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Cosa fare a Thirasia, incantevole isola vulcanica di Santorini

Un luogo fermo nel tempo quello di Thirasia, l’isola vulcanica che tutti vedono, ma che pochi decidono di visitare. Situata proprio davanti a Santorini, l’isola custodisce l’anima più autentica delle Cicladi: se ormai da decenni le altre isole attirano sempre più turisti grazie al mare splendido e ai tramonti indimenticabili, e vengono considerate a tutti gli effetti una delle mete estive più amate d’Europa, Thirasia rappresenta un’eccezione.

Thirasia è la seconda isola per estensione dell’arcipelago di Santorini, anche se originariamente faceva parte della grande isola di Strongili, crollata durante l’eruzione minoica. L’eruzione creò un gruppo di isole (che comprende Santorini, Palea e Nea Kameni) e l’iconica caldera che le collega. Pur condividendo la medesima geologia vulcanica di Santorini, non ha subito lo stesso sviluppo turistico delle sue vicine…e per fortuna! Non è una meta per tutti, ma un luogo adatto soprattutto ai viaggiatori che possono apprezzarne la paciosità e i ritmi altrove dimenticati.

Con poco più di 260 abitanti, l’isola accoglie chiunque abbia voglia di rallentare e scoprire con calma le sue bellezze naturali. Togliete l’orologio dal polso e preparatevi a salpare verso la tranquillità e la vita lenta di Thirasia.

Cosa vedere sulla piccola isola di Thirasia

Secondo la mitologia, l’isola prese il nome dalla figlia più giovane del re Thera, Thirasia, alla quale fu donata l’isola per costruire il suo grandioso palazzo. Un luogo bello e tranquillo, soprattutto se visto dalla prospettiva di chi visita Santorini, una meta altrettanto splendida, ma famosa per la sua atmosfera vivace e per la vita notturna, che durante i mesi estivi diventa frenetica ed esplosiva. Dimenticate il volto mondano e giovanile delle altre isole e preparatevi a immergervi in uno scenario diverso dove assaporare la cultura greca nella sua deliziosa semplicità, tra piccole chiese e taverne dove provare le migliori specialità a base di pesce.

Manolas, la città principale

Il paese principale dell’isola è quello di Manolas, contraddistinto dal fascino tipico di un piccolo centro marittimo del Mar Egeo. Situato sulla costa orientale, ospita qualche tipico edificio greco, con le caratteristiche casette bianche e basse e con le graziose chiesette sopra le quali pende la vegetazione lussureggiante della macchia mediterranea. Strade strette e piccoli negozi locali completano lo scenario, insieme al porticciolo e ai pescatori, dove si respira l’atmosfera quieta di un tempo.

A Manolas troverete piccole taverne ideali per gustare un pranzo a base di frutti di mare. Le taverne, dalle mura bianche e infissi blu come da tradizione cicladica, propongono i sapori più autentici della Grecia perché i piatti sono preparati solo con ingredienti locali, spesso coltivati negli orti degli stessi proprietari. Non stupitevi se sarete gli unici seduti su una terrazza affacciata sul mare, insieme a qualche abitante dell’isola, perché è proprio in queste situazioni che è racchiuso il fascino di Thirasia.

Insalata greca

Fonte: iStock

Insalata greca tradizionale

Gli altri villaggi dell’isola

Sull’isola ci sono anche altri villaggi. A circa 1 chilometro da Manolas, dirigendovi verso l’entroterra, troverete il paese di Potamos: costruito su un burrone, ospita poche case in pietra e due chiese, l’Agios Dimitrios e la colorata Panagia Yatrissa. Caratteristico è il villaggio disabitato di Agrilia, dal quale si gode di un panorama mozzafiato, mentre sulla costa opposta si trova il villaggio di Riva, dotato di un piccolo porto dove approdano i traghetti che arrivano dalle altre isole dell’arcipelago e con una bella chiesetta, quella di Aghia Irini.

Restando in tema di chiese, seppur di piccole dimensioni, l’isola possiede ben 20 edifici religiosi ortodossi di dimensioni e architettura diverse, testimonianza della fede dei suoi abitanti. Quelle più grandi sono il San Costantino a Manolas e il San Demetrio a Potamos.

Le spiagge di Thirasia

Non esistono spiagge vere e proprie sull’isola, caratterizzata da piccole e affascinanti calette che rendono la costa estremamente frastagliata e scenografica. Potete nuotare con più facilità nel villaggio di Riva, dove l’acqua non è particolarmente profonda, o accanto al porto di Korfos, dove attraccano i traghetti. In entrambi i casi troverete acque cristalline e pulite come nel resto dell’arcipelago. Se siete appassionati di immersioni e snorkeling, non dimenticate di portare con voi una maschera perché il fondale marino aspetta solo di essere scoperto.

Quando andare a Thirasia e come arrivare

Dal punto di vista climatico, l’isola di Thirasia presenta un clima gradevole, mite, ventilato e decisamente meno afoso rispetto a quello della Grecia continentale. Nei mesi invernali l’arcipelago di Santorini gode di temperature temperate, tendenzialmente superiori ai 10°C, mentre in estate le temperature massime si aggirano intorno ai 30°C. Thirasia presenta un paesaggio incontaminato, baciato da un clima favorevole e piacevolissimo, e i suoi piccoli antichi villaggi permettono ai visitatori di assaporare l’atmosfera sospesa e arcaica della Grecia insulare durante tutto l’anno. Tuttavia, i mesi ideali per visitare Thirasia e Santorini in generale sono maggio-giugno e settembre-ottobre.

Per arrivarci potete partecipare a un tour di mezza giornata o intera, oppure prendere una barca più piccola per essere più flessibili con gli orari. I traghetti partono da due porti: da quello di Ammoudi, Oia (traversata di 10-15 minuti) e da quello di Athinio (traversata di 40 minuti.

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Viaggio a Naxos, cosa fare e vedere in questa splendida isola della Grecia

Naxos è una pittoresca isola della Grecia, la più grande delle Cicladi, che viene considerata accogliente e in grado di far star bene chiunque la visiti. Data la sua notevole estensione, le cose da fare e vedere in questa terra magica sono tantissime, ma noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi tutto ciò che è davvero imperdibile.

Cosa vedere a Naxos

L’isola di Naxos è davvero ideale per tutte le età: tra famose località turistiche, spiagge isolate, villaggi caratteristici, siti storici e un monte alto più di 1000 metri, le cose da vedere e le attività da fare si rivelano ottimali per ognuno di noi. Ma iniziamo il nostro viaggio in questa isola avvolta nel mito dalle sue località più famose, per poi scoprire luoghi inediti e siti storici che lasciano senza fiato.

Naxos, l’omonima (ma bellissima) Capitale

A chiamarsi Naxos è anche la Capitale dell’isola (ad onor del vero viene spesso riconosciuta anche con il nome di Hora, Chora o Naxos Chora), ed è una graziosa cittadina a misura d’uomo che si sviluppa sulla costa ovest dell’isola. Particolarmente suggestivo è il suo centro storico, intriso di ripide viette e diviso in due borghi veneziani: Bourgos, dove anticamente vivevano i greci, e Kastro, la cittadella dei romani. Quest’ultima, senza ombra di dubbio, conquista il cuore dei suoi numerosi visitatori in quanto si trova arroccata su una collina a ridosso del lungomare.

Naxos Chora, Grecia

Fonte: iStock

Veduta della bellissima città di Naxos

Chalkio, l’antica Capitale dell’isola

A Chalkio, antica Capitale di Naxos, il tempo pare essersi fermato: è un antico villaggio che troneggia al centro dell’isola e un luogo dove il tipico bianco-blu che caratterizza le Cicladi non è mai arrivato. Dall’architettura veneziana, è un poetico susseguirsi di vicoli pieni di caffè e ristoranti che invitano a rilassarsi, negozi di souvenir fatti a manо e anche un’imperdibile distilleria di kitron.

Apiranthos, un luogo diverso da tutto il resto

Nell’entroterra dell’isola da non perdere è Apiranthos, un borghetto posto a 650 metri sul livello del mare che per le sue peculiarità architettoniche si è guadagnato il soprannome di “villaggio marmo”: pietra e marmo sono praticamente ovunque. Visitandolo, quindi, ci si rende conto che il villaggio sembra brillare di un bianco candido, ma che all’ora del tramonto assume mille sfumature di arancione e di rosa.

Tempio di Demetra, sito archeologico importantissimo

Nei pressi del villaggio di Ano Sangri da non perdere è il Tempio di Demetra che sorge proprio dove non ti aspetti: si trova nel mezzo di una vasta area rurale, circondata da colline e campi coltivati. Il Tempio di Demetra rappresenta il sito archeologico più importante al di fuori della città di Naxos ed era dedicato al culto sorella di Zeus, che nella mitologia greca è la dea del grano e dell’agricoltura.

L’imponente Portara

Sarà praticamente impossibile non notarla, perché la Portara sorge nella città di Naxos. Si tratta di quel che resta di una grande porta in marmo di un tempio dedicato al dio Apollo e che di certo offre un benvenuto in questa terra di bellezze, miti e leggende assolutamente piacevole.

Portara, Naxos

Fonte: iStock

L’imponente Portara di Naxos

I Kouros di Melanes e ad Apollonas

Melanes e Apollonas sono due antichi villaggi di Naxos che conservano qualcosa di veramente speciale: i Kouros. Ma cosa sono esattamente? Sono delle statue che non sono mai diventate statue e per i più disparati motivi: magari durante l’estrazione qualche arto si è rotto dal blocco principale, oppure durante la loro costruzione sono cambiate le amministrazioni politiche e molto altro ancora. Nonostante questo, però, questi affascinanti blocchi di marmo sono dei monumenti che hanno una lunga storia da raccontare.

La chiesa paleocristiana della Panagia Drosiani

Vale la pena fare un salto anche presso la chiesa paleocristiana della Panagia Drosiani (vicino al piccolo villaggio di Moni) poiché è una delle più antiche di tutta Europa. Ma non è tutto, perché questo edificio religioso colpisce anche per la sua struttura e per gli affreschi che custodisce all’interno, i cui più antichi risalgano addirittura al VI° secolo.

Le migliori spiagge di Naxos

Un viaggio a Naxos non può di certo prescindere da una o più soste in una delle sue tantissime (e bellissime) spiagge. L’isola, infatti, è nota per offrire lunghi arenili di sabbia finissima, con fondali bassi e acque cristalline. Scopriamo insieme alcuni degli arenili più belli (in molti li considerano persino i più belli di tutta la Grecia).

La spiagge della sua Capitale

Sì, avete letto bene: anche la Capitale dell’isola offre delle spiagge che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire:

  • Agios Georgos: si distingue per essere un lungo arenile attrezzato con acque poco profonde. In genere è piuttosto affollata, ma essendo molto grande con un po’ di pazienza permette di trovare angolini più tranquilli;
  • Baia di Alykes: il posto ideale per chi desidera fare kitesurf e windsurf;
  • La Grotta: non è la spiaggia più indicata per chi è in cerca di riposo e di prendere il sole, perché è costantemente battuta dai venti. Tuttavia, ammirarla regala grandi emozioni e scorci sulla natura di Naxos.

Le spiagge più popolari

Se cercate la movida e le comodità dovete raggiungere le spiagge più popolari dell’isola, ovvero quelle dove si trova la stragrande maggioranza degli alberghi e delle possibilità per l’alloggio:

  • Agios Prokopio: qui il mare è estremamente limpido e la sabbia sottile come la polvere;
  • Agia Anna: da queste parti c’è davvero di tutto, tanto di rivelarsi un sogno anche per la famiglie;
Agios Prokopio, Naxos

Fonte: iStock

Paesaggio con la spiaggia di Agios Prokopios

Le spiagge delle coste nord ed est

Le coste nord ed est di Naxos sono un po’ differenti dalle altre: la prima è costantemente battuta dal vento greco, e quindi poco frequentata dai turisti; la seconda è più rocciosa e impervia e per questo presa meno d’assalto rispetto al resto dell’isola. Tuttavia, entrambe regalano degli angoli da non perdere:

  • Apollonas: è un villaggio di pescatori impreziosito da un spiaggia piccola ma altamente suggestiva;
  • Moutsouna: è una delle spiagge più remote di Naxos, da raggiungere percorrendo una strada tortuosa con molti strapiombi sul mare;
  • Lionas: graziosa, tranquilla e piena di ciottoli bianchi;
  • Psli Ammos: un segreto di sabbia dorata, tanto da essere poco frequentata anche in pieno agosto;
  • Klidos: l’ideale per chi cerca la privacy perché è un vero e proprio susseguirsi di calette sabbiose poco frequentate.

Le spiagge della costa sud

Anche la costa sud si fa apprezzare per essere remota e selvaggia, e diversi sono i paradisi in cui lasciarsi andare al suono del mare:

  • Panormos: incastonata in una piccola baia bagnata da acque azzurrissime, è il luogo perfetto per stare isolati;
  • Pyrgaki: solitaria, silenziosa e impreziosita da dune di sabbia;
  • Baia di Agiassos: per raggiungerla bisogna percorrere una strada sterrata, ma il posto è spettacolare e ottimale per passare del tempo di qualità.

Plaka, la più incredibile

La più bella spiaggia di Naxos è probabilmente Plaka, un arenile lungo ben 4 km caratterizzato da sabbia bianca, fondale basso e un mare dal colore smeraldino e cristallino. La sua caratteristica più speciale, però, è che pur essendo turistica e popolare mantiene ancora un’atmosfera selvaggia.

Plaka, Naxos

Fonte: iStock

Veduta aerea della bellissima zona di Plaka

Cosa fare a Naxos

Se tutto ciò che c’è da vedere e le numerose spiagge non bastano, sappiate che a Naxos ci sono tantissime attività da fare. Per esempio, si consiglia di non perdere il tramonto presso la Portara, che trovandosi su una penisola di fronte alla città di Naxos è in grado di regalare un calar del sole davvero unico nel suo genere.

Molto divertente è anche noleggiare un kayak e pagaiare lungo la costa rocciosa di questo lembo di terra. Chi ama l’adrenalina, invece, può fare kitesurf e windsurf poiché sull’isola sono presenti diverse scuole in cui prendere lezioni. Infine, concedetevi una gita in barca per esplorare le Piccole Cicladi, alcune tra le isole più belle e sconosciute della zona e che sono praticamente disabitate e meravigliose, luoghi ideali anche per fare un po’ di snorkeling e conoscere i ricchi fondali.

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Santorini in 4 giorni, tutto il meglio delle Cicladi

Santorini ha il potere di lasciare chiunque a bocca aperta. Un fascino che conquista da lontano, ancor prima di essere scesi dal traghetto: mano a mano che ci si avvicina, si apre uno scenario composto da rocce a strapiombo circondate dal mar Egeo, uniche superstiti dell’eruzione del 1646 a.C che pose fine a una delle civiltà più prospere del Mediterraneo. Ed è sopra queste rocce che sono state costruite le casette più iconiche al mondo, facilmente riconoscibili nelle loro tonalità bianche e azzurre.

Questa è una delle isole greche più famose, conosciuta soprattutto per i tramonti, imperdibili quando ammirati dal villaggio di Oia, per le sue atmosfere e per i suoi paesaggi, uno più bello e sorprendente dell’altro. Ma Santorini non è solo questo. Quella che un tempo era conosciuta come Kalliste “la bella” oppure Strongyle “la rotonda”, custodisce anche villaggi meno noti, raggiungibili percorrendo strade tortuose, e scenari unici dove entrare a contatto con la sua natura forte e resiliente. Siete pronti a partire? Ecco cosa vedere e fare a Santorini in 4 giorni.

Giorno 1

Il capoluogo Fira è la base perfetta perché è da qui che partono tutte le linee degli autobus che vi aiuteranno a raggiungere le spiagge e i paesini tipici, oltre che i vari tour, ideali per chi vuole rilassarsi senza pensare all’organizzazione degli spostamenti. Il primo giorno, una volta che vi sarete sistemati nel vostro alloggio, andate alla scoperta di Fira passeggiando senza fretta tra le sue stradine affollate di bar e ristoranti e godetevi la vista sulle case bianche che sembrano sovrapporsi l’una all’altra in balze disordinate che scendono verso il mare. Romantiche chiesette, cascate di buganvillee rosa, gatti e terrazze: ogni angolo di Fira è pronto a lasciarsi fotografare; e quando sarete stanchi, una sosta nelle osterie locali vi aiuterà a ritrovare le forze. Dirigetevi verso il porto per pranzare o cenare con una magnifica vista sulla caldera.

Fira può diventare particolarmente affollata, soprattutto durante l’alta stagione. Ecco perché, per ammirare un tramonto da cartolina, consigliamo di raggiungere la vicina Imerovigli, un tempo paese indipendente e ora frazione di Fira. Costruita in cima alla caldera, questa città offre un panorama davvero indimenticabile e passeggiare tra le classiche case bianche e le chiese dal tetto azzurro è sempre una grande emozione. Guardare il tramonto è un must sull’isola di Santorini ed è proprio Imerovigli, insieme al villaggio di Oia, che garantisce lo spettacolo migliore.

Con il sole che tramonta direttamente sul mare, suggeriamo di godersi il momento o sorseggiando un cocktail in uno dei bar lungo la caldera o dalle scogliere selvagge di Skaros Rock. A spettacolo finito, ritornate a Fira per cenare in una taverna greca tradizionale e concludete la serata in uno dei bar a picco sul mare per godervi la brezza e il passaggio delle navi illuminate davanti all’isola.

Imerovigli santorini

Fonte: iStock

Vista sul mare da Imerovigli

Giorno 2

Dedicate il secondo giorno all’escursione più famosa di tutta Santorini: il giro in barca della caldera. Questo è un modo fantastico per rendersi conto della sua vera grandezza e spettacolarità da un punto di vista completamente diverso. I tour durante i mesi estivi sono presi d’assalto, tuttavia, a chi desidera regalarsi un’esperienza di viaggio indimenticabile, consigliamo di valutare altre opzioni come il giro in barca a vela.

Il punto di partenza è il vecchio porto di Fira, prima tappa l’isola di Nea Kameni. Qui poggerete i piedi sul vulcano che potrete visitare con tutta calma in compagnia di guide locali: sarete condotti verso la cima dove sono presenti i crateri attivi e l’odore di zolfo è più forte. La seconda tappa del tour della caldera comprende Palea Kameni e le sue sorgenti calde situate nella baia di Agios Nikolaos, dove la temperatura dell’acqua è compresa tra i 30 e i 35 gradi. Le sorgenti sono raggiungibili solo a nuoto dalla barca e sono molto ricche di zolfo quindi potrebbero lasciare un ricordo indelebile della vacanza sul vostro costume da bagno!

Prima del rientro è solitamente prevista anche una sosta per il pranzo sulla piccola isola di Thirassia dalla quale scattare incredibili foto su Fira e sugli altri villaggi arroccati sulle scogliere della costa occidentale di Santorini. A Thirassia potrete fare un bagno nelle acque limpidissime, oppure decidere di salire fino al paese in cima alla collina, ma anche mangiare con tutta calma in uno dei piccoli ristoranti tipici nella zona del piccolo porto e che vi serviranno verdure e pesce freschissimi.

Solitamente, il giro in barca della caldera si conclude ad Oia, la cittadina dell’isola di Santorini considerata la “regina dei tramonti”. Più chic di Fira, Oia è un meraviglioso insieme di casette bianche, stradine, gallerie d’arte e musei che vi farà perdere la testa; ma se siete qui per il calare del sole, allora prendete posto in anticipo perché le postazioni migliori rischiano di essere davvero affollate!

Giorno 3

Il terzo giorno può essere trascorso in due modi in base ai vostri interessi. Chi è alla ricerca di momenti rilassanti sulla spiaggia, la costa orientale propone alcune location imperdibili come Perivolos, Perissa e Kamari, tutte raggiungibili da Fira con l’autobus. Perivolos è una spiaggia di sabbia nera affacciata su un mare blu scuro perfetto per lo snorkeling e gli sport acquatici, uno spazio tranquillo e meno affollato anche nei mesi di alta stagione. La spiaggia di Perissa, invece, si estende per quasi 7 chilometri ed è dotata di stabilimenti balneari attrezzati con lettini e ombrelloni. Anche qui, come a Perivolos, non mancano gli sport acquatici, ma questa parte del litorale è più affollata anche grazie alle taverne e ai piccoli ristoranti che offrono piatti tipici a prezzi modici, oltre ai numerosi bar perfetti per un drink al tramonto e attivi con musica fino a tarda notte.

Kamari, infine, è separata da Perissa dalla roccia chiamata Monte Vouno e se siete pronti a fare una deviazione prima di trascorrere il pomeriggio in spiaggia non dimenticate di salire in cima, alla scoperta delle rovine dell’antica Fira dove troverete agorà, resti di templi e di abitazioni del periodo dorico oltre a viste magnifiche sul mar Egeo. Kamari è la località balneare più famosa di Santorini e per questa ragione può essere un’alternativa al soggiorno a Fira grazie alla presenza lungo la spiaggia di moltissimi alberghi adatti a tutti i budget.

Se al relax in spiaggia preferite scoprire i villaggi meno noti dell’isola, quelli tradizionali di Megalochori e Pyrgos sono la destinazione perfetta. Il primo, adagiato su una collina e circondato da vigneti, vanta un’architettura tradizionale rimasta inalterata nel tempo e un’atmosfera pittoresca e autentica; il secondo, invece, propone i migliori vini locali e un panorama mozzafiato dal castello di Pyrgos Kastelli.

Pyrgos Santorini
Architettura cicladica a Pyrgos

Giorno 4

L’ultimo giorno del vostro soggiorno a Santorini trascorretelo sulla costa meridionale, dove sono presenti due delle attrattive più belle dell’isola: Akrotiri e la Red Beach. Gli scavi di Akrotiri si trovano a circa 9 chilometri da Fira e sono uno dei più importanti insediamenti preistorici ritrovati nella zona dell’Egeo. Akrotiri è stata sommersa dalla cenere proveniente dall’eruzione del vulcano di Santorini e, come per Pompei, questo ha permesso di ritrovare intatti edifici, ceramiche e affreschi. Al termine della visita dirigetevi verso la famosa Red Beach, la spiaggia rossa, una delle più famose di tutta l’isola di Santorini. Racchiusa da scogliere dello stesso colore, la Red Beach offre un paesaggio di grande bellezza apprezzabile soprattutto nei mesi tranquilli di giugno e settembre, dotata di comfort quali lettini e taverne per tutti i gusti.

Come raggiungere Santorini

Santorini è una piccola isola delle Cicladi, situata nel mar Egeo, 200 chilometri a sud di Atene. Potete raggiungerla sia da Atene, in aereo o in traghetto, che da altre isole o località della Grecia. Dall’Italia, invece, sono tante le compagnie aeree che, soprattutto durante i mesi estivi, offrono collegamenti diretti con l’isola.

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Vacanza a Syros, l’isola delle Cicladi che non ti aspetti

Casette bianche, infissi blu e un mare dalle tonalità così belle che a volte si confonde con il cielo: nel nostro immaginario, l’arcipelago delle Cicladi è esattamente così. Le sue isole sono tutte meravigliose, seppur alcune assediate dal turismo di massa come Mykonos e Santorini. Dove andare, quindi, per respirare l‘atmosfera più autentica della Grecia? Noi di SiViaggia consigliamo Syros, che con il suo fascino discreto e sostenibile, l’ottima cucina e le piccole spiagge, conquista i viaggiatori che desiderano andare oltre le classiche mete più popolari.

Da lontano appare ruvida, un paesaggio composto da rocce e montagne. Quando ci si avvicina, però, si scopre un’isola ricca di storia dove la quotidianità dei suoi abitanti scorre tranquilla, tra una commissione e l’altra. A Ermoupolis infatti, la sua città principale, posizionata su due colline e affacciata sul mar Egeo, si trovano uffici, istituzioni e attività commerciali che tolgono il velo del turismo da cartolina e offrono scorci di pura realtà greca. Come trascorrere una vacanza indimenticabile su quest’isola? Ve lo diciamo noi, consigliandovi di seguito le migliori cose da fare e da vedere.

Ermoupolis, la città più importante dell’isola

Prospera e vivace, la città portuale di Ermoupolis è diversa dalle altre località delle Cicladi perché qui, a disegnare il paesaggio, non sono i tipici edifici bianchi, ma architetture neoclassiche, case signorili e palazzi dall’aura cosmopolita. Fondata nel 1821 dai coloni delle isole vicine durante la guerra di indipendenza dai turchi, la città fiorì velocemente e verso la metà del XIX secolo divenne un importante centro commerciale, industriale e navale, secondo per importanza e popolazione soltanto ad Atene. Non è un caso se il suo nome è legato a quello di Hermes, dio dei mercanti e dei messaggeri.

Cosa vedere durante una tranquilla passeggiata tra le strade regali di Ermoupolis? Da non perdere è sicuramente la splendida chiesa di Agios Nikolaos, costruita a metà del XIX secolo grazie alle donazioni di armatori, mercanti e benefattori residenti all’estero. Al suo interno è possibile ammirare gli affreschi e le icone realizzate dai migliori agiografi della regione. Gli appassionati di storia, invece, non possono esimersi dal visitare il uno dei più antichi musei della Grecia: il Museo Archeologico, situato all’interno del municipio, un capolavoro architettonico progettato da Ernst Ziller, custodisce reperti risalenti al III millennio a.C. e altri tesori, come la statuetta egizia datata 730 a.C. Per ammirare le architetture più belle della città, invece, bisogna uscire dal museo e trascorrere un po’ di tempo nella piazza principale. Piazza Miaouli, pavimentata con lastre di marmo, è il cuore pulsante di Ermoupolis, ricca di palme, ristoranti e negozi.

Municipio di Ermoupolis

Fonte: iStock

Il municipio nel centro di Ermoupolis

Le spiagge più belle di Syros

Impossibile fare una vacanza a Syros senza tuffarsi nelle sue acque cristalline! Sull’isola ci sono spiagge per tutti i gusti e le esigenze, da quelle perfette per un bagno veloce a quelle dove trascorrere un’intera giornata all’insegna del relax. Chi soggiorna a Ermoupolis e vuole semplicemente rinfrescarsi, può andare alla “spiaggia” Asteria, che mettiamo tra virgolette perché non si tratta di una spiaggia vera e propria, ma di una piattaforma in cemento dotata di scaletta per la discesa in acqua. Questo è il place to be in città anche grazie alla presenza di bar e ristoranti nelle immediate vicinanze.

Tra le spiagge più popolari spiccano quelle di Galissas, situata all’interno di una baia a forma di U con sabbia fine e acque poco profonde, e di Kini, località balneare perfetta per le famiglie grazie alle sue acque basse e chiare. Chi cerca una location più rilassata e riparata dal vento, la troverà nella spiaggia di Delfini, nascosta da una baia rocciosa e attrezzata solo in parte. Seguendo la costa potrete optare per una spiaggia attrezzata come Vari, Azolimnos, Foinikas o Megas Gialos, in cui trovare tutti i servizi di cui avete bisogno, oppure raggiungere località più isolate e selvagge dove si pratica, ad esempio, naturismo.

Spiaggia a Syros

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Una spiaggia sull’isola di Syros

Ano Syros, la gemma delle Cicladi

Se state cercando il classico villaggio da cartolina, tipico di quest’area della Grecia, Ano Syros è la destinazione che fa per voi. Le sue strade acciottolate, strette e tortuose, sono arricchite dalle case imbiancate a calce che convivono con le influenze storiche che attraversarono l’isola, in primis quelle veneziane introdotte a partire dal XIII secolo. Si tratta di una città fortezza, costruita proprio come un anfiteatro allo scopo di difendersi dagli attacchi nemici. Qui potete perdervi tra le sue vie, dove immancabili sono le iconiche buganvillee, le quali decorano chiese, piccoli negozi e balconi.

Da vedere è la Cattedrale di San Georgio, di gusto barocco, il Museo Markos Vamvakaris, dedicato a uno dei più amati cantanti folk rebetiko della Grecia, Markos Vamvakaris, e la chiesa Aghios Nikolaos Ano Syros, la più antica dell’isola con ossa e tombe risalenti al XVI secolo.

Kini, un pittoresco villaggio di pescatori

Se avete voglia di scoprire l’isola di Syros in profondità, non potete perdere un piccolo villaggio di pescatori situato sulla costa occidentale, a soli 10 chilometri di distanza da Ermoupolis. Kini è la meta perfetta per una gita di mezza giornata all’insegna del pesce fresco: proprio così, qui è possibile gustare un pranzo tipico con specialità di mare appena pescate. Qui è presente anche una spiaggia sabbiosa dalle acque limpide, lo scenario ideale in cui rinfrescarsi e rilassarsi.

Cosa mangiare a Syros

Una vacanza in Grecia non può definirsi completa senza parlare della sua cucina e Syros non fa eccezione. A differenza di altre isole, però, qui troviamo una commistione di sapori che arrivano anche dall’oriente con piatti come l’aetopita (una torta salata a base di pesce e verdure), la karabola (lumache alla salvia), i lachanodolma (involtini di foglie di cavolo ripieni di riso) e tante specialità a base di carni e formaggi locali. I ristorantini per provarli non mancano di certo e scommettiamo che un pranzo in una taverna tipico o una cena in riva al mare entreranno di diritto tra le attività preferite della vostra vacanza a Syros?

Come raggiungere l’isola di Syros

L’isola di Syros è ben collegata e facilmente raggiungibile da diverse parti della Grecia. Chi viaggia in traghetto può partire dal porto di Atene o da quello di Kavala, situato nel nord del paese. Per chi preferisce viaggiare in aereo, invece, può atterrare all’aeroporto di Atene e da qui, grazie alla compagnia Olympic Aegean, raggiungere quello nazionale situato a poca distanza da Ermoupolis.

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Isole di Andros, un meraviglioso angolo di Grecia alle Bahamas

C’è un posto del mondo che pare una fetta di paradiso caduto in terra. Delle isole – tutte comunemente chiamate con un unico nome pur avendone ognuna uno proprio – che sono un vero sogno selvaggio e rimaste praticamente intatte. Il posto in questione si chiama Andros, da molti considerato un meraviglioso angolo di Grecia alle Bahamas.

Cosa c’entrano le Bahamas con la Grecia?

È giusto porsi questa domanda, anche perché la pura bellezza delle Bahamas non ha di certo molto da invidiare all’altrettanto eccezionale Grecia. Eppure, in qualche modo, le loro storie sono intrecciate. In Grecia, infatti, esiste un’isola con lo stesso identico nome di questo paradiso delle Bahamas e, per questo motivo, secondo alcune teorie il nome Andros deriverebbe proprio dai pescatori di spugne provenienti dalla Grecia, che qui si stanziarono tantissimi anni fa per un lungo periodo.

Tuttavia, questa non è l’unica ipotesi. In molti sostengono che il nome Andros sia in onore di Sir Edmund Andros, comandante delle forze di Sua Maestà delle Barbados nel 1672 e successivamente governatore di New York, che si distinse per il suo ruolo nel crollo del dominio del New England.

Secondo altre ipotesi, invece, l’isola potrebbe aver preso il nome dagli abitanti dell’isola di Sant’Andrea (chiamata anche Sant’Andrea o San Andrés) al largo dell’Honduras perché, stando a quanto riferito, 1.400 migranti si stabilirono ad Andros nel 1787.

Non si hanno notizie chiare, quindi, sul motivo per cui questo angolo di Bahamas si chiami così, ma quel che è certo è che proprio qui, tra 1841 e il 1938, si stabilirono persone provenienti dalla Grecia per praticare la pesca delle spugne, per poi emigrare negli anni ’30 quando le spugne furono spazzate via da un’infestazione. Sicuramente, quindi, Andros conserva qualche piccolo dettaglio anche della cultura greca.

Cosa aspettarsi

Andros non è un arcipelago qualunque: è il più grande delle Bahamas, e infatti è composto da un totale di tre isole, ovvero North Andros, Mangrove Cay e South Andros, e tanti piccoli isolotti disabitati. Come è possibile intuire, si tratta di un lembo di terra con spiagge da sogno, un mare che per la sua limpidezza sembra brillare, e anche un pezzo di mondo con una delle barriere coralline più lunghe che esistano.

Ma non è finita qui, perché questo posto da favola è anche la culla di vegetazione rigogliosa ed è l’habitat perfetto di molte specie ornitologiche.

Un luogo rimasto praticamente intatto e che mette a disposizione innumerevoli avventure per gli amanti della vita all’aria aperta.

Cosa vedere

Sì, Andros è l’arcipelago più grande delle Bahamas, ma forse non ne avete mai sentito parlare perché sono le isole meno frequentate del Paese. Il motivo non è di certo da ritrovare nel fatto che sono meno belle di altre, perché è proprio la loro dimensione a rappresentare un “problema”: essendo particolarmente estese, non risultano propriamente comode per gli spostamenti che, in alcune circostanze, possono avvenire anche in aereo- anche nella stessa isola.

Ed è un peccato, perché davvero è un pullulare di meraviglie che non è facile trovare altrove. Ne è un esempio il villaggio di Red Bays che sorge sulla punta nord-occidentale di North Andros. Si tratta di un luogo abitato dai discendenti degli indiani seminole e degli schiavi fuggiti dalla Florida nel XVII e XVIII secolo che ancora si tramandano usi e costumi di un tempo per noi ormai andato. Sapete come si guadagnano da vivere? Intrecciando la paglia, attività che se catapultata nel nostro continente sembra distanti anni luce.

Decisamente affascinante è Conch Sound, un blue hole che è meraviglia geologica che lascia senza fiato e che si rivela il posto ottimale per gli amanti dello snorkeling. Non è di certo da meno Morgan’s Bluff, grotta e rifugio del temuto pirata Morgan dove, secondo il folklore, ci sarebbe un tesoro sepolto nell’oscurità, tra pipistrelli e stalagmiti. È bene specificare, tuttavia, che gli storici non hanno mai confermato che questa grotta sia stata il nascondiglio del pirata più spaventoso dei Caraibi.

Nei dintorni, tra le altre cose, ci sono meravigliose spiagge poco note, quei gioielli della natura che solo gli abitanti possono indicare ai visitatori.

Altri straordinari blu hole sorgono nell’isola di Mangrove Cay e sono tantissimi: circa una ventina, alcuni nascosti nella boscaglia e altri a due passi dalla costa. Ma del resto proprio qui, ad Andros, c’è la più grande concentrazione al mondo di queste incredibili doline marine.

Andros è anche territorio di parchi nazionali incantevoli come, per esempio, il Central Andros National Parks, situato proprio a Mangrove Cay. Oltre ai blue hole, qui sopravvivono una coloratissima barriera corallina, la terza più lunga del mondo con i suoi ben 306 chilometri, e numerose foreste di mangrovie. Gli amanti degli animali, invece, potranno avvistare le iguane bahamiane, moltissime specie di farfalle ed alcuni rari serpenti.

Chiudete gli occhi e pensate al paradiso, ecco che nella mente vi comparirà l’immagine di Congo Beach, senza che lo sappiate. Si tratta di una spiaggia dai colori argentei e lambita da un’acqua di un turchese sorprendente.

Infine, non può mancare una sosta a Crab Replenishment Reserve, un parco nazionale che occupa una superficie di 40.000 acri e in cui vivono milioni di granchi.

Curiosità e leggende

Andros è meravigliosa, ma anche pregna di curiosità e leggende. I misteri, infatti, non sono solo legati all’origine del suo nome o all’eventuale presenza di uno dei pirati più temuti di sempre. Tante questioni irrisolte sono relative anche alla sua scoperta: si narra che il primo uomo a esplorare quest’isola sia stato Amerigo Vespucci, ma in realtà non è ancora chiaro se questo fatto sia frutto o meno della fantasia popolare.

In più, questa sembrerebbe una terra abitata da straordinarie creature, come i Chickcharnees, che popolano le tante bellissime foreste di pini delle zona. Per metà uccelli e l’altra parte uomini, possiedono dei poteri che li aiuterebbero a proteggere questa isola dal male. Non a caso, sono considerati il portafortuna di tutte le Bahamas.

Ci sono poi le cosiddette Lusca, creature che sembrano draghi e che trascorrono il loro tempo nei magnifici buchi blu oceanici. Attenzione però perché, a differenza dei Chickcharnees, le Lusca non sono affatto buone: sono mostri in grado di risucchiare le loro vittime in quella profonda tana sottomarina.

Tra folklore e meraviglia, Andros deve essere una destinazione da inserire nella propria lista dei desideri.