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100 presepi hanno trasformato questo borgo in un museo a cielo aperto

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in questo periodo e per raggiungere tutte quelle destinazioni che nel mese di dicembre si trasformano in cartoline di immensa bellezza. Luci scintillanti, profumi inebrianti, alberi maestosi e decorazioni sontuose e poi, ancora, installazioni luminose, mercatini e presepi: è il miracolo del Natale che prende vita attraverso le tradizioni più autentiche dell’Avvento.

Organizzare un viaggio in queste settimane, dicevamo, è sempre un’ottima idea, soprattutto per chi desidera perdersi e immergersi in tutte quelle atmosfere che sembrano uscite da una favola natalizia. Capitali europee, città d’arte, metropoli popolose e piccoli borghi: i luoghi da raggiungere sono davvero tantissimi e tutti sono destinati a incantare.

Tuttavia non c’è bisogno di andare dall’altra parte del mondo per toccare con mano la magia perché anche l’Italia si è appropriata dello spirito natalizio. E lo ha fatto anche Sutrio, l’antico borgo montano del Friuli, che grazie alla presenza di oltre 100 presepi si è trasformato in un museo a cielo aperto ed è bellissimo.

Bentornati a Sutrio, dove la magia del Natale prende vita

Il nostro viaggio di oggi ci porta tra le bellezza del Friuli-Venezia Giulia, al cospetto di un piccolo gioiello incastonato nel cuore della Carnia. Ci troviamo a Sutrio, un antico borgo montano abitato da poco più di 1.000 anime che hanno il compito di preservare e tramandare le storie e le antiche tradizioni del territorio. Molte di queste possono essere scoperte proprio lì, tra le viuzze del centro storico dove sorgono botteghe artigiane.

Organizzare un viaggio a Sutrio, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione, è davvero un’esperienza irrinunciabile, soprattutto per gli amanti della natura e per tutti coloro che desiderano vivere avventure a ritmo slow circondati da paesaggi mozzafiato. Ma raggiungere il borgo adesso permetterà a chiunque di perdersi e immergersi nelle atmosfere più autentiche del Natale.

Dall’8 dicembre, infatti, il piccolo paese ospiterà una delle manifestazioni più suggestive dello Stivale, stiamo parlando di Borghi e Presepi a Sutrio, una rassegna natalizia che prenderà vita tra i monti della Carnia che trasformerà l’intero territorio in un museo natalizio a cielo aperto.

Borghi e Presepi

Fonte: Ufficio Stampa

Borghi e Presepi a Sutrio, la rassegna più suggestiva d’Italia

Presepi nel borgo: un museo natalizio a cielo aperto

A partire dall’8 dicembre, e fino al 7 gennaio, presepi di diverse dimensioni e forme popoleranno le strade e le vie dell’antico borgo di Sutrio alle pendici del monte Zoncolan per dare il via a una delle rassegne più magiche del Bel Paese.

Saranno oltre 100 le creazioni artigianali a tema natività, realizzate in legno e altri materiali, che verranno collocate nei cortili, nelle piazze, lungo le stradine lastricate e sotto i portici, e che trasformeranno il borgo in un museo a cielo aperto. A fare da cornice ai presepi, poi, ci saranno addobbi e decorazioni sontuose, grandi alberi di Natale in legno creati dagli artigiani del paese, e luci e installazioni luminose.

Cuore della manifestazione è il grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma e che adesso è tornato a Sutrio. Situato nel centro storico del borgo, questo segnerà il punto di partenza della rassegna e di una passeggiata delle meraviglie che condurrà alla scoperta degli altri 100 presepi.

Insieme a lui anche il Presepe di Teno, una delle attrazioni più celebri del borgo, che porta la firma del maestro artigiano Gaudenzio Straulino che ha lavorato per 30 anni alla sua realizzazione. Questo presepe riproduce in miniatura gli usi e i costumi tradizionali del paese che vengono animati grazie ad una serie di perfetti ingranaggi meccanici.

La rassegna Borghi e Presepi a Sutrio, inoltre, sarà affiancata da tutta una serie di appuntamenti che porteranno in scena tradizione e folklore che consentiranno di scoprire le usanze del paese tramandate da generazioni.

grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Il grande Presepe che lo scorso anno è stato esposto in Piazza San Pietro a Roma è tornato a Sutrio
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Tra lavatoi, fontane e ruscelli i presepi sull’acqua prendono vita: è magia

Si avvicina il periodo più incantato dell’anno, quello fatto di luci e colori, di alberi e mercatini, di tradizioni antiche e straordinarie che vengono perpetuate da secoli. E quale occasione migliore, se non quella del Natale, per mettersi in viaggio e per raggiungere tutte quelle destinazioni che si accendono di magia durante l’Avvento?

I luoghi da esplorare sono tantissimi e tutti sono destinati a meravigliare. Tuttavia non c’è bisogno di allontanarsi poi così tanto perché anche il nostro Paese si è appropriato di tutta una serie di riti e di usanze che celebrano in maniera straordinaria lo spirito del Natale.

Così fa Crodo, un delizioso centro abitato popolato da poco più di 1.000 anime incastonato nella suggestiva Valle Antigorio, in Piemonte, che insieme alle sue frazioni sta per portare in scena tutta la magia dei presepi sull’acqua dando vita a un percorso en plein air tra fontane, ruscelli e antichi lavatoi. Ecco le date e i dettagli di un appuntamento imperdibile.

Benvenuti a Crodo, dove la magia prende vita

Molto più di un evento natalizio, quella di Crodo è una vera e propria esperienza da vivere e da condividere, una delle più originali e affascinanti di tutto lo Stivale. Presepi sull’acqua, questo il nome della manifestazione giunta alla sua nona edizione, è un appuntamento davvero imperdibile che incanta la vista e riscalda il cuore.

Come il nome stesso suggerisce, l’evento prevede la realizzazione di presepi sull’acqua, sessantasei per l’esattezza, che animeranno i lavatoi, le fontane e i ruscelli dell’intera Valle Antigorio per tutto il mese di dicembre. A realizzarli sono stati centinaia di volontari, uomini e donne, che negli scorsi mesi si sono dedicati alla creazione di composizioni artistiche che inscenano la Natività, tra tradizione e sperimentazione.

Tutti i presepi hanno come comune denominatore l’elemento dell’acqua e questo non è un caso. Nel territorio alpino, infatti, l’acqua è fondamentale, non solo per l’industria idroelettrica, ma anche per le bevande. In questo territorio, infatti, è nato il celebre analcolico biondo che ha portato il nome di Crodo in tutto il mondo. Ecco che così i ruscelli, le fontane e gli antichi lavatoi della Valle Antigorio sono stati trasformati nella scenografia naturale di uno show immobile e suggestivo.

I presepi si trovano su antichi lavatoi, fontane e ruscelli

Fonte: Ph. Marco Benedetto Cerini

I presepi si trovano su antichi lavatoi, fontane e ruscelli

Presepi sull’acqua: le date e il percorso

A partire dal 2 dicembre 2023, e fino al 7 gennaio 2024, sarà possibile ammirare i presepi sull’acqua di Crodo e delle sue frazioni. Per l’occasione è stato messo appunto un percorso straordinario, fatto di magia e suggestione, da attraversare a ogni ora del giorno e della sera, quando le luci dei presepi si accendono e illuminano tutto di magia.

L’itinerario attraversa le strade, i sentieri e le mulattiere di Crodo che portano fino ai 1.200 metri d’altitudine dell’Alpe Foppiano. Il percorso può essere intrapreso a piedi oppure in automobile in alcuni suoi tratti. Una vera e propria caccia al presepe che invita le persone a contemplare le creazioni sacre e artistiche. Per l’occasione sarà possibile partecipare anche a escursioni guidate insieme ad accompagnatori naturalistici e scoprire così le meraviglie naturali che fanno da sfondo ai presepi sull’acqua.

Presepi sull'acqua, una manifestazione magica e imeprdibile

Fonte: Ph. Marco Benedetto Cerini

Presepi sull’acqua, una manifestazione magica e imperdibile
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Lungo la via Francigena, come pellegrini tra borghi-presepe

Una strada percorsa per secoli, a piedi, da pellegrini, santi e commercianti e oggi divenuto uno degli itinerari turistici più famosi del mondo. Stiamo parlando della via Francigena, quel lungo itinerario che attraversa l’Europa (e oltre), partendo da Canterbury, in Gran Bretagna per terminare in Puglia e poi fino a Gerusalemme.

Uno di quei cammini di fede, lungo 3.268 chilometri, che mettevano in collegamento luoghi di culto, pievi e abbazie, attorno ai quali si sviluppava tutto un mondo di quello che oggi chiamiamo “turismo”. Oggi, la via Francigena è un itinerario turistico che continua a toccare alcuni luoghi religiosi, ma non solo. Attraversa paesaggi incontaminati e alcuni tra i borghi più pittoreschi.

Percorrere la via Francigena a Natale è una di quelle esperienze che non si dimenticano, perché toccano il cuore e l’anima oltre a luoghi meravigliosi. Sì, perché in questo periodo magico dell’anno tra festeggiamenti e tradizioni natalizie, si può andare alla scoperta dei luoghi e del patrimonio storico e naturalistico del territorio che si attraversa.

Natale nell’Alta Tuscia

In particolare, ricca di eventi è l’Alta Tuscia viterbese, nel Lazio. Qui, a Natale ci s’immerge nei borghi storici di Acquapendente, passando per Onano e Proceno, tra cultura, folklore, presepi, mercatini e feste.

Le antiche tradizioni e lo spettacolo naturale e storico dell’entroterra viterbese possono essere scoperti durante il periodo natalizio, regalando atmosfere evocatrici e festose. A cominciare proprio da Acquapendente, anche detto “la Gerusalemme d’Europa”, che ha previsto un lungo programma natalizio già a partire da inizio dicembre, e che vede nelle giornate più vicine al Natale i suoi appuntamenti centrali.

A partire dalla vigilia seguiranno tre appuntamenti tra arte e religione immersi nella natura: sabato 24 dicembre alle ore 11.30, lunedì 26 dicembre alle ore 15.00 e sabato 31 dicembre alle ore 15.00. Tre tour tra arte e religione sulle orme dei pellegrini in un percorso guidato lungo la via Francigena, dalla Basilica del Santo Sepolcro al Museo della Città e la Pinacoteca San Francesco.

Il giorno di Santo Stefano sono previsti anche appuntamenti con la musica e con il teatro. Il 31 dicembre sarà il momento di festeggiare il Capodanno in piazza mentre il 5 gennaio ci saranno le parate delle Befane sui trampoli, mercatini, castagne e vin brulè alla scoperta dell’enogastronomia natalizia tipica.

A Proceno, il villaggio di origine etrusca – come testimoniano i sepolcreti scoperti nelle vicinanze dell’abitato – e nei pressi del quale soggiornò anche Galileo Galilei, durante le festività natalizie si svolge l’evento “Vivi in Natale a Proceno”, giunta alla VII edizione, per promuovere il turismo e valorizzare le realtà culturali, storiche, religiose ed enogastronomiche del borgo. Una festa itinerante alla ricerca degli angoli più suggestivi di Proceno, celebrando il folklore e le tradizioni artigiane, religiose ed enogastronomiche.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Proceno, lungo la via Francigena del viterbese

Si possono ammirare i presepi in vetrina nel Palazzo Sforza, che fa parte della rete delle Dimore storiche della Regione Lazio, e nelle vie del borgo.

Infine, nel borgo di Onano, al confine con la Toscana e a pochi chilometri dal Lago di Bolsena, il 24 dicembre sarà visitabile il piccolo villaggio di Babbo Natale in piazza Umberto I e il 26 sarà il turno del concerto di Natale della Banda Comunale Santa Cecilia di Onano. Si aspetta poi insieme il 2023 con il Gran Cenone di San Silvestro e la musica live, mentre chi dovesse capitarci in occasione dell’Epifania potrà assistere al presepe vivente di Onano con l’arrivo dei magi.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Onano nel Lazio
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Il Natale nella città-presepe è magico

Il countdown è quasi terminato, è lui che ci ricorda che mancano pochissimi giorni alla notte più magica dell’anno. Ma lo fanno anche tutte quelle atmosfere incantate che ci hanno accompagnato durante il periodo dell’Avvento permettendoci di diventare i protagonisti di una favola natalizia senza eguali.

Insomma, abbiamo ancora qualche giorno per toccare con mano il miracolo di Natale che ha preso vita intorno a noi, lo stesso che ha trasformato le città di tutto il mondo in cartoline di immensa bellezza.

I luoghi da raggiungere e da esplorare sono tantissimi, e sono uno più bello dell’altro. Ma se è un’esperienza suggestiva e autentica che volete vivere questo Natale, il consiglio è quello di restare nel BelPaese per raggiungere un luogo meraviglioso che con la sua storia, il suo fascino e le sue tradizioni vi permetterà di vivere una favola mistica e surreale, una città-presepe che è davvero un incanto.

Assisi: un Natale senza tempo

Il nostro viaggio di Natale ci conduce tra i territori dell’Italia centrale, proprio lì, tra le colline umbre, dove è nato San Francesco. Ci troviamo ad Assisi, una città mistica, suggestiva e spirituale che con il suo incredibile patrimonio storico, artistico e culturale incanta e sorprende da sempre. Qui, infatti, si erge in tutta la sua bellezza la celebre basilica di San Francesco, una maestosa chiesa che risale al 1253 e che ospita i capolavori duecenteschi di Giotto e Cimabue, affreschi che raccontato la vita di San Francesco, e il sarcofago del Santo.

Organizzare un viaggio ad Assisi è sempre un’ottima idea, non solo per quel patrimonio artistico e culturale che la città ospita, ma anche per quella cornice naturale che si snoda tutto intorno, e che è caratterizzata da colline sinuose e campagne sterminate che si perdono all’orizzonte.

Organizzare un viaggio qui, dicevamo, è davvero un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Eppure è a Natale che la città sembra trasformarsi in un luogo senza tempo dove la storia, le tradizioni e le bellezze del territorio si connettono all’unisono trasformando Assisi in una città-presepe che incanta e che emoziona.

I presepi di Assisi

Fonte: Ansa

I presepi di Assisi

Una città-presepe che incanta

Le luci di Natale si sono accese su Assisi, trasformando la città in un grande presepe a cielo aperto. Grazie alla tecnica del video mapping, infatti, i più importanti monumenti urbani sono stati completamente invasi da proiezioni di immensa bellezza. Si tratta delle scene di vita di San Francesco, proprio quelle raffigurate da Giotto nei suoi celebri affreschi, che raccontano la vita del Santo in maniera inedita e sorprendente sulle chiese e sui principali monumenti della città.

Ma non è tutto perché qui ci sono anche i presepi viventi, quelli monumentali e quelli artistici che hanno già trasformato Assisi in una città-presepe in tutto e per tutto. Oltre alle proiezioni sulle facciate degli edifici iconici, infatti, numerose statue della Natività sono state collocate in prossimità delle chiese della città inaugurando così un presepe urbano diffuso. Iconico è anche il presepe allestito nella piazza inferiore della Basilica di San Francesco, proprio sotto l’albero di Natale che ha acceso la magia in città.

Non manca, inoltre, la raffigurazione di un presepe vivente per celebrare l’ottavo centenario della morte del Santo. Il 23 dicembre, nei pressi della Basilica di Santa Maria degli Angeli, la Natività prenderà vita. Ma questo non sarà l’unico appuntamento imperdibile a Natale, Assisi infatti ospiterà mostre, eventi musicali, spettacoli e tanti altri eventi che consentiranno ai viaggiatori di scoprire e di riscoprire i luoghi iconici del territorio.

Che la splendida Assisi si sia trasformata in un presepe a cielo aperto non ci stupisce, del resto la città ha fatto suo il compito di perpetuare la tradizione dei presepi inaugurata proprio da San Francesco a Greccio. È stato il Santo, infatti, a realizzare la prima Natività della storia nel lontano 1223.

Basilica di San Francesco, Assisi

Fonte: Ansa

Basilica di San Francesco, Assisi
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Parte il Treno del presepe, un vero omaggio al Natale

Dopo i treni dei mercatini di Natale, parte anche un terno storico che porta al cuore di questa festività religiosa. Il Treno del presepe è quanto di più tradizionale ci possa essere durante le feste.

Il Treno del presepe, uno storico convoglio con locomotiva diesel e carrozze “Centoporte” degli Anni ’30, parte per la prima volta quest’anno e porta i viaggiatori alla scoperta di uno dei presepi viventi più suggestivi che ci siano in Italia: quello di Equi terme, in Toscana.

Il treno parte il giorno di Santo Stefano (26 dicembre) da Viareggio. Lungo il tragitto, alla stazione di Aulla Lunigiana, è prevista una breve sosta durante la quale i passeggeri possono degustare prodotti tipici a chilometro zero offerti dalla Pro Loco di Pieve San Lorenzo.

Una volta ripreso il viaggio, si giunge a destinazione e i viaggiatori possono prendere parte alla fiaccolata in occasione del presepe vivente e passeggiare lungo le vie del centro di Equi Terme., in provincia di Massa Carrara, immersi nella calda atmosfera natalizia del borgo.

Giunti a destinazione, i viaggiatori potranno prendere parte alla fiaccolata in occasione del presepe vivente e passeggiare lungo le vie del centro immersi nella calda atmosfera natalizia del borgo degustando un’ottima cioccolata calda.

Gli orari del Treno del presepe

Il Treno del presepe parte alla stazione di Viareggio alle 17, fa tappa a Pietrasanta alle 17.08, a Forte dei Marmi alle 17.16, a Massa alle 17.30, a Carrara alle 17.39, a Sarzana alle 17.50, a S. Stefano Magra alle 18.02, ad Aulla Lunigiana alle 18.11 e infine a Equi Terme alle 19. Il rientro è previsto per le 22.49 con arrivo a Viareggio alle 00.42.

Il presepe vivente di Equi Terme

Il presepe vivente del famoso borgo della Lunigiana di Equi Terme è previsto ogni sera dal 23 al 26 dicembre. Si tratta di una rappresentazione della Natività molto suggestiva in quanto viene allestita, fin dagli Anni Ottanta, in una grotta.

È uno dei presepi viventi più longevi d’Italia e sicuramente tra i più rinomati a livello nazionale.

Le vie del borgo antico di Equi vengono trasformate in una Betlemme dell’anno zero, con usi e costumi dell’epoca. Ci sono i pastori ma anche i soldanti il ciabattino, il falegname, il fabbro, il mercante, il pescatore.

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Fonte: @Visitequiterme

Il presepe vivente di Equi Terme

Protagonista assoluta però è la grotta, dove, fra i suoni delle zampogne, bue e asinello e i Magi in cammino, si può ammirare la scena della Natività in tutto il suo splendore.

Sfruttando la naturale conformazione del paese, abbarbicato sulla roccia, alle pendici del Pizzo d’Uccello, una vetta delle Alpi Apuane settentrionali, e con grotte naturali, da oltre trent’anni viene riproposta un evento suggestivo che si estende per tutto il paese.

I giorni 23 e 24 dicembre il presepe si può visitare tra le 20.30 alle e le 23.30, mentre il 25 e 26 dicembre dalle 18 alle 21.

Visitare Equi Terme

Oltre al percorso nel borgo, durante le festività natalizie ci si può addentrare nelle grotte accompagnati da guide esperte che faranno scoprire ai visitatori i lati nascosti di questo territorio. Di sera, invece, si può entrare in autonomia e salire sul punto panoramico delle grotte dal quale si ha una vista mozzafiato.

A guardarla da lontano, Equi Terme sembra una cartolina dall’atmosfera sospesa. E, in effetti, all’interno del paesino, la vita scorre a ritmo lento, mentre le tradizioni e le storie che appartengono al territorio vengono conservate da tutte le persone che qui hanno scelto di restare.

Abitata da appena un centinaio di anime, è una località lontana dai sentieri più battuti dal turismo di massa. Eppure la sua bellezza naturale, unita a una storia che risale agli antichi romani e che è conservata nelle numerose grotte del territorio, rendono questo borgo un luogo incantato.

Si può visitare anche il Museo delle grotte di Equi, organizzato secondo un percorso didattico ed espositivo che contiene la riproduzione del gigantesco orso delle caverne e dell’Uomo di Neanderthal.

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Fonte: 123rf

Il borgo di Equi Terme in Toscana
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Colorati e bellissimi: i presepi che sono patrimonio dell’umanità

Il periodo dell’Avvento, si sa, è uno dei più magici dell’anno, lo stesso che ci permette di toccare con mano le tradizioni e le usanze dei Paesi e dei popoli di tutto il mondo. È questo, infatti, il momento migliore per organizzare viaggi che ci portano alla scoperta di tutte quelle città del pianeta che, in occasione del Natale, si sono trasformate in cartoline di immensa bellezza.

Lo hanno fatto grazie ai mercatini, quelli grandi, tradizionali e iconici, ma anche con l’allestimento di alberi maestosi e decorazioni sfavillanti che illuminano i percorsi urbani. Lo hanno fatto anche con i presepi, una tradizione secolare che viene perpetuata nelle case e tra le strade dei Paesi cattolici per celebrare la Natività.

E se è a caccia dei presepi più belli che volete andare quest’anno, allora c’è solo un posto da raggiungere, ed è la Polonia. Si perché a Cracovia sono stati già esposti i coloratissimi e bellissimi presepi artigianali, quelli che sono patrimonio dell’umanità.

A caccia dei presepi più belli del mondo

Allestiti durante il periodo natalizio, nelle case e tra le strade dei Paesi cattolici, i presepi rappresentano una delle tradizioni più belle, suggestive e sacre di tutto il mondo.

Questa rappresentazione figurativa della nascita di Gesù, affonda le sue origini in epoca tardo antica e medievale. Col tempo, le raffigurazioni, si sono sono fatte sempre più elaborate, diventando delle vere e proprie opere d’arte, come quelle esposte nella celebre via di San Gregorio Armeno.

E sono vere e proprie opere d’arte anche i Szopki, i presepi tradizionali di Cracovia che sono stati dichiarati dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità nel 2018. Cosa hanno di speciale è evidente anche dalle foto, si tratta di capolavori artistici e artigianali che non solo celebrano la Natività, ma raccontano anche della città di Cracovia.

Le scenografie che fanno da sfondo alla Natività, infatti, parlano della città polacca attraverso tutta una serie di dettagli minuziosi e sapienti. Negli Szopki figurano monumenti ed edifici cittadini, ma anche eventi sociali e culturali ed eroi nazionali. Le dimensioni sono diverse, ci sono i presepi più piccoli, che possono essere appesi agli alberi di Natale, e quelli maestosi che possono raggiungere anche svariati metri di altezza.

Szopki, i presepi artigianali di Cracovia che sono Patrimonio dell'Umanità

Fonte: Getty Images

Szopki, i presepi artigianali di Cracovia che sono Patrimonio dell’Umanità

Dove vedere i presepi di Cracovia che sono patrimonio dell’umanità

La tradizione dei presepi polacchi risale al XIX secolo quando, nella città di Cracovia, diversi falegnami iniziarono a realizzare queste piccole opere d’arte durante l’anno, per poi distribuirle ai cittadini durante il periodo di Natale.

Venivano creati manualmente presepi piccoli, con legno e carta stagnola, che potevano essere esposti nelle case, o addirittura appesi agli alberi di natale. C’erano poi gli Szopki più grandi, che raggiungevano anche diversi metri di altezza, e che diventavano dei veri e propri capolavori scenografici.

Questa tradizione si è perpetuata fino ai giorni nostri, affinandosi sempre di più grazie a tecniche elaborate e sapienti che sono state tramandate da generazione in generazione.

Nel 1927, per dare più risalto agli Szopki, e coinvolgere i cittadini in quella che ormai era diventata un’usanza territoriale, è stato istituito un concorso che si tiene ancora oggi in città il primo giovedì di dicembre di ogni anno. Tutti i lavori vengono esposti in Piazza del Mercato, lì dove si possono ammirare presepi di immensa bellezza.

Se volete però scoprire la bellezza dei Szopki anche in altri momenti dell’anno, potete recarvi al Museo Storico di Cracovia, proprio lì dove esiste la più grande e strabiliante collezione di presepi del mondo.

I presepi di Cracovia durante la competizione

Fonte: Getty Images

I presepi di Cracovia durante la competizione
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Il presepe più grande del mondo è stato acceso: è bellissimo

C’è qualcosa di straordinariamente inspiegabile che sta succedendo intorno a noi, ora che le strade, le piazze e i quartieri delle città che conosciamo si sono abbigliate a festa regalandoci ogni giorno e ogni notte spettacoli di immensa bellezza.

È la magia del Natale che ha preso vita e che ha invaso tutti i luoghi del mondo creando atmosfere fatate che invitano a perdersi e immergersi in un racconto natalizio del quale tutti possiamo essere protagonisti. Ci sono i mercatini di Natale, quelli che espongono prodotti tradizionali e prelibatezze culinarie, i maestosi e scintillanti alberi, che illuminano i percorsi urbani, e le luminarie sfavillanti. Ci sono, poi, tutta una serie di decorazioni e addobbi che trasformano le città che conosciamo in cartoline incantate.

E poi ci sono i presepi, quelli tradizionali e moderni, quelli avveniristici e contemporanei, quelli piccolissimi, ma comunque straordinari, e quelli così grandi da poterci entrare dentro. Sono nelle case delle persone, in Italia e non solo, e sono anche per le strade. Alcuni, poi, illuminano interi paesi, come quello di Manarola che è il presepe più grande del mondo, ed è bellissimo.

Il presepe più grande del mondo è italiano

Illuminati dalle scintillanti luci di Natale, i presepi – rappresentazioni della nascita di Gesù – affondano le loro radici in una tradizione secolare che è stata perpetuata fino ai giorni nostri. Allestire il presepe, oggi, è qualcosa che tutti i Paesi cattolici del mondo fanno.

Lo fanno nelle loro case, ma anche tra le strade, le piazze e i quartieri della città. Alcuni sono così iconici che si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche.

Ed è sicuramente un’attrazione anche il presepe più grande del mondo, che è situato proprio in Italia. Per scoprirlo dobbiamo spostarci al nord dello stivale, e più precisamente in un pittoresco e antico borgo della Riviera ligure di Levante, nelle Cinque Terre.

È qui, a Manarola, che ogni anno viene costruito il presepe più grande del mondo. Un vero e proprio capolavoro visivo, sacro e suggestivo che è già stato acceso, e come sempre è bellissimo.

Il presepe di Manarola

Inaugurato l’8 dicembre, il presepe di Manarola non ha bisogno di presentazioni, perché la sua bellezza precede la sua fama. Ogni anno, infatti, migliaia di persone giungono proprio nel pittoresco borgo delle Cinque Terre per perdersi e immergersi in questa raffigurazione della Natività unica e suggestiva.

Le origini del presepe di Manarola risalgono a tanti anni fa, quando il signor Mario Andreoli, un ex ferroviere ormai pensione, scelse di dedicare il resto della sua vita alla realizzazione di un’opera unica e straordinaria: un presepe gigantesco sulla collina del borgo.

Dopo circa 30 anni di lavoro, e grazie alla collaborazione degli abitanti del borgo, il presepe di Manarola è stato inaugurato nel 2007 e si è aggiudicato un posto nei Guinness World Record.

Ogni anno, per l’accensione del presepe di Manarola, vengono usati chilometri e chilometri di cavi elettrici, migliaia di lampadine, e più 300 personaggi della natività, realizzati in maniera artigianale con materiali di scarto, e posti su una collina terrazzata.

Negli ultimi anni, il presepe, è stato dotato di un impianto fotovoltaico per ridurre l’impatto ambientale e diventare più sostenibile ed ecologico.

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Il pittoresco borgo italiano che a Natale si trasforma in un presepe vivente

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci, perché infinite sono le meraviglie che gli appartengono. Capolavori plasmati da Madre Natura, opere di straordinaria bellezza che portano la firma dell’uomo e poi, ancora, monumenti e attrazioni turistiche, borghi, villaggi, tradizioni e culture.

Ma non abbiamo bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere esperienze straordinarie intrise di intensa bellezza, perché il nostro Paese è un luogo che non smette mai di stupire. E non lo fa sopratutto durante il periodo dell’Avvento, quando le strade, i quartieri e le piazze delle città che conosciamo si trasformano in cartoline incantate che invitano a perdersi e immergersi nelle atmosfere natalizie.

E se è dentro una cartolina magica che volete ritrovarvi questo dicembre, allora c’è solo una destinazione da raggiungere. Si tratta di un borgo pittoresco che a Natale si trasforma in un presepe vivente. Ed è bellissimo. Preparate le valigie, si parte! Destinazione: Equi Terme.

Benvenuti a Equi terme, il borgo da cartolina

Il nostro viaggio di oggi ci conduce alla scoperta di un piccolo e pittoresco borgo situato nel cuore della Toscana, e più precisamente a Fivizzano, nella provincia di Massa Carrara. Protetta da una delle cime più alte e maestose delle Alpi Apuane, quella del Pizzo d’Uccello, Equi Terme è abbarbicata a una collina rocciosa – meta prediletta di tantissimi scalatori – che rende lo scenario idilliaco.

A guardarla da lontano, Equi Terme, sembra una cartolina di immensa bellezza dall’atmosfera sospesa. E in effetti, all’interno del paesino, la vita scorre a ritmo lento, mentre le tradizioni e le storie che appartengono al territorio, vengono conservate da tutte le persone che qui hanno scelto di restare.

Abitata da appena un centinaio di anime, Equi Terme è una località lontana dai sentieri più battuti dal turismo di massa. Eppure la sua bellezza naturale, unita a una storia che risale agli antichi romani e che è conservata nelle numerose grotte, rendono questo borgo un luogo incantato.

Ed è proprio quell’atmosfera incantata che invade e pervade le stradine del borgo quando il Natale arriva. Perché è durante questi giorni che Equi Terme si trasforma in un presepe vivente.

Il presepe vivente più bello d’Italia

Non abbiamo dubbi su fatto che quello di Equi Terme sia uno dei presepi viventi più belli d’Italia, sicuramente uno di quelli da vedere, e da vivere, almeno una volta nella vita. La manifestazione, che è stata ribattezzata Betlemme di Lunigiana, si svolge il 23 e il 24 dicembre, dalle 20.00 alle 23.30 e il 25 e il 26 dicembre dalle 18.00 alle 21.00, e trasforma il piccolo borgo in un luogo suggestivo e magico che trasporta i visitatori nel più tradizionale racconto di Natale.

Durante le sere natalizie, infatti, i personaggi della Natività popolano le stradine del paesino illuminandole con torce, candele e lanterne. Ci sono i pastori, i Re Magi, i legionari, i fabbri e i scalpellini, non mancano neanche i falegnami e i pastori con le loro capre, pecore e cavalli. La sfilata del presepe vivente poi, si conclude all’interno dell’antro di una suggestiva grotta, lì dove ci sono Maria, Giuseppe, il bambin Gesù e anche il bue e l’asinello.