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Cosa si nasconde sotto la Laguna di Venezia

Venezia è una città estremamente affascinante: costruita sull’acqua, regala a chi la visita la sensazione di muoversi in un sogno fatto di calle, strade da percorrere a bordo di imbarcazioni, che sono uniche nel loro genere, e scorci di incredibile bellezza. Una città dal fascino misterioso, ancora di più se si pensa ai tanti tesori che custodisce. Quelli visibili e che svettano dalle acque in tutta la loro magnificenza, e quelli invisibili che si trovano sotto la sua superficie.

C’è un mondo che si nasconde sotto la laguna di Venezia, un modo popolato dai relitti delle navi che lì sono affondate nel corso dei secoli, e che ci può restituire un po’ della storia di questo luogo, della sua importanza commerciale come rotta di scambio e del suo passato. Da quello più antico a quello più recente.

Di queste testimonianze subacquee, ammontano a oltre quaranta i relitti che sono stati censiti e studiati e che hanno potuto “raccontare” molto.

I relitti sotto la laguna di Venezia

Un mondo sommerso che ci dice molto dell’intenso traffico che solcava le acque di Venezia, di quelli fossero i prodotti che venivano portati, delle rotte commerciali: i relitti sotto l’acqua della laguna sono un tesoro prezioso perché sono testimoni silenziosi del passato più antico e di quello più recente. E ammantano ancora di più di interesse e di mistero una delle città più belle del mondo, perla d’Italia e di tutta Europa.

Tra le imbarcazioni affondate in tempi recenti vi è il brigantino Hellmuth, questo pare che si si inabissato a novembre del 1860, almeno stando ai registri navali. Si tratta di un relitto di origine prussiana che trasportava carbone coke. Non si trova particolarmente in profondità ma solo a sei/sette metri nella zona della diga di San Nicoletto.

A 11 miglia dal porto della città lagunare, invece, è affondato il cacciatorpediniere Quintino Sella: era l’11 settembre del1943. A quanto pare, morirono oltre 200 persone e i 27 marinai presenti, oggi si trova a 25 metri sotto la superficie dell’acqua.

È stato soprannominato Relitto dei Tubi e si trova vicino alla Bocca di Porto di Malamocco: pare che il periodo storico a cui appartiene dovrebbe essere quello della seconda metà dell’Ottocento ed è una preziosa testimonianza di quel periodo storico, grazie alla presenza al suo interno del carico destinato a scopi industriali.

Curiosa, poi, la storia del brigantino Margareth che è affondato nel 1853, sempre nei pressi della Bocca di Porto di Malamocco, e battente bandiera inglese. Il natante, infatti, è stato prima sollevato e studiato per poi essere riposto sotto l’acqua per poterne preservare il legno.

Cosa si nasconde sotto la laguna di Venezia

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Cosa si nasconde sotto la laguna di Venezia: i relitti

I relitti più antichi

Tra resti di battaglie, come il Mercure, ritrovato a circa otto miglia da Punta Tagliamento e testimone della battaglia di Grado del 1812, e navi affondante nel tentativo di arrivare a destinazione, ci sono anche relitti più antichi che riposano sul fondo della laguna di Venezia.

Come quello che è stato chiamato Relitto dei Cannoni e la cui realizzazione può essere fatta risalire al 1968 circa: il suo ritrovamento ha offerto tantissimo materiale da studiare. Così come hanno fatto le due imbarcazioni che sono state datate XIV secolo e che sono state trovate vicino all’isolotto di San Marco di Boccalama.

Databile intorno al XVI secolo, poi, il Relitto del Vetro, scovato vicino alla Bocca di Porto di Malamocco: pare che arrivasse dal Medio Oriente. E, per finire la panoramica, il Relitto delle Alghe rinvenuto a 12 miglia da Caorle con il suo carico di anfore.

Testimoni preziosi di tante epoche diverse del passato, di eventi importanti, di rotte e scambi commerciali, di usi e tipologie di barche, tutti elementi da cui trarre informazioni importanti e che restituiscono un altro pezzo di storia della Serenissima. Da conoscere.

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Le 10 città sull’acqua, destinazioni affascinanti in tutto il mondo

Tra le città costruite sull’acqua, Venezia è senz’altro un orgoglio tutto italiano, ma la Serenissima non è certo l’unico centro urbano al mondo ad esercitare da sempre un fascino irresistibile, proprio per il fatto di unire l’architettura con la natura in un equilibrio spettacolare.

Canali, fiumi e lagune diventano vere e proprie arterie di queste città, protagoniste assolute in grado di  modellare lo sviluppo del centro stesso e l’atmosfera che lo permea. Attraversare queste meravigliose quanto suggestive (e misteriose) città sull’acqua permette di avere la possibilità, per un viaggiatore, di vedere scorci unici, dove i riflessi sull’acqua raccontano storie di antiche civiltà, modernità e cultura.

Non fermatevi a Venezia. Fate come dei veri Marco Polo e scoprite quali sono le più belle città sull’acqua del mondo.

Venezia, regina tra le città d’acqua

Venezia è senza dubbio la città sull’acqua più famosa del mondo e con la sua bellezza giochiamo “in casa”. Fondata nel V secolo d.C., la città lagunare sorge tuttora su un insieme di isole nella laguna veneta e ogni anno attira milioni di turisti, tanto da essere stata di recente sotto i riflettori per l’esperimento relativo al pagamento di un ticket di ingresso a causa del fenomeno dell’overtourism. I suoi canali, su tutti il celebre Canal Grande, sono attraversati da gondole e vaporetti e offrono una prospettiva unica dei palazzi rinascimentali e gotici che dominano il centro di Venezia. Ma la Serenissima è anche la culla del Carnevale, una delle feste più iconiche al mondo, dove maschere di finissima e pregiata fattura riempiono la città di mistero e bellezza.

Amburgo, il gigante del Nord

Adagiata con la sua eleganza sulle rive del fiume Elba, Amburgo è la città portuale più importante della Germania e la seconda più grande dell’Unione Europea. Nonostante sia una metropoli di impronta industriale, Amburgo è anche una città che ammalia grazie ai suoi scorci pittoreschi resi tali dai numerosi canali, laghi e ponti (pensate che ne conta persino più di Venezia e Amsterdam messi insieme!). Uno dei luoghi più curiosi da visitare se si è di passaggio ad Amburgo è il Miniatur Wunderland, il più grande plastico ferroviario del mondo. Oltre a questo, l’Elbphilharmonie, una sala concerti ultramoderna affacciata sul porto, è diventata ormai un simbolo iconico della città, da fotografare subito.

Amburgo, canali

Fonte: iStock

Le barche lungo i canali di Amburgo

Alappuzha, la Venezia d’Oriente

Ci spostiamo molto più lontano, prendendo l’aereo verso l’India: qui, Alappuzha, anche conosciuta come Alleppy, è attraversata da un intricato sistema di canali, lagune e laghi che la rendono un centro vivo di attività legate all’acqua. I turisti possono navigare tra le houseboats, tipiche case galleggianti, e visitare villaggi di pescatori nascosti tra le palme. Ogni anno si svolge la famosa gara delle Snake Boat, in cui barche lunghe e affusolate vengono spinte da decine di rematori, in una vera e propria festa, oltre che competizione.

Amsterdam, la Venezia del Nord Europa

Se pensate che Amsterdam sia solo coffe shop e vita notturna, significa probabilmente che non ci siete ancora stati e non avete ancora avuto il piacere di scoprire quanto questa città olandese e i suoi dintorni abbiano da offrire ai turisti. Infatti, Amsterdam è una città incredibilmente bella dal punto di vista architettonico e urbano, piena di verde e caratterizzata da un ritmo di vita rilassato, con i suoi cittadini che usano principalmente le biciclette come mezzo di trasporto, una ricca offerta culturale e ottimo street food. Amsterdam è soprannominata la “Venezia del Nord” per il suo vasto sistema di canali, che attraversano la città creando un paesaggio pittoresco. Fondata nel XVII secolo, la città ha più di 100 chilometri di canali, 90 isole e oltre 1.200 ponti. Una delle attività più popolari tra i turisti è fare un giro in barca lungo i canali, che offre viste uniche sui caratteristici edifici del Secolo d’Oro. Oltre a questo, Amsterdam è una città vibrante, con musei famosi come il Rijksmuseum, il Van Gogh Museum e la Casa di Anna Frank.

Birmingham, la città dai mille canali

Pochi sanno che Birmingham, nel cuore dell’Inghilterra, ha più chilometri di canali di Venezia. Questi canali furono costruiti durante la Rivoluzione Industriale per facilitare il trasporto delle merci e oggi sono una caratteristica affascinante della città. I turisti possono fare escursioni in barca lungo il Gas Street Basin, una zona vivace e restaurata piena di ristoranti, caffè e pub, oppure esplorare il Jewellery Quarter, il famoso quartiere dei gioiellieri.

Birmingham, canali

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I canali di Birmingham alla sera

Fort Lauderdale, Venice of America

Situata in Florida, Fort Lauderdale è spesso chiamata la Venezia d’America grazie al suo sistema di baie e canali che si estendono per oltre 250 chilometri. Qui si possono fare giri in gondola o in barca, ammirando le lussuose ville che si affacciano sui canali. La città è anche famosa per le sue spiagge e la Las Olas Boulevard, una strada ricca di boutique, gallerie d’arte e ristoranti raffinati, perfetta per passeggiare.

Fort Lauderdale, Florida

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I canali della città americana di Fort Lauderdale

San Pietroburgo, la Venezia russa

San Pietroburgo, la seconda città della Russia, è attraversata dal maestoso fiume Neva e da una rete di canali che le conferiscono un’atmosfera elegante e regale. Tra le cose da fare, un giro in barca lungo i canali è imperdibile, soprattutto in estate quando le temperature sono più miti. Durante le Notti Bianche, in giugno, la città si illumina con eventi culturali e festival. Da non perdere anche una visita all’imponente Museo dell’Hermitage, una delle più grandi collezioni d’arte al mondo.

Stoccolma, la regina del Baltico

Stoccolma si estende su quattordici isole lì dove il lago Mälaren incontra il Mar Baltico. La capitale svedese è una perfetta combinazione di natura e modernità, dove l’acqua è parte integrante del paesaggio urbano. Gli amanti della natura possono fare escursioni in kayak tra le isole, mentre gli appassionati di cultura possono visitare il Palazzo Reale, il Museo Vasa e il centro storico, Gamla Stan, con le sue pittoresche stradine medievali.

Suzhou, la Venezia d’Oriente

Suzhou, conosciuta come la Venezia d’Oriente, è celebre per i suoi antichi canali, ponti di pietra e giardini classici cinesi. Situata nella provincia di Jiangsu, è una delle città più pittoresche della Cina, con il Giardino dell’Umile Amministratore e il Giardino del Maestro delle Reti, entrambi Patrimonio dell’Unesco. I canali di Suzhou sono attraversati da tradizionali barche cinesi, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e rilassante.

Suzhou, canali

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I corsi d’acqua nella città cinese di Suzhou

Xochimilco, città d’acqua del Nuovo Mondo

Situata nei pressi di Città del Messico, Xochimilco è famosa per i suoi coloratissimi canali e le trajineras, tipiche imbarcazioni tradizionali decorate con fiori e motivi vivaci. Qui, i turisti possono noleggiare una barca e navigare tra i canali accompagnati da musicisti mariachi e gustando piatti della cucina messicana direttamente a bordo. Questo sito, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è anche un’affascinante finestra sulla cultura e le tradizioni azteche.

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Cosa vedere a Venezia in un pomeriggio

Venezia è una città davvero eccezionale: basti pensare che si sviluppa su più di 100 piccole isole che a loro volta si fanno spazio all’interno di un’affascinante laguna nel Mare Adriatico. Le attrazioni e gli scorci da ammirare in città sono tantissimi e quando si ha solo un pomeriggio a disposizione diventa difficile scegliere cosa visitare o meno. Noi di SiViaggia abbiamo fatto una selezione delle attrazioni da non perdere assolutamente, e per rendere il soggiorno ancor più piacevole abbiamo deciso di offrire uno sconto del 5% su diversi ingressi e tour da fare in mezza giornata in questa emozionante città.

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Consigli per visitare Venezia in un pomeriggio

La maestosa Venezia non è una città propriamente economica, ma per fortuna offre diverse attrazioni gratuite o che si possono scoprire acquistando online gli ingressi con lo sconto. Quel che è certo è che le attività da poter fare sono tantissime, sia relative all’ambito culturale che alla sfera paesaggistica-fotografica, oppure legate ad esperienze davvero uniche nel loro genere.

Bisogna regolarsi sui tempo però, e per questo alle volte è molto utile dotarsi sin da principio di biglietti saltafila. La verità è che un pomeriggio potrebbe non essere abbastanza, ma è altrettanto certo che organizzandosi con anticipo è davvero possibile visitare tutto il meglio della città.

Le attrazioni da non perdere a Venezia in mezza giornata

Per molti è una della città più belle del mondo, per altri è un gioiello senza tempo. Qualsiasi sia il vostro punto di vista, quel che è sicuro è che Venezia si distingue da tantissime altre realtà del nostro pianeta perché è interamente costruita sull’acqua e perché vanta una gloriosa storia lunga secoli.

Canal Grande, Venezia

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Il Canal Grande e il Ponte di Rialto

Piazze che lasciano senza fiato, ponti iconici, prestigiosi musei, chiese storiche che custodiscono tesori artistici e scorci da cartolina renderanno il soggiorno, senza ombro di dubbio, indimenticabile.

Ponte degli Scalzi

Iniziamo il tour di Venezia in un pomeriggio dal Ponte degli Scalzi, uno dei quattro che attraversa l’altrettanto suggestivo Canal Grande. Si trova a pochi metri di distanza dalla stazione di Santa Lucia (quindi immancabile se si arriva in treno) e dal suo punto più elevato permette di scorgere diverse meraviglie cittadine, tra cui il tempio dedicato a Simeone Piccolo.

Ponte di Rialto

A non molta distanza dal Ponte degli Scalzi, ecco che appare il Ponte di Rialto: è il più famoso e antico di Venezia ed è un vero e proprio capolavoro di ingegneria ed architettura lungo 48 metri e largo 22 metri, ma anche con 3 rampe di scale che permettono di raggiungere la parte più alta dello stesso.

Piazza San Marco

Piazza San Marco è una meraviglia, tanto da essere una delle più famose piazze del mondo. A colpire è il suo aspetto signorile e anche il fatto che si sviluppa a ridosso della laguna. Sede di tantissimi appuntamenti come il Carnevale, è anche la culla di due monumenti simbolo della città da non perdere: la Basilica di San Marco, una chiesa dal fascino bizantino che lascia senza fiato, e il Campanile, ovvero l’edificio più alto di Venezia.

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Piazza San Marco, Venezia

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Piazza San Marco con la Basilica e il Campanile

Ponte dei Sospiri

Un altro incredibile capolavoro del centro storico di Venezia: il Ponte dei Sospiri. Il solo nome evoca tantissime suggestioni, ma la visita dona certamente moltissimo di più perché si presenta con una facciata bianchissima in pietra d’Istria finemente decorata. Ma non è di certo finita qui, perché a rendere il tutto ancor più magico è la leggenda che lo avvolge: se si desidera l’amore eterno, basta baciarsi sotto di lui durante un giro in gondola.

Palazzo Ducale

Assolutamente straordinario è anche il Palazzo Ducale, la sontuosa sede della Repubblica Serenissima. Si tratta di un posto da non perdere per nessuna ragione al mondo perché rappresenta uno dei massimi esempi di gotico veneziano, grazie anche alle sue splendide facciate con due livelli di colonnati monumentali e un livello superiore decorato da motivi geometrici in pietra bianca e rosa. Emozionante è anche il suo interno, poiché è custode di un patrimonio artistico di inestimabile valore, accompagnato da tantissimi e misteriosi segreti.

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Palazzo Ducale di Venezia

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Veduta del bellissimo Palazzo Ducale

Gallerie dell’Accademia

Se si ha ancora del tempo a disposizione vale la pena fare un salto presso le Gallerie dell’Accademia, tappa cittadina assolutamente da fare se si è appassionati di arte. Esso, infatti, è un prestigioso museo che permette di ammirare la più importante collezione di pittura veneta al mondo, che comprende opere del calibro di “La Tempesta” di Giorgione, “La Pietà” di Tiziano, “Il ciclo delle storie di Sant’Orsola” di Carpaccio e “Il Convito in casa di Levi” del Veronese. Le 37 sale museali, (24 al primo piano e 13 al piano terra) sono ospitate all’interno dell’ex Chiesa di Santa Maria della Carità e nell’annesso convento. In sostanza, il tempo ancora a disposizione deve essere molto.

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Come raggiungere l’isola della Giudecca a Venezia

Chi visita la meravigliosa città di Venezia non può perdersi l’Isola della Giudecca, una delle gemme nascoste della laguna veneta, nonché la più grande tra le isole veneziane.

Un tempo l’Isola della Giudecca veniva scelta come la meta preferita per le vacanze dei nobili di Venezia ed oggi conserva ancora un fascino tranquillo e sofisticato, lontano dalla frenesia del turismo tipica della città. Raggiungere la Giudecca è facile: un’isola che merita di essere visitata, soprattutto per chi cerca un’esperienza più autentica ed è amante di arte e storia. È possibile perdersi fra piccoli vicoli, giardini segreti e scorci suggestivi e pittoreschi sulla laguna, per un panorama unico. Non ci sono ponti che collegano la Giudecca al centro storico di Venezia e già questo, di per sé, rende il tragitto ancora più affascinante.

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Come raggiungere la Giudecca con il Vaporetto?

Il mezzo principale per arrivare alla Giudecca dal centro storico di Venezia è il vaporetto, l’iconico sistema di trasporto pubblico della laguna di Venezia. La traversata del canale in vaporetto è un’esperienza assolutamente da fare per chi visita questa iconica città del nord Italia, che permette di godere di una visuale splendida della città ed un panorama diverso rispetto all’attraversamento tra le calli di Venezia. Ci sono diverse linee che portano alla Giudecca:

  • Linea 2: è il vaporetto che consente di muoversi velocemente tra la Giudecca e le attrazioni principali di Venezia, come Piazza San Marco, il Canal Grande, Piazzale Roma e la Stazione di Venezia Santa Lucia. È la linea perfetta per godere delle bellezze cittadine prima di sbarcare sull’affascinante isola della Giudecca.
  • Linee 4.1 e 4.2: sono le linee circolari che collegano le fermate della Giudecca con l’isola di Murano, famosa per la sua tradizione secolare nella lavorazione del vetro. È un ottimo itinerario per tutti quei visitatori che hanno il desiderio di combinare la visita alla Giudecca con la visita di un altra gemma della laguna come Murano.

Le fermate principali dell’isola della Giudecca sono Palanca, Redentore e Zitelle e sono facilmente raggiungibile con le linee del vaporetto appena menzionate, dal prezzo singolo di 7€. Sono però disponibili altre soluzioni più convenienti per i turisti, come i Vaporetto Pass, acquistabili con uno sconto del 5% con SiViaggia.it.

Il vaporetto notturno: una soluzione pratica

Venezia è affascinante anche di notte, come l’isola della Giudecca, che offre ai visitatori un panorama suggestivo durante le ore serali sulla città. La linea N del vaporetto notturna è attiva e consente di spostarsi tra San Marco-S.Zaccaria, il Lido di Venezia e la Giudecca, anche dopo il tramonto. Si consiglia di verificare sempre, prima di partire, gli orari aggiornati sul sito dell’ACTV, soprattutto in concomitanza di eventi speciali in città.

Vaporetto che prosegue la sua corsa nel Canal Grande di Venezia. È il mezzo più utilizzato per raggiungere la Giudecca

Fonte: iStock

Vaporetto nel Canal Grande di Venezia

Alternative al vaporetto: il water taxi e tour guidati

Esistono anche altre alternative per visitare la Giudecca. La prima opzione è il water taxi: piccoli motoscafi privati che offrono un servizio personalizzato e diretto verso l’isola, utile per chi ha più fretta o per chi desidera passare un’esperienza più intima e confortevole rispetto al classico vaporetto. Il servizio di water taxi è prenotabile online o telefonicamente. Il costo può variare a seconda della destinazione e dell’ora del giorno. In genere, un tragitto tra il centro di Venezia e la Giudecca può costare anche tra i 50 ed i 100 euro. Nonostante ciò, se si viaggia in gruppo, potrebbe rivelarsi un’alternativa più conveniente al vaporetto. Una seconda opzione per visitare l’isola della Giudecca è quella di partecipare ad un tour in barca del Canale della Giudecca di Venezia, che porta alla scoperta delle maggiori attrazioni di Venezia e dintorni.

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Nonostante l’isola della Giudecca sia facilmente accessibile e poco distante dal centro storico di Venezia, viene tendenzialmente trascurata dagli itinerari turistici. Ciò permette di scoprire un lato più autentico e tranquillo della città lagunare, scoprendone il suo fascino storico e artistico.

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Porto Pino, il paradiso della Sardegna tra mare, dune, lagune e pineta

Cosa succede quando dune di sabbia finissima incontrano le tonalità azzurre del mare e il verde della macchia mediterranea? Nasce un paesaggio paradisiaco che non poteva essere in altro luogo se non in Sardegna. Tutto questo avviene a Porto Pino, nel basso Sulcis, nel sud-ovest dell’isola. Alle spalle di questo luogo incantato si trova la pineta che da il nome alla spiaggia, un riparo naturale perfetto dalla calura estiva: qui tutto profuma di mare, ginepro e rosmarino.

La baia ricade per tre quarti nel territorio sulcitano di Sant’Anna Arresi, un grazioso borgo di poco più di 3000 abitanti che vanta una particolarità: un nuraghe posizionato proprio nel centro del paese. Questa potrebbe essere la vostra base perfetta per scoprire Porto Pino, le sue spiagge e i dintorni, tra bellezze caraibiche, ma anche enogastronomiche. D’altronde è quasi impossibile andare in Sardegna e non provare le specialità tipiche di questa terra millenaria, accompagnate dai migliori vini del territorio, in questo caso il rinomato Carignano del Sulcis.

Questi i nostri consigli per trascorrere una vacanza indimenticabile a Porto Pino e in Sardegna.

Le spiagge di Porto Pino

È ovvio che chiunque organizzi una vacanza in Sardegna non veda l’ora di tuffarsi nelle sue acque cristalline. Se poi il mare è quello di Porto Pino, i viaggiatori fanno giusto in tempo a lasciare la valigia in albergo che si dirigono subito verso l’insenatura che, lunga oltre 6 chilometri, comprende 3 spiagge distinte. La prima è lunga 600 metri ed è compresa tra argini rocciosi; la seconda, caratterizzata da due chilometri di sabbia bianca, è la meno frequentata ed è incastonata fra la pineta e gli stagni di Maestrale e is Brebeis (Le Pecore); infine, la terza è quella più bella, la spiaggia da cartolina che avete sognato durante i freddi mesi invernali: is Arenas Biancas, un luogo di una bellezza rara conosciuto semplicemente come Le Dune.

Questa parte del litorale è accessibile solo d’estate perché, sfortunatamente, ricade nell’area del poligono militare di Teulada. La vicinanza alla base, in questo caso fortunatamente, non ha rovinato l’unicità del territorio: quello che si aprirà a voi è un paesaggio abbagliante composto da morbide colline sabbiose che raggiungono i trenta metri d’altezza. Sull’arenile troverete stabilimenti e servizi per ogni esigenza, dove per esempio noleggiare sdraio e ombrelloni, oltre che punti ristoro, mentre a pochi chilometri ci sono strutture ricettive e ristoranti perfetti per un pranzo più sostanzioso.

Spiaggia is Arenas Bianca Porto Pino

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Le dune di sabbia sulla spiaggia di is Arenas Bianca

Le altre spiagge da sogno nei dintorni

Non solo Porto Pino, se volete scoprire i dintorni ci sono tante altre spiagge pronte a conquistarvi. Guidando verso sud troverete Porto Zafferano, compresa nell’area militare e accessibile solo via mare nei mesi di luglio e agosto, quindi un luogo stupendo e isolato. Proseguendo incontrerete l’incantevole Porto Tramatzu, amata per i suoi colori abbaglianti e per il fondale basso e, infine, la magica Tuerredda, un altro angolo caraibico e molto spesso considerata una spiaggia simbolo dell’isola insieme alla Pelosa di Stintino.

Custodita all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, la spiaggia di Tuerredda vanta una palette di colori splendida tra l’azzurro intenso del mare e il verde degli arbusti che la circondano. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché dovrete percorrere la strada panoramica della Costa Sud (strada provinciale 71), ossia 25 chilometri di paesaggi talmente belli da togliere il fiato. Fortunato chi non sta guidando e può godersi questo panorama dal finestrino!

Il borgo di Sant’Anna Arresi

Il tratto costiero di Porto Pino fa parte del borgo di Sant’Anna Arresi, un piccolo paese divenuto famoso proprio grazie alle spiagge nei dintorni. Dopo una rilassante giornata al mare, andate a fare una passeggiata tra le sue stradine per raggiungere l’attrazione principale: il nuraghe situato proprio nella piazza centrale del borgo. È attorno a questo nuraghe che, nel XVIII secolo, nacque il nucleo originario di case rurali che a poco a poco diedero forma all’abitato che potete vedere oggi. Risalente al periodo del Bronzo Medio (XV-XIV secolo a.C.), è composto da due torri unite da mura che racchiudono un cortile.

La piazza in cui sorge il nuraghe ospita un evento estivo imperdibile se capitate a Sant’Anna Arresi all’inizio di settembre: stiamo parlando de ‘Ai Confini tra Sardegna e Jazz‘, un festival jazz nato nel 1985 e che ospita numerosi musicisti nazionali e internazionali.

Le specialità da provare nel Sulcis

Oltre a fare scorta di pesce fresco e di bottarga, che qui nel Sulcis non manca mai, una specialità che non potete assolutamente perdere è il vino. Una tappa d’obbligo quando siete a Porto Pino è Cantina Mesa, rinomata per la produzione di vini di alta qualità prodotti con cura e amore per la propria terra. Qui potrete acquistare sia Vermentino che Carignano, oltre che godere della posizione stessa della cantina, situata in un luogo suggestivo, adagiata su un pendio e circondata da vigneti.

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Kerala: le più belle spiagge dell’India e le suggestive lagune salmastre

L’India può sopraffare con il caos di città quali New Delhi, il caldo talvolta opprimente e la quantità impressionante di persone per le strade. Viaggiare in India può essere difficile, ma allo stesso tempo gratificante e ricco di emozioni, soprattutto per chi va alla scoperta di zone bellissime e imperdibili come quella del Kerala. Situato nel punto sud occidentale dell’India, questo stato si affaccia nella porzione di Oceano Indiano chiamato Mar Arabico: seicento chilometri di litorale caratterizzati da immense spiagge sabbiosepromontori rocciosi e distese di palme da cocco.

Qui, la natura rigogliosa, il profumo delle spezie proveniente dai campi circostanti e le scintillanti backwaters, composte da laghi, canali e lagune, vi faranno dimenticare la frenesia delle altre regioni indiane, trasportandovi dentro atmosfere rilassate e paesaggi di una bellezza unica. Ma com’è il mare a Kerala e quali sono le spiagge migliori? Ve le raccontiamo nel dettaglio in questo articolo.

Kovalam

Quando pensate a Kovalam dovete immaginare spiagge lambite da palme e circondate da colline. È considerata la località balneare più famosa di tutto il Kerala grazie alla sua atmosfera di relax e alla bellezza del paesaggio. Se negli anni ’70 rappresentava il paradiso degli hippy grazie alla sua tranquillità tropicale, oggi il turismo ha modificato lo scenario, caratterizzato da un numero elevato di hotel e ristoranti. Le spiagge più importanti sono Lighthouse Beach, Hawah Beach e Samudra Beach che, insieme, vanno a formare la famosa mezzaluna della spiaggia di Kovalam. Oltre che per le sue spiagge, questa zona del Kerala è famosa anche per essere la patria dell’ayurveda, la medicina tradizionale indiana della quale potete fare esperienza presso hotel e centri benessere.

Varkala

Meta prediletta per chi viaggia zaino in spalla, Varkala vanta una posizione spettacolare al di sopra di una scogliera ricca di vegetazione rigogliosa, mentre ai suoi piedi si estende una striscia di sabbia dove non mancano bancarelle e venditori di abbigliamento e gioielli. La spiaggia più visitata è soprattutto Papanasam Beach, vicina al Tempio Janardhana Swamy, antico di oltre 2000 anni: questo, infatti, è considerato un luogo sacro dagli hindu i quali vengono qui a fare le proprie offerte ai defunti. Da non perdere in questa spiaggia? Il tramonto, ammirato ogni giorno da tantissimi turisti e abitanti del luogo.

Spiaggia Varkala a Kerala

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La spiaggia di Varkala a Kerala

Kannur

Chi è alla ricerca di un tratto di costa meno conosciuto deve dirigersi verso la zona settentrionale, quella che un tempo venne definita da Marco Polo come “il grande emporio delle spezie”. Qui non si trova un’unica spiaggia, bensì 5 piccole spiagge: Payyambalam Beach, Meenkunnu Beach, Adikadalayi Beach, Baby Beach e Thayyil Beach. Se visitate quest’area dell’India tra dicembre e febbraio non perdetevi le danze rituali theyyam. I danzatori incarnano divinità, eroi e spiriti ancestrali indossando costumi elaborati, maschere spettacolari e trucchi ipnotici. Un’esperienza unica che non potete assolutamente mancare.

Bekal

Gli amanti del lusso, del comfort e del relax devono segnare sulla mappa la spiaggia di Bekal, diventata famosa grazie alla presenza del Forte Bekal, la più grande fortezza del Kerala, risalente al XVII secolo, la quale domina il panorama con la sua imponenza. Le spiagge sono pulite, incontaminate e selvagge e sono circondate da resort lussuosi, ideali per chi è alla ricerca di un’esperienza esclusiva e per famiglie con bambini.

Backwaters

Per un’esperienza avventurosa, non rinunciate alla navigazione tra le lagune. Nel Kerala, infatti, avete l’opportunità di navigare lungo 900 km di canali che costeggiano il litorale e penetrano nell’entroterra. In passato, queste vie d’acqua erano le ‘strade’ del Kerala e, ancora oggi, sono numerosi gli abitanti dei villaggi che le percorrono sopra le loro canoe. L’escursione tra le backwaters vi trasporterà in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato. Attraversando laghi orlati di palme e stretti canali, incontrerete anche villaggi isolati dove la quotidianità dei contadini non è cambiata da un secolo a questa parte.

Per vivere al meglio questa esperienza, consigliamo di noleggiare le tipiche houseboat, costruite in fibra di cocco, in passato usate per il trasporto del riso, ora vere e proprie case galleggianti. Potete noleggiare l’houseboat che preferite in base alle vostre esigenze: sono disponibili sia imbarcazioni per sole coppie che per gruppi numerosi, mentre il cibo è quasi sempre compreso nel prezzo del noleggio ed è preparato da un cuoco presente a bordo, come anche il conducente/capitano.

Houseboat Kerala

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La tipica houseboat per navigare tra le backwaters

Quando andare nel Kerala

Scegliere il periodo giusto per visitare il Kerala è fondamentale per assicurarvi un viaggio piacevole e senza preoccupazioni legate al tempo. I mesi perfetti sono quelli compresi tra dicembre e marzo, quando la stagione secca regala giornate calde e luminose, ideali per esplorare le backwaters, i campi di tè e le spiagge dorate. Dicembre, in particolare, vanta temperature piacevoli e un’atmosfera frizzante grazie alle tante feste organizzate.

Se invece siete appassionati di cultura e tradizioni, non perdetevi i festival che animano il Kerala durante tutto l’anno: in agosto o settembre si celebra a Onam il ritorno del re Mahabali con danze, giochi e banchetti a base di Sadhya, un ricco thali vegetariano. A Thrissur Pooram, ad aprile o maggio, potrete assistere alla processione degli elefanti riccamente addobbati, circondati dai suoni dei tamburi e immersi nell’atmosfera vivace offerta dai tanti fuochi d’artificio.

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Questa laguna segreta offre un trattamento da spa con vista mozzafiato

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi. A volte lo facciamo per andare alla scoperta delle meraviglie plasmate da Madre Natura, altre volte per esplorare i capolavori artistici e architettonici create dall’uomo. Ci muoviamo per raggiungere i luoghi iconici, o per toccare con mano le tradizioni e le culture delle popolazioni lontane da noi.

Indipendentemente da ciò che ci spinge a organizzare nuovi ed entusiasmanti viaggi, però, siamo tutti accomunati dall’ennesima esigenza, quella di vivere esperienze uniche, indelebili e straordinarie, destinate a restare nei ricordi e nel cuore.

E se è un’avventura così che volete vivere, circondati da uno dei paesaggi più affascinanti e suggestivi del mondo intero, allora non potete non inserire nella vostra travel wish list anche una visita alla Secret Lagoon. Come il nome stesso suggerisce, si tratta di una laguna segreta situata in Islanda, una piscina naturale che offre un trattamento da spa di lusso con vista mozzafiato. Pronti a partire?

Un trattamento di lusso nella piscina naturale in Islanda

Per vivere un’esperienza unica e incredibile, fatta di benessere, bellezza e natura, dobbiamo recarci in uno dei territori più affascinanti e selvaggi del mondo. Stiamo parlando dell’Islanda, di quell’isola nordica caratterizzata da paesaggi mozzafiato che incantano la vista e riscaldano il cuore.

Vulcani, geyser, campi di lava e sorgenti termali si alternano a spettacolari parchi nazionali e a città caratteristiche che conservano e raccontano la cultura e le tradizioni di un luogo al di fuori dell’ordinario. Le cose da fare e da vedere in Islanda sono tantissime, e tutte sono destinate a meravigliare, ma se state cercando un’esperienza che coniughi la natura, la bellezza e il relax, allora la Secret Lagoon è il posto giusto da inserire nel vostro itinerario di viaggio.

La Laguna Segreta si trova nei pressi di Flúðir, un villaggio situato nel sud dell’Islanda non molto distante da Geysir e dalla cascata di Gullfoss. Popolato da appena 800 anime, questo territorio ospita uno dei luoghi più suggestivi del Paese, una piscina artificiale alimentata, però, da sorgenti termali che provengono da Hverahólmi.

Ribattezzata Secret Lagoon, questa laguna è la più antica del Paese ed è frequentata, in ogni periodo e in tutte le stagioni, dagli abitanti del luogo e dai viaggiatori che osano spingersi al di fuori dei sentieri più battuti dal turismo di massa.

Una laguna segreta per fare il pieno di benessere

Meno conosciuta della Blue Lagoon, la piscina termale situata a Reykjan che ogni anno attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, la Secret Lagoon offre un’esperienza di pieno benessere all’interno di una cornice suggestiva e affascinante.

La piscina naturale, infatti, è circondata da campi di lava che si estendono tutto intorno, dai quali è possibile ammirare anche un piccolo geyser che erutta più volte durante il giorno.

L’acqua della laguna, che mantiene una temperatura media di 38/40 gradi Celsius tutto l’anno, consente agli abitanti del posto e ai viaggiatori di immergersi al suo interno in ogni stagione e di usufruire di un vero e proprio trattamento di lusso come quelli offerti dalle spa.

Sebbene visitare la Secret Lagoon è un’esperienza fruibile in ogni periodo dell’anno, il consiglio è quello di raggiungerla nei mesi che vanno da ottobre a marzo. La posizione strategica della piscina naturale, che dista circa 100 chilometri da Reykjavík, la rende perfetta per l’osservazione di uno dei fenomeni ottici più affascinanti e suggestivi del mondo intero.

Dalla laguna segreta, infatti, è possibile ammirare lo show dell’aurora boreale che infiamma i cieli d’Islanda e che regala una visione mozzafiato.

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Mozia, l’isola siciliana che sorge in una laguna

Tra le innumerevoli attrazioni e bellezze della Sicilia, spicca anche la suggestiva isola di Mozia, abbracciata dalle acque basse della Laguna di Marsala, nel cuore della Riserva Naturale Regionale delle Isole dello Stagnone, in provincia di Trapani.

Una meta che sorprende, antica colonia fenicia siciliana, nonché la più importante, un luogo incantevole ricco di storia, cultura e paesaggi mozzafiato.

La storia di Mozia, l’isola dei Fenici

Iniziamo a conoscere meglio l’isola dalla sua storia: grazie alla sua posizione strategica, fu da sempre ideale per lo scambio delle merci.

I primi ad attraccare furono i Fenici, nel VIII secolo, di cui divenne patria fiorente: per difendersi dagli attacchi nemici, la dotarono di possenti e alte mura e la resero, così, inespugnabile per molto tempo.

Tuttavia, se riuscì a resistere alle incursioni dei Greci prima e dei Cartaginesi poi, nel 397 a.C. Mozia fu distrutta dalle truppe siracusane guidate dal tiranno Dionisio il Vecchio: gli abitanti furono costretti alla fuga e si rifugiarono sulla terraferma.

Abbandonata per vari secoli, nel XI secolo d.C sotto il dominio normanno l’isola venne donata all’Abbazia di Santa Maria della Grotta di Marsala e fu così sede dei monaci di Palermo che la chiamarono “San Pantaleo“, dal nome del santo fondatore del loro ordine.

Poi, nel XVI secolo, l’antica Mothia passò ai gesuiti mentre nel 1792 fu consegnata come feudo al Notaio Rosario Alagna di Mozia che diede inizio ai primi scavi alla ricerca di reperti archeologici.

Il massimo splendore, però, lo raggiunse grazie al nobile inglese Joseph Whitaker che, nel 1902, decise di edificare qui la sua casa: la sua famiglia si era stabilita in Sicilia alla fine dell’Ottocento e quando lui scoprì l’isola ne rimase talmente affascinato da acquistarla ed esplorarla in lungo e in largo riportando alla luce le testimonianze della civiltà fenicia e numerosi reperti oggi ammirabili presso il Museo Whitaker, quella che fu l’abitazione di Joseph.

Come arrivare e i punti di interesse dell’isola di Mozia

Raggiungere Mozia è molto semplice: arrivati a Trapani/Brigi, basta seguire le indicazioni per le Saline di Marsala dello Stagnone: lasciata l’auto al parcheggio, si può prendere l’imbarcadero che conduce all’isola: il costo è di 5 euro (2,50 per i bambini) e, una volta approdati sull’isola, è previsto un biglietto d’ingresso di 9 euro (6 per gli studenti).

Siamo di fronte, infatti, a un vero museo a cielo aperto, una località imperdibile per gli appassionati di storia e natura che conquista alla prima occhiata.

Gli scavi archeologici di Whitaker hanno restituito moltissimi reperti e mosaici nonché una necropoli sulla costa nord dell’isola, con numerosi oggetti appartenuti ai corredi funerari quali gioielli, armi e ceramiche.
In più, tra i resti vi è una chicca: la statua greca in marmo “Il Giovane di Mozia” (o “Efebo di Mozia”), rinvenuta nel 1979 presso il complesso del Santuario del Cappiddazzu: risalente al 450 a. C., con ogni probabilità venne trafugata da Selinunte dai Cartaginesi e da essi portata sull’isola siciliana.

Ma non è tutto.

Oltre al museo e alla necropoli, sorprendono le antiche mura fenicie che vantano un’estensione di 2,5 chilometri: tra i resti spiccano tuttora le torri di guardia lungo la cinta muraria con uno degli ingressi principali, la Porta Nord, la meglio conservata.

Durante la passeggiata a piedi di due ore a Mozia, da vedere anche il Tofet, santuario a cielo aperto dove si conservavano le urne funerarie, la Casa dei Mosaici con ancora ben visibili scene di lotte tra animali, la Casermetta, edificio a due piani dalla funzione sconosciuta, e i panorami incredibili plasmati da piscine naturali (tra cui spicca quella sacra del kothon, vicino a un tempio), scorci fioriti e vitigni a perdita d’occhio.

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Il regno di Frozen esiste: è un paradiso di ghiaccio selvaggio e solitario

Sono pochi i luoghi in Islanda che possono eguagliare il senso di pace che trasmette Jökulsárlón, una laguna glaciale sulla costa sud del Paese in cui gli iceberg fluttuano alla deriva.

Con il suo ambiente selvaggio e surreale, Jökulsárlón è il luogo perfetto per tutti i viaggiatori in cerca di avventura e panorami mozzafiato. Dalla visita al lago glaciale più profondo del mondo all’avvistamento di simpatiche foche mentre si naviga nelle sue acque ghiacciate, questo incredibile luogo ha qualcosa di veramente speciale che merita di essere visto almeno una volta nella vita.

Quindi, se avete voglia di intraprendere un viaggio indimenticabile ricco di momenti magici, tirate fuori le valigie dall’armadio e preparatevi per un’avventura davvero imperdibile.

Jökulsárlón, la laguna glaciale più emozionante dell’Islanda

Iceberg Jokulsalon, Islanda

Fonte: iStock

Iceberg Jökulsárlón, Islanda

Jökulsárlón è una meraviglia naturale dell’Islanda, una tappa obbligatoria per chiunque voglia ammirare la bellezza del nostro pianeta. La laguna è circondata da ghiacciai e brilla con un blu così intenso che non passa inosservato. Non solo è un luogo dal fascino mozzafiato, ma è anche un importante habitat per diverse specie di animali, come i trichechi, le foche e gli uccelli marini. Vi consigliamo di non perdere l’occasione per visitare questo capolavoro naturale, un luogo che vi lascerà indubbiamente senza fiato.

Questo spettacolare lago glaciale offre, inoltre, molte attività per gli amanti della natura. Potrete cimentarvi in un’avventura adrenalinica e provare il kayak navigando tra i ghiacci fluttuanti e godendo di una vista impareggiabile sulla laguna. Oppure potreste optare per un’escursione guidata sul ghiacciaio più grande d’Europa, Vatnajökull, dove potrete ammirare paesaggi spettacolari composti da crepacci, dirupi e cascate.

Nelle vicinanze della laguna, dall’altra parte della Ring Road, si trova la nota Diamond Beach, la “Spiaggia dei diamanti”, che deve il suo nome agli iceberg che si addentrano nel fiume Jökulsá (il più breve dell’Islanda) prima di raggiungere il mare. Durante la bassa marea, gli iceberg si arenano sulla spiaggia, creando un’atmosfera surreale che restituisce giganteschi “diamanti di ghiaccio”. Passeggiare tra queste meraviglie naturali sarà un’esperienza unica, difficile da dimenticare.

Islanda, non solo la terra dei ghiacci

Ma l’Islanda non è solo la terra dagli incredibili ghiacciai. Con i suoi panorami vulcanici, la maestosa Aurora Boreale e i laghi che si colorano di mille sfumature, il Paese è davvero un luogo straordinario con attrazioni e attività sufficienti a riempire l’itinerario di qualsiasi viaggio.

La sua capitale Reykjavík è la città più grande del Paese, un vibrante centro di raffinatezza moderna sullo sfondo di una natura mozzafiato. Oltre alla cultura, i musei e la gastronomia locale, potrete godere di numerose attività ed escursioni nelle vicinanze come le visite al Cerchio d’Oro e allo Snæfellsnes, che si trovano nelle zone circostanti della città.

Per vivere un’esperienza davvero indimenticabile vi consigliamo, inoltre, di visitare la celebre Laguna Blu, una meraviglia geotermica con acque turchesi che vi farà immergere in un’atmosfera talmente rilassante da farvi dimenticare lo stress della vita quotidiana. Un’altra attrazione che merita di essere visitata è senza dubbio la Cascata di Gullfoss, che offre una vista mozzafiato sulle sue acque correnti. Potrete anche ammirare la sua energia e la sua potenza da vicino grazie a una piattaforma di osservazione che renderà la vostra visita ancora più memorabile.

Tra le attività più popolari che attraggono visitatori di tutto il mondo ci sono l’osservazione delle balene, le passeggiate a cavallo e le motoslitte, esperienze uniche che vi permetteranno di vedere i magnifici giganti del mare in azione attraversando i diversi paesaggi naturali in modo rilassante e piacevole. Provate, inoltre, il brivido dell’adrenalina con un’escursione in motoslitta esplorando le aree innevate ad alta velocità.

E per una vacanza al di fuori dei percorsi turistici tradizionali, il modo migliore per conoscere veramente la vita e la cultura è visitare i festival e i numerosi eventi che il Paese offre durante tutto l’anno. Approfittando della vita notturna locale, si possono scoprire diversi spettacoli di musica dal vivo che attirano una moltitudine di turisti da tutto il mondo. Quindi, non vi resta che fare le valigie e iniziare a pianificare la vostra fuga in Islanda: non ve ne pentirete.

Reykjavik, Islanda

Fonte: Getty Images

Nevicata nel centro di Reykjavik, Islanda
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Puoi incontrare Moby Dick in questa laguna incantata

Ogni giorno migliaia di persone si mettono in cammino per esplorare il mondo in lungo e in largo. Lo fanno per andare alla scoperta delle meraviglie plasmate da Madre Natura, di tutti quei capolavori artistici e architettonici creati dall’uomo, dei luoghi iconici e dei monumenti che con il tempo si sono trasformati in simboli di città e Paesi interi.

Ma lo fanno anche per conoscere le creature che abitano il mondo. Animali che hanno trovato la loro casa in luoghi lontanissimi da noi e che li sono restati. Ed è proprio in uno di questi posti che vogliamo portarvi oggi, in una laguna incantata popolata dalle balene, proprio lì dove inizia la nostra ricerca di Moby Dick. Pronti a partire?

In Messico, alla ricerca di Moby Dick

Il nostro viaggio di oggi ci spinge dall’altra parte del globo, in uno dei Paesi più affascinanti, suggestivi e variegati, dal punto di vista paesaggistico e culturale, del mondo intero. Stiamo parlando del Messico, il territorio delle montagne, dei deserti e delle giungle, delle antiche rovine e delle città moderne, dell’arte e delle tradizioni.

Le cose da fare e da vedere nel Paese sono tantissime, e non basterà un articolo per elencarle tutte, questo è chiaro. Quello che possiamo fare, però, è parlarvi di un piccolo paradiso terrestre dove gli amanti della natura possono vivere l’esperienza più straordinaria e magica di una vita intera.

Se siete pronti a farlo, allora, venite insieme a noi a Baja California, uno stato messicano che si affaccia sull’Oceano Pacifico e sul Golfo della California. È proprio qui che esiste una laguna incantata, una striscia di terra che incontra il mare azzurro e cristallino e che per forme e lineamenti assomiglia a un microcosmo delle meraviglie. Qui, infatti, numerosi esemplari di flora e di fauna hanno stabilito le loro radici, ma non sono gli unici perché sempre qui ogni anno si riuniscono le straordinarie balene che popolano il Pacifico orientale.

La laguna incantata che è diventata il santuario delle balene

Situata nel comune di Mulegé, e a poco più di 50 chilometri dalla città-oasi di San Ignacio, questa laguna è iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO ed è anche Riserva della Biosfera delle Nazioni Unite e santuario degli uccelli migratori, nonché il più grande e importante habitat della fauna selvatica di tutta l’America Latina. Come abbiamo anticipato, infatti, sono molti gli esemplari che qui si sono stabiliti in pianta stabile, ma non sono gli unici.

Ogni anno, a fargli compagnia, arrivano migliaia di balene che hanno trasformato questo luogo in un vero e proprio santuario. Dopo un viaggio di oltre 15.000 chilometri, questi esemplari si lasciano alle spalle le coste antartiche per raggiungere la laguna di San Ignacio, tra i mesi da dicembre ad aprile, per godersi le acque tiepide e il clima mite.

Arrivano qui con i loro cuccioli, nuotano nell’oceano, fanno capolino tra le onde e si esibiscono in spettacolari show danzanti lasciando attoniti e sbalorditi gli sguardi dei viaggiatori che giungono fin qui.

Il modo migliore per ammirare questo spettacolo grandioso, e incontrare le balene grigie, è quello di prendere parte a un’escursione in barca. È inoltre possibile osservare anche alcuni rari esemplari di tartarughe marine.