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Roma e Milano nella Top 10 delle città migliori del mondo: perché

L’annuale Top 100 City Destinations Index di Euromonitor International, una delle maggiori società indipendenti di business intelligence globale e analisi di mercato, realizzato in collaborazione con il centro di analisi Lighthouse, ha decretato le migliori destinazioni urbane del 2024, valutando attrattività, sostenibilità e performance economiche.

Per il secondo anno consecutivo, Parigi domina la classifica come capitale indiscussa del turismo globale, seguita da Madrid e Tokyo. Mentre Roma e Milano si posizionano rispettivamente al quarto e al quinto posto, superando mete di calibro internazionale come New York (in sesta posizione) e Londra (al tredicesimo posto). Le città europee mantengono un ruolo di primo piano, ma cresce il numero di metropoli extraeuropee nei primi posti della classifica.

Il rapporto analizza 100 città in base a 55 indicatori, suddivisi in sei pilastri fondamentali: Performance economica e commerciale, Performance turistica, Infrastrutture turistiche, Politiche e attrattività turistiche, Salute e sicurezza, e Sostenibilità. Questo approccio olistico consente di valutare non solo il presente delle destinazioni urbane, ma anche il loro potenziale futuro.

A trainare il successo di Parigi è stata la sua straordinaria offerta infrastrutturale, potenziata in occasione dei Giochi Olimpici estivi. La capitale francese ha primeggiato nel pilastro delle Infrastrutture Turistiche e si è piazzata al terzo posto sia per Performance Turistiche sia per Politiche Turistiche e Attrattività.

Madrid conquista il secondo posto grazie a una strategia di sostenibilità all’avanguardia, mentre Tokyo brilla in terza posizione, complice il deprezzamento dello yen, che ne ha fatto una meta più accessibile e attraente per il turismo MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions).

Il segreto del successo di Roma e Milano

Roma si conferma una delle destinazioni più amate al mondo grazie al suo ineguagliabile patrimonio culturale e artistico. In particolare, la capitale italiana eccelle nell’attrattività turistica, supportata da una vasta offerta di esperienze culturali e dalla sua capacità di attrarre visitatori durante tutto l’anno.

La città si è distinta anche nella categoria delle infrastrutture turistiche, con un’offerta che spazia da hotel di lusso a un aumento del 4% delle locazioni a breve termine. Un dato che riflette una crescente domanda di soggiorni personalizzati e immersivi, sebbene la capitale stia adottando nuove regolamentazioni per contrastare l’overtourism, tutelando la qualità della vita dei residenti e l’integrità del suo patrimonio.

Milano, al quinto posto nella classifica globale, si distingue come un hub di innovazione, moda e business. La città ha ottenuto un ottimo posizionamento nel pilastro della performance economica, grazie al suo vivace tessuto economico e in quanto punto di riferimento per eventi internazionali.

Il capoluogo lombardo ha anche rafforzato la sua immagine di destinazione sostenibile, investendo in infrastrutture green. Inoltre, il suo appeal per il turismo business continua a crescere, posizionandola tra le città europee più richieste per meeting, incentivi, congressi ed eventi (MICE).

Città europee in pole position, ma l’Asia avanza

L’Asia rafforza la sua presenza nella top 20, con città come Bangkok (17° posto) che si distingue per le sue innovative politiche di accoglienza, tra cui spicca l’esenzione del visto di 60 giorni ai turisti di 93 paesi. Un’iniziativa che ha contribuito ad attrarre nel 2024 ben 32 milioni di arrivi internazionali, il numero più alto a livello globale.

Macau guida la classifica per salute e sicurezza, seguita da Helsinki e Dublino. Sul fronte della sostenibilità, Oslo si conferma leader globale, affiancata da altre capitali nordiche come Stoccolma e Helsinki, dimostrando come il Nord Europa continui a dettare standard elevati in tema di responsabilità ambientale.

Tra le città nordamericane, New York eccelle nel pilastro della Performance Turistica, con una strategia mirata ad attrarre soprattutto viaggiatori internazionali e con alta capacità di spesa.

La ripresa del turismo e le nuove tendenze

Nel 2024, gli arrivi internazionali a livello globale sono aumentati del 19%, spinti da una domanda turistica sempre più forte. L’Europa si conferma la regione più visitata, con 793 milioni di viaggi internazionali, mentre la spesa totale del turismo ha raggiunto 1,9 trilioni di dollari.
Per il futuro, si prevede che Stati Uniti, Turchia e Cina guideranno la crescita per volume di arrivi. Mentre New York, Los Angeles e Tokyo si candidano a diventare i maggiori centri di spesa turistica entro il 2040.

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Capodanno 2025 a Madrid, tutti gli eventi in programma

Si dice che il Capodanno a Madrid non finisca mai; ma che sia la resistenza fisica di ciascuno a determinare la fine della festa. Impossibile infatti non farsi travolgere dall’entusiasmo in piazza, per poi spostarsi in qualche discoteca della città e concludere la nottata con la tradizionale cioccolata con churros. Ecco perché Madrid è uno dei luoghi più incredibili per festeggiare il nuovo anno.

Cosa fare a Capodanno a Madrid, tutti gli eventi

Gli appuntamenti per festeggiare il Capodanno nella capitale della Spagna sono tantissimi, principalmente tra le piazze e strade del centro storico.

Secondo la tradizione

C’è una cosa che non può mancare in Spagna nel salutare il vecchio anno e accogliere quello nuovo: l’uva! Già, secondo la tradizione devono essere mangiati 12 chicchi d’uva, uno per uno, seguendo il ritmo dei dodici rintocchi di campana che segnano la mezzanotte del 31 dicembre. Solo mangiando tutta l’uva in tempo si può sperare in un anno fortunato e ricco. Esistono diverse teorie su questa tradizione, ma la più condivisa risale al 1909. In quell’anno, i viticoltori della zona di Levante si trovarono con un’eccedenza di uva e decisero di distribuirla gratuitamente, dicendo che mangiarla a Capodanno avrebbe portato fortuna. In alcune città e tra parenti e amici, è usanza trovarsi dopo cena in un luogo vicino ad un orologio con campana, per mangiare l’uva insieme e scambiarsi gli auguri. Altra usanza più recente  a Madrid è di indossare parrucche stravaganti e colorate; mentre la serata non può finire senza aver magiato una tradizionale cioccolata con churros prima di andare a dormire.

Capodanno a Madrid

Fonte: iStock

Secondo la tradizione devono essere mangiati 12 chicchi d’uva, uno per uno, seguendo il ritmo dei dodici rintocchi di campana

Capodanno in Puerta del Sol

Ogni anno Puerta del Sol diventa l’epicentro del Capodanno madrileno. Il 31 dicembre, infatti, migliaia di persone provenienti da tutto il paese riempiono la piazza per salutare il nuovo anno e mangiare i chicchi d’uva della fortuna al ritmo dei dodici rintocchi scanditi dall’orologio della Real Casa de Correos. Quando mancano pochi secondi alla mezzanotte la sfera, posizionata sulla parte superiore della torre, scende accompagnata dal suono di carillon. Poco dopo suonano i quattro quarti, che anticipano i dodici rintocchi, separati da un intervallo prudenziale per evitare possibili soffocamenti con i chicchi d’uva!

Per coloro che temono il caos di Puerta del Sol, due le alternative:  la sera prima, il 30 dicembre, si svolge una prova dei rintocchi delle campane a mezzanotte, nello stesso luogo in cui si darà il benvenuto al nuovo anno.  Un’altra buona opzione per il 31 dicembre è il Tempio di Debod, un tempio dell’antico Egitto, da cui  ammirare i fuochi d’artificio che illuminano per il primo anno l’edificio della Real Casa de Correos, sede del Governo municipale, con spettacolo pirotecnico e di coriandoli immediatamente dopo i rintocchi.

Luci di Natale

Durante tutte le festività natalizie (dal 28 novembre fino al 6 gennaio), le strade e piazze del centro storico si illuminano a festa, in chiave sostenibile. Qualche numero? In totale, le strade della capitale saranno decorate con 7100 catene luminose, 121 ciliegi e una decina di grandi abeti luminosi, oltre ad altre decorazioni natalizie. Il grande albero di Natale luminoso che ogni anno viene installato in Puerta del Sol viene rinnovato: alto quasi 37 metri (pari a 12 piani) e sormontato da una stella, è decorato con 245.000 punti luce a LED ad alta efficienza energetica e oltre 3360 sfere rosse di dimensioni variabili tra 30, 20 e 15 centimetri. Illuminati anche il grande presepe, spostato da Plaza de Colón  ai piedi dell’edificio Metrópolis, all’incrocio tra Gran Vía e Alcalá; la stella luminosa di 18 metri all’intersezione tra Cea Bermúdez e Plaza de Cristo Rey; e l’Angelo di Madrid, una gigantesca figura con 36.400 punti luce che sarà posizionata a Colón.

Una delle grandi novità di quest’anno sono le luci progettate dai bambini di prima e seconda elementare, che hanno vinto il concorso scolastico di disegno organizzato dal Comune lo scorso marzo.

Gli orari di accensione delle luci natalizie a Madrid sono: da domenica a giovedì dalle 18 a mezzanotte (escluso giovedì 24 novembre, dalle 19); venerdì e sabato dalle 18 all’1. Orari speciali durante i festivi: 5, 6, 7 e 8 dicembre dalle 18 all’1; 24 dicembre e 5 gennaio dalle 18 alle 3; e il 31 dicembre dalle 18 alle 6.

Corsa di San Silvestro Vallecana

Per chi ama lo sport, può essere un’ottima idea quella di finire l’anno con una corsa di 10 km per le vie della capitale madrilena. La corsa di San Silvestro Vallecana è un percorso che si tiene tradizionalmente il 31 dicembre nel quartiere di Vallecas e che ogni anno riesce a conquistare più di 40.000 corridori. Questa gara è divisa in due parti: la San Silvestre Popolare, aperta a tutti i corridori di età superiore ai 16 anni; e la San Silvestre Vallecana Internazionale, un evento più selettivo e competitivo con 2mila posti riservati ai corridori che possono dimostrare un tempo inferiore a 39 minuti (uomini) e 45 minuti (donne) per correre i 10 chilometri. Per i ragazzi di età inferiore ai 16 anni è prevista una gara a parte, la San Silvestre Vallecana Mini, che si svolge il 28 dicembre a favore della Gasol Foundation.

Vita notturna e discoteche a Madrid

A chi non vuole passare tutta la notte di Capodanno all’aperto, Madrid offre una vita notturna tra le più vivaci e animate d’Europa, che inizia tardi e finisce solo quando spunta il sole. La varietà è incredibile, dai tapas bar informali alle megadiscoteche di tendenza per una notte di divertimento puro tra musica, balli e drink. Ecco alcuni locali, tra i più rinomati a Madrid, per celebrare il Capodanno.

Kapital
Indirizzo: C. de Atocha, 125, Centro, 28012 Madrid
Il Teatro Kapital è uno dei club più iconici della capitale, famoso per i suoi sette piani, ognuno con un tema diverso. Dalla sala principale con musica commerciale e house, al karaoke, fino alla terrazza panoramica, il divertimento è garantito. Per Capodanno, Kapital organizza una festa spettacolare con DJ internazionali, ballerini e performance esclusive. L’ingresso per la fine dell’anno include ingresso, drink e il tradizionale brindisi con uva a mezzanotte, per un’esperienza indimenticabile.

Joy Eslava
Indirizzo: C. del Arenal, 11, Centro, 28013 Madrid
Ospitato in un teatro storico del XIX secolo, Joy Eslava è un’istituzione nella movida madrilena. Con una programmazione musicale che spazia dal pop al reggaeton, passando per l’elettronica, il club attira sia residenti che turisti ed è perfetto per iniziare il nuovo anno nel cuore di Madrid.

Fabrik
Indirizzo: Av. de la Industria, 82, 28970 Humanes de Madrid, Madrid
Per chi ama la musica elettronica, Fabrik è la destinazione ideale per Capodanno. Situato fuori dal centro città, questo enorme complesso è uno dei migliori club techno d’Europa. Con spazi ampi, tra cui una sala principale e aree all’aperto, Fabrik ospita DJ internazionali per una notte di musica fino all’alba.

Opium Club
Indirizzo: Calle de José Abascal, 56, Chamberí, 28010 Madrid
Nel quartiere Chamberí, Opium si distingue per la sua eleganza e atmosfera sofisticata. Il club si compone di un ristorante di lusso con un nightclub alla moda, e propone per Capodanno un cenone gourmet seguito da una festa esclusiva con DJ di fama internazionale.

Mondo Disko
Indirizzo: C. de Alcalá, 20, Centro, 28014 Madrid
Nel vivace quartiere di Chueca, Mondo Disko è famoso per la sua musica eclettica. Per Capodanno, il club propone una festa tematica con decorazioni elaborate, spettacoli dal vivo e diverse aree per ballare o rilassarsi. Perfetto per chi cerca un’esperienza originale e coinvolgente per accogliere il nuovo anno.

Come muoversi a Madrid a Capodanno

Tutti gli anni Madrid amplia il servizio di mezzi pubblici per rendere la festa più scura e accessibile.

Metro

Solitamente la Metro varia un po’ gli orari, con l’ultima corsa del 31 dicembre all’01.30; mentre l’ 1 gennaio l’inizio delle corse è a partire dalle 7.  La fermata de Puerta del Sol rmane chiusa il 31 dicembre al mattino e a partire dalle 18.

Bus

L’orario del servizio notturno degli autobus dalla linea N1 alla linea N26 inizia a Plaza de Cibeles alle 22.30 del 31 dicembre e termina alle 7 del 1° gennaio con una frequenza ogni 45-50 minuti.

Il 31 dicembre, la tratta verso l’aeroporto effettua l’ultimo viaggio alle 21.30 dalla T4 dell’Aeroporto e alle 21.45 dal terminal di scambio di Atocha; mentre il servizio notturno per quella data in entrambe le direzioni è attivo dalle 22.30 alle 7, ogni 35-45 minuti.

Taxi

I taxi di Madrid sono bianchi con una striscia rossa diagonale nella portiera anteriore e lo stemma della città. Quando la luce verde della zona superiore è accesa significa che sono liberi. I viaggiatori devono semplicemente chiedere di fermarsi con la mano per poter salire. Ci sono molte fermate di taxi in tutta la città segnalate da un cartello blu e la lettera “T” bianca. Nelle stazioni dei treni e degli autobus e in aeroporto, si devono prendere nelle apposite fermate. Nel resto della città si possono fermare per strada.

Radio Taxi Madrid

Tel +34 915478200

WhatsApp + 34 610203040

App PideTaxi.

A Madrid sono attivi anche Uber e Cabify.

Il clima di Madrid a Capodanno

Madrid gode di un clima secco, con inverni generalmente soleggiati, anche se le temperature possono variare sensibilmente tra il giorno e la notte. A dicembre e nei giorni di Capodanno, è possibile che le minime scendano fino a 0°C, soprattutto durante la notte, mentre le massime diurne si aggirano intorno ai 10-12°C, rendendo le giornate piacevoli ma fresche. La possibilità di precipitazioni è bassa, anche se non si può escludere qualche breve pioggia.

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Ecco il nuovo Airbus che rivoluzionerà il trasporto aereo

Dall’aeroporto di Madrid è decollato il primo Airbus A321XLR di Iberia per il suo volo inaugurale a lunga distanza, diretto a Boston, Massachusetts. Un simile viaggio segna un traguardo storico sia per la compagnia spagnola sia per l’industria aeronautica, poiché il velivolo rappresenta una nuova frontiera per i collegamenti transoceanici.

Il volo, della durata di circa sette ore, è il primo passo di una strategia più ampia. Iberia ha annunciato che entro il 2025 un secondo A321XLR entrerà in servizio per operare la tratta Madrid-Washington DC, finora attiva solo durante la stagione estiva con l’Airbus A330. La nuova configurazione consentirà alla compagnia di mantenere attivo il collegamento per tutto l’anno. “Questo aeromobile ci offre una flessibilità senza precedenti, permettendoci di espandere la nostra rete transatlantica in modo continuativo ed efficiente”, ha dichiarato Marco Sansavini, CEO di Iberia, durante la presentazione ufficiale del velivolo.

La consegna del primo A321XLR, avvenuta il 30 ottobre, è stata seguita da una serie di voli di addestramento in Europa, tra cui tratte verso Parigi e Stoccolma. Tali voli di breve raggio, obbligatori per ottenere la certificazione operativa, rappresentano un passaggio chiave prima dell’introduzione nei voli transatlantici.

Un velivolo che cambia le regole del gioco

L’A321XLR (Extra Long Range) è l’ultimo modello della famiglia Airbus A321neo, progettato per colmare il divario tra i voli a corto e medio raggio e quelli intercontinentali. Aereo a corridoio singolo, può percorrere fino a 4.700 miglia nautiche (circa 8.700 chilometri) senza scalo, un risultato reso possibile da un serbatoio supplementare di carburante integrato nella stiva. Si tratta di una caratteristica distintiva che lo rende il più autonomo nella sua categoria e gli rende possibile operare su rotte solitamente riservate agli aerei più grandi e costosi.

Un altro aspetto rivoluzionario è la capacità di operare voli diretti come Roma-New York, Londra-Delhi o Dubai-Città del Capo, mantenendo costi operativi inferiori rispetto ai modelli widebody. La combinazione di autonomia ed efficienza lo rende particolarmente appetibile per le compagnie aeree che cercano di espandere il proprio network senza i costi aggiuntivi di gestione e manutenzione dei grandi aeromobili.

Un’esperienza a bordo di alto livello

Iberia ha configurato il suo primo A321XLR con 182 posti, suddivisi in 14 poltrone in business class e 168 in economy. La cabina è stata progettata per offrire un comfort ottimale, anche su voli a lunga distanza.

In Business Class, i passeggeri possono usufruire di poltrone completamente reclinabili, disposte a lisca di pesce per garantire maggiore privacy e accesso diretto al corridoio. In Economy, i sedili sono reclinabili, con uno spazio tra le file di 30 pollici, per assicurare un viaggio confortevole anche per i voli più lunghi.

La cabina Airspace di Airbus introduce innovazioni significative: vani bagagli più ampi del 60%, illuminazione regolabile che riduce l’affaticamento visivo e una connettività Wi-Fi avanzata. Ogni sedile è dotato di uno schermo individuale per l’intrattenimento a bordo, così da permettere ai passeggeri di scegliere tra una vasta selezione di film, serie TV e musica.

Sostenibilità ed efficienza: il futuro dell’aviazione

L’A321XLR è progettato per essere un modello di sostenibilità nel settore aeronautico. Consuma il 30% in meno di carburante per posto rispetto ai velivoli della generazione precedente, e riduce al contempo le emissioni di NOx e il rumore, aspetto che non solo consentono alle compagnie di operare con costi più contenuti, ma rispondono anche alle crescenti esigenze di riduzione dell’impatto ambientale.

Marco Sansavini ha evidenziato come il nuovo velivolo rappresenti un’opportunità per rafforzare la rete Iberia senza i vincoli economici e logistici dei modelli widebody. «L’A321XLR è il simbolo della nostra volontà di innovare, portando efficienza e sostenibilità al cuore della nostra strategia aziendale», ha dichiarato.

La stessa Airbus ha sottolineato l’importanza di questo modello per il futuro del settore. «L’A321XLR apre nuove possibilità per le compagnie aeree, consentendo collegamenti diretti verso destinazioni finora inaccessibili per un aereo a corridoio singolo», ha affermato Christian Scherer, CEO Commercial Aircraft di Airbus.

Un successo globale

Non solo Iberia: il gruppo IAG, di cui fa parte anche la compagnia irlandese Aer Lingus, ha ordinato un totale di 14 A321XLR, con sei unità destinate alla compagnia irlandese. A livello globale, il modello ha già raccolto oltre 500 ordini da 25 vettori, confermandosi uno dei prodotti più richiesti nel mercato aeronautico.

Il successo dell’A321XLR non riguarda soltanto la sua autonomia o il comfort a bordo, ma anche la capacità di rispondere alle esigenze di un mercato post-pandemia, in cui le compagnie aeree stanno ridisegnando i propri modelli operativi. Con il graduale ritiro di giganti come il Boeing 747 e l’Airbus A380, il futuro sembra sempre più orientato verso aeromobili efficienti, versatili e sostenibili come l’A321XLR.

Il primo volo transoceanico di Iberia è solo l’inizio di un capitolo destinato a trasformare il modo in cui concepiamo il trasporto aereo a lungo raggio.

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Cinque motivi per cui l’Estremadura vale un viaggio

Nell’anno dell’overtourism, vi propongo una meta decisamente fuori rotta. L’Estremdura, regione interna della Spagna al confine col Portogallo, è la più bella scoperta che abbia fatto di recente. Ci sono tanti motivi per cui ve la consiglio e, spero, dopo aver letto le mie motivazioni vi faranno innamorare come è accaduto a me.
Premesso che stiamo parlando di una meta vicina, raggiungibile in meno di tre ore dall’Italia (si può volare su Madrid o Siviglia), è un viaggio che si può fare tutto l’anno.

Qui, infatti, ci sono bellissimi paesaggi naturali, con colline ricoperte di filari di ulivi e di vigne, con castelli medievali, come quello di Medellín e l’Alcazaba di Badajoz, ma è soprattutto per la sua cultura che si viene in Estremadura. Anche d’estate, quando le temperature raggiungono tranquillamente i 40°C (io ci sono stata a luglio), in realtà il clima è talmente secco da non essere affatto insopportabile.

Mérida, la Roma di Spagna

Il cuore pulsante e centro di tutto il viaggio nella regione dell’Estremadura è soprattutto la città di Mérida, detta anche la “Roma spagnola”, uno dei tre patrimoni Unesco della regione spagnola. Dopo la nostra Capitale, è la città con più siti archeologici risalenti all’epoca romana del mondo e la più ricca di monumenti romani ancora ben conservati. Colonia di quella regione chiamata Lusitania romana, fondata su un’importantissima direttrice chiamata Via de la Plata – che non c’entra nulla con l’argento – che collegava in Sud al Nord del Paese, era un luogo di relax dove si venivano a ritirarsi gli antichi romani dopo aver trascorso una vita combattendo, una meta per pensionati, insomma. Ed è proprio grazie a loro che sono stati eretti tutti quegli edifici, i servizi e i luoghi di divertimento che ancora oggi possiamo ammirare in tutta la loro imponenza.

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Fonte: 123RF

L’acquedotto romano di Mérida

La città è ancora ricca di antichi edifici costruiti tra il I secolo a.C. e il I d.C. legati all’intrattenimento, dal circo per le corse con le quadrighe al teatro – il più antico del mondo a funzionare come teatro – con annesso anfiteatro per le lotte con gli animali feroci (non ci sono tracce di leoni, però), ma non mancano anche tutti quegli edifici utili alla vita di tutti i giorni, dall’acquedotto dei Miracoli ai templi (come quello dedicato a Diana), dalle porte d’ingresso alla città (l’Arco di Traiano) al ponte sul fiume Guadiana – che è più solido di quelli moderni – alle terme.

Ogni estate, il teatro e gli altri siti archeologici ospitano il Festival Internazionale di Teatro Classico di Mérida, il più antico celebrato in Spagna e considerato il più importante nel suo genere, che quest’anno è arrivato alla 70^ edizione, con decine di migliaia di spettatori ogni anno. Visitare Mérida è come fare un salto indietro di duemila anni. Gli scavi archeologici che non finiscono mai sono una continua scoperta e tutto ciò che viene ritrovato viene esposto nel conservato nel Museo nazionale di arte romana che ospita meravigliose sculture, mosaici praticamente intatti e migliaia di reperti tra monili, accessori e monete.

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Fonte: Getty Images

Mérida durante il Festival Internazionale di Teatro Classico

Le terme dell’Estremadura

Se i romani avevano costruito le terme è perché questa regione è ricca di fonti termali naturali. In tutta l’Estremadura ci sono ben sei centri e, proprio alle porte di Mérida, si trova il Balneario di Alange, dichiarate Patrimonio dell’umanità nel 1993, con piscine di acqua termale interne ed esterne, trattamenti rilassanti ma anche inalazioni e fanghi. Le acque hanno proprietà terapeutiche antinfiammatorie e curano praticamente tutto, dai problemi respiratori alle infiammazioni reumatiche oltre ad aiutare a prevenire le malattie. Che vogliate fare un bagno di salute o solo rilassarvi a bordo piscina (esterna d’estate, interna d’inverno) questo stabilimento merita una visita.

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Fonte: @Balneario de Alange

Le splendide terme del Balneariio de Alange

Romane, naturali o medicali che siano, le terme sono sicuramente un’attrazione turistica della regione spagnola che fan parte della storia e del patrimonio. Molto frequentate sono anche i Baños de Montemayor nella Valle del Ambroz, nel Nord della regione, tra montagne e foreste lussureggianti, anche questi risalenti alla dominazione romana. Queste terme si distinguono non solo per la loro storia, la qualità delle acque e la struttura ma perché, allo scopo di attirare sempre più giovani, sono diventate il primo centro attivo dell’Estremadura.

La città vecchia di Cáceres

Terzo Patrimonio Unesco dell’Estremadura, gli occhi esperti dei cinefili riconosceranno subito in questa città una delle più famose location di “Game of Thrones” ma anche di “House of the Dragon”. La plaza de Santa María e la Cuesta de Aldana sono facilmente riconoscibili nel primo episodio del prequel. A imperitura memoria di ciò, nella Plaza de San Jorge è stata eretta una grande statua dei draghi. La città sorge tra la Sierra de la Mosca e la Serrilla e, per la sua estensione sul territorio (oltre 1.750 chilometri quadrati), è il Comune più grande non solo dell’Estremadura, ma dell’intera Spagna.

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Fonte: 123RF

L’antica città di Cáceres, set del “Trono di spade”

La città è rinomata per essere la culla dello stile rinascimentale spagnolo che mescola elementi del Rinascimento italiano ad altri di gotico fiorito e di plateresco. La città vecchia (Ciudad Monumental) ha ancora le sue storiche mura ed è puntellata da moltissimi nidi di cicogne che spuntano ovunque. Il tessuto urbano è intervallato dalle maestose piazze come la storica plaza de Santa Maria, su cui si affacciano la Concatedral de Santa Maria la Mayor e numerosi palazzi, tra i quali quello vescovile e il Palacio de los Golfines de Abajo.

La cittadina di Zafra

Nel cuore della Bassa Estremadura, la cittadina di Zafra è un piccolo gioiello che merita assolutamente una visita. Soprannominata “Sevilla la chica” (la piccola Siviglia) e tappa fondamentale lungo la famosa Via de la Plata, era famosa per il mercato del bestiame di San Miguel che si tiene ancora oggi una volta all’anno. Un tempo era circondata da mura, delle quali si conservano solo tre delle otto porte originarie. Resta intatto il fitto reticolo di vicoli di case bianche che sfociano in piazzette alberate. La plaza Grande, con le sue arcate, si trova al centro della cittadina ed è collegata attraverso l’Arquillo del Pan a plaza Chica.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

I vicoli bianchi di Zafra in Estremadura

Da non perdere è sicuramente l’Alcázar o Palazzo Ducale del XV secolo che oggi ospita il parador di Zafra all’interno del quale, come molti paradores spagnoli, oggi c’è un hotel di lusso e un ristorante dove assaggiare il tipico prosciutto dell’Estremadura (esattamente il prosciutto DO Dehesa de Extremadura, per cui può valere la pena fare questo viaggio). Ma lo si può anche visitare, entrando nel chiostro rinascimentale del cortile centrale, nella cappella riccamente decorata in stile moresco e salendo sui camminamenti da dove ammirare tutto il paesaggio collinare che sta intorno.

E poiché al cibo bisogna accompagnare anche del buon vino tinto locale, si può visitare la storica cantina El convento, magari con una degustazione di formaggi del territorio. Questa cantina ha la particolarità di avere una propria fonte d’acqua interna con cui fare il vino. Ma ha anche una peculiarità: sul tetto venivano un tempo allenati i tori per la corrida ed è di fatto una piccola arena (rettangolare).

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Fonte: ©Ente Spagnolo del Turismo Turespaña

Il castello o Palazzo Ducale di Zafra

El Capricho de Cotrina

Sembra che Antoni Gaudí sia passato di qua. Invece, questo luogo in mezzo al nulla, circondato dai campi, lungo la strada che porta a Los Santos de Maimona e a Badajoz, che davvero pochi turisti conoscono, è una vera chicca e una specie di cattedrale nel deserto. E c’è chi sostiene che l’artista di El Capricho de Cotrina, Don Francisco González Gragera, un operaio in pensione, non si sia ispirato al noto architetto del modernismo catalano ma che sia accaduto esattamente il contrario.

Fatto sta che una delle figlie disse al padre che desiderava una casa di campagna diversa dalle altre e l’uomo iniziò a realizzare quello che gli era apparso in un sogno e che trascrisse su un foglio di carta. Ci mise trent’anni a costruire questa casa-castello in puro stile Gaudí che ancora oggi appartiene alla famiglia e che può essere visitata su prenotazione.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

El Capricho de Cotrina, un edificio stile Gaudí sulla strada per Badajoz
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Migliaia di pecore stanno sfilando in questa città spagnola

Sono circa 2mila, sono bellissime e stanno compiendo un viaggio davvero speciale. Stiamo parlando di pecore, ma ci sono anche delle capre all’interno del gregge, le vere protagoniste di una transumanza che tocca diverse località della Spagna per raggiungere Madrid dove gli ovini sfileranno il 22 ottobre.

I capi sono tantissimi e ammirarli tutti insieme è un’esperienza indimenticabile, sono accompagnati da cani e da ben nove pastori. Tra le tappe quella a Guadarrama, primo comune della Comunità di Madrid da cui è transitata la mandria regalando uno spettacolo indimenticabile.

La transumanza delle pecore

Un viaggio lungo che si ripete e una tradizione del passato che vive ancora oggi: è quello che compiono le pecore e le capre del gregge appartenente alle famiglie del Comune di La Mesta in Spagna e coordinato dall’associazione Transumanza e Natura. Questa realtà dal 1997 lavora per mostrare come la transumanza sia uno: “strumento contro il cambiamento climatico e come alleata della biodiversità”, si legge sul sito della realtà associativa.

I capi viaggiano per circa 32 giorni per raggiungere la capitale spagnola, Madrid, dove sfilano nelle strade prima di prepararsi ad affrontare l’inverno. E nel loro attraversare i territori della spagna toccano anche diverse località, compresa Guadarrama che è anche città amica della transumanza.

Questo rito antico è molto amato e diventa una fantastica occasione per visitare località nuove sia in Italia, sia all’estero. Se si ha in programma una vacanza a Madrid, vedere la città invasa da un grandissimo gregge potrebbe essere un’esperienza davvero indimenticabile.

A guidarlo Marity González, che ricopre per la prima volta questo ruolo: si tratta di una giovane allevatrice nominata primo pastore nel 2018.

E Madrid si appresta a festeggiare l’arrivo del gregge, un’occasione unica per rivivere una tradizione che dal passato è giunta sino a noi e per vederla lungo le strade della capitale spagnola.

La transumanza attraversa diverse località della Spagna prima di raggiungere Madrid

Fonte: Europa Press/ABACA / IPA

La transumanza del grande gregge di pecore e capre attraversa diverse località della Spagna prima di raggiungere Madrid

La transumanza a Madrid

La data da segnare in agenda è quella del 22 ottobre 2023 quando, a partire dalle 10,30 e fino alle 14, per le strade di Madrid si potrà ammirare sfilare un gregge di pecore e capre composto da circa 2mila capi.

Le tappe sono le seguenti: la partenza è dalla Casa de Campo attraverso il Puente del Rey, si raggiunge la Catedral dell’Almudena e Calle Mayor, passaggio successivo da Puerta del Sol per arrivare a plaza de Colon. Alle 13,30 è prevista una cerimonia presso il municipio. Poi il gregge ripercorrerà le stesse strade per tornare alla Casa de Campo.

Un momento davvero speciale, ma anche una buona occasione per ammirare le bellezze di Madrid: la capitale spagnola infatti è una città ricca di storia, arte e luoghi dal fascino senza tempo.

Cosa vedere a Madrid durante la transumanza

Alcune delle tappe del percorso compiuto dal gregge sono tra le location, della capitale spagnola, che vanno inserite in un’ideale itinerario di viaggio. Come la Puerta del Sol, la piazza più grande della città, ma anche uno dei luoghi più antichi: basti sapere – infatti – che risale al XV secolo.

La Catedral dell’Almudena, poi, si trova in un’altra piazza centralissima, vale la pena visitarla così come una tappa imperdibile è il Palazzo Reale che si trova lì vicino. Il gregge attraversa anche Calle Mayor tra le più importanti strade della città, la sua realizzazione viene datata nel Medioevo.

Le tappe della transumanza in programma a Madrid il 22 ottobre 2023 toccano alcuni dei luoghi più affascinanti della città,  che in questa occasione si potrenno ammirare invasi dal gigantesco gregge di pecore e capre.

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Come raggiungere il centro di Madrid dall’aeroporto

L’aeroporto di Madrid Barajas si trova a circa 12 km a nord-est di Madrid ed è il più importante aeroporto della Spagna. Si trova al quinto posto della classifica europea per numero di passeggeri e all’undicesimo nella classificazione mondiale, in particolare per la tratta Madrid-Barcellona che ad oggi è la tratta con il maggior numero di voli settimanali al mondo.

L’aeroporto madrileno è composto da quattro grandi terminal. Il più recente è il T4, che ospita voli nazionali e internazionali ed è collegato con gli altri terminal da navette e altri mezzi di trasporto. All’interno dell’aeroporto, infatti, ci sono diverse stazioni metro, grazie alla linea 8 che collega il nuovo terminal T4 con il resto dell’aeroporto.

Come arrivare dall’aeroporto di Madrid al centro una volta atterrati all’aeroporto di Barajas? Vediamo quali sono le diverse opzioni da scegliere per un trasferimento comodo e veloce.

Come raggiungere il centro di Madrid in metro

Madrid è una metropoli europea dotata di una linea metropolitana molto efficiente, quindi la migliore opzione per arrivare dall’aeroporto di Madrid al centro è la metro. La linea di riferimento è sempre la linea 8, con partenza dai vari terminali e anche dal T4, che in circa 20 minuti di tragitto arriva fino alla stazione di Nuevos Ministerios, che si trova a nord del centro città.

Dall’aeroporto a Madrid in treno

Per raggiungere il centro di Madrid è possibile spostarsi anche in treno. La linea C-1 dei treni Renfe-Cercanìas collega l’aeroporto con il centro città, ma solamente dal terminal T4. La stazione di arrivo è Principe Pio, mentre il tempo di percorrenza è di circa 40 minuti, con 4 fermate intermedie.

Il treno passa circa ogni 30 minuti dall’alba a poco prima di mezzanotte, ed è sicuramente un’alternativa da tenere in considerazione visto il costo bassissimo di 2,60€.

Dall’aeroporto a Madrid in autobus

Per arrivare dallaeroporto Barajas al centro di Madrid è possibile utilizzare anche il servizio di bus, molto efficiente e organizzato. Ci sono diverse linee che vanno dall’aeroporto al centro città e viceversa.

La linea 203 è un’ottima opzione: ha partenze ogni 10-15 minuti da tutti i terminal per 24 ore al giorno tutto l’anno, e collega l’aeroporto con la stazione Atocha Renfe, situata in centro a poca distanza dai principali musei di Madrid. La linea 203 impiega 40 minuti per arrivare a destinazione; il biglietto costa 5 € ed è acquistabile anche sul bus, oppure è possibile acquistare il transfer online in anticipo.

In alternativa si può prendere la linea 101, che parte da tutti e quattro i terminal e arriva in circa 30 minuti alla stazione di Área Intermodal de Canillejas, la parte orientale di Madrid. Da qui è possibile prendere altri autobus, o prendere la metropolitana. Il biglietto costa solamente 1,50€.

Dall’aeroporto a Madrid in taxi

Anche il taxi è una possibile alternativa per la tratta dall’aeroporto di Madrid al centro, ma è più costosa se si è da soli. È senza dubbio un’ottima soluzione se si viaggia in gruppo, in questo modo la spesa è molto più bassa. Il costo del taxi dal centro della città fino al Barajas è di circa 30 euro, e viene aggiunto un ulteriore supplemento di circa 5€ per le corse aeroportuali.

Le corse iniziano alle 6 per concludersi alle 21, le vetture dei taxi sono di colore bianco e si trovano al piano terra di ogni terminal.

Noleggio auto per raggiungere Madrid centro

Tra il T1 e il T4 ci sono diverse compagnie di autonoleggio a cui potersi rivolgere per noleggiare un’auto, più di cinque per l’esattezza. Una volta noleggiata l’auto che preferisci potrai in circa mezzora di auto raggiungere il centro città, passando per la circunvalaciòn M-30 o per la A-2. Bisogna sempre però calcolare una media quantità di traffico nel tragitto.

Scegliendo il noleggio privato potrai disporre della tua auto durante tutta la permanenza a Madrid, e riportarla al concessionario una volta terminata la vacanza per poi riprendere il volo di ritorno da Barajas.

Trasferimento privato o condiviso

Se non vuoi badare a spese e vuoi viaggiare al massimo della comodità puoi optare per un trasferimento di lusso acquistabile online, avrai a disposizione un’auto comoda ed elegante, e un autista che si occuperà di accompagnarti in centro. In questo modo non dovrai preoccuparti di trovare le fermate dei mezzi di trasporto, acquistare i biglietti e calcolare il tragitto per arrivare al centro. Verrai accolto direttamente all’aeroporto e portato a destinazione.

Il trasferimento privato può essere anche condiviso, sono disponibili e acquistabili online i trasferimenti anche di sola andata fino a un massimo di sette persone.

Queste sono tutte le opzioni per arrivare dall’aeroporto di Madrid al centro, atterrando all’aeroporto internazionale di Barajas. Le opzioni sono tutte valide e ben organizzate, sta a te scegliere la più giusta in base alle tue esigenze personali e al budget a tua disposizione. Buona permanenza!

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Parco del Retiro, un’oasi verde nel cuore della città

C’è un gioiello verde incastonato nel cuore di Madrid. Il Parco del Retiro non è solo il parco più importante della capitale della Spagna, ma anche il luogo preferito dalla gente del posto e dai turisti, perché ha tantissimo da offrire oltre alle passeggiate nella natura. Un paesaggio culturale urbano, ricco ed eterogeneo, dinamico e in continua evoluzione, riconosciuto come Paesaggio Culturale del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, insieme al Paseo del Prado. Scopriamolo.

Parco del Retiro, tra alberi secolari e attrazioni uniche

Il Parco del Retiro (o Parque del Buen Retiro) si estende per 125 ettari e ospita oltre 15.000 alberi, il che ne fa una preziosa oasi verde nel centro di Madrid. Dal 2021 è stato inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità, insieme al Paseo del Prado. Alcuni dei suoi giardini sono di notevole interesse botanico, come il Jardín de Vivaces, i Jardines de Cecilio Rodríguez – giardini classicisti con un tocco andaluso, i Jardines del Arquitecto Herrero Palacios, la Rosaleda (il roseto) e il Parterre Francés con il Cipresso calvo, l’albero più antico della città, che si pensa abbia 400 anni.

Qui si può passeggiare per ore tra i viali alberati, fotografare eleganti architetture, prendere un caffè in una terrazza all’aperto o noleggiare una barca a remi per trascorrere momenti romantici sul lago artificiale più famoso di tutta la Spagna. In questo scenario naturale si incontrano sculture e fontane importanti. A cominciare dal monumento ad Alfonso XII, progetto dell’architetto José Grasés Riera, che questa primavera inaugura un belvedere da cui godersi una splendida vista sulla città. Ci si imbatte poi nel Reservado de Fernando VII, situato all’incrocio di Calle O’Donnell e Calle Menéndez Pelayo, che comprende la Casa del Pescador, la Montaña Artificial e la Casa del Contrabandista, che oggi ospita il Florida Park, un moderno multispazio dedicato al tempo libero e all’ospitalità che per anni ha ospitato un salone delle feste.

E ancora, si possono ammirare la statua El Ángel caído, l’unica scultura al mondo che rappresenta il diavolo, la fontana delle Galápagos, che ricorda la nascita di Isabella II, il sorprendente Eremo di San Pelayo e San Isidoro, il Bosque del Recuerdo (Bosco del Ricordo) e il Teatro de Títeres (Teatro delle marionette), unico nel suo genere in Europa, con un programma stabile ogni fine settimana.

Tra i suoi elementi architettonici e storici più importanti:

  • l’Estanque Grande (lago grande) che propone varie attività, tra cui barche a remi, barca solare e aula solare e la Scuola Comunale di Canoa, rivolta a bambini e ragazzi tra i 7 e i 17 anni
  • Palacio de Velázquez e il Palacio de Cristal, entrambi attualmente utilizzati come sale espositive. Il Palacio de Cristal è uno dei principali esempi dell’architettura del ferro in Spagna, un padiglione romantico creato per ospitare una mostra di piante esotiche all’Esposizione delle Filippine del 1887

Natura, cultura, sport e relax: ce n’è per tutti i gusti

Annoiarsi al Parco del Retiro di Madrid è praticamente impossibile, tante sono le occasioni di svago, relax e divertimento per adulti e bambini, oltre che per gli amanti dello sport. Tra le tappe da non perdere, ci sono il Centro Sportivo Municipale La Chopera, il Centro Culturale Casa de Vacas, la Biblioteca Pubblica Municipale Eugenio Trías e l’Osservatorio Meteorologico recentemente restaurato. Se siete appassionati di botanica, resterete a bocca aperta davanti al cipresso di Montezuma (o ahuehuete), probabilmente l’albero più antico di Madrid.

Nei dintorni si può noleggiare una bicicletta per godersi il parco su due ruote, mentre se volete fare una sosta, potete concedervi una pausa in uno dei suoi chioschi e terrazze. Il Parco del Retiro ospita anche alcuni degli eventi più importanti di Madrid, come la Fiera del Libro e lo spettacolo pirotecnico di San Isidro.

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Madrid: il ristorante più antico del mondo si trova in città

L’atmosfera di Madrid, possiamo ben dirlo, è unica nel suo genere. La capitale spagnola è talmente particolare da incantare ogni anno migliaia di migliaia di turisti. Ma oltre alla sua storia, alla sua magia e al suo fascino, c’è anche un altro motivo per visitarla: qui, infatti, sorge il ristorante più antico del mondo.

Si tratta del Sobrino de Botin, nato nel 1725 come semplice locanda e diventato, nel corso dei secoli, uno dei punti di riferimento per chi vuole mangiare bene in città. Al punto da diventare uno dei ristoranti preferiti di Ernest Hemingway.

La storia del Sobrino de Botin

Ma qual è la storia del Sobrino de Botin? Pare che corresse l’anno 1700 quando a Madrid arrivò un cuoco francese di nome Jean Botìn. L’uomo si era formato in alcune notevoli cucine parigine e aveva lavorato in diversi altri paesi della Francia, ma aveva un’idea davvero ambiziosa: voleva lavorare per un nobile della corte d’Asburgo.

Insieme alla moglie, Botìn si trasferì in una strada vicinissima a Plaza Mayor. Non riuscì a raggiungere l’obiettivo di lavorare per l’aristocrazia, ma fu molto furbo nel rilevare, insieme alla moglie, che proprio la presenza della corte d’Asburgo in città aveva fatto crescere sensibilmente la popolazione, con tanti artigiani e visitatori che si recavano in città.

Ristorante Botin: aperto nel 1725, è il più antico del mondo

Botìn e la moglie dovettero attendere qualche anno prima di poter fare propri gli spazi che oggi ospitano il ristorante, ma riuscirono ad aprire una piccola locanda atta ad ospitare chi, ancora, non aveva una casa propria ed era disposto a pagare per dormire e mangiare.

Il ristorante più antico del mondo e l’arte della cucina

I coniugi Botìn riuscirono ad affermarsi rapidamente, per diverse ragioni. In primis per la posizione centrale nella capitale, ma anche per i lavori di ristrutturazione che interessarono prima il piano terra e poi il primo piano. Proprio questi lavori resero il ristorante ancora più particolare, accogliente e tradizionale, con la creazione di un forno a legna di un patio interno tanto rustico quanto suggestivo.

Ristorante Botin: aperto nel 1725, è il più antico del mondo

A rendere famosi i Botìn e Jean in particolare, però, era il talento culinario. Il cuoco francese riuscì persino ad aggirare un divieto (temporaneo) per il quale nelle locande e nelle osterie non si potevanp vendere carne, vino e altri generi alimentari. Come? semplicemente chiedendo agli ospiti di portare gli ingredienti: avrebbero pagato “solo” la manodopera. E le pietanze di Botìn erano così squisite che chiunque si recasse nella locanda era disposto a pagare anche più di quanto lo stesso cuoco volesse.

Il ristorante più antico del mondo, tra leggenda e gusto

Alla morte dei coniugi Botìn, la locanda ha cambiato nome, passando da Casa Botìn a Sobrino de Botìn [nipote di Botìn, ndr], perché fu proprio il nipote a rilevarlo, trasformandolo sempre più in un ristorante in senso stretto. Pare che la sua fama fosse tale da portare un giovane Goya a lavorare lì come lavapiatti e che diversi poeti, pittori, letterati e personaggi di spicco ci siano passati almeno una volta per godere delle sue deliziose pietanze.

Il Ristorante Botin a Madrid, in assoluto il più antico del mondo

Ma a proposito, cosa si mangia al Sobrino de Botin? Qualsiasi pietanza tipica spagnola, chiaramente, ma i suoi piatti forti sono l’agnello e il maialino da latte arrosto (cordero asado e cochinillo asado). Le carni vengono da un’area della Spagna, quella compresa tra Sepúlveda-Aranda-Riaza, notissima per le materie prime di qualità e vengono poi arrostite lentamente, con cura. A gestire il ristorante, oggi, è la famiglia Gonzalez, un trio di cuochi ed esperti della ristorazione che hanno deciso di portare avanti la tradizione di Botìn, con passione e dedizione.

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In Europa esiste un palazzo di cristallo che sembra uscito da una fiaba

Cenerentola aveva la sua scarpetta di cristallo, Madrid ha un intero palazzo, un edificio all’interno del quale si snodano flora, fauna, storia e bellezza proprio lì, nel cuore della capitale al centro della Spagna, nella vivace ed elegante città dei grandi viali, dei giardini e dei parchi lussureggianti.

Ed è proprio in uno di questi parchi che ci rechiamo oggi, nonché in uno dei più celebri, caratteristici e iconici della città. Perché è qui, in riva a un lago artificiale situato all’interno del parco del Buen Retiro, che troviamo uno dei monumenti architettonici più belli e suggestivi di tutta Madrid: il Palazzo di Cristallo.

La struttura, realizzata interamente in metallo e vetro nel XIX secolo, è uno splendido esempio di stile vittoriano. La sua funzione originaria era quella di ospitare una delle più importanti mostre floristiche del mondo. Oggi, invece, l’edificio celebra la bellezza che ci circonda attraverso esposizioni e installazioni artistiche che incantano.

Palazzo di Cristallo, Madrid

Palazzo di Cristallo, Madrid

C’era una volta il Palazzo di Cristallo

Era il 1887 quando veniva inaugurato il Palazzo di Cristallo di Madrid, oggi uno dei monumenti più fotografati della città,  progettato dall’architetto Ricardo Velázquez Bosco per diventare la serra di una specie vegetale esotica e pregiata importata dalle Filippine.

Ispirato al celebre Crystal Palace di Londra, realizzato in occasione della Grande Esposizione anni prima, l’architettura spagnola fu costruita proprio con l’obiettivo di ospitare la grande mostra floristica e poi per essere smontata e spostata altrove.

E invece il Palacio de Cristal, come lo chiamano i madrileni, è rimasto sempre lì, ieri e oggi, per permetterci di godere della grande bellezza, fuori e dentro. La straordinaria serra trasparente, realizzata in vetro ed acciaio, si trova all’interno del Parco del Buen Retiro, proprio sulla riva di un lago artificiale che fa sfondo perfetto di un’esperienza romantica e fiabesca.

Perché è un’atmosfera idilliaca, quella che si vive in prima persona dentro e fuori. Con le pareti e i soffitti interamente di vetro, tutto il verde lussureggiante del parco sembra entrare direttamente nella struttura, diventando la cornice perfetta e inedita delle mostre e delle esposizioni che si tengono periodicamente all’interno del palazzo.

Palazzo di Cristallo, Madrid

Palazzo di Cristallo, Madrid

Cosa fare e cosa vedere nel Palazzo di Cristallo

Il Palazzo di Cristallo di Madrid oggi è diventato un luogo dove flora, fauna e arte convivono e stupiscono. Entrare all’interno della struttura, indipendentemente dalle mostre o le esposizioni allestite, è un’esperienza che lascia senza fiato.

Quando il sole splende alto nel cielo, infatti, i suoi raggi fanno brillare gli interni creando giochi di luci, riflessi e colori che incantano e stupiscono. A questi si aggiungono gli alberi e gli arbusti che circondano la struttura e che creano un paesaggio fiabesco. Questo gioiello architettonico, infatti, è circondato da oltre 100 ettari di verde dove si snodano ippocastani che svettano verso il cielo e si riflettono sulle ladre di vetro decorate da fregi e ceramica.

Restaurato nel 1975, e riportato ai suoi antichi splendori, il Palazzo di Cristallo oggi è bello come ieri. Ogni tanto, il suo pavimento, viene coperto da un sottile strato d’acqua: i visitatori sono invitati a camminare al suo interno senza scarpe e ad ammirare i riflessi della struttura che si stagliano proprio sotto ai loro piedi. L’esperienza magica ha inizio.

Palazzo di Cristallo, Madrid

Palazzo di Cristallo, Madrid