionale

Un museo, il più grande e importante della capitale, imperdibile per gli amanti della storia e della cultura islandese. La sua ricca collezione di reperti racconta la storia del paese dalla colonizzazione vichinga ai giorni nostri, con mostre interattive e ricostruzioni fedeli che ti faranno rivivere il passato dell’Islanda.

Museo d’arte di Reykjavik

Il Museo d’arte di Reykjavik è un’istituzione museale organizzata su tre siti che permette di avere un’istantanea sull’arte contemporanea in quest’isola, grazie a numerose mostre e installazioni di molti artisti islandesi e un apparato didattico di ottimo livello.

Reykjavik 871+-2

Il museo Reykjavik 871+-2 è il museo archeologico più importante della nazione islandese, costruito sui resti di un’abitazione vichinga del X secolo e dotato di strumenti didattici all’avanguardia, come mostre multimediali e veri e propri tavoli interattivi che permettono al visitatore di compiere un viaggio nella storia più antica dell’Islanda. Difficile non chiedersi l’origine del nome! Si riferisce alla presunta data di fondazione della città di Reykjavik, poiché le datazioni effettuate sul terreno attorno ai resti delle abitazioni vichinghe si stringono attorno a quella serie di anni.

Altre visite, tra cultura e natura

Harpa Concert Hall and Conference Centre

Un edificio ultramoderno con un’architettura unica, progettato dall’architetto Olafur Eliasson. Salendo sul ponte panoramico si può ammirare la vista sul porto e sulla città. L’ideale sarebbe visitare la sala concerti e assistere a un concerto o a un evento culturale.

Sólfar (Sun Voyager)

Una scultura in acciaio che rappresenta una barca vichinga, opera dell’artista Jón Gunnar Árnason. La scultura è uno dei simboli più iconici di Reykjavik e si trova sul lungomare, in una posizione perfetta per ammirare il tramonto sul mare.

I dintorni nella natura

Reykjavik è circondata da una natura mozzafiato, e con un po’ di tempo a disposizione, per una pausa, si possono raggiungere il lago Tjörnin, un’oasi per gli uccelli nel cuore della città, e il parco Laugardalur, ideale per rilassarsi e fare una passeggiata tra fontane, giardini botanici e piscine geotermiche.

La Blue Lagoon

La Blue Lagoon, a circa 40 km dalla capitale, è uno dei luoghi più iconici e celebri dell’Islanda, rinomata per le sue acque termali turchesi e le proprietà curative. Questa Spa geotermale è alimentata dalle acque calde ricche di minerali provenienti dalle profondità della terra islandese. È possibile immergersi nelle sue acque calde, che mantengono una temperatura piacevolmente costante tutto l’anno, tra i 37°C e i 40°C. I visitatori possono rilassarsi nella lussureggiante laguna all’aperto, circondata da paesaggi vulcanici mozzafiato, mentre i depositi di silice conferiscono all’acqua un caratteristico colore azzurro. La Blue Lagoon offre anche una gamma di trattamenti Spa che utilizzano la silice e l’alga azzurra, conosciuta per le sue proprietà benefiche per la pelle. È una destinazione ideale per chi cerca un’esperienza di relax e benessere immersa nella natura islandese.

Una serata tradizionale a Reykjavik

In serata, prima di lasciare la capitale dell’Islanda, ci si può rilassare nei numerosi pub e locali che si aprono sulla Skolavordustigur. I più coraggiosi possono partecipare al famigerato “giro dei bar”: la strana processione che ogni weekend molti islandesi hanno l’abitudine di compiere, spostandosi e bevendo qualcosa in ogni bar della città.

Informazioni pratiche

Glossario di cucina

Ecco le specialità da assaggiare a Reykjavik:

Plokkfiskur: un piatto tradizionale a base di merluzzo o altri pesci bianchi, patate, latte e cipolle, spesso servito con pane nero.

Skyr: uno yogurt islandese particolarmente denso e cremoso, spesso consumato con frutta fresca o miele.

Hákarl: conosciuto anche come “squalo fermentato”, è un piatto tradizionale islandese che può essere un’esperienza culinaria avventurosa per alcuni.

Lamb (Pecora): l’agnello islandese è rinomato per la sua qualità e sapore unici, spesso preparato in vari modi, come stufato o grigliato.

Icelandic Hot Dog: una salsiccia di carne di maiale e montone servita in un panino morbido con diverse salse, come senape dolce, maionese, ketchup e cipolla fritta.

Brennivín: conosciuto anche come “schnapps nero” o “aquavite islandese”, è un liquore forte fatto di patate e aromatizzato con semi di cumino, spesso consumato come digestivo.

Quando andare a Reykjavik 

Il periodo migliore per visitare Reykjavik è durante l’estate, quando le giornate sono lunghe e il clima è più mite, con temperature medie intorno ai 10-15°C. Tuttavia, l’inverno offre l’opportunità unica di avvistare l’aurora boreale, rendendo questa stagione unica. Per vedere l’aurora boreale a Reykjavik e in Islanda in generale, il periodo migliore va da settembre a marzo. Durante questi mesi, le notti sono più lunghe e il cielo è più scuro, condizioni ideali per osservare questo fenomeno naturale. Tuttavia, è importante monitorare le previsioni meteorologiche e le attività solari, che influenzano la visibilità dell’aurora boreale.

Come arrivare e come spostarsi

Reykjavik è facilmente accessibile in aereo con scalo all’Aeroporto Internazionale di Keflavik, situato a circa 45 minuti di auto dalla città. È possibile raggiungere il centro di Reykjavik con un servizio regolare di autobus navetta o noleggiando un’auto per esplorare la città e i suoi dintorni. In alternativa, è possibile arrivare in traghetto dalla Danimarca. Il consiglio è quello di prenotare il viaggio in anticipo, specialmente in alta stagione.

Reykjavik è una città piccola e facile da esplorare a piedi o in bici. È anche possibile utilizzare gli autobus o i taxi. Una buona idea è quella di acquistare la Reykjavik City Card per ottenere sconti sui trasporti pubblici e l’ingresso gratuito a molti musei e attrazioni.

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Clima di Reykjavik, guida al periodo migliore per visitare la capitale islandese

Stai pianificando un viaggio a Reykjavik e ti chiedi quale sia il periodo migliore per visitare la capitale dell’Islanda? Vuoi sapere quali esperienze non perdere in base alla stagione? Allora questa guida dettagliata al clima di Reykjavik fa proprio al caso tuo. Che tu sogni di vedere l’aurora boreale, esplorare paesaggi innevati, o goderti le lunghe giornate estive sotto il sole di mezzanotte, qui trovi tutte le informazioni e i consigli pratici per pianificare il tuo viaggio. Scopri il periodo migliore per andare Reykjavik in base ai tuoi interessi personali e alle attività che desideri svolgere, per prepararti al meglio alla tua avventura nella capitale islandese!

Clima generale a Reykjavik

Trovandosi nella zona subartica, Reykjavik vanta un clima oceanico subpolare, caratterizzato da inverni freddi e umidi ed estati brevi e fresche. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, considerata la posizione settentrionale dell’Islanda, la città gode di temperature tutto sommato più miti rispetto ad altre località situate alla stessa latitudine. Questo grazie alla benefica influenza della Corrente del Golfo che mitiga il clima, mentre per contro l’Oceano Atlantico porta cieli mutevoli e frequenti precipitazioni durante tutto l’anno.

La capitale dell’Islanda registra una media di 148 giorni di pioggia all’anno per un totale di circa 530 mm di precipitazioni distribuiti uniformemente nell’arco dei 12 mesi, anche se pioviggini e rovesci sono più frequenti soprattutto in autunno e in inverno. Tuttavia, le piogge sono generalmente leggere e costanti e raramente si verificano forti precipitazioni. La neve è presente da novembre ad aprile.

I venti, provenienti in prevalenza da sud e sud-ovest, sono una componente costante del clima di Reykjavik. Soffiano con una media di 16 km/h, ma possono intensificarsi durante le bufere, e insieme alla forte umidità, che è intorno all’80%, possono rendere la temperatura percepita più fredda di quanto non sia in realtà. Su questo aspetto influiscono anche le ore di luce, che variano notevolmente nel corso dell’anno. Nel periodo del solstizio d’estate il sole può rimanere sopra l’orizzonte per oltre 20 ore con il verificarsi del cosiddetto fenomeno del “sole di mezzanotte”; mentre in inverno le giornate sono particolarmente buie, con 4-5 ore di luce solare nel periodo del solstizio d’inverno.

Il clima in primavera a Reykjavik

La primavera a Reykjavik è una stagione di transizione caratterizzata da un clima mutevole e dal risveglio della natura. Le ore di luce solare aumentano, le temperature iniziano gradualmente a salire dopo i rigori invernali e man mano che si avanza verso maggio, la temperatura media a Reykjavik oscilla tra 5°C e 10°C. Nonostante ciò, il clima islandese è notoriamente imprevedibile e può capitare di sperimentare bruschi cambiamenti meteorologici anche nell’arco della stessa giornata.

Le precipitazioni in primavera sono abbastanza comuni, con possibile alternanza di pioggia e neve nell’arco di poche ore. Le giornate iniziano a diventare più lunghe, un fenomeno che culmina con l’arrivo del sole di mezzanotte a giugno. A maggio, Reykjavik gode di circa 20 ore di luce al giorno, rendendo questo periodo particolarmente piacevole per i residenti e i turisti.

La primavera a Reykjavik è una stagione di grande fermento culturale e attività all’aperto. Con il disgelo, i prati e le colline circostanti si tingono di verde, gli abitanti approfittano delle giornate più lunghe per organizzare escursioni, gite in bicicletta e passeggiate nei parchi cittadini. Tra gli eventi primaverili più importanti, c’è il First Day of Summer (Sumardagurinn fyrsti), che si svolge il primo giovedì dopo il 18 aprile e segna simbolicamente l’inizio dell’estate secondo il calendario islandese tradizionale. Nonostante le condizioni meteorologiche possano essere imprevedibili, la bellezza del paesaggio islandese e la vivacità culturale della città rendono questo periodo dell’anno un momento speciale per visitare Reykjavik.

Panorama di Reykjavik

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Panorama di Reykjavik

Il Clima in Estate a Reykjavik

L’estate è uno dei periodi migliori per visitare Reykjavik, con la possibilità di praticare innumerevoli attività all’aperto, grazie a temperature medie diurne che oscillano tra 10°C e 15°C, ma nei giorni più caldi possono raggiungere anche i 20°C. Le notti, tuttavia, possono essere fresche, con le medie che scendono intorno ai 7-10°C. Le precipitazioni sono relativamente frequenti in estate, con piogge leggere e brevi che si alternano a periodi di cielo sereno.

A rendere particolarmente affascinante l’estate a Reykjavik è il fenomeno del sole di mezzanotte. Durante il solstizio d’estate, il sole non tramonta mai completamente, creando una luminosità continua per tutto l’arco delle 24 ore. Un’opportunità unica per vivere la capitale islandese in tutta la sua bellezza e fare attività outdoor nella natura circostante a qualsiasi ora del giorno o della notte. L’estate è pertanto una stagione ricca di eventi culturali, festival, concerti e manifestazioni sportive come la Midnight Sun Run, una corsa agonistica aperta a tutti sotto la luce del sole di mezzanotte.

Il Clima in Autunno a Reykjavik

In autunno le giornate diventano progressivamente più corte, con l’equinozio d’autunno a fine settembre che segna un drastico calo delle ore di luce. Le temperature iniziano a scendere gradualmente dopo l’estate: a settembre le medie si aggirano intorno a 10°C, mentre le notti possono essere fresche, con temperature sui 5°C; a ottobre, le temperature diurne scendono a circa 5°C, con minime notturne prossime allo zero; novembre registra ulteriori cali, con temperature che variano tra 0°C e 3°C durante il giorno e scendono spesso sotto lo zero di notte.

Le precipitazioni aumentano man mano che l’autunno avanza, con piogge frequenti e occasionalmente neve a partire dalla fine di ottobre e novembre. Per la sua posizione geografica sull’Atlantico settentrionale, specialmente in autunno Reykjavik è soggetta a venti forti che possono provenire sia dall’Artico che dall’Atlantico, portando aria fredda e tempeste occasionali.

In autunno, con le notti che si allungano, si creano le condizioni ideali per avvistare l’aurora boreale. Con le sue luci danzanti verdi e viola nel cielo notturno, questo spettacolare fenomeno naturale è una delle principali attrazioni autunnali e invernali dell’Islanda, che attira visitatori da tutto il mondo. Questa stagione è ideale anche per escursioni nei dintorni della città e per provare l’esperienza rilassante di un bagno nelle sorgenti termali e nelle piscine geotermiche, come la famosa Laguna Blu, particolarmente invitanti durante i freschi giorni autunnali.

Il Clima in Inverno a Reykjavik

L’inverno trasforma la città in un paesaggio incantato spruzzato di neve, con temperature fredde, notti lunghe e la possibilità di ammirare spettacolari fenomeni naturali come l’aurora boreale. L’inverno islandese è noto per la sua variabilità, con condizioni meteorologiche che possono cambiare rapidamente nel corso della giornata.

Le temperature a Reykjavik sono fredde, ma comunque relativamente miti rispetto ad altre regioni situate alla stessa latitudine, grazie alla Corrente del Golfo. Le medie diurne variano tra -1°C e 4°C, mentre le notti possono essere significativamente più fredde, con temperature che spesso scendono sotto lo zero. Dicembre e gennaio sono i mesi più freddi, con le medie che si aggirano intorno a -2°C.

Neve, pioggia e nevischio sono la norma, anche se le nevicate abbondanti sono piuttosto rare, e quando si verificano, la neve tende a sciogliersi rapidamente per le oscillazioni della temperatura. Le giornate sono brevi, con 4-5 ore di luce diurna a dicembre, aumentando gradualmente verso febbraio.

Nonostante le brevi ore di luce e le condizioni meteorologiche mutevoli, l’inverno offre numerose opportunità per praticare attività all’aperto e partecipare a eventi culturali. Si possono fare escursioni sulle colline circostanti, oppure praticare sci e snowboard nelle aree sciistiche vicine alla città.
Uno dei fenomeni naturali più affascinanti dell’inverno è l’aurora boreale, visibile soprattutto durante le notti limpide e scure, e Reykjavik, con il suo basso inquinamento luminoso, offre numerosi punti di osservazione sia in città che nei dintorni.

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Cascata Seljalandsfoss, tra sogno e realtà: cosa vedere e quando andare

Probabilmente ne hai sempre sentito parlare come la “Cascata più bella d’Islanda”. E, sempre probabilmente, è così. Questo luogo non è facile da descrivere a parole: la Cascata Seljalandsfoss non è “solo” uno dei panorami più fotografati al mondo, è un posto che ferma il cuore, che fa perdere un battito, come direbbero i poeti di fronte all’amore, quello sovrano per la natura. Si trova a 60 km da Vik, a 120 km da Reykjavik: se hai sempre sognato di visitarla, ti sveliamo le informazioni, come raggiungerla quando visitarla.

Cascata Seljalandsfoss, le informazioni da sapere prima di partire

Camminare in una grotta nella Cascata Seljalandsfoss

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Cascata Seljalandsfoss, vista dalla grotta

Una bellezza selvaggia, tanto da ritenerla quasi impossibile, eppure la Cascata Seljalandsfoss esiste davvero, ed è originata dal ghiacciaio Eyjafjallajökull: si trova in Islanda e sicuramente l’hai vista sulle copertine dei libri dedicati a questo Paese. Non è solo un bel panorama, ma è anche uno dei pochi posti al mondo dove è possibile ammirare la cascata da ben due prospettive: frontale e opposta, passando alle sue spalle. Il sentiero è su una passerella, da fare almeno una volta nella vita, anche perché conduce alla grotta che si trova proprio sotto la cascata (come in foto).

Ti diamo qualche informazione utile prima di partire: questa è una delle attrazioni naturali più belle in Islanda, nella costa meridionale dell’isola. Alimentata dal fiume, cade per ben 60 metri: il suono si sente in modo piuttosto chiaro, e ovviamente crea una sorta di “nebbia” che rende l’atmosfera surreale. Per visitare al meglio la zona, non possiamo che suggerire di portare con sé giacca e pantaloni impermeabili. La passeggiata è generalmente tranquilla, ma ci sono dei punti in cui il terreno potrebbe essere bagnato e, di conseguenza, scivoloso. La visita dura circa 50 minuti, con giro completo dietro la cascata. Inoltre, è presente un parcheggio ampio, un chiosco di cibo e bevande e i bagni. Non paghi per ammirare la cascata, ma devi considerare il costo del parcheggio (circa 700 ISK).

Come arrivare alla Cascata Seljalandsfoss

La splendida notizia è che possiamo visitare questo luogo fermo nel tempo per tutto l’anno. Come anticipato, è presente un parcheggio da raggiungere in auto: da qui, il sentiero dista circa 10 minuti a piedi. Concedendoti un’altra forbice di tempo di circa un quarto d’ora, c’è un’altra meraviglia naturale dell’Islanda che ti attende, ovvero la Cascata Gljufrabui, che è nascosta proprio all’interno della roccia. Una delle cose a cui prestare maggiore attenzione è la stagione in cui ti rechi sul posto: sì, puoi visitarla anche in pieno inverno, ma devi essere ben attrezzata.

Puoi raggiungerla in auto o persino in bus: gli autobus con partenza da Reykjavik ti portano in questo luogo da favola in poco meno di 3 ore. In alternativa puoi spostarti con un’auto a noleggio dalla Capitale dell’Islanda. Da Vik, invece, puoi seguire la strada Ring Road (la più lunga del Paese), in cui peraltro ci sono tantissimi punti di interesse da non perdere, come la spiaggia nera di Reynisfjara. Tappe obbligate per tutti gli amanti della natura, per catturare fotografie magiche. Aggiungiamo che è molto importante l’orario di arrivo: nei mesi estivi, ovviamente le ore di luce sono favorevoli, quindi è possibile pianificare la visita anche verso il tramonto, evitando la folla diurna.

Cosa vedere alla Cascata Seljalandsfoss

Cascata Seljalandsfoss, cosa vedere

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Il panorama dall’alto della Cascata Seljalandsfoss

Quando ti troverai di fronte alla Cascata Seljalandsfoss, la tua reazione sarà unica: non sarà solamente di stupore per la potenza della natura. E, sì, probabilmente anche “rispetto” nei confronti di un territorio che ha mantenuto la sua identità. Sebbene sia considerata la “sorella minore” della Cascata di Skogafoss, la possibilità di osservare l’incedere dell’acqua entrando nella grotta è un dono che puoi farti. Un momento fiabesco, osservare l’acqua che si “tuffa” nel laghetto, tra nebbia e, nelle giornate fortunate, persino arcobaleni. Qui, un tempo, si trovava l’oceano. Oggi, o un domani molto vicino, ci sei tu. Dopo averla vista, puoi scegliere, in ogni caso, se tornare al parcheggio o spingerti a 500 metri fino al canyon roccioso Gljufrabui, ovvero la cascata nella grotta.

Quando andare alla Cascata Seljalandsfoss: il periodo migliore per visitarla

La Cascata Seljalandsfoss è visitabile tutto l’anno, ma è durante l’inverno che devi prestare maggiore attenzione, in particolare perché il sentiero può ghiacciare a causa delle basse temperature. L’attrezzatura immancabile? Ramponcini sotto la suola delle scarpe! Talvolta può capitare che il sentiero dietro la cascata venga chiuso per motivi di sicurezza: se si scivola troppo, è impossibile visitarla senza rischiare di farsi male.

C’è un periodo ideale in cui visitare la Cascata Seljalandsfoss? In realtà, non proprio. In questo caso vale un aspetto interessante: ogni stagione è diversa, e quindi influenza il panorama. Se in estate il sole illumina i prati verdi, in inverno il terreno è innevato, e la magia del Natale istantanea. Tuttavia, in autunno e in inverno sovente alcune strade vengono chiuse al traffico, quindi bisogna considerare di strutturare l’itinerario al meglio.

Cosa fare nei dintorni della Cascata Seljalandsfoss

Gita a Reykjavík: attrazioni e monumenti

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Reykjavík, città da visitare nei dintorni della Cascata Seljalandsfoss

Nei dintorni della Cascata Seljalandsfoss ci sono altre attrazioni da scoprire in Islanda, tra cui la Cascata di Gljúfrabúi e il vulcano Eyjafjallajökull. Più in generale, in questo territorio è davvero possibile scoprire la flora e la fauna del Paese: con un pizzico di fortuna, si può incontrare un pony islandese! La salita sul vulcano Eyjafjallajökull è considerata pericolosa, ma ci sono dei tour o delle escursioni che puoi prenotare in giornata per ammirarlo. Di solito in questi tour è compresa una visita presso la laguna glaciale di Jökulsárlón o ancora la valle di Thórsmörk.

Non può mancare un excursus su Reykjavík e i suoi magnifici dintorni: è la Capitale dell’Islanda, si affaccia sulle acque dell’Oceano Atlantico ed è una delle città più particolari al mondo, tra stile moderno, paesaggi nordici e atmosfere fiabesche. Una visita qui non può che includere nell’itinerario il centro di Reykjavik, la cui via più famosa è probabilmente Laugavegur. Tra l’altro qui ci sono tanti negozi dove acquistare il tradizionale maglione in lana fatto a mano: perfetto per l’escursione alla Cascata Seljalandsfoss, no? Ma non dimenticare di salutare l’Islanda senza aver mangiato le tipiche frittelle, gli ástarpungar: golosissime.

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Musei di Reykjavik, i migliori da visitare

Sapevi che Reykjavík ospita alcuni dei musei più interessanti d’Europa? Oltre a una varietà di attrazioni turistiche, una vibrante scena artistica e spettacolari bellezze paesaggistiche, la capitale dell’Islanda vanta anche inestimabili collezioni d’arte e cultura che permettono di approfondire la conoscenza di questo straordinario paese. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell’arte o semplicemente curioso di conoscere la cultura islandese, troverai sicuramente un museo che fa al caso tuo. Ecco i 10 migliori musei di Reykjavík da non perdere assolutamente durante un soggiorno in città.

1. Il Museo Nazionale d’Islanda

Il Museo Nazionale d’Islanda è un’istituzione chiave per comprendere la storia e la cultura islandese. Fondato nel 1863, ospita una vasta collezione di reperti che spaziano dall’era dei primi insediamenti vichinghi fino ai giorni nostri. Durante la visita, si possono ammirare antichi manufatti vichinghi come armi e gioielli, mentre nella sezione dedicata all’età medievale sono esposti manoscritti miniati e armature che testimoniao l’influenza della cultura europea. Di grande interesse la ricca collezione di opere d’arte islandesi e internazionali che raffigurano scene di vita quotidiana, paesaggi e leggende mitologiche. Frequenti mostre temporanee approfondiscono vari aspetti della cultura islandese.

2. Il Museo della Città di Reykjavík

Il Reykjavík City Museum è un’esperienza imperdibile per gli amanti della storia, della cultura e della vita urbana. Il luogo giusto dove immergersi nel fascino di questa città unica e scoprire le sue origini, il suo sviluppo e la sua identità come capitale dell’Islanda. Attraverso una ricca collezione di reperti archeologici, manufatti storici, mostre interattive e ricostruzioni scenografiche, il percorso di visita guida i visitatori in un viaggio nel tempo per scoprire l’identità, la cultura e le tradizioni della città. La mostra permanente ripercorre le tappe salienti della storia locale illustrando, attraverso reperti provenienti dagli scavi della città vecchia, la trasformazione da villaggio di pescatori a moderna metropoli europea.

3. Il Museo d’Arte di Reykjavík

Il Museo d’Arte di Reykjavík presenta una collezione di oltre 10.000 opere che abbracciano l’intero panorama artistico islandese, dal Medioevo all’età moderna. In esposizione ci sono le opere dei maggiori artisti locali che hanno contribuito a plasmare la storia e l’anima creativa dell’Islanda, dalle suggestive opere di paesaggi ai dipinti che narrano leggende nordiche e scene di vita quotidiana. La visita si snoda attraverso tre sedi disseminate nel centro città, ognuna con un proprio focus e una sua atmosfera particolare. Hafnarhús, situato in un edificio storico sul lungomare, ospita la collezione permanente dedicata all’arte islandese dal XIX secolo a oggi. Kjarvalsstaðir espone opere d’arte islandese dal Medioevo al XIX secolo. Ásmundsson Art Museum è invece dedicato interamente all’opera di Ásmundur Ásmundsson, uno degli scultori islandesi più famosi del XX secolo.

Museo d'Arte di Reykjavik

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Museo d’Arte di Reykjavik

4. The Settlement Exhibition – Reykjavík 871±2

Allestita in un sito archeologico sotterraneo, la mostra “The Settlement Exhibition – Reykjavík 871±2” presenta i resti della prima casa permanente costruita in Islanda, risalente all’anno 871. Resti di antiche mura di pietra, un focolare e vari reperti, come utensili, armi e gioielli, offrono uno spaccato della vita quotidiana dei primi abitanti di Reykjavík. Grazie a un’esperienza multimediale coinvolgente, che include proiezioni 3D e ricostruzioni virtuali, è possibile visualizzare la casa vichinga e le attività quotidiane che vi si svolgevano, come la caccia, la pesca e l’artigianato.

5. Il Museo della Saga a Reykjavík

Il Museo della Saga è interamente dedicato al fantastico mondo delle saghe vichinghe, le antiche narrazioni epiche che raccontano le avventure, le battaglie e le vicende di eroi e sovrani scandinavi. Attraverso mostre interattive, ricostruzioni scenografiche e oggetti d’epoca, si è trasportati nell’Islanda del X secolo, con scene di vita quotidiana vichinga accuratamente ricostruite, che si animano grazie a tecnologie multimediali. Per i visitatori è quindi possibile assistere a duelli, navigare virtualmente e partecipare a banchetti tipici dell’epoca, arricchendo l’esperienza con pannelli informativi e audioguide che approfondiscono la storia e la cultura vichinga.

6. Il Museo all’aperto Árbær

Il Museo all’aperto Árbær è un’oasi di storia e cultura islandese che trasporta i visitatori indietro nel tempo, mostrando come vivevano gli islandesi prima dell’industrializzazione. Con oltre 50 edifici storici provenienti da diverse regioni dell’Islanda, accuratamente ricollocati e restaurati, il museo ricrea un villaggio tipico del XIX e XX secolo. Passeggiando tra case in legno e torba, botteghe artigiane, fucine e chiese, i visitatori possono immergersi nella vita quotidiana e nelle tradizioni del passato, assistere a dimostrazioni dal vivo di antichi mestieri, partecipare a laboratori interattivi. Il museo organizza inoltre eventi speciali durante tutto l’anno, come concerti e rappresentazioni teatrali che celebrano le tradizioni islandesi.

7. Perlan – Wonders of Iceland

Situato sulla collina di Öskjuhlíð, il Perlan – Wonders of Iceland offre un’esperienza immersiva che permette di scoprire le meraviglie naturali dell’Islanda in modo unico e indimenticabile. All’interno dell’iconica cupola in vetro a forma di ghiacciaio, diverse mostre interattive esplorano i fenomeni naturali islandesi, come vulcani, ghiacciai, geyser e cascate. Una delle principali attrazioni è la Grotta di Ghiaccio, che ricrea l’atmosfera di un ghiacciaio islandese, con pareti di ghiaccio artificiale scolpite e illuminate da luci soffuse.

8. Il Museo Marittimo di Reykjavík

Il Museo Marittimo di Reykjavík è un’esperienza imperdibile per gli amanti del mare, della storia e della cultura islandese. Il luogo dove immergersi nel fascino della vita marinara e scoprire il ruolo fondamentale che il mare ha svolto nella storia di questo affascinante paese.
Attraverso una vasta collezione di reperti, modelli di navi storiche, strumenti di navigazione, mostre interattive e ricostruzioni storiche, il museo esplora la storia della pesca, della navigazione e del commercio marittimo che hanno plasmato la cultura islandese per secoli.

Museo Marittimo di Reykjavik

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Museo Marittimo di Reykjavik

9. Aurora Reykjavík – The Northern Lights Center

Tutto quello che avete sempre voluto sapere sull’aurora boreale, uno dei fenomeni naturali più spettacolari al mondo, vi verrà svelato all’Aurora Reykjavík – The Northern Lights Center. Attraverso mostre interattive, proiezioni immersive 3D a 360 gradi, simulazioni realistiche e immagini mozzafiato, questa esposizione esplora i principi scientifici dietro l’aurora boreale, che potete ammirare come se vi trovaste sotto il cielo stellato islandese.

10. Whales of Iceland

Visitare questo museo è come fare un tuffo in mare alla scoperta delle diverse specie di balene che popolano le acque islandesi, dai maestosi capodogli alle acrobatiche orche. Potrete ammirare modelli a grandezza naturale di questi giganteschi animali marini, conoscere le loro caratteristiche fisiche, i comportamenti sociali e il ruolo fondamentale che rivestono nell’ecosistema marino.