Categorie
Idee di Viaggio mare Sardegna spiagge sport acquatici vacanze vacanze avventura Viaggi viaggiare

Quali sono le spiagge di sabbia più belle d’Italia?

L’Italia è una delle mete turistiche più ricercate ed ambite al mondo, che riesce ad attirare ogni anno turisti e viaggiatori provenienti da tutto il mondo, ammaliati dall’incredibile varietà di paesaggi naturali, tesori culturali e bellissime città storiche. Oltre a questo, degno di nota è il suo vasto e ampio litorale, che si estende per oltre 7.000 chilometri, in grado di chiamare a sé milioni di visitatori ogni anno, da tutto il territorio italiano e non solo. Le spiagge italiane caratterizzate da sabbia dorata, bianca e a volte persino colorata, sono in grado di offrire scenari unici, in grado di affascinare ogni tipo di viaggiatore. Sono la destinazione ideale per chi ama passare giornate di puro relax in riva, oppure per tutti coloro che amano divertirsi all’aria aperta praticando diversi sport acquatici o per chi, invece, cerca il contatto diretto con la natura. Ecco una lista delle spiagge di sabbia più belle d’Italia e perché vale la pena visitarle

1. Cala Brandinchi in Sardegna

Cala Brandinchi è conosciuta affettuosamente come la “Piccola Tahiti” ed è considerata probabilmente come la più iconica spiaggia della Sardegna. Questa spiaggia si trova nella parte settentrionale della regione, precisamente nei pressi di San Teodoro, ed è celebre per la sua sabbia bianca e fine, che sembra quasi essere polvere di borotalco, e che riesce a creare un contrasto fantastico con le acque trasparenti e dalle sfumature turchesi che la bagnano. I fondali bassi e la calma delle sue acque rendono Cala Brandinchi perfetta per i turisti in viaggio con le famiglie, ma anche per chi vuole semplicemente rilassarsi in un piccolo paradiso.

Cala Brandinchi offre una serie di servizi in grado di rendere le giornate al mare un’esperienza decisamente rilassante. Sono presenti parcheggi, aree attrezzate per il noleggio di lettini ed ombrelloni, ma anche piccoli chioschi dove è possibile acquistare bevande e snack durante la giornata.

Inoltre, per gli amanti dello snorkeling, si consiglia di portare l’attrezzatura necessaria, come pinne, occhialini e maschera, per scoprire i fondali ricchi di pesci colorati e persino piccole murene. È anche la destinazione ideale per attività come il kayak o il SUP, con cui poter esplorare le bai circostanti.

C’è da ricordarsi, però, che a causa dell’afflusso di un numero sempre più elevato di turisti, Cala Brandinchi, come anche il resto delle altre spiagge più belle della Sardegna, è una spiaggia a numero chiuso, una misura doverosa per salvaguardare e tutelare il paesaggio.

2. Spiaggia dei Conigli a Lampedusa

Incastonata nella bellissima isola di Lampedusa, in Sicilia, si trova la spiaggia dei Conigli, una fra le più belle località balneari di tutta l’isola e non solo. Viene considerata, infatti, fra le più belle spiagge al mondo e deve il suo nome all’isolotto dei Conigli che si trova proprio di fronte alla spiaggia. Qui la natura è la protagonista incontrastata: la sabbia finissima e dorata, le sue acque azzurre e trasparenti, all’interno di un contesto decisamente selvaggio, fanno della spiaggia dei Conigli una tappa imperdibile per chi ama il mare incontaminato.

Questa destinazione è particolarmente speciale anche per il fatto che è un luogo di nidificazione delle tartarughe marine Caretta Caretta, una specie protetta. Ogni estate, qui, queste tartarughe depongono le uova sulla spiaggia e concorrono a rendere questa spiaggia ancora più affascinante.

È possibile raggiungere la spiaggia dei Conigli solamente a piedi, attraverso un piccolo sentiero. A differenza della precedente, non ci sono molti servizi sulla spiaggia, motivo per cui, per chi decidesse di passare una giornata in questa meravigliosa località, è consigliabile portare con sé tutto l’occorrente, come cibo e bevande. Qui è possibile rilassarsi nuotando, facendo snorkeling oppure facendo semplici passeggiate lungo la spiaggia. Se si è fortunati, magari è anche possibile incontrare tartarughe marine a riva.

3. Spiaggia di San Vito Lo Capo in Sicilia

Si rimane in Sicilia, ma questa volta si viaggia verso l’isola principale, precisamente a nord della regione. Qui si trova una delle spiagge più amate dai turisti italiani e stranieri. Si tratta della bellissima spiaggia di San Vito lo Capo.

Questa spiaggia è caratterizzata da una lunga distesa di sabbia dorata e da un mare i cui colori sfumano dal turchese fino al blu intenso, oltre che essere circondata da montagne rocciose: un mix che riesce ad offrire uno spettacolo naturale unico ed indimenticabile, un panorama ideale per foto memorabili. Qui sono presenti diverse bellissime baie, facilmente raggiungibili, come, ad esempio, la Baia di Santa Margherita.

La spiaggia di San Vito Lo Capo è molto attrezzata: sono presenti numerosi stabilimenti balneari, ma anche bar e diversi ristoranti, il che la rende ideale per chi vuole passare giornate rilassanti al mare con la propria famiglia, divertendosi con pedalò, kayak ed attrezzature per praticare diversi sport acquatici.

Inoltre, per chi vuole combinare il mare con l’escursionismo, questa spiaggia è molto consigliata, grazie alla vicinanza con la riserva naturale dello Zingaro, in cui è possibile percorrere numerosi sentieri costieri che portano a baie nascoste, grotte e punti panoramici mozzafiato. Non c’è da dimenticarsi, poi della vicinanza all’affascinante borgo di San Vito Lo Capo, dove assaggiare il famoso cous cous alla trapanese, il piatto simbolo della zona.

Vista della spiaggia di San Vito lo Capo in Sicilia, con la sabbia bianca in primo piano ed il promontorio sullo sfondo

Fonte: iStock

Spiaggia di sabbia di San Vito Lo Capo in Sicilia

4. La Pelosa a Stintino in Sardegna

Chi è che non ha mai sognato di visitare almeno una volta nella vita una spiaggia caraibica? E se ci fosse la possibilità di avverare questo sogno, ma senza lasciare l’Europa? C’è una soluzione: la spiaggia la Pelosa di Stintino. Si torna in Sardegna, preso questa famosa spiaggia della parte nord-occidentale dell’isola, famosa per le sue acque turchesi e la spiaggia bianca e soffice, che la rendono un angolo di paradiso caraibico d’Italia.

Questa famosa e bellissima spiaggia settentrionale della Sardegna è protetta dall’isola Piana e dall’Asinara e gode di acque decisamente calme e poco profonde, adatte anche ai più piccoli. Qui, oltre a rilassarsi sulla sabbia, è possibile visitare i fantastici dintorni, partecipando ad escursioni organizzate o noleggiando una propria imbarcazione alla scoperta dell’isola dell’Asinara, dove scoprire una natura selvaggia ed incontaminata, fare snorkeling e ammirare animali come i famosi asinelli bianchi dell’Asinara.

Data la sua crescente popolarità, l’accesso alla spiaggia La Pelosa è stato regolamentato, così da preservarne la straordinaria bellezza. Proprio per questo è consigliabile prenotare l’ingresso con largo anticipo, soprattutto durante i periodi di alta stagione. Sono presenti anche diverse e specifiche regolare da rispettare, come l’obbligo di stendere un asciugamano sotto l’ombrellone per non danneggiare la sabbia.

5. Marina di Pescoluse in Puglia

Questa volta si cambia regione e si viaggia verso il sud Italia, in Puglia. Si parla precisamente di Marina di Pescoluse, conosciuta anche come le Maldive del Salento: una spiaggia che si estende per diversi chilometri, con sabbia bianca e finissima, ma soprattutto un mare che assume sfumature turchesi ed azzurre, e che può essere considerate fra le più belle spiagge della Puglia e del Salento.

Marina di Pescoluse è molto ben attrezzata. Infatti, sono presenti diversi stabilimenti balneari con bar e ristoranti, ma anche ampie aree gioco per bambini. Lungo la costa, inoltre, è possibile trovare anche molte strutture ricettive come case vacanze e camping, che rendono questa parte del Salento la meta ideale per le prossime vacanze.

Per chi ama gli sport acquatici, il fatto che queste coste siano spesso colpite da diverse correnti, Marina di Pescoluse è un luogo molto popolare fra i praticanti di sport come il kitesurf o il windsurf.

Lido attrezzato con tende e lettini da mare a Marina di Pescoluse nel Salento, in Puglia

Fonte: iStock

Marina di Pescoluse, in Puglia, conosciuta come le “Maldive del Salento”

7. Baia delle Zagare nel Gargano

Rimanendo sempre in Puglia, ma questa volta sulla costa est, degna di nota è la Baia delle Zagare, un luogo incantato del Gargano, e nel cuore del Parco Nazionale del Gargano. Questa baia è un vero e proprio paradiso del territorio pugliese, con una delle viste più belle e suggestive dell’intera costa adriatica.

Baia delle Zagare è caratterizzata da imponenti e maestosi faraglioni di roccia bianca che spuntano dalle acque cristalline che bagnano la spiaggia dorata e fine e si va aggiungere alle spiagge di sabbia del Gargano, che si trovano tra Rodi e Vieste, e che vale la pena visitare almeno una volta nella vita.

Questa spiaggia è accessibile solo tramite due hotel privati che si affacciano sulla spiaggia o, per chi decidesse di non pernottare in queste strutture, è possibile raggiungerla anche via mare. Questo contribuisce a mantenere l’atmosfera tranquilla ed incontaminata, che rende Baia delle Zagare ideale per chi cerca un angolo di paradiso lontano dalla folla turistica e a diretto contatto con la natura.

Oltre a rilassarsi, da questa spiaggia è possibile anche partecipare ad escursioni guidate che portano all’esplorazione di grotte marine lungo la costa del Gargano, come la spettacolare Grotta Smeralda o la Grotta delle Rondinelle.

8. Spiaggia di Tropea in Calabria

Infine, un’altra spiaggia di sabbia, che viene considerate tra le più affascinanti di tutto il territorio italiano, è la spiaggia di Tropea in Calabria, lungo la Costa degli Dei, caratterizzata da una sabbia dorata ed il mare che assume delle bellissime sfumature dal turchese al blu profondo. Questa spiaggia si estende sotto le pareti rocciose e contribuisce a creare un’ambientazione unica e mozzafiato

La spiaggia è dominata dall’iconica scogliera dove sorge il pittoresco e suggestivo centro storico. Il borgo di Tropea è particolarmente apprezzato per il contrasto tra la bellezza del suo borgo antico, ricco di storia e cultura, e la naturalezza ed il fascino delle suggestive spiagge di sabbia nei suoi dintorni.

Qui sono presenti numerosi stabilimenti balneari, ben attrezzati, con ristoranti, chioschi e bar presso cui assaggiare i famosi piatti della cucina calabrese. Qui, come del resto anche in tutti i paradisi balneari che sono stati citati fino ad ora, è consigliato esplorare i fondali marini, facendo snorkeling o partecipando ad escursioni in barca guidate, alla scoperta della Costa degli Dei e, perché no, verso le vicine Isole Eolie.

Vista dall'alto della Spiaggia di Tropea in Calabria, con il borgo storico che si affaccia sul bellissimo mare turchese

Fonte: iStock

Spiaggia di Tropea in Calabria

Queste citate sono solo alcune delle più belle spiagge di sabbia italiana fra le più ricercate e conosciute al mondo, in grado di attirare turisti italiani e non. Rappresentano la destinazione per le prossime vacanze estive: basta scegliere la preferita e partire alla scoperta di angoli di paradiso tutti italiani!

 

Categorie
Idee di Viaggio litorali mare Sardegna sport acquatici vacanze vacanze avventura Viaggi

Cosa fare a Porto Ottiolu, l’incanto delle acque di Sardegna

La Sardegna offre l’esperienza giusta per ogni tipologia di viaggiatore. C’è chi ama tornare indietro nel tempo e andrà alla scoperta dei tantissimi siti archeologici, chi è in cerca di avventure e trascorrerà le sue giornate tra strade ferrate, canyon e trekking e chi, invece, vuole solo una cosa: il puro e meritato relax. Nella costa nord-orientale dell’isola, uno dei luoghi più amati da chi desidera solo rilassarsi e godersi le vacanze circondato dai comfort è Porto Ottiolu.

Uno dei porti turistici più importanti della Sardegna, situato a metà strada tra Budoni, di cui è frazione, e San Teodoro, offre una spiaggia perfetta, tante opportunità per scoprire il mare praticando sport acquatici e locali dove divertirsi e provare le deliziose specialità tipiche del territorio. Se fate parte della categoria che ricerca il luogo ideale dove assaporare una tranquilla e piacevole villeggiatura, Porto Ottiolu è esattamente ciò che fa per voi.

Il centro e la spiaggia di Cala Ottiolu

Porto Ottiolu è un piccolo borgo portuale, frazione della vicina cittadina di Budoni, da cui dista circa cinque chilometri e alla quale è comodamente collegato con mezzi pubblici e un’agevole strada provinciale. Il piccolo centro è dotato di tutti i servizi essenziali per una piacevole permanenza: il territorio è infatti costellato di alberghi, residence e resort per il pernottamento.

La principale attrattiva di Porto Ottiolu è la sua meravigliosa spiaggia di arenaria bianca, Cala Ottiolu: facilmente raggiungibile a piedi dal centro del borgo, la spiaggia è lambita dalle acque cristalline del Mar Tirreno e costituisce il luogo perfetto per trascorrere lunghe e riposanti giornate estive. Ampia, riparata dalle correnti, ma piacevolmente arieggiata, Cala Ottiolu rappresenta la location ideale per coloro che desiderano godere di alcuni giorni di relax adagiati sulla sabbia e semplicemente prendere il sole.

Marina Porto Ottiolu

Fonte: iStock

La marina di Porto Ottiolu

Le migliori spiagge nei dintorni

In Sardegna le spiagge non mancano e anche la zona intorno a Porto Ottiolu è ricca di luoghi splendidi. In località di Agrùstos, nel comune di Budoni, troverete la lunga e bianca spiaggia di Li Cucutti. Qui, il verde della rigogliosa pineta offre un riparo naturale dalla calura estiva, mentre le sue acque azzurro intenso invitano chiunque a tuffarsi per una nuotata rigenerante. Molto bella è anche la Cala di Budoni, famosa per il suo arenile costituito da un fondo di finissima sabbia chiara e dai riflessi brillanti.

Sempre nel territorio di Budoni troverete la meravigliosa spiaggia di Sant’Anna, dotata di tutti i comfort e con una pineta retrostante perfetta per stare all’ombra e fare un picnic. Grazie alle sue dimensioni e alla profondità dell’acqua, è adatta soprattutto alle famiglie che viaggiano con bambini. Anche Porto Aiunu merita una visita, una spiaggia lunga dove non faticherete a trovare un posto e dove sono presenti diversi servizi.

Cosa fare e vedere nella zona di Porto Ottiolu

Per i viaggiatori più dinamici e desiderosi di esplorare il territorio in modo divertente e avventuroso, le attività migliori da fare sono gli sport acquatici lungo il litorale di Ottiolu. Coloro che vogliono ammirare l’incantevole e variegato fondale marino della baia possono dedicarsi alle immersioni subacquee e allo snorkeling, mentre i più dinamici potranno assaporare la magia e il brivido delle onde tirreniche sulle tavole da windsurf.

Porto Ottiolu è inoltre la località perfetta per praticare la pesca sportiva e fare lunghe e rilassanti passeggiate immersi nella profumata e rigogliosa vegetazione della macchia mediterranea. In meno di mezz’ora è infatti possibile raggiungere a piedi la meravigliosa Cala dei Francesi, caratterizzata da formazioni rocciose che affiorano dall’acqua e da un fondale marino limpido e cristallino. Proseguendo sul medesimo sentiero è inoltre possibile raggiungere alcune tra le più belle insenature di tutto il litorale orientale della Sardegna, come Punta Li Tulchi e Poltu Quatu.

Escursioni da Porto Ottiolu

Porto Ottiolu, come lascia intendere il nome stesso, possiede una marina considerata tra i porti turistici più importanti della Sardegna. Questo fattore, oltre a consentire al borgo di ospitare un grande flusso di turisti, permette anche di raggiungere facilmente alcune delle località più suggestive della zona come l’area marina protetta di Tavolara, Capo Coda Cavallo, l’arcipelago de La Maddalena e il golfo di Orosei. Se avete un’auto a disposizione, una tappa obbligatoria è Bidderosa, un’oasi incontaminata di 500 ettari situata a soli 15 minuti a sud di Budoni, lungo la strada statale 123 direzione Orosei.

Se crogiolarvi tutto il giorno al sole non è l’unico obiettivo della vostra vacanza, da Budoni, invece, potete partecipare alle escursioni dedicate alla scoperta dei luoghi di interesse artistico e culturale della zona. Tra queste, consigliamo la visita guidata di circa 2 ore al nuraghe “Su Entosu” partendo proprio dal comune di Budoni oppure da Ottiolu: da qui comincia un sentiero che vi permetterà di arrivare in cima alla collina dove sorge il nuraghe, costituito da un’unica torre, da cui si gode di una bella vista sulla costiera.

Arcipelago La Maddalena

Fonte: iStock

Cala Corsara, spiaggia nell’arcipelago de La Maddalena

Come arrivare a Porto Ottiolu

Per arrivare a Porto Ottiolu dall’Italia potete optare per un viaggio via mare in traghetto con destinazione il porto di Olbia, operato dalle compagnie di navigazione nazionali, partendo da Genova, Livorno o Piombino, Civitavecchia con auto, moto, roulotte o camper al seguito. Oppure prenotare un volo diretto all’aeroporto di Olbia-Costa Smeralda, proseguendo con transfer privati o noleggiando un’auto in loco.

Categorie
Idee di Viaggio Lampedusa spiagge sport acquatici vacanza natura vacanze vacanze avventura Viaggi

Le 5 spiagge più belle di Lampedusa, capolavori della natura

Lampedusa è un vero paradiso in Terra che sorge al largo della costa siciliana e non molto prima di quella africana. Si tratta di un luogo eccezionale e che si rivela una meta ideale per coloro che sono alla ricerca del sole (anche piuttosto caldo), della possibilità di fare immersioni, di godere di natura selvaggia e di scoprire spiagge paradisiache. Terra di confine tra due continenti, al punto da possedere caratteristiche ambientali sia africane che europee, è un susseguirsi di spiagge e calette da sogno e per questo, noi di SiViaggia, abbiamo deciso di selezionare per voi le migliori 5 spiagge di tutta l’isola.

La Spiaggia dei Conigli, un capolavoro

Non si può parlare di Lampedusa e non menzionare la Spiaggia dei Conigli, una meraviglia reale anche perché si sviluppa in una delle zone più incontaminate dell’isola. Sorge, infatti, al cospetto di un omonimo isolotto che è anche la culla del gabbiano reale, e persino un’area naturale protetta in cui le tartarughe caretta caretta depongono le loro uova.

A numero chiuso e con prenotazione obbligatoria, offre una sabbia bianchissima e un mare purissimo, tanto che all’arrivo il visitatore crede di sognare a occhi aperti. A dispetto del nome, la Spiaggia dei Conigli non si chiama così perché ci sono tantissimi animali di questo tipo, ma a causa di una traduzione impropria di “Rabit Island”, il nome che gli diede l’ammiraglio William Smith, nel 1894. Sembrerebbe, infatti, che il signor Smith non volesse parlare di conigli, perché il nome “Rabit” potrebbe riferirsi al termine arabo rabit, che può essere spiegato con “legame” o “collegamento”, probabilmente in riferimento all’istmo che compare durante la bassa marea.

Cala Pulcino, una delle più belle

Non troppo distante dalla Spiaggia dei Conigli, sorge Cala Pulcino, da molti ritenuta la più bella di tutta l’isola. Dalla forma stretta e profonda, offre fondali piuttosto bassi e una sabbia (mista a ciottoli) di un bianco abbagliante, che a sua volta è lambita da un mare di uno splendido colore turchese.

Cala Pulcino, Lampedusa

Fonte: 123RF

Tutta la bellezza di Cala Pulcino

Per raggiungerla occorre fare una passeggiata nella pineta e nella macchia mediterranea, oppure si può scegliere una gita in barca. Qualsiasi sia la vostra decisione, una volta arrivati (oltre a innamorarsene) si possono visitare anche grotte ed anfratti che rendono il paesaggio ancor più emozionante.

Vai alla scoperta delle meraviglie di Lampedusa, spiagge comprese, con un’indimenticabile gita in barca

Cala Croce, mare dalle tonalità cangianti

L’affascinante Cala Croce sorge lungo la costa meridionale di Lampedusa e si distingue per essere piccola, attrezzata, dotata di tutti i comfort necessari ma assolutamente suggestiva: è incorniciata da un numero indefinito di arbusti e agavi spinose.

Nella realtà dei fatti, Cala Croce si compone di due insenature di sabbia bianca, una più grande e una più piccolina e riservata, che mettono a disposizione dei visitatori un arenile di morbida sabbia bianca (e una parte anche rocciosa), costantemente accarezzato da un mare dalle tonalità cangianti. Alcune informazioni in più: è ben protetta dai venti e questo le consente di offrire un mare quasi sempre calmo; a causa delle minute dimensioni e dei numerosi servizi che offre, è spesso molto affolata.

Cala Croce, Lampedusa

Fonte: Getty Images

Veduta della suggestiva Cala Croce

Cala Greca, che sembra un piccolo fiordo

Cala Greca è davvero unica nel suo genere: chi la vede per la prima volta può credere di essere arrivato su un fiordo roccioso per via della sua peculiare conformazione. Non a caso, è conosciuta anche come Cala Stretta. Si tratta di una minuta spiaggetta di sabbia bianca come la neve mista ad alghe e piccoli ciottoli, protetta da suggestive scogliere modellate, nel corso dei millenni, dal vento e dal mare.

L’acqua manco a dirlo, riesce a presentare tutte le sfumature del turchese, donando anche una trasparenza che ha dello straordinario. Situata sulla Costa Sud di Lampedusa, è facilmente raggiungibile a piedi.

Cala Greca, Lampedusa

Fonte: 123RF

Tutti gli incredibili colori di Cala Greca

Spiaggia di Mare Morto, acque calme e limpide

Il nome Mare Morto potrebbe far sembrare che questa spiaggia non prometta bene, ma nei fatti non è assolutamente così: si chiama in questa maniera perché si trova in un punto dell’isola molto riparata dal vento, offrendo costantemente acque molto calme e limpide.

Soprannominata anche Cala Calandra, ha un aspetto piuttosto selvaggio grazie alla presenza di scogli e rocce, che sembrano catapultare il visitatore in un paesaggio marziano, incredibilmente bagnato da un mare limpidissimo e turchese. Ottime soddisfazioni le possono avere anche gli amanti dello snorkeling, che possono scoprire i fondali colorati e ricchi di vita marina di Lampedusa.

Ma non è tutto, perché non essendo di facile accesso, la Spiaggia di Mare Morto è quasi sempre poco affollata, mettendo i suoi visitatori nella condizione di godere del suo splendido paesaggio, fatto di grotte e promontori, rocce ideali per i tuffi e uno scenografico e spettacolare arco naturale, in tutta tranquillità. Per trovarla occorre raggiungere la costa nord orientale di Lampedusa, ma siamo sicuri che varrà assolutamente la pena.

Spiaggia di Mare Morto, Lampedusa

Fonte: iStock

Spiaggia di Mare Morto, incanto di Lampedusa
Categorie
eventi itinerari culturali Milano mostre Notizie sport acquatici vacanze avventura Viaggi

Titanic: An Immersive Voyage, a Milano apre la grande mostra

Dal 7 agosto, apre a Milano una delle mostre più attese dell’anno: “Titanic: An Immersive Voyage”. Un’esperienza multimediale immersiva in cui rivivere quel terribile momento che a distanza di oltre cent’anni ancora ricordiamo come uno dei più gravi naufragi della storia. La mostra racconta di quel fatidico 15 aprile del 1912 quando il Titanic affondò tra le gelide acque dell’Oceano Atlantico settentrionale. Ripercorre vicende, personaggi, aneddoti e segreti di un momento raccontato più volte anche al cinema e alla Tv e che ancora incuriosisce.

Un vero e proprio viaggio nel tempo, fra impattanti riproduzioni sceniche, oggetti autentici, memorabilia e visioni tridimensionali a bordo di quella che fu definita la nave più grande del mondo, soprannominata “l’inaffondabile”. Ancora oggi, ogni moderna nave varata viene paragonata al mitico Titanic. Perché la sua storia non ha mai smesso di affascinare le persone, alcune delle quali hanno addirittura provato a raggiungere il relitto senza successo.

Cosa si vede nella mostra sul Titanic

Sono oltre 300 gli oggetti d’uso comune provenienti da alcune fra le più note collezioni del mondo, recuperati dal Titanic e dalle sue due navi gemelle, l’Olympic e il Britannic. Tra gli stupefacenti reperti in mostra ci sono i documenti della costruzione del Titanic, ma anche i biglietti d’imbarco della compagnia di navigazione White Star Line (oggi, per un posto in prima classe, si sarebbe speso il corrispondente di circa 60mila euro).

Titanic-An-Immersive-Voyage_scaletta

Fonte: Ufficio stampa

La ricostruzione degli ambienti del Titanic nella mostra “Titanic An Immersive Voyage”

E poi, oggettistica appartenente all’equipaggio (dal cappello del capitano alle divise e gli e accessori dei marinai) fino a splendidi elementi del celebre scalone centrale, come uno degli angeli decorativi ispirati alla reggia di Versailles. Ci sono anche delle preziose suppellettili ubicate nelle sale da pranzo e parti del relitto individuate dalla Nave Minia che, incaricata di trovare i dispersi, recuperò molte parti di legno degli arredi, compresi gli scalini dello scalone. E anche tanti reperti che illustrano storie intime e personali di chi da quel viaggio non è più tornato. Fra le lettere recuperate, quella di Thomas Andrews, capo progettista anche lui a bordo nel viaggio inaugurale, scritta alla moglie e alla sua bambina.

La mostra multimediale

Per rendere il viaggio alla scoperta del Titanic davvero indimenticabile, un percorso multimediale permette di calarsi letteralmente nelle profondità dell’oceano e di ripercorrerne la vicenda. Dalla formazione dell’iceberg (iniziata circa 100.000 anni fa) alla fatale collisione, riproducendo i concitati attimi del disastroso incidente attraverso i drammatici messaggi che furono scambiati: racconti e dialoghi di quello che, invece di un film, fu una tragica realtà.

Titanic-An-Immersive-Voyage_modello-nave

Fonte: Ufficio stampa

Il modellino del Titanic alla mostra

Proiezioni e riproduzioni in 3D conducono il visitatore a vivere le atmosfere di ogni momento, assistendo agli ultimi attimi di vita del Titanic da una scialuppa di salvataggio, per poi immergersi a bordo di un sommergibile virtuale e scoprire il relitto dell’RMS Titanic così come si mostra oggi sul fondo dell’oceano. Con
Titanic: An Immersive Voyage è possibile scoprire anche gli avvertimenti ignorati, le bizzarre casualità e le decisioni improvvisate che portarono a una fra le più sconvolgenti tragedie di tutti i tempi. Questa volta non al cinema o sul divano di casa, ma da
veri e propri protagonisti.

Dalla realtà alla fiction

In mostra ci sono anche accessori e oggetti di scena provenienti dal set del film “Titanic” di James Cameron che ha visto protagonisti Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. C’è anche una delle copie del “Cuore dell’oceano” usate nel film, il magnifico gioiello appartenuto alla protagonista Rose e gettato poi nelle acque. Presenti anche una selezione di scarpe e accessori indossati dalla protagonista nel film del 1997 e la T-shirt bianca indossata da Jack/DiCaprio e dell’altro merchandising.

Titanic-An-Immersive-Voyage_gioiello-cuore

Fonte: Ufficio stampa

La copia del gioiello Cuore dell’oceano del film “Titanic”

Info utili per visitare la mostra sul Titanic

La mostra Titanic: An Immersive Voyage è visitabile dal 7 agosto al 27 ottobre 2024 all’Exhibition Hub Art Center di Scalo Farini di via Valtellina, 5, Milano. Nelle 13 sale vengono sviluppate le tante sfumature di quello che, a inizio Novecento, fu concepito come un miracolo di meccanica, lusso e tecnologia. La visita dura tra i 60 e i 90 minuti
La mostra è adatta a tutte le età. L’esperienza VR non è adatta ai bambini sotto i 6 anni e alle persone affette da epilessia a causa delle luci stroboscopiche. Il luogo dispone di un accesso disabili.

Quanto costa Titanic: An Immersive Voyage

Il biglietto intero costa 22,90 euro. Bambini 4-12 anni costa 16,90 euro. Ridotto senior (65+), studenti (13-26) o disabili costa 19,90 euro. È consigliata la prenotazione online. È disponibile un’audioguida.

Titanic-An-Immersive-Voyage

Fonte: Ufficio stampa

La mostra multimediale dedicata al Titanic

Come arrivare allo Scalo Farini

Lo Scalo Farini è raggiungibile con la metropolitana M3 Linea gialla scendendo alla fermata Maciachini e poi camminando per circa 850 metri. In alternativa, prendendo il tram numero 4 scendendo alla fermata di via Farini – via Valtellina e camminando per circa 300 metri.

Da 112 anni, questo universo giace a quasi 4.000 metri di profondità, ma anche nell’immaginario collettivo d’intere generazioni. La mostra è un modo per togliersi molti dubbi e scoprire un po’ di più su questa mitica nave, simbolo di un’epoca. Muniti dello stesso biglietto di allora, si parte verso un viaggio fatto di emozioni, per conoscere una storia che rappresentò un’epoca caratterizzata da grandi promesse ed entusiasmo verso il futuro.

Titanic-An-Immersive-Voyage_cabina-nave

Fonte: Ufficio stampa

La ricostruzione di una cabina del Titanic
Categorie
Bergamo Borghi castelli cicloturismo Idee di Viaggio itinerari culturali Lombardia musei sport acquatici vacanza natura vacanze avventura Viaggi

Passeggiata al lago di Endine: come arrivare e cosa vedere

Le gite fuori porta in Lombardia sono sempre a portata di mano e una delle più amate è sicuramente quella al lago di Endine, in provincia di Bergamo. Una passeggiata qui è sinonimo di benessere a 360 gradi perché offre diverse opportunità per rilassarsi e per svolgere attività fisica. Questo incantevole specchio d’acqua incastonato tra le colline della Val Cavallina, infatti, immerso in una natura incontaminata, offre, tra le altre cose, anche un percorso a piedi di circa 18 chilometri.

Durante il giro completo del lago, interamente pianeggiante quindi facilmente percorribile da chiunque, potrete godere delle sue meraviglie tra borghi, musei e castelli. Oppure, se siete arrivati qui per dedicarvi a esperienze più attive e sportive, potete praticare diversi sport acquatici o salire in sella a una Mountain Bike. Ecco cosa fare al lago di Endine e come terminare la giornata alla ricerca delle migliori specialità tipiche del territorio.

Cosa visitare al Lago di Endine

Il lago di Endine offre uno splendido percorso ad anello tra storia e natura: sono davvero molte le località della zona che meritano una visita, per esempio il paese dal quale prende il nome, Endine Gaiano, oppure Monasterolo, con il suo bel centro storico medievale.

Il paese di Bianzano

Tra i paesini caratteristici situati intorno al lago di Endine, quello di Bianzano merita sicuramente una visita grazie al suo centro storico caratteristico, composto da un dedalo di vicoli acciottolati. È il paese più piccolo della valle, circondato da antiche mura medievali, ma al suo interno custodisce il Castello Suardi, dalle cui mura si può ammirare uno scorcio panoramico del lago di Endine. Molto bello anche il Santuario di Santa Maria Assunta, che sorge sul vicino colle, in cui mistero e leggenda si intrecciano.

Casazza e il sito archeologico di Cavellas

Nella parte settentrionale della Val Cavallina si trova Casazza, dove si può ammirare il sito archeologico Cavellas. L’area archeologica di oltre 1000 metri quadrati si trova sotto a un supermercato del paese e comprende molti ritrovamenti di epoca romana. Tra gli edifici da vedere c’è Palazzo Bettoni, che diede ospitalità a Giuseppe Garibaldi.

Endine Gaiano

Endine Gaiano è un’altra località splendida situata sul lago di Endine. Le spiagge del lungolago offrono diverse opportunità di relax, mentre nelle sue acque è possibile praticare sport acquatici come canoa, windsurf e canottaggio. A livello artistico la città offre alcuni importanti edifici, tra cui la Chiesa di San Giorgio, che al suo interno conserva splendide opere d’arte, o quella di San Remigio, che nel Quattrocento era stata distrutta dall’esondazione di un torrente.

Sempre in questo paese è possibile vedere anche il lago di Gaiano e la vicina Valle del Freddo, un parco naturale molto particolare perché, nonostante l’altezza di soli 360 metri sul livello del mare, qui crescono specie di piante che normalmente si trovano solo ad altitudini elevate.

Monasterolo del Castello

Il Comune di Monasterolo del Castello sorge lungo le sponde del lago di Endine e offre l’opportunità di visitare alcuni siti storici di rilievo, a partire dal castello medievale, il quale custodisce uno dei giardini più belli del Nord Italia, o la barocca Chiesa del SS. Salvatore. Particolari anche le stazioni della via Crucis sul sagrato della Chiesa, decorate con i mosaici di Trento Longaretti.

Lago di Endine ghiacciato

Fonte: iStock

Persone pattinano sul lago di Endine d’inverno

Il paese di Ranzanico

Situato in una posizione un po’ più elevata c’è Ranzanico, dal quale si può godere di una vista panoramica su tutta la Val Cavallina. Il paese sorge su un antico percorso utilizzato in passato per raggiungere il lago dalla Val Seriana. Nel cuore del paese restano le tracce della struttura fortificata originaria, con una torre che si affaccia sulla piazza principale e con bellissimi portali in pietra.

Merita una visita anche l’antica chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, mentre nel centro storico troverete il Palazzo Suardi-Re, dove è stato allestito il Museo della Seta. Infine, da vedere è l’Oratorio di San Bernardino e la Cappella degli Alpini.

Cosa fare al lago di Endine

Il lago di Endine è il luogo perfetto per trascorrere un soggiorno di totale relax in mezzo alla natura, organizzare escursioni avventurose o fare un picnic in riva con la famiglia.

Sport al lago di Endine

Oltre a passeggiare lungo le rive del lago di Endine, gli appassionati di mountain bike potranno fare un percorso panoramico di 60 chilometri che da Nembro conduce fino al lago. Il percorso è di media difficoltà, ma regala una vista meravigliosa sul lago. È possibile anche attraversare il lago di Endine in kayak, scoprendo gli angoli più nascosti fra canneti e animali.

Durante l’inverno, quando le temperature scendono vertiginosamente, sul lago di Endine si forma una superficie di ghiaccio percorribile a piedi. Questa attività può essere molto pericolosa ed è meglio informarsi sulle condizioni del ghiaccio: la superficie deve essere spessa e robusta per poter resistere al calpestio.

Pedalo lago Endine

Fonte: iStock

Pedalo a noleggio sul lago di Endine

Cosa mangiare al Lago di Endine

Tutta la zona è costellata di piccoli ristoranti con splendida vista sul lago o sulla valle, dove potrete assaggiare alcune specialità lombarde e tipiche di montagna. Tra queste vi consigliamo di assaggiare la polenta con i funghi e la salsiccia: molta della farina da polenta che trovate nei negozi italiani proviene proprio da queste terre. Da non perdere anche i formaggi e i vini, senza dimenticare i pesci di lago preparati nei modi più svariati. Si trovano il pesce persico, il luccio e la tinca, solo per citarne alcuni.

Come arrivare al lago di Endine

Arrivare al Lago di Endine è molto semplice perché situato in una posizione strategica in Lombardia, a 40 minuti da Bergamo. Con l’auto potete prendere l’autostrada A4 che collega quasi tutte le principali città del nord e prendere l’uscita a Bergamo e seguire la strada statale fino al lago di Endine. Se invece preferite usare i mezzi pubblici, da Bergamo ci sono diversi autobus che fermano nelle diverse località situate intorno al lago.

Categorie
Costa Azzurra Idee di Viaggio Provenza spiagge sport acquatici vacanze avventura Viaggi viaggiare

Tour di Cavalaire sur Mer, gioiello naturalistico della Provenza

Vicina a molte celebri località turistiche della Costa Azzurra come Saint-Tropez e Cannes, Cavalaire sur Mer offre il litorale perfetto dove godersi vacanze rilassanti lontane dalla folla. Come tanti altri paesini della costa francese, anche questo piccolo comune nasce prima come colonia greca con il nome di Heraclea Caccabaria e, successivamente, assume le forme del classico villaggio di pescatori dove la vita scorreva lenta e tranquilla. Questo fino agli Cinquanta, quando il turismo ha cominciato a farsi strada anche qui trasformandolo nella meta ideale per famiglie e amanti degli sport acquatici.

Situata sul litorale sud orientale della Provenza, la cittadina fa parte del dipartimento del Varo, una divisione amministrativa della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, e offre spiagge ampie e assolate immerse in un contesto naturalistico d’eccezione. Il verde dei pini marittimi e il blu del Mediterraneo contribuiscono a creare la palette cromatica perfetta per una cittadina dall’anima portuale adatta veramente a tutti.

Il borgo di Cavalaire sur Mer

Il borgo marittimo di Cavalaire sur Mer ha saputo conservare e sviluppare negli anni il proprio spiccato spirito commerciale e turistico. Il Porto Heraclea ne è la rappresentazione perfetta: è considerato uno dei più attivi della zona e, oltre a svolgere un ruolo importantissimo nell’ambito dell’economia locale, costituisce un ottimo punto d’approdo per le innumerevoli imbarcazioni private che percorrono le acque del Mediterraneo. È attorno al porto e alle aree circostanti che ruota l’organizzazione turistica della città che si contraddistingue per la capacità di offrire i migliori servizi in termini di infrastrutture, hotel e ristoranti.

Immersa nella modernità, Cavalaire sur Mer conserva comunque uno spirito provenzale che può essere assaporato tutti i mercoledì in occasione del mercato. Qui troverete le migliori specialità del territorio come conserve, formaggi, olio d’oliva, erbe aromatiche di Provenza, ma anche frutta e verdura di stagione, oltre che il rinomato vino rosato del Golfo di Saint Tropez e la deliziosa tapenade. Si tratta di un piatto provenzale a base di olive, capperi, acciughe, aglio e olio, che deve il proprio nome al termine provenzale “tapenas”, cappero. Se invece volete vivere un momento autentico che rappresenta al meglio la quotidianità del borgo, dirigetevi la mattina al porto per assistere all’asta dei pescatori e alla vendita del pesce fresco.

Gli appassionati di storia, invece, potranno frugare nel passato della cittadina visitando la Mostra Archeologica, dove sono esposti i tesori ritrovati duranti gli scavi e che raccontano le origini greche e romane del borgo.

Cavalaire sur Mer: le spiagge

Il litorale di Cavalaire sur Mer vanta 4 chilometri di spiagge con sabbia fine e, seppur situate in un’area turistica della Francia, offrono un’atmosfera tranquilla e rilassata. Il territorio del Varo presenta una natura incontaminata, con le sue ampie e profumate pinete, la sua vasta e lussureggiante macchia mediterranea e le sue splendide cale nascoste, dotate di un fascino unico.

La spiaggia principale è quella cittadina: lunga e ampia, è dotata di un arenile brillante e dorato e contraddistinta da un mare pulito e trasparente. La spiaggia cittadina è inoltre caratterizzata da infrastrutture e da servizi igienici comodi e puliti. Con vista sul porto, offre l’opportunità di praticare molti sport acquatici come il flyboard e le moto d’acqua. Se invece siete alla ricerca di una spiaggia speciale, dirigetevi verso la bellissima Plage de Bonporteau, caratterizzata da un fine arenile e da acque pulite. Dopo aver attraversato un sentiero di eucalipto, tamerici e palme californiane selvatiche, si aprirà davanti a voi un’ampia insenatura con sabbia fine delimitata da scogli. La spiaggia non è mai affollata ed è adatta a chi ama il silenzio e la tranquillità, oltre che agli appassionati di snorkeling.

Un’altra spiaggia splendida da non perdere è sicuramente Plage de Pardigon, situata all’ingresso del borgo e immersa in un contesto naturalistico davvero suggestivo, ma dotata di tutti i servizi principali e comodamente accessibile dai parcheggi che la fiancheggiano.

Spiaggia Cavalaire sur Mer

Fonte: iStock

La spiaggia cittadina di Cavalaire sur Mer

Attività all’aria aperta

Oltre a offrire spiagge bellissime e ristoranti tipici in cui rilassarvi e godervi la vostra vacanza, Cavalaire sur Mer propone anche location uniche dove svolgere attività all’aria aperta sia a piedi che in bici. Per una passeggiata tranquilla potete esplorare le colline circostanti immerse nella vegetazione tipicamente mediterranea, oppure percorrere uno dei sentieri più amati: sentiero Fenouillet.

Questo percorso, lungo 2,5 chilometri e perfettamente segnalato, è situato tra la Plage de Bonporteaue e il borgo di Dattier e in un’ora e mezza offre viste panoramiche meravigliose sul litorale e sulle scogliere. Da qui potrete ammirare anche la ‘casa bianca’ sulla collina: si tratta della Tenuta Foncin, una grande dimora risalente al 1800.

Se invece preferite scoprire la città e i suoi dintorni in bicicletta, sarete felici di sapere che Cavalaire si trova sulla V65, una pista ciclabile che collega Sanary a Nizza per oltre 260 chilometri. La V65 vi consentirà di attraversare il litorale del Var seguendo la costa oppure l’entroterra, lungo il percorso della vecchia ferrovia della Provenza.

Categorie
Asia Idee di Viaggio litorali mare sport acquatici Thailandia vacanze avventura Viaggi

Similan Islands, paradiso orientale tutto da scoprire

L’ambiente subacqueo più bello e la vita marina più eclettica della barriera corallina della Thailandia sono di casa alle Similan Islands, considerate uno dei migliori paradisi al mondo per gli appassionati delle immersioni. Perle di granito, caratterizzate da candide spiagge, acque cristalline ricche di meraviglie e fitte foreste tropicali, dove ogni luogo è rimasto incontaminato. Scopriamole più da vicino.

Similan Islands, paradisi per le immersioni

Le Similan Islands sono state istituite come Parco Nazionale nel 1982. ‘Similan’ è una parola Yawi (un dialetto malese) che significa ‘nove’. Il parco, infatti, aveva originariamente nove isole numerate da 1 a 9, ma nel 1998 è stato ampliato per includere altre due gioielli remoti: Ko Tachai e Ko Bon. Sebbene ognuna abbia un nome, viene indicata solitamente con dei numeri. La maggior parte sono disabitate, ad eccezione di Koh Similan e Koh Miang.

L’arcipelago si trova nel Mare delle Andamane, a 60 km dal punto più vicino alla terraferma, che si trova a Khao Lak, nella provincia di Phang Nga. L’acqua limpidissima dell’Oceano Indiano bagna questi piccoli eden, donando loro le più belle spiagge e attrazioni sottomarine della Thailandia.

La grande varietà di fauna marina, Il fascino indescrivibile dei coralli, delle alcionarie e delle gorgonie a ventaglio, il tutto ben protetto dal parco nazionale, rende l’area uno tra i 10 siti di immersione più belli al mondo.

E lo sottolinea una delle attrazioni imperdibili, l’Elephant Head Rock, popolare tra gli appassionati di diving e snorkeling e tra i fotografi subacquei. Tre grandi massi emergono dal mare, regalando una straordinaria ricchezza di vita sottomarina, dalle foreste variopinte di coralli molli alle gorgonie che raggiungono proporzioni gigantesche, agli squali leopardo, tartarughe e banchi di pesci tropicali che hanno trovato casa negli anfratti delle barriere. Tuttavia, le correnti possono essere molto forti e spesso imprevedibili intorno alle rocce, il che rende il sito un luogo riservato ai subacquei esperti.

Gli spiriti più avventurosi che vogliono vedere da vicino lo squalo balena e il suo habitat naturale, non devono farsi sfuggire, invece, i centri snorkeling delle isole Bon e Tachai.

Come e quando visitare le Similan Islands

Il Parco Nazionale delle Isole Similan è chiuso da maggio a novembre, mentre il periodo ideale per visitarle va da dicembre ad aprile, quando non sono soggette ai monsoni che arrivano da circa metà maggio e durano fino a ottobre, portando mare mosso, nuvole, pioggia e umidità.

Purtroppo, dal 2018 non è più possibile alloggiare alle Similan, ma si può soggiornare nelle vicine Isole Surin, anch’esse annoverate tra le migliori mete per lo snorkeling in tutta la Thailandia. Potete comunque optare per una splendida crociera in barca, che vi darà l’occasione di esplorare meglio questo incredibile arcipelago. Tuttavia, è bene sapere che l’accesso è interdetto alle isole n° 1,2 e 3 per via delle tartarughe che vi depongono le uova.

L’accesso migliore è da Khao Lak, situata nella parte ovest della Baia di Phang Nga. Da qui vengono organizzate uscite giornaliere al parco con imbarcazioni veloci. Uno dei modi meno costosi per raggiungere le isole è raggiungendo Tap Lamu e qui noleggiare una barca dal molo.

Oltre allo snorkeling, le Isole Similan offrono anche avventurosi percorsi di trekking, come il Viewpoint Trail e il Sunset Point a Ko Miang – a tratti difficili da attraversare – che conducono a eccezionali punti panoramici. Diversi percorsi di trekking si possono trovare anche a Ko Similan: il più lungo è di circa 2,5 chilometri e percorre quasi interamente la foresta incontaminata dell’isola.

Categorie
Barriere Coralline Posti incredibili sport acquatici vacanze avventura Viaggi

Anche l’Italia ha la sua barriera corallina

Sul litorale romano, al largo di Capocotta, tra Ostia e Torvaianica, si è formata una barriera corallina con una prateria di gorgonie che non ha nulla da invidiare alle mete esotiche tanto apprezzate dagli appassionati delle immersioni subacquee. Uno scrigno di biodiversità inaspettato a poche miglia dalla costa capitolina, che si è avvalso degli appellativi di “Galapagos del Mediterraneo” e di “isola che non c’è”. Scopriamo questo mondo sommerso unico in Italia.

Secche di Tor Paterno, “l’isola che non c’è”

Ebbene, questo paradiso tutto italiano sono le Secche di Tor Paterno, unica Area Marina Protetta italiana a essere completamente sommersa e a non includere nessun tratto di costa. Una vera e propria isola sul fondo del mar Tirreno, la cui sommità giunge a 18 metri sotto il livello del mare, mentre la profondità massima tocca i 75 metri circa.

La riserva si estende per quasi 1.400 ettari e ad ogni immersione permette di imbattersi in una flora e fauna marina variegata e strepitosa. La sommità del banco roccioso è popolata dalla Posidonia oceanica, qui presente fino a circa 25 metri di profondità. Andando ancora più a fondo, si trovano interessanti colonie di celenterati, stretti parenti del corallo, come la splendida Gorgonia rossa e gli Alcionari, difficili da avvistare altrove. Uno studio di pochi anni fa attesta anche la presenza di Gerardia savaglia, un raro celenterato noto come “Corallo nero”.

Oltre che per l’incredibile valore naturalistico, le Secche di Tor Paterno si distinguono anche per la grande abbondanza di pesce, tanto da risultare la seconda Area Marina Protetta in Italia per biomassa ittica. Molte le specie pregiate, tra cui saraghi, palamite, ricciole, naselli, polpi e aragoste, cui attinge la piccola comunità di pescatori locali che qui può praticare la piccola pesca artigianale con tecniche sostenibili, come le reti da posta. In superficie, soprattutto in alcuni periodi, non è difficile avvistare i delfini, altra attrazione di queste acque ricche di sorprese.

Le barriera corallina del Mediterraneo

Istituita nel 2000 per difendere e valorizzare la biodiversità di questo tratto di mare, l’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno è gestita dall’ente regionale RomaNatura, insieme ad altre associazioni di Ostia. Nel tempo si è trasformata in un’oasi ricchissima di biodiversità, anche grazie a diversi progetti di salvaguardia e tutela del mare, tra cui quello avviato di recente con “Marevivo Lazio” per sostenere, incoraggiare e divulgare la cultura del mare e rafforzare le attività di prevenzione per la tutela del patrimonio marino.

Sede del parco è la Casa del Mare, edificio fatto costruire nella seconda metà degli anni ’30 dal Regio Genio Civile come alloggio per il personale addetto alla manutenzione del Canale dei Pescatori, che lo fiancheggia. Abbandonato per molti anni, è stato sottoposto ad un attento restauro che ha risaltato l’architettura originaria, di matrice futurista e ispirata alla forma delle navi. Sulla riva opposta del canale, si affaccia il suggestivo Borghetto dei Pescatori nato nel 1933 nella zona in cui, alla fine del XIX secolo, si insediò un nucleo di pescatori d’origine campana.

Tante le iniziative per conoscere quest’oasi sottomarina e la sua spettacolare barriera corallina, tra cui escursioni in barca e immersioni, che offrono l’opportunità di scoprire meraviglie nascoste.

Categorie
boschi foreste sport acquatici vacanza natura vacanze avventura Vacanze natura Viaggi

La via delle foreste, un’immersione nella natura per rigenerarsi

Che i boschi e le foreste facessero bene al corpo e alla mente è già stato ampiamente dimostrato scientificamente. La pratica, chiamata “Shinrin-yoku“, che potremmo tradurre con “bagno nella foresta” o, come molti la definiscono oggi, “Forest Bathing”, arriva direttamente dal Giappone dove ha iniziato a diffondersi verso i primi Anni ’80, supportata persino dal governo che ha destinato dei fondi per la diffusione.

La Forest Therapy Society giapponese ha individuato ben 62 boschi del Paese del Sol levante perfetti per questa terapia, tra cui Shikoku, Hokkaido, Tohoku, Kanto, Horukiku-Koshinetsu, Tokai, Kansai, Chugoku, Kyusyu e Okinawa.

La pratica del Forest Bathing

Da qualche anno, il Forest Bathing è arrivato anche in Italia, dove le foreste e le aree verdi non mancano di certo. E c’è una zona d’Italia dove è stato individuato un ambiente analogo a quello giapponese e dove viene praticato più che altrove.

Il Parco Nazionale Foreste Casentinesi

Stiamo parlando del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterone e Campiglia, sull’Appenino toscano, dove già da qualche tempo è nato un progetto che parte dalla consapevolezza che la natura abbia un impatto positivo sul benessere dell’individuo. Basta un ritiro di uno o più giorni in questi luoghi per sperimentare il risveglio dei sensi attraverso il contatto con la natura, l’alimentazione, il movimento e la meditazione, gli ingredienti perfetti per raggiungere l’obiettivo di salute globale.

La Via delle Foreste

Dopo anni di sperimentazione, è nata quindi “La Via delle Foreste”, che prevede di immergersi in questo immenso parco di 36mila ettari che forma la prima riserva naturale integrale italiana per qualche giorno.

Il programma

L’idea di creare un programma vero e proprio è di Enrica Bortolozzi, con la supervisione scientifica del dott. Franco Berrino, entrambi fondatori dell’Associazione “La Grande Via” (di cui abbiamo scritto in questo articolo) e permette, a chi partecipa, di vivere una vera e propria immersione nella natura.

Si tratta di un programma di attività sensoriali articolato tra maggio e ottobre, che va dalle camminate alla contemplazione dei frattali, dall’ascolto degli elementi come acqua e vento alla cucina Macro-mediterranea, dalla composizione floreale alla conoscenza degli oli essenziali. Il tutto insieme a medici, guide forestali, esperti della nutrizione, del movimento consapevole e della ricerca interiore.

Patrimonio Unesco

Dal 2017, il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterone e Campiglia è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. È un luogo meraviglioso e ancora molto selvaggio e si trova a cavallo tra Toscana ed Emilia-Romagna. L’80% della superficie è costituita da boschi. Il versante emiliano, rispetto a quello toscano, è ricco di corsi d’acqua. Tra i più famosi c’è la cascata dell’Acquacheta, non solo per la portata del salto (80 metri), ma anche perché è stata citata da Dante nel canto XVI dell’Inferno della “Divina Commedia”. Unico lago è quello artificiale di Ridracoli, nell’omonima valle.

All’interno del parco ci sono anche due luoghi di grande fascino e importanza spirituale: il Santuario della Verna, legato alle stimmate di San Francesco, e Camaldoli, fondato nel 1024 dal benedettino romagnolo San Romualdo.

Forest-bathing-Parco-nazionale-foreste-casentinesi

Forest Bathing nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi

Categorie
Idee di Viaggio Liguria mare sport acquatici vacanze avventura Viaggi

Alcune delle più belle immersioni d’Italia si fanno in questo mare

Quella di cui vi stiamo per parlare è una regione bellissima del nostro Paese che si distingue, in Italia e nel mondo, per tante piccole caratteristiche che la rendono ancora più eccellente di quanto si creda che lo sia. Una tra tutte è il suo mare, nel quale si possono fare alcune delle immersioni più belle di tutto lo Stivale.

Liguria, un mare da sogno

Benvenuti in Liguria, la regione con il maggior numero di Bandiere Blu in tutto il Paese (32 in totale), ma anche con dei fondali che lasciano affascinati grazie alla varietà del paesaggio subacqueo: un universo silenzioso in cui si possono esplorare gli interni di un relitto o incontrare da vicino la ricca fauna e vegetazione sottomarina.

Il Mar Ligure regala dei tratti di mare spettacolari e inclusi in aree marine protette nazionali o regionali come l’Area Marina Protetta di Portofino, quella delle Cinque Terre, che custodisce il raro falso corallo nero, e l’Isola di Bergeggi. I Giardini Botanici Hanbury (Capo Mortola) e Portovenere, riconosciute quali Aree di Tutela Marina, mentre l’Isola Gallinara è Riserva Naturale Regionale.

Il Sistema di distretto ligure della subacquea

Non è un caso che la regione Liguria, grazie a una settantennale storia e tradizione della subacquea, abbia varato un protocollo d’intesa per la promozione del “Sistema di distretto ligure della subacquea”, con cui è stata attivata una rete fra soggetti pubblici e privati che intende sviluppare una nuova cultura di turismo e favorirne la modernizzazione valorizzando gli aspetti ambientali e paesaggistici del territorio.

Tanti i percorsi a disposizione come il Sentiero Blu di Bergeggi che è stato appositamente studiato e realizzato per lo snorkeling e le attività natatorie, facilmente fruibile per tutti. Situato di fronte al litorale del Comune di Bergeggi, è accessibile da maggio a fine settembre nei suoi 2,5 km di lunghezza: è uno dei più lunghi percorsi del genere in tutta Italia. Il Sentiero Blu interessa un’area di grande pregio paesaggistico, ambientale e storico culturale. Le acque cristalline, il posidonieto , le grotte marine che si aprono ai piedi della falesia e l’isola di Bergeggi vero cuore pulsante dell’area marina protetta.

L'isola di Bergeggi immersioni

La spettacolare Isola di Bergeggi

Un altro percorso particolarmente interessante si trova a Riomaggiore dove è presente una corsia di nuoto che si sviluppa in direzione sud verso il Promontorio di Capo Montenero. Guardando in qualsiasi direzione, si possono scorgere saraghi, castagnole nere e salpe in grandi quantità e per niente timidi.

Gli amanti dello snorkeling avranno anche l’occasione di avvistare altri pesci più vicini al fondale roccioso e ricoperto di alghe, come ad esempio sciarrani, donzelle e perchie che, essendo molto territoriali e curiosi, staranno spesso fermi lasciandosi osservare.

Infine, ma questi sono solo alcuni dei percorsi disponibili, vi segnaliamo la corsia di nuoto di Vernazza che inizia dall’imboccatura del porticciolo turistico del borgo per seguire il profilo della costa, direzione Monterosso, per circa 300 metri.

Nuotando si viene subito accolti da nuvole di castagnole nere, occhiate, boghe e salpe. Sott’acqua, invece, è facile imbattersi in piccoli banchi di saraghi fasciati o esemplari di sarago maggiore e pizzuto, oltre che a giovani orate e cernie. Possibile scovare anche macchie di Posidonia oceanica, preziosissime per la sopravvivenza di moltissime specie che lì trovano rifugio dai predatori. La corsia di nuoto di Vernazza si trova proprio nell’intersezione tra due habitat, per questo motivo è particolarmente ricca di biodiversità.

Mare, tintarella e sport acquatici in Liguria

Tante diverse possibilità anche per gli appassionati di mare e tintarella. In Liguria c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Si passa dall’arenile di sabbia dorata ad Alassio e Varigotti, all’atmosfera selvaggia della spiaggia di Punta Corvo nell’estremo levante ligure, fino alle rocce di Punta Chiappa che si tuffano nell’acqua cristallina a San Fruttuoso.

San Fruttuoso Liguria

Un angolo di San Fruttuoso

Andare per mare in Liguria significa scoprire calette e paesaggi costieri variegati e irraggiungibili veleggiando di porto in porto. Ma non solo: quando le tranquille acque del Mar Ligure vengono alzate dal vento, le onde diventano un richiamo irresistibile per gli amanti del windsurf e per chi non sa rinunciare alle emozioni di una natura entusiasmante da vivere anche fuori stagione.

A Levanto, per esempio, considerata una delle mete ideali per gli appassionati di questi sport, le onde possono arrivare fino ai 4 metri. Ideali per gli amanti di windsurf e kitesurf anche le onde di Ventimiglia e Sanremo: qui, in particolare, l’onda che si genera nella baia è più dolce e adatta ai principianti. Molto battute anche le spiagge di Alassio, Diano Marina, Pietra Ligure e Varazze.

Cos’altro fare in Liguria

Un mare che è un capolavoro, ma di certo le attrattive della regione no finiscono qui. Imprescindibile, per esempio, un salto a Genova che si distingue per essere una scoperta appassionante che inizia dalle terrazze panoramiche sulle alture di Castelletto, attraverso i suoi mille carruggi per arrivare fino al Porto Antico, oggi vivace e internazionale piazza sull’acqua.

Poi i borghi, di cui 7 insigniti del prestigioso riconoscimento della Bandiera Arancione. 25 sono invece quelli che hanno ottenuto il riconoscimento ” I Borghi più belli d’Italia”. E, accanto a queste realtà riconosciute, ci sono borghi e cittadine che per la loro bellezza e particolarità meritano una visita. Paesini arroccati sui crinali delle colline, dove la vita scorre lenta e al ritmo della natura, oppure a ridosso del mare. Basti pensare a Bussana Vecchia, un villaggio di artisti sorto sulle rovine di un borgo medioevale abbandonato dopo il terremoto e a Torri Superiore, un borgo medioevale disabitato rinato come eco villaggio.

Bussana Vecchia liguria

La splendida Bussana Vecchia

Infine, ma ricordiamo che queste sono solo alcune delle tante cose che si possono fare in Liguria, troveranno pane per i loro denti anche gli appassionati di trekking ed escursionismo. L’Alta Via dei Monti Liguri, per esempio, è un un percorso turistico di 400 km. Da Sarzana a Ventimiglia, è un viaggio tra costa ed entroterra, tra Alpi e Appennini, il cammino ideale per escursioni di più giorni o passeggiate di poche ore, anche a cavallo.

Oppure, il Sentiero Liguria che collega Luni con Ventimiglia Grimaldi: oltre 600 km tra vigneti e boschi di leccio, lidi e scogliere, percorsi della devozione e antiche strade romane, creuze e sentieri. Dodici percorsi che si intrecciano con le bellezze naturali della regione.

Insomma, la Liguria vanta eccellenze in qualsiasi settore, bisogna solo scegliere di quali godere di più.