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Cosa vedere a Villa de Leyva, capolavoro coloniale della Colombia

Tra le mete meno conosciute ma sicuramente di grande tendenza negli ultimi anni c’è la Colombia. I viaggiatori che amano scoprire terre lontane e non sono spaventati da voli molto lunghi possono valutare il territorio colombiano tra i più suggestivi da scoprire. Tra le località top? Sicuramente Villa de Leyva, una cittadina coloniale tra le più amate e soprattutto tra le più interessanti da vedere. Vuoi scoprire cosa visitare e cosa non perdere? Ecco le chicche che dovresti conoscere prima di organizzare un viaggio in Colombia e partire per Villa de Leyva. 

Alla scoperta di Villa de Leyva

Quando si pianifica un viaggio in Colombia, tutto parte da Bogotà, città simbolo e fulcro di ogni itinerario di viaggio ma spostandosi di circa 150 km a nord della capitale, è proprio Villa de Leyva ad attirare l’attenzione: si trova immersa tra le colline verdi della zona di Boyacá ed è uno dei migliori esempi (e meglio conservati) della Colombia coloniale. Fondata nel 1572 ha moltissimo da offrire, tra edifici d’epoca e musei che ne raccontano la storia.  Oltre alla ricca storia e al patrimonio culturale, è anche una destinazione ideale per gli amanti dell’enogastronomia: la regione circostante è famosa per la produzione di vino e formaggio, e non mancano ristoranti e caffè dove è possibile gustare piatti tipici e prodotti locali, immersi in un’atmosfera rilassata e accogliente.

Trattandosi di una città coloniale, sono numerosi gli edifici in questo stile che dominano la scena e che richiedono almeno una sosta. Presso carrera 9, una delle strade principali, si susseguono una dopo l’altre tre abitazioni: casa Juan de Castellanos, casona La Guaca e casa Quintero. Uno dei motivi per cui te le consiglio è che è possibile visitarle gratuitamente. 

Non lontano dal centro, si trovano poi altri luoghi di interesse che ti suggerisco di inserire nell’itinerario di un giorno: parti dai pozos azules che prendono il nome dal colore che varia leggermente nell’intensità a seconda delle condizioni meteo e poi fai una tappa al Fósil, un museo dedicato ai fossili in cui è esposto persino un kronosauro della misura di 15 metri. 

Playa Mayor

Il tuo giro non può che partire da Plaza Mayor che, come dice il nome stesso, è la piazza principale: davvero ampia e luminosa, risulta particolarmente fotogenica per gli edifici bianchi con tetti di tegole rosse che la delimitano. Camminarci ti farà percepire un vero e proprio salto indietro nel tempo. Non un semplice spazio pubblico ma il cuore sociale che ancora oggi attira numerosi visitatori

A dominare la scena in piazza c’è anche l’ Iglesia Nuestra Señora del Rosario , un edificio religioso datato XVII secolo in perfetto stile coloniale: la facciata minimal e total white viene arricchita solamente dalla presenza di un campanile. L’interno altrettanto semplice è decorato da immagini sacre ed elementi che conducono alla preghiera. L’omaggio è quello alla Vergine del Rosario, patrona della località. Per celebrarla, ogni anno il 7 ottobre si fa una festa in suo onore ed è uno degli eventi più attesi della località

Plaza Mayor a Villa de Leyva

Fonte: iStock

Plaza Mayor, la piazza principale della cittadina coloniale

Casa del Primer Congreso

A pochi passi dalla piazza non perderti la casa del Primer Congreso, oggi sede museale ma utilizzato in passato proprio per il primo congresso delle province unite svolto nel 1812. L’indipendenza e il futuro dello stato colombiano è stato discusso proprio qui, è quindi un monumento importante alla storia del Paese e per questo un must durante un itinerario in loco. 

Casa museo Antonio Nariño 

Tra i luoghi più iconici che ti consiglio di visitare c’è la casa museo Antonio Nariño; l’esposizione attraverso un percorso vuole ricordare i grandi eroi dell’indipendenza e in modo particolare il “precursor” della libertà colombiana, riconosciuto ancora oggi come un leader contro il dominio spagnolo e sostenitore dei diritti umani. La casa in cui ha vissuto, oggi trasformata in museo, ha uno stile architettonico coloniale e al suo interno porta a riflettere sull’epoca, sul coraggio di cambiare le cose e su come alcuni valori sono stati portati avanti nel tempo. Uno degli aspetti più affascinanti è la biblioteca che ospita volumi rari e preziosi che testimoniano la sua vasta cultura e il suo impegno per la diffusione delle idee illuministiche.

Casa museo de Luís Alberto Acuña 

Un’altra casa museo da non perdere è quella dedicata a de Luís Alberto Acuña: pittore e scultore ma soprattutto un volto storico, è stato omaggiato attraverso un percorso museale di diverse stanze in cui sono custodite alcune opere e qualche chicca proprio sulla sua vita. Uno dei punti salienti del museo è il grande murale che l’artista dipinse personalmente su una delle pareti interne della casa; l’illustrazione rappresenta un’allegoria della storia colombiana, è un capolavoro che combina elementi indigeni, coloniali e moderni, e offre una visione unica della complessa identità culturale del paese. 

Mirador del Sagrado Corazón 

Cerchi un punto panoramico da cui scattare splendide foto? Non perderti il mirador del Sagrado Corazón. Il luogo suggestivo unisce la bellezza naturale delle Ande colombiane con un profondo significato spirituale. Simbolo turistico per eccellenza, è soprattutto un luogo di pellegrinaggio religioso con la statua del sacro cuore di Gesù che domina il paesaggio. Alta diversi metri, rappresenta a tutti gli effetti un simbolo di devozione e fede; per raggiungere il punto panoramico è necessario seguire un sentiero mediamente impegnativo ma posso assicurarti che una volta in cima la vista effetto wow ti farà dimenticare la fatica. 

Case tipiche a Villa de Leyva

Fonte: iStock

il centro della cittadina coloniale di Villa de Leyva

Museo del Chocolate

Tra le specialità del territorio c’è il cioccolato e per questo motivo è presente un museo con un’esposizione dedicata alla lavorazione e con possibilità persino di acquistare deliziose tavolette e prodotti gustosi a base di cacao per sé o da utilizzare come souvenir. Una volta entrati nel museo ti sembrerà di essere entrato in un paradiso dei golosi ma soprattutto avrai modo di comprendere quanto sia impegnativa la coltivazione e la produzione di cacao. Finito il momento culturale non perderti la degustazione: avrai modo di assaggiare il cioccolato più autentico concedendoti anche un momento di shopping. 

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Visto turistico Colombia per italiani: tutte le informazioni utili

La Colombia è un paese complesso dalle infinite sfaccettature: un viaggio qui significa godersi la bellezza delle spiagge incontaminate e, allo stesso tempo, pianificare un’avventura su montagne innevate e aspre, per non parlare della modernità offerta dai grattacieli che convivono accanto ai caratteristici pueblos. La Colombia è uno di quei paesi che conquista con la sua bellezza inaspettata perché, per molto tempo e ancora oggi, la sua storia turbolenta tra gang e cartelli della droga ha plasmato la sua immagine nel mondo portando i viaggiatori a scegliere mete più sicure.

Molte cose stanno cambiando: le comunità hanno voglia di farsi conoscere e di far scoprire la propria cultura, così ricca e vibrante, oltre che i paesaggi e le bellezze del territorio. Alcune città invece, come Medellín, stanno attirando l’attenzione dei nomadi digitali e dei lavoratori da remoto alla ricerca di un luogo stimolante nel quale ‘trasferire’ il proprio ufficio. Se anche voi siete curiosi di viaggiare in Colombia, ecco tutte le informazioni da conoscere in relazione al visto turistico per gli italiani.

Visto turistico per la Colombia

Se desiderate visitare la Colombia, c’è una buona notizia: non è necessario richiedere il visto per scopi turistici. Al momento dell’ingresso nel Paese, le autorità di frontiera annoteranno sul vostro passaporto, con apposito timbro, la durata del soggiorno che dovrà essere di massimo 90 giorni. Se volete rimanere più a lungo, dovrete richiedere con anticipo una proroga a pagamento presso l’Ufficio Immigrazione “Migración Colombia” che vi permetterà di estendere la vostra permanenza fino a un massimo di 180 giorni.

Sottolineiamo un fattore molto importante: le dichiarazioni rilasciate per soggiornare in Colombia devono essere assolutamente veritiere, soprattutto riguardo le ragioni del viaggio e la permanenza. Il visto potrebbe essere necessario solo per chi si reca in questo Paese per motivi diversi da quelli turistici: in questo caso consigliamo di rivolgersi all’ambasciata con sede a Roma.

Documenti necessari per la partenza

Il visto per entrare e viaggiare in Colombia, come abbiamo visto, non è necessario, ma avrete bisogno di un passaporto in corso di validità e in buone condizioni. Le autorità colombiane, infatti, non ammettono viaggiatori con libretto del passaporto deteriorato (macchie, strappi e ogni tipo di alterazione, seppur minima). Oltre al passaporto, dovrete necessariamente compilare un modulo che vi permetterà di salire sul vostro aereo senza avere problemi.

Si tratta del modello Check-Mig, ossia il formulario totalmente gratuito di pre-registro migratorio che potrà essere comodamente compilato online. In caso di mancata compilazione del modello, le compagnie aeree potranno avvalersi della facoltà di non consentire l’imbarco. Raccomandiamo di utilizzare solo il link presente nella pagina web ufficiale di Migración Colombia al fine di non incorrere in possibili truffe o furti di dati personali, utilizzando siti web non ufficiali. Lo stesso modulo dovrà essere compilato e presentato per uscire dal Paese.

Ricordatevi, infine, che sarà necessario avere con voi anche il biglietto di ritorno (possibilmente in versione cartacea), il quale vi verrà richiesto dalle compagnie aeree al momento della partenza dall’Italia. Se state pianificando di raggiungere un Paese terzo dopo la Colombia, è possibile presentare il biglietto di uscita anche se la destinazione finale non è l’Italia. Nel caso in cui i viaggiatori riescano a imbarcarsi senza biglietto di ritorno, una volta giunti a Bogotà può venire loro negato l’ingresso nel Paese.

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Visto per la Colombia: quando serve e come ottenerlo

Un viaggio in Colombia è una vera esperienza da provare almeno una volta nella vita. Esplorare l’ampia offerta culturale di città come Bogotá, Medellín, o Barranquilla o scoprire le bellezze naturali di questa splendida terra del Sud America arricchisce corpo e anima. Ma, per organizzare al meglio il tuo viaggio, è fondamentale conoscere a fondo tutte le procedure burocratiche necessarie per entrare nel Paese. In questa guida troverai le informazioni sui requisiti d’ingresso come visti, documenti e regole varie.

Visto turistico per la Colombia: è necessario?

La prima domanda che ti starai sicuramente ponendo è se serve un visto particolare per visitare la Colombia. Per i cittadini italiani che vogliono visitare la Colombia per motivi turistici non è necessario ottenere un visto purché il soggiorno non duri più di 90 giorni. Nel caso tu voglia soffermarti di più è possibile, ma fino a un massimo di 180 giorni, richiedendo all’Ufficio Immigrazione “Migración Colombia” una proroga specifica per la quale ti verrà richiesto di effettuare un pagamento.

Quali documenti servono per visitare la Colombia per motivi turistici?

Come hai visto, i cittadini del nostro Paese sono esenti dal richiedere un visto per la Colombia. Tuttavia, sono necessari due documenti per potervi accedere:

  • Il passaporto: per i cittadini italiani è possibile entrare in Colombia solo se si è in possesso di passaporto valido da almeno 6 mesi prima del viaggio e per tutta la durata prevista del soggiorno. Il documento deve essere in buone condizioni e senza alcun tipo di alterazione, il rischio è che ti venga respinto dalle autorità colombiane.
  • Il modello Check-mig: per poter fare ingresso in Colombia viene richiesto ai viaggiatori di compilare il modello Check-Mig entro e non oltre le 72 ore prima del viaggio. Il modello è completamente gratuito e si può compilare nella pagina ufficiale di Migración Colombia. Onde evitare di incappare in situazioni spiacevoli è fondamentale compilarlo solo ed esclusivamente tramite questo portale. Fai attenzione: se non compili questo modulo, alcune compagnie aeree potrebbero rifiutarsi di farti imbarcare sul tuo volo.

Altre tipologie di visto per la Colombia

Oltre al visto turistico esistono altre tipologie di visto che variano in base alla motivazione che ti porta a compiere il tuo viaggio in Colombia. Abbiamo raccolto alcune informazioni su come ottenere i due principali: quello di studio o lavoro e quello per i nomadi digitali.

Studio o lavoro

Chi vuole entrare in Colombia con fini diversi da quelli turistici, come studio o lavoro, consigliamo di visitare il sito ufficiale della Colombia o dell’ambasciata italiana per capire quale tipologia di visto ti verrà richiesto, poiché le pratiche burocratiche possono variare anche di mese in mese.

Sei un nomade digitale?

Se la risposta è sì, allora sappi che la Colombia ha dedicato un visto particolare solo per te e per tutti quelli che vogliono utilizzare questo luogo come ufficio per un po’ di tempo. Ecco le caratteristiche principale di questo particolare visto:

  • Il visto è stato principalmente progettato per figure professionali libere come imprenditori, freelance o lavoratori che hanno la libertà di lavorare da remoto.
  • La permanenza nel Paese non può superare i 2 anni.
  • Durante questo periodo, chi fa richiesta per questo visto, non può lavorare per alcuna azienda colombiana, né pubblica né privata. Altrimenti bisogna fare richiesta per il visto per motivi di lavoro.
  • Il candidato che fa domanda deve dimostrare un reddito di almeno 3 salari minimi percepiti negli ultimi tre mesi.
  • È necessario avere una polizza di assicurazione sanitaria completa.

Viaggiare in Colombia: alcuni suggerimenti

Non succede sempre ma, oltre al passaporto e al modello Check-mig, potrebbero richiederti di dimostrare la tua intenzione di lasciare il Paese alla fine del tuo soggiorno. Per farlo, ti basterà tenere sempre a portata di mano la carta d’imbarco di ritorno o, nel caso proseguissi il viaggio spostandoti verso altri Paesi, una prova di questa condizione. Inoltre, ai controlli alla dogana può capitare che ti chiedano di dichiarare di avere a disposizione una capacità finanziaria sufficiente per la gestione della tua permanenza in Colombia. Infine, per visitare il Paese non sono necessarie vaccinazioni obbligatorie. Tuttavia, qualora il tuo viaggio prevedesse un’esplorazione delle zone rurali o amazzoniche, è consigliata la vaccinazione per la febbre gialla, un virus trasmesso dalle zanzare che può creare grossi disagi alla salute dell’uomo. Importante: i viaggiatori che arrivano da – o che vi abbiano trascorso più di 24 in transito – Angola, Brasile, Repubblica Democratica del Congo o Uganda – devono fornire obbligatoriamente la prova della vaccinazione
contro la febbre gialla, al momento dell’ingresso.

Viaggiare in Colombia per motivi turistici: un vademecum

Ecco uno specchietto riassuntivo con tutte le informazioni utili per il tuo ingresso nella meravigliosa Colombia:

  • Visto turistico: non necessario fino a 90 giorni (prorogabili a 180 su richiesta)
  • Documenti: fondamentale il passaporto valido e il modello Check-mig compilato entro le 72 ore antecedenti il viaggio.
  • Vaccinazioni: consigliata quella per la febbre gialla (obbligatoria qualora, prima di entrare in Colombia, tu abbia transitato per più di 24 ore in Angola, Brasile, Repubblica Democratica del Congo o Uganda.

Ora che hai tutte le informazioni necessarie per il tuo ingresso nel Paese, puoi iniziare a organizzare il tuo itinerario in Colombia con la massima tranquillità. Preparati a scoprire una terra dove modernità e tradizione si uniscono dando un carattere unico a città vibranti come Bogotá e Medellín, e dove una natura incontaminata ti accoglierà con un’abbondanza di foreste pluviali, meravigliose spiagge caraibiche e zone montuose mozzafiato come quelle delle Ande. La Colombia è una destinazione fatta di avventure, cultura e umanità, e saprà regalarti ricordi indimenticabili. Buon viaggio!

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Bogotà è pericolosa? Consigli per visitare la capitale della Colombia

Bogotà è la capitale della Colombia, un vero crocevia di storia, cultura e tradizioni. Sicuramente una città colma di contrasti, dove lo spirito multiculturale è presente nei suoi 20 distretti ma è sicuramente in modo preponderante a la Candelaria quartiere storico coloniale, nell’area residenziale Chapinero con i suoi tanti uffici, locali ed edifici commerciali, e a La Macarena quartiere definito bohemien dove caffè e gallerie d’arte sono tra i pezzi forti. Se stai pensando di visitarla sappi che la sicurezza è una preoccupazione comune tra viaggiatori e turisti; un po’ come per ogni grande città turistica, ma quando si tratta di Bogotà, è meglio sapere che la criminalità è piuttosto diffusa, fatte le dovute premesse in ogni città che visiterai fai sempre molta attenzione a come ti muovi e ai quartieri che visiti.

Situazione della sicurezza a Bogotà

Se negli ultimi anni Bogotà ha visto dei miti miglioramenti nella sicurezza, dovuta agli sforzi delle autorità locali nel combattere la criminalità, è importante essere consapevoli che in ogni grande metropoli esistono aree con diversi livelli di sicurezza.

Le zone turistiche e centrali, ad esempio La Candelaira, centro storico di Bogotà  noto per i suoi musei, attrazioni culturali come Plaza Bolìvar e il Museo del Oro ad esempio,  e la Zona G famosa per la sua offerta gastronomica di alta qualità sono generalmente considerate più sicure oltre che ben sorvegliate. Pur essendoci zone come queste citate, relativamente sicure e tranquille, a Bogotà è consigliabile rimanere vigili, soprattutto nelle aree meno battute e ovviamente, durante la notte.

Trasporto e spostamenti sono sicuri a Bogotà?

Il sistema di trasporto pubblico della capitale della Colombia conosciuto come TransMilenio è sicuramente una scelta molto pratica ed anche economica per spostarsi in città, ma sebbene sia molto efficiente, come per ogni grande città può essere molto affollato nelle ore considerate di punta e questo aumenta il rischio di piccoli furti.

L’altro mezzo di trasporto più usato è il taxi, il consiglio è di optare per quelli ufficiali e prenotati tramite app come Uber o Beat che offrono un ulteriore livello di sicurezza rispetto ai taxi presi per strada, che purtroppo potrebbero non sempre essere affidabili. E come per ogni grande città in cui ci si reca, è utile prendere nota del numero di targa del taxi e del codice tassista, informare qualcuno di fiducia della propria destinazione e del tempo stimato di arrivo.

Precauzioni generali

Bogotà è una città affascinante con molto da offrire, con la giusta consapevole attenzione alla propria sicurezza è facile godere di un soggiorno appagante e sicuro. Queste sono alcune precauzioni generali che vi garantiranno un viaggio e un soggiorno sicuro a Bogotà:

  • proteggete i vostri effetti personali di valore ben nascosti, utilizzate borse sicure;
  • prestate attenzione all’ambiente circostante e rimanete vigili; evitate di camminare da soli di notte e utilizzate mezzi di trasporto sicuri;
  • chiedete sempre consiglio al personale dell’hotel o alle guide su quali aree evitare;
  • è sempre utile avere a disposizione i numeri di emergenza, inoltre è consigliabile registrarsi presso l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese all’arrivo in modo da ricevere assistenza in caso di necessità.
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Viaggi sostenibili, il virtuoso esempio di Medellín in Colombia

Tra le più grandi urgenze di questo secolo c’è senza ombra di dubbio il cambiamento climatico. Per questo motivo, su diversi fronti si sta intervenendo al fine di gestire e/o porre rimedio a questa preoccupante situazione. Anche in ambito turistico si parla molto di viaggi sostenibili, e in tal senso un vero e proprio esempio virtuoso è la città di Medellín, in Colombia.

Medellín, dove il clima cambia in meglio

Le temperature sono aumentate ovunque nel mondo, comprese le grandi città. In queste megalopoli il surriscaldamento è dovuto soprattutto alla cementificazione che, oltre a peggiorare tutto ciò che riguarda il riscaldamento climatico, crea persino dei veri e propri microclimi che si rivelano dannosi per le persone e per l’ambiente.

I circa 2 milioni di abitanti di Medellín, da sempre soprannominata la “città della eterna primavera” per il suo clima temperato, negli ultimi 20 anni hanno visto cambiare progressivamente (e in peggio) il clima della loro città.

La primavera eterna stava diventando un miraggio, perché veniva sostituita da un’estate afosa, con aria pesante e irrespirabile. Ma no, Medellín non si è lasciata travolgere da questa ondata di calore, tanto che nel 2016 ha fatto nascere il progetto dei “corridoi verdi“: si è dato vita a circa 30 corridoi di verde lungo le strade e i corsi d’acqua della città, insieme a piste ciclabili e pedonali che sono una più bella dell’altra.

La scelta delle piante da utilizzare non è stata di certo casuale, perché sono state usate quelle in grado di fornire cibo alla fauna selvatica, favorire la diffusione della biodiversità e contrastare l’inquinamento atmosferico. Attualmente, questa affascinante località della Colombia conta 8.800 alberi e palme in 30 corridoi. Grazie a tutto ciò, oggi le temperature di Medellín sono scese di 2 gradi centigradi e per i prossimi decenni è previsto un ulteriore calo di 4-5 gradi.

I corridoi verdi di Medellín

Non solo un abbassamento di 2 gradi delle temperature, perché i corridoi verdi di Medellín stanno portando anche numerosi benefici ambientali e sociali. Per esempio, viene utilizzata meno aria condizionata (quindi i consumi energetici sono più contenuti). Poi ancora, in tre anni i livelli delle polveri sottili sono diminuiti significativamente, con un conseguente calo del tasso di morbilità e mortalità per infezioni respiratorie. In più, la fauna selvatica è tornata a ripopolare la zona (e arriverà sempre di più), con ben 30 diverse specie di farfalle identificate fino ad ora.

Al contempo, corridoi e muri verdi permettono l’isolamento dal rumore, la ‌cattura di diossido di carbono​ e di⁢ altre particelle sospese ‍nell’aria. ‍C’è poi la mitigazione degli impatti della rete stradale, l’incentivazione ‌del ‍recupero⁣ delle aree ⁣di ritiro dell’acqua‍ e la ⁣protezione della risorsa idrica, il controllo della crescita urbana, la possibilità di aver maggiore spazio verde per la comunità e l’abbellimento della città stessa: in poche parole, è notevolmente migliorata la qualità dell’aria (e della vita).

Molto interessante e importante è anche l’aspetto sociale di questa virtuosa iniziativa: per creare i corridoi verdi sono stati selezionati anche diversi cittadini provenienti da ambienti svantaggiati, e poi formati per lavorare come giardinieri e tecnici delle piantagioni.

Medellín, la città dei corridoi verdi

Fonte: Getty Images

Uno dei corridoi verdi di Medellín
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Guatapé, un vero e proprio capolavoro della Colombia

Situata nel dipartimento di Antioquia, a meno di due ore da Medellín, Guatapé è conosciuta come una delle città più belle e colorate della Colombia e del mondo intero, famosa anche per la laguna turchese e gli splendidi paesaggi che la circondano. Un luogo che però offre qualcosa di più della semplice bellezza da cartolina, soprattutto per chi ha uno spirito avventuroso e sportivo ed è pronto a salire una vertiginosa scala che arriva fino al cielo, pur di godersi un panorama spettacolare.

Guatapé, la città dei mille colori in Colombia

Tra le varie attrazioni che hanno reso così rinomata Guatapé, tappa imperdibile in Colombia, ci sono i coloratissimi “zocalos”, ovvero i particolari bassorilievi che adornano le facciate inferiori delle case sin dagli inizi del XX secolo. Alcuni dei disegni che i visitatori possono ammirare sono legati alla storia delle famiglie che vi dimorano o della città, mentre altri raffigurano fiori e piante, paesaggi oppure oggetti della vita quotidiana degli abitanti, professioni o particolarità. A ogni passo, si ha l’impressione di entrare in un enorme quadro brulicante di vita.

Camminando su strade acciottolate si incontano edifici decorati alla perfezione, la splendida chiesa di Nuestra Señora del Carmen, Plaza de los Zócalos con uno dei migliori caffè della regione, balconi fioriti e cortili in cui fanno capolino piante tropicali, fontane, negozi di artigianato e ristoranti dove assaggiare le specialità tradizionali del dipartimento di Antioquia, come la Bandeja Paisa, di origine contadina, a base di riso, fagioli rossi, platano, carne macinata, uova e salsicce.

Guatape

Fonte: iStock – Ph: Markpittimages

La coloratissima Plaza de los Zócalos a Guatapé

Cosa vedere nei dintorni di Guatapé

L’attrazione più incredibile e famosa di questi luoghi è senza dubbio El Peñón de Guatapé (o Piedra del Peñol) un impressionante monolite che si staglia nel territorio attorno alla cittadina, raggiungendo i 2135 metri di altitudine sul livello del mare. Fu scalato per la prima volta nel luglio 1954 da Luis Villegas, Pedro Nel Ramirez e Ramón Díaz nel corso di un’ascesa durata cinque giorni, i quali si aiutarono piantando diversi paletti nella roccia. Per fortuna, oggi è possibile salire sulla sommità attraverso una lunga e ripida scalinata a zig-zag di 740 gradini in totale, in parte scavata in una frattura nella roccia. Sulla cima è stata costruita persino una torre di tre piani, che ospita piccoli negozi di souvenir e tavoli all’aperto dove si può mangiare e bere godendosi un panorama davvero insuperabile. Se pensate che tutte queste scale facciano desistere i visitatori, potreste rimanere stupiti nello scoprire che sono in realtà tantissimi i turisti che ogni anno arrivano qui proprio per la celebre Piedra.

Guatapé è nota per essere un luogo molto suggestivo che permette una fuga dalla città se si desidera rilassarsi o semplicemente vivere una meravigliosa avventura, dove si può anche godere dello splendido scenario di una incantevole laguna. L’ideale per un’escursione in barca o in kayak, e per praticare il paddleboarding nelle placide acque. Le gite in barca possono anche includere una visita a ciò che resta della lussuosa villa sul lago di Pablo Escobar, andata distrutta, e a “Fantasy Island”, un grazioso rifugio nel bel mezzo del lago artificiale, che offre un’area per nuotare, cabañas in affitto, e splendide vedute del Peñón. C’è anche una teleferica che attraversa il lago, molto apprezzata dalla gente del posto e dai visitatori in cerca di emozioni forti.

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Le idilliache isole caraibiche di cui forse non avete mai sentito parlare

“Vedrai, a Cartagena de Indias ogni cosa è diversa. Questa solitudine senza tristezza, questo oceano incessante, questa immensa sensazione di essere arrivato”, scriveva il premio Nobel Gabriel García Márquez. Città dalle tante anime e Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la perla portuale della Colombia ha molto da offrire, ma ciò che forse non tutti sanno è che al largo delle sue coste fluttuano sulle acque cristalline piccole isole caraibiche che vale la pena scoprire.

Tierra Bomba e Isole del Rosario, piccole e splendide

A pochi minuti di barca da Cartagena ci si imbatte nell’isola di Tierra Bomba, che si estende per circa venti chilometri quadrati e fa parte della baia della città e della sua storia politica e culturale. Le tranquille spiagge di sabbia bianca e le acque azzurre, oltre alle ricchezze storiche e naturali, hanno reso questo luogo una destinazione da sogno, ideale per sfuggire al trambusto cittadino e alle spiagge più affollate della terraferma. Vi si possono ammirare anche le rovine di un castello del XVII secolo distrutto durante le battaglie passate.

Sono invece 27 le Isole del Rosario, a 60 miglia da Cartagena, circondate da barriere coralline incontaminate e da un mare di ogni tonalità tra l’indaco e il verde lime. L’arcipelago è protetto come Parco Naturale Nazionale, con quattro isole completamente off limits. Sulle due più grandi – Isla Grande e Isla del Rosario – si trovano hotel, pensioni, servizi e programmi di immersioni e sport acquatici. Pur essendo fattibile come escursione giornaliera, meritano una sosta di una o due notti, e sono più tranquille la sera, quando buona parte dei turisti ritorna in città. Nell’entroterra si può visitare la lussuosa villa abbandonata che un tempo apparteneva a Pablo Escobar.

Barú e Providencia, due gioielli caraibici

Barú condivide lo stesso mare edenico delle Isole del Rosario, ma di ‘isola’ ha soltanto il nome, separata com’è dalla terraferma da un sottile canale e collegata da un ponte. È famosa per le sue sabbie bianche e rosa, oltre che per le acque cristalline che permettono di vedere i fondali e i numerosi pesci colorati, e che danno la sensazione di trovarsi su un’isola tropicale. Gli appassionati di birdwatching vengono qui per ammirare “la più grande voliera del Sud America”. La maggior parte delle spiagge sono private, mentre la bellissima Playa Blanca è l’unica spiaggia pubblica.

Un altro paradiso nel Mar dei Caraibi è l’isola di Providencia, a poco più di 80 chilometri dalla costa colombiana e a 150 chilometri dal Nicaragua. Quando sbarcate, potete iniziare il vostro tour dalla più grande barriera corallina del Paese e la terza barriera corallina più lunga del mondo, presso l’Old Providence McBean Lagoon National Nature Park. È inoltre possibile godere di una splendida vista sul mare dei sette colori di San Andres dalla cima del Cangrejo Cay, a un’altezza di circa 30 metri. Si raggiunge il Parco prendendo una barca da Providencia, con l’opportunità di godere del panorama su Cayo de los Tres Hermanos e Cayo de la Cabeza de Morgan. Il luogo ideale per gli amanti dell’ecoturismo e delle attività acquatiche come le immersioni e lo snorkeling, grazie alla biodiversità che si può ammirare nelle sue acque cristalline.

Playa Blanca Baru
La bianchissima spiaggia di Playa Blanca a Barú