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La Cittadella di Amman: dove l’archeologia della Giordania diventa magia

Un luogo capace di essere una vera e propria sorpresa da visitare in inverno è la Giordania. Amman, la sua capitale, si rivela di sovente una città attiva e moderna, capace però di ricordare la propria storia e mostrarla come si fa con la migliore delle foto che si tiene in casa. Una  perla da scoprire ad Amman è la Cittadella: uno dei luoghi storici più importanti e significativi della Giordania.

Situata su una delle sette colline originarie di Amman, è conosciuta localmente come Jabal al-Qala’a. Quello che si può ammirare visitandola è un insieme affascinante di storia, archeologia e cultura testimoni di millenni di civiltà giordana. Oltre al suo essere preziosa, la Cittadella di Amman è anche un luogo chiave per ammirare dall’alto la stessa capitale e scattare foto incredibili.

La Storia della Cittadella

La Cittadella di Amman è abitata fin dal periodo neolitico. Questo dato storico la rende uno dei siti continuamente occupati più antichi del mondo. I principali resti visibili oggi risalgono alle epoche romana, bizantina e al periodo definito Omayyade, momento storico che va dal VII al VIII Secolo d.C. Oltre al fatto di trovare dei resti storici di alcuni momenti preponderanti, questo luogo potrebbe da solo raccontare tutta la storia passata della Giordania, grazie anche all’occupazione dell’area da parte di molte altre civiltà, tra cui ammoniti, assiri, babilonesi e persiani.

Durante il dominio romano, Amman (allora conosciuta come Filadelfia) era parte della Decapoli, un gruppo di dieci città-stato che prosperarono in Epoca Imperiale. La Cittadella era un simbolo di vita attiva e di luogo di incontro di genti e culture. Più tardi, sotto il dominio islamico omayyade, la Cittadella assunse anche un importante significato religioso.

La mano di Ercole nella Cittadella di Amman

Fonte: iStock

La celebre Mano di Ercole

Cosa vedere nella parte antica della Cittadella

Visitare la Cittadella durante un viaggio ad Amman è un’attività particolarmente apprezzata da parte di tutti quei viaggiatori che amano l’archeologia. Sono molte le cose sulle quali concentrarsi durante una giornata in quell’area. Se viaggi in inverno, ti sarà molto più facile goderti la vista ai resti storici della Cittadella: in questo momento dell’anno, il clima e la temperatura di Amman renderanno più affrontabile la tua visita, benché il freddo possa non mancare mai. In estate, infatti, risulta molto più difficile date le alte temperature. Su cosa concentrarsi?

  • Tempio di Ercole
    Questo imponente tempio risale al II secolo d.C. e, come è facile comprendere dal nome, è dedicato a Ercole. Di particolare interesse sono le enormi colonne corinzie ancora in piedi e i resti di una mano che, un tempo, apparteneva a una statua colossale di Ercole stesso. Data la misura di quella mano, quello che si pensa è che statua misurasse più di 12 metri d’altezza. Questo monumento è una delle testimonianze più significative del periodo romano della Giordania.
  • Palazzo Omayyade
    Risalente all’VIII secolo, questo palazzo è un esempio della raffinata architettura islamica. Il complesso comprende una sala di ricevimento, residenze e un’imponente cupola ricostruita. Gli archi e i dettagli decorativi mostrano l’influenza delle tradizioni artistiche persiane e bizantine integrate nella cultura islamica.
  • Chiesa Bizantina
    Situata accanto al Tempio di Ercole, questo antico luogo di culto risale al VI o VII secolo. Anche se oggi rimangono solo alcune colonne e basi in marmo, il sito è un esempio dell’importanza del cristianesimo in Giordania durante il periodo bizantino.
  • Museo Archeologico della Giordania
    All’interno della Cittadella, è presente un museo che raccoglie e custodisce molti dei tesori archeologici ritrovati nell’area della Cittadella stessa. Questo museo, infatti, ospita una collezione di reperti che vanno dal neolitico fino all’inizio dell’epoca islamica. Tra i tesori più celebri ci sono le famose statue di Ain Ghazal, risalenti a oltre 9.000 anni fa, che rappresentano alcune delle sculture antropomorfe più antiche del mondo.
  • Mura Fortificate
    Come ogni cittadella che si rispetti, anche quella di Amman è chiamata così perché presenta, ancora al giorno d’oggi, alcuni elementi di difesa militare come, per esempio, delle grandi mura. Esse racchiudono l’intero complesso archeologico e risalgono a diversi periodi storici, mostrando le stratificazioni culturali del sito.
  • Un panorama indimenticabile
    Oltre ai monumenti, la Cittadella è uno dei luoghi che offre la migliore vista su Amman. La città si mostra, guardandola da là, con le sue caratteristiche case bianche che si susseguono fino a occupare le colline circostanti. Questo luogo è particolarmente suggestivo al tramonto, quando la città entra in quella che potremmo definire la Golden Hour e tutto sembra dipinto d’oro.

Come raggiungere la Cittadella di Amman

La Cittadella è facilmente raggiungibile dal centro di Amman, con mezzi di trasporto differenti, a seconda di come preferisci spostarti.

Amman è una città in cui i taxi non mancano e i prezzi vanno concordati col guidatore, a seconda della destinazione. Solitamente il viaggio dura circa un quarto d’ora e si possono usare anche i taxi prenotabili tramite le più diffuse app che coprono questo servizio. Ti potrebbero essere molto utile durante la tua vacanza in Giordania, perché semplificano le comunicazioni con gli autisti.

Non c’è una linea di autobus diretta verso la Cittadella di Amman ma, in città, sono disponibili dei minibus il cui itinerario va sempre concordato. Il viaggio può durare di più di quello di un taxi e potrebbe risultare più scomodo per la presenza di altri viaggiatori e la necessità di altre fermate.

Se ami camminare, sappi che è possibile seguire un itinerario da fare a piedi che, dal Teatro Romano di Amman, porta dritto alla Cittadella. Il percorso si copre in circa una mezz’ora, a seconda del tuo allenamento. Tieni conto che gran parte della strada sarà in salita: indossa scarpe e abbigliamento adeguati.

Organizzare la visita alla Cittadella di Amman

Fonte: iStock

Le rovine della Cittadella

Orari e costi per visitare la Cittadella di Amman

Questo sito archeologico giordano è aperto tutti i giorni e può essere visitato con orari leggermente diversi tra estate e inverno:

  • Inverno (ottobre-marzo): dalle 8 alle 17
  • Estate (aprile-settembre): dalle 8 alle 19

L’ora del tramonto è sempre molto gettonata ma anche il mattino presto ha il suo perché. Informati bene su eventuali chiusure anticipate, nel caso la tua visita si svolgesse di venerdì, ovvero nel giorno preposto per la preghiera dei musulmani. Lo stesso vale per le festività islamiche: controlla bene il calendario.

Per quanto riguarda i costi, infine, l’ingresso alla Cittadella di Amman costa circa 4€ per i viaggiatori che non risiedono in Giordania. Questa attrazione culturale è inclusa nel Jordan Pass, una tessera turistica che include le più importanti attrazioni di tutta la Giordania come, per esempio, il Wadi Rhum.

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Alhambra di Granada, la maestosa cittadella araba in Andalusia

Impossibile parlare di Granada senza citare l’Alhambra, il grandioso complesso monumentale islamico simbolo della città andalusa. Un luogo iconico ricco di storia e tradizioni, tra i monumenti più visitati non solo in Spagna, ma nel mondo intero. Dall’alto del colle della Sabika, con sullo sfondo le vette innevate della Sierra Nevada, osserva silenziosa la città sottostante mostrandosi fiera ai milioni di turisti che arrivano e la ammirano con occhi sognanti.

L’Alhambra, una volta scoperta, è difficile da dimenticare: le sue splendide architetture islamiche affiancano palazzi di stampo rinascimentale, patii, cortili e immensi giardini nei quali è un piacere perdersi per ore. Grazie al suo straordinario valore culturale, la cittadella fortificata è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e in questa piccola guida raccontiamo come scoprirla al meglio, da cosa vedere a quando visitarla.

La storia dell’Alhambra a Granada

Visitare la leggendaria Alhambra significa fare un tuffo nella storia, quando la dinastia nasride arrivò a Granada capitanata dal suo fondatore, Muhammad ibn Nașr. Seppur le sue origini siano poco chiare e avvolte nel mistero, il complesso nella sua forma attuale fu progettato dal sovrano nasride nel 1238. I lavori furono proseguiti successivamente dal figlio Muhammad II, che al primo nucleo dell’edificio aggiunse le fortificazioni, e dagli emiri Yusuf e Mohammed V, i quali ampliarono il progetto con lo splendido Palacio Nazaries.

Chiamata in origine al-qala’ al-hamra, ossia castello rosso, l’Alhambra cadde nelle mani dei cristiani che, a partire dal 1492, la trasformarono nella residenza ufficiale dei re salvandola dalla distruzione che interessò la maggior parte degli edifici di natura islamica. La salvarono apportando anche importanti modifiche che, simbolicamente, andavano a imporre il dominio cristiano su quello islamico: la moschea, per esempio, fu sostituita da una chiesa, mentre l’imperatore asburgico Carlo V fece demolire un’ala dei palazzi per costruire l’edificio rinascimentale che ancora oggi porta il suo nome.

Con una storia così ricca e affascinante, non stupisce che l’Alhambra rappresenti uno dei monumenti spagnoli più visitati!

Cosa vedere dentro l’Alhambra: gli edifici da non perdere

Il complesso dell’Alhambra è molto grande e la sua scoperta richiede dalle 3 alle 4 ore, il tempo necessario per esplorare i suoi palazzi, i giardini e gli edifici islamici considerati tra i più belli d’Europa.

Il Palacio Nazaries dell’Alhambra

Tra gli edifici più belli dell’Alhambra c’è sicuramente il Palacio Nazaries, residenza originaria dei regnanti Nasridi. Le stanze e le strutture esterne sono finemente decorate con gli intagli tipici delle architetture arabe e con le piastrelle tipiche, mentre i giardini sono arricchiti da splendide fontane. Qui ogni dettaglio è curato con attenzione e per un momento non sembra di essere in Spagna, ma tra i profumi e colori del Marocco.

Originariamente, il Palacio Nazaries era diviso in tre sezioni: il Mexuar, dove l’emiro incontrava gli ospiti e si occupava dei doveri amministrativi e pubblici; il Palacio de Comares, l’antica residenza privata; il Palacio de los Leones, sede reale dedicata all’harem.

Palacio Nazaries dentro l'Alhambra

Fonte: iStock

Architetture islamiche del Palacio Nazaries all’Alhambra

Il Palazzo di Carlo V

Raggiungendo il Palazzo di Carlo V si fa un salto temporale nel 1500, quando l’Alhambra venne occupata dai regnanti cristiani. Costruito in stile rinascimentale seguendo il progetto dell’architetto Toledo Pedro Machuca, oggi ospita due musei: il Museo de la Alhambra, ricco di manufatti moreschi, e il Museo de Bellas Artes, con una collezione di opere d’arte dal XV al XX secolo.

L’antica zona militare dell’Alcazaba

La parte più antica dell’Alhambra è l’Alcazaba, ossia l’originale cittadella risalente al XIII secolo e zona militare impiegata come centro di difesa e sorveglianza. Da non perdere è la Torre de la Vela (Torre di avvistamento) perché, salendo sulla scala a chiocciola, è possibile godere di un panorama mozzafiato su Granada e sulla valle circostante.

I giardini Generalife

La tenuta estiva dei sultani è un luogo magico dove passeggiare tra sentieri, piscine, alberi, fontane e, durante i mesi primaverili ed estivi, godere della bellezza dei giardini in fiore. Qui ci sono due cortili: il Patio de la Acequia, con romantici giardini e viste sui Palacios Nazaríes, e il Patio de la Sultana. Giochi d’acqua che zampillano nelle vasche, orti rigogliosi e labirinti di siepi completano questo eden domestico dal quale sarà difficile andare via.

Generalife all'Alhambra di Granada

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Le fontane e i giardini del Generalife all’Alhambra

Come visitare l’Alhambra: orari, biglietti e consigli utili

L’Alhambra è una delle attrazioni più famose al mondo e per evitare problemi al suo interno sono state create delle regole che permettono a tutti i turisti di poter godere delle sue bellezze. L’ingresso è limitato a 7 mila persone al giorno, motivo per cui – soprattutto durante la bella stagione – è bene acquistare i biglietti con largo anticipo. Per la visita si hanno a disposizione 4 ore a eccezione del Palacios Nazarìes, per il quale verrà fornito un orario da rispettare, pena l’impossibilità di entrarvi. Questa è una delle parti più belle dell’intero complesso, quindi occhio all’orologio.

Il monumento è aperto dalle 8.30 alle 20.00 dal 1 aprile al 14 ottobre e dalle 8.30 alle 18.00 dal 15 ottobre al 31 di marzo. Per chi è alla ricerca di un’esperienza particolare, l’Alhambra apre le sue porte anche per visite notturne dalle 22.00 alle 23.30 dal 1 aprile al 14 ottobre e dalle 20.00 alle 21.30 dal 15 ottobre al 31 di marzo.

Il giorno della visita è bene non dimenticare la carta d’identità o il passaporto, perché verrà richiesto all’entrata.  Una volta dentro l’Alhambra è necessario tenere con sé il biglietto perché verrà controllato in tutte le aree del complesso. L’estate è il periodo più caldo e affollato e, quando possibile, consigliamo di visitarla durante gli altri mesi dell’anno.

Come arrivare all’Alhambra

Arrivare all’Alhambra è molto semplice. Dal centro di Granada partono frequentemente diversi bus che, in 10 minuti, conducono direttamente al complesso monumentale. Chi preferisce camminare, invece, può arrivare in 30 minuti salendo su una piccola collina. In questo caso, soprattutto durante i mesi estivi, è consigliato portare con sé dell’acqua.

 

 

 

 

 

 

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In Egitto rinasce la Cittadella del Cairo, ed è una meraviglia

L’Egitto ha annunciato di aver ampliato l’accesso alla Cittadella del Cairo, sito Patrimonio dell’Umanità, con una storia leggendaria che risale a quasi 850 anni fa. Parliamo di una delle principali attrazioni turistiche della capitale, nonché suo cuore medievale, che ha aperto al pubblico un’altra ala che ospita le due torri semicircolari dell’imponente fortezza.

Le torri storiche della cittadella aprono ai visitatori

Costruita tra il 1176 e il 1183, la Cittadella del Cairo o di Saladino è stata realizzata da Ṣalāḥ al-Dīn per proteggere la città dagli attacchi dei Crociati. La fortezza è stata così efficace come punto di difesa strategico che la sede del governo egiziano vi rimase fino al XIX secolo, cioè per quasi 700 anni. La sezione appena inaugurata è stata utilizzata fino a poco tempo fa come spazio per eventi privati e per ospitare caserme dell’esercito e della polizia. Comprende le torri Ramla, alta 20,8 metri, e Al-Haddad, una delle più grandi della Cittadella, costruite nei decenni successivi alla morte di Salah al-Din dai suoi successori.

Il ministro delle Antichità e del Turismo dell’Egitto, Ahmed Eissa, ha dichiarato in un comunicato che l’apertura delle torri, in seguito a un accurato restauro, insieme ad altre attrazioni inaugurate di recente, allungherà il tempo di visita alla Cittadella da un’ora a tre, contribuendo ad aumentare anche il numero di notti trascorse dai visitatori al Cairo. Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, ha sottolineato che le due torri saranno aggiunte all’itinerario della cittadella e che i visitatori potranno accedervi con un unico biglietto d’ingresso. L’opera rappresenterebbe il primo tassello di un grande progetto per rilanciare la capitale come nuovo prodotto culturale, chiamato ‘Cairo City Break’, i cui dettagli saranno svelati nei prossimi mesi.

L’ampliamento dell’accesso alla Cittadella avviene mentre il Paese si prepara all’apertura del Grande Museo Egizio, a lungo rimandata, che dovrebbe essere inaugurato nel corso dell’anno e ospiterà 100.000 manufatti in 12 sale espositive, su un’area di 484.000 metri quadrati. Lo scorso autunno, l’Egitto ha dichiarato di voler raddoppiare il turismo nel Paese nei prossimi cinque anni, con l’obiettivo di raggiungere 30 milioni di visitatori entro il 2028. L’anno scorso ha raggiunto 14,91 milioni di turisti, l’obiettivo annunciato dal governo è di arrivare a 18 milioni per il 2024.

Cosa vedere nella Cittadella di Saladino

Costruita sulla collina di Mokattam, nell’attuale Cairo islamico, la Cittadella di Saladino è oggi una delle fortificazioni medievali più importanti e meglio conservate al mondo, diventata Patrimonio UNESCO dal 1976, anno in cui l’intero centro storico della capitale egiziana ha ottenuto questo riconoscimento.

Tra le attrazioni da vedere, Palazzo Gawhara, conosciuto anche come Palazzo dei Gioielli, edificio in stile ottomano dove è possibile visitare il trono di Muhammad ʿAli, ritenuto il padre fondatore dell’Egitto moderno, i mobili d’epoca e i costumi del sultano, di cui fu la residenza, che prende il nome dalla sua ultima moglie, Gawhara Hanem. Ci si imbatte, poi, nella Moschea di Muhammad Ali o Moschea di Alabastro, progettata sulla base della Nuova Moschea di Istanbul. Fu quindi costruita secondo il modello delle moschee ottomane, con pianta rettangolare coperta da una grande cupola centrale e circondata da diverse semicupole incorniciate da due minareti.

Da non perdere anche la Moschea del Sultano Hassan, con i suoi quasi 8.000 metri quadrati, una delle moschee più grandi del mondo e uno dei migliori esempi di architettura mamelucca del Cairo, e la Moschea di ibn Tulun, la più antica e la più grande della capitale egiziana, che conserva ancora gli elementi decorativi originali, circondata da un enorme cortile esterno che serve a tenere separato il tempio dal rumore della città.