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Regali e souvenir dalla Repubblica Dominicana: ecco cosa conviene comprare

La Repubblica Dominicana è una delle mete caraibiche più amate dagli italiani e nel mondo, non solo per le spiagge da cartolina, il mare e le temperature piacevoli praticamente tutto l’anno. I dominicani poi amano moltissimo lo shopping e vale la pena prendere una pausa dalla spiaggia per fare un giro in uno dei tanti centri commerciali o nei supermercati nelle principali città, come Santo Domingo, La Romana o Punta Cana. Ma cosa comprare da portare in Italia come souvenir o per regalo? Non c’è che l’imbarazzo della scelta tra i prodotti tipici del Paese: oggetti di artigianato locale, di stile e cosmesi, oltre ai sapori e ai ritmi dell’isola.

Il caffè dominicano

Sembra strano per un italiano comprare del caffè da mettere in valigia per regalo, ma proprio questo è uno dei prodotti più rappresentativi del Paese, coltivato in diverse regioni montuose come Jarabacoa e la Cordillera Central. Il caffè dominicano ha un gusto rotondo, mediamente corposo e dal profilo aromatico deciso, ma non troppo acido. Si tratta di una miscela che conquista anche chi è abituato a caffè forti, grazie al suo equilibrio e all’aroma persistente, e sì, tiene svegli.

È possibile visitare le piantagioni e produzioni di caffè, per partecipare a una degustazione, con tappa finale allo shop. Ci sono poi le caffetterie e i supermercati che vendono il caffè, sia in grani sia macinato, confezionato in sacchetti sottovuoto ideali per il trasporto in valigia. Tra i marchi più noti ci sono Café Santo Domingo e Monte Alto, ma nei mercatini si trovano anche piccoli produttori locali che propongono varietà artigianali di grande qualità.

Il cacao dominicano, l’oro nero dei Caraibi

Accanto al caffè, il cacao è un altro prodotto d’eccellenza. La Repubblica Dominicana è uno dei principali esportatori di cacao biologico al mondo, coltivato prevalentemente nella parte nord-orientale del Paese. Qui le condizioni climatiche favoriscono la crescita di piante che producono un cacao aromatico, con note fruttate e speziate, ideale per la lavorazione artigianale.

Nelle botteghe specializzate e nelle piantagioni aperte al pubblico si possono acquistare tavolette di cioccolato, cacao in polvere, burro di cacao e semi interi. Alcune aziende propongono anche esperienze tra le piantagioni, con degustazioni e laboratori per imparare a riconoscere le diverse varietà.

Il rum e il Mamajuana

Il rum è, forse più di ogni altro, il simbolo dell’identità dominicana. Distillato da secoli sull’isola, è il frutto di una tradizione che unisce la lavorazione della canna da zucchero all’arte dell’invecchiamento in botti di rovere. Il risultato è un distillato morbido, profumato e profondo, da bere liscio o con ghiaccio, da meditazione o da accompagnare a un sigaro.

Marchi come Brugal, Barceló e Bermúdez sono i più noti, ma esistono anche piccole distillerie locali che producono rum artigianali di alta qualità. Nelle enoteche si trovano bottiglie da collezione, con invecchiamenti lunghi e etichette raffinate, oltre a quelli più basici per tutte le tasche, perfette da condividere per una serata tra amici o da regalare.

Il Mamajuana invece è una bevanda tradizionale della Repubblica Dominicana, ottenuta dall’infusione di rum, vino rosso e miele in un mix di erbe, cortecce e spezie locali. Considerato un elisir dalle proprietà toniche e afrodisiache, viene spesso offerto come simbolo dell’ospitalità dominicana ed è un ottimo regalo da portare a casa.

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Fonte: AS

Il Mamajuana invece è una bevanda tradizionale della Repubblica Dominicana

I sigari: arte e tradizione secolare

Anche se i sigari cubani sono più famosi, quelli dominicani non sono da meno. Anzi, molti intenditori li preferiscono per il loro equilibrio, la qualità della lavorazione e la varietà di aromi. La zona di Santiago de los Caballeros è il cuore della produzione dominicana, dove si concentrano molte delle aziende manifatturiere più importanti.

Chi desidera acquistare sigari può organizzare la visita a una delle fabbriche oppure entrare in una delle numerose cigar boutique presenti nelle principali città turistiche. I sigari vengono venduti singolarmente o in eleganti scatole di legno, e spesso è possibile chiedere consigli su miscele e formati in base ai propri gusti.

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Fonte: AS

Dimostrazione della produzione di sigari a Santo Domingo

Larimar e ambra, le pietre dure caraibiche

Tra i souvenir più apprezzati e tipici ci sono le pietre dure, in particolare il larimar e l’ambra, entrambe estratte localmente. Il larimar è una pietra rara di colore azzurro chiaro, unica al mondo e presente solo in Repubblica Dominicana. Ricorda il colore del mare dei Caraibi ed è spesso montata in anelli, pendenti o orecchini. L’ambra dominicana, invece, è tra le più antiche e pure, a volte con inclusioni fossili visibili a occhio nudo. Si trova in varie tonalità, dal giallo dorato al marrone scuro, fino all’ambra blu, particolarmente pregiata. Gioielli e piccoli oggetti realizzati con queste pietre sono facili da trovare nei negozi specializzati o nei mercatini locali, spesso accompagnati da certificati di autenticità.

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Fonte: AS

L’ambra dominicana è tra le più antiche e pure al mondo

Il cappello di paglia

Non è solo un’immagine da cartolina: a chi arriva sull’isola viene quasi spontaneo comprare un cappello di paglia per ripararsi dal sole, un accessorio diventato un vero e proprio must caraibico. Realizzato con fibre naturali come la palma o la canna, il cappello dominicano è leggero, resistente e versatile. Si trova nei mercatini delle città coloniali come Santo Domingo e Puerto Plata, ma anche nei negozi delle località balneari o negli shop all’interno dei resort. Ogni cappello è diverso dall’altro, per forma, colore e trama, e molti artigiani offrono la possibilità di personalizzare la fascia interna o esterna con tessuti colorati. Come portarlo in aereo? In una borsa senza piegarlo troppo o in testa per attirare un po’ di invidia una volta sbarcati.

Cosa comprare in Repubblica Dominicana

Fonte: AS

Cappelli di paglia

Cosmetici naturali al cocco e caffè

Tra i prodotti più apprezzati da chi cerca qualcosa di originale e utile ci sono i cosmetici a base di cocco e caffè. Il cocco è utilizzato per creare oli idratanti, burri per il corpo e saponi naturali, ideali per la pelle esposta al sole o soggetta a secchezza. Il caffè, invece, viene spesso impiegato nei prodotti esfolianti e tonificanti, grazie alle sue proprietà antiossidanti. In molte farmacie locali e boutique naturali è possibile trovare linee di bellezza realizzate con ingredienti biologici e organici, a km zero, spesso confezionate in contenitori riciclabili, ideali per un regalo.

Il domino è il gioco nazionale

In ogni villaggio o quartiere urbano della Repubblica Dominicana, nella piazza centrale o nei giardini si può assistere a una partita di domino. Giocato da giovani e anziani, in spiaggia o per strada, il domino è più di un semplice passatempo: è parte della cultura collettiva, un momento di incontro e competizione amichevole. Acquistare un set di domino dominicano significa portare con sé un pezzetto di questa cultura e atmosfera senza tempo. I set più semplici si trovano ovunque; ma nei mercatini artigianali si può scegliere tra versioni più elaborate, in legno intagliato a mano, spesso confezionate in scatole decorate o incise. È un’idea regalo originale, adatta anche ai più piccoli, e un invito a prendersi un po’ di tempo, con lentezza.

Bachata e merengue

La Repubblica Dominicana non può prescindere dalla sua musica e dai suoi ritmi, diffusi ovunque, ballati, coinvolgenti e colorati. Comprare un CD di bachata o merengue può sembrare una scelta d’altri tempi, ma resta un ricordo bellissimo per ricreare e rivivere l’energia dell’isola una volta tornati. Basta chiedere consiglio a chi suona nei locali o nei negozi di musica, per scoprire nomi meno noti o raccolte originali. In alternativa, anche per i più piccoli, lo strumento guira è una sorta di grattugia di metallo tipica del merengue: un souvenir curioso e molto locale, facile da trovare nei mercatini o nei negozi artigianali.

Mango disidratato

Il mango è uno dei frutti simbolo della Repubblica Dominicana. Succoso, profumato e ricco di vitamine, cresce ovunque, dalle piantagioni del sud alle zone montane del centro. Portare i frutti maturi è un po’ ingombrante e non comodissimo, ma la sua versione disidratata è una valida alternativa: conserva tutto il sapore naturale ma diventa pratico da trasportare. Nei alimentari e nei supermercati si trovano confezioni di mango essiccato, spesso senza zuccheri aggiunti né conservanti. Oltre al mango si possono trovare anche papaya e ananas disidratati per uno snack salutare.

Altos de Chavón e la boutique di Jenny Polanco

All’interno del villaggio artistico di Altos de Chavón, costruito in stile mediterraneo su un promontorio che domina il fiume Chavón vicino alla località di Bayahibe, si trova una delle boutique più eleganti della Repubblica Dominicana: quella di Jenny Polanco. Designer tra le più affermate del Paese, ha lasciato un’eredità preziosa fatta di abiti, accessori e oggetti ispirati al paesaggio e alla cultura locale. La boutique propone capi in lino, gioielli realizzati con larimar e borse in fibre naturali. Gli oggetti per la casa sono meravigliosi e portano un tocco caraibico, autentico e sofisticato di design dominicano.

Un giro al supermercato

Fermarsi in un supermercato locale è un modo semplice per comprendere meglio le abitudini e la vita quotidiana dominicana. Oltre ai prodotti più noti come caffè e cacao, si scoprono articoli meno conosciuti ma rappresentativi degli usi del posto. Tra gli scaffali si trovano snack salati a base di platano, marmellate di frutta tropicale, spezie usate nella cucina casalinga, dolci confezionati al cocco o al mais, bibite locali, ma anche cosmetici a base di ingredienti naturali. È un’occasione per osservare cosa si consuma ogni giorno, ma anche per portare a casa qualcosa di diverso e autentico, difficile da trovare altrove. Qualche dubbio in corsia? Basta chiedere e in tanti saranno disponibili per un consiglio.

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La Repubblica Dominicana più vera nell’ospitalità su misura di Viva Miches by Wyndham

In una delle aree più naturali e ancora poco esplorate della Repubblica Dominicana, Viva Miches by Wyndham apre le sue porte a un nuovo modo di vivere i Caraibi. Siamo nella provincia di El Seibo, affacciati su Playa Esmeralda, lungo un tratto di costa che conserva intatto il suo fascino naturale. 25 chilometri di spiaggia libera, foreste rigogliose, panorami incontaminati e un’energia che arriva diretta, senza filtri.

La struttura si raggiunge facilmente, in appena 90 minuti di auto dall’Aeroporto Internazionale di Punta Cana, ma il cambio di atmosfera è immediato. Qui non ci sono skyline di resort e strade trafficate, ma vegetazione lussureggiante, sabbia dorata e un territorio ancora poco toccato dal turismo di massa. Ed è proprio questo il cuore del progetto. Non replicare modelli esistenti, ma integrarsi armoniosamente nel contesto. Viva Miches by Wyndham è una nuova costruzione che risponde alle esigenze di ogni viaggiatore realizzata secondo i criteri di edilizia sostenibile, con un’attenzione che si rivolge all’ambiente e all’impatto sul territorio.

Piscine di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Piscine di Viva Miches by Wyndham

Tra natura e adrenalina: sport, escursioni e un territorio da esplorare

Per chi trova nel movimento una forma di benessere, Viva Miches by Wyndham risponde con una ricca proposta di attività: una piscina con acqua di mare, campi da tennis e padel, una palestra attrezzata e una varietà di sport acquatici da praticare con corsi collettivi o noleggiando individualmente l’attrezzatura (inclusa). I più piccoli, dai 4 ai 12 anni, possono divertirsi al miniclub Vivito, con spazi e piscina dedicati. Un soggiorno di 9 giorni e 7 notti – trasferimenti inclusi e trattamento all inclusive – da vivere tutto d’un fiato: per le partenze di maggio la quota, a persona, parte da 1.014 €.

La piscina di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

La piscina di Viva Miches by Wyndham

Ma è fuori dal resort che la vacanza trova la sua vera anima. A pochi passi si trova Media Luna, una piscina naturale di rara bellezza, ideale per lo snorkeling. L’entroterra, invece, è un vero paradiso per gli amanti del turismo attivo: dalla Montaña e Laguna Redonda alle escursioni a cavallo tra i ranch locali, fino ai tour in buggy, mountain bike, parapendio e trekking.

Da non perdere la Ruta del Cacao, un itinerario immerso nel verde delle piantagioni che racconta il cioccolato, una delle eccellenze dominicane. È in queste terre che nascono le varietà più pregiate, esportate e riconosciute in tutto il mondo.

E c’è anche la possibilità di spingersi oltre. La vicina penisola di Samaná regala scenari spettacolari come il Parco Nazionale Los Haitises, la cascata El Limón, l’idilliaco Cayo Levantado e, da gennaio a marzo, l’imperdibile avvistamento delle balene jorabadas, che ogni anno tornano in queste acque per la stagione degli amori.

Relax a Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Relax a Viva Miches by Wyndham

Un resort, 538 sistemazioni, cinque ristoranti tematici

La struttura conta 538 sistemazioni per accogliere viaggiatori con esigenze diverse, ma sempre alla ricerca di semplicità e comfort. Il fiore all’occhiello della proposta gastronomica è La Laguna, il ristorante a buffet con piatti internazionali disponibili a colazione, pranzo e cena. Gli ambienti, dominati da toni verdi salvia, trasmettono un senso di tranquillità e relax.

Chi ama la cucina di mare troverà nel ristorante Atlantis un’esperienza sensoriale completa: dominano i toni crema e seppia, separé a cupola in midollino intrecciato e un’atmosfera ovattata che richiama l’ambientazione di un rifugio elegante. Il Fusión Latina è un omaggio ai colori e ai sapori tipici del Centro America, un piccolo pueblo gastronomico dove lasciarsi travolgere dall’energia latina.

Il Mediterraneo, invece, combina i piatti della tradizione europea a un patio esterno informale e piacevole, con sedute azzurre e richiami alla costa mediterranea. Infine, il Fusión Oriental soddisfa gli amanti della cucina asiatica con ambienti raffinati in legno scuro e luci soffuse, dove le lampade fluttuano come lanterne leggere.

Il ristorante Fusion Oriental

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Il ristorante Fusion Oriental

Viva Vibe, il ritmo coinvolgente delle feste a tema

Ma qui le giornate non finiscono mai. Viva Miches by Wyndham propone un calendario di party tematici che prende vita attraverso il format Viva Vibe, delle vere e proprie feste a tema che si tengono di giorno e di sera e che danno un’anima festosa al soggiorno. Un modo per vivere la vacanza anche attraverso la musica, il ritmo e la condivisione.

Area relax di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Area relax di Viva Miches by Wyndham

A rendere ancora più accogliente l’esperienza, è presente anche uno staff italiano, che affiancherà il team internazionale del resort, gestito in collaborazione con Bravo, brand di Alpitour World. Un presidio di attenzione e cura per rispondere al meglio alle esigenze degli ospiti italiani per un’esperienza accessibile ma sempre ricca di qualità.

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Bahía de las Águilas, il paradiso segreto della Repubblica Dominicana

Nel cuore del Parco Nazionale Jaragua, lungo la costa sud-occidentale della Repubblica Dominicana, si trova un autentico angolo di paradiso: Bahía de las Águilas. Una lunga spiaggia incontaminata, considerata tra le più belle al mondo, che offre un paesaggio sensazionale, fatto di sabbia bianchissima, acque cristalline e una biodiversità marina straordinaria. Un tesoro naturale che, grazie al suo isolamento, rimane ancora oggi un luogo selvaggio e preservato dal turismo di massa, lasciando spazio solo alla bellezza primordiale della natura.

Un gioiello nascosto tra mare e deserto

Situata nella provincia di Pedernales, Bahía de las Águilas si estende per circa 8 chilometri e appare come un’oasi di pura e incontaminata meraviglia, circondata da un ambiente semi-arido e caratterizzata da formazioni carsiche spettacolari. Il contrasto tra le acque turchesi e il terreno roccioso circostante crea un effetto visivo di straordinaria suggestione, come se ci si trovasse in un dipinto dai colori vibranti.

La sua posizione remota, a circa 323 km dalla capitale Santo Domingo e 25 km dal centro abitato più vicino, Pedernales, ha permesso di mantenere intatta la sua magia, proteggendola dallo sviluppo indiscriminato. La strada per raggiungere Bahía de las Águilas è un’avventura in sé: il tragitto attraversa un paesaggio aspro e selvaggio, dove la vegetazione si dirada lasciando spazio a panorami sconfinati.

Per raggiungerla, bisogna partire da Pedernales e dirigersi verso il piccolo villaggio di La Cueva. Da qui, si può scegliere se arrivare alla spiaggia con un breve viaggio in barca lungo la costa, attraverso un fuoristrada che percorre sentieri sterrati, oppure con un’escursione a piedi per chi desidera un contatto ancora più intimo con la natura. Il viaggio, seppur impegnativo, viene ripagato da un panorama senza eguali, dove il mare sembra fondersi con il cielo in un orizzonte infinito.

Un ecosistema straordinario

Essendo parte del Parco Nazionale Jaragua, Bahía de las Águilas gode di un livello di protezione che ne preserva l’incredibile biodiversità. Le sue acque ospitano una varietà impressionante di fauna marina, tra cui tartarughe carey, tartarughe verdi e tartarughe liuto, che vengono qui a deporre le uova, assicurando la continuità della specie. I fondali marini ospitano una miriade di pesci tropicali che nuotano tra le barriere coralline, offrendo uno spettacolo naturale di rara bellezza.

Nei pressi della baia, è possibile avvistare anche i lamantini dei Caraibi, una specie in pericolo di estinzione, che qui trovano rifugio tra le praterie di posidonia. Muovendosi con grazia nelle acque calme, questi affascinanti mammiferi regalano un’emozione unica ai visitatori che hanno la fortuna di avvistarli. L’entroterra circostante è altrettanto ricco di vita: tra la vegetazione semi-desertica si possono scorgere iguane rinoceronte, solenodonti – piccoli mammiferi preistorici endemici di questa regione – e una grande varietà di uccelli, tra cui le colombe coronate e le sterne fuligginose. Le rocce calcaree e la flora resistente creano un ambiente suggestivo, dove la natura domina incontrastata.

Bahia de las Aguilas, Repubblica Dominicana

Fonte: iStock

Bahia de las Aguilas, Parco nazionale di Jaragua, Repubblica Dominicana

Cosa fare a Bahía de las Águilas

Sebbene la semplice contemplazione della bellezza di questa spiaggia sia già un’esperienza che vale il viaggio, ci sono diverse attività che rendono la visita davvero indimenticabile:

  • Snorkeling e immersioni: grazie alle acque incredibilmente limpide, esplorare i fondali marini è un’esperienza a dir poco entusiasmante. I coralli e le praterie di posidonia ospitano una fauna straordinaria, dalle aragoste ai pesci tropicali. Nuotare tra queste acque cristalline è come entrare in un acquario naturale, dove ogni angolo riserva una sorpresa.
  • Escursioni nella natura: il Parco Nazionale Jaragua offre percorsi di trekking tra paesaggi semi-desertici e grotte suggestive, alcune delle quali erano un tempo abitate da pescatori locali. Avventurarsi lungo questi sentieri consente di scoprire angoli nascosti del parco e ammirare panorami che sembrano sospesi nel tempo.
  • Relax totale: per via della mancanza di strutture turistiche, Bahía de las Águilas è un luogo perfetto per chi cerca una fuga dal caos e vuole vivere il mare nella sua forma più autentica. Stendersi sulla sabbia fine ad ascoltare il suono delle onde è un’esperienza rigenerante, un momento di connessione profonda con la natura.

Come Arrivare a Bahía de las Águilas

Raggiungere Bahía de las Águilas non è un’impresa semplice, ma è proprio il suo isolamento a preservarne l’incanto. Situata a circa 300 chilometri dalla capitale Santo Domingo, questa perla della Repubblica Dominicana richiede un viaggio di circa sei ore in auto, attraverso strade che si snodano tra paesaggi aridi e sorprendenti. Per chi desidera una soluzione più comoda, è possibile partecipare a escursioni organizzate con partenza dalla capitale, che includono il trasferimento in minibus e l’accesso al Parco Nazionale Jaragua.

Al momento, non esistono voli diretti per Cabo Rojo, sebbene fosse stata annunciata una tratta aerea tra Santo Domingo e la zona, il cui avvio resta incerto. La soluzione migliore per i viaggiatori indipendenti è il noleggio di un’auto, preferibilmente un fuoristrada, per affrontare l’ultimo tratto sterrato che conduce al villaggio di La Cueva, punto di partenza per le escursioni in barca o via terra verso la baia. L’assenza di infrastrutture turistiche e la difficoltà d’accesso rendono Bahía de las Águilas un luogo riservato a chi cerca l’autenticità e il contatto con la natura, lontano dalle rotte più battute del turismo di massa.

La strada da Cabo Rojo a Bahía de las Águilas

Uno dei percorsi più spettacolari per raggiungere Bahía de las Águilas parte da Cabo Rojo, un’area selvaggia e disabitata. Il viaggio si snoda attraverso terrazze naturali punteggiate da palme endemiche e siti archeologici precolombiani ancora inesplorati, dove si trovano antichi resti e misteriosi cimiteri indigeni.
Il tragitto verso la baia è un’immersione nella natura più autentica attraverso il cuore del Parco Nazionale Jaragua, con il suo ambiente unico di foreste, scogliere spettacolari e una fauna straordinaria, mentre le acque trasparenti che lambiscono la spiaggia ospitano magnifici reef corallini, un ecosistema fragile e prezioso che merita di essere protetto.

Per chi desidera trascorrere la notte immerso nella natura, è possibile campeggiare nell’area, previa autorizzazione della Segreteria dell’Ambiente della Repubblica Dominicana. Tuttavia, è fondamentale rispettare le rigide norme di conservazione: non sono ammesse accensioni di fuochi, inquinamento acustico o raccolta di flora e fauna, poiché l’intera area è sottoposta a tutela ambientale, con l’obiettivo di conservarne lo status di santuario incontaminato.
Bahía de las Águilas rappresenta uno degli ultimi paradisi incontaminati dei Caraibi, un luogo dove la natura regna sovrana e il mare si mostra nella sua forma più pura. Chi ha la fortuna di visitarla porterà con sé un ricordo indelebile di acque turchesi, spiagge immacolate e una sensazione di pace assoluta.

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Cosa vedere a La Romana, perla scintillante dei Caraibi

Quando si pensa a un paesaggio marittimo da cartolina, la mente ci trasporta in quei paradisi in terra formati da spiagge dalla sabbia candida e bagnata da uno specchio d’acqua turchese e perfettamente cristallino, il tutto incorniciato dai colori vivaci di una vegetazione ricca e profumata. Non esistono solo nei sogni, questi luoghi. In Repubblica Dominicana ne potete trovare uno che, sebbene non sia tra i più celebri del Paese, è uno scrigno di tesori di rara bellezza e un ottimo punto per raggiungere tante altre famose località: La Romana.

Il suo nome richiama l’Italia ed è proprio nello Stivale che ritrova buona parte della storia delle sue origini. Scopri il suo centro storico passeggiando tra antichi edifici coloniali e piazze in cui si svolge quotidianamente la vita locale, ed esplora i suoi dintorni, ricchi di perle naturali da ammirare. Tra mare, relax, cultura, tradizioni ed esperienze memorabili, scopri cosa vedere e cosa fare in un viaggio a La Romana, regione dall’atmosfera magica tutta da esplorare.

Dove si trova La Romana

La Romana è la città capoluogo dell’omonima Provincia situata lungo l’incontaminato litorale sud orientale della Repubblica Dominicana, a circa 100 km da Santo Domingo, la capitale. Servita da un aeroporto internazionale, è ottimamente collegata con le altre celebri località del Paese. Per questo motivo, è sempre stata un ottimo crocevia di scambi economici e commerciali, ma anche turistici.

Per raggiungere facilmente La Romana dall’Italia, si possono prendere comodi voli diretti dagli aeroporti di Milano Malpensa e di Roma Fiumicino (il viaggio dura circa 10 ore).

Cosa vedere a La Romana

Sono tante le sorprese che La Romana riserva a coloro che scelgono di esplorarla. Dalle spiagge da sogno ai quartieri più particolari, fino alle meraviglie naturali che il territorio circostante custodisce con cura, scopri tutti i luoghi e le attrazioni imperdibili da vedere in un viaggio in questo magico territorio caraibico.

Villaggio Altos de Chavón

La prima tappa obbligata a La Romana è sicuramente il pittoresco Altos de Chavón. Si trova poco fuori dalla città, verso est, ed è un vera meraviglia architettonica: sembra un villaggio mediterraneo del 1.500, costruito interamente in pietra corallina. Il suo nome è legato al Belpaese, poiché venne progettato dall’architetto italiano Roberto Coppa. Tra le viuzze che si snodano lungo il colle su cui sorge Altos de Chavón, spiccano una fontana “dell’amore”, diversi negozietti e la chiesa di San Stanislao con il campanile da cui ammirare uno dei migliori panorami sul territorio circostante e sul fiume Chavón. Qui è possibile visitare anche il Museo Archeologico Regionale, il Museo di Arti Visive e un bellissimo anfiteatro.

Villaggio Altos de Chavón, La Romana, in Repubblica Dominicana

Fonte: iStock

Villaggio Altos de Chavón, La Romana

Casa del Campo Marina

A poca distanza dal folcloristico Altos de Chavón sorge uno dei luoghi turistici più incantevoli ed esclusivi dei Caraibi: la località di Casa del Campo Marina. Qui maestosi resort e strutture turistiche di alto livello ricreano un paesaggio che sembra uscire da un film. Questa grande area si affaccia su un mare turchese, dove sorge anche una lussuosa area portuale in cui passeggiare tra i numerosi ristoranti, locali e boutique presenti.

San Pedro de Marcoris

A circa 40 km a ovest di La Romana (avvicinandoci quindi a Santo Domingo), sorge un villaggio che merita una visita: San Pedro de Marcoris, celebre per i suoi meravigliosi paesaggi, la sua maestosa cattedrale, che unisce stile gotico e romanico, e il lungomare che è fulcro della vita cittadina. Nel parco centrale del villaggio, inoltre, sorge un’oasi verde dove prendono vita diversi eventi sportivi che riuniscono migliaia di persone nell’arco dell’anno.

Cueva de las Maravillas

Tra La Romana e San Pedro si trova una delle attrazioni imperdibili della zona: la Cueva de las Maravillas, e si tratta proprio di una meraviglia, come suggerisce il suo stesso nome. Un grande insieme di grotte che conserva ancora oggi incisioni rupestri e pittogrammi risalenti a migliaia di anni fa, all’età precolombiana. Stalattiti e stalagmiti, inoltre, ricreano un paesaggio quasi fiabesco, arricchito da una piscina sotterranea di acqua cristallina.

Cueva de las Maravillas, vicino a La Romana, in Repubblica Dominicana

Fonte: iStock

Cueva de las Maravillas, vicino a La Romana, in Repubblica Dominicana

Isola Catalina e Parco Nazionale del Este

Se siete amanti della natura selvaggia e incontaminata, non potete perdere la visita all’isola Catalina, situata quasi di fronte alla città di La Romana e a soli 2 km dalla costa. Questo lembo di terra è ricompreso dal Parco Nazionale del Este, un scrigno prezioso di biodiversità con spiagge bianchissime e un mare turchese tra i più belli al mondo, arricchito dalla preziosa barriera corallina e dalle rigogliose foreste di mangrovie.

Le spiagge paradisiache da Bayahibe all’Isla Saona

Tanti le hanno già sentite nominare almeno una volta nella vita: Bayahibe e Isla Saona (scoperta da Cristoforo Colombo) sono le mete turistiche per eccellenza della Repubblica Dominicana. Spiagge dalla sabbia bianchissima e soffice lambita da acque cristalline e calme, con chioschi in cui bere dissetanti cocktail e dove mettere in pausa ogni stress quotidiano per rigenerare corpo e mente. In questo territorio spiccano anche Playa Bavari e Playa Maca e Punta Cana, tra le spiagge più celebri e suggestive al mondo. Una curiosità sull’isola di Saona? Riguarda proprio il suo nome, che fu scelto per omaggiare la città ligure di Savona, con la quale è anche gemellata.

Isola di Saona, in Repubblica Dominicana

Fonte: iStock

Isola di Saona, Repubblica Dominicana

Cosa fare a La Romana

Non mancano le esperienze più adrenaliniche e memorabili da vivere a La Romana, dagli sport acquatici alle avventure tra le piantagioni di canne da zucchero, dai voli appesi ad una fune all’immersione nei sapori tipici di questa terra baciata dal sole. Scopri tutto quello che puoi fare a La Romana.

Tour in una fabbrica di sigari

Non si può parlare di Repubblica Dominicana senza citare i celebri sigari che qui vengono prodotti, spesso scelti come souvenir da portare ad amici e parenti al rientro dal viaggio. Dalla Macorix, passando per La Flor Dominicana e fino alla Tabacalera de Garcia, sono diverse le realtà in cui potersi avventurare in un tour guidato alla scoperta della produzione dei sigari tradizionali, seguendo quindi il procedimento svolto dal bonchero, che parte dalla foglia della pianta di tabacco fino ad arrivare al prodotto finale.

Canopy tra la vegetazione del fiume Cumayasa

Natura e divertimento possono coesistere? Decisamente sì, grazie ai percorsi di canopy, che permettono di spostarsi tra varie piattaforme appesi a delle carrucole tra gli alberi, ammirando così il paesaggio del fiume Cumayasa dall’alto, da un’angolazione decisamente diversa dal solito. Un’avventura ideale per coloro che cercano esperienze memorabili e a stretto contatto con la natura.

Kayak e paddleboarding lungo il fiume Chavón

Amanti degli sport sull’acqua e avventurieri, non perdetevi l’esplorazione del fiume Chavón, con le sue acque calme, a bordo di un kayak o di un paddleboard. Un ottimo modo per scoprire l’importanza storica e naturalistica di questo corso d’acqua, essenziale per questo territorio. I meno temerari possono comunque navigare lungo il fiume Chavón a bordo di una barca, facendo alcune soste per visitare i villaggi di pescatori locali affacciati sulle sue rive.

Snorkeling a Catalina Island

Se sognate di immergervi nelle acque turchesi di La Romana per avvistare la flora e la fauna sottomarina caraibica, allora dovreste raggiungere l’Isola Catalina, con uno dei fondali marini più spettacolari al mondo: potrete così nuotare tra coralli colorati e specie marine di ogni genere, dai pesci tropicali alle tartarughe, dalle razze agli squali.

Spiaggia dell'isola Catalina, in Repubblica Dominicana

Fonte: iStock

Spiaggia dell’isola Catalina

Tour nelle piantagioni di canna da zucchero

La storia de La Romana è legata a doppio filo all’industria della canna da zucchero. Le immense distese di questa pianta sono infatti uno dei simboli della regione, che ne hanno permesso il grande sviluppo economico. Per conoscere i processi di lavorazione dello zucchero, è possibile seguire diversi tour tra le piantagioni, con visite guidate a piedi, in auto a bordo di un buggy o di un quad, oppure anche a cavallo.

Assaporare i piatti tipici della tradizione

La cucina della Repubblica Dominicana è un caleidoscopio di sapori, profumi e colori che si mescolano all’interno dei piatti tipici della tradizione, riflesso delle influenze africane, indigene e spagnole del territorio. Cosa provare? Sicuramente la Bandera Dominicana, piatto nazionale della Repubblica Dominicana: riso, carne (generalmente pollo, manzo o maiale) e fagioli rossi (o neri), accompagnati da insalata e platano fritto. Da non perdere anche il mangu (platano bollito e schiacciato) accompagnato da uova, formaggio avocado e salame, oppure il sancocho (zuppa ricca di carne e verdure. Non mancano le specialità di pesce fritto e la salsa chimichurri dominicana, e infine i dolci: l’arroz con leche (riso con latte, un dolce tipico) e le habichuelas con dulce (zuppa a base di fagioli neri o rossi, latte di cocco, zucchero e spezie).

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Mare e spiaggia in Repubblica Dominicana: la bellezza di Puerto Plata

Quanto è bello immaginare di partire per i Caraibi, vero? La Repubblica Dominicana, nazione che occupa una parte preponderante dell’isola di Santo Domingo, uno di quei luoghi sognati da vacanzieri e viaggiatori di ogni tipo. Puerto Plata è uno di quei posti in cui trovare la risposta, nella stessa vacanza, a una gran voglia di spiaggia e mare cristallino, così come quel pizzico di avventura che non guasta mai. Come se questo non bastasse, Puerto Plata ha molto da dire e dare anche per chi vuole aggiungere una giusta dose di cultura e storia al proprio viaggio a Santo Domingo.

Come raggiungere Puerto Plata

Puerto Plata si trova sulla costa nord dell’isola di Hispaniola. Di norma, è ben collegata con il resto del mondo grazie all’Aeroporto Internazionale Gregorio Luperón (POP), situato a circa 15 minuti dal centro città.

Non ci sono al momento, però,  voli diretti dall’Italia a Puerto Plata. Gran parte dei voli che arrivano dal nostro paese atterrano proprio a Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana, all’Aeroporto Internazionale Las Américas. Da qui, occorrono circa 3-4 ore di strada per raggiungere Puerto Plata. Ci sono, ovviamente, e opzioni di trasporto includono:

  • Auto a Noleggio: una scelta perfetta per chi, una volta in loco, vuole girare autonomamente.
  • Autobus: ci sono varie compagnie dominicane che collegamenti comodi ed economici per Puerto Plata. Oltre a questo, molti hotel e resort organizzano trasporti dedicati.

Un’altra opzione disponibile è utilizzare un taxi privato: vanno prenotati in anticipo, in modo da trovare l’autista pronto al momento dell’arrivo ai Caraibi.

In spiaggia a Puerto Plata

Fonte: iStock

Una delle spiagge di Puerto Plata

In spiaggia a Puerto Plata

Il primo motivo per cui molti viaggiatori giungono a Puerto Plata è godersi una vacanza al mare. Le spiagge della zona sono a dir poco paradisiache. Ce ne sono per tutti i gusti: dalle spiagge perfette se si ama la movida caraibica, fino a luoghi più tranquilli dove godersi semplicemente il rumore del mare e una splendida e rigenerante nuotata, magari in compagnia di pesci colorati.

Playa Dorada è il luogo che, spesso, viene definito come una delle spiagge più belle di Puerto Plata. Il fascino non le manca e, oltre a questo, è un luogo perfetto per entrare in contatto con l’ambiente di questa località dominicana. E con la sua allegria contagiosa.

Play Dorada è il luogo su cui si affacciano la gran parte degli alberghi e resort: la spiaggia è adatta davvero a tutti: a partire da chi viaggia in famiglia, fino ad arrivare a chi vuole assaggiare gustosi cocktail nei molti bar e chioschi tenendo i piedi nella sabbia.

Una seconda spiaggia da non perdere è Playa Cofresí, perfetta per chi cerca un’atmosfera più tranquilla e rilassata.  Playa Cofresí si trova in una baia più riparata e perfetta per attività come lo snorkeling. Le acque sono poco profonde e la barriera corallina è vicina alla costa e molto facile da esplorare. Questa spiaggia è circondata da palme che disegnano il tipico paesaggio di Santo Domingo, regalando la giusta ombra e un’atmosfera rilassante a tutte le ore del giorno.

Cabarete è, invece, conosciuta come la capitale degli sport acquatici. Questa spiaggia è il luogo migliore, nella zona di Puerto Plata, per praticare kitesurf, SUP e windsurf. Anche Cabarete è una spiaggia sulla quale si affacciano molti locali di ogni genere, dai ristoranti di pesce fino ad arrivare a luoghi ideali per chi ama il ballo e la vita notturna.

Un’ultima spiaggia da non perdere a Puerto Plata è Sosuúa Beach. La spiaggia è conosciuta e apprezzata per i suoi fondali colorati e la presenza della barriera corallina. Sosúa Beach è un vero paradiso per gli amanti del mare e della fauna marina tipica dei Caraibi. Questo luogo è ideale anche per chi ama ritrovare, nel proprio viaggio, l’atmosfera vivace dei Caraibi: molti musicisti di strada, infatti, si esibiscono spesso in questo luogo.

Un po’ di cultura e storia dominicana

Puerto Plata, come dicevamo, è un’ottima destinazione anche per chi ama esplorare la storia e la cultura della Repubblica Dominicana. Nei pressi della località, infatti, si trovano alcuni monumenti da visitare e ci sono esperienze da fare per arricchire ancora di più un viaggio da quel lato del mondo.

Il primo luogo da cui iniziare un’esplorazione culturale di Puerto Plata è il Forte San Felipe, fortezza difensiva spagnola sorta nel XVI Secolo per respingere gli attacchi dei tanti pirati che navigavano di fronte l’isola. Questo luogo è, oggi, un museo che racconta la storia di Santo Domingo come colonia spagnola.

Non c’è giro in compagnia di un pizzico di storia senza una passeggiata sul Malecón, il lungomare. L’ora più consigliata? Ovviamente quella del tramonto. Un altro luogo da non perdere è proprio il Casco Historico di Puerto Plata. Il centro storico della città è un trionfo di colori, con palazzi e case risalenti al XIX Secolo, dipinte in colori forti e allegri.

Si tratta di perfetti esempi di architettura vittoriana nei Caraibi. Come mai qualcosa di ispirazione inglese si trova in questo luogo così ispanico? Semplice: nel ‘800, molti inglesi si trasferirono lì per curare interessi economici legati alla canna da zucchero. E portarono con loro anche un po’ di architettura vittoriana.

Forte San Felipe a Puerto Plata

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Forte San Felipe a Puerto Plata

Nel cuore della produzione del rum

Le canne da zucchero, citate nel paragrafo precedente, sono l’ingrediente base anche di un altro elemento culturale (e anche molto buono) che si può incontrare durante una vacanza a Puerto Plata: il rum. In questa zona si trova, infatti, una distilleria di rum attiva dal 1888. Lì si produce il Rum Brugal e, ovviamente, lo stabilimento si può visitare.

Visitare la Distilleria di Rum Brugal, ancora perfettamente produttiva, significa immergersi nella storia di uno dei marchi più identificativi del rum della Repubblica Dominicana. Fondata da Andrés Brugal, un immigrato spagnolo che portò con sé la passione per la distillazione, questo luogo rappresenta un vero e proprio ponte tra storia e presente di Puerto Plata.

Durante la visita guidata, potrai osservare da vicino il processo di produzione, dalla fermentazione alla distillazione, fino all’invecchiamento nelle botti di rovere. Il profumo avvolgente del rum invecchiato ti accompagnerà lungo il percorso, culminando in una degustazione che ti permetterà di apprezzare le diverse sfumature aromatiche di questo distillato pregiato.

Le visite alla distilleria Brugal sono spesso vendute come escursione organizzata dai vari resort di Puerto Plata. In alternativa, puoi accedere al visitor centre anche in autonomia.

Teleferica di Puerto Plata

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La Teleferica di Puerto Plata

Un tuffo nella verde della natura

Non ci sono solo i colori del mare ad accogliere i viaggiatori a Puerto Plata. Questo luogo sa regalare anche spettacolari sfumature di verde, grazie alla folta flora che troverai praticamente ovunque.

Il Monte Isabel de Torres è una vera e propria altura (misura 800 metri s.l.m.) che si può raggiungere con l’unica funivia dei Caraibi. Sulla cima, c’è una statua del Cristo Redentore, simile a quella di Rio de Janeiro. Questo monte non è solo un bel posto da cui ammirare il panorama su Puerto Plata: nel visitarlo, entrerai in una zona che è un vero e proprio trionfo di biodiversità.

Se sei un viaggiatore che non considera le parole vacanze al mare e trekking una contraddizione, sappi che Puerto Plata ti darà ottime occasioni per camminare. Un luogo da considerare, infatti, è l’area de Los 27 Charcos, chiamata in italiano come le 27 Cascate di Damajagua.

L’esperienza che potrai vivere qui ti porterà a camminare nella selva tropicale, per raggiungere un luogo dove si susseguono diverse cascate. Assieme a guide locali, potrai arrampicarti, fare canyoning, tuffarti e scivolare lungo le rocce scolpite dallo scorrere dell’acqua.

Cosa mangiare a Puerto Plata: il Majarete

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Delizie da mangiare a Puerto Plata: il Majarete

I sapori di Puerto Plata: i Caraibi nel piatto

Può una vacanza a Puerto Plata essere completa senza aver assaggiato i sapori della Repubblica Dominicana? Questo stato caraibico sa farsi conoscere e amare anche attraverso i tanti piatti locali da assaggiare tra chioschi, ristoranti locali o luoghi più adatti a cene gourmet. Cosa mangerai?

  • Ti stupirà sapere che molti piatti tipici dominicani sono a base di carne. Lo è, senza dubbio, il Mofogo: una preparazione che potrebbe assomigliarti a un grande polpettone. È fatto con platano schiacciato, aglio e chicharrón, ovvero la cotenna di maiale.
  • Se sei vegetariano, puoi provare il Mangù, sempre a base di platano schiacciato. A esso, infatti, viene aggiunta abbondante cipolla e formaggio (retaggio spagnolo). Informati bene perché esiste un Mangù anche con l’aggiunta di carne.
  • Altra delizia da assaggiare è il Sancocho: si tratta di una zuppa a base di tuberi locali, carne e tantissime spezie.
  • Ovviamente non può mancare el pescado, soprattutto fritto. Il pesce, da quelle parti, si gusta soprattutto così.
  • Ti piacciono gli hamburger? Allora devi addentare un Chimichurri in versione Repubblica Dominicana. La carne viene condita con cavolo, pomodori e salse speziate.
  • Ami i dolci? Allora assaggia il Majarete, una delizia che assomiglia a un flan a base di cocco e cannella.
  • Non c’è viaggio in Repubblica Domenicana senza un assaggio del piatto nazionale: si chiama Bandera Dominicana ed è una pietanza di origine povera che mette assieme riso, fagioli, carne, platano fritto e della verdura.

A Puerto Plata non ti sarà difficile assaggiare ogni genere di cocktail: da quelli famosi a livello internazionale a quelli inventati di sana pianta dai chioschi sulla spiaggia.

Ciò che, però. Non devi mancare di gustare è un bicchiere di Mamajuana: un insieme di vari ingredienti, tra i quali potrai riconoscere sia il rum che il vino. Ti sembra strano? Assaggia e lasciati stupire.

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Bayahibe, cosa vedere nei dintorni di Santo Domingo

Incastonata in una baia di rara bellezza, tra spiagge di sabbia bianca e palme di cocco che ondeggiano al vento, non c’è da stupirsi che Bayahibe sia tra le destinazioni di punta della Repubblica Dominicana. Quello che un tempo era un pittoresco villaggio di pescatori sulla costa sud-orientale dell’isola caraibica, oggi è una popolare meta turistica con numerosi hotel e resort frequentati ogni anno da migliaia di visitatori, attratti dalle meraviglie naturali di quest’angolo di paradiso dagli spettacolari tramonti che dipingono il cielo di colori cangianti.

Le spiagge da sogno di Bayahibe

Con la sua sabbia finissima bagnata dalle acque cristalline dei Caraibi, questo tratto di costa dominicana è davvero un paesaggio da cartolina. Le spiagge di Bayahibe si caratterizzano per la loro tranquillità e per la ricchezza della vita marina, e sono pertanto l’ideale per rilassarsi, fare il bagno, praticare snorkeling o immersioni.

Tra le spiagge più famose della zona troviamo Playa Dominicus, lunga e molto frequentata, è stata la prima spiaggia dominicana a potersi fregiare dell’ambita Bandiera Blu. Si estende per chilometri, con ampi spazi sabbiosi su cui rilassarsi al sole o praticare sport acquatici. Le acque trasparenti e poco profonde la rendono perfetta per nuotare e fare snorkeling, ammirando la ricca fauna marina che popola il magnifico reef. Playa Dominicus è particolarmente apprezzata dai turisti per la sua vivacità e per la presenza di numerosi servizi, tra cui ristoranti, bar e hotel.

Più piccola e intima rispetto alla sua vicina, Playa Bayahibe conserva un’atmosfera più autentica e rilassata. La spiaggia è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa che crea un’ombra naturale, ideale per chi cerca un po’ di tranquillità. Anche qui le acque sono calme e limpide, perfette per fare il bagno e rilassarsi. Il pontile di Playa Bayahibe è uno dei principali punti di partenza per le escursioni in barca verso le isole di Saona e Catalina, dove si possono scoprire spiagge ancora più isolate e incontaminate. La sera, si anima con la vita notturna locale, offrendo l’opportunità di assaporare la cucina dominicana e ballare al ritmo della musica caraibica.

La paradisiaca Isola di Saona

Situata al largo di Bayahibe, la meravigliosa Isola di Saona è una delle mete più idilliache e frequentate della Repubblica Dominicana. Nonostante la crescente popolarità degli ultimi anni, ha tuttavia saputo mantenere intatta la sua strepitosa bellezza naturale grazie al fatto di essere parte del Parque Nacional Cotubanamá che ne preserva l’integrità ambientale e l’autenticità, senza il rischio di una massiccia urbanizzazione. Sull’isola non sono presenti hotel né resort, non circolano automobili e l’energia elettrica proviene esclusivamente da fonti rinnovabili.

Le uniche costruzioni che si trovano su Saona sono i piccoli insediamenti di Catuano, una base navale situata all’estremità occidentale, e Mano Juan, il villaggio principale nella parte meridionale, abitato da una piccola comunità di circa 300 persone, che conserva l’atmosfera di un tranquillo paese di pescatori, con le tradizionali case in legno dipinte a colori pastello che conferiscono alla località un ulteriore fascino pittoresco.

I turisti che visitano l’Isla Saona, oltre a crogiolarsi al sole sulle sue spiagge incontaminate di sabbia bianchissima, possono dedicarsi anche all’osservazione della straordinaria fauna marina che popola i fondali: stelle marine giganti, pesci tropicali e banchi di corallo rendono le acque che circondano l’isola un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni.

Isola di Saona

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La spiaggia dell’Isola di Saona, Repubblica Dominicana

L’escursione in barca all’Isola di Saona

Il viaggio in barca verso l’Isla Saona è un’esperienza in sé. Lungo il tragitto si possono osservare le mangrovie costiere popolate di uccelli, spiagge deserte, alcune barriere coralline e grotte del Parque Nacional Cotubanamá. Una delle tappe più spettacolari durante l’escursione è la sosta nella più grande piscina naturale della Repubblica Dominicana, situata nello stretto di Catuano, che separa l’Isola di Saona dalla terraferma. Qui, il fondale di sabbia bianca poco profondo e le acque turchesi offrono un’esperienza indimenticabile, consentendo ai visitatori di avvicinarsi alle stelle marine giganti adagiate sul fondale e nuotare tra banchi di pesci tropicali dai colori sgargianti.

Isola Catalina, autentica perla caraibica

Più piccola ma non meno affascinante dell’Isola di Saona, l’isola Catalina è un’altra perla caraibica al largo di Bayahibe. Situata a meno di tre chilometri dalla costa, è facilmente raggiungibile in barca e offre ai visitatori una combinazione perfetta di spiagge incontaminate, acque cristalline e barriere coralline che attirano appassionati di snorkeling e immersioni, che hanno anche la possibilità di esplorare relitti di navi affondate, tra cui quello del pirata William Kidd. Grazie al fatto di essere un monumento nazionale protetto, l’isola di Catalina è rimasta in gran parte intatta, con un ecosistema marino ricco e vario.

Immersioni a Bayahibe, un paradiso sommerso

Le acque al largo di Bayahibe sono rinomate tra i subacquei di tutto il mondo per la loro eccezionale bellezza. Grazie alla protezione garantita dal Parco Nazionale Cotubanamá, i fondali marini sono ricchi di coralli molli e duri, habitat di una moltitudine di pesci tropicali. I centri immersioni locali offrono esperienze indimenticabili per sub di tutti i livelli: dai principianti agli esperti, ognuno può trovare il proprio angolo di paradiso sommerso. Tra i punti di immersione più popolari ci sono il relitto della St. George, una nave affondata a una profondità di circa 40 metri, oggi popolata da coralli e pesci che la rendono un’attrazione affascinante per i sub più esperti.

Anche i principianti possono vivere esperienze entusiasmanti nei siti di immersione di Dreams Shallow e El Faro, che con una profondità massima di una quindicina di metri, offrono la possibilità di esplorare in sicurezza i fondali ricchi di coralli e pesci tropicali. Per chi desidera vivere un’esperienza altamente adrenalinica, le immersioni nelle grotte di acqua dolce del Parco Nazionale offrono l’affascinante opportunità di nuotare tra stalattiti e stalagmiti nella grotta di Chicho.

Nella giungla del Parque Nacional Cotubanamá

Oltre alle sue spiagge da sogno, Bayahibe offre anche la possibilità di esplorare la giungla tropicale circostante. Il Parque Nacional Cotubanamá è una vasta area protetta che ospita una grande varietà di flora e fauna, tra cui varie specie di uccelli tropicali e farfalle dai colori vivaci. Percorrendo i sentieri che attraversano la foresta, si possono scoprire antiche grotte, alcune delle quali erano abitate dai Taino, gli indigeni che popolavano l’isola prima dell’arrivo degli europei.
Uno dei sentieri più affascinanti conduce alla grotta di Chicho, un luogo misterioso e suggestivo dove si possono osservare stalattiti e stalagmiti mentre si nuota in acque fresche e cristalline. L’escursione è adatta anche alle famiglie e in generale a chi desidera immergersi nella storia e nella natura del luogo.

In barca sul fiume Chavon

Gli amanti della natura non possono perdersi anche un’escursione lungo il fiume Chavon, che sfocia a breve distanza da Bayahibe. Famoso per essere stato scelto come set cinematografico di film come “Apocalypse Now”, il corso d’acqua offre una pausa rilassante dalla vita di spiaggia. Le escursioni in barca lungo il fiume permettono di immergersi completamente nella natura, tra paesaggi suggestivi e uccelli esotici che si posano sugli alberi.

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Viaggio a Santo Domingo: il periodo migliore per partire

Santo Domingo è una metropoli vivace e fiorente, capitale della Repubblica Dominicana e città più popolosa dei Caraibi. È anche molto di più: il suono di merengue, bachata e salsa che proviene dai locali notturni, gli odori di un ottimo pasto che si diffondono da un romantico caffè della Zona Colonial e una ricca storia da approfondire. Proprio grazie a questa, è anche una città di superlativi: qui si trovano la prima chiesa (Catedral Primada de América), la prima roccaforte (Fortaleza Ozama) e la strada più antica (Calle Las Damas) delle Americhe. Questa è la vera Santo Domingo. Se dunque, hai in programma un viaggio per questa destinazione, la domanda è: quando è il periodo migliore per visitarla? Questa città e in generale, l’intera isola, offrono ben più di una motivazione per scoprirla tutto l’anno. Tuttavia, i periodi ottimali per partire dipendono dalle tue preferenze e priorità. In questa guida approfondiamo i fattori che influenzano la visita a Santo Domingo in ogni stagione.

Il periodo migliore per visitare Santo Domingo: quando andare?

In generale, grazie alla sua posizione, la Repubblica Dominicana è una destinazione soleggiata tutto l’anno. Sia nelle regioni di alta quota che nelle città, è raro non vedere il cielo azzurro durante il giorno. A Santo Domingo, il clima più gradevole si registra solitamente tra novembre e marzo. In questi mesi si registrano temperature moderate, ampio soleggiamento e bassa umidità. Le attività all’aperto e le visite alle spiagge sono molto piacevoli. Il tempo peggiore è quello che si registra in estate, da giugno a settembre, quando le giornate risultano essere molto calde, umide e soggette a uragani. Anche se la città ha la sua bellezza in questo periodo, le condizioni climatiche potrebbero non essere ideali per le attività all’aperto. I mesi da dicembre a inizio marzo, che coincidono con le stagioni più fredde in Nord America e in Europa, offrono il clima più piacevole. Le mattine e le sere sono caratterizzate da brezze fresche con temperature fino a 18°C, mentre le temperature diurne oscillano perfettamente tra i 25°C e i 27°C. Nelle zone montuose e collinari del Paese, tra cui Jarabacoa e Constanza, le temperature possono scendere ancora di più, con giornate che iniziano a 10°C e alcune notti con il termometro che scendo sotto lo zero. L’estate è la stagione più calda e piovosa del Paese e l’umidità è massima da giugno a ottobre. Le temperature si aggirano sui 32°C al culmine della giornata e i temporali sono più frequenti ma di breve durata.

obelisco santo domingo

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L’obelisco di Santo Domingo

Stagione degli uragani

La stagione ufficiale degli uragani atlantici va dal 1° giugno al 30 novembre, con settembre considerato il mese più attivo. La Repubblica Dominicana si trova all’interno della fascia delle tempeste ma nell’ultimo secolo è stata colpita da uragani davvero importanti solo in 11 occasioni. Sia gli hotel che le compagnie aeree sono sempre attente alle variazioni meteo e, in caso di arrivo di una forte tempesta tropicale, avrai tutto il tempo di modificare i tuoi piani. La stagione delle piogge non dovrebbe dissuaderti dal visitare Santo Domingo in estate, soprattutto grazie alle numerose offerte speciali sugli hotel e agli sconti sui voli in bassa stagione.
Naturalmente, gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sentire anche sulla Repubblica Dominicana e negli ultimi due anni, il Paese caraibico non è stato risparmiato. In particolare, con giornate ben più calde che in passato e un tasso di imprevedibilità del meteo più alto. Una cosa però rimane certa: nella Repubblica Dominicana, anche dopo una violenta pioggia, esce sempre il sole.

I periodi migliori per visitare Santo Domingo

L’alta stagione: da novembre a marzo

Il periodo migliore per visitare Santo Domingo è tra novembre e marzo. È in questo periodo che la città vive il suo miglior clima balneare, anche se non ci sono molte spiagge fantastiche su cui goderselo. Dall’autunno inoltrato all’inverno (per l’emisfero Nord), le massime si aggirano in media intorno agli 30°C gradi e le minime intorno ai 23°C gradi. In altre parole, è il tempo perfetto per passeggiare lungo il Malecón. A marzo, in occasione delle vacanze di primavera, potrebbe verificarsi un leggero picco di turisti, ma difficilmente si noterà. La maggior parte dei vacanzieri sceglie di soggiornare lungo le coste più spettacolari di Punta Cana e Puerto Plata. Se vuoi cercare di risparmiare un po’, prendi in considerazione l’idea di soggiornare in questa città. L’alta stagione, oltre che per le migliori condizioni meteo, è particolarmente apprezzata per due appuntamenti molto popolari: la Festa Coloniale di Santo Domingo, che si tiene a novembre, e il Carnevale, in programma tra febbraio e marzo.

spiaggia santo domingo

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Quando visitare Santo Domingo per godersi al meglio la bellezza delle sue spiagge?

Da aprile a luglio, caldo ed eventi

Anche i mesi da aprile a luglio sono piacevoli da visitare e le tariffe alberghiere sono convenienti: in queste settimane persino le migliori strutture hanno camere disponibili per meno di 150 dollari a notte. I mesi tra aprile e luglio sono i migliori per gli eventi annuali di Santo Domingo, come l’entusiasmante Festival del Merengue, un festival di danza di una settimana con musica dal vivo, gare di ballo e bancarelle di cibo che si svolge tra luglio e agosto, o la prestigiosa Fiera Internazionale del Libro, che si tiene a maggio.

Agosto-Ottobre: se ami la pioggia

Questi mesi coincidono con la stagione degli uragani. Abbiamo detto che generalmente Santo Domingo viene risparmiata da quelli di maggiore intensità ma comunque, la tua principale compagna di viaggio sarà la pioggia, che può portare anche a frequenti situazioni di allagamenti in città.

strada Santo Domingo

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Esplora la bella città di Santo Domingo

Conclusioni sul periodo ideale per viaggiare a Santo Domingo

Per gli amanti della spiaggia: il periodo migliore per visitarla va da dicembre a febbraio, quando il tempo in spiaggia è al suo apice. Se viaggi con un budget limitato e vuoi risparmiare, i mesi autunnali, da settembre a novembre, offrono i prezzi più bassi per gli alloggi. Per un’esperienza equilibrata e godere di un clima piacevole senza la folla dell’alta stagione, programma il viaggio tra marzo e maggio o a novembre. In conclusione, il periodo migliore per visitare Santo Domingo dipende dalle tue preferenze. Ogni stagione offre un’esperienza unica, scegli quella che corrisponde ai tuoi obiettivi di viaggio. Santo Domingo ti invita a scoprire il suo fascino in qualsiasi momento tu decida di visitarla.

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Piatti tipici della Repubblica Dominicana, un viaggio tra sapori esotici e tropicali

La cucina della Repubblica Dominicana rappresenta fedelmente l’identità del Paese, e viene definita come un “sentimento nazionale” in cui le influenze si sono mescolate nel corso del tempo. La cultura gastronomica si è fusa in sapori esotici e tropicali: mangiando i piatti tipici della Repubblica Dominicana, si avverte sin da subito il passato etnico, spagnolo, africano, aborigeno. Quasi – purtroppo – sconosciute ai più, se hai in programma un viaggio qui, non puoi perderti queste specialità pronte a solleticare il tuo palato in una danza dai sapori antichi e genuini.

Mangú

Possiamo forse non iniziare dalla colazione ufficiale della Repubblica Dominicana? Questo piatto, estremamente umile a dire il vero, viene realizzato con yuca o platano (tra gli ingredienti base della gastronomia del territorio): una volta ridotti a purea, come condimento viene servito un delicato burro cremoso, oppure un goccio di olio d’oliva. Immancabili uova fritte, formaggio fritto, salame, cipolle rosse sottaceto. “Los tres golpes”, non a caso, è questo il soprannome dato dai local al piatto: la colazione, qui, è una cosa seria. Sicuramente particolare, diversa dalla tradizione italiana, ma molto buona, perfetta per un carico di energia per visitare il luogo.

Sancocho

Questo piatto è tipico dei paesi latino-americani: puoi trovarlo, in viaggio, nella Repubblica Dominicana, ma anche in Venezuela, Cuba, Panama… nella variante della Repubblica Dominicana, non solo ne esistono diverse tipologie, ma in alcune zone è chiamato con il termine salcocho. Rappresenta l’identità del Paese (un po’ come noi italiani difendiamo la pizza): questa zuppa (che, in realtà, è anche un po’ uno stufato) si prepara con ogni tipo di tubero, legumi e carni. Generalmente, gli ingredienti base sono yuca, platano, patata, coriandoli, aromi e carne bovina.

Bandera

Piatto nazionale, è conosciuto con il nome di bandera dominicana ed è a base di riso bianco, carne di pollo, fagioli rossi e insalata. Lo abbiamo anticipato, del resto: la gastronomia della Repubblica Dominicana è il frutto di un incontro di culture, di influenze che provengono dal passato. Questa specialità è in particolare legata all’incrocio della cucina spagnola ed europea. Proprio come la pasta per noi italiani, si mangia quasi tutti i giorni.

Moro de guandules con coco

Il moro de guandules con coco, ovvero il riso con fave verdi e cocco, è un altro piatto tipico della Repubblica Dominicana da mettere in lista per assaggiarlo in vacanza. Ci sono due varianti del piatto, ovvero il moro è quella “classica”, riso cucinato insieme ai fagioli neri o rossi. Poi, il moro de guandules con coco è maggiormente diffuso nella zona nord del Paese.

Locrio

La tavola dominicana si imbandisce con una specialità che ricorda vagamente la paella spagnola, ovvero un piatto a base di riso con gamberoni, gamberi, sardine, merluzzo, aringhe, olive e mais. Una sorta di lontano parente caraibico che ti sorprenderà per i sapori stuzzicanti e che è possibile trovare nei localini del Paese.

Asopao

Qualcuno avanza l’ipotesi che la preparazione dell’asopao assomigli vagamente al risotto italiano. Ma, ovviamente, non è mantecato né è presente il formaggio. Un piatto assolutamente versatile, che si presta a tantissime rivisitazioni: non è cremoso, ma, anzi, somiglia quasi a una zuppa, ed è preparato con riso, pollo, pomodoro e quel tocco in più è dato dal coriandolo.

Empanaditas e bollitos di yuca

Abbiamo un certo languorino? Uno street food al volo? Un frittino per rendere più frizzante il viaggio? Impossibile perdere le empanaditas di yuca, simili alle empanada ma con carne, origano, menta o cumino, oppure i bollitos di yuca, che sono delle palline ripiene di yuca e formaggio, oppure polpa di granchio a seconda di dove si ordinano. Persino in spiaggia, sì. Osservando le bellezze della Repubblica Dominicana.

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Isla Saona: cosa fare e quando andare nel paradiso caraibico

Un mare turchese, lunghe spiagge bianchissime, enormi palme da cocco che filtrano i raggi del sole creando un caleidoscopio di frammenti di luci e ombre sulla sabbia. Il rumore del mare, il ritmo più lento. In una sola parola: Caraibi.
Un’area geografica che tutti sognano di visitare almeno una volta nella vita e che tutti abbiamo ammirato con occhi sognanti sulle foto che troviamo nel web o sugli screensaver dei nostri pc. Finalmente è arrivato il tuo turno; hai deciso di fare il tanto desiderato viaggio ai Caraibi, vuoi visitare la splendida Repubblica Dominicana e adesso stai cercando di costruire il tuo itinerario. In questo caso, c’è un luogo che non puoi assolutamente perderti: Isla Saona, la più grande isola costiera della Repubblica Dominicana. In questa guida troverai tutte le informazioni che ti servono per organizzare al meglio la tua visita in questo eden caraibico.

Conosciamo Isla Saona: caratteristiche e storia

Situata a poco meno di 20 chilometri dalla terraferma, Isla Saona è un’isola lunga circa 22 chilometri e larga 5 celebre per le sue spiagge mozzafiato caratterizzate da sabbia bianca finissima, acque turchesi, una barriera corallina invidiabile e palme di cocco alte e rigogliose. Con una popolazione di circa 300 abitanti e definita sito nazionale protetto, quest’isola gode ancora del titolo di paradiso incontaminato tanto che attira più visitatori di tutti i parchi nazionali del Paese messi insieme. A livello storico, sull’isola sono stati rinvenuti reperti archeologici che dimostrarono come questa venne abitata già dal 2000 a.C., ma fu intorno all’800 a.C. che si insediò una popolazione proveniente da Tahiti – i Taino – colonizzando l’isola e dandole il nome di Adamanay. Il 14 settembre 1494 l’Isola venne scoperta da Cristoforo Colombo, il quale stava portando a termine il suo secondo viaggio esplorativo del nuovo mondo. Il celebre navigatore decise di nominare l’Isola “Isla Saona” in onore della tanto amata città di Savona.

Isla Saona: quando visitare l’isola

Una volta decisa la meta, ti sarai sicuramente domandato quale sia il periodo dell’anno ideale per visitare questa splendida zona del mondo. Come per tutte le aree del Mar dei Caraibi, il momento migliore per programmare il tuo viaggio in Repubblica Dominicana – e di conseguenza il periodo perfetto per visitare Isla Saona – è sicuramente durante la stagione secca, ovvero nei mesi che vanno da dicembre a febbraio. Il clima caldo e soleggiato, rende questo trimestre l’ideale per godere al 100% delle meraviglie dell’isola. Un’ottima scusa per passare un Natale diverso dal solito! Per ovvi motivi, la popolarità della stagione secca comporta anche maggior affluenza turistica sull’Isola, pertanto è consigliabile organizzarsi in largo anticipo e trovare le sistemazioni più in linea con le tue aspettative. Se, invece, vuoi evitare l’affollamento turistico e preferisci goderti le spiagge dell’isola in solitudine, allora concediti un viaggio fuori stagione nei mesi che vanno da marzo a luglio quando il clima è ancora mite e i prezzi sono molto più convenienti. È sconsigliato visitare Isla Saona e i Caraibi in generale nei mesi che vanno da agosto a novembre poiché è periodo di forti tempeste e fenomeni atmosferici pericolosi come uragani e trombe d’aria

Cosa vedere e cosa fare a Isla Saona

Non solo vita da spiaggia, quest’isola mette a disposizione dei suoi visitatori tantissime cose da vedere o da fare. Che tu stia cercando una vacanza di solo relax o che tu sia un appassionato di sport outdoor o, perché no, che tu stia cercando di immergerti in una cultura completamente differente, quest’isola saprà sicuramente accontentarti. Di seguito troverai una lista di cose da vedere o da fare a Isla Saona.

Esplorare Mano Juan

A sud-ovest di Isla Saona si trova Mano Juan, l’unico luogo abitato dell’isola. Un pittoresco borghetto di pescatori caratterizzato da abitazioni in legno tutte colorate con i tipici tetti in paglia e fieno. Se credi che una parte fondamentale del viaggio sia entrare in contatto con i locali, allora questo piccolo villaggio è il luogo ideale per farlo poiché tutti i locals di Mano Juan abitano qui, vivendo principalmente di pesca e artigianato. Gli isolani, famosi per la loro ospitalità, ti mostreranno uno stile di vita che sembra essersi fermato nel tempo, accompagnandoti alla scoperta dell’artigianato locale e portandoti davanti a bancarelle colme di sculture in legno, gioielli fatti a mano e altri piccoli tesori.

Vedere il Centro di recupero delle tartarughe marine

Nel villaggio di Mano Juan c’è quello che viene chiamato il “Santuario delle Tartarughe”, un centro di recupero la cui missione è quella di salvaguardare le tartarughe marine e sensibilizzare le persone sulla conservazione e protezione di questa specie a rischio. Il centro è gestito da volontari che si occupano di proteggere le uova dai predatori naturali – e dall’impatto negativo dell’uomo sull’ambiente – recuperandole quando le tartarughe marine nidificano sull’isola e portandole in un ambiente sicuro. Quando le uova si schiudono le tartarughe vengono rilasciate nel loro ambiente naturale, aumentando il loro livello di sopravvivenza. Questo santuario è estremamente importante per la biodiversità e per tutta la comunità di Mano Juan. Visitando questo centro potrai vedere da vicino le tartarughe marine e scoprire il processo di salvaguardia delle stesse. Se sei fortunato potresti assistere al momento del rilascio dei cuccioli di tartaruga in mare, un istante breve ma davvero toccante ed emozionante.

Una tartaruga di mare a Isla Saona, Repubblica Dominicana

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Le tartarughe di mare a Isla Saona, paradiso terrestre in Repubblica Dominicana

Scoprire la storia della Grotta di Cotubanamá

Luogo di grande rilevanza storica, la Grotta di Cotubanamá deve il suo nome al capo della popolazione Taíno che si nascose in questa grotta durante le battaglie contro la colonizzazione spagnola. La grotta è immersa in un paesaggio naturale irresistibile, in mezzo alla foresta tropicale e a pochi passi dalle spiagge dell’isola. L’interno della grotta presenta formazioni calcaree di stalagmiti e stalattiti affascinanti. Una visita alla Grotta di Cotubanamá è d’obbligo per scoprire qualcosa di più sulla storia di Isla Saona e dei suoi abitanti indigeni.

Le spiagge più belle di Isla Saona

Dopo aver esplorato Mano Juan, visitato il Santuario delle Tartarughe e la Grotta di Cotubanamá, è il momento di scoprire le spiagge più belle dell’isola dove potersi rilassare sotto le fronde delle palme e fare il bagno in un’acqua con davvero pochi eguali al mondo. Ecco la nostra top 3 delle spiagge da vedere assolutamente a Isla Saona, in Repubblica Dominicana:

  • Canto de la Playa: la spiaggia più suggestiva di Isla Saona, dalla bellezza disarmante. Una perla dei Caraibi con sabbia bianchissima e acque cristalline dove non ci sono stabilimenti balneari; un luogo davvero incontaminato. La bellezza di questa lingua di terra è dovuta principalmente alla barriera corallina che la circonda, rendendola un’attrazione irresistibile per gli amanti dello snorkeling che possono divertirsi ammirando la vivace fauna marina tra un bagno e l’altro.
  • Playa Palmilla: situata a nord-ovest dell’isola, Playa Palmilla deve la sua celebrità alla vasta piscina naturale che la caratterizza, un bacino eccezionale che si forma con la bassa marea e che permette di immergersi in acque poco profonde e cristalline popolate da tante stelle marine giganti. Tecnicamente questa spiaggia non è sull’isola stessa ma nelle vicinanze, quindi per arrivarci è necessario fare una piccola escursione da Isla Saona.
  • Playa del Gato: nota per le sue acque placide e la sua atmosfera tranquilla e pacifica, questa spiaggia è meno turistica di altre pertanto è il luogo perfetto per chi sogna una vera e propria evasione da tutto e da tutti.

Altre cose che puoi fare a Isla Saona in Repubblica Dominicana

Come hai potuto leggere, Isla Saona ha davvero molto da offrire, sia in termini di bellezze naturali sia in termini di attività che ti permettono di scoprire l’identità culturale di questo paradiso terrestre. Oltre a quello che ti abbiamo raccontato, ci sono anche altre attività con cui ti puoi cimentare (soprattutto se sei un amante delle attività outdoor o una buona forchetta).

  • Escursioni in barca: partendo da Punta Cana, puoi prendere parte, ogni giorno, a escursioni in barca o in catamarano che ti permetteranno di esplorare l’Isola nella sua totale completezza, girando le spiagge più belle, le baie più suggestive e raggiungendo anche le famose piscine naturali.
  • Snorkeling o sub: per gli amanti delle immersioni, Isla Saona è letteralmente un paradiso. La ricca barriera corallina e le splendide acque turchesi offrono la condizione ideale per lasciarsi incantare dalle meraviglie del Mar dei Caraibi.
  • Passeggiate nella natura: l’entroterra dell’isola è caratterizzato dalle tipiche foreste tropicali che potrai esplorare seguendo i sentieri battuti. Ammira la rigogliosa flora locale e riempiti gli occhi di meraviglia con le piante e i fiori che nascono spontaneamente sull’isola.
  • Fotografia: Isla Saona è un luogo incantevole anche per chi è appassionato di fotografia e fotografia subacquea grazie alle infinite occasioni di catturare splendidi panorami da cartolina o la vita marina dell’isola.
  • Prova la cucina locale: infine, se sei una buona forchetta, puoi gustarti le delizie locali che – nella loro semplicità – regalano un’esperienza gustativa notevole. Sull’isola potrai provare i pranzi a base di pesce fresco: sono molti i tour guidati che includono un pranzo tradizionale composto dal pescato del giorno, riso e frutta del luogo da consumare direttamente sulla spiaggia, all’ombra di qualche meravigliosa palma da cocco. Oppure, potrai sperimentare i famosissimi chiringuitos, piccoli chioschetti sulla spiaggia che offrono pietanze locali come platano fritto, yuca e specialità a base di cocco.

Visitare Isla Saona: tutto quello che devi sapere prima di partire

Ora che ti abbiamo letteralmente incantato descrivendo tutte le meraviglie che potrai trovare visitando Isla Saona, in Repubblica Dominicana, è arrivato il momento di fornirti tutte quelle informazioni utili che ti consentiranno di programmare al meglio il tuo viaggio sull’isola.

Come raggiungere Isla Saona

Isla Saona si trova a sud-est della Repubblica Dominicana ed è raggiungibile solo ed esclusivamente via mare. Il metodo migliore per arrivare sull’isola è partire dalla città più vicina Bayahibe attraverso un motoscafo il cui viaggio dura circa 40 minuti, oppure optare per una suggestiva traversata in catamarano della durata di due ore.

Cose che devi sapere sull’isola

  • A Isla Saona non ci sono negozi, quindi ricordati di portarti tutto quello che ti serve e, soprattutto, non inserirla come meta se il tuo desiderio è quello di darti allo shopping sfrenato.
  • Protezione solare con SPF alto, costumi da bagno, cappello e occhiali da sole sono fondamentali, non dimenticarli.
  • Porta con te dei contanti poiché spesso le bancarelle e i chioschi sulla spiaggia non accettano pagamenti in carta.
  • A Isla Saona non c’è Wi-Fi e c’è poca rete, quindi metti via lo smartphone e goditi un momento di sano digital-detox.
  • Sei in un vero paradiso terrestre quindi il rispetto dell’ambiente è fondamentale. Isla Saona è un parco nazionale, dunque prevede rigorose leggi di conservazione per proteggere il suo ecosistema. Il turismo dev’essere davvero sostenibile, quindi rispetta la natura, non disturbare la fauna locale e cerca di ridurre al minimo il tuo impatto ambientale.

Se sei arrivato fin qui, hai probabilmente deciso di visitare quest’isola e non possiamo che essere d’accordo con te. Isla Saona non è solo una delle destinazioni più affascinanti dei Caraibi, ma è un punto d’incontro tra bellezza naturale e ricchezza culturale. Un luogo fortunatamente ancora incontaminato, in grado di raccontare molteplici storie: dalle acque cristalline e le spiagge bianche, alla foresta rigogliosa che nasconde le testimonianze dell’antica cultura Taíno. Questo angolo paradisiaco permette davvero di riconnettersi con la natura, esplorando la vita marina e le meraviglie dell’entroterra come le stradine di Mano Juan. Che tu la scelga come meta per vivere la vita da spiaggia, che tu sia un appassionato di immersioni subacquee o di attività all’aperto, o che tu voglia esplorarne semplicemente il lato storico e culturale, Isla Saona è una destinazione capace di accompagnarti a lungo, anche molto tempo dopo che questo viaggio sarà diventato ormai un bellissimo ricordo. In conclusione, visitare Isla Saona significa trovare il giusto tempo per rallentare e godersi davvero la vita.

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Ottenere il visto per la Repubblica Dominicana: costi edurata

Visitare la Repubblica Dominicana è un’esperienza affascinante, prima di organizzare il viaggio però è fondamentale conoscere tutte le normative sul visto, per evitare spiacevoli inconvenienti. Se stai pensando di partire, devi sapere che ci sono ottime notizie: se viaggi per turismo per una durata minore a 30 giorni non ne hai bisogno, ti sarà sufficiente il passaporto per partire ma se desideri fermarti per più tempo come fare? Ecco una guida step by step su cosa c’è da sapere.

Chi ha bisogno di un visto per visitare la Repubblica Dominicana?

La prima cosa da sapere è se si ha bisogno di un visto per entrare nella Repubblica Dominicana. Molti cittadini di Paesi come gli Stati Uniti e il Canada e la maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea tra cui l’Italia, non hanno bisogno di un visto per soggiorni turistici fino a 30 giorni, ma invece, è richiesta una carta turistica, che si può ottenere all’arrivo o si può richiedere on line, prima di partire. Se un cittadino non gode di esenzione del visto, dovrà richiederne uno presso l’Ambasciata o il Consolato della Repubblica Dominicana nel proprio Paese.

Cosa sapere sul visto per la Repubblica Dominicana

Se ti stai chiedendo quanto costi il visto per la Repubblica Dominicana devi sapere che possono variare a seconda della durata del soggiorno che solitamente deve rientrare tra i 30 e i 90 giorni a seconda della politica vigente per il Paese di provenienza. Sono talvolta concesse proroghe ma devono essere richieste attraverso moduli appositi presso le autorità locali e richiedono, chiaramente, una tassa aggiuntiva.

Accedere alla Repubblica Dominicana senza visto

Come accennato non è obbligatorio avere un visto ma è sufficiente portare con sé un passaporto in stato di validità. Per poter accedere al Paese è necessario però compilare ed inviare online un formulario e ottenere una “targhetta di viaggio”. Per poter essere certi di muoversi agilmente, il consiglio che posso darti è quello di consultare la sezione Requisiti di ingresso disponibili sul sito ufficiale di Viaggiare Sicuri del Ministero per poter avere accesso alle informazioni più aggiornate e attuali.

Per poter viaggiare in Repubblica Dominicana viene in più richiesto di avere un biglietto di andata e ritorno che non superi un soggiorno di oltre 60 giorni. Se si ha un visto per gli Stati Uniti o il Canada, l’accesso è consentito agilmente senza dover richiedere ulteriori documenti.

Procedura per viaggiare in Repubblica Dominicana

Ricapitolando, se desideri organizzare una vacanza in Repubblica Dominicana devi sapere che:

  • Non è necessario un visto, è sufficiente un biglietto andata e ritorno e un passaporto in corso di validità;
  • Serve compilare il modulo digitale di ingresso del paese disponibile online e ottenere un QR Code digitale o da stampare da portare con sé;
  • Se si fa scalo negli Stati Uniti o Canada è necessario documentarsi sulle regole relative a quei Paesi;
  • Se si viaggia con i minori bisogna verificare le procedure corrette aggiornate sul portale Viaggiare Sicuri del Ministero.

Come avrai capito, il visto per la Repubblica Dominicana non è obbligatorio e con il tuo passaporto e la compilazione dei documenti potrai accedere agilmente dall’Italia per soggiorni fino a 30 giorni. Qualora desiderassi fermarti di più, compilando la domanda per tarjeta turistica potrai (previo consenso delle autorità) continuare il tuo soggiorno turistico per periodi più lunghi.