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Estate in Sardegna 2024: queste le spiagge a numero chiuso

Tutelare i paradisi naturali ed evitare il sovraffollamento è fondamentale in un’isola come la Sardegna, dove il record di turisti aumenta anno dopo anno, insieme alla necessità di preservarne le bellezze. Per questo motivo, durante l’alta stagione molte spiagge sono a numero chiuso e, per accedervi, sarà necessario prenotare e pagare un costo d’ingresso. In questa guida vi offriamo una panoramica completa con tutte le spiagge ad accesso limitato in Sardegna per la stagione 2024.

Cala Goloritzé, Baunei

Cominciamo da una delle spiagge più belle della Sardegna, riconosciuta da Lonely Planet tra le 100 spiagge più belle al mondo: Cala Goloritzé a Baunei. Raggiungerla è di per sé un’esperienza perché sarà necessario percorrere un trekking in discesa all’andata e in salita al ritorno, quindi organizzatevi con cura. L’accesso è limitato a 250 persone al giorno, l’ingresso si prenota attraverso l’app “Heart of Sardinia” a partire dalle 72 ore fino a un minuto prima dell’arrivo e il biglietto costa 7 euro.

Cala Coticcio, arcipelago della Maddalena

Mare turchese, sabbia finissima, rocce granitiche rosate e macchia mediterranea: stiamo parlando di Cala Coticcio, la perla situata nell’arcipelago della Maddalena. Considerata una delle calette più belle del parco, è sottoposta a massima tutela ambientale e per questo ad accesso limitato. Massimo 60 persone al giorno possono godersi la sua bellezza, la prenotazione va fatta sul sito ufficiale del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena e il costo d’entrata è di 3 euro. Un’altra cosa importante da ricordarvi è che, per accedervi, dovete necessariamente essere accompagnati da una guida ambientale autorizzata.

Lu Impostu e Cala Brandinchi, San Teodoro

Anche le splendide spiagge di Lu Impostu e Cala Brandinchi, situate nella zona di San Teodoro, saranno a numero chiuso. Famose per le loro acque cristalline e la spiaggia di sabbia bianca, queste due location sono collegate tra loro da un semplice sentiero. Molto gettonate e particolarmente affollate, è stato necessario inserirle tra le spiagge a numero chiuso: per accedervi dovete scaricare l’app “San Teodoro” e prenotare 24 ore prima, scegliete una delle due spiagge e pagate online il biglietto d’ingresso di 2 euro. Se state alloggiando in una struttura della zona, scegliete l’opzione ‘ospite strutture ricettive’ e pagherete 1 euro.

Cala Brandinchi Sardegna

Fonte: iStock

La meravigliosa spiaggia di Cala Brandinchi

La Pelosa, Stintino

Considerata un vero e proprio paradiso del Mediterraneo, la spiaggia La Pelosa a Stintino continua ad essere una delle più amate dai turisti che scelgono la Sardegna come meta delle proprie vacanze. Non stupisce, quindi, che anche lei faccia parte delle spiagge a numero chiuso anche per la stagione 2024. Per godervi il suo paesaggio dovrete prenotare sul sito ufficiale, l’entrata costa 3.50 euro ed è valida dalle 08:00 alle 18:00 (prima e dopo questo orario l’accesso è gratuito). Ricordatevi di portare con voi una stuoia per preservare la sabbia e che il parcheggio vi costerà 2.50 euro all’ora.

Punta Molentis e Porto Sa Ruxi, Villasimius

Situata nella costa sud-orientale della Sardegna, la spiaggia di Punta Molentis a Villasimius è una vera e propria cartolina. Acque cristalline, sabbia candida e fine, circondata da rocce granitiche: un sogno a occhi aperti. Anche Porto Sa Ruxi, situata nella stessa zona, lascia senza fiato grazie al contrasto del mare e della macchia mediterranea. Per prenotare l’accesso a queste spiagge vi basterà entrare nel sito ufficiale e pagare 1 euro di biglietto, mentre il costo del parcheggio è di 10 euro. Per ammirare Punta Molentis al meglio e scattare una fotografia perfetta, vi consigliamo di percorrere un breve trekking che vi condurrà al punto panoramico.

Rena Bianca, Santa Teresa di Gallura

A pochi passi dal centro del paese si trova una spiaggia dai colori abbaglianti grazie alla sua spiaggia bianchissima, dalla quale prende il nome. Incastonata da falesie e profumata dalla macchia mediterranea, la spiaggia di Rena Bianca si è aggiudicata più volte il riconoscimento ‘Bandiera Blu’ e, come tante altre, anche lei è a numero chiuso. L’accesso è limitato a 1015 persone e, seppur la prenotazione non sia obbligatoria, consigliamo comunque di richiederla sul sito ufficiale e di pagare online l’ingresso di 3,50 euro.

Le Piscine, Cannigione

Molto rinomata nel territorio gallurese è la spiaggia Le Piscine di Cannigione. Per raggiungerla sarà necessario percorrere un breve sentiero: una volta arrivati vi ritroverete in una baia immersa nella natura e riparata da tutti i venti. Dal 2024, per tutelarne la bellezza, è stata inserita nelle spiagge a numero chiuso. Solo 80 persone al giorno possono accedervi previa prenotazione online a partire da 72 ore prima e con pagamento di biglietto del costo di 6 euro. Non dimenticate il telefono o la prenotazione perché all’ingresso della spiaggia vi verrà richiesto l’apposito QR.

Oasi Biderosa, Orosei

L’Oasi di Biderosa è un paradiso situato nel golfo di Orosei e, da anni, a numero chiuso per salvaguardarne l’incredibile bellezza. Potete accedervi sia a piedi che con l’auto e la moto previa prenotazione sul sito ufficiale: il biglietto per entrare con l’auto è di 15 euro + 1 euro a persona, con la moto 10 euro mentre con la bici l’entrata è gratuita.

Oasi Biderosa Sardegna

Fonte: iStock

Spiaggia nell’Oasi di Biderosa
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Cosa vedere a Pula, gioiello nella costa Sud della Sardegna

In uno dei tratti costieri più belli della Sardegna meridionale, nella cosiddetta “costa del Sud”, sorge la piccola cittadina di Pula.

Si trova a circa 30 chilometri da Cagliari, il capoluogo sardo, ed è il punto di partenza ideale per esplorare le incantevole spiaggi della Sardegna meridionale, oltre che siti archeologici ed importanti come Nora. Il Borgo di Pula è incastonato fra la catena montuosa del Sulcis, in una piccola pianura, ed è facilmente raggiungibile da Cagliari, dal porto o dall’aeroporto, in quanto ben collegata con la città.

Si tratta della destinazione perfetta per chi vuole scoprire questo lato della Sardegna e vivere una vacanza godendo delle sue bellezze, del suo patrimonio storico, ma anche culturale e gastronomico. Ma cosa vedere e cosa fare a Pula?

Le spiagge di Pula, angoli sul mare imperdibili

La Sardegna, si sa, è una terra famosa per il suo mare limpido, considerato fra i più belli del mondo, e le sue famose spiagge, uniche e circondate dal verde della macchia mediterranea. La parte meridionale dell’isola, sopratutto qui, nei pressi di Pula, ha molto da offrire in questo senso.

Una delle attrazioni principali di Pula, infatti, è la spiaggia di Santa Margherita di Pula, lunga ben dieci chilometri, dove poter trovare un paesaggio variegato ed imperdibile, che presenta un alternarsi di sabbia fine e scogliere rocciose. La spiaggia è, grazie a queste caratteristiche, l’ideale per chi ama fare lunghe passeggiate, godendosi tramonti mozzafiato. È anche la spiaggia perfetta per chi vuole praticare sport acquatici come lo snorkeling, grazie alle sue acque chiarissime, oppure windsurf, grazie alle correnti che colpiscono questa parte della costa sarda. Inoltre, Santa Margherita di Pula, è anche la location del famoso programma televisivo Temptation Island.

Infine, per chi è alla ricerca di un luogo più tranquillo e lontano dalla folla, nei pressi di Pula si trova anche la spiaggia di Su Guventeddu. Questa spiaggia è caratterizzata da un’atmosfera più intima e rilassata rispetto le altre e con le sue acque calme e poco profonde, è l’ideale per le famiglie con bambini che vogliono passare una piacevole giornata al mare.

Molto conosciuta è anche la spiaggia di Nora, famosa per le sue acque cristalline e la spiaggia di sabbia fine dorata, che crea un contrasto unico agli occhi dei visitatori, ben attrezzata e con tutti i servizi che una buona giornata al mare richiede. Questa spiaggia, inoltre, si trova a pochi passi dell’area archeologica di Nora.

Storia e cultura nella Sardegna meridionale

La Sardegna è una terra ricca, sia dal punto di vista naturale, con i suoi paesaggi unici nel mondo, sia dal punto di vista storico, con siti e reperti storici dei diversi popoli che abitarono questa isola nel cuore del Mar Mediterraneo.

Il sito archeologico di Nora ed il teatro romano

A prova di ciò, è possibile visitare il sito archeologico di Nora che permette ai turisti di fare un vero e proprio tuffo nella storia antica di questa terra. La città di Nora, infatti, venne fondata dall’antico popolo dei Fenici, addirittura nell’ottavo secolo a.C. ed in seguito divenne un’importante città dell’impero romano.

Le rovine sono ben conservate e si distinguono templi, terme, mosaici dalla bellezza unica e l’antico teatro romano. Quest’ultimo viene considerato l’attrazione principale del sito ed ancora oggi, nel periodo estivo, questo teatro viene utilizzato per spettacoli culturali, che prendono vita nella suggestiva cornice delle rovine, per rassegne teatrali, come “la notte dei poeti” o addirittura per eventi di fama internazionale, come la sfilata itinerante di Dolce & Gabbana, tenuto all’interno di questo sito archeologico.

Visita nel centro storico del borgo di Pula

Oltre al parco archeologico di Nora, una visita del centro storico del piccolo borgo sardo è quasi d’obbligo. Camminare fra le piccole vie di Pula è un’esperienza affascinate, grazie alle sue strette e antiche viuzze acciottolate, ma anche le sue piazzette e le piccole case tipiche colorate, in grado di riflettere il fascino tipico dei borghi della Sardegna.

Fra gli edifici storici di questo centro, spicca la Chiesa di San Giovanni Battista, che venne costruita nel 1889 e che conserva ancora oggi pregevoli dipinti dell’epoca al suo interno. Oppure, poco lontano dal centro storico di Pula, si può visitare Villa Santa Maria, un bellissimo monumento in stile neoclassico, progettato anche questo nel diciannovesimo secolo, dall’architetto cagliaritano Gaetano Cima, che rappresenta un’importante testimonianza del passato nobiliare del borgo.

Le torri di avvistamento a difesa di Pula

Nei pressi di Pula si trovano anche numerosi torri di avvistamento, che vennero costruite in passato sulla costa con l’obiettivo di difendere l’isola e la città di Pula contro gli attacchi e le incursioni dei pirati. Le più importanti e tutt’ora visitate dai turisti sono la Torre di Cala d’Ostia, situata sull’omonimo promontorio di Cala d’Ostia, la Torre di San Macario, sull’isola, appunto, di San Macario e a poche centinaia di metri dalla costa, e la Torre di Coltellazzo, conosciuta anche come Torre di Sant’Efisio, in contatto visivo con le precedenti torri. Visitando queste torri sarà possibile godere di una vista unica ed imperdibile delle coste uniche di Pula.

Torre del Castellazzu, una delle torri di avvistamento nei pressi di Pula, che si affaccia sul mare azzurro al tramonto

Fonte: iStock

Torre del Coltellazzu, antica torre di avvistamento a Pula

Pula e dintorni per gli amanti della natura

Per coloro che sono alla ricerca di avventure ed attività all’aria aperta, una delle destinazioni naturalistiche più belle e notevoli nei pressi di Pula è la foresta di Is Cannoneris. È una delle formazioni più estese dell’intero Mediterraneo, oltre che essere un’importante sito di conservazione e protezione per animali come il cervo sardo, ma anche falchi, aquile reali o cinghiali.
In questa foresta sono presenti numerosi escursioni che possono essere effettuate sia a piedi, che in mountain bike e che permettono di ammirare il paesaggio incontaminato circostante.

Un’altra meta interessante per gli escursionisti è la foresta di Pixina Manna, un’area situata a breve distanza dal borgo di Pula. È possibile trovare numerosi sentieri che attraversano la ricca vegetazione di questa foresta e che portano i camminatori alla scoperta di querce secolari, fiumi e cascate, per un’esperienza nella natura sarda sicuramente indimenticabile.

Pula, nel sud della Sardegna, è una di quelle destinazioni che sa come rubare il cuore di chi la visita e creare ricordi indelebili, sia per chi è alla ricerca di mare e relax, ma anche per tutti coloro che vogliono scoprire l’affascinante storia di questa area della Sardegna e non solo.

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Porto Pino, il paradiso della Sardegna tra mare, dune, lagune e pineta

Cosa succede quando dune di sabbia finissima incontrano le tonalità azzurre del mare e il verde della macchia mediterranea? Nasce un paesaggio paradisiaco che non poteva essere in altro luogo se non in Sardegna. Tutto questo avviene a Porto Pino, nel basso Sulcis, nel sud-ovest dell’isola. Alle spalle di questo luogo incantato si trova la pineta che da il nome alla spiaggia, un riparo naturale perfetto dalla calura estiva: qui tutto profuma di mare, ginepro e rosmarino.

La baia ricade per tre quarti nel territorio sulcitano di Sant’Anna Arresi, un grazioso borgo di poco più di 3000 abitanti che vanta una particolarità: un nuraghe posizionato proprio nel centro del paese. Questa potrebbe essere la vostra base perfetta per scoprire Porto Pino, le sue spiagge e i dintorni, tra bellezze caraibiche, ma anche enogastronomiche. D’altronde è quasi impossibile andare in Sardegna e non provare le specialità tipiche di questa terra millenaria, accompagnate dai migliori vini del territorio, in questo caso il rinomato Carignano del Sulcis.

Questi i nostri consigli per trascorrere una vacanza indimenticabile a Porto Pino e in Sardegna.

Le spiagge di Porto Pino

È ovvio che chiunque organizzi una vacanza in Sardegna non veda l’ora di tuffarsi nelle sue acque cristalline. Se poi il mare è quello di Porto Pino, i viaggiatori fanno giusto in tempo a lasciare la valigia in albergo che si dirigono subito verso l’insenatura che, lunga oltre 6 chilometri, comprende 3 spiagge distinte. La prima è lunga 600 metri ed è compresa tra argini rocciosi; la seconda, caratterizzata da due chilometri di sabbia bianca, è la meno frequentata ed è incastonata fra la pineta e gli stagni di Maestrale e is Brebeis (Le Pecore); infine, la terza è quella più bella, la spiaggia da cartolina che avete sognato durante i freddi mesi invernali: is Arenas Biancas, un luogo di una bellezza rara conosciuto semplicemente come Le Dune.

Questa parte del litorale è accessibile solo d’estate perché, sfortunatamente, ricade nell’area del poligono militare di Teulada. La vicinanza alla base, in questo caso fortunatamente, non ha rovinato l’unicità del territorio: quello che si aprirà a voi è un paesaggio abbagliante composto da morbide colline sabbiose che raggiungono i trenta metri d’altezza. Sull’arenile troverete stabilimenti e servizi per ogni esigenza, dove per esempio noleggiare sdraio e ombrelloni, oltre che punti ristoro, mentre a pochi chilometri ci sono strutture ricettive e ristoranti perfetti per un pranzo più sostanzioso.

Spiaggia is Arenas Bianca Porto Pino

Fonte: iStock

Le dune di sabbia sulla spiaggia di is Arenas Bianca

Le altre spiagge da sogno nei dintorni

Non solo Porto Pino, se volete scoprire i dintorni ci sono tante altre spiagge pronte a conquistarvi. Guidando verso sud troverete Porto Zafferano, compresa nell’area militare e accessibile solo via mare nei mesi di luglio e agosto, quindi un luogo stupendo e isolato. Proseguendo incontrerete l’incantevole Porto Tramatzu, amata per i suoi colori abbaglianti e per il fondale basso e, infine, la magica Tuerredda, un altro angolo caraibico e molto spesso considerata una spiaggia simbolo dell’isola insieme alla Pelosa di Stintino.

Custodita all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, la spiaggia di Tuerredda vanta una palette di colori splendida tra l’azzurro intenso del mare e il verde degli arbusti che la circondano. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché dovrete percorrere la strada panoramica della Costa Sud (strada provinciale 71), ossia 25 chilometri di paesaggi talmente belli da togliere il fiato. Fortunato chi non sta guidando e può godersi questo panorama dal finestrino!

Il borgo di Sant’Anna Arresi

Il tratto costiero di Porto Pino fa parte del borgo di Sant’Anna Arresi, un piccolo paese divenuto famoso proprio grazie alle spiagge nei dintorni. Dopo una rilassante giornata al mare, andate a fare una passeggiata tra le sue stradine per raggiungere l’attrazione principale: il nuraghe situato proprio nella piazza centrale del borgo. È attorno a questo nuraghe che, nel XVIII secolo, nacque il nucleo originario di case rurali che a poco a poco diedero forma all’abitato che potete vedere oggi. Risalente al periodo del Bronzo Medio (XV-XIV secolo a.C.), è composto da due torri unite da mura che racchiudono un cortile.

La piazza in cui sorge il nuraghe ospita un evento estivo imperdibile se capitate a Sant’Anna Arresi all’inizio di settembre: stiamo parlando de ‘Ai Confini tra Sardegna e Jazz‘, un festival jazz nato nel 1985 e che ospita numerosi musicisti nazionali e internazionali.

Le specialità da provare nel Sulcis

Oltre a fare scorta di pesce fresco e di bottarga, che qui nel Sulcis non manca mai, una specialità che non potete assolutamente perdere è il vino. Una tappa d’obbligo quando siete a Porto Pino è Cantina Mesa, rinomata per la produzione di vini di alta qualità prodotti con cura e amore per la propria terra. Qui potrete acquistare sia Vermentino che Carignano, oltre che godere della posizione stessa della cantina, situata in un luogo suggestivo, adagiata su un pendio e circondata da vigneti.

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Vacanze in Sardegna con il cane o il gatto

Se si sogna una vacanza in Sardegna dove poter godere di relax, tranquillità e coccole insieme al fedele amico a quattro zampe, l’Hotel Costa Caddu è la struttura pet friendly perfetta. Situato nei pressi di San Teodoro, questo incantevole hotel sul mare offre non solo lusso e comfort, ma anche un’accoglienza calorosa per gli animali domestici: ecco cosa rende questa struttura così speciale per le vacanze con il cane o il gatto.

Un’esperienza di relax per tutti

Il Costa Caddu è l’hotel pet friendly in Sardegna che si distingue per essere un’oasi di relax immersa nella natura selvaggia di San Teodoro. Con le sue ampie aree verdi, la tranquillità e la quiete sono garantite, offrendo agli ospiti e ai loro amici a quattro zampe un rifugio perfetto dallo stress della vita quotidiana. Le suite di lusso, dotate di piscina privata e circondate da un rigoglioso giardino, offrono agli ospiti e ai loro animali domestici un’esperienza di assoluto benessere e privacy.

Panorama dall’Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

Vista panoramica dall’Hotel Costa Caddu

Accoglienza per i tuoi amici animali

Presso l’Hotel pet friendly Costa Caddu, gli animali domestici sono più che benvenuti: la struttura è appositamente adibita ad ospitare cani e gatti, offrendo servizi dedicati e attenzioni speciali per gli amici pelosi. Inoltre, a soli 200 metri dall’hotel, si trova una dog beach dove i cani possono correre e giocare liberamente in riva al mare.

Gastronomia raffinata e relax totale

Oltre all’accoglienza per gli animali domestici, l’Hotel Costa Caddu vanta un ristorante gourmet che delizia i palati più esigenti con prelibatezze culinarie ispirate alla tradizione locale. Gli ospiti possono godere anche delle eleganti piscine e delle attività di relax, garantendo un soggiorno indimenticabile sia per loro che per gli amici a quattro zampe.

Un pastore tedesco accolto all'Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

Un cane ospite dell’Hotel Costa Caddu

Prossimità alle attrazioni locali

Nonostante la sua posizione tranquilla, l’Hotel Costa Caddu è strategicamente situato a soli 3 km dal centro di San Teodoro e a breve distanza dall’aeroporto di Olbia. Inoltre, la spiaggia di Isuledda, a soli 500 metri dall’hotel, offre agli ospiti la possibilità di godere del mare cristallino e delle spiagge incontaminate della Sardegna.

La scelta perfetta per chi sogna il relax

L’Hotel Costa Caddu rappresenta una scelta perfetta per coloro che desiderano una vacanza di relax e benessere in compagnia dei propri animali. Con le sue suite di lusso, la gastronomia raffinata e l’attenzione dedicata agli amici a quattro zampe, questa struttura consente di vivere un’esperienza davvero indimenticabile.

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Santa Margherita di Pula, la location di Temptation Island

La versione italiana del reality show Temptation Island, un programma televisivo lanciato in Italia nel 2005, è ambientata nel nostro paradiso dell’estate, un luogo che, nell’immaginario collettivo, corrisponde al posto più esotico che sia in Italia: la Sardegna. Da anni un resort ospita le sette coppie che prendono parte docu-reality e che hanno deciso di mettere alla prova il loro rapporto ed è diventato famosissimo.

Dove è ambientato Temptation Island

Ci troviamo nel Sud-Ovest della Sardegna, nella zona di Santa Margherita di Pula, una delle più selvagge dell’isola, dove la tutela dell’ambiente ha mantenuto la densità abitativa ben controllata per garantire alla macchia mediterranea di continuare a svilupparsi e rendere verde tutta la zona che si affaccia su un mare meraviglioso dalle sfumature che vanno dal verde al blu.

Il lungo litorale di Santa Margherita di Pula comprende una serie di cale di sabbia bianca e fine e sprazzi di graniti rosati. Cala Marina, Cala Bernardini, Cala d’Ostia, Cala Verde e altre spiagge minori. E poi ci sono le spiagge dei resort, che si affacciano sul mare limpido, come quella del resort dove è ambientato da anni Temptation Island e Temptation Island Vip, con le coppie di personaggi dello spettacolo.

Lo scenario del programma Tv che va in onda su Canale5 si trova in questa località da favola, con spiagge incredibili e dalla bellezza incontaminata. Ci troviamo in provincia di Cagliari e il mare in questo tratto di costa è di una bellezza senza paragoni, basti pensare alla vicina Chia, nel Comune di Domus de Maria, che ha ricevuto per anni apprezzamenti internazionali e a Teulada che si è aggiudicata per anni il premio come spiaggia più bella d’Italia per Tuerredda. Insomma, è in questa zona della Sardegna che si trovano alcune delle spiagge più belle d’Italia.

Il resort di Temptation Island

I protagonisti di Temptation Island soggiornano all’Is Morus Relais, a soli 40 chilometri da Cagliari. Questo resort quattro stelle non è uno dei più lussuosi della Sardegna, ma ha mantenuto un aspetto decisamente autentico che rappresenta al meglio la Sardegna, questa magnifica terra e le sue tradizioni. Is Morus è immerso nella vegetazione mediterranea e ha una cinquantina tra camere, suite e ville indipendenti. Le piscine interrate affacciate direttamente sul mare e il camminatoio in legno che richiama la pineta circostante rendono questo luogo davvero magico. Perfetto per coppie innamorate, insomma. All’interno ci sono anche un ristorante, due bar e una pasticceria.

Quanto costa una vacanza nel resort di Temptation Island

Come tutto il resto della Sardegna, questo resort non è ovviamente low cost, ma i prezzi per una vacanza estiva non sono neanche folli. La soluzione più costosa è quella all’interno di una delle ville che possono ospitare fino a sette persone e che costano fino a 1400 euro al giorno, l’equivalente di 200 euro a persona. Ci sono però ville più economiche a partire da 800 euro al giorno per quattro persone. Nel resort ci sono anche delle camere e delle suite. Queste ultime costano a partire da 160 euro a notte epr due persone, mentre le camere sono decisamente più economiche: la family per due adulti e due bambini costa 125 euro a notte.

La spiaggia di Santa Margherita di Pula

La spiaggia di Santa Margherita di Pula è di sabbia con granelli grigio-rosati, l’acqua è bassa e limpida, pertanto, questa zona è adatta alle vacanze in famiglia per il facile accesso al mare, ma anche agli appassionati di sport nautici come windsurf e vela perché soffia sempre una bella brezza. Il fondale è ideale per lo snorkeling, le immersioni e la pesca sportiva. In particolare, la spiaggia di Is Morus – dove si svolge Temptation Island – ha sabbia fine color crema con qualche ciottolo. Il fondale è abbastanza profondo e sabbioso. Le acque sono cristalline e rendono questa costa paragonabile alle spiagge tropicali.

Come arrivare a Santa Margherita di Pula

È facile raggiungere la spiaggia di Pula. Partendo da Cagliari, basta percorrere la Strada Statale 195 seguendo le indicazioni per il centro di Santa Margherita. Quindi prendere la via Flumendosa, la litoranea e seguire i cartelli per Is Morus.

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Fonte: @Mediaset

Le coppie di Temptation Island 2024

 

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Nora, in Sardegna, si trasforma in una passerella a cielo aperto per D&G

Continua il Grand Tour d’Italia, la sfilata itinerante organizzata da Dolce&Gabbana per il lancio delle loro nuove linee di moda: protagoniste sono alcune delle località più affascinanti del nostro Paese, a quanto pare con uno spiccato interesse per quelli che sono i luoghi della cultura, della storia e dell’identità italiana. E così, la nuova meta è il sito archeologico di Nora, situato nel sud della Sardegna. Ecco che cosa sappiamo.

D&G, la sfilata tra le rovine di Nora

Prime tappe del Grand Tour d’Italia sono state la Puglia e il parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, due location d’eccezione che hanno accolto meravigliosamente la sfilata di Dolce&Gabbana. Stavolta, lo spettacolo si sposta in Sardegna: la scelta è ricaduta sul sito archeologico di Nora, che ospita le antiche rovine di una città fenicia – in seguito conquistata dai Punici e dai Romani. Siamo nel sud dell’isola, nel territorio cagliaritano che proprio in queste settimane si sta popolando di turisti per l’inizio della stagione estiva.

“Nel cuore della Sardegna, dove le rovine di antiche civiltà, dai Nuragici ai Romani, fanno da sentinella su valli color smeraldo e mari color zaffiro, D&G Alta Gioielleria, D&G Alta Moda e D&G Alta Sartoria catturano lo spirito dell’isola. La fusione tra storia e natura in questo gioiello del Mediterraneo offre uno scenario poetico per la presentazione delle ultime creazioni di Dolce&Gabbana” – si legge sui canali social ufficiali del brand di lusso. Il programma è serrato, e consta di una serie di sfilate volte a presentare le ultime novità in fatto di abiti e gioielli.

Le caratteristiche della nuova collezione sono particolarmente ispirate alla tradizione e al folklore della Sardegna, con grande interesse per il “fatto a mano”. Il 1° luglio, la sfilata debutta con la collezione di alta gioielleria “Trame Preziose”, presso il Forte Village Resort di Pula – per l’occasione, viene anche inaugurato lo store stagionale di Dolce&Gabbana. Il 2 luglio è il turno della sfilata di alta moda, che ha come scenario lo splendido teatro romano di Nora, con accompagnamento musicale locale. Il 3 luglio tocca alla collezione di alta sartoria, sempre nel lussuoso resort. Il giorno successivo, il 4 luglio, festa conclusiva per celebrare questo evento straordinario.

Nora, un prezioso parco archeologico

La nuova location a cielo aperto della sfilata di Dolce&Gabbana è semplicemente strepitosa: il parco archeologico di Nora si trova nel comune di Pula, una zona altamente turistica (soprattutto in questa stagione dell’anno). Qui sorse un antico insediamento nuragico, dove poi venne fondata la città fenicia che in seguito passò tra le mani dei Punici e dei Romani. E se, dunque, le tracce originarie di questo villaggio sono quasi interamente andate perdute, tantissime sono le testimonianze dei periodi successivi, in cui la città visse la sua età d’oro.

Particolarmente interessante è il tempio di Eshmun-Esculapio, un grande complesso sacro che ospita numerosi ambienti di epoche diverse: qui sono stati trovati alcuni dei cimeli più preziosi di tutto il parco archeologico. Dell’età romana, invece, restano in piedi le rovine di parecchi edifici, tra cui il foro, il teatro (che fa da sfondo alla sfilata di D&G) e gli impianti termali. All’epoca, la città di Nora doveva essere particolarmente ricca, grazie anche agli scambi commerciali con i territori affacciati sul mar Mediterraneo.

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Influencer viola il divieto sulla Spiaggia rosa di Budelli e viene multata a distanza

Un’influencer brasiliana residente a Dubai è stata rintracciata dalla Capitaneria dell’Arcipelago della Maddalena per aver violato il divieto di accesso alla famosa Spiaggia rosa di Budelli. Sulla Spiaggia rosa di quest’isola della Sardegna, chiamata spiaggia di Cala di Roto, non soltanto è vietato camminare, ma è anche vietato avvicinarsi alla battigia co<n un natante. L’influencer, invece, avrebbe violato entrambi i divieti pur di postare la sua impresa su Instagram. Ingenuamente, infatti, si sarebbe filmata mentre raggiungeva il litorale a bordo di un catamarano, ma soprattutto dopo aver lasciato le impronte dei piedi su quella spiaggia così paradisiaca quanto protetta. Il video, pubblicato in diverse story, ha scatenato una valanga di polemiche visto lo sfoggio dell’infrazione sui social.

La Spiaggia rosa di Budelli, un vero e proprio angolo di paradiso, infatti, è sotto tutela dal 1998. All’influencer, è stata elevata una sanzione amministrativa di 1800 euro in violazione della vigente Ordinanza dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, che pone il divieto assoluto di accesso nello specchio acqueo e relativa spiaggia a qualunque soggetto non autorizzato. Nonostante i divieti, però, le forze dell’ordine sono impegnate quasi quotidianamente nel documentare sbarchi clandestini su questa spiaggia. Per curiosità e come avvertimento per chiunque fosse intenzionato a replicare l’imprsa dell’ifluencer, la multa per aver calpestato la sabbia della Spiaggia rosa è di 300 euro. I 1500 euro restanti sono perché il catamarano non aveva alcuna autorizzazione di ingresso nel parco.

Perché la spiaggia rosa di Budelli è vietata

L’isola di Budelli è raggiungibile solo via mare e questo aiuta a proteggerla dal turismo di massa. L’isolotto, che ha una superficie di circa 1,6 km quadrati e che fa parte dell’Arcipelago della Maddalena, vanta 12 chilometri di coste meravigliose che hanno fatto sognare generazioni di turisti e appassionati di mare. Tutte sono accessibili tranne una: la spiaggia rosa. L’attrazione principale dell’isola, che si trova a Sud-Est dell’isola di Budelli, deve il suo colore a frammenti microscopici di coralli e conchiglie come la Miriapora truncata e Miniacina, un organismo unicellulare marino composto da gusci calcarei. Purtroppo, poiché la grande massa di turisti stava alterando l’eccezionalità della spiaggia in quanto, nonostante le severe restrizioni, erano molti a portare via qualche manciata di sabbia come souvenir, si è eso obbligatorio il divieto d’accesso. Dato l’alto rischio di deterioramento di questo angolo di paradiso, la direzione del Parco della Maddalena ha quindi proibito l’accesso alla zona.

Il lieto fine 42 anni dopo

Ignari, forse, del danno ambientale, migliaia di turisti, nel tempo, hanno depredato la spiaggia portando via un po’ di sabbia alla stregua di un bellissimo souvenir. Qualcuno, a guardare la situazione attuale di quel luogo così incantato, si è pentito della sua azione tanto spensierata quanto dannosa. E c’è chi ha provato a cambiare le cose come dimostra quella bottiglia piena di sabbia rosa fatta recapitare all’associazione Sardegna Rubata e Depredata. Dopo 42 anni, infatti, la sabbia è tornata al suo posto. Nel 2020, l’associazione si è vista recapitare una bottiglia da un litro contenente la sabbia rosa presa a Budelli nel 1978. Il cimelio è arrivato dalla Liguria, accompagnato dalla lettera di Eleonora, donna 42enne che ha raccontato di aver ereditato da suo padre proprio la magica sabbia rosa. Potete leggere la vicenda che abbiamo raccontato qui.

Le altre spiagge dell’isola di Budelli

Il resto della costa non ha nulla da invidiare alla Spiaggia rosa: c’è un alternarsi di piccole insenature, rocce e scogliere che colorano il mare in maniera unica. Vale la pena visitare Cala Piatto, Cala Cisternone, Cala di Trana e Cala del Cavaliere. Le acque sono un sogno per chi ama fare immersioni e snorkeling, sia per i paesaggi sottomarini sia per la gran quantità di pesci e di crostacei. Ma bisogna fare sempre attenzione a non rovinare la fauna e la flora marine.

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Influener viola il divieto sulla Spiaggia rosa di Budelli e viene multata a distanza

Un’influencer brasiliana residente a Dubai è stata rintracciata dalla capitaneria dell’Arcipelago della Maddalena per aver violato il divieto di accesso alla famosa Spiaggia rosa di Budelli. Sulla Spiaggia rosa di quest’isola della Sardegna, chiamata spiaggia di Cala di Roto, non soltanto è vietato camminare, ma è anche vietato avvicinarsi alla battigia con un natante. L’influencer, invece, avrebbe violato entrambi i divieti pur di postare la sua impresa sui social. Ingenuamente, infatti, si sarebbe filmata mentre raggiungeva il litorale a bordo di un catamarano, ma soprattutto dopo aver lasciato le impronte dei piedi su quella spiaggia così paradisiaca quanto protetta. Il video, pubblicato in diverse story, ha scatenato una valanga di polemiche visto lo sfoggio dell’infrazione sui social.

La Spiaggia rosa di Budelli, un vero e proprio angolo di paradiso, infatti, è sotto tutela dal 1998. All’influencer, è stata elevata una sanzione amministrativa di 1800 euro in violazione della vigente Ordinanza dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, che pone il divieto assoluto di accesso nello specchio acqueo e relativa spiaggia a qualunque soggetto non autorizzato. Nonostante i divieti, però, le forze dell’ordine sono impegnate quasi quotidianamente nel documentare sbarchi clandestini su questa spiaggia. Per curiosità e come avvertimento per chiunque fosse intenzionato a replicare l’imprsa dell’ifluencer, la multa per aver calpestato la sabbia della Spiaggia rosa è di 300 euro. I 1500 euro restanti sono perché il catamarano non aveva alcuna autorizzazione di ingresso nel parco.

Perché la spiaggia rosa di Budelli è vietata

L’isola di Budelli è raggiungibile solo via mare e questo aiuta a proteggerla dal turismo di massa. L’isolotto, che ha una superficie di circa 1,6 km quadrati e che fa parte dell’Arcipelago della Maddalena, vanta 12 chilometri di coste meravigliose che hanno fatto sognare generazioni di turisti e appassionati di mare. Tutte sono accessibili tranne una: la spiaggia rosa. L’attrazione principale dell’isola, che si trova a Sud-Est dell’isola di Budelli, deve il suo colore a frammenti microscopici di coralli e conchiglie come la Miriapora truncata e Miniacina, un organismo unicellulare marino composto da gusci calcarei. Purtroppo, poiché la grande massa di turisti stava alterando l’eccezionalità della spiaggia in quanto, nonostante le severe restrizioni, erano molti a portare via qualche manciata di sabbia come souvenir, si è eso obbligatorio il divieto d’accesso. Dato l’alto rischio di deterioramento di questo angolo di paradiso, la direzione del Parco della Maddalena ha quindi proibito l’accesso alla zona.

Il lieto fine 42 anni dopo

Ignari, forse, del danno ambientale, migliaia di turisti, nel tempo, hanno depredato la spiaggia portando via un po’ di sabbia alla stregua di un bellissimo souvenir. Qualcuno, a guardare la situazione attuale di quel luogo così incantato, si è pentito della sua azione tanto spensierata quanto dannosa. E c’è chi ha provato a cambiare le cose come dimostra quella bottiglia piena di sabbia rosa fatta recapitare all’associazione Sardegna Rubata e Depredata. Dopo 42 anni, infatti, la sabbia è tornata al suo posto. Nel 2020, l’associazione si è vista recapitare una bottiglia da un litro contenente la sabbia rosa presa a Budelli nel 1978. Il cimelio è arrivato dalla Liguria, accompagnato dalla lettera di Eleonora, donna 42enne che ha raccontato di aver ereditato da suo padre proprio la magica sabbia rosa. Potete leggere la vicenda che abbiamo raccontato qui.

Le altre spiagge dell’isola di Budelli

Il resto della costa non ha nulla da invidiare alla Spiaggia rosa: c’è un alternarsi di piccole insenature, rocce e scogliere che colorano il mare in maniera unica. Vale la pena visitare Cala Piatto, Cala Cisternone, Cala di Trana e Cala del Cavaliere. Le acque sono un sogno per chi ama fare immersioni e snorkeling, sia per i paesaggi sottomarini sia per la gran quantità di pesci e di crostacei. Ma bisogna fare sempre attenzione a non rovinare la fauna e la flora marine.

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Un viaggio a Santa Caterina di Pittinuri, nel Montiferru sardo

Seppur la Sardegna sia una delle destinazioni più amate in tutto il mondo, ci sono alcune zone che, ancora, non sono molto conosciute. I paesaggi variegati del Montiferru e i suoi piccoli borghi marinari, per esempio, rappresentano località bellissime che non sempre trovano spazio nei classici itinerari di chi sceglie l’isola come meta delle proprie vacanze, e questo è un peccato. In particolare, nella provincia di Oristano, spicca un piccolo borgo chiamato Santa Caterina di Pittinuri che primeggia per la qualità delle sue acque, per il clima favorevole e per la sua atmosfera selvaggia fatta di scogliere, grotte e spiagge sabbiose.

Questo è un territorio antico, da capire ed esplorare lentamente. Cosa vedere, quindi, in questo viaggio alla scoperta di Santa Caterina di Pittinuri e dei suoi dintorni per un’esperienza diversa a contatto con una Sardegna meno nota, ma altrettanto speciale? Lo raccontiamo in questo articolo, ricco di storie, consigli e suggerimenti.

La bellezza di Santa Caterina di Pittinuri

Un pittoresco borgo marinaro circondato da spiagge bellissime che, nelle giornate di maestrale, diventano lo scenario perfetto dove dedicarsi al kite e wind surf. La zona costiera di Santa Caterina di Pittinuri, oltre al suo mare e all’atmosfera tranquilla, è rinomata anche perché custode da più di 400 anni di una torre costiera, chiamata appunto Torre di Pittinuri. La torre fu costruita nel 1578 e trovandosi sopra un rilievo roccioso alto 28 metri rendeva possibile avvistare altre torri costruite in questo periodo e collocate nelle località costiere attigue, oltre che imbarcazioni provenienti dal mare. Si erge con una forma sinusoidale e ha l’aspetto marinaresco e rustico caratteristico di una torre di avvistamento.

Questa località balneare, turistica e allegra, unisce i profumi e colori del mare con quelli della montagna e delle foreste del Montiferru. All’interno del borgo spicca la chiesetta di origine medievale, dove a metà maggio si celebra la festa di Santa Caterina: il santuario, infatti, diventa meta di un pellegrinaggio che parte dalla basilica di Cuglieri, di cui Santa Caterina di Pittinuri è frazione. Cosa fare, qui, se non godersi la vita lenta del centro Sardegna rilassandosi su splendide insenature come la cala di Riu ‘e sa Ide, costituita da lingue di roccia che, come balene spiaggiate, sprofondano dolcemente nel mare, creando una piscina naturale dalla quale è possibile calarsi per fare il bagno (fate però molta attenzione a non scivolare!).

Litorale di Santa Caterina di Pittinuri

Fonte: iStock

Vista aerea del litorale di Santa Caterina di Pittinuri

Cosa vedere nei dintorni

Dopo aver scoperto le bellezze di Santa Caterina di Pittinuri, perché non dedicare un pomeriggio al vicino borgo di Cuglieri? Tra le cose da vedere spicca senza dubbio la basilica e collegiata di Santa Maria della Neve: bella e maestosa, grazie alla sua altezza è visibile da qualsiasi via della città. La facciata della chiesa è piuttosto recente (XX secolo) e presenta una forma molto regolare, moderata e squadrata. L’interno è notevolmente curato e gode del restauro effettuato agli inizi del XXI secolo. È composta da una sola navata e al centro presenta una grande cupola con la volta a botte. Questa chiesa raccoglie numerose tele e quella forse più celebre raffigura un evento miracoloso avvenuto moltissimi anni fa, nel XIV secolo, legato al ritrovamento in questo posto di una statua della Madonna col Bambino.

Da Cuglieri è possibile ammirare un promontorio prorompente: si tratta del complesso vulcanico del Montiferru, la cui cima più alta è il Monte Urtigu. Il picco più elevato raggiunge i 1050 metri e sono presenti alcuni sentieri raggiungibili valicando le strade che connettono i piccoli borghi nei pressi dell’abitato di Cuglieri e di Santa Caterina di Pittinuri. Dalla cima del monte si ha una vista spettacolare su tutto il territorio attiguo e anche su quello più distante.

Luoghi culturali e storici

Per una giornata all’insegna di storia e cultura bisogna lasciarsi alle spalle le spiagge di Santa Caterina di Pittinuri e visitare uno dei siti medievali più interessanti della regione, quello del Casteddu Ezzu, detto anche semplicemente Castello di Montiferru. Secondo alcuni fu costruito nel XII secolo per difendere i territori limitrofi. Con il passare dei secoli, soprattutto dopo una brutta vicenda che coinvolse dei marchesi locali, non venne più utilizzato, perdendo parte della sua bellezza originaria. A giudicare dalla struttura oggi visibile doveva essere veramente un bel castello, temibile da chi lo osservava dalla valle sottostante. Purtroppo però non ci sono studi che descrivano le funzioni delle sue aree interne.

Nelle vicinanze è possibile visitare anche i monumenti dell’età prenuragica rappresentati dalle domus de Janas di Fanne Massa e di sa Spelunca de Nonna, dove sono presenti un atrio, una cella voltata e due camere funerarie. Nell’altopiano di Corchinas, invece, si trovano i resti della Cornus fenicio-punica (VI secolo a.C.), centro della rivolta antiromana durante le guerre puniche, mentre di epoca romana, i curiosi troveranno le tombe con iscrizioni, monete, statue e i resti di un ponte. All’interno del sito archeologico di Cornus è presente anche l’area paleocristiana di Columbaris che custodisce i resti di due basiliche, raro esempio sardo di battistero paleocristiano, e un’arca cimiteriale cristiana.

Le spiagge da non perdere vicino a Santa Caterina di Pittinuri

Sono molti i luoghi magici nei dintorni di Santa Caterina di Pittinuri, uno su tutti l’iconico e scenografico arco di S’Archittu. Questo monumento naturale, insieme alla sua piccola spiaggia, è una location amata soprattutto al tramonto. Per scatti indimenticabili sarà fondamentale aspettare che il sole si posizioni esattamente dentro l’arco. Nella parte meridionale del borgo, invece, si trova la spiaggia Stella, nota anche come ‘spiaggia dei preti’ perché in passato sede di un seminario estivo. Qui i bagnanti troveranno una meravigliosa sabbia chiara intervallata da bianchi scogli piatti tipici di questo territorio, oltre che una scalinata in pietra che conduce alla piccola spiaggia di sa Capanna, una delle mete preferite degli appassionati di immersioni, pesca subacquea e snorkeling.

Arco di S'Archittu

Fonte: iStock

L’iconico arco naturale di S’Archittu al tramonto
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Un’oasi di relax a San Teodoro

Nel cuore della splendida Sardegna, l’Hotel Costa Caddu sorge come un’oasi di tranquillità e lusso. Situato nei pressi di San Teodoro, questo hotel a tre stelle rappresenta una destinazione perfetta per coloro che cercano una vacanza fatta di relax, lontano dal caos della vita quotidiana. Con le sue ampie aree verdi, la cucina raffinata e l’attenzione ai dettagli consente di vivere un’esperienza di benessere senza pari.

Un rifugio di pace

L’Hotel Costa Caddu si distingue per essere leggermente distaccato dal centro di San Teodoro, offrendo ai suoi ospiti la pace e la tranquillità tanto desiderate. Lontano dalle zone affollate e turistiche, questa struttura si presenta come un’oasi di relax immersa nella natura incontaminata della Sardegna: le sue suite di lusso, dotate di piscina privata e circondate da un incantevole giardino, offrono agli ospiti un’esperienza unica di privacy e comfort.

La suite Graziata dell'Hotel Costa Caddu vista dall'esterno

Fonte: Hotel Costa Caddu

La suite Grazietta dell’dell’Hotel Costa Caddu, immersa nel proprio meraviglioso e curato giardino, la Suite offre servizi privati quali parcheggio coperto, piscina esterna ed area relax

Cucina gourmet e servizi esclusivi

Presso l’Hotel Costa Caddu, la soddisfazione dei sensi è garantita anche a tavola. Il ristorante gourmet della struttura propone prelibatezze culinarie ispirate alla tradizione locale, preparate con ingredienti freschi e di alta qualità. Inoltre, gli ospiti possono godere di servizi esclusivi come le eleganti piscine e la possibilità di prenotare attività emozionanti, come escursioni sull’isola di Tavolara o arrampicate sul monte Nieddu, attraverso partner esterni selezionati.

Una delle piscine dell'Hotel Costa Caddu

Fonte: Hotel Costa Caddu

La piscina privata dell’Hotel Costa Caddu, ad uso esclusivo delle suite

Prossimità alle attrazioni locali

Nonostante la sua tranquilla posizione, l’Hotel Costa Caddu è strategicamente situato a soli 3 km dal centro di San Teodoro e a breve distanza dall’aeroporto di Olbia, rendendo facile raggiungere la struttura. Inoltre, la spiaggia di Isuledda, a soli 500 metri dall’hotel, offre agli ospiti la possibilità di godere del mare cristallino e delle spiagge incontaminate della Sardegna.

La destinazione ideale

L’Hotel Costa Caddu rappresenta una destinazione ideale per coloro che cercano una fuga dalla routine quotidiana e desiderano immergersi nella bellezza naturale e nella tranquillità della Sardegna. Con le sue camere lussuose, la cucina raffinata e i servizi personalizzati, questa struttura promette un’esperienza indimenticabile all’insegna del relax e del benessere. Per una vacanza che sa di pace e della tranquillità.