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easyJet mette in vendita i voli per l’estate 2025

La fine delle vacanze estive segna per molti anche uno dei momenti più tristi dell’anno. C’è solo una cosa che può titrarci su di morale: pensare già alla prossima estate. La compagnia aerea easyJet ha appena messo in vendita i biglietti aerei per l’estate 2025 che si possono prenotare fin da ora. Pianificare le prossime vacanze estive vi darà la carica per affrontare al meglio i prossimi mesi di studio o lavoro. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

A partire da oggi sono disponibili quasi 40.000 voli per un totale di sette milioni di posti per partire tra il 16 giugno e il 30 settembre dell’anno prossimo verso le 226 destinazioni coperte attualmente dal network della compagnia low cost (a queste si aggiungeranno poi quelle nuove che saranno annunciate nel corlso dell’anno).

Dove andare in vacanza la prossima estate

Tra le tante mete del Mediterraneo, la prossima estate non può di certo mancare la Grecia, sinonimo di spiagge dorate, tramonti spettacolari e una vivace vita notturna, con destinazioni come le isole di Mykonos e Santorini, ma anche di luoghi che sono stati culla della cultura dell’Occidente, come Atene e Creta.

Meta sempre più richiesta è anche l’Albania. Attualmente easyJet vola solo da Napoli a Tirana, ma non è detto che entro l’estate 2025 non ci siano delle novità. In ogni caso, la costa albanese regala alcune delle spiagge più belle d’Europa.

Un’altra meta imperdibile per la prossima estate è la Croazia, per un mix perfetto di bellezze naturali, storia e architettura – raggiungibile dall’Italia con voli verso gli aeroporti di Dubrovnik, Spalato e Pola.

Per chi invece preferisce rimanere in Italia, Sicilia e Sardegna sono sempre tra le destinazioni preferite degli italiani. Grazie ai collegamenti easyJet verso Catania, Palermo e Comiso, i passeggeri potranno godere del mare, dell’ottima cucina e scoprire il ricco patrimonio culturale dell’isola; Cagliari e Olbia, invece, sono i punti di partenza ideali per esplorare la Sardegna in tutta la sua bellezza.

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Cosa vuol dire viaggi one child only e perché va molto di moda

Anche se a prima vista potrebbe sembrare una tipica trovata americana, l’idea di andare in vacanza con un solo figlio alla volta presenta numerosi vantaggi, come confermano gli esperti e le testimonianze delle mamme, raccolte nel corso degli anni su varie testate statunitensi. E i mariti, seppur scettici all’inizio, hanno gradualmente accolto con entusiasmo la nuova formula, seguendo a loro volta l’esempio delle consorti.

Secondo il tour operator di lusso Scott Dunn, che già nel 2023 aveva segnalato la crescita di questo trend, i viaggi madre-figlia sono in costante aumento, così come quelli padre-figlio, sempre più popolari. E l’Italia non è rimasta a guardare: i dati di BWH Hotels Italia & Malta mostrano un incremento delle prenotazioni nei weekend primaverili ed estivi. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, aprile ha registrato un aumento delle prenotazioni dell’8%, seguito da un ulteriore 9% a maggio.

Viaggiare con un figlio alla volta

Una vacanza in famiglia con due o tre bambini è sicuramente un’esperienza ricca di emozioni, ma può anche rivelarsi molto faticosa: proprio per questo, alcuni genitori scelgono di prendersi delle pause in solitaria. Tuttavia, partire con un solo figlio alla volta può trasformare totalmente la dinamica del viaggio, soprattutto quando i bambini hanno età differenti e, di conseguenza, interessi e ritmi diversi.

Innanzitutto, pianificare la partenza diventa molto più semplice: non vi sono discussioni per trovare una destinazione che accontenti tutti, ma solo una decisione condivisa tra genitore e figlio, rapida e senza compromessi. Ancora, viaggiare con un solo bambino elimina i consueti battibecchi tra fratellini, che spesso nascono per motivi banali: dal litigio su chi deve tirare la palla, al malcontento per chi ha avuto il letto migliore o la fetta di torta più grande. Queste piccole rivalità, che a casa possono essere gestite o ignorate, in vacanza diventano più difficili da affrontare e possono mettere a dura prova la pazienza dei genitori.

Spostarsi con un bambino alla volta, invece, permette di evitare le tensioni e fa sì che i genitori possano concentrarsi esclusivamente su quel figlio, rispettandone i ritmi e le esigenze. A sua volta il bambino, felice di godere dell’attenzione del genitore, si comporta in modo più sereno e collaborativo, come raccontano molte mamme americane. Con meno stress e più tempo di qualità insieme, le vacanze “one child only” si rivelano esperienze serene, gratificanti e, soprattutto, indimenticabili per entrambi.

Come funziona

Per i genitori, sia per chi parte sia per chi rimane a casa, questo tipo di vacanza richiede un certo impegno: è allora consigliabile iniziare con una breve fuga nel weekend, anche per contenere i costi e testare la formula. Infatti, viaggiare in coppia genitore-figlio può comportare spese maggiori, motivo per cui è essenziale selezionare con attenzione le offerte e pianificare in anticipo la possibilità di replicare l’esperienza con l’altro figlio, evitando così possibili rivalità o gelosie.

Per garantire che il bambino rimasto a casa non si senta escluso, è fondamentale offrirgli un’esperienza altrettanto gratificante, modellata sui suoi interessi. Coinvolgerlo nell’organizzazione del viaggio del fratello, chiedendogli consigli e suggerimenti, può aiutare a rendere il tutto più equilibrato. Inoltre, è importante pensare per lui giornate piene di attività stimolanti durante la permanenza a casa.

Quando si progetta la vacanza, è cruciale ascoltare i desideri del bambino che parte, per assicurarsi che il viaggio rispecchi le sue aspettative e che ogni momento sia piacevole. Infine, è bene non pianificare tutto nei minimi dettagli: lasciare spazio a qualche sorpresa rende l’esperienza più avventurosa e memorabile.

Un legame che diventa più forte

Una vacanza “uno a uno” in luoghi affascinanti e suggestivi ha l’effetto di rafforzare in modo significativo il legame tra genitore e figlio. La psicologa clinica Lisa Long, intervistata dalla rivista Travel+Leisure, ha sottolineato l’importanza del tempo trascorso con il proprio figlio, paragonandolo a un potente messaggio che comunica al bambino “sei importante per me“. Secondo Long, i bambini hanno bisogno di sentirsi riconosciuti come individui dai propri genitori. Quando un genitore si dedica a un figlio senza le distrazioni del resto della famiglia, il bambino sviluppa una maggiore autostima e percezione del proprio valore.

Tali momenti di svago offrono anche una preziosa opportunità per il genitore di conoscere meglio il figlio, lasciandolo libero di esprimere i bisogni, i dubbi e i sogni. A casa, dove la routine familiare è costellata da impegni come scuola, lavoro e le dinamiche tra fratelli, è invece più difficile. Così, il viaggio si rivela un’esperienza altamente positiva per tutti e due.

E chi resta a casa? Anche i papà si godono il tempo con l’altro figlio, come confermano diverse testimonianze raccolte dalla stampa. Che sia un weekend in campeggio, una lunga pedalata o una partita di calcio, padre e figlio condividono momenti di qualità e rafforzano il loro legame. Il bambino che rimane a casa, dunque, non si sente affatto penalizzato, ma vive un’esperienza altrettanto gratificante, consapevole che la prossima volta toccherà a lui partire.

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Lidi italiani, +21% di prenotazioni per settembre: crescono spiagge del Sud e delle Isole

Settembre è considerato uno dei mesi più amati da chi preferisce evitare l’alta stagione e ha la possibilità di prenotare la propria vacanza in un periodo dove, teoricamente, c’è meno folla turistica, i prezzi si abbassano, ma le temperature sono ancora perfette. A dimostrarlo sono anche i dati emersi da AllTours e analizzati da Making Science, ossia la società internazionale specializzata nell’accelerazione digitale che cura la strategia di digital marketing del tour operator.

Per la settimana dall’1 all’8 settembre 2024, infatti, le prenotazioni segnano un +21% rispetto alla prima settimana di settembre del 2023. Anche la settimana successiva, un periodo che coincide con l’apertura delle scuole in molte regioni italiane, dai dati è emerso un incremento delle prenotazioni del +13%.

Perché settembre è il mese ideale per viaggiare

Ogni anno diventa sempre più difficile organizzare una vacanza durante l’alta stagione soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi che interessa molti aspetti, dall’alloggio agli stabilimenti balneari. Per fortuna, a un certo punto arriva settembre, da molti riconosciuto l’eroe dei mesi di viaggio: la stagione più affollata, quella che coincide con luglio e agosto, è teoricamente finita, le destinazioni sono meno affollate perché le scuole hanno riaperto e i prezzi dei biglietti aerei, degli alloggi e persino di alcune attrazioni diminuiscono.

Grazie a tutti questi fattori, settembre rappresenta il momento perfetto per visitare luoghi che, solitamente, sono invasi dai turisti e godersi un po’ di relax senza lottare per un posto in spiaggia. Inoltre, secondo la ricerca condotta da AllTours, un’altra ragione che ha portato a un aumento delle prenotazioni in questo 2024 è da ricercare, in parte, anche nel maltempo registrato all’inizio della stagione, che ha portato alcuni clienti a rinviare le loro vacanze.

Quali sono le destinazioni più gettonate di settembre

Le destinazioni più gettonate nel mese di settembre sono quelle che, con il loro mare e le temperature gradevoli, prolungano il piacere dell’estate che in altre zone d’Italia, invece, comincia a fare spazio all’autunno. Analizzando i dati relativi a 9872 prenotazioni, il tour operator ha rilevato dei trend significativi che guardano al Sud e alle Isole.

Rispetto al 2023, una destinazione in crescita tra le strutture gestite da AllTours è la Sicilia con un incremento del +25%, seguita dalla Calabria con un +23%, amata dai turisti anche per i suoi costi accessibili. In questa lista è presente anche la Puglia con un aumento del +17% e la Sardegna, la quale ha registrato un +12%.

Le mete scelte per l’estate 2024

L’estate 2024 è stata una stagione ricca di nuove sorprese per quanto riguarda le destinazioni scelte dai viaggiatori. In questo caso, i dati raccolti sono quelli di Sostravel.com, società di servizi digitali che gestisce l’omonima app e i portali Amareitalia.com e Amare.travel e che, come AllTours, si affida a Making Science per le attività di digital marketing. Dalla loro ricerca è emersa una crescita non solo delle destinazioni italiane ma, per quanto riguarda l’estero, si è assistito a un boom di prenotazioni verso il Kenya che, con un +21,8%, si attesta come una delle destinazioni a lungo raggio più richieste anche nei mesi estivi e non solo in inverno.

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Compagnie aeree costrette a rivedere le tariffe dei voli: perché

Dopo due anni di inflazione causata dalla pandemia, un periodo in cui i prezzi dei biglietti aerei non hanno fatto altro che aumentare, d’ora in poi assisteremo al fenomeno inverso. Le principali compagnie aeree, che finora avevano spinto i viaggiatori a investire grandi somme per potersi permettere una vacanza, sono oggi costrette a rivedere le proprie tariffe se vogliono aumentare il numero di prenotazioni, in netto calo. I passeggeri non sono più disposti a pagare cifre troppo elevate per volare e i colossi del settore devono necessariamente adeguarsi a questo cambio di tendenza.

Le compagnie interessate dai cali

In particolare, a risentire di questo cambio sono state soprattutto le compagnie aeree Lufthansa e Air-France-Klm le quali, come riporta Il Sole 24 Ore, hanno perso anche diversi punti in Borsa. Restando su territorio europeo, anche le soluzioni portate avanti da Ryanair non hanno ottenuto il successo sperato: seppur la compagnia abbia limato le proprie tariffe del 6% nel Q2 e del 3% nel Q3, potrebbe vedere comunque un impatto negativo sui risultati annuali. Anche alcune compagnie statunitensi hanno segnalato un indebolimento della redditività, in particolare Delta Air Lines e United Airlines.

In questo scenario ci sono comunque delle eccezioni da tenere in considerazione: IAG (British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus), il cui titolo ha guadagnato il 12% quest’anno, e Wizz Air, che da inizio anno è in rialzo dell’1,5%.

Gli italiani in vacanza

Questa inversione di tendenza è una buona notizia soprattutto per gli italiani che, in particolare quest’anno, non possono godersi una vacanza senza necessariamente spendere una fortuna. Il caro vacanze nel 2024 pesa sulle famiglie, ma non solo, le quali si vedono costrette a rinunciare al classico viaggio durante le ferie o ad accontentarsi di qualche giorno sparso durante l’anno. Tra i tanti aumenti anche quelli dedicati ai voli, considerato il settore che ha subito un aumento maggiore: dati alla mano, in media un volo nazionale per due persone (andata e ritorno) costa 539,40 euro, contro i 482,22 euro del 2023.

Chi non vuole rinunciare ai viaggi strizza l’occhio alle mete alternative che permettono di investire sul volo e risparmiare su tutto il resto. Destinazioni come Grecia, Spagna, Albania e Montenegro stanno diventando quelle più amate proprio perché permettono agli italiani di visitare posti nuovi senza necessariamente tornare a casa con il doppio delle preoccupazioni dal punto di vista economico. Questo avviene perché, secondo l’Osservatorio di JFC delle destinazioni balneari, gli italiani viaggeranno di più rispetto al 2023, ma le destinazioni saranno fuori dai confini nazionali a causa dell’aumento dei prezzi del 7,9%, in particolare dei servizi turistici, delle camere d’hotel e dei lidi attrezzati.

Molte persone che non possono permettersi una vacanza da sogno all’estero o in altre destinazioni in Italia, invece, e hanno la fortuna di abitare in località balneari o nelle vicinanze, approfittano di soggiorni a km zero, come i sardi o i romani, che si dirigono verso i propri litorali per godersi una giornata di relax. Altre, invece, puntano alla destagionalizzazione, una tendenza che si conferma da un paio d’anni e che porta i consumatori a posticipare le ferie alle settimane successive a quelle di picco.

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Dove vanno in vacanza gli italiani questa estate

Man mano che si avvicinano le ferie estive ci sono sempre più dettagli sulle scelte definitive degli italiani, almeno di coloro che hanno prenotato tramite un’agenzia. In base a una ricerca condotta da Bluvacanze, la più grande agenzia di viaggi in Italia, l’estate italiana 2024 si configura come una delle più bizzarre per le prenotazioni delle vacanze, non solo per via del meteo che sta facendo ancora i capricci. Gli italiani che sono ricorsi a un’agenzia di viaggio per affidare il loro budget delle ferie mostrano una netta divisione tra chi ha pianificato con un abissale anticipo e chi, al contrario, sta ancora cercando una proposta accessibile.

Parola d’ordine: destagionalizzare

La destagionalizzazione si conferma una tendenza avviata almeno due anni fa, dovuta soprattutto al caro-prezzi, con una parte di consumatori che posticipa le ferie a dopo le settimane di picco, spingendo un fenomeno di advanced booking che prende piede fin dal 2022. Se l’estate 2024 nei mesi di luglio e agosto attende ancora il rush finale degli indecisi (20%), la maggioranza ha prenotato dai 90 ai 110 giorni prima. Da una parte, quindi, si registra un early booking esasperato che, già nel primo trimestre del 2024, scaturiva le prenotazioni di agosto mentre dall’altra c’è il last minute per quei consumatori alla ricerca di tariffe calmierate, a fronte anche di una partenza immediata.

Quali sono le destinazioni dell’estate

Cambia anche la classifica delle esperienze vacanziere che hanno come protagonista il mare, con la crociera che guadagna il primo posto. Al secondo c’è il mare italiano e al terzo la Grecia, seguita da Egitto, in particolare il Mar Rosso, e Spagna.

Le mete mare degli italiani dell’estate

Scendendo nel dettaglio del mare Italia, la classifica vede Sardegna, Sicilia, Puglia, Calabria e Toscana in testa, con la regione tirrenica sempre forte per via della prossimità.

Non solo mare

Ma non è solo il mare la vacanza dell’estate italiana: notoriamente prodotto fai-da-te, la montagna beneficia del revamp da parte di alcuni operatori alberghieri che in Trentino e in Valle d’Aosta hanno saputo ristrutturare l’offerta, proponendo un turismo di maggiore qualità con nuove soluzioni.

Le Capitali europee

Per chi sceglie l’Europa continentale, sono sempre le Capitali classiche come Parigi e Madrid a guidare, Lisbona rappresenta un ritorno, Londra scivola in quarta posizione e Praga completa la top 5 dell’estate 2024 per short break di 3-4 notti. Tra le esperienze in auge in agenzia di viaggio ci sono anche i viaggi di gruppo esperienziali a tema gourmet, in treno e in bici.

I super viaggi degli italiani

Gli italiani non rinunciano ai lunghi viaggi, almeno d’estate. Le mete a lungo raggio protagoniste quest’anno saranno Maldive, Zanzibar e i Caraibi, con una Repubblica Dominicana che domina i pacchetti all inclusive.

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Le spiagge più prenotate dell’estate in Italia

Quest’estate ci saranno delle sorprese. Sì, perché, che ne dicano i sondaggi e le inchieste stagionali, quel che conta è il risultato finale. E quale migliore prova se non le prenotazioni reali? Gli italiani andranno soprattutto al mare, e questa non è una novità. Ma dove? C’è chi dice Sicilia, Puglia e Sardegna. Forse. Ma intanto le prenotazioni delle spiagge, che, si sa, bisogna fare con largo anticipo se ci si vuole assicurare un posto sul bagnasciuga, secondo i dati di Spiagge.it dicono altro.

Dove andranno al mare gli italiani

Le spiagge più prenotate d’Italia dai villeggianti italiani per l’estate 2024 sono due: Grado, nel Friuli-Venezia Giulia, e Jesolo, nel Veneto, seguite da Diano Marina in Liguria e da Marina di Ugento in Puglia. Il 57% delle prenotazioni delle spiagge di queste località arriva proprio da turisti italiani che hanno già riservato il proprio ombrellone. Le regioni che a oggi riscontrano le percentuali più alte di prenotazioni da parte degli italiani sono la Basilicata con il 98%, seguita da Lazio (96%) e Marche (89%).

Le spiagge più prenotate online

Ormai, tutto si fa online, anche prenotare la spiaggia. Per quest’estate, le prenotazioni su siti e app sono aumentate del 25% e le spiagge che hanno registrato il maggior incremento di prenotazioni su siti o app sono le spiagge della Sardegna, dell’Emilia-Romagna e della Puglia. Ciò non significa che siano le più prenotate in assoluto, perché c’è ancora qualcuno – specie i repeater – che lo fa anche un anno con l’altro l’ultimo giorno di vacanza, magari. Analizzando i dati degli stabilimenti che hanno ricevuto prenotazioni nel 2023 e nel 2024, la Sardegna guida la classifica generale (per italiani e stranieri) delle regioni con l’aumento più significativo di postazioni vendute online (+110%), seguita da Emilia-Romagna (+45%) e Puglia (+44%). Considerando gli stabilimenti che hanno iniziato a usare il canale online dal 2024, e che quindi non rientrano nell’analisi, le regioni che hanno registrato nel corso dell’anno gli incrementi più significativi sono: Sardegna +175%, Puglia +94%, Marche +58%, Emilia-Romagna +50%, Sicilia +46%, Abruzzo +44% e Liguria +37%.

A utilizzare il sistema di prenotazione online della spiaggia sono soprattutto i Millennials e la Gen Z (dal 1981 al 2000). Anche se sembra che quest’anno le intenzioni si siano invertite: se nel 2023 i giovani rappresentavano il 60% di chi prenotava online, oggi il dato è sceso al 50%, mentre la fascia over 55 che era solo il 19% oggi è cresciuta al 30%.

Le mete italiane più prenotate dagli stranieri

L’Italia è la meta numero uno in assoluto per i turisti americani. Ma non sono i soli. Vanno tutti pazzi per l’Italia, basta girare per le nostre città per sentir parlare tutte le lingue del mondo. Le mete più amate dai turisti stranieri sono, ça va sans dire, la Costiera Amalfitana e, udite udite, Grado. Il 43% delle prenotazioni totali ricevute in queste due località agli antipodi della nostra Penisola proviene da turisti stranieri, con picchi del 93% sulla Costiera Amalfitana e del 66% nel Friuli-Venezia Giulia. Se la prima è amata principalmente dagli americani, la seconda è la meta prediletta da tedeschi e austriaci, con un interesse particolare per la località di Grado che d’estate offre tantissime attrattive. Inoltre, nel 2024 si registra un incremento significativo del flusso di turismo straniero rispetto al 2023 in particolare in alcune regioni: in Toscana, con +55%, Sardegna, +44%, Puglia +37% e Veneto +28%.

Quanto costa andare in spiaggia in Italia

Secondo i dati raccolti da Spiagge.it, i prezzi medi per ciascuna regione rispetto al 2023 non sono variati molto. In Campania, il prezzo medio di un ombrellone con due lettini è di 88 euro. Il prezzo è decisamente influenzato dalla forte domanda che c’è sulla Costiera Amalfitana, dove il costo medio raggiunge picchi fino a 140 euro in provincia di Salerno. In Sardegna il pezzo medio è più alto e tocca i 51 euro. In Sicilia, invece, il prezzo medio è di 35 euro mentre in Puglia di 34. Calabria, Veneto e Abruzzo si confermano essere le regioni più economiche, dove, per un ombrellone e due lettini, i prezzi variano da 13 a 16 euro. In Abruzzo, la zona litorale di Chieti registra il picco minimo in Italia di 7 euro.

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Ryanair, l’offerta imperdibile per bloccare le vacanze estive

La primavera è orami inoltrata e già si aspettano con ansia le vacanze estive, il modo migliore per godersi giornate di svago, relax, sole e divertimento lontano dagli impegni frenetici della vita quotidiana.

E, per non farsi trovare impreparati, è tempo di decidere la propria meta e prenotare, magari approfittando della nuova offerta Ryanair che permette di volare dall’11/5/2024 al 30/06/2024: la scadenza bloccare la propria vacanza è il 12 maggio 2024.

Le mete sono davvero molte e tutte affascinanti, per questo vi proponiamo una selezione di sicuro interesse.

Manchester, tra i più prestigiosi centri culturali inglesi

Con un biglietto solo andata da Genova, ad esempio, a 14,99 euro si vola a Manchester, uno dei più prestigiosi centri culturali del Regno Unito, vivace, ricca di attrazioni ed economicamente accessibile.

Infatti, tra le tappe da segnare in agenda, ci sono la quattrocentesca Cattedrale e Collegiata di St Mary, St Denys and St George, dagli interni semplici ma impreziositi dalle vetrate gotiche e dalle decorazioni lignee, il National Footbal Museum, un must per gli appassionati di calcio, il Northern Quarter che nel Settecento era l’anima tessile della città mentre oggi incarna il suo spirito bohémien e alternativo, tra locali, negozietti vintage e musica indipendente.

Non si può poi tralasciare il Manchester Art Gallery che ospita una delle collezioni d’arte più importanti del Regno Unito con 25.000 opere, il colorato quartiere cinese di Chinatown, e la Town Hall, il palazzo che più rappresenta l’architettura neogotica e vittoriana del Paese.

Cork, vivace e giovane città d’Irlanda

Da Milano Bergamo, un biglietto solo andata da 14,99 euro porta a Cork, Irlanda, che fu Capitale della Cultura nel 2005.

SI tratta di una città giovane ed universitaria, dove non mancano le attrazioni turistiche a partire dall’English Market, il pittoresco mercato alimentare in un elegante palazzo storico dove trovare moltissimi prodotti locali e biologici.

Proseguendo nel tour, vale la pena passeggiare lungo St. Patrick Street, una delle strade più importanti del centro storico fiancheggiata da edifici eclettici e punto di partenza per raggiungere altrettanti punti di interesse quali il ponte St. Patrick Bridge.

Da vedere anche l’antica chiesa del XVIII secolo St. Anne’s Church & Shandon Bells Tower contraddistinta dall’iconica torre Shandon Bells, la neogotica St. Fin Barre’s Cathedral risalente al 1865 e il medievale Castello di Blarney, che appare come uscito da un libro di fiabe.

Madrid, la capitale che non si può non scoprire

Infine, partendo dall’aeroporto di Alghero, approfittando dell’offerta Ryanair con un biglietto a 14,99 euro solo andata si atterra a Madrid, la vibrante capitale spagnola, destinazione ideale per un weekend o una vacanza per tutti e, in particolare, per gli amanti dell’arte e della cultura.

Infatti, qui c’è soltanto l’imbarazzo della scelta ma per avere un’idea di quali tappe privilegiare menzioniamo Plaza Mayor, cuore di Madrid, da cui iniziare l’esplorazione, il Palazzo Reale, in stile barocco con rimandi neoclassici e, di fronte, la Cattedrale Santa Maria Real de l’Almudena, il principale luogo di culto cittadino i cui stili predominanti sono il classicismo e il gotico.

Ancora, impossibile lasciare Madrid senza aver ammirato il celebre Museo del Prado, uno dei più prestigiosi al mondo, con la più ampia collezione di pittura spagnola dall’XI al XVIII secolo.

Madrid, Spagna

Fonte: iStock

Calle de Alcalá di Madrid, Spagn
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È boom di prenotazioni negli alberghi italiani: mete e numeri

L’estate è finalmente alle porte e quest’anno promette numeri da record per il settore alberghiero italiano. Le prenotazioni sono, infatti, aumentate mediamente del 53% rispetto allo stesso periodo del 2022, con picchi fino al 120% nelle città d’arte e nelle destinazioni balneari più apprezzate, soprattutto dai visitatori stranieri. È quanto emerge da un’indagine effettuata dall’agenzia Albergatore Pro su oltre mille strutture in tutto il Paese. Ecco quali sono le mete più gettonate.

Le mete più gettonate dagli stranieri per l’estate 2023

Nella indagine, sono stati analizzati i dati dei modelli previsionali basati sulle prenotazioni tra gennaio e maggio, ovvero il periodo più indicativo per delineare gli scenari estivi, e confrontati con quelli dell’anno precedente. Le destinazioni che crescono maggiormente in termini di tariffa media sono: Roma, da sempre amata dagli stranieri, la Toscana e la Costiera Amalfitana, rispettivamente +27%, +25% e +52%, contro un +15% di media nazionale.

Nonostante l’aumento delle prenotazioni, però, si registra allo stesso tempo una crisi del mercato del lavoro nel settore. Basti pensare che il 58% degli hotel ha carenza di personale alle porte della stagione estiva, vale a dire la più impegnativa per le strutture ricettive. Come conseguenza, il fenomeno più particolare fotografato dall’indagine è il rialzo dei prezzi per camera di molto oltre i valori di mercato da parte del 13% delle strutture.

Ma a cosa è dovuta la crescita delle prenotazioni? Stando a quanto spiega Gian Marco Montanari, amministratore delegato di Albergatore Pro, questo aumento è imputabile prevalentemente al ritorno massiccio dei clienti internazionali, soprattutto americani, che non sembrano risentire del rialzo dei prezzi in Italia. “Il ritorno di turisti alto-spendenti – sottolinea Montanari –influisce anche sull’aumento delle tariffe medie, che comunque rimangono dopate dall’inflazione e dal rincaro dell’energia, in linea con quanto già registrato l’anno scorso”.

Stagione record per il turismo all’aria aperta

Quella che sta per arrivare si prospetta un’estate senza precedenti anche per il turismo all’aria aperta in Italia. Se la pandemia, con il bisogno di fare esperienze outdoor, a stretto contatto con la natura, ha dato un’accelerata a questa tipologia di esperienze in Italia, tale tendenza è rimasta ancora preponderante per i viaggiatori, sempre più in cerca di vacanze attive tra escursioni, trekking, passeggiate, itinerari in mountain bike, camping e glamping. Le previsioni snocciolano numeri record di presenze, tanto che si parla di 56,6 milioni di visitatori nei soli mesi di giugno, luglio, agosto e settembre.

Come sarà l’estate degli italiani

Per quanto riguarda i progetti degli italiani per l’estate in arrivo, secondo quanto emerso dal primo Osservatorio di PiratinViaggio, sarà una stagione all’insegna dei ritardatari “organizzati”. Pare, infatti, che i 70% dei nostri connazionali non abbia ancora prenotato le vacanze estive: la motivazione principale, per oltre il 54% delle persone, è di non aver ancora deciso quale sarà la meta.

Inoltre, se gli stranieri, americani in primis, sono disposti a spendere anche cifre considerevoli per un soggiorno nelle splendide località del nostro Paese, gli italiani sceglieranno la destinazione in base al prezzo. Almeno, ciò è quanto è emerso dallo studio di Revolut, che sottolinea come il driver di scelta per quasi otto italiani su dieci è proprio il costo del viaggio, seguito da salute/sicurezza e distanza della destinazione.

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Sono aperte le prenotazioni per visitare un santuario della natura

In Italia, nel bel mezzo delle limpide acque del Mar Tirreno, prende vita un luogo straordinario ma allo stesso tempo estremamente fragile. Per questo motivo, è necessaria la prenotazione per visitarlo. Parliamo dell’Isola di Montecristo, un vero e proprio santuario della natura che per scoprirlo richiede il rispetto di specifiche regole di comportamento e modalità organizzative. Tutte norme gestite dall’Ente Parco, in accordo con il Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Follonica.

Cosa sapere sulle prenotazioni per visitare l’Isola di Montecristo

A partire da sabato 28 gennaio alle ore 9.00 sarà possibile riservare un posto (attenzione, sono molto ambiti) per visitare l’Isola di Monte Cristo nel 2023, meraviglia dell’altrettanto incantevole Arcipelago Toscano.

Essendo tutelata sia in mare che in terra, bisogna assolutamente affrettarsi in quanto gli accessi sono a numero chiuso. Per farlo vi basterà visionare online il calendario delle visite, consapevoli però che ogni data prevede la presenza di un massimo di 75 persone, con un’età minima di 12 anni.

In totale sono previsti 23 giorni aperti alle visite a partire dal 18 marzo, e quest’anno i posti a disposizione sono 1795, di cui 100 riservati (a costi agevolati) ai residenti nei Comuni delle isole dell’Arcipelago Toscano. I residenti possono accedere ai posti riservati prenotando entro – e non oltre – il 6 marzo 2023. Mentre agli studenti, con priorità per i residenti nelle isole dell’Arcipelago Toscano, è destinata una fruizione educativo-ambientale nel numero massimo di 275 accessi all’anno.

Per approdarvi (ma ricordiamo che non è possibile in autonomia) si può partire da Piombino, Porto Santo Stefano, Porto Azzurro (Isola d’Elba) e Isola del Giglio.

Oltre a questo, è importante sapere che non è possibile muoversi in autonomia e che per la permanenza sulla spiaggia di Cala Maestra è obbligatorio seguire le indicazioni delle Guide.

montecristo isola

Fonte: iStock

Un angolo dell’Isola di Montecristo

In cosa consiste la visita

A livello generale, la visita consiste in escursioni lungo itinerari specifici. È fondamentale sapere che si possono effettuare solamente se si è in possesso di scarpe da trekking, vale a dire con suola scolpita e preferibilmente a caviglia alta. Attenzione, non è un dettaglio da sottovalutare in quanto il giudizio sull’adeguatezza delle calzature è a carico della Guida ed è insindacabile. Ciò vuol dire che in caso di abbigliamento non considerato opportuno la Guida può decidere di non farvi partecipare.

Durante le escursioni ogni gruppo conterà un massimo di 12 persone, ognuno accompagnato da un’esperta Guida. È bene sapere, inoltre, che le visite non sono gratuite, ma che le quote sono comprensive di viaggio in motonave (andata e ritorno) e accompagnamento con la Guida del parco.

Nell’eventualità in cui le visite previste siano annullate a causa di condizioni meteo marine avverse, ai visitatori sarà proposta una data alternativa. Nel caso in cui la data alternativa non venga accettata, a quel punto verrà effettuato il rimborso.

Inoltre, la prenotazione è nominativa, non cedibile e non è possibile sostituire i nominativi e i dati indicati in fase di prenotazione.

Alcuni consigli per la visita

L’Isola di Montecristo è spettacolo puro, ma i percorsi proposti per la visita sono abbastanza impegnativi poiché si sviluppano lungo profili altimetrici caratterizzati da forti pendenze e da dislivelli di una certa rilevanza, su fondo naturale spesso scivoloso.

È possibile, inoltre, che le condizioni meteo non siano del tutto confortevoli: potrebbero esserci vento forte, pioggia, elevati valori di temperatura e/o umidità.

clima isola di montecristo

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L’Isola di Montecristo in un giorno con un clima non troppo favorevole

Pertanto è meglio organizzarsi con un abbigliamento comodo e leggero. In primavera e in autunno è consigliato l’uso di una giacca antivento ed impermeabile. Altre buone norme sono portare con sé bastoncini da trekking, un cappellino per il sole, crema solare e occhiali da sole.

Il pranzo, invece, deve essere al sacco e organizzato in autonomia in quanto sull’isola non è possibile acquistare bevande di alcun genere e cibo. I più curiosi, infine, possono dotarsi di binocolo e di taccuino.

I percorsi sull’Isola di Montecristo

Sono in totale 3 i percorsi a disposizione. Uno di questi parte da Cala Maestra e la sua lunghezza totale è di 2.031 metri, con un dislivello di 230 metri e un tempo di percorrenza previsto di 2 ore. La difficoltà, invece, è media.

Grazie a questo itinerario potrete scoprire Cala Maestra, l’unico approdo dell’isola dove prende per l’appunto vita una piccola spiaggia di sabbia e ciottoli protetta ai lati da due scogli (con divieto di balneazione). Qui potrete anche ammirare la Villa Reale e il Museo di storia naturale. La prima è l’unica costruzione dell’isola, un’antica palazzina dove oggi risiede il Corpo forestale dello Stato, mentre il secondo, vale a dire il museo, si trova in piccola parte della stessa villa.

Il secondo itinerario vanta una lunghezza di 3.610 metri e un dislivello di 460. In questo caso la difficoltà è elevata e ci vogliono circa 3 ore e 30 minuti. Tuttavia, grazie ad esso potrete scoprire il Monastero di San Mamiliano che è posto a 320 metri d’altezza. Si distingue per essere uno dei simboli dell’intera isola e perché, secondo la tradizione, pare essere stato costruito su un antico tempio dedicato a Giove.

Molto interessante è anche la Grotta di San Mamiliano, per molti soprannominata la “grotta del drago”. In questo caso, quello che vi ritroverete di fronte è luogo sacro, non distante dal monastero, legato a una suggestiva leggenda: da queste parti San Mamiliano avrebbe ucciso un terribile drago.

Il terzo e ultimo itinerario ha una lunghezza di 1.000 metri e un dislivello di 42. Questi numeri fanno capire che è un percorso più facile degli altri, anche se il tempo di percorrenza previsto è di circa 2 ore.

Qualunque sia il percorso che sceglierete, a Montecristo avrete la possibilità di scoprire l’isola forse più misteriosa dell’Arcipelago Toscano. Uno scrigno di biodiversità, un patrimonio naturale universale che si traduce anche in un qualcosa di abbastanza esclusivo.

In sostanza, se si riesce ad assicurarsi uno dei tanti ambiti posti, lo spettacolo è più che certo, anche perché condito da una quiete estrema dove si possono udire solo i magici suoni della natura. Poi i profumi, i colori e gli incredibili paesaggi montuosi che si mescolano con quelli marini. Senza dimenticare la sua particolare fauna, come le graziose capre di Montecristo.

Insomma, questa meravigliosa perla italiana rispecchia il vero significato della parola autentico. Un gioiello da scoprire almeno una volta nella vita, senza dimenticare di rispettare le diverse regole utili alla sua corretta conservazione.

Cala Maestra montecristo

Fonte: iStock

Cala Maestra, Isola di Montecristo
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È boom di viaggi, ma anche di caos: cosa succede

Questa primavera la ricorderemo come la stagione della rinascita dei viaggi, dopo oltre due anni di restrizioni e misure imposte per contrastare la pandemia di Covid-19. A confermarlo è il boom di prenotazioni che si è registrato in queste ultime settimane che ha superato le più rosee aspettative degli operatori turistici. Tuttavia, questo graduale ritorno alla normalità ha comportato una serie di disagi forse non previsti, tra cui la cancellazione di voli, ritardi e compagnie impreparate.

Aumenta la voglia di viaggiare, ma anche i disagi

Dal 1° aprile ci siamo lasciati alle spalle l’emergenza sanitaria, e nonostante le incertezze di questo particolare momento storico, la voglia di viaggiare è tornata più forte che mai. Che sia per una vacanza a lungo rimandata a causa della pandemia, o una gita fuori porta, i viaggiatori sono tornati a riempire valigie e prenotare soggiorni nelle destinazioni tanto bramate. Secondo il motore di ricerca francese Jetcost, le ricerche di voli sono aumentate del 150%, mentre quelle degli alberghi sono aumentate del 210% nei primi tre mesi del 2022. L’Italia è stata la destinazione preferita di questa Pasqua – con Roma come città più gettonata – seguita da Spagna e Portogallo.

A sottolineare il boom di prenotazioni sono state anche le compagnie aeree, tra cui le low cost Wizz Air, che ha volato il 16% in più dello stesso periodo del 2019, e Ryanair che ha registrato quasi il 10% di voli in più. Percentuali destinate a salite nei prossimi mesi e in vista dell’estate, considerando anche le tante nuove offerte e rotte messe a disposizione da diversi vettori. Tuttavia, la preoccupazione ora è che gli aeroporti non abbiano il personale sufficiente a gestire questo alto numero di passeggeri.

Stando alle testimonianze di alcuni addetti ai lavori, raccolte dal Corriere della Sera, l’improvvisa impennata delle prenotazioni ha messo in difficoltà il settore, portando alla cancellazione di migliaia di voli nell’ultimo mese e costringendo, in alcuni casi, le compagnie ad alzare i prezzi per scoraggiare le persone a prenotare su alcune rotte, cosa che però non ha fermato i più determinati a farsi le sognate vacanze, pronti a pagare anche dieci volte tanto la tariffa media.

Il problema della carenza di personale

A mettere in difficoltà le compagnie aeree è stato l’aumento dei casi Covid-19 provocato dalla variante Omicron, che ha comportato improvvise carenze di personale. Ne è stato un caso emblematico il Regno Unito, con buona parte del personale impiegato negli aeroporti di Londra costretto a rimanere a casa a causa dell’alto tasso di infezione di assistenti di volo e piloti, che ha portato le compagnie aeree, tra cui easyJet e British Airways, a dover sospendere centinaia di voli nella settimana di Pasqua.

Ciò avveniva proprio quando le compagnie britanniche rimuovevano l’obbligo di mascherina per i passeggeri sui collegamenti interni e su quelli tra Paesi europei dove non c’è più l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione. Al problema dei contagi si aggiunge anche l’insufficienza del personale a fronte della domanda crescente. Una delle conseguenze della pandemia è stata, infatti, la crisi del trasporto aereo che ha portato al licenziamento di migliaia di dipendenti in un periodo in cui il traffico è stato ridotto al minimo per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria.