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Come far stare tranquilli i bambini in aereo? I trucchi degli assistenti di volo

Se noi adulti siamo dotati di filtri che ci permettono di gestire (la maggior parte delle volte) le nostre emozioni in pubblico, così non è per i bambini: spesso le loro reazioni possono essere imprevedibili e bisogna partire preparati quando si devono affrontare situazioni particolari. Proprio come quella di un viaggio in aereo.

Quali sono i trucchi degli assistenti di volo per fargli vivere un viaggio sereno? E, di conseguenza, che lo sia anche per i genitori e gli altri passeggeri? Perché, per quanto i bambini siano meravigliosi, è vero che sentirli piangere, gridare o lamentarsi per ore può diventare sfiancante per tutti.

Ma ci sono delle soluzioni per affrontare un volo con lo spirito giusto, partendo già preparati per gestire ogni momento di noia o di stanchezza dei viaggiatori più piccini. I trucchi più utili degli assistenti di volo per far stare tranquilli i bambini in aereo.

Volare con i bimbi, i migliori trucchi degli assistenti di volo

La vacanza è stata pianificata nel dettaglio: location, trasporti, soggiorno. Le valigie sono pronte, pensate in ogni più piccolo dettaglio. I documenti sono a posto. Non resta altro da fare che partire e affrontare il volo, cosa che potrebbe dare qualche pensiero se si viaggia in compagnia di uno (o più) bambini.

Ma ci sono dei trucchi, a metterli nero su bianco era stata un’assistente di volo che li aveva raccontati al magazine Travel and Leisure. Nello specifico hostess e stewart cercano di prevenire le lamentele degli altri passeggeri regalando ai piccoli passeggeri qualche gioco che li aiuti a distrarsi durante il viaggio.

Molte compagnie, ad esempio, offrono pennarelli e album da colorare: si tratta di un’attività che molti bimbi apprezzano e che li può aiutare a distrarsi. Per evitare il male alle orecchie invece, che è causato dalla pressurizzazione, si possono far sbadigliare o soffiare mentre tappano le orecchie. Per i più piccoli un ottimo metodo è quello di succhiare un ciuccio o un biberon.

Se, però, ai bambini fanno comunque male le orecchie, si può chiedere una tazza di acqua tiepida agli assistenti di volo: se si immerge un fazzoletto e lo si mette sulle orecchie sentiranno meno dolore.

Vale anche la pena fare qualche passeggiata con loro per l’aereo, quando sono stati seduti troppo a lungo. Spiegandogli in anticipo che poi dovranno tornare a sedersi.

Cosa portare da casa se si vola con un bambino

Oltre a ciò che può essere fornito dagli assistenti di volo, ci sono anche alcuni oggetti che si devono portare con sé in valigia se si viaggia con dei bambini. Non può mancare, ad esempio, il loro gioco preferito, quello che vogliono avere sempre, soprattutto per la nanna. Potrà essere un valido supporto, in caso di tratta molto lunga, per farli addormentare.

Anche se sui voli c’è spesso la possibilità di vedere dei film, prima di partire si potrebbe pensare di avere i loro preferiti su un tablet o un pc portatile così da avere la sicurezza di riuscire a distrarli un po’ durante il volo. E poi libri, magari da leggere insieme, e piccoli giochi tra quelli che usano di più. Per i più grandi anche un gioco di società portatile da fare tutti insieme.

Come preparare i bambini al viaggio

Ci sono anche degli utilissimi trucchi per preparare i bambini al viaggio, nel periodo che precede la partenza. A suggerirne uno è nuovamente Travel and Leisure che ci spiega che potrebbe essere una buona idea prepararli al volo già a casa, magari sfidandoli a stare seduti per un certo tempo, impegnandosi in determinate attività, le stesse che potrebbero fare durante il viaggio.

A Dove, invece, una psicoterapeuta dell’età evolutiva ha spiegato che prima della partenza si può iniziare a raccontare ai nostri figli qualche dettaglio del viaggio: dettagli interessanti dal punto di vista organizzativo ma anche le cose più divertenti del volo. E coinvolgerli nella scelta di cosa portare con sé per divertirsi.

Questi consigli non potranno evitare del tutto capricci o lacrime, ma sono senza dubbio una valida traccia da tenere a mente quando si sale su un aereo con i propri figli.

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MSC Crociere lancia “Cliffhanger”, la giostra da “brividi” sospesa sul mare

I viaggi in crociera, oltre a lasciarci passare momenti di relax e farci scoprire luoghi da sogno, permettono anche di trascorrere momenti di puro divertimento. Per questo motivo, MSC Crociere ha deciso di svelare la sua nuova “Cliffhanger”, la prima e unica giostra sospesa sul mare ad un’altezza di ben 50 metri: gli amanti dell’adrenalina avranno davvero pane per i loro denti.

Come sarà “Cliffhanger”

È previsto per il 2025 il debutto di “Cliffhanger”, e sarà una magnifica attrazione che verrà installata vicina al ponte di MSC World America, la 23esima unità della flotta che entrerà in servizio ad aprile del prossimo anno. Sarà una vera e propria altalena che dominerà l’area tematica denominata “Family Aventura”, che si caratterizzerà per essere un’incredibile giostra sollevata da bracci motorizzati che porteranno le sedute oltre il bordo esterno della nave.

Sì, il brivido, quello piacevole e divertente, non mancherà di certo, perché i passeggeri verrano spinti avanti e indietro a 50 metri di altezza sul mare sottostante e con il cielo sopra le proprie teste.

MSC World America: come sarà e itinerari

MSC World America, la nuova ammiraglia di MSC Crociere, inizierà a navigare i mari ad aprile 2025 e si distinguerà per essere una vera e propria “nave del futuro”, in grado di soddisfare ogni esigenza e desiderio durante l’intera permanenza.

Il 9 aprile dell’anno prossimo la 23esima nave della flotta MSC Crociere salperà da Miami con itinerari di 7 notti verso alcune delle destinazioni più ambite dei Caraibi orientali e occidentali, con immancabili tappe a Ocean Cay MSC Marine Reserve, l’isola privata di MSC Crociere situata alle Bahamas.

Nel complesso, MSC World America si estenderà su 22 ponti, misurerà più di 47 metri di larghezza, includerà 2.614 cabine, conterrà oltre 40.000 metri quadrati di spazio pubblico e offrirà funzionalità e strutture all’avanguardia.

Al suo interno ci saranno ben sette differenti aree:

  • Family Aventura: proprio qui sorgerà The Harbour, un rivoluzionario parco all’aperto dedicato al divertimento delle famiglie che sarà anche la sede di “Cliffhanger”;
  • Aqua Deck: con le due principali piscine della nave, al mattino saranno ricche di proposte benessere e caratterizzate da un’atmosfera tranquilla, nel pomeriggio intrattenimento per tutti e poi feste spettacolari dopo il tramonto;
  • Zen Area: il luogo ideale per rilassarsi, sorseggiando un cocktail accompagnato da un piacevole sottofondo musicale;
  • Galleria: un’area vivace e coinvolgente in cui trovare diverse opzioni di ristorazione, shopping, giochi entusiasmanti e molto altro ancora;
  • Le Terrazze: con nove ristoranti e bar, quattro negozi e un club comedy, che fungeranno anche da bar, pianobar e karaoke notturno;
  • Esplanade: sarà il vivace e suggestivo viale semi-coperto con spettacolare vista fino alla cima della nave incorniciata dal capolavoro architettonico centrale a spirale (e dall’adrenalinico scivolo di 11 piani).

Non resta che attendere l’anno prossimo per salire a bordo di questa nuova nave, che inizialmente salperà da Miami con itinerari di 7 notti verso alcune delle mete più eccezionali dei Caraibi. Un viaggio che promette di essere speciale e indimenticabile, a bordo di una nuova nave dalla caratteristica prua a piombo e dalla poppa a forma di Y che si aprirà sull’impressionante Promenade all’aperto.

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Non solo Irlanda: anche l’Italia ha i suoi folletti e si trovano in questi boschi

La magia non ha età e confini. Lo sanno i bambini che guardano il mondo con gli occhi colmi di meraviglia e stupore e lo sanno gli adulti che non smettono di sognare. E a credere, per gioco o per davvero, all’esistenza di magiche creature fatate. Proprio come i folletti che sembrano avere casa solamente in Irlanda, ma in realtà pare che si possano trovare anche in Italia.

In quei luoghi storie e leggende narrano di questi esseri dispettosi, divertenti, di piccole dimensioni che si divertono a fare scherzi. Ma non solo lì, in quell’isola di smeraldo, anche in Italia si racconta di avvistamenti di folletti e si tramandano leggende e tradizioni legate a loro.

Pare che vivano nella natura, in quei luoghi incontaminati e di rara bellezza, tra piante, erba, fiori e animali. Boschi che lasciano senza fiato, fitti e suggestivi, in cui divertirsi a cercarli, in cui provare ad andare in compagnia dei propri figli per provare ad avvistarli con i propri occhi, magari cogliendo un fruscio di foglie, o un movimento repentino tra gli alberi.

Dove scovare i folletti in Italia: le destinazioni da raggiungere per grandi e piccini.

I luoghi dove cercare i folletti

C’è un luogo nel Lazio, vicino a Viterbo, dove la natura regala una scenografia unica e dove si racconta si nascondano i folletti. Il nostro viaggio alla ricerca di queste creature magiche parte da lì, dal Bosco del Sasseto di Torre Alfina: un luogo speciale, in cui si possono ammirare tantissimi alberi diversi, alcuni centenari e di grande altezza. Lì tra massi lavici e una foresta da sogno si narra si nascondano i folletti. Per visitarlo ci si deve affidare a visite guidate e di gruppo.

Diverse creature magiche, invece, si dice vivano nei pressi del Lago delle Fate che si trova in Val Quarazza, in Piemonte. Lì gli gnomi raccolgono l’oro e lo donano alle fate e, guardando bene, è possibile vederli con i propri occhi, ma pietrificati.

Alcune destinazioni perfette per i bambini

In Lombardia la destinazione migliore è Giocabosco, dove immergersi in querceto e andare alla scoperta di piccole creature magiche grazie a sculture, casette e abiti degli gnomi appesi agli alberi. L’obiettivo finale è formativo e mette i bambini a stretto contatto con la natura e con la fantasia.

In Veneto, invece, ci si dirige verso Montegrotto Terme: lì c’è un bosco delle fate, che si trova in un parco alberato di 6.000 per scoprire la magia delle trazioni popolari e della fantasia.

A circa 5 chilometri da Urbania nelle Marche si trova il Bosco dei folletti di San Martino, un luogo in cui non smettere di sognare. A loro è dedicato un sentiero di 1 chilometro e mezzo e si snoda tra casette, statue e sagome. Si dice che qui siano arrivati nell’antichità 66 folletti dalla Transilvania.

A Bagno di Romagna in Emilia Romagna, infine, c’è il Sentiero degli Gnomi un percorso che si snoda nel bosco e costeggia il torrente Amina. Ci sono disegni, sculture, ma anche casette di legno. È lungo 2 chilometri, molto agevole e per farlo tutto si impiegano circa 45 minuti.

I boschi dove vedere più facilmente le creature magiche

Ma quali sono in generale i boschi dove è possibile vedere con più facilità le creature magiche, compresi i folletti?

Si dice che sia più semplice vederli nei boschi di conifere, ovvero dove si trovano pini, abeti o cipressi. E si racconta, ad esempio, che vivano anche lungo il confine che separa Romagna e Toscana. Non solo nella natura, spesso infatti dimorano nei cortili delle case di campagna.

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In Sudafrica con i bambini: cosa bisogna sapere

Viaggiare con i bambini significa insegnargli a conoscere il mondo, trasmettergli la passione per la scoperta, per le culture, per le tradizioni. Esplorare anche le zone più distanti è fattibile basta avere qualche accortezza per rendere la vacanza più bella, oltre che sicura.

Per chi desidera viaggiare verso il Sudafrica non sussiste alcun tipo di problema, soprattutto nel reperimento dei voli, ma è bene conoscere nel dettaglio le cose da fare quando si organizza il viaggio, che cosa serve per partire e cosa fare una volta arrivati sul posto. Senza dimenticare, naturalmente, anche qualche consiglio sulle zone più belle da esplorare insieme ai bambini.

Sudafrica con i bambini: cosa serve per partire

Quando si decide di partire per una vacanza con i bambini non si deve solamente pensare a noi, ma anche a quello che può servire per loro.

A partire dai documenti. Se si decide di viaggiare con i bambini verso il Sudafrica è bene sapere che ci sono state delle modifiche, il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri elenca quelli necessari, ricordando che la normativa è variata prima nel 2018 e poi nel 2019.

Sudafrica con i bambini: cosa sapere

Fonte: iStock Photo

Sudafrica con i bambini: i documenti e cosa serve sapere

I documenti da avere

Se si parte tutti insieme, ovvero se oltre ai bambini sono presenti entrambi i genitori, potrebbe bastare solamente il passaporto del minore, con riportati i nomi di tutti e due. Però viene suggerito di dotarsi anche di un certificato di nascita integrale plurilingue (unabridged birth certificate) dei minori. Questo, come il passaporto, va preparato con un po’ di anticipo e può essere richiesto al Comune di residenza, invece – per coloro che sono iscritti AIRE – va chiesto alla struttura consolare competente.

Se il minore viaggia con un solo genitore o tutore oltre al suo passaporto, che dovrebbe sempre bastare, potrebbe essere utile avere sempre una copia del certificato di nascita integrale plurilingue (unabridged birth certificate) del minore e una lettera di consenso dell’altro genitore scritta in inglese e accompagnata da un documento di identità.

Tra le altre cosa da fare prima di partire c’è la stipula di una polizza che copra le spese mediche in caso di bisogno. Quando la si fa è importante accertarsi che sia indicato anche l’eventuale rimpatrio o trasferimento.

Serve la vaccinazione per il Sudafrica?

Per andare in vacanza in Sudafrica con i bambini non è necessario sottoporsi a vaccinazione e neppure farla ai propri figli. Serve solo quella per la febbre gialla, a partire da un anno di età, ma solamente per coloro che arrivano da luoghi in cui la malattia è endemica.

Attenzione: basta anche uno scalo di oltre 12 ore in un paese a rischio. Quindi se si fa un viaggio che comprende anche il Sudafrica oltre ad altri stati, considerare bene dove si vuole andare.

Comunque è sempre buona regola sentire il pediatra e la Asl prima della partenza, perché ci sono alcune aree del paese (in particolare la zona dei parchi) in cui potrebbe essere suggerito un vaccino contro la malaria, non tutto il paese – infatti – è “free”.

Come organizzare un viaggio con i bambini in Sudafrica

Sono tante le cose da tenere in considerazione quando si viaggia con i bambini verso il Sudafrica, anche aspetti apparentemente banali come gli oggetti da portare affinché il viaggio sia sereno.

Il volo può durare 10 – 12 ore e in genere si fanno degli scali, quindi si deve partire attrezzati in base all’età dei bambini perché possano vivere con serenità (e anche voi) il viaggio.

Come scegliere le tappe: i più sicuri

Oltre a questo, già prima di partire si possono programmare delle attività. Ad esempio, safari malaria free che si possono svolgere insieme a loro. Si tratta di un’esperienza senza dubbio emozionante e indimenticabile che si può programmare in tutta sicurezza e durante la quale ammirare la bellezza dell’Africa, della sua natura e dei suoi animali (compresi i leoni e gli elefanti, il leopardo, il bufalo e il rinoceronte: ovvero i Big Five).

Informarsi prima di partire su qual è l’età minima ammessa perché potrebbe variare: molti non accettano minori di 12 anni, ma ci sono location da raggiungere anche per chi viaggia con bambini di sei o quattro anni.

Oppure si possono già stabilire le mete del viaggio. Il sito del Ministero elenca quali sono le aree più pericolose e anche quelle da evitare all’interno delle singole città. Prima di partire e di organizzare il proprio tour di viaggio tenere a mente dove non andare.

Perché il Sudafrica con i bambini è un’ottima idea

Visitare il Sudafrica con i bambini è davvero un’ottima idea; infatti, si tratta di un luogo ricco di servizi e di una bellezza che si porteranno per sempre nel cuore. Un punto a favore di questo luogo è il suo orario: rispetto all’Italia non cambia nulla e questo permetterà ai piccoli viaggiatori, ma anche a quelli più grandi, di non soffrire per colpa del jet lag.

Dove andare con i bambini

Tra le location da raggiungere c’è Cape Town con i suoi parchi, le attività e le spiagge da sogno. Vale la pena salire sulla Table Mountain grazie all’apposita funivia che regala una vista panoramica indimenticabile.

La  vista dalla Table Mountain in Sudafrica

Fonte: iStock Photo

La suggestiva vista dalla Table Mountain in Sudafrica

A Durban invece bisogna visitare l’Ushaka Marine World che ospita l’acquario più grande dell’Africa, ma non solo.

Per chi vuole vedere i pinguini, poi, la destinazione da raggiungere è Simon’s Town Penguin Colony a Boulders Beach, dove pare che il momento migliore per incontrarli sia nel tardo pomeriggio. Si può sostare sulla spiaggia, fare un pic nic e intanto ammirare il paesaggio circostante. A quanto pare, è presente anche un punto informazioni e vi è la possibilità di programmare una visita guidata. I pinguini si possono ammirare anche sulla spiaggia Betty’s Bay.

Cercate le balene? In Sudafrica si possono ammirare anche loro, il punto di osservazione migliore è a Hermanus. Si può, inoltre, prendere parte a un delle piccole crociere per vederle direttamente dalle imbarcazioni.

Natura, animali, una cultura tutta da scoprire: il Sudafrica con i bambini è una meta perfetta per una vacanza che resterà per sempre tra i ricordi più belli.

 

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Weekend di pioggia coi bambini: i parchi al chiuso più belli d’Italia

Quando si hanno dei figli i fine settimana di brutto tempo possono diventare l’occasione perfetta per raggiungere uno dei numerosi parchi al chiuso che si trovano in Italia.

Capita infatti di dover affrontare dei weekend di pioggia, durante i quali l’opzione giardinetti o gita fuori porta diventa impossibile da programmare, ecco quindi che i parchi divertimento diventano la soluzione perfetta per far divertire grandi e piccini, ma non solo: si tratta infatti di luoghi in cui si possono costruire ricordi memorabili da conservare tra quelli più belli.

I parchi al chiuso in Italia, suddivisi per zone, da raggiungere con i bambini durante un weekend di pioggia per non rinunciare al divertimento.

Nord Italia: i parchi al chiuso

Se il meteo non è dalla nostra parte, questo non deve fermare il divertimento. Per questo, quando la pioggia incombe, si può optare per un parco divertimento al chiuso da raggiungere con i propri figli per trascorrere una giornata diversa dal solito e ricca di allegria.

Nel Nord Italia ci sono diverse strutture, ad esempio in Lombardia, nella provincia di Monza – Brianza, dove si trova l’Acquaword a Concorrezzo con aree pensate per tutte le età: dai bimbi più piccoli agli adulti e non solo in mezzo all’acqua, ma anche per giocare all’asciutto. È un parco acquatico coperto che si sviluppa su una superficie di 15mila metri quadrati con temperatura estiva, piscine riscaldate, area FUN e area SPA.

Un altro parco acquatico, per chi desidera divertirsi in acqua anche durante l’inverno, è Acquapark Acquain ad Andalo dove vi sono due vasche al coperto e riscaldate dotate di Spray park con acqua di 15 cm, acquascivolo, area baby, corsie per chi vuole nuotare e getti d’acqua. Vi è anche una spa per grandi e piccini per condividere un momento di relax tutti insieme.

A Binago, provincia di Como, vi è Il villaggio del piedone un parco con attrazioni pensate per diverse fasce d’età. Dall’area per i più piccoli con casette, scivoli e libri, ai gonfiabili, fino al circuito per i tricicli. Salendo con l’età si trovano lo spazio PlayGround, gonfiabile big e il cannone a palline.

In Liguria, invece, merita una visita La città dei bambini e dei ragazzi che si trova a Genova nell’area del Porto Antico. È stata ripensata nel 2022 ed è un percorso espositivo che usa i cinque sensi, come viene spiegato sul sito ufficiale. Adatto a bambini dai 2 ai 12 anni, si possono esplorare diverse sale da quella dell’udito a quella del tatto, senza dimenticare vista, gusto e olfatto, la casa in costruzione e playground spalsh dedicata ai bimbi tra i 2 e i 4 anni.

Per chi cerca una giornata all’insegna dell’adrenalina allora la meta è il Piemonte. Ci si può dirigere a Nichelino, comune che si trova nella città metropolitana di Torino, al Trampoline Parks Higher che si si sviluppa si 4mila metri quadrati e ha spazi e attività adatti anche ai bambini.

Si definisce il più grande Family Park della regione e si trova in Friuli – Venezia Giulia, più precisamente nel centro commerciale Montedoro di Muggia. Al suo interno si possono trovare un campo da calcetto, gonfiabili e un’area giochi per i più piccini.

Centro Italia: dove andare con i bimbi quando piove

Programmare un fine settimana con i bambini permette di staccare la spina e di divertirsi tutti insieme, ma quando piove le attività da fare si riducono: se non si possono organizzare gite alla scoperta del territorio, tra borghi e città, ecco che i parchi al chiuso sono la soluzione più adatta.

Tra i parchi al chiuso da raggiungere nel Centro Italia vi è il Piccolo Mondo a Pisa – in Toscana – che è dotato anche di un’area al coperto con percorsi playground composti da scivoli, labirinti e palline e giochi gonfiabili.

A Roma, invece, vicino a Ponte Milvio si trova Bimbalandia un parco giochi dove ci si può divertire tra piscine di palline e scivoli. Se si amano gli sport invernali allora si deve raggiungere Cinecittà World e l’area tematica Il regno del Ghiaccio, snow park al coperto per scivolare sulla neve, pattinare sul ghiaccio o sfide a palle di neve.

Nelle Marche e più precisamente a Monsano, in provincia di Ancona, ci si può mettere alla prova in una escape room: un’attività da fare tutti insieme e che può andare bene per diverse fasce di età. Si chiama Enigma Escape e la prenotazione è obbligatoria. Sul sito, nell’area FAQ, viene spiegato che non vi è un’età minima per giocare, perché non si tratta di situazioni che possono incutere paura, ma è dai dieci anni in poi che si può contribuire in maniera attiva alle risoluzioni degli enigmi.

In provincia di Ancona la struttura si trova all’interno del Paradise Playcenter dove vi sono un paco giochi baby con aree suddivise per età e gonfiabili, una pista di pattinaggio indoor e, se si hanno figli dai 12 anni di età in poi, vi è anche un’area per praticare softair.

Sud Italia: parchi al chiuso da raggiungere con i bambini

Per chi ama l’adrenalina a Salerno in Campania vi è il Blu Park. Si tratta di un kartodromo con una pista lunga, che si snoda su de piani e molto divertente. Non è aperto a tutti: i bimbi, infatti, devono avere un’altezza minima di 130 centimetri. È però aperto tutto l’anno ed è la meta perfetta da raggiungere anche quando piove.

Se si è in Sicilia è bene sapere che esiste un bellissimo parco divertimenti. Si tratta del Pifferaio Magico a San Catalto (Caltanisetta) ed è il più grande, al chiuso, della regione. Al suo interno si trovano tante attrazioni come un cinema 7D, oppure si può salire sulle Bumpers cars, che a guardarle ricordano tanto le navicelle spaziali. I bimbi possono anche provare l’ebrezza della una moto e lasciarsi trascinare dalla realtà virtuale immersiva, oppure giocare nell’area gonfiabili, “perdersi” in un labirinto e divertirsi con tantissime altre attività.

Infine, in Sardegna si può scoprire il parco divertimenti Verticalpark Sardinia Indoor a Sestu, per far vivere momenti avventurosi sia ai grandi sia ai piccini, a partire dagli otto anni e dai 130 cm di altezza. Si può anche mangiare.

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La leggenda del Lago delle Fate: ecco perché si chiama così 

Ci sono luoghi intrisi di fascino e magia. La loro ricetta è davvero speciale e ha come ingredienti la bellezza che regala l’ambiente, ma anche le leggende che cela.

Il posto perfetto per far vivere ai bambini (ma anche agli adulti) un’esperienza davvero indimenticabile si trova sulla cartina del Piemonte e, più precisamente, in Val Quarazza.

Circondato dalle montagne, ricoperte di boschi, è un vero e proprio sogno ad occhi aperti. Il contrasto di colori è impareggiabile e regala emozioni indelebili a chi lo visita. Si chiama Lago delle fate e anche ciò che cela il suo nome contribuisce a renderlo un posto speciale, oltre al fatto che, se a fare scenografia c’è la natura, lo specchio d’acqua invece è nato dalla mano dell’uomo.

Si tratta, infatti, di un bacino artificiale realizzato nel 1948. Si raggiunge tramite diversi sentieri, non si può fare il bagno, ma è perfetto per una sosta e per riposare o giocare lasciando che gli occhi si colmino di bellezza. E la mente di fantasia. La leggenda che gli ha dato il nome, infatti, è davvero speciale e intrisa di magia.

Lago delle fate un luogo magico, la leggenda

Immaginatevi un lago con le acque brillanti, di un verde smeraldo intenso. Tutto intorno si stagliano le montagne, ripide e ricoperte di boschi e vegetazione. Un luogo speciale, che esiste e che cela una leggenda. Siamo dal Lago delle fate, dove si possono ammirare anche ospiti speciali. Si tratta di statue che raffigurano degli gnomi e che sono lì per una ragione ben precisa.

Si dice, infatti, che questo luogo sia abitato da creature magiche, perché lì vicino si trova una miniera da dove pare che gli gnomi estraggano ancora il metallo prezioso che serve come merce di scambio con le fatine: i primi consegnano oro e loro in cambio restituiscono dolci.

Ma a cosa serve l’oro alle fate? A creare la polvere che permette loro di volare. Ma non solo, pare infatti che sia anche nei loro abiti e che l’oro serva anche a far brillare le acque del lago illuminate dalla luce.

Una leggenda intrisa di magia, che senza dubbio sarà divertente per i visitatori più piccini, ma anche per i grandi che non rinunciano alla bellezza dei sogni e della fantasia.

Come arrivare al Lago delle fate

Adatta per tutta la famiglia, è l’escursione che porta fino al Lago delle Fate. Il tracciato è lo stesso, cambia solamente il punto di partenza: da Macugnaga o dalla frazione di Isella. Da lì si cammina lungo un percorso sterrato che si chiama Sentiero delle Slitte. Comodo, abbastanza ampio, è ombroso per cui non si rischia di avere caldo durante la camminata.

Chiaramente non è l’unico sentiero che si può percorrere, ma senza dubbio è molto comodo e fattibile sia per gli adulti, sia per i bambini anche in passeggino. Per fare tutto il percorso si impiega circa un’ora, che si dimezza se si parte dalla frazione

Il Lago delle fate è in Piemonte, in Val Quarazza e si trova a circa 1330 metri di altitudine, nei dintorni vi sono dei ristoranti, oppure è possibile fare un pranzo al sacco godendosi il paesaggio. Ma anche la magia che la leggenda di questo posto regala: magari la fantasia vi farà scorgere le creature che si narra popolino questi luoghi.

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Cosa fare in Sardegna con i bambini, tra mare e divertimento

Vacanze in famiglia? La Sardegna è la meta perfetta: ci sono tantissime località da visitare con i più piccini, tra parchi divertimento e siti archeologici unici al mondo, in grado di catturare la loro attenzione. E poi, naturalmente, c’è un mare strepitoso dalle acque cristalline. L’isola ospita molte spiagge perfette per i bambini, facili da raggiungere e caratterizzate da fondali che digradano dolcemente, per fare il bagno in tutta sicurezza. Scopriamo quali sono le attività migliori da fare in Sardegna con tutta la famiglia.

Le attività da fare in Sardegna con i bambini

Si sa, intrattenere i più piccini in vacanza non è sempre facile: i bambini hanno bisogno di sfogare tutte le loro energie, e un bel prato verde è sempre un’ottima soluzione. Ma è importante anche visitare qualche attrazione locale e scoprire le bellezze dei posti in cui si viaggia. Meglio dunque scegliere qualche divertimento a misura di bimbo. In Sardegna, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ecco quali sono le attività migliori per chi ha figli piccoli.

Iniziamo dallo storico Trenino Verde, un itinerario turistico apprezzato da grandi e piccini. Il convoglio, una carrozza d’epoca riportata al suo splendore originario, affronta una linea a scartamento ridotto attraversando una gran varietà di paesaggi: dal mare alla montagna, passando per i vigneti e gli ulivi dell’entroterra. Ci sono diversi percorsi tra cui scegliere, per un totale di oltre 600 km di pura emozione e di panorami meravigliosi da sbirciare dal finestrino.

I bimbi amano gli animali, meglio ancora se sono diversi da quelli che hanno sempre visto nella loro vita. Il Parco della Giara, ben 4.500 ettari di superficie verde, ospita oltre 100 specie faunistiche, tra cui i famosi cavallini della Giara: sono gli ultimi equini selvaggi presenti in Europa, e hanno dimensioni piuttosto ridotte, un mantello solitamente scuro e code lunghissime. Spazio poi a tantissime altre creature meravigliose, come i ricci, le lepri, le martore, le volpi e decine di specie diverse di volatili.

E a proposito di animali, la Sardegna offre una possibilità unica: ammirare lo spettacolo dei fenicotteri rosa. Queste graziosissime creature, presenti soprattutto tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, devono la particolare sfumatura del piumaggio al pigmento rosso dei crostacei di cui si cibano. Dove li possiamo trovare? I fenicotteri rosa popolano in particolar modo le aree paludose, e tra i luoghi migliori per avvistarli ci sono lo stagno di Cabras (ad Oristano) e lo stagno di Santa Gilla (a Cagliari).

Fenicotteri rosa nello stagno

Fonte: 123RF

I bellissimi fenicotteri rosa della Sardegna

Un’altra bella attività da fare con i bambini consiste nel visitare Sardegna in Miniatura, un parco divertimenti situato vicino a Barumini. Ci sono tantissime opportunità di scoprire alcuni degli aspetti caratteristici dell’isola, con riproduzioni in miniatura delle attrazioni più belle. Ma c’è molto di più: dal planetario al museo dell’astronomia, passando per il parco dei dinosauri (con miniature di queste gigantesche creature) e per il parco nuragico, che riproduce un vero villaggio dell’antichità.

Volare con la fantasia: è una cosa che ai bimbi riesce benissimo, e qualche volta anche noi adulti possiamo permettercelo. Andiamo allora alla scoperta della suggestiva roccia di Capo d’Orso, un monumento naturale modellato dal vento e dagli agenti atmosferici: si tratta di una vera e propria scultura che ricorda quella di un orso, situata ad oltre 120 metri di altezza nei pressi di Palau. È invece a Castelsardo che si può ammirare la roccia dell’elefante, un masso color rosso al cui interno si trovano delle domus de janas, siti di sepoltura d’epoca nuragica.

Infine, ecco l’acquario di Cala Gonone: è un ambiente ricco di bellezze, dove i più piccoli potranno vedere decine di creature marine e imparare il rispetto per la natura. L’acquario è infatti realizzato con materiali di riciclo e sistemi a basso consumo energetico. Inoltre ospita due animali speciali: si tratta di Ugo, una tartaruga Caretta caretta che ha subito gravi danni dopo aver ingerito dei rifiuti in acqua, e di Rosa Fumetta, una splendida volpe intossicata durante un incendio boschivo tra le foreste dell’oristanese.

Archeologia e divertimento: le attività per i ragazzini

Le esigenze dei più piccolini sono di certo molto diverse da quelle di ragazzini che ormai hanno bisogno di un intrattenimento più interessante. Per fortuna, la Sardegna ha molto da offrire anche in questo campo: ci sono molte opportunità per visitare paesaggi particolari, in grado di imprimersi nella memoria dei giovanissimi turisti, o anche per scoprire “sul campo” ciò che si è studiato a scuola, in storia o in geografia. Insomma, non ci resta che trovare le più belle attrazioni sarde per i ragazzini già in età scolastica.

Nei pressi di Alghero c’è un vero e proprio mondo sotterraneo tutto da scoprire: stiamo parlando della Grotta di Nettuno, un luogo magico in grado di incantare e sorprendere grandi e piccini. Questo cunicolo si apre tra le rocce affacciate sul mare, ed è visitabile sia in barca che a piedi. Al suo interno si possono trovare diverse sale, in un percorso lungo circa 2,5 km: nel primo tratto si può ammirare il Lago La Marmora, dove si stagliano stalattiti e stalagmiti color marmo che si riflettono nelle acque turchesi. Andando avanti il panorama si fa ancora più bello: meglio non perderselo.

Vista della Grotta di Nettuno

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Il panorama incredibile della Grotta di Nettuno

La Sardegna ha un ricco passato minerario, sia nell’entroterra che lungo la costa: di quel passato ci sono ancora oggi numerose testimonianze, che sicuramente interesseranno i ragazzini. Sarà come vivere un’avventura sottoterra, un’esplorazione ricca di emozioni. Nella regione del Sulcis-Inglesiente ci sono diverse miniere da visitare. È il caso di quella di Serbariu, a Carbonia, che ospita anche il Museo del Carbone. O di quella di Masua, che custodisce un vero e proprio villaggio minerario sospeso lungo una parete rocciosa.

Anche i siti archeologici sardi offrono tante curiosità per i più giovani. Andiamo, ad esempio, alla scoperta della Necropoli di Anghelu Ruju: siamo di nuovo vicino ad Alghero, dove si snoda il più grande complesso di grotte sepolcrali dell’isola. L’ampia vallata, a circa 10 km dal mare, ospita 38 tombe scavate nell’arenaria, risalenti al 3.200-2.800 a.C. Passeggiare tra le sepolture, chiamate localmente domus de janas, è come fare un viaggio indietro nel tempo.

Un’altra preziosa testimonianza archeologica che non eguali al mondo è Su Nuraxi, nel comune di Barumini. Si tratta di un antico villaggio nuragico, il più grande (e forse anche quello meglio conservato) di tutta la Sardegna. L’insediamento venne costruito attorno ad un nuraghe quadrilobato, caratterizzato cioè da un bastione di quattro torri angolari e una centrale. Si ritiene che quest’ultimo risalga al periodo compreso tra il XVI e il XIV secolo a.C. Considerato Patrimonio dell’UNESCO, siamo sicuri riuscirà a conquistare l’interesse dei ragazzini.

Nei pressi di Olmedo c’è la prima biosfera tropicale della Sardegna: stiamo parlando della Butterfly House, un luogo esotico dove ammirare oltre 400 farfalle, tantissimi insetti e decine di piante tropicali. Ma non solo: al suo interno ci sono due parchi giochi per i più piccini, due piscine per mille tuffi divertenti, due bar, un punto ristoro e una pizzeria. Insomma, c’è proprio tutto quello che serve per intrattenere l’intera famiglia e trascorrere una giornata diversa.

Infine, ecco il suggestivo Parco di Aymerich: è una grande oasi urbana, dove immergersi nella natura a due passi dalla città. Si trova a Laconi, ed è un viaggio tra boschi e cascate che impressiona grandi e piccini. Al suo interno è presente persino un antico castello risalente a più di 1.000 anni fa, l’ideale per far sognare grandi avventure ad ogni bambino. La parte più selvaggia ospita invece alberi esotici e secolari, tra cui un gigantesco cedro dell’Himalaya e il Taxus baccata, chiamato anche “albero della morte”. È l’occasione migliore per fare un po’ di scienza con i figli.

Le spiagge migliori per i più piccini

Ovviamente, non si può andare in Sardegna senza trascorrere qualche giorno al mare, almeno se si sceglie la stagione estiva. Con i più piccoli, tuttavia, non è affatto vero che una spiaggia vale l’altra: l’isola ospita alcune splendide calette rocciose che meritano assolutamente una visita, ma che tuttavia sono difficili da raggiungere e magari hanno fondali molto alti, quindi non sono proprio l’ideale. Per fortuna, non manca una vasta scelta di località perfette per le famiglie. Vediamo quali sono le spiagge migliori (tra cui alcune Bandiere Verdi, certificate per i bambini).

Iniziamo da Santa Teresa di Gallura, una località turistica balneare molto rinomata: il villaggio è frequentato fino a notte fonda, con tantissimi locali dove mangiare prelibatezze e ascoltare buona musica. Tuttavia, le sue spiagge sono l’ideale per i più piccolini, a partire dalla baia Rena Bianca. Una mezzaluna di sabbia candida lambita da acque cristalline, che sono sempre molto tranquille e basse fino al largo: cosa c’è di meglio per far divertire i bambini? Qui sorge anche la cinquecentesca Torre di Longosardo, per immaginare incredibili avventure cavalleresche.

È invece nel sud della Sardegna che si trova Villasimius, una meta balneare molto conosciuta e a pochi passi da Cagliari. La spiaggia migliore per le famiglie è proprio quella cittadina, chiamata Simius: è facilissima da raggiungere, ed è caratterizzata da una lunga lingua di sabbia soffice e ben riparata dal vento, con fondali bassi e tanti servizi a disposizione, per avere tutto a portata di mano. A non molta distanza c’è lo stagno di Notteri, uno dei luoghi più belli dove ammirare i famosi fenicotteri rosa nel loro splendore.

Spostiamoci ora a Cagliari, una città meravigliosa da esplorare anche con i bambini. La sua spiaggia urbana è un vero sogno: il Poetto vanta ben 8 km di litorale molto ampio, dove è impossibile non trovare un posto libero – anche in piena estate. Qui si recano soprattutto i cittadini, quando il sole fa capolino e concede un tuffo nelle acque meravigliose del Golfo degli Angeli. Una delle particolarità di questa spiaggia è il fondale sabbioso e basso, dove i bimbi possono giocare in tutta sicurezza (ma sempre sotto l’occhio vigile di un adulto!).

Vista sulla spiaggia del Poetto

Fonte: iStock

La bellissima spiaggia del Poetto, a Cagliari

Considerata la perla della penisola del Sinis, lungo la costa occidentale della Sardegna, la spiaggia di Is Arutas è un litorale di sassolini di quarzo colorati dove si infrangono le piccole onde di acqua trasparente. In passato è stata elencata tra le spiagge più belle al mondo, proprio per i suoi incredibili colori. Il mare è così meraviglioso da consentire ai turisti di fare snorkeling: per i ragazzini, è un’esperienza assolutamente da provare. Potranno così vedere da vicino cosa si nasconde nell’affascinante mondo sottomarino che popola il Mediterraneo.

L’isola di San Pietro, la principale dell’arcipelago del Sulcis, è un’oasi naturalistica, ma anche il luogo ideale dove trascorrere le vacanze con i bambini. La città di Carloforte (inserito tra i Borghi più belli d’Italia) con le sue casette colorate è davvero molto affascinante: sembra che qui il tempo si sia fermato. Le spiagge che si stendono a due passi dal paese sono tutte meravigliose, nonché perfette per i ragazzini. Caratterizzate da una sabbia finissima e soffice, hanno fondali che digradano dolcemente e sono di solito molto riparate dal vento.

Abbiamo già visto che Alghero è una delle mete preferite per le famiglie, viste le tante attrazioni che ci sono nei dintorni e i numerosi servizi per intrattenere i bambini. Non potevano ovviamente mancare delle spiagge bellissime, dove mamma e papà possono rilassarsi un po’ mentre i più piccoli si divertono. Una delle migliori è la spiaggia delle Bombarde, perla della Riviera del Corallo. La sua sabbia chiara si staglia contro le scogliere rossastre e il verde della macchia mediterranea che la cinge alle spalle. I più avventurosi possono persino fare un po’ di surf: potrebbe essere l’occasione perfetta per far scoprire ai ragazzini questo sport adrenalinico.

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È la Tuscia la regione perfetta per una vacanza con i bambini

La Tuscia viterbese è una zona bellissima del Centro Italia che, come dice il nome, ricopre la provincia di Viterbo. Un’area ideale da visitare con i più piccoli, grazie alla presenza di parchi misteriosi, ville che sembrano uscite da un libro di fiabe, palazzi suggestivi e borghi dove il tempo pare non essere passato mai. Poi ci sono le spiagge di sabbia morbida perfettamente attrezzate, laghi balneabili e persino piscine termali dai numerosi benefici. Sì, la Tuscia può considerarsi una delle zone più belle d’Italia, e ora scopriremo insieme cosa fare con i più piccoli.

Viterbo con i bambini

La Tuscia è una terra antica e che ancora oggi porta segni perfettamente conservati della sua storia etrusca, che ben si mescolano con le tracce del suo passato medievale. Per questo motivo, il viaggio in questa zona non può che iniziare dal suo cuore vero e proprio, che possiamo trovare nella bellissima città di Viterbo: una volta attraversata una delle varie (e maestose) porte che insieme all’imponente cinta muraria proteggono la città, sarà come fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

Con i più piccoli dovreste subito raggiungere il suggestivo quartiere medievale di San Pellegrino, fulcro del centro storico e anche uno dei rioni meglio conservati in tutto il nostro Paese. Una serie di vicoletti silenziosi introducono in un mondo dove il tempo pare non esistere, e di cui è praticamente impossibile non rimanere incantati (a qualsiasi età).

Merito certamente delle peculiari caratteristiche architettoniche: ci sono i profferli, scale senza balaustre utilizzate per accedere alle case dall’esterno; poi le case-torri, minute fortezze private, case a ponte, simboli misteriosi (come la “T” dei Templari e la croce patriarcale) che testimoniano la presenza dei cavalieri Templari in città.

San Pellegrino, Viterbo

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Una bellissima piazza del quartiere di San Pellegrino

Da non perdere è anche la zona del Duomo cittadino, raccontando la sua curiosa storia: Viterbo, tra il Medioevo e il Rinascimento, ospitò oltre 40 papi e la loro corte, e per questo è conosciuta anche come la  Città dei Papi”. Era un periodo di incertezze e i cardinali non si decidevano ad eleggere il nuovo papa. Fu così che i viterbesi, nel 1270, si stufarono e decisero di chiuderli a chiave nella sala grande del Palazzo Papale, scoperchiandone parte del tetto ed esponendo tutto e tutti alle intemperie.

Oggi il Palazzo dei Papi è il monumento più importante della città, di cui è possibile visitare la bellissima Loggia delle benedizioni (più nota come Loggia dei Papi) piena di archi ogivali trilobati; la maestosa Aula del Conclave – dove si è tenuto il primo e il più lungo conclave della storia della durata di ben 33 mesi -; la Sala Gualterio, interamente affrescata; il Museo Colle del Duomo, particolarmente ricco e interessante; la maestosa Cattedrale di San Lorenzo con la sua monumentale sagrestia nascosta, che corrisponde al Duomo cittadino.

Infine – ma in realtà non è tutto – il consiglio è di organizzare un viaggio con i bambini a Viterbo il 3 settembre, quando la sera la città indossa il suo vestito più bello: è il giorno de trasporto della Macchina di Santa Rosa, una delle feste patronali più belle ed emozionanti del nostro Paese – e non solo -, tanto da essere stata inclusa nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.

I borghi della Tuscia con i bambini

I borghi della Tuscia da visitare con i bambini sono tantissimi e sono davvero uno più straordinario dell’altro: come detto in precedenza, parliamo di una delle zone italiane più belle e interessanti dal punto di vista paesaggistico, archeologico e culturale. Ne abbiamo selezionati alcuni da non perdere, soprattuto se si decide di esplorare questo territorio con i più piccoli,

Sant’Angelo, il “paese delle fiabe”

Sì, avete letto bene: il borgo di Sant’Angelo è anche il “paese delle fiabe”. Il motivo è molto semplice: le facciate di ogni via del centro storico sono impreziosite da coloratissimi murales che raccontano fiabe, leggende e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico. Parliamo quindi di un vero e proprio museo a cielo aperto che narra la storia di Alice nel paese delle meraviglie, ma anche della Piccola Fiammiferaia, Il gatto con gli Stivali, Pocahontas, Mary Poppins e molto altro ancora.

Graffiti che sono davvero uno più bello dell’altro: tra le mura del borgo c’è persino un’opera di Vera Bugatti dedicata a Cappuccetto Rosso, che è stata classificata nel 2021 fra le 25 opere più belle del mondo.

Civita di Bagnoregio, la “città che muore”

Un altro borgo della Tuscia da visitare con i bambini è senza ombra di dubbio Civita di Bagnoregio, conosciuto anche come la “città che muore”. Per quale motivo? Il centro storico è posto sulla cima di una rupe costantemente sottoposta all’erosione da parte dell’acqua, tanto da essere a rischio sfaldamento.

Civita di Bagnoregio, Tuscia

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La straordinaria Civita di Bagnoregio

Non si hanno certezze su quanto tempo ancora possa rimanere in piedi, e per questo Civita di Bagnoregio è oggi un paesino fantasma ma dalla bellezza senza eguali. Per raggiungerlo occorre attraversare un lungo ponte che piacerà tantissimo ai bambini, per poi entrare in un luogo dove il tempo pare non essere passato mai e pieno di monumenti da scoprire, come il Palazzo Vescovile, la Chiesa di San Donato e il mulino risalente al XVI secolo.

Calcata, il “borgo delle streghe” e degli artisti

Abbiamo visto il “paese delle fiabe”, la “città che muore” e ora è il turno del “borgo delle streghe”, che risiede nella bellissima Calcata. Costruita anch’essa su una rupe tufacea a rischio crollo, secondo la tradizione, nei giorni e nelle notti in cui c’è forte vento tra i vicoli del borgo è possibile udire il canto delle streghe. Ma non è finita qui, perché si narra che in passato sia stato anche luogo di riti magici.

Calcata permette di vivere una vera esperienza “fuori dal mondo”, anche grazie al fatto che a partire dagli anni Settanta è stato ripopolato da una serie di artisti provenienti da tutto il globo, che hanno reso questo bellissimo borgo della Tuscia il proprio ‘buen retiro’ e la propria fonte di ispirazione.

I parchi della Tuscia da visitare con i bambini

La Tuscia si distingue per essere un territorio ancora piuttosto incontaminato e ricco di numerosi ecosistemi che si alternano dal mare all’entroterra. Per questo motivo, qui sono istituite molte aree protette, in cui vengono tutelati molti animali selvatici, orchidee spontanee, arbusti rari e secolari esemplari di querce e faggi. Ma non solo, perché in molti di questi territori c’è anche la storia a fare da padrona, tanto che anche i parchi sono davvero imperdibili se si viaggia nella Tuscia con i bambini.

Il Parco dei Mostri di Bomarzo

Bomarzo è un altro bellissimo borgo della Tuscia dove prende vita un’area davvero speciale: è qui che sorge il Parco dei Mostri, chiamato anche Sacro Bosco. Si tratta di un giardino pieno di “spaventose” creature, realizzato nel 1547 da Pirro Ligorio, cariche di simbolismi, con continui riferimenti alla mitologia e al mondo del fantastico: cosa c’è di meglio per i bambini?

Parco dei Mostri, Tuscia

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Una delle “spaventose” opere del Parco dei Mostri

Visitarlo vuol dire scoprire un percorso fatto di grandi statue in basalto, edifici surreali (persino storti), iscrizioni e indovinelli che sorprendono e disorientano. Ci sono sirene, mostri marini, tartarughe giganti, satiri, sfingi, draghi, giochi illusionistici e tutto quello che un bambino potrebbe desiderare.

Il Parco Cinque Sensi, esperienza speciale

A Vitorchiano, un altro splendido borgo medievale dove svetta nei cieli persino un Moai costruito in peperino dalle mani di 19 persone provenienti da Rapa Nui, c’è il bellissimo Parco Cinque Sensi, che permette di vivere esperienze davvero speciali: si può camminare a piedi nudi lungo un sentiero sensoriale fatto di fango e altri materiali naturali, dormire in tende sospese tra gli alberi, e fare attività a tema orienteering o Harry Potter, per esempio.

Un posto perfetto per far sperimentare i bambini, per farli crescere e per lascirgli scoprire la natura in tutte le sue molteplici (ed affascinanti) sfaccettature.

Il Bosco del Sasseto, definito il “Bosco di Biancaneve”

Voliamo ora a Torre Alfina, un altro meraviglioso borgo dominato da un fiabesco castello: solo questo è sufficiente per venire con i bambini da queste parti. Ma non è tutto, perché questo spettacolare luogo è circondato da un Bosco misterioso, chiamato Bosco del Sasseto, che per la sua bellezza e unicità è stato definito dal National Geographic come il “Bosco di Biancaneve”.

Si tratta di un’area ricca di latifoglie secolari che superano anche i 25 metri di altezza, e che a loro volta proteggono particolari massi, rocce e opere incredibili: ci sono ghiacciaie un tempo deputate alla conservazione dei cibi, e persino un fiabesco Mausoleo che conserva le spoglie di uno degli antichi proprietari del Castello di Torre Alfina.

Bosco del Sasseto, Tuscia

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Il suggestivo Mausoleo nel bel mezzo del Bosco del Sasseto

Le spiagge della Tuscia con i bambini

Il mare della Tuscia non è certamente il più limpido d’Italia, ma quando le condizioni climatiche sono ottimali le acque sono davvero trasparenti e cristalline. La zona è caratterizzata da spiagge enormi, come quelle di Montalto di Castro – anche se in realtà siamo già nel bel mezzo della Maremma Laziale -, fatte di sabbie morbide e perfettamente attrezzate per i più piccoli che qui trovano il loro paradiso personale (anche gli adolescenti, che hanno molto con cui divertirsi).

Non sono da meno le spiagge di Tarquinia, dove vale la pena visitare anche il centro storico e soprattutto il più grande allevamento di alpaca d’Italia, in cui poter accarezzare, coccolare, passeggiare a dare da mangiare a questi simpaticissimi animali.

Poi ci sono i laghi balneabili, come il magnifico Lago di Bolsena, dove si affacciano borghi da sogno e con due misteriose isole al largo da poter raggiungere e scoprire, e il Lago di Vico, immerso in un contesto naturale di puro pregio e con tante aree a dedicate ai più piccoli.

Lago di Bolsena, Tuscia

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Capodimonte, meraviglioso borgo affacciato sul Lago di Bolsena

Le terme della Tuscia con i bambini

La Tuscia è anche una zona termale e, anzi, recentemente la città di Viterbo è entrata a far parte ufficialmente delle grandi città termali d’Europa. Qui c’è davvero l’imbarazzo della scelta, perché sono molte le sorgenti che sgorgano in città e nei suoi dintorni.

È possibile rilassarsi in bellissimi stabilimenti forniti di ogni comfort ma anche in piscine ad accesso libero. Tra i centri termali più interessanti ci sono le Terme dei Papi, con una piscina monumentale esterna e una grotta naturale che funge da bagno turco.

Da non perdere per nessuna ragione al mondo sono anche le Terme di Vulci, da abbinare con una visita al sorprendente parco Parco naturalistico Archeologico che corrisponde a una delle più importanti città-stato dell’Etruria di cui rimangono imponenti ruderi, la cinta muraria, le porte urbane, l’acqedotto romano, l’area del foto, il tempio grande, le terme, la Domus e le necropoli.

Ma non solo, perché a Vulci svettano anche un fiabesco castello e un Ponte del Diavolo che sovrasta un canyon meraviglioso e che lascia senza fiato. Sì, la Tuscia è assolutamente una zona da scoprire da cima a fondo, anche insieme ai nostri bambini.

Vulci, provincia di Viterbo

Fonte: iStock – Ph: ValerioMei

Veduta straordinaria di Vulci
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Boschi fatati, castelli e avventura: 10 luoghi straordinari per stupire i bambini

Tutti conosciamo le fiabe, molti hanno sognato di diventarne i protagonisti da bambini. Conoscere elfi, fate, gnomi, streghe, principesse, cavalieri valorosi, re e regine. E vivere esperienze fuori dal comune in un mondo fatato e a contatto con la natura più autentica e selvaggia.

Non si tratta solo di sogni, perché i bambini possono veramente toccare con mano un’esperienza che li immerge nel mondo delle fiabe, facendole diventare realtà.

Succede in alcuni castelli e parchi fatati lungo lo Stivale. Da Nord a Sud spiccano luoghi dove magia e avventura si intersecano, donando ai bambini quei meravigliosi ricordi che rimarranno nel cuore, indelebili.

Ma dove si trovano questi luoghi fatati e avventurosi in cui andare con tutta la famiglia? Ne abbiamo selezionati 10 e sono uno più incantevole dell’altro.

Al Castello di Gropparello con il Parco delle Fiabe

Quale miglior esperienza se non quella che ci trasforma nei personaggi di un racconto d’altri tempi, nell’ambiente di un castello medievale? Succede al Castello di Gropparello (a Piacenza), nel Parco delle Fiabe. È il primo parco “emotivo” d’Italia e merita sicuramente una visita.

Ciò che lo rende speciale, oltre all’ambientazione nel bosco, è la storia che i piccoli sono guidati a vivere, grazie a personaggi delle fiabe che li coinvolgono lungo tutto il percorso. Accolti da un cavaliere e vestiti anch’essi con finte armature e spade, incontreranno il taglialegna, gli elfi e i folletti, con i quali devono portare a termine una missione: liberare la fatina rapita dalla strega o dall’orco. Un’esperienza memorabile per i bambini e divertente anche per i genitori, che possono assistere alle rocambolesche avventure di questi piccoli valorosi cavalieri.

Il Bosco delle Fiabe nel Castello di Gropparello, a Piacenza

Fonte: Ufficio Stampa Castello di Gropparello

Animazione per bambini nel Bosco delle Fiabe, Castello di Gropparello

Il Fantastico Mondo del Fantastico a Roma

Rimanendo nell’ambientazione di un castello, ci spostiamo a Roma, precisamente in un luogo in cui si può vivere realmente un viaggio nella fantasia. Stiamo parlando del Castello di Lunghezza, nel cui parco che lo circonda va in scena ogni domenica il Fantastico Mondo del Fantastico. È un luogo di intrattenimento per bambini (ma anche per i più grandi) tutto incentrato sul mondo della fantasia e dell’immaginazione, con personaggi di favole celebri e leggende che prendono vita coinvolgendo tutti in avventure principesche all’insegna del divertimento. Vi consigliamo di controllare le date di apertura e i prezzi sul sito ufficiale del parco.

Il Giocabosco, in provincia di Brescia

A Gavardo, in provincia di Brescia, si trova uno dei primi boschi incantati d’Italia: il Giocabosco. Si tratta di un bosco di querce a tema didattico che unisce l’avventura all’apprendimento per bambini fino ai 7/8 anni di età, accompagnati da un pizzico di magia.

Lungo il parco si incontrano infatti le fate e gli gnomi, che li accompagnano nell’esplorazione della flora e della fauna di questo bosco incantano. Aperto dalla primavera all’autunno, è un ottimo luogo in cui far divertire i vostri figli, sensibilizzandoli sul delicato tema della tutela ambientale per un futuro maggiormente sostenibile.

A Cassino, nel Bosco delle Favole

Andiamo in provincia di Frosinone, nel Lazio, per vivere un’altra esperienza memorabile nel Bosco delle Favole, il parco tematico per bambini immerso nella natura delle Terme Varroniane di Cassino. È il parco tematico più grande del Centro Italia, con ben 110.000 mq si estensione.

Le attrazioni sono numerose, tra scivoli, tour in gommone, discese di rafting, spettacoli giornalieri con principesse ed eroi e giochi interattivi per grandi e piccini. C’è l’imbarazzo della scelta per un divertimento assicurato per i bambini.

Il Bosco delle Fate a Montegrotto Terme

A Montegrotto Terme, in provincia di Padova, esiste un bosco incantato popolato da fate, folletti e troll, ma anche da animali e un’ampia varietà di esemplari vegetali. Stiamo parlando del Bosco delle Fate, un parco di 7.000 mq nel quale i personaggi della storia popolare e antica fanno immergere in un’atmosfera magica e suggestiva.

Nel Magico Bosco della natura pugliese

Spostandoci a Sud raggiungiamo la Puglia e in particolare le colline dell’Alta Murgia. Qui è il Parco Naturale Selva Reale a far vivere un’avventura fiabesca ai bambini, con il suo Magico Bosco. Immersi nel verde della pineta, si trovano folletti, elfi, fate e gnomi, che accompagnano con fiabe, racconti e storie fantastiche i piccoli avventurieri. Nel percorso si trova la casa delle fate, quella di Biancaneve e anche la famosa casetta di Hänsel e Gretel, tutta ricoperta di dolci di marzapane.

Il parco western Cowboyland

Volete immedesimarvi, insieme ai vostri bambini, in un cartoon western d’altri tempi? Al Cowboyland questo è possibile. Si tratta di un parco a tema western realizzato all’interno di un ranch, il Cowboy’s Guest Ranch, a Voghera (in provincia di Pavia).

Il parco avventura ospita animali tipici nordamericani (tra i quali lama, orsetti lavatori, cavalli), un Saloon, il maneggio e l’area in cui ha luogo il rodeo. I bambini potranno imparare a lanciare il lazo, cavalcare i pony, assistere a spettacoli e giochi all’insegna del divertimento e dell’avventura. Per sentirsi per un giorno dei veri cowboy immersi nelle praterie degli indiani d’America, lungo il selvaggio West.

Movimënt, il parco di Corvara in Badia

Saliamo in montagna fino ai 2000 metri sull’altopiano di Corvara di Badia, in provincia di Bolzano, per raggiungere Movimënt: il parco a misura di bambino (e non solo) che unisce natura, animali, sport e divertimento in un’esperienza avventurosa per tutti.

Le attività da fare qui sono tantissime: dall’arrampicata sulle pareti attrezzate, per sviluppare equilibrio e resistenza, alle acrobazie su un enorme Air Bag, oppure andare alla scoperta delle abitudini degli orsi dissotterrando anche le ossa dell’”Ursus Ladinicus”, o esplorare il mondo degli insetti guidati da una storia coinvolgente. C’è anche il minigolf e percorsi fitness all’aria aperta, corde e maniglie sulle quali appendersi e tanto altro.

Parco della preistoria Rivolta d’Adda

Se abitate nei pressi di Milano, a soli 25 chilometri dalla città esiste un luogo ideale in cui portare i bambini per vivere un’avventura speciale: il Parco della Preistoria di Rivolta d’Adda (CR). Una vasta area naturale con un bosco di 100 ettari che custodisce più di 50 ricostruzioni a grandezza naturale di 31 differenti specie preistoriche, tra le quali alcuni dei più grandi dinosauri.

Ma non è tutto, perché questo è un vero e proprio parco avventura che conta anche un labirinto fatto di siepi che appassiona tutti, il museo paleontologico, diverse aree gioco e pic-nic, laghetti, un percorso botanico e animali in semilibertà (tra i quali simpatici scoiattoli, lepri e coniglietti selvatici). La chicca, poi, è il trenino che trasporta i bambini in giro per il parco, tra divertimento e avventura a contatto con la natura.

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L’hotel a tema di Cartoon Network: divertimento e relax per tutta la famiglia

Se Disney Channel ha Disney World e Disneyland, mentre Nickelodeon ha due resort dedicati, anche Cartoon Network non può essere da meno nell’offrire un’esperienza di intrattenimento dal vivo per i propri fan.

Ci troviamo in Pennsylvania e qui, nella contea di Lancaster, sorge un hotel unico nel suo genere, una meta di viaggio per famiglie con bambini amanti dei cartoon, anche se pure gli adulti sono spesso i primi fan.

Stiamo parlando del Cartoon Network Hotel & Resort, un luogo di divertimento e relax per grandi e piccini, che non passa di certo inosservato.

Il Cartoon Network Hotel & Resort

Il Cartoon Network Hotel & Resort, inaugurato nel 2020, è nato dalla collaborazione con Palace Entertainment, compagnia che possiede e gestisce più di 20 parchi di divertimento, parchi acquatici e centri di intrattenimento per famiglie negli Stati Uniti e in Australia, incluso il parco di divertimenti per famiglie Dutch Wonderland, che si trova vicino al nuovo hotel.

L’hotel Cartoon Network in Pennsylvania ha una posizione strategica per la sua vicinanza a città come New York, Baltimora, Philadelphia e Washington.

«È fondamentale continuare a coinvolgere i nostri fan oltre l’esperienza lineare», ha affermato Erik Resnick, addetto alla strategia commerciale per Cartoon Network. «L’hotel vuole estendere la conoscenza del marchio in un’atmosfera autentica e riconoscibile. I fan oggi vogliono interagire con i nostri personaggi ovunque si trovino e il modo migliore per farlo è in vacanza».

Il Cartoon Network Hotel & Resort è costituito da 159 camere che comprendono anche 4 suite, tutte con 6 diversi temi cartoon intercambiabili, personalizzabili in base alle preferenze dei bambini. Ogni camera ha lenzuola e coperte a tema e un arredament0 moderno e legato al mondo animato, oltre a tv a schermo piatto. Quali sono questi temi? Si tratta dei personaggi dei popolari programmi Adventure Time, Steven Universe, We Bare Bears, The Amazing World of Gumball, The Powerpuff Girls e Ben 10.

Camera del Cartoon Network Hotel & Resort, in Pennsylvania

Fonte: Media Center Cartoon Network Hotel

Interni della camera a tema del Cartoon Network Hotel & Resort, in Pennsylvania

Le attività dell’hotel a tema Cartoon Network

Ma oltre alle camere arredate con temi cartoon, sono le esperienze che rendono unico questo hotel che sembra uscito da un cartone animato.

Il resort presenta offerte esperienziali amate sia dai fan di Cartoon Network, sia da coloro che non sono veri e propri appassionati dei programmi del canale, ma che vogliono trascorrere del tempo tra divertimento, relax e avventura sentendosi i nuovi protagonisti di un simpatico cartone animato.

Tra le attività presenti ci sono grandi piscine, interne ed esterne, con giochi d’acqua a tema Superchicche nello “Splashville”, ma anche un anfiteatro all’aperto con schermo cinematografico. C’è anche la “Toon Room”, una colorata area giochi per bambini, e la sala giochi a tema Ben 10. Gli ospiti dell’hotel possono mangiare al ristorante in stile cartoon e fare acquisti nel negozio Cartoon Network, situato nella hall dell’hotel, nel quale si possono acquistare gadget e vestiti dei protagonisti del canale di intrattenimento. Vengono anche organizzate divertenti attività legate al mondo dei cartoni animati per bambini, come giochi, balli e momenti di disegno.

La presidente di Cartoon Network Christina Miller, che supervisiona anche Adult Swim e Boomerang, ha dichiarato in un comunicato che l’hotel incorpora “il giusto mix di tecnologia, design e animazione” e “porta i suoi personaggi alla vita in un modo che non abbiamo mai visto prima.”

La piscina esterna del Cartoon Network Hotel & Resort, per adulti e bambini

Fonte: Media Center Cartoon Network Hotel

Piscina esterna del Cartoon Network Hotel & Resort, in Pennsylvania