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Scopri tutto quello che c’è da vedere nella Chinatown di Kuala Lumpur

Conosciuta principalmente per la sua folla vivace, i venditori ambulanti di artigianato locale e vicoli pieni del profumo dell’incenso, la Chinatown di Kuala Lumpur offre una miriade di attività per rendere la tua visita più memorabile e interessante. Celebre per essere un caleidoscopio di culture, religioni, tradizioni e cibo, questo quartiere diventerà sicuramente il tuo posto preferito della capitale malese, dove potrai vivere la migliore esperienza culinaria, di intrattenimento e shopping.

La Chinatown di Kuala Lumpur è nota per essere uno dei luoghi più fotogenici dell’intera regione ed è sede di numerose attrazioni, tra cui templi, moschee, negozi, edifici storici, ristoranti e mercati. È anche il posto perfetto per gustare il famoso caffè ghiacciato o provare snack e specialità locali a Kuala Lumpur.

Fai shopping al mercato di Petaling Street o esplora il Central Market, concediti un momento di relax in uno dei negozi di massaggi cinesi locali, perfetto per ricaricarti dopo una lunga giornata alla scoperta di Kuala Lumpur.

Non perderti una visita all’Old China Café e prova alcune delle loro rinomate specialità, e fai un salto presso una delle numerose bancarelle e chioschi per assaporare il delizioso cibo di strada malese.

Chinatown KL 2

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Perditi tra le strade di Chinatown per scoprirne ogni angolo

Le origini della Chinatown di Kuala Lumpur

I cinesi del XIX secolo si insediarono nel quartiere di Kuala Lumpur e si crearono una nuova vita erigendo case commerciali familiari, magazzini e templi taoisti come il sontuoso Sin Sze Si Ya, costruito nel 1864. Miracolosamente, molto è scampato alla demolizione. Oggi, è difficile non essere sedotti dall’energia vibrante di quello che è un quartiere veramente vivace, piuttosto che una semplice attrazione turistica da museo vivente.

Secondo gli storici, uno dei principali motivi per cui Kuala Lumpur esiste è proprio grazie ai cercatori cinesi, che giunsero nella regione a caccia di stagno, e diedero a questo luogo un nome che si traduce in “Giunzione del fiume fangoso”.

La città si è poi sviluppata ed è cresciuta grazie al contributo finanziario ed economico della comunità cinese, che ha contribuito a trasformare Kuala Lumpur da un piccolo insediamento in una città fiorente e prospera.

Per anni, il quartiere malandato di Chinatown è stato definito dalla sua principale attrazione, Jalan Petaling, la caotica strada piena di ogni tipo di prodotto falso immaginabile, da magliette Lacoste e borse Hermès a orologi Rolex e occhiali da sole Ray Ban.

Le tradizionali case commerciali cinesi erano lasciate a deteriorarsi o trasformate in trasandati ostelli per viaggiatori zaino in spalla, case da gioco e club segreti di mahjong, un gioco da tavola molto popolare. Non è più così: in pochi anni, il quartiere è stato trasformato in quella che può essere considerata la zona più innovativa della capitale malese.

Chinatown KL

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Una delle tipiche strade della Chinatown di Kuala Lumpur

La Chinatown di oggi

A rappresentare il cambiamento avvenuto nell’area è stato il salvataggio del cinema Rex dalla demolizione. Rinato come un fiorente centro culturale noto come RexKL il cinema, costruito nel 1947, è stato un’istituzione per gli appassionati locali, proiettando di tutto, dai cartoni animati a Star Wars.

Chiuso per ben 17 anni, l’interno labirintico e a mattoni a vista oggi ospita boutique di design, una libreria immensa e uno studio di tatuaggi, bar e caffè, e una sede per concerti, teatro e conferenze. L’attrazione più recente è Rexperience, che vede metà del vecchio cinema trasformato in una galleria digitale immersiva per artisti visivi.

Passeggiando per il labirinto di strade strette di Chinatown, le case commerciali possono ancora sembrare mezza abbandonate – con vernice scrostata e facciate invase dalla vegetazione tropicale – ma la storia cambia all’interno, con spazi all’avanguardia per caffè, bar segreti, ristoranti e hotel boutique.

Central Market

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Fai acquisti di qualità nel rinnovato Central Market della Chinatown di Kuala Lumpur

I clienti in cerca di qualcosa di più che dei soliti articoli di Jalan Petaling si dirigono verso il Central Market, restaurato in stile art déco, ora pieno di bancarelle di artigianato, negozi di moda e gallerie d’arte.

Chinatown è famosa da sempre per il suo street food, ma ora esiste un intero nuovo mondo di audace alta cucina per i buongustai che esplorano le sue strette viuzze per scoprire nuovi sapori. Al calar del sole, con le cucine dei venditori ambulanti che iniziano a prepararsi sul marciapiede, una passeggiata nel quartiere rivela una scena culinaria vivace, una cornucopia di specialità malese-cinesi.

Cosa fare nella Chinatown della capitale malese

Visitare i templi di Chinatown

Costruito nel XIX secolo, il Tempio Guan Di è uno dei più suggestivi di Kuala Lumpur. L’atmosfera è particolarmente tranquilla al mattino, quando l’aria è impregnata del profumo di candele e bastoncini d’incenso. Il Tempio Sri Maha Mariamman, il più antico tempio indù della regione, risale al 1873 ed è dedicato alla dea sudindiana Mariamman (Parvati). L’ingresso è una torre alta 23 metri, decorata con colorate statue di divinità indù.

Tra le attività più insolite da fare a Chinatown c’è la visita al Tempio Chan See Shu Yuen, uno dei più grandi e antichi templi buddisti della Malesia. Situato alla fine di Petaling Street, il tempio vanta un ampio cortile, padiglioni ben curati, intagli in legno, dipinti e decorazioni in ceramica. Risalente al 1897, è noto per il suo tetto con dettagliate incisioni che raffigurano scene della storia e mitologia cinese. All’interno, puoi ammirare dipinti raffiguranti guerrieri che combattono draghi, leoni e altre creature mitologiche.

Tempio Sri Maha Mariamman

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Non perdere il magnifico tempio di Sri Maha Mariamman a Chinatown

Shopping al mercato di Petaling Street

Una delle attività principali a Chinatown Kuala Lumpur è visitare Petaling Street Market e fare shopping. Situato nel cuore di Chinatown, questo affollato mercato ospita una vasta gamma di bancarelle, chioschi e negozi dove puoi trovare imitazioni di orologi di lusso, borse, scarpe, gioielli e vestiti.

Qui puoi acquistare qualsiasi cosa ti serva durante il tuo viaggio in Malesia, inclusi accessori, giocattoli, cover per cellulari, spezie locali e prodotti tipici. Puoi anche assistere alle famose danze del drago cinese durante la tua visita al mercato.

Jalang Petaling

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Petaling Street è dove troverai ogni tipo di souvenir

Visitare il Central Market

Se cerchi un’opzione meno affollata con prodotti di qualità superiore, dirigiti al Central Market. Questo luogo, considerato un sito patrimonio culturale, un tempo era un mercato di generi alimentari, ma oggi vanta una magnifica facciata in stile art déco.

Ospita numerosi negozi e bancarelle, oltre a chioschi di cibo, ristoranti e un palco all’aperto dove puoi assistere a spettacoli dal vivo. Il Central Market è anche sede della più famosa catena di caffetterie della Malesia, la Old Town White Coffee, dove puoi sorseggiare un delizioso caffè cremoso. Visitando il Central Market, alcune delle migliori cose che potrai acquistare sono:

  • Artigianato autentico e manufatti tradizionali malesi
  • Tessuti Batik malesi
  • Souvenir tradizionali malesi
  • Sigilli cinesi, oggetti in riso, spezie locali e prodotti tipici
  • Abbigliamento Songket, gioielli e accessori
  • Antiquariato malese tradizionale

Mangia al Food Court del Central Market

Situato all’ultimo piano del Central Market, questo food court è pulito, igienico e offre una vasta gamma di piatti a prezzi accessibili. A differenza delle bancarelle di street food, qui troverai posti a sedere dove potrai gustare i tuoi pasti in tranquillità. Tra i piatti più apprezzati ci sono il Laksa Soup, il Mie Goreng, il Nasi Lemak e molte altre specialità malesi.

Esplorare Kasturi Walk

Vicino al Central Market si trova una bellissima strada pedonale chiamata Kasturi Walk, piena di bancarelle che vendono accessori, artigianato, souvenir e oggetti locali. Troverai anche numerosi chioschi di cibo e bevande, dove puoi assaporare specialità tradizionali come le famose banane fritte. Non dimenticare di provare il tipico caffè ghiacciato con latte condensato invece dello zucchero.

Kasturi Walk

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Kasturi Walk è un’altra famosa via per lo shopping nella Chinatown di Kuala Lumpur

Scoprire i negozi di street food

Chinatown è piena di bancarelle e chioschi che servono alcuni dei migliori piatti, snack e bevande locali. Puoi provare un pasto cinese veloce cucinato in una cucina improvvisata, oppure assaggiare specialità malesi come il Nasi Lemak e i vari tipi di satay. Esplora anche i vicoli più nascosti, dove spesso si trovano autentiche gemme gastronomiche poco conosciute dal grande pubblico.

Esplora le antiche botteghe cinesi

Chinatown ospita numerosi edifici storici, tra cui mercati, alberghi e tradizionali botteghe cinesi risalenti al 1800. Perfette per gli appassionati di fotografia, queste botteghe hanno una parte commerciale davanti e un’abitazione sul retro. Molte di esse sono collegate tra loro, offrendo riparo dalla pioggia e dal sole ai visitatori.

Rilassati con un massaggio

Chinatown è famosa per i suoi massaggi tradizionali cinesi, come il massaggio Shiatsu o il massaggio con olio. Molti negozi offrono massaggi ai piedi a prezzi economici. Ricorda di negoziare il prezzo!

Passeggia lungo il River of Life

Il River of Life è un progetto urbanistico che ha trasformato il Klang River in un’incantevole passeggiata con pontili, giochi d’acqua e illuminazione a LED. È particolarmente suggestivo di notte, con una vista spettacolare sullo skyline di Kuala Lumpur.

Visitare la Moschea Masjid Jamek Sultan Abdul Samad

Questa maestosa moschea divide il fiume in due nel punto centrale del progetto River of Life a Chinatown, ed è la moschea più antica di Kuala Lumpur. Visitare la Masjid Jamek Sultan Abdul Samad è sicuramente una delle cose migliori da fare nella Chinatown di Kuala Lumpur. Con interni ed esterni mozzafiato, la moschea è famosa per le sue cupole appuntite, magnifici pilastri, archi e alti minareti. Puoi visitare la moschea in qualsiasi momento della giornata. Ogni venerdì sera, potrai sederti vicino al fiume e ascoltare le preghiere.

Moschea Masjid Jamek

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Il venerdì sera visita la grande moschea Masjid Jamek Sultan Abdul Samad

Cena all’Old China Café

L’Old China Cafè è uno dei ristoranti più antichi di Kuala Lumpur, e conserva ancora il suo fascino con dipinti cinesi antichi, fotografie storiche e tavoli in marmo. Qui puoi provare specialità come il pollo al curry “devil”, il beef rendang e vari snack malesi tradizionali.

La vita mondana della Chinatown di Kuala Lumpur

La scena della vita notturna in questo angolo vibrante di Kuala Lumpur è ancora più sorprendente. Molti iniziano la serata con un aperitivo sulla terrazza all’aperto di Jann, un elegante bar in cima al nuovo hotel del quartiere, il Four Points Sheraton.

Il panorama offre un contrasto netto tra i grattacieli della città e le piccole case a tetto rosso di Chinatown. Giù, a Jao Tim, una casa commerciale cinese trasformata in un locale per concerti, gli amanti della musica dal vivo possono assistere a concerti di band che suonano di tutto, dal jazz a ballate romantiche, a suoni tradizionali del Borneo o il rumoroso Cantopop.

Un tour dei famosi bar clandestini di Chinatown dimostra certamente come case una volta vuote e fatiscenti, risalenti ai primi giorni di Kuala Lumpur, siano rinate come bar di design all’avanguardia. PS150 è nascosto dietro l’ingresso di quello che una volta era un negozio di giocattoli, con un lungo corridoio che conduce a un cortile giungla e poi al bar lounge illuminato a lume di candela. Concubine è un altro bar molto popolare, ricoperto di graffiti.

Chinatown KL3

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Assaporta la vivace vita mondana della Chinatown di Kuala Lumpur

Ci sono una dozzina di altri peccaminosi luoghi di ritrovo nei dintorni, ma molti appassionati di bar finiscono la serata al Penrose KL, aperto di recente: preparati però a fare la fila fuori, poiché la capacità è limitata a 25 clienti. Se RexKL segna la rinascita di Chinatown per i locali, allora il simbolo di questa rinascita per i viaggiatori è l’Hotel Else.

Situato in un edificio art déco icona degli anni ’30, il Lee Rubber Building, vanta interni spaziosi e decorati con arte e sculture d’avanguardia. Mentre gli ospiti potrebbero essere tentati di trascorrere diverse ore in hotel godendosi la piscina sul tetto, la sua posizione è perfetta per esplorare il ricco passato di Chinatown.

Quando visitarla e come raggiungerla?

Il momento della giornata ideale per scoprire la Chinatown di Kuala Lumpur è nel pomeriggio, quando la maggior parte dei mercati, negozi e ristoranti sono aperti e la folla è relativamente più ridotta. Se vuoi vederla nel suo momento di massima vita e splendore, dovresti visitarla durante il Capodanno cinese (tra gennaio e febbraio), quando l’intera zona viene addobbata con colorate decorazioni e l’atmosfera è particolarmente vivace. Se ti stai chiedendo come fare, sappi che raggiungere la zona è abbastanza semplice:

  • In treno: puoi prendere il treno numero 2 della MRT o il treno numero 5 o 9 della LRT, scendere alla stazione di Chinatown e camminare pochi minuti fino alla destinazione.
  • In autobus: puoi prendere uno dei seguenti autobus per Chinatown: 103, 104, 152, 190, 780 e P701.
Capodanno cinese KL

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Visita la Chinatown di Kuala Lumpur nel periodo del Capodanno cinese per viverla al meglio

Consigli utili per visitare Chinatown Kuala Lumpur

Prima di partire, ricorda di seguire questi consigli e la tua visita di Chinatown sarà indimenticabile:

  • Per vivere un’esperienza autentica, soggiorna in uno degli hotel locali.
  • Contratta sempre i prezzi quando fai acquisti, poiché i venditori tendono a gonfiare le cifre iniziali.
  • Indossa scarpe comode, poiché camminerai molto.
  • Porta con te acqua, crema solare, cappello e ombrello, specialmente nelle giornate calde.
  • Non perdere l’occasione di provare il cibo di strada! Chinatown è famosa per i suoi chioschi e bancarelle che offrono una vasta gamma di snack e piatti locali.
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Scopri Città del Messico in 3 giorni: la guida completa

Città del Messico, è un vivace centro culturale e storico, ricco di tradizioni, arte e sapori indimenticabili, una metropoli immensa e vibrante, con una popolazione di 22 milioni di abitanti. Un numero che, per chi proviene da città più piccole, può risultare impressionante!

Districarsi tra l’infinita offerta di attrazioni, musei e gallerie d’arte, ristoranti, caffèe e bar può risultare difficile. Non basterebbe un mese per scoprirla completamente, ma con un breve soggiorno di tre giorni è comunque possibile vivere un’esperienza straordinaria. Il nostro itinerario ti guiderà attraverso i luoghi storici più importanti, rovine antiche e quartieri vivaci pieni di colore e vita.

Questo è solo un piano indicativo di cosa si può fare ogni giorno, facilmente adattabile in base alla posizione del tuo alloggio, che sia nel centro storico o altrove. Ricorda che Città del Messico è enorme, può fare molto caldo e l’inquinamento è elevato, quindi è consigliabile prevedere dei momenti di pausa per riposarsi!

Questa guida di tre giorni è stata pensata per ottimizzare il tuo tempo, permettendoti di esplorare i punti salienti della città e vivere un’esperienza autentica e memorabile.

Primo giorno: esplora il centro storico

Inizia la tua prima giornata a Città del Messico con una colazione in uno dei tanti caffè locali nei quartieri di Condesa o Roma. Qui troverai una varietà di pasticcerie con fragranti croissant e caffè messicano dal gusto intenso. Non dimenticare di provare i tamales o i churros, tipici della colazione locale.

Il primo posto che ogni visitatore dovrebbe visitare è il centro storico. Inizia dalla piazza principale di Città del Messico, conosciuta come Zócalo, dove sarai accolto da una gigantesca bandiera messicana che sventola con orgoglio. Qui troverai il Palazzo Nazionale, residenza ufficiale del presidente del Messico, e la Cattedrale Metropolitana, la più antica e grande delle Americhe. Questa cattedrale, costruita nell’arco di tre secoli, è un affascinante mix di stili architettonici ed è assolutamente da visitare.

Dopo aver esplorato la cattedrale, dirigiti verso le rovine del Templo Mayor, il principale tempio della capitale azteca di Tenochtitlán. Il museo annesso al sito archeologico ha un costo d’ingresso di 85 MXN e ti permetterà di approfondire la storia precolombiana e scoprire reperti straordinari come maschere e utensili rituali. In alternativa, puoi anche semplicemente ammirare le rovine dall’esterno senza entrare nel museo.

Templo Mayor citta del messico

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Osserva le rovine del Templo Mayor nel tuo primo giorno a Città del Messico

Successivamente, passeggia lungo la pedonale Calle Madero e fai una sosta alla famosa Casa de Toño, dove potrai gustare piatti tradizionali messicani come il pozole e i chilaquiles. Se hai voglia di concederti qualcosa in più e un pranzo con una magnifica vista sullo Zócalo, prendi un ascensore fino al ristorante sul tetto del Gran Hotel Ciudad de México: scatterai foto memorabili mentre assapori piatti messicani come il mole poblano o enchiladas verdi.

Dopo pranzo, visita il maestoso Palacio de Bellas Artes, uno splendido edificio in marmo. Si tratta di un gioiello architettonico in stile art nouveau e art deco che ospita anche straordinari murales di artisti come Diego Rivera e Siqueiros. Passeggia lungo Calle Madero, una vivace strada pedonale ricca di negozi, caffè e artisti di strada, e fermati a osservare le esibizioni locali.

Se il tempo lo permette, fai una sosta al Museo Franz Mayer, che ospita una vasta collezione di arti decorative provenienti da tutto il mondo, o al Museo Kaluz, meno turistico: è una galleria con una collezione privata di opere messicane dal XVIII al XXI secolo.

Dopo una giornata così intensa concediti un po’ di relax. Inizia con un gelato da Joe Gelato, famoso per servire uno dei migliori gelati fuori dall’Italia. Prosegui passeggiando tra le splendide strade alberate di Roma Norte, un quartiere trendy e cosmopolita. Qui, fermati alla celebre Churrería El Moro per assaporare dei croccanti churros con cioccolata calda.

Palacio de bellas artes citta del messico

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Il bel Palazzo delle Belle Arti

Man mano che si avvicina la sera, concediti un cocktail in uno dei bar più rinomati al mondo, la Licorería Limantour (si consig di prenotare in anticipo). Dopo un paio di drink, sarà il momento di cena in uno dei ristoranti di Roma Norte: alcune ottime opzioni sono Taquería Orinoco, El Parnita, Maíz de Cacao o Santo Habanero, famoso per i suoi piatti dai sapori intensi e cocktail creativi.

Dopo cena, se avrai ancora voglia di scoprire qualcosa di Città del Messico, potrai immergerti nell’energia di uno spettacolo di Lucha Libre, una sorta di Wrestling, all’Arena Mexico: un mix di atletismo, teatralità e tradizione messicana. Scoprirai i segreti di questo sport e potresti persino portare a casa la maschera di un luchador.

maschera lucha libre

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Portati a casa una maschera da lottatore

Secondo giorno: dalla storia antica alla creatività contemporanea

Dopo aver preso confidenza con Città del Messico, questo secondo giorno ti riempirà di ricordi indelebili: lo dedicherai alla scoperta di uno dei siti archeologici più importanti del Messico: Teotihuacán. Situato nei dintorni della capitale messicana, questo vasto complesso archeologico risale al 400 a.C. ed è famoso per le sue spettacolari piramidi: la Piramide del Sole (la più grande del sito) e la Piramide della Luna.

Oltre a queste meraviglie, potrai ammirare anche affreschi ben conservati, l’iconica Avenida de los Muertos e scopri i templi e i palazzi che un tempo costituivano il cuore pulsante di questa città precolombiana come il Tempio del Serpente Piumato (l’unico attualmente accessibile ai visitatori).

Teotihuacan citta del messico

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Visita l’incredibile sito di Teotihuacan

L’origine di Teotihuacán è ancora un mistero, quindi è utile informarsi prima della visita per apprezzare al meglio ciò che si sta vedendo. Ti consigliamo di partecipare ad una visita guidata perchè una persona esperta possa arricchire ulteriormente la tua esperienza con racconti sulla cultura e la storia di questa antica civiltà. In alternativa potrai usare l’app SmartGuide, che fornisce informazioni basate sul GPS mentre cammini tra le rovine.

Questa escursione dura circa 6 ore, quindi è consigliabile arrivare per l’apertura alle 9:00 per evitare la folla e il caldo. Poiché il sito ha pochissima ombra, porta con te un cappello, crema solare, acqua e scarpe comode.

Esplora Teotihuacán

Teotihuacán rappresenta un affascinante viaggio alla scoperta di uno dei siti archeologici più celebri e visitati del Messico, riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987. Con una superficie di 83 chilometri quadrati, Teotihuacán, il cui nome significa “il luogo dove furono creati gli Dei”, si trova a circa 50 km a nord-est di Città del Messico.

Questa antica città precolombiana del Mesoamerica fu un centro urbano di straordinaria importanza e influenza, nonché una delle più grandi metropoli del mondo antico. Nel periodo di massimo splendore, intorno alla prima metà del I millennio d.C., la sua popolazione superava i 100.000 abitanti. Si ritiene che la città sia stata fondata intorno al 100 a.C. e abitata fino al VII-VIII secolo d.C.

Situata in una valle ricca di risorse naturali, la storia di Teotihuacán resta avvolta nel mistero, soprattutto riguardo alla sua fondazione. Gli archeologi, per anni, hanno attribuito la costruzione della città ai Toltechi, una delle più antiche civiltà messicane, mentre altri studiosi ritengono che i Totonachi ne siano stati i fondatori. Questo dibattito è ancora aperto, ma ciò che rimane indiscusso è il prestigio della città, che tra il 150 e il 450 d.C. raggiunse il suo apogeo.

Durante questo periodo, Teotihuacán fu il fulcro politico, economico, commerciale e religioso di una delle civiltà mesoamericane più potenti, capace di dominare culturalmente l’America Centrale e di esercitare un’influenza paragonabile a quella dell’antica Roma.

tempio serpente piumato

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Osserva da vicino i resti dell’antichissimo Tempio del Serpente Piumato

Grazie ai resti archeologici, è possibile ricostruire l’organizzazione e il layout geometrico della città, esempio eccellente di pianificazione urbana centroamericana. Gli edifici furono progettati secondo una rappresentazione simbolica dell’universo, enfatizzando il legame tra architettura e cosmologia.

Uno degli elementi più distintivi della città è il suo asse principale, noto come Viale dei Morti. Gli Aztechi lo chiamarono così perché credevano che le strutture ai lati fossero tombe, sebbene in realtà si trattasse di altari cerimoniali sormontati da templi.

Tra gli edifici più imponenti spiccano la maestosa Piramide del Sole, la Piramide della Luna e altre strutture costruite seguendo lo stile talud-tablero, che ha dato origine alle piramidi a gradini, fondamentali nell’architettura Azteca e Maya.

Dopo aver visitato il sito, gusta un pranzo unico al ristorante La Gruta, situato all’interno di una grotta vicino alle piramidi. Qui potrai assaporare piatti tradizionali messicani in un ambiente suggestivo. Prova il mixiote o le tortillas fatte a mano. In alternativa, per risparmiare tempo e denaro potrai portarti un pranzo al sacco.

Un pomeriggio con Frida Kahlo

Dopo la pausa per il pranzo, torna a Città del Messico e dirigiti verso Coyoacán, un quartiere storico caratterizzato da strade acciottolate e case colorate. Visita la Casa Azul, il museo dedicato a Frida Kahlo, che offre un’intima visione della vita e dell’arte della celebre pittrice messicana. Le sue stanze sono piene di opere, oggetti personali e lettere che raccontano la sua storia.

Casa Azul

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La Casa Azul è la dimora museo di Frida Khalo

La Casa Azul è l’abitazione dove Frida Kahlo nacque, crebbe e visse fino all’ultimo istante. Icona del XX secolo, Frida è stata una delle donne più affascinanti, influenti e complesse della storia. Per sua volontà, oggi la Casa Azul è un museo aperto a tutti, per condividere con il mondo il suo straordinario lascito. Entrare nella Casa Azul è come fare un pellegrinaggio, scoprendo dettagli intimi e poco conosciuti della vita dell’artista più amata del Messico.

Costruita da Guillermo Kahlo nel 1904, la Casa Azul è stata il cuore della vita di Frida. Qui ha vissuto per tutta la sua vita, prima con i suoi genitori e successivamente con Diego Rivera, che contribuì alla trasformazione della Casa Azul in un museo, donandolo al governo messicano dopo la scomparsa di Frida nel luglio del 1954, affinché fosse aperto al pubblico di tutto il mondo.

Ogni angolo della casa racconta la sua storia: la sala da pranzo, la cucina, lo studio, e la sua camera da letto sono rimasti intatti, offrendo una straordinaria testimonianza delle sue abitudini, dei suoi dolori e dei suoi sogni.

Casa Azul scritta

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Visita la Casa Azul per conoscere la vita e le opere di Frida Khalo

Tra le opere esposte si trovano capolavori intrisi di emozione, come Frida y la cesárea, che riflette il tema della maternità e il dolore legato ai suoi aborti e Viva la vida, il suo ultimo quadro, dipinto otto giorni prima della sua morte, un inno alla vita e alla sua inesauribile voglia di vivere nonostante la malattia.

Cosa vedrai nella Casa Azul:

  • La sala da pranzo e la cucina: qui emergono la passione di Frida e Diego per l’artigianato messicano. La cucina colorata è un omaggio alle tradizioni culinarie del paese, simbolo dell’ospitalità della coppia.
  • Lo studio di Frida: un luogo carico di emozione, dove si trovano la sua sedia a rotelle davanti al cavalletto, i pennelli e una foto di Diego.
  • La camera da letto: il letto con lo specchio sul soffitto, installato dalla madre di Frida dopo il grave incidente del 1925, è una testimonianza della forza dell’artista, che non smise mai di dipingere.
  • Il giardino della Casa Azul: Frida e Diego ampliarono la proprietà aggiungendo un giardino incantevole. Le pareti azzurre, l’arte popolare e i dettagli che celebrano il loro amore rendono questo spazio magico.

Consigli per la visita di Casa Azul:

  • Prenotare in anticipo: la Casa Azul è uno dei musei più visitati di Città del Messico. È consigliabile acquistare i biglietti con 2-3 settimane di anticipo sul sito ufficiale del museo, soprattutto durante le festività. Si trova a Calle Londres 247, Colonia del Carmen, Coyoacán.
  • Orari:
    • Martedì: 10-18
    • Mercoledì: 11-18
    • Da giovedì a domenica: 10-18
    • Chiuso il lunedì.
  • Biglietti (Acquistabili online o presso il Restaurante Centenario 107 di Coyoacán):
    • Giorni feriali: 250 pesos (circa 11 euro)
    • Weekend: 270 pesos (circa 12 euro)
  • Museo Diego Rivera – Anahuacalli incluso:
    Il biglietto per Casa Azul comprende anche l’ingresso al Museo Diego Rivera – Anahuacalli, che però si trova a circa 45 minuti di autobus.
  • Esperienze speciali:
    • È possibile prenotare visite guidate (in inglese o spagnolo) scrivendo a relacionespublicas@museofridakahlo.org.mx con almeno una settimana di preavviso.
    • Ogni ultimo mercoledì del mese, si può partecipare a una visita notturna in occasione della Notte dei Musei. Anche in questo caso, è necessario prenotare con anticipo.
Casa Azul Frida Khalo

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Prenota in anticipo la tua visita a Casa Azul

Dopo la visita di Casa Azul, passeggia nel centro di Coyoacán, fermandoti al mercato locale per gustare churros, tamales o un rinfrescante agua fresca. Esplora la Chiesa di San Giovanni Battista, un gioiello architettonico con interni affascinanti. Termina la giornata con una cena al Maximo Bistrot, rinomato per i suoi piatti farm-to-table, o al raffinato Rosetta, che combina cucina italiana e messicana in un’ambientazione elegante. Entrambi offrono esperienze culinarie uniche.

Terzo giorno: musei, natura e relax

Dopo due giorni intensi di storia e cultura, nel tuo terzo giorno a Città del Messico potrai scegliere di immergerti nella vivace scena culinaria della città.

Dedica le prime ore della mattina al Bosque de Chapultepec, uno dei parchi urbani più grandi al mondo. Passeggia tra i sentieri alberati e visita il Castello di Chapultepec, un ex palazzo imperiale trasformato in museo. Ammira la vista panoramica sulla città e scopri manufatti storici e opere d’arte.

Sai che Città del Messico ha una sua Venezia? Si tratta dei Giardini Galleggianti di Xochimilco, conosciuti come la “Venezia messicana” per via dei canali che li attraversano.

Giardini Galleggianti di Xochimilco

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Esplora i canali della Venezia di Città del Messico

I Giardini Galleggianti di Xochimilco

Si tratta di una delle principali attrazioni turistiche della città. Situata a sud della capitale, questa località, il cui nome in lingua nahuatl significa “nel campo dei fiori”, risale all’epoca precolombiana ed è parte delle 16 demarcaciones (distretti) della città. Il termine fa riferimento alle chinampas, un ingegnoso sistema agricolo di “orti galleggianti” ideato dagli Aztechi, che utilizzavano zattere naturali per fertilizzare e coltivare la terra.

Nel 1987, le chinampas sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, rappresentando un prezioso esempio di idrocultura e una testimonianza dell’antica agricoltura mesoamericana.

I giardini galleggianti di Xochimilco rappresentano una tappa imperdibile per chi visita Città del Messico. Con il loro tripudio di colori, musica, cibo e leggende, offrono un’esperienza autentica che celebra la ricchezza culturale e la storia millenaria del Messico. Una destinazione unica, immersa nella natura e nel mistero, capace di affascinare ogni viaggiatore.

barca canale Xochimilco

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Sali su una delle celebri barche per navigare i canali di Xochimilco

Oltre alle chinampas, Xochimilco è celebre per le sue iconiche trajineras, coloratissime barche di legno decorate con nomi femminili tradizionali come María e Guadalupe. Questi vivaci mezzi di trasporto attraversano i canali offrendo ai visitatori un’esperienza unica: ammirare il paesaggio, osservare uccelli migratori come l’endemico ajolote, gustare piatti tipici, ballare e lasciarsi incantare dalle note dei mariachi.

Durante il tour è immancabile una tappa alla suggestiva Isla de las Muñecas (Isola delle Bambole), un luogo immerso in una laguna remota e circondato da una fitta foresta. Qui, dagli alberi pendono inquietanti bambole mutilate e consumate dal tempo, legate a una celebre leggenda.

La leggenda dell’Isola delle Bambole

La storia narra di Don Julián Santana Barrera, un uomo che negli anni ’50 lasciò la sua famiglia per trasferirsi sull’isola e diventarne custode. Poco dopo il suo arrivo, fu testimone della tragica morte di una bambina annegata nella laguna, con in mano una bambola. Qualche giorno dopo, Don Julián trovò una bambola che galleggiava nello stesso punto dove la bambina era morta. Convinto che il suo spirito infestasse l’isola, iniziò ad appendere bambole agli alberi per placarla.

Col tempo, raccolse tutte le bambole che la corrente portava alla laguna, trasformando l’isola in un macabro santuario. Nel 2001, lo stesso Don Julián fu trovato morto nello stesso luogo in cui la bambina aveva perso la vita. Si racconta che, di notte, le bambole si animino, muovendo gli occhi o girando la testa, alimentando il fascino oscuro di questo luogo.

isola delle bambole

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Il macabro santuario dell’Isola delle Bambole

I mercati di Xochimilco

Xochimilco non è solo canali e leggende. Vale la pena visitare i suoi mercati, come il Mercado de Flores y Plantas de Madreselva, il Mercado de Plantas de Cuemanco, famoso per i gelati artigianali, o il Mercado de Xochimilco Centro, dove si trovano pannocchie di mais fatte in casa, prodotti artigianali, abbigliamento e scarpe. Tra le specialità gastronomiche da provare, spicca il pulque, una bevanda alcolica azteca ricavata dalla fermentazione della linfa dell’agave, che racchiude in sé tradizioni mitologiche e culturali messicane.

Come alternativa ai Giardini di Xochimilco ti consigliamo una tappa al Museo di Arte Moderna, che ospita opere di artisti come Frida Kahlo e Rufino Tamayo. Terminata la tua visita, avrai probabilmente fame. A pranzo, dirigiti verso il Mercado Roma, un paradiso per gli amanti del cibo. Qui troverai una vasta gamma di stand gastronomici che offrono piatti tradizionali e moderni. Gusta tacos, tamales e dolci messicani, o rilassati sulla terrazza con un cocktail.

Roma Norte

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Vista dall’alto del quartiere di Roma Norte

In questo caso pootrai scegliere di fermarti a Contramar, un ristorante di Roma Norte celebre per i suoi piatti di pesce. Alcune specialità imperdibili sono le tostadas di tonno e il pesce bianco con salse di peperoncino rosso e prezzemolo. È un po’ costoso, ma vale assolutamente la pena!

Dopo pranzo, potrai continuare il tuo viaggio con una visita al Museo Nazionale di Antropologia, uno dei più importanti al mondo. Esplora le affascinanti esposizioni dedicate alle civiltà precolombiane, tra cui i Maya, gli Aztechi e gli Olmechi. Imperdibile è la Pietra del Sole, un’icona della cultura azteca. Dedica del tempo anche alla sezione dedicata ai Mexica e agli strumenti di vita quotidiana, che offrono una visione profonda della vita antica.

Dopo il museo, fai una passeggiata tra le strade affascinanti di La Condesa e rilassati al Parque México. Qui troverai un angolo speciale chiamato Audiorama, un’area con musica rilassante, sedie comode e la regola del silenzio, per garantire a tutti di vivere un’atmosfera tranquilla!

Per concludere il viaggio con una vista mozzafiato, torna nel centro storico e sali sulla Torre dell’America Latina. Dalla terrazza panoramica potrai goderti uno spettacolare tramonto sulla città mentre sorseggi un cocktail.

torre america latina

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Sali sulla Torre dell’America Latina per un’ultima vista dall’alto sulla città

Per la tua ultima sera, scegli un’esperienza culinaria indimenticabile al Pujol, considerato uno dei migliori ristoranti del mondo, con un menù degustazione che celebra la ricchezza della cucina messicana. Prenota in anticipo per assicurarti un tavolo. Se preferisci un’opzione più informale, prova Azul Condesa, che offre piatti tradizionali in un ambiente accogliente.

Consigli pratici per la tua visita:

  • Dove alloggiare: scegli quartieri come Roma, Condesa o Polanco per un soggiorno confortevole e ben collegato.
  • Trasporti: usa Uber o la metropolitana per spostarti rapidamente e in sicurezza.
  • Idratazione: Città del Messico si trova a un’altitudine elevata, quindi bevi molta acqua per evitare disagi.

Se il tuo soggiorno dovesse durare più di 3 giorni, potresti ampliare l’itinerario visitando la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe o fai una gita di un giorno a Taxco, la famosa “Città dell’Argento” del Messico.

Come dimostra questo itinerario, Città del Messico è una destinazione straordinaria, ricca di esperienze culturali, storiche e gastronomiche, un luogo che unisce passato e presente con un’energia unica. Lasciati conquistare dalla sua cultura vibrante, dalla sua cucina straordinaria e dalla sua storia affascinante.

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Guida Michelin, ecco le migliori destinazioni gastronomiche nel 2025

Il legame tra viaggi e cibo nella Guida Michelin è forte e in quella 2025 forse più che mai. Ciò che si mangia fa parte della cultura e degli usi di una determinata cultura, segnando le differenze tra le varie destinazioni del mondo. E chi ama viaggiare spesso adora farlo in modo trasversale e totalizzante, non avendo paura di sperimentare sapori e abbinamenti nuovi. All’interno della Guida Michelin 2025 è stata fatta una selezione delle 10 migliori destinazioni gastronomiche dell’anno sparse per il mondo: si passa da Bangkok agli Stati Uniti, da Vienna a Miami fino al Giappone. Creatività, arte e voglia di stupire sono alcuni dei criteri che hanno spinto l’iconica guida a stilare la top ten di questo nuovo anno, alternando proposte gourmet nei ristoranti più chic ad altre che arrivano direttamente dallo street food.

Austin, l’anima della tradizione texana

Tra le new entry all’interno della Guida Michelin 2025 c’è Austin una delle città del Texas che si fa notare con ben 44 ristoranti segnalati nel nuovo volume di cui sette premiati con una Stella. La località, diventata famosa in tutto il mondo per la tradizione del barbecue mixa in modo equilibrato l’alta cucina con le tradizioni texane che chi ama i sapori degli Stati Uniti conosce bene. Non solo cibo però: per accompagnare le prelibatezze non può mancare una buona birra, local e artigianale. Per tradizione poi, le serate si svolgono in locali dove l’atmosfera e l’ospitalità calorosa del sud traspaiono da ogni dettaglio compresa l’accompagnamento di musica dal vivo.

Città del Messico, il mix tra tradizione e proposte stellate

I viaggi in Messico crescono e Città del Messico è da scoprire non solo per cultura e arte ma soprattutto come meta culinaria. Qui le tradizioni secolari vanno a braccetto con la creatività all’avanguardia spaziando da tacos alle opzioni stellate. Nella guida sono stati premiati ben 62 ristoranti, di cui 20 Bib Gourmand, 5 ristoranti con una stella e due con due stelle. Tra le specialità da provare? Ovviamente i tacos al pastor, che abbiamo già citato, ma altrettanto appetitoso è il mole. Da non perdere una visita al Mercado de San Juan dove si trovano banchi di street food tradizionali. Le incidenze indigene così come le ricette tradizionali suonano forte e chiaro stuzzicando le papille gustative più esigenti.

Tacos el pastor specialità messicana

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Tacos el pastor, una delle specialità da assaggiare in viaggio a Città del Messico

Miami, il fusion tra sapori latinoamericani e caraibici

Tra le 10 migliori destinazioni gastronomiche della Guida Michelin c’è anche Miami: qui il chill che comunica South Beach dà modo di gustare una cena effetto wow in uno dei migliori ristoranti secondo le voci autorevoli della critica gastronomica mondiale. Sono 64 i locali citati di cui 13 con 1 o 2 Stelle conquistate. La città si fa notare per sapori cosmopoliti: la cucina fusion unisce sapori latinoamericani, caraibici e meridionali. Non mancano food truck e caffè sulla spiaggia tra le proposte da sperimentare: imperdibili i piatti a base di pesce fresco, tra cui ceviche e granchio. Tra i quartieri top per assaporare il vero sapore di Miami ci sono Little Haiti e Little Havana.

Bangkok, dallo street food al gourmet con ingredienti local

Spostandoci verso l’Asia, la prima delle destinazioni premiate è Bangkok. In città ci sono ben 169 ristoranti citati nella guida di cui 40 Bib Gourmand, 24 stellati e 7 con due o tre stelle. La capitale della Thailandia ha tanto da mostrare: vivaci mercati di street food e locali più rinomati danno modo di sperimentare i sapori di origine locale ma anche qualche proposta fusion. Da non perdere altre meraviglie come quelle di Koh Samui e Phuket dove si scopre la Thailandia più autentica e i piatti Thai da provare assolutamente almeno una volta nella vita. Dal pad thai al satay, dalle dolcissime crepes al cocco al banana sticky rice: c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Osaka, i sapori giapponesi più tradizionali

L’Expo 2025 non poteva che attirare l’attenzione su Osaka. Se in passato è stata considerata la capitale commerciale del Giappone, oggi è una meta gourmet. 236 i nomi citati nella guida: 62 Bib Gourmand, 71 monostellati, 10 bistellati e 3 con 3 stelle. I sapori autentici si mixano con quelli più audaci e creativi. Si spazia dal cibo di strada sperimentando il takoyaki e l’okonomiyaki nei quartieri luminosi di Dotonbori all’alta cucina.

takoyaki a Osaka

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Tra le cose da mangiare ad Osaka ci sono i takoyaki

Fujian, leggerezza e armonia in cucina

In Cina è Fujian ad essere stata premiata. La cittadina riceve ben 69 nomination di ristoranti di cui 47 Bib Gourmand e 5 monostellati. La cucina local spicca mixando sapori leggeri e armonici; qui da provare assolutamente la zuppa Buddha Jumps Over the Wall e il brodo agrodolce che cambia la combo di ingredienti in base alla disponibilità di ingredienti stagionali.

Da Nang, i sapori vietnamiti a base di pesce

Un’altra destinazione gastronomica asiatica premiata è Da Nang, località top del Vietnam e inserita nella Guida Michelin con ben 36 ristoranti tra Bib Gourmand e stellati. La località, sulla costa centrale, viene spesso visitata come tappa tra il patrimonio Unesco Hoi An e la città imperiale Hue. Piatti da provare? Sicuramente le specialità a base di pesce fresco ma non solo. In lista, secondo gli esperti di cucina mondiale il brodo di noodle alla curcuma mi Quang e la zuppa bun chaa base di pesce. Non possiamo negare che qui siano proprio gamberi, vongole e calamari a conquistare il ruolo di protagonisti della scena gastronomica, tanto nelle specialità più tradizionali quanto in quelle gourmet.

Vienna, la patria della Sacher

Anche 3 mete europee vengono citate tra le 10 migliori destinazioni gastronomiche, ma nessuna è in Italia. A trionfare è Vienna con 51 ristoranti che mostrano le meraviglie della cucina viennese. Lo Schnitzel, il Tafelspitz e il goulash spiccano uniti poi alla celebre Sacher nata proprio qui per i più golosi e amanti del cioccolato.

Cosa mangiare a Vienna

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Torta Sacher, una delle specialità da gustare a Vienna

Amsterdam, i piatti tipici per festeggiare i 750 anni della città

Buon compleanno Amsterdam. Nel 2025 la città spegne 750 candeline e lo festeggia in grande con tanti eventi culturali ma anche con la nomination della Guida Michelin che premia ben 113 ristoranti tra le varie categorie. La cucina dei Paesi Bassi mostra una forte evoluzione partendo da piatti della tradizione quali bitterballen, stroopwafels e aringhe a cui si aggiungono novità proposte dagli chef più creativi.

Bath, i sapori british meno conosciuti

Tra le 10 migliori destinazioni gastronomiche secondo la Guida Michelin c’è anche Bath, la città del Regno Unito che si prepara a festeggiare I 250 anni dalla nascita di Jane Austen con tantissimi appuntamenti a tema, alcuni dei quali ricorderanno le atmosfere della serie cult Netflix Bridgerton. 13 i ristoranti inseriti, di cui uno stellato. La cucina unisce sapori autentici della città con il fascino storico della città conosciuta per le terme romane e l’architettura georgiana.

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Dove andare a gennaio: le migliori destinazioni di viaggio

Passate le feste di fine anno, con il loro carico di stress e impegni, è più che naturale sentire il desiderio di staccare la spina e partire. Gennaio è quindi il mese perfetto per pianificare una fuga al sole e al caldo, breve o lunga che sia poco importa, approfittando delle offerte vantaggiose di questo periodo. Passato il pienone delle feste, infatti, i prezzi di voli e hotel tendono a diminuire rispetto alle settimane precedenti, rendendo più accessibili anche destinazioni normalmente più costose. Quale occasione migliore per concedersi un viaggio, anche di lusso, senza sforare il budget? Senza contare il fatto che molte mete turistiche sono ora meno affollate e questo consente di visitare attrazioni famose senza dover affrontare lunghe code o resse.

Partire a gennaio significa anche avere una maggiore possibilità di trovare posto in sistemazioni di qualità e in ristoranti rinomati senza dover prenotare con mesi di anticipo. Insomma, è il momento giusto per approfittare di pacchetti last minute o offerte esclusive proposte dalle compagnie aeree e dalle agenzie di viaggio e partire alla volta di mete esotiche che promettono relax, temperature miti e giornate luminose. Non resta che decidere la destinazione, e noi ve ne proponiamo ben dieci, tutte altrettanto affascinanti, tra cui sicuramente troverete la meta dove andare a gennaio.

Maldive

Le Maldive sono il rifugio ideale per chi desidera sfuggire al freddo invernale. Con le sue spiagge di sabbia bianchissima, un mare dai favolosi fondali e i resort di lusso all’ombra delle palme, questo arcipelago dell’Oceano Indiano è un sogno che diventa realtà. Grazie al clima secco e soleggiato, gennaio è il momento migliore per visitarle. Le giornate lunghe e le temperature gradevoli rendono questa destinazione ideale per rilassarsi e rigenerarsi facendo snorkeling o immersioni per esplorare i colorati fondali marini e ammirare una delle barriere coralline più spettacolari al mondo.

Dubai

Per chi cerca una destinazione urbana ma esotica al tempo stesso, Dubai è la scelta giusta. Gennaio è perfetto per godersi il clima mite e partecipare a eventi come il Dubai Shopping Festival, un paradiso per gli amanti dello shopping con offerte e spettacoli ovunque. Tra le attrazioni imperdibili ci sono il Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo, e il Dubai Mall, uno dei centri commerciali più grandi e spettacolari dove poter acquistare di tutto e di più. Per un’esperienza insolita, niente di meglio di un safari nel deserto, con tanto di cena sotto le stelle e show di danze tradizionali.

Gran Canaria, Spagna

Con il suo clima mite e piacevole tutto l’anno, la terza isola dell’arcipelago delle Canarie è una destinazione perfetta per una vacanza a gennaio. Conosciuta come il “continente in miniatura”, offre una straordinaria varietà di paesaggi: dalle dune di sabbia dorata di Maspalomas alle verdi vallate montuose dell’interno. Gli amanti del mare possono crogiolarsi al sole sulle spiagge di Playa del Inglés e Amadores, mentre chi cerca storia e cultura troverà interessante visitare la capitale Las Palmas, con il quartiere storico di Vegueta e il museo dedicato a Cristoforo Colombo, che vi soggiornò durante il suo viaggio verso il Nuovo Mondo. L’isola è anche un paradiso per gli escursionisti, con numerosi sentieri che attraversano canyon e vulcani spenti.

Centro di Dubai

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Centro di Dubai, vista sul Burj Khalifa

Tunisi, Tunisia

A un paio di ore di volo dall’Italia, Tunisi invita a scoprire le sue mille sfaccettature esaltate dal sole invernale mediterraneo. Passeggiare nella Medina, patrimonio dell’UNESCO, significa immergersi in un labirinto di vicoli pieni di botteghe artigianali, spezie profumate e gioielli d’argento. Mentre a pochi passi, il quartiere coloniale di Ville Nouvelle racconta l’eleganza francese con i suoi caffè d’epoca e boulevard alberati. Per un salto nella storia antica, basta raggiungere le rovine di Cartagine, che evocano il fascino dell’Impero Romano. In posizione panoramica, il villaggio di Sidi Bou Said incanta invece con le sue case bianche e blu affacciate sul Mediterraneo.

Giordania

Il Giubileo 2025 rappresenta un ottimo spunto per scoprire la Giordania, una terra intrisa di storia cristiana, citata sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento. Il Vaticano ha riconosciuto cinque luoghi di pellegrinaggio imperdibili: Betania oltre il Giordano, dove Gesù fu battezzato; il Monte Nebo, da cui Mosè ammirò la Terra Promessa; la Chiesa di Nostra Signora della Montagna ad Anjara, meta di devozione per il passaggio di Gesù e Maria; Tell Mar Elias, dedicato al profeta Elia; e Macheronte, teatro del martirio di Giovanni Battista. Con un’offerta unica di turismo religioso e percorsi di pellegrinaggio che collegano i luoghi più emblematici, il 2025 è l’anno perfetto per riscoprire questa terra straordinaria.

Phuket, Thailandia

Phuket, la perla della Thailandia, è un’ottima destinazione per una fuga a gennaio, quando il clima caldo e soleggiato abbraccia spiagge da sogno e mare cristallino. Quest’isola tropicale promette una vacanza indimenticabile tra lusso, bellezze naturali e fascino esotico. Dalle splendide spiagge di Patong e Kata, ideali per prendere il sole o fare snorkeling, alle baie più nascoste come Freedom Beach, dove la natura regna incontaminata, c’è solo l’imbarazzo della scelta. E non mancano le opportunità di immergersi nella cultura locale, con visite ai templi dorati come il Big Buddha o il Wat Chalong, e serate vivaci nei mercati notturni, tra street food e artigianato tradizionale.

Città del Capo, Sudafrica

A gennaio a Città del Capo è piena estate, visto che si trova nell’emisfero australe. La più vivace e dinamica città sudafricana offre innumerevoli attrazioni, a cominciare dalla Table Mountain, raggiungibile con una funivia panoramica per ammirare il favoloso panorama sulla baia. Le spiagge di Camps Bay e Clifton sono ideali per rilassarsi, mentre gli amanti della natura possono visitare la Penisola del Capo, che si protende fino al leggendario Capo di Buona Speranza, dove si trovano magnifiche riserve naturali popolate da una fauna unica. Per un’incursione storica si può visitare Robben Island, dove fu imprigionato Nelson Mandela, e poi esplorare le Winelands, famose per la produzione di vini pregiati.

Zanzibar, Tanzania

Spiagge di sabbia bianca finissima che si tuffano in un mare turchese e palme che ondeggiano al vento, Zanzibar è un paradiso tropicale che promette una vacanza invernale da sogno. Su quest’incantevole isola dell’Oceano Indiano trovate relax, avventura e un’esplosione di colori e profumi esotici. Oltre che per le sue spiagge incontaminate, come Nungwi e Kendwa, è infatti famosa anche per le sue spezie e una visita a una delle tante piantagioni consente di scoprire i segreti di cannella, vaniglia e zenzero. Stone Town, il cuore storico di Zanzibar, è un intrico di vicoli affascinanti, ricchi di mercati ed edifici coloniali, testimoni di una storia affascinante che intreccia culture africane, arabe e indiane.

Patagonia, Argentina

La Patagonia è il paradiso degli amanti dell’avventura e della natura. A gennaio, l’estate australe offre giornate lunghe e temperature miti, perfette per esplorare il Parco Nazionale Torres del Paine o navigare tra i ghiacciai. Le ampie distese di questa regione ospitano laghi turchesi, montagne maestose e una fauna unica, come guanachi e condor. Per un’esperienza indimenticabile, niente di meglio di un trekking al ghiacciaio Perito Moreno o una crociera lungo il Canale di Beagle.

Malta

Il clima gradevole e la tranquilla atmosfera invernale sono un invito a esplorare con calma le città storiche di Malta. Come Vittoriosa, o Birgu, raffinato punto di partenza per scoprire l’arcipelago, grazie ai suoi eleganti B&B e alla vivacità che anima le sue strade, tra chiese magnifiche, wine bar e ristoranti gourmet dove gustare piatti con influenze arabe e italiane affacciati sul maestoso Grand Harbour.

Questo straordinario fiordo naturale collega con facilità La Valletta e Vittoriosa, regalando scorci mozzafiato a bordo delle tradizionali dgħajsa o dei battelli veloci. Passeggiando per le strade tortuose di Birgu, si respira la storia: dal periodo romano al Medioevo, con il Forte Sant’Angelo, fino al glorioso passato dei Cavalieri, celebrato nel Palazzo dell’Inquisitore, unico al mondo, oggi trasformato in un museo imperdibile grazie a un eccellente restauro.

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Firenze, la città che secondo il Times vive un secondo Rinascimento

Dopo decenni di sguardi al passato, assistiamo a un “nuovo Rinascimento fiorentino” che non solo premia il patrimonio del magnifico capoluogo toscano, ma lo mantiene vivo.

I ristoranti aggiornano ricette secolari e tornano ai prodotti del territorio, i musei ridisegnano le collezioni per mostrarle al meglio e per far dialogare l’arte moderna con i capolavori rinascimentali, gli abitanti hanno salvato dall’estinzione l’arte di navigare sull’Arno con la tecnica del “punting”: insomma, la culla del Rinascimento non è più “cristallizzata nel tempo” e oggi si respira un dinamismo che non si vedeva dai tempi dei grandi duchi di Toscana.

Naturalmente, l’altra grande novità di Firenze è il turismo di massa, compresi i visitatori dei weekend. Ma come trascorrere 48 ore in una città dove non basterebbero 48 vite? La risposta sta nell’unire le esperienze. Dai grandi classici alle realtà meno conosciute, vi è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, in qualsiasi stagione, da oltre 500 anni.

Ed è proprio così che il noto quotidiano britannico Times elogia Firenze e ne racconta il “secondo Rinascimento” proponendo due intense giornate tra arte, bellezza e buon cibo.

Cosa fare a Firenze secondo il Times

La visita non può non partire dai celeberrimi Uffizi che, negli ultimi dieci anni, hanno visto una trasformazione straordinaria. I capolavori più celebri sono ora esposti in teche anti-riflesso, così da permettere di cogliere dettagli mai visti prima, come nella celebre Primavera di Botticelli. Inoltre, è stata inaugurata una nuova ala dedicata agli autoritratti, e le mostre temporanee mettono in contatto opere contemporanee con le austere sale cinquecentesche.

Non può mancare una tappa al museo Orsanmichele, riaperto quest’anno, uno dei più affascinanti e meno affollati di Firenze. In passato granaio e chiesa, oggi disegna un viaggio impareggiabile tra affreschi e sculture al piano terra. Passaggi segreti, botole e scale nascoste raccontano la sua antica funzione di mercato del grano della Repubblica Fiorentina. Al piano superiore, dove si conservavano i cereali, sono esposte 13 delle 14 statue che ornavano l’esterno, opere di maestri come Donatello, Verrocchio e Ghiberti.

Villa Bardini, con gli splendidi giardini traboccanti di fiori e i panorami incredibili sullo skyline fiorentino, si adagia sulle colline dell’Oltrarno. Il percorso è ripido, ma strategico: si può iniziare dalla sommità, raggiungendola in taxi e scendendo a piedi, oppure partire dal basso e conquistare la salita per guadagnarsi una cena presso La Leggenda dei Frati.

Ma siamo appena all’inizio.

Per secoli, i renaioli navigavano l’Arno con i barchetti da rena per raccogliere sabbia dal fondale. Una tradizione quasi scomparsa, finché, nel 1994, tre intraprendenti fiorentini hanno restaurato tre barche centenarie per proporre romantiche escursioni private lungo l’Arno: 45 minuti indimenticabili che consentono di ammirare Firenze da una prospettiva inedita, scivolando accanto agli Uffizi, sotto il Ponte Vecchio e fino all’Oltrarno.

Vale poi la pena di visitare il Museo di San Marco, l’antico monastero frequentato dal monaco Savonarola e dall’artista Beato Angelico, che affrescò ogni cella del piano superiore, e le Cappelle Medicee, dove Michelangelo ebbe piena libertà creativa nel progettare e scolpire i monumenti funerari dei Medici.

Cosa mangiare e dove

Il Times non si limita a stilare un elenco di proposte su cosa vedere a Firenze in due giorni ma dà uno sguardo anche ai locali da provare per impreziosire la permanenza grazie a esperienze gastronomiche sopraffine.

  • Ino
    Se avete poco tempo per il pranzo, Ino è la scelta ideale: i suoi panini sono stati premiati come i migliori d’Italia. Ingredienti di alta qualità provenienti da piccoli produttori toscani si combinano con creatività tra due fette di pane tipo schiacciata, arricchiti da formaggi, marmellate e verdure originali e saporite.
  • Picteau
    Alle pareti troverete disegni di maestri come Picasso e Cocteau, mentre dalle finestre a tutta altezza potrete ammirare l’Arno. Il bar è all’interno del raffinato Hotel Lungarno ed è uno dei pochi locali ad affacciarsi direttamente sul fiume, grazie a una terrazza esterna sospesa sull’acqua.
  • La Leggenda dei Frati
    Tra i giardini incantevoli (e scoscesi) di Villa Bardini, lo chef Filippo Saporito reinventa con maestria i classici toscani e siciliani utilizzando prodotti locali. Dai ravioli ripieni di pollo alla cacciatora ai dolci ispirati al Duomo di Firenze, ogni piatto è una sorpresa. In estate, la cena viene servita su una terrazza con vista mozzafiato sulla città.
  • Tecum
    Nel 2021, i fratelli Claudia e Francesco hanno aperto questo delizioso bistrò nel quartiere San Jacopino, a cinque minuti di tram dalla stazione. Il focus è sul cibo locale e sostenibile: frattaglie e tagli meno noti (tipici della tradizione toscana), una vasta scelta di verdure (molte coltivate nel loro orto) e vini di piccoli produttori locali.
  • Giacosa 1815
    Luogo iconico del XIX secolo, è qui che, nel 1919, sarebbe nato il negroni. Riaperto lo scorso anno con un’eleganza art déco, vanta banconi imbottiti di velluto e un menu che celebra il famoso cocktail in tutte le sue varianti, tra cui una versione spritz assolutamente da provare.
  • Trattoria 4 Leoni
    Oltre il Ponte Vecchio, la trattoria alla moda propone interpretazioni moderne dei piatti tradizionali toscani. Dai crostini alla pappa al pomodoro, ogni portata è di stagione, locale e davvero gustosa.
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Capodanno 2025 a Bucarest: cosa fare, eventi e clima

Bucarest, la capitale della Romania, è una città che mescola con maestria l’antico e il moderno, l’eleganza e l’energia vivace di una metropoli che non dorme mai. Se siete alla ricerca di una destinazione che offra un Capodanno unico, questa città affascinante e intrigante saprà sorprendervi con la sua atmosfera speciale, piena di eventi, celebrazioni e opportunità per fare nuove esperienze.

Ogni anno, Bucarest si trasforma in un palcoscenico scintillante di luci, suoni e colori, mentre i suoi abitanti e i turisti si preparano a salutare l’anno che sta per concludersi e ad accogliere il nuovo con speranza, allegria e una buona dose di festeggiamenti. Dalle grandiose feste in piazza ai raffinati cenoni nei ristoranti più eleganti, passando per le discoteche più alla moda e i concerti all’aperto, Bucarest sa come offrire un Capodanno che soddisfi ogni tipo di gusto e desiderio. Inoltre, la capitale rumena è un perfetto punto di partenza per esplorare i suoi quartieri storici, la sua vibrante vita notturna e, perché no, anche per godersi qualche giorno di relax immersi nell’atmosfera unica che solo Bucarest sa regalare.

In questa guida, esploreremo insieme tutto ciò che c’è da fare a Bucarest per il Capodanno, dalle feste e gli eventi imperdibili, alla vita notturna, dalle informazioni pratiche su come muoversi in città durante queste festività, fino alle previsioni del clima che vi accompagnerà in questa avventura. Bucarest è pronta ad accogliervi a braccia aperte, regalando esperienze memorabili e indimenticabili. Scopriamo insieme tutto ciò che la capitale rumena ha da offrire in uno dei periodi più emozionanti dell’anno!

Cosa fare a Capodanno a Bucarest: tutti gli eventi

Se siete in cerca di idee di viaggio per Capodanno, l’ultimo dell’anno a Bucarest è una vera e propria festa che trasforma la città in una vibrante esplosione di eventi, attività e celebrazioni. La capitale rumena è famosa per le sue grandi manifestazioni pubbliche e per il suo spirito festivo che coinvolge ogni angolo della città, dall’affollata Piazza della Rivoluzione alla tranquilla Piazza Unirii, dove si tengono eventi per ogni tipo di visitatore.

Un evento che non può mancare nel programma di Capodanno è il concerto di musica dal vivo in piazza, organizzato solitamente nel cuore di Bucarest. Ogni anno, migliaia di persone si radunano per assistere a performance di artisti locali e internazionali che danno il via ai festeggiamenti. Questo concerto gratuito è l’occasione perfetta per vivere l’atmosfera vibrante della capitale e sentirsi parte di una grande festa collettiva. Non è raro vedere spettacolari giochi di luci e fuochi d’artificio che illuminano il cielo sopra la città, creando un’atmosfera magica e coinvolgente.

Bucarest, feste Natale

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I viali di Bucarest a Capodanno

Per chi cerca qualcosa di più esclusivo, molti hotel e ristoranti organizzano cene di gala e feste a tema, con musica dal vivo, balli e intrattenimento fino a tarda notte. I ristoranti di Bucarest, in particolare quelli situati nei quartieri centrali come Piata Universitatii e Lipscani, offrono pacchetti speciali che includono menù gourmet, spettacoli dal vivo e brindisi esclusivi per festeggiare l’arrivo del nuovo anno in grande stile. Le serate di gala nei ristoranti di lusso sono l’ideale per chi vuole passare una serata raffinata, godendo di prelibatezze culinarie tradizionali e internazionali, accompagnate da una selezione di vini locali di alta qualità.

Se si vuole vivere una delle esperienze più suggestive per festeggiare il Capodanno a Bucarest, Piata Constitutiei e Piata Unirii sono le piazze che non possono mancare nel proprio itinerario. Queste due piazze, tra le più amate dai locali e dai turisti, sono collegate da un ampio viale che si percorre comodamente a piedi in circa 12 minuti. La notte del 31 dicembre, quest’area ospita uno degli eventi di Capodanno più importanti della città, con un grande concerto che attira migliaia di persone pronte a celebrare l’arrivo del nuovo anno.

Lo spettacolo di fuochi d’artificio, che inizia puntualmente allo scoccare della mezzanotte, è uno degli appuntamenti più attesi e coinvolgenti. Al termine dei fuochi, la festa continua nelle piazze, dove si balla e si canta fino all’alba, nonostante le basse temperature invernali. Lo spettacolo ha inizio sulle rive del Lago Titan, dove i fuochi d’artificio vengono sparati in un affascinante spettacolo accompagnato da luci laser. Questa zona verde, situata in una delle isole più tranquille di Bucarest, è il luogo perfetto per chi cerca una vista privilegiata dei festeggiamenti e un’atmosfera più intima, lontano dal caos delle piazze centrali.

Un altro evento imperdibile per il Capodanno a Bucarest è quello che si svolge in Piazza Victoriei, che si trasforma in una gigantesca pista da ballo. Migliaia di persone si radunano nella piazza per festeggiare l’arrivo del nuovo anno con una festa che inizia la sera del 31 dicembre e prosegue fino alle prime luci dell’alba. Il cuore della celebrazione è la musica dei DJ di fama nazionale, che animano la serata con set mozzafiato. I fuochi d’artificio, che illuminano il cielo sopra la piazza, aggiungono una dimensione magica a questa festa all’aperto. Piazza Victoriei e la sua omonima strada sono tra i luoghi migliori in città per ammirare i fuochi d’artificio, che esplodono in un tripudio di colori sopra la capitale.

Natale, Bucarest

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Le strade di Bucarest piene di luci nel periodo del Capodanno

Se si arriva a Bucarest nella settimana che precede il Capodanno, è possibile esplorare anche i mercatini di Natale allestiti nel centro città, dove si possono acquistare regali artigianali e assaporare dolci tipici. Per raggiungere questa zona animata, si può prendere facilmente il bus 136 o il N121, che collegano le piazze al resto della città.

Per chi desidera qualcosa di più avventuroso e suggestivo, Bucarest offre anche la possibilità di partecipare a un tour di Capodanno che include una visita ai castelli di Bran, Peles e Brasov, luoghi legati alla storia e al folklore rumeno, famosa per la figura di Dracula. Un’esperienza che unisce storia, mistero e fascino, perfetta per chi cerca un Capodanno diverso dal solito. I tour guidati partono da €35,00 a persona e comprendono il servizio transfer, permettendo di esplorare questi luoghi iconici con il massimo del comfort.

Se desiderate un’esperienza diversa dal solito, improntata più al relax e al benessere, durante il vostro soggiorno a Bucarest per Capodanno, non potete perdervi le terme della città, luoghi perfetti per rigenerarsi e fuggire dal trambusto delle festività. Bucarest è famosa per i suoi centri termali di alta qualità, che offrono un’ottima combinazione di acque termali, saune e trattamenti benessere, ideali per chi vuole concedersi un momento di tranquillità e cura del corpo.

Un’ottima scelta è il Therme Bucharest, uno dei centri termali più grandi e moderni d’Europa. Situato a pochi minuti dal centro della città, il Therme è un vero paradiso del relax, con una vasta gamma di piscine termali, saune, bagni turchi e aree dedicate al benessere. Il centro offre anche trattamenti spa, massaggi e percorsi di bellezza che vi permetteranno di rigenerarvi completamente. Le piscine all’aperto, immerse in uno splendido giardino tropicale, sono particolarmente affascinanti durante l’inverno, con il contrasto tra il caldo delle acque e il freddo esterno.

Se cercate una spa più intima e esclusiva, il Spa & Wellness by Hilton Bucharest offre esperienze personalizzate in un ambiente raffinato, perfetto per una pausa rilassante durante le festività. In entrambi i casi, una visita alle terme sarà il modo ideale per completare la vostra esperienza a Bucarest e ricaricare le energie per il nuovo anno.

Vita notturna e discoteche a Bucarest

Per coloro che preferiscono festeggiare in uno degli eleganti locali della capitale, Bucarest offre numerose opzioni. Uno dei luoghi più esclusivi per il Capodanno è il Sheraton Bucharest Hotel, un 5 stelle della catena Marriott che organizza un evento speciale con un cenone da €190,00 a persona, accompagnato da musica dal vivo e un pernottamento da €115,00 a notte. Un’occasione perfetta per chi desidera passare una serata elegante, con un servizio impeccabile e una vista mozzafiato sulla città.

Se invece si cerca un’esperienza più vivace, il Gilda Music Lounge, situato nel cuore della città, è il luogo ideale. Qui si può gustare una cucina internazionale accompagnata da una festa indimenticabile, che ha reso questo locale famoso per le sue feste memorabili.

Per chi è appassionato di cocktail, Interbelic è un locale storico che offre un’ampia selezione di drink, in un ambiente accogliente e sofisticato. Un altro posto interessante per i cocktail è il BELUGA Music & Cocktails, un locale polifunzionale che si trasforma in discoteca, cocktail bar e night club, perfetto per chi vuole ballare tutta la notte.

Se si desidera un’atmosfera più esclusiva, il Naive, un rooftop club, è uno dei locali più cool della capitale, ideale per chi ama l’idea di godersi la festa con una vista spettacolare sulla città. Un altro locale perfetto per eventi più grandi è il Si-Lounge/Garden, che unisce un arredamento industriale/urbano con ampi spazi all’aperto, ideale per le grandi celebrazioni di Capodanno.

Per chi vuole un’esperienza di danza unica, Nomad Skybar è la scelta perfetta. Situato in Strada Smardan 30, questo locale notturno è noto per le sue serate di musica e per l’ambiente sofisticato. Un’altra ottima opzione per chi ama la musica elettronica è il Control Club, un club famoso per la sua atmosfera underground e per gli eventi con DJ internazionali, situato in Strada Mille Constantin 4.

Nel Centro Storico di Bucarest, noto anche come Lipscani, si trovano comunque numerosi bar, pub e discoteche che restano aperti fino a tardi, pronti ad accogliere chi vuole festeggiare l’arrivo del nuovo anno ballando fino all’alba. Qui è possibile trovare ambienti più rilassati per chi vuole godersi una serata tra amici, ma anche locali più movimentati, ideali per chi cerca una notte di pura energia e divertimento.

Lipscani, Bucarest

Fonte: iStock

Il quartiere del centro storico, Lipscani, a Bucarest

Tra i club più rinomati c’è il Control Club, un’icona della scena elettronica di Bucarest, dove si tengono regolarmente eventi con DJ internazionali. Anche il Fratelli Club è uno dei posti migliori per chi ama la musica commerciale e house, con eventi a tema e serate indimenticabili. Se si è alla ricerca di un’atmosfera più esclusiva, il Bamboo Club è il luogo perfetto, con il suo stile sofisticato e i suoi eventi di alta classe, dove è possibile ballare e sorseggiare cocktail raffinati fino a tarda notte.

Per chi preferisce un ambiente più intimo, ma altrettanto vivace, il Papi’s Pub o il Energiea sono perfetti per godere di un’atmosfera accogliente e musicale, con il giusto mix di musica dal vivo e cocktail creativi.

Come muoversi a Bucarest a Capodanno

Muoversi a Bucarest durante Capodanno può essere un po’ complicato, soprattutto a causa delle feste e degli eventi che si svolgono in tutta la città. Tuttavia, Bucarest è ben servita dai mezzi pubblici e offre diverse opzioni per spostarsi comodamente da un punto all’altro della città anche durante le festività.

Il trasporto pubblico di Bucarest è efficiente e include una rete di metropolitana, autobus e tram che coprono la maggior parte delle zone centrali e periferiche. La metropolitana di Bucarest è uno dei modi più veloci per spostarsi, con linee che collegano i principali quartieri della capitale. Durante il periodo di Capodanno, la metropolitana generalmente opera con orari prolungati, ma è consigliabile consultare in anticipo gli orari ufficiali per evitare sorprese.

In alternativa, se si preferisce la comodità e la rapidità, i taxi sono un’ottima opzione. A Bucarest, i taxi sono facilmente reperibili, sia tramite chiamata telefonica che fermandoli per strada. È importante assicurarsi che il tassista utilizzi il contatore o concordi una tariffa fissa prima di salire a bordo per evitare spiacevoli sorprese. In alternativa, le app di ride-sharing come Uber e Bolt sono molto diffuse e offrono un modo conveniente per spostarsi senza dover preoccuparsi del traffico.

Infine, se si partecipa a uno degli eventi più esclusivi della città e non si vuole preoccuparsi della guida, molti ristoranti, hotel e locali offrono servizi di navetta privati per i loro clienti, che permettono di arrivare e partire in tutta sicurezza senza stress.

Il clima di Bucarest a Capodanno

A Capodanno, Bucarest può essere piuttosto fredda, con temperature che di solito variano tra i -5°C e i 5°C. Il clima invernale è rigido, con la possibilità di neve e cieli grigi, ma nonostante questo, l’atmosfera della città è davvero speciale, con le luci natalizie e i fuochi d’artificio che creano una magica atmosfera.

Se si intende partecipare agli eventi all’aperto, è importante prepararsi con abbigliamento caldo e stratificato, come giacche invernali, sciarpe, guanti e cappelli. Per coloro che non amano il freddo intenso, molti eventi al chiuso sono altrettanto emozionanti e offrono una calda accoglienza, senza far mancare l’entusiasmo della festa.

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Guida Michelin 2025, i nuovi ristoranti con le Stelle

Annunciati i nuovi ristoranti italiani che possono vantare la Stella Michelin. Sono 36 le new entry con un nuovo tre Stelle, due nuovi due Stelle e 33 una Stella per un totale di 393 Stelle distribuite in tutta Italia nella prestigiosa guida gastronomica che festeggia quest’anno la settantesima edizione e che, dal 2020, ha introdotto anche le Stelle Verdi, assegnate a ben 69 ristoranti.

L’assegnazione delle Stelle 2025

La cerimonia di assegnazione delle Stelle Michelin è avvenuta a Modena nel Teatro Comunale Pavarotti-Freni davanti a 500 invitati tra cui chef, giornalisti, professionisti del settore e istituzioni. L’edizione numero 70 della Guida Michelin conferma uno scenario gastronomico pieno di vitalità, animato da giovani talenti che hanno fatto esperienza all’interno di brigate di grandi chef da cui trarre ispirazione.

I ristoranti tre Stelle Michelin

Con una sola novità tra i ristoranti con tre Stelle Michelin, in Italia si sale a quota 14. La new entry è il ristorante Casa Perbellini 12 Apostoli di chef Giancarlo Perbellini che si trova a Verona, a due passi dal celebre balcone di Giulietta. Gli altri 13 ristoranti con tre Stelle Michelin sono gli stessi dell’edizione 2024 Villa Crespi Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN), Piazza Duomo ad Alba (CN), Enrico Bartolini al MUDEC a Milano, Quattro Passi, Nerano, (NA) e Norbert Niederkofler Atelier Moessmer, Brunico (BZ).

Ristorante-Enrico-Bartolini-MUDEC-

Fonte: ©Paolo Chiodini

Il ristorante tre Stelle Michelin di chef Enrico Bartolini al MUDEC di Milano

I ristoranti due Stelle Michelin

Sono due le novità della Guida Michelin 2025: Villa Elena di Marco Galtarossa a Bergamo e Campo Del Drago di Matteo Temperini a Montalcino. Quest’ultimo ha ottenuto anche le 3 Chiavi Michelin nella prima guida realizzata da Michelin per il settore dell’hotellerie. Ecco l’elenco completo dei ristoranti due Stelle Michelin d’Italia del 2025:

Anacapri – L’Olivo
Bergamo – Villa Elena N
Brusciano – Taverna Estia
Castellammare di Stabia – Piazzetta Milù
Cervere – Antica Corona Reale
Cioccaro – Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini
Colle di Val d’Elsa – Arnolfo
Concesio – Miramonti l’Altro
Cornaredo – D’O
Firenze – Santa Elisabetta
Gargnano – Villa Feltrinelli
Udine – Agli Amici
Imola – San Domenico
Ischia – daní maison
Licata – La Madia
Longiano – Magnolia
Lonigo – La Peca
Lughetto – Antica Osteria Cera
Senigallia – Madonnina del Pescatore
Milano – Verso Capitaneo
Milano – Andrea Aprea
Milano – Seta by Antonio Guida
Montalcino – Campo del Drago
Montemerano – Caino
Napoli – George Restaurant
Ragusa – Duomo
Roma – Acquolina
Roma – Il Pagliaccio
Roma – Enoteca La Torre
Sarentino – Terra The Magic Place
Serralunga d’Alba – La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti
Taormina – St. George by Heinz Beck
Telese – Krèsios
Tirolo – Castel fine dining
Trieste – Harry’s Piccolo
Venezia – Glam Enrico Bartolini
Viareggio – Il Piccolo Principe
Vico Equense – Torre del Saracino

I ristoranti con una Stella Michelin

Sono 33 le nuove Stelle. Alcune sono state assegnate a nuovi locali di chef pluristellati come i due aperti quest’anno da Antonino Canavacciuolo, Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti e Cannavacciuolo by the Lake a Pettenasco (NO), a Davide Oldani che ha visto assegnata una nuova Stella al ristorante Olmo, a San Pietro all’Olmo (MI) e a Massimo Bottura che ha preso una Stella per il ristorante Al Gatto Verde in provincia di Modena. Ecco l’elenco completo dei ristoranti itaiani con una Stella Michelin 2025:

Abruzzo
Civitella Casanova – La Bandiera
Guardiagrele – Villa Maiella
Roseto degli Abruzzi – D.One Restaurant
San Salvo Marina – Al Metrò

Basilicata
Lavello – Don Alfonso 1890 San Barbato
Matera – Vitantonio Lombardo

Calabria
Catanzaro – Abbruzzino
Lamezia Terme – Abbruzzino Oltre
Lamezia Terme – Luigi Lepore
Marina di Gioiosa Ionica – Gambero Rosso
San Giovanni in Fiore – Hyle
Santa Cristina d’Aspromonte – Qafiz
Strongoli – Dattilo

Campania
Amalfi – Alici
Amalfi – Glicine
Amalfi – La Caravella dal 1959
Amalfi – Sensi
Ariano Irpino – Maeba Restaurant
Bacoli – Caracol
Baronissi – Cetaria N
Capri – Le Monzù
Conca dei Marini – Il Refettorio
Eboli – Il Papavero
Furore – Bluh Furore
Gragnano – O Me O Il Mare
Lacco Ameno – Indaco
Massa Lubrense – Relais Blu
Napoli – ARIA
Napoli – Veritas
Nerano – Taverna del Capitano
Nola – Re Santi e Leoni
Paestum – Le Trabe
Paestum – Osteria Arbustico
Paestum – Tre Olivi
Pompei – President
Positano – Li Galli
Positano – Zass
Praiano – Un Piano nel Cielo
Quarto – Sud
Ravello – Il Flauto di Pan
Ravello – Rossellinis
Salerno – Re Maurì
Sant’ Agnello – Don Geppi
Sant’Agata sui Due Golfi – Don Alfonso 1890
Somma Vesuviana – Contaminazioni Restaurant
Sorrento – Il Buco
Sorrento – Lorelei
Sorrento – Terrazza Bosquet
Squille – Marotta N
Telese – La Locanda del Borgo
Ticciano – Cannavacciuolo Countryside
Torre del Greco – Josè Restaurant – Tenuta Villa Guerra
Vallesaccarda – Oasis – Sapori Antichi
Vico Equense – Antica Osteria Nonna Rosa
Vietri sul Mare – Volta del Fuenti by Michele De Blasio

Emilia – Romagna
Bagno di Romagna – Ristorante del Lago
Bologna – I Portici
Borgonovo Val Tidone – La Palta
Castel Maggiore – Iacobucci
Cesenatico – Ancòra
Cesenatico – La Buca
Codigoro – La Zanzara
Fiorano Modenese – Alto
Modena – Al Gatto Verde
Modena – L’Erba del Re
Parma – Inkiostro
Pennabili – Il Piastrino
Polesine Parmense – Antica Corte Pallavicina
Rimini – Abocar Due Cucine
Rimini – Guido
Rubbianino – Ca’ Matilde
Rubiera – Arnaldo – Clinica Gastronomica
Rubiera – Osteria del Viandante
San Piero in Bagno – Da Gorini
Sasso Marconi – Casa Mazzucchelli
Savigno – Trattoria da Amerigo

Friuli-Venezia Giulia
Cormons – Trattoria al Cacciatore – La Subida
Dolegna del Collio – L’Argine a Vencò
Ruda – Osteria Altran
San Quirino – La Primula
Sappada – Laite

Lazio
Acuto – Colline Ciociare
Ariccia – Sintesi
Fiumicino – Il Tino
Fiumicino – Pascucci al Porticciolo
Genazzano – Marco Bottega Ristorante
Labico – Antonello Colonna Labico
Pontinia – Mater1apr1ma
Ponza – Acqua Pazza
Rivodutri – La Trota
Roma – Achilli al Parlamento
Roma – All’Oro
Roma – Aroma
Roma – Glass Hostaria
Roma – Idylio by Apreda
Roma – Il Convivio Troiani
Roma – Imàgo
Roma – Marco Martini Restaurant
Roma – Moma
Roma – Orma Roma
Roma – Per Me Giulio Terrinoni
Roma – Pipero Roma
Roma – Pulejo
Roma – Zia
Terracina – Essenza
Trevinano – La Parolina

Liguria
Alassio – Nove
Andora – Vignamare
Cavi di Lavagna – Impronta d’Acqua
Dolcedo – Equilibrio
Genova – Il Marin
Genova – San Giorgio
Genova – The Cook
Imperia – Sarri
Noli – Vescovado
San Remo – Paolo e Barbara
Ventimiglia – Balzi Rossi
Ventimiglia – Casa Buono

Lombardia
Albavilla – Il Cantuccio
Albiate – Grow Restaurant
Bergamo – Impronte
Borgonato – Due Colombe
Calvisano – Al Gambero
Cavernago – Il Saraceno
Cernobbio – Materia
Como – Kitchen
Cornaredo – Olmo
Desenzano del Garda – Esplanade
Fagnano Olona – Acquerello
Fasano del Garda – Il Fagiano
Fasano del Garda – Lido 84
Gargnano – La Tortuga
Lodi – La Coldana
Lomazzo – Trattoria contemporanea
Madesimo – Il Cantinone e Sport Hotel Alpina
Manerba del Garda – Capriccio
Mantello – La Preséf
Milano – Anima
Milano – Berton
Milano – Contraste
Milano – Cracco in Galleria
Milano – Felix Lo Basso home & restaurant
Milano – Horto
Milano – Il Luogo Aimo e Nadia
Milano – Iyo
Milano – Iyo Kaiseki
Milano – Joia
Milano – Moebius Sperimentale
Milano – Sadler
Milano – Sine by Di Pinto
Monza – Il Circolino
Olgiate Olona – Acqua
Oltressenda Alta – Contrada Bricconi
Ponte San Pietro – Cucina Cereda
Pralboino – Leon d’Oro
Pudiano – Sedicesimo Secolo
Puegnago sul Garda – Casa Leali
Saronno – sui generis.
Sirmione – La Rucola 2.0
Sirmione – La Speranzina Restaurant & Relais
Sirmione – Tancredi N
Sorisole – Osteria degli Assonica
Stradella – Villa Naj
Torno – Il Sereno Al Lago
Trescore Balneario – LoRo
Treviglio – San Martino
Vigevano – I Castagni
Villa d’Almè – Osteria della Brughiera
Villa di Chiavenna – Lanterna Verde
MARCHE
Gabicce Monte – Dalla Gioconda
Loreto – Andreina
Montemonaco – Il Tiglio
Pesaro – Nostrano
Porto San Giorgio – L’Arcade
Porto San Giorgio – Retroscena

Molise
Agnone – Locanda Mammì

Piemonte
Alba – Locanda del Pilone
Asti – Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti
Canale – All’Enoteca
Domodossola – Atelier
La Morra – Massimo Camia
Monforte d’Alba – Borgo Sant’Anna
Monforte d’Alba – FRE
Orta San Giulio – Andrea Monesi – Locanda di Orta
Pettenasco – Cannavacciuolo by the Lake
Pinerolo – Zappatori
Piobesi d’Alba – 21.9
Pollone – Il Patio
Priocca – Il Centro
San Maurizio Canavese – La Credenza
Santo Stefano Belbo – Il Ristorante di Guido da Costigliole
Serralunga d’Alba – Guidoristorante
Soriso – Al Sorriso
Tigliole – Ca’ Vittoria
Torino – Andrea Larossa
Torino – Cannavacciuolo Bistrot
Torino – Carignano
Torino – Condividere
Torino – Del Cambio
Torino – Magorabin
Torino – Piano35
Torino – Unforgettable
Torino – Vintage 1997
Treiso – La Ciau del Tornavento
Venaria Reale – Dolce Stil Novo alla Reggia
Vernante – Nazionale

Puglia
Carovigno – Dissapore di Andrea Catalano
Conversano – Pashà
Lecce – Bros’
Lecce – Primo Restaurant
Manduria – Casamatta
Peschici – Porta di Basso
Putignano – Angelo Sabatelli
Savelletri – Due Camini
Trani – Casa Sgarra
Trani – Quintessenza

Casa-Sgarra

Fonte: Ufficio stampa

Il ristorante Casa Sgarra di Trani, una Stella Michelin

Sardegna
Porto Cervo – Italo Bassi Confusion Restaurant
Pula – Fradis Minoris
San Pantaleo – Il Fuoco Sacro
San Teodoro – Gusto by Sadler

Sicilia
Archi – Zash
Bagheria – I Pupi
Bagheria – Līmū
Catania – Coria
Catania – Sapio
Isola Vulcano – I Tenerumi
Isola Vulcano – Il Cappero
Linguaglossa – Shalai
Malfa – Signum
Marina di Ragusa – Votavota
Modica – Accursio
Noto – Crocifisso
Palermo – Mec Restaurant
Ragusa – Locanda Don Serafino
Siracusa – Cortile Spirito Santo
Taormina – La Capinera
Taormina – Otto Geleng
Taormina – Principe Cerami
Taormina – Vineria Modì
Terrasini – Il Bavaglino

Toscana
Arezzo – Octavin
Capolona – Terramira
Casanova di Terricciola – Cannavacciuolo Vineyard
Castelnuovo Berardenga – Contrada
Castelnuovo Berardenga – Il Poggio Rosso
Castelnuovo Berardenga – Il Visibilio
Castelnuovo Berardenga – L’Asinello
Castiglione della Pescaia – La Trattoria Enrico Bartolini
Chiusdino – Saporium
Fiesole – Serrae Villa Fiesole
Firenze – Atto di Vito Mollica
Firenze – Borgo San Jacopo
Firenze – Gucci Osteria da Massimo Bottura
Firenze – Il Palagio
Firenze – Saporium Firenze
Forte dei Marmi – Bistrot
Forte dei Marmi – La Magnolia
Forte dei Marmi – Lorenzo
Forte dei Marmi – Lux Lucis
Fosdinovo – Locanda de Banchieri
Gaiole in Chianti – Il Pievano
Ghirlanda – Bracali
Marina di Bibbona – La Pineta
Marina di Grosseto – Gabbiano 3.0
Marlia – Butterfly
Montalcino – La Sala dei Grappoli
Montepulciano – Osmosi
Passignano – Osteria di Passignano
Porto Ercole – Il Pellicano
Prato – Paca
San Casciano dei Bagni – Castello di Fighine
San Gimignano – Linfa
San Martino – Il Falconiere
Seggiano – Silene
Tavarnelle Val di Pesa – La Torre
Viareggio – Lunasia
Viareggio – Romano
Vinci – Atman Trasferito

Trentino- Alto Adige
Arco – Peter Brunel Ristorante Gourmet
Bressanone – Apostelstube
Castelbello – Kuppelrain
Cavalese – El Molin
Corvara in Badia – La Stüa de Michil
Dobbiaco – Tilia
Lagundo – Luisl Stube
Madonna di Campiglio – Dolomieu
Madonna di Campiglio – Il Gallo Cedrone
Madonna di Campiglio – Stube Hermitage
Merano – In Viaggio – Claudio Melis Trasferito
Merano – Prezioso
Merano – Sissi
Moena – Malga Panna
Molini – Schöneck
Mules – Gourmetstube Einhorn
Nova Levante – Johannesstube
Ortisei – Anna Stuben
Pinzolo – Grual
Ravina – Locanda Margon
San Michele – Osteria Acquarol
San Michele – Zur Rose
Selva di Val Gardena – Alpenroyal Gourmet
Selva di Val Gardena – Suinsom
Tesimo – Zum Löwen

Umbria
Baschi – Casa Vissani
Capodacqua – Une
Norcia – Vespasia
Perugia – Ada
Perugia – L’Acciuga
Torgiano – Elementi

Valle d’Aosta
Aosta – Paolo Griffa al Caffè Nazionale
Aosta – Vecchio Ristoro
Breuil Cervinia – Wood

Veneto
Altissimo – Casin del Gamba
Arzignano – Damini Macelleria & Affini
Asiago – La Tana Gourmet
Barbarano Vicentino – Aqua Crua
Borgoricco – Storie d’Amore
Brenzone sul Garda – Nin
Cavaion Veronese – Oseleta
Corrubbio – Amistà
Cortina d’Ampezzo – SanBrite
Cortina d’Ampezzo – Tivoli
Lancenigo – Vite
Malcesine – Vecchia Malcesine
Malo – La Favellina
Mazzorbo – Venissa
Oderzo – Gellius
Oppeano – Famiglia Rana
Pieve d’Alpago – Dolada
Pontelongo – Lazzaro 1915
Puos d’Alpago – Locanda San Lorenzo
Schio – Spinechile
Scorzè – San Martino
Venezia – Local
Venezia – Oro Restaurant
Venezia – Palais Royal Restaurant
Venezia – Quadri
Venezia – Wistèria
Verona – Il Desco
Verona – Iris Ristorante
Vicenza – Matteo Grandi in Basilica.

Le Stelle Verdi Michelin

La giuria che assegna le Stelle Michelin ai ristoranti ha anche il compito di testare quei locali che adottano pratiche di sostenibilità e che supportano progetti sociali. A oggi sono ben 69 i ristoranti che in Italia poso vantare la Stella Verde con ben undici nuovi ingressi. Nell’assegnare il riconoscimento, gli ispettori prendono in considerazione molteplici fattori: la produzione delle materie prime, il rispetto del lavoro e il supporto dei produttori locali, la riduzione degli sprechi, la gestione dei rifiuti, le azioni mirate a minimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche e l’impatto della struttura sull’ambiente, la formazione sostenibile dei giovani, sono solo alcuni dei temi.

Guida Michelin 2025: i premi speciali

Quattro anche i premi speciali assegnati quest’anno a Modena durante la cerimonia: i primo è stato il Michelin Young Chef Award assegnato a Matteo Vergine del Grow Restaurant di Albiate (MB). Il secondo il Michelin Service Award assegnato a Vanessa Melis del ristorante Pascucci al Porticciolo, Fiumicino (RM). Il terzo premio è stato il Michelin Chef Mentor Award assegnato ad Antonino Cannavacciuolo per il ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio (NO). E, infine, il Michelin Sommerlier Award 2025 assegnato a Oscar Mazzoleni del ristorante Al Carroponte di Bergamo.

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Budapest a Natale: cosa fare, cosa vedere e info utili

Budapest è una di quelle città talmente belle che visitarla una volta non basta mai: chi c’è stato vorrebbe rivederla in ogni stagione, soprattutto durante quella natalizia. La capitale dell’Ungheria, infatti, viene considerata una delle destinazioni migliori dove trascorrere le vacanze di Natale grazie ai suoi splendidi mercatini e all’atmosfera che si respira passeggiando tra le sue strade. Meravigliose nella normalità, con i loro edifici dalle architetture in stile Art Nouveau, diventano ancora più magiche grazie alle decorazioni e luminarie, per non parlare dei numerosi alberi di Natale sparsi per tutta la città.

E se tutto questo non bastasse, Budapest offre tante cose da fare e da vedere a Natale, dal relax all’interno delle sue terme storiche, perfette per riscaldarsi in queste fredde giornate invernali, ai mercatini, alle piste di pattinaggio e ai tanti ristoranti che non vedono l’ora di accogliervi con le loro specialità tipiche. Vediamo insieme come trascorrere il Natale perfetto a Budapest!

Cosa fare a Budapest a Natale

I mercatini di Natale a Budapest sono tra i più belli di tutta Europa, ma non sono l’unica cosa da fare e da vedere in città durante le feste. Qui troverete tutti i nostri consigli per pianificare al meglio il vostro viaggio.

I mercatini di Natale

Partiamo dai mercatini, l’evento più atteso da chi ha prenotato una vacanza natalizia a Budapest. Seppur ne vengano organizzati tanti in diverse aree della città, i più belli sono principalmente due: quello organizzato nella piazza Vörösmarty e quello allestito presso la Basilica di Santo Stefano, distanti 10 minuti a piedi l’uno dall’altro.

Il primo, in piazza Vörösmarty, è considerato il più famoso ed è aperto dal 15 novembre al 31 dicembre. Troverete le classiche casette in legno ricche di prodotti e souvenir artigianali, un forno tradizionale che sforna le specialità tipiche come i langos e Babbo Natale per i più piccoli. Non mancheranno attività, concerti e altre iniziative. Il secondo, presso la famosa basilica, sarà aperto dal 15 novembre al 1 gennaio. Qui, oltre ai mercatini dell’artigianato e dei prodotti culinari, troverete anche la famosa pista di pattinaggio e la proiezione di film d’animazione sulla facciata della basilica.

Pattinare sulle piste di ghiaccio

Una delle regole più importanti da rispettare per chi decide di trascorrere il Natale a Budapest è divertirsi. Quale miglior modo se non pattinando in una delle tante piste di ghiaccio allestite per tutto il mese di dicembre e non solo? La più famosa è la pista di ghiaccio Városliget, la più grande pista di pattinaggio all’aperto di tutta Europa. Aperta da metà novembre a fine febbraio, vi permetterà di piroettare sulla pista con vista sul Castello di Vajdahunyad.

Questa non è l’unica: troverete bellissime piste di ghiaccio anche nel centro storico, per esempio nei mercatini allestiti presso la Basilica di Santo Stefano, al City Park Ice Rink, esistente dal 1870, il Csepel Ice Park con la sua pista a serpentina o il Városháza Park Ice Rink vicino ai mercatini di piazza Vörösmarty.

Pista ghiaccio Natale Budapest

Fonte: iStock

Pista di ghiaccio a Budapest

Crociera natalizia sul Danubio

Se state cercando qualcosa di speciale da fare per il giorno di Natale, a Budapest è possibile prenotare una crociera sul Danubio. La notte del 24 e del 25 dicembre, diverse compagnie offrono pacchetti romantici o per tutta la famiglia che vi permetteranno di trascorrere questi giorni in modo unico. Le due opzioni più vendute sono quella con cena composta da 4 portate, drink di benvenuto e musica e quella a buffet, sempre con musica e intrattenimento. Solitamente le crociere durano 3-4 ore in base al programma, che vi consigliamo di consultare sui siti ufficiali delle compagnie.

Lumina Park

Sono le luci a fare la differenza nel periodo di Natale e dove, se non al Lumina Park, è possibile goderne appieno? Questo parco, situato sull’Isola di Margherita, tra Buda e Pest, offre la possibilità di immergersi in uno spettacolo luminoso davvero unico dove installazioni create come fossero opere d’arte riproducono film famosi e non solo. Durante il periodo natalizio vengono aggiunte installazioni specifiche a tema per rendere il tutto ancora più speciale.

Il parco è chiuso il 24 dicembre, ma aperto il 25 e il 26 dalle 16:30 alle 21:00, mentre il biglietto d’ingresso costa  11 euro nei weekend e nei giorni festivi. Per raggiungerlo vi basterà salire sull’autobus 26 con partenza da Göncz Árpád City Centre o la stazione metro Nyugati pályaudvar.

Provare il dolce natalizio ungherese

Il dolce natalizio per eccellenza dell’Ungheria è il bejgli, un rotolo alle noci o semi di papavero assolutamente da provare o da acquistare come souvenir e idea regalo da mettere in valigia. Oltre a trovarlo in diversi mercatini, ci sono alcune pasticcerie considerate le migliori per chi ama i dolci e vuole provarli da chi li prepara da generazioni e generazioni. Una di queste è sicuramente Gerbeaud, dove troverete le due varianti classiche ai semi di papavero e alle noci: questo è anche uno dei café più antichi e iconici di Budapest, fondato nel 1858.

Soprattutto durante le feste natalizie potrebbe essere ancora più affollato del solito, quindi vi consigliamo altre due ottime alternative dove provare il bejgli: una è La Tené, dove oltre ai gusti classici troverete anche varianti moderne come quella al pistacchio, l’altra è Csók Bistro, dove il dolce tipico viene preparato con una ricetta antica di 150 anni.

Dolce natalizio Budapest

Fonte: iStock

Il bejgli, dolce natalizio ungherese

Budapest a Natale, i luoghi più simbolici

Budapest è una capitale splendida perché ricca di storia, architetture particolari e cultura. I suoi luoghi più simbolici diventano ancora più belli durante il periodo di Natale. Scopriamo quali sono quelli da inserire nel vostro itinerario.

Le terme storiche

Budapest a dicembre può essere particolarmente fredda e l’ideale per riscaldarsi e rilassarsi è andare in una delle sue terme storiche. Una tappa imperdibile sono sicuramente i Bagni Széchenyi, decorati appositamente per le feste natalizie e con un ampio spazio all’aperto. Potete acquistare un pass per qualche ora o per un giorno intero, solitamente quest’ultimo include anche un menù per pranzare. I bagni, aperti anche durante le feste, possono essere raggiunti facilmente con i mezzi pubblici: vi basterà salire sul treno S70 da Budapest-Nyugati Railway Terminal sino a Rákosrendező, per poi raggiungere a piedi in pochi minuti la fermata di Teleki Blanka utca e prendere il bus 74.

Un’altra tappa più vicina al centro, se non volete usare i mezzi pubblici, è rappresentata dai Bagni Gellért. Sono i più amati sia per la qualità delle acque termali che per l’edificio stesso, realizzato in stile Art Nouveau nel 1918. Sono aperti anche il 24 e il 25 dicembre, ma con orari ridotti: il 24 dalle 9:00 alle 14:00 e il 25 dalle 10:00 alle 18:00. Per raggiungerli potete prendere la linea M4 della metropolitana per la stazione Szent Gellért Tér, l’autobus 27 e i tram 47 e 49.

I Ruins Bar

La sera, una volta che i mercatini hanno chiuso, potete andare a bere qualcosa nei famosi Ruins Bar. Si tratta di bar costruiti dentro vecchi locali ed edifici in rovina (da qui il nome). I Ruins Bar sono davvero tantissimi ma, se non ci siete mai stati, vi consigliamo di fare tappa in quelli che vengono considerati i più famosi: Szimpla Kert, situato nel quartiere ebraico e il primo a essere inaugurato in città, e Ankert situato nel 6° distretto, famoso per le sue serate a tema organizzate durante tutta la settimana.

Ruin Bar Budapest

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Esempio di Ruin Bar a Budapest

Messa natalizia alla Basilica di Santo Stefano

Uno dei simboli più importanti di Budapest è sicuramente la Basilica di Santo Stefano, che resterà aperta anche durante i giorni festivi. Se state pianificando di trascorrere il Natale in città e siete interessati alla messa di mezzanotte, questa è una delle chiese più belle in cui vederla.

Il clima di Budapest a Natale

Il clima generale a Budapest è continentale, ciò significa che gli inverni sono freddi e le estati calde. Dicembre può essere un mese particolarmente rigido per le temperature, con il sole che tramonta intorno alle 17:00. Tuttavia, il freddo non sarà un problema se preparate la valigia in modo intelligente portando con voi indumenti caldi, compresi guanti, sciarpe e cuffia. Si tratta di un periodo magico che vale la pena vivere anche se le temperature non sono le migliori e, se vi ritrovate a patire particolarmente il freddo, potete sempre acquistare un pass per le terme!

Come muoversi a Budapest a Natale

Muoversi a Budapest sarà molto semplice anche durante il periodo delle feste perché la capitale, visitata ogni anno da moltissimi turisti, garantisce il normale funzionamento dei mezzi pubblici anche il 24, il 25 e il 26 dicembre, operando secondo gli orari previsti dai giorni festivi. Le linee della metro che vi permettono di spostarvi tra le diverse attrazioni del centro storico restano operative e consigliamo di monitorare i siti ufficiali per avere certezza degli orari.

Se restate a Budapest per più giorni, consigliamo di acquistare la Budapest Card, in cui sono inclusi anche i vari trasporti.

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Per il secondo anno Lisbona è la migliore destinazione d’Europa

Negli ultimi anni, Lisbona è stata protagonista di una trasformazione guadagnando sempre più popolarità per le sue incantevoli strade, gli iconici tram, l’architettura e il cibo delizioso, entrando così in competizione con altre città dal fascino più longevo come Barcellona o Parigi. Ci sono così tante cose da fare e da vedere che è quasi impossibile scoprirla in un solo weekend: le sue attrazioni storiche sono considerate importanti tanto quanto le nuove scene culturali e gastronomiche.

Chef provenienti da tutto il mondo stanno aprendo alcuni dei migliori ristoranti del Portogallo e non solo, per non parlare degli stilisti e degli artisti emergenti che contribuiscono a rendere Lisbona una capitale sempre più interessante sotto ogni punto di vista. Non stupisce, quindi, la notizia che vede la città come migliore destinazione Mice d’Europa per il secondo anno alla quinta edizione dei World Mice Awards, tenutasi a Ho Chi Minh City, in Vietnam.

World Mice Awards: Lisbona al primo posto

Lisbona continua a essere una città che valorizza e promuove la sua identità unica e le sue tradizioni e questo aspetto, insieme ad altri fattori positivi, le ha permesso di vincere per la seconda volta consecutiva il prestigioso premio dei World Mice Awards. Questi premi riconoscono l’eccellenza nell’industria MICE e incoronano le destinazioni, le compagnie aeree, gli hotel, gli organizzatori e le infrastrutture che si distinguono in questo settore.

Il segmento MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) contribuisce in modo significativo alle entrate provenienti dal turismo e al conseguente sviluppo urbano. Lisbona si è distinta per la sua posizione strategica, per le infrastrutture moderne e versatili e per la variegata offerta culturale tanto da essere considerata una delle principali destinazioni europee per l’organizzazione di eventi. Questo premio non solo riconosce il passato, ma stimola anche il futuro turistico di Lisbona in quanto permette di ottenere diversi incentivi che possono essere utilizzati per promuovere la propria destinazione.

In gara nella categoria dedicata all’Europa c’erano anche Atene, Berlino, Istanbul, Londra, Madrid, Milano, Parigi e Vienna, ma è solo la capitale del Portogallo che ha surclassato tutte le altre città con ben 151 eventi associativi inclusi nella classifica dell’Icca.

Cosa vedere a Lisbona

Orgogliosa del premio ricevuto, la direttrice esecutiva di Lisbon Tourism Association, Paula Oliveira, ha dichiarato: “La vittoria di questo premio è il riconoscimento del lavoro collettivo per posizionare Lisbona come destinazione di riferimento globale che contribuisce in modo significativo alla creazione di reddito e di occupazione, nonché al sostegno del patrimonio artistico e culturale”. Se state organizzando un viaggio in città, lasciatevi ispirare da alcuni dei nostri consigli.

Ci sono alcune esperienze fondamentali per capire il fascino di Lisbona. Una visita in città non è completa senza una passeggiata nei quartieri storici di Alfama e Mouraria, senza aver ascoltato almeno un concerto di fado (musica tradizionale dai toni nostalgici) o senza aver provato i deliziosi pastel de nata. Ovviamente non può mancare un giro sull’iconico tram giallo, considerato simbolo della città: la linea più famosa, quella che offre la migliore panoramica per chi scopre Lisbona per la prima volta, è la 28.

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Crans Montana, il sentiero delle lanterne è il più bello delle Alpi

Con uno sviluppo in altitudine che dai 500 metri della valle del Rodano si spinge ai 3000 del ghiacciaio della Plaine Morte, quella di Crans-Montana è una regione di contrasti estremi, baciata dal sole e con un panorama incredibile che spazia dalle vette del Sempione al Monte Bianco, passando per il Weisshorn e il Cervino. Gli sportivi possono contare su infrastrutture all’avanguardia a loro dedicate, mentre gli amanti della cultura hanno la possibilità di sbizzarrirsi con la vasta offerta di musei, eventi e festival.

Crans-Montana coniuga alla perfezione i vantaggi di uno stile di vita cittadino con l’atmosfera di montagna e la purezza dell’aria, grazie a un’ampia gamma di ristoranti (dalle baite di montagna agli indirizzi stellati), a una miriade di negozi e boutique, alle proposte benessere e a una vita notturna animata. Una meta ideale in qualsiasi stagione, con l’accesso alle vette assicurato 365 giorni l’anno dai moderni impianti di risalita.

Ancora, il comprensorio sciistico vanta ben 140 chilometri di piste per tutti i livelli, con un paesaggio da togliere il fiato grazie alla corona di vette che superano i 4.000 metri.

Non sorprende, quindi, che nel 2017 la località sia entrata nel circolo ristretto di Best of the Alps. Inoltre, non è un caso che la clientela italiana sia abituata da anni a scegliere Crans- Montana come meta privilegiata per lo svago in montagna, posizionandosi al primo posto tra gli ospiti internazionali.

Il Sentiero delle Lanterne, l’attrazione di spicco della stagione invernale

Appuntamento tradizionale dell’inverno di Crans-Montana, anche quest’anno il Sentiero delle Lanterne rappresenterà una delle principali attrazioni della stagione. Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, infatti, dalle 17 alle 22 il percorso innevato incanterà migliaia di visitatori grazie a moltissime novità, una più entusiasmante dell’altra.

Immerso nella natura, pur trovandosi nelle immediate vicinanze del centro, il magnifico sentiero esalta la magia dell’inverno: alla luce delle lanterne, quando cala la notte, il manto bianco che riveste gli alberi e la neve che scricchiola sotto le scarpe regalano uno scenario ricco di poesia.

Scandito da opere luminose, spettacoli incantevoli, concerti e caccia al tesoro, il Sentiero delle Lanterne regala una parentesi da fiaba nel cuore di Crans-Montana. Lo scintillio delle lanterne guida i visitatori alla scoperta di esperienze emozionanti in grado di meravigliare grandi e piccini.

Il magico Festival Etoile Bella Lui

Crans_Montana_Sentiero Lanterne

Fonte: Ph @Maxime_Aliaga – Ufficio Stampa

Sentiero delle Lanterne a Crans Montana

Come già l’anno scorso, lungo il Sentiero delle Lanterne prenderà vita il Festival Etoile Bella Lui, con il tocco di originalità delle animazioni che avranno luogo durante l’intera stagione invernale.

Concerti, spettacoli e animazioni si terranno nello splendido Hameau de Mayens, contraddistinto da antiche malghe di legno, dove sarà anche possibile ristorarsi. L’atmosfera fuori dal tempo di questo luogo incantato consentirà di immergersi in una favolosa leggenda di montagna, la fiaba de Il Pastore e della Stella Bella Lui, da cui hanno preso spunto il Sentiero delle Lanterne e il Festival.

La novità 2024-2025

Durante l’inverno 2024/2025, il Sentiero delle Lanterne sarà dedicato al “Movimento“, tema che verrà evocato tramite la danza dei corpi e il respiro della natura e metterà in evidenza svariate installazioni da scoprire lungo il percorso.

Ogni opera, unica nel suo genere, inviterà a lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza, offrendo allo stesso tempo momenti interattivi.