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Dubai si prepara all’inverno, le novità che ci attendono

Con l’arrivo dell’inverno, la futuristica Dubai si prepara ad accogliere i turisti con una vasta gamma di novità, a partire dal collegamento aereo diretto giornaliero con l’Italia inaugurato lo scorso 27 ottobre da ITA Airways, con partenza da Roma Fiumicino.

D’altronde, la vibrante città degli Emirati Arabi si attesta come una delle destinazioni più gettonate a livello mondiale, con una domanda in costante crescita proprio dal Belpaese. Scopriamo di più sul nuovo collegamento e su cosa attendersi dalla stagione invernale.

Un 2024 da record per il turismo a Dubai

I dati rilasciati dal Dipartimento dell’Economia e del Turismo di Dubai (DET) evidenziano una continua espansione del settore turistico.

Nei primi sei mesi del 2024, Dubai ha accolto 9,31 milioni di visitatori internazionali, registrando un aumento del 9% rispetto agli 8,55 milioni dello stesso periodo nel 2023.

Dopo il record di 17,15 milioni di turisti nel 2023, la città è ben avviata verso un altro anno di grande successo, con incrementi significativi dai mercati vicini del GCC e dell’area MENA, e una forte ripresa del turismo dall’Asia meridionale e dal Nord-Est e Sud-Est asiatico.

A sua volta, come accennato, l’Italia si conferma un mercato importante per il turismo a Dubai. Nel solo mese di agosto 2024, oltre 138.000 italiani hanno visitato la città emiratina, segnando un aumento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E il nuovo volo diretto punta proprio a soddisfare la richiesta da parte dei turisti italiani, consolidando, al contempo, la posizione di Roma Fiumicino come hub internazionale di rilievo.

Il nuovo collegamento ITA Airways

ITA Airways opera la rotta Roma-Dubai utilizzando un Airbus A321neo, un aeromobile all’avanguardia progettato per ridurre del 20% il consumo di carburante e le emissioni di CO2 per posto. Il velivolo offre ai passeggeri un’esperienza confortevole e rispettosa dell’ambiente, con tre classi di servizio: Business, Premium Economy ed Economy.

L’orario del volo è pensato per massimizzare la comodità dei viaggiatori. La partenza da Roma è prevista alle 10:40, con arrivo a Dubai alle 19:50 (ora locale). In direzione opposta, il volo parte da Dubai all’1:50 (ora locale), arrivando a Roma alle 6:00.

Espansione delle strutture ricettive e ulteriori attrazioni

Nel periodo tra il 2024 e il 2025, Dubai si prepara altresì ad ampliare ulteriormente l’offerta ricettiva, con nuove aperture che includono opzioni diversificate per soddisfare le esigenze di varie fasce di prezzo e categorie di visitatori.

Ma non soltanto: è anche sul fronte delle attrazioni che Dubai continua a sorprendere. Tra le novità, l’apertura di The Real Madrid World, il primo parco tematico al mondo dedicato al calcio, e di Swingers, un famoso marchio di crazy golf fondato a Londra, che aprirà una sede su Bluewaters Island.

Nel frattempo, Cove Beach si trasferirà da Bluewaters Island a La Vie nel Jumeirah Beach Residence, con un nuovo beach club dotato di ristorante e piscina lounge riservata agli adulti.

Iniziative commerciali e Co-Marketing

L’avveniristica metropoli rafforza inoltre la collaborazione con i tour operator internazionali per incrementare il flusso turistico. La recente convention annuale in loco ha visto la partecipazione di 27 tour operator e 28 espositori emiratini.

Per il quarto trimestre dell’anno sono previste ulteriori attività di co-marketing, molte delle quali già attive da gennaio, in sinergia con i principali partner del settore. In più, sono in programma sessioni di formazione per le agenzie di viaggio, sia online che in presenza.

Focus su cultura, turismo outdoor e nicchie di mercato

Ancora, Dubai punta a diversificare la propria offerta turistica, con particolare attenzione agli aspetti culturali e artistici della città, ancora poco noti a livello internazionale. Tra le nicchie su cui si concentra la strategia di promozione spiccano il turismo outdoor e d’avventura, il lusso, il turismo scolastico e i programmi per studenti, così come il “b-leisure“, un segmento che unisce business e leisure.

Infine, sono previste collaborazioni con le principali compagnie di crociera per promuovere pacchetti stop-over per i viaggi a lungo raggio e arricchire, così, l’esperienza dei viaggiatori diretti verso altre destinazioni.

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Cosa conviene comprare a Doha

È una delle città più grandi di tutto il Medio Oriente ed è un mix bilanciato tra due personalità opposte: a Doha da un lato c’è la modernità e il lusso sfrenato, dall’altro il volto più autentico e tradizionale, l’anima di una popolazione che vive di artigianato e di lavori manuali.

Un viaggio in questa città, la capitale del Qatar che sta velocemente e continuamente cambiando, è un’esperienza imperdibile che permette di passeggiare tra alti grattacieli moderni per poi addentrarsi nei souq, i mercati tradizionali in cui si respira ancora l’aria di una vita semplice. Proprio qui, tra botteghe artigiane e grandi centri commerciali, si possono scovare i souvenir perfetti per portare a casa con voi ricordi indimenticabili di questa terra unica affacciata al Golfo Persico.

Cosa acquistare a Doha: i souvenir da non perdere

Anche per quanto riguarda gli acquisti, Doha è una città di contrasti: da un lato ospita diversi shopping center e vie ricche di boutique e negozi di ogni genere, dall’altro mantiene la tradizione dei classici souq arabi e delle botteghe artigiane in cui scovare pezzi unici di rara bellezza. La storia di Doha è infatti strettamente legata all’arte e all’artigianato, tramandati di generazione in generazione e che ancora oggi non smettono di affascinare.

Andiamo alla scoperta dei migliori souvenir di artigianato locale da portare con voi a casa. Non dimenticate, però, una regola fondamentale nei mercati arabi, ovvero cimentarsi nell’arte della contrattazione, tanto cara ai qatarioti e non solo.

Le stoffe lavorate con il metodo “Al-Sadu”

In ogni souq o bancarella che si incontra passeggiando per le vie di Doha, non mancano i pregiati tessuti lavorati con la tecnica chiamata “Al-Sadu“. Sono le antiche tribù di beduini che hanno tramandato questo metodo manuale di tessitura che utilizza la lana delle capre e dei cammelli e che tutt’oggi viene impiegato per creare meravigliosi cuscini, tappeti, coperte e tende. Elementi d’arredo finemente decorati, questi, che donano un tocco arabeggiante alla vostra casa, se decidete di acquistarli come souvenir. Il souq Waqif, nel centro cittadino, ne è ricco e si può assistere dal vivo alla tessitura fatta a mano da alcune donne del luogo.

I tessuti lavorati a mano del Souq Waqif di Doha

Fonte: iStock

Souq Waqif, Doha

La caffettiera tipica araba, il Dallah

Simbolo di ospitalità del popolo arabo, il Dallah si può rivelare il souvenir perfetto da acquistare a Doha. Si tratta di una tipica caffettiera d’argento o in ottone, finemente decorata e spesso arricchita da pietre preziose, utilizzata per la preparazione del qahwa, il tradizionale caffè arabo speziato con cardamomo. Quello del caffè servito con questa speciale caffettiera è un vero e proprio rito per accogliere amici, parenti e visitatori in casa.

Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha, Qatar

Fonte: iStock

Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha

Le coloratissime Pashmine di cashmere

Un oggetto utile per sé o da regalare al rientro dal viaggio in Qatar sono le tipiche Pashmine, le stole di cashmere dai toni vivaci che colorano moltissimi bazar e negozietti di Doha. I prezzi qui sono molto più competitivi rispetto a quelli italiani e si può scegliere tra una grandissima varietà di Pashmine: un souvenir utile e che può essere trasportato comodamente in valigia occupando poco spazio.

I gioielli personalizzati con metalli pregiati

A Doha il lusso è di casa, con numerose gioiellerie e negozi che vendono gioielli realizzati con metalli preziosi a prezzi più convenienti rispetto a quelli europei: bracciali, collane, anelli e ciondoli in oro, argento, platino ed ambra, spesso arricchiti da splendide perle (il Qatar è una potenza mondiale nel commercio di questi piccoli tesori che vengono dal mare). Non mancano i punti vendita in città e nei souq in cui poter personalizzare questi gioielli con incisioni che promettono di rendere unici questi souvenir preziosi. Uno dei luoghi rinomati per la vendita di gioielli e preziosi è il Gold Souq.

Gioielli del Golden Market di Doha

Fonte: iStock

Gioielli preziosi venduti nelle gioiellerie e nei souq di Doha

I tipici narghilè

Arricchiti da eleganti decorazioni, i narghilè sono l’oggetto d’arredo ideale per un souvenir dallo stile arabeggiante. Un elemento che è simbolo di convivialità nel mondo arabo e che non può mancare nei locali, nei ristoranti e nelle case. A Doha si possono acquistare diverse misure di narghilè (chiamato anche shisha) in molti souq e nei centri commerciali: si passa dai modelli in miniatura a quelli di grandi dimensioni da condividere con più persone.

I profumi e l’incenso

Passando ai souvenir che permettono di portare con sé le fragranze tipiche delle terre qatariote, non possono mancare i profumi e l’incenso. Per le strade, nei negozi, tra le case e gli hotel è immancabile una fragranza particolare proveniente da una resina estratta dalla corteccia dell’aquilaria (chiamata “legno degli dei”). Si tratta dell’oud, un profumo che sprigiona note esotiche e suggestive molto intense e dal sentore legnoso. Si può acquistare l’oud nei vari mercati, come il Souq Waqif, ma anche in tutti i centri commerciali, sia sottoforma di profumo, sia di oli e pezzetti di legno aromatici.

Anche l’incenso è un elemento che fa parte della cultura e delle tradizioni del Qatar, presente in moltissimi luoghi e contenuto in incensiere finemente decorate. Aromi intensi e suadenti che si trasformano nel souvenir perfetto da acquistare a Doha, in abbinamento alle bellissime incensiere finemente decorate che fungono da elegante complemento d’arredo. Oltre all’incenso, è consigliato anche il tipico bakhoor: una pallina aromatica con muschio bianco, ambra grigia, oli essenziali e intrisa di oud, utile per profumare ambienti e armadi.

I dolcetti tipici per un regalo sfizioso

Per un regalo gustoso e originale proveniente dalle terre qatariote, perché non comprare i tradizionali dolci? Dal miele ai baklava, fagottini a base di sesamo o ripieni di melassa o pistacchi, dalla frutta secca ai datteri più grandi e dolci che abbiate mai assaggiato. Da non perdere anche la versione dei datteri ricoperti di cioccolato oppure ripieni di cocco e noci.

Le eleganti lampade arabe

Lo stile elegante dalle note arabeggianti si ritrova anche nelle tradizionali lampade riccamente decorate. Oggetti d’arredo che contribuiscono a creare atmosfere accoglienti, sono anche un souvenir meno scontato e di sicuro impatto da portare con sé in Italia (facendo molta attenzione ad imballarle perfettamente poiché molto delicate).

Lampade dallo stile arabo tipiche di Doha, in Qatar

Fonte: iStock

Le tipiche lampade arabe
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Al Hamra, la città dell’Oman tutta da scoprire

Situata nella regione di Ad Dakhiliyah, nel nord-est dell’Oman, a circa 200 chilometri dalla capitale Muscat, Al Hamra è un’antica città che sorge arroccata alle pendici meridionali dei monti di Akhdar. Nota anche come Hamra Al Abryeen, deve il suo nome alla tribù Al Abri, che qui ha trovato casa da secoli. Fondata oltre 400 anni fa, Al Hamra è una città che incanta per la sua autenticità e la capacità di trasportare i visitatori indietro nel tempo, in un luogo che sembra sospeso tra passato e presente.

Un tuffo nel passato, tra antiche case e il souq

Cuore di Al Hamra è il suo antico centro storico, raccolto attorno a una piazza e un souq dove tra vari venditori frutta e verdura fresca, spezie aromatiche e tessuti tradizionali, è possibile osservare anche uno degli ultimi produttori di halwa, un dolce tipico omanita, ancora all’opera. Le case tradizionali, tra le più antiche e ben conservate di tutto l’Oman, sono considerate un vero capolavoro di architettura vernacolare. Spesso addossati alla parete rocciosa, questi edifici si elevano su due, tre e persino quattro piani, con soffitti sorretti da travi di legno di palma, coperte da tetti di fango e paglia.

Passeggiare tra i vicoli di Al Hamra, fiancheggiati da case di mattoni di fango che creano un’atmosfera quasi surreale, è un’esperienza decisamente affascinante. Tuttavia, come in molte altre zone del Paese, anche qui molte delle abitazioni tradizionali sono state progressivamente abbandonate.

È facile perdersi tra le stradine tortuose, che si aprono improvvisamente su viste mozzafiato dell’oasi sottostante, una rigogliosa, quanto inaspettata, distesa verde circondata dalle montagne desertiche. Si tratta di una delle più grandi piantagioni di palme da dattero del paese, che si può anche visitare per scoprire i metodi di coltivazione e raccolta di questi dolcissimi frutti.

Bait al Safah, un museo vivente di antiche tradizioni

Tra le principali attrazioni della città, la più interessante è il Bait al Safah. Si tratta di un museo vivente, ospitato in una casa tradizionale restaurata con grande cura, che offre la possibilità di immergersi nella vita quotidiana omanita di secoli fa.

All’interno, si possono ammirare oggetti e arredi d’epoca che ricostruiscono l’atmosfera di un tempo, ma soprattutto i visitatori vengono accolti da alcuni anziani abitanti del villaggio che mostrano come veniva preparato il pane, come si macinava il caffè e la farina o si produceva l’olio di ginepro, regalando un’esperienza autentica e unica.

Non lontano dal Bait al Safah, si trova Beit al Jabal, un’altra antica abitazione di Al Hamra aperta al pubblico, meno curata ma altrettanto suggestiva. Qui l’ambiente è più rustico, con muri di mattoni di fango grezzi che racchiudono una collezione polverosa di antichi manufatti come spade, monete e utensili, che trasportano i visitatori indietro nel tempo.

Al Hamra, Bait al Safah

Fonte: iStock

Al Hamra, anziana donna del villaggio al museo Bait al Safah

Il villaggio di Misfat Al Abryeen

Nei pressi di Al Hamra, sorge il villaggio di Misfat Al Abryeen, una delle perle nascoste dell’Oman. Questo incantevole borgo, con le case in pietra ocra e i vicoli tortuosi, ricorda un paese medievale e si può facilmente esplorare a piedi, addentrandosi tra le stradine strette e le scalinate che portano fino all’antico sistema di irrigazione, detto falaj, circondato da rigogliose palme e bouganville, che è un luogo di pace e tranquillità.

Seguendo il percorso dell’acqua, si arriva fino a una gola rocciosa, dove il falaj scompare sotto una grande roccia. Lungo il cammino, si possono notare i canali secondari che si diramano dal falaj, utilizzati per irrigare i campi terrazzati sottostanti.

Da non perdere, a Misfat, anche una sosta all’antica torre di guardia, attualmente in rovina, che si erge sopra il villaggio e offre una fantastica vista panoramica sulle colline circostanti. Questo antico baluardo, che pare abbia più di mille anni, rappresenta la testimonianza di un passato ricco di storia e tradizione.

Jabal Shams e la grotta di Al Hoota

A breve distanza da Al Hamra, si erge maestosa Jabal Shams, la montagna più alta dell’Oman, che domina il paesaggio con i suoi oltre 3.000 metri di altezza. Ai piedi del monte si trova la grotta di Al Hoota, una delle più grandi del mondo e la prima a essere stata aperta al pubblico nella Penisola Arabica.

La grotta è un luogo altamente suggestivo, formatasi oltre 2 milioni di anni fa grazie all’erosione della roccia calcarea causata dalle acque acide. Solo una piccola parte della grotta, circa 500 metri su un totale di 4,5 chilometri, è accessibile ai visitatori, ma è sufficiente per rimanere affascinati dalla sua primordiale bellezza. All’interno, si possono ammirare stalattiti, stalagmiti e formazioni rocciose uniche, tra cui il celebre “leone” della grotta, plasmato dall’acqua nel corso di milioni di anni.

La grotta ospita anche un ecosistema unico, con quattro laghi sotterranei, di cui uno accessibile ai visitatori. Lungo 800 metri e profondo fino a 15 metri, è l’habitat di una rara specie di pesce cieco, il garra barreimiae, noto localmente come bu naseh. Oltre ai pesci, la grotta e i suoi laghi sono popolati da pipistrelli, artropodi, molluschi, ragni, lumache e coleotteri acquatici.

Lo spettacolare Wadi Bani Awf

Oltre la grotta di Al Hoota, si apre lo spettacolare Wadi Bani Awf, una delle discese off-road più memorabili di tutto l’Oman. Un percorso mozzafiato che attraversa il massiccio dei monti Hajar, offrendo panorami straordinari e un’esperienza di guida che mette alla prova anche i conducenti più esperti. Il tracciato, spesso accidentato a causa delle piogge, può richiedere fino a tre ore per essere completato, ma è senza dubbio uno dei punti più scenografici del Paese.

La geologia dell’Oman è uno spettacolo unico, con rocce che raccontano milioni di anni di storia del nostro pianeta. L’Oman si trova all’incrocio tra la placca continentale araba e quella oceanica eurasiatica, e questo incontro ha dato vita alla catena montuosa dei monti Hajar, che si estende per oltre 700 chilometri. La mancanza di vegetazione nelle montagne ha reso visibili complessi processi geologici, creando paesaggi di straordinaria bellezza e interesse scientifico.

Anche per questo, la visita di Al Hamra e dei suoi dintorni è un tuffo indimenticabile nel cuore dell’Oman più autentico, tra meraviglie naturali, antiche tradizioni e paesaggi mozzafiato. Un’esperienza da non perdere per chi desidera scoprire la vera essenza di questo straordinario Paese.

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Come trascorrere una vacanza gratuita a Muscat

Avete mai sognato di fare un viaggio in Oman? Se così fosse la cosa non ci sorprenderebbe affatto, perché questo Paese della Penisola araba si fa amare per il suo territorio desertico impreziosito da bellissime oasi e anche per la sua lunga storia di cui ancora si possono ammirare le tracce. E la sua suggestiva Capitale, Muscat, è una meta imperdibile in quanto città del mare e dell’arte, ma anche per il fatto che è una delle località più antiche del Medio Oriente (è sta fondata oltre 900 anni fa). Il viaggio in Oman, quindi, non può che partire da qui e la buona notizia è che ora è possibile farci persino una vacanza (quasi) gratis.

Oman Air regala una notte a Muscat (e non solo)

È possibile passare una notte gratis a Muscat grazie a Oman Air, compagnia di bandiera del Sultanato dell’Oman, che in collaborazione con il ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo omanita ha lanciato un’iniziativa per cui si può soggiornare una notte in hotel della città senza pagare, a patto che si viaggi in Premium. Ma niente paura, perché sono previste agevolazioni anche per chi sceglie l’Economy: si può usufruire di due notti al prezzo di una.

Una promozione speciale in programma fino al 30 novembre 2024 e che permette di avere accesso a sconti esclusivi sui tour, noleggio auto e altri servizi, per esplorare Muscat e i suoi dintorni. L’autunno, tra l’altro, è probabilmente la stagione migliore per viaggiare in Oman, poiché il clima più dolce consente di compiere un’esplorazione più piacevole e consapevole.

Per usufruire di questa iniziativa occorre essere in possesso di un biglietto di andata e ritorno per qualsiasi destinazione della rete di Oman Air che preveda, però, un transito a Muscat. Il viaggiatore deve solo compilare il modulo di richiesta online per approfittare di un soggiorno gratuito in hotel. È bene sapere, tuttavia, che è previsto un massimo di uno scalo per ogni biglietto di andata e ritorno.

Scalo a Muscat, cosa vedere

Il fascino di Muscat è certamente indiscutibile, ma facendoci semplicemente scalo è più che fondamentale selezionare con cura le cose da visitare in questa peculiare città. Da non perdere assolutamente sono:

  • La Corniche di Muttrah: qui si può fare una rilassante passeggiata ammirando i palazzi, i locali, le moschee e perdersi anche tra i vicoli intricati del suq del pesce, organizzato all’interno di un’edificio con arcate che si aprono sul mare e che permettono di osservare la quotidianità del popolo, quella in cui pescatori scaricano e vendono il pesce appena pescato;
  • Suq di Muttrah: ideale per gli amanti dello shopping ma anche per coloro che vogliono osservare più da vicino la vita omanita di tutti i giorni, fra spezie, gioielli, tappeti, vestiti, oggetti di antiquariato e molto altro ancora;
  • Al Alam Royal Palace: il Palazzo Reale costruito nel 1972 e visibile dalla piazza antistante sulla quale si affacciano vari edifici governativi e il Museo nazionale dell’Oman. Oggi è la residenza ufficiale dell’attuale Sultano dell’Oman;
  • Grande Moschea del Sultano Qaboos: è la terza più grande del mondo ed è consentito l’ingresso ai non musulmani. Si tratta di un gioiello dell’architettura moderna islamica che è stata persino definita dal “Telegraph” come una delle più belle del mondo;
  • Il Museo Nazionale: con armi tradizionali, gioielli, costumi, ceramiche omanite e numerose scatole decorate;
  • I due Forti: il Forte al Jalali è oggi un museo che racconta la storia del Paese, mentre il Forte Al Mirani può essere ammirato solo dall’esterno in quanto non aperto ai visitatori;
  • Bait Al Zubair: perfetto per conoscere la storia e la cultura tradizionale dell’Oman poiché è la casa della famiglia Zubair;
  • Royal Opera House: uno dei punti di riferimento culturali più iconici della città e dell’intero Medio Oriente. Anche questo edificio è un capolavoro architettonico con interni a dir poco mozzafiato;
  • Spiaggia di Muscat: ben attrezzata e molto frequentata dai locali. Spettacolare è il momento del tramonto.
Grande Moschea del Sultano Qabus, Oman

Fonte: iStock

Un angolo della Grande Moschea del Sultano Qabus
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Viaggio nella Grande Moschea del sultano Qaboos

Le moschee, luoghi spirituali di grande fascino architettonico, così come le chiese, le sinagoghe e tutti gli altri luoghi di culto, sono veri e propri libri di storia, capaci di raccontare moltissimo dell’identità di un luogo e degli abitanti che lo popolano. Se stai programmando un viaggio in Oman e hai intenzione di fare un passaggio nella capitale omanita, Muscat, allora non puoi assolutamente perderti la Grande Moschea del Sultano Qaboos, un edificio dalla bellezza disarmante e inserito tra gli edifici più maestosi di tutto il Medio Oriente. In questa piccola guida troverai tutte le informazioni utili – dalla sua storia alle indicazioni su come visitarla – per programmare al meglio questa immancabile tappa del tuo viaggio in Oman. Ecco tutto quello che devi sapere sulla Grande Moschea del sultano Qaboos.

Storia e origini della Grande Moschea del sultano Qaboos in Oman

Moschea principale del Sultanato dell’Oman, questa splendida costruzione trova le sue origini nel 1992 quando Qābūs bin Saʿīd Āl Saʿīd, sultano dell’Oman, decise di regalare alla sua Nazione una Grande Moschea che potesse fare da faro a tutti i fedeli del suo Paese e non. I lavori di costruzione della Moschea iniziarono nel 1994 e terminarono nel 2001, il progetto era così ambizioso da richiedere l’arrivo di forza lavoro da tutto il mondo; servirono, infatti, migliaia di artigiani e braccianti per portare e distribuire le oltre 300.000 tonnellate di arenaria importate dall’India necessarie per la costruzione della Grande Moschea del sultano Qaboos.

La bellezza architettonica della Moschea

Sala principale della Grande Moschea del Sultano Qaboos a Muscat

Fonte: iStock

La sfarzosa sala di preghiera della Grande Moschea del Sultano Qaboos a Muscat, Oman

La peculiarità di questa moschea – magnifico esempio di architettura islamica – è la sua straordinaria bellezza architettonica, sia per quanto riguarda l’esterno dell’edificio sia per i suoi interni. L’intero complesso copre un’area di circa 416 mila metri quadri ed è in grado di ospitare oltre 20.000 fedeli.

  • L’architettura esterna: un’enorme cupola centrale dorata di oltre 50 metri dal pavimento si staglia al centro della Moschea ed è troneggiata a sua volta da 5 magnifici minareti che, come in quasi tutte le grandi moschee, rappresentano i cinque pilastri dell’Islam. La facciata della Grande Moschea del Sultano Qaboos è un mix tra pietra arenaria e marmo italiano ed è arricchita da dettagli decorativi con motivi geometrici di gusto islamico.
  • L’architettura interna: la zona più importante della Moschea è la sala preghiera principale, il musalla. La sala, che può ospitare fino a 6.500 fedeli, è caratterizzata da decorazioni sontuose e piccoli dettagli curatissimi. All’occhio salta immediatamente il tappeto persiano che ricopre tutta la superficie della musalla principale. Composto da 1,7 miliardi di nodi, pesa 21 tonnellate e ci sono voluti 27 mesi per completarlo. La sua tessitura in 28 nuance diverse, ottenute da prodotti naturali, lo rendono una vera e propria opera d’arte. Anche le pareti interne della sala principale trasudano meraviglia, completamente rivestite di marmo bianco e grigio scuro sono impreziosite da motivi fitoformi e disegni geometrici. A completare la bellezza di questa stanza, un lampadario italiano in cristallo lungo 14 metri e pesante 8,5 tonnellate. Per anni, sia il tappeto che il lampadario hanno ottenuto il primato di più grandi al mondo prima di essere entrambi superati da quelli che si trovano nella Gran Moschea dello Sceicco Zayed.
  • Il cortile e i giardini interni: all’interno della Grande Moschea del Sultano Qaboos sono presenti un grande giardino e altre piccole aree verdi di passaggio ben curate e che rappresentano una vera oasi di pace.

Visitare la Grande Moschea del sultano Qaboos: tutto quello che devi sapere

Visitare La Grande Moschea del Sultano Qaboos è una vera e propria occasione per scoprire la cultura islamica e toccare con mano la bellezza mozzafiato delle sue architetture religiose. Tuttavia, essendo un luogo spirituale, è bene tenere a mente alcune nozioni importanti e norme di comportamento. Ecco le informazioni necessarie da ricordare per organizzare in modo efficace la tua visita.

  • Accesso e orari: la Grande Moschea del Sultano Qaboos è aperta a tutti i visitatori di tutte le religioni. Tuttavia, ai non musulmani è permesso visitare la moschea ogni giorno, dal sabato al giovedì, dalle 8:30 alle 11:00. Il venerdì è riservato alle funzioni religiose musulmane.
  • Abbigliamento: come in tutte le moschee, è richiesto un abbigliamento sobrio e appropriato. Le donne devono coprire i capelli, le braccia e le gambe, mentre gli uomini devono indossare pantaloni lunghi e magliette con maniche lunghe.
  • Costi: l’ingresso è gratuito.
  • Visite guidate: è possibile, su prenotazione, accedere a visite guidate per scoprire la storia e le caratteristiche del luogo. Per prenotarle, consigliamo di metterti in contatto direttamente con la struttura.
  • Altre norme comportamentali: è possibile scattare fotografie all’interno della Grande Moschea del Sultano Qaboos ma si richiede silenzio e discrezione, specialmente durante le funzioni religiose.
  • Come raggiungerla: la moschea si trova a circa 5 chilometri dal centro città, utilizzare i mezzi pubblici come l’autobus può risultare scomodo poiché la fermata più vicina è a circa 20 minuti a piedi dall’edificio. Un’opzione più comoda è il taxi o, eventualmente, partecipare a un tour guidato che include il trasporto in navetta.

Con questa piccola guida hai tutte le informazioni necessarie per visitare la Grande Moschea del Sultano Qaboos e vivere un’esperienza indimenticabile che ti permetterà di scoprire un pezzo fondamentale della cultura omanita e di lasciarti incantare dalle bellezze di un vero e proprio capolavoro architettonico. Una tappa imperdibile per chiunque si trovi a Muscat grazie alla sua maestosità e alla sua atmosfera di pace e spiritualità, capace di sorprendere chiunque.

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Visitare il Palazzo Al Alam a Muscat, in Oman: un viaggio nella storia araba

Ci sono davvero molte esperienze che si possono fare in viaggio in Oman e tante persone che visitano questo sultanato nella Penisola Araba si fermano qualche giorno a Muscat, la capitale. Un quarto degli abitanti del paese vive proprio in questa città che ha davvero la capacità di mescolare la storia dell’Oman con il suo presente. Oltre a questo Muscat guarda verso il futuro in un modo incredibile e non mancherai di notare quanti edifici sono in costruzione della capitale dell’Oman.

Fa eccezione, positivamente si intende, il Palazzo Al Alam, un palazzo storico che fa parte delle proprietà della famiglia reale dell’Oman. Per essere chiari, questo paese arabo è, a livello governativo, una monarchia assoluta e tutto il territorio è di proprietà della famiglia reale. Tra la fine del XVIII Secolo e l’inizio del XIX, il sultano in carica si chiamava Bin Ahmad. Il sovrano dell’Oman chiese la costruzione di un palazzo da usare come luogo di rappresentanza. Nacque così il Qaṣr al-ʿAlam, letteralmente il Palazzo della Bandiera. Quello che vediamo ora è la stessa costruzione?

La storia del Palazzo Al Alam di Muscat

Sono sei i palazzi di rappresentanza del Sultano dell’Oman e questo, come dicevamo, sorse nella sua prima versione oltre 200 anni fa. Il palazzo Al Alam che possiamo ammirare oggi è il risultato di una modernizzazione e ristrutturazione voluta dal sultano sul trono nel 1972. L’aspetto, rispetto al progetto originario, è cambiato ma non troppo. La ristrutturazione dell’edificio risulta, però, davvero importante per la storia dell’Oman perché segna l’ascesa al trono del Sultano Qaboos, che ha guidato il paese attraverso una fase di significativa trasformazione economica, sociale e culturale, aprendo le porte dell’Oman ai viaggiatori internazionali.

Il Palazzo Al Alam in Oman

Fonte: Getty Images

Vista esterna del Palazzo Al Alam

L’architettura del Palazzo Al Alman di Muscat

Anche lo sguardo meno attento capirebbe di osservare, in quel momento, un luogo dove la ragione di stato ha la meglio su tutto il resto. La facciata del palazzo è caratterizzata da colonne blu e oro, che creano un effetto visivo sorprendente, conferendo al palazzo un aspetto decisamente regale. Questo è il punto più colorato (a livello esterno) del palazzo: il resto della costruzione è bianca e diventa quasi accecante quando il sole riflette sulle superfici squadrate di certe parti del palazzo o su quelle arrotondate delle cupole.

Tra tutte le costruzioni reali a Muscat o da vedere nei dintorni della capitale dell’Oman, questo palazzo è il più riconoscibile. I motivi sono tre: la sua posizione è centrale rispetto allo sviluppo attuale della città. In secondo luogo, l’architettura è facilmente riconoscibile come elemento storico: Muscat, infatti, è una città dove storia e ultra-modernità si fondono in un modo davvero inaspettato. Un luogo come il Palazzo Al Alam riveste ancora uno stile che decisamente pende verso il lato storico dell’Oman.

I giardini del Palazzo Al Alman di Muscat

Il palazzo è circondato da giardini curatissimi, che offrono una vista aperta sulla Baia di Muscat. La città sorge, come è facile pensare, nel mezzo di un territorio desertico, dove la roccia ha la meglio sulla vegetazione. I popoli arabi, però, sono sempre stati maestri del dare vita a giardini privati capaci di essere delle vere e proprie oasi verdi, dei definitivi punti colorati sulla tavolozza ocra di un paesaggio desertico.

Una parte dei giardini di questo palazzo reale sono esterni alla facciata d’ingresso e quindi possono essere ammirati da chiunque passi lì davanti.

I giardini del Palazzo Al Alam in Oman

Fonte: Getty Images

Vista dei giardini del Palazzo Al Alam a Muscat

Si può visitare il Palazzo Al Alman di Muscat?

Sebbene il Sultano non risieda stabilmente qui, il palazzo è utilizzato per eventi ufficiali, cerimonie di stato e per accogliere dignitari stranieri. Pertanto, non si può visitare ma si può solo ammirare dall’esterno e, ovviamente, lo si può fare quando non ci sono eventi in programma. Un viaggio in Oman può portarti a fare tante esperienze (anche andare in spiaggia, per esempio) e osservare, seppur dall’esterno, il Palazzo Al Alman è decisamente qualcosa da mettere in lista.

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L’aeroporto di Abu Dhabi si appresta a diventare il più smart del mondo

Essere “smart” oggi è un obbligo, soprattutto per i servizi e per le grandi città: ecco che gli aeroporti, infatti, anno dopo anno continuano a cambiare i loro volti diventando sempre più tecnologici, migliorando dunque non solo i servizi rivolti al benessere dei passeggeri e alla loro sicurezza, ma anche tutte quelle operazioni che grazie alla tecnologia si snelliscono diventando più semplici ed efficienti.

Tra gli aeroporti considerati più smart a livello mondiale possiamo citare senza dubbio l’Aeroporto Internazionale di Singapore Changi, noto per le sue innovative soluzioni tecnologiche e i servizi all’avanguardia che migliorano l’esperienza dei passeggeri – nonché per la sua bellezza architettonica che attira turisti da tutto il mondo come una vera e propria attrazione. Altri aeroporti famosi per la loro tecnologia sono sicuramente l’Aeroporto Internazionale Hamad a Doha, in Qatar, e l’Aeroporto Internazionale di Incheon a Seul, entrambi rinomati per l’efficienza operativa, l’offerta di servizi digitali e l’attenzione riservata al comfort dei viaggiatori.

Oggi, invece, giunge notizia che anche l’Aeroporto di Abu Dhabi sta trasformandosi e sembra sia destinato a diventare addirittura il più smart di tutti. Vediamo il perché.

Perché l’aeroporto di Abu Dhabi sarà il più smart

L’aeroporto di Abu Dhabi oggi è già noto per l’alta tecnologia presente nella sua infrastruttura, tanto da essere recentemente stato elogiato persino da Elon Musk con la frase “gli Stati Uniti devono recuperare”.

D’altronde, l’Oriente non è raro sorprendere l’Occidente con le sue grandi opere: la notizia è che adesso l’aeroporto di Abu Dhabi sta lanciando il Progetto Smart Travel, che prevede di installare sensori biometrici in ogni punto di controllo dell’identificazione del passeggere in aeroporto, dai banchi check-in ai varchi immigrazione, comprese le casse duty-free, le sale d’attesa delle compagnie aeree e i gate d’imbarco.

Questa tecnologia di elevata qualità e così sofisticata è in realtà già utilizzata ad Abu Dhabi, soprattutto sui voli operati dalla compagnia aerea partner Etihad, ma adesso che sarà espansa a tutta la struttura ciò rappresenta una svolta davvero decisiva.

Biometria, aeroporto

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Controllo dei dati biometrici in aeroporto

Andrew Murphy, chief information officer dell’aeroporto di Abu Dhabi, ha dichiarato che: “stiamo espandendo a nove punti di contatto e questo sarebbe un primato mondiale. Il sistema è progettato senza necessità di pre-registrazione, i passeggeri vengono riconosciuti e autenticati automaticamente mentre si spostano attraverso l’aeroporto, accelerando significativamente l’intero processo.”

In questo modo, arrivando anche per la prima volta negli Emirati Arabi Uniti, sia che si tratti di un residente che di un turista, ognuno vede raccolte le proprie biometrie all’immigrazione dall’Autorità Federale per l’Identità, la Cittadinanza, le Dogane e la Sicurezza Portuale (ICP), così che questo database possa collegarsi al sistema smart dell’aeroporto.

Questo sistema sarebbe in grado di elaborare 45 milioni di passeggeri, in brevissimo tempo, facendo sì che un aeroporto di enormi dimensioni possa essere attraversato da un passeggero anche in circa 15 minuti.

Cosa pensano i passeggeri dell’hi-tech in aeroporto

Lo scorso ottobre 2023 un sondaggio a cura dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) aveva rivelato che circa il 75% dei passeggeri preferisce l’uso delle biometrie rispetto ai passaporti e ai biglietti cartacei per il transito in aeroporto. Il restante 25% delle persone intervistato, invece, ha dichiarato di sentirsi un po’ a disagio con la tecnologia e di preferire invece le interazioni umane (infatti, il tradizionale sistema rimarrà comunque un’opzione valida a scelta del passeggero).

L’interazione umana e i documenti cartacei per l’identificazione dei passeggeri in aeroporto non saranno solo una scelta personale per via delle preferenze, ma anche un obbligo per i minori di 12 anni, dal momento che le caratteristiche facciali dei bambini cambiano troppo velocemente per il sistema e per la sua efficacia.

Sempre all’interno dello stesso sondaggio della IATA del 2023, il 46% dei partecipanti ha dichiarato di aver utilizzato la tecnologia in un aeroporto già almeno una volta. A Singapore, l’aeroporto è stato tra i primi a diventare il più smart negli ultimi anni, associandosi anche all’autorità di immigrazione del governo per implementare un processo di autorizzazione biometrica accessibile a tutti, residenti e viaggiatori.

La competizione per la tecnologia in aeroporto (e per il titolo di “aeroporto più smart al mondo”) è davvero alta in tutto il mondo: anche negli aeroporti di Hong Kong, Tokyo Narita, Tokyo Haneda e all’Indira Gandhi International di Delhi si stanno avviando sperimentazioni riguardo il transito e l’identificazione dei passeggeri tramite dati biometrici, ma Medio Oriente Asia restano i pionieri.

In Occidente e in Europa, tuttavia, si stanno compiendo ugualmente progressi significativi, tanto che già lo scorso anno la IATA ha collaborato insieme a British Airways per testare il primo volo internazionale con identità digitale completamente integrata, su un tragitto da Heathrow  a Roma Fiumicino. In quel caso, un passeggero di prova ha volato utilizzando esclusivamente la propria identità digitale, conosciuta come W3C Verifiable Credential. Passaporto, visto e biglietto elettronico erano stati quella volta memorizzati su di un portafoglio digitale e successivamente verificati tramite riconoscimento biometrico.

Negli Stati Uniti, invece, sembra che si sia rimasti un po’ indietro, ma non del tutto: infatti, la Dogana e Protezione delle Frontiere ha implementato la biometria inizialmente nelle zone di arrivo dei suoi 96 aeroporti internazionali, con 53 sedi che dispongono della tecnologia biometrica anche nei gate di partenza.

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Visitare Nizwa nei dintorni di Muscat: cosa non perdere

Forse non lo sai ma ad un’ora e mezza da Muscat circa si trova Nizwa, una città la cui storia va a braccetto con i panorami mozzafiato. Non lontana dalla capitale dell’Oman e conosciuta come “la perla dell’Islam”, è stata un tempo la capitale del Sultanato e ad oggi continua ad avere un ruolo importante tanto nella cultura quanto nel commercio.

Il forte di Nizwa

Uno dei punti salienti di Nizwa è il suo famoso Nizwa Fort; costruito nel XVII secolo dall’Imam Sultan bin Saif Al Ya’rubi. Questo forte è una delle strutture architettoniche più iconiche dell’Oman. La torre centrale alta 40 metri domina la città e offre una vista panoramica spettacolare sulla regione sottostante. Il forte è visitabile ogni giorno con visite guidate che vi porteranno indietro nel tempo, potrete passeggiare tra le mura, esplorare stanze sotterranee e salire sulla torre per avere una vista mozzafiato su Nizwa e sulle Hajar, le montagne che la circondano.

Non dovresti considerarla solamente come un capolavoro architettonico ma intenderla come un autentico simbolo di resistenza e cultura che, grazie alla posizione strategica, domina la città storica di Nizwa. Gli interni non sono da perdere ma è soprattutto la vista dalla torre che ti lascerà a bocca aperta: l’oasi verdeggiante all’orizzonte e soprattutto la cornice delle montagne dell’Hajar. Non possiamo che definirlo il luogo perfetto per immergersi nella cultura omanita.

Il Souq di Nizwa, shopping e cultura

Dopo aver esplorato il forte, dedicati a visitare il Souq di Nizwa: si tratta di un mercato tradizionale è un must per i turisti. Cuore pulsante della città dove local e turisti si mescolano per scoprire e acquistare prodotti, spezie, artigianato e gioielli in argento lavorati a mano. Non c’è un luogo migliore di vivere la cultura local che visitare il suo mercato: qui, tra colori, profumi e suoni ci si immerge totalmente in quella che è la tradizione dell’Oman. Oltre ad essere il luogo perfetto per acquistare un souvenir spaziando dalle spezie ai gioielli artigianali, senza dimenticare tessuti e ceramiche, consiglio una visita soprattutto per acquistare dell’incenso: dopotutto è proprio questa una delle specialità del territorio.

Mercato del bestiame di Nizwa

Tra le attrazioni imperdibili di Nizwa c’è il mercato del bestiame che si tiene ogni venerdì mattina, tra le 5 e le 8 del mattino. Avrai modo di osservare le abili contrattazioni dalla tradizione millenaria, ma saranno l’abbigliamento locale e il vociare delle contrattazioni a tenere l’attenzione altissima.

Cosa vedere a Nizwa

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Vista su Nizwa dal forte

Al Jalali e Al Mirani, le torri di Nizwa

Le torri Al Jalali e Al Mirani sono due attrazioni storiche, sono situate nel centro di Nizwa, facevano parte delle antiche fortificazioni della città e oggi offrono uno spaccato interessante sulla modalità difensiva del passato. Le due torri sono accessibili e visitabili, salirle significa godere di una vista spettacolare sulla città storica e sulle antiche mura. Volendo puoi fruire delle visite guidate dove verranno forniti dettagli storici sulle strategie di difesa e sulla storia legata a queste strutture così da approfondire gli aspetti storici ad essi collegati.

Nizwa, i suoi vicoli antichi

Una cosa da fare assolutamente a Nizwa, è perdersi tra i vicoli! L’anima antica di questa città ti trasporterà veramente in una sorta di viaggio nel tempo, dove intere abitazioni in argilla ti lasceranno a bocca aperta insieme alla vista dei piccoli negozi colmi di mercanzie coloratissime e profumate. Tra un vicolo e l’altro non mancare di assaggiare i datteri, considerati i migliori del mondo per la loro qualità e il sapore distintivo. Addentrandosi si ha modo di scoprire quella che è l’anima più antica: qui potrai vedere dal vivo le autentiche abitazioni in argilla, che ancora sono in utilizzo ma chiaramente ti catapultano indietro nel tempo.

Falaj Daris, patrimonio UNESCO

Tra i luoghi cult da non perdere ci sono i Falaj Daris. Si tratta di un sistema di irrigazione tradizionale che rientra ufficialmente tra parti fondamentali della rete di Falaj dell’Oman. Una curiosità in merito? Viene considerata tra le più antiche e sofisticate tecniche di irrigazione ancora in uso nel mondo, talmente prezioso da essere stato riconosciuto come patrimonio UNESCO. Osservando la serie di canali sotterranei e superficiali si ha modo di comprendere il complicato lavoro ingegneristico progettato per garantire un flusso costante e regolare dell’acqua dalle sorgenti fino ai giardini della città.

Moschea del sultano Qaboos

Se la confrontiamo con quella di Muscat probabilmente sembra avere meno fascino ma ti assicuro che merita una visita: la moschea del Sultano Qaboos è visitabile ai turisti in orari determinati e alcune giornate ma è bene sapere che per accedervi sono obbligatori pantaloni lunghi persino per gli uomini e le donne devono avere capo e braccia coperti. Seppur meno impattante rispetto ad altre moschee, ha una sua storicità e un fascino unico. L’aspetto che vediamo oggi non è quello originale. I lavori di ristrutturazione nel 1970 sono stati drastici e non possiamo negare che ne abbiano mutato in modo considerevole quello che era il design originale. Ma a dominare la scena ci pensa la sua cupola: così appariscente che si riesce a vedere da lontano.

Moschea del sultano Qaboos tra le cose da vedere a Nizwa

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Visitare la moschea del sultano Qaboos a Nizwa

Castello di Jebreen

Conosciuto sia con il nome internazionale di Jebreen Castle che di Fort Jabrin è tra le attrattive da non perdere quando si visita Nizwa e i suoi dintorni. Nato originariamente per motivi abitativi e non bellici, ha un’architettura datata 1670 e una struttura tipicamente araba. Basti pensare che i soffitti e le pareti sono dipinti con motivi floreali e versi di poesia araba. Composto da oltre 55 stanze, fa sentire i visitatori davvero piccoli e a tratti si percepisce di essere in un “labirinto”.

Se un tempo è stata la capitale del paese, oggi è senza dubbio tra le più antiche e caratteristiche da non perdere durante un viaggio in Oman. Ricordiamo però che da qui, oltre alla città stessa, è possibile esplorare leggermente le vicinanze attraverso escursioni in giornata che danno modo di approfondire quella che è la vista che già si intravede dal forte. Di monti Hajer ai canyon omaniti, sono tante le possibilità a tua disposizione per lasciare che l’Oman ti conquisti.

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Qeshm, la paradisiaca isola del Golfo Persico che il turismo non conosce ancora

Ha una forma insolita ed è un vero e proprio paradiso che regala paesaggi speciali e tantissime cose da vedere, stiamo parlando dell’isola di Qeshm che si trova nella zona est del Golfo Persico, nello stretto di Hormuz, quello che divide la penisola arabica dall’Iran, Paese di cui fa parte del territorio.

Tracce di questo luogo si trovano fin dal passato più antico quando era un fondamentale punto di collegamento per il commercio e, successivamente, dopo varie dominazioni da parte di Paesi occidentali, la fine della Seconda Guerra Mondiale ha sancito il suo ritorno sotto l’Iran.

Tutto quello che c’è da sapere e da vedere se si programma un viaggio sull’isola di Qeshm.

L’isola di Qeshm, a forma di delfino

A guardare le immagini dall’alto si nota subito la forma di un delfino che si allunga tra due coste: è l’isola di Qeshm, appartenente all’Iran e la più grande del Golfo Persico.

Con l sua natura e i suggestivi canyon, è anche scrigno della cultura del passato: è qui infatti che vi sono ancora i villaggi Bandari, dove si possono vedere le donne che indossano maschere che coprono il  volto. Raggiungere questo luogo significa fare un’immersione nei colori, quelli degli abiti, ma anche quelli che regala la natura. E nei sapori, dal momento che si possono gustare piatti unici.

È un luogo davvero straordinario, con tesori naturali speciali, tanto da essere dichiarata Geoparco globale dell’Unesco nel 2017. Tutto quello che si può ammirare in questo luogo.

Cosa vedere sull’isola di Qeshm nel Golfo Persico

Tra le cose più spettacolari che si possono ammirare sull’isola di Qeshm vi sono senza alcun dubbio le sue favolose formazioni geologiche, rocce che sono state modellate dal tempo e dall’erosione degli agenti atmosferici, che hanno saputo scolpire paesaggi che levano il fiato.

La Stars Valley, ovvero Valle delle Stelle, è un vero e proprio gioiello, con le rocce plasmate in forme spettacolari che ricreano un paesaggio di straordinaria bellezza. Ammirarla dall’altro e dal basso, esplorarla, permette di apprezzarne pienamente il fascino.

Le formazioni di rocce sull'isola di Qeshm nel Golfo Persico

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I panorami spettacolari dell’isola di Qeshm nel Golfo Persico

Da non perdere anche la Namakdan Salt Cave: si tratta della grotta di sale più lunga al mondo (tra quelle conosciute) e si snoda su una lunghezza di 6,5 chilometri. Pare che la sua origine possa essere fatta risalire al periodo Precambriano, quindi 540 milioni di anni fa.

Tra le altre meraviglie naturali di quest’isola vi è l’Hara Forest, la foresta di mangrovie dove si possono scorgere tantissimi uccelli migratori, ma anche altri animali. Si può visitare a bordo di un’imbarcazione ed è un’esperienza di rara bellezza.

Visto che le rocce di questa isola del Golfo Persico sono davvero straordinarie, vale la pena visitare anche ol Chahkooh Canyon con le sue forme sorprendenti modellate dal tempo, dall’acqua e dal vento. Sembra di essere stati catapultati in un sogno, ambientato in un pianeta lontano, e invece si è sulla terra e l’esperienza è indimenticabile. E poi vale la pena girare, scoprire la natura del luogo, le sue tradizioni, i sapori e vedere i tanti animali che popolano quest’area.

Le altre tappe sull’isola del Golfo Persico (ma non solo)

Da visitare anche il villaggio di pescatori Laft, dove si può entrare in contatto con la cultura tradizionale del Golfo Persico. Si trova sulla costa settentrionale dell’isola e regala scorci panoramici straordinari.

Da non dimenticare anche l’isola di Hengam che è dotata di stupende barriere coralline, la meta perfetta dunque per chi ama fare snorkeling.

Un luogo in cui la natura straordinaria e gli animali possono stupire: c’è qualche ristorante di pesce sulla spiaggia principale: tutti ottimi motivi per programmare una gita anche qui.

Laft, villaggio sull'isola di Qeshm nel Golfo Persico

Fonte: Getty Images

Il villaggio di pescatori Laft, sull’isola di Qeshm nel Golfo Persico
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L’offerta Costa Crociere per prolungare l’estate

Quando l’estate sta per finire c’è sempre un po’ di malinconia nell’aria: gli ombrelloni negli stabilimenti chiudono, i chioschi tolgono le insegne colorate e le serate cominciano a diventare sempre più fresche. Ma non preoccupatevi, perché se in Italia l’autunno comincia a bussare alle porte, da qualche altra parte del mondo il caldo continua a rendere le giornate perfette. Ed è proprio qui che vi porterà Costa Crociere con la sua offerta pensata per prolungare l’estate.

Con l’iniziativa “Summer Forever“, la compagnia renderà la stagione autunno-inverno meno rigida e nostalgica proponendo destinazioni meravigliose come i Caraibi e Dubai e gli Emirati Arabi con pacchetti convenienti e offerte speciali come My Drinks, che garantisce gratuitamente bevande illimitate tutti i giorni della crociera.

Le destinazioni di Summer Forever con bevande gratis

L’estate continua anche durante la stagione più fredda per chi deciderà di salpare insieme a Costa Crociere verso destinazioni esotiche e tropicali a bordo delle sue navi più belle come Costa Smeralda, Costa Fortuna e Costa Fascinosa. Per questi itinerari, l’offerta comprende crociera+volo+bevande gratis ed è valida per prenotazioni fatte entro il 26 agosto 2024 con partenze dai principali aeroporti italiani: Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Cagliari e Palermo per l’itinerario di Costa Fortuna; Milano Malpensa per l’itinerario di Costa Fascinosa.

Crociera ai Caraibi

La crociera ai Caraibi prevede due itinerari di 8 giorni. La nave Costa Fortuna porta alla scoperta di isole caraibiche da sogno, con partenza da Guadalupa, come le isole BES (Bonaire, Sint Eustasius e Saba), Aruba, una tappa imperdibile per provare le specialità tipiche dei Caraibi, il Patrimonio UNESCO Curaçao e Martinica. Durante il viaggio vivrete esperienze uniche e divertenti, non solo party scintillanti, ma anche eventi dedicati alle stelle dove insieme a un esperto ammirerete il cielo come non l’avete mai visto prima.

Con Costa Fascinosa, invece, la partenza è prevista da La Romana, un moderno centro turistico della Repubblica Dominicana. Da qui salperete alla scoperta di isole incontaminate come Grand Turk, di spiagge dorate come quelle di Puerto Plata e delle foreste tropicali dell’Isola Catalina. Anche in questo itinerario non mancano esperienze di divertimento uniche all’insegna di musica dal vivo, drink caraibici e spettacoli di danza.

Aruba

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Spiaggia di Aruba

Crociera a Dubai e negli Emirati Arabi

Un’altra destinazione per superare l’inverno con più leggerezza sono gli Emirati Arabi, da scoprire a bordo di Costa Smeralda. La partenza è prevista da Dubai e l’itinerario comprende il Golfo di Oman, dove la nave si trasformerà in un capitolo delle Mille e una Notte tra tende lussuose, ballerine del ventre e musica, la città di Muscat, Doha, la vibrante capitale del Qatar e infine Abu Dhabi.

Inoltre, grazie al pacchetto “Fly, Cruise & Doha”, avrete l’opportunità di immergervi nelle bellezze di Doha partecipando un tour guidato della città e pernottando, in pensione completa, la notte dopo lo sbarco, in un hotel cinque stelle.

Crociera nel Mediterraneo

Se invece preferite navigare alla scoperta del Mediterraneo, la promozione “Summer Forever” vi permetterà di esplorare paesaggi suggestivi e città d’arte a partire da 549 euro per itinerari di 8 giorni e 7 notti. Ricordatevi che, su alcune partenze selezionate, potreste godere di un viaggio in cabina con balcone privato allo stesso prezzo della cabina vista mare.

Costa Smeralda, Costa Toscana e Costa Pacifica, con imbarchi da Genova, Savona, Napoli, Cagliari, Civitavecchia e Palermo, vi porteranno nel Mediterraneo Occidentale; Costa Fascinosa e Costa Deliziosa da Venezia-Marghera, Bari, Taranto e Catania, invece, salperanno verso il Mediterraneo Orientale. Una grande novità è rappresentata dall’itinerario di 8 giorni di Costa Fascinosa tra Grecia e Malta, dove è previsto un volo diretto da Cagliari per imbarco a Taranto per gli ospiti in partenza dalla Sardegna.

Infine il Nord Europa, una delle destinazioni più amate per chi sogna di vedere dal vivo fiordi spettacolari, villaggi incastonati tra il verde delle montagne, il blu del mare e il fenomeno unico del sole di mezzanotte. Costa Favolosa propone tre diversi itinerari, dai 13 ai 22 giorni, con partenza da Amburgo, diretti a Capo Nord e alle isole Lofoten, in Islanda e in Groenlandia, più un nuovo itinerario di 8 giorni dedicato alla Scozia.

Costa Diadema, invece, salperà per crociere di una settimana nei fiordi norvegesi. Anche le crociere nel Nord Europa sono organizzate per coprire un ampio piano di voli speciali da ben quattordici aeroporti italiani: Alghero, Ancona, Bologna, Bari, Cagliari, Catania, Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Linate, Napoli, Palermo, Pisa, Pescara e Lamezia Terme.

Tutte le destinazioni proposte da Costa Crociere saranno arricchite dalle Sea Destinations, ossia luoghi inediti che gli ospiti potranno scoprire dalla nave. In questo modo, il mare e la nave in cui vi trovate diventeranno un balcone privilegiato dal quale vivere esperienze uniche ammirando paesaggi splendidi. Per esempio, prima di scendere dalla nave per visitare Napoli, gli ospiti potranno gustarsi una colazione tipica caprese di fronte allo spettacolare panorama dei Faraglioni, illuminato dalle prime luci dell’alba.

Crociera Mediterraneo

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Crociera in Grecia