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Natale in Messico: le spiagge più belle per festeggiare al caldo

Seppur le spiagge non siano l’unica attrattiva che rende il Messico una delle destinazioni più amate al mondo (basti pensare al suo inestimabile patrimonio archeologico o alle sue tradizioni, una su tutte Día de Muertos), rappresentano comunque un must in qualsiasi itinerario. D’altronde sono quasi 9.300 i chilometri di costa a vostra disposizione, ricchi di spiagge diversificate che soddisfano ogni esigenza, da chi ama le calette nascoste a chi preferisce l’atmosfera vacanziera delle spiagge più affollate, fino a quelle più adatte alle famiglie.

Dalla Baja California, dove le baie dalle tonalità azzurre sembrano uscite da un sogno, ai paesaggi caraibici di Tulum, tra palme e rovine Maya affacciate sul mare: questa è la nostra selezione dedicata alle spiagge più belle del Messico, perfette per un Natale di relax al caldo.

Playa del Amor, Nayarit

Talmente bella da sembrare irreale: stiamo parlando di Playa del Amor, meglio conosciuta come “la spiaggia nascosta”. Appare come una caverna sabbiosa isolata, situata su una delle isole che compongono il Parco Nazionale delle Isole Marietas, nella punta settentrionale di Bahía de Banderas, a un’ora a nord-ovest di Puerto Vallarta e a soli quindici minuti da Punta Mita a Nayarit. Secondo la leggenda, il buco che ha creato la caverna è stato causato dalle bombe lanciate durante i test militari del governo messicano agli inizi del 1900.

Finzione o realtà, il buco ora funge da lucernario che illumina la spiaggia, la quale ospita molti diversi tipi di coralli e pesci tipici della barriera corallina, tartarughe marine, delfini, mante e anguille. Tuttavia, a causa delle forti correnti, nuotare non è sempre un’impresa facile e, talvolta, potrebbe essere anche rischioso.

Playa del Amor Messico

Fonte: iStock

La famosa Playa del Amor

Baia di Balandra, La Paz

Situata in Baja California, la Baia di Balandra è considerata la spiaggia simbolo di La Paz, dalla quale dista circa 40 minuti. L’impareggiabile bellezza delle sue acque turchesi, la sabbia bianca brillante e il paesaggio in cui è immersa la rendono un luogo idilliaco imperdibile se organizzate il vostro viaggio in questa parte del Messico. La spiaggia, affacciata su una baia tranquilla che si apre verso il Mare di Cortez, garantisce colori caraibici e un contesto perfetto dove rilassarsi, nuotare e fare snorkeling, ma non solo. Potete scoprirla noleggiando un kayak o facendo alcuni trekking panoramici per ammirarla dall’alto.

La Baia di Balandra fa parte dell’area naturale omonima ed è previsto un biglietto d’ingresso a pagamento per i turisti di 50 pesos, pari a 2 euro circa. Per preservare questo luogo sono state introdotte delle restrizioni: sono accettate 450 persone al giorno suddivise in due fasce orarie, una al mattino e una al pomeriggio. Evitate di andarci la prima domenica di ogni mese perché l’ingresso è limitato ai soli residenti.

Playa Norte, Isla Mujeres

Facilmente raggiungibile in traghetto da Cancun, Isla Mujeres vanta spiagge bellissime come quella di Playa Norte, considerata una delle più belle del mondo. Situata nella zona nord dell’isola, come lascia intendere anche il nome, offre sabbia bianca e acque poco profonde e, seppur possa essere particolarmente affollata durante i mesi di alta stagione, la sua ampiezza consente a chiunque di trovare un posto dove lasciare il proprio asciugamano.

Isla Mujeres custodisce anche altre spiagge che meritano una visita, come Playa El Pescador, Playa Tiburón, Playa Paraiso e Playa Na Balam. Inoltre, se siete appassionati di immersioni subacquee, prendete nota: l’isola ospita la più grande concentrazione di squali balena al mondo.

Playa Norte Isla Mujeres

Fonte: iStock

Playa Norte, la spiaggia di Isla Mujeres

Playa Los Cerritos, Baja California Sur

Se amate surfare o volete imparare, il luogo perfetto è Playa Los Cerritos a Baja California Sur. Situata a El Pescadero, poco distante da Todos Santos, propone diverse scuole di surf ed è possibile noleggiare le tavole in loco. È un luogo molto amato anche semplicemente per rilassarsi, ammirare tramonti mozzafiato o mangiare nei diversi ristoranti con vista sul mare. In generale, El Pescadero è la meta ideale per chi vuole stare lontano dalla folla e dagli spot turistici più famosi.

Playa Paraiso, Tulum

Immaginate un paradiso dove acque cristalline accarezzano sabbie bianche incontaminate, creando un paesaggio incantevole: questa è Playa Paraiso a Tulum, considerato lo scrigno dei Caraibi messicani. Situata a soli 3 chilometri dal centro di Tulum, facilmente raggiungibile anche con la bicicletta, il mezzo più amato in città, può essere vissuta sia pagando l’entrata a un beach club, molto diffusi in questa zona del Messico, o godersela in autonomia senza pagare ombrellone e sdraio.

Se prima o dopo il relax volete fare un suggestivo viaggio nel passato, vi basterà raggiungere la spiaggia situata poco prima e chiamata Playa Ruinas: qui troverete l’unica città Maya affacciata sul mare. Se la visitate durante i mesi più caldi non dimenticate di arrivare preparati con cappello, crema solare e una borraccia per l’acqua!

Playa Paraiso Tulum

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La caraibica Playa Paraiso a Tulum

Playa Mujeres, Cancun

Lo sappiamo, Cancun è una delle destinazioni balneari più turistiche del Messico, ma non è difficile capirne il perché. Le spiagge sono talmente perfette da sembrare una cartolina, caratterizzate da sabbia bianca e acqua turchese, anche se durante l’alta stagione dovrete destreggiarvi tra la folla. Tra le spiagge più famose c’è sicuramente Playa Mujeres (che, attenzione, non ha niente a che fare con Isla Mujeres).

Nonostante la sua vicinanza alla vivace città di Cancun, Playa Mujeres offre un’atmosfera tranquilla e serena. Risulta più lontana dalla folla e dal trambusto tipici di altre zone turistiche della regione, offrendo la location perfetta per una fuga di relax, soprattutto se prenotate il vostro soggiorno in uno dei lussuosi resort presenti.

Playa Delfines, Cancun

Restiamo a Cancun perché qui si trova un’altra spiaggia imperdibile: Playa Delfines. Sviluppatasi ai piedi di una dolce scogliera sul mare, è considerata una delle spiagge più spettacolari della zona grazie alla sua ampia distesa di sabbia bianca bordata da onde turchesi e panorami mozzafiato. Qui respirerete un’atmosfera diversa rispetto alle spiagge della zona hoteleria dove sono presenti beach club e ristoranti: questa spiaggia, infatti, è un vero paradiso anche per i locali, dove trascorrere una giornata perfetta semplicemente rilassandovi sotto le tipiche tettoie di paglia.

Playa Holbox, Isla Holbox

Sabbia bianca, palme ondeggianti e mare turchese: benvenuti a Isla Holbox. Questa è un’isola speciale situata nella penisola dello Yucatan dove troverete un’atmosfera rilassata, strade ricche di murales colorati, una natura incredibile e, ovviamente, spiagge bellissime. La principale e più facile da raggiungere è Playa Holbox, contraddistinta da un’acqua cristallina e poco profonda, perfetta per nuotare. Qui troverete una vasta gamma di servizi come ristoranti, bar e beach club, potrete noleggiare un kayak o regalarvi un massaggio sulla spiaggia.

Playa Holbox

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L’idilliaca Playa Holbox

Playa Carrizalillo, Puerto Escondido

Se trascorrete le vacanze di Natale lungo la costa di Oaxaca, inserite nel vostro itinerario una delle spiagge più spettacolari di Puerto Escondido: Playa Carrizalillo. Nascosta alla fine della baia omonima, offre sabbia bianca e soffice, una vegetazione lussureggiante e scogliere imponenti. Situata vicino al centro di Puerto Escondido, può essere raggiunta facilmente con un taxi e, una volta arrivati, scendendo i 160 scalini che vi porteranno direttamente in spiaggia, non adatti a chi ha problemi di mobilità.

Qui potete rilassarvi sia sul vostro asciugamano o sui lettini affittabili in loco, provare alcune specialità messicane nei locali presenti in spiaggia o provare a surfare: grazie alle sua acque relativamente tranquille, la spiaggia è considerata ideale per i principianti.

Playa Akumal, Tulum

Se il vostro sogno è nuotare con le tartarughe marine, Playa Akumal è la destinazione perfetta per voi. Situata a 30 minuti da Tulum, è abitata da tantissime tartarughe selvatiche e, seppur vederle non sia una garanzia assoluta, è molto raro arrivare in questa spiaggia e non avvistarne almeno una! Il nome stesso della spiaggia, Akumal, significa “luogo delle tartarughe” in lingua Maya.

Per godervi l’esperienza senza mettere a rischio le tartarughe, sono state selezionate zone specifiche per nuotare nella baia ed è stato imposto un limite al numero di persone che possono trovarsi in ogni zona contemporaneamente, in modo da non stressare troppo le tartarughe. Per fare l’esperienza è obbligatorio entrare con una guida certificata, mentre noi consigliamo di indossare una crema solare a base di ingredienti naturali che non inquina l’acqua e non rischia di compromettere la salute degli animali.

Playa Akumal Messico

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Playa Akumal vicino a Tulum

Clima del Messico a Natale

Quello natalizio è il periodo ideale per visitare il Messico, soprattutto considerando che la stagione perfetta, ossia quella secca che vi permetterà di godervi le spiagge che vi abbiamo raccontato, va da novembre ad aprile. In questi mesi quasi tutte le regioni del Paese offrono un clima mite, dalla Baja California allo Yucatan, ideale sia per rilassarsi e fare sport acquatici che per scoprire le città che, durante il Natale, festeggiano in grande stile. In generale, la temperatura media è di 25°C e piove molto poco.

Nel dettaglio, le destinazioni costiere come Cancun, Puerto Vallarta e Playa del Carmen nel mese di dicembre registrano temperature diurne comprese tra i 25°C e i 30°C, ideali per nuotare nelle calde acque del Mar dei Caraibi e dell’Oceano Pacifico. L’unico aspetto ‘negativo’ è che questo rappresenta anche il periodo di alta stagione turistica: i prezzi saranno più alti e le spiagge più popolari affollate.

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La classifica dei migliori Paesi in cui emigrare

Diciamoci la verità, chi non ha mai pensato di lasciare l’Italia e trasferirsi all’estero? Sono molte le persone che lo pensano e, dati alla mano, altrettante a farlo per davvero. Nel 2023 si sono iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero), con la motivazione espatrio, circa 89.500 connazionali, in aumento del 9,1%. Chi sono queste persone? Secondo i dati forniti dall’Aire, il 45,5% è composto da giovani fra i 18 e i 34 anni, mentre il 23,3% sono sotto i 50 anni e il 14,7% minori, segno che si trasferiscono anche intere famiglie. Il restante 11,1% ha tra i 50 e i 64 anni e il 5,5% è over 65. In totale, gli italiani all’estero oggi sono 6 milioni.

Ma quali sono i Paesi ideali in cui trasferirsi? A dircelo è Il Sole 24 Ore che ha pubblicato i risultati di una graduatoria di InterNations, la più grande comunità globale di persone che vivono all’estero. Tra le destinazioni migliori spiccano Panama e Messico, mentre tra le peggiori c’è la Turchia e un altro Paese che potrebbe sorprendervi, ma che vi sveliamo a breve.

I Paesi migliori in cui espatriare

Al primo posto della classifica troviamo Panama, dove oltre quattro expat su cinque (l’82%) sono felici di essersi trasferiti in questo Paese sia per la qualità della vita che nell’ambito delle finanze personali. In particolare, gli expat lodano l’accessibilità degli alloggi e la facilità nel trovarli, pochi problemi con la lingua, accesso illimitato ai servizi online come i social media e la facilità nell’ottenere il visto. Al secondo posto, invece, c’è il Messico, amato da nove expat su dieci (l’89%) per la generale cordialità della popolazione messicana, per la facilità di adattamento alla cultura locale, per la convenienza degli alloggi e della vita in generale.

Il terzo posto è occupato dall’Indonesia grazie ai costi bassi della vita, all’accoglienza delle persone e all’ottimo equilibrio tra vita personale e lavoro. Dal punto di vista delle finanze, viene sottolineata l’accessibilità degli alloggi e le opportunità di carriera personali degli expat. Al quarto posto c’è la Spagna, seguita dalla Colombia e dalla Thailandia.

I Paesi peggiori in cui espatriare

Quali sono, invece, i Paesi peggiori in cui espatriare? Quella che viene considerata una sorpresa è la Finlandia, famosa per essere il Paese più felice del mondo, ma evidentemente non quello in cui trasferirsi. Gli expat hanno criticato la difficoltà d’insediamento, nel trovare lavoro e nell’ambito delle finanze personali. Questo perché il costo della vita relativamente alto non coincide con il reddito familiare disponibile. Inoltre, viene sottolineata la difficoltà nel trovare una casa, per non parlare dell’apprendimento della lingua locale.

Un altro Paese che non ha brillato è la Turchia: si classifica ultima nell’indice del lavoro all’estero in quanto un terzo degli intervistati non crede che trasferirsi qui abbia migliorato le loro prospettive di carriera, mentre altri valutano negativamente le loro opportunità di carriera personali e il mercato del lavoro locale. Inoltre, quasi un terzo degli expat è insoddisfatto del proprio lavoro e gli intervistati sono estremamente insoddisfatti dello stato dell’economia.

Top 10 dei Paesi migliori e dei peggiori

Se state pensando di espatriare da qualche parte nel mondo, questa è la Top 10 dei migliori Paesi in cui espatriare:

  • Panama
  • Messico
  • Indonesia
  • Spagna
  • Colombia
  • Thailandia
  • Brasile
  • Vietnam
  • Filippine
  • UAE

Questa, invece, è la Top 10 con i peggiori:

  • Regno Unito
  • Irlanda
  • Malta
  • Italia
  • Norvegia
  • Canada
  • Germania
  • Finlandia
  • Turchia
  • Kuwait
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Naica, la grotta messicana con i cristalli giganti

Il nostro pianeta è un mosaico di meraviglie naturali, oltre che ricco di opere di fattura umana che hanno contribuito nel corso dei secoli al patrimonio artistico e culturale di ogni Paese, ma tra quelle frutto di Madre Natura alcune sfuggono all’immaginazione.

Ogni angolo della Terra infatti offre spettacoli straordinari e tra queste meraviglie spicca la Miniera dei Cristalli Giganti di Naica, una grotta messicana che incanta chiunque abbia la fortuna di visitarla. Questo luogo straordinario, con i suoi cristalli di selenite di dimensioni colossali, è una testimonianza della potenza della natura e della sua bellezza ineguagliabile.

La scoperta della Grotta dei cristalli di Naica

La Grotta di Naica ha sede nel comune di Saucillo, all’interno dello stato di Chihuahua, in Messico. La Grotta di Naica è in realtà un sito minerario gestito da Industrias Peñoles, uno dei maggiori produttori di piombo, zinco e argento del Messico.

L’apertura di questa miniera risale ai primi anni del 1920, ma solo dal 2000 in poi è stato scoperto il suo fascino: è in quell’anno che gli operai hanno scoperto l’incredibile formazione di cristalli di selenite, uno dei materiali più belli che si possa trovare in mineralogia.

I cristalli di selenite, infatti, non sono solo spettacolari per via delle loro dimensioni, ma anche per la loro bellezza estetica. La miniera di Naica si estende per una lunghezza di 20 metri, una larghezza di 35 metri e un’altezza di 2,5 metri, racchiudendo al suo interno cristalli che possono raggiungere oltre un metro di diametro e 15 metri di lunghezza, con pesi che superano le 55 tonnellate.

Come si formano i cristalli della Grotta di Naica

La genesi dei cristalli di selenite che si trovano all’interno della Grotta di Naica è altrettanto interessante quanto la loro scoperta. I cristalli di selenite si formano attraverso processi idrotermali, ovvero tramite l’interazione di acqua calda e minerali disciolti, con temperature che possono raggiungere i 58°C. Questi ambienti, caratterizzati poi da una umidità che sfiora addirittura il 90%, creano le condizioni ideali per la cristallizzazione lenta e continua, consentendo ai cristalli stessi di raggiungere dimensioni sbalorditive.

La composizione chimica del selenite, che è un tipo di gesso, unita alle condizioni estreme di temperatura e umidità, ha favorito anno dopo anno la crescita di queste sculture naturali incredibili.

La “Cappella Sistema” della geologia

Il soprannome “la Cappella Sistina della geologia” è stato attribuito alla Grotta di Naica nel corso del ventennio successivo alla sua scoperta, allo scopo di evidenziare l’unicità di questo luogo. Come la famosa cappella di Michelangelo, infatti, la Grotta dei cristalli di Naica è un’opera d’arte naturale, formatasi da milioni di anni di processi geologici. I cristalli, luminosi e quasi eterei, riflettono la luce in modi che sembrano provenire da un altro mondo, tanto che ammirarli è un’esperienza davvero suggestiva. Ogni angolo della grotta presenta formazioni di cristalli di selenite straordinarie che sembrano raccontare una storia antica, un libro di geologia aperto che attira la curiosità di scienziati e visitatori.

L’importanza della conservazione per la Grotta di Naica

La Grotta dei cristalli di Naica è un esempio lampante di ciò che la natura può creare da sé, ma è anche un monito sulla vulnerabilità di queste creazioni. Infatti, purtroppo, la bellezza della Grotta di Naica – così come quella di molti altri luoghi naturali nel mondo – oggi è minacciata. L’esposizione all’aria ha bloccato la crescita dei cristalli, che rischiano di deteriorarsi progressivamente. Gli scavi minerari continuano a essere una fonte di preoccupazione, e gli scienziati avvertono che, senza un’interruzione delle attività minerarie, i cristalli non potranno riprendere la loro crescita.

Questo scenario drammatico per il futuro di questa opera d’arte geologica, evidenzia il conflitto tra l’industrializzazione e la conservazione della natura. I cristalli di Naica, una meraviglia naturale creata già 26 milioni di anni fa a 300 metri di profondità, potrebbero svanire a causa dell’egoismo umano e della continua ricerca di risorse minerarie.

Come visitare la Grotta dei cristalli di Naica

La capitale dello stato messicano che ospita la Grotta di Naica è Chihuahua City, una città vibrante e ricca di storia e cultura. Qui si anche trova la Cattedrale di Chihuahua, un perfetto esempio di architettura coloniale. La città offre a chi la visita anche diversi musei, come il Museo Casa de Juárez, dedicato a Benito Juárez, un importante leader messicano.

La capitale è probabilmente il punto di partenza ideale per visitare la Grotta dei cristalli di Naica, usando i mezzi pubblici oppure noleggiando un’auto.

Tuttavia, ad oggi, l’unica opportunità per visitare la grotta è riservata ai soli esperti e addetti ai lavori, assistendo alle operazioni di pompaggio messe in atto dalla compagnia mineraria. Infatti, così come la Grotta delle Spade (con le sue stalattiti e stalagmiti), la Grotta dei cristalli giganti di Naica non è aperta al pubblico per diverse ragioni, tra cui quella per cui al suo interno non ci sono condizioni ambientali facilmente sopportabili dall’uomo, nonché per la sua stessa protezione.

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In viaggio attraverso il Messico, a bordo del Chepe Express

Panorami suggestivi tra canyon, campi coltivati e fiumi, territori punteggiati da villaggi e cittadine in cui il tempo sembra essersi fermato. Sono i paesaggi che si ammirano dai finestrini del treno Chepe Express, uno dei più spettacolari del mondo.

Ci troviamo in Messico, immersi nelle meravigliose bellezze del Copper Canyon. Qui 656 chilometri di binari conducono alla scoperta delle bellezze naturalistiche e architettoniche tra gli stati federali di Sinaloa e Chihuahua. Un’esperienza unica attraverso ponti e tunnel considerati capolavori dell’ingegneria messicana, godendo di straordinari paesaggi per poi tornare a casa con la meraviglia negli occhi.

Il treno che attraversa il Copper Canyon

Quella percorsa dal Chepe Express, che è il soprannome della “Ferrocarril Chihuahua Pacífico”, è una vera e propria opera di ingegneria messicana: sono 656 chilometri di rotaie che uniscono le città di Los Mochis (a Sinaloa) e di Creel (in Chihuahua), con ben 37 ponti e 86 gallerie. Per completare la costruzione di questa linea ferroviaria ci sono voluti 60 anni di lavori, terminati nel 1961.

A bordo del Chepe Express, treno turistico di lusso, i viaggiatori possono accomodarsi in confortevoli poltrone e cabine eleganti, ammirando il mutare del paesaggio attraverso le ampie finestre panoramiche. Non mancano servizi esclusivi per garantire il massimo comfort: un bar, una terrazza panoramica e due ristoranti che offrono esperienze gastronomiche speciali guidate da rinomati chef messicani.

Terrazza panoramica del treno Chepe Express, in Messico

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Terrazza panoramica del treno Chepe Express

El Chepe si snoda tra le zone pianeggianti di Los Mochis, non distanti dalla costa del Pacifico, e si sposta verso gli altopiani centrali verso Chihuahua, in un percorso tortuoso attraverso il Messico che sale tra le montagne raggiungendo un dislivello di 2400 m. Si addentra poi nel Copper Canyon, il Canyon del Rame dall’inconfondibile colorazione rossastra che è quattro volte più grande del celebre Grand Canyon negli Stati Uniti. Ogni curva del treno, durante il viaggio, apre gli occhi alla meraviglia.

Itinerario e tappe del Chepe Express

È un viaggio incredibile che dura 10 ore, quello del Chepe Express alla scoperta delle meraviglie messicane: dalle coste bagnate dall’Oceano Pacifico, verso l’entroterra fatto di canyon e paesaggi naturali dai colori vividi, sono 5 le tappe attraversate dal treno di lusso che promette di vivere avventure indimenticabili. Si parte dalla città di Los Mochis, nello stato nord-occidentale di Sinaloa, e si passa per El Fuerte, Bahuichivo e Divisadero, per poi terminare la corsa a Creel, sulle montagne di Chihuahua.

Paesaggi naturali attraversati dal Chepe Express, treno messicano

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Paesaggi naturali attraversati dal Chepe Express, tra Los Mochis e Creel

Tappa 1: Los Mochis

Si parte dalla giovane città di Los Mochis, a nord dello stato di Sinaloa, il cui nome significa “luogo delle tartarughe”. Terza città più importante di questo Stato, è stata fondata nel 1903 dall’americano Benjamin Francis Johnston, che realizzò qui una piantagione di canna da zucchero e un zuccherificio, ma non solo. Egli portò in città anche una grande varietà di piante esotiche e di uccelli provenienti dall’Africa, dall’Australia e dall’India, oggi ammirabili visitando il Jardín Botánico, chiamato anche Sinaloa Park, il polmone verde di Los Mochis.

Cosa fare in città? Oltre all’orto botanico, meritano una visita la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, Plaza 27 e il chiosco. A solo 30 minuti di distanza, invece, si raggiunge il mare: nella Baia di Topolobampo, ad esempio, ci si può cimentare in diverse attività come pesca, immersioni e snorkeling.

Los Mochis è anche conosciuta come una delle porte di accesso al Copper Canyon, in cui ci si addentra salendo sul Chepe Express e raggiungendo le successive tappe del viaggio.

Tappa 2: El Fuerte

Parte del circuito eco-turistico del Mare di Cortéz, El Fuerte è la seconda tappa del lussuoso viaggio a bordo del Chepe Express. Si raggiunge in solo un’ora di viaggio ed è un luogo ricco di storia, natura e tradizioni indigene tutte da esplorare.

Il suo nome, El Fuerte, deriva dalla costruzione da parte degli Spagnoli di un forte che li proteggesse dagli indigeni, risalente al 1610. La cittadina era un importante centro minerario, come testimoniato dagli antichi palazzi e dalle splendide case coloniali tutt’oggi presenti e convertite in confortevoli hotel.

Durante la sosta a El Fuerte, sono interessanti le visite alla Cattedrale, alla Casa del Generale Pablo Macías e alla Casa della Cultura, ma anche alla Piazza Centrale. Da non perdere anche il centro cerimoniale di Tehuoco e il Museo Miguel Ángel Morales, in cui sono esposti costumi e strumenti musicali che ne raccontano la storia e le tradizioni culturali. Non mancano anche piacevoli passeggiate lungo il fiume El Fuerte, habitat naturale di numerose specie di uccelli.

El Fuerte, fiume e omonima città in Messico

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El Fuerte, Messico

Tappa 3: Bahuichivo e Cerocahui

Il viaggio sul Chepe Express prosegue fino a Bahuichivo, passando quindi il confine dello Stato di Chihuahua. La tappa è a solo 18 chilometri dal villaggio di Cerocahui, ai margini dell’Urique Canyon: si tratta di una cittadina missionaria gesuita fondata nel Sedicesimo secolo e che merita sicuramente una visita. Si trova in una vallata ricoperta da prati verdeggianti che donano al paesaggio un’atmosfera di pace e tranquillità. È possibile organizzare anche un’escursione alle cascate di Cerocahui, immerse in questa vegetazione lussureggiante.

A poca distanza, è possibile raggiungere una tra le più belle viste sulla Sierra Tarahumara e – sotto all’Urique Canyon – sulla città omonima che ogni anno ospita la famosa maratona di Tarahumara. Si sale su una montagna che raggiunge il punto panoramico del Cerro del Gallego, che, a detta di molti, è il più spettacolare del Copper Canyon.

Tappa 4: Divisadero

La prossima stazione in cui ferma il Chepe Express è quella di Divisadero, luogo dai magnifici paesaggi, ricco di punti d’osservazione e di ponti sospesi, ma anche di luoghi perfetti per il divertimento. Qui si trovano tre dei più importanti canyon della Sierra Tarahumara: l’Urique, il Tararecua e il Barrancas del Cobre. Si possono organizzare trekking di 3 – 6 ore per scendere sul fondo del canyon, proprio dove scorre il Rio Urique, ma anche visitare le abitazioni di Tarahumara e conoscere così da vicino le tradizioni della popolazione locale. Per gli amanti della mountain-bike, inoltre, esiste un percorso dedicato di 9 chilometri che si immerge in spettacolari panorami naturali.

Non manca anche il divertimento a Divisadero, garantito dal Copper Canyon Adventure Park, nel cuore della Sierra Tarahumara. Qui si trovano emozionanti zip-line e la terza funivia più lunga del mondo, lunga circa 3 chilometri, oltre ad attività per tutta la famiglia e un suggestivo ristorante con pavimento e pareti interamente in vetro.

Copper Canyon, paesaggio mozzafiato

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Paesaggio naturale del Copper Canyon, in Messico

Tappa 5: Creel

Arriviamo all’ultima tappa del meraviglioso viaggio a bordo del lussuoso treno Chepe Express: Creel. Considerata una “città magica”, è la porta d’accesso alla Sierra Tarahumara situata a ben 2.240 metri sul livello del mare: qui si possono acquistare gli straordinari manufatti locali, dalle ceste realizzate con le foglie di pino alle figure scolpite in legno e corteccia di questa pianta. In dieci minuti si raggiunge San Ignacio de Arareko, con la Valle de los Hongos, Valle de las Ranas, il lago Arareko e Mision S. Ignacio. Ma tantissime sono le escursioni disponibili nei dintorni, alla scoperta di splendidi luoghi naturali.

Nella città, merita una visita anche il Museo della Cultura Tarahumara, all’interno della vecchia stazione ferroviaria, nel quale conoscere la cultura Rarámuri. Non mancano le occasioni per avventurarsi in attività adrenaliniche, come la mountain bike, i tour nei canyon, la discesa in corda e l’equitazione.

Una chiesa a Creel, in Chihuahua

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Una chiesa a Creel, ultima tappa del Chepe Express in Chihuahua

Come acquistare il biglietto e orari dei treni

I biglietti per la prossima avventura sul Chepe Express si possono acquistare comodamente tramite il sistema di prenotazioni online sul sito ufficiale.

I giorni di partenza e l’itinerario variano in base al periodo dell’anno:

  • Bassa e alta stagione (tutto l’anno tranne la stagione estiva): i treni viaggiano nei giorni di lunedì, giovedì e sabato nella tratta Los Mochis-Creel, partendo alle 7.00, mentre il martedì, venerdì e domenica viaggiano sulla tratta Creel-Los Mochis dalle ore 8.00;
  • Stagione estiva: (dall’8 Agosto al 30 Settembre): i treni viaggiano solo lungo il tragitto Creel-Chihuahua il venerdì e la domenica, con partenza alle ore 14.00, e lungo la tratta Chihuahua-Creel il giovedì e il sabato con partenza alle 7.00.

Anche le tariffe variano in base alla stagione e alla sistemazione scelta dai viaggiatori, tra classe turistica, Executive e Prima Classe. In particolare, con il biglietto di prima classe è possibile accedere alla suggestiva terrazza panoramica del treno, da cui ammirare un panorama di incredibile bellezza a 360 gradi. Con il biglietto Executive, invece, si può accedere al bar e al ristorante, in cui deliziarsi con una cucina di classe offerta dai migliori chef.

Nell’organizzare il viaggio sul Chepe Express, si può scegliere di acquistare le singole tratte per ciascuna tappa, oppure un biglietto unico per l’intero tragitto, sia singolo che A/R. Ecco i prezzi per la sola andata da Los Mochis a Creel (e viceversa), per vivere l’avventura tra i canyon e i villaggi messicani a bordo di questo treno esclusivo:

  • Bassa stagione: dai 120 euro in classe turistica a circa 225 euro in prima classe;
  • Alta stagione: da circa 135 euro in classe turistica a 263 euro in prima classe;
  • Stagione estiva: da 120 euro in turistica a circa 181 euro in prima classe.

Interni del treno Chepe Express, in MessicoInterni del treno Chepe Express

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Halloween: tradizioni e celebrazioni dal mondo

Per molti è sinonimo di “dolcetto o scherzetto”, di zucche intagliate e di personaggi paurosi, ma Halloween è molto più di questo. È una delle festività più antiche del mondo, amata da adulti e bambini ed entrata di diritto tra le tradizioni imprescindibili dell’anno. Quando l’autunno trasforma i paesaggi con i suggestivi colori del foliage e il mese ti ottobre volge al termine, il mondo intero si prepara a celebrare la vita e la morte con un insieme di riti pagani e religiosi, in cui cultura e tradizione differenziano Halloween tra i vari Paesi.

Dall’Irlanda, luogo in cui è nata questa festività, all’America, che ne è diventata la massima esponente, toccando Messico, Cina e Giappone, partiamo per un viaggio alla scoperta delle più significative tradizioni legate ad Halloween in giro per il mondo.

Irlanda e Regno Unito, dove è nato Halloween

Sebbene i cittadini americani prendano molto sul serio questa festività, al punto tale da essersi immedesimati a pieno in tale tradizione, le origini di Halloween sono da ricercare in Irlanda e più precisamente nel Samhain, il capodanno celtico (chiamato anche “All Hallowtide“) festeggiato il primo giorno di novembre come termine del periodo del raccolto e l’inizio dell’inverno.

Con i secoli, all’antica festa celtico-pagana si sono aggiunte leggende e altre storie che hanno trasformato Halloween nella versione più moderna che conosciamo. Tra tutte c’è quella di “Jack o’ lantern”, il fabbro irlandese simbolo delle anime dannate che rivive in quelle zucche lavorate a mano che popolano le strade e i quartieri durante il mese di ottobre.

In Irlanda, e in generale anche nel Regno Unito, oggi per commemorare il culto celtico si accendono dei grandi falò, soprattutto nelle aree rurali, proprio per continuare in qualche modo la tradizione dei rituali pagani. Ma si tratta pur sempre di una festa, quindi ecco che fantasmi, streghe e altre creature del mondo si riuniscono per le strade e per i quartieri per l’ormai celebre “trick or treat”.

Immancabile, sulle tavole irlandesi, è il barmbrack, un dolce tipico di questo giorno al quale sono collegaste altre leggende e superstizioni. Infatti, i fornai inseriscono nell’impasto di questa torta tre elementi: un anello, un piccolo straccio e una moneta. Ad ogni fetta di barmbrack contenente uno di questi tre oggetti corrisponde una fortuna (o sfortuna): chi trova l’anello si sposerà o troverà la felicità, chi avrà lo straccio andrà incontro a un futuro finanziario incerto, mentre chi riceverà la moneta vivrà invece un anno prospero.

Decorazioni tipiche di Halloween in Irlanda

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Decorazioni tipiche di Halloween in Irlanda

America, dove la tradizione di Halloween si è radicata

A celebrare Halloween in grande stile ci pensano gli americani, al punto tale che spesso, erroneamente, si attribuiscono le origini di questa festività proprio all’America. Oltre all’iconico “trick or treat”, i quartieri e le strade delle città si abbigliano a festa: ci sono zucche intagliate, addobbi spaventosi, fantasmi e altri mostri che decorano finestre, ingressi e viali. E questa atmosfera un po’ spettrale è estremamente affascinante.

La tradizione delle zucche intagliate deriva proprio dall’usanza celtica degli irlandesi di ricreare volti spaventosi nelle rape, inserendovi delle candele, con l’intento di spaventare gli spiriti maligni durante la festa di Samhain. Si racconta che una volta emigrati in America, gli irlandesi non trovarono rape adatte per portare avanti questa tradizione, così iniziarono a utilizzare le zucche, molto più abbondanti, per creare le grottesche lanterne oggi divenute il simbolo di Halloween.

Zucche intagliate di Halloween in America

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Zucche di Halloween

Austria e Germania: Halloween tra simboli e tradizioni

Anche in Europa esistono alcune tradizioni davvero significative. In Austria, per esempio, durante la notte di Halloween le persone lasciano pane, frutta e acqua sul tavolo per i loro cari defunti con la credenza che questi gli facciano visita. In Germania, invece, la più antica tradizione vuole che si nascondano i coltelli presenti in casa per evitare che i defunti si feriscano. Ma non è tutto perché sulle porte delle case vengono disegnati con il gesso dei simboli per proteggere le abitazioni dagli spiriti maligni.

Italia e Francia, la Festa di Ognissanti

Nel Belpaese, negli ultimi decenni, Halloween è diventato un appuntamento fisso per il divertimento di bambini e adulti. La festività più commerciale e considerata “importata” dall’America, però, si differenzia da quella che ha tradizioni radicate nella religione cattolica e con origini ben lontane: la Festa di Ognissanti. Si celebra il 1° novembre per commemorare tutti i santi cattolici, mentre il 2 novembre si celebrano i morti. Tradizionalmente si lasciano crisantemi sulle tombe dei cari defunti e si partecipa a una messa in loro ricordo.

Anche la Francia ha tradizioni simili a quelle italiane, riservando uno spazio maggiore alla Toussaint, la festa di Ognissanti del 1° novembre. Anche qui si partecipa a funzioni religiose e si visitano i defunti nei cimiteri per deporre fiori sulle loro tombe.

Portogallo con il Dia das Bruxas

Restando in Europa, anche il Portogallo ha un proprio modo di celebrare Halloween: è il Dia das Bruxas, o Giorno delle Streghe, che ha molti aspetti tradizionali collegati alle origini della festività. Anche qui c’è l’usanza del “trick or treat” dei bambini tra le vie delle città e dei paesi, ma in cambio non ricevono caramelle, bensì pane, frutta o noci. Inoltre, i famigliari dei cari defunti si recano nei cimiteri per adornare le tombe con fiori e candele.

Cina e Giappone, dalle antiche tradizioni alla modernità

Anche la Cina ha il suo Halloween che prende il nome di Teng Chieh o Hungry Ghost Festival. Durante la notte del 31 ottobre, migliaia di lanterne illuminano il Paese intero: servono ad aiutare le anime dei morti a ritrovare la loro casa. Le origini della festività risalgono alla tradizione taoista che vuole guidare gli spiriti che camminano sulla terra.

Nel calendario cinese, il Teng Chieh si celebra nel 15° giorno del 7° mese lunare (chiamato “mese fantasma”). Durante il tramonto le persone distribuiscono incenso, acqua e cibo davanti alle immagini dei familiari defunti. Nella tradizione, questa usanza servirebbe a calmare i fantasmi che non hanno ancora ritrovato la via di casa dall’inizio del mese fantasma. Sarebbero proprio loro a infliggere punizioni o a elargire benedizioni ai loro parenti ancora in vita. Durante la stessa notte, si tiene anche una festa in cui le famiglie preparano un posto in più a tavola riservato a un caro defunto.

Hungry Ghost Festival: la festa di Halloween in Cina

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Teng Chieh o Hungry Ghost Festival, in Cina

In Giappone, invece, Halloween ha raggiunto popolarità solo negli ultimi decenni. Infatti, la prima volta che i giapponesi hanno conosciuto questa festa anglosassone è stata nel 2000, quando il parco divertimenti Disneyland di Tokyo ha organizzato un evento a tema. Con il passare dei decenni Halloween è divenuto sempre più popolare, soprattutto tra i più giovani, anche se con qualche differenza rispetto a come viene festeggiato nei Paesi occidentali.

Oltre al fatto che in Giappone non ci si cimenta nel “trick or treat”, anche i costumi sono diversi. Se tradizionalmente ci si abbiglia con vestiti spaventosi, qui l’attenzione è orientata verso i travestimenti cosplay. A fine ottobre sono numerose le sfilate nelle città giapponesi che riuniscono migliaia di persone che indossano qualsiasi tipo di costume, compresi quelli di personaggi di anime, manga e videogiochi, che non seguono il tema “horror” originario.

Messico, con il suo Día de Los Muertos

È una delle tradizioni più famose del mondo, il Día de Los Muertos del Messico. Una celebrazione messicana di origine precolombiana che festeggia la vita, la gioia e il colore, sebbene il suo nome tradotto sia “giorno dei morti”. Oggi come nel passato, questa festa affascina l’intera umanità: dal 31 ottobre al 2 novembre tutti i cittadini celebrano gli spiriti dei cari defunti con cortei, canti, balli e musiche tradizionali.

Dichiarato nel 2008 Patrimonio culturale immateriale UNESCO, il Día de Los Muertos è un tripudio di colori e usanze particolari. In questa occasione si ricordano gli aneddoti più divertenti dei defunti e si preparano decorazioni dalle ricche tonalità: fiori di calendula, altari con foto, oggetti e cibi preferiti da coloro che sono morti. Si preparano tradizionalmente il pan de muerto e i teschi di zucchero dai colori accesi. È proprio da questi che deriva il trucco tipico di questa festività, con decorazioni sul viso che ricordano, appunto, dei teschi e ricche corone di fiori colorati ad adornare il capo. Anche qui i bambini bussano ai vicini chiedendo un calaverita, un piccolo dono (caramelle, dolci o soldi), ma senza il famoso scherzetto nel caso in cui non ricevano nulla.

Halloween in messico: i teschi di zucchero tipici

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Teschi di zucchero tipici del Dia de los muertos, in Messico

Haiti e la tradizione della Fet Gede

Ci spostiamo nelle esotiche atmosfere di Haiti, dove l’1 e il 2 novembre si celebra la Fet Gede (Festa dei Morti), che ricorda il classico Halloween, ma arricchito da tradizioni culturali completamente diverse. In queste giornate, i praticanti haitiani di Voodoo rendono omaggio al padre degli spiriti defunti, ovvero al barone Samedi. Inoltre, ballano per le strade per comunicare con i defunti e si recano nei cimiteri dove offrono agli antenati del cibo proveniente dalla loro tavola.

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Cosa vedere a Mérida, in Messico, la perla dello Yucatán

Situata nel cuore dello Yucatán, in Messico, Mérida è un punto di partenza ideale per esplorare la storia millenaria della regione, le sue bellezze naturali e i tesori archeologici. Passeggiando per le sue strade, si respira un’atmosfera unica, fatta di colori, sapori e suoni che parlano di una cultura estremamente viva. Fondata dallo spagnolo Francisco de Montejo de León nel 1542, fu costruita sulle rovine dell’antica città maya di T’ho ed è soprannominata la “Ciudad Blanca” per via dei suoi edifici coloniali di pietra calcarea molto chiara. Oggi Mérida è una città moderna e cosmopolita, una meta molto gettonata dai turisti e obbligatoria per chi decide di trascorrere le vacanze in Messico.

Plaza Mayor, il cuore di Mérida

Il cuore pulsante di Mérida è senza dubbio la Plaza Mayor – chiamata anche Plaza de la Independencia o Plaza Grande –, il luogo dove tutto inizia. Questa piazza ospita diversi mercati di cibo e artigianato (al mercato di Lucas Galvez si trova davvero di tutto, tappa imperdibile per chi ama passeggiare tra i banchi alla scoperta dei prodotti tipici), oltre a diversi locali e ristoranti.

La piazza è circondata da alcuni degli edifici più importanti della città, tra cui la Cattedrale di San Ildefonso, la più antica dell’intero continente americano e la chiesa più grande dello Yucatán. La cattedrale, costruita nel XVI secolo con le pietre di antichi templi maya, è un’imponente testimonianza dell’epoca coloniale. All’interno, le sue volte maestose e le opere d’arte sacra offrono un momento di pace e riflessione, un rifugio dalla vivace attività della città.

Sul lato sud di Plaza Mayor si trova Casa Montejo, dalla tipica architettura coloniale spagnola in Messico. Costruito nel 1549 come casa di residenza della prestigiosa famiglia Montejo, l’edificio oggi ospita il Museo Casa Montejo, e una  collezione di mobili e arredi.

Dalla Plaza Grande, è possibile raggiungere il Palacio de Gobierno, altra tappa imperdibile della visita, costruito nel 1892 e decorato con 31 murales dell’artista Campeche Fernando Castro Pacheco che raccontano la storia della conquista spagnola e della cultura maya. Il bel palazzo è sede del Museo Fernando García Ponce, che raccoglie una ricca collezione di dipinti di importanti artisti messicani; ha un bellissimo cortile interno e un balcone con una bellissima vista sulla piazza.

Paseo de Montejo

Uno dei viali più iconici di Mérida è il Paseo de Montejo, una larga avenida fiancheggiata da eleganti ville coloniali, molte delle quali risalenti all’epoca d’oro del commercio della sisal, una fibra naturale che ha reso ricchi molti proprietari terrieri della regione. Percorrendo il Paseo de Montejo, pedonale, si viene trasportati indietro nel tempo, in un’epoca in cui Mérida era considerata una delle città più prospere del Messico. Lungo il Paseo, si trovano negozi di artigianato, boutique di design locale e caffetterie in grande stile.

I musei di Mérida

Per chi vuole davvero immergersi nella storia e nella cultura del popolo maya, una visita al Museo del Mundo Maya è imprescindibile. Questo museo moderno e interattivo offre una panoramica completa della civiltà che ha dominato la penisola dello Yucatán per secoli, con reperti che vanno dalle prime sculture alle ceramiche, passando per testimonianze della vita quotidiana e dei rituali religiosi.

Le sale del museo, tra i più importanti del Messico, sono disposte in modo da accompagnare il visitatore in un viaggio nel tempo, dalla preistoria fino all’arrivo dei conquistadores spagnoli. Il museo ospita anche mostre temporanee e attività culturali e live, quindi vale la pena consultare il calendario degli eventi per non perdere nulla di interessante durante la visita.

Tra i musei più importanti del Paese, nella bella sede del Palacio Arzobispal (Palazzo dell’Arcivescovado), c’è anche il Museo di Arte Contemporanea MACAY, che ospita collezioni e mostre permanenti e temporanee di arte moderna e contemporanea, tra cui le opere di Gabriel Ramirez Aznar, Fernando Castro Pacheco e Fernando García.

Ancora, il Museo di arte popolare (Museo Regional de Arte Popular) espone collezioni di tessuti e costumi, ceramiche, gioielli, giocattoli e strumenti musicali.

Le rovine di Uxmal: un patrimonio archeologico inestimabile

A meno di un’ora di auto da Mérida si trovano le spettacolari rovine di Uxmal, uno dei siti archeologici più affascinanti dello Yucatán. Rispetto a Chichén Itzá, Uxmal è meno frequentata dai turisti, il che la rende una meta ideale per chi cerca di esplorare la cultura maya in un’atmosfera più tranquilla ed estremamente suggestiva. La Piramide dell’Indovino è la struttura più imponente del sito, alta oltre 35 metri, e domina l’intero panorama. Salendo sulla sua sommità, si può ammirare una vista mozzafiato sulle pianure circostanti.

Oltre alla piramide, Uxmal offre anche altri edifici straordinari, come il Quadrilatero delle Monache e il Palazzo del Governatore, tutti decorati con intricate sculture e fregi che raccontano miti e leggende dell’antica cultura maya. Il sito è facilmente raggiungibile da Mérida in autobus, e la visita può essere organizzata in giornata.

Rovine di Uxmal

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Le Rovine di Uxmal, uno dei siti archeologici più affascinanti dello Yucatán

Cenote Xlacah

Non lontano da Mérida, nel sito archeologico di Dzibilchaltún, si trova invece il Cenote Xlacah, una delle tante piscine naturali della regione. I cenote sono grotte o doline riempite d’acqua, e molti di essi erano considerati sacri dai Maya. Xlacah è particolarmente interessante perché, oltre a essere un luogo ideale per una nuotata rinfrescante, si trova accanto a rovine maya che possono essere esplorate prima o dopo il bagno. Questo cenote è ideale per le famiglie che viaggiano con bambini, perché l’acqua è limpida e poco profonda in alcuni punti.

Info pratiche

Quando andare a Mérida

Il clima a Mérida è caldo durante tutto l’anno, ma i mesi migliori per una visita sono da novembre a marzo, quando le temperature sono più miti. Da giugno a ottobre le temperature sono più elevate e le piogge più frequenti. Inoltre, durante i mesi invernali, la città ospita diversi eventi culturali, tra cui spettacoli di danze tradizionali e concerti all’aperto.

Come arrivare

L’aeroporto internazionale di Mérida è ben collegato con le principali città messicane e americane, quindi raggiungibile anche dall’Italia con scalo. Solitamente questa è una tappa all’interno di un itinerario più lungo di visita alla regione, all’interno della quale ci si può muovere in autobus. Una volta in città, muoversi è altrettanto semplice: i taxi sono economici e diffusi, ma chi preferisce un’esperienza più sostenibile può optare per il noleggio di una bicicletta, visto che la città è particolarmente pianeggiante.

La cucina Yucateca

Un viaggio a Mérida passa anche dalla tavola e dai suoi sapori. La cochinita pibil, carne di maiale marinata con achiote e cotta lentamente in foglie di banano, è uno dei piatti più emblematici dello Yucatán. Altri piatti da non perdere includono i papadzules, tortillas ripiene di uova sode e ricoperte di salsa di semi di zucca, e i panuchos, tortillas fritte ripiene di fagioli neri e guarnite con carne, avocado e cipolle marinate. In città ci sono ristoranti e locali per ogni gusto e tasca; ma per un’esperienza più autentica vale la pena fermarsi a mangiare in uno dei mercati locali. Il Mercado Lucas de Gálvez è il luogo perfetto per scoprire la vera essenza della cucina yucateca, tra banchi di frutta esotica, spezie e specialità preparate al momento.

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I cenote più belli da vedere in Messico

Il Messico è un paese ricco di bellezze naturali da scoprire. Si può nuotare in pittoresche grotte sotterranee, fare snorkeling in acque cristalline, ed esplorare i cenote che sono alcuni dei luoghi più straordinari di questo antico paese. Che tu stia cercando l’avventura o hai semplicemente voglia di pace e tranquillità, queste meraviglie naturali sono la meta ideale.

Cosa sono i cenote

I cenote sono sistemi di grotte sotterranee che si trovano in Messico. Si formano quando l’altopiano calcareo che copre gran parte della penisola dello Yucatán in Messico viene invaso dall’acqua. L’acqua filtra attraverso piccole crepe e fessure nel calcare e, nel tempo, forma cavità che vengono riempite di acqua dolce. Queste riserve d’acqua sono spesso nascoste sotto uno spesso strato di calcare. Solo quando il soffitto di un cenote crolla, diventa visibile al mondo esterno.

I cenote sono affascinanti per la loro acqua cristallina e turchese che contrasta nettamente con la giungla circostante. Sono spesso circondati da una vegetazione lussureggiante e offrono uno sfondo pittoresco. Grazie alla loro posizione unica e all’acqua cristallina, hanno svolto un ruolo importante nella religione Maya e nella mitologia per secoli.

La mitologia dei cenote

I cenote erano luoghi sacri per i Maya ed erano considerati punti di accesso agli inferi. Eseguivano rituali e cerimonie nei cenote, facendo offerte e adorando i loro dei. Nei cenote venivano eseguiti anche sacrifici umani per placare gli dei e chiedere buoni raccolti e fertilità. Oggi non sono solo un importante sito del patrimonio culturale, ma anche una popolare destinazione turistica. I visitatori hanno l’opportunità di sperimentare l’impressionante mondo sottomarino dei cenote e nuotare o immergersi in acque cristalline. Offrono un’opportunità unica per scoprire la bellezza naturale del Messico, immergendosi nella ricca storia e nella cultura Maya. Di seguito alcuni dei migliori che vale la pena visitare.

cenote in Messico

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Un cenote da vedere in Messico

Cenote Ik Kil

Il primo cenote della nostra lista è l’imponente Cenote Ik Kil che si trova vicino a Chichen Itza, una delle rovine Maya più famose del Messico. Noto per le sue acque turchesi e trasparenti e per le radici sospese che si estendono dal soffitto fino all’acqua, qui i visitatori possono nuotare, immergersi o semplicemente godersi la bellezza dei dintorni.

Cenote Dos Ojos

Cenote Dos Ojos, che significa “due occhi”, è un paradiso per gli speleologi subacquei. Costituito da due grandi grotte con splendide formazioni sottomarine e acque cristalline, questo cenote offre ai subacquei l’opportunità di esplorare l’affascinante mondo sottomarino e ammirare la bellezza delle stalattiti.

Cenote Dzitnup

Cenote Dzitnup, noto anche come Xkeken, è una gemma nascosta vicino alla città di Valladolid. La grotta è adornata da spettacolari stalattiti e offre ai visitatori un’esperienza di nuoto unica. Le acque turchesi e la luce naturale che filtra attraverso il soffitto della grotta creano un’atmosfera magica.

Cenote Ox Bel Ha

Una delle grotte sottomarine più lunghe del mondo, Cenote Ox Bel Ha è un sogno per i subacquei esperti. Con una lunghezza di oltre 270 chilometri, offre un’esperienza indimenticabile per gli amanti dell’avventura. Qui i subacquei possono esplorare l’affascinante mondo sottomarino e vivere emozionanti incontri con la fauna selvatica.

Cenote Siete Bocas

Fonte: 123RF

Cenote Siete Bocas

Cenote Siete Bocas

Il Cenote Siete Bocas si trova nella città di Puerto Morelos, a breve distanza in auto da Cancun e dall’Iberostar Selection Cancún. I visitatori possono aspettarsi una grande e profonda fontana circondata da mangrovie e giungla. La caratteristica più notevole del cenote sono sette diverse aperture o “bocas”, attraverso le quali i raggi del sole colpiscono l’acqua. Ciò fa sì che le grotte siano illuminate dalla luce del sole, offrendo un’esperienza affascinante. Il Cenote Siete Bocas è un luogo popolare per lo snorkeling, le immersioni, il nuoto e il relax.

Cenote Samula

Il Cenote Samula è un altro cenote impressionante vicino a Valladolid. Offre un’esperienza unica in quanto è illuminato da un grande foro nel soffitto che invia un raggio di luce solare nell’acqua turchese. Qui i visitatori possono nuotare, scattare foto o semplicemente godersi la bellezza dei dintorni.

Cenote Xcacel

Situato vicino alla città di Tulum, il Cenote Xcacel è una riserva naturale con una bellissima spiaggia e un cenote impressionante. Qui i visitatori possono godersi la natura incontaminata, nuotare o fare snorkeling ed esplorare la diversità del mondo sottomarino. Il Cenote Xcacel è anche un importante luogo di riproduzione per le tartarughe marine.

Cenote Suytun

Il Cenote Suytun è noto per il suo scenario impressionante. Qui, c’è una piattaforma al centro della grotta da cui i visitatori possono ammirare l’acqua cristallina. Il cenote è anche noto per il suo “effetto specchio” in cui l’acqua si riflette come uno specchio perfetto, creando un’atmosfera magica.

Cenote Ik Kil

Fonte: 123RF

Cenote Ik Kil in Messico

Cenote Calavera

Il Cenote Calavera, noto anche come “Tempio della Sventura“, è un cenote avventuroso situato vicino a Tulum. È costituito da tre buchi interconnessi che offrono ai visitatori un’esperienza unica. I più coraggiosi possono saltare dalle piattaforme e tuffarsi nell’acqua cristallina, mentre altri possono ammirare i dintorni dalle rocce circostanti.

Cenote Azul

Questo cenote mozzafiato si trova a breve e bellissima distanza in auto dal centro di Playa del Carmen e dal nostro resort JOIA Paraíso by Iberostar, ed è perfetto per una gita di un giorno. Cenote Azul è un grande cenote aperto con acqua cristallina. Qui, i visitatori possono nuotare, fare snorkeling ed esplorare le grotte e le scogliere che circondano il cenote. Inoltre, ci sono diverse piattaforme da cui è possibile saltare nel cenote per un’esperienza mozzafiato piena di adrenalina. Che tu voglia rinfrescarti in una giornata calda o aumentare la frequenza cardiaca, Cenote Azul offre un’esperienza indimenticabile!

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Zihuatanejo, la città del Messico dal colore dell’argilla

Una città quasi completamente del colore dell’argilla affacciata sul mare, dove l’anima festaiola si mescola con quella tradizionale. Parliamo di Zihuatanejo, in Messico, una località che si specchia sulla meravigliosa costa del Pacifico e che ancora oggi mantiene intatta la sua autenticità

Informazioni utili

Zihuatanejo la quarta città in grandezza dello Stato messicano del Guerrero. Sfortunatamente questo Stato del Messico non gode di ottima reputazione e anzi, è considerato uno dei più pericolosi del Paese.

Al tal proposito il sito ViaggiareSicuri scrive le seguenti parole: “Si raccomanda di evitare i viaggi nello Stato di Guerrero: nelle principali città (Chilpancingo, Acapulco) e nelle zone rurali hanno avuto luogo numerosi episodi di violenza. In caso di viaggio verso destinazioni turistiche in questo Stato è consigliabile effettuare trasferimenti in aereo”.

Le buone notizie sono che Zihuatanejo è una destinazione turistica e che è servita anche da un aeroporto internazionale, e per questo è più sicura di altre località dello Stato. Tuttavia, è sempre bene tenere gli occhi aperti e non lasciare nulla al caso, qui come in altre località del mondo.

Cosa si presenta

Fino a qualche anno fa Zihuatanejo era un’oasi di pace e relax, un rifugio tranquillo per surfisti e pescatori. Oggi è una meta più turistica, ma che in qualche modo riesce a mantenere la sua autenticità: una città dove spicca il color argilla e in cui tutto si vive all’aria aperta. Ma non solo, perché è anche un angolo di Messico costellato di insenature e calette assolutamente suggestive.

Zihuatanejo sembra essere caratterizzata da una doppia anima. Alzando lo sguardo, infatti, si nota la vicina località turistica di Ixtapa che è posta su una collina e puntellata di mega resort e ristoranti. Anche a Zihuatanejo ci sono sempre più hotel e adatti a tutte le tasche, ma in qualche modo qui il popolo messicano vive ancora seguendo i suoi ritmi, usi e costumi. Sembrerebbe quasi che la tradizione non voglia lasciare del tutto il posto al moderno.

Spiagge di Zihuatanejo

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La Ropa, la spiaggia più famosa di Zihuatanejo

Non mancano le navi da crociera che riempiono le strade cittadine, ma a livello generale Zihuatanejo è sinonimo di relax, grazie anche alle sue tante belle spiagge.

Le spiagge più belle

Questa città messicana sulla costa del Pacifico possiede una spiaggia cittadina che prende il nome di Playa Principal. Popolarmente chiamata Playa Municipal, sorge proprio di fronte al lungomare e si rivela perfetta per veder tramontare il sole.

C’è poi Playa Madera che è decisamente più bella dell’altra e che al calar del buio regala uno spettacolo incredibile di luci che si specchiano sulle sue acque.

Poi ancora Playa La Ropa, probabilmente la più famosa di tutta la città. Si tratta di un’ampia distesa di sabbia impreziosita da svettanti palme e accarezzata da acque sempre calme e calde.

Molto interessante è anche Playa Las Gatas che, essendo più piccola, risulta molto più tranquilla delle precedenti. Infine Playa Larga che ancora si presenta vergine e che regala una delle viste più emozionanti di tutto il Messico.

La vita all’aria aperta di Zihuatanejo

Le attività da fare a Zihuatanejo sono principalmente all’aria aperta. I turisti che vengono da queste parti scelgono di fare un’escursione in barca verso la vicina isola di Ixtapa. E non c’è da biasimarli, perché anche qui ci sono ben tre magnifiche spiagge – tutte vicine tra loro – che sono una diversa dall’altra: le acque più calme si trovano al largo delle spiagge di Varadero e Cuachalalate, mentre Coral Beach è perfetta per lo snorkeling perché proprio qui sopravvive una magnifica barriera corallina.

Non mancano piccoli e caratteristici ristoranti in cui mangiare un gustoso piatto tipico.

A circa 30 minuti di distanza da Zihuatanejo sorgono le rovine di Xihuacan, un interessante sito archeologico mesoamericano che conta ben 3.000 anni. Ma ad affascinare molto più di altro è la sua particolare storia: sembrerebbe non appartenere a una sola cultura ma, anzi, pare proprio che venisse utilizzato come luogo di culto da diverse tribù, tra cui e Cuitlateca, Tarascan, Mixteca, Aztechi e molto altro ancora.

I turisti che scelgono Zihuatanejo lo fanno anche perché si rivela l’ideale per i subacquei, specialmente i principianti. Il periodo che va da novembre a maggio è il più opportuno per scoprire i suoi colorati fondali marini, merito del mare che in questa fase dell’anno è particolarmente calmo.

Tra le varie meraviglie oceaniche da avvistare ci sono delfini, mante, tartarughe, pesci tropicali, balene, cavallucci marini e tantissime altre bellissime creature acquatiche.

Playa La Madera( Zihuatanejo)

Fonte: iStock

Veduta della Playa La Madera

E poi le passeggiate vista mare, come quella che si può fare sul Paseo del Pescador in cui si affacciano negozi e ristoranti sempre accompagnati dal fruscio delle onde. Un percorso molto suggestivo e che conduce al cospetto della piazza principale, che la sera si anima con balli, street food e musica dal vivo.

Un’altra attività molto amata dai turisti che scelgono Zihuatanejo è quella di andare in bicicletta: ci sono ben otto chilometri di piste ciclabili.

Due, tuttavia, sono i percorsi principali: uno di questi conduce da Ixtapa a Zihuatanejo, mentre l’altro va da Ixtapa Marina fino a Playa Linda.

Da queste parti è possibile anche avvistare delle magnifiche e sinuose megattere, delle balenottere che possono misurare anche 17 metri di lunghezza e dotate di lunghe pinne pettorali e una testa bitorzoluta. Non è difficile vivere questa esperienza, perché la costa del Pacifico del Messico è famosa in tutto il mondo anche per gli avvistamenti di questi cetacei. E in particolare lo è Zihuatanejo, perché sorge su un tratto di litorale che a sua volta si trova sulla linea di migrazione di questi animali.

Ci sono turisti che decidono di venire in questa località messicana per il golf: la vicina Ixtapa possiede due campi da 18 buche di livello mondiale.

Infine, anche un’interessante attività al chiuso: il Museo Archeologico Costa Grande. Si tratta di un luogo che illustra la particolare e interessante storia archeologica di questa zona del Messico.

Il museo è piccolo e possiede solo sei sale espositive, ma in poco spazio riesce a coprire diverse epoche storiche che arrivano fino ai giorni nostri: il posto ideale per fare un viaggio nella cultura messicana e anche nella storia indigena.

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Più di 50 mucche colorate stanno passeggiando in questa città: ecco perché

Un’esperienza unica, diversa dal solito, vivace e immersiva nell’arte: del resto come potrebbe non essere così? Immaginiamo oltre 50 mucche colorate, in un’unica strada, ritratte in posizioni diverse e a grandezza naturale: si tratta di qualcosa di davvero unico.

Ci troviamo a Città del Messico dove, dal 23 luglio e fino al 3 settembre, si tiene la Cow Parade un evento di arte, cultura e beneficenza. Quindi, se si sta programmando una vacanza proprio in quel paese, questa manifestazione va segnata in agenda tra le tappe da non perdere, per vivere un’iniziativa unica nel suo genere, che in passato si è tenuta anche in altre location del mondo.

Per il 2023 è tornata in Messico ed è un tripudio di colori.

A Città del Messico per la Cow Parade

La Cow Parade è un evento che in passato è stato ospitato in più di 80 città del mondo, portando sulle loro strade più di 8000 mucche. Per l’edizione 2023 torna in Messico e, più precisamente, nella sua capitale, con un’esperienza molto interattiva grazie a realtà virtuale e realtà aumentata.

Il percorso si snoda per circa un chilometro e mezzo lungo quella che è una delle strade più importanti di Città del Messico, tempo di percorrenza previsto: circa un’ora.

Si potranno ammirare mucche realizzate in posizione di fronte, altre che sembrano brucare l’erba e tanta creatività, grazie a disegni e colori. A realizzarle sono stati artisti di ogni tipo ed età: dai professionisti, agli amatori, dagli emergenti, a quelli già famosi. Le opere vengono poi vendute a un’asta e i soldi raccolti vengono utilizzati per il sostegno ad associazioni di beneficenza in giro per il mondo.

Si stima che, dalla prima manifestazione datata 1999 e che si è svolta a Chicago, siano stati raccolti circa 30 milioni di dollari. Alcune di queste mucche si trovano in case di personaggi famosi, pare infatti che ne abbiano acquistata una vip come Oprah Winfrey ed Elton Jhon.

La Cow Parade si è svolta in tantissime città del mondo, come New York, Londra e Parigi, solo per citarne qualcuna. E anche Milano, in Italia, nel 2007.

Cow Parade: le mucche artistiche invadono Città del Messico

Fonte: EyePix/INSTARimages / IPA

La Cow Parade a Città del Messico

Città del Messico, dove ammirare la Cow Parade

La Cow Parade si snoda su una delle strade principali di Città del Messico, ovvero Paseo de la Reforma tra la rotonda Ángel de la Independencia e fino alla rotonda Diana Cazadora. Sarà visibile fino al 3 settembre, poi gli esemplari verranno messi all’asta per beneficenza.

Se si ha in programma – nel breve periodo – una vacanza nella capitale messicana, questa mostra all’aria aperta va inserita nella lista di cose da vedere e da fare.

Così come non può mancare una visita al Museo Frida Kahlo, noto anche come Casa Azul. Tra le altre cose da vedere a Città del Messico va segnata una visita al castello di Chapultepec e una al Museo nazionale di Antropologia, senza dimenticare il centro storico, la cattedrale e la Grande Piramide, solo per citare alcune delle tante tappe che meritano di essere messe in lista.

E fino al 3 settembre anche la Cow Parade: le mucche sono più di 50, colorate ed espressione di grande creatività. Sono realizzate in fibra di vetro, pesano dai 50 ai 60 chilogrammi e hanno un’altezza di circa 1,45.

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Questa grotta a cielo aperto sembra un miraggio: è bellissima

Esistono alcune meraviglie naturali che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita. Una di queste è l’Ik Kil, conosciuto anche come il “Sacro Cenote Blu”, una grotta calcarea nell’entroterra della penisola dello Yucatan in Messico.

Situato nei pressi del villaggio di Pisté, a soli 3 km dal sito archeologico di Chichen Itza, questo è senza dubbio uno dei cenoti più suggestivi del pianeta. Una meraviglia naturale che si è formata lentamente grazie all’azione dell’acqua piovana che ha sciolto il calcare nel terreno e ha creato un’affascinante apertura nella roccia.

Le sue acque cristalline, profonde circa 40 metri, sono le protagoniste di uno spettacolo unico da ammirare, mentre l’enorme cavità sotterranea offre uno scenario imponente e suggestivo. Piante rampicanti e liane pendono dalla sua sommità, mentre piccole cascate si tuffano nell’acqua rischiarata dalla luce naturale che illumina in modo straordinario questa grotta calcarea così suggestiva.

Se state pianificando un viaggio in Messico, il cenote di Ik Kil è una tappa imperdibile, un tesoro nascosto che renderà la vostra vacanza indimenticabile.

Un tuffo nel Pozzo Sacro: un’esperienza indimenticabile

Cenote di Ik-Kil

Fonte: iStock

Cenote Ik-Kil, Chichen Itza, Messico

Il cenote Ik Kil è conosciuto anche come “Pozzo Sacro” poiché l’antico popolo dei Maya lo utilizzava come luogo di preghiera dedicato a Chaac, la divinità della pioggia.

Attualmente è possibile ammirare le sue mura fortificate grazie alla cura e alla manutenzione dei residenti locali, mentre una gradinata in pietra facilita la discesa per potersi immergere nelle acque cristalline di questo luogo leggendario. Qui, infatti, troverete diverse scalette comode per salire e scendere, e punti di tuffo per i più coraggiosi.

Il pozzo è circondato da cascate artificiali e piattaforme panoramiche per tutti coloro che vogliono ammirare e immortalare la bellezza del posto da diverse prospettive.

Questa piscina naturale dalle sfumature turchesi offre uno spettacolo mozzafiato sia per chi vuole provare un’esperienza indimenticabile all’insegna del relax, sia per i subacquei esperti, che potranno osservare i pesci e la bellezza del mondo sottomarino che appartiene a Ik Kil.

Avrete a disposizione, inoltre, una vasta scelta di escursioni per esplorare questo luogo incantevole.

Viaggio nello Yucatan tra le meraviglie della natura

Per ammirare il Cenote Ik Kil, e vivere un’esperienza incredibile all’insegna della grande bellezza, dobbiamo recarci nella penisola dello Yucatan, una destinazione ricca di storia, cultura e attrazioni tutte da esplorare. Dalle spiagge di sabbia bianca, alle imponenti rovine Maya, alle rigogliose foreste che si estendono per chilometri e alle città colorate e vivaci, lo Yucatan offre un’esperienza mozzafiato che rimarrà nella vostra memoria e nel vostro cuore per sempre.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dalle lunghe distese di sabbia dorata come quella di Playa del Carmen, che vi darà la possibilità di esplorare grotte misteriose e godere di alcune delle migliori immersioni subacquee della zona. Oppure, se preferite un soggiorno più tranquillo, potrete scegliere spiagge come Playa Paraiso, con le sue acque cristalline e profonde.

Vi consigliamo di immergervi completamente nella cultura di questo popolo visitando i villaggi di artigiani che diffondono la loro cultura tramite l’arte manuale. Non perdete, inoltre, la possibilità di degustare i piatti tipici della cucina yucateca, un perfetto mix di influenze maya, spagnole e caraibiche. Assaggio dopo assaggio, la cucina messicana saprà conquistare i vostri sensi.

Ovviamente, non può mancare anche una visita al Cenote Ik Kil. L’area può essere visitata dalle 8:00 alle 17:00 e offre numerosi servizi dedicati ai visitatori, inclusi un ristorante, uno spogliatoio, un negozio di souvenir e persino un cottage in affitto per una notte indimenticabile.

Cenote Ik Kil in Messico

Fonte: iStock

Cenote Ik Kil in Messico