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Perchè visitare la biblioteca di Alessandria nei dintorni di Il Cairo

Gli appassionati di archeologia e del passato vogliono visitare l’Egitto almeno una volta nella vita e non posso che comprenderli profondamente: i viaggi in loco solitamente partono da Il Cairo, la città capitale, ma si espandono poi nei dintorni per visitare alcune delle meraviglie quali la Biblioteca di Alessandria.

Spostandosi da Il Cairo fino ad Alessandria da modo di raggiungere quello che è stato considerato per molto tempo un polo culturale senza eguali: basti pensare che proprio qui matematici, letterati e saggi svolgevano le proprie attività e grandi nomi della storia come quelli di Alessandro Magno (fondatore della città) e Cleopatra hanno padroneggiato. Da molti storici la località è stata definita un “faro del mondo antico” e ad oggi è ancora possibile visitare la biblioteca alexandrina, una delle meraviglie da non perdere nei dintorni di Il Cairo.

Visitare la biblioteca di Alessandria d’Egitto

Se hai la fortuna di aver organizzato un viaggio in Egitto lasciati incantare da un luogo che ha un passato meraviglioso, lascia che le piramidi ti conquistino ma spingiti fino ad Alessandria per scoprire la culla del sapere antico. Simbolo cult è sicuramente la biblioteca di Alessandria: il monumento principale della città dal fascino cosmopolita è ad oggi un luogo di studio. Ricostruito con uno stile moderno, vuole omaggiare quella che è stata l’antica biblioteca diventando un autentico capolavoro architettonico.

Il design è curatissimo: forma ellittica per omaggiare il sole che sorge, vuole simboleggiare a tutti gli effetti il tempio del sapere. Gli spazi, versatili e luminosi ti lasceranno senza fiato ma sono soprattutto i numerosissimi volumi scritti e le gallerie d’arte che ti faranno pensare di non aver mai visto una biblioteca così. Un collegamento forte tra il sapere del passato e quello attuale, aprendo le porte alla conoscenza di futuri innovatori pronti a cambiare le sorti del mondo.

Perché visitare la biblioteca di Alessandria?

Un viaggio attraverso il tempo che dà modo di scoprire quella che è stata la saggezza delle civiltà antiche che ancora oggi influenza la nostra quotidianità. Oltre a poter passeggiare tra volumi di pregio, il luogo è un simbolo di rinascita culturale a cui i local sono molto legati.

L’edificio attuale sorge in prossimità dell’antica biblioteca di Alessandria distrutta nel tempo. In passato, si dice ospitasse oltre 500.000 volumi: un numero incredibilmente ricco pensando all’epoca e per questo era meta di molti matematici, saggi e studiosi che la ritenevano il luogo ideale per apprendere il mondo. Fondata nel III secolo a.c. per volere di Tolomeo I Sotere, ha permesso di studiare nomi illustri come Euclide o Zenone. Il motivo della distruzione è da attribuire a più cause: prima la guerra civile tra Cesare e Pompeo, poi un incendio. Ma seppur sia stata distrutta parzialmente più volte, ha dato modo di far sorgere una nuova biblioteca che in un certo senso vuole continuare il fl rouge di quella più celebre.

Un connubio tra passato e presente: basti pensare che oggi è una biblioteca multimediale aggiornata considerata un punto di riferimento per il mondo arabo, e non solo. Un luogo leggendario che conquista i visitatori con un design futuristico. Il nuovo edificio, inaugurato nel 2002, è uno dei luoghi più importanti da visitare in città.

 

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In Egitto rinasce la Cittadella del Cairo, ed è una meraviglia

L’Egitto ha annunciato di aver ampliato l’accesso alla Cittadella del Cairo, sito Patrimonio dell’Umanità, con una storia leggendaria che risale a quasi 850 anni fa. Parliamo di una delle principali attrazioni turistiche della capitale, nonché suo cuore medievale, che ha aperto al pubblico un’altra ala che ospita le due torri semicircolari dell’imponente fortezza.

Le torri storiche della cittadella aprono ai visitatori

Costruita tra il 1176 e il 1183, la Cittadella del Cairo o di Saladino è stata realizzata da Ṣalāḥ al-Dīn per proteggere la città dagli attacchi dei Crociati. La fortezza è stata così efficace come punto di difesa strategico che la sede del governo egiziano vi rimase fino al XIX secolo, cioè per quasi 700 anni. La sezione appena inaugurata è stata utilizzata fino a poco tempo fa come spazio per eventi privati e per ospitare caserme dell’esercito e della polizia. Comprende le torri Ramla, alta 20,8 metri, e Al-Haddad, una delle più grandi della Cittadella, costruite nei decenni successivi alla morte di Salah al-Din dai suoi successori.

Il ministro delle Antichità e del Turismo dell’Egitto, Ahmed Eissa, ha dichiarato in un comunicato che l’apertura delle torri, in seguito a un accurato restauro, insieme ad altre attrazioni inaugurate di recente, allungherà il tempo di visita alla Cittadella da un’ora a tre, contribuendo ad aumentare anche il numero di notti trascorse dai visitatori al Cairo. Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha sottolineato che le due torri saranno aggiunte all’itinerario della cittadella e che i visitatori potranno accedervi con un unico biglietto d’ingresso. L’opera rappresenterebbe il primo tassello di un grande progetto per rilanciare la capitale come nuovo prodotto culturale, chiamato ‘Cairo City Break’, i cui dettagli saranno svelati nei prossimi mesi.

L’ampliamento dell’accesso alla Cittadella avviene mentre il Paese si prepara all’apertura del Grande Museo Egizio, a lungo rimandata, che dovrebbe essere inaugurato nel corso dell’anno e ospiterà 100.000 manufatti in 12 sale espositive, su un’area di 484.000 metri quadrati. Lo scorso autunno, l’Egitto ha dichiarato di voler raddoppiare il turismo nel Paese nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo di raggiungere 30 milioni di visitatori entro il 2028. L’anno scorso ha raggiunto 14,91 milioni di turisti, l’obiettivo annunciato dal governo è di arrivare a 18 milioni per il 2024.

Cosa vedere nella Cittadella di Saladino

Costruita sulla collina di Mokattam, nell’attuale Cairo islamico, la Cittadella di Saladino è oggi una delle fortificazioni medievali più importanti e meglio conservate al mondo, diventata Patrimonio UNESCO dal 1976, anno in cui l’intero centro storico della capitale egiziana ha ottenuto questo riconoscimento.

Tra le attrazioni da vedere, Palazzo Gawhara, conosciuto anche come Palazzo dei Gioielli, edificio in stile ottomano dove è possibile visitare il trono di Muhammad ʿAli, ritenuto il padre fondatore dell’Egitto moderno, i mobili d’epoca e i costumi del sultano, di cui fu la residenza, che prende il nome dalla sua ultima moglie, Gawhara Hanem. Ci si imbatte, poi, nella Moschea di Muhammad Ali o Moschea di Alabastro, progettata sulla base della Nuova Moschea di Istanbul. Fu quindi costruita secondo il modello delle moschee ottomane, con pianta rettangolare coperta da una grande cupola centrale e circondata da diverse semicupole incorniciate da due minareti.

Da non perdere anche la Moschea del Sultano Hassan, con i suoi quasi 8.000 metri quadrati, una delle moschee più grandi del mondo e uno dei migliori esempi di architettura mamelucca del Cairo, e la Moschea di ibn Tulun, la più antica e la più grande della capitale egiziana, che conserva ancora gli elementi decorativi originali, circondata da un enorme cortile esterno che serve a tenere separato il tempio dal rumore della città.

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Non solo piramidi: cosa vedere nella Capitale d’Egitto, Il Cairo

Tutti conoscono Il Cairo, la grande Capitale d’Egitto, per le sue immense e misteriose Piramidi governate da una sinuosa Sfinge. Ma la verità è che in città ci sono molte altre cose da vedere. In questo articolo ve le racconteremo tutte.

Il Cairo, informazioni utili

Al Cairo si viene accolti dai clacson, dal rumore assordante delle milioni di persone che la abitano e dal caos, quello vero, quasi insopportabile. Ci si arriva soprattutto per andare a vedere le Piramidi di Giza, ma in realtà questa megalopoli è anche un enorme concentrato di storia e cultura.

Suddivisa in parte Orientale, quella antica, e zona Occidentale con strutture moderne, a Ovest ospita il deserto e la famosissima Necropoli di Giza, unica Meraviglia del mondo Antico ancora in piedi tanto da essere stata dichiara Patrimonio Unesco nel 1979. Ma cosa c’è da visitare oltre a quanto appena detto?

Cosa vedere presso Il Cairo città

Il Cairo è una città che permette di immergersi completamente nella storia dell’Egitto. Uno dei luoghi in cui si può comprendere a fondo le sue origini è la Cittadella di Saladino, antica residenza dei Governatori. Si tratta di una vera e propria fortificazione eretta intorno al 1176-1183 e sede del potere per 700 anni.

È stata costruita sulla cima di una collina che si trasforma anche in una sorta di terrazza panoramica su tutta la città. Parliamo perciò di una spettacolare costruzione militare impreziosita da grandi mura e torri difensive, una sorta di città nella città che, in tempi molto lontani, era abitata da diecimila persone. Al suo interno, inoltre, si possono ammirare alcuni siti interessanti come il Palazzo Gawhara, il museo militare e il museo delle carrozze, oltre a diverse (e bellissime) moschee come la Moschea del Sultano Hassan, la Moschea di Al Rifa’i e la Moschea di Ibn Tulun.

Cittadella di Saladino, Il Cairo

Fonte: iStock

Veduta della Cittadella di Saladino

La più incredibile, però, è la Moschea di Muhammad Ali, conosciuta anche con il nome di moschea di Alabastro perché i suoi interni ed esterni sono ricoperti di questo materiale. Entrarvi vuol dire ritrovarsi al cospetto di stupendi mosaici e tappeti splendidamente decorati. Affascinante è anche il suo cortile in cui osservare un orologio che Luigi Filippo I donò all’Egitto, in cambio dell’obelisco che oggi svetta fiero nei cieli di Parigi.

Passeggiando per la città è pressoché impossibile non notare la Torre del Cairo, costruita fra il 1961 e il 1965. Sorge sull’isola di Gezira che galleggia nel bel mezzo del fiume Nilo. Un angolo della Capitale da non sottovalutare perché questa imponente costruzione è ritenuta il secondo monumento più importante d’Egitto, dopo le Piramidi di Giza.

I visitatori possono salirla tutta grazie all’uso di un ascensore che conduce in un ristorante che, a sua volta, si affaccia su una terrazza rotante che regala il migliore panorama della città.

C’è poi la Moschea di Al-Azhar che è una delle più antiche e prestigiose istituzioni educative islamiche del mondo. Uno straordinario esempio di architettura islamica e che dopo il tramonto, per via dell’ausilio della luce artificiale, si rivela una delle migliori attività notturne di tutta la città.

Molto bella (e imponente) è anche la Moschea del Sultano Hassan che è la più grande dell’Islam. Possiede un cortile pavimentato interamente da mosaici e presenta degli interni molto sfarzosi.

Nel quartiere di Maadi, a sud del Cairo, vale la pena fare un salto presso la Chiesa di Hanging o della Santa Maria Vergine del Cairo. La sua particolarità è che sorge sulla cima della Fortezza romana di Babilonia, e per questo viene anche chiamata la “chiesa sospesa”.

Piazza Tahrir è invece la più importante della Capitale e oggi regala uno degli scorci più belli della città. Molto interessante è anche il Palazzo Abdeen, l’ufficio principale del Presidente d’Egitto. Costruito in stile neoclassico, ospita il Museo d’Argento, delle Armi, dei Regali Presidenziali, dei Documenti storici.

Poi ancora la Sinagoga Ben Ezra dove furono rinvenuti tantissimi manoscritti ebraici risalenti all’XI e al XII secolo, che rappresentano il più importante archivio storico riguardante le transazioni della comunità ebraica. Oggi non è più un luogo di culto, ma ciò non toglie che sia una delle più importanti testimonianze della storia degli ebrei in Egitto.

Da non perdere è una passeggiata nel quartiere di Zamalek, sull’Isola del Nilo. Qui sembrerà di essere in un’altro posto perché il caos cittadino sarà solo un brutto ricordo. Ampi viali, parchi lussureggianti, edifici eleganti e ambasciate, fanno spazio a gallerie d’arte, caffè chic e ristoranti alla moda.

Chi vuole fare shopping, invece, deve dirigersi presso il bazar di Khan El Khalili, il più popolare del Paese. Da queste parti ci sono più di 900 bancarelle che vendono di tutto. Per ultimo, ma non per importanza, la Porta di Bab Zuwayla che è un capolavoro dell’architettura mamelucca.

Moschea del Sultano Hassan, Il Cairo

Fonte: iStock

La bellissima Moschea del Sultano Hassan

I musei cittadini

Un’altra cosa da non perdere al Cairo sono i suoi musei cittadini. Primo tra tutti il famosissimo Museo Egizio che è in assoluto il più completo di tutto il Paese: ci sono tantissimi reperti storici dell’antica civiltà, oltre 150.000 oggetti tra tavolette con incisioni, statuette, maschere, bassorilievi, suppellettili e molto altro ancora.

Ma l’attrazione più importante è senza ombra di dubbio la sala di Tutankhamon in cui ammirare il tesoro ritrovato all’interno della sua tomba.

Assai interessante è anche il Museo nazionale della Civiltà egiziana che mostra una collezione di 50.000 manufatti che raccontano le varie fasi dello sviluppo della civiltà egizia. In più, è qui che prende vita la Sala delle Mummie che contiene ben 22 mummie di 18 faraoni e quattro regine (dalla diciassettesima alla ventesima dinastia). Le più importanti sono la mummia del re Seqnen Ra, del re Tuthmosis III, della regina Hatshepsut, del re Ramses II e del re Ramses III.

Poi ancora il Museo del Sultano Qalawun Sultan che è stato istituito all’interno di una struttura che da sola vale il viaggio. Qui si può ammirare una grande varietà di manufatti che vanno dalla prima epoca islamica al periodo mamelucco, insieme alla moschea e il mausoleo del sultano.

Oltre alle Piramidi e alla Sfinge, la città del Cairo ha davvero molto da offrire ai suoi visitatori.

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L’Egitto avrà una nuova capitale economica, tutta high tech

Sarà costruita sul modello degli Emirati Arabi la nuova capitale economica dell’Egitto che sta sorgendo a qualche chilometro da Il Cairo. La società che si sta occupando della realizzazione di strade, quartieri e di edifici avveniristici, la Skidmore, Owings & Merrill LLP, è la stessa che ha costruito il Burj Khalifa di Dubai, il grattacielo più alto del mondo.

Questa città, completamente diversa dal Cairo, non ha ancora un nome (per il momento la chiamano “NAC” o “The Capital Cairo” o ancora “New Cairo“), ma si sa che sarà pronta nel 2023 e che sarà il nuovo centro culturale e amministrativo del Paese.

Una nuova capitale per l’Egitto

L’idea di voler costruire una nuova capitale è scaturita dall’esigenza di ‘svuotare’ in parte l’attuale capitale egiziana, che con circa 20 milioni di abitanti è una delle città più popolose al mondo, decentrando tutto il settore economico in una nuova ‘city’ che, in futuro, dovrebbe ospitare fino a 6,5 miliardi di persone. Ma non è stato l’unico motivo.

Creare una città ex novo ha anche lo scopo di presentare una nuova idea di Egitto, non più legata solo all’archeologia e ai fondali marini. Un Egitto che invogli l’arrivo di nuovi investitori che facciano ripartire il Paese. Un Egitto con palazzi di cristallo, dalle forme più bizzarre, con grattacieli e aree verdi, che sia anche una nuova attrazione turistica per tutti coloro che viaggiano ispirati da architettura e desgin.

La nuova città che sorgerà a Est del Cairo, tra il Nilo e il Canale di Suez, avrà un’area complessiva di 700 chilometri quadrati e 200 km quadrati di parchi (sarà il sistema di parchi più grande del mondo). Ospiterà un nuovo parlamento, una banca centrale, un aeroporto, un palazzo presidenziale (sarà otto volte più grande della Casa Bianca), un business district, il minareto con il campanile più alto dell’Egitto, il nuovo Teatro dell’Opera, il Museo delle Capitali, che racconta la storia dell’Egitto da 5.000 anni fa ai giorni nostri, e la Biblioteca.

Inoltre, sull’esempio di Milano, sorgeranno ben tre palazzi stile Bosco Verticale. Srà sempre l’architetto Stefano Boeri a progettare per l’Egitto il New Cairo vertical forest che avrà l’obiettivo di dare ossigeno e caratterizzare la città più attesa degli ultimi anni.

Uno degli edifici sarà destinato a hotel, mentre gli altri due saranno occupati da residenze di vario tipo. Le strutture ospiteranno 350 alberi e oltre 10.000 arbusti scelti tra le specie atoctone.