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Il borgo medievale della Svevia: cosa vedere a Tubinga

Passeggiare tra i borghi della Germania è come sfogliare un libro delle fiabe e le pagine di Tubinga sono sicuramente tra le più belle. Questa deliziosa cittadina tedesca merita assolutamente una visita, con le sue case colorate a graticcio perfettamente conservate perché sopravvissute alle bombe della Seconda Guerra Mondiale, le strade acciottolate e il fiume che l’attraversa. Situata in Svevia, a 44 chilometri a sud di Stoccarda, alla confluenza dei fiumi Neckar e Ammer, Tubinga è non solo un borgo medievale dal fascino senza tempo, ma anche una vivace città universitaria, sede di una delle più antiche università del paese.

Già a partire dagli anni ’90, inoltre, Tubinga ha fatto parlare di sé dimostrando il suo impegno nell’ambito della sostenibilità: attraverso tutta una serie di iniziative mirate, dal recupero dell’acqua piovana alla promozione di quartieri senza automobili, ha saputo raggiungere il primato come una delle città tedesche con la più alta qualità della vita. Scopriamo insieme cosa vedere a Tubinga, il borgo medievale più bello della Svevia.

Cosa fare e vedere a Tubinga

Una giornata a Tubinga trascorre tra momenti di relax lungo le sponde del fiume e avventure indietro nel tempo alla scoperta delle sue attrazioni più belle. Ecco cosa fare e vedere in questa splendida città della Germania.

Il castello Hohentubingen

Il vostro itinerario alla scoperta di Tubinga non può che partire dal castello Hohentubingen, costruito in stile rinascimentale su un edificio esistente e caratterizzato da quattro ali con torri circolari. Questa disposizione fu voluta dal conte Ulrich che, durante la progettazione del castello, fece levigare la pietra della fortezza. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché per raggiungerlo, partendo dal centro storico, dovrete passare attraverso una bellissima porta fortificata del XVI.

Una volta arrivati, fermatevi per un attimo all’entrata e ammirate il portale rinascimentale del castello inferiore, ideato nel 1606 dall’architetto locale Heinrich Schickartd e realizzato dal tagliapietre Christoph Yelin. Costruito nello stile di un arco di trionfo romano, al centro è decorato con lo stemma ducale, circondato dalla collana dell’ordine francese di San Michele. Il castello non offre solo una vista meravigliosa sulla valle del Neckar, ma custodisce anche diversi musei come il Museo delle Culture Antiche e quello dedicato agli oltre 4 mila reperti dei dipartimenti di preistoria e protostoria, archeologia classica, egittologia ed etnologia.

Castello Tubinga

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Il castello Hohentubingen

La collegiata di San Giorgio

La prossima tappa del vostro itinerario sarà la collegiata di San Giorgio, divenuta tale nel 1476 quando il conte Eberhard Im Barte decise di trasferire a Tubinga il convento dei Canonici regolari trasformando la chiesa tardogotica in collegiata. Oggi viene considerato come uno degli edifici simbolo della città, utilizzato nel 1550 come sepolcro per la famiglia del conte Ulrich: al suo interno vi sono 14 monumenti sepolcrali dei duchi Wurttemberg e dei loro familiari deceduti fino al 1593. Di particolare pregio artistico il polittico dell’artista di Nordlingen e discepolo di Albercht Durer, Hans Leonhard Schaufelein. L’arredamento più prezioso di tutto l’edificio religioso restano le vetrate di Peter Hemmel di Andlau, realizzate tra il 1476 e il 1480. Infine, dalla torre campanaria si gode di una bellissima vista sulla città.

La piazza centrale di Tubinga

Ora è arrivato il momento di rilassarvi nella Markplatz, la piazza centrale circondata da case antiche in pietra, dal municipio con la sua facciata affrescata e sede del vivace mercato all’aperto. Menzionata nei documenti già dal 1302, vanta una fontana con il Nettuno progettata nel 1617 su modello di quella di Bologna, ricostruita in bronzo dopo la seconda guerra mondiale: le figure femminili della scultura rappresentano le quattro stagioni, nei tubi dell’acqua si intuiscono i quattro volti dei cittadini di Tubinga che hanno contribuito a ricostruire la fontana.

Sulla piazza si trova anche il Municipio, l’edificio più antico inizialmente costruito su due piani, ai quali ne fu aggiunto un terzo nel 1508. In questa fase è stato realizzato anche il bellissimo orologio astronomico (il cui quadrante originale risalente al 1511 con i segni zodiacali è esposto al museo) grazie a un’idea di Johannes Stoffer, il primo docente di matematica e astronomia di Tubinga a riprova di quanto il contesto universitario sia stato e continua a essere fondamentale per questa città.

La torre di Holderlin

Il vero simbolo di Tubinga è la torre di Holderlin, costruita nel tardo XVIII secolo sullo zoccolo di una torre fortificata. Prende il nome dal poeta Friedrich Holderlin che dal 1807 al 1843 abitava nella stanza della torre al primo piano: colpito da una malattia mentale, fu accolto nella torre dalla famiglia del falegname Ernst Zimmer. L’edificio della torre di Holderlin riappare oggi come una ricostruzione storica munita di tetto appuntito e ospita un museo, oltre che una delle viste più belle sul fiume.

Tubinga case tipiche

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Case tipiche nel centro storico di Tubinga

Come arrivare a Tubinga

Il modo ideale per arrivare a Tubinga è atterrando all’aeroporto di Stoccarda, dalla quale dista 44 chilometri. Da qui vi basterà o noleggiare un’auto, oppure usufruire dei mezzi pubblici: i più convenienti in termini di costo e velocità sono quelli della linea Flixbus.

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Ratisbona è la meta dell’estate: perché

Non solo d’inverno per i suoi famosi mercatini di Natale, la città di Ratisbona è la meta perfetta anche per trascorrere l’estate grazie all’organizzazione di tanti eventi all’insegna della musica e del divertimento. Situata nel cuore della Baviera, Ratisbona, in tedesco Regensburg, che significa fortezza sul Regen, vanta un centro storico riconosciuto nel 2006 come Patrimonio UNESCO e un’atmosfera vivace e attiva. Se state organizzando un viaggio in questa città della Germania e al piacere della scoperta volete unire momenti di relax, musica e cultura, allora questo articolo è esattamente ciò che fa per voi.

Cosa vedere a Ratisbona

Con le sue architetture bavaresi sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale, che provocò tanti disastri in altre parti della Germania, Ratisbona affascina e conquista chiunque la visiti, anche solo per un giorno. Basta ammirarla al tramonto dalle rive del Danubio, con il suo skyline composto dal Duomo di San Pietro, dalle casette colorate e dal ponte in pietra per essere travolti da un immediato colpo di fulmine. La sua è una storia molto antica che comincia addirittura nell’età della pietra, per poi svilupparsi insieme all’avvento delle popolazioni successive quali i romani e i duchi Agilolfingi.

Una curiosità su Ratisbona? È considerata un centro culturale, artistico e storico molto importante e nella sua università, fondata nel 1962, ha insegnato teologia Joseph Ratzinger, divenuto in seguito pontefice con il nome di Benedetto XVI. Quando passeggiate tra le sue strade non perdete il Duomo di San Pietro, la più imponente costruzione gotica di tutta la Baviera, oltre che uno degli edifici religiosi più belli della Germania. Ci sono voluti ben 250 anni per costruirlo e, se vi trovate in città per il weekend, ricordatevi la messa delle 10 per assistere all’esibizione dei Domspatzen, “I passerotti del Duomo”, ossia il coro dei fanciulli famoso in tutto il Paese.

Immerso nella leggenda è il ponte di pietra Steinerne Brucke: si dice che sia stato costruito dopo un accordo preso tra il progettista e il diavolo che, in cambio dell’aiuto, richiedeva le prime tre anime che lo avessero attraversato. A quanto pare il progettista lo beffò, facendo passare un cane, una lepre e una gallina. Da qui godrete di una vista splendida sulla città, soprattutto al tramonto. Altre cose da vedere sono la basilica di Sant’Emmerano, il castello dei principi Thurn und Taxis e il Walhalla, un tempio neoclassico voluto da re Ludovico I di Baviera.

Duomo San Pietro Ratisbona

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Facciata gotica del Duomo di San Pietro

Gli eventi estivi di Ratisbona

Sono diversi gli eventi che rendono Ratisbona la meta dell’estate in Baviera! A inizio luglio si è concluso il Jazz Weekend, tre giorni di concerti con musicisti nazionali e internazionali, mentre cantanti nostrani sono saliti sul palco del 22° Thurn und Taxis Palace Festival, che si concluderà in data 21 luglio. Tra gli artisti italiani presenti Zucchero e Umberto Tozzi, mentre tra gli altri concerti imperdibili citiamo quello dei Dire Straits, Nena Kiefer Sutherland. Un altro festival tutto dedicato alla musica si terrà dal 25 al 28 di luglio: il Festival Klangfarben ospita artisti dai suoni innovativi come Melingo e Norbert Schneider.

Gli amanti della musica metal non possono perdere l’attesissimo Metal United Festival dall’1 al 3 agosto, mentre il 2 e il 3 agosto, invece, si terrà il REWAG-Nacht in Blau con tanti spettacoli musicali e visite guidate all’interno del museo Kunstforum Ostdeutsche Galerie. Nelle sue sale ospita un’ampia collezione di opere realizzate da artisti tedeschi e non solo, un’opportunità unica per dare un tocco culturale in più al vostro viaggio.

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Cosa vedere a Essen, la città più verde della Germania

Da brutto anatroccolo a città più verde della Germania: quella di Essen è una storia di successo dedicata alla riqualificazione, un percorso che l’ha trasformata da grigia città-fabbrica a paradiso culturale e ambientale. Situata nel cuore della storica regione industriale della Ruhr, nella Germania occidentale, la città di Essen ha trascorso gran parte degli ultimi 150 anni sfigurata dall’inquinamento, contaminata da miniere e fabbriche e fiancheggiata da corsi d’acqua avvelenati.

Oggi non è più così grazie a tutta una serie di progetti “verdi”, tra cui il più importante è stato sicuramente la trasformazione del complesso industriale di Zollverein, un tempo il più grande impianto di produzione di carbone al mondo. Da polo industriale inquinante, grazie a un approccio tecnologico innovativo è stato trasformato in eco-parco, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Sono diverse le cose da fare e da vedere in questa parte della Germania che ha fatto da sfondo anche alla storia raccontata da Anthony Doerr nel suo romanzo “Tutta la luce che non vediamo“, vincitore del premio Pulitzer nel 2015 e dal quale è stato prodotto un adattamento per la serie tv su Netflix. Dai sentieri di trekking alle piste ciclabili, fino alla vibrante atmosfera culturale e artistica: scopriamo insieme cosa vedere a Essen in uno o più giorni.

Cosa fare a Essen, paradiso ambientale della Germania

Fin dal medioevo, Essen era conosciuta come un importante centro minerario tanto che il magnate Alfred Krupp delle omonime acciaierie la trasformò nella capitale dell’acciaio. Questo portò a gravi conseguenze sia per l’ambiente che per la salute degli abitanti: uno studio, prendendo in considerazione un periodo specifico negli anni ’60, ha rivelato che circa 1,5 milioni di tonnellate di polvere tossica, cenere e fuliggine sono piovute sui cittadini di Essen, insieme a quattro milioni di tonnellate di anidride solforosa.

Grazie a una straordinaria trasformazione ecologica e a una saggia politica urbana improntata alla sostenibilità ambientale, tutto questo non è altro che un brutto ricordo: Essen conquista riconoscimenti dopo riconoscimenti, compreso quello che l’ha vista Capitale della Cultura nel 2010 e Capitale Green d’Europa nel 2017, oltre che città più verde della Germania. Da dove cominciare il nostro itinerario se non dalla grande Zeche Zollverein?

Le miniere di carbone Patrimonio UNESCO

La Zeche Zollverein, la vecchia miniera di carbone, è il simbolo più importante del cambiamento che ha trasformato questa regione mineraria in una destinazione ecologica e sostenibile. All’interno del gigantesco edificio un tempo dedicato al lavaggio del carbone è stato allestito l’imponente Ruhr Museum dedicato alla storia e alla trasformazione del sito. A pochi passi di distanza troverete il Red Dot Design Museum, il quale espone esempi di design globale innovativo allestito nell’ex edificio della caldaia e riutilizzato dal famoso architetto Norman Foster.

L’elemento più famoso dell’impianto è sicuramente lo Shaft XII, costruito in stile Bauhaus e con la sua caratteristica torre di avvolgimento che, nel corso degli anni, è diventata uno dei simboli dell’intera area della Ruhr, guadagnandosi anche la reputazione di “miniera di carbone più bella del mondo “. In generale, la Zeche Zollverein rappresenta un meraviglioso centro artistico e culturale immerso nel verde: pensate che, dalla cessazione dell’attività mineraria negli anni ’80, la natura ha ritrovato il modo di farsi spazio creando boschi e sentieri che oggi ospitano oltre 800 specie animali e vegetali.

Zollverein Essen

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Il complesso industriale dello Zollverein

Il centro storico di Essen

Il centro storico di Essen presenta l’architettura tipica delle città nord-europee, con palazzi ottocenteschi che convivono con strutture più moderne, lasciando intatte le testimonianze più antiche della storia cittadina, come il grande Dom, la cattedrale urbana. Ricostruita dopo i bombardamenti del 1945, questa chiesa risalente all’IX secolo si mostra in tutta la sua bellezza attraverso la facciata gotica e con la struttura tipica dell’arte ottoniana, che forma una seconda facciata all’interno della navata centrale.

All’interno del duomo è custodito un prezioso tesoro, una collezione di ori e gioielli appartenuti agli imperatori del Sacro Romano Impero come la Lilienkrone, la piccola corona che Ottone III indossò quando venne incoronato imperatore a tre anni d’età. Il tesoro più importante resta la “Madonna d’oro” risalente al 980, considerata la più antica statua della Vergine a figura intera a nord delle Alpi.

A poca distanza dalla cattedrale si trova l’Alte Synagoge, uno dei rarissimi esempi di luogo di culto ebraico sopravvissuto all’avvento del nazismo e alla Seconda Guerra Mondiale. La sua imponente struttura si erge nel centro della città anche grazie al grande lavoro di recupero, restauro e riqualificazione condotto negli anni Ottanta per rendere la sinagoga un vero e proprio monumento alla memoria. Oggi la sinagoga è un importante centro culturale ebraico dove si tengono conferenze, dibattiti, mostre e concerti liberamente accessibili a tutti, sia turisti che cittadini di Essen.

La scoperta del centro storico prosegue lungo la strada pedonale Kettwiger strasse, conosciuta come la via dello shopping, con una breve sosta al carillon Glockenspiel situato nella torre sopra la gioielleria Pletzsch che, ogni ora dal 1928, fa sbucare le sue figure semoventi da 12 porticine. Gli amanti dell’arte, invece, non possono perdersi il Folkwang Museum: voluto dal collezionista Karl Ernst Osthaus, questo museo progettato da David Chipperfield custodisce alcune opere di Van Gogh, Gauguin, Monet, Cezanne, Rodin, Renoir e Picasso, tra gli altri.

Attività all’aria aperta: trekking e piste ciclabili

Dove godere al meglio di Essen come città più green della Germania? Sicuramente presso il lago di Baldeneye: lungo 8 chilometri rappresenta il luogo perfetto dove nuotare, fare kayak o ballare d’estate, perché le sue sponde fanno da location a numerosi eventi. Il lago fa parte di un’enorme area verde di oltre 28 ettari, dov’è possibile percorrere i 27 chilometri del Baldeneye Steig e i 34 chilometri del Kettwiger PanoramaSteig.

Il parco è la meta ideale anche per chi ama osservare gli animali aggirarsi liberi tra gli alberi: questa zona è stata protagonista di un progressivo ripopolamento della fauna tipica della Renania comprendente cervi, daini e una grande varietà di uccelli acquatici che nidificano al sicuro all’interno dell’area protetta. All’interno del parco si trovano anche le rovine di un castello medievale, la fortezza di Isenberg, e la suggestiva Villa Hugel, la grande residenza estiva della famiglia Krupp, una struttura di straordinaria eleganza e sfarzo che dimostra la ricchezza che raggiunsero i più famosi industriali di Essen.

La città è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per diventare sempre più sostenibile con progetti dedicati al trekking e alle piste ciclabili. Tra le ultime aperture citiamo la ZollvereinSteig, che prende il nome dall’antica miniera Zollverein, punto di partenza di questo percorso lungo 26 chilometri, e il DeilbachSteig, lungo 33 chilometri.

Baldeneye Essen

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Passeggiata sul lago Baldeneye
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Un viaggio ad Aquisgrana, sulle orme di Carlo Magno

Carlo Magno e Aquisgrana, un legame inscindibile fatto di imperatori e re, incoronazioni solenni, residenze e palazzi. Situata al centro del land Nord Reno-Vestfalia e conosciuta anche come Aachen, il nome tedesco, questa città trasuda memorie storiche da ogni angolo. Di origine romana, è diventata famosa grazie a Carlo Magno che nel 794 la scelse come capitale del Sacro Romano Impero. Una scelta intima quanto strategica perché, oltre a essere il luogo in cui l’imperatore trascorse la sua infanzia, garantiva molti vantaggi dal punto di vista geografico.

In questo articolo vi proponiamo un itinerario sulle orme di Carlo Magno, dove ogni dettaglio urbanistico e architettonico ci riporta indietro al suo spirito moderno e cosmopolita, a partire dalla famosa Cappella Palatina e dalla Cattedrale, al tempo considerata la più grande a nord delle Alpi. Aquisgrana è rinomata anche per le sue acque termali, amate dallo stesso imperatore perché ricche di minerali in grado di apportare numerosi benefici al corpo. Non è un caso che il nome latino sia Aquae Granni, con riferimento a Granno, il dio celtico della salute.

Il Duomo e la Cappella Palatina

Il primo luogo da visitare ad Aquisgrana è non solo uno dei più belli voluti da Carlo Magno, ma anche quello in cui giace sepolto. Il Duomo si contraddistingue per la sfarzosità delle decorazioni interne e per la famosa Cappella Palatina. La cattedrale è stata eretta tra il 786 e l’804 come chiesa-palazzo di Carlo Magno, mentre il coro gotico fu completato solo nel 1414. Si tratta del primo monumento in Germaniatra i primi d’Europa – ad essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1978. Situato nella centralissima Münsterplatz, è uno scrigno di tesori antichi unici come il trono di marmo di Carlo Magno, il reliquiario contenente le sue spoglie e il lampadario in rame voluto da Federico Barbarossa.

L’atmosfera storica che si respira all’interno del Duomo è indescrivibile: fu proprio Carlo Magno a posare la prima pietra della cappella, il nucleo più antico della cattedrale di Aquisgrana. Il sovrano aveva chiesto alle sue maestranze francesi, sotto la responsabilità di Oddone da Metz, di replicare le forme delle basiliche romaniche viste durante i suoi soggiorni in Italia, a Ravenna e a Roma. Nei secoli successivi, la cattedrale venne arricchita da nuove cappelle laterali, realizzate in stili diversi. L’aspetto attuale è dovuto ai lavori di restauro successivi all’incendio avvenuto nel 1224 e al suo interno è possibile ammirare il Tesoro della Cattedrale, costituito da pezzi unici che lo hanno reso uno dei più importanti al mondo e che comprendono, tra gli altri, l’olifante, la croce pettorale di Carlo Magno e il Crocifisso di Lotario.

Grashaus e Rathaus

Non dovete spostarvi di molto dal Duomo per raggiungere il Grashaus, uno degli edifici più antichi e primo municipio della città, le cui parti originali facevano parte del palazzo di Carlo Magno. Prima di entrare, ammirate la sua facciata gotica, impreziosita da eleganti finestre a bifora e coronata da merli ghibellini. Nel XIV secolo divenne sede delle attività del borgomastro e nel corso degli anni assunse ruoli sempre diversi: nei suoi interni, infatti, si sono svolte cerimonie di ogni tipo, dalle incoronazioni ai funerali.

L’attuale palazzo del municipio, invece, è il Rathaus, costruito tra il 1334 e il 1376. Anche qui, come nel caso del Grashaus, la facciata è un esempio perfetto di stile gotico, impreziosita da una cinquantina di statue a dimensione naturale rappresentanti i maggiorenti tedeschi, compresi i trenta imperatori incoronati ad Aquisgrana. Le parti interne, invece, sono state risistemate in chiave barocca, con l’elegante Reichsaal, cuore del palazzo, arricchita da affreschi ottocenteschi che illustrano la vita di Carlo Magno con repliche di insegne reali, corona, globo e spada. Se visitate Aquisgrana durante le feste natalizie, ricordatevi che è sulla piazza del municipio che vengono organizzati i meravigliosi mercatini di Natale.

Mercatini di Natale Aquisgrana

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La piazza del municipio allestita con i mercatini di Natale

Il centro storico di Aquisgrana

Il centro storico di Aquisgrana è piuttosto esteso, ma nonostante ciò può essere visitato tranquillamente perché a passaggio pedonale. Senza doversi preoccupare di auto e moto, è facile perdersi nei dettagli delle sue strade contraddistinte dalla presenza di numerose fontane, sculture e statue. L’atmosfera è arricchita anche dalla presenza di piccoli negozietti e graziose boutique, ideali per portarsi a casa un ricordo carino del vostro viaggio sulle orme di Carlo Magno.

Dal centro, dirigetevi verso Friedrich Wilhelm Platz, dove la Fontana di Elisa (Elisenbrunnen), rappresenta una delle tante fontane che testimoniano l’importanza dell’acqua per la città. Come abbiamo scritto anche all’inizio dell’articolo, fin dai tempi antichi, la città è stata plasmata dalla presenza di sorgenti termali minerali. Non immaginate una semplice fontana, perché in realtà si tratta di un edificio solenne realizzato in stile neoclassico e dedicato a Elisabeth Ludovika di Baviera, figlia del re Massimiliano I. La struttura architettonica accoglie i visitatori con un colonnato in stile dorico, mentre dalle due fontane sgorga l’acqua termale. Attraversando questo ambiente vi troverete all’interno di un grazioso giardino che custodisce un piccolo sito archeologico con resti d’epoca romana.

Porta medievale Aquisgrana

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Porta medievale nel centro storico

Le terme Carolus Thermen

Fra gli edifici legati al nome di Carlo Magno non bisogna dimenticare le Carolus Thermen in Pass Strasse, perfette per concedervi un pomeriggio di relax dopo aver passeggiato per le strade di Aquisgrana. L’imperatore, attratto dalle acque benefiche e dal clima mite di Aquisgrana, fece costruire sontuose terme private, dove si immergeva per curarsi e rigenerarsi. La cultura delle terme è entrata così a far parte del tessuto economico della città e le Carolus Thermen rappresentano la struttura più bella. Questo moderno centro termale vanta piscine a diverse temperature, saune finlandesi e giapponesi, hammam, trattamenti benessere ayurvedici, massaggi e tanti altri servizi pensati per coccolare i clienti abituali e i viaggiatori.

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Lipsia, una delle città più sorprendenti della Germania

Lipsia è un’affascinate città tedesca che sorge nella parte più orientale della Germania, ed è anche la più grande della Sassonia. Dalle origini molto antiche e da un passato non sempre glorioso che le ha spesso donato l’appellativo di “grigia”, è oggi una località che sta vivendo un nuovo splendore, grazie a un profondo restauro del centro storico e dei suoi palazzi e una ritrovata vivacità che rende l’atmosfera della zona particolarmente giovanile e accogliente.

Ma non è tutto, perché Lipsia è anche una città piena di cultura, tanto che si è riuscita da imporre come nuova meta turistica. A rivestire un ruolo molto importante è anche lo sport: è una delle 10 città tedesche in cui si stanno tenendo gli Europei di Calcio del 2024. Ed è proprio presso la sua Red Bull Arena, uno stadio che può essere definito lo specchio della Germania dal dopoguerra ad oggi, in cui l’Italia giocherà il suo match decisivo alle ore 21:00 con la Croazia.

Lipsia, informazioni utili

La città di Lipsia si distingue per avere tante anime diverse: visitarla è come passeggiare in universi paralleli e tutti da esplorare. Vi basti sapere che è proprio qui che sono nati alcuni dei compositori classici più famosi del mondo, ma nonostante questo oggi è un vero e proprio polo di avanguardie artistiche contemporanee e centro di innovazione tecnologica.

Non a caso, nel corso di questi ultimi anni diversi quotidiani, tra cui il prestigioso New York Times, l’hanno definita “come Berlino, ma meglio”.

Cosa vedere a Lipsia

Una delle prime attrazioni di Lipsia che ottiene l’interesse dei visitatori è il Monumento alla Battaglia delle Nazioni che è stato eretto per ricordare la brutale sconfitta che subì qui Napoleone nel 1813. Costruito in granito e arenaria, dalla cima della collina sui cui si trova offre un emozionante panorama da ammirare da una piattaforma posta all’altezza di 90 metri. Attenzione, però, perché per arrivarci bisogna salire ben 500 scalini stretti e ripidi che, per fortuna, valgono la fatica.

Monumento alla Battaglia delle Nazioni, Lipsia

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Il bellissimo Monumento alla Battaglia delle Nazioni di Lipsia

Gewandhaus è considerata una delle sale concerti più belle del mondo: la sua acustica è spesso definita come una delle migliori di tutto il nostro pianeta. Molto bella è anche la Chiesa di San Nicola, con un affascinante interno in stile neoclassico che infonde pace e serenità.

Poi ancora il Vecchio Municipio, che si affaccia in tutta la sua bellezza sulla piazza principale della città (altrettanto affascinante), che conserva molte opere d’arte sacra medievale e un museo in cui vi è esposto l’unico dipinto originale che si può attribuire ufficialmente a Bach.

Voliamo ora presso La Chiesa di San Tommaso – Thomaskirche –, dove lo stesso Bach lavorò come cantore dal 1723 fino alla sua morte nel 1750. Non a caso è proprio questo il posto in cui riposano i suoi resti, che sono stati sepolti sotto un epitaffio in bronzo che si trova vicino all’altare.

Straordinario è anche l’edificio del Reichsgericht, di cui è possibile visitare la sala d’ingresso, la grande aula e il Reichsgerichtsmuseum che espone oggetti e meraviglie che raccontano la storia di questo maestoso palazzo.

Non è di certo da meno la Panorama Tower che sorge proprio proprio di fronte alla Augustusplatz (un’altra piazza da non perdere in quanto è considerata uno dei luoghi più belli di tutta la Germania poiché è circondata da bellissimi monumenti). Si tratta di un grattacielo di vetro alto 142 metri e dalla forma particolarmente bizzarra: il suo soprannome è “dente del giudizio”. Salendo, inoltre, si può osservare quella che è per molti è la vista migliore della città di Lipsia.

Augustusplatz , Lipsia

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L’affascinante Augustusplatz a Lipsia

Spinnerei, fino a circa un secolo fa, era il cotonificio più grande del mondo, mentre oggi è una meravigliosa cittadella d’arte e cultura: artisti, pittori, registi, designer e molti altri ancora si riuniscono in questo spazio in di ben 30.000 metri quadrati per tirare fuori tutto il loro estro in un contesto assai affascinante.

Infine, non dimenticate di fare una passeggiata presso il centro storico di Lipsia (perfetto da girare anche in bici), in cui scoprire anche tutti i luoghi “musicali” seguendo il Leipzig Music Trail, un anello di 3 chilometri che collega 23 luoghi simbolo della storia dei più famosi compositori classici, che hanno vissuto e lavorato a Lipsia, tra cui il Museo Bach, la Mendelssohn House e la Schumann House.

La Red Bull Arena, l’affascinate stadio di Lipsia

La Red Bull Arena di Lipsia, che ospita la partita degli Azzurri di questa sera contro la Croazia, è stato costruita nei primi anni 2000 in sostituzione del preesistente impianto risalente al 1956. Dal 2010, inoltre, è la sede delle partite casalinghe del club calcistico RasenBallsport Leipzig.

Si tratta di un vero e proprio gioiello hi-tech ma dal cuore un po’ retro’: colori e odori dell’arredamento catapultano nella Germania dell’Est e la sensazione che si ha è quella di stare in un labirinto. Misura esternamente 230×210 metri, mentre la tettoia (la cui struttura è modellata allo scopo di migliorare l’acustica interna) è alta fino a 46,5 metri e copre una superficie di 28100 metri². Tutti i posti sono quindi riparati, ma anche numerati e dotati di seggiolino ribaltabile.

Una piccola curiosità, ovvero che nei fatti questo stadio ha tre nomi: il suo primo nome, quello mantenuto fino al 2010, è Zentralstadion; il giorno 1 luglio dello stesso anno l’impianto (con l’approvazione del consiglio comunale) venne ridenominato Red Bull Arena; in questi giorni di Europeo si chiama Leipzig Arena, perché la UEFA non accetta sponsor che non siano i suoi.

Red Bull Arena, Lipsia

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L’interno dellaq Red Bull Arena di Lipsia
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Nasce una nuova compagnia aerea in Europa

Il panorama europeo delle compagnie aeree, già a dir poco ricco, vede ora una new entry che debutterà a giorni: si tratta di Lufthansa City Airlines, controllata del gruppo Lufthansa che effettuerà voli a corto e medio raggio in Germania (e non solo). Il primo decollo è previsto per il 26 giugno 2024, ma nel giro di qualche mese il network si amplierà notevolmente, introducendo diverse mete in tutta Europa. Scopriamo quali sono le rotte della nuova compagnia e tutte le novità in arrivo.

Lufthansa City Airlines: la nuova compagnia aerea

Lufthansa continua ad arricchire la sua offerta per i passeggeri, introducendo una nuova linea aerea che si occuperà principalmente di trasporto regionale, con futuro ampliamento verso diversi Paesi europei. Si tratta di Lufthansa City Airlines, che debutterà il 26 giugno 2024 con un volo diretto da Monaco a Birmingham (nel Regno Unito). Da non confondersi con la “collega” Lufthansa CityLine, anch’essa appartenente allo stesso gruppo e attiva su tratte regionali, ma fondata nientemeno che negli anni ’50.

La nuova compagnia aerea avrà come base gli aeroporti di Monaco e Francoforte, e almeno in un primo momento si concentrerà solamente sul trasporto regionale, effettuando nuovi collegamenti a corto e medio raggio in Germania. Le prenotazioni sono già aperte: inizialmente, Lufthansa City Airlines opererà sui voli in coincidenza per la compagnia aerea principale. Si prevede che questa novità porti un grande cambiamento nel settore dei trasporti aerei in Europa. Lufthansa ritiene infatti che la sua nuova associata servirà mercati ancora non coperti, aiuterà a ridurre i costi e rafforzerà la competitività tra vettori a corto raggio.

Le rotte previste e la flotta

Lufthansa City Airlines inizierà ad operare non solo entro i limiti regionali, ma anche introducendo alcune mete a medio raggio. A livello nazionale, le prime rotte coperte saranno quelle verso Berlino, Brema, Colonia, Bonn, Düsseldorf, Amburgo e Hannover. Il network europeo, almeno in questi primi mesi, sarà piuttosto ristretto: sono previsti voli solo per Bordeaux (Francia), Birmingham e Manchester (Regno Unito). La situazione dovrebbe cambiare velocemente, tanto che nel 2025 la rete di collegamenti diventerà molto più ampia.

Per il prossimo futuro, dunque, sono già state adocchiate nuove destinazioni: Parigi Charles de Gaulle, Tolosa-Blagnac e Lione-Saint Exupéry (Francia), Bilbao e Barcellona (Spagna), Praga (Repubblica Ceca), Lubiana (Slovenia), Zagabria (Croazia), Cracovia (Polonia), Belgrado (Serbia), Sofia (Bulgaria), Bucarest (Romania), Helsinki (Finlandia), Göteborg-Landvetter (Svezia), Oslo (Norvegia), Dublino (Irlanda) e Lussemburgo. Ancora nessuna rotta prevista per l’Italia, ma è probabile che ci attendano ulteriori novità in merito.

Per quanto riguarda la flotta, Lufthansa City Airlines ha già pronti alcuni aeromobili della famiglia A320 per i suoi primi voli. Ma anche in questo caso la previsione è quella di un importante ampliamento: sono già stati ordinati 40 nuovi Airbus A220-300, che hanno una maggior efficienza dal punto di vista dei consumi (e come ben sappiamo, Lufthansa punta da molto tempo ad una svolta ambientalista). I passeggeri potranno ritrovare il prodotto e l’offerta di servizi Lufthansa anche a bordo della nuova compagnia aerea, che però effettuerà solamente voli a corto e medio raggio.

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Iserlohn, il ritiro della nostra Nazionale di calcio in Germania per gli Europei

La Nazionale italiana di calcio si prepara a farci vivere momenti magici, in occasione degli Europei 2024 che si svolgono in Germania. E, dopo aver dato prova di essere in gran forma, la squadra si è diretta presso la città tedesca di Iserlohn, scelta come “quartier generale” per le prime partite che l’attendono. Oltre ad essere il ritiro degli Azzurri, è una località ricca di fascino e di sorprese. Scopriamola insieme.

Dove si trova Iserlohn

La città di Iserlohn è una perla tedesca di cui si è poco sentito parlare finora: conta poco più di 90mila abitanti ed è situata nel land della Renania Settentrionale-Vestfalia, nel circondario della Marca. Siamo dunque nel cuore di una zona riccamente popolata e molto turistica, caratterizzata da bellissimi paesaggi naturali e da centri di grande rilievo storico-culturale. Iserlohn, in particolare, è nell’estremità settentrionale della regione collinare della Sauerland, a non molta distanza dal fiume Ruhr. E, nelle vicinanze, si possono trovare città importanti come Dortmund.

Cosa vedere a Iserlohn

Lo sport è sicuramente molto sentito, a Iserlohn: la Nazionale italiana ha scelto questo luogo per il suo ritiro in occasione degli Europei 2024 in Germania, approfittando della presenza dello stadio Hemberg Nord dove poter effettuare gli allenamenti. E sicuramente i turisti vorranno dare una sbirciata alla struttura che ospita i nostri talenti azzurri. Ma in città c’è davvero molto altro da vedere, a partire dal suo centro storico che custodisce preziosi monumenti e architetture splendide. Come ad esempio la Chiesa di San Pancrazio, l’edificio più antico di Iserlohn: risale probabilmente al 985 e vanta un bellissimo campanile concepito come torre difensiva.

Parte del centro storico è ancora cinto dai pochi resti delle mura costruite nel XIII secolo, che meritano assolutamente una visita. E, per chi volesse fare ancora un tuffo indietro nel tempo, non resta che avvicinarsi al Burgmannshaus: si trova nei pressi della Chiesa di Santa Maria ed è un edificio di origini medievali molto antiche, in cui venne fondata una scuola di latino. Oggi è sede di un archivio di documenti protestanti e della biblioteca di Varnhagen, con una vasta collezione di preziosi scritti risalenti al periodo compreso tra il XV e il XVIII secolo.

Ben più moderni sono invece i musei cittadini, che raccontano la storia di Iserlohn. Uno dei più affascinanti è il Museo dell’artigianato e della storia postale, così come quello che ospita la storica distilleria di cereali Bimberg, situato presso la tenuta Lenninghausen. Per chi ama la musica, tappa imperdibile è il Jazzclub Henkelmann: si tratta di un club privato gestito dall’Hot Club Iserlohn, fondato nel 1952. Diversi sono poi i festival che si tengono in città durante il corso dell’anno, come l’Iserlohn Autumn Days for Music che attira moltissimi turisti.

Infine, non resta che esplorare i dintorni della città e scoprire la natura incontaminata che la circonda. Uno dei luoghi più suggestivi è il lago Seilersee, di origine artificiale: è un’ottima meta per gli escursionisti, ma è comunque facilissimo da raggiungere anche per le famiglie e i bambini. Sulle sue sponde sorgono una pista di pattinaggio, un campo da calcio e due piscine. Particolarmente interessanti sono le grotte calcaree che si trovano ad ovest del centro abitato, come quella di Dechenöhle. Infine, per gli amanti della bici c’è l’ex linea ferroviaria tra Iselohn ed Hemer, che è stata trasformata in una pista ciclabile di oltre 3 km.

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Vacanze in famiglia: questi alloggi Lego sono il sogno di ogni bambino

Un luogo che può essere apprezzato dai grandi, ma anche dai più piccoli: del resto se ci sono giochi che mettono d’accordo proprio tutti allora quelli sono i Lego. E per trasformare il sogno di ogni bambino (o ex tale) in realtà arrivano nuovi alloggi a tema, per immergersi nella fantasia e tornare a quando, rapiti dai mattoncini colorati, si sognavano case, intere città, mezzi che solo le mani e la mente di un bambino è in grado di creare.

Tutto questo si può toccare con mano a Legoland, il villaggio vacanze di Günzburg, in Baviera: una vacanza in Germania con tutta la famiglia (ma anche da soli) deve prevedere una tappa in questo luogo in cui la magia e la fantasia si possono toccare con mano. Da marzo, poi, ci sarà un ampliamento degli alloggi immersi nel verde e nella bellezza della natura.

I nuovi alloggi di Legoland, immersi nella natura

Appuntamento a marzo 2024 con i vacanzieri che vogliono sperimentare i nuovi alloggi del villaggio vacanze Legoland di Günzburg, in Baviera. Manca poco, dunque, per l’apertura del Forest Adventure Lodge che si trova all’interno dell’oasi verde e che regala ai visitatori una doppia esperienza: quella di vivere in un mondo a tema Lego e di apprezzare la bellezza della natura bavarese. Il luogo perfetto per una vacanza all’insegna del divertimento, ma anche del relax, dove i bimbi possono sentirsi accolti e così anche i genitori.

Legoland: la camera del Forest Adventure Lodge: lo spazio per i genitori

Fonte: LEGOLAND Deutschland

Lo spazio dedicato ai genitori nella camera del Forest Adventure Lodge a Legoland

La nuova struttura è dotata di un ristorante a tema (il Zum Hungrigen Bären) e aree gioco abbinate. Il contesto poi è stato pensato per essere in armonia con la natura: “Dove il comfort di un hotel per famiglie incontra la meravigliosa atmosfera di una riserva naturale per scoprire la foresta all’insegna dell’avventura e del divertimento”, viene spiegato in una nota.

La comodità deriva anche dal fatto che si tratta di stanze dotate di una zona notte per i genitori, separata da quella dei bambini. Il lodge dispone di 80 camere che, se sommate con quelle le altre strutture porta Legoland ad avere ben 589 stanze per accogliere i propri ospiti.

L'area bambini nella camera del Forest Adventure Lodge a Legoland

Fonte: LEGOLAND Deutschland

L’area dedicata ai bambini nella camera del Forest Adventure Lodge a Legoland

Legoland, dove il sogno diventa realtà

Legoland in Germania è un parco in cui la fantasia e il sogno di grandi e piccini diventa realtà. Di grandi dimensioni, vi sono giostre, attrazioni, aree tematiche e viene organizzata una parata colorata e divertente. Il tutto, come viene spiegato sul sito ufficiale, in mezzo a oltre 57 milioni di mattoncini. Lego, ovviamente.

Ora la già ricca offerta si amplia a partire da marzo 2024. “Con il Forest Adventure Lodge creeremo un ambiente unico, all’interno del nostro villaggio, coniugando l’affascinante mondo dei Lego alla ricchezza della natura bavarese – ha detto Manuela Stone, direttore generale di Legoland Deutschland Resort -. Ogni dettaglio del lodge è stato progettato per offrire ai nostri ospiti un’esperienza indimenticabile. Offriamo ai nostri ospiti un’esperienza tematica completamente nuova, mai vissuta prima nel nostro resort.”

Tra l’altro con un’attenzione particolare nei confronti dell’ambiente e delle sostenibilità. Infatti, gli edifici sono alimentati dal sole e un impianto fotovoltaico da 430 kWp permette di riscaldare (o raffreddare) la struttura, l’energia in eccesso – poi- serve per alimentare anche il ristorante.

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Dormire in una stalla in Germania: la bizzarra esperienza che puoi provare anche tu

Un’esperienza bizzarra e, senza alcun dubbio, indimenticabile: è quella che si può vivere in Germania, dove esiste un hotel che offre ai suoi ospiti la possibilità di dormire in una stalla sul fieno.

Una ex stalla, riconvertita, dove non solo provare l’emozione di riposare a stretto contatto con la natura, ma anche un luogo privilegiato per osservare la magia del cielo notturno. Siamo nel piccolo comune di Göhrde nella Bassa Sassonia, qui esiste questa struttura antica, l’Heuhotel Gut Kollase, dove sperimentare un modo differente di dormire, che rimarrà impresso per lungo tempo. Perché in fondo viaggiare è anche provare esperienze nuove, vivere momenti speciali, che resteranno per sempre tra i ricordi più belli.

Quindi se si ha in programma di viaggiare in direzione Germania, perché non valutare la possibilità di dormire in una stalla tra il fieno profumato?

Heuhotel Gut Kollase, dove vivere un’esperienza indimenticabile

Siamo nel mezzo della natura, in un luogo in cui si intreccia il passato, in cui osservare le stelle e assaporare la magia di un alloggio unico nel suo genere. Si chiama Heuhotel Gut Kollase e si trova nei pressi della foresta del piccolo centro abitato di Göhrde nel distretto Lüchow-Dannenberg, in Germania. Si tratta di una struttura davvero speciale, perché qui gli ospiti possono dormire su un letto di fieno. Si tratta di un heuhotel, fondato 20 anni fa dove si può vivere un’esperienza indimenticabile, armati di sacco a pelo e con il fieno a fare da giaciglio.

Dispone di un totale di 20 posti per dormire, di questi 15 sono sul fieno. Inoltre, vi è un bagno con una doccia e una cucina autonoma. E, oltre all’alloggio da favola, che porta subito indietro nel tempo, l’altro aspetto interessante è dato dalla ricchezza di cose da vedere nella zona, oltre alla peculiarità di essere il posto ideale per godere di una vista indimenticabile del cielo stellato.

Ammirare il cielo stellato, ma non solo: cosa fare in una vacanza nella zona

“Siamo in uno dei luoghi più bui della Bassa Sassonia, per questo alcuni vengono a osservare le stelle“, aveva raccontato Andreas von Hörsten, titolare della fattoria che gestisce l’hotel per hobby, in un articolo su Suddeutsche Zeitung. In quella occasione era stato spiegato che i villeggianti, soprattutto in arrivo dai Paesi Bassi, apprezzano i quattro box aperti rivestiti di fieno nell’ex stalla.

Un luogo privilegiato, dunque, per ammirare le stelle e per osservare la meraviglia del cielo stellato. Ma non solo perché la zona di Göhrde è ricca di cose da fare come suggestive escursioni nella natura, che qui è incontaminata e regala un senso di pace e tranquillità. Che siano a piedi, a cavallo o in bicicletta, questa è la meta ideale per chi vuole vivere una vacanza rigenerante nella natura.

Cosa sono gli heuhotel

Gli heuhotel sono strutture molto speciali e uniche nel loro genere: questa parola indica infatti gli hotel del fieno, alloggi che offrono ai propri ospiti la possibilità di dormire in letti realizzati con questo materiale e che in genere si trovano in stanze che si condividono con altri.

Si tratta di una tradizione antica, che ha ripreso piede da diversi anni. E che, senza dubbio, rende la vacanza memorabile.

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L’incredibile viaggio sulla ferrovia più ripida della Germania

I viaggi in treno possono essere davvero affascinanti: mentre i vagoni si muovono lenti, dai finestrini panoramici si può godere di paesaggi incantevoli e sempre diversi. Insomma, è una vera e propria esperienza da vivere a tutto tondo, magari andando a cercare alcune linee particolari, che possano offrire quell’emozione in più. Come ad esempio la Höllentalbahn, la ferrovia più ripida della Germania. Scopriamola insieme.

La Höllentalbahn, un viaggio mozzafiato

Mentre prende sempre più piede il trend del viaggio slow in treno, ci sono alcuni vecchi tragitti che vengono rispolverati e messi a disposizione dei turisti che sono alla ricerca di emozioni e paesaggi spettacolari. E allora andiamo in Germania, e più precisamente nel cuore della Foresta Nera, per scoprire la Höllentalbahn: si tratta della ferrovia più ripida del Paese, perché supera un dislivello di ben 400 metri in appena 12 km, in un tratto con pendenza di oltre il 57%. In passato, per poter affrontare questa salita così particolare, i treni dovevano adoperare il sistema a cremagliera, che trainava la locomotiva – per poi frenarla durante la discesa.

Oggi ovviamente non è più così: le locomotive moderne sono abbastanza potenti da tirare l’intero treno anche su un dislivello importante, e i suoi freni sono più che sufficienti per reggere in discesa. Tuttavia, il fascino di un tempo è rimasto inalterato, soprattutto per via dei meravigliosi panorami che la ferrovia si trova ad attraversare. Costruita a cavallo tra l’800 e il ‘900, la Höllentalbahn è lunga solamente 25,5 km e collega la città di Friburgo a quella di Donaueschingen, affrontando numerosi tunnel e viadotti. Dal 2019, l’intero percorso è elettrificato ed è servito dai treni della Deutsche Bahn. Ma quali sono i suoi paesaggi più suggestivi?

I luoghi più belli lungo la Höllentalbahn

Punto di partenza della ferrovia è la deliziosa città di Friburgo, una delle perle della Foresta Nera, che merita assolutamente una visita. Ma saliamo a bordo del treno e partiamo per un viaggio incredibile: l’itinerario attraversa la valle Höllental, chiamata anche Valle dell’Inferno per via del suo aspetto inquietante. È infatti una lunga gola racchiusa tra ripide pareti rocciose ricoperte di conifere, attraversata da un fiume dalle acque scure che scorrono veloci e spumeggianti, infrangendosi tra i massi. La ferrovia si arrampica in questo stretto pertugio, dividendosi il poco spazio con la normale strada asfaltata.

Nel corso del viaggio, si attraversano 9 gallerie scavate nella montagna, e non meno numerosi sono i ponti e i viadotti da cui si gode di un panorama unico. Il più suggestivo? È senza dubbio il Ravenna Viadukt, un ponte in pietra a 9 arcate alto ben 58 metri, il quale consente di percorrere l’affascinante Gola di Ravenna. Poco più avanti si incontra un altro viadotto bellissimo, il Ponte Gutachtal che sovrasta il ruscello Gutach, una moderna struttura ad 8 campate che viene addirittura considerato un monumento culturale.

E poi, tra gli altri paesaggi incredibili merita menzione quello del Lago Titisee, incastonato tra le rigogliose vallate della Foresta Nera. Situato a circa 850 metri di altitudine, è una nota meta turistica sia estiva che invernale, perché nei mesi caldi consente di trovare refrigerio in mezzo al verde, mentre durante la stagione fredda la superficie del lago gela, permettendo di pattinare sul ghiaccio. Ammirare questo panorama dal finestrino è un’esperienza davvero meravigliosa.