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Porto Pino, il paradiso della Sardegna tra mare, dune, lagune e pineta

Cosa succede quando dune di sabbia finissima incontrano le tonalità azzurre del mare e il verde della macchia mediterranea? Nasce un paesaggio paradisiaco che non poteva essere in altro luogo se non in Sardegna. Tutto questo avviene a Porto Pino, nel basso Sulcis, nel sud-ovest dell’isola. Alle spalle di questo luogo incantato si trova la pineta che da il nome alla spiaggia, un riparo naturale perfetto dalla calura estiva: qui tutto profuma di mare, ginepro e rosmarino.

La baia ricade per tre quarti nel territorio sulcitano di Sant’Anna Arresi, un grazioso borgo di poco più di 3000 abitanti che vanta una particolarità: un nuraghe posizionato proprio nel centro del paese. Questa potrebbe essere la vostra base perfetta per scoprire Porto Pino, le sue spiagge e i dintorni, tra bellezze caraibiche, ma anche enogastronomiche. D’altronde è quasi impossibile andare in Sardegna e non provare le specialità tipiche di questa terra millenaria, accompagnate dai migliori vini del territorio, in questo caso il rinomato Carignano del Sulcis.

Questi i nostri consigli per trascorrere una vacanza indimenticabile a Porto Pino e in Sardegna.

Le spiagge di Porto Pino

È ovvio che chiunque organizzi una vacanza in Sardegna non veda l’ora di tuffarsi nelle sue acque cristalline. Se poi il mare è quello di Porto Pino, i viaggiatori fanno giusto in tempo a lasciare la valigia in albergo che si dirigono subito verso l’insenatura che, lunga oltre 6 chilometri, comprende 3 spiagge distinte. La prima è lunga 600 metri ed è compresa tra argini rocciosi; la seconda, caratterizzata da due chilometri di sabbia bianca, è la meno frequentata ed è incastonata fra la pineta e gli stagni di Maestrale e is Brebeis (Le Pecore); infine, la terza è quella più bella, la spiaggia da cartolina che avete sognato durante i freddi mesi invernali: is Arenas Biancas, un luogo di una bellezza rara conosciuto semplicemente come Le Dune.

Questa parte del litorale è accessibile solo d’estate perché, sfortunatamente, ricade nell’area del poligono militare di Teulada. La vicinanza alla base, in questo caso fortunatamente, non ha rovinato l’unicità del territorio: quello che si aprirà a voi è un paesaggio abbagliante composto da morbide colline sabbiose che raggiungono i trenta metri d’altezza. Sull’arenile troverete stabilimenti e servizi per ogni esigenza, dove per esempio noleggiare sdraio e ombrelloni, oltre che punti ristoro, mentre a pochi chilometri ci sono strutture ricettive e ristoranti perfetti per un pranzo più sostanzioso.

Spiaggia is Arenas Bianca Porto Pino

Fonte: iStock

Le dune di sabbia sulla spiaggia di is Arenas Bianca

Le altre spiagge da sogno nei dintorni

Non solo Porto Pino, se volete scoprire i dintorni ci sono tante altre spiagge pronte a conquistarvi. Guidando verso sud troverete Porto Zafferano, compresa nell’area militare e accessibile solo via mare nei mesi di luglio e agosto, quindi un luogo stupendo e isolato. Proseguendo incontrerete l’incantevole Porto Tramatzu, amata per i suoi colori abbaglianti e per il fondale basso e, infine, la magica Tuerredda, un altro angolo caraibico e molto spesso considerata una spiaggia simbolo dell’isola insieme alla Pelosa di Stintino.

Custodita all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, la spiaggia di Tuerredda vanta una palette di colori splendida tra l’azzurro intenso del mare e il verde degli arbusti che la circondano. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché dovrete percorrere la strada panoramica della Costa Sud (strada provinciale 71), ossia 25 chilometri di paesaggi talmente belli da togliere il fiato. Fortunato chi non sta guidando e può godersi questo panorama dal finestrino!

Il borgo di Sant’Anna Arresi

Il tratto costiero di Porto Pino fa parte del borgo di Sant’Anna Arresi, un piccolo paese divenuto famoso proprio grazie alle spiagge nei dintorni. Dopo una rilassante giornata al mare, andate a fare una passeggiata tra le sue stradine per raggiungere l’attrazione principale: il nuraghe situato proprio nella piazza centrale del borgo. È attorno a questo nuraghe che, nel XVIII secolo, nacque il nucleo originario di case rurali che a poco a poco diedero forma all’abitato che potete vedere oggi. Risalente al periodo del Bronzo Medio (XV-XIV secolo a.C.), è composto da due torri unite da mura che racchiudono un cortile.

La piazza in cui sorge il nuraghe ospita un evento estivo imperdibile se capitate a Sant’Anna Arresi all’inizio di settembre: stiamo parlando de ‘Ai Confini tra Sardegna e Jazz‘, un festival jazz nato nel 1985 e che ospita numerosi musicisti nazionali e internazionali.

Le specialità da provare nel Sulcis

Oltre a fare scorta di pesce fresco e di bottarga, che qui nel Sulcis non manca mai, una specialità che non potete assolutamente perdere è il vino. Una tappa d’obbligo quando siete a Porto Pino è Cantina Mesa, rinomata per la produzione di vini di alta qualità prodotti con cura e amore per la propria terra. Qui potrete acquistare sia Vermentino che Carignano, oltre che godere della posizione stessa della cantina, situata in un luogo suggestivo, adagiata su un pendio e circondata da vigneti.

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Kerala: le più belle spiagge dell’India e le suggestive lagune salmastre

L’India può sopraffare con il caos di città quali New Delhi, il caldo talvolta opprimente e la quantità impressionante di persone per le strade. Viaggiare in India può essere difficile, ma allo stesso tempo gratificante e ricco di emozioni, soprattutto per chi va alla scoperta di zone bellissime e imperdibili come quella del Kerala. Situato nel punto sud occidentale dell’India, questo stato si affaccia nella porzione di Oceano Indiano chiamato Mar Arabico: seicento chilometri di litorale caratterizzati da immense spiagge sabbiosepromontori rocciosi e distese di palme da cocco.

Qui, la natura rigogliosa, il profumo delle spezie proveniente dai campi circostanti e le scintillanti backwaters, composte da laghi, canali e lagune, vi faranno dimenticare la frenesia delle altre regioni indiane, trasportandovi dentro atmosfere rilassate e paesaggi di una bellezza unica. Ma com’è il mare a Kerala e quali sono le spiagge migliori? Ve le raccontiamo nel dettaglio in questo articolo.

Kovalam

Quando pensate a Kovalam dovete immaginare spiagge lambite da palme e circondate da colline. È considerata la località balneare più famosa di tutto il Kerala grazie alla sua atmosfera di relax e alla bellezza del paesaggio. Se negli anni ’70 rappresentava il paradiso degli hippy grazie alla sua tranquillità tropicale, oggi il turismo ha modificato lo scenario, caratterizzato da un numero elevato di hotel e ristoranti. Le spiagge più importanti sono Lighthouse Beach, Hawah Beach e Samudra Beach che, insieme, vanno a formare la famosa mezzaluna della spiaggia di Kovalam. Oltre che per le sue spiagge, questa zona del Kerala è famosa anche per essere la patria dell’ayurveda, la medicina tradizionale indiana della quale potete fare esperienza presso hotel e centri benessere.

Varkala

Meta prediletta per chi viaggia zaino in spalla, Varkala vanta una posizione spettacolare al di sopra di una scogliera ricca di vegetazione rigogliosa, mentre ai suoi piedi si estende una striscia di sabbia dove non mancano bancarelle e venditori di abbigliamento e gioielli. La spiaggia più visitata è soprattutto Papanasam Beach, vicina al Tempio Janardhana Swamy, antico di oltre 2000 anni: questo, infatti, è considerato un luogo sacro dagli hindu i quali vengono qui a fare le proprie offerte ai defunti. Da non perdere in questa spiaggia? Il tramonto, ammirato ogni giorno da tantissimi turisti e abitanti del luogo.

Spiaggia Varkala a Kerala

Fonte: iStock

La spiaggia di Varkala a Kerala

Kannur

Chi è alla ricerca di un tratto di costa meno conosciuto deve dirigersi verso la zona settentrionale, quella che un tempo venne definita da Marco Polo come “il grande emporio delle spezie”. Qui non si trova un’unica spiaggia, bensì 5 piccole spiagge: Payyambalam Beach, Meenkunnu Beach, Adikadalayi Beach, Baby Beach e Thayyil Beach. Se visitate quest’area dell’India tra dicembre e febbraio non perdetevi le danze rituali theyyam. I danzatori incarnano divinità, eroi e spiriti ancestrali indossando costumi elaborati, maschere spettacolari e trucchi ipnotici. Un’esperienza unica che non potete assolutamente mancare.

Bekal

Gli amanti del lusso, del comfort e del relax devono segnare sulla mappa la spiaggia di Bekal, diventata famosa grazie alla presenza del Forte Bekal, la più grande fortezza del Kerala, risalente al XVII secolo, la quale domina il panorama con la sua imponenza. Le spiagge sono pulite, incontaminate e selvagge e sono circondate da resort lussuosi, ideali per chi è alla ricerca di un’esperienza esclusiva e per famiglie con bambini.

Backwaters

Per un’esperienza avventurosa, non rinunciate alla navigazione tra le lagune. Nel Kerala, infatti, avete l’opportunità di navigare lungo 900 km di canali che costeggiano il litorale e penetrano nell’entroterra. In passato, queste vie d’acqua erano le ‘strade’ del Kerala e, ancora oggi, sono numerosi gli abitanti dei villaggi che le percorrono sopra le loro canoe. L’escursione tra le backwaters vi trasporterà in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato. Attraversando laghi orlati di palme e stretti canali, incontrerete anche villaggi isolati dove la quotidianità dei contadini non è cambiata da un secolo a questa parte.

Per vivere al meglio questa esperienza, consigliamo di noleggiare le tipiche houseboat, costruite in fibra di cocco, in passato usate per il trasporto del riso, ora vere e proprie case galleggianti. Potete noleggiare l’houseboat che preferite in base alle vostre esigenze: sono disponibili sia imbarcazioni per sole coppie che per gruppi numerosi, mentre il cibo è quasi sempre compreso nel prezzo del noleggio ed è preparato da un cuoco presente a bordo, come anche il conducente/capitano.

Houseboat Kerala

Fonte: iStock

La tipica houseboat per navigare tra le backwaters

Quando andare nel Kerala

Scegliere il periodo giusto per visitare il Kerala è fondamentale per assicurarvi un viaggio piacevole e senza preoccupazioni legate al tempo. I mesi perfetti sono quelli compresi tra dicembre e marzo, quando la stagione secca regala giornate calde e luminose, ideali per esplorare le backwaters, i campi di tè e le spiagge dorate. Dicembre, in particolare, vanta temperature piacevoli e un’atmosfera frizzante grazie alle tante feste organizzate.

Se invece siete appassionati di cultura e tradizioni, non perdetevi i festival che animano il Kerala durante tutto l’anno: in agosto o settembre si celebra a Onam il ritorno del re Mahabali con danze, giochi e banchetti a base di Sadhya, un ricco thali vegetariano. A Thrissur Pooram, ad aprile o maggio, potrete assistere alla processione degli elefanti riccamente addobbati, circondati dai suoni dei tamburi e immersi nell’atmosfera vivace offerta dai tanti fuochi d’artificio.

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Questa laguna segreta offre un trattamento da spa con vista mozzafiato

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi. A volte lo facciamo per andare alla scoperta delle meraviglie plasmate da Madre Natura, altre volte per esplorare i capolavori artistici e architettonici create dall’uomo. Ci muoviamo per raggiungere i luoghi iconici, o per toccare con mano le tradizioni e le culture delle popolazioni lontane da noi.

Indipendentemente da ciò che ci spinge a organizzare nuovi ed entusiasmanti viaggi, però, siamo tutti accomunati dall’ennesima esigenza, quella di vivere esperienze uniche, indelebili e straordinarie, destinate a restare nei ricordi e nel cuore.

E se è un’avventura così che volete vivere, circondati da uno dei paesaggi più affascinanti e suggestivi del mondo intero, allora non potete non inserire nella vostra travel wish list anche una visita alla Secret Lagoon. Come il nome stesso suggerisce, si tratta di una laguna segreta situata in Islanda, una piscina naturale che offre un trattamento da spa di lusso con vista mozzafiato. Pronti a partire?

Un trattamento di lusso nella piscina naturale in Islanda

Per vivere un’esperienza unica e incredibile, fatta di benessere, bellezza e natura, dobbiamo recarci in uno dei territori più affascinanti e selvaggi del mondo. Stiamo parlando dell’Islanda, di quell’isola nordica caratterizzata da paesaggi mozzafiato che incantano la vista e riscaldano il cuore.

Vulcani, geyser, campi di lava e sorgenti termali si alternano a spettacolari parchi nazionali e a città caratteristiche che conservano e raccontano la cultura e le tradizioni di un luogo al di fuori dell’ordinario. Le cose da fare e da vedere in Islanda sono tantissime, e tutte sono destinate a meravigliare, ma se state cercando un’esperienza che coniughi la natura, la bellezza e il relax, allora la Secret Lagoon è il posto giusto da inserire nel vostro itinerario di viaggio.

La Laguna Segreta si trova nei pressi di Flúðir, un villaggio situato nel sud dell’Islanda non molto distante da Geysir e dalla cascata di Gullfoss. Popolato da appena 800 anime, questo territorio ospita uno dei luoghi più suggestivi del Paese, una piscina artificiale alimentata, però, da sorgenti termali che provengono da Hverahólmi.

Ribattezzata Secret Lagoon, questa laguna è la più antica del Paese ed è frequentata, in ogni periodo e in tutte le stagioni, dagli abitanti del luogo e dai viaggiatori che osano spingersi al di fuori dei sentieri più battuti dal turismo di massa.

Una laguna segreta per fare il pieno di benessere

Meno conosciuta della Blue Lagoon, la piscina termale situata a Reykjan che ogni anno attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, la Secret Lagoon offre un’esperienza di pieno benessere all’interno di una cornice suggestiva e affascinante.

La piscina naturale, infatti, è circondata da campi di lava che si estendono tutto intorno, dai quali è possibile ammirare anche un piccolo geyser che erutta più volte durante il giorno.

L’acqua della laguna, che mantiene una temperatura media di 38/40 gradi Celsius tutto l’anno, consente agli abitanti del posto e ai viaggiatori di immergersi al suo interno in ogni stagione e di usufruire di un vero e proprio trattamento di lusso come quelli offerti dalle spa.

Sebbene visitare la Secret Lagoon è un’esperienza fruibile in ogni periodo dell’anno, il consiglio è quello di raggiungerla nei mesi che vanno da ottobre a marzo. La posizione strategica della piscina naturale, che dista circa 100 chilometri da Reykjavík, la rende perfetta per l’osservazione di uno dei fenomeni ottici più affascinanti e suggestivi del mondo intero.

Dalla laguna segreta, infatti, è possibile ammirare lo show dell’aurora boreale che infiamma i cieli d’Islanda e che regala una visione mozzafiato.

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Mozia, l’isola siciliana che sorge in una laguna

Tra le innumerevoli attrazioni e bellezze della Sicilia, spicca anche la suggestiva isola di Mozia, abbracciata dalle acque basse della Laguna di Marsala, nel cuore della Riserva Naturale Regionale delle Isole dello Stagnone, in provincia di Trapani.

Una meta che sorprende, antica colonia fenicia siciliana, nonché la più importante, un luogo incantevole ricco di storia, cultura e paesaggi mozzafiato.

La storia di Mozia, l’isola dei Fenici

Iniziamo a conoscere meglio l’isola dalla sua storia: grazie alla sua posizione strategica, fu da sempre ideale per lo scambio delle merci.

I primi ad attraccare furono i Fenici, nel VIII secolo, di cui divenne patria fiorente: per difendersi dagli attacchi nemici, la dotarono di possenti e alte mura e la resero, così, inespugnabile per molto tempo.

Tuttavia, se riuscì a resistere alle incursioni dei Greci prima e dei Cartaginesi poi, nel 397 a.C. Mozia fu distrutta dalle truppe siracusane guidate dal tiranno Dionisio il Vecchio: gli abitanti furono costretti alla fuga e si rifugiarono sulla terraferma.

Abbandonata per vari secoli, nel XI secolo d.C sotto il dominio normanno l’isola venne donata all’Abbazia di Santa Maria della Grotta di Marsala e fu così sede dei monaci di Palermo che la chiamarono “San Pantaleo“, dal nome del santo fondatore del loro ordine.

Poi, nel XVI secolo, l’antica Mothia passò ai gesuiti mentre nel 1792 fu consegnata come feudo al Notaio Rosario Alagna di Mozia che diede inizio ai primi scavi alla ricerca di reperti archeologici.

Il massimo splendore, però, lo raggiunse grazie al nobile inglese Joseph Whitaker che, nel 1902, decise di edificare qui la sua casa: la sua famiglia si era stabilita in Sicilia alla fine dell’Ottocento e quando lui scoprì l’isola ne rimase talmente affascinato da acquistarla ed esplorarla in lungo e in largo riportando alla luce le testimonianze della civiltà fenicia e numerosi reperti oggi ammirabili presso il Museo Whitaker, quella che fu l’abitazione di Joseph.

Come arrivare e i punti di interesse dell’isola di Mozia

Raggiungere Mozia è molto semplice: arrivati a Trapani/Brigi, basta seguire le indicazioni per le Saline di Marsala dello Stagnone: lasciata l’auto al parcheggio, si può prendere l’imbarcadero che conduce all’isola: il costo è di 5 euro (2,50 per i bambini) e, una volta approdati sull’isola, è previsto un biglietto d’ingresso di 9 euro (6 per gli studenti).

Siamo di fronte, infatti, a un vero museo a cielo aperto, una località imperdibile per gli appassionati di storia e natura che conquista alla prima occhiata.

Gli scavi archeologici di Whitaker hanno restituito moltissimi reperti e mosaici nonché una necropoli sulla costa nord dell’isola, con numerosi oggetti appartenuti ai corredi funerari quali gioielli, armi e ceramiche.
In più, tra i resti vi è una chicca: la statua greca in marmo “Il Giovane di Mozia” (o “Efebo di Mozia”), rinvenuta nel 1979 presso il complesso del Santuario del Cappiddazzu: risalente al 450 a. C., con ogni probabilità venne trafugata da Selinunte dai Cartaginesi e da essi portata sull’isola siciliana.

Ma non è tutto.

Oltre al museo e alla necropoli, sorprendono le antiche mura fenicie che vantano un’estensione di 2,5 chilometri: tra i resti spiccano tuttora le torri di guardia lungo la cinta muraria con uno degli ingressi principali, la Porta Nord, la meglio conservata.

Durante la passeggiata a piedi di due ore a Mozia, da vedere anche il Tofet, santuario a cielo aperto dove si conservavano le urne funerarie, la Casa dei Mosaici con ancora ben visibili scene di lotte tra animali, la Casermetta, edificio a due piani dalla funzione sconosciuta, e i panorami incredibili plasmati da piscine naturali (tra cui spicca quella sacra del kothon, vicino a un tempio), scorci fioriti e vitigni a perdita d’occhio.

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Il regno di Frozen esiste: è un paradiso di ghiaccio selvaggio e solitario

Sono pochi i luoghi in Islanda che possono eguagliare il senso di pace che trasmette Jökulsárlón, una laguna glaciale sulla costa sud del Paese in cui gli iceberg fluttuano alla deriva.

Con il suo ambiente selvaggio e surreale, Jökulsárlón è il luogo perfetto per tutti i viaggiatori in cerca di avventura e panorami mozzafiato. Dalla visita al lago glaciale più profondo del mondo all’avvistamento di simpatiche foche mentre si naviga nelle sue acque ghiacciate, questo incredibile luogo ha qualcosa di veramente speciale che merita di essere visto almeno una volta nella vita.

Quindi, se avete voglia di intraprendere un viaggio indimenticabile ricco di momenti magici, tirate fuori le valigie dall’armadio e preparatevi per un’avventura davvero imperdibile.

Jökulsárlón, la laguna glaciale più emozionante dell’Islanda

Iceberg Jokulsalon, Islanda

Fonte: iStock

Iceberg Jökulsárlón, Islanda

Jökulsárlón è una meraviglia naturale dell’Islanda, una tappa obbligatoria per chiunque voglia ammirare la bellezza del nostro pianeta. La laguna è circondata da ghiacciai e brilla con un blu così intenso che non passa inosservato. Non solo è un luogo dal fascino mozzafiato, ma è anche un importante habitat per diverse specie di animali, come i trichechi, le foche e gli uccelli marini. Vi consigliamo di non perdere l’occasione per visitare questo capolavoro naturale, un luogo che vi lascerà indubbiamente senza fiato.

Questo spettacolare lago glaciale offre, inoltre, molte attività per gli amanti della natura. Potrete cimentarvi in un’avventura adrenalinica e provare il kayak navigando tra i ghiacci fluttuanti e godendo di una vista impareggiabile sulla laguna. Oppure potreste optare per un’escursione guidata sul ghiacciaio più grande d’Europa, Vatnajökull, dove potrete ammirare paesaggi spettacolari composti da crepacci, dirupi e cascate.

Nelle vicinanze della laguna, dall’altra parte della Ring Road, si trova la nota Diamond Beach, la “Spiaggia dei diamanti”, che deve il suo nome agli iceberg che si addentrano nel fiume Jökulsá (il più breve dell’Islanda) prima di raggiungere il mare. Durante la bassa marea, gli iceberg si arenano sulla spiaggia, creando un’atmosfera surreale che restituisce giganteschi “diamanti di ghiaccio”. Passeggiare tra queste meraviglie naturali sarà un’esperienza unica, difficile da dimenticare.

Islanda, non solo la terra dei ghiacci

Ma l’Islanda non è solo la terra dagli incredibili ghiacciai. Con i suoi panorami vulcanici, la maestosa Aurora Boreale e i laghi che si colorano di mille sfumature, il Paese è davvero un luogo straordinario con attrazioni e attività sufficienti a riempire l’itinerario di qualsiasi viaggio.

La sua capitale Reykjavík è la città più grande del Paese, un vibrante centro di raffinatezza moderna sullo sfondo di una natura mozzafiato. Oltre alla cultura, i musei e la gastronomia locale, potrete godere di numerose attività ed escursioni nelle vicinanze come le visite al Cerchio d’Oro e allo Snæfellsnes, che si trovano nelle zone circostanti della città.

Per vivere un’esperienza davvero indimenticabile vi consigliamo, inoltre, di visitare la celebre Laguna Blu, una meraviglia geotermica con acque turchesi che vi farà immergere in un’atmosfera talmente rilassante da farvi dimenticare lo stress della vita quotidiana. Un’altra attrazione che merita di essere visitata è senza dubbio la Cascata di Gullfoss, che offre una vista mozzafiato sulle sue acque correnti. Potrete anche ammirare la sua energia e la sua potenza da vicino grazie a una piattaforma di osservazione che renderà la vostra visita ancora più memorabile.

Tra le attività più popolari che attraggono visitatori di tutto il mondo ci sono l’osservazione delle balene, le passeggiate a cavallo e le motoslitte, esperienze uniche che vi permetteranno di vedere i magnifici giganti del mare in azione attraversando i diversi paesaggi naturali in modo rilassante e piacevole. Provate, inoltre, il brivido dell’adrenalina con un’escursione in motoslitta esplorando le aree innevate ad alta velocità.

E per una vacanza al di fuori dei percorsi turistici tradizionali, il modo migliore per conoscere veramente la vita e la cultura è visitare i festival e i numerosi eventi che il Paese offre durante tutto l’anno. Approfittando della vita notturna locale, si possono scoprire diversi spettacoli di musica dal vivo che attirano una moltitudine di turisti da tutto il mondo. Quindi, non vi resta che fare le valigie e iniziare a pianificare la vostra fuga in Islanda: non ve ne pentirete.

Reykjavik, Islanda

Fonte: Getty Images

Nevicata nel centro di Reykjavik, Islanda
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Puoi incontrare Moby Dick in questa laguna incantata

Ogni giorno migliaia di persone si mettono in cammino per esplorare il mondo in lungo e in largo. Lo fanno per andare alla scoperta delle meraviglie plasmate da Madre Natura, di tutti quei capolavori artistici e architettonici creati dall’uomo, dei luoghi iconici e dei monumenti che con il tempo si sono trasformati in simboli di città e Paesi interi.

Ma lo fanno anche per conoscere le creature che abitano il mondo. Animali che hanno trovato la loro casa in luoghi lontanissimi da noi e che li sono restati. Ed è proprio in uno di questi posti che vogliamo portarvi oggi, in una laguna incantata popolata dalle balene, proprio lì dove inizia la nostra ricerca di Moby Dick. Pronti a partire?

In Messico, alla ricerca di Moby Dick

Il nostro viaggio di oggi ci spinge dall’altra parte del globo, in uno dei Paesi più affascinanti, suggestivi e variegati, dal punto di vista paesaggistico e culturale, del mondo intero. Stiamo parlando del Messico, il territorio delle montagne, dei deserti e delle giungle, delle antiche rovine e delle città moderne, dell’arte e delle tradizioni.

Le cose da fare e da vedere nel Paese sono tantissime, e non basterà un articolo per elencarle tutte, questo è chiaro. Quello che possiamo fare, però, è parlarvi di un piccolo paradiso terrestre dove gli amanti della natura possono vivere l’esperienza più straordinaria e magica di una vita intera.

Se siete pronti a farlo, allora, venite insieme a noi a Baja California, uno stato messicano che si affaccia sull’Oceano Pacifico e sul Golfo della California. È proprio qui che esiste una laguna incantata, una striscia di terra che incontra il mare azzurro e cristallino e che per forme e lineamenti assomiglia a un microcosmo delle meraviglie. Qui, infatti, numerosi esemplari di flora e di fauna hanno stabilito le loro radici, ma non sono gli unici perché sempre qui ogni anno si riuniscono le straordinarie balene che popolano il Pacifico orientale.

La laguna incantata che è diventata il santuario delle balene

Situata nel comune di Mulegé, e a poco più di 50 chilometri dalla città-oasi di San Ignacio, questa laguna è iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO ed è anche Riserva della Biosfera delle Nazioni Unite e santuario degli uccelli migratori, nonché il più grande e importante habitat della fauna selvatica di tutta l’America Latina. Come abbiamo anticipato, infatti, sono molti gli esemplari che qui si sono stabiliti in pianta stabile, ma non sono gli unici.

Ogni anno, a fargli compagnia, arrivano migliaia di balene che hanno trasformato questo luogo in un vero e proprio santuario. Dopo un viaggio di oltre 15.000 chilometri, questi esemplari si lasciano alle spalle le coste antartiche per raggiungere la laguna di San Ignacio, tra i mesi da dicembre ad aprile, per godersi le acque tiepide e il clima mite.

Arrivano qui con i loro cuccioli, nuotano nell’oceano, fanno capolino tra le onde e si esibiscono in spettacolari show danzanti lasciando attoniti e sbalorditi gli sguardi dei viaggiatori che giungono fin qui.

Il modo migliore per ammirare questo spettacolo grandioso, e incontrare le balene grigie, è quello di prendere parte a un’escursione in barca. È inoltre possibile osservare anche alcuni rari esemplari di tartarughe marine.

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Camera con vista sulla laguna: l’esperienza da sogno

Le esperienze di viaggio, ormai lo sappiamo, passano anche per gli alloggi. Le strutture ricettive, infatti, non rappresentano più solo il luogo del riposo, ma diventano parte integrante e caratterizzante di avventure inedite e mozzafiato destinate a creare i ricordi più belli e straordinari di sempre.

Case sull’albero, baite in montagna, glamping di lusso e hotel stravaganti e unici si sono trasformati col tempo in vere e proprie attrazioni turistiche che attirano migliaia di viaggiatori curiosi provenienti da ogni parte del mondo.

E oggi è proprio di una struttura ricettiva unica che vogliamo parlarvi. Di un hotel situato nella città più romantica del mondo che offre camere con vista laguna e che garantisce agli ospiti un’esperienza da sogno. Dove? A Venezia naturalmente!

Un’esperienza da sogno a Venezia

Organizzare un viaggio a Venezia, in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni stagione, si trasforma sempre in un’esperienza sorprendente. Non è un caso che, migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, raggiungano il capoluogo della regione Veneto ogni giorno. Lo fanno per ammirare le bellezze della laguna, per attraversare i canali, per raggiungere i palazzi rinascimentali e gotici che si riflettono sull’acqua, e per passeggiare in piazza San Marco. Lo fanno per toccare con mano l’immenso patrimonio culturale e storico che appartiene da sempre alla città.

Insomma, le cose da fare e da vedere a Venezia sono tantissime, e tutte sono destinate a incantare. Ma se è un’esperienza unica e incredibile che volete vivere durante un viaggio nel capoluogo veneto, allora, dovete sapere che esiste una struttura ricettiva in grado di trasformare la vostra permanenza in città in un sogno a occhi aperti.

Affacciato sul Canal Grande, e situato nel cuore di Venezia, esiste un palazzo antico e affascinante che è stato trasformato in un hotel e che offre la possibilità agli ospiti di dormire in una camera con vista sulla laguna. L’esperienza è magica.

La camera con vista sulla Laguna di Venezia

Ci troviamo nel sestiere di Cannaregio, nel cuore pulsante della città, quello dove gli edifici rinascimentali e gotici incorniciano un paesaggio bellissimo attraversato dal Canal Grande. È proprio qui che esiste un palazzo di origini veneziane ristrutturato nel XVII secolo e trasformato oggi in una struttura ricettiva che affaccia direttamente sul canale.

Stiamo parlando del Palazzo Gritti, una dimora nobiliare eretta nel 1475, oggi diventata un hotel di lusso situato in una posizione privilegiata in grado di offrire una delle viste più strabilianti della città. Dalle camere e dalle suite della struttura, infatti, è possibile ammirare la suggestiva isola di San Giorgio Maggiore, il museo Peggy Guggenheim Collection e poi, ancora, Punta della Dogana e la Basilica di Santa Maria della Salute. Uno sguardo diretto sulla laguna, a ogni ora del giorno e della notte, restituisce agli ospiti paesaggi di incredibile bellezza.

Gli interni della struttura, poi, sono stati sapientemente pensati per far immergere i viaggiatori in un’atmosfera senza tempo che richiama il patrimonio culturale e artistico della città, lo stesso che l’ha resa eterna.

Il Gritti Palace, inoltre, è dotato anche di una terrazza di lusso che offre splendide vedute su tutto il Canal Grande. Aguzzate bene la vista perché da qui il panorama è bellissimo.

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In Italia è stata fatta una scoperta eccezionale

Il mare italiano ha restituito alcuni importanti reperti archeologici che lasciano tutti a bocca aperta. Una scoperta avvenuta negli abissi grazie al lavoro del Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine.

Laguna di Grado, scoperti due relitti di navi romane

Ci troviamo nella Laguna di Grado, una meraviglia naturale situata nell’Alto Adriatico, all’interno del territorio del comune di Grado, in provincia di Gorizia. Proprio qui due relitti di epoca romana, distanti tra loro 2 chilometri in linea d’aria, sono stati scoperti nell’ambito della periodica attività di controllo dei siti archeologici sommersi dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Udine e poi analizzati dagli archeologi dell’ateneo del Friuli.

Nello specifico, le forze dell’ordine stavano effettuando il monitoraggio di un vasto specchio d’acqua compreso tra Grado e le Foci del Timavo, in collaborazione con il Centro Subacquei di Genova, la Soprintendenza di Trieste e l’Università di Udine.

A rendere nota questa notevole scoperta sono stati gli stessi protagonisti che sostengono che questo dovrebbe essere il sistema portuale diffuso della metropoli di Aquileia, in cui lo scalo gradese costituiva una cerniera tra le rotte marine e le acque interne fluvio-lagunari dell’arco Adriatico.

La scoperta nel dettaglio

Un ritrovamento che in realtà si è protratto nel tempo. Una delle due navi, infatti, è stata osservata ai primi di luglio del 2022 proprio presso laguna. Ma grazie a una campagna di approfondimento avviata nei giorni successivi, gli archeologi subacquei dell’università di Udine hanno potuto verificare che nell’accesso alla Laguna di Grado affioravano anche alcune costole portanti dello scafo, lungo un allineamento di oltre 12 metri.

Il relitto si trova a una profondità di circa 5 metri e risulta in maggior parte interrato. Nonostante questo, si è potuto appurare che è stato costruito con la tecnica detta a “mortasa-tenoni”. La porzione di scafo al momento visibile ha una lunghezza pari a metri 12,20, ma considerata la conformazione del legno esposto potrebbe risultare lunga almeno il doppio.

Tramite delle pulizie fatte a mano è stato possibile portare alla luce anche altre parti dello scafo, in cui è visibile l’assemblaggio tipico dell’epoca romana. Al termine di questa attività è stato poi verificato un altro sito segnalato nel 2019 nello spazio antistante il lungomare di Grado. Una verifica che ha permesso di determinare la presenza di un nuovo relitto (chiamato Grado 5), costituito da alcuni elementi dell’ossatura dello scafo riconducibili alla fiancata di una nave.

Per questo secondo reperto è stato possibile fornire anche un’indicazione cronologica più precisa grazie al rinvenimento nel sito di un’anfora del tipo Lamboglia 2 arcaico, che colloca il naufragio tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. Sono stati osservati, inoltre, anche il collo di brocca e uno di anfora risalenti al II-III secolo d.C.

Non è la prima volta che l’area di Grado restituisce relitti di imbarcazioni di età romana. Vi basti pensare alla “Iulia Felix”, nave del II secolo d.C., rinvenuta nel 1986, che naufragò nelle acque dell’Adriatico a circa 6 miglia al largo dell’isola di Grado con un carico di 560 anfore. Sintomo che, evidentemente, sono ancora tanti i tesori da scoprire in questa zona.

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La Spa naturale più bella d’Europa è una laguna dall’acqua rosa

Madre Natura non smette mai di incantarci con quegli spettacoli incredibili che ci ricordano, ogni volta, quanto è straordinario il mondo che abitiamo. Sono le stesse visioni, queste, che ci spingono a esplorare il globo, a viaggiare in luogo e in largo per perderci e immergerci all’interno di paesaggi incredibili, che a volte sono così belli da non sembrare reali.

E invece lo sono, e lasciano senza fiato. Propio come fa quel lago salato dalle acque rosa che si trova in Spagna, e che per caratteristiche è anche una Spa naturale, la più bella e suggestiva di tutta Europa.

Il lago rosa di Torrevieja

Organizzare un viaggio in Spagna è sempre un ottima idea, in ogni periodo dell’anno. Il Paese, infatti, è un concentrato di bellezze e meraviglie architettoniche e naturali tutte da scoprire, alle quali si uniscono le tradizioni e le storie che da sempre rendono questo magico territorio una vera e propria attrazione mondiale.

E oggi è proprio in Spagna che vogliamo tornare, per raggiungere un luogo che ospita uno dei paesaggi più belli e suggestivi di tutto il Paese. Ci troviamo a Torrevieja, lungo il meraviglioso itinerario della Costa Blanca, tra Alicante e Cartagena.

Il territorio, particolarmente apprezzato per il patrimonio paesaggistico ed ecologico, ospita un luogo incredibile plasmato da Madre Natura. Si tratta di una laguna salata che campeggia al centro del Parco Naturale di Lagunas de la Mata e Torrevieja. Un luogo unico al mondo, non solo per i suoi colori, ma anche per tutta una serie di caratteristiche che offrono a cittadini e viaggiatori un’esperienza di benessere straordinaria.

Sì perché quel lago salato dalle caratteristiche sfumature rosa non è solo bello da guardare, ma fa anche bene, al punto tale da essere considerato una vera e propia Spa naturale.

Una Spa naturale e bellissima

La laguna di Torrevieja è un miraggio, un luogo così bello e surreale che incanta la vista e riscalda il cuore. Quel fenomeno naturale che tinge tutto di rosa, e che ci riporta immediatamente a tutti quegli scenari da favola che abbiamo visto solo nei libri e nei cartoni, è dato dalla presenza dei batteri Halobacterium che, grazie al rilascio dei loro pigmenti, danno quella caratteristica colorazione.

Un colore, questo, che durante alcuni periodi dell’anno si intensifica ancora di più creando un’atmosfera magica e surreale.

Il lago rosa di Torrevieja non è solo bello da guardare e incredibile da fotografare, perché questo luogo è un vero e proprio concentrato di benessere. Le acque, per motivi di tutela ambientale, non sono balneabili, tuttavia lungo tutto il parco si snodano diversi percorsi da seguire a piedi e in bicicletta che permettono di godere di tutti i benefici sprigionati dalla laguna.

Le acque che evaporano, infatti, sono ricche di sali minerali e di iodio che fanno bene al corpo e all’apparato respiratorio. E non è tutto perché i fanghi che si trovano sul fondale della laguna possono essere utilizzati dai visitatori per un vero trattamento di benessere. È stata infatti creata un’area dove è possibile rilassarsi e prendersi cura di sé con un bagno di fanghi, per rigenerare la pelle, le articolazioni, il corpo e la mente.

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Esiste una laguna a forma di cuore che sembra un sogno

Esistono luoghi nel mondo che non smettono mai di stupirci, perché tanta è la meraviglia che gli appartiene che facciamo fatica a credere che siano reali. E invece lo sono, come solo loro sanno esserlo.

Luoghi che sono stati sapientemente plasmati da Madre Natura, proprio lei ha firmato quelli sono i capolavori visivi più belli del mondo intero, e che per forme, linee e colori rimandano a un immaginario onirico che fino adesso è appartenuto solo al mondo dei sogni. Ma basta aprire gli occhi per scoprire che questi posti sono reali, e aspettano solo di essere esplorati.

Come quella laguna a forma di cuore, immersa in un paradiso terrestre, che riempie lo sguardo di chi la osserva di stupore e incanto, e ricorda quanto è straordinario il mondo che abitiamo. Benvenuti a Raja Ampat, nell’ultimo eden naturale dell’Indonesia.

Raja Ampat, l’ultimo paradiso

Ci troviamo a Raja Ampat, in una delle destinazioni naturali più belle dell’Indonesia e del mondo intero. L’arcipelago, situato tra l’Oceano Indiano e l’Oceano Pacifico, è caratterizzato da circa 1500 isole che si trovano a ovest della Nuova Guinea.

Qui, ogni anno, arrivano viaggiatori e avventurieri provenienti da ogni parte del mondo con un solo obiettivo: quello di esplorare uno degli ultimi eden incontaminati della terra. Le isole, per lo più montuose, sono caratterizzate da una vegetazione lussureggiante e bagnate da acque turchesi e trasparenti.

Questo straordinario territorio è diventato con i secoli casa di numerose specie di flora e fauna marina. I fondali di Raja Ampat ospitano oltre 500 specie diverse di coralli che formano il 75% delle barriere coralline di tutto il mondo. Ecco perché l’arcipelago è considerato un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti dello snorkeling e delle immersioni subacquee.

Il territorio è vasto e straordinario, ma accomunato da un paesaggio unico che lascia senza fiato. Le isole principali dell’arcipelago sono quattro, un numero questo che troviamo anche nel nome. Raja Ampat, infatti, vuol dire I quattro Re.

Tra le isole principali troviamo anche Misool, un luogo affascinante e straordinario che ospita una moltitudine di creature marine, ma anche un paesaggio fatto di colline, fitte foreste e paludi di mangrovie. Ma non è tutto perché è proprio nei pressi di quest’isola che si trova uno dei più incredibili spettacolari di Madre Natura: una laguna a forma di cuore che è un sogno a occhi aperti.

Karawapop, la laguna a forma di cuore. Raja Ampat

Fonte: iStock

Karawapop, la laguna a forma di cuore. Raja Ampat

Karawapop: la laguna a forma di cuore

Il suo nome è Karawapop, ed è la laguna a forma di cuore situata nei pressi dell’Isola di Misool. Questo luogo straordinario, che porta la firma di Madre Natura, è un vero e proprio capolavoro da osservare e contemplare.

Incastonato tra le rocce carsiche e la vegetazione lussureggiante, questo bacino costiero cattura l’attenzione per i suoi colori incredibili, per la sua posizione, ma soprattutto per la sua forma che ricorda quella di un cuore, motivo per il quale è stato ribattezzato Laguna dell’Amore.

Qui è possibile fare immersioni nelle acque dalle mille sfumature di blu della Laguna dell’Amore, scendendo dal molo. Fate attenzione, però, perché le correnti che spingono verso l’oceano sono molto forti

Per ammirare lo spettacolare panorama della laguna dall’alto, è necessario salire sulla cima della collina della piccola isoletta di Karawapop, raggiungibile da Misool via mare. Il percorso, reso più agibile da una scala di legno, è ripido e richiede una buona prestanza fisica, ma tutta la fatica di quei 400 scalini che svettano verso l’alto viene ripagata dallo scenario idilliaco che si apre davanti agli occhi dei viaggiatori. Fermatevi per tutto il tempo necessario: la vista da qui è meravigliosa.

Karawapop, la laguna a forma di cuore. Raja Ampat

Fonte: iStock

Karawapop, la laguna a forma di cuore. Raja Ampat