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Parchi avventura, natura mozzafiato e spiagge da sogno: sì, la Repubblica Dominicana è una meta per bambini

Spiagge da sogno, natura sorprendente e tante avventure su misura per i più piccoli: la Repubblica Dominicana è una destinazione molto comoda per le famiglie. Il clima piacevole tutto l’anno, l’accoglienza e disponibilità della gente, i resort attrezzati con miniclub e servizi per bambini (e per il relax dei genitori!), e un’incredibile varietà di esperienze a misura di famiglia la rendono ideale per chi viaggia con i più piccoli. D’altronde ogni giornata può diventare un’avventura e occasione di scoperta: si passa dal nuotare in cenote nascosti a esplorare riserve naturali, dalle zipline nella giungla alle gite in barca fino alle isole più belle dei Caraibi. Senza dimenticare le attività educative, i musei curiosi, i paesaggi che sembrano usciti da un film e l’emozione unica di vedere le balene nel loro habitat.

La Repubblica Dominicana è un piccolo grande mondo tutto da esplorare in compagnia dei bambini: ecco alcune esperienze da non perdere.

Scape Park a Cap Cana: adrenalina nella natura

A poca distanza da Punta Cana, lo Scape Park è un parco avventura immerso nella natura che non può che entusiasmare bambini e ragazzi. Si tratta di un vero paradiso tropicale trasformato in un grande parco divertmenti wild e poco impattante, dove si possono vivere esperienze all’aria aperta e avventure adrenaliniche. Tra le attrazioni più amate anche per chi viaggia coi bambini più piccoli, c’è l’Hoyo Azul, un cenote naturale con acque di un blu intenso in cui si può nuotare in tutta sicurezza (è obblgatorio l’uso del giubbino), circondati da una vegetazione rigogliosa. È accessibile con una breve camminata nella foresta, facile per tutte le età.

Per i più coraggiosi e grandicelli, il parco ospita diverse Zip Line che attraversano tutto il grande parco, da quella tradizionale alla nuova Eco Splash, una serie di teleferiche sospese sugli alberi che culminano con un tuffo in acqua. Ancora, ci sono grotte da visitare, vasche per il bagno e zone relax. Tutti i percorsi sono pensati per garantire sicurezza e divertimento anche ai più piccoli, con equipaggiamento fornito sul posto (da verificare età e altezza minima per l’accesso alle attività).

repubblica dominicana bambini

Fonte: AS

Hoyo Azul, Scape Park a Cap Cana

Fundaciòn Punta Cana e la riserva Ojos Indígenas

La Repubblica Dominicana sta investendo moltissimo a favore di un tursmo più responsable e sostenbile e stanno nascendo diversi progetti che uniscono la conoscenza del territorio al recupero e protezione di aree e specie in via d’estinzione. Un’attività educativa e coinvolgente per i bambini, sempre nella zona di Punta Cana, è la visita a la Reserva Ecológica Ojos Indígenas organizzata dalla Fundación Punta Cana, un’area protetta con 12 lagune d’acqua dolce dove è possibile osservare tartarughe, pesci, uccelli tropicali e farfalle nel loro habitat. Alcune delle lagune sono balneabili e offrono un’occasione unica per un bagno nella foresta davvero unico, che da solo vale la visita. I sentieri sono ben segnalati e facili da percorrere anche con bambini piccoli.

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Fonte: AS

Gli animali della riserva Ojos Indígenas

All’interno della Fundación si tengono anche attività educative e laboratori per famiglie, perfette per sensibilizzare i più giovani alla protezione dell’ambiente: qui si possono scoprire le condizioni delle barriere coralline del Paese, il ciclo di vita dei coralli, l processo di produzione del miele autoctono, la cura di falchi e iguane che hanno avuto incidenti o in malattia.

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Fonte: AS

Piscina naturale della riserva Ojos Indígenas

Montaña Redonda: una montagna che fa volare

Spostandosi verso la zona di Miches, a nord-est dell’isola, si trova un luogo che sembra uscito da un film d’animazione: la Montaña Redonda.

Si tratta di una collina panoramica da cui si gode una vista mozzafiato a 360 gradi su lagune, mare e montagne: da lassù si possono ammirare la Laguna Redonda, la Laguna Limón, le spiagge incontaminate della costa nord e persino le colline verdi dell’entroterra che si perdono all’orizzonte. La vera attrazione per i bambini (e non solo!) sono le altalene panoramiche sospese nel vuoto: seduti a dondolare con il paesaggio sotto i piedi, l’effetto è quello di volare. Ancora, in cima si trova una zip line e una bicicletta da pedalare sospesi nell’aria, oltre ai bagni, negozi di souvenir e un ristorante. Ci si arriva con una breve escursione in jeep o camion 4×4, e anche il viaggio traballante è divertente per i più piccoli.

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Fonte: AS

La bici sospesa in cima alla Montaña Redonda

Le balene di Samaná: un incontro magico

Se il viaggio in Repubblica Dominicana cade durante i mesi invernali, tra metà gennaio e fine marzo, non si può perdere l’occasione di vivere una delle esperienze più emozionanti che si possano fare con i bambini: l’avvistamento delle balene a Samaná.

Ogni anno, centinaia di megattere arrivano nella baia di Samaná per partorire e accudire i piccoli. Si organizzano escursioni in barca con guide esperte e regole precise per non disturbare gli animali. I bambini possono vedere da vicino questi giganti del mare e ascoltare i loro “canti” attraverso l’idrofono.

Il villaggio di Altos de Chavón

A pochi chilometri da Bayahibe, si trova anche un luogo perfetto per una pausa culturale con i bambini: il villaggio ricostruito di Altos de Chavón, all’interno del complesso di Casa de Campo. Si tratta di una replica di un villaggio mediterraneo del XVI secolo, con strade lastricate in pietra, piccole botteghe artigiane, gallerie d’arte e un anfiteatro all’aperto da 5.000 posti. Passeggiare tra le sue vie è come fare un salto nel tempo, e i bambini si perdono tra statue, scalinate scenografiche e case d’altri tempi. C’è anche un piccolo museo archeologico con reperti della cultura taina, il popolo originario dell’isola, che la guida può raccontare con passione e cura.

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Fonte: AS

Il villaggio ricostruito di Altos de Chavón

Escursione in barca da Bayahibe a Isla Saona

Chi viaggia con bambini non può perdere l’escursione più famosa dell’isola: la gita in barca a Isla Saona, partendo dal porticciolo di Bayahibe.

L’isola, parte del Parque Nacional del Este, è un paradiso di sabbia bianca e mare cristallino. Il viaggio in barca può includere una sosta alla Piscina Naturale, una zona del mare poco profonda e popolata da stelle marine, perfetta per un bagno tranquillo con i più piccoli.

Una volta arrivati sull’isola, le famiglie possono rilassarsi, nuotare, raccogliere conchiglie (da lasciare in spiaggia a fine giornata ovviamente!).

La capitale per i bambini: musei e trenino

Santo Domingo, la capitale della Repubblica Dominicana, è una città ricca di storia e cultura, che si sta facendo sempre più a misura di essere umano e… di bambino! Un grande progetto di riqualificazione sta mettendo a lucido case, strade e piazze, molte delle quali rimarranno pedonali. Una delle attività più apprezzate dalle famiglie è il trenino turistico che attraversa la Zona Colonial, patrimonio UNESCO: comodo e divertente, permette di esplorare le vie storiche ascoltando storie e curiosità, senza stancarsi troppo.

Da non perdere anche una visita al Museo Trampolín, un museo interattivo dedicato ai bambini, con giochi, esperimenti e percorsi sulla natura, la scienza e la cultura dominicana.

Altri musei family-friendly sono:

  • Museo delle cere, con personaggi storici e moderni
  • Museo dei Cantieri Navali, che racconta la storia della navigazione nei Caraibi
  • Acquario nazionale, con squali, tartarughe e pesci tropicali
  • Giardino zoologico nazionale, un ampio parco dove vedere animali locali e africani, con un trenino interno che facilita la visita

Tutti questi luoghi sono accessibili e perfetti per trascorrere una giornata in capitale con i bambini.

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Fonte: AS

Il trenino turistico per la visita a Santo Domingo

Consigli pratici

Per godersi al meglio tutto quello che la Repubblica Dominicana ha da offrire con i bambini, è utile tenere a mente qualche accorgimento. I mesi tra dicembre e marzo sono i più piacevoli per le famiglie, grazie al clima fresco e alle giornate luminose ma non afose: perfette per escursioni nella natura, visite ai musei o giornate in spiaggia senza il rischio del caldo eccessivo. Se viaggiate con bambini piccoli, meglio mettere in valigia tutto l’essenziale: cappelli leggeri, crema solare ad alta protezione, spray antizanzare e scarpe comode per camminare.

punta cana bambini

Fonte: AS

Spiaggia baby friendly a Punta Cana

Se ci si immagina una destinazione economica, bisogna ricredersi:  la Repubblica Dominicana è la meta turistica caraibica per eccellenza, ma il rifermento è il mercato americano, per cui le attività e escursioni non sono particolarmente cheap! Per fare un esempio, l’entrata allo Scape Park a Cap Cana ha un costo di 120 dollari circa; o la visita alla riserva Ojos Indígenas prevede un bglietto di 90 dollari, con un supplemento di 20 dollari al giorno se si vuole entrare nelle piscine naturali anche nei giorni successivi. Per questo informarsi prima e cercare pacchetti può essere una buona idea.  Molte escursioni partono direttamente dai resort o dalle località turistiche più frequentate, rendendo facili anche gli spostamenti con i più piccoli. Tuttavia, per chi preferisce autonomia e vuole esplorare con i propri tempi, noleggiare un’auto può essere una buona idea, soprattutto nelle zone meno turistiche come Miches o Samaná. Per quanto riguarda il cibo? Nessuna preoccupazione: carne, pesce e riso soddisfano tutti i gusti. Quasi tutte le strutture sono organizzate per la cucina internazionale, pasta inclusa; da non perdere la frutta locale come mango, ananas e papaya.

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Miches, la nuova meta della Repubblica Dominicana

Quando si pensa alla Repubblica Dominicana, la mente corre subito a Punta Cana o a Bayahibe, destinazioni di riferimento per il turismo italiano, alle spiagge caraibiche e ai grandi resort all inclusive. Ma c’è un angolo del Paese ancora fuori dai radar del turismo di massa: è Miches, un piccolo paradiso sulla costa nord-orientale, affacciato sull’Atlantico e abbracciato da montagne, lagune e piantagioni. Non solo mare per questa destinazione in piena evoluzione, su cui la Repubblica Dominicana sta investendo cercando di puntare a un turismo più rispettoso e responsabile, a contatto con la vera anima dominicana.

Dove si trova Miches

Miches si trova nella provincia di El Seibo, sulla costa nord-est della Repubblica Dominicana, a circa 100 km a nord di Punta Cana. Raggiungerla richiede un piccolo viaggio nell’entroterra, ma il viaggio ne vale la pena.

Negli ultimi anni, Miches è diventata oggetto di interesse da parte del turismo, ed è in fase di crescita e sviluppo, anche grazie all’apertura di nuovi resort che però non hanno snaturato l’identità della zona.

Cosa vedere e cosa fare a Miches e dintorni

Playa Esmeralda: natura allo stato puro

Playa Esmeralda è la spiaggia simbolo di Miches. Lunga, sabbiosa e praticamente deserta, è ancora un’oasi intatta dove il verde delle palme si tuffa direttamente nell’azzurro dell’Atlantico. Non ci sono stabilimenti invadenti, resort costruiti a tutto spiano, né ombrelloni a perdita d’occhio; ma solo il suono del mare, qualche barca e le palme da cartolina da sottofondo alla passeggiata sul lungomare.

Nonostante non si trovi sul Mar dei Caraibi (ma sull’Oceano Atlantico che bagna la costa nord dell’isola), Playa Esmeralda è un luogo magico: le sue acque limpide, la sabbia dorata e il paesaggio ancora selvaggio la rendono perfetta per rilassarsi, passeggiare o fare snorkeling nelle giornate più calme. Alcuni operatori locali offrono anche escursioni in kayak o cavallo, con partenza dalla spiaggia verso le colline dell’entroterra.

Playa Esmeralda Miches

Fonte: AS

Playa Esmeralda è la spiaggia simbolo di Miches

Montaña Redonda: il panorama sospeso

Un must imperdibile a Miches è la salita alla Montaña Redonda, un’altura isolata a 300 metri sul livello del mare che offre una vista panoramica a 360 gradi su spiagge, lagune e montagne. I più allenati possono salirci a piedi, con una camminata in salita di circa mezz’ora; altrimenti ci sono fuoristrada o camion 4×4 che partono dalla piazzetta all’inizio della salita. Il viaggio è molto traballante, ma dura dieci minuti appena, in mezzo al verde.

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Fonte: AS

Il verde intorno a Miches

Una volta in cima? Ci sono le famose altalene sospese nel vuoto, da cui scattare foto spettacolari dondolando verso l’oceano; le amache panoramiche sospese tra gli alberi, e attività come zip line e biciclette da pedalare sospesi nel nulla. C’è una torretta panoramica, e anche alcuni negozietti e un ristorante. Ma è la vista che non ha eguali, da lasciare senza fiato: nelle giornate limpide, si intravede anche la baia di Samaná, oltre alla Laguna Redonda e alla Laguna Limón.

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Fonte: AS

Le attività sulla cima della Montaña Redonda

La penisola di Samaná e l’avvistamento delle balene

Miches è un ottimo punto di partenza per esplorare la vicina penisola di Samaná, una delle meraviglie naturalistiche dell’isola. In particolare, tra il 15 gennaio e il 30 marzo, la baia si trasforma in uno dei luoghi migliori al mondo per osservare le megattere.

Ogni anno, centinaia di balene arrivano qui per accoppiarsi e partorire: uno spettacolo incredibile di salti, canti e movimenti lenti e maestosi. Le escursioni in barca partono da vari porti, tra cui Sabana de la Mar, raggiungibile da Miches in circa un’ora. È consigliato prenotare un tour organizzato dagli operatori locali, condotto da guide che conoscono le norme di sicurezza, e rispettano le distanze e l’ecosistema.

Laguna Redonda e Laguna Limón: oasi d’acqua dolce

Le due lagune principali della zona sono Laguna Redonda e Laguna Limón, veri e propri santuari di biodiversità. Circondate da mangrovie e palme, queste lagune sono un habitat ideale per uccelli tropicali, pesci e piccoli mammiferi.

Si possono visitare in barca con tour guidati, ideali per gli amanti del birdwatching e della fotografia naturalistica. Nelle acque della Laguna Limón si trovano anche piccole isole sabbiose, perfette per una pausa al sole. Alcune escursioni includono anche tappe gastronomiche, per gustare piatti a base di pesce e riso cocco in una location unica.

Salto de la Jalda: la cascata più alta dei Caraibi

Per i più avventurosi, l’escursione al Salto de la Jalda è una delle esperienze più spettacolari della regione. Con i suoi 129 metri, è la cascata più alta di tutta la Repubblica Dominicana – e dei Caraibi in generale – ma anche una delle meno conosciute.

L’accesso non è semplice: il percorso richiede diverse ore di cammino (o a cavallo) nella foresta, con partenza dalla comunità di Magua. Il tragitto attraversa fiumi, piantagioni e sentieri di montagna, ma l’arrivo ai piedi della cascata, con la possibilità di bagnarsi nelle sue piscine naturali, è una ricompensa indimenticabile.

Ruta del Café e del Cacao: tra piantagioni e tradizione

La zona montuosa a ridosso di Miches è ricca di coltivazioni di caffè e cacao, due pilastri dell’economia agricola dominicana. Diverse cooperative locali organizzano tour rurali che attraversano le piantagioni, mostrando ai visitatori tutte le fasi della produzione: dalla raccolta al processo di fermentazione, essiccazione e torrefazione.

Tra le zone più attive in questo tipo di accoglienza ci sono La Gina e El Cedro, piccoli centri dell’entroterra collegati a Miches da strade secondarie e sentieri naturalistici. Durante il tour è possibile degustare il caffè preparato secondo la tradizione e partecipare a laboratori per creare il proprio cioccolato artigianale, in un’esperienza coinvolgente e gustosa che unisce cultura, sostenibilità e comunità locali.

pianta caffè

Fonte: iStock

Il caffè è uno dei prodotti tipici della Repubblica Dominicana

Parque Nacional Los Haitises: mangrovie, grotte e biodiversità

A poca distanza da Miches, raggiungibile in barca da Sabana de la Mar (a circa un’ora di strada), si trova il suggestivo Parque Nacional Los Haitises, una delle aree protette più spettacolari della Repubblica Dominicana. Questa riserva naturale è famosa per il suo paesaggio unico: un dedalo di isolotti calcarei coperti di vegetazione lussureggiante che emergono dalle acque calme della baia di Samaná, tra fitte mangrovie e foreste tropicali.

Durante l’escursione in barca, si possono esplorare grotte con pitture rupestri taíne, osservare numerose specie di uccelli marini (come pellicani e aironi) e avvistare lamantini e delfini nelle acque protette. Il parco è un vero paradiso per chi ama la natura e la fotografia, ed è considerato uno dei luoghi più affascinanti dell’intera isola.

Molti tour combinano la visita al parco con una sosta a Cayo Levantado, l’“isola Bacardi” dalle spiagge bianche e acque turchesi. Partendo da Miches, è possibile organizzare facilmente queste escursioni con guide locali o tramite i resort della zona.

I pueblos: tra tradizione e autenticità

Chi desidera scoprire il volto più autentico della Repubblica Dominicana, può dedicare una tappa alla visita dei pueblos della zona, come Santa Cruz de El Seibo e lo stesso Miches, al di là dei suoi resort. Santa Cruz de El Seibo, capoluogo della provincia, è una delle città più antiche del Paese, fondata nel 1502. Il centro ospita la Basílica de la Santísima Cruz, importante luogo di pellegrinaggio, soprattutto durante le feste patronali di maggio, tra musica, processioni e gastronomia locale.

Miches, invece, incarna l’aspetto più semplice della vita dominicana: qui le piccole botteghe, le casette colorate e il lungomare con i pescherecci ormeggiati sono il riflesso di una comunità ancora legata ai ritmi della natura e alle tradizioni contadine e marinare, lontano da centri commerciali e catene internazionali.

Un futuro da protagonista

Miches è oggi una destinazione in piena evoluzione. La sua posizione strategica tra costa e montagna, la ricchezza naturalistica e culturale e l’approccio ancora autentico al turismo la rendono una delle mete emergenti della Repubblica Dominicana. Alcuni resort di alta gamma, come quelli della zona di Costa Esmeralda, stanno investendo nella sostenibilità e nella valorizzazione del territorio, promuovendo un turismo consapevole che punta su qualità, natura e rispetto delle comunità locali.

Per chi cerca un’alternativa al turismo convenzionale, Miches è una promessa e un invito all’esplorazione.

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Fonte: AS

Playa Esmeralda

Informazioni pratiche: come arrivare e dove dormire

Attualmente, le opzioni di alloggio a Miches includono due resort principali: Club Med Michès Playa Esmeralda, un resort all-inclusive di lusso immerso nella natura, ideale per chi cerca relax e servizi di alta qualità; e Viva Miches by Wyndham, appena inaugurato, pensato per soddisfare ogni esigenza ed età.

Per quanto riguarda gli aeroporti, il più vicino a Miches è l’Aeroporto Internazionale di La Romana (LRM), situato a circa 61 km di distanza. In realtà, molti viaggiatori scelgono di atterrare all’Aeroporto Internazionale di Punta Cana (PUJ), che dista circa 86 km ma offre una maggiore disponibilità di voli internazionali. Proprio in vista della crescita dell’area, è attualmente in fase di progettazione la costruzione di un nuovo aeroporto nella zona di Miches, con l’obiettivo di facilitare ulteriormente l’accesso a questa emergente destinazione turistica. Questo sviluppo testimonia l’interesse crescente per Miches come meta da scoprire.

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Regali e souvenir dalla Repubblica Dominicana: ecco cosa conviene comprare

La Repubblica Dominicana è una delle mete caraibiche più amate dagli italiani e nel mondo, non solo per le spiagge da cartolina, il mare e le temperature piacevoli praticamente tutto l’anno. I dominicani poi amano moltissimo lo shopping e vale la pena prendere una pausa dalla spiaggia per fare un giro in uno dei tanti centri commerciali o nei supermercati nelle principali città, come Santo Domingo, La Romana o Punta Cana. Ma cosa comprare da portare in Italia come souvenir o per regalo? Non c’è che l’imbarazzo della scelta tra i prodotti tipici del Paese: oggetti di artigianato locale, di stile e cosmesi, oltre ai sapori e ai ritmi dell’isola.

Il caffè dominicano

Sembra strano per un italiano comprare del caffè da mettere in valigia per regalo, ma proprio questo è uno dei prodotti più rappresentativi del Paese, coltivato in diverse regioni montuose come Jarabacoa e la Cordillera Central. Il caffè dominicano ha un gusto rotondo, mediamente corposo e dal profilo aromatico deciso, ma non troppo acido. Si tratta di una miscela che conquista anche chi è abituato a caffè forti, grazie al suo equilibrio e all’aroma persistente, e sì, tiene svegli.

È possibile visitare le piantagioni e produzioni di caffè, per partecipare a una degustazione, con tappa finale allo shop. Ci sono poi le caffetterie e i supermercati che vendono il caffè, sia in grani sia macinato, confezionato in sacchetti sottovuoto ideali per il trasporto in valigia. Tra i marchi più noti ci sono Café Santo Domingo e Monte Alto, ma nei mercatini si trovano anche piccoli produttori locali che propongono varietà artigianali di grande qualità.

Il cacao dominicano, l’oro nero dei Caraibi

Accanto al caffè, il cacao è un altro prodotto d’eccellenza. La Repubblica Dominicana è uno dei principali esportatori di cacao biologico al mondo, coltivato prevalentemente nella parte nord-orientale del Paese. Qui le condizioni climatiche favoriscono la crescita di piante che producono un cacao aromatico, con note fruttate e speziate, ideale per la lavorazione artigianale.

Nelle botteghe specializzate e nelle piantagioni aperte al pubblico si possono acquistare tavolette di cioccolato, cacao in polvere, burro di cacao e semi interi. Alcune aziende propongono anche esperienze tra le piantagioni, con degustazioni e laboratori per imparare a riconoscere le diverse varietà.

Il rum e il Mamajuana

Il rum è, forse più di ogni altro, il simbolo dell’identità dominicana. Distillato da secoli sull’isola, è il frutto di una tradizione che unisce la lavorazione della canna da zucchero all’arte dell’invecchiamento in botti di rovere. Il risultato è un distillato morbido, profumato e profondo, da bere liscio o con ghiaccio, da meditazione o da accompagnare a un sigaro.

Marchi come Brugal, Barceló e Bermúdez sono i più noti, ma esistono anche piccole distillerie locali che producono rum artigianali di alta qualità. Nelle enoteche si trovano bottiglie da collezione, con invecchiamenti lunghi e etichette raffinate, oltre a quelli più basici per tutte le tasche, perfette da condividere per una serata tra amici o da regalare.

Il Mamajuana invece è una bevanda tradizionale della Repubblica Dominicana, ottenuta dall’infusione di rum, vino rosso e miele in un mix di erbe, cortecce e spezie locali. Considerato un elisir dalle proprietà toniche e afrodisiache, viene spesso offerto come simbolo dell’ospitalità dominicana ed è un ottimo regalo da portare a casa.

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Fonte: AS

Il Mamajuana invece è una bevanda tradizionale della Repubblica Dominicana

I sigari: arte e tradizione secolare

Anche se i sigari cubani sono più famosi, quelli dominicani non sono da meno. Anzi, molti intenditori li preferiscono per il loro equilibrio, la qualità della lavorazione e la varietà di aromi. La zona di Santiago de los Caballeros è il cuore della produzione dominicana, dove si concentrano molte delle aziende manifatturiere più importanti.

Chi desidera acquistare sigari può organizzare la visita a una delle fabbriche oppure entrare in una delle numerose cigar boutique presenti nelle principali città turistiche. I sigari vengono venduti singolarmente o in eleganti scatole di legno, e spesso è possibile chiedere consigli su miscele e formati in base ai propri gusti.

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Dimostrazione della produzione di sigari a Santo Domingo

Larimar e ambra, le pietre dure caraibiche

Tra i souvenir più apprezzati e tipici ci sono le pietre dure, in particolare il larimar e l’ambra, entrambe estratte localmente. Il larimar è una pietra rara di colore azzurro chiaro, unica al mondo e presente solo in Repubblica Dominicana. Ricorda il colore del mare dei Caraibi ed è spesso montata in anelli, pendenti o orecchini. L’ambra dominicana, invece, è tra le più antiche e pure, a volte con inclusioni fossili visibili a occhio nudo. Si trova in varie tonalità, dal giallo dorato al marrone scuro, fino all’ambra blu, particolarmente pregiata. Gioielli e piccoli oggetti realizzati con queste pietre sono facili da trovare nei negozi specializzati o nei mercatini locali, spesso accompagnati da certificati di autenticità.

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Fonte: AS

L’ambra dominicana è tra le più antiche e pure al mondo

Il cappello di paglia

Non è solo un’immagine da cartolina: a chi arriva sull’isola viene quasi spontaneo comprare un cappello di paglia per ripararsi dal sole, un accessorio diventato un vero e proprio must caraibico. Realizzato con fibre naturali come la palma o la canna, il cappello dominicano è leggero, resistente e versatile. Si trova nei mercatini delle città coloniali come Santo Domingo e Puerto Plata, ma anche nei negozi delle località balneari o negli shop all’interno dei resort. Ogni cappello è diverso dall’altro, per forma, colore e trama, e molti artigiani offrono la possibilità di personalizzare la fascia interna o esterna con tessuti colorati. Come portarlo in aereo? In una borsa senza piegarlo troppo o in testa per attirare un po’ di invidia una volta sbarcati.

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Fonte: AS

Cappelli di paglia

Cosmetici naturali al cocco e caffè

Tra i prodotti più apprezzati da chi cerca qualcosa di originale e utile ci sono i cosmetici a base di cocco e caffè. Il cocco è utilizzato per creare oli idratanti, burri per il corpo e saponi naturali, ideali per la pelle esposta al sole o soggetta a secchezza. Il caffè, invece, viene spesso impiegato nei prodotti esfolianti e tonificanti, grazie alle sue proprietà antiossidanti. In molte farmacie locali e boutique naturali è possibile trovare linee di bellezza realizzate con ingredienti biologici e organici, a km zero, spesso confezionate in contenitori riciclabili, ideali per un regalo.

Il domino è il gioco nazionale

In ogni villaggio o quartiere urbano della Repubblica Dominicana, nella piazza centrale o nei giardini si può assistere a una partita di domino. Giocato da giovani e anziani, in spiaggia o per strada, il domino è più di un semplice passatempo: è parte della cultura collettiva, un momento di incontro e competizione amichevole. Acquistare un set di domino dominicano significa portare con sé un pezzetto di questa cultura e atmosfera senza tempo. I set più semplici si trovano ovunque; ma nei mercatini artigianali si può scegliere tra versioni più elaborate, in legno intagliato a mano, spesso confezionate in scatole decorate o incise. È un’idea regalo originale, adatta anche ai più piccoli, e un invito a prendersi un po’ di tempo, con lentezza.

Bachata e merengue

La Repubblica Dominicana non può prescindere dalla sua musica e dai suoi ritmi, diffusi ovunque, ballati, coinvolgenti e colorati. Comprare un CD di bachata o merengue può sembrare una scelta d’altri tempi, ma resta un ricordo bellissimo per ricreare e rivivere l’energia dell’isola una volta tornati. Basta chiedere consiglio a chi suona nei locali o nei negozi di musica, per scoprire nomi meno noti o raccolte originali. In alternativa, anche per i più piccoli, lo strumento guira è una sorta di grattugia di metallo tipica del merengue: un souvenir curioso e molto locale, facile da trovare nei mercatini o nei negozi artigianali.

Mango disidratato

Il mango è uno dei frutti simbolo della Repubblica Dominicana. Succoso, profumato e ricco di vitamine, cresce ovunque, dalle piantagioni del sud alle zone montane del centro. Portare i frutti maturi è un po’ ingombrante e non comodissimo, ma la sua versione disidratata è una valida alternativa: conserva tutto il sapore naturale ma diventa pratico da trasportare. Nei alimentari e nei supermercati si trovano confezioni di mango essiccato, spesso senza zuccheri aggiunti né conservanti. Oltre al mango si possono trovare anche papaya e ananas disidratati per uno snack salutare.

Altos de Chavón e la boutique di Jenny Polanco

All’interno del villaggio artistico di Altos de Chavón, costruito in stile mediterraneo su un promontorio che domina il fiume Chavón vicino alla località di Bayahibe, si trova una delle boutique più eleganti della Repubblica Dominicana: quella di Jenny Polanco. Designer tra le più affermate del Paese, ha lasciato un’eredità preziosa fatta di abiti, accessori e oggetti ispirati al paesaggio e alla cultura locale. La boutique propone capi in lino, gioielli realizzati con larimar e borse in fibre naturali. Gli oggetti per la casa sono meravigliosi e portano un tocco caraibico, autentico e sofisticato di design dominicano.

Un giro al supermercato

Fermarsi in un supermercato locale è un modo semplice per comprendere meglio le abitudini e la vita quotidiana dominicana. Oltre ai prodotti più noti come caffè e cacao, si scoprono articoli meno conosciuti ma rappresentativi degli usi del posto. Tra gli scaffali si trovano snack salati a base di platano, marmellate di frutta tropicale, spezie usate nella cucina casalinga, dolci confezionati al cocco o al mais, bibite locali, ma anche cosmetici a base di ingredienti naturali. È un’occasione per osservare cosa si consuma ogni giorno, ma anche per portare a casa qualcosa di diverso e autentico, difficile da trovare altrove. Qualche dubbio in corsia? Basta chiedere e in tanti saranno disponibili per un consiglio.

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La Repubblica Dominicana più vera nell’ospitalità su misura di Viva Miches by Wyndham

In una delle aree più naturali e ancora poco esplorate della Repubblica Dominicana, Viva Miches by Wyndham apre le sue porte a un nuovo modo di vivere i Caraibi. Siamo nella provincia di El Seibo, affacciati su Playa Esmeralda, lungo un tratto di costa che conserva intatto il suo fascino naturale. 25 chilometri di spiaggia libera, foreste rigogliose, panorami incontaminati e un’energia che arriva diretta, senza filtri.

La struttura si raggiunge facilmente, in appena 90 minuti di auto dall’Aeroporto Internazionale di Punta Cana, ma il cambio di atmosfera è immediato. Qui non ci sono skyline di resort e strade trafficate, ma vegetazione lussureggiante, sabbia dorata e un territorio ancora poco toccato dal turismo di massa. Ed è proprio questo il cuore del progetto. Non replicare modelli esistenti, ma integrarsi armoniosamente nel contesto. Viva Miches by Wyndham è una nuova costruzione che risponde alle esigenze di ogni viaggiatore realizzata secondo i criteri di edilizia sostenibile, con un’attenzione che si rivolge all’ambiente e all’impatto sul territorio.

Piscine di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Piscine di Viva Miches by Wyndham

Tra natura e adrenalina: sport, escursioni e un territorio da esplorare

Per chi trova nel movimento una forma di benessere, Viva Miches by Wyndham risponde con una ricca proposta di attività: una piscina con acqua di mare, campi da tennis e padel, una palestra attrezzata e una varietà di sport acquatici da praticare con corsi collettivi o noleggiando individualmente l’attrezzatura (inclusa). I più piccoli, dai 4 ai 12 anni, possono divertirsi al miniclub Vivito, con spazi e piscina dedicati. Un soggiorno di 9 giorni e 7 notti – trasferimenti inclusi e trattamento all inclusive – da vivere tutto d’un fiato: per le partenze di maggio la quota, a persona, parte da 1.014 €.

La piscina di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

La piscina di Viva Miches by Wyndham

Ma è fuori dal resort che la vacanza trova la sua vera anima. A pochi passi si trova Media Luna, una piscina naturale di rara bellezza, ideale per lo snorkeling. L’entroterra, invece, è un vero paradiso per gli amanti del turismo attivo: dalla Montaña e Laguna Redonda alle escursioni a cavallo tra i ranch locali, fino ai tour in buggy, mountain bike, parapendio e trekking.

Da non perdere la Ruta del Cacao, un itinerario immerso nel verde delle piantagioni che racconta il cioccolato, una delle eccellenze dominicane. È in queste terre che nascono le varietà più pregiate, esportate e riconosciute in tutto il mondo.

E c’è anche la possibilità di spingersi oltre. La vicina penisola di Samaná regala scenari spettacolari come il Parco Nazionale Los Haitises, la cascata El Limón, l’idilliaco Cayo Levantado e, da gennaio a marzo, l’imperdibile avvistamento delle balene jorabadas, che ogni anno tornano in queste acque per la stagione degli amori.

Relax a Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Relax a Viva Miches by Wyndham

Un resort, 538 sistemazioni, cinque ristoranti tematici

La struttura conta 538 sistemazioni per accogliere viaggiatori con esigenze diverse, ma sempre alla ricerca di semplicità e comfort. Il fiore all’occhiello della proposta gastronomica è La Laguna, il ristorante a buffet con piatti internazionali disponibili a colazione, pranzo e cena. Gli ambienti, dominati da toni verdi salvia, trasmettono un senso di tranquillità e relax.

Chi ama la cucina di mare troverà nel ristorante Atlantis un’esperienza sensoriale completa: dominano i toni crema e seppia, separé a cupola in midollino intrecciato e un’atmosfera ovattata che richiama l’ambientazione di un rifugio elegante. Il Fusión Latina è un omaggio ai colori e ai sapori tipici del Centro America, un piccolo pueblo gastronomico dove lasciarsi travolgere dall’energia latina.

Il Mediterraneo, invece, combina i piatti della tradizione europea a un patio esterno informale e piacevole, con sedute azzurre e richiami alla costa mediterranea. Infine, il Fusión Oriental soddisfa gli amanti della cucina asiatica con ambienti raffinati in legno scuro e luci soffuse, dove le lampade fluttuano come lanterne leggere.

Il ristorante Fusion Oriental

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Il ristorante Fusion Oriental

Viva Vibe, il ritmo coinvolgente delle feste a tema

Ma qui le giornate non finiscono mai. Viva Miches by Wyndham propone un calendario di party tematici che prende vita attraverso il format Viva Vibe, delle vere e proprie feste a tema che si tengono di giorno e di sera e che danno un’anima festosa al soggiorno. Un modo per vivere la vacanza anche attraverso la musica, il ritmo e la condivisione.

Area relax di Viva Miches by Wyndham

Fonte: Viva Miches by Wyndham

Area relax di Viva Miches by Wyndham

A rendere ancora più accogliente l’esperienza, è presente anche uno staff italiano, che affiancherà il team internazionale del resort, gestito in collaborazione con Bravo, brand di Alpitour World. Un presidio di attenzione e cura per rispondere al meglio alle esigenze degli ospiti italiani per un’esperienza accessibile ma sempre ricca di qualità.

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Bahía de las Águilas, il paradiso segreto della Repubblica Dominicana

Nel cuore del Parco Nazionale Jaragua, lungo la costa sud-occidentale della Repubblica Dominicana, si trova un autentico angolo di paradiso: Bahía de las Águilas. Una lunga spiaggia incontaminata, considerata tra le più belle al mondo, che offre un paesaggio sensazionale, fatto di sabbia bianchissima, acque cristalline e una biodiversità marina straordinaria. Un tesoro naturale che, grazie al suo isolamento, rimane ancora oggi un luogo selvaggio e preservato dal turismo di massa, lasciando spazio solo alla bellezza primordiale della natura.

Un gioiello nascosto tra mare e deserto

Situata nella provincia di Pedernales, Bahía de las Águilas si estende per circa 8 chilometri e appare come un’oasi di pura e incontaminata meraviglia, circondata da un ambiente semi-arido e caratterizzata da formazioni carsiche spettacolari. Il contrasto tra le acque turchesi e il terreno roccioso circostante crea un effetto visivo di straordinaria suggestione, come se ci si trovasse in un dipinto dai colori vibranti.

La sua posizione remota, a circa 323 km dalla capitale Santo Domingo e 25 km dal centro abitato più vicino, Pedernales, ha permesso di mantenere intatta la sua magia, proteggendola dallo sviluppo indiscriminato. La strada per raggiungere Bahía de las Águilas è un’avventura in sé: il tragitto attraversa un paesaggio aspro e selvaggio, dove la vegetazione si dirada lasciando spazio a panorami sconfinati.

Per raggiungerla, bisogna partire da Pedernales e dirigersi verso il piccolo villaggio di La Cueva. Da qui, si può scegliere se arrivare alla spiaggia con un breve viaggio in barca lungo la costa, attraverso un fuoristrada che percorre sentieri sterrati, oppure con un’escursione a piedi per chi desidera un contatto ancora più intimo con la natura. Il viaggio, seppur impegnativo, viene ripagato da un panorama senza eguali, dove il mare sembra fondersi con il cielo in un orizzonte infinito.

Un ecosistema straordinario

Essendo parte del Parco Nazionale Jaragua, Bahía de las Águilas gode di un livello di protezione che ne preserva l’incredibile biodiversità. Le sue acque ospitano una varietà impressionante di fauna marina, tra cui tartarughe carey, tartarughe verdi e tartarughe liuto, che vengono qui a deporre le uova, assicurando la continuità della specie. I fondali marini ospitano una miriade di pesci tropicali che nuotano tra le barriere coralline, offrendo uno spettacolo naturale di rara bellezza.

Nei pressi della baia, è possibile avvistare anche i lamantini dei Caraibi, una specie in pericolo di estinzione, che qui trovano rifugio tra le praterie di posidonia. Muovendosi con grazia nelle acque calme, questi affascinanti mammiferi regalano un’emozione unica ai visitatori che hanno la fortuna di avvistarli. L’entroterra circostante è altrettanto ricco di vita: tra la vegetazione semi-desertica si possono scorgere iguane rinoceronte, solenodonti – piccoli mammiferi preistorici endemici di questa regione – e una grande varietà di uccelli, tra cui le colombe coronate e le sterne fuligginose. Le rocce calcaree e la flora resistente creano un ambiente suggestivo, dove la natura domina incontrastata.

Bahia de las Aguilas, Repubblica Dominicana

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Bahia de las Aguilas, Parco nazionale di Jaragua, Repubblica Dominicana

Cosa fare a Bahía de las Águilas

Sebbene la semplice contemplazione della bellezza di questa spiaggia sia già un’esperienza che vale il viaggio, ci sono diverse attività che rendono la visita davvero indimenticabile:

  • Snorkeling e immersioni: grazie alle acque incredibilmente limpide, esplorare i fondali marini è un’esperienza a dir poco entusiasmante. I coralli e le praterie di posidonia ospitano una fauna straordinaria, dalle aragoste ai pesci tropicali. Nuotare tra queste acque cristalline è come entrare in un acquario naturale, dove ogni angolo riserva una sorpresa.
  • Escursioni nella natura: il Parco Nazionale Jaragua offre percorsi di trekking tra paesaggi semi-desertici e grotte suggestive, alcune delle quali erano un tempo abitate da pescatori locali. Avventurarsi lungo questi sentieri consente di scoprire angoli nascosti del parco e ammirare panorami che sembrano sospesi nel tempo.
  • Relax totale: per via della mancanza di strutture turistiche, Bahía de las Águilas è un luogo perfetto per chi cerca una fuga dal caos e vuole vivere il mare nella sua forma più autentica. Stendersi sulla sabbia fine ad ascoltare il suono delle onde è un’esperienza rigenerante, un momento di connessione profonda con la natura.

Come Arrivare a Bahía de las Águilas

Raggiungere Bahía de las Águilas non è un’impresa semplice, ma è proprio il suo isolamento a preservarne l’incanto. Situata a circa 300 chilometri dalla capitale Santo Domingo, questa perla della Repubblica Dominicana richiede un viaggio di circa sei ore in auto, attraverso strade che si snodano tra paesaggi aridi e sorprendenti. Per chi desidera una soluzione più comoda, è possibile partecipare a escursioni organizzate con partenza dalla capitale, che includono il trasferimento in minibus e l’accesso al Parco Nazionale Jaragua.

Al momento, non esistono voli diretti per Cabo Rojo, sebbene fosse stata annunciata una tratta aerea tra Santo Domingo e la zona, il cui avvio resta incerto. La soluzione migliore per i viaggiatori indipendenti è il noleggio di un’auto, preferibilmente un fuoristrada, per affrontare l’ultimo tratto sterrato che conduce al villaggio di La Cueva, punto di partenza per le escursioni in barca o via terra verso la baia. L’assenza di infrastrutture turistiche e la difficoltà d’accesso rendono Bahía de las Águilas un luogo riservato a chi cerca l’autenticità e il contatto con la natura, lontano dalle rotte più battute del turismo di massa.

La strada da Cabo Rojo a Bahía de las Águilas

Uno dei percorsi più spettacolari per raggiungere Bahía de las Águilas parte da Cabo Rojo, un’area selvaggia e disabitata. Il viaggio si snoda attraverso terrazze naturali punteggiate da palme endemiche e siti archeologici precolombiani ancora inesplorati, dove si trovano antichi resti e misteriosi cimiteri indigeni.
Il tragitto verso la baia è un’immersione nella natura più autentica attraverso il cuore del Parco Nazionale Jaragua, con il suo ambiente unico di foreste, scogliere spettacolari e una fauna straordinaria, mentre le acque trasparenti che lambiscono la spiaggia ospitano magnifici reef corallini, un ecosistema fragile e prezioso che merita di essere protetto.

Per chi desidera trascorrere la notte immerso nella natura, è possibile campeggiare nell’area, previa autorizzazione della Segreteria dell’Ambiente della Repubblica Dominicana. Tuttavia, è fondamentale rispettare le rigide norme di conservazione: non sono ammesse accensioni di fuochi, inquinamento acustico o raccolta di flora e fauna, poiché l’intera area è sottoposta a tutela ambientale, con l’obiettivo di conservarne lo status di santuario incontaminato.
Bahía de las Águilas rappresenta uno degli ultimi paradisi incontaminati dei Caraibi, un luogo dove la natura regna sovrana e il mare si mostra nella sua forma più pura. Chi ha la fortuna di visitarla porterà con sé un ricordo indelebile di acque turchesi, spiagge immacolate e una sensazione di pace assoluta.

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Cosa vedere a La Romana, perla scintillante dei Caraibi

Quando si pensa a un paesaggio marittimo da cartolina, la mente ci trasporta in quei paradisi in terra formati da spiagge dalla sabbia candida e bagnata da uno specchio d’acqua turchese e perfettamente cristallino, il tutto incorniciato dai colori vivaci di una vegetazione ricca e profumata. Non esistono solo nei sogni, questi luoghi. In Repubblica Dominicana ne potete trovare uno che, sebbene non sia tra i più celebri del Paese, è uno scrigno di tesori di rara bellezza e un ottimo punto per raggiungere tante altre famose località: La Romana.

Il suo nome richiama l’Italia ed è proprio nello Stivale che ritrova buona parte della storia delle sue origini. Scopri il suo centro storico passeggiando tra antichi edifici coloniali e piazze in cui si svolge quotidianamente la vita locale, ed esplora i suoi dintorni, ricchi di perle naturali da ammirare. Tra mare, relax, cultura, tradizioni ed esperienze memorabili, scopri cosa vedere e cosa fare in un viaggio a La Romana, regione dall’atmosfera magica tutta da esplorare.

Dove si trova La Romana

La Romana è la città capoluogo dell’omonima Provincia situata lungo l’incontaminato litorale sud orientale della Repubblica Dominicana, a circa 100 km da Santo Domingo, la capitale. Servita da un aeroporto internazionale, è ottimamente collegata con le altre celebri località del Paese. Per questo motivo, è sempre stata un ottimo crocevia di scambi economici e commerciali, ma anche turistici.

Per raggiungere facilmente La Romana dall’Italia, si possono prendere comodi voli diretti dagli aeroporti di Milano Malpensa e di Roma Fiumicino (il viaggio dura circa 10 ore).

Cosa vedere a La Romana

Sono tante le sorprese che La Romana riserva a coloro che scelgono di esplorarla. Dalle spiagge da sogno ai quartieri più particolari, fino alle meraviglie naturali che il territorio circostante custodisce con cura, scopri tutti i luoghi e le attrazioni imperdibili da vedere in un viaggio in questo magico territorio caraibico.

Villaggio Altos de Chavón

La prima tappa obbligata a La Romana è sicuramente il pittoresco Altos de Chavón. Si trova poco fuori dalla città, verso est, ed è un vera meraviglia architettonica: sembra un villaggio mediterraneo del 1.500, costruito interamente in pietra corallina. Il suo nome è legato al Belpaese, poiché venne progettato dall’architetto italiano Roberto Coppa. Tra le viuzze che si snodano lungo il colle su cui sorge Altos de Chavón, spiccano una fontana “dell’amore”, diversi negozietti e la chiesa di San Stanislao con il campanile da cui ammirare uno dei migliori panorami sul territorio circostante e sul fiume Chavón. Qui è possibile visitare anche il Museo Archeologico Regionale, il Museo di Arti Visive e un bellissimo anfiteatro.

Villaggio Altos de Chavón, La Romana, in Repubblica Dominicana

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Villaggio Altos de Chavón, La Romana

Casa del Campo Marina

A poca distanza dal folcloristico Altos de Chavón sorge uno dei luoghi turistici più incantevoli ed esclusivi dei Caraibi: la località di Casa del Campo Marina. Qui maestosi resort e strutture turistiche di alto livello ricreano un paesaggio che sembra uscire da un film. Questa grande area si affaccia su un mare turchese, dove sorge anche una lussuosa area portuale in cui passeggiare tra i numerosi ristoranti, locali e boutique presenti.

San Pedro de Marcoris

A circa 40 km a ovest di La Romana (avvicinandoci quindi a Santo Domingo), sorge un villaggio che merita una visita: San Pedro de Marcoris, celebre per i suoi meravigliosi paesaggi, la sua maestosa cattedrale, che unisce stile gotico e romanico, e il lungomare che è fulcro della vita cittadina. Nel parco centrale del villaggio, inoltre, sorge un’oasi verde dove prendono vita diversi eventi sportivi che riuniscono migliaia di persone nell’arco dell’anno.

Cueva de las Maravillas

Tra La Romana e San Pedro si trova una delle attrazioni imperdibili della zona: la Cueva de las Maravillas, e si tratta proprio di una meraviglia, come suggerisce il suo stesso nome. Un grande insieme di grotte che conserva ancora oggi incisioni rupestri e pittogrammi risalenti a migliaia di anni fa, all’età precolombiana. Stalattiti e stalagmiti, inoltre, ricreano un paesaggio quasi fiabesco, arricchito da una piscina sotterranea di acqua cristallina.

Cueva de las Maravillas, vicino a La Romana, in Repubblica Dominicana

Fonte: iStock

Cueva de las Maravillas, vicino a La Romana, in Repubblica Dominicana

Isola Catalina e Parco Nazionale del Este

Se siete amanti della natura selvaggia e incontaminata, non potete perdere la visita all’isola Catalina, situata quasi di fronte alla città di La Romana e a soli 2 km dalla costa. Questo lembo di terra è ricompreso dal Parco Nazionale del Este, un scrigno prezioso di biodiversità con spiagge bianchissime e un mare turchese tra i più belli al mondo, arricchito dalla preziosa barriera corallina e dalle rigogliose foreste di mangrovie.

Le spiagge paradisiache da Bayahibe all’Isla Saona

Tanti le hanno già sentite nominare almeno una volta nella vita: Bayahibe e Isla Saona (scoperta da Cristoforo Colombo) sono le mete turistiche per eccellenza della Repubblica Dominicana. Spiagge dalla sabbia bianchissima e soffice lambita da acque cristalline e calme, con chioschi in cui bere dissetanti cocktail e dove mettere in pausa ogni stress quotidiano per rigenerare corpo e mente. In questo territorio spiccano anche Playa Bavari e Playa Maca e Punta Cana, tra le spiagge più celebri e suggestive al mondo. Una curiosità sull’isola di Saona? Riguarda proprio il suo nome, che fu scelto per omaggiare la città ligure di Savona, con la quale è anche gemellata.

Isola di Saona, in Repubblica Dominicana

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Isola di Saona, Repubblica Dominicana

Cosa fare a La Romana

Non mancano le esperienze più adrenaliniche e memorabili da vivere a La Romana, dagli sport acquatici alle avventure tra le piantagioni di canne da zucchero, dai voli appesi ad una fune all’immersione nei sapori tipici di questa terra baciata dal sole. Scopri tutto quello che puoi fare a La Romana.

Tour in una fabbrica di sigari

Non si può parlare di Repubblica Dominicana senza citare i celebri sigari che qui vengono prodotti, spesso scelti come souvenir da portare ad amici e parenti al rientro dal viaggio. Dalla Macorix, passando per La Flor Dominicana e fino alla Tabacalera de Garcia, sono diverse le realtà in cui potersi avventurare in un tour guidato alla scoperta della produzione dei sigari tradizionali, seguendo quindi il procedimento svolto dal bonchero, che parte dalla foglia della pianta di tabacco fino ad arrivare al prodotto finale.

Canopy tra la vegetazione del fiume Cumayasa

Natura e divertimento possono coesistere? Decisamente sì, grazie ai percorsi di canopy, che permettono di spostarsi tra varie piattaforme appesi a delle carrucole tra gli alberi, ammirando così il paesaggio del fiume Cumayasa dall’alto, da un’angolazione decisamente diversa dal solito. Un’avventura ideale per coloro che cercano esperienze memorabili e a stretto contatto con la natura.

Kayak e paddleboarding lungo il fiume Chavón

Amanti degli sport sull’acqua e avventurieri, non perdetevi l’esplorazione del fiume Chavón, con le sue acque calme, a bordo di un kayak o di un paddleboard. Un ottimo modo per scoprire l’importanza storica e naturalistica di questo corso d’acqua, essenziale per questo territorio. I meno temerari possono comunque navigare lungo il fiume Chavón a bordo di una barca, facendo alcune soste per visitare i villaggi di pescatori locali affacciati sulle sue rive.

Snorkeling a Catalina Island

Se sognate di immergervi nelle acque turchesi di La Romana per avvistare la flora e la fauna sottomarina caraibica, allora dovreste raggiungere l’Isola Catalina, con uno dei fondali marini più spettacolari al mondo: potrete così nuotare tra coralli colorati e specie marine di ogni genere, dai pesci tropicali alle tartarughe, dalle razze agli squali.

Spiaggia dell'isola Catalina, in Repubblica Dominicana

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Spiaggia dell’isola Catalina

Tour nelle piantagioni di canna da zucchero

La storia de La Romana è legata a doppio filo all’industria della canna da zucchero. Le immense distese di questa pianta sono infatti uno dei simboli della regione, che ne hanno permesso il grande sviluppo economico. Per conoscere i processi di lavorazione dello zucchero, è possibile seguire diversi tour tra le piantagioni, con visite guidate a piedi, in auto a bordo di un buggy o di un quad, oppure anche a cavallo.

Assaporare i piatti tipici della tradizione

La cucina della Repubblica Dominicana è un caleidoscopio di sapori, profumi e colori che si mescolano all’interno dei piatti tipici della tradizione, riflesso delle influenze africane, indigene e spagnole del territorio. Cosa provare? Sicuramente la Bandera Dominicana, piatto nazionale della Repubblica Dominicana: riso, carne (generalmente pollo, manzo o maiale) e fagioli rossi (o neri), accompagnati da insalata e platano fritto. Da non perdere anche il mangu (platano bollito e schiacciato) accompagnato da uova, formaggio avocado e salame, oppure il sancocho (zuppa ricca di carne e verdure. Non mancano le specialità di pesce fritto e la salsa chimichurri dominicana, e infine i dolci: l’arroz con leche (riso con latte, un dolce tipico) e le habichuelas con dulce (zuppa a base di fagioli neri o rossi, latte di cocco, zucchero e spezie).

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Mare e spiaggia in Repubblica Dominicana: la bellezza di Puerto Plata

Quanto è bello immaginare di partire per i Caraibi, vero? La Repubblica Dominicana, nazione che occupa una parte preponderante dell’isola di Santo Domingo, uno di quei luoghi sognati da vacanzieri e viaggiatori di ogni tipo. Puerto Plata è uno di quei posti in cui trovare la risposta, nella stessa vacanza, a una gran voglia di spiaggia e mare cristallino, così come quel pizzico di avventura che non guasta mai. Come se questo non bastasse, Puerto Plata ha molto da dire e dare anche per chi vuole aggiungere una giusta dose di cultura e storia al proprio viaggio a Santo Domingo.

Come raggiungere Puerto Plata

Puerto Plata si trova sulla costa nord dell’isola di Hispaniola. Di norma, è ben collegata con il resto del mondo grazie all’Aeroporto Internazionale Gregorio Luperón (POP), situato a circa 15 minuti dal centro città.

Non ci sono al momento, però,  voli diretti dall’Italia a Puerto Plata. Gran parte dei voli che arrivano dal nostro paese atterrano proprio a Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana, all’Aeroporto Internazionale Las Américas. Da qui, occorrono circa 3-4 ore di strada per raggiungere Puerto Plata. Ci sono, ovviamente, e opzioni di trasporto includono:

  • Auto a Noleggio: una scelta perfetta per chi, una volta in loco, vuole girare autonomamente.
  • Autobus: ci sono varie compagnie dominicane che collegamenti comodi ed economici per Puerto Plata. Oltre a questo, molti hotel e resort organizzano trasporti dedicati.

Un’altra opzione disponibile è utilizzare un taxi privato: vanno prenotati in anticipo, in modo da trovare l’autista pronto al momento dell’arrivo ai Caraibi.

In spiaggia a Puerto Plata

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Una delle spiagge di Puerto Plata

In spiaggia a Puerto Plata

Il primo motivo per cui molti viaggiatori giungono a Puerto Plata è godersi una vacanza al mare. Le spiagge della zona sono a dir poco paradisiache. Ce ne sono per tutti i gusti: dalle spiagge perfette se si ama la movida caraibica, fino a luoghi più tranquilli dove godersi semplicemente il rumore del mare e una splendida e rigenerante nuotata, magari in compagnia di pesci colorati.

Playa Dorada è il luogo che, spesso, viene definito come una delle spiagge più belle di Puerto Plata. Il fascino non le manca e, oltre a questo, è un luogo perfetto per entrare in contatto con l’ambiente di questa località dominicana. E con la sua allegria contagiosa.

Play Dorada è il luogo su cui si affacciano la gran parte degli alberghi e resort: la spiaggia è adatta davvero a tutti: a partire da chi viaggia in famiglia, fino ad arrivare a chi vuole assaggiare gustosi cocktail nei molti bar e chioschi tenendo i piedi nella sabbia.

Una seconda spiaggia da non perdere è Playa Cofresí, perfetta per chi cerca un’atmosfera più tranquilla e rilassata.  Playa Cofresí si trova in una baia più riparata e perfetta per attività come lo snorkeling. Le acque sono poco profonde e la barriera corallina è vicina alla costa e molto facile da esplorare. Questa spiaggia è circondata da palme che disegnano il tipico paesaggio di Santo Domingo, regalando la giusta ombra e un’atmosfera rilassante a tutte le ore del giorno.

Cabarete è, invece, conosciuta come la capitale degli sport acquatici. Questa spiaggia è il luogo migliore, nella zona di Puerto Plata, per praticare kitesurf, SUP e windsurf. Anche Cabarete è una spiaggia sulla quale si affacciano molti locali di ogni genere, dai ristoranti di pesce fino ad arrivare a luoghi ideali per chi ama il ballo e la vita notturna.

Un’ultima spiaggia da non perdere a Puerto Plata è Sosuúa Beach. La spiaggia è conosciuta e apprezzata per i suoi fondali colorati e la presenza della barriera corallina. Sosúa Beach è un vero paradiso per gli amanti del mare e della fauna marina tipica dei Caraibi. Questo luogo è ideale anche per chi ama ritrovare, nel proprio viaggio, l’atmosfera vivace dei Caraibi: molti musicisti di strada, infatti, si esibiscono spesso in questo luogo.

Un po’ di cultura e storia dominicana

Puerto Plata, come dicevamo, è un’ottima destinazione anche per chi ama esplorare la storia e la cultura della Repubblica Dominicana. Nei pressi della località, infatti, si trovano alcuni monumenti da visitare e ci sono esperienze da fare per arricchire ancora di più un viaggio da quel lato del mondo.

Il primo luogo da cui iniziare un’esplorazione culturale di Puerto Plata è il Forte San Felipe, fortezza difensiva spagnola sorta nel XVI Secolo per respingere gli attacchi dei tanti pirati che navigavano di fronte l’isola. Questo luogo è, oggi, un museo che racconta la storia di Santo Domingo come colonia spagnola.

Non c’è giro in compagnia di un pizzico di storia senza una passeggiata sul Malecón, il lungomare. L’ora più consigliata? Ovviamente quella del tramonto. Un altro luogo da non perdere è proprio il Casco Historico di Puerto Plata. Il centro storico della città è un trionfo di colori, con palazzi e case risalenti al XIX Secolo, dipinte in colori forti e allegri.

Si tratta di perfetti esempi di architettura vittoriana nei Caraibi. Come mai qualcosa di ispirazione inglese si trova in questo luogo così ispanico? Semplice: nel ‘800, molti inglesi si trasferirono lì per curare interessi economici legati alla canna da zucchero. E portarono con loro anche un po’ di architettura vittoriana.

Forte San Felipe a Puerto Plata

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Forte San Felipe a Puerto Plata

Nel cuore della produzione del rum

Le canne da zucchero, citate nel paragrafo precedente, sono l’ingrediente base anche di un altro elemento culturale (e anche molto buono) che si può incontrare durante una vacanza a Puerto Plata: il rum. In questa zona si trova, infatti, una distilleria di rum attiva dal 1888. Lì si produce il Rum Brugal e, ovviamente, lo stabilimento si può visitare.

Visitare la Distilleria di Rum Brugal, ancora perfettamente produttiva, significa immergersi nella storia di uno dei marchi più identificativi del rum della Repubblica Dominicana. Fondata da Andrés Brugal, un immigrato spagnolo che portò con sé la passione per la distillazione, questo luogo rappresenta un vero e proprio ponte tra storia e presente di Puerto Plata.

Durante la visita guidata, potrai osservare da vicino il processo di produzione, dalla fermentazione alla distillazione, fino all’invecchiamento nelle botti di rovere. Il profumo avvolgente del rum invecchiato ti accompagnerà lungo il percorso, culminando in una degustazione che ti permetterà di apprezzare le diverse sfumature aromatiche di questo distillato pregiato.

Le visite alla distilleria Brugal sono spesso vendute come escursione organizzata dai vari resort di Puerto Plata. In alternativa, puoi accedere al visitor centre anche in autonomia.

Teleferica di Puerto Plata

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La Teleferica di Puerto Plata

Un tuffo nella verde della natura

Non ci sono solo i colori del mare ad accogliere i viaggiatori a Puerto Plata. Questo luogo sa regalare anche spettacolari sfumature di verde, grazie alla folta flora che troverai praticamente ovunque.

Il Monte Isabel de Torres è una vera e propria altura (misura 800 metri s.l.m.) che si può raggiungere con l’unica funivia dei Caraibi. Sulla cima, c’è una statua del Cristo Redentore, simile a quella di Rio de Janeiro. Questo monte non è solo un bel posto da cui ammirare il panorama su Puerto Plata: nel visitarlo, entrerai in una zona che è un vero e proprio trionfo di biodiversità.

Se sei un viaggiatore che non considera le parole vacanze al mare e trekking una contraddizione, sappi che Puerto Plata ti darà ottime occasioni per camminare. Un luogo da considerare, infatti, è l’area de Los 27 Charcos, chiamata in italiano come le 27 Cascate di Damajagua.

L’esperienza che potrai vivere qui ti porterà a camminare nella selva tropicale, per raggiungere un luogo dove si susseguono diverse cascate. Assieme a guide locali, potrai arrampicarti, fare canyoning, tuffarti e scivolare lungo le rocce scolpite dallo scorrere dell’acqua.

Cosa mangiare a Puerto Plata: il Majarete

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Delizie da mangiare a Puerto Plata: il Majarete

I sapori di Puerto Plata: i Caraibi nel piatto

Può una vacanza a Puerto Plata essere completa senza aver assaggiato i sapori della Repubblica Dominicana? Questo stato caraibico sa farsi conoscere e amare anche attraverso i tanti piatti locali da assaggiare tra chioschi, ristoranti locali o luoghi più adatti a cene gourmet. Cosa mangerai?

  • Ti stupirà sapere che molti piatti tipici dominicani sono a base di carne. Lo è, senza dubbio, il Mofogo: una preparazione che potrebbe assomigliarti a un grande polpettone. È fatto con platano schiacciato, aglio e chicharrón, ovvero la cotenna di maiale.
  • Se sei vegetariano, puoi provare il Mangù, sempre a base di platano schiacciato. A esso, infatti, viene aggiunta abbondante cipolla e formaggio (retaggio spagnolo). Informati bene perché esiste un Mangù anche con l’aggiunta di carne.
  • Altra delizia da assaggiare è il Sancocho: si tratta di una zuppa a base di tuberi locali, carne e tantissime spezie.
  • Ovviamente non può mancare el pescado, soprattutto fritto. Il pesce, da quelle parti, si gusta soprattutto così.
  • Ti piacciono gli hamburger? Allora devi addentare un Chimichurri in versione Repubblica Dominicana. La carne viene condita con cavolo, pomodori e salse speziate.
  • Ami i dolci? Allora assaggia il Majarete, una delizia che assomiglia a un flan a base di cocco e cannella.
  • Non c’è viaggio in Repubblica Domenicana senza un assaggio del piatto nazionale: si chiama Bandera Dominicana ed è una pietanza di origine povera che mette assieme riso, fagioli, carne, platano fritto e della verdura.

A Puerto Plata non ti sarà difficile assaggiare ogni genere di cocktail: da quelli famosi a livello internazionale a quelli inventati di sana pianta dai chioschi sulla spiaggia.

Ciò che, però. Non devi mancare di gustare è un bicchiere di Mamajuana: un insieme di vari ingredienti, tra i quali potrai riconoscere sia il rum che il vino. Ti sembra strano? Assaggia e lasciati stupire.

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Bayahibe, cosa vedere nei dintorni di Santo Domingo

Incastonata in una baia di rara bellezza, tra spiagge di sabbia bianca e palme di cocco che ondeggiano al vento, non c’è da stupirsi che Bayahibe sia tra le destinazioni di punta della Repubblica Dominicana. Quello che un tempo era un pittoresco villaggio di pescatori sulla costa sud-orientale dell’isola caraibica, oggi è una popolare meta turistica con numerosi hotel e resort frequentati ogni anno da migliaia di visitatori, attratti dalle meraviglie naturali di quest’angolo di paradiso dagli spettacolari tramonti che dipingono il cielo di colori cangianti.

Le spiagge da sogno di Bayahibe

Con la sua sabbia finissima bagnata dalle acque cristalline dei Caraibi, questo tratto di costa dominicana è davvero un paesaggio da cartolina. Le spiagge di Bayahibe si caratterizzano per la loro tranquillità e per la ricchezza della vita marina, e sono pertanto l’ideale per rilassarsi, fare il bagno, praticare snorkeling o immersioni.

Tra le spiagge più famose della zona troviamo Playa Dominicus, lunga e molto frequentata, è stata la prima spiaggia dominicana a potersi fregiare dell’ambita Bandiera Blu. Si estende per chilometri, con ampi spazi sabbiosi su cui rilassarsi al sole o praticare sport acquatici. Le acque trasparenti e poco profonde la rendono perfetta per nuotare e fare snorkeling, ammirando la ricca fauna marina che popola il magnifico reef. Playa Dominicus è particolarmente apprezzata dai turisti per la sua vivacità e per la presenza di numerosi servizi, tra cui ristoranti, bar e hotel.

Più piccola e intima rispetto alla sua vicina, Playa Bayahibe conserva un’atmosfera più autentica e rilassata. La spiaggia è caratterizzata da una vegetazione rigogliosa che crea un’ombra naturale, ideale per chi cerca un po’ di tranquillità. Anche qui le acque sono calme e limpide, perfette per fare il bagno e rilassarsi. Il pontile di Playa Bayahibe è uno dei principali punti di partenza per le escursioni in barca verso le isole di Saona e Catalina, dove si possono scoprire spiagge ancora più isolate e incontaminate. La sera, si anima con la vita notturna locale, offrendo l’opportunità di assaporare la cucina dominicana e ballare al ritmo della musica caraibica.

La paradisiaca Isola di Saona

Situata al largo di Bayahibe, la meravigliosa Isola di Saona è una delle mete più idilliache e frequentate della Repubblica Dominicana. Nonostante la crescente popolarità degli ultimi anni, ha tuttavia saputo mantenere intatta la sua strepitosa bellezza naturale grazie al fatto di essere parte del Parque Nacional Cotubanamá che ne preserva l’integrità ambientale e l’autenticità, senza il rischio di una massiccia urbanizzazione. Sull’isola non sono presenti hotel né resort, non circolano automobili e l’energia elettrica proviene esclusivamente da fonti rinnovabili.

Le uniche costruzioni che si trovano su Saona sono i piccoli insediamenti di Catuano, una base navale situata all’estremità occidentale, e Mano Juan, il villaggio principale nella parte meridionale, abitato da una piccola comunità di circa 300 persone, che conserva l’atmosfera di un tranquillo paese di pescatori, con le tradizionali case in legno dipinte a colori pastello che conferiscono alla località un ulteriore fascino pittoresco.

I turisti che visitano l’Isla Saona, oltre a crogiolarsi al sole sulle sue spiagge incontaminate di sabbia bianchissima, possono dedicarsi anche all’osservazione della straordinaria fauna marina che popola i fondali: stelle marine giganti, pesci tropicali e banchi di corallo rendono le acque che circondano l’isola un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni.

Isola di Saona

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La spiaggia dell’Isola di Saona, Repubblica Dominicana

L’escursione in barca all’Isola di Saona

Il viaggio in barca verso l’Isla Saona è un’esperienza in sé. Lungo il tragitto si possono osservare le mangrovie costiere popolate di uccelli, spiagge deserte, alcune barriere coralline e grotte del Parque Nacional Cotubanamá. Una delle tappe più spettacolari durante l’escursione è la sosta nella più grande piscina naturale della Repubblica Dominicana, situata nello stretto di Catuano, che separa l’Isola di Saona dalla terraferma. Qui, il fondale di sabbia bianca poco profondo e le acque turchesi offrono un’esperienza indimenticabile, consentendo ai visitatori di avvicinarsi alle stelle marine giganti adagiate sul fondale e nuotare tra banchi di pesci tropicali dai colori sgargianti.

Isola Catalina, autentica perla caraibica

Più piccola ma non meno affascinante dell’Isola di Saona, l’isola Catalina è un’altra perla caraibica al largo di Bayahibe. Situata a meno di tre chilometri dalla costa, è facilmente raggiungibile in barca e offre ai visitatori una combinazione perfetta di spiagge incontaminate, acque cristalline e barriere coralline che attirano appassionati di snorkeling e immersioni, che hanno anche la possibilità di esplorare relitti di navi affondate, tra cui quello del pirata William Kidd. Grazie al fatto di essere un monumento nazionale protetto, l’isola di Catalina è rimasta in gran parte intatta, con un ecosistema marino ricco e vario.

Immersioni a Bayahibe, un paradiso sommerso

Le acque al largo di Bayahibe sono rinomate tra i subacquei di tutto il mondo per la loro eccezionale bellezza. Grazie alla protezione garantita dal Parco Nazionale Cotubanamá, i fondali marini sono ricchi di coralli molli e duri, habitat di una moltitudine di pesci tropicali. I centri immersioni locali offrono esperienze indimenticabili per sub di tutti i livelli: dai principianti agli esperti, ognuno può trovare il proprio angolo di paradiso sommerso. Tra i punti di immersione più popolari ci sono il relitto della St. George, una nave affondata a una profondità di circa 40 metri, oggi popolata da coralli e pesci che la rendono un’attrazione affascinante per i sub più esperti.

Anche i principianti possono vivere esperienze entusiasmanti nei siti di immersione di Dreams Shallow e El Faro, che con una profondità massima di una quindicina di metri, offrono la possibilità di esplorare in sicurezza i fondali ricchi di coralli e pesci tropicali. Per chi desidera vivere un’esperienza altamente adrenalinica, le immersioni nelle grotte di acqua dolce del Parco Nazionale offrono l’affascinante opportunità di nuotare tra stalattiti e stalagmiti nella grotta di Chicho.

Nella giungla del Parque Nacional Cotubanamá

Oltre alle sue spiagge da sogno, Bayahibe offre anche la possibilità di esplorare la giungla tropicale circostante. Il Parque Nacional Cotubanamá è una vasta area protetta che ospita una grande varietà di flora e fauna, tra cui varie specie di uccelli tropicali e farfalle dai colori vivaci. Percorrendo i sentieri che attraversano la foresta, si possono scoprire antiche grotte, alcune delle quali erano abitate dai Taino, gli indigeni che popolavano l’isola prima dell’arrivo degli europei.
Uno dei sentieri più affascinanti conduce alla grotta di Chicho, un luogo misterioso e suggestivo dove si possono osservare stalattiti e stalagmiti mentre si nuota in acque fresche e cristalline. L’escursione è adatta anche alle famiglie e in generale a chi desidera immergersi nella storia e nella natura del luogo.

In barca sul fiume Chavon

Gli amanti della natura non possono perdersi anche un’escursione lungo il fiume Chavon, che sfocia a breve distanza da Bayahibe. Famoso per essere stato scelto come set cinematografico di film come “Apocalypse Now”, il corso d’acqua offre una pausa rilassante dalla vita di spiaggia. Le escursioni in barca lungo il fiume permettono di immergersi completamente nella natura, tra paesaggi suggestivi e uccelli esotici che si posano sugli alberi.

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Viaggio a Santo Domingo: il periodo migliore per partire

Santo Domingo è una metropoli vivace e fiorente, capitale della Repubblica Dominicana e città più popolosa dei Caraibi. È anche molto di più: il suono di merengue, bachata e salsa che proviene dai locali notturni, gli odori di un ottimo pasto che si diffondono da un romantico caffè della Zona Colonial e una ricca storia da approfondire. Proprio grazie a questa, è anche una città di superlativi: qui si trovano la prima chiesa (Catedral Primada de América), la prima roccaforte (Fortaleza Ozama) e la strada più antica (Calle Las Damas) delle Americhe. Questa è la vera Santo Domingo. Se dunque, hai in programma un viaggio per questa destinazione, la domanda è: quando è il periodo migliore per visitarla? Questa città e in generale, l’intera isola, offrono ben più di una motivazione per scoprirla tutto l’anno. Tuttavia, i periodi ottimali per partire dipendono dalle tue preferenze e priorità. In questa guida approfondiamo i fattori che influenzano la visita a Santo Domingo in ogni stagione.

Il periodo migliore per visitare Santo Domingo: quando andare?

In generale, grazie alla sua posizione, la Repubblica Dominicana è una destinazione soleggiata tutto l’anno. Sia nelle regioni di alta quota che nelle città, è raro non vedere il cielo azzurro durante il giorno. A Santo Domingo, il clima più gradevole si registra solitamente tra novembre e marzo. In questi mesi si registrano temperature moderate, ampio soleggiamento e bassa umidità. Le attività all’aperto e le visite alle spiagge sono molto piacevoli. Il tempo peggiore è quello che si registra in estate, da giugno a settembre, quando le giornate risultano essere molto calde, umide e soggette a uragani. Anche se la città ha la sua bellezza in questo periodo, le condizioni climatiche potrebbero non essere ideali per le attività all’aperto. I mesi da dicembre a inizio marzo, che coincidono con le stagioni più fredde in Nord America e in Europa, offrono il clima più piacevole. Le mattine e le sere sono caratterizzate da brezze fresche con temperature fino a 18°C, mentre le temperature diurne oscillano perfettamente tra i 25°C e i 27°C. Nelle zone montuose e collinari del Paese, tra cui Jarabacoa e Constanza, le temperature possono scendere ancora di più, con giornate che iniziano a 10°C e alcune notti con il termometro che scendo sotto lo zero. L’estate è la stagione più calda e piovosa del Paese e l’umidità è massima da giugno a ottobre. Le temperature si aggirano sui 32°C al culmine della giornata e i temporali sono più frequenti ma di breve durata.

obelisco santo domingo

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L’obelisco di Santo Domingo

Stagione degli uragani

La stagione ufficiale degli uragani atlantici va dal 1° giugno al 30 novembre, con settembre considerato il mese più attivo. La Repubblica Dominicana si trova all’interno della fascia delle tempeste ma nell’ultimo secolo è stata colpita da uragani davvero importanti solo in 11 occasioni. Sia gli hotel che le compagnie aeree sono sempre attente alle variazioni meteo e, in caso di arrivo di una forte tempesta tropicale, avrai tutto il tempo di modificare i tuoi piani. La stagione delle piogge non dovrebbe dissuaderti dal visitare Santo Domingo in estate, soprattutto grazie alle numerose offerte speciali sugli hotel e agli sconti sui voli in bassa stagione.
Naturalmente, gli effetti del cambiamento climatico si stanno facendo sentire anche sulla Repubblica Dominicana e negli ultimi due anni, il Paese caraibico non è stato risparmiato. In particolare, con giornate ben più calde che in passato e un tasso di imprevedibilità del meteo più alto. Una cosa però rimane certa: nella Repubblica Dominicana, anche dopo una violenta pioggia, esce sempre il sole.

I periodi migliori per visitare Santo Domingo

L’alta stagione: da novembre a marzo

Il periodo migliore per visitare Santo Domingo è tra novembre e marzo. È in questo periodo che la città vive il suo miglior clima balneare, anche se non ci sono molte spiagge fantastiche su cui goderselo. Dall’autunno inoltrato all’inverno (per l’emisfero Nord), le massime si aggirano in media intorno agli 30°C gradi e le minime intorno ai 23°C gradi. In altre parole, è il tempo perfetto per passeggiare lungo il Malecón. A marzo, in occasione delle vacanze di primavera, potrebbe verificarsi un leggero picco di turisti, ma difficilmente si noterà. La maggior parte dei vacanzieri sceglie di soggiornare lungo le coste più spettacolari di Punta Cana e Puerto Plata. Se vuoi cercare di risparmiare un po’, prendi in considerazione l’idea di soggiornare in questa città. L’alta stagione, oltre che per le migliori condizioni meteo, è particolarmente apprezzata per due appuntamenti molto popolari: la Festa Coloniale di Santo Domingo, che si tiene a novembre, e il Carnevale, in programma tra febbraio e marzo.

spiaggia santo domingo

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Quando visitare Santo Domingo per godersi al meglio la bellezza delle sue spiagge?

Da aprile a luglio, caldo ed eventi

Anche i mesi da aprile a luglio sono piacevoli da visitare e le tariffe alberghiere sono convenienti: in queste settimane persino le migliori strutture hanno camere disponibili per meno di 150 dollari a notte. I mesi tra aprile e luglio sono i migliori per gli eventi annuali di Santo Domingo, come l’entusiasmante Festival del Merengue, un festival di danza di una settimana con musica dal vivo, gare di ballo e bancarelle di cibo che si svolge tra luglio e agosto, o la prestigiosa Fiera Internazionale del Libro, che si tiene a maggio.

Agosto-Ottobre: se ami la pioggia

Questi mesi coincidono con la stagione degli uragani. Abbiamo detto che generalmente Santo Domingo viene risparmiata da quelli di maggiore intensità ma comunque, la tua principale compagna di viaggio sarà la pioggia, che può portare anche a frequenti situazioni di allagamenti in città.

strada Santo Domingo

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Esplora la bella città di Santo Domingo

Conclusioni sul periodo ideale per viaggiare a Santo Domingo

Per gli amanti della spiaggia: il periodo migliore per visitarla va da dicembre a febbraio, quando il tempo in spiaggia è al suo apice. Se viaggi con un budget limitato e vuoi risparmiare, i mesi autunnali, da settembre a novembre, offrono i prezzi più bassi per gli alloggi. Per un’esperienza equilibrata e godere di un clima piacevole senza la folla dell’alta stagione, programma il viaggio tra marzo e maggio o a novembre. In conclusione, il periodo migliore per visitare Santo Domingo dipende dalle tue preferenze. Ogni stagione offre un’esperienza unica, scegli quella che corrisponde ai tuoi obiettivi di viaggio. Santo Domingo ti invita a scoprire il suo fascino in qualsiasi momento tu decida di visitarla.

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Piatti tipici della Repubblica Dominicana, un viaggio tra sapori esotici e tropicali

La cucina della Repubblica Dominicana rappresenta fedelmente l’identità del Paese, e viene definita come un “sentimento nazionale” in cui le influenze si sono mescolate nel corso del tempo. La cultura gastronomica si è fusa in sapori esotici e tropicali: mangiando i piatti tipici della Repubblica Dominicana, si avverte sin da subito il passato etnico, spagnolo, africano, aborigeno. Quasi – purtroppo – sconosciute ai più, se hai in programma un viaggio qui, non puoi perderti queste specialità pronte a solleticare il tuo palato in una danza dai sapori antichi e genuini.

Mangú

Possiamo forse non iniziare dalla colazione ufficiale della Repubblica Dominicana? Questo piatto, estremamente umile a dire il vero, viene realizzato con yuca o platano (tra gli ingredienti base della gastronomia del territorio): una volta ridotti a purea, come condimento viene servito un delicato burro cremoso, oppure un goccio di olio d’oliva. Immancabili uova fritte, formaggio fritto, salame, cipolle rosse sottaceto. “Los tres golpes”, non a caso, è questo il soprannome dato dai local al piatto: la colazione, qui, è una cosa seria. Sicuramente particolare, diversa dalla tradizione italiana, ma molto buona, perfetta per un carico di energia per visitare il luogo.

Sancocho

Questo piatto è tipico dei paesi latino-americani: puoi trovarlo, in viaggio, nella Repubblica Dominicana, ma anche in Venezuela, Cuba, Panama… nella variante della Repubblica Dominicana, non solo ne esistono diverse tipologie, ma in alcune zone è chiamato con il termine salcocho. Rappresenta l’identità del Paese (un po’ come noi italiani difendiamo la pizza): questa zuppa (che, in realtà, è anche un po’ uno stufato) si prepara con ogni tipo di tubero, legumi e carni. Generalmente, gli ingredienti base sono yuca, platano, patata, coriandoli, aromi e carne bovina.

Bandera

Piatto nazionale, è conosciuto con il nome di bandera dominicana ed è a base di riso bianco, carne di pollo, fagioli rossi e insalata. Lo abbiamo anticipato, del resto: la gastronomia della Repubblica Dominicana è il frutto di un incontro di culture, di influenze che provengono dal passato. Questa specialità è in particolare legata all’incrocio della cucina spagnola ed europea. Proprio come la pasta per noi italiani, si mangia quasi tutti i giorni.

Moro de guandules con coco

Il moro de guandules con coco, ovvero il riso con fave verdi e cocco, è un altro piatto tipico della Repubblica Dominicana da mettere in lista per assaggiarlo in vacanza. Ci sono due varianti del piatto, ovvero il moro è quella “classica”, riso cucinato insieme ai fagioli neri o rossi. Poi, il moro de guandules con coco è maggiormente diffuso nella zona nord del Paese.

Locrio

La tavola dominicana si imbandisce con una specialità che ricorda vagamente la paella spagnola, ovvero un piatto a base di riso con gamberoni, gamberi, sardine, merluzzo, aringhe, olive e mais. Una sorta di lontano parente caraibico che ti sorprenderà per i sapori stuzzicanti e che è possibile trovare nei localini del Paese.

Asopao

Qualcuno avanza l’ipotesi che la preparazione dell’asopao assomigli vagamente al risotto italiano. Ma, ovviamente, non è mantecato né è presente il formaggio. Un piatto assolutamente versatile, che si presta a tantissime rivisitazioni: non è cremoso, ma, anzi, somiglia quasi a una zuppa, ed è preparato con riso, pollo, pomodoro e quel tocco in più è dato dal coriandolo.

Empanaditas e bollitos di yuca

Abbiamo un certo languorino? Uno street food al volo? Un frittino per rendere più frizzante il viaggio? Impossibile perdere le empanaditas di yuca, simili alle empanada ma con carne, origano, menta o cumino, oppure i bollitos di yuca, che sono delle palline ripiene di yuca e formaggio, oppure polpa di granchio a seconda di dove si ordinano. Persino in spiaggia, sì. Osservando le bellezze della Repubblica Dominicana.