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Le biblioteche più belle del mondo che meritano un viaggio

Le biblioteche sono, dai tempi dei tempi, luoghi di grande fascino e bellezza, dei veri e propri templi della cultura in cui rifugiarsi dal caos quotidiano, ma anche dove ammirare libri e ambienti eccezionali. In onore della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, istituita dall’Unesco per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, che si celebra ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo, noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi le biblioteche più belle che ci sono in giro per il pianeta.

Biblioteca del Trinity College, dove la fantasia prende vita

Iniziamo questo viaggio da Dublino dove sorge la biblioteca più antica e più grande dell’Irlanda: l’Old Library del Trinity College. Entrarci è come catapultarsi in un mondo in cui la fantasia prende vita, grazie alla presenza di tantissimi libri ma anche alla struttura stessa: è dotata di saloni che sembrano infiniti e soffitti che quasi arrivano al cielo.

Non sorprende, quindi, che l’Old Library di Dublino sia stata scelta come set di Harry Potter: è quella in cui il maghetto più famoso al mondo, in compagnia dei suoi inseparabili Ron ed Hermione, cerca incantesimi, libri proibiti e sortilegi. Proprio qui, tra le altre cose, è custodita l’arpa del Trinity College, meglio nota come “Arpa Brian Boru”, che è la più antica di tutto il Paese.

Real Gabinete Portugues da Leitura, una vera gemma

La Real Gabinete Portugues da Leitura è un gemma silenziosa e nascosta della festosa città di Rio de Janeiro, un luogo così suggestivo da essere stato persino definito dal Time, nel 2014, come la quarta tra le più belle biblioteche del mondo. Costruita in stile neomanuelino con un esterno in pietra calcarea decorato con le statue di alcuni esploratori portoghesi, come Pedro Alvares Cabral, Luis de Camoes e Vasco da Gama, è un capolavoro anche all’interno: ricalca lo stile neomanuelino nelle persiane, negli scaffali in legno per i libri e nei monumenti commemorativi.

Real Gabinete Portugues da Leitura

Fonte: Getty Images

La straordinaria Real Gabinete Portugues da Leitura, Rio de Janierio

Particolarmente suggestivo è il soffitto del Salão de Leitura, impreziosito da un bellissimo lampadario e un lucernario con struttura in ferro, il primo esempio di questo tipo di architettura in Brasile. È presente anche un imperdibile monumento in argento, avorio e marmo alto 1,7 metri, che celebra l’epoca delle scoperte.

Abbey Library di Saint Gall, un luogo speciale

L’Abbey Library di Saint Gall si trova in Svizzera ed è una delle biblioteche monastiche più importanti e antiche nel mondo. Fondata nell’VIII secolo e poi ricostruita nel XVIII secolo in stile barocco rococò, nel corso dei secoli ha accumulato sempre più volumi, alcuni dei quali hanno più di mille anni.

In quanto perfetto esempio di monastero in stile carolingio è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1983, e conta ben quasi 160.000 di opere originali, di cui 2 100 manoscritti copiati tra il VIII secolo e il XV secolo, 1.650 incunaboli e numerosi codici, vecchi libri e documenti stampati.

New York Public Library, tra i simboli della Grande Mela

In questa lista non poteva di certo mancare la meravigliosa New York Public Library, la terza più grande biblioteca dell’America del Nord: comprende 88 sedi distaccate e 4 centri di ricerca accademici. Descriverle tutte è pressoché impossibile, e per questo vogliamo parlarvi della sua sede centrale che è ospitata nello Stephen A. Schwarzman Building sulla Fifth Avenue, in un maestoso edificio in stile beaux-art, fiancheggiato da due giganteschi leoni.

New York Public Library

Fonte: iStock

Gli interni della straordinaria New York Public Library

Si tratta di un luogo che potrebbe piacere anche ai bambini, perché al pian terreno c’è una sezione interamente dedicata a loro e in cui è conservato il peluche originale Winnie-the-Pooh del 1921, appartenuto a Christopher Robin Milne, figlio dell’ideatore di questo personaggio amatissimo. Per il resto, è un posto che possiamo definire un vero e proprio capolavoro artistico-architettonico, e che conserva oltre 52 milioni di volumi (fra libri cartacei, e-book, DVD), ed oggetti storici di incredibile valore.

Biblioteca dell’Abbazia di Admont, con cupole affrescate

La straordinaria Biblioteca dell’Abbazia di Admont si trova in Austria ed è ospitata in un magnifico monastero benedettino. Considerata la più grande biblioteca monastica del mondo, colpisce senza ombra di dubbio per le sue cupole magnificamente affrescate, gli scaffali di colore bianco e oro, le straordinarie porte nascoste e le interessanti sculture di Josef Stammel.

Questa incredibile biblioteca ha le dimensione di una cattedrale: occupa ben 79 metri di lunghezza per 14 metri di larghezza e le sue colorate cupole sono abilmente decorate da affreschi in Trompe l’oeil, realizzati da Bartolomeo Altomonte. In più, hanno anche un valore architettonico perché lasciano filtrare la luce naturale all’interno della struttura fino ad illuminarla completamente.

George Peabody di Baltimora, con interni eccezionali

Gli interni della George Peabody di Baltimora sono da sempre considerati tra i più belli del mondo: il visitatore si trova a camminare in un edifico monumentale impreziosito dalla presenza di un pavimento di marmo bianco e nero a lastre alternate, un lucernario di vetro satinato, cinque ordini di balconi in ghisa nera ornamentale e colonne con decorazioni dorate.

George Peabody di Baltimora

Fonte: Getty Images

La sontuosa George Peabody di Baltimora

La collezione principale, inoltre, vanta circa 300.000 volumi particolarmente incentrati sul secolo XIX e su temi come la religione, l’arte britannica, l’architettura, la storia americana, le lingue romanze, la storia della scienza, la geografia, l’esplorazione e i viaggi.

Biblioteca Marciana, tra le più grandi del nostro Paese

In questa lista non poteva di certo mancare una meraviglia italiana, e per questo abbiamo scelto una delle più grandi e suggestive biblioteche del nostro Paese: la Biblioteca Marciana di Venezia, che si fa spazio nell’incantevole cornice di Piazza San Marco. Attualmente custodisce più di un milione di volumi a stampa, carte geografiche e atlanti storici e offre una serie di straordinarie Sale Monumentali che si possono scoprire grazie ad un tour guidato.

Un’attività che vi consigliamo di fare in quanto la struttura è ricca di soffitti a volta decorati da stucchi e da pitture di Battista Franco e di Battista del Moro, dipinti che lasciano senza fiato, un globo terrestre e un globo celeste del XVII secolo e molte altre meraviglie che da sole valgono il viaggio.

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Abbiamo scelto la biblioteca più suggestiva del mondo: è in Italia

Leggere e viaggiare, un binomio straordinario per tutte quelle persone che non desiderano altro che fuggire dal caos e dal disordine dei giorni, per vivere esperienza autentiche, genuine e intime, meglio ancora se completamente immerse nella natura. Lo sanno bene tutti quei viaggiatori che, quando girovagano per il mondo, non rinunciano mai al piacere della lettura. E lo sanno anche tutti quelli che non mancano mai di inserire librerie e biblioteche nei loro itinerari di viaggio.

Ed è proprio agli appassionati di libri e letture che ci rivolgiamo oggi, per andare alla scoperta di una delle più suggestive biblioteche del mondo intero. Non un semplice edificio in cui entrare per sfogliare testi di ogni genere, ma una vera e propria esperienza immersiva e sensoriale che celebra la natura, la cultura e il paesaggio.

Per vivere quest’avventura non abbiamo bisogno di attraversare in lungo e il largo il globo, perché questo luogo si trova nel BelPaese, e più precisamente a pochi chilometri da Bergamo. È qui che è stato creato il Percorso Libropedonale, un itinerario letterario che si snoda attraverso paesaggi straordinari e monumenti storici e artistici, proprio qui dove esiste una piccola biblioteca che è un vero gioiello. Scopriamola insieme.

Songavazzo: il paradiso dei libri

Il nostro viaggio di oggi ci conduce a Songavazzo, un piccolo comune di appena 700 abitanti situato nella provincia di Bergamo in Lombardia. Incastonato tra i paesaggi dell’altopiano di Clusone e della val Borlezza, questo luogo si è trasformato in un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e per gli appassionati della lettura. Proprio qui, infatti, è stato realizzato il primo itinerario letterario d’Italia che prevede un percorso libropedonale.

Grazie a una passeggiata di circa un’ora, di facile intensità e quindi adatta a tutti, è possibile andare alla scoperta di tutti i gioielli custoditi dal territorio grazie a scorci panoramici che affacciano sulla natura e sui monumenti storico-artistici che si snodano nell’area. Sempre qui è possibile perdersi e immergersi in un piccolo paradiso dei libri, uno spazio bookcrossing affascinante e suggestivo.

Il suo nome è Cà di Leber, ed è molto più di una biblioteca. Si tratta di una piccola baita realizzata in legno d’abete, e situata in Via Monte Falecchio a Songavazzo, che ospita tantissimi libri di ogni genere che possono essere sfogliati e letti da chiunque, godendo di una vista mozzafiato. Proprio nei pressi della biblioteca, infatti, esiste una panchina gigante che omaggia la cultura, e che si trasforma nel perfetto punto di riposo e di lettura per tutti i cittadini e i viaggiatori che giungono fin qui.

Panchina gigante sul Percorso Libropedonale di Songavazzo

Fonte: Getty Images

Panchina gigante sul Percorso Libropedonale, Songavazzo

Cà di Leber: la piccola biblioteca immersa nella natura

Inaugurata nel 2011, con gli anni questa biblioteca è diventata il punto di partenza di un itinerario ben più ampio che omaggia la cultura e la natura. Attorno alla Cà di Leber, che in dialetto vuol dire proprio casa dei libri, sono state costruite altre piccole casette che condividono con questa la medesima missione.

Le strutture sono dotate di panche e tavoli all’esterno, così da consentire agli avventurieri un posto dove riposarsi, rifocillarsi e leggere un bel libro circondati dal silenzio e dalla bellezza della natura. La biblioteca di Cà di Leber è anche un punto di bookcrossing, questo vuol dire che chiunque arrivi fin qui può lasciare un testo che ha già letto e che vuole condividere con gli altri.

Come abbiamo anticipato, questa piccola baita biblioteca, è il cuore pulsante di un’esperienza ben più ampia, quella che ci porta alla scoperta del Percorso Libropedonale di Songavazzo che comincia proprio da Cà di Leber. Partendo da qui, infatti, è possibile andare alla scoperta delle panchine giganti, straordinarie e suggestive, raggiungere il centro storico della città e poi concludere questo itinerario letterario attraversando il patrimonio naturalistico e paesaggistico che si snoda su tutto il territorio.

Cà di Leber

Fonte: IPA

Cà di Leber, Songavazzo
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Bellissima e opulenta: la biblioteca-museo nel cuore di Parigi

Paradisi dei bibliofili, luoghi affascinanti seducenti e straordinari, strutture silenziose e suggestive tutte da scoprire. Stiamo parlando delle biblioteche del mondo, patrimoni dell’arte, della cultura e della storia dell’umanità intera.

Luoghi dove è possibile perdersi e immergersi tra milioni di libri, lì dove è conservata ed esposta la cultura del mondo intero. Posti che, con il tempo, si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche, sia per gli amanti dei libri, sia per tutte quelle persone che desiderano toccare con mano qualcosa che ci appartiene, e che è stata preservata nei secoli.

Londra, Stoccarda, Varsavia e Dublino, in queste città sono conservate alcune delle biblioteche più belle del mondo che, per architettura, storia e libri, non hanno eguali. Ma ce n’è una, tra queste, che è un autentico gioiello. Una biblioteca che per oltre dieci anni ha subito importanti lavori di restauri e che ora è tornata a splendere più di prima. Stiamo parlando della Richelieu, la biblioteca nel cuore di Parigi che è un omaggio alla storia e alla cultura francese.

Bentornati a Parigi

Un viaggio a Parigi è sempre un’ottima idea, soprattutto quando questo ci permette di perderci e immergerci nelle meraviglie artistiche, culturali e storiche di una città straordinaria. Soprattutto quando quella stessa città ospita una delle più belle biblioteche al mondo.

È stata riaperta nel settembre del 2022 suscitando incanto e meraviglia nello sguardo dei migliaia di visitatori giunti fin qui per ammirare, di nuovo, i suoi interni. Quella di Parigi non è solo una biblioteca, ma è anche un museo, un vero e proprio monumento nazionale che racconta e racchiude la storia della città e del Paese intero.

Dopo un progetto di rinnovamento, curato dall’Atelier Bruno Gaudin e durato 12 anni, il sito Richelieu della Biblioteca Nazionale di Francia ha riaperto, diventando in poco tempo, di nuovo, una delle mete predilette dei cittadini e dei viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Libri, storia e cultura, ma anche un museo straordinario che ha l’obiettivo di raccontare l’umanità intera attraverso collezioni che narrano la Francia, dall’antichità fino ai giorni nostri, e tutte le relazioni del Paese con il resto del mondo.

Dentro la biblioteca più bella d’Europa

Nel cuore del II arrondissement di Parigi si trova un antico palazzo costruito nel XVII secolo e appartenuto al cardinale Mazzarino che, nel 1721, trasferì qui la biblioteca reale. Oggi, quel luogo, è diventato la sede storica della Biblioteca Nazionale di Francia, la più importante del Paese nonché una delle più belle e straordinarie d’Europa e di tutto il mondo.

Il sito Richelieu è un vero e proprio omaggio alla cultura. La biblioteca reale, infatti, ospita collezioni prestigiose sapientemente conservate all’interno di un’architettura sontuosa ben visibile nelle meravigliose Salle Labrouste e Salle Ovale. Ma non è tutto perché all’interno di questo luogo della memoria non ci sono solo libri.

La riapertura del sito Richelieu ha messo in mostra l’animo eclettico e multiculturale di questo luogo straordinario. Alla biblioteca più importante del Paese, infatti, si affianca oggi il Museo della BnF che ospita alcune delle più importanti collezioni del mondo, che comprende manoscritti, stampe, costumi e codici miniati. C’è anche uno spazio per le mostre temporanee e un giardino pubblico accessibile da rue Vivienne.

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La biblioteca del futuro è stata creata. I libri si leggeranno nel 2114

Sono la curiosità e la sete di conoscenza a spingerci dall’altra parte del globo per scoprire ed esplorare culture che sono a noi lontane e spesso sconosciute, ma anche per osservare da vicino tradizioni e testimonianze del passato che raccontano la storia dei popoli, delle città e di interi territori.

Ma sono anche i luoghi del sapere ad affascinarci, come le biblioteche più iconiche del mondo, quelle che hanno il compito e la missione di preservare nel tempo e nei secoli la conoscenza della storia degli uomini del presente e del passato.

Ed è un po’ questo l’obiettivo della biblioteca del futuro, una biblioteca nata e creata dall’artista scozzese Katie Paterson. Vederla in work in progress è già possibile attraverso i social network, ma i libri che ospitano potranno essere letti solo a partire dal 2214.

Benvenuti nella Future Library

È la biblioteca del futuro, di nome e di fatto, anche se qui non si prendono in prestito i libri, almeno per il momento. Tutto ciò che possono fare gli autori del mondo è lasciarsi coinvolgere da questo affascinante progetto e mettersi a lavoro per la stesura di capolavori che saranno stampati e poi messi a disposizioni dei lettori solo nel 2214.

Un progetto, questo, folle e visionario, ma sicuramente molto affascinante e suggestivo. L’idea, come anticipato, proviene direttamente dalla mente di Katie Paterson, artista scozzese che nel 2014 ha posato la prima pietra della Future Library.

In realtà non si tratta di una pietra, ma di mille abeti rossi che l’artista ha piantato nella foresta di Nordmarka, a venti minuti dalla capitale della Norvegia,  e che rappresentano, oggi, le fondamenta del progetto. Con il legno ricavato da quest’area, infatti, è stata costruita la Silent Room, una stanza di legno realizzata all’interno della Deichman bibliotek di Oslo dove oggi vengono conservati i libri che un giorno popoleranno la biblioteca.

Quegli stessi abeti rossi, tra due secoli, saranno utilizzati per produrre la carta sui quali saranno stampai i libri della Future Library.

Come sarà la biblioteca del futuro?

Il progetto è affascinante e unico nel suo genere e apre a tantissime suggestioni e riflessioni. Non solo rispetto alla lontanissima inaugurazione della biblioteca del futuro, che desta sicuramente una curiosità che non possiamo soddisfare, ma anche e soprattutto in riferimento al tempo che scorre, alla figura dell’uomo e al suo impatto sul pianeta in un futuro ancora lontano.

Per più di un secolo, infatti, quella parte di foresta coltivata da Katie Paterson non potrà essere toccata da nessuno. I libri, in questo caso, faranno da legante tra il presente e il futuro e avranno il compito di preservare e tutelare l’ambiente.

Ma come sarà la biblioteca del futuro? Quello che sappiamo per certo è che i libri non si potranno leggere fino al 2114 e che l’edifico ospiterà solo manoscritti inediti.

Dal 2014 Katie Paterson accoglie i testi di autori di ogni età e nazionalità, libri di ogni stile, genere e lingua. L’invito a popolare la biblioteca del futuro è aperto a tutti, e ad oggi sono molti gli scrittori che hanno già risposto alla chiamata. Tra i più celebri c’è anche Margaret Atwood, l’autrice del “Racconto dell’Ancella”, a cui è stato affidato l’onere e l’onore di depositare il primo manoscritto della Future Library nel 2014.

Tutti i libri raccolti fino a questo momento sono stati conservati in cassette di vetro ermetiche conservate nella Silent Room della biblioteca pubblica di Oslo.