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La Red Beach a Santorini: dove il fuoco incontra il mare in un sogno di colori

Santorini è una delle mete turistiche più amate della Grecia, famosa per i suoi tramonti mozzafiato, le case bianche a picco sul mare e le spiagge vulcaniche. Tra queste ultime, una delle più affascinanti e fotografate è senza dubbio la Red Beach, conosciuta anche con il nome greco di Kokkini Paralia – spiaggia rossa. Si tratta di una piccola baia racchiusa tra imponenti scogliere di lava rossa che creano un contrasto spettacolare con l’azzurro del Mar Egeo.

La Red Beach è molto più di una semplice spiaggia: è un luogo che unisce natura, geologia e paesaggio in una cornice quasi surreale – come essere catapultati su Marte. Proprio per la sua unicità, attira ogni anno tantissimi visitatori provenienti da ogni parte del mondo, desiderosi di scattare una foto ricordo o di godersi un tuffo in uno dei mari più belli dell’Egeo.

Visitare la Red Beach di Santorini significa vivere un’esperienza unica e indimenticabile, a metà tra natura selvaggia e meraviglia paesaggistica. Questa spiaggia, incastonata tra le rocce rosse, regala emozioni forti e scorci indimenticabili, ma richiede anche consapevolezza e rispetto.

È una meta perfetta per chi cerca qualcosa di diverso dalle tipiche spiagge greche, un luogo dove il fascino dell’origine vulcanica incontra la bellezza del mare azzurro. Red Beach rimarrà uno dei ricordi più vivi durante un viaggio a Santorini.

Dove si trova la Red Beach e come arrivare

La Red Beach, chiamata così per via del colore della sua sabbia, si trova nella parte meridionale dell’isola, a soli 3 km da Akrotiri. La distanza da Fira, la capitale di Santorini, è di circa 12 chilometri, mentre da Oia sono poco più di 25.

La posizione isolata ma facilmente accessibile la rende una meta perfetta per una gita in giornata, magari abbinata alla visita alle rovine dell’antica città minoica – Akrotiri, detta anche la “Pompei dell’Egeo” – sepolta dall’eruzione vulcanica del 1600 a.C..

Per raggiungerla in autonomia, la soluzione più comoda è noleggiare un’auto – solo se si raggiunge la spiaggia nelle prime ore del mattino altrimenti il parcheggio diventa troppo affollato – o uno scooter. Si può parcheggiare vicino al sito archeologico da cui parte il sentiero panoramico che conduce alla spiaggia.

La spiaggia rossa di Santorini in Grecia

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Vista aerea della Red Beach

Il percorso a piedi dura circa 10-15 minuti ed è piuttosto suggestivo, ma va affrontato con le giuste scarpe: il terreno è un pò scosceso e a tratti instabile, perciò è meglio evitare infradito o sandali di plastica.

Per chi preferisce invece i mezzi pubblici, i bus locali partono regolarmente da maggio a ottobre da Fira e fermano proprio nei pressi del sito di Akrotiri, a pochi passi da dove inizia il sentiero d’accesso.

Un’alternativa molto apprezzata dai turisti è arrivare via mare, grazie ai taxi boat che partono dal molo poco sotto il sito archeologico di Akrotiri – o da Fira – e toccano la Red beach, la White Beach e la Black Beach.

Ci sono inoltre molte escursioni giornaliere in barca, con partenza dalle spiagge di Perissa o Kamari, che includono una sosta panoramica davanti alla Red Beach, insieme ad altre tappe spettacolari. Questa modalità è particolarmente comoda per chi vuole godersi il panorama dal mare, evitando la camminata.

Le caratteristiche uniche di Red Beach

Ciò che rende Red Beach in Grecia un luogo così straordinario è senza dubbio il suo aspetto geologico. Le alte scogliere di pietra lavica rossa che la sovrastano sono il risultato di millenni di attività vulcanica – la spiaggia si trova vicino alla Caldera, un cratere attivo che sovrasta la zona. L’eruzione che ha modellato Santorini ha lasciato qui una testimonianza tangibile della potenza della natura.

La spiaggia in sé è piuttosto piccola e stretta, con uno spazio limitato per distendersi, ma è proprio la sua dimensione raccolta a conferirle un’atmosfera intima e affascinante. In alta stagione può diventare però molto affollata, soprattutto tra le 11 e le 16, quindi per godersela al meglio, è consigliabile arrivare presto al mattino oppure verso il tardo pomeriggio, quando la luce calda del sole al tramonto rende il rosso delle rocce ancora più vivo.

Nonostante le dimensioni ridotte – si estende per circa 300 metri – la Red Beach offre alcune attività interessanti. La spiaggia, riparata dal vento, è molto apprezzata da chi pratica sport acquatici come snorkeling e immersione subacquea, grazie ai fondali ricchi di rocce e vita marina.

Il mare è limpido e ideale per una nuotata rinfrescante – sono consigliate le scarpette da scoglio per entrare in acqua. La spiaggia è libera e a volte parzialmente attrezzata con alcuni lettini e ombrelloni disponibili a noleggio, anche se in numero limitato e nei periodi centrali della stagione.

Mentre l’ultimo bar – che vende anche souvlaki – si trova proprio a fianco dell’inizio del sentiero. Perciò chi vuole passare una giornata in spiaggia deve organizzarsi con pranzo e acqua in quanto sulla Red Beach non ci sono bar o taverne.

La particolare Red Beach di Santorini

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Kokkini Paralia, la spiaggia rossa di Santorini

Chi ama la fotografia troverà in questo luogo uno degli scorci più suggestivi dell’isola. Il contrasto tra la roccia, la sabbia vulcanica di colore rosso intenso e l’acqua turchese è irresistibile per chi vuole portarsi a casa un ricordo meraviglioso di Santorini.

Cosa sapere prima di visitare la Red Beach

Red Beach non è solo bella: è anche un luogo da affrontare con un po’ di attenzione. A causa della sua conformazione geologica, la zona è soggetta a frane e caduta di massi dalle pareti rocciose sovrastanti.

Non a caso, all’inizio del sentiero che porta alla spiaggia, sono presenti cartelli ben visibili che avvisano del potenziale pericolo. Alcune sezioni sono state temporaneamente interdette in passato ed è consigliato rimanere nelle aree designate senza avvicinarsi troppo alle pareti rocciose.

Infine, non bisogna dimenticare il rispetto dell’ambiente. La Red Beach è un ecosistema delicato e già messo a dura prova dal turismo di massa. È fondamentale non abbandonare i rifiuti, non portarsi via sabbia o rocce e non arrampicarsi sulle scogliere. Non essendoci bidoni o strutture fisse in spiaggia, è buona norma riportarsi tutte le proprie cose indietro fino al ritorno.

La Red Beach di Santorini

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Una ripresa aerea con drone cattura la spiaggia rossa, Santorini
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Paros, cosa fare e vedere in questa incantevole isola della Grecia

Isola gioiello del Mar Egeo, Paros intreccia il fascino dell’architettura tradizionale greca con una vivace vita notturna, spiagge da sogno, villaggi rurali senza tempo e testimonianze storiche millenarie. Con oltre 120 chilometri di costa, quest’isola delle Cicladi alterna distese di sabbia dorata, colline verdi punteggiate da ulivi, scogliere che si affacciano su acque turchesi e borghi bianchi che sembrano sospesi nel tempo.

Facilmente raggiungibile in traghetto da Atene e ben collegata con le vicine Mykonos, Santorini e Naxos, Paros è anche la base ideale per un’emozionante esperienza di island hopping. Tra le attrazioni più amate spiccano Parikia, l’animato capoluogo ricco di storia, l’incantevole villaggio di pescatori di Naoussa, e le iconiche rocce levigate di Kolymbithres, che sembrano scolpite da un artista.

Celebre in passato per il suo marmo bianco pregiato, utilizzato in sculture leggendarie come la Venere di Milo, Paros conserva ancora alcune cave storiche, oggi in parte visitabili. Ma questa meravigliosa isola greca è una meta apprezzata soprattutto per gli sport acquatici, in particolare il windsurf, e per l’atmosfera rilassata dei suoi ristoranti sul mare, dove gustare pesce fresco e vini locali.

Mentre a chi ama l’esplorazione lenta, l’isola offre sentieri panoramici collinari, escursioni nel Paros Park e gite in barca verso l’elegante e tranquilla Antiparos. Sebbene l’estate sia la stagione più turistica, ottimi mesi per visitarla sono anche maggio, giugno, settembre e inizio ottobre, quando l’isola rivela il suo lato più autentico e seducente, lontano dalla folla.

Dove si trova Paros

Appartenente all’arcipelago delle Cicladi, Paros è situata nel Mar Egeo centrale, a ovest di Naxos, da cui è separata da un canale largo circa 8 chilometri. L’isola si trova a circa 150 km a sud-est del Pireo.

Cosa vedere e cosa fare a Paros

Il fascino storico di Parikia

Parikia, il capoluogo di Paros, è il cuore storico e culturale dell’isola. Tra i luoghi da non perdere nel vecchio borgo spicca la Panagia Ekatontapiliani, conosciuta anche come la “Chiesa dalle Cento Porte”, sebbene le aperture presenti nell’edificio siano di numero decisamente inferiore. Capolavoro dell’architettura bizantina, risale al IV secolo d.C. e sarebbe stata costruita sul sito di un antico tempio greco. A breve distanza dalla chiesa si possono ammirare i resti del Castello Franco, uno dei principali monumenti post-bizantini delle Cicladi, le cui mura e i ruderi della torre raccontano un passato fatto di difesa e conquiste.

Il pittoresco villaggio di Naoussa

Situato sulla costa nord-orientale di Paros, Naoussa, con le sue case bianche, le porte colorate e le stradine acciottolate, è uno dei borghi più famosi delle Cicladi. Nonostante il crescente turismo, il secondo centro abitato dell’isola ha saputo mantenere intatta la sua autenticità, diventando una delle località più fotografate delle Cicladi grazie agli edifici costruiti nel classico stile cicladico, all’atmosfera vivace e alla frizzante vita notturna.

Un tempo rifugio di pirati, il pittoresco porto conserva ancora un’aura avventurosa che contribuisce al suo irresistibile fascino. Elemento distintivo del porto di Naoussa è la Fortezza Veneziana costruita nel XIV secolo, che dominava Paros fino al 1517. Oggi in parte sommersa, durante le giornate ventose, quando le onde si infrangono con forza sulle mura, regala uno spettacolo davvero suggestivo.

Situata in posizione dominante e visibile da ogni angolo del villaggio, la chiesa di Kimisis Theotokou è la più grande di Naoussa e la terza più grande dell’intera isola. Risalente al XIX secolo, è raggiungibile tramite una gradinata di marmo che svela scorci di vicoli affascinanti e angoli caratteristici. Di notte, la chiesa è magnificamente illuminata e può essere avvistata dalle navi che incrociano nella baia.

Naoussa, isola di Paros
L’incantevole villaggio di Naoussa nell’isola di Paros, Grecia

Degustazioni alla Cantina Moraitis

Per gli amanti del vino, una tappa alla Cantina Moraitis è un’attività imperdibile durante un soggiorno a Paros. Fondata nel 1910, è oggi una delle aziende vinicole più rinomate delle Cicladi, premiata a livello internazionale. Si trova a soli 10 minuti a piedi dal centro di Naoussa e offre esperienze di degustazione che invitano alla scoperta dei profumi e dei sapori dell’isola.

Le antiche cave di marmo di Marathi

Lasciando la costa per addentrarsi nella storia più profonda dell’isola, si arriva alle antiche cave di marmo di Marathi, tra le più importanti dell’antichità. Utilizzate già nel III millennio a.C., hanno fornito il celebre marmo di Paros usato per opere come la Venere di Milo. Una visita guidata consente di comprendere il valore storico e culturale di questo sito e conoscere il processo di estrazione del marmo. Le cave sono un luogo suggestivo che racconta il glorioso passato artistico e artigianale dell’isola.

Lefkes, il borgo tra le colline

Situato a 300 metri di altitudine, nel cuore verde di Paros, il villaggio di Lefkes offre un panorama spettacolare sull’isola di Naxos. Un tempo capoluogo dell’isola, è un borgo tranquillo, abitato da circa 500 anime, rimasto autentico e ancora poco battuto dal turismo di massa. Lefkes è un labirinto di casette bianche e chiese antiche, come la splendida chiesa di Agia Triada, costruita in marmo bianco e custode di preziose icone bizantine. Da qui parte la Strada Bizantina, un antico sentiero lastricato che conduce fino al villaggio di Prodromos e al mare, ideale per chi ama le passeggiate tra storia e natura.

Paros Park, immersione nella natura

Chi desidera esplorare la natura incontaminata dell’isola non può perdere una visita al Paros Park, un’area protetta di 800 ettari situata nella penisola di Ai Giannis Detis, nella baia di Naoussa. Nel parco si snodano alcuni sentieri ben segnalati che attraversano paesaggi spettacolari e conducono a luoghi di grande interesse come il Monastero pre-bizantino di Ai Giannis Detis e il faro di Korakas del XIX secolo. Raggiungibile in caicco dal porto di Naoussa (destinazione Monastiri), Paros Park ospita anche due spiagge selvagge e la più organizzata spiaggia di Monastiri, attrezzata con lettini, ombrelloni e beach bar.

Le spiagge più belle di Paros

Kolymbithres, capolavoro della natura

Tra le spiagge più iconiche non solo di Paros, ma dell’intera Grecia, Kolymbithres è un vero capolavoro naturale forgiato dal vento e dal mare, che nel corso di millenni hanno scolpito le rocce di granito in forme morbide e surreali che sembrano uscite da una galleria d’arte contemporanea. Queste formazioni creano piccole insenature sabbiose e piscine naturali, perfette per nuotare, fare snorkeling o semplicemente rilassarsi nell’acqua cristallina e poco profonda. Situata nella baia di Naoussa, a circa 4 km dal villaggio, è una spiaggia attrezzata con lettini e ombrelloni a noleggio, molto amata anche dalle famiglie. Nelle vicinanze si trovano taverne tipiche dove gustare specialità tipiche con vista mare, mentre poco più a nord si estende il Paros Park. Sullo sfondo, a completare il quadro da cartolina, si staglia la splendida isola di Agia Kali. Il modo più suggestivo per raggiungere Kolymbithres è a bordo del caicco che parte regolarmente dal porto di Naoussa.

Piperi, la spiaggia di Naoussa

A soli 300 metri dal porto di Naoussa, Piperi è la spiaggia cittadina per eccellenza, frequentata sia dai locali che dai turisti che soggiornano nel villaggio. Piccola e incastonata in una baia pittoresca, parzialmente attrezzata con ombrelloni e lettini, alterna sabbia dorata e ciottoli levigati, con acque limpide che invitano a un tuffo rigenerante.
Alle due estremità della spiaggia si trovano delle formazioni rocciose perfette per chi ama fare snorkeling con maschera e pinne. Dietro la spiaggia c’è qualche taverna, ma per una scelta più ampia di ristoranti e bar basta fare una breve passeggiata fino al porto.

Agioi Anargyroi, relax a due passi dal centro

A circa un chilometro a est del porto di Naoussa si estende Agioi Anargyroi, una delle spiagge più popolari della zona, che si affaccia su una baia riparata, dove barche e motoscafi si ormeggiano placidamente regalando uno scenario tipicamente cicladico. Lunga, sabbiosa e baciata dal sole, è perfetta per chi cerca tranquillità e comfort senza allontanarsi troppo dal centro. Il litorale è in parte attrezzato con ombrelloni e lettini e grazie alla sabbia dorata e all’acqua bassa e calma, Agioi Anargyroi è particolarmente adatta alle famiglie con bambini.

Monastiri, natura e divertimento

Situata all’ingresso del Paros Park, nella parte nord della baia di Naoussa, Monastiri è una delle spiagge più frequentate dell’isola. A circa 7 km dal villaggio, è facilmente raggiungibile in auto o con i tradizionali caicchi che salpano frequentemente dal porto di Naoussa.
La spiaggia prende il nome dal vicino Monastero di San Giovanni Detis, ed è attrezzata con lettini, ombrelloni, un centro di sport acquatici e un vivace beach bar. Grazie alla posizione al centro della baia, l’acqua è bassa per molti metri ed è raramente agitata dalle onde, caratteristica che la rende perfetta per bambini e famiglie, ma anche per chi ama fare snorkeling tra le rocce.

Santa Maria, mare e avventura

Santa Maria, a soli 4 km da Naoussa, è tra le spiagge più spettacolari non solo di Paros, ma di tutto l’arcipelago cicladico. Situata sulla costa orientale, regala una vista mozzafiato sull’isola di Naxos. Il lungo litorale, coperto da sabbia dorata finissima e bagnato da un mare limpido e trasparente, è ben organizzato con ombrelloni, lettini, beach bar e offre un’ampia gamma di sport acquatici, tra cui windsurf, kayak, pedalò e immersioni. A sud della spiaggia principale si estende un’area con dune sabbiose e piccole baie naturali che formano spiaggette nascoste: angoli di tranquillità e bellezza dove sentirsi lontani da tutto, pur restando vicini al cuore pulsante di Paros.

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Cosa fare ad Anafi, l’isola dimenticata della Grecia ricca di storia e spiagge da sogno

Le isole della Grecia sanno incantare ma tra le Cicladi c’è un territorio da batticuore: si tratta di Anafi, non lontana da Santorini ma decisamente più autentica. Con i toni del bianco e blu racconta la tradizione, la storia e sa togliere il fiato con spiagge selvagge e tramonti instagrammabili. Se hai intenzione di visitare una Grecia lontana dall’overtourism, ecco cosa devi assolutamente fare ad Anafi, le spiagge più belle e come raggiungere questa perla non lontana dall’Italia.

Cosa vedere ad Anafi

Anafi è un’isola della Grecia tutta da scoprire: dai ritmi lenti, lontana dall’overtourism e con un forte passato che si respira nei diversi siti archeologici ha molto di più da offrire che una semplice vacanza a ritmo di tuffi e bagni di sole. Ecco cosa vedere ad Anafi durante una vacanza tra le isole greche.

Chora

Chora è poesia cicladica allo stato puro. Un dedalo di vicoletti bianchissimi, cupole azzurre e porte che sembrano dipinte a mano. È l’unico vero centro abitato dell’isola, arroccato a strapiombo sul mare, a 10 minuti dal porto. Il tempo scorre a passo lento, tra anziani che bevono raki sulla soglia e bambini che giocano tra i muri antichi. Nessuna auto, solo calce, silenzio e scorci mozzafiato sull’Egeo.

Cosa vedere ad Anafi: Chora

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Visitare il villaggio di Chora sull’isola di Anafi

Agios Nikolaos

Il tuo primo assaggio di Anafi sarà Agios Nikolaos, il porto. Pittoresco, scompigliato, autentico. Le reti dei pescatori al sole, il profumo di polpo grigliato nelle taverne e la quiete di un luogo fermo nel tempo. Fermati per un bagno o una cena vista molo: è qui che inizia la magia.

Monastero di Zoodochos Pigi

All’estremità della strada asfaltata ti aspetta il Monastero di Zoodochos Pigi, immerso in un paesaggio che sembra sospeso. Antico, intimo e circondato da una calma quasi irreale, è perfetto per chi cerca una connessione più spirituale con l’isola. E sì, a due passi c’è anche la spiaggia di Monastiri: sacro e profano possono coesistere a meraviglia.

Monastero di Kalamiotissa

Se ami le sfide e le viste mozzafiato, prepara le scarpe da trekking: ti aspetta il monte Kalamos. Dopo un’ora di salita ripida ma ben segnalata, sbucherai in cima dove sorge il piccolo monastero di Kalamiotissa, appoggiato sulla roccia come un gioiello bianco. Panorami infiniti e un’atmosfera ultraterrena. Meglio all’alba, se vuoi vivere la magia totale.

Kastelli

Vuoi un tuffo nel passato? Dirigiti verso l’interno dell’isola e raggiungi Kastelli, l’antica città di Anafi. Qui potrai scoprire resti archeologici affascinanti: mura, tombe e una grande cisterna. Nessuna guida, nessun biglietto: solo tu, la storia e il vento tra le pietre.

 I forni e la diga

Vicino alla spiaggia di Roukounas ti aspettano due curiose reliquie del passato: i forni comunitari di Anafi. Grandi, circolari, usati un tempo per sfamare tutta l’isola. Poco distante, una piccola diga artificiale racconta il lato più concreto della vita isolana: la raccolta e gestione dell’acqua piovana, bene preziosissimo in estate. Una sosta inaspettata e interessante.

I trekking da non perdere

Anafi è un paradiso per chi ama camminare. Ogni sentiero è una cartolina: dal porto a Chora, da Klisidi a Katsouni, dal monastero di Zoodochos Pigi fino alla cima di Viglia. L’isola è un parco giochi naturale, senza traffico, dove ogni salita è una conquista e ogni discesa una ricompensa in blu.

Le spiagge di Anafi

Anafi è un’isola greca che fa battere il cuore. Lontana dall’overtourism è uno dei territori più belli da scoprire in estate restando lontani dalle località più battute e frequentate dove la bolgia rovina la magia. Le spiagge di Anafi sanno incantare e sono tra le più belle di tutto il Mediterraneo.

Megalos Roukounas

La più iconica dell’isola: ampia, sabbiosa e piena di personalità. Roukounas è un mix irresistibile di libertà, nudismo, taverne con vista e spiriti alternativi che ogni estate si danno appuntamento qui. Porta solo l’essenziale e lasciati andare alla sua energia autentica.

Tra le spiagge più belle di Anafi Roukonas

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spiaggia di Roukonas

Flamourou

Appena dietro la più nota Roukounas, Flamourou è intima e tranquilla, perfetta se cerchi pace assoluta. Un piccolo gioiello tra le rocce, baciato da un mare limpido e silenzioso. Portati l’acqua e scendi lentamente nel blu.

Klisidi

A pochi minuti a piedi dalla Chora, Klisidi è una deliziosa mezzaluna dorata con qualche tamerice per l’ombra e una vista da cartolina. È il posto giusto per chi ama i tramonti, i colori pastello e le taverne a portata di infradito.

Agioi Anargyri

Una delle più spettacolari: sabbia rossa, mare trasparente e una cappella bianca incastonata nella roccia. Si arriva solo a piedi o in barca, ma la ricompensa è pura magia. Ad Agioi Anargyri il silenzio è la regola e il nudismo benvenuto.

Katsouni

Rocce, privacy e una spiaggia quasi deserta. Katsouni è per chi cerca il mare come rifugio. A pochi passi dal porto, ma lontanissima da tutto il resto. Il sogno di ogni viaggiatore solitario è proprio Katsouni.

Megalos Potamos

La spiaggia più grande dell’isola ti aspetta con sabbia dorata e tanto spazio per respirare. Megalos Potamos è frequentata, sì, ma mai affollata. Porta un libro, affonda i piedi nella sabbia e rilassati con lo sciabordio del mare.

Katalimatsa

Tra le meno note ma più affascinanti, Katalimatsa è brulla, arida, vera. La sabbia rossa ricorda un paesaggio spaziale, simile a quello di Marte ma siamo sulla Terra a poca distanza dall’Italia. La baia è il top per chi vuole vivere una vacanza selvaggia e autentica.

Ormos Prasies

Una grande baia incorniciata dal verde e dal silenzio; la natura è maestosa, lo spazio ampio e l’energia potente. Ormos Prasies è ottima per chi ama camminare, meditare o semplicemente restare in ascolto.

Agios Nikolaos

Vicino al porto e perfetta per un ultimo bagno prima di salutare Anafi. Sabbia, taverne familiari e camere vista mare: Agios Nikolaos è una coccola semplice, ideale per chiudere in bellezza la tua vacanza.

Dove si trova Anafi e come raggiungerla

Tra le isole greche Anafi spicca conquistando il titolo di gemma nascosta del Mar Egeo. Non è lontana dalla battutissima Santorini ma piccola e selvaggia rivela un’anima decisamente più autentica. Come raggiungerla? Da Santorini in traghetto, dalle altre Cicladi oppure da Atene. Anafi non è una delle isole greche con aeroporto e proprio per questo è fuori dalle rotte turistiche ma ha molto da raccontare.

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Santorini, itinerari fuori rotta, lontani dall’overtoursim

Sono tanti i luoghi turistici del mondo, oggi, a essere minacciati dall’overtourism e Santorini, la perla delle Isole Cicladi, è uno di questi. Nonostante le recenti scosse di terremoto sentite sull’isola abbiano spaventato qualche turista che, anche nel periodo di bassa stagione, era solito affollare le strade di Thira e Oia, i villaggi bianchi e blu che appaiono più sovente nelle cartoline di Santorini, e che quest’anno sono diminuiti, nulla fermerà le orde che sbarcheranno nel porto di Athinios tra luglio e, soprattutto, agosto.

Nuovo piano turistico a Santorini

L’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo e il ministero del Turismo greco sta organizzando iniziative per rilanciare l’immagine di Santorini “Come la vorremmo in futuro” ha spiegato il Sindaco dell’isola, Nikos Zorzos, all’ANSA. “Non vogliamo altri hotel, non vogliamo altri posti letto”, ha spiegato Zorzos. Bisogna migliorare l’immagine dell’isola: ma non potevamo gestire tutto da soli, per questo chiediamo l’intervento statale, e attualmente si sta redigendo un piano urbanistico speciale. Abbiamo presentato le nostre proposte: niente ulteriore sviluppo turistico. Al contrario, vogliamo che l’isola ospiti solo il numero di turisti che può sostenere. Non più di quelli che avevamo fino all’anno scorso”. Nei piani turistici di Santorini c’è il controllo dei flussi turistici, inclusi quelli provenienti dal settore crocieristico: d’ora in avanti saranno fissati a 8.000 sbarchi giornalieri. “Santorini ha un paesaggio unico, formato dall’eruzione vulcanica del 1613 a.C.. È nostro dovere conservarlo”, ha commentato il Sindaco.

Cosa fare di insolito a Santorini

Di esempi di cose da fare fuori dalle solite rotte a Santorini ce ne sono tantissimi, ma non sono molti i turisti a saperlo. Innanzitutto, si possono fare esperienze autentiche e non di massa, visitando cantine percorrendo itinerari enoturistici, si possono visitare villaggi meno noti nell’entroterra dell’isola e anche scoprire spiagge meno affollate note solo ai local. E poi, cosa di cui pochi turisti sono a conoscenza, sull’isola ci sono siti archeologici e straordinarie tracce del passato. Ecco alcuni spunti.

Cantine e taverne tipiche

Provare il vino vulcanico di Santorini dove il terroir è unico è un’esperienze assolutamente da fare e di produttori sull’isola ci sono tanti. La prima cantina nata a Santorini è quella della famiglia Venetsanos che ha aperto la produzione nel 1947 proprio sopra il porto di Athinios, nel Sud dell’isola, su una spettacolare falesia che dà sulla caldera di Santorini, che al tramonto è da cartolina. Qui organizzano tour delle vigne – basse per via del vento – e degustazioni e si gode di una bellissima vista panoramica sull’Egeo.

È pluripremiata, invece, la cantina Anhydrous, nel villaggio di Kontochori, non lontano da Thira. Qui, oltre a organizzare visite guidate e degustazioni, anche abbinate al cibo, c’è un ristorante che propone cucina creativa locale e si tengono corsi di cucina greca tradizionale. Il tutto si svolge nel vecchio cinema all’aperto che è stato trasformato nel tranquillo cortile cicladico della cantina. Tra le grandi vasche ovali in rovere e cemento si svolgono le visite guidate, il pranzo e le cooking class.

I villaggi meno turistici di Santorini

Scordatevi le più celebri Oia, Firostefani e Imerovigli, bellissimi e con viste panoramiche uniche (ma anche super inflazionate). Se decidete di visitare queste due cantine, a metà strada incontrerete il villaggio di Megalochori, uno dei più pittoreschi dell’isola. La sua esistenza è documentata fin dal XVII secolo. Sede di palazzi storici, antiche case tradizionali, rifugi di pirati e cantine vitivinicole, vanta una storia di mercanti e di ricchi proprietari terrieri che esportavano il Vinsanto, il vino dolce che l’isola produce ancora oggi. Una caratteristica distintiva delle case e dei palazzi antichi sono le alte mura, i cortili interni e i portoni di legno, costruiti per garantire la privacy e la sicurezza contro le incursioni dei pirati. Un grande impegno è stato messo dai residenti per preservare le caratteristiche e la bellezza di questo insediamento tradizionale e, molte delle case originali, cadute in rovina, sono state riportate al loro antico splendore.

Nell’entroterra dell’isola, circondato da vigneti da cui viene prodotto il rinomato vino bianco Assyrtiko, c’è anche Pyrgos Kallistis, un villaggio di origine medievale di case bianche e azzurre e stradine ripide su cui s’affacciano wine bar, taverne, gallerie e negozi. Qui non arrivano le folle di crocieristi ed è rimasto uno degli angoli più autentici dell’isola, a dire di molti, forse il villaggio più bello di Santorini.

Megalochori-Santorini

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Il villaggio di Megalochori a Santorini

I siti archeologici da visitare a Santorini

Il sito più importante da vedere a Santorini è l’antica Thira, Akrotiri, distrutta e sepolta dall’eruzione del vulcano di Santorini del 1628 a.C., tornata alla luce nel 1967 grazie agli scavi archeologici e, proprio a causa del deposito delle ceneri vulcaniche sulla città, ha conservato edifici, affreschi e ceramiche, motivo per cui viene anche chiamata la “Pompei dell’Egeo”. Ci sono anche due importanti musei da visitare: Il Museo Archeologico di Thira e quello della Thira Preistorica, dove si possono ammirare gli straordinari affreschi del XVII secolo a.C..

Le spiagge meno affollate di Santorini

Non lontano da Megalochori, ci sono due spiagge remote sul lato della Caldera e non accessibili in auto, entrambe chiamate con il nome delle chiese della zona: Plaka e Thermi. Per chi cerca spiagge meno affollate, la spiaggia di Vlychada situata a Sud ha un’atmosfera più tranquilla e autentica, con un contrasto tra sabbia nera e scogliere bianche. In alternativa c’è White Beach, raggiungibile via mare o con un sentiero impervio, e Mésa Pigádia, nascosta dietro scogliere rocciose e accessibile tramite una strada sterrata o in barca. Per chi soggiorna a Oia, sulla costa Nord-orientale dell’isola, però, non lontano c’è la spiaggia di Capo Colombo che è una delle più isolate, e quindi meno affollate della zona.

Esperienze autentiche a Santorini

Autentico è anche prendere parte a una delle feste patronali, in greco “panigiri”, di Santorini. Anziché prenotare un ristorante gourmet a Oia, quindi, segnatevi queste date: 4 agosto, Epta Pedon a Oia; 15 agosto, Festa della Vergine Maria ad Akrotiri; 24 settembre festa di Santa Maria Misericordiosa a Kamari.

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Da luglio scatta una nuova tassa in Grecia: così si combatte l’overtourism

Chiunque prenoti una crociera in Grecia, si immagina di scendere dalla nave e passeggiare lungo vicoli imbiancati a calce, fermarsi in una taverna per assaporare piatti a base di pesce fresco e godersi il tramonto dagli spot più belli. Se fino a qualche anno fa questo immaginario poteva avvicinarci alla realtà, ora la situazione è un tantino differente.

Isole famose come Santorini e Mykonos vengono letteralmente prese d’assalto, con folle di turisti accalcati sulle loro strade, molti dei quali passeggeri delle numerose navi da crociera. Per darvi un’idea, in un solo giorno d’agosto del 2024, sono sbarcate sull’isola di Santorini ben 20.000 persone.

Una situazione insostenibile che ha obbligato i funzionari greci a prendere dei provvedimenti, tra i quali l’introduzione di una nuova tassa specifica per i croceristi. Una percentuale dei ricavati provenienti dalle tasse verrà utilizzata per migliorare le infrastrutture delle isole, sotto pressione a causa dell’overtourism.

La nuova tassa delle isole greche per i croceristi

Attualmente, oltre il 57% del turismo crocieristico in Grecia si concentra su Santorini, Mykonos e il Pireo, la città portuale situata appena fuori Atene. Per cercare di affrontare il problema sempre più presente dell’overtourism, è stata approvata una nuova tassa che verrà applicata sui passeggeri delle crociere a partire dal 1 luglio.

La tassa arriverà fino a 20 euro per lo sbarco in alta stagione a Mykonos e Santorini. In base ai dati pubblicati da alcuni siti di settore, si prevede che, considerando il numero di croceristi della scorsa stagione diretti alle due isole greche (circa 1,3 milioni), quest’anno le compagnie di crociera dovranno sborsare circa 45 milioni di dollari per coprire la nuova tassa. Una somma che riguarda solo Mikonos e Santorini.

In generale, in Grecia le tasse si possono suddividere in tre fasce: il prezzo varia da 1 euro in bassa stagione, a 3 euro in media stagione e 5 euro in alta stagione, tutti costi validi nei porti greci, fatta eccezione per Santorini e Mykonos. Qui, in bassa stagione, la tassa costerà 4 euro, aumentata a 20 euro per gli scali delle crociere in alta stagione.

Gli obiettivi della nuova tassa

La nuova tassa sarebbe dovuta entrare in vigore a giugno, ma è stata posticipata dopo che l’attività sismica di Santorini ha temporaneamente bloccato tutto il traffico delle navi da crociera nella regione.

L’obiettivo della tassa è duplice. Da una parte si desidera incoraggiare gli scali in porti più tranquilli e incentivare i viaggi al di fuori dei mesi estivi di punta. Le isole del Mar Ionio, per esempio, come Zante e Antipaxos, sono due valide alternative a Santorini e Mykonos. Chi preferisce isole più tranquille, sempre nelle Cicladi, può optare anche per Milo, Sifno e Naxos. Viaggiando fuori stagione, invece, è possibile scoprire queste mete con maggiore tranquillità invece che lottare contro la folla per ammirare un tramonto!

Dall’altra, i ricavi derivanti dalla nuova tassa saranno utilizzati per finanziare l’ammodernamento delle infrastrutture e degli impianti portuali, in questo momento sotto pressione.

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Le spiagge da non perdere in vacanza a Santorini, un caleidoscopio di colori

Quando pensate a Santorini, cosa immaginate? Noi pensiamo a case imbiancate a calce, a tramonti infuocati, a paesaggi dai colori diversi. E le spiagge? La sua natura vulcanica ha creato uno scenario composto da un caleidoscopio di spiagge nere, rosse, bianche-grigio, caratterizzate soprattutto da ciottoli che non sempre regalano quei colori che, spesso e volentieri, si trovano facilmente su altre isole della Grecia.

Eppure, anche sull’isola di Santorini non mancano spiagge splendide, ognuna unica a modo suo. Quali sono e come raggiungerle? Noi di SiViaggia vi consigliamo queste!

Spiaggia di Vlychada

Cominciamo la nostra selezione sulle spiagge da non perdere a Santorini con una baia vulcanica ultraterrena che spicca per il suo paesaggio lunare. Stiamo parlando di Vlychada, caratterizzata da particolari formazioni rocciose e dalla sabbia nera che, in contrasto con l’acqua turchese, crea uno scenario davvero pazzesco.

Situata sulla costa meridionale dell’isola, a circa 11 chilometri da Fira, vanta una posizione appartata rappresentando il luogo perfetto per chi è alla ricerca di una location meno affollata rispetto alle famose cittadine. Qui sono presenti anche dei chioschi dove noleggiare lettini e ombrelloni.

Spiaggia di Vlychada

Fonte: iStock

Spiaggia vulcanica di Vlychada

Spiaggia di Koloumbos

Piacevolmente incontaminata e frequentata soprattutto dagli abitanti dell’isola, la spiaggia di Koloumbos è il luogo ideale dove godersi il sole greco in tranquillità. Situata nella costa nord-orientale di Santorini, è composta da ciottoli neri e da un paesaggio reso unico dalla presenza di un’imponente scogliera di lava striata che, all’estremità meridionale, offre anche un po’ d’ombra.

Il mare è relativamente caldo grazie alla presenza di un vulcano sottomarino attivo posizionato a circa otto chilometri dalla costa. Nelle giornate limpide, inoltre, potrete avvistare all’orizzonte le isole di Ios, Amorgos e Anafi. Infine, è anche l’unica spiaggia dell’isola dove è consentito il nudismo!

Red Beach

Non stupisce che sia una delle spiagge più affollate: la famosa Red Beach, infatti, vanta alte scogliere color ocra che incorniciano una spiaggia di ciottoli rossastri disseminata di massi, ricordando un paesaggio marziano, ma con l’acqua! Qui potete non solo rilassarvi, ma anche utilizzare il SUP e raggiungere la vicina Akrotiri, uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo orientale.

La spiaggia può essere raggiunta in barca oppure percorrendo a piedi un sentiero piuttosto scosceso per circa 10 minuti. Sulla spiaggia si possono noleggiare anche sdraio e ombrelloni.

Perissa Beach

Perissa, le cui acque sono state premiate con la Bandiera Blu, è un’altra tipica spiaggia vulcanica di Santorini e, grazie al mare calmo e alla presenza di numerosi servizi, attrae soprattutto famiglie. Qui, oltre a fare il bagno, potrete assaporare le specialità locali nelle numerose taverne o curiosare tra i negozi di souvenir situati proprio nelle stradine dietro la spiaggia.

Alle spalle della spiaggia, inoltre, si erge imponente il vasto monte Mesa Vouno, la cui cima è dominata dalle rovine di Thira raggiungibili percorrendo un sentiero che parte proprio da Perissa. Durante i mesi estivi, vi consigliamo di percorrerlo nelle fresche ore del mattino.

Spiaggia di Perissa

Fonte: iStock

La spiaggia di Perissa

Kamari Beach

Kamari è una delle spiagge più lunghe di Santorini, oltre che una delle più organizzate. Il mare è generalmente tranquillo e l’acqua pulita, perfetto per nuotare in sicurezza. Qui, troverete tutti i comfort necessari come taverne, bar e ristoranti. Sfortunatamente non vedrete il tramonto, mentre se siete persone mattiniere potrete godervi una splendida alba.

White Beach

Con White Beach, invece, come avrete immaginato dal nome, cambiamo tonalità nei colori del paesaggio. Qui, infatti, potrete rilassarvi circondati da maestose scogliere di roccia vulcanica bianca che si ergono a picco sul mare creando un contrasto mozzafiato con l’intenso blu dell’Egeo e la sabbia scura. Il nome è legato solamente alle formazioni rocciose perché la spiaggia, come le altre dell’isola, è composta da ciottoli scuri.

In generale, si tratta di una spiaggia bellissima perché incontaminata considerando che è principalmente raggiungibile via mare. L’atmosfera è generalmente più tranquilla e appartata, ideale per chi cerca un’oasi di pace e desidera immergersi nella bellezza naturale più selvaggia di quest’isola della Grecia.

Mesa Pigadia

Poco distante dalle famose Red Beach e White Beach, la spiaggia di Mesa Pigadia è molto particolare perché qui, sulle scogliere calcaree, vedrete anche i tipici capanni dei pescatori, dai colori vivaci, utilizzati per riporre le barche durante i mesi invernali. Protetta dal vento del nord, questa spiaggia è perfetta anche per chi pratica snorkeling: i più avventurosi possono persino nuotare attraverso una grotta marina per raggiungere la vicina White Beach!

Potete raggiungerla in due modi: o percorrendo una strada sterrata relativamente agevole situata sulla costa sud-occidentale di Santorini o prendere una barca dalla spiaggia di Akrotiri.



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Come raggiungere Santorini

L’isola di Santorini è facilmente raggiungibile dall’Italia in aereo o in nave. Sono diverse le compagnie aeree, anche low cost, che collegano i nostri aeroporti con quello nazionale dell’isola. In alternativa, è possibile arrivarci in nave: il porto di riferimento è quello di Atninios, situato sulla costa est dell’isola, dove arrivano i traghetti in partenza sia da Atene che da altre isole.

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Isole della Grecia, dove il tempo rallenta e la vacanza da sogno è una promessa

Se c’è una destinazione estiva dove molti sognano di volare, questa è proprio la Grecia. Le sue isole incantano con la loro diversità e bellezza, offrendo ai visitatori il luogo ideale per una fuga da sogno all’insegna di spiagge bellissime, avventure nella natura e trattorie tipiche dove lasciarsi conquistare dalle migliori specialità gastronomiche del Paese.

E se Mykonos e Santorini sono diventate mete troppo affollate, ci sono tante altre isole da scoprire dove organizzare la vostra prossima vacanza. Queste sono le isole della Grecia che vi consigliamo noi di SiViaggia!

Milos, l’isola ancora poco affollata

Questa è l’isola dove fu scoperta la famosa Venere di Milo, oggi custodita all’interno del Louvre. Milos è sicuramente una delle isole più belle delle Cicladi, contraddistinta da un paesaggio particolare: qui, il mare è incorniciato da bianche e lisce formazioni rocciose e dalle rocce vulcaniche che colorano le spiagge di rosso, rosa e arancione.

Scoprite i panorami lunari di Sarakiniko, con le sue rocce calcaree che fanno contrasto con il blu profondo del mare, e organizzate una gita in barca per apprezzare la bellezza selvaggia dell’isola e per arrivare a Kleftiko, un antico ritrovo di pirati. Immergetevi nelle acque della famosa Grotta di Papafragas e assaporate i deliziosi frutti di mare nel villaggio di Pollonia. Milos, seppur sempre più conosciuta, resta ancora poco affollata rispetto ad altre isole della Grecia.

Paros, relax nel cuore dell’Egeo

Paros possiede il mix perfetto di natura, cultura e vita notturna, così da soddisfare ogni tipologia di viaggiatore. Nuotate nelle acque delle sue spiagge più belle come Chrysi Akti, Santa Maria, Pounta, Kalogeros e Kolymbithres. Se amate gli sport acquatici, l’isola ha degli spot ideali per praticare kitesurf e windsurf dove, per anni, sono stati organizzati anche diversi tornei internazionali.

La sera, dopo una giornata di mare o di scoperta, raggiungete Naoussa: in passato covo di pirati, oggi è il ritrovo ideale per chi non rinuncia a una vivace vita notturna fatta di musica, bar e ristoranti. Se invece volete inserire nell’itinerario delle tappe meno conosciute, segnate due villaggi dell’entroterra: Prodromos, dove l’entrata del villaggio è un tetto a volta e un campanile e dove potrete ammirare le piccole case tradizionali delle Cicladi, e Marpissa, un villaggio del XVI secolo con mulini a vento tradizionali e chiese ricche di storia.

L'isola greca di Paros

Fonte: iStock

Il villaggio di Naoussa a Paros

Sifnos, per gli amanti della cucina

Siamo tutti d’accordo nell’affermare che in Grecia si mangia benissimo ma, chi vuole immergersi davvero nella sua cultura gastronomica, è all’isola di Sifnos che deve indirizzare la propria attenzione. Non è un caso che, proprio su quest’isola, venne scritto il primo libro dedicato alla cucina greca nel 1910! Tra i piatti tradizionali, preparati nelle tipiche casseruole di terracotta, spiccano i ceci al forno, i capperi stufati e l’agnello con vino rosso e aneto.

Tra una taverna e l’altra visitate anche le sue spiagge, come Panaghià Chryssopighì, dove tuffarsi dalle sporgenze rocciose, o Kamares, Platìs Gialòs e Vathì. Fate un salto nella città di Artemon, caratterizzata dalle sue belle case neoclassiche e dalle strade strette e ben curate, e nei villaggi circostanti, con i loro cortili imbiancati, le buganvillee e i fumaioli in cotto sui tetti.

Folegandros, l’inesplorata isola cicladica

Tanta bellezza e ritmi rilassati: benvenuti sulla piccola isola di Folegandros, tra le isole meno turistiche delle Cicladi. La città principale, Hora, è situata sul bordo di un’alta scogliera e offre numerose piazze incorniciate dalle graziose facciate delle tipiche chiese cicladiche dove fermarsi in un bar e farsi avvolgere dall’atmosfera lenta della sua quotidianità. Da qui, un sentiero serpeggiante composto da diversi gradini ascende verso l’alto, su, fino all’unica vera attrazione dell’isola: la chiesa di Panagia, ancora più bella se visitata all’alba.

Un altro punto panoramico imperdibile è il faro di Capo Mihelo, operativo dal 1912: ci potete arrivare con una passeggiata dove, alla fine, verrete ripagati da una vista mozzafiato sul Mar Egeo. Sull’isola non troverete spiagge sabbiose piene di lettini, ma calette limpide e ciottolose, come Katergo, Ambeli e Livadaki.

Creta, l’isola più grande della Grecia

Creta è un’isola che bisogna vedere almeno una volta nella vita. L’isola più grande della Grecia e luogo di nascita di Zeus, offre una vacanza all’insegna di rovine antiche e spiagge splendide. Il sole è garantito quasi tutto l’anno, quindi potete visitarla anche in altre stagioni, una su tutte la primavera.

Visitate il palazzo minoico di Cnosso, meglio se all’orario di apertura per evitare il flusso costante di gruppi organizzati, e i siti di Aptera e Malia. Tra le bellezze naturali dell’isola spiccano sicuramente i canyon, in particolare la gola di Samaria, lunga 16 chilometri. Essendo solitamente molto affollata, vi consigliamo di cercare sulla mappa anche altri canyon da esplorare.

Tra le escursioni più belle consigliamo anche quella che passa attraverso la gola di Aradena, nella selvaggia e aspra regione di Sfakia, che termina a Marmara, una caletta trasparente sul Mar Libico, perfetta per un tuffo rinfrescante.

Le rovine di Cnosso

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Palazzo minoico di Cnosso

Naxos, un caleidoscopio di paesaggi

Naxos è la più grande delle isole delle Cicladi. Il vostro viaggio comincerà molto probabilmente dall’antica città di Portara, dominata da un castello medievale. Da qui, potete andare alla scoperta dei villaggi dell’entroterra, contraddistinti da un suggestivo fascino senza tempo, come Tripodes, Filoti, Halki e Apeiranthos.

Andate alla scoperta del monte Zas (altro nome di Zeus), tra verdi vallate, monasteri, chiese e alte torri come la Torre di Bazeos: risalente al XVII secolo, fu utilizzata come monastero della Vera Croce (Timios Stavros) per decenni. Per quanto riguarda le spiagge, invece, la costa occidentale di Naxos è orlata da chilometri e chilometri di sabbia.

Agios Prokopios e Agia Anna sono perfette per chi viaggia con i bambini e cerca acque poco profonde e i comfort dei bar sulla spiaggia. Verso sud, invece, le spiagge diventano più selvagge: da Plaka, dove potrete fare anche escursioni a cavallo, a Mikri Vigla, ideale per il windsurf e il kitesurf, fino a Kastraki, dalle acque cristalline.

Andros, la più verde delle Cicladi

Non bisogna confondere l’atmosfera rilassata di Andros con la noia, perché di cose da fare, sull’isola più verde delle Cicladi, ce ne sono tantissime. Cominciate dalla città omonima, con le sue case signorili e gli edifici neoclassici, i marciapiedi e le fontane in marmo che, con la loro eleganza, affiancano modesti negozi di prodotti tipici. Se amate l’arte, entrate nel Museo di Arte Contemporanea dove sono esposte anche le opere di Picasso, Matisse, Klee, Chagall, Rodin, Miro e Kandinsky.

Tra i villaggi più belli dell’isola spicca Stenies, con le sue dimore particolari e la torre del XVII secolo. Le spiagge di Andros, invece, soddisfano ogni esigenza. Alcune, soprattutto quelle situate a nord, sono accessibili solo passando da strade sterrate o via mare, come Ahla, Zorkos, Ateni, Vitali, Grias e Pidima. Quelle più semplici da raggiungere con la macchina si trovano a sud e sono Agios Petros, Batsi, Chryssi Ammos, Fellos e Halkolimionas.

Itaca, l’isola di Ulisse

Nonostante la sua fama mitologica come terra d’origine di Ulisse, l’eroe di Omero, l’isola di Itaca resta ancora un “segreto”. Chi la visita, però, sa bene come scoprirla al meglio: su una barca a vela. Dal mare, è possibile raggiungere facilmente baie incontaminate e grotte nascoste, oltre che le tappe più amate, come la baia di Kioni. Arrivando in barca a vela, vedrete apparire da lontano il suo pittoresco villaggio di pescatori, caratterizzato da case in pietra, bar e ristoranti tipici.

Tra i siti archeologici più interessanti, invece, c’è quello di Pilikata che, per molto tempo, è stato associato al palazzo di Ulisse. Secondo gli scritti di Omero, infatti, il palazzo si troverebbe in un punto dal quale si vedono tre mari, circondato da tre monti. Tale teoria è stata abbandonata, ma gli scavi hanno comunque mostrato scoperte importanti risalenti al periodo miceneo e corinzio, i cui oggetti trovati sono ora esposti al Museo Archeologico di Stavros.

Spiaggia di Gidaki a Itaca

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La spiaggia di Gidaki a Itaca

Rodi, una delle isole più amate

Rodi è considerata a tutti gli effetti una delle principali destinazioni turistiche della Grecia. Passeggiate lungo i bastioni della cittadella medievale della città omonima, Patrimonio UNESCO, scoprendo chiese bizantine, rovine romane, sinagoghe e minareti. Fate tappa al Palazzo del Gran Maestro e all’Ospedale dei Cavalieri, nello stesso edificio del Museo Archeologico.

Se cercate una vista mozzafiato, dirigetevi verso Lindos: salite all’acropoli sulla collina dedicata ad Atena Lindias, davanti a voi si aprirà un paesaggio incredibile dominato dall’azzurro del Mar Egeo. Infine, non lasciate l’isola senza aver noleggiato una barca ed essere andati alla scoperta delle sue spiagge più belle come Kallithea, la spiaggia di Anthony Quinn, (chiamata così perché l’attore americano si innamorò della baia durante le riprese de I Cannoni di Navarone), Tsambika e Agathi.

Skiathos, la regina delle Sporadi

Infine, l’ultima delle isole della Grecia che vi consigliamo è Skiathos. L’isola vanta alcune delle migliori spiagge del Paese, come Koukounaries, caratterizzata dal verde intenso degli alberi e da acque turchesi, e quelle al nord, accessibili solo tramite una ripida e tortuosa strada che si snoda tra le pinete, quindi più selvagge e battute dal vento.

È un’isola particolarmente gettonata, un dettaglio che noterete non solo nelle spiagge, ma anche la sera, lungo Via Papadiamantis, la principale via dello shopping. Passeggiate in questa strada mentre andate a cena e curiosate tra le boutique che vendono gioielli fatti a mano e delizie locali.

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Santorini, l’isola che incanta: il cuore bianco e blu della Grecia

L’azzurro del cielo sembra fondersi con quello del mare e le bianche case dalle cupole blu si aggrappano alla roccia come conchiglie sospese: benvenuti a Santorini, l’isola greca per eccellenza, la cartolina vivente che molti sognano ancor prima di conoscerla. Affollata, celebrata, perfino cara, eppure capace di stregare chiunque la visiti con la potenza di una bellezza primordiale.

La sua forma arcuata, con la spettacolare caldera al centro, è il risultato di un evento catastrofico avvenuto oltre 10.000 anni fa: una gigantesca eruzione vulcanica che fece sprofondare parte dell’isola, dando origine a quel paesaggio tra cielo e abisso che oggi attira più di un milione e mezzo di viaggiatori ogni anno.

Sono le viste a picco sul mare, i tramonti infuocati e le pareti rocciose a rendere Santorini indimenticabile.

Dove si trova Santorini

A metà strada tra Atene e Creta, Santorini si adagia nel cuore dell’Egeo come un gioiello incastonato tra le onde. Fa parte delle Cicladi, ed è tra le isole più facili da raggiungere, grazie ai  collegamenti ben organizzati sia per chi preferisce l’aereo sia per chi desidera approdare via mare.

L’Aeroporto Internazionale di Santorini (JTR) si trova vicino a Kamari, sulla costa orientale, a una manciata di chilometri da Fira, la capitale. È la scelta più comoda per chi arriva da Atene o da altre città europee. Ma l’arrivo via mare ha tutt’altra magia: il porto di Athinios, incastonato tra le pareti scure della caldera, accoglie i traghetti provenienti dal Pireo, da Rafina e dalle isole vicine con un impatto visivo che lascia senza fiato.

Cosa vedere a Santorini, soprattutto d’estate

In estate, l’isola si risveglia come un palcoscenico sotto il sole. Le strade si animano, i terrazzi si riempiono di chi aspetta il tramonto, i sentieri sul crinale diventano vie lente verso panorami struggenti. Ma tra i luoghi da non perdere, alcuni riescono ancora a sorprendere, anche chi crede di conoscere Santorini solo dalle foto.

Scorcio di Santorini, Grecia

Fonte: iStock

Magnifico panorama di Santorini

La Caldera: il respiro della terra

È la protagonista silenziosa, il cuore pulsante dell’isola. La caldera di Santorini è una “cicatrice geologica” che racconta la forza della natura: si tratta di una depressione profonda, formata dal collasso della camera magmatica di un vulcano dopo una delle eruzioni più violente mai registrate nella Storia.

Da questo evento catastrofico è nata una delle meraviglie più celebri del Mediterraneo. Oggi, la caldera si può esplorare in barca, grazie alle numerose crociere che portano fino alle isolette vulcaniche al centro, con soste per ammirare l’antico cratere e tuffarsi in acque termali.

Ma la sua visione più emozionante è forse quella dall’alto, seguendo il sentiero panoramico che da Fira conduce a Oia. È una passeggiata che regala vedute da fiaba a ogni curva, tra il profumo della macchia mediterranea e il silenzio rarefatto che accompagna i passi. Non è un percorso difficile, ma richiede tempo e un po’ di resistenza: in cambio, regala emozioni che restano per sempre.

Oia: la perla elegante

Oia è il volto elegante e raffinato di Santorini. Arroccata sulla scogliera, si srotola lungo i pendii con le sue cupole blu, le chiese bianche, le terrazze vista tramonto e gli hotel da sogno. È la località più fotografata dell’isola, dove la luce al tramonto si tinge d’oro e di rosa e dipinge un’atmosfera che incanta.

Eppure, questo villaggio non è sempre stato così. Sessant’anni fa, Oia era una comunità semplice, e dopo il devastante terremoto che la colpì nel secolo scorso, fu quasi interamente ricostruita. Ma da quella rinascita è nato uno dei luoghi più esclusivi della Grecia. Qui, l’ospitalità si fonde con il design, e non è raro trovare alloggi scavati nella roccia, trasformati in suite spettacolari con piscine a sfioro che sembrano tuffarsi nella caldera.

Molti scelgono Oia come base per il proprio soggiorno, nonostante i costi elevati, proprio per vivere la magia a ogni risveglio. Altri vi arrivano al tramonto, quando la folla si raduna in silenzio per ammirare lo spettacolo del sole che si tuffa in mare.

Fira: vivacità, fascino e viste da sogno

Fira è la capitale dell’isola, non solo per la posizione strategica ma anche perché vi batte il cuore più vivo e frenetico di Santorini. Il suo volto è ricco di contrasti: boutique scintillanti accanto a negozi di souvenir turistici, taverne con vista caldera e birrerie affollate, ristoranti raffinati e agenzie che vendono escursioni. È facile lasciarsi sopraffare dal via vai continuo, dal vociare, dalla folla che la anima a ogni ora del giorno.

Eppure, Fira ammalia. Perché quando si esce dal caos delle vie principali e ci si ritrova davanti il panorama sulla caldera, tutto il resto scompare. Le case bianchissime si dispongono a cascata sulle pareti scure della roccia vulcanica e, quando arriva il tramonto, tutto si tinge d’oro e rosa, e persino il rumore sembra attenuarsi per lasciare spazio allo stupore.

Akrotiri: la Pompei dell’Egeo

Chi crede che Santorini sia solo mare e tramonti rimarrà sorpreso dalla potenza del suo passato. A sud dell’isola spicca Akrotiri, uno dei più straordinari siti archeologici del Paese.

Sepolta sotto le ceneri del vulcano oltre 3.500 anni fa, la città minoica venne riscoperta nel 1967 e rivelò un affresco intatto di vita antica: case a più piani, strade lastricate, affreschi dai colori vividi e vasi ancora al loro posto. Passeggiare tra le rovine protette dalla moderna struttura che le copre è come fare un viaggio nel tempo, in un mondo cristallizzato dall’eruzione ma sopravvissuto grazie alla cenere.

Non lontano, anche l’antica Thira merita una visita: sulla cima del Monte Mesa Vouno, permette di camminare tra rovine ellenistiche, bizantine e romane, in un contesto panoramico unico che abbraccia l’intera costa sud-orientale.

Le spiagge di Santorini: tra sabbia nera e scogliere rosse

La spiaggia rossa di Santorini

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L’affascinante Red Beach a Santorini

Santorini non è famosa per le spiagge, eppure anche in questo contesto riesce a sorprendere. Non troverete le ampie distese dorate tipiche di altre isole greche, bensì una costa frastagliata, scolpita dal fuoco e dalla lava, dove la sabbia nera contrasta con l’azzurro profondo del mare, e le falesie colorate incorniciano insenature sorprendenti.

Red Beach è, senza dubbio, la più rappresentativa: una striscia di sabbia rossa incastonata tra alte scogliere dello stesso colore. È uno spettacolo naturale quasi primitivo, che lascia senza parole. Essendo piccola e molto gettonata, è consigliabile arrivare presto al mattino se si vuole trovare un posto con un po’ di tranquillità.

A pochi chilometri, non mancano altre spiagge che meritano una sosta. Perissa, con otto chilometri di sabbia nera, è perfetta per le famiglie, gli sportivi e chi ama camminare lungo la battigia.

Perivolos, naturale proseguimento di Perissa, è leggermente più chiara e conserva un’atmosfera più rilassata mentre Kamari è una spiaggia molto frequentata dai giovani e dai “viaggiatori zaino in spalla”, grazie anche alla vasta offerta di alloggi economici nei dintorni.

Per chi cerca un paesaggio quasi lunare, c’è Vlychada, dove le scogliere di tufo scolpite dal vento e dal tempo creano un anfiteatro naturale sopra una spiaggia di sabbia nera. Più a nord, Capo Colombo regala un’esperienza completamente diversa: una spiaggia selvaggia, di ciottoli, racchiusa tra alte pareti grigie. È una delle più tranquille dell’isola, a volte frequentata anche da naturisti.

Infine, Monolithos disegna una parentesi di quiete e frescura. Abbracciata dagli alberi, è poco frequentata, perfetta per leggere, meditare e osservare il mare che ondeggia piano tra luce e lava.

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Come sarà l’estate di Santorini dopo la scia di terremoti: le novità

La Grecia è una delle mete più amate dai viaggiatori per l’estate, ma a causa dei recenti terremoti avvenuti a Santorini si prepara ad una stagione estiva probabilmente diversa dal solito. Negli ultimi mesi l’isola greca, infatti, ha vissuto un periodo di forte instabilità sismica che ha scosso letteralmente la quotidianità dei residenti mettendo a repentaglio quella che è la macchina turistica. Ma ora, con la calma tornata e i primi segni di ripresa, CNN ha pubblicato un’analisi più dettagliata su come sarà l’estate in questa isola da sogno.

Come sarà l’estate a Santorini: prevista meno folla

Se lo scorso anno Santorini e altre isole della Grecia sono sono state delle vere e proprie vittime dell’overtourism, quest’anno ci si aspettano numeri più bassi a causa dell’instabilità sismica. Il turismo di massa molto probabilmente tornerà, ma con diverse sfumature. Gli operatori locali, pur segnalando un lieve calo nelle prenotazioni di aprile e maggio, sono pronti a cogliere l’opportunità di questa situazione: prezzi più competitivi, cancellazioni più flessibili e una comunicazione improntata alla trasparenza. Chi deciderà di partire, quindi, potrebbe godersi un’isola meno affollata, ma non meno affascinante.

Alcuni visitatori hanno rinviato degustazioni di vino e attività come i tour in barca, ma tanti altri non hanno mai pensato di cancellare la vacanza. Anche le agenzie di viaggio confermano che “flessibilità” deve essere la parola d’ordine per chi desidera visitare la Grecia. Per alcuni, la leggera flessione nel turismo potrebbe essere un vantaggio: meno code, tramonti più silenziosi, un’atmosfera più autentica.

La situazione del vulcano a Santorini

Santorini non esisterebbe senza il suo vulcano. La sua forma a mezzaluna, le scogliere scure e il panorama mozzafiato devono tutto all’antica eruzione che ha modellato l’isola migliaia di anni fa; il legame geologico, però, si è fatto sentire in modo più diretto tra gennaio e febbraio, quando oltre 20.000 scosse di terremoto, alcune anche percepibili, hanno interessato l’area.  Per alcune settimane, l’isola ha rallentato: scuole chiuse, cantieri fermi, e famiglie con bambini che hanno lasciato temporaneamente le loro case. Ma nessun danno grave è stato registrato, e da marzo la situazione si è stabilizzata come se volesse sottolineare il desiderio di riprendere la bella stagione turistica alle porte.

Una delle paure più diffuse è che possa eruttare il Kolumbo, ma i geologi hanno dichiarato alla CNN, dopo aver effettuato alcuni studi, che il vulcano sommerso non erutterà poiché l’attività sismica è legata ad un movimento puramente tettonico causato da scosse provenienti da faglie sottomarine. Gli occhi sono comunque vigili, i protocolli di sicurezza sono stati aggiornati e il monitoraggio è costante.

Estate a Santorini: le parole delle autorità

Il messaggio del governo greco è chiaro: l’isola di Santorini è pronta ad accogliere i turisti in piena sicurezza. Il Ministro del Turismo ha incontrato i rappresentanti locali e confermato che le infrastrutture sono state rafforzate, i piani di protezione civile aggiornati e una campagna di promozione è in partenza. Anche il sindaco ha espresso ottimismo, riportando come fonti autorevoli le voci di geologi e studiosi che stanno seguendo il fenomeno.

Santorini torna quindi a splendere, anche dopo lo sciame di terremoti. Per chi è alla ricerca di paesaggi mozzafiato, ospitalità eccellente e un tocco di adrenalina naturale, l’isola resta una meta imperdibile. Forse, proprio ora, è il momento ideale per scoprirla sotto una luce diversa: meno frenetica, più vera.

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Le 10 isole più belle del Mediterraneo dove andare questo inverno

L’inverno è un momento magico per le isole del Mediterraneo, che lontano dal trambusto estivo si svelano in tutta la loro autentica bellezza. Con atmosfere più intime, temperature miti e paesaggi spettacolari, queste destinazioni offrono la possibilità di vivere esperienze coinvolgenti, tra escursioni, relax e scoperte culturali. Le spiagge non sono affollate, i tramonti assumono tonalità ancora più suggestive e i villaggi si mostrano nella loro veste più sincera.

Le isole diventano rifugi tranquilli dove assaporare la vita locale, scoprire tradizioni secolari e immergersi in panorami da sogno. Dalle coste dorate della Sardegna alle calette nascoste di Gozo, dai tramonti di Santorini ai sentieri della Corsica, abbiamo selezionato per voi le isole più affascinanti, perfette per una vacanza fuori stagione. Ecco le 10 destinazioni più belle del Mediterraneo scelte da SiViaggia, per un’immersione nella bellezza, nella storia e nella tranquillità di mete straordinarie.

Lipari, il cuore pulsante delle Eolie

Tra le isole italiane, Lipari spicca per il suo fascino unico. La più grande delle Isole Eolie è dominata da un castello antico, affiancato dalla cattedrale e da un museo archeologico che custodisce reperti di epoche diverse, come utensili in ossidiana e maschere teatrali di origine greca. Le vie del centro storico, con i loro negozietti e ristoranti, invitano a passeggiate tranquille e a gustare specialità locali come il pane cunzato e le granite di limone.
Dal Belvedere Quattrocchi si gode di una vista spettacolare su Vulcano e sui faraglioni Pietra Lunga e Pietra Menalda, mentre le spiagge di Papesca e Porticello incantano con un mare dalle stupefacenti tonalità turchesi.

Gozo, un rifugio di tranquillità

A pochi minuti da Malta, Gozo accoglie i visitatori con un’atmosfera rilassata e magnifici paesaggi. Tra le alte scogliere di Sannat, le baie silenziose come Wied il-Għasri e i villaggi immersi nella natura, l’isola è un paradiso di quiete. Da non perdere le antiche saline di Qbajjar e le farmhouse, tipiche case in pietra trasformate in eleganti alloggi immersi nella macchia mediterranea, perfetti per rilassanti soggiorni. La capitale Victoria, con la sua cittadella fortificata, offre un tuffo nella storia e una vista panoramica sull’intera isola, mentre la cucina gozitana, ricca di sapori genuini, rende il soggiorno ancora più memorabile.

Hvar, la regina della Dalmazia

Conosciuta come la “Regina delle isole dalmate”, Hvar offre un mix perfetto di bellezza naturale e vivacità culturale. Il centro storico è un gioiello di architettura gotica e veneziana, mentre i vigneti e i campi di lavanda all’interno dell’isola raccontano una storia millenaria. Per chi cerca un’atmosfera più tranquilla, Stari Grad e la pianura circostante, patrimonio UNESCO, sono luoghi imperdibili. Le spiagge di ciottoli, bagnate da acque trasparenti, sono l’ideale per chi cerca relax, mentre le colline dei dintorni invitano a lunghe passeggiate tra uliveti e terrazze panoramiche. Le serate, invece, si animano nei bar e nei ristoranti del porto.

l'isola di Hvar, Croazia

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Panorama dell’isola di Hvar, Croazia

La Maddalena, un sogno sardo

L’arcipelago della Maddalena è un vero paradiso per gli amanti del mare. Raggiungibile in traghetto da Palau, l’isola principale accoglie i visitatori con una cittadina storica piena di fascino e la possibilità di esplorare calette nascoste con un gommone. Le acque cristalline e i fondali ricchi di vita marina sono perfetti per immersioni e snorkeling. Le spiagge come Cala Coticcio, soprannominata “Tahiti” per la sua bellezza esotica, sono veri angoli di paradiso. L’isola è anche ideale per il trekking, grazie ai sentieri che attraversano la sua natura incontaminata, offrendo scorci spettacolari sul mare e sulle isole vicine.

Santorini, immersione nel mito

Con i suoi tramonti mozzafiato e il paesaggio vulcanico unico, Santorini è una delle mete più romantiche del Mediterraneo. Le scogliere a picco sulla caldera, i villaggi bianchi con porte blu e i vini locali sono solo alcune delle meraviglie da scoprire e gustare. Gli scavi archeologici di Akrotiri aggiungono un tocco di mistero a quest’isola leggendaria. Oltre ai famosi panorami, l’isola della Grecia offre anche spiagge particolari, come quella di sabbia nera a Perissa o la spiaggia rossa di Akrotiri. La cucina locale, con specialità come i pomodorini dolci e il formaggio di capra, completa un’esperienza indimenticabile.

Sicilia, un continente in miniatura

La Sicilia, la più grande isola del Mediterraneo, è un continente in miniatura dove natura, storia e cultura si intrecciano in un racconto senza tempo. Qui, rovine, mosaici e templi testimoniano secoli di civiltà, mentre spiagge incontaminate e acque cristalline offrono rifugio a chi cerca sole e relax anche fuori stagione.

L’isola accoglie vivaci città e antichi borghi, luoghi dove tradizioni millenarie convivono con una cultura unica e una cucina capace di sorprendere anche i palati più esigenti. Il barocco di Noto, le saline di Trapani e i templi di Agrigento sono solo alcune delle meraviglie da non perdere. E poi c’è sua maestà l’Etna, uno dei vulcani più attivi d’Europa, che domina il paesaggio con la sua imponente presenza.

Lo si può ammirare in tutto il suo splendore da Taormina, l’incantevole cittadina arroccata sul Monte Tauro, magari mentre si passeggia tra boutique artigianali e si scelgono souvenir tipici siciliani. La cucina siciliana, con i suoi sapori autentici, completa l’esperienza: cannoli, arancini e pasta alla norma sono solo alcune delle delizie da provare.

Isola Bella, Sicilia

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Isola Bella in Sicilia con l’Etna sullo sfondo

Rodi, tra storia e relax

Rodi è un museo a cielo aperto. La città medievale, patrimonio UNESCO, e l’Acropoli di Lindos sono testimonianze di un passato glorioso. Le spiagge dorate e il mare cristallino invitano al relax, mentre la tranquillità dell’isola la rende perfetta per una vacanza rigenerante. I villaggi dell’interno, come Archangelos, offrono un assaggio della Rodi più autentica, con tradizioni che si tramandano da generazioni, mentre i numerosi sentieri escursionistici, che attraversano colline e foreste, regalano viste spettacolari sul mare.

Corfù, un paradiso verde

Tra le più verdeggianti delle isole greche, Corfù è famosa per la varietà delle sue spiagge, dalle sabbie dorate ai ciottoli colorati. Paleokastritsa, legata al mito di Ulisse, e Ipsos, nota per la vita notturna, sono solo alcune delle sue gemme. Il centro storico, con le sue stradine strette e gli edifici in stile veneziano, è un luogo affascinante da esplorare. La cucina locale, influenzata dalla tradizione italiana, offre piatti unici come la pastitsada e il sofrito, che conquistano i palati più esigenti.

l'isola di Corfù, Grecia

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Vista panoramica di Kerkyra, Corfù, Grecia

Minorca, la natura in primo piano

Riserva della Biosfera UNESCO, Minorca è la meta ideale per il turismo attivo. Il Cami de Cavalls, un antico sentiero circolare di 185 km, permette di esplorare l’isola a piedi, in bici o a cavallo. I monumenti megalitici raccontano invece la storia millenaria di quest’isola unica. Le spiagge di sabbia bianca, incastonate tra scogliere, sono perfette per rilassarsi, mentre le calette nascoste invitano all’esplorazione. La capitale Mahón, con il suo porto naturale, offre un’atmosfera vivace e la possibilità di assaporare la cucina locale, famosa per la maionese e i formaggi artigianali.

Corsica, tra mare e montagna

La Corsica, che combina spiagge vivaci e un entroterra selvaggio, è un’isola che soddisfa ogni desiderio di avventura. Le gole della Restonica e il sentiero GR20 sono perfetti per gli amanti del trekking, mentre le città costiere offrono relax e panorami mozzafiato. Il Cap Corse, con i suoi villaggi pittoreschi e le spiagge deserte, è ideale per chi cerca pace e autenticità. Mentre la cucina corsa, con salumi, formaggi e vini locali, completa un viaggio che unisce natura e tradizione.