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In Lombardia ci sono delle isole, e sono bellissime

In Lombardia non c’è il mare, quindi è strano sentir parlare di isole. Non è come la Sicilia, con i suoi meravigliosi arcipelaghi, Eolie, Egadi, o come la Toscana con le sue sette isole la più grande delle quali è l’Elba, o come la Puglia con le Tremiti. Eppure, anche in Lombardia ci sono delle isole, e sono bellissime.

Sì, perché la Lombardia è una terra di laghi. Oltre ai più celebri Lago di Como, Lago Maggiore e Lago di Garda, ci sono anche il Lago d’Iseo, il Lago d’Idro e il Lago di Lugano, al confine con la Svizzera. Ma solo in Brianza ce ne sono altri piccolini che sono davvero deliziosi, come il Lago di Pusiano o il Lago di Alserio. Ma, senza dilungarmi troppo sui laghi, che comunque, insieme ai fiumi, creano un paesaggio unico e affascinante, tornando alle isole, immerse nella vegetazione di questi specchi d’acqua evocano sogni di vacanze esotiche.

L’Isola Comacina, sul Lago di Como

Tra le isole più belle della Lombardia c’è l’Isola Comacina, un’oasi verdeggiante e un gioiello che si può raggiungere in barca da Ossuccio, nel Comune di Tremezzina. Abitata fin dall’epoca romana, ospita il complesso della Basilica romanica di S. Eufemia. Particolarmente suggestivo è lo spettacolo pirotecnico sull’acqua durante la Festa di San Giovanni che si celebra il 24 giugno.

L’Isola dei Cipressi, sul Lago di Pusiano

Il Lago di Pusiano è un piccolissimo specchio d’acqua della provincia di Como ed è la meta preferita dai brianzoli durante i fine settimana estivi. Ci sono passeggiate, ristoranti e, soprattutto, è molto pittoresco per via dell’isoletta che spunta dalle acque. Si tratta dell’Isola dei Cipressi ed è un’isola privata. Oltre a una bellissima villa, c’è un grande parco con centinaia di cipressi – da cui il nome – dove girano in libertà pavoni, gru, cicogne, tartarughe, scoiattoli e alcuni wallaby arrivati direttamente dall’Australia. Un piccolo eden che si può visitare su prenotazione sede anche di matrimoni ed eventi privati.

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Fonte: iStock

Il Lago di Pusiano

Montisola, sul Lago d’Iseo

Ormai è diventata molto famosa Montisola (o Monte Isola), dopo che l’artista Christo, qualche anno fa creò, una passerella galleggiante, The Floating Piers, per “camminare sulle acque” tra la terraferma, Sulzano, e le isole del Lago d’Iseo, Montisola e l’isola di San Paolo. Montisola è un’oasi verde dove le auto sono bandite e si può girare solo a piedi o in bicicletta (che si può noleggiare sul posto), perfetta per fare trekking tra boschi e uliveti e raggiungere il Santuario della Ceriola, situato a 600 metri d’altezza, con una vista mozzafiato sul lago. Sul Lago d’Iseo, peraltro, c’è una terza isola, l’Isola di Loreto che però è di proprietà privata e che ha un castello in stile neogotico attorno al quale si estende un giardino ricco di conifere, un porticciolo e due torrette faro.

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Fonte: Ufficio stampa

Montisola sul Lago d’Iseo

L’Isola dei Conigli, sul Lago di Garda

Sul Lago di Garda, l’Isola di San Biagio, meglio conosciuta come Isola dei Conigli, è famosa per i suoi prati verdi e i numerosi conigli che vi scorrazzano in libertà. È la destinazione ideale per un bagno nelle acque che davvero sul Garda sono cristalline come quelle del mare, prendere il sole e godere del panorama della scogliera della Rocca di Manerba. Questa isola può essere raggiunta anche a piedi, quando le condizioni lo permettono, attraverso una striscia di fondale che la collega alla terraferma oppure con un servizio di taxi-boat da Porto Torchio.

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Fonte: Ufficio stampa

L’Isola dei Conigli sul Lago di Garda

L’Isolino Virginia, sul Lago di Varese

Infine, sul Lago di Varese, c’è l’Isolino Virginia, un suggestivo triangolo di terra nel Comune di Biandronno, riconosciuto come Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2011 per la sua importanza archeologica e ambientale. Infatti, quella che apparentemente sembrerebbe una formazione naturale emersa da un lago di origine glaciale, in realtà è il risultato della sedimentazione dei detriti accumulatisi nel corso dei millenni, a seguito di un insediamento umano a partire dal V millennio a.C., in pieno Neolitico. Il nome gli fu dato dall’ultimo proprietario dell’isola, in onore della moglie. Prima si chiamava Isola di San Biagio e successivamente Isola di Donna Camilla Litta. Quando è stagione, si riempie di ninfee e si vedono volare aironi e germani reali.

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Fonte: 123RF

L’Isolino Virginia, Patrimonio mondiale dell’Unesco

Insomma, anche in Lombardia ci sono isole, belle e con delle storie meravigliose da raccontare. Magari non le più belle d’Italia dove fare il bagno ma sicuramente sono uniche per storia, natura e cultura e offrono ai visitatori esperienze indimenticabili.

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Cosa fare a Thirasia, incantevole isola vulcanica di Santorini

Un luogo fermo nel tempo quello di Thirasia, l’isola vulcanica che tutti vedono, ma che pochi decidono di visitare. Situata proprio davanti a Santorini, l’isola custodisce l’anima più autentica delle Cicladi: se ormai da decenni le altre isole attirano sempre più turisti grazie al mare splendido e ai tramonti indimenticabili, e vengono considerate a tutti gli effetti una delle mete estive più amate d’Europa, Thirasia rappresenta un’eccezione.

Thirasia è la seconda isola per estensione dell’arcipelago di Santorini, anche se originariamente faceva parte della grande isola di Strongili, crollata durante l’eruzione minoica. L’eruzione creò un gruppo di isole (che comprende Santorini, Palea e Nea Kameni) e l’iconica caldera che le collega. Pur condividendo la medesima geologia vulcanica di Santorini, non ha subito lo stesso sviluppo turistico delle sue vicine…e per fortuna! Non è una meta per tutti, ma un luogo adatto soprattutto ai viaggiatori che possono apprezzarne la paciosità e i ritmi altrove dimenticati.

Con poco più di 260 abitanti, l’isola accoglie chiunque abbia voglia di rallentare e scoprire con calma le sue bellezze naturali. Togliete l’orologio dal polso e preparatevi a salpare verso la tranquillità e la vita lenta di Thirasia.

Cosa vedere sulla piccola isola di Thirasia

Secondo la mitologia, l’isola prese il nome dalla figlia più giovane del re Thera, Thirasia, alla quale fu donata l’isola per costruire il suo grandioso palazzo. Un luogo bello e tranquillo, soprattutto se visto dalla prospettiva di chi visita Santorini, una meta altrettanto splendida, ma famosa per la sua atmosfera vivace e per la vita notturna, che durante i mesi estivi diventa frenetica ed esplosiva. Dimenticate il volto mondano e giovanile delle altre isole e preparatevi a immergervi in uno scenario diverso dove assaporare la cultura greca nella sua deliziosa semplicità, tra piccole chiese e taverne dove provare le migliori specialità a base di pesce.

Manolas, la città principale

Il paese principale dell’isola è quello di Manolas, contraddistinto dal fascino tipico di un piccolo centro marittimo del Mar Egeo. Situato sulla costa orientale, ospita qualche tipico edificio greco, con le caratteristiche casette bianche e basse e con le graziose chiesette sopra le quali pende la vegetazione lussureggiante della macchia mediterranea. Strade strette e piccoli negozi locali completano lo scenario, insieme al porticciolo e ai pescatori, dove si respira l’atmosfera quieta di un tempo.

A Manolas troverete piccole taverne ideali per gustare un pranzo a base di frutti di mare. Le taverne, dalle mura bianche e infissi blu come da tradizione cicladica, propongono i sapori più autentici della Grecia perché i piatti sono preparati solo con ingredienti locali, spesso coltivati negli orti degli stessi proprietari. Non stupitevi se sarete gli unici seduti su una terrazza affacciata sul mare, insieme a qualche abitante dell’isola, perché è proprio in queste situazioni che è racchiuso il fascino di Thirasia.

Insalata greca

Fonte: iStock

Insalata greca tradizionale

Gli altri villaggi dell’isola

Sull’isola ci sono anche altri villaggi. A circa 1 chilometro da Manolas, dirigendovi verso l’entroterra, troverete il paese di Potamos: costruito su un burrone, ospita poche case in pietra e due chiese, l’Agios Dimitrios e la colorata Panagia Yatrissa. Caratteristico è il villaggio disabitato di Agrilia, dal quale si gode di un panorama mozzafiato, mentre sulla costa opposta si trova il villaggio di Riva, dotato di un piccolo porto dove approdano i traghetti che arrivano dalle altre isole dell’arcipelago e con una bella chiesetta, quella di Aghia Irini.

Restando in tema di chiese, seppur di piccole dimensioni, l’isola possiede ben 20 edifici religiosi ortodossi di dimensioni e architettura diverse, testimonianza della fede dei suoi abitanti. Quelle più grandi sono il San Costantino a Manolas e il San Demetrio a Potamos.

Le spiagge di Thirasia

Non esistono spiagge vere e proprie sull’isola, caratterizzata da piccole e affascinanti calette che rendono la costa estremamente frastagliata e scenografica. Potete nuotare con più facilità nel villaggio di Riva, dove l’acqua non è particolarmente profonda, o accanto al porto di Korfos, dove attraccano i traghetti. In entrambi i casi troverete acque cristalline e pulite come nel resto dell’arcipelago. Se siete appassionati di immersioni e snorkeling, non dimenticate di portare con voi una maschera perché il fondale marino aspetta solo di essere scoperto.

Quando andare a Thirasia e come arrivare

Dal punto di vista climatico, l’isola di Thirasia presenta un clima gradevole, mite, ventilato e decisamente meno afoso rispetto a quello della Grecia continentale. Nei mesi invernali l’arcipelago di Santorini gode di temperature temperate, tendenzialmente superiori ai 10°C, mentre in estate le temperature massime si aggirano intorno ai 30°C. Thirasia presenta un paesaggio incontaminato, baciato da un clima favorevole e piacevolissimo, e i suoi piccoli antichi villaggi permettono ai visitatori di assaporare l’atmosfera sospesa e arcaica della Grecia insulare durante tutto l’anno. Tuttavia, i mesi ideali per visitare Thirasia e Santorini in generale sono maggio-giugno e settembre-ottobre.

Per arrivarci potete partecipare a un tour di mezza giornata o intera, oppure prendere una barca più piccola per essere più flessibili con gli orari. I traghetti partono da due porti: da quello di Ammoudi, Oia (traversata di 10-15 minuti) e da quello di Athinio (traversata di 40 minuti.

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Il periodo migliore per una crociera ai Caraibi

I Caraibi, basta nominarli per iniziare a sognare a occhi aperti! Colline verdeggianti e rigogliose, spiagge bianche e soffici, cieli soleggiati, lettini e cocktail a bordo piscina. Gli italiani non amano solo rilassarsi, ma farlo con stile durante una crociera dove la parola d’ordine è “stare senza pensieri”. Le isole nei Caraibi sono tantissime e la crociera permette di visitare le più belle godendo appieno delle sue atmosfere, dei paesaggi e dell’ottimo cibo. Ma quando andare per vivere appieno questa esperienza da sogno senza piogge improvvise che rovinano i colori delle acque che abbiamo desiderato ardentemente durante l’inverno? Ecco tutte le informazioni da sapere per organizzare il vostro viaggio.

Il clima ai Caraibi

Se sognate di immergervi in acque cristalline e abbronzarvi su spiagge bianchissime, magari sorseggiando un cocktail fresco, i Caraibi sono perfetti, l’importante è scegliere la stagione giusta. In generale, il clima tropicale offre temperature calde e giornate soleggiate per gran parte dell’anno, con una media annuale di circa 25°C. Tuttavia, anche qui ci sono due stagioni: quella secca e quella delle piogge. La prima va da dicembre ad aprile, mentre la seconda da maggio a novembre, durante il quale il clima risulta più umido e le precipitazioni sono più frequenti. In questo periodo, soprattutto tra agosto e ottobre, bisogna fare attenzione anche agli uragani.

Quando partire

Quindi, quando programmare la vostra vacanza? Se desiderate il clima perfetto, ideale per godervi le spiagge paradisiache e le attività all’aperto, come immersioni e trekking, la stagione secca è quella che fa per voi. Se invece non vi dispiace un po’ di pioggia e volete risparmiare, la stagione delle piogge può essere un’opzione da non sottovalutare. Quando state pianificando il viaggio, dovete considerare anche la tratta scelta perché il clima può variare da isola a isola.

In generale, nelle isole caraibiche meridionali, come Grenada, Trinidad e Tobago, la stagione secca dura più a lungo, mentre in quelle settentrionali, per esempio alle Bahamas, a Turks e Caicos, le piogge possono essere presenti tutto l’anno.

Case colorate Barbados

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Casette colorate sull’isola caraibica delle Barbados

Quale crociera ai Caraibi scegliere

Le compagnie che organizzano le crociere ai Caraibi offrono tanti itinerari con tappe su isole diverse, ognuna delle quali contraddistinta da culture e attrazioni differenti. Quando state pianificando il vostro viaggio e state per scegliere la tratta, dovete tenere in considerazione il tipo di vacanza che immaginate e le attività che desiderate svolgere, dallo snorkeling tra le barriere coralline incontaminate alle avventure alla scoperta delle antiche rovine Maya. I Caraibi sono tutti meravigliosi e, diciamoci la verità, non è facile scegliere!

Per chi ama fare escursioni e snorkeling, la crociera perfetta è quella che include le isole Turks e Caicos perché circondate dalla barriera corallina. Chi viaggia con la famiglia, invece, non può perdere le bellezze naturali offerte dalle Isole Cayman, famose non solo per le spiagge bellissime, ma anche per la presenza del parco faunistico Cayman Turtle Centre, pensato per raccontare ai turisti la conservazione della fauna selvatica e come tutelare le tartarughe marine. Siete affascinati dalle atmosfere piratesche? Scegliete un itinerario che fa tappa a Tortola, famosa per la produzione di rum. Se, invece, volete regalarvi una delle perle più belle dei Caraibi, una tappa alle Barbados è un must.

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Quest’anno in Grecia puoi viaggiare su una compagnia di elicotteri

Le isole del Mar Egeo, autentiche perle della Grecia, sono senza dubbio una delle mete più affascinanti e desiderate per una vacanza davvero indimenticabile: il suggestivo arcipelago, composto da oltre 2.000 isole e isolotti, offre infatti una combinazione unica di bellezze naturali, ricchezza storica e culturale, nonché un’ospitalità calorosa che affonda le radici in millenni di tradizione.

Dalle acque cristalline che lambiscono spiagge di sabbia dorata, ai pittoreschi e candidi villaggi arroccati sulle colline, ogni isola vanta caratteristiche inconfondibili, dalle celebri Santorini e Mykonos, famose per la vita notturna e paesaggi mozzafiato, alle meno conosciute ma altrettanto favolose Folegandros e Naxos, così da soddisfare le più svariate esigenze.

Tuttavia, finora visitarle ha richiesto lunghi viaggi in traghetto, orari di volo scomodi, crociere o, per i più fortunati, lo yacht privato.

Ma tutto cambierà quest’estate, grazie all’arrivo di Hoper, la prima compagnia aerea di linea per elicotteri in Grecia: la compagnia, con sede ad Atene, propone posti individuali su voli di linea in elicottero verso undici gettonate destinazioni nell’Egeo, ovvero Atene, Antiparos, Folegandros, Ios, Kea, Mykonos, Patmos, Santorini, Sifnos, Spetses e Tinos.

Hoper sta per trasformare il turismo in Grecia

Fondata dagli imprenditori greci e appassionati di viaggi Demitris Memos, Costas Gerardos e George Papaioannidis, Hoper punta a trasformare il turismo greco rendendo accessibili al turista medio voli in elicottero convenienti, veloci, panoramici e sicuri verso le splendide isole greche.

I voli sono operativi tutto l’anno con una flotta di cinque elicotteri Robinson R44 e R66, ognuno con cabine di pilotaggio in vetro in modo che i viaggiatori possano ammirare il paesaggio lungo il tragitto.

Se avete vissuto un’estate in Grecia, sapete che la vera bellezza della vacanza sta nel viaggio non pianificato“, ha detto a Travel + Leisure Dimitris Kossyfas, direttore commerciale di Hoper. “Con Hoper, vi aiutiamo in modo rapido e senza intoppi“.

Un modo affidabile per sperimentare viaggi flessibili per le Isole Greche

Partire all’ultimo minuto, anche verso isole lontane, non sarà più un problema: i passeggeri hanno la possibilità di prenotare online fino a tre ore prima della partenza. I voli durano 45 minuti o meno, consentendo di risparmiare ore preziose ed evitando tutti quei problemi che possono insorgere con i trasporti “classici” come, ad esempio, mal di mare, emicranie o nausea.

E a differenza degli yatch, il viaggio da un’isola all’altra con Hoper non è riservato all’1% dei turisti: le tariffe di sola andata hanno prezzi ragionevoli da 160 a 350 euro.

Siamo qui per aiutarvi a vedere di più della Grecia in modo economicamente vantaggioso e a godere della libertà che l’estate greca offre a tutti”, ha sottolineato Kossyfas.

Con rotte e orari di partenza fissi, la compagnia aerea offre quindi un modo affidabile per sperimentare viaggi flessibili intorno alle isole greche: “un passo unico senza precedenti” per il turismo greco, secondo il Ministro del Turismo Olga Kefalogianni.

I voli partono dalla base di Hoper a Koropi (15 minuti in auto dall’aeroporto internazionale di Atene), così come da Mykonos e Santorini. La compagnia ha aggiornato tutti gli eliporti esistenti nelle destinazioni che serve attualmente e ha in programma di aggiungerne di nuove sulla terraferma entro la fine dell’anno. Inoltre, effettua voli charter su richiesta.

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Handa, l’isola della Scozia da visitare assolutamente

Il mondo è pieno di luoghi meravigliosi, alcuni dei quali sono poco esplorati e quindi autentici, particolarmente suggestivi da visitare. È il caso di Handa, un’affascinate isola della Scozia che si sviluppa al largo della costa nord-occidentale, ma ad appena 300 metri di distanza dal Paese. Ci vogliono quindi solo 10 minuti di traghetto per arrivare, per poi ritrovarsi in un luogo che, per alcuni versi, non ci si aspetterebbe mai in questo angolo del Regno Unito.

Handa, come arrivare

Il traghetto che conduce ad Handa parte dal piccolo molo di Tarbet, un minuto villaggio situato sulle rive del Loch Lomond e all’interno del bellissimo Trossachs National Park, ovvero il primo parco nazionale di tutta la Scozia.

Quest’isola particolarmente piccina può essere visitata in un solo modo: facendo una gita di un giorno. Non vi si può soggiornare (in quanto turisti), quindi, ma solo intraprendere un’escursione di qualche ora ma che permette di scoprire un piccolo universo di meraviglie inaspettate.

È bene sapere, inoltre, che i traghetti sono disponibili solo tra l’inizio di aprile e quello di settembre. Infine, non dimenticatevi mai questo consiglio: portatevi qualcosa da mangiare e da bere, perché ad Handa non ci sono assolutamente strutture che vendono prodotti di questo tipo. Pronti ad attraccare in una piccola isola selvaggia e assolutamente autentica?

Handa, Scozia

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Le imponenti scogliere dell’isola di Handa, in Scozia

Cosa aspettarsi

Nell’immaginario di tutti la Scozia è una terra meravigliosa fatta di coste e di faraglioni a strapiombo sul mare. Certamente il Paese più settentrionale del Regno Unito è una terra piena di paesaggi aspri e selvaggi, ma anche di angoli che ribaltano questo stesso stereotipo: arrivando ad Handa si approda su una soffice spiaggia di sabbia bianca lambita da acque turchesi, quasi a farci credere di essere su una (fredda) spiaggia tropicale.

Non a caso, il nome di questo angolo di mondo nell’antica lingua gaelica vuol dire “isola sul fiume sabbioso”, tanto da essere una riserva naturale di grande importanza avifaunistica che alterna panorami selvaggi a scorci dal sapore quasi caraibico.

Cosa vedere ad Handa

Da queste parti, durante la stagione riproduttiva (da aprile a luglio), svolazzano circa 100.000 uccelli marini, per questo è condisiderata una delle colonie riproduttive più grandi dell’Europa nord-occidentale. Tra tutti ci sono gli stercorari artici, grossi uccelli lunghi 52–64 cm e del peso di 1–2 kg, le allodole che cantano libere mentre nidificano nel terreno e poi lì, dove la spiaggia “tropicale” lascia il posto alle scogliere a picco e rocciose, ci sono i gabbiani tridattili urlanti, le aquile di mare e, soprattutto, le graziose pulcinelle di mare.

Sono questi ultimi volatili, infatti, ad attirare molti dei visitatori che scelgono di fare una gita giornaliera a Handa, poiché ogni anno qui nidificano circa 80 pulcinelle di mare. Purtroppo, come ha dichiarato la ranger dell’isola, Libby Higgins-Washbrook, alla BBC, la popolazione di questi uccelli sta diminuendo, perché “Li mangiano volentieri tutti: le urie, le gazze marine e soprattutto i ratti, che arrivano fin qui dalla terraferma e possono scavare tane proprio come fanno le pulcinelle di mare.”

Pulcinella di mare in Scozia

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Una graziosa pulcinella di mare sulle scogliere di Handa

Gestita dallo Scottish Wildlife Trust (SWT) come riserva naturale, Handa oltre alle scogliere mozzafiato che si mescolano a caratteristiche montagne di arenaria Torridoniana, offre anche una vegetazione che si presenta ricca, varia e sorprendente.

Contemporaneamente, è anche il posto ideale per avvistare cetacei di vario tipo, come il delfino comune, il delfino di Risso, la balenottera minore e gli squali elefante. Altri punti di interesse sull’isola includono i resti archeologici di un antico villaggio e di un cimitero, entrambi risalenti agli ultimi abitanti di questo selvaggio lembo di terra che risalgono all’ormai lontano 1847.

A disposizione dei visitatori c’è un percorso circolare di 6 km (oppure più breve, di 4 km) che sale e torna alle scogliere da intraprendere su una passerella di legno gestita dai volontari della SWT. Non mancano alcuni pendii rocciosi ed erbosi da superare. È molto importante rimanere sempre sul sentiero per la propria sicurezza ed anche per evitare di disturbare la fauna selvatica, in particolare gli uccelli che nidificano a terra.

Volontariato ad Handa

Questa spettacolare isola della Scozia, che ricordiamo si può visitare solo facendo una gita giornaliera, offre anche diversi programmi di volontariato per tutti coloro che desiderano preservare questo importante tempio naturale. Sicuramente la vita qui è totalmente diversa rispetto a quella che conduciamo tutti i giorni, perché sull’isola non ci sono comfort di alcun tipo e anche perché spesso le condizioni atmosferiche impediscono i collegamenti con la terraferma.

Quel che è certo, tuttavia, è che facendo volontariato da queste parti si può partecipare sia agli interventi di manutenzione degli edifici e delle infrastrutture, sia al monitoraggio delle popolazioni di uccelli marini secondo i metodi dell’ente pubblico britannico per la conservazione della natura.

In sostanza, l’esperienza di lavorare su un’isola come questa può di gran lunga migliorare la qualità della propria vita, in quanto si potrebbe imparare ad apprezzare di più le piccole cose. Allo stesso tempo, si avrebbe l’opportunità  di sperimentare il vero significato di pace e silenzio, osservando e proteggendo la natura da un punto di vista più che privilegiato, di quelli che cominciano a scarseggiare in tutto il mondo.

Paesaggi isola di Handa

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Un meraviglioso scorcio dell’Isola di Handa
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Azzorre Idee di Viaggio isole Viaggi viaggiare vulcani

Cosa fare a Faial, perla delle Azzorre sempre più amata dai turisti

Il poeta Raul Brandão la soprannominò “Ilha Azul”, l’isola azzurra, a causa delle tante ortensie presenti sul suo territorio: è Faial, isola delle Azzorre che, di anno in anno, vede aumentare la presenza di turisti.

Con una superficie di 173 chilometri quadrati, e una popolazione di circa 15.000 persone, Faial ha il punto più elevato a 1043 metri: è il Cabeço Gordo, vulcano dall’ampia e profonda caldera. Del resto, si tratta di un’isola d’origine vulcanica che, insieme a São Jorge e Pico (da cui la separa solo un canale largo 6 chilometri), forma le cosiddette “isole del triangolo“.

Ma cosa si può fare, a Faial? Scopriamo tutto quello che c’è da vedere in questa graziosa isola dove la natura incontaminata è circondata da uno splendido mare cristallino.

Il museo a cielo aperto nel porto di Horta

Cosa vedere a Faial? Oltre a rilassarsi lungo le sue splendide spiagge e immergersi nella natura incontaminata che la riveste, l’isola custodisce un gioiello d’arte che vale la pena di essere ammirato. Si tratta dell’affascinante e vivace sequenza di dipinti sui muri del porto di Marina di Horta: coloratissimi disegni che i marinai, fin dai tempi antichi, realizzavano a mano come simbolo di buon auspicio.

A rendere famosa Faial sono infatti proprio i suoi murales: iscrizioni antiche e dipinti che ricoprono interamente il muro del porto, prima grigio ed oggi un caleidoscopio di colori che rendono quest’isola ancor più speciale. Si racconta che fu un misterioso equipaggio di una barca a vela attraccata al porto di Horta ad aprire le danze, realizzando il primo disegno per lasciare un ricordo su questo lembo di terra isolata dal resto del mondo. Da quel momento, sono stati moltissimi i navigatori che hanno realizzato piccole o grandi opere d’arte su questa parete che è diventata una grande tela esposta per essere ammirata da chiunque.

Esiste persino una superstizione che circola a proposito dei disegni sul muro del porto: l’imbarcazione che non lascia un ricordo, si dice vada incontro a cattiva sorte. Per questo motivo molti equipaggi e velisti si cimentano con pennello e colori per raccontare con parole o figure la propria esperienza di viaggio.

Isola di Faial: i dipinti nel porto di Horta

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Dipinti sul muro del porto di Horta

Natura incontaminata: vulcani e parchi naturali

Gli amanti della natura non possono perdersi l’immersione nell’entroterra di Faial. Per godersi gli scenari più belli dell’isola si sale sull’antico vulcano del Monte Guia, oppure si raggiunge il promontorio di Ponta da Espalamaca, affacciato sul porto.

Percorrendo una strada circondata dalle ortensie, invece, si arriva alla Caldeira, cratere del vulcano Cabeço Gordo dal diametro di due chilometri e sito nel cuore di Faial: ci si può fermare lungo uno dei tanti punti panoramici che permettono di ammirarla, oppure organizzare un’escursione compiendo un percorso di 8 chilometri che ne seguono la circonferenza. Nelle giornate più terse, da qui è possibile vedere le altre isole del triangolo e addirittura l’isola di Graciosa.

Nella zona più a ovest dell’isola spicca invece il Vulcão dos Capelinhos (un altro dei 10 vulcani dell’isola), lungo la Península do Capelo, con il suggestivo faro che è stato rovinato dall’ultima eruzione più recente, tra il 1957 e il 1958. Si può raggiungere il faro e il vicino Centro di Interpretazione del Parco Naturale, ed è possibile percorrere circa 3 chilometri di camminata per raggiungere la cima del vulcano. In tal caso è necessario prenotare preventivamente la visita, poiché l’accesso a questi siti è limitato.

Isola di Faial: la Caldeira e le ortensie

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Vulcano Caldeira

Le spiagge di Faial

Non mancano di certo le spiagge, che rendono Faial l’isola perfetta per il relax e gli sport d’acqua. Alternate tra ciottoli e la fine sabbia nera di origine vulcanica troviamo alcune delle spiagge più belle: Praia do Almoxarife, a nord di Horta, Praia Norte (o Fajã), un’ampia spiaggia di sabbia nera, Praia Varadouro, Praia Alagoa e Praia Porto Pim, nel cuore di Horta, con la sua sabbia fine e chiara.

Oltre alle spiagge e alle calette, Faial custodisce anche una serie di spettacolari piscine naturali raggiungibili tramite scalette, come Porta da Eira, Comprido e Porta da Salao.

Praia di Porto Pim nell'isola di Faial

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Praia di Porto Pim

Whale whatching e sport d’acqua

Porto Pim non ospita soltanto la spiaggia più chiara dell’isola di Faial, ma anche la suggestiva Stazione delle Balene, una vecchia fabbrica in cui venivano lavorate le loro carni e in cui veniva estratto un olio particolare che veniva usato anticamente per alimentare le lanterne.

Oggi le balene non vengono più cacciate, ma da Faial partono numerose imbarcazioni che permettono di vivere l’avventura del whale watching. Non si avvistano solo balene, ma anche delfini e altri cetacei che formano un patrimonio marino di inestimabile valore da proteggere e da trattare con rispetto.

I venti che sferzano sull’isola di Faial la rendono il sito perfetto per gli sport d’acqua come il windsurf, il surf, la vela e il canottaggio, oltre alle immersioni in mare aperto organizzate e guidate da sub esperti.

Feste e tradizioni

Faial non è soltanto natura incontaminata e spiagge mozzafiato, ma anche un’area ricca di tradizioni antiche e di una cultura popolare tramandata di generazione in generazione. Se vi trovate lì il 24 giugno potrete assistere alla festa celebrata in onore di San Giovanni (Festa de São João), mentre in agosto potrete partecipare alla Semana do Mar, la settimana del mare di Horta (chiamata anche la “capitale dei velisti”), totalmente dedicata agli sport nautici.

Come si arriva a Faial

Il mezzo migliore per raggiungere Faial è l’aereo, atterrando all’aeroporto di Horta, dove operano le compagnie Azores Airlines e SATA Air Açores: la prima collega l’isola a Lisbona, la seconda con le altre isole Azzorre. Partendo dall’Italia, quindi, l’ideale è prendere un volo per Lisbona e poi da lì un volo per Faial.

In alternativa si può scegliere la barca, nel caso in cui si provenga da una delle altre isolette che formano l’arcipelago.

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Riparte il Trenino Verde della Sardegna: date e itinerari

Uno speciale trenino è pronto a portare i passeggeri attraverso paesaggi selvaggi e inalterati, dando la possibilità di raggiungere il cuore della Sardegna, quella reale e più autentica, altrimenti irraggiungibile. Un’esperienza unica, che offre l’opportunità di conoscere in modo inedito i diversi aspetti del paesaggio dell’isola e di vivere le atmosfere di un viaggio nel tempo. Scopriamo gli itinerari del Trenino Verde, simbolo del turismo lento.

Gli itinerari del Trenino Verde, esperienza unica in Sardegna

‘Trenino’ perché a scartamento ridotto – è la linea più lunga d’Europa – ‘verde’ per il territorio ricco di vegetazione che attraversa. Un viaggio a bordo del pittoresco Trenino Verde è senza dubbio una delle avventure più indimenticabili che la Sardegna possa offrire, percorrendo un affascinante itinerario tra rupi a strapiombo, vallate selvagge, ricche foreste che nascondono mufloni, cinghiali, volpi e altri esemplari autoctoni, profonde gole e superbi ponti, mentre allo sguardo si svela un paesaggio rimasto quasi immutato negli anni. Proprio come in un’escursione in montagna, a bordo del Trenino Verde della Sardegna si possono fare viaggi diversi, alcuni molto facili e brevi, e altri più lunghi e impegnativi, questi ultimi nei luoghi più remoti e incontaminati dell’isola.

Cominciamo con la tratta dal paese ducale di Mandas a Laconi, il borgo premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Si trova alle porte della Barbagia, immerso nei boschi, oasi di bellezza e tranquillità. Si può ripercorrere parte del viaggio che lo scrittore inglese David Herbert Lawrence  fece nel 1921, descritto nel suo libro “Mare e Sardegna”, che racconta le bellezze di questa parte dell’isola, ricchissima di testimonianze nuragiche, con un percorso che si snoda tra località uniche.

Un altro viaggio speciale lo offre la tratta Macomer – Tresnuraghes, nel territorio del Marghine – Planargia, dove si possono ammirare i verdi pascoli con panorami incontaminati, e degustare un buon bicchiere del famoso vino Malvasia. Si viaggerà sulla bellissima carrozza in legno Bauchiero datata 1913, trainata dal vecchio locomotore. Al termine del percorso, lungo 46 km, è previsto il trasferimento in pullman per Bosa e visita del bellissimo borgo costiero.

Altrettanto affascinante il viaggio Tempio-Luras, un percorso di 11 km con una durata di circa 40 minuti senza soste. Partendo dalla stazione di Tempio, il Trenino Verde passa per Nuchis. viaggiando in costante discesa attraverso un paesaggio contraddistinto dalle querce da sughero e dal granito, terminando al capolinea di Luras, nella subregione storica della Gallura.

La linea ferroviaria Arbatax-Gairo collega il mare con la montagna, con un percorso lungo 62 Km e una durata complessiva (con le soste) di quasi 4 ore all’andata e 3h 30′ al ritorno. Lasciandosi alle spalle le barche dei pescatori della Cala dei Genovesi, il Trenino Verde attraversa Tortolì, dirigendosi verso l’interno tra una vegetazione sempre più folta e, dopo i paesi di montagna di Elini e Lanusei, permette di ammirare ampie vedute su tutta la costa. Si passa poi vicino al Lago Alto del Flumendosa e si arriva a Gairo Taquisara, nei cui paraggi si può vivere l’insolita e affascinante esperienza della visita ai villaggi fantasma di Osini Vecchio e di Gairo Vecchio, abbandonati dal 1951 a causa di una terribile alluvione.

Il calendario del 2024 del Trenino Verde

Ecco gli itinerari attivi del Trenino Verde e le date di ogni tratta.

  • Cagliari-Mandas. Tutti i sabati, dal 4 maggio al 26 ottobre.
  • Mandas-Laconi. Tutte le domeniche, dal 5 maggio all’8 dicembre.
  • Arbatax – Lanuseo – Gairo. Tutti i mercoledì e le domeniche, dal 16 giugno al 13 ottobre.
  • Macomer – Bosa. Nelle seguenti domeniche: 5-12-19 maggio; 16 giugno; 8-15-22-29 settembre; 6-13-20-27 ottobre.
  • Luras – Tempio. Tutte le domeniche, dal 12 maggio all’8 dicembre.
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Ponta Delgada, la perla delle Azzorre

Le isole Azzorre, cinte dalle fresche acque dell’oceano Atlantico, sono un vero e proprio paradiso tropicale in Europa: amministrativamente rappresentano una delle regioni autonome del Portogallo, ma sembra quasi di andare dall’altra parte del mondo. Uno dei luoghi più belli da esplorare è sicuramente Ponta Delgada, il capoluogo situato sull’isola di São Miguel. Scopriamo la sua storia e le attrazioni migliori da visitare.

Dove si trova Ponta Delgada

Avete mai visitato le isole Azzorre? L’arcipelago di origine vulcanica si trova nel cuore dell’oceano Atlantico e costituisce una delle due regioni autonome del Portogallo. È composto da nove isole principali e da alcuni isolotti più piccoli: una delle più conosciute è quella di São Miguel, dove ha sede il capoluogo delle Azzorre. Stiamo parlando della città di Ponta Delgada, che oggi ospita la sezione esecutiva dell’autorità locale (quella legislativa e quella giudiziaria sono rispettivamente ripartite tra Horta e Angra do Heroísmo).

La città, che conta quasi 70mila abitanti, è situata lungo la costa meridionale dell’isola di São Miguel, in un panorama naturale di grande suggestione. Il territorio è prevalentemente vulcanico, caratterizzato da aspre rocce basaltiche originarie delle vicine aree di Monte Picos e del massiccio Sete Cidades – quest’ultimo contenente un vulcano ancora attivo. Ponta Delgada è una cittadina dal clima mite, dovuto alla presenza della corrente del Golfo che le permette di vivere un’eterna primavera, con tuttavia un tempo abbastanza instabile nelle stagioni intermedie. L’estate rimane dunque il periodo ideale per visitarla.

Le Portas de Cidade, Ponta Delgada

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Le Portas de Cidade e la Torre do Rélogio

Ponta Delgada, la storia

L’origine della città di Ponta Delgada non è certissima: il centro abitato nacque attorno al 1450, quando Pêro de Teive fondo un piccolo villaggio di pescatori all’interno di un’insenatura protetta dell’isola di São Miguel. All’epoca, quest’ultima era caratterizzata da numerosi insediamenti sparsi che, con il passare del tempo, si unirono e iniziarono ad ingrandirsi. Non sappiamo quindi con precisione quando Ponta Delgada assunse le fattezze di una vera e propria città. Ciò che è certo, tuttavia, è che in quel periodo Vila Franca di Campo – situata lungo la costa centro-meridionale dell’isola – era il centro abitato maggiore.

La città di Vila Franca, la più fiorente dal punto di vista economico, venne quindi scelta come capoluogo dell’arcipelago. Ma nel 1552 un violento terremoto scosse la terra e provocò una frana devastante, che distrusse gran parte del centro abitato e fece circa 5.000 vittime. I portoghesi furono così costretti a spostare il capoluogo nella città di Ponta Delgada, che in quell’epoca stava diventando sempre più grande ed economicamente importante, trasformandosi nel porto principale dell’isola (e dell’intero arcipelago).

Nel corso dei secoli successivi, Ponta Delgada visse un notevole sviluppo su tutti i fronti. Dal punto di vista economico, divenne sempre più importante grazie all’esportazione di agrumi verso il Regno Unito e all’apertura di imprese di mercanti ebrei nel centro storico. L’800 fu il suo periodo più florido, con un’attenzione particolare anche alla vivibilità della città e al “rinverdimento” della comunità. Ponta Delgada divenne così la terza città del Portogallo per numero di residenti e per ricchezza: la sua importanza è ancora oggi rilevante, nonostante l’inevitabile decrescita del settore agricolo e rurale. Merito anche del turismo, visto che la città è una delle più visitate dell’arcipelago delle Azzorre.

Il municipio di Ponta Delgada

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La Câmara Municipal de Ponta Delgada

Le attrazioni più belle di Ponta Delgada

La città di Ponta Delgada offre davvero tantissime attrazioni da visitare: è un luogo dove si respira la vera atmosfera portoghese, e che vi lascerà senza dubbio incantati. La prima tappa non può che essere le maestose Portas da Cidade, tre archi realizzati in pietra basaltica che vennero costruiti verso la fine del ‘700, originariamente collocati presso il vecchio porto – e solo in seguito spostati nella posizione attuale. Da qui si arriva alla Chiesa di São Sebastião, la parrocchiale principale della città caratterizzata da pietre basaltiche nere e da una splendida Torre do Relógio, che svetta verso il cielo.

Addentrandosi tra le vie della città, si può ammirare l’autentica atmosfera di Ponta Delgado: qui si susseguono negozi d’artigianato, alcuni ancora ispirati alla tradizione locale, e bar pasticcerie dove assaporare tante prelibatezze tipiche. È l’ideale per chi vuole prendersi una piccola pausa dopo aver esplorato in lungo e in largo la città. A non molta distanza si trova il municipio, la Câmara Municipal de Ponta Delgada, affiancata dall’imponente Torre Sineira. Quest’ultimo ospita una scala a chiocciola di ben 106 gradini, al termine della quale si giunge sulla cima del campanile e si può ammirare un panorama mozzafiato sull’intero centro abitato.

Tra i monumenti più visitati c’è poi il Convento e la Capela de Nossa Senhora da Esperança, complesso monastico risalente al ‘500 e ancora oggi abitato dalle suore dell’Ordine di São Francisco. Al suo interno, ci sono diverse splendide opere d’arte da visitare, tra cui il tesoro di Nostro Signore Cristo dei Miracoli. L’intera cappella è un vero gioiello, costituita da intagli dorati e bellissime piastrelle in stile portoghese risalenti al XVIII secolo. Per chi ama il verde, non si può fare a meno di scoprire la piantagione di ananas Augusto Arruda: l’accesso è libero e ci si può immergere tra le coltivazioni.

Piantagione di ananas a Ponta Delgada

Fonte: iStock

La piantagione di ananas Augusto Arruda

Non meno affascinante è l’orto botanico José do Canto, istituito nel corso dell’800 da colui che per lungo tempo fu l’uomo più ricco dell’isola – e di cui il giardino porta il nome. Dalla sua realizzazione, l’area verde ha ospitato più di 6.000 specie botaniche: oggi purtroppo non è più così ricco come un tempo, ma conserva ancora delle preziose collezioni di piante esotiche e diversi esemplari notevoli provenienti da ogni angolo del mondo, come gli eucalipti dell’Australia, gli alberi della canfora del Giappone e le magnolie dell’America settentrionale.

Infine, per scoprire il volto più autentico di Ponta Delgada bisogna passeggiare sul suo lungomare: tra bar e ristoranti dove fermarsi a riposare, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Molto bella è la piscina Oceânica, dove fare un tuffo ammirando l’oceano. Mentre a poca distanza dal porto si trova il Forte de São Brás, la più grande fortezza situata sull’isola di São Miguel, che ospita il Museo Militare delle Azzorre. Per i più avventurosi, un giro in barca si rivela poi una splendida occasione per fare whale watching e ammirare i giganti del mare.

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Isole di Brissago: la nuova meta di tendenza della Svizzera

Le Isole di Brissago sono incluse nel progetto “30 destinazioni sorprendenti della Svizzera“, un importante riconoscimento per gli sforzi di promozione e valorizzazione locale, nazionale e internazionale di questa favolosa meta turistica.

Le due isole, infatti, ospitano svariati tesori culturali di grande valore. Sull’Isolino si possono ammirare i resti della chiesa romanica di Sant’Apollinare, mentre sull’Isola Grande spicca l’imponente villa neoclassica con la sua darsena, eretta nel 1928 per volere del mercante di Amburgo Max Emden. Un dedalo di sentieri unisce poi la villa ad altri punti di interesse, come il bagno romano, il viale lastricato lungo il lago e la terrazza verso sud-ovest, che si integrano in perfetta armonia con il giardino botanico e creano così un complesso inestimabile.

“30 luoghi sorprendenti della Svizzera”: di cosa si tratta

Svizzera Turismo e l’Ufficio federale della cultura (UFC) promuovono l’interesse per la scoperta grazie a questa nuova interessante iniziativa. Infatti, oltre ai cinquanta luoghi precedentemente presentati nel 2020 con il titolo “Un amore di luogo“, vengono ora aggiunti trenta nuovi “luoghi sorprendenti della Svizzera“. Sono luoghi parte dell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS). Con questo progetto, Svizzera Turismo e l’UFC collaborano per mettere in evidenza il ricco patrimonio culturale del Paese e promuovere il turismo sostenibile.

Isole di Brissago: come raggiungerle e cosa ammirare

Le due Isole di Brissago, sul Lago Maggiore al largo del golfo di Ascona, sono famose poiché ospitano il solo parco botanico insulare in tutta la Svizzera, arricchito da una moltitudine di specie subtropicali provenienti da ogni angolo del mondo.

Grazie alla loro posizione e alle peculiari condizioni climatiche del Lago Maggiore, vantano un clima subtropicale, unico nel suo genere da queste parti, tanto da divenire luoghi ideali per la coltivazione di specie vegetali che non potrebbero altrimenti sopravvivere in zona.

Per raggiungerle, è possibile usufruire dei servizi di navigazione che le collegano con Locarno, San Nazzaro, Ascona, Porto Ronco e Brissago. La durata della traversata da Locarno varia tra i 40 e i 60 minuti a seconda dell’orario, mentre da Ascona si impiegano circa 15 minuti.

Appena sbarcati, il tour conduce alla scoperta del Parco Botanico dell’isola più grande, nota come Isola di San Pancrazio, l’unica accessibile al pubblico (la più piccola, l’Isola di Sant’Apollinare, è riservata agli addetti ai lavori). In pochi chilometri, è possibile esplorare cinque diverse aree che accolgono specie provenienti dai cinque continenti, mantenute nei loro habitat naturali.

Il Parco si estende su una superficie di 25000 metri quadrati e accoglie oltre 2000 varietà di piante provenienti dalle principali regioni caratterizzate da clima mediterraneo, quali il bacino Mediterraneo, il Cile, il Sud Africa, l’Australia e la California. Inoltre, non mancano piante che crescono in regioni caratterizzate da clima subtropicale umido, tra cui l’Asia, l’America e l’Oceania.

L’itinerario proposto offre un’esperienza suggestiva e coinvolgente, che comprende il fascino del bosco incantato avvolto dalla nebbia misteriosa, il pittoresco punto panoramico all’estremità dell’isola, la maestosa foresta di bambù, la serra, l’amena spiaggetta e il rilassante bagno romano. Un elemento di grande interesse per i più piccoli è rappresentato dalla Caccia al tesoro, che conduce i partecipanti lungo un’avventura ricca di enigmi e sorprese.

Al centro dell’isola si erge altresì Villa Emden, una sontuosa residenza in stile neoclassico costruita negli anni Trenta da Max Emden. Oggi la splendida dimora ospita un ristorante e un albergo, donando uno scenario incantevole per eventi privati.

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Ripartono straordinarie crociere per i mari d’Europa

Saranno 101 gli itinerari in crociera di Norwegian Cruise Line (Ncl) in Europa per la stagione 2024, con 38 viaggi di andata e ritorno e 63 partenze a open jaw che fanno scalo in 140 porti tra Nord Europa, Mediterraneo, isole greche e costa atlantica. Ecco gli itinerari che i viaggiatori avranno la possibilità di scegliere per questa estate.

Le offerte di questa estate di Norwegian Cruise Line

La stagione crocieristica della compagnia di navigazione americana Norwegian Cruise Line ha preso il via nei giorni scorsi con l’arrivo della Norwegian Epic al suo porto di partenza a Civitavecchia, per un viaggio di 10 giorni tra le isole greche e l’Italia. La compagnia ha previsto 13 porti di imbarco per nove diverse navi, comprese le più recenti di Prima Class, a bordo delle quali viene offerto intrattenimento di qualità, ristorazione di livello mondiale e una vasta gamma di attività adatte a tutta la famiglia. C’è, inoltre, la possibilità di personalizzare l’esperienza di vacanza in base alle proprie preferenze, senza orari fissi, grazie alle proposte Freestyle Cruising e Free at Sea, con una serie di vantaggi.

Gli ospiti delle navi di Norwegian Cruise Line hanno a disposizione una media di 10 ore in porto, in questo modo possono esplorare autonomamente o scegliere tra un’ampia gamma di escursioni a terra pensate per fornire un’esperienza approfondita di ciascuna destinazione, con collezioni come Beyond Blueprints, per scoprire i segreti del design e le storie dei monumenti più iconici d’Europa, Gourmet Tours, ideato per gli amanti del buon cibo, Go Local, una selezione di itinerari che invitano a riscoprire usi e costumi nelle varie destinazioni.

I passeggeri che aspirano a spendere sempre più tempo in Europa e a immergersi più a fondo nella sua ricca storia possono approfittare, inoltre, del programma Cruisetours di NCL, un’opzione pre e post crociera che include voli di andata e ritorno, soggiorni in hotel, trasporti ed escursioni. Attualmente sono disponibili in dieci destinazioni europee, tra cui Istanbul, Parigi, Barcellona, Reykjavik, Roma e Venezia. Infine, per chi vuole prenotare in anticipo la prossima vacanza estiva, sono già in vendita le crociere in Europa per tutto il 2025.

A bordo delle navi Ncl

Tra maggio e novembre salperà nel Mediterraneo la nuovissima Norwegian Viva, con una selezione di viaggi open jaw di 9, 10 e 11 giorni. Gli itinerari prevedono un diverso porto di imbarco e sbarco in destinazioni particolarmente ambite dai viaggiatori italiani, come Atene, Lisbona, Venezia (Trieste) e Roma (Civitavecchia).

La Norwegian Escape offre, invece, crociere di andata e ritorno da 8 a 10 giorni nel Mediterraneo occidentale con scalo ogni giorno in un porto, nonché crociere open jaw da 7 a 11 giorni con tappe in Italia, Grecia e Francia con un solo giorno in mare.

Per chi desidera esplorare le isole greche e la Turchia, la Norwegian Getaway sarà invece ad Atene dal 25 giugno, per itinerari di andata e ritorno da sette a dieci giorni, in ognuno dei quali la nave ormeggerà in un nuovo porto, consentendo agli ospiti di esplorare destinazioni da non perdere come Istanbul ed Efeso in Turchia, Heraklion (capitale dell’isola di Creta) Santorini e Mykonos, in Grecia. Con partenze selezionate, che includono pernottamenti a Istanbul, i viaggiatori avranno a disposizione più di 24 ore per visitare monumenti come la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi e il Gran Bazar.

Tra gli itinerari delle crociere Ncl in Europa ci sono, infine, quelli open jaw della Norwegian Star, attrezzata per la navigazione polare, con un ventaglio di crociere da 12 a 14 giorni, verso Islanda, Groenlandia e Canada in partenza a luglio e agosto. Tra gli scali, New York City e Reykjavik, Qaqortoq, in Groenlandia, St. John’s e Halifax in Canada.