Categorie
Asia Idee di Viaggio itinerari culturali Viaggi Viaggi Avventura Vietnam

Viaggio a Ho Chi Minh City in Vietnam, la città che non dorme mai

Ho Chi Minh City si porta addosso due nomi. Quello ufficiale, scelto dopo la riunificazione del 1976, e quello che in moltissimi continuano a usare: Saigon. No, non è soltanto nostalgia! Saigon è il volto commerciale, rapido, pragmatico del Vietnam del Sud. Nelle insegne, nelle conversazioni, nei caffè, il nome sopravvive perché descrive meglio il carattere della città.

Oggi la crescita urbana corre veloce: nuovi grattacieli, investimenti stranieri, quartieri che cambiano pelle senza aspettare nessuno. Accanto restano pagode, edifici francesi e mercati che funzionano da decenni. Il risultato è vitalità pura e chi arriva se ne accorge subito: Saigon travolge e basta.

Cosa vedere a Ho Chi Minh City

Ve lo abbiamo detto nel titolo: Ho Chi Minh City non dorme mai. E infatti, pur avendo un centro storico non troppo esteso, attraversarlo richiede pazienza. Traffico continuo, clacson che non mollano mai e marciapiedi presi da scooter e venditori. I quartieri stessi raccontano storie diverse, e ciascuno offre scorci unici della città.

District 1 è il cuore turistico e commerciale, District 3 più residenziale e raccolto, Chinatown (Cholon) un microcosmo a sé con templi e mercati, mentre Thao Dien, lungo il fiume, mostra il volto più moderno e internazionale della città.

War Remnants Museum, District 3

Il War Remnants Museum si trova all’interno di un edificio Anni ’70 e raccoglie immagini di fotoreporter morti in prima linea, resti di ordigni e testimonianze sui civili. All’esterno ci sono elicotteri, carri armati e aerei statunitensi catturati. La strada davanti è trafficata, ma passarvi fa sentire il battito della città mentre si entra in un museo pesante e diretto.

Palazzo dell’Indipendenza (Reunification Palace), District 1

Qui la storia è scattata in un secondo preciso: 30 aprile 1975, quando un carro armato sfondò il cancello nord. L’edificio modernista degli Anni ’60 ha linee nette, poche concessioni decorative. Sale, telefoni e mappe militari sono rimasti intatti, bunker compresi.

Cattedrale di Notre-Dame e Central Post Office, District 1

Due edifici francesi, stessi anni, ma due caratteri diversi.

  • Cattedrale di Notre-Dame: mattoni rossi importati da Marsiglia, campanili gemelli e interno sobrio.
  • Posta Centrale: progettata da Gustave Eiffel (anche se secondo alcuni la paternità è da attribuire all’architetto francese locale, Alfred Foulhoux), ha tetto ad arco, soffitto verde, banconi di legno e busti di scienziati francesi. È ancora un ufficio vero, con gente che entra e esce, scooter parcheggiati davanti, rumore di clacson e vita quotidiana.
Cattedrale di Notre-Dame, Saigon

iStock

La bellissima Cattedrale di Notre-Dame

Pagoda dell’Imperatore di Giada, Chinatown

Fondata nel 1909 da immigrati cinesi della comunità Cantonese, la Pagoda dell’Imperatore di Giada (Chùa Ngọc Hoàng) è uno dei luoghi spirituali più intensi di Saigon. L’edificio principale è compatto, con tetto a più livelli, tegole verdi e draghi scolpiti che sembrano muoversi sopra i cornicioni. All’interno, statue di legno scuro e figure dorate raffigurano divinità taoiste e buddhiste; i lampadari pendono bassi, e il fumo d’incenso riempie ogni angolo, rendendo l’aria densa e quasi appiccicosa.

Museo di Storia del Vietnam, District 1

Lontano dal caos delle strade principali, il Museo di Storia del Vietnam prende vita in un edificio costruito nel 1929 in stile ibrido europeo-asiatico. Tra le sue mura vi sono reperti di bronzo, arte Cham e Khmer che narrano il volto del Paese prebellico. Visitare il museo offre uno spaccato storico importante, in netto contrasto con il ritmo frenetico della città circostante.

Nguyen Hue Boulevard e Municipio, District 1

Il Municipio, stile coloniale francese del 1908, con facciata bianca e balconi scolpiti, illumina la sera la piazza circostante. Nguyen Hue, a pochi metri, è un viale pedonale con musica, ragazzi che ballano e famiglie in passeggino. Il quartiere è la perfetta sintesi tra passato francese e modernità urbana.

Bitexco Financial Tower, District 1

Design ispirato a un bocciolo di loto e ben 262 metri di altezza. La Bitexco Financial Tower mette a disposizione anche una piattaforma panoramica da cui ammirare una vista speciale su tutta Saigon: palazzi sparsi, cantieri ovunque e il fiume lento che taglia la città in due. Arrivarci in taxi o Grab può richiedere più tempo della salita in ascensore, ma dall’alto il ritmo della città è evidente.

Thao Dien, quartiere moderno lungo il fiume

C’è poi Thao Dien, quartiere residenziale moderno e internazionale lungo il fiume. Caffè, ristoranti e boutique di design convivono con ville tranquille e spazi verdi, creando un ambiente rilassato e cosmopolita, lontano dal traffico e dal trambusto del centro.

Cosa fare in città

Saigon si esplora anche a bocca aperta. Gli odori arrivano dalle strade prima ancora di vedere i venditori: pho fumante nelle ciotole di plastica, banh mi con paté e erbe fresche, spiedini di carne che girano su griglie improvvisate. Prezzi bassi, pochi dollari per un pasto completo, ma occorre accettare di stare seduti su piccoli sgabelli di plastica, a un passo dai motorini che zigzagano tra tavoli e pedoni. Le zone più dense di street food sono District 1 attorno a Bui Vien e Le Thanh Ton, ma anche District 3 e Cholon regalano bancarelle autentiche, mercati affollati e angoli nascosti dove la fila è la garanzia di qualità.

Tra un pasto e l’altro, i caffè sono ideali per una pausa diversa dal caos (anche se non manca la vita sociale). Nei piccoli bar dai pavimenti consumati o nei rooftop moderni di District 1, i giovani lavorano su laptop, incontrano amici, discutono startup e progettano nuovi business.

Shopping significa immersione diretta tra mercati e centri commerciali: Ben Thanh Market è il classico per souvenir, vestiti economici e spezie, ma basta girare un isolato per trovare artigianato autentico e botteghe minuscole. District 1 ospita boutique moderne e negozi di design, mentre Thao Dien è il regno delle marche internazionali e dei concept store.

Non manca la possibilità di fare passeggiate lungo il fiume per respirare un po’ di aria meno compressa, parchi cittadini dove vietnamiti e expat fanno jogging, cinema locali per film internazionali o asiatici, e gallerie d’arte emergente che raccontano il Vietnam contemporaneo.

Dove si trova e come arrivare

Ho Chi Minh City si trova nel sud del Vietnam, a circa 1.700 km da Hanoi, lungo il fiume Saigon, a pochi chilometri dal delta del Mekong. La città è il centro economico del Paese e uno snodo naturale per chi vuole esplorare il Sud-Est asiatico.

Il modo più veloce per arrivare è in aereo: l’Aeroporto Internazionale Tan Son Nhat (SGN) dista appena 6 km dal centro e riceve voli da tutte le principali città asiatiche, con collegamenti anche dall’Europa. Dall’aeroporto si raggiunge District 1 in 20-30 minuti in taxi o Grab (il servizio di ride-hailing molto usato); alternativa economica sono i bus pubblici, meno comodi con i bagagli ma utili per chi vuole risparmiare.

Per chi viaggia via terra, ci sono treni e autobus dai principali centri del Vietnam: Hanoi, Da Nang e Nha Trang. I bus notturni sono frequenti, con sedili reclinabili e aria condizionata, mentre i treni danno la possibilità di vivere un’esperienza più panoramica ma più lenta. Chi arriva dal delta del Mekong può anche prendere traghetti o taxi-boat per escursioni lungo i canali, approdando poi in città.

Categorie
Asia Idee di Viaggio itinerari culturali vacanza natura Viaggi Viaggi Avventura Vietnam

Perché è il arrivato il momento di organizzare un viaggio in Vietnam

Vi portiamo in viaggio alla scoperta di un Paese magico, dalla natura sbalorditiva e dalla cultura immensa. Il Vietnam è un luogo che evoca immagini contrastanti di antichi templi e pagode, di costruzioni fantasiose ispirate alle antiche leggende locali, di vaste risaie e colline baciate da sole, di baie che sembrano dipinte da un maestro della seta e da corsi d’acqua silenziosi dove la natura sovrasta ogni cosa.

Un viaggio che oggi non è più un sogno lontano, ma che può essere alla portata di tutti grazie ai nuovi voli diretti dall’Italia e ad alcuni consigli che vi diamo per trascorrere una vacanza meravigliosa, anche in famiglia.

Nuovo volo diretto dall’Italia

Non solo il Vietnam è un Paese dal fascino indiscutibile, ma da qualche mese è anche più accessibile da noi italiani. Lo scorso luglio, infatti, è tornato il collegamento diretto tra l’aeroporto di Milano Malpensa e quello di Hanoi con Vietnam Airlines. La rotta è operata con aeromobili Airbus A350-900, con tre voli di andata e ritorno a settimana e un tempo di volo di circa 12 ore per tratta. Malpensa è oggi il primo aeroporto italiano a offrire un volo diretto operato dalla compagnia di bandiera vietnamita. Questa rotta è una parte chiave della strategia per aiutare il Vietnam a raggiungere l’obiettivo di 22-23 milioni di visitatori internazionali entro il 2025. Da Hanoi ad Ho Chi Minh City, la vecchia Saigon, ci sono poi decine di collegamenti giornalieri per visitare il resto del Paese.

Le tappe consigliate di un tour in Vietnam

Un viaggio in Vietnam dovrebbe durare non meno di una settimana, in modo da consentire di visitare non soltanto la Capitale, ma di fare anche qualche altra tappa e rendersi conto di com’è fatto il Paese e di cosa offra.

train-street-hanoi-vietnam

123RF

Train Street ad Hanoi

Hanoi

Ecco allora che la prima tappa obbligata è Hanoi, la Capitale del Vietnam, nota per la sua architettura secolare e per una ricca cultura che risente delle influenze asiatiche, cinesi ma anche di quelle francesi, quando il Paese era chiamato Indocina. Per respirare quest’atmosfera d’altri tempi ecco allora che merita una tappa il quartiere vecchio, dove ogni strada è specializzata nella vendita di una tipologia di bene, c’è quella dell’argento, delle stoffe ecc. Qui si assapora la vera anima caotica di Hanoi, specie se lo si percorre in un tipico risciò. Da non perdere è una delle attrazioni più note, la Train Street, una stretta via nel quartiere vecchio dove, a orari regolari, un treno attraversa letteralmente una strada piena di case, bar e gente, sfiorando pareti, tavolini e persone. Dal fascino autentico è anche la Trấn Quốc Pagoda, uno dei templi più antichi della città, situato su un’isola nel West Lake. Qui è tutto il contrario del caos ma è il luogo della calma e della spiritualità. La storia della città – e del Paese – è racchiusa nell’Ho Chi Minh Mausoleum, il luogo di sepoltura di Ho Chi Minh, figura centrale della storia vietnamita, e nella One Pillar Pagoda, uno dei simboli della città.

Da Nang

Uno dei luoghi più belli del Vietnam si trova lungo la costa ed è Da Nang, famosa per le spiagge, come quella pubblica di An Bang, o Lang Co, verso Huế, che si estende per 10 chilometri di lunghezza ed è famosa per la sabbia bianca, ma anche per due incredibili ponti che sono diventati star di Instagram: il Dragon Bridge, un ponte a forma di drago che, nei weekend, sputa fuoco e acqua alla sera e il Golden Bridge a Bà Nà Hills, una passerella sospesa sorretta da due mani giganti, raggiungibile con una funivia che è la più lunga del Sud-Est asiatico.

Hội An

Vicinissima è Hội An, una città affascinante e ricca di storia. L’intera zona antica di Hội An è Patrimonio mondiale Unesco, le stradine pedonali sono costeggiate da case gialle con le lanterne appese. Il consiglio è di visitarla proprio dopo l’ora del tramonto, quando le lanterne sono accese. A pochi chilometri dal centro, c’è un villaggio agricolo chiamato Vegetable Village dove la vita ruota intorno agli orti, alle erbe aromatiche e ai metodi tradizionali di coltivazione, mantenuti quasi identici da secoli. Qui si può prendere parte a un corso di cucina vietnamita.

Huế

Poco distante si trova Huế, la Capitale imperiale del Vietnam. Infatti, da vedere c’è la Cittadella Imperiale con il tempio di Thế Miếu, un santuario ancestrale degli imperatori. Qualche chilometro fuori dal centro si trova la Pagoda della Signora Celeste, sulla riva del fiume Perfume River (“Fiume dei Profumi”), simbolo spirituale della città. Sempre nei dintorni ci sono i Solenni Mausolei Imperiali con le numerose tombe funerarie degli imperatori. Da segnalare è soprattutto la Tomba di Khải Định che è probabilmente il mausoleo più spettacolare, un tripudio di barocco asiatico, un mosaico di pietra, vetro e porcellana costruito su una collina che domina il paesaggio e il fiume.

Ninh Binh

Spostandosi verso l’interno del Vietnam, si scoprono paesaggi meravigliosi tra risaie, fiumi, valli da cartolina e templi scavati nella roccia (Bích Động Pagoda) e imponenti monumenti religiosi (Bái Đính Pagoda). Solitamente qui si noleggia una barca per ammirare questi luoghi da un punto di vista privilegiato, godendosi il silenzio, prima di inerpicarsi sui 500 gradini che portano alla Mua Cave la cui cima sulla montagna assomiglia a un drago danzante.

Baia di Ha Long

Dicono sia una delle baie più belle del mondo e forse è proprio così: provare per credere. Fatto sta che da un mare del color e della giada spuntano più di 1.600 isolotti appuntiti, coperti da vegetazione lussureggiante. Il suo nome significa “dove il drago scende nel mare” e secondo la leggenda fu proprio un drago a creare queste isole, frustando l’acqua con la propria coda per proteggere la costa dai nemici. Ha Long è un Patrimonio mondiale dell’Unesco e molte delle grotte interne, come Sung Sot Cave, la “Grotta della Sorpresa”, sono visitabili, con stalattiti enormi e luci soffuse che sembrano accendere l’interno di un pianeta alieno.

Baia di Halong, Vietnam

iStock

La splendida Baia di Halong vista dall’isola di Bo Hon, Vietnam

Come spostarsi in Vietnam

Il più delle volte si visita il Vietnam con un viaggio organizzato, in quel caso è il tour operator a occuparsi di tutti i transfer. In caso di viaggio individuale, invece, ci sono diversi modi di sposarsi e tutti fanno parte dell’esperienza di viaggio. Uno di questi è a bordo dei bus notturni i cosiddetti sleeping bus, che sono una specialità vietnamita, pullman incredibilmente comodi con poltrone che diventano letti e fatti apposta per lunghe percorrenze. Sono economici e partono con regolare frequenza. Per chi viaggi con i bambini sono super consigliati, ne andranno matti.

Un altro modo di sposarsi è a bordo del treno, un modo molto pittoresco di attraversare il Vietnam. Uno di questi è il famoso Reunification Express, un convoglio che attraversa il paese tra villaggi, cittadine, colline verdeggianti, vaste risaie e paesaggi nebbiosi. Un’esperienza davvero unica. La ferrovia fu costruita nel 1881 e correva principalmente lungo la costa, percorrendo un tragitto di 1.772 miglia che collegava Hanoi a Ho Chi Minh City. I posti a sedere spaziano dalle carrozze letto ai sedili standard. Questo tipo di viaggio è perfetto per una coppia in cerca di romanticismo, ma anche per i bambini che non si annoieranno mai.

Infine, ci si può spostare, anche se solo per un breve tratto, in nave. La breve crociera sulla Baia di Ha Long di due o tre giorni è un’altra delle esperienze più consigliate da fare in Vietnam. Oltre a essere immersi nella meravigliosa baia circondati da migliaia di isole, si toccano alcune tappe altrimenti irraggiungibili, come la Sung Sot Cave, la Bight Cave – a bordo di un kajak o di una barca in bambù -, la paradisiaca Titov Island, la Lan Ha Bay, molto meno frequentata di Ha Long, e spiagge isolate come quella di Ba Trai Dao, mentre a bordo si fanno esperienze indimenticabili come ammirare il tramonto sulla baia, pescare o ascoltare sul ponte i racconti di un Paese che sa incantare.

Categorie
Asia Filippine Indonesia itinerari culturali Laos luoghi misteriosi Malesia Notizie Scoperte archeologiche Thailandia Viaggi Vietnam

Scoperte le più antiche mummie al mondo e no, non sono in Egitto

Nell’immaginario comune si pensa che le mummie siano una tradizione egiziana fortemente legata ai faraoni e alla narrazione della popolazione cresciuta sulle sponde del Nilo, ma la storia sta per essere riscritta.

Secondo uno studio, le mummie più antiche provengono invece da diverse aree del sud-est asiatico. Un team di archeologi ha individuato resti umani mummificati datandone la provenienza a 14.000 anni fa, 10.000 prima di quelle egiziane. I ritrovamenti hanno coinvolto la Cina meridionale, il Vietnam, la Malesia e la Thailandia, ma ci sono interessanti studi anche nelle Filippine, in Indonesia e nel Laos.

Le mummie più antiche non sono quelle in Egitto

Lo studio ha coinvolto 54 sepolture presso 11 siti archeologici differenti e ha dato evidenza di come i corpi dei defunti venissero prima essiccati con il fumo e poi deposti in posizioni rannicchiate come quelle ritrovate dagli archeologi. La pratica non è qualcosa di andato perso, alcune popolazioni indigene in Australia e Nuova Guinea ancora la praticano, mostrando come questa continuità culturale sia durata millenni. A occuparsi dello studio è Pnas che ha condiviso tutti i risultati in una ricerca approfondita consultabile sul loro sito.

Le nuove analisi sono state pubblicate su riviste scientifiche internazionali e hanno confermato come molte ossa esaminate mantengano lo stesso tipo di trattamento post mortem. Le tecniche più sofisticate con raggi X e spettroscopia infrarossa hanno individuato alterazioni chimiche che possiamo ricondurre con certezza a una mummificazione tramite affumicatura.

La scoperta delle mummie più antiche in Asia

Pnas

Le mummie più antiche che riscrivono la storia sono state scoperte in Asia

Le posizioni fortemente contorte dei corpi (ginocchia piegate fino al torace, braccia incrociate sotto le gambe, mani legate) suggeriscono che i cadaveri venissero preparati e legati subito dopo la morte, per mantenere una forma compatta durante l’essiccazione. La postura, osservata anche in mummie moderne delle popolazioni Dani della Papua indonesiana, aveva probabilmente un valore simbolico, legato alla conservazione dello spirito o al ritorno al grembo della terra.

In molti casi, i ricercatori hanno notato tracce di bruciature localizzate su crani, femori o articolazioni, mentre altre parti del corpo restavano intatte. Ciò conferma che il trattamento avveniva in prossimità di un fuoco controllato, in un ambiente chiuso e fumoso, piuttosto che tramite cremazione.

La scoperta che riscrive la storia

Tra i siti più significativi spicca Con Co Ngua, in Vietnam, dove gli archeologi hanno riportato alla luce oltre 260 sepolture pre-neolitiche, molte in posizione accovacciata e alcune con evidenti segni di affumicatura. Altri ritrovamenti, come quelli di Huiyaotian e Liyupo nella Cina meridionale, mostrano scheletri piegati in posture così compatte da escludere la presenza di tessuti molli al momento della deposizione.

Secondo Peter Bellwood, coautore dello studio, le popolazioni pre-neolitiche del Sud-Est asiatico praticavano rituali complessi, frutto di credenze condivise che riflettevano una profonda spiritualità e un rispetto ancestrale per i defunti.

Cosa sorprende più di tutto? La continuità etnografica. Gli indigeni della Papua Nuova Guinea, i Dani e gli Anga ancora oggi praticano la mummificazione con il fumo e poi mettendo i corpi di capi e concittadini in quelle posizioni facendo sì che si possa mantenere la loro memoria.

La scoperta delle mummie più antiche del mondo in Asia riscrive la storia e ci fa ripensare a come la tradizione abbia qualcosa in comune, seppur le epoche siano diverse e le localizzazioni geografiche siano tanto distanti.

Categorie
Asia itinerari culturali Notizie Viaggi Viaggi Relax Vietnam

Hanoi trionfa al TPO Best Awards e viene incoronata la meta più sostenibile del 2025

La capitale del Vietnam si è aggiudicata il Sustainable Tourism Award ai TPO Best Awards 2025, il premio che celebra le città più cool e visionarie nel turismo sostenibile. Davanti alla giuria riunita a Ho Chi Minh City, Hanoi ha convinto grazie alla sua capacità di mixare crescita economica, rispetto per l’ambiente e inclusione sociale. Un riconoscimento che punta ad un futuro più green, responsabile ed etico.

Perché Hanoi è la meta più sostenibile del 2025

Quali sono i motivi di questo successo? Hanoi ottiene il riconoscimento di meta più sostenibile durante TPO Best Awards 2025. La capitale del Vietnam ha mostrato un impegno concreto, passando dalle parole ai fatti con iniziative concrete che riducono l’impatto sul pianeta e trasformano cittadini e viaggiatori in complici di questo obiettivo.

Tra i fronti più compatti c’è il combattimento alla plastica monouso: hotel, ristoranti e tour operator scelgono di eliminare bottigliette e imballaggi promuovendo l’uso di borracce, vetro o altre tipologie di contenitore. In più la raccolta differenziata è diventata sempre più turistica con traduzioni in più lingue così che nessuno commetta errori.

Non si ferma qui, però: l’eco-turismo e il community-based tourism diventano motori di consolidamento, spaziando dalle esperienze in homestay autentici alle escursioni guidate dai local, fino alla promozione di mercati sostenibili che mantengono vive le tradizioni locali.

In più Hanoi ha mostrato la sua abilità nel restare al passo, facendosi notare per nuove categorie che i TPO Best Awards 2025 hanno analizzato: digitalizzazione, ESG (Environmental, Social e Governance) e sviluppo inclusivo trovano la risposta nella capitale del Vietnam che punta sempre più su strutture tecnologiche, smart e alimentate da energie rinnovabili.

Hanoi, la capitale del Vietnam, è la città più sostenibile del 2025

iStock

Hanoi incoronata dai TPO Best Awards come meta più green del 2025

Le iniziative di Hanoi verso un turismo sostenibile

Tra le iniziative più interessanti che hanno guidato Hanoi al successo c’è il Green Sunday. Ne hai mai sentito parlare? L’iniziativa è promossa come una campagna domenicale verso la sostenibilità: durante le date selezionate cittadini e turisti vengono invitati a fare la differenza, pulendo parchi, riducendo i rifiuti e partecipando ad attività a tema.

Il palco dei TPO Best Awards 2025 è stato una vetrina mondiale che ha permesso ad Hanoi di conquistare un premio con un grande significato e capace di portare un aumento di turismo di qualità.

Secondo Dang Huong Giang, direttrice del Dipartimento del Turismo di Hanoi, questo riconoscimento è il risultato di un impegno che va oltre l’ambiente: si tratta di creare un turismo inclusivo, che dà benefici economici e sociali alle comunità.

Hanoi non si ferma qui, punta a continuare uno sviluppo sempre più green, ma soprattutto diventa un modello da seguire che altre località nel mondo dovrebbero valutare. Un’ispirazione per destinazioni che potrebbero diventare così scelte più etiche e green rispetto all’impatto generato di oggi.

Oltre a tutto ciò, però, non possiamo negare che Hanoi abbia tantissime attività da offrire. Non perderti il Lago Hoan Kiem, cuore pulsante della città, e il suggestivo Tempio della Letteratura, antica università confuciana. Passeggia tra le vie del quartiere vecchio, tra street food e botteghe artigiane, e respira la spiritualità alla Pagoda a Pilastro Unico. Per un tocco coloniale francese, ammira l’Opera House, mentre il Mausoleo di Ho Chi Minh racconta la storia del Paese.

Categorie
Arte e cultura Asia Posti incredibili tradizioni vacanza natura Viaggi Viaggi Avventura Vietnam

Cua Van, il magico villaggio galleggiante dove il tempo sembra essersi fermato

Immerso nella meravigliosa baia di Ha Long, in Vietnam, il villaggio galleggiante di Cua Van è un luogo fuori dal tempo, dove la natura incontaminata si fonde con una cultura secolare. Case galleggianti dai colori vivaci, acque calme e smeraldine, montagne calcaree imponenti e una comunità di pescatori che conserva tradizioni antiche: Cua Van è uno di quei posti che sembrano usciti da una fiaba. Per chi viaggia in Vietnam, questo angolo magico, citato tra i villaggi più pittoreschi del mondo, è una tappa imperdibile.

Dove si trova Cua Van e come raggiungerlo

Il villaggio di Cua Van si trova nella provincia di Quang Ninh, a circa 20 chilometri dal molo turistico di Tuan Chau, tra le baie di Ha Long e Lan Ha. Con oltre 176 famiglie che vivono soprattutto di pesca, rappresenta uno degli ultimi esempi autentici di villaggi galleggianti nel mondo. Journeyetc.com, una delle riviste di viaggio più famose del pianeta, ha inserito Cua Van tra i 16 villaggi antichi più belli del mondo nel 2012.

Per raggiungerlo, si hanno diverse opzioni: in crociera – disponibili da 3 a 5 stelle – godendo del massimo comfort con escursioni in kayak, visita alle grotte della baia di Ha Long, cene raffinate, panorami mozzafiato e tramonti indimenticabili; in canoa, per un’esperienza più avventurosa e veloce o in treno, ideale per gruppi numerosi – può ospitare da 30 a 50 persone – che vogliono godersi il viaggio.

visitare il paese galleggiante di Cua Van in Vietnam

iStock

Il tradizionale villaggio galleggiante di Cua Van nella baia di Ha Long

Un’esperienza autentica nella baia di Ha Long

Cua Van è molto più di una destinazione turistica: è un viaggio nel cuore della tradizione del Vietnam. Lontano dal caos urbano, qui si respira una pace difficile da trovare altrove. Le case galleggianti, costruite su zattere di legno, sembrano danzare dolcemente sull’acqua, mentre i pescatori si dedicano alle attività quotidiane tra reti e piccoli battelli. La posizione unica, protetta dalle scogliere calcaree di Va Gia, rende il villaggio un rifugio sicuro e suggestivo, perfetto per chi cerca tranquillità e autenticità.

Attività imperdibili nel villaggio galleggiante di Cua Van

Trascorrere del tempo a Cua Van significa vivere un’esperienza autentica, dove ogni gesto quotidiano si trasforma in scoperta. Le attività qui non sono solo turistiche, ma veri e propri momenti di connessione con la natura e la cultura locale. Qui tutti i tipi di viaggiatori troveranno qualcosa che li lascerà senza fiato.

Tra le attività consigliate:

casette di pescatori a Cua Van in Vietnam

iStock

Case colorate al villaggio galleggiante Cua Van
  • esplorare la vita locale. Passeggiare (o meglio, navigare nella meravigliosa baia di Ha Long) tra le piccole – sono di circa 30 metri quadrati – case colorate che ospitano i pescatori del luogo, osservare il ritmo lento della vita quotidiana e lasciarsi incantare dai meravigliosi sorrisi degli abitanti. Ogni angolo del villaggio racconta una storia,
  • visitare il Centro Culturale Galleggiante di Cua Van. Un piccolo museo a cielo aperto che custodisce antichi strumenti da pesca, fotografie storiche e reperti archeologici. Qui si può fare un autentico tuffo nella memoria collettiva del villaggio e della baia,
  • kayak e grotte spettacolari. Cua Van è infatti anche il punto di partenza ideale per esplorare le grotte carsiche della baia in kayak avvicinandosi alle pareti rocciose, entrando in cavità misteriose e godendosi la natura incontaminata da una prospettiva unica,
  • pesca e attività con i locali. Partecipare alle usanze dei pescatori: dalla pesca al calamaro di notte all’attendere il tramonto in compagnia, fino alle serenate tradizionali a bordo di una barca a vela. La fantastica cordialità della comunità rende ogni momento speciale,
  • assaporare frutti di mare freschissimi. Grazie all’abbondanza di pescato, si potranno gustare piatti locali con pesce e crostacei appena pescati, cucinati secondo ricette tradizionali tramandate da generazioni.

Luoghi da visitare nei dintorni di Cua Van

La baia di Ha Long offre un’infinità di meraviglie naturali e culturali da scoprire. Le tappe più belle che si possono abbinare alla visita di Cua Van sono: il villaggio di pescatori di Vung Vieng fondato tanto tempo fa dove vivere la vita like a local e ammirare paesaggi mozzafiato; la grotta di Thien Cung, una meraviglia sotterranea con giochi di luce naturali; la grotta di Kim Quy ricca di stalattiti e legata alla leggenda di Kim Quy, la Tartaruga Dorata; l’isola di Quan Lan a Quang Ninh con spiagge bianche e natura selvaggia.

Durante un viaggio nella baia di Ha Long, in Vietnam, oltre a queste opzioni citate sopra, si possono poi visitare anche altre numerose attrazioni turistiche che renderanno il viaggio ancora più indimenticabile. Queste sono: la spiaggia di Ti Top, la baia di Bai Tu Long, l’isola di Tuan Chau o la grotta di Sung Sot. In questa zona c’è davvero l’imbarazzo della scelta per creare un itinerario perfetto.

Consigli utili per visitare Cua Van

Per vivere al meglio questa esperienza il periodo ideale è da aprile a giugno, quando il clima è mite e soleggiato. Bisogna mettere in valigia abiti comodi, cappello, occhiali da sole e crema solare e, per chi è sensibile al mal di mare, è consigliabile avere dei farmaci specifici. Il consiglio è di prenotare in anticipo una camera d’albergo, soprattutto in alta stagione, per evitare di non trovare posto restando delusi.

Il villaggio galleggiante di Cua Van è un luogo che conquista il cuore. Con i suoi paesaggi mozzafiato, la sua cultura autentica e il calore della sua gente, rappresenta una delle gemme più preziose di questo magnifico Paese. Un posto dove il tempo sembra davvero essersi fermato, perfetto per chi cerca un’esperienza indimenticabile tra acqua, roccia e tradizione.

Categorie
Arte e cultura Asia luoghi misteriosi Posti incredibili Viaggi Viaggi Avventura Vietnam

Tra cielo e terra: Marble Mountain e il mistero dei cinque elementi vietnamiti

In alcuni luoghi la natura e la spiritualità si fondono dando vita a un’unica armonia in cui ogni passo riecheggia quasi come un antico mantra. A rappresentare pienamente questo spirito è la Marble Mountain, che in vietnamita si chiama invece Ngu Hanh Son, ovvero la Montagna dei Cinque Elementi. Non distante da Da Nang, il complesso di cinque vette (ciascuna dedicata a un elemento) attira turisti e curiosi tra pagode, tunnel nascosti e statue millenarie.

Ngu Hanh Son, le Marble Mountain dedicate ai cinque elementi

Simbolo del Vietnam centrale le Marble Mountains, note ai local come Ngu Hanh Son sono una vera meraviglia geologica in cui spiritualità, storia e bellezza naturale vanno a braccetto. Non distante dalle spiagge bianche del Vietnam, qui le vette raccontano le cinque forze: acqua, fuoco, terra, legno e metallo. Il complesso delle Marble Mountain dedicate agli elementi si compone di cinque vette:

  • Thuy Son. È la più alta e la più visitata, è dedicata all’acqua e sorgono qui diversi templi buddhisti e terrazze con vista. Tra i punti più suggestivi da visitare c’è Huyen Khong Cave, una cavità attraversata dalla luce filtrante, dove una grande statua del Buddha veglia sul silenzio;
  • Tho Son. La montagna della terra è invece la più bassa e allungata. Sembra quasi un drago dormiente osservandone i profili e racconta l’antica civiltà Cham attraverso resti di templi e strutture religiose;
  • Kim Son. La montagna, che si erge a ridosso del fiume Co Co, ha una forma che richiama una campana e tra i luoghi da non perdere ci sono la Quan Am Pagoda e la suggestiva Quan Am Cave, due mete di culto importante per il territorio;
  • Hoa Son. La montagna di fuoco si trova ai piedi di Kim Son e si divide in due picchi gemelli. È la più “intensa” e non solo per il suo significato. Da non perdere qui la pagoda Linh Son e la grotta di Huyen Vi;
  • Moc Son. La più piccola e spesso meno visitata ma ha tanto da raccontare. Ha una superficie quasi spoglia ma ha un forte significato simbolico legato alla ricerca dell’equilibrio.

Oltre ad essere un posto incredibile dal punto di vista naturale, il complesso di colline è considerato un luogo spirituale in cui regna l’armonia tra fede e leggenda. Ogni montagna ha una storia da raccontare, luoghi da scoprire ed emozioni da stuzzicare.

Thuy Son

Fonte: iStock

Thuy Son, una delle Marble Mountain più visitate in Vietnam

Dove si trovano le Marble Mountain e come raggiungerle

Le Marble Mountain sono tra i siti naturalistici più visitati del Vietnam e distano circa 8 chilometri da Da Nang. Il complesso roccioso viene spesso visitato in concomitanza con l’antica città di Hoi An e per raggiungerle bastano circa 20 minuti di tragitto da Da Nang o 30 da Hoi An. L’ingresso principale conduce direttamente alla base di Thuy Son, la montagna più visitata del complesso ed è possibile salire utilizzando l’ascensore panoramico che permette di raggiungere la pagoda di Tam Thai senza fatica.  I cinque complessi attirano ogni giorno numerosi visitatori che affrontano i sentieri e i percorsi tra storia, leggenda e spiritualità.

Categorie
America Centrale Arte e cultura Asia Location di film e serie TV Luoghi da film Messico Viaggi Viaggi di Lusso Vietnam

Rambo 2 e il Vietnam ricreato in Messico: tutti i luoghi delle riprese

Il secondo capitolo della saga di Rambo, intitolato Rambo 2 – La vendetta del 1985, è uno dei film d’azione più iconici degli anni ’80, ispirato alla controversa questione dei prigionieri di guerra e dispersi in azione durante la guerra del Vietnam. Sebbene ambientato nella giungla vietnamita, la pellicola è stata interamente girata in Messico, tra le montagne e le foreste dello stato di Guerrero. Sylvester Stallone, protagonista del film, ha dichiarato in diverse interviste che la scelta del Messico è stata dettata da esigenze pratiche e dal desiderio di mantenere il budget contenuto.

Nonostante le difficoltà logistiche, l’attore ha elogiato la bellezza dei paesaggi messicani e la professionalità della troupe locale. Il regista George P. Cosmatos ha sottolineato l’importanza di utilizzare location naturali per conferire realismo al film. Ha inoltre evidenziato come le caratteristiche geografiche del Messico abbiano offerto scenari ideali per le sequenze d’azione, contribuendo a rendere Rambo 2 un film visivamente spettacolare.

Rambo 2, la trama del film

John Rambo esce di prigione per un accordo con il governo degli Stati Uniti e ha una missione, deve penetrare in un campo base nemico nascosto nelle profondità della giungla del Vietnam per liberare i prigionieri di guerra americani. Mentre torna nelle insidiose giungle che infestano il suo passato, deve fare affidamento sulle sue ineguagliabili capacità di sopravvivenza e sulla sua esperienza di combattimento. Il film mette in mostra la resilienza e la determinazione di questo veterano di guerra, evidenziando le sue abilità e capacità uniche acquisite durante la guerra del Vietnam.

Rambo 2 film

Fonte: Getty

Una scena di Rambo 2

Dove è stato girato

Nonostante il film sia ambientato nel Vietnam postbellico, le riprese di Rambo 2 non sono state realizzate in Asia. Le difficoltà politiche, logistiche e di sicurezza degli anni ’80 rendevano proibitivo girare in territori del Sud-Est asiatico. Per questo, la produzione – capitanata dal regista George P. Cosmatos e con la partecipazione attiva di Sylvester Stallone anche nella scrittura – decise di simulare la giungla vietnamita in alcune delle aree più selvagge e visivamente compatibili del Messico sud-occidentale, in particolare nello stato di Guerrero.

La scelta del Messico come location principale ha comportato diverse sfide per la produzione. Il clima tropicale e le condizioni ambientali hanno reso le riprese impegnative, ma hanno anche contribuito a conferire autenticità al film.Inoltre, la presenza di elementi naturali unici ha arricchito visivamente le scene d’azione. Un episodio tragico durante le riprese è stato l’incidente che ha coinvolto l’effettista Cliff Wenger Jr., il quale è rimasto ucciso in un’esplosione accidentale sul set. Questo evento ha segnato profondamente la produzione e ha portato la troupe a dedicare il film alla sua memoria.

Acapulco

Ben nota come meta turistica sul Pacifico, Acapulco è stata una delle principali basi logistiche per la produzione. Qui sono state girate diverse scene in ambienti controllati, come interni e segmenti ambientati in “zone urbane” fittizie. La vicinanza al mare e la presenza di servizi e infrastrutture hanno reso Acapulco un punto d’appoggio strategico, specialmente per le riprese in studio e per gli effetti speciali. Nota per le sue splendide spiagge e l’atmosfera vibrante, Acapulco è una location di spicco del film e l’iconica statua di Rambo è stata collocata in un parcheggio della città. Anche le giungle fuori Acapulco e la base aerea messicana hanno avuto un ruolo significativo nel catturare l’intensità della missione di Rambo.

Tecoanapa

Questo piccolo comune, situato nell’entroterra montuoso del Guerrero, è stato scelto per le sue foreste fitte e selvagge, perfette per ricreare l’atmosfera claustrofobica e umida della giungla vietnamita. Gli alberi alti, la vegetazione lussureggiante e i sentieri impervi si prestavano idealmente alle scene di inseguimenti, scontri a fuoco e mimetizzazione del personaggio di Rambo.

Laguna de Coyuca

Fonte: iStock

Laguna de Coyuca in Messico

Laguna de Coyuca

Utilizzata per le scene in cui Rambo si muove sull’acqua – comprese le sequenze con la zattera e i momenti di fuga – la laguna si trova a nord-ovest di Acapulco. L’area è famosa per le sue acque calme e la vegetazione costiera, che hanno contribuito a dare credibilità all’ambientazione asiatica. Le riprese sono avvenute durante le ore più tranquille del giorno per garantire la stabilità dell’acqua e la luce ideale per il tono visivo del film.

Cascata El Salto

Situata nella regione montuosa vicino ad Acapulco, questa cascata spettacolare è stata scelta per una delle scene più visivamente potenti: il salto di Rambo nell’acqua dopo un’esplosione o un combattimento. La potenza naturale del luogo, unita a un sapiente uso della fotografia, ha permesso di catturare la drammaticità della fuga e l’asprezza del paesaggio.

Cascata El Salto

Fonte: iStock

Cascata El Salto in Messico

Thai-Lao: Il ponte dell’amicizia

Rambo si ritrova coinvolto in un emozionante scontro con le forze nemiche mentre tenta di attraversare il ponte. La scena mostra un’azione intensa, con Rambo che usa le sue abilità e la sua intraprendenza per sconfiggere i suoi avversari e progredire nella sua missione. Il Primo Ponte dell’Amicizia tra Thailandia e Laos, noto come Ponte Nong Khai-Vientiane, è una struttura iconica che attraversa il fiume Mekong. Collega la provincia di Nong Khai in Thailandia con la prefettura di Vientiane in Laos.

Con una lunghezza di 1,17 chilometri, il ponte svolge un ruolo significativo nel promuovere lo sviluppo economico e nel rafforzare le relazioni tra i due paesi. Fornisce collegamenti di trasporto essenziali per veicoli e pedoni, facilitando i viaggi e gli scambi commerciali tra Thailandia e Laos.

Categorie
Arte e cultura Asia grotte Posti incredibili Viaggi Viaggi Avventura Vietnam

Son Doong, la cattedrale segreta della Terra che contiene persino una Grande Muraglia

Nel comune di Son Trach, in Vietnam, sorge un posto eccezionale e che da anni attira visitatori e studiosi che desiderano conoscerne le bellezze e i tanti misteri. Il posto in questione si chiama Son Doong Cave, il cui nome significa “la caverna con i fiumi e le montagne”, ed è stata creata dai 2 ai 5 milioni di anni fa dall’erosione dell’acqua di un fiume. Attualmente è conosciuta come la grotta naturale più grande del mondo grazie ad una larghezza di più di 200 metri, altezza di 150 e una lunghezza di circa 9 km. Vi basti pensare che per la sua estensione potrebbe persino contenere un intero villaggio, anche perché dotata di un microclima con ecosistemi autonomi, o una flotta di Boeing 747. Un vero e proprio capolavoro della natura, che possiamo definire la “Cattedrale della Terra”.

Dove si trova e come arrivare alla Grotta di Son Doong

Come accennato, la Grotta di Son Doong sorge nel comune di Son Trach, in Vietnam e, più precisamente, all’interno del magnifico Parco Nazionale Phong Nha-Ke, che sua volta ospita circa 200 km in lunghezza di grotte e formazioni naturali, molte delle quali ancora sconosciute e da mappare.

Arrivarci non è facile, perché questa immensa caverna si fa spazio proprio nel bel mezzo della foresta pluviale, tanto che il suo ingresso è ricoperto dalla vegetazione della giungla, quasi come fosse il portale di un altro mondo. Bisogna quindi partire da Son Trach e poi dedicarsi a un trekking (è necessario avere esperienza, essere flessibili e sapersi adattare) di almeno 4 giorni, passando le notti di viaggio in tenda. L’aeroporto più vicino, invece, è quello di Dong Hoi che si trova a circa 500 km di distanza da Hanoi.

Come visitare la Grotta di Son Doong

Son Doong potrebbe risalire a milioni e milioni di anni fa, ma la realtà dei fatti è che se ne è venuti a conoscenza in tempi molto recenti: è stata scoperta solo nel 1991. L’esplorazione, quindi, è ancora “circoscritta” in quanto si stima che i suoi passaggi vadano oltre la sua lunghezza totale.

Vi basti sapere che il primo team che ha avuto l’opportunità di addentrarsi al suo interno si è dovuto fermare dopo due chilometri e mezzo a causa di un muro di fango calcareo alto 200 metri. Un anno dopo, questa sorta di “Grande Muraglia del Vietnam” (è proprio così che l’han chiamata), è stata scavalcata da coraggiosi esploratori che si sono ritrovati poi al cospetto di stalagmiti alte come palazzi e di meraviglie indescrivibili.

Inoltre, l’accesso a questa posto incredibile è destinato a circa 1000 persone all’anno, a date fisse ed esclusivamente possibile tramite un unico operatore autorizzato. In molti casi, infatti, è necessario prenotare persino con un anno di anticipo. Occorre anche essere consapevoli che le opportunità di vedere questo capolavoro naturale dipendono soprattutto dalle condizioni meteo. Per questo motivo, durante la stagione dei monsoni (da novembre a gennaio) è praticamente chiusa al pubblico.

Cosa vedere

Attualmente, grazie ai molti fiumi e laghi sotterranei, è concesso nuotare nella Grotta di Son Doong che presenta acqua molto pulita e fresca, ma sempre seguendo le istruzioni della guida. Si possono anche fare tantissime foto e passare le notti in campeggi all’interno della stessa cavità, tutti nel bel mezzo di veri e propri miracoli della natura.

Tra le cose più suggestive da vedere segnaliamo:

  • La stalagmite più alta del mondo: ben 80 metri;
  • Fiume sotterraneo: con piccole cascate lungo il percorso che creano forti rimbombi;
  • Fossil Passage: sezione della caverna caratterizzata dalla presenza di antichi fossili incastonati nelle pareti rocciose;
  • Dolina 1: grande apertura (un lucernario) che è il punto in cui il fiume sotterraneo scompare e che nei giorni di sole, tra le 11:00 e le 13:00 (soprattutto tra gennaio e marzo) si caratterizza per la penetrazione di enormi fasci di luce solare;
  • Dolina 2: con una foresta primordiale che cresce a 200 metri di profondità;
  • Perle di grotta: si formano dalle gocce d’acqua che cadono dal soffitto e hanno dimensioni e forme diverse;
  • Passaggio di Passchendaele: serve per attraversare uno splendido lago di colore verde giada a bordo di zattere o barche;
  • La “Grande Muraglia del Vietnam”: un vero e proprio gigantesco flusso di calcite.
Categorie
Asia Cambogia Idee di Viaggio itinerari culturali Laos turismo enogastronomico Viaggi Vietnam

Viaggio in Indocina nella magia del Sud-Est Asiatico

L’Indocina rievoca tempi passati, ricchi di fascino e di magia. Ricorda quei coloni francesi che arrivarono nella lontana zona del Sud-Est Asiatico per interessi puramente economici, ma che raccontarono di questo luogo ameno quanto ammaliante, che comprendeva gli attuali Laos, Vietnam e Cambogia.

Ancora oggi, il fascino esotico di questi luoghi è inequivocabile ed è motivo di interesse da parte di numerosi viaggiatori che vengono a scoprire lo charme dell’antica Indocina, fatta di luoghi ricchi di storia, ambienti naturali tropicali e incontaminati, cucina fusion e anche un po’ di modernità. Lo dimostra il fatto che nel 2024 il turismo in Indocina è cresciuto del 30%, secondo i dati di CartOrange.

E il 2025, secondo il Feng Shui, è l’anno dell’Indocina. A sostenerlo è il Gran Maestro Han – com’è conosciuto in Oriente il massimo esperto dell’antica arte geomantica – che ha individuato nel fuoco l’elemento che plasmerà il successo del Sud-Est Asiatico quest’anno. Siete pronti per un viaggio alla scoperta dell’Indocina? Ecco le tappe consigliate.

Tour dell’Indocina

Per visitare l’Indocina e fare il tour di Laos, Vietnam e Cambogia, ci vogliono almeno 15-20 giorni. L’itinerario, a forte vocazione culturale e naturale, è considerato il best seller dei tour operator. Non a caso è una delle scelte preferite dagli honeymooner.

Laos

Il viaggio muove dall’incantevole Capitale del Laos, Vientiane, la più piccola Capitale del mondo, per puntare niente meno che a Luang Prabang, Patrimonio Unesco dal 1995, la città alla confluenza fra il Mekong e il Nahm Khan nonché antica Capitale della provincia di Luang Prabang, nel Nord del Laos, che conserva i templi laotiani più spettacolari e invita a unirsi alla cerimonia della questua dei monaci buddhisti, ma si trova anche a pochi chilometri a Nord-Est dalle cascate turchesi di Kuang Si.

La pace e l’energia che trasmettono le loro acque purissime sono solo un’anticipazione della beautitudine dispensata dalla visione delle 4mila statue del Buddha nelle Pak Ou Caves, affacciate sul placido corso del Mekong e comodamente raggiungibili con una crociera sul fiume sacro del Sud-Est Asiatico. Non si può lasciare il Laos senza aver visitato le piantagioni di caffè dell’altopiano di Bolaven, punteggiato di villaggi e caratterizzato da incredibili cascate.

laos

Fonte: Ufficio stampa

I paesaggi sconfinati del Laos

Vietnam

Sarà perciò ancor più sorprendente atterrare poco dopo nella brulicante vitalità di Hanoi, la Capitale del Vietnam dove lo “zio” Ho Chi Minh riposa ancora in un enorme mausoleo a forma di fiore di loto. A breve distanza si apre l’idilliaca Baia di Halong nel Golfo del Tonchino, per alcuni la più pittoresca cartolina dell’intera Indocina, per i più accorti il misterioso rifugio carsico del drago Con Rong.

Vietnam

Fonte: 123RF

I paesaggi del Vietnam

Calcando l’immancabile cappello conico dei contadini-vietcong, la visita dell’antica Capitale Hué, punto chiave dell’offensiva del Tet nella guerra contro gli Stati Uniti, così come dell’incantevole porto mercantile di Hoi An, regalerà la sensazione di attraversare secoli di storia vietnamita in soli pochi chilometri. Ancor più, quando si arriva a Saigon, una città dal nome che, da solo, evoca l’intero immaginario hollywoodiano da “Apocalypse Now” a “Platoon”, sostituendo al surf sul Mekong sotto l’ineffabile sguardo del soldato Charlie una ben più rilassata navigazione nel suo delta.

Cambogia

Anziché risalire al “Cuore di Tenebra” di Marlon Brando, destinazione del viaggio fluviale è l’ombelico della civiltà khmer a Siem Reap, dove si trovano i più bei templi cambogiani. Dopo la visita di Phnom Penh, schiva testimone della distopia di Pol Pot negli Anni Settanta e odierna Capitale della Cambogia, le acque del lago Tonle Sap danno modo di specchiarsi nelle impressionanti architetture di Angkor, il sito archeologico più importante della Cambogia e uno dei più importanti del Sud-Est Asiatico, e di ricongiungere la terra al cielo.

Cambogia

Fonte: Ufficio stampa

Cambogia, il Paese dei templi

Nel mezzo di quest’esperienza unica e indescrivibile, come avveniva nel Gran Tour non devono mancare alcune esperienze local e molto tipiche, come le escursioni in barca, le visite ai mercati etnici e ai villaggi galleggianti oppure corsi e degustazioni di cucina locale, oltre all’emozione di provare il nuovo e veloce treno del Laos e ai soggiorni principeschi nei resort tradizionali.

Categorie
Asia Idee di Viaggio Viaggi viaggiare Vietnam

Visto per il Vietnam: tutto quello che bisogna sapere

Il Vietnam è una delle mete turistiche asiatiche più popolari, e per i cittadini italiani esistono diverse opzioni per entrare nel Paese senza troppi ostacoli burocratici. Tuttavia, capire quale sia il tipo di visto più adatto può essere complicato, soprattutto per chi pianifica soggiorni prolungati o viaggi che includono altre tappe nel Sud-est asiatico. In questo articolo vediamo tutti i dettagli sull’esenzione del visto, oltre a modalità e costi per ottenere un visto turistico o di altro tipo per il Vietnam.

Esenzione dal visto per il Vietnam: chi ne può usufruire e per quanto tempo

Grazie ad accordi bilaterali tra il nostro paese e il Vietnam, i cittadini italiani possono entrare senza visto per soggiorni di breve durata, fino a 45 giorni consecutivi. Per sfruttare questa esenzione, è necessario:

  • Un passaporto con almeno sei mesi di validità residua alla data di arrivo.
  • Un biglietto di uscita dal Paese entro il termine del soggiorno.

Al momento, non è possibile estendere questa esenzione per soggiorni superiori ai 45 giorni. Pertanto, chi desidera rimanere più a lungo in Vietnam deve richiedere un visto specifico prima di partire.

Cosa fare al termine dei 45 giorni

Alla scadenza del periodo di esenzione, ai cittadini italiani è consentito uscire e rientrare in Vietnam, ricevendo un nuovo timbro all’ingresso che garantisce un’ulteriore permanenza di 45 giorni. Questo consente di prolungare il soggiorno lasciando brevemente il Paese. Una modalità particolarmente utile per chi vuole fare viaggi in Cambogia, Laos o altri Paesi limitrofi, con la possibilità di rientrare in Vietnam senza dover fare un visto aggiuntivo.

Visto turistico: E-Visa per viaggi fino a 90 giorni

Se l’intenzione è quella di restare più di 45 giorni, l’opzione migliore è il visto turistico elettronico (E-Visa), un documento digitale che consente un soggiorno massimo di 90 giorni, valido per ingressi singoli o multipli. Il processo è semplice e si effettua completamente online:

  1. Richiesta online: collegarsi al sito ufficiale dell’ufficio govvernativo d’immigrazione del Vietnam e inserire i propri dati personali, allegando una foto recente e una copia della pagina del passaporto.
  2. Pagamento: la tariffa varia a seconda del tipo di visto. L’E-Visa per ingresso singolo costa 25 dollari, mentre quello per ingressi multipli ha un costo di 50 dollari.
  3. Conferma: entro tre giorni lavorativi il visto sarà approvato e disponibile per il download. Sarà poi necessario stamparlo per presentarlo all’ingresso nel Paese.

Il visto a ingressi multipli è consigliato a chi vuole fare del Vietnam una “base” per esplorare altri Paesi vicini. Ad esempio, è l’ideale per quei viaggiatori che vogliono visitare anche Cambogia e Laos, garantendosi la massima flessibilità senza costi aggiuntivi per rientrare in Vietnam.

Ai possessori dell’E-Visa è consentito l’ingresso nel Paese attraverso:

  • 13 aeroporti internazionali: Noi Bai (Ha Noi), Tan Son Nhat (Ho Chi Minh City), Cam Ranh (Khanh Hoa), Da Nang, Cat Bi (Hai Phong), Can Tho, Phu Quoc (Kien Giang), Phu Bai (Thua Thien Hue), Van Don (Quang Ninh), Tho Xuan (Thanh Hoa), Dong Hoi (Quang Binh), Phu Cat (Binh Dinh), Lien Khuong (Lam Dong);
  • 16 posti di frontiera terrestri: Tay Trang (Dien Bien), Mong Cai (Quang Ninh), Huu Nghi (Lang Son), Lao Cai, Na Meo (Thanh Hoa), Nam Can (Nghe An), Cau Treo (Ha Tinh), Cha Lo (Quang Binh), La Lay and Lao Bao (Quang Tri), Bo Y (Kon Tum), Moc Bai and Xa Mat (Tay Ninh), Tinh Bien and Vinh Xuong (An Giang), Ha Tien (Kien Giang);
  • 13 posti di frontiera marittimi: Hon Gai and Cam Pha (Quang Ninh), Hai Phong, Nghi Son (Thanh Hoa), Vung Ang (Ha Tinh), Chan May (Thua Thien Hue), Da Nang, Nha Trang (Khanh Hoa), Quy Nhon (Binh Dinh), Dung Quat (Quang Ngai), Vung Tau (Ba Ria – Vung Tau), Ho Chi Minh City, Duong Dong (Kien Giang).

Esenzione del visto per Phu Quoc: un caso particolare

L’isola di Phu Quoc, una delle più frequentate mete turistiche vietnamite, gode di una condizione speciale che permette ai turisti di soggiornare fino a 30 giorni senza visto, purché arrivino con un volo diretto dall’estero. Questa opzione è ideale per chi desidera soggiornare esclusivamente sull’isola, ma diventa limitante se si prevede di visitare altre zone del Vietnam.

Per chi, partendo da Phu Quoc, desidera continuare il viaggio verso altre destinazioni vietnamite, è necessario ottenere un visto. L’ingresso nelle località della terraferma richiederà il pagamento di 25 dollari per un visto aggiuntivo, o un visto turistico completo.

Quando utilizzare il visto “on arrival”

Il visto “on arrival” (all’arrivo) è un’opzione disponibile per situazioni eccezionali, non è quindi destinato ai turisti regolari. Può essere rilasciato a chi proviene da Paesi senza ambasciate o consolati vietnamiti, in casi di emergenza o per missioni speciali. In questi casi, il visto deve essere richiesto tramite un’agenzia di viaggi accreditata, che notificherà le autorità vietnamite almeno 12 ore prima dell’arrivo.
Al momento dell’arrivo, il viaggiatore deve avere:

  • Fotografie recenti.
  • Autorizzazione rilasciata dal Dipartimento dell’Immigrazione del Vietnam.

In assenza di questi documenti, le compagnie aeree possono negare l’imbarco sul volo con destinazione uno scalo in Vietnam.

Come richiedere un visto per chi viaggia con minori

Le famiglie che viaggiano con bambini devono prestare attenzione alle normative locali. Per i minori, la legge italiana richiede un passaporto individuale, la cui validità varia in base all’età del bambino. Per evitare problemi durante il viaggio, si consiglia di verificare le disposizioni vigenti presso ambasciate e consolati vietnamiti, nonché presso le questure italiane. Alcuni Paesi richiedono dichiarazioni di consenso per l’accompagnatore, da parte dei genitori o tutori legali. Si suggerisce di consultare l’agente di viaggio per assicurarsi che tutti i documenti necessari siano in regola.

Durata e costi del visto per il Vietnam

Le tariffe dei visti per il Vietnam possono variare a seconda della durata e del tipo di ingresso:

  • Esenzione per 45 giorni: Gratuita.
  • E-Visa (90 giorni, ingresso singolo): 25 dollari.
  • E-Visa (90 giorni, ingressi multipli): 50 dollari.
  • Visto on arrival: Tariffe variabili e soggette a condizioni particolari.

È importante ricordare che, per tutti i visti elettronici, il pagamento deve essere effettuato online e non è rimborsabile in caso di rifiuto da parte delle autorità vietnamite.

Scegliere il tipo di visto più adatto per viaggiare in Vietnam dipende dalle proprie esigenze e dalla durata del soggiorno. Se si prevede un soggiorno breve e circoscritto, l’esenzione fino a 45 giorni è la soluzione più semplice ed economica. Chi vuole esplorare il Paese per un periodo più prolungato dovrebbe invece optare per l’E-Visa, che permette una permanenza fino a tre mesi con ingressi multipli, ideale per viaggiatori che hanno in programma di spostarsi frequentemente tra Vietnam e altri Paesi asiatici senza preoccupazioni burocratiche.