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Decolla dall’Italia la prima compagnia aerea per animali (e i loro padroni)

Volare con un amico a quattro zampe può essere un’ardua impresa, soprattutto in caso di un viaggio transatlantico. Tuttavia, da oggi anche in Italia si può usufruire del primo servizio al mondo di noleggio di jet privati condivisi pay-per-seat dedicato agli animali domestici, che consente di viaggiare con il proprio pelosetto in cabina.

In questi giorni, infatti, K9 JETS ha annunciato il lancio del suo nuovo volo, che collega New York e Milano, con comode connessioni per Los Angeles. Un’offerta presentata come ‘innovativa’, che mira a fornire un’esperienza di viaggio piacevole, senza compromettere comfort e benessere umano e canino.

K9 JETS: da Milano a New York in cabina con il proprio cane

Il servizio K9 JETS garantisce che i cani possano accompagnare i loro padroni nei viaggi transatlantici. Obiettivo della compagnia è fornire un ambiente sicuro e tranquillo per gli animali domestici durante il viaggio. Gli aeromobili sono, quindi, attrezzati per soddisfare le esigenze specifiche dei passeggeri a quattro zampe. Ogni cabina dispone di ampie zone pet-friendly, progettate per restituire un’atmosfera familiare. Inoltre, un team dedicato di esperti può assistere i passeggeri in tutti gli aspetti del viaggio, inclusa l’organizzazione del trasporto via terra e la garanzia del rispetto di tutte le normative pertinenti per i viaggi degli animali domestici.

In definitiva, zero stress per animali e padroni, con procedure di check-in semplici, nessuna preoccupazione per la salute e la sicurezza dei propri amici a quattro zampe, nessun trauma dovuto al trasporto in stiva, nessuna attesa dovuta alla consegna del trasportino post arrivo e nessuno sbalzo di temperatura. L’obiettivo è di risparmiare ai proprietari il tempo impiegato per spulciare le regole spesso diverse da una compagnia aerea all’altra.

Le norme della Federal Aviation Administration ammettono in cabina con il proprietario i cosiddetti animali da servizio, ossia i cani per non vedenti o di sostegno psicologico. Quelli di piccola taglia possono salire a bordo chiusi in una borsa da posizionare sotto il sedile, ma oltre i 10 chili bisogna ricorrere alla gabbia nella zona cargo. Quest’ultima opzione è particolarmente temuta dai pet parents a causa degli sbalzi delle temperature, della scarsa ventilazione e di potenziali problemi nelle operazione di carico e scarico. Alcune linee aeree non consentono a determinate razze di volare, tra queste bulldog, pitbull e mastini.

Stando alle stime del Department of Transportation del 2023, circa 200 animali, quasi tutti cani, sono morti in volo negli Stati Uniti nell’ultimo decennio. K9 JETS è stata, quindi, fondata in risposta al crescente desiderio dei proprietari di animali domestici di spostarsi con i propri pelosi al seguito in tutta sicurezza e garantendo il massimo comfort.

“La nostra missione è quella di eliminare lo stress spesso associato ai viaggi con animali domestici, consentendo ai proprietari di creare ricordi indimenticabili delle vacanze senza preoccuparsi dei loro amici pelosi”, ha dichiarato Adam Golder, fondatore e client director di K9 JETS.

Volare con i propri animali da Milano: le date

Un volo a bordo del jet privato dedicato ai viaggi degli animali domestici con rispettivi padroni offre una vera e propria esperienza a 5 stelle (o, se vogliamo, a 5 zampe), e in quanto tale per il momento certamente non accessibile a tutte le tasche. I voli K9 JETS saranno disponibili mensilmente da Milano Malpensa a Teterboro, lo scalo per jet privati alle porte di New York, a partire dal 23 maggio.

Ecco le date per la tratta Milano-New York:

  • 23 maggio
  • 30 giugno
  • 25 luglio
  • 29 agosto
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Shopping, lusso e design: la capitale della moda è italiana, ed è bellissima

Fascino, bellezza e design: la moda è quell’arte per cui l’Italia è celebre in tutto il mondo detenendo primati di lusso e qualità. Negozi e boutique appartenenti a grandi marchi, showroom d’arte, design, fotografia, hotel e ristoranti dall’aspetto elegante che si affacciano per le strade delle nostre meravigliose città. E tra i magnifici luoghi della moda e del design italiano spicca il capoluogo della Lombardia, la città della Madonnina: Milano.

Milan l’è un gran Milan“, recita il celebre detto popolare. Ed effettivamente, quando si parla di lusso e tendenze, Milano fa da apripista. Sede della Milano Fashion Week e del Fuorisalone, tra gli eventi più influenti, la città meneghina offre numerosi luoghi della moda da visitare e assaporare con una lenta camminata, da soli o in compagnia, alla scoperta del suo lato più creativo ed esclusivo.

Sono quattro le aree che fanno di Milano la capitale della moda: il Quadrilatero della Moda, il quartiere di Brera, Via Tortona e Corso Como. Il filo comune sono il lusso, la moda, il design e le arti, ma ognuno di questi quartieri ha la propria peculiarità che lo rende unico e inimitabile.

Il Quadrilatero della Moda

Cuore pulsante della Milano Fashion Week, il Quadrilatero della Moda è il quartiere celebre in tutto il mondo per lo shopping di lusso, il design e gli eventi ad essi collegati. Sono quattro le strade della città meneghina che ne delimitano l’area (per questo viene definito Quadrilatero): Via Monte Napoleone, Via Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia.

Qui, tra eleganti strade, come Via Bagutta, Via Gesù e Via Santo Spirito, spiccano tutte le migliori firme d’alta qualità: boutique e gioiellerie, showroom di abbigliamento, design e arredamento. Non si tratta di semplici negozi, ma di luoghi che sembrano gallerie d’arte, con eventi, fotografi e celebrità all’ordine del giorno.

Ma il Quadrilatero della Moda non è solo lusso sfrenato e budget da ricchi: ci troviamo, infatti, nel pieno centro storico di Milano e qui la storia della città si respira in ogni angolo. Tra palazzi storici e scorci che richiamano il passato, merita una sosta il Museo Bagatti Valsecchi, una casa-museo con una ricca collezione d’arte tra le più importanti d’Europa. Per approfondire la storia del costume e della moda, invece, potete recarvi nel magnifico Palazzo Morando.

Un’altra chicca da scoprire è la nuova “Piazza del Quadrilatero“, il palazzo del ‘500 che era la sede del Seminario Arcivescovile, restaurato completamente e aperto al pubblico dopo 500 anni di uso privato. L’edificio ospita un hotel di lusso e, sotto le colonne storiche, puoi recarti in vari negozi di alta moda e di artigianato, bere un drink respirando tutta la magia dell’arte unita al design oppure partecipare ad eventi esclusivi.

Brera, il design district tra arte antica e moderna

In questo quartiere situato nel cuore di Milano si respira l’arte in ogni vicolo e palazzo. L’Accademia di Belle Arti, insieme alla Pinacoteca di Brera (importantissima galleria nazionale d’arte antica e moderna) sono i luoghi più celebri di Via Brera, l’arteria principale di quest’area urbana. Lungo la camminata in Brera, meritano sicuramente una visita anche la Biblioteca nazionale braidense e la Galleria d’arte moderna.

Lo stile bohémienne, i laboratori e negozietti artistici, le gallerie d’arte e i negozi di lusso che si affacciano su vicoli di Brera rendono la passeggiata un’esperienza unica e decisamente affascinante. Ci troviamo nel centro della città, una metropoli, ma ci sembra di essere nelle suggestive strade di Montmartre, sconnessi dalla frenesia del mondo contemporaneo.

Proprio qui, durante le attesissime settimane della Moda e del Design, nel Brera Design District (tra via Brera, via Pontaccio, via Solferino e via Fiori Chiari) vengono organizzati numerosi eventi che attraggono moltissimi appassionati e curiosi. Ma non si tratta solo di moda e luxury, perché è soltanto in queste occasioni che Brera mostra al pubblico la parte migliore di se: i cortili interni dei più bei palazzi meneghini aprono le porte ai visitatori che rimangono estasiati dalla bellezza senza tempo di questi edifici storici.

Pinacoteca di Brera

Fonte: iStock

Cortile interno della Pinacoteca di Brera

Corso Vittorio Emanuele II, con la sua celebre Galleria

Tutti ne hanno sentito parlare e moltissimi ci sono stati. Ormai uno dei simboli della città di Milano, la Galleria Vittorio Emanuele II è considerata il Salotto di Milano, lungo l’omonimo corso che collega Piazza del Duomo con Piazza della Scala. Uno dei primi esempi di centro commerciale in tutto il mondo, la Galleria è costellata di boutique di lusso dei più celebri marchi d’alta moda, oltre che ristoranti stellati. Non si può non riconoscere la bellezza di questa struttura neorinascimentale con il suo suggestivo tetto in vetro e ferro.

Via Tortona, sede del Mudec

Una volta dominata da fabbriche e case in cui vivevano gli operai, oggi il quartiere di Tortona è un luogo vivo e creativo in cui moda, design, cultura e arti si fondono in un’atmosfera unica e suggestiva. Qui si respira un clima più internazionale e creativo, con atelier fotografici, di moda e design in ogni angolo. Una tappa obbligata è il Mudec (il Museo delle Culture di Milano) che è stato sede di importanti mostre d’arte, come quelle dedicate a Frida Kalho e Bansky, per fare degli esempi.
Una delle chicche della zona di Tortona è sicuramente la sede principale di Armani, in Via Bergognone. Costruita nell’ex fabbrica di produzione Nestlé ospita il Silos Armani, l’archivio storico del brand. Oltre ad un magnifico esempio di recupero industriale, questo edificio è una tappa obbligatoria per ammirare la storia di uno dei brandi di alta moda più blasonati in tutto il mondo.

Corso Como, tra arte e moda

Lungo 280 metri, Corso Como unisce Piazza XXV Aprile con la stazione di Porta Garibaldi. Una passeggiata in questa via pedonale è d’obbligo, sia per i palazzi storici e le boutique di moda presenti, sia per il fantastico concept store 10 Corso Como di Carla Sozzani. Nato nel 1990 è diventato negli anni il cuore della moda e del design di questa celebre via di Milano. Degna di nota è anche la Galleria Carla Sozzani, una libreria che racchiude arte, design, moda, cultura, fotografia, food e tanto altro. Corso Como è anche una delle zone principali della vita notturna milanese e dal 2012 ospita il famoso evento Fuori Salone.

Un'area dell'hub 10 Corso Como

Fonte: iStock

Un’area del palazzo storico in cui si trova “10 Corso Como”
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L’attrazione di Milano che nessuno conosce e che merita una tappa

Il centro di Milano è anche il luogo dove sono concentrate le attrazioni turistiche più famose. Dal Duomo con la sua Madonnina, al Castello Sforzesco, la Galleria Vittorio Emanuele II, Palazzo Reale che ospita alcune delle più importanti mostre d’Italia, corso Vittorio Emanuele e il Quadrilatero della moda con via Montenapoleone, via della Spiga e via Gesù.

E sono colo alcuni dei punti più frequentati dai turisti.

Cosa vedere in piazza della Scala

Solo in piazza della Scala ci si può soffermare per ore ad ammirare ogni singolo edificio o monumento che ha una storia tutta sua da raccontare. Da un lato, il Teatro alla Scala, il più famoso del mondo, dove si sono esibiti tutti i più grandi musicisti, direttori d’orchestra e tenori internazionali. Dall’altro, Palazzo Marino, un edificio altrettanto sontuoso che speso viene confuso con l’opera, ospita il Municipio.

E poi, l’accesso alla galleria, il salotto di Milano, con il Leonardo3 Museum, un innovativo museo interattivo con modelli funzionanti delle sue macchine e il restauro digitale dei suoi dipinti, e le gallerie d’Italia, l’altro museo che ha una collezione permanente di opere e che ospita sempre grandi esposizioni.

Al centro, domina il monumento dedicato a Leonardo da Vinci, ritratto in atteggiamento pensoso con le mani sul petto, un’opera realizzato da Pietro Magni e inaugurata nel 1872. Tutt’intorno, un’aiuola con panchine meta prediletta dai turisti in sosta. Pochi, però, sono a conoscenza di una vera chicca che si trova in questa famosa piazza milanese, preziosa testimonianza della città e dei suoi abitanti, ma che il più delle volte passa inosservata.

La fontana che nessuno conosce

A due passi dalla statua di Leonardo (da non confondere con quella dedicata a Giulio Ricordi, compositore ma soprattutto editore musicale, che si trova sull’altro lato della piazza) c’è una fontana, una cosiddetta “vedovella”, come la chiamano i milanesi, non una delle tante che si possono trovare in giro per la città perché questa detiene non un primato ma ben due. Infatti, si tratta delle più antica della città – ha appena compiuto 90 anni – ed è anche l’unica di bronzo.

In giro per Milano se ne contano altri 640 esemplari, nelle piazze e nei parchi, ma le altre fontanelle, tutte di acqua potabile, hanno il corpo principale fatto di ghisa.

Quella di piazza della Scala fu realizzata intorno agli Anni ’20 del Novecento dall’architetto Luca Beltrami, autore del restauro del Castello Sforzesco, incaricato dal Comune di Milano di progettare gli ornamenti per la piazza.

Le caratteristiche fontanelle milanesi sono alte un metro e 55 centimetri, hanno il corpo principale ftto di ghisa e il bocchello in ottone, ma solo quella in piazza Scala è di bronzo.

Perché le fontanelle di Milano si chiamano “vedovelle”

Secondo la leggenda, il nome “vedovella” dato alle fontanelle verdi che ci sono in giro per Milano risale alla Prima guerra mondiale e si riferisce al pianto delle vedove di guerra che persero i loro mariti durante il conflitto. Dal rubinetto, infatti, sgorga ininterrottamente un rivolo d’acqua, proprio come le lacrime.

Le fontanelle milanesi sono anche chiamate “draghetti verdi” in quanto l’erogatore dell’acqua ha proprio la forma di un drago, ispirato ai gargoyle del Duomo a loro volta ispirato dal biscione simbolo dei Visconti e stemma della città di Milano.

Le “vedovelle” o “draghetti verdi” sono ancora oggi prodotti e installati nelle nuove vie e piazze della città e sono realizzate dalle Fonderie Lamperti di Castellanza per conto del Comune di Milano. La prossima volta che visitate la città e vi trovate in centro, fate tappa anche alla fontanella di piazza della Scala. Sulla app “la tua acqua” si trova la mappa dei luoghi dove sono state posizionate tutte le “vedovelle” milanesi.

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L’alta velocità arriverà fino alla Slovenia: ecco quando

Nei giorni scorsi, è stato fatto un test per verificare la fattibilità. Un treno ad alta velocità è partito da Milano ed è giunto a Lubiana, in Slovenia, senza alcuna difficoltà. Avendolo superato, quindi, pare proprio che tra qualche mese il viaggio sarà fattibile, per tutti.

Stiamo parlando del primo Frecciarossa che partirà da Milano e che raggiungerà direttamente la Capitale slovena in sette ore di viaggio.

Quando parte il Frecciarossa per Lubiana

“Presto sarà possibile raggiungere Lubiana con il Frecciarossa direttamente da Milano”, ha annunciato Trenitalia in una nota stampa, “grazie a un accordo preliminare siglato dalla capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS e la società ferroviaria slovena, SŽ Passenger Transport”.

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Fonte: 123rf

Lubiana, la Capitale della Slovenia, sarà presto raggiungibile con il treno ad alta velocità

“Il collegamento diretto tramite Frecciarossa avrà notevoli benefici per i turisti dei due Paesi”, scrivono. “I cittadini sloveni, infatti, potranno raggiungere con facilità alcune tra le mete più belle del nostro Paese, come ad esempio Venezia oppure, con appena due ore e mezza di viaggio, Trieste, mentre i passeggeri italiani avranno l’opportunità di visitare, oltre a Lubiana, alcune note destinazioni slovene, come le grotte di Postumia e di San Canziano (nel Comune di Divaccia) e il paese di Lipizza, nel comune di Sesana”.

Le attività di collaborazione tra le due società prevedono l’effettuazione di test sulla rete infrastrutturale slovena, attualmente interessata da lavori di potenziamento che permetteranno ai tempi di viaggio del collegamento tramite Frecciarossa di ridursi ulteriormente. L’obiettivo finale è attivare due collegamenti giornalieri tra Milano e Lubiana.

Lo scorso dicembre, è partito un treno di prova che ha fatto fermate a Portogruaro, Monfalcone, Bivio Aurisina e a Villa Opicina, la stazione di confine dove è salito sul treno il personale delle ferrovie slovene per proseguire fino a Sesana.

Durante il tragitto, sono state effettuate alcune prove di funzionamento del sistema ETCS (European Train Control System), il sistema di controllo della marcia dei treni che è uno standard a livello europeo, del Frecciarossa ETR 700 sulla rete ferroviaria slovena, per verificare che funzionasse come in Italia.

Gli altri Frecciarossa che andranno in Europa

Di recente è stato anche annunciato un accordo preliminare tra Trenitalia e la società ferroviaria tedesca Deutsche Bahn, per far viaggiare il Frecciarossa tra l’Italia e la Germania, entro la fine del 2026. I lavori sono concentrati sulle tratte che collegano Milano e Roma a Monaco di Baviera, ma si sta già valutando ulteriori estensioni del servizio con collegamenti con altre destinazioni tedesche in futuro.

Per quanto riguarda il treno ad alta velocità per Parigi, interrotto per via di una frana avvenuta lo scorso 27 agosto a Saint-Andrè en Savoie, appena oltre il confine italiano e del tunnel del Frejus, benché la compagnia ferroviaria francese TGV INOUI abbia ripreso il 10 gennaio a percorrere la tratta tra Milano e Parigi in parte in treno e, in parte, bus, nel tratto ancora interrotto alla circolazione ferroviaria, quello tra Oulx e Saint-Jean de Maurienne, Trenitalia non ha ancora stabilito una data certa per la ripresa del servizio. “Attualmente il servizio è sospeso”, spiegano in una nota che ci hanno inviato.

Insomma, dopo Parigi (anche se in stand-by), che dall’inaugurazione avvenuta nel 2021 ha riscosso un enorme successo, registrando fin da subito il sold out (anche per via delle tariffe di lancio che partivano da 29 euro) con prenotazioni triplicate secondo i dati riportati allora da Trainline, si potrà presto andare con l’alta velocità in una nuova Capitale europea. Lubiana.  E poi anche in Germania. E la speranza di molti viaggiatori è che questo sia il primo passo per un’ulteriore spinta a Est.

Sono molti a sperare che l’alta velocità possa un giorno raggiungere in modo più comodo, più economico e, perché no, più sostenibile rispetto all’aereo, molti altri Paesi dell’Europa orientale, come l’Austria, la Croazia o l’Ungheria, Paesi che stanno registrano una forte crescita turistica.

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Riparte il treno che collega Milano e Parigi

Dopo essere stato interrotto a causa di una frana, finalmente è ripartito il treno veloce che collega Milano a Parigi (e viceversa). È stato necessario attendere circa 4 mesi, ma ora sarà di nuovo possibile tornare a circolare su questa interessante rotta che dalla Capitale italiana della moda conduce, a tutta velocità, alla volta di quella che è ritenuta una delle delle Capitali più romantiche del mondo.

Il TGV INOUI tra l’Italia e la Francia

Era il pomeriggio del 27 agosto 2023, e più o meno 700 metri cubi di roccia sono franati a Saint-Andrè en Savoi, appena al di là del confine con l’Italia e del tunnel del Frejusm, nella valle della Maurienne.

Per fortuna nessuna persona è rimasta ferita nemmeno durante i due crolli successivi, che hanno portato al distaccarsi di due rocce da un costone della montagna, facendo rotolare massi, terra e altri detriti a valle.

La buona notizia è che dopo quattro mesi da questo evento, SNCF Voyageurs ha riaperto il collegamento ferroviario di TGV INOUI tra lItalia e la Francia.

Il servizio TGV INOUI tra Milano e Parigi è ripreso il 10 gennaio e, anche nei prossimi giorni, sarà effettuato in treno e in bus nella parte ancora interrotta alla circolazione ferroviaria, tra Oulx e Saint-Jean de Maurienne.

Orari e info utili

Tutto sta per tornare alla quasi completa normalità, e per questo il primo treno da Milano a Parigi è partito (e partirà nei prossimi giorni) dalla stazione di Milano Porta Garibaldi alle ore 14:10. I passeggeri diretti in Francia viaggeranno in TGV INOUI da Milano e da Torino a Oulx, poi in bus da Oulx a Saint-Jean de Maurienne, dove un TGV INOUI li attenderà per completare il viaggio da Saint-Jean de Maurienne verso Chambéry e Parigi.

SNCF Voyageurs ha già messo in vendita i biglietti dal 10 gennaio al 24 marzo. L’azienda ha però deciso di prorogare la disponibilità dei biglietti, ciò vuol dire che prossimamente saranno presto resi disponibili per l’acquisto anche quelli per le date successive al 24 marzo.

Il prezzo del biglietto per il TGV INOUI parte da 39 euro e può essere acquistato sui canali di vendita abituali, sul sito e applicazione SNCF CONNECT e presso le agenzie di viaggio autorizzate. Ma non è finita qui, perché i clienti in possesso della Carta Avantage possono continuare ad utilizzarla usufruendo degli stessi vantaggi su tutto il tragitto, in particolare la riduzione del prezzo dei biglietti.

A bordo dei treni sarà come fare il viaggio dei sogni grazie al personale di bordo franco-italiano che assicurerà a tutti i passeggeri il massimo del comfort. Sarà disponibile per tutti il Wi-Fi, in più su una parte del percorso sarà addirittura possibile usufruire di un’offerta di ristorazione.

La riapertura del collegamento tra i due Paesi è stata accolta con entusiasmo sui social, soprattutto da coloro che privilegiano una tipologia di viaggio che sia economica e sostenibile.

A tal proposito il Dott. Ancora, Amministratore Delegato di Sncf Voyages Italia, ha dichiarato: “Oggi è un giorno di estrema importanza. Dopo 4 mesi di stop, TGV INOUI è lieta di annunciare il lancio del primo servizio sostitutivo di collegamento tra Italia e Francia. Si tratta di un’alternativa pratica e sostenibile al trasporto aereo, per la ripresa dei collegamenti tra due nazioni che sono sempre state interconnesse e il cui collegamento è per noi di fondamentale importanza. L’impegno verso i nostri clienti è il volano di ogni nostra azione e strategia, e la riapertura ne rappresenta una chiara dimostrazione”.

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Milano, “Capitale dello stile”: l’elogio del Daily Mail

Se c’è una città nel nostro Paese che ha saputo tirare fuori il meglio di sé e diventare una vera icona di stile e di bellezza, quella è Milano. Sono anni, infatti, che tutto il mondo si è accorto del suo incredibile fascino, tanto che si possono leggere diversi elogi ad essa anche nei quotidiani stranieri. Uno degli ultimi giornali che ha voluto celebrare Milano è il Daily Mail, che ha definito il capoluogo lombardo la “Capitale dello stile”.

L’elogio a Milano

L’autore del pezzo del Daily Mail racconta che ha iniziato il suo tour di Milano dedicato alla moda da quello che è “il centro commerciale più bello del mondo”: l’imponente Galleria Vittorio Emanuele II. Non c’è da sorprendersi che sia stata definita così, perché si tratta di una magnifica struttura costruita in ferro e vetro nel 1865 e con una particolare forma di crocifisso, in un cenno all’imponente Duomo cittadino che svetta fiero nei cieli proprio lì accanto.

Un posto che per gli amanti dello shopping è un piccolo paradiso: “È qui che troverai il primo negozio Prada, allora noto come Fratelli Prada, dove le borse sono ancora esposte negli armadietti di legno originali. Dall’altra parte della strada c’è il negozio di cappelli più famoso d’Italia, Borsalino, che prende il nome dal maestro cappellaio Giuseppe Borsalino, che aprì qui il suo primo negozio nel 1857″, sottolinea il quotidiano britannico.

Un posto per ricchi, si potrebbe giustamente pensare, ma in qualche maniera non è propriamente vero perché tutti possono entrare in queste spettacolari sale ed essere accolti con gentilezza. Sull’articolo si può infatti leggere si “viene trattati con cortesia, anche nei negozi più ricercati”.

La tappa successiva è stata l’altrettanto straordinario Teatro alla Scala, luogo magico in cui l’autrice dell’articolo ha appreso che la moda non riguarda solo ciò che si indossa.

“Milano è moda”

Presso il Teatro alla Scala, uno dei più prestigiosi al mondo, chi ha scritto l’articolo è venuto a conoscenza che “Milano è moda”, e che quindi racchiude tutto, dai vestiti al cibo, dall’arte alla musica. La Scala, in tutto questo, è sempre stata il vero cuore pulsante.

Questo splendido teatro, inaugurato nel 1778, dispone di sei ordini di palchi privati impreziositi con sontuosi interni in velluto rosso e broccato, ma che un tempo erano decorati individualmente dai proprietari come espressione di quanto fossero alla moda.

La Scala ospita attualmente una mostra sul defunto soprano Maria Callas, una delle più grandi cantanti del mondo, con un suo abito di seta rossa disegnato da Giorgio Armani.

C’è poi il Portrait Milano, uno dei migliori boutique hotel 5 stelle della città,  che si trova proprio nel centro del quadrilatero della moda conosciuto come il Quadrilatero d’Oro. Sebbene l’edificio, un tempo seminario risalente al 1565, e il suo enorme chiostro siano ancora di proprietà della chiesa, “è gestito dalla regina della moda italiana, il Gruppo Ferragamo, fondato nel 1927 dal calzolaio delle star Salvatore Ferragamo”.

La giornalista racconta di “vedere” Audrey Hepburn e Sophia Loren sfoggiare le loro eleganti calzature in fotografie in bianco e nero e gli schizzi di Ferragamo che sembrano più progetti di grattacieli futuristici che scarpe. Tante diverse meraviglie appese alle pareti.

L’articolo si conclude raccontando due interessanti mostre. La prima è la collezione di moda civica ospitata nel decadente Palazzo Morando del XVIII secolo che vanta soffitti affrescati, arredi d’epoca e opere d’arte che mostrano Milano durante l’epoca napoleonica. È strutturata in quattro sale che illustrano la moda milanese, inclusi gli abiti disegnati da donne pioniere e purtroppo dimenticate, come Jole Veneziani, che aprì un laboratorio di fascia alta nel 1944 e contribuì a mettere Milano sulla mappa della moda internazionale.

L’altra è il museo Armani Silos, che celebra il colosso della moda attraverso 50 anni di design. Insomma, Milano è davvero la “Capitale dello stile”.

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Itinerari dell’architettura a Milano, i più belli

Sono passati ben 100 dall’istituzione dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, ed è per celebrare questo grande traguardo che il 2023 è stato dedicato alla scoperta degli edifici più iconici di Milano. In occasione della manifestazione chiamata “100 anni di architettura”, nascono tre nuovi itinerari che ci portano nei meandri della splendida città lombarda, alla scoperta dei suoi angoli più belli e dei palazzi che ne hanno segnato la storia.

L’itinerario degli anni ’30

Siamo nel pieno del fascismo, in un periodo storico dove l’edilizia è caratterizzata principalmente dalla costruzione di edifici pubblici: gli anni ’30 sono però, a Milano, incentrati soprattutto sulla riqualificazione del centro urbano. Questo primo itinerario vede dunque protagonisti alcune delle architetture ad oggi più suggestive della città. La prima tappa è la storica Università Cattolica del Sacro Cuore, uno dei più importanti istituti privati italiani: la sua sede venne istituita presso l’antico monastero cistercense dell’Abbazia di Sant’Ambrogio, per l’occasione ristrutturata da Giovanni Muzio.

Si passa poi a Piazza Affari e al suo affascinante Palazzo della Borsa (conosciuto anche come Palazzo Mezzanotte, dall’architetto che lo progettò all’inizio degli anni ’30). Fu sin dall’epoca simbolo dell’economia e della finanza non solo milanesi, ma anche italiane. L’itinerario prosegue con una tappa al Palazzo di Giustizia, l’imponente edificio costruito dall’architetto Marcello Piacentini. Infine, due altre opere di Giovanni Muzio: sono la Torre Turati, maestoso grattacielo affacciato su Piazza della Repubblica, e l’Auditorium Angelicum.

L’itinerario degli anni ’40

Il secondo itinerario ci porta alla scoperta dell’architettura degli anni ’40: ha inizio con le rovine di Via Sant’Agnese e con Casa Caccia Dominioni, situata in Piazza Sant’Ambrogio. Passando per Via Lanzone e per Corso Italia, si arriva poi a Piazza Velasca, uno dei luoghi di riqualificazione post-guerra (non vi era ancora la celebre Torre Velasca a svettare verso il cielo). Il percorso prosegue con Ca’ Granda, un tempo sede dell’Ospedale Maggiore di Milano e oggi dell’Università Statale: il palazzo venne restaurato negli anni ’40 da Liliana Grassi.

Un’altra tappa è quella che ci conduce in Corso Europa, dove Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti realizzarono numerosi complessi di edifici che vennero adibiti ad uffici. Fu invece Luigi Moretti a dare vita alla Casa Albergo di Via Corridoni, un enorme complesso abitativo voluto a seguito del secondo dopoguerra per ripopolare la città. Infine, si apre ai nostri occhi l’imponente Torre Monforte situata in Via Mascagni: venne costruita all’inizio degli anni ’50 su progetto dell’architetto Alessandro Pasquali.

L’itinerario degli anni ’50

Ora non ci resta che scoprire l’ultimo itinerario, che ci trascina negli splendidi anni ’50 per ammirare le architetture di Luigi Mattioni e Luigi Vietti. Si inizia da Torre Breda e dalla vicina Torre Turati, due grandi complessi abitati, per poi giungere davanti al caseggiato residenziale e commerciale di Piazza Stati Uniti d’America. È il turno di Palazzo Omsa e della Sede Liquigas, caratterizzati dalle linee pulite e squadrate. Il percorso prosegue con il Centro San Babila e il complesso della Racchetta, quindi ci si dirige verso il complesso per uffici e negozi di Via San Pietro all’Orto.

Un altro affascinante complesso, questa volta ad uso misto residenziale e commerciale, è quello di Via Pattari. Da questo, l’itinerario si snoda verso il Centro Diaz e l’edificio che ospita la Banca Popolare di Novara, per poi condurci verso altri due complessi residenziali e commerciali: sono quelli di Piazza San Simpliciano e quello di Piazza Paolo VI. Infine, non resta che ammirare il profilo imponente del Grattacielo Piaggio Marsano, in Corso Sempione.

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Parte il treno elettrico che porta ai più bei Mercatini di Natale

Il modo migliore di visitare i Mercatini di Natale nel Ponte dell’Immacolata quest’anno è quello di lasciare a casa l’auto, di prendere il treno e arrivare direttamente a destinazione.

In quei giorni un treno speciale parte una volta al giorno da Milano per portare i visitatori tra le casette di legno dei Mercatini di Bolzano, Bressanone e Vipiteno in Alto Adige.

Il treno dei Mercatini di Natale altoatesini

Nelle giornate dell’8, 9 e 10 dicembre è stato istituito per il primo anno un treno Flirt (Fast Light Regional Train ovvero un elettrotreno) dalla Stazione Centrale di Milano che ferma anche a Treviglio e a Brescia e che arriva fino al Brennero.

L’andata è alle ore 7.20 da Milano Centrale con arrivo alle 10.43 a Bolzano e alle 11.54 al Brennero. Il ritorno parte alle 16.45 dal Brennero con arrivo a Bolzano alle ore 18.11 e a Milano alle 21.35.

In Alto Adige ferma nelle principali città che ospitano i Mercatini di Natale originali: Bolzano, Bressanone e Vipiteno. Dalla stazione di Bolzano si può anche prendere il treno regionale che porta fino a Merano e a Brunico e alle altre cittadine altoatesine dove vengono allestiti i Mercatini di Natale.

Il costo del viaggio varia dai 25 ai 38 euro in base alla tratta. Per raggiungere i Mercatini di Merano e Brunico è disponibile un biglietto combinato.

Spostarsi senz’auto in Alto Adige

Per raggiungere tutte le altre località dell’Alto Adige, esiste una capillare rete di trasporto pubblico locale accessibile con un unico biglietto compreso nell’Alto Adige Guest Pass. Il pass consente di prendere autobus, treni e funivie senza alcun costo aggiuntivo. Viene regalato a tutti coloro che soggiornano in un albergo o in un’altra tipologia di struttura ricettiva convenzionata della provincia di Bolzano, ma si può anche acquistare a parte.

Da oltre dieci anni, i Mercatini altoatesini sono certificati come “Green Event” e si impegnano, con varie iniziative, a organizzare un evento che rispetti il più possibile l’ambiente. Tra queste ora rientra la possibilità di usufruire dei treni che collegano le città dell’Alto Adige con le principali città come Milano (che ha un solo treno diretto al giorno, a cui si aggiungono le partenze dei treni speciali durante il Ponte di Ognissanti) o Roma, che è sempre collegata a Bolzano con treni diretti senza cambi con le Frecce di Trenitalia, compreso l’Intercity Notte.

Mercatini di Natale in Alto Adige: date e info

I Mercatini di Natale dell’Alto Adige prendono il via il prossimo 24 novembre e durano fino al 6 gennaio 2024, almeno nelle cinque principali città di Bolzano, Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico, ma anche a San Candido e a Dobbiaco, in Val Pusteria. Ce ne sono alcuni, invece, che durano solo qualche fine settimana, come quello che viene allestito all’interno di Castel Tirolo, sopra Merano, e che dura solo due fine settimana (1-3 e 8-10 dicembre), se non addirittura un solo weekend, come quelli di Glorenza, uno dei Borghi più belli d’Italia (8-10 dicembre) e di Silandro (16-17/12), entrambi in Val Venosta.

Secondo una recente indagine, i Mercatini di Natale risultano essere la gita fuori porta preferita dagli italiani dei weekend invernali, Nove italiani su dieci li hanno visitati almeno una volta. Stiamo parlando di ben 40 milioni di persone, e sei su dieci, pari a 25 milioni, sono dei veri e propri habitué di Mercatini.

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A Milano c’è un trenino speciale che fa il giro della città

Milano è la città più effervescente d’Italia ed è normale che sia tutta un cantiere. Nuovi edifici avveniristici, grattacieli, ma anche strade, piazze, piste ciclabili, linee della metropolitana e chi più ne ha più ne metta. La città è costantemente in fermento e in continuo cambiamento. Tanto che molti si sono appassionati a tutti i lavori stradali e cittadini che vengono fatti ogni giorno ed è nata la figura dell’umarèll, un termine che ormai è divenuto famoso in tutta Italia.

La sua origine in realtà è emiliana e significa “omino”, ma oggi è sinonimo di uomo anziano (anche se in realtà non è più così) che trascorre le ore a osservare i cantieri o i lavori pubblici.

Sia i cantieri sia gli umarèll sono così numerosi a Milano che non si riesce a stare dietro a tutto ciò che succede in città ed è nato un servizio ferroviario che porta i curiosi in giro per Milano alla esplorazione di tutti i lavori in corso, anche in quei punti dove nessuno può passare se non i passeggeri del Trenino di Milano.

Il Trenino di Milano

Chi cerca un modo veloce e sicuro di scoprire tutti i cantieri di Milano deve salire a bordo di questo speciale trenino turistico che fa il giro della città. Il tour conduce in alcune zone di Milano dove nessuno può passare. Durante il viaggio, gli accompagnatori forniscono le descrizioni e i racconti che hanno a che fare con la storia di Milano e con l’architettura delle nuove costruzioni.

Si parte dagli storici quartieri di Gorla e Greco costeggiando la Martesana, poi si raggiunge il quartiere Maggiolina con le ultime case a igloo e le meravigliose villette costruite nel secondo decennio del Novecento.

Alcune delle zone più iconiche del Capoluogo lombardo attraversate dal Trenino sono piazza Gae Aulenti, dove sorge il famoso Bosco Verticale, il Palazzo della Regione, il BAM – Parco biblioteca degli alberi, e Porta Nuova, dove stanno nascendo nuovi e avveniristici edifici di cristallo che stanno cambiando lo skyline milanese; corso Buenos Aires e il nuovo piazzale Loreto che presto sarà al centro di una enorme riqualificazione urbana; piazza Scala dove sta per essere ultimata la nuova torre di Mario Botta per il Teatro alla Scala; e poi, piazza XXV Aprile, Porta Venezia, il centro storico e anche i Navigli milanesi.

Info utili

La partenza del Trenino di Milano è in piazzale Martesana, nella periferia Nord-Est, raggiungibile con la linea 1 della metropolitana (fermata Gorla). Il viaggio dura di circa due ore e si svolge dal mercoledì al sabato con partenza alle 20, mentre la domenica parte alle 10:30 e alle 18:00. Il trenino è dotato di un’apposita rampa per facilitare la salita e la discesa della sedia a rotelle. Il biglietto costa 15 euro per gli adulti e 8 per i bambini.

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Tour con personal shopper per le vie della moda di Milano

Che Milano sia la capitale italiana ed europea della moda e sede d’elezione del prêt-à-porter è cosa oramai ben nota a chiunque. Ma è molto di più di questo, perché è diventata negli anni una metropoli dove moda, design e cultura si intrecciano. Il capoluogo lombardo vanta oggi una posizione centrale e unica nel panorama del fashion system globale, attraendo milioni di visitatori che non vedono l’ora di darsi allo shopping sfrenato negli showroom e nelle boutique del celebre Quadrilatero della Moda, ma anche di scoprire realtà d’eccellenza ancora poco conosciute. Se siete tra questi e volete rendere ancora più speciale il vostro soggiorno nel capoluogo lombardo, non potete perdervi l’inebriante esperienza di un tour con personal shopper per le vie più rinomate della città.

Perché Milano è diventata capitale della moda

La storia della moda a Milano comincia, in realtà, a Torino nel 1935 quando, nel capoluogo piemontese, nasce l’Ente nazionale della moda italiana con l’intento di promuovere la moda italiana a livello nazionale e internazionale. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta Milano viene consacrata città della moda. Merito di tre grandi stilisti, soprannominati “le tre G”: Giorgio Armani, Gianfranco Ferré e Gianni Versace. Il successo del prêt-à-porter e la sua affermazione a livello mondiale, alimentata dall’editoria di settore, è decisivo per il sorpasso della città meneghina su tutte le concorrenti.

La Milano da bere e degli yuppies vede crescere anche Krizia, nascere il sodalizio creativo tra Domenico Dolce e Stefano Gabbana, accogliere il genio di Franco Moschino, permettere l’affermazione di nuovi brand come Prada, la cui prima collezione di prêt-à-porter risale al 1989, riuscendo così a mantenere la propria leadership per buona parte degli anni Novanta. Nonostante negli anni Duemila abbia perso il ruolo di protagonista maggiore a livello mondiale, rimane oggi fra le quattro grandi città più importanti, insieme a Parigi, Londra e New York, nonché “la città della Moda” per l’Italia.

Via Montenapoleone a Milano

Fonte: iStock – Ph: AleMasche72

Via Montenapoleone, cuore del Quadrilatero della Moda

Shopping di lusso al Quadrilatero della Moda

Milano ospita il più importante quartiere di moda del mondo, il celebre Quadrilatero. È chiamato così perchè è delimitato da quattro strade prestigiose: via Montenapoleone, via Manzoni, via della Spiga e Corso Venezia. Superfluo aggiungete che, se desiderate comprare abiti o accessori firmati, siete nel posto giusto.

Gli amanti dello shopping accorrono da tutto il mondo per fare acquisti in queste vie, o soltanto per ammirare le scintillanti vetrine dei più famosi brand sul mercato, da Armani a Versace, passando per Alberta Ferretti, Dolce & Gabbana, Gucci e Chanel.

È qui che si concentra il maggior numero di negozi d’abbigliamento di grandi e piccole firme, atelier e showroom di tutta la città, ed è anche il cuore pulsante degli eventi legati alla settimana della moda, che si svolge ogni anno nella città lombarda nel mese di settembre. Pronti a iniziare il vostro tour nel lusso con personal shopper?

Via Montenapoleone

Via Montenapoleone – via Montenapo, come la chiamano i milanesi – è senza ombra di dubbio il cuore del Quadrilatero della Moda. La sua importanza è pari a quella degli Champs Elysees di Parigi o della Fifth Avenue di New York. Nel 2022, secondo Forbes, risultava essere la via più cara d’Europa e la terza nel mondo.

In base ad alcuni racconti, un altro nome era stato attribuito a questa strada, quello di “Quartier Riverissi“, in riferimento all’usanza dei signori milanesi di togliersi il cappello per salutare le sciure. Non tutti sanno, inoltre, che le targhe esposte tra i diversi palazzi sono un omaggio ai volti celebri che hanno vissuto proprio qui, come Carlo Porta e Giuseppe Verdi. In questa via, Re Vittorio Emanuele inaugurò nel 1901 la prima sede dell’Automobile Club Italiano.

A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, è diventata il fulcro delle attività commerciali dei milanesi. Oggi è uno dei maggiori centri degli acquisti del prêt-à-porter, ed è anche l’unica strada del Quadrilatero della Moda ad essere aperta al traffico delle automobili. Qui si concentra il meglio del Made in Italy e le più importanti maison a livello internazionale, quali Valentino, Versace, Prada, Armani, Dolce & Gabbana, Alberta Ferretti, Louis Vuitton, Dior, Gucci, solo per citarne alcuni, senza tralasciare gioiellerie di brand come Bulgari, Cartier e Damiani.

Via Alessandro Manzoni

Adiacente a via Montenapoleone, via Manzoni era considerata nell’Ottocento la strada più lussuosa di Milano e d’Europa. Inizia in piazza della Scala e termina in corrispondenza degli archi di Porta Nuova. Venne intitolata ad Alessandro Manzoni il giorno stesso della sua morte, il 22 maggio 1873, poiché lo scrittore abitava nella vicinissima via Morone al n. 1168 (ora n.1) in una casa acquistata nel 1814 e il cui giardino si affacciava quasi su questa strada. Qui hanno sede boutique rinomate come Elisabetta Franchi, Gallo, Martinelli, Emporio Armani e Bottega del Cashmere. Ci si imbatte anche in prestigiosi negozi di artigianato, di pelletteria e di arredamento per la casa.

Via della Spiga

Parallela di via Montenapoleone, via della Spiga è, a differenza della prima, interamente pedonale, squisitamente pavimentata in pavè. Il nome deriva dalla “contrada della Spiga”, storica contrada di Milano che faceva parte del sestiere di Porta Nuova, una delle sei antiche suddivisioni del centro abitato. Qui ci sono moltissimi showroom di stilisti italiani e stranieri, tra cui Tiffany & Co., Fay, Krizia, Gianfranco Ferrè,  Tod’s, Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, Piquadro, Ermenegildo Zegna, Kurt Geiger London. Parliamo, quindi, anche in questo caso di brand di alta moda, non accessibili a chiunque. Nel caso non siano proprio a portata delle vostre tasche, vale comunque la pena regalarsi una passeggiata per curiosare tra le sfarzose vetrine, uniche nel loro genere.

Corso Venezia

Corso Venezia,  l’antico Corso di Porta Orientale, è la parte conclusiva del quartiere, che si ricongiunge a via Montenapoleone. Fa parte del Quadrilatero della Moda solo una parte di questa lunga strada, che collega piazza San Babila a Porta Venezia. Oltre agli eleganti negozi di abbigliamento e gioiellerie, ospita anche ristoranti esclusivi dove non è raro imbattersi in celebrità italiane o straniere. Grazie alle numerose famiglie nobili che vi si sono trasferite nel XVIII secolo, Corso Venezia ospita anche diversi palazzi nobiliari, tra cui palazzo Saporiti, palazzo Castiglioni, Casa Fontana Silvestri e il seminario arcivescovile.

Tour con personal shopper in Corso Vittorio Emanuele II

Siamo in un’altra delle strade più importanti del centro di Milano, in passato chiamata Corsia dei Servi. Collega piazza del Duomo a piazza San Babila, e fa parte di un’ampia zona pedonale, che comprende anche piazza Mercanti e via Dante. Vi si affacciano numerosi negozi di marche internazionali che lo rendono uno dei principali centri di acquisti della città.

Corso Vittorio Emanuele II è la via classica della passeggiata in centro, i suoi negozi di abbigliamento si rivolgono a un pubblico variegato, compresa la fascia dei più giovani, ed è la via dove i grandi magazzini low cost si sono alleati con designer rinomati per creare collezioni alla portata di tutti, con proposte accessibili ma sempre alla moda.

È d’obbligo, poi, una tappa nella ottocentesca Galleria Vittorio Emanuele II, in pratica il Salotto di Milano, elegantissima struttura neorinascimentale in ferro e vetro che collega Piazza del Duomo con Piazza della Scala, considerata uno dei primi esempi di centro commerciale del mondo. Al suo interno si trovano i negozi delle griffe più lussuose, ristoranti storici o di chef stellati, e luoghi iconici, tra cui l’Osservatorio Fondazione Prada, uno spazio espositivo dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi, situato al 5° e 6° piano di uno degli edifici principali della Galleria.

Galleria Vittorio Emanuele II

Fonte: iStock

L’iconica Galleria Vittorio Emanuele II

Via Torino, per tutti i gusti e disponibilità

Via Torino è una delle più importanti arterie commerciali che collega Piazza del Duomo con la zona dei Navigli, ideale per uno shopping tour alla portata di tutte le tasche. In passato c’erano botteghe e laboratori artigianali, mentre oggi è tra i maggiori centri dove fare acquisti a Milano che soddisfino ogni gusto e disponibilità, strizzando l’occhio anche ai giovani.

Al civico 45 ci si imbatte nell’edificio di sette piani che ospita Primark, il colosso irlandese del fast fashion con un’offerta che va dall’abbigliamento e accessori per donna, uomo e bambino fino ai complementi d’arredo per la casa, oggettistica e beauty. Numerose e variegate vetrine si possono ammirare fra monumenti iconici, come la Basilica di Santa Maria presso San Satiro.

Porta Ticinese, per gli amanti del vintage

Se siete amanti del vintage è qui che va indirizzato il vostro shopping tour. Porta Ticinese è il regno dei negozi alternativi, atelier artistici, botteghe d’antiquariato. Il luogo dove rivivere le atmosfere del passato, facendo scorta di capi d’abbigliamento o calzature di nicchia, ma anche dove trovare accessori di moda, al contempo originali e inediti. Ogni sabato mattina, inoltre, vi si svolge la Fiera di Sinigaglia, il mercato delle pulci ottocentesco più amato dai milanesi, mentre ogni ultima domenica del mese vi troverete il mercato dell’antiquariato.

Corso Buenos Aires, tra le vie dello shopping più lunghe d’Europa

Corso Buenos Aires rievoca le grandi vie commerciali statunitensi ed è il lungo rettilineo dello shopping milanese, adatto a tutte le tasche ed esigenze. Si estende da piazzale Oberdan (porta Venezia) fino a piazzale Loreto, come proseguimento rettilineo di Corso Venezia, e lo si può definire un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto. Oltre un chilometro e mezzo di strada costeggiato da centinaia di negozi, spaziando da vetrine di lusso a brand meno costosi, grandi magazzini, ristoranti, bar, gelaterie, librerie. Qui potete trovare veramente di tutto.

Brera, shopping tour nella zona più romantica di Milano

Un altro caposaldo delle vie dello shopping milanese è senza dubbio l’artistico e pittoresco quartiere di Brera, uno dei cuori pulsanti della città, oltre a essere la zona più romantica di Milano e si trova a due passi da piazza Duomo. Le sue belle strade acciottolate ospitano edifici del XVIII secolo, gioiellerie, negozi di cosmetici, artigianato e, naturalmente, abbigliamento. A differenza delle vie più prestigiose che ospitano alcuni dei più grandi marchi nazionali e internazionali, Brera è rinomata per le sue piccole boutique di stilisti emergenti e l’anima artistica che la pervade. A due passi dalla Pinacoteca e dall’Orto Botanico, offre uno shopping tour unico e originale.

Porta Ticinese

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Porta Ticinese, per gli amanti del vintage