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Dove vanno in vacanza gli italiani questa estate

Man mano che si avvicinano le ferie estive ci sono sempre più dettagli sulle scelte definitive degli italiani, almeno di coloro che hanno prenotato tramite un’agenzia. In base a una ricerca condotta da Bluvacanze, la più grande agenzia di viaggi in Italia, l’estate italiana 2024 si configura come una delle più bizzarre per le prenotazioni delle vacanze, non solo per via del meteo che sta facendo ancora i capricci. Gli italiani che sono ricorsi a un’agenzia di viaggio per affidare il loro budget delle ferie mostrano una netta divisione tra chi ha pianificato con un abissale anticipo e chi, al contrario, sta ancora cercando una proposta accessibile.

Parola d’ordine: destagionalizzare

La destagionalizzazione si conferma una tendenza avviata almeno due anni fa, dovuta soprattutto al caro-prezzi, con una parte di consumatori che posticipa le ferie a dopo le settimane di picco, spingendo un fenomeno di advanced booking che prende piede fin dal 2022. Se l’estate 2024 nei mesi di luglio e agosto attende ancora il rush finale degli indecisi (20%), la maggioranza ha prenotato dai 90 ai 110 giorni prima. Da una parte, quindi, si registra un early booking esasperato che, già nel primo trimestre del 2024, scaturiva le prenotazioni di agosto mentre dall’altra c’è il last minute per quei consumatori alla ricerca di tariffe calmierate, a fronte anche di una partenza immediata.

Quali sono le destinazioni dell’estate

Cambia anche la classifica delle esperienze vacanziere che hanno come protagonista il mare, con la crociera che guadagna il primo posto. Al secondo c’è il mare italiano e al terzo la Grecia, seguita da Egitto, in particolare il Mar Rosso, e Spagna.

Le mete mare degli italiani dell’estate

Scendendo nel dettaglio del mare Italia, la classifica vede Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria e Toscana in testa, con la regione tirrenica sempre forte per via della prossimità.

Non solo mare

Ma non è solo il mare la vacanza dell’estate italiana: notoriamente prodotto fai-da-te, la montagna beneficia del revamp da parte di alcuni operatori alberghieri che in Trentino e in Valle d’Aosta hanno saputo ristrutturare l’offerta, proponendo un turismo di maggiore qualità con nuove soluzioni.

Le Capitali europee

Per chi sceglie l’Europa continentale, sono sempre le Capitali classiche come Parigi e Madrid a guidare, Lisbona rappresenta un ritorno, Londra scivola in quarta posizione e Praga completa la top 5 dell’estate 2024 per short break di 3-4 notti. Tra le esperienze in auge in agenzia di viaggio ci sono anche i viaggi di gruppo esperienziali a tema gourmet, in treno e in bici.

I super viaggi degli italiani

Gli italiani non rinunciano ai lunghi viaggi, almeno d’estate. Le mete a lungo raggio protagoniste quest’anno saranno Maldive, Zanzibar e i Caraibi, con una Repubblica Dominicana che domina i pacchetti all inclusive.

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Podgorica: quando visitare la capitale montenegrina

La capitale del Montenegro, Podgorica, è situata nella pianura centrale del Paese, a circa 35 km dalla costa adriatica, da cui la separano colline e montagne, in particolare i monti Lovcen a ovest e Rumija a sud, che dunque rendono il suo clima un po’ particolare. Mediterraneo sì, ma in transizione, e risulta essere molto piovosa: anzi, per l’esattezza, Podgorica è la capitale con il maggior numero di giorni di pioggia in Europa.

Clima e temperature di Podgorica, quando è meglio partire?

La città è molto antica – le prime tracce del suo nome risalgono al 1326 – ed è stata costruita tra cinque fiumi: Zeta, Morača, Ribnica, Cijevna e Sitnica. Fondata nel IV secolo a.C. dai Romani come colonia di Sardis, la storia di Podgorica si riflette sulla sua architettura eclettica, con le tracce lasciate nel corso dei secoli da Ottomani, Veneziani e Austro-Ungarici. La maggior parte della capitale però è stata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, quindi Podgorica è relativamente nuova, con edifici moderni a ogni passo, spazi verdi e parchi. Spesso trascurata dai turisti, attratti di più dalle coste dell’Adriatico o dall’offerta escursionistica delle splendide montagne del Montenegro, Podgorica offre un interessante mix di storia e cultura, grazie alla presenza di numerosi teatri, festival ed eventi durante l’anno, e una vita moderna. Inoltre, è una destinazione ben collegata e facilmente raggiungibile. Indipendente dal 2006, il Montenegro sta diventando una meta turistica sempre più popolare, nonostante le sue piccole dimensioni. Pur essendo il settimo Paese più piccolo d’Europa, è una miniera di tesori storici, culturali e naturali da scoprire. I visitatori che scelgono Podgorica lo fanno per  le meraviglie del Parco Nazionale Skardarsko e per il Lago Skadar, il più grande di tutti i Balcani, dove osservare un’incredibile quantità di uccelli e piante, alcune delle quali molto rare. Situato al confine tra Montenegro e Albania, è ideale per belle gite in barca e per chi ama andare a pesca. Scegliere dunque il periodo migliore per visitare l’antica capitale del Montenegro è importante per essere certi di poter vivere al meglio ogni tipo di attività possibile, passeggiare nel suo cuore storico, tra strade acciottolate e chiese barocche o attraversare il moderno Ponte del Millennio sul fiume Morača, da cui godere di una bella vista sulla città.

Chiesa della Resurrezione di Cristo, Podgorica

Fonte: iStock

Tramonto sulla Chiesa della Resurrezione di Cristo, Podgorica

Clima e temperatura media di Podgorica, i mesi consigliati

Il periodo migliore per visitare Podgorica e i suoi splendidi dintorni sono i mesi di maggio e settembre, quando il clima è caldo e soleggiato, ma non troppo caldo, e le piogge sono quasi del tutto assenti. Nei mesi estivi, a luglio e agosto invece, le temperature salgono di molto, arrivando fino a 45°C.  L’inverno è una stagione generalmente abbastanza mite, ma di notte può capitare che le temperature scendano fino a -10°C e non mancano le giornate di neve. Le precipitazioni sono abbondanti, in media 1700 millimetri all’anno, soprattutto a novembre e dicembre. Luglio è il mese in cui piove di meno, agosto il più caldo.

Gennaio è il mese più freddo dell’anno, con una temperatura media di 5,7 °C e si registrano circa una decina di giorni di pioggia nell’arco delle settimane. Può capitare che sulla città cada la neve che, se da un lato la rende ancora più affascinante, dal punto di vista di un turista può rappresentare un ostacolo alla miglior visita.

A febbraio invece il clima, per il periodo, è abbastanza mite, con una temperature media di 7,1 °C. Nel 2016 il termometro arrivò a segnare 27°C, ma in genere non si va oltre i 18°C di massima. A febbraio piove in media, come a gennaio, una decina di giorni al mese.

Anche marzo gode di clima e temperature generalmente gradevoli, con temperature tra i 10 e i 15°C e circa 9 giorni di pioggia al mese. All’inizio di marzo le temperature notturne possono essere ancora basse, di qualche grado al di sotto lo zero.

Aprile è già un mese in cui la scelta di visitare Podgorica può rivelarsi corretta. La temperatura media è di 14,6 °C, con punte fino a 20°C nelle ore centrali della giornata. Persistono i giorni di pioggia, circa 10 al mese, ma con una minore intensità rispetto al trimestre precedente.

A maggio il clima è decisamente piacevole, caldo ma non torrido. La temperatura media si aggira sui 20°C, con una minima di 13,9 °C e una massima di 24,7 °C. Calano i giorni di pioggia medi ditrubuiti nel mese, le giornate sono lunghe e il sole brilla per il 55% del tempo. Uno dei mesi migliori per inserire Podgorica nella propria lista dei desideri. Giugno comincia ad essere un mese limite, con temperature medie sui 24°C e picchi di 35°C. Nel 2003 superò i 38°C, decisamente molto caldo per camminare sulle strade acciottolate della capitale montenegrina. Si registrano in media 60 mm di pioggia al mese, divisi in 6 giorni.

Andare a Podgorica a luglio significa affrontare un grande caldo. Le temperature medie si attestano sui 30°C, ma si arriva spesso fino a 38°C, rare chiaramente le precipitazioni, con appena 4 giorni di pioggia nel mese. Le giornate sono molte lunghe e il sole brilla per il 74% delle ore. Anche agosto non rientra nei mesi migliori dell’anno per visitare la bella capitale del Montenegro. È il mese più caldo, afoso e torrido dell’anno. Le temperature medie superano i 33°C e non mancano giornate in cui si superano i 42°C.  Meglio aspettare settembre, che rimane un mese caldo e soleggiato ma con medie che si attestano sui 21°C, e massime che non superano i 27°. Temperature e clima quindi decisamente gradevole per visitare la città e i dintorni. Le giornate di pioggia sono mediamente 7 nel corso del mese.

Considera di poter partire anche ad ottobre, generalmente molto mite. La temperatura comincia a scendere ma rimane comunque gradevole. Nei primi giorni del mese fa ancora caldo, si arriva persino a 28°C, mentre le medie si aggirano sui 18°C, con maggiori probabilità di incontrare una giornata di pioggia, di solito 9 nel mese.

Novembre è il mese il cui le giornate sono particolarmente piovose e le temperature cominciano ad essere pungenti, con una media di 10°C. Le giornate sono molto più corte, con luce per meno di 10 ore e soltanto 4 ore di sole in media. La situazione a dicembre cambia di poco, scendono le temperature, che in media registrano i 7°C, ma nelle notti più fredde si abbassano fino a -4°C, e piove spesso: 225 mm distribuiti in 11 giorni di pioggia al mese.

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Santanchè, proposta shock: turisti a Cogne in elicottero per salvare l’estate

L’estate 2024 in Italia deve fare i conti con le terribili avversità meteo. Se al Sud si soffre la siccità e non piove da mesi, al Nord la situazione sta diventando drammatica. L’ultima regione a essere stata colpita è la Valle d’Aosta, che nei giorni scorsi ha dovuto far fronte a terribili temporali che hanno causato disastri idrologici mai visti prima. A farne le spese sono anche molte note località turistiche che si stanno preparando ad accogliere migliaia di visitatori. Tra le mete più colpite della regione ci sono Cogne e Cervinia.

Alluvione in Valle d’Aosta

L’ultimo weekend di giugno, alcune regioni del Nord Ovest sono state colpite da un’ondata di maltempo senza precedenti, che ha causato alluvioni, smottamenti, frane e allagamenti. Le regioni colpite sono state il Piemonte e soprattutto la Valle d’Aosta (con disagi sentiti anche nella vicina Svizzera). Due i Comuni più colpiti: Cogne e Cervinia. A Cogne è addirittura crollata l’unica strada che porta in paese, la regionale 47, e che resterà isolato insieme al resto della vallata per almeno un mese, il tempo che ci vuole per ricostruirla. Anche a Cervinia il danno idrogeologico è stato terribile: l’acqua uscita dall’alveo del Marmore ha invaso il corso principale del paese travolgendo tutto e lasciando un’enorme colata di fango. A preoccupare è ovviamente la sicurezza delle popolazioni, ma anche l’arrivo dei turisti che ogni anno a migliaia scelgono queste montagne per trascorrere le loro vacanze. Tra fuggi fuggi e possibili disdette è arrivata una proposta per salvare la stagione estiva che fa discutere.

La proposta shock della ministra Santanchè

Per riuscire a salvare la stagione turistica estiva in Valle d’Aosta e in particolare nella località di villeggiatura di Cogne, resa irraggiungibile a causa della strada interrotta, la ministra del Turismo Daniela Santanchè ha lanciato una proposta che fa discutere. Onde evitare che i turisti che hanno già prenotato disdicano le loro vacanze a Cogne, la Santanché ha proposto di portare tutti i turisti in elicottero. Il progetto annunciato a seguito di un sopralluogo della ministra nelle zone colpite dal maltempo è chiamato “Cogne mette le ali” e consentirà a migliaia di villeggianti di raggiungere comunque il paese valdostano e di godere di tutte le bellezze che offre, specie d’estate, il momento più importante dell’anno. “È un’idea che farà bene alla Valle d’Aosta”, ha commentato la Santanchè “e alla comunità di Cogne”. Il progetto prevede che i turisti soggiornino a Cogne almeno quattro giorni se in hotel o 15 nel caso di vacanza nella seconda casa di proprietà. “È un modo epr salvare il lavoro” ha spiegato la ministra ai media intervenuti ad Aosta durante la conferenza stampa “Piuttosto che mettere le persone in cassa integrazione, chiudere le strutture alberghiere, chiudere la comunità, lavoreremo per fare arrivare i turisti ad Aosta“, ha spiegato. La proposta shock – per via dei costi che questa iniziativa potrebbe avere – ha scatenato parecchie polemiche.

Estate in Valle d’Aosta

Per via della sua conformazione geografica, la Valle d’Aosta vive di turismo. Invernale, grazie ai numerosi impianti di risalita presenti, e Cervinia è decisamente tra le mete sciistiche più frequentate, ed estivo, specie in quelle poche località che non dispongono di grandi piste da sci, come Cogne, dove c’è un piccolo comprensorio sciistico con otto piste, due seggiovie e una telecabina. Qui si praticano più che altro attività extra sci come le ciaspolate e le escursioni nella neve. Porta d’accesso al parco del Gran Paradiso, Cogne però proprio d’estate diventa super gettonata in quanto offre tantissime attività, dalle escursioni nel Parco Nazionale del Gran Paradiso ai circuiti per nordic walking, mountain bike o equitazione verso i Prati di Sant’Orso o le Cascate di Lillaz fino ai laghetti di montagna dove andare a pescare e persino le visite a siti come le antiche miniere e i resti di torri medievali.

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Fonte: @Paolo Rey

I prati intorno a Cogne dove fare attività d’estate

Molto più turistica è invece Cervinia, che vanta uno dei comprensori sciistici più estesi delle Alpi, collegato anche con le piste svizzere di Zermatt, dove, sul ghiacciato, è possibile sciare anche d’estate sui ghiacciai di Plateau Rosa e del Ventina. Breuil-Cervinia è una delle capitali indiscusse dello sport d’alta montagna e non solo di alpinismo e sci. D’estate sono in funzione diversi impianti di risalita al servizio di escursionisti e di appassionati di mountain bike. Ci sono 90 km di percorsi per enduro e downhill e itinerari adatti alle bici elettriche. Regno di alpinisti e camminatori, si possono fare delle bellissime passeggiate – tra le più consigliate, quella attorno al lago Layet, più conosciuto come Lago Blu del Cervino, un luogo da cartolina – giocare a golf nel campo da 18 buche e sono tantissime anche le attività dedicate ai bambini tra parchi avventura e fun park. E pi, per tutta l’estate, vengono organizzate feste, rassegne e sagre che attirano tanti turisti.

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Clima a Berna: quando visitarla e cosa aspettarsi

Stai programmando un viaggio nella capitale svizzera e vorresti capire qual è il momento migliore dell’anno per visitarla? Un buon punto di partenza è scoprire com’è il clima a Berna tutto l’anno e, solo in seguito, scegliere quando mettersi in viaggio in base alle tue preferenze in termini di temperature e condizioni meteorologiche. La città offre una moltitudine di luoghi da visitare e cose da fare ma, per godersele appieno, è importante non farsi cogliere impreparati.

Clima a Berna: una panoramica completa

Berna si trova nell’altopiano svizzero, chiamato anche “Mittelland” – una regione che si estende dal Lago di Ginevra fino al Lago di Costanza – ed è situata a circa 540 metri sopra il livello del mare. In generale, la città gode di un clima prevalentemente continentale con estati temperate e inverni freddi caratterizzati da temperature che variano da miti (quando le correnti dell’Atlantico accarezzano questa zona) a rigide, arrivando a scendere sotto lo zero. Se è vero che ormai non ci sono più le mezze stagioni, è anche vero che a Berna queste sono ancora ben definite. Ecco come si presenta la capitale della Svizzera nell’arco dell’anno.

Primavera a Berna: quando la natura si risveglia

Se stai programmando il tuo viaggio nel periodo che va da marzo a maggio, incontrerai un clima in fase di transizione, con temperature che iniziano lentamente ad aumentare durante il giorno ma che vedono ancora un calo sensibile nelle ore notturne. Mese per mese, le temperature medie sono così distribuite:

  • Marzo: 3-12°C
  • Aprile: 6-15°C
  • Maggio: 10-19°C

Nei mesi di aprile e maggio è importante non dimenticare l’ombrello o l’impermeabile poiché è il periodo in cui è più facile che si verifichino dei fenomeni di precipitazioni moderate. Tuttavia, le piogge primaverili e le temperature in crescita rendono il clima a Berna ideale per chi ama passeggiare accompagnato da quella leggera punta di freschezza che solletica la pelle. In primavera, a Berna, la natura si risveglia, l’ambiente circostante si tinge di un verde vivace e i fiori cominciano a sbocciare aggiungendo un tocco di colore al paesaggio. Questo periodo dell’anno è perfetto per godersi appieno la città nella sua stagione più rigogliosa e per praticare attività outdoor come passeggiate o escursioni in bicicletta. I giardini e i parchi di Berna diventano luoghi incantevoli dove rilassarsi e ammirare la bellezza della natura in fiore.

Estate a Berna: giornate lunghe e soleggiate

Il clima a Berna in estate è caratterizzato da giornate lunghe, luminose e soleggiate. Per chi vuole evadere dal caldo afoso tipico delle città italiane, Berna è la meta ideale poiché le sue temperature medie non raggiungono mai picchi di caldo insostenibili ma, anzi, sono così distribuite:

  • Giugno: 13-23°C
  • Luglio: 15-25°C
  • Agosto: 14-24°C

Le temperature moderatamente calde permettono di esplorare la città in totale serenità; passeggiando per il centro storico, visitando le varie attrazioni, prendendo parte a eventi e attività all’aperto e ammirando l’esplosione della natura nei parchi e giardini della capitale. A differenza di quello che si potrebbe pensare, le precipitazioni sono frequenti, soprattutto nel mese di luglio. Nonostante ciò, potrai goderti la città in tutto il suo splendore poiché i temporali sono molto veloci e passeggeri. Un consiglio per non farti trovare impreparato? Tieni sempre nello zaino un piccolo impermeabile con cappuccio da tirare fuori in caso di pioggia. L’estate a Berna è anche il momento ideale per assistere a festival all’aperto e concerti, che aggiungono un tocco di vivacità all’atmosfera cittadina.

Autunno a Berna: atmosfere magiche e foliage nei dintorni

Ami l’autunno e le sue atmosfere intriganti? Allora Berna può essere la meta giusta per un long weekend autunnale. In questo periodo, il clima inizia gradualmente a raffreddarsi con temperature più rigide che diminuiscono con il passare dei mesi, più precisamente:

  • Settembre: 11-20°C
  • Ottobre: 7-14°C
  • Novembre: 2-8°C

Le piogge si intensificano rispetto alla primavera e all’estate, concentrandosi principalmente tra ottobre e novembre. Questo periodo, con il freddo che inizia a farsi sentire, è l’ideale per godersi i locali caldi e accoglienti della città assaporando le pietanze tipiche della regione. Per chi è attratto dalla magia del foliage, Berna può essere il punto di partenza per delle escursioni nelle Alpi dove potrai ammirare tutta la bellezza dell’autunno che colora di nuance variopinte la natura circostante. Le passeggiate lungo il fiume Aare diventano un’esperienza indimenticabile, con le foglie che cadono e creano un tappeto naturale e coloratissimo.

Inverno a Berna: paesaggi innevati e atmosfere natalizie

Città Berna Inverno

Fonte: iStock

I tetti innevati della città di Berna

Berna, come molte città del Nord Europa, nel periodo invernale si accende di atmosfere magiche e incantate. Il clima in questo periodo dell’anno è decisamente freddo, le giornate sono corte e tendenzialmente grigie con temperature che si distribuiscono in questo modo:

  • Dicembre: -1°-4°C
  • Gennaio: -2°-3°C
  • Febbraio: -1°-5°C

Le nevicate sono frequenti, soprattutto tra gennaio e febbraio, trasformando il paesaggio della capitale svizzera in un dipinto che stupisce grandi e piccini. Nonostante le giornate siano più buie rispetto ad altri mesi dell’anno, la magia del Natale accende la città creando un’atmosfera suggestiva e incantata. In questo periodo non si può fare altro che lasciarsi trasportare dalle dolci atmosfere natalizie: passeggia per il centro storico e ammira la città addobbata a festa, lasciati conquistare dai mercatini natalizi con le bancarelle che vendono prodotti di artigianato, dolciumi e altre delizie della tradizione culinaria svizzera e, infine, divertiti sulle piste di pattinaggio sul ghiaccio sparse per tutta la città. I villaggi di Natale, in particolare, offrono un’esperienza unica con luci scintillanti, decorazioni festive e profumi inebrianti di canditi e vin brulé.

Il clima a Berna: qual è il periodo migliore?

Non c’è una risposta univoca a questa domanda poiché ogni stagione offre un’esperienza unica nel suo genere. In primavera, la rinascita della natura offre uno spettacolo di fiori e colori che rendono ogni passeggiata una poesia che coinvolge tutti i sensi. L’estate è il momento ideale per approfittare delle lunghe giornate soleggiate e partecipare a eventi all’aperto. L’autunno, con il suo foliage, regala atmosfere romantiche e la possibilità di gustare piatti tipici in locali accoglienti. L’inverno, infine, trasforma Berna in una fiaba invernale con mercatini di Natale, neve e un’atmosfera di festa capace di scaldare il cuore nonostante il freddo.

Qualsiasi sia il periodo che sceglierai per visitare Berna, questa saprà conquistarti grazie al suo fascino unico, la sua ricca storia e l’ampia varietà di attività e luoghi da scoprire. Ecco una sintesi generale del clima a Berna da tenere a mente quando organizzi il tuo viaggio:

  • Primavera: Fresca e gradualmente più calda, moderatamente piovosa.
  • Estate: Mite e soleggiata, con temporali occasionali.
  • Autunno: Fresco e gradualmente più freddo, moderatamente piovoso.
  • Inverno: Freddo e nevoso, con temperature spesso sotto lo zero.
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Weekend di pioggia coi bambini: i parchi al chiuso più belli d’Italia

Quando si hanno dei figli i fine settimana di brutto tempo possono diventare l’occasione perfetta per raggiungere uno dei numerosi parchi al chiuso che si trovano in Italia.

Capita infatti di dover affrontare dei weekend di pioggia, durante i quali l’opzione giardinetti o gita fuori porta diventa impossibile da programmare, ecco quindi che i parchi divertimento diventano la soluzione perfetta per far divertire grandi e piccini, ma non solo: si tratta infatti di luoghi in cui si possono costruire ricordi memorabili da conservare tra quelli più belli.

I parchi al chiuso in Italia, suddivisi per zone, da raggiungere con i bambini durante un weekend di pioggia per non rinunciare al divertimento.

Nord Italia: i parchi al chiuso

Se il meteo non è dalla nostra parte, questo non deve fermare il divertimento. Per questo, quando la pioggia incombe, si può optare per un parco divertimento al chiuso da raggiungere con i propri figli per trascorrere una giornata diversa dal solito e ricca di allegria.

Nel Nord Italia ci sono diverse strutture, ad esempio in Lombardia, nella provincia di Monza – Brianza, dove si trova l’Acquaword a Concorrezzo con aree pensate per tutte le età: dai bimbi più piccoli agli adulti e non solo in mezzo all’acqua, ma anche per giocare all’asciutto. È un parco acquatico coperto che si sviluppa su una superficie di 15mila metri quadrati con temperatura estiva, piscine riscaldate, area FUN e area SPA.

Un altro parco acquatico, per chi desidera divertirsi in acqua anche durante l’inverno, è Acquapark Acquain ad Andalo dove vi sono due vasche al coperto e riscaldate dotate di Spray park con acqua di 15 cm, acquascivolo, area baby, corsie per chi vuole nuotare e getti d’acqua. Vi è anche una spa per grandi e piccini per condividere un momento di relax tutti insieme.

A Binago, provincia di Como, vi è Il villaggio del piedone un parco con attrazioni pensate per diverse fasce d’età. Dall’area per i più piccoli con casette, scivoli e libri, ai gonfiabili, fino al circuito per i tricicli. Salendo con l’età si trovano lo spazio PlayGround, gonfiabile big e il cannone a palline.

In Liguria, invece, merita una visita La città dei bambini e dei ragazzi che si trova a Genova nell’area del Porto Antico. È stata ripensata nel 2022 ed è un percorso espositivo che usa i cinque sensi, come viene spiegato sul sito ufficiale. Adatto a bambini dai 2 ai 12 anni, si possono esplorare diverse sale da quella dell’udito a quella del tatto, senza dimenticare vista, gusto e olfatto, la casa in costruzione e playground spalsh dedicata ai bimbi tra i 2 e i 4 anni.

Per chi cerca una giornata all’insegna dell’adrenalina allora la meta è il Piemonte. Ci si può dirigere a Nichelino, comune che si trova nella città metropolitana di Torino, al Trampoline Parks Higher che si si sviluppa si 4mila metri quadrati e ha spazi e attività adatti anche ai bambini.

Si definisce il più grande Family Park della regione e si trova in Friuli – Venezia Giulia, più precisamente nel centro commerciale Montedoro di Muggia. Al suo interno si possono trovare un campo da calcetto, gonfiabili e un’area giochi per i più piccini.

Centro Italia: dove andare con i bimbi quando piove

Programmare un fine settimana con i bambini permette di staccare la spina e di divertirsi tutti insieme, ma quando piove le attività da fare si riducono: se non si possono organizzare gite alla scoperta del territorio, tra borghi e città, ecco che i parchi al chiuso sono la soluzione più adatta.

Tra i parchi al chiuso da raggiungere nel Centro Italia vi è il Piccolo Mondo a Pisa – in Toscana – che è dotato anche di un’area al coperto con percorsi playground composti da scivoli, labirinti e palline e giochi gonfiabili.

A Roma, invece, vicino a Ponte Milvio si trova Bimbalandia un parco giochi dove ci si può divertire tra piscine di palline e scivoli. Se si amano gli sport invernali allora si deve raggiungere Cinecittà World e l’area tematica Il regno del Ghiaccio, snow park al coperto per scivolare sulla neve, pattinare sul ghiaccio o sfide a palle di neve.

Nelle Marche e più precisamente a Monsano, in provincia di Ancona, ci si può mettere alla prova in una escape room: un’attività da fare tutti insieme e che può andare bene per diverse fasce di età. Si chiama Enigma Escape e la prenotazione è obbligatoria. Sul sito, nell’area FAQ, viene spiegato che non vi è un’età minima per giocare, perché non si tratta di situazioni che possono incutere paura, ma è dai dieci anni in poi che si può contribuire in maniera attiva alle risoluzioni degli enigmi.

In provincia di Ancona la struttura si trova all’interno del Paradise Playcenter dove vi sono un paco giochi baby con aree suddivise per età e gonfiabili, una pista di pattinaggio indoor e, se si hanno figli dai 12 anni di età in poi, vi è anche un’area per praticare softair.

Sud Italia: parchi al chiuso da raggiungere con i bambini

Per chi ama l’adrenalina a Salerno in Campania vi è il Blu Park. Si tratta di un kartodromo con una pista lunga, che si snoda su de piani e molto divertente. Non è aperto a tutti: i bimbi, infatti, devono avere un’altezza minima di 130 centimetri. È però aperto tutto l’anno ed è la meta perfetta da raggiungere anche quando piove.

Se si è in Sicilia è bene sapere che esiste un bellissimo parco divertimenti. Si tratta del Pifferaio Magico a San Catalto (Caltanisetta) ed è il più grande, al chiuso, della regione. Al suo interno si trovano tante attrazioni come un cinema 7D, oppure si può salire sulle Bumpers cars, che a guardarle ricordano tanto le navicelle spaziali. I bimbi possono anche provare l’ebrezza della una moto e lasciarsi trascinare dalla realtà virtuale immersiva, oppure giocare nell’area gonfiabili, “perdersi” in un labirinto e divertirsi con tantissime altre attività.

Infine, in Sardegna si può scoprire il parco divertimenti Verticalpark Sardinia Indoor a Sestu, per far vivere momenti avventurosi sia ai grandi sia ai piccini, a partire dagli otto anni e dai 130 cm di altezza. Si può anche mangiare.

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Viaggi di lusso: se piove nella meta in cui vai l’albergo ti paga

Quante volte è capitato di arrivare nella meta dei vostri sogni e di ritrovarvi con un cielo grigio e tanta pioggia che cade dal cielo? Se non vi è mai successo siete stati davvero fortunati, ma se invece tutto ciò è avvenuto sapete benissimo che la frustrazione è alta: la maggior parte dei propri piani deve essere rivista, soprattutto se il viaggio in quella destinazione è di pochi giorni. Per non parlare dei molti soldi spesi, e che forse serviranno solo per osservare quell’affascinante città dalla finestra di un albergo.

Ma c’è un’ottima notizia, un hotel di lusso ha deciso di “coccolare” i suoi ospiti con un nuovo pacchetto di viaggio, che permette di essere rimborsati in caso di pioggia.

L’hotel di Singapore che ti paga in caso di pioggia

Ci troviamo a Singapore, incredibile città-stato dai mille volti, in cui la pioggia cade per circa 171 giorni l’anno. Tra i vari hotel a 5 stelle che si fanno spazio nell’inconfondibile skyline di quella che viene chiamata anche la “Città dei Leoni”, spicca l’InterContinental Singapore che ha deciso di offrire un pacchetto di viaggio che permette di soggiornare gratis in caso di pioggia.

Come riporta CNN Travel, si chiama “Rain Resist Bliss” e consente il rimborso di una notte di soggiorno se, durante una delle attività pianificate, finisce per piovere.

Quali sono le condizioni

L’idea dell’albergo di Singapore è certamente interessante e può rivelarsi uno stimolo per molti viaggiatori di lusso che scelgono questa destinazione speciale. Tuttavia, ci sono delle condizioni da rispettare per far sì che il rimborso di una notte di soggiorno possa realmente avvenire.

Tramite comunicato stampa l’hotel ha specificato che i criteri sono soddisfatti quando la durata della pioggia supera i 120 minuti cumulativi in ​​un periodo di tempo di 4 ore, e durante le ore diurne. Non bastano due goccioline, quindi, ma una pioggia duratura che può rivelarsi davvero un problema per chi si trova in vacanza da queste parti.

Ma non è finita qui, perché questo pacchetto è valido solo per le persone che che soggiornano nelle suite, tanto che il prezzo di partenza è di 850 SGD (circa 583 euro) a notte per le junior suite, e da 4.500 SGD in su (da 3.086 euro circa) per la suite presidenziale.

Il denaro arriva sotto forma di un buono, che deve essere speso presso l’InterContinental Singapore entro sei mesi, e l’importo che si ottiene nel caso in cui vengano rispettati tutti i criteri equivale al soggiorno di una notte nella categoria di camera scelta.

Cosa fare a Singapore con la pioggia

I viaggiatori di lusso saranno certamente stimolati da questa opportunità offerta dall’albergo di Singapore, ma ciò non toglie che in città sia possibile fare tantissime attività diverse, anche quando dal cielo scende la pioggia.

Per esempio, si può visitare il Museo delle civiltà asiatiche, che per la precisione è specializzato nella storia materiale della Cina, del Sud-Est asiatico, dell’Asia meridionale e dell’Asia occidentale, da cui i diversi gruppi etnici che vivono a Singapore traggono le loro origini.

Molto interessante è anche la straordinaria Cloud Forest, sede di una delle cascate interne più alte del mondo e di una lussureggiante montagna ricoperta di piante provenienti da tutto il nostro pianeta.

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Pioggia di stelle cade sui turisti: il luogo magico per ammirare il cielo

Si chiama astroturismo, ed è molto più di una tendenza destinata a scomparire. Si tratta di un invito a viaggiare, e a esplorare il mondo intero, per avere una vista privilegiata ed esclusiva sugli spettacoli del cielo.

Parchi lussureggianti, montagne solitarie, giardini delle meraviglie e spiagge paradisiache: i luoghi da raggiungere sono tantissimi e sono tutti destinati a incantare. Si tratta di destinazioni dove l’inquinamento luminoso è ridotto al minimo, motivo per cui il cielo riesce a mostrarsi in tutta la sua bellezza.

Tra queste troviamo anche le Isole Canarie, l’arcipelago spagnolo al largo della costa africana celebre per le sue origini vulcaniche e per le spiagge di sabbia bianca e nera. È proprio qui, che quando il sole lascia spazio al crepuscolo, è possibile assistere a uno spettacolo mozzafiato. La Luna illumina le notti dei viaggiatori e le piogge di stelle cadono sui turisti. Noi non abbiamo dubbi: è questo il luogo più magico del mondo per ammirare il cielo.

Ad ammirar le stelle sulle isole dell’eterna primavera

Organizzare un viaggio con destinazione Isole Canarie è sempre un’ottima idea. L’arcipelago spagnolo, infatti, è conosciuto per le sue bellezze naturalistiche, per quel ritmo slow che scandisce la quotidianità dei suoi abitanti, e anche per le sue temperature, sempre calde e miti.

Non è un caso che l’arcipelago sia stato definito il luogo con il miglior clima del mondo. Qui, infatti, si vive quella che è stata ribattezzata “un’eterna primavera” e che invita chiunque metta piede sulle isole, a vivere tutte le sue meraviglie in ogni stagione.

Ma c’è un motivo in più per raggiungere le Isole Canarie in ogni periodo dell’anno, e che farà felici tutti gli amanti delle osservazioni celesti. Grazie al basso tasso di inquinamento luminoso, infatti, l’arcipelago può vantare i cieli più tersi d’Europa.

Congiunzioni, pleniluni e sciami meteorici qui sono sempre ben visibili, soprattutto dai punti di osservazione situati all’interno delle quattro Riserve della Biosfera Unesco. Non vi resta, quindi, che prendere il calendario degli eventi celesti del 2024 e organizzare il vostro prossimo viaggio: lo spettacolo sta per cominciare.

Isole Canarie: il cielo qui dà spettacolo tutto l’anno

Sono tanti e diversi i luoghi da raggiungere sulle Isole Canarie per ammirare gli eventi del cielo. Vi basterà andare sulla spiaggia più vicina o recarvi tra le montagne per avere un accesso privilegiato su stelle e pianeti. Ma se è uno spettacolo senza eguali che volete assicurarvi, allora, il consiglio è quello di raggiungere i punti di osservazione che sono dislocati in tutto l’arcipelago.

Questi si trovano all’interno delle quattro Riserve della Biosfera Unesco delle Isole Canarie e sono, rispettivamente, a La Palma, a La Gomera, a Fuerteventura e Gran Canaria.

Tra i luoghi da raggiungere assolutamente segnaliamo l’Instituto de Astrofísica de Canarias: proprio qui gli scienziati di tutto il mondo si riuniscono per dedicarsi all’osservazione del cielo. Le sue principali sedi sono l’Osservatorio Roque de los Muchachos a La Palma e l’Osservatorio Izaña a Tenerife, vicino al Parco Nazionale del Teide. In entrambi i casi è possibile usufruire dei telescopi diurni e notturni più avanzati del mondo.

Se avete in mente di visitare Tenerife il prossimo anno, e di fare incetta di stelle cadenti e spettacoli celesti, vi consigliamo di raggiungere il Parco Nazionale del Teide, la Montaña Colorada o il Belvedere di Chivisaya. Anche le spiagge di Benijo o Los Patos nel nord dell’isola sono perfette per ammirare il cielo.

L’isola di La Palma, invece, offre tantissimi punti di osservazione astronomica, tra cui il Mirador al Infinito, il Llano del Jable, La Muralla, Mendo o il Roque de los Muchachos. In generale, vi basterà raggiungere i luoghi lontani dai centri abitati per godere di uno spettacolo mozzafiato.

Se avete in mente di visitare Lanzarote, e di scoprire le meraviglie dell’isola che sembra Marte, il consiglio è quello di raggiungere Peñas del Chache, il punto più alto di tutto il territorio.

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Pioggia di stelle cadenti in Italia: il glamping lunare per ammirare lo show

C’è qualcosa di magico che sta accadendo intorno a noi, proprio ora che le strade, i quartieri e le piazze delle città del mondo hanno sfoggiato il loro abito più bello. Il miracolo del Natale ha trasformato tantissime destinazioni in vere e proprie fiabe, tutte da vivere e condividere. Ma non è l’unico spettacolo che riempie lo sguardo e riscalda il cuore.

Anche il cielo, questo dicembre, ha deciso di trasformarsi nel palcoscenico di uno spettacolo incantato, quello portato in scena dalla Luna, dagli astri e dalle stelle. Il calendario di eventi da ammirare a testa in su è davvero fittissimo, ma l’appuntamento più atteso è quello che vedrà le Geminidi danzare e illuminare le nostre notti.

La data da segnare in agenda, per avvistare il picco massimo, è la notte tra il 13 e il 14 dicembre. Dopo il crepuscolo sarà possibile osservare la pioggia di stelle cadenti, una delle più spettacolari dell’intero anno. Il consiglio, come sempre, è quello di raggiungere luoghi privi di inquinamento luminoso per godere dello show.

Tuttavia, se è un’esperienza incredibile e unica che volete vivere questo dicembre, vi consigliamo il luogo perfetto da raggiungere che, vi anticipiamo, si trova a due passi dalla capitale. In provincia di Viterbo, infatti, esiste il più grande bubble hotel del Paese, un glamping lunare dal soffitto trasparente che vi consentirà di ammirare la prossima pioggia di stelle.

Dormire sotto una pioggia di stelle: l’esperienza da sogno in Italia

Nella notte tra il 13 e il 14 dicembre si potranno sussurrare i desideri al cospetto delle Geminidi, uno dei più spettacolari sciami metorici dell’anno. Il picco massimo, che ci sarà tra qualche giorno, consentirà di osservare fino a 100 stelle cadenti ogni ora. Non si tratta dell’unico evento celeste degno di nota: nel 2024, infatti, il cielo tornerà a dare spettacolo.

Se in questa occasione, però, volete vivere un’esperienza unica e indimenticabile, sappiate che in Italia c’è un alloggio davvero straordinario che fa volare sulle stelle e dormire sulla Luna. Si tratta de Le Perseidi, il più grande Bubble Hotel del Paese che, proprio quest’anno, ha presentato una romantica suite, dal nome Luna, che offre agli ospiti un’esperienza magica.

Situata sul Lago di Bolsena, a poco più di un’ora da Roma, il glamping offre tutta una serie di sistemazioni pensate per rendere l’osservazione del cielo un’esperienza incantata, da vivere e da condividere. E quale occasione migliore, se non quella dell’ultima pioggia di stelle dell’anno, per dormire in una bolla trasparente?

Il glamping che ti fa volare fra le stelle e dormire sulla Luna

Situato su una distesa collinare che si affaccia sulle acque placide del Lago di Bolsena, il glamping Le Perseidi è il luogo perfetto per trascorrere serate indimenticabili. Dormire sotto il cielo stellato, del resto, è un sogno per tantissimi viaggiatori che qui può essere realizzato.

Tutto merito della bubble suite Luna, una bolla trasparete dedicata al nostro satellite naturale. Dotata di ogni comfort, tra i quali una piscina idromassaggio riscaldata, un letto a baldacchino, questa stanza ospita anche un telescopio per ammirare gli spettacoli del cielo.

Il momento più bello è quello dopo il tramonto. Quando il sole lascia spazio alla notte più scura, è possibile ammirare la danza dei pianeti e delle stelle immersi nella vasca idromassaggio o comodamente sdraiati sul letto.

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Dicembre, la Luna del Gelo e le stelle cadenti: il cielo dà spettacolo

È uno dei mesi più attesi dell’anno, quello di dicembre, perché porta con sé tutta la magia del Natale. Durante il periodo dell’Avvento, infatti, molte città del mondo si illuminano di meraviglia trasformandosi in vere e proprie cartoline incantate nelle quali perdersi e immergersi. È questo il momento perfetto per organizzare grandi e straordinari viaggi che permettono di toccare con mano le tradizioni più autentiche del Natale.

Quello che non tutti sanno, però, è che quello show magico che prende vita tra le strade, i quartieri e le piazze delle città del globo, continua anche sulle nostre teste. Nel mese di dicembre, infatti, astri, pianeti e satelliti ci terranno compagnia durante il conto alla rovescia più emozionante dell’anno, illuminando in maniera straordinaria le nostre notti.

Il calendario di eventi da ammirare a testa in su è davvero fittissimo: Luna Piena del Gelo, stelle cadenti e poi, ancora, congiunzioni astrali e solstizio d’inverno, questi sono solo alcuni degli appuntamenti imperdibili. Non vi resta che mettervi comodi e aguzzare la vista: il cielo di dicembre dà spettacolo.

Le stelle cadenti di dicembre

Inizierà silenziosamente, lo spettacolo del cielo nel mese di dicembre, per poi esplodere in tutta la sua meraviglia proprio in concomitanza del Natale. Se la Luna sarà discreta sopra le nostre teste, almeno nelle prime settimane del mese, ad aprire le danze ci penseranno le Geminidi, le stelle cadenti di dicembre.

Si tratta di uno sciame meteorico molto atteso, perché particolarmente luminoso e ricco, causato dall’asteroide 3200 Phaethon. A partire dal 4 dicembre, le stelle cadenti, caratterizzati da colori abbaglianti e intensi, illumineranno le nostre notti per due settimane, fino al 20 del mese, a partire dalle 22.00. Le condizioni di visibilità sono ottimali, soprattutto perché in quei giorni la Luna sarà nella fase dell’ultimo quarto e poi in quella del novilunio.

Il consiglio, come sempre, è quello di recarvi in luoghi privi di inquinamento luminoso per godere al meglio dello spettacolo. Ma non è tutto perché a partire dalla metà del mese torneranno anche le Ursidi, l’ultimo sciame meteorico dell’anno che accenderà le nostre notti di magia dal 16 al 27 dicembre.

La Luna piena del Gelo e la danza dei pianeti

Gli appuntamenti imperdibili si infittiscono a partire dalla metà del mese. Uno dei più attesi è sicuramente il solstizio d’inverno che quest’anno cadrà il 22 dicembre. Si tratta del giorno più corto dell’anno con sole 9 ore e 7 minuti di luce. Quale occasione migliore, se non questa, per organizzare un viaggio e celebrare l’arrivo della stagione fredda?

Non è tutto però, perché a distanza di pochi giorni dal solstizio, il nostro satellite naturale farà il suo ritorno mostrandosi più bello e candido che mai. Il 27 dicembre arriverà la Luna piena del Gelo, chiamata anche Luna delle Lunghe Notti, in riferimento alla stagione invernale. Alzando gli occhi verso l’alto potrete notare un bagliore scintillante, dovuto all’oscurità del cielo, ma anche una Luna più piccola del solito. Quel giorno, infatti, il nostro satellite naturale si troverà alla sua massima distanza dalla Terra regalandoci quindi un disco lunare più piccolo del solito, ma non per questo meno bello.

Tra i giorni che separano le stelle cadenti al ritorno della Luna, ad allietare le nostre notti ci saranno gli astri con le loro congiunzioni. Il primo appuntamento da segnare in agenda è previsto all’alba del 7 dicembre quando la falce di Luna si posizionerà tra il pianeta Venere e la stella Spica.

Il nostro satellite naturale, poi, bacerà Saturno e poi Giove, rispettivamente il 17 e il 22 dicembre. La vera magia, invece, si verificherà durante la notte di Natale, quando la Luna abbraccerà le Pleiadi e la stella Aldebaran si uniranno in un abbraccio emozionante.

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Anche la settimana bianca quest’anno costerà di più: le previsioni

Con la stagione estiva alle spalle, quella sciistica è quasi alle porte, ma c’è poco da gioire perché potrebbe rivelarsi un vero salasso, in particolare per le famiglie. Jfc Skipass Panorama Turismo, Osservatorio italiano del turismo montano, ha infatti rilevato ulteriori aumenti che si andranno a sommare a quelli degli ultimi due anni. Insomma, inforcare gli sci sembra stia diventando un lusso che in pochi si potranno permettere. Vediamo nello specifico cosa devono aspettarsi gli appassionati della montagna.

Stagione sciistica 2023/2024: stangata in arrivo

Facendo un confronto con lo scorso biennio, l’aumento medio per il soggiorno in albergo si aggira intorno all’8,2%, mentre in alta stagione si supera di poco il +12%, ma si possono raggiungere anche picchi del 25%. Per lo skipass gli incrementi sono del 19%, per un’ora di lezione con un maestro di sci del 15%, per una settimana bianca si spenderà il 7,5% in più. Stando alle previsioni, gli aumenti rischiano di essere maggiori durante le festività, vale a dire tra Natale e Capodanno e nei giorni di Carnevale e Pasqua.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio italiano del turismo montano, si va dai 50 euro giornalieri agli oltre 1.600 stagionali. Per fare un esempio, due adulti con un bimbo al di sotto degli 8 anni di età possono arrivare a spendere 3.600 euro per la settimana bianca, il +7,3% rispetto al 2022, mentre per un weekend sulla neve la spesa è di circa 1.500 euro (+8%).

Quanto costerà sciare sulle Dolomiti

La stagione sciistica di Dolomiti Superski inizierà il 25 novembre, per concludersi nei primi giorni di aprile. Quest’anno, per il giornaliero si spendono 72 euro che passano a 80 euro in alta stagione, con un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, e del 20% rispetto alla stagione 2021/22. Anche gli abbonamenti stagionali saranno soggetti a rincari che dovrebbero aggirarsi attorno al 3,9% circa, con un costo di 990 euro (925,00 euro se acquistati in prevendita fino al 24 dicembre 2023). Lo skipass plurigiornaliero per un adulto, invece, costerà 229 euro per tre giorni consecutivi e 428 euro per sette giorni.

Rincari anche a Madonna di Campiglio, dove il giornaliero per un adulto per l’intera skiarea – che comprende anche Pinzolo, Folgarida-Marilleva e Peio – arriva a 72 euro e fino a 79 euro in alta stagione, con un aumento di dieci euro rispetto allo scorso anno. Prezzi che si traducono in un salasso per una famiglia che vuole trascorrere un weekend sulle piste da sci.

A tal proposito, stando a quanto riporta La Repubblica, in Val di Fassa un nucleo di quattro persone, per una notte con mezza pensione, spende attorno ai 3-400 euro. A questo si devono aggiungere poi il viaggio, gli skipass e l’eventuale noleggio di attrezzature, arrivando a sborsare circa un migliaio di euro per trascorrere un fine settimana sulle Dolomiti con gli sci ai piedi.

Non va tanto meglio a chi preferisce sciare nella località di Paganella, in provincia di Trento, dove il via alla stagione è previsto per il 2 dicembre. Qui si deve mettere in conto un esborso di 62 euro per il giornaliero, fino ad arrivare a 68 euro durante le festività natalizie. Più economico il comprensorio Ponte di Legno-Tonale, fra Trentino e Lombardia, dove il giornaliero per un adulto costerà 56 euro.