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Vacanze di lusso in Australia: le novità di quest’anno

L’Australia si presenta sempre più come la destinazione ideale per i viaggi luxury del 2023: infatti, durante questi mesi, ha visto l’apertura di innumerevoli strutture di alto e di altissimo livello, inaugurate in varie zone del Paese, e molte altre seguiranno ancora entro l’anno.

Ecco di quali si tratta.

Capella Sidney, il lusso della città simbolo

Le novità del lusso 2023 in Australia hanno avuto inizio a Marzo, con l’apertura a Sidney, la città simbolo australiana, dell’atteso Capella Sidney, nell’antico edificio del Dipartimento dell’Istruzione in Bridge Street, rimasto silenzioso per anni.

Vanta 192 camere e suite distribuite su otto livelli, sofisticati arredi, oggetti d’arte, ristoranti esclusivi, sei spazi per riunioni ed eventi adatti a gruppi da 10 a 80 ospiti e strutture termali di livello mondiale.

Jabiru Retreat, il campo tendato luxury

A maggio, invece, è stata la volta del Jaburu Retreat, a The Top End, North Territory, un lussuoso campo tendato con piscine e bungalow in stile safari.

In particolare, i bungalow dispongono di bagno privato, area salotto all’aperto, letti matrimoniali king-size e sono collegati con una passerella rialzata che conduce alla piscina riservata agli ospiti.

Ma non solo: il favoloso retreat propone safari ope-top, safari giornalieri nella natura, esperienze in airboat nonché tour guidati tra cui spicca quello nel cuore del Parco Nazionale di Kakadu, terra degli aborigeni da oltre 65.000 anni.

The Brooklet, il benessere esclusivo

A Byron Bay nel New South Wales, a giugno è stato inaugurato The Brooklet, magnifica struttura ricettiva con sei ville di lusso, eleganti ambienti per il benessere e “The Bar”, in grado di offrire un’esperienza culinaria raffinata e intima nella suggestiva cornice di un cantina ampia con caminetto a legna.

Si tratta del perfetto mix tra vita di campagna e costiera con eleganti spazi in una cornice mozzafiato, laddove il lusso incontra la natura, una “casa lontano da casa”.

Soggiornare in un ex carcere riconvertito

Ancora, dal mese di luglio, gli ospiti possono provare l’ebbrezza di soggiornare in un ex carcere riconvertito in hotel di lusso: ecco The Interlude, il primo retreat urbano collocato in quella che fu la prigione di Pentridge, nell’area di Melbourne/Narrm.

Le 19 suite sono state ricavate sfondando le spesse pareti di pietra blu per unire quattro o cinque celle: ciascuna ha soffitti a volta, muri in pietra e tutte le finiture e gli accessori contemporanei che ci si aspetta di trovare in un hotel moderno.

The Sun Ranch, nostalgia della California

Sempre nell’area di Byron Bay nel New South Wales, fa bella mostra di sé The Sun Ranch, che fonde insieme le influenze spagnole e la nostalgia della California degli anni Settanta.

È progettato su misura per ispirare e stupire appassionati di musica e di cucina, creativi, amanti del benessere e chiunque desideri trascorrere momenti unici in un fascino rilassato e all’avanguardia che rende omaggio alle iconiche case ranch californiane.

Il ritorno del Southern Ocean Lodge e una chicca

Tre anni dopo i devastanti incendi che hanno sconvolto Kangaroo Island nel South Australia, torna il Southern Ocean Lodge di Baillie Lodges.

Ecco, di nuovo, 25 suite extra lusso lungo la costa e una novità: la suite ultra-premium Ocean Pavilion di 640 metri quadri, con piscina privata e quattro camere da letto.

Infine, per novembre, è attesa Pelorus Private Island, parte della Northern Escape Collection: si tratta di un’isola privata per otto ospiti raggiungibile con un viaggio in superyatch privato da Townsville oppure con un volo in elicottero di mezz’ora.

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Houtman Abrolhos Islands: le isole paradisiache in Australia

Le Houtman Abrolhos Islands sono una catena di 122 isole e barriere coralline, che impreziosiscono l’Oceano Indiano come tante perle che si estendono da nord a sud per miglia e miglia. Costituiscono un’area marina unica dell’Australia Occidentale, meta prediletta degli amanti della pesca, del birdwatching, dello snorkeling e delle immersioni, ma anche di chi desidera vivere un’esperienza irripetibile tra acque trasparenti e natura incontaminata. Oggi vi portiamo alla scoperta di un luogo straordinario, che vale la pena esplorare almeno una volta nella vita.

Un sogno senza fine chiamato Houtman Abrolhos

Le Houtman Abrolhos Islands, più comunemente chiamate Isole Abrolhos, e le barriere coralline che le circondano, si trovano a circa 60 chilometri a ovest di Geraldton, una delle città in cui si è potuta ammirare la grande eclissi, sulla costa dell’Australia Occidentale. Queste meraviglie hanno una ricca storia da scoprire, con una fiorente industria della pesca delle perle, decenni di pesca del gambero e, purtroppo, anche numerosi naufragi, il più importante dei quali è quello della Batavia, naufragata sul Morning Reef il 4 giugno 1629 a seguito di un ammutinamento a bordo. I sopravvissuti al naufragio sbarcarono sulle isole vicine e un piccolo gruppo costruì il Wiebbe Hayes Fort sull’isola di West Wallabi, i cui resti sono visibili ancora oggi. Le isole si presentano raggruppate in tre gruppi principali:

  • Wallabi Group,  il gruppo più settentrionale dell’Houtman Abrolhos, raggruppa una serie di isole in un’area di circa 17 chilometri per 10, tra le quali è inclusa anche North Island. Il gruppo Wallabi è tristemente noto per il suddetto naufragio della Batavia.
  • Easter Group, il gruppo centrale della catena di isole, scoperto e nominato nell’aprile 1840 dall’equipaggio di HMS Beagle. Il diario dell’esploratore John Lort Stokes ne riporta la scoperta l’11 aprile e la decisione di chiamare le isole Easter (Pasqua, in italiano) per la concomitanza della festa cristiana.
  • Pelsaert Group, il gruppo più meridionale dell’Houtman Abrolhos, che costituisce anche la barriera corallina più meridionale dell’Oceano Indiano. È situato a sud-est dell’Easter Group, da cui è separato dal canale di Zeewijk, ed è anch’esso noto per incidenti e naufragi avvenuti molti secoli fa.

L’ arcipelago ha davvero pochi rivali in Australia riguardo a biodiversità. L’Houtman Abrolhos Islands National Park è il parco di più recente istituzione nel Paese, la cui creazione coincide con il 400esimo anniversario dell’avvistamento della catena di isole da parte del navigatore olandese Frederick de Houtman. Queste sono state riconosciute, inoltre, come Ocean Hope Spot, aree oceaniche ecologicamente uniche designate per la protezione nell’ambito di una campagna di conservazione globale supervisionata dalla organizzazione Mission Blue.

Le isole offrono un’ampia gamma di attività che incontrano gli interessi più disparati, dalla pesca al nuoto in acque straordinarie, dallo snorkeling e immersioni al birdwatching, all’avvistamento di animali marini e selvatici, dall’esplorazione delle isole a semplici passeggiate relax nei dintorni incontaminati o tra i negozi di perle.

Come esplorare le Houtman Abrolhos

Se avete voglia di adrenalina pura, scoprite la magia delle Isole Abrolhos dall’alto, con voli panoramici effettuati dagli operatori locali, che offrono anche opzioni con tour a terra. Un altro modo esclusivo per visitare la catena di 122 isole e barriere coralline dell’Australia Occidentale è una crociera di 5 giorni, che offre l’opportunità di esplorare più a lungo la bellezza, la storia e la natura dell’arcipelago.

Le isole sono, inoltre, chiamate le Galapagos dell’Oceano Indiano. Questo perché, oltre a una ricca vita nei fondali che le circondano, sono il sito di riproduzione di oltre 2 milioni di uccelli marini di 35 specie. Sono anche l’habitat più settentrionale del leone marino australiano, a rischio di estinzione, inoltre la calda corrente di Leeuwin crea un ambiente per la vita marina temperata e tropicale, tra cui gamberi, pesci, coralli, delfini e razze. Tra luglio e settembre, nelle acque che lambiscono le Isole Abrolhos, si possono anche avvistare le megattere in migrazione.

Sulla terraferma, le isole ospitano oltre 140 specie di flora autoctona e fauna rara, tra cui il wallaby Tammar, il primo “canguro” visto dagli europei quando i sopravvissuti al naufragio del Batavia si arenarono vicino alle isole Wallabi nel 1629.

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Uluru si accende di magia: la montagna rossa è uno spettacolo

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e anche se sono diversi gli uni dagli altri, sono tutti accomunati dal medesimo desiderio, quello di vivere e condividere esperienze straordinarie e indimenticabili. Non è poi così difficile perseguire questo obiettivo dato che il mondo che abitiamo è pieno di meraviglie uniche che aspettano solo di essere scoperte.

E oggi è proprio della grande bellezza di un luogo suggestivo e affascinante che vogliamo parlarvi. Un enorme monolite rosso che campeggia nell’outback australiano e che da sempre popola le più belle istantanee di viaggio. Un massiccio di arenaria che si staglia contro il cielo e che caratterizza in maniera univoca l’arido Red Centre, creando un paesaggio davvero mozzafiato.

Proprio qui, sopra il grande monolite sacro agli aborigeni australiani, sta per prendere vita uno spettacolo incredibile fatto di luci e droni che illumineranno il cielo di maggio regalando una visione incredibile. Così Uluru si accende di magia e la montagna rossa diventa ancora più straordinaria.

Uluru: la magia della montagna rossa

Raggiungere l’outback australiano e vagare tra i territori straordinari di questa parte del Paese è un’esperienza che tutti dovremmo fare almeno una volta nella vita. Tra distese prevalentemente aride che caratterizzano l’entroterra e le coste remote dell’Australia, i paesaggi che si aprono davanti agli occhi dei viaggiatori lasciano senza fiato.

Tra questi ci sono quelli del Red Centre, un paesaggio mozzafiato e straordinario caratterizzato da dolci catene montuose, da sterminate piane desertiche e dai siti più sacri degli aborigeni tra cui, appunto, Uluru. Ed è proprio al cospetto dell’antico e maestoso monolite di arenaria che vogliamo portarvi oggi, proprio qui dove il cielo sta per trasformarsi nel palcoscenico di uno spettacolo grandioso e senza eguali.

A maggio del 2023, infatti, sarà lanciatoauna nuova ed esclusiva esperienza in quello che è considerato il cuore spirituale dell’Australia, si tratta di un grandioso spettacolo di luci e droni che illuminerà il cielo sopra Uluru raccontando un’antica storia aborigena.

Il cielo sopra Uluru s’illumina d’immenso

Il suo nome è Wintjiri Wiru, ed è il nuovo ed esclusivo spettacolo di luci nel cielo di Uluru, lo stesso che si appresta a diventare lo show più grandioso e imperdibile di questo 2023. Molto più di una visione, questo appuntamento è una sorprendente esperienza immersiva che permetterà alle persone di tutto il mondo di toccare con mano una cultura tanto antica quanto affascinante.

La prima mondiale dell’evento lanciato da Voyages Indigenous Tourism Australia si terrà a maggio 2023 e porterà in scena uno spettacolo immersivo e sensoriale fatto di luci e suoni che utilizza la tecnologia d’avanguardia, come laser e droni, per esplorare la storia degli Anangu, una delle comunità aborigene più antiche del mondo. Sono considerati i custodi del Paese, e le storie e le leggende che ruotano intorno a loro sono tramandate da generazioni.

Wintjiri Wiru parlerà proprio di loro, utilizzando la tecnologia per narrare il primo capitolo della storia ancestrale di questa popolazione. Durante l’evento, oltre 1000 droni luminosi si alzeranno in volo sopra il monolite rosso al crepuscolo, creando spettacolari coreografie che faranno splendere nel cielo le antiche e sacre immagini che raccontano la storia degli aborigeni.

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I Giganti di legno sono arrivati in Australia

Ci sono alcuni viaggi che sono destinati a incantare e a restare nel nostro cuore per sempre. Si tratta di avventure che ci invitano a spingerci fino ai confini del mondo per esplorare e indagare territori, culture, tradizioni e popolazioni che sono lontanissime da noi. E raggiungere l’Australia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, vuol dire davvero fare il viaggio della vita.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime. A partire da quei territori sconfinati dove la natura è assoluta protagonista, passando per le maestose coste e per le città piene di vita. Un viaggio in Australia è un sogno che si avvera.

Ed è un sogno a occhi aperti anche quel paesaggio sterminato che si apre davanti agli occhi dei viaggiatori che raggiungono Mandurah, nel Western Australia, proprio lì dove dei giganti di legno li accolgono, per raccontare la storia del territorio, delle sue bellezze e delle popolazioni che qui vivono.

Benvenuti a Mandurah

Il nostro viaggio di oggi ci porta a Mandurah, una città costiera popolosa e dinamica situata nel territorio occidentale dell’Australia, nella regione di Peel e a circa 70 chilometri da Perth. Sono molte le persone che qui si recano ogni anno per godere delle splendide spiagge che caratterizzano la città e di quell’atmosfera rilassata e lenta che ha trasformato Mandurah nella meta prediletta degli abitanti di Perth che arrivano qui per godersi il clima vacanziero.

Ma le spiagge non sono le uniche attrazioni turistiche qui in città, perché intorno a questa si snodano tutta una serie di paesaggi naturali di incredibile bellezza. Ed è proprio in questi che è possibile incontrare i celebri Giganti di Mandurah, statue di legno di altezze straordinarie e fattezze maestose realizzare dall’artista danese Thomas Dambo.

Le sculture sono state posizionate nelle città di Mandurah e Subiaco, un delizioso sobborgo che sorge intorno alla Rokeby Road, in luoghi diversi e segreti che svelano ai viaggiatori curiosità e tradizioni delle popolazioni del territorio. Ad accompagnare i turisti in questo itinerario delle meraviglie ci sono i Bindjareb, i custodi della regione di Peel che sono pronti a condividere tutte le storie legate al territorio e alle località in cui si trovano i giganti.

Molto più di una mostra, Giants of Mandurah è una vera e propria esperienza immersiva che permette a viaggiatori di ogni età, e provenienti da ogni parte del mondo, di toccare con mano la straordinaria bellezza del bush australiano, della sua flora, della sua fauna e delle sue popolazioni.

I Giganti di Mandurah

L’opera Giants of Mandurah è stata inaugurata nel novembre del 2022 e, come abbiamo anticipato, porta la firma dell’artista danese Thomas Dambo. Si tratta di una serie di enormi sculture in legno che raggiungono altezze di cinque metri ciascuno, e che rappresentano in tutto e per tutto il territorio, e le storie legate a questo.

Definiti i protettori dell’ambiente, i giganti in legno sono dotati di una propria personalità che è ispirata e collegata alla comunità locale e alle popolazioni del territorio. L’obiettivo è quello di celebrare la diversità, la bellezza e l’importanza della natura con opere realizzate a mano e con materiali riciclati, che diventano gli hotspot di un viaggio all’insegna della scoperta.

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Viaggio in Australia: animali fantastici e dove trovarli

Spesso ci mettiamo in viaggio per andare alla scoperta di tutte quelle attrazioni celebri e iconiche che con gli anni sono diventate simboli di città, paesi e territori interi. Quelle da vedere, contemplare e fotografare almeno una volta nella vita, le stesse che rappresentano un patrimonio inestimabile per tutta l’umanità.

Altre volte, invece, lo facciamo per scovare le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo, quelle plasmate dalla natura e da nessun altro.

Ma succede anche che a spingerci ad attraversare il globo, a volte, siano le creature che lo abitano. Animali che hanno trovato la loro casa in territori lontanissimi da noi e che lì sono restati. Ed è proprio in quei luoghi che vogliamo portarvi oggi per scoprire tutti gli animali fantastici che potete incontrare e conoscere durante un viaggio in Australia.

La straordinaria fauna australiana

La fauna australiana è estremamente variegata, forse una delle più ricche dell’intero pianeta. È caratterizzata da numerose specie endemiche che non è possibile incontrare in nessun altro luogo del mondo.

I koala, così come i canguri, sono gli animali più celebri di questo affascinante territorio, nonché i simboli dell’intera Australia. Con il tempo, infatti, la loro presenza ha attirato un numero sempre crescente di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo che sono giunti fin qui solo per incontrarli.

Eppure, oltre ai koala e i canguri c’è molto di più. All’interno dell’intero continente, infatti, esistono quasi 400 specie di mammiferi e circa 900 esemplari di uccelli. Qui vivono migliaia di pesci di ogni categorie e poi ancora lucertole, coccodrilli e altri animali marini.

È possibile incontrarli nei loro habitat naturali, oppure perdersi e immergersi nei tanti parchi naturali che si snodano in tutto il territorio che hanno come obiettivo proprio quello di proteggere la flora e la fauna del continente.

Da nord a sud, passando per est e ovest: un viaggio in Australia ci permette di fare incontri ravvicinati con esemplari unici e straordinari. Ma dobbiamo dirvelo, non tutti sono dolci e teneri come i koala o i quokka – questi ultimi sono celebri per i grandi sorrisi che dispensano – perché alcuni di questi sono decisamente più spaventosi e inavvicinabili. Scopriamoli tutti.

Quokka sull'isola di Rottnest

Fonte: iStock

Quokka sull’isola di Rottnest

Animali australiani e dove incontrarli

Quando parliamo dell’Australia non possiamo non pensare ai koala, animali che, con quell’aspetto aspetto così tenero e dolce, hanno conquistato inevitabilmente il nostro cuore. E sono molte le persone che scelgono di viaggiare dall’altra parte del mondo proprio per incontrarli dal vivo, per fotografarli e coccolarli. Avvistarli non sarà difficile: potete infatti trovarli lungo i tratti di foresta che si snodano lungo la Great Ocean Road di Victoria. È proprio qui che vive una delle più grandi popolazioni di koala dell’intero Paese.

Al primo posto per popolarità, insieme ai koala, troviamo anche i canguri. Questi marsupiali australiani sono diventati nei secoli simbolo e icona del continente intero. Potete avvistare questi animali ovunque: percorrendo una strada di campagna, o facendo una passeggiate nella foresta. Oppure potete recarvi nei parchi naturali dove questi vivono e interagiscono con le persone come il Morisset park nel Nuovo Galles del Sud.

Tra gli incontri più ambiti dai viaggiatori c’è sicuramente quello con i quokka. Questi piccoli marsupiali, infatti, sono particolarmente celebri per i loro grandi e perenni sorrisi, al punto tale da essere stati ribattezzati gli animali più felici della terra. Se volete osservarli in natura, allora, il consiglio è quello di raggiungere Rottnest Island, conosciuta anche come isola dei quokka.

Anche i vombati suscitano molto interesse tra i viaggiatori, sopratutto per quell’aspetto tenero e buffo che li caratterizza. Avvistarli, però, sarà un po’ difficile, sopratutto perché questi tendono a uscire dalle loro tane soltanto di notte. Per incontrarli dovrete dirigervi verso le lande dell’Australia sud-orientale oppure in Tasmania.

Ed è proprio in questo Stato che dovete fermarvi per fare un altro incontro ravvicinato, quello con il famosissimo diavolo della Tasmania. Non lasciatevi ingannare dal nome, però, perché in realtà questo animale è molto timido e riservato e non è pericoloso per l’essere umano, a meno che non si senta minacciato.

Del serpente tigre, invece, dovreste aver paura. Si tratta di uno degli esemplari più velenosi e pericolosi del mondo. E sì, vive in Australia, popolando le regioni meridionali. Meglio non avvicinarsi troppo!

Un altro animale dal quale restare alla larga è il coccodrillo marino, il più grande rettile vivente al mondo che si trova nell’Australia settentrionale. Se proprio ci tenete a fare un incontro ravvicinato con questo pericoloso animale, il consiglio è quello di raggiungere Darwin. All’interno del parco divertimenti Crocosaurus Cove, infatti, è possibile fare il bagno con i coccodrilli.

Coccodrillo marino

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Coccodrillo marino
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È tempo di tornare in Australia, ora è anche più veloce

È stato tra gli ultimi Paesi a riaprire le frontiere ai turisti internazionali e non vedevamo l’ora. Finalmente l’Australia ha anche deciso di allentare le misure e, dal 17 aprile, ai viaggiatori che hanno completato il ciclo vaccinale, non sarà più richiesto neppure il tampone negativo prima della partenza. Non c’è quindi più nulla che ci trattenga dal partire per uno dei viaggi più belli che si possano fare.

Nuovi voli diretti dall’Italia

Come se non bastasse, partiranno anche nuovi voli diretti dall’Italia verso l’Australia, senza dover fare alcuno stop-over né tantomeno una notte di sosta in attesa della connection. A giungo, dopo 18 anni d’assenza, decollerà il primo volo della compagnia di bandiera australiana Qantas da Roma diretto a Perth, porta d’ingresso al continente australiano.

In 15 ore – che passerete tra film pasti e pisolini – arriverete in una delle mete dei sogni di molti. La diversità dei luoghi e delle esperienze che si possono fare rendono l’Australia una delle destinazioni più desiderabili del pianeta.

Perth, porta d’ingresso dell’Australia

Perth non ha nulla da invidiare né a Sydney e neppure a Melbourne. È una città unica nel suo genere, che più di tutte incarna al meglio le molteplici sfaccettature del continente australiano: qui i grattacieli ultramoderni e la frenesia delle grandi città si fondono alla perfezione con gli immensi spazi verdi e le maestose spiagge dalla sabbia dorata.

Perth gode di una posizione molto suggestiva, che fa sì che valga davvero la pena di visitare questo piccolo tesoro nascosto nel cuore dell’Australia. È adagiata su una lingua di terra che s’affaccia sul corso sinuoso dello Swan River, il fiume cittadino che attraversa tutta la metropoli. Il centro cittadino è piuttosto raccolto e ben curato, ed è possibile visitarlo interamente a piedi. Il modo migliore per esplorare la città, d’altronde, è addentrarsi tra i vicoli variopinti, dove le linee moderne e sofisticate dei grattacieli si alternando a deliziosi quartieri in stile vittoriano, tra bar, locali, parchi e negozi. In alternativa, poiché il centro fa parte della Free Transit Zone, si può viaggiare gratuitamente in autobus (qui trovate un articolo approfondito su cosa vedere a Perth).

Il selvaggio Western Australia

Da Perth si apre un intero continente, che inizia nel Western Australia che da solo merita un viaggio – occupa la metà occidentale dell’Australia – e regala esperienze uniche. Qui sono i colori i veri protagonisti. Il verde intenso del mare della Coral Coast e il bianco abbagliante delle spiagge – a Esperance c’è Lucky Bay, nel South West, la spiaggia più bianca di tutta l’Australia – si scontrano con l’oro del Golden Outback e il rosso del deserto del North West. Incredibili formazioni disegnate da Madre Natura lasciano i visitatori a bocca aperta.

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Lucky Bay, la spiaggia più bianca dell’Australia

Il deserto australiano

Come il Pinnacles Desert, una distesa desertica lungo la Coral Coast e all’interno del Namburg National Park a circa 250 chilometri da Perth, caratterizzata da migliaia di formazioni rocciose di diverse forme e altezze, alcune arrivano fino a cinque metri.

Chi cerca il deserto di sabbia rossa lo trova senza andare ad Ayers Rock – la roccia simbolo dell’Australia – tra il Kimberley e Pilbara, un paesaggio antico che copre centinaia di migliaia di chilometri quadrati, una delle terre selvagge più affascinanti del mondo nonché una delle ultime frontiere incontaminate di landa selvaggia del nostro pianeta.

Qui, non manca la fauna selvatica che ci si aspetta di trovare in questo continente sperduto in capo al mondo. Ci sono canyon maestosi, sorgenti dalle acque cristalline e ideali per una fresca nuotata e il più grande percorso per fuoristrada d’Australia e numerosi sono i ranch dove poter soggiornare.

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Il Pinnacles Desert nel Western Australia

Acqua rigogliosa

Tra i luoghi più spettacolari ci sono le Horizontal Fall, cascate orizzontali, visibili dalla barca navigando e tra due gole e sull’acqua che forma delle rapide. E le King George Falls, le cascate gemelle più alte del Western Australia che si trovano in mezzo al North Kimberley Marine Park, raggiungibili sono in barca o in aereo. Acqua e roccia, un paesaggio quasi primordiale, quello che si trova in questa parte di Australia.

Rocce primordiali

Le Bungle Bungles sono delle particolari rocce che ricordano degli alveari, formatesi oltre 350milioni di anni fa, situate nel Purnululu National Park. Il Kimberley è ricco di attrazioni naturali e, al largo della costa di Broome, c’è un altro tipo di roccia unica con impronte fossili, formata dai dinosauri oltre 120milioni di anni fa.

Mentre la Wave Rock, una roccia naturale a forma di un’alta onda oceanica alta 15 metri e lunga 110 che forma il fianco di una collina solitaria conosciuta come “Hyden Rock”, a circa 300 km da Perth.

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Wave Rock, la roccia a forma di onda in Australia

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È l’Australia la meta più desiderata del momento

L’Australia, dopo due anni di chiusure a causa della pandemia, il 21 febbraio ha finalmente riaperto le sue frontiere ai viaggiatori internazionali vaccinati. Ma ancor più sorprendente è che è la meta più desiderata del momento e che registra un vero e proprio boom di prenotazioni.

Boom di prenotazioni in Australia, lo studio

Secondo i dati di eDreams ODIGEO, dopo l’annuncio della riapertura dei confini ai turisti con doppia dose di vaccino, è stato registrato un balzo in avanti nelle ricerche di voli. Ben l‘87% in più il giorno della comunicazione dell’apertura, e un trend elevato anche nei giorni successivi.

È vero che già prima della pandemia il continente australiano si era caratterizzato per essere al centro dell’interesse di molti abitanti del Belpaese, ma è altrettanto vero che l’Australia era sempre rimasta un sogno per pochi, complici anche gli elevati costi del viaggio. Oggi, il boom di richieste riguarda Sidney seguita da Melbourne e da Brisbane.

Alla base del risultato, una serie di fattori che, di fatto, stanno creando un caso. Innanzi tutto, la riapertura delle frontiere in tempi record: quando addirittura all’interno dell’Europa devono cadere tutte le limitazioni fra gli Stati, l’Australia ha scelto di affidarsi ai vaccini, e non chiedere quarantene o altre forme di sicurezza.

In secondo luogo, anche l’annuncio che dal mese di giugno partirà il primo volo diretto dall’Italia al Paese dei canguri: il volo Qantas da Roma e Sydney con scalo a Perth. 15 ore e 45 minuti di permanenza a bordo con però l’innegabile vantaggio di non doversi preoccupare di scali, attese in aeroporto e coincidenze a rischio.

Altro dettaglio non da poco è che l’Australia è inserita per gli italiani nell’Elenco D, ossia quei Paesi da cui si può far rientro in Italia senza obbligo di quarantena e nei quali si può viaggiare per turismo.

Infine, potrebbe non essere da escludersi anche un “effetto Djokovic”: l’Australia si è mostrata severa nei confronti del giocatore che non ha rispettato le regole. Una garanzia di serietà per chi pensa di trascorrere nel Paese le sue vacanze.

Regole di viaggio per l’Australia

A partire dal 21 febbraio è possibile tornare a viaggiare in queste terra lontana ma dal fascino irresistibile. Per farvi accesso è fondamentale essere completamente vaccinati. Sono necessarie, quindi, due dosi di vaccino effettuate ad almeno 14 giorni di distanza, tra quelli attualmente approvati e riconosciuti nel Paese (ovvero Astrazeneca, Pfizer, Moderna, Sinovac, Bharat, Sinopharm, Sputnik, Novavax e Johnson & Johnson, di cui è sufficiente una sola dose).

Obbligatorio inoltre, avere un test Covid negativo: antigenico rapido eseguito entro le 24 ore dalla partenza, o molecolare entro le 72 ore dal decollo. Tutti coloro che rispettano questi due requisiti, dunque, sono attesi a braccia aperte in terra australiana, senza obbligo di quarantena.

Vi ricordiamo, inoltre, che per viaggiare in Australia è necessario essere in possesso di un visto turistico valido e di compilare una dichiarazione digitale del passeggero entro 72 ore dalla partenza.

Le informazioni sui requisiti d’ingresso vengono aggiornate regolarmente, quindi è importante controllarli prima di partire. I viaggiatori sono anche invitati a visionare i requisiti per le destinazioni di scalo che stanno attraversando. Per le norme specifiche di viaggio nei vari Stati e territori dell’Australia, vi invitiamo visitare il sito web del Dipartimento degli Affari Interni del Governo Australiano | State and Territory Information.

Western Australia, apertura a marzo

Il Wester Australia, invece, riaprirà le sue porte a partire dal 3 marzo. Per farvi accesso sarà necessario essere in possesso di un G2G pass, essere vaccinati con tripla dose, effettuare un test rapido antigenico all’arrivo  e segnalare un eventuale esito positivo.

Queste disposizioni sono provvisorie e saranno in vigore per un minimo di due settimane; a seguire saranno soggette a una revisione continua.

Cosa fare al rientro in Italia

Fino al 15 marzo 2022 (fatta salva la possibilità di adottare provvedimenti diversi in questo lasso di tempo), per rientrare in Italia dall’Australia è obbligatorio:

  • compilare il formulario on-line di localizzazione, il digital Passenger Locator Form (dPLF), e presentarlo, sul proprio dispositivo mobile o in versione cartacea, al vettore al momento dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli;
  • presentare alla compagnia aerea, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia deputato a effettuare i controlli il Green Pass, o certificato equipollente, rilasciato al completamento del ciclo vaccinale;
  • presentare al vettore, all’atto dell’imbarco, e a chiunque sia preposto a effettuare i controlli, un certificato che attesti il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, condotto con tampone, effettuato nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia (se test molecolare) o 24 ore (se test antigenico), da mostrare a chiunque sia preposto a effettuare questa verifica.

Per chi rientra senza essere vaccinato è obbligatorio, oltre alla compilazione del dPLF:

  • sottoporsi a test molecolare nelle 72 ore precedenti l’arrivo o test antigenico nelle 24 ore precedenti il viaggio condotto con tampone e risultato negativo;
  • sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria (informando la ASL competente per attivare la sorveglianza) presso l’indirizzo indicato nel dPLF, raggiungibile solo con mezzo privato, per un periodo di 5 giorni.
  • effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, condotto con tampone, al termine dei 5 giorni di isolamento.

Australia, le reazioni alla riapertura

I viaggiatori atterrati all’aeroporto internazionale di Sydney sono stati accolti con un intrattenimento dal vivo, Aussie give-aways e con un banner di 75 metri che riportava la seguente dicitura: “Welcome Back World!” dipinto nell’adiacente pista dove è atterrato il primo volo internazionale.

Simili festeggiamenti sono avvenuti in tutto il Paese, in molti aeroporti è stato allestito un tappeto rosso di benvenuto ai tanto attesi ospiti.

Noi di Tourism Australia siamo molto felici nell’accogliere nuovamente i viaggiatori internazionali che rappresentano una parte fondamentale dell’economia del Paese,” ha commentato Philippa Harrison, la Managing Director di Tourism Australia. “Sappiamo che l’Australia è una destinazione incredibilmente appetibile per i visitatori internazionali e non vediamo l’ora di condividere ancora una volta tutte le meravigliose esperienze turistiche che abbiamo da offrire.

“Gli ultimi due anni sono stati molto impegnativi per l’industria del turismo, la ripresa richiederà un po’ di tempo, ma gli operatori non vedono l’ora di dare il benvenuto ai turisti internazionali“, ha concluso Phillipa Harrison.

Insomma, anche l’Australia sembra davvero ritornare alla normalità.

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Port Douglas, Australia

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Finalmente anche l’Australia riapre i confini: cosa sapere

Per quasi due anni, l’Australia ha mantenuto i suoi confini ben chiusi con l’intento di proteggere il Paese da una più drastica diffusione del Covid. Le sue misure di sicurezza sono state tra le più stringenti mai adottate in tutto il mondo, tanto che persino i suoi stessi cittadini all’estero non hanno potuto fare ritorno a casa per lunghissimo tempo. Ma qualcosa sta finalmente cambiando: dopo un primo allentamento delle restrizioni, ora le autorità australiane hanno annunciato la riapertura delle frontiere.

Australia, quando riaprono le frontiere

Oltre 600 giorni di chiusura hanno impedito (salvo pochissime eccezioni) l’ingresso a turisti, viaggiatori d’affari e persino cittadini australiani. Ma le autorità del Paese hanno deciso di fare un passo avanti, annunciando la riapertura dei confini. In realtà, una prima novità si era fatta strada già alla fine dello scorso anno, quando l’Australia aveva iniziato ad accogliere nuovamente turisti provenienti da svariati luoghi di tutto il mondo. A partire dal 15 dicembre 2021, secondo le regole ancora attualmente in vigore, i viaggiatori stranieri possono entrare nel Paese, purché in possesso di un adeguato visto temporaneo e di alcuni stringenti requisiti.

In particolare, è fatto obbligo ai turisti di compilare il modulo disponibile su questo sito almeno 3 giorni prima della partenza, di possedere un certificato di vaccinazione completa (da almeno 7 giorni) e di avere l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare effettuato rispettivamente nelle 24 ore o nelle 72 ore precedenti l’imbarco. A seconda del luogo verso cui si viaggia, è poi possibile che vi sia l’obbligo di sottoporsi a quarantena: le disposizioni, a questo proposito, variano da regione a regione.

Presto, come abbiamo detto, le cose cambieranno: il governo australiano ha annunciato la completa riapertura dei propri confini. “Sono passati quasi due anni da quando abbiamo deciso di chiudere le frontiere, e ora l’Australia riaprirà a tutti i titolari di visto dal 21 febbraio” – ha spiegato il primo ministro Scott Morrison. Una novità tanto attesa, che era ormai nell’aria da tempo e che ci aspettavamo proprio per i primi mesi di quest’anno. L’Australia rientra dunque a pieno titolo tra i Paesi che riaprono le frontiere nel 2022.

Come viaggiare in Australia

Naturalmente, per poter varcare i confini australiani è importante essere in possesso di alcuni requisiti. Sebbene non siano ancora state diffuse le linee guida complete, è stato lo stesso primo ministro ad annunciare che i viaggiatori dovranno essere completamente vaccinati. Saranno quindi necessarie due dosi di vaccino effettuate ad almeno 14 giorni di distanza, tra quelli attualmente approvati e riconosciuti nel Paese (ovvero Astrazeneca, Pfizer, Moderna, Sinovac, Bharat, Sinopharm, Sputnik, Novavax e Johnson & Johnson, di cui è sufficiente una sola dose).

L’Australia si aggiunge ai numerosi Paesi verso cui è possibile viaggiare solamente se si è vaccinati – in alcuni casi addirittura solo con dose booster. Di recente, sono stati Thailandia (per cui è previsto anche un corridoio Covid-free, limitatamente all’isola di Phuket) e Filippine ad aver riaperto i confini senza obbligo di quarantena ai turisti con vaccinazione completa. Mentre alcuni continuano a mantenere una linea dura. È il caso del Giappone, che ha prolungato sino al 28 febbraio il divieto di ingresso nel suo territorio ai viaggiatori provenienti da qualsiasi Paese per motivi turistici.