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È Livigno la stazione sciistica migliore d’Italia

Livigno è stata incoronata stazione sciistica più amata d’Italia per il miglior servizio clienti. Il Piccolo Tibet d’Italia e d’Europa, ambita destinazione per le vacanze in montagna in Italia, incastonata in una cornice naturalistica di grande valore ambientale e paesaggistico in una splendida vallata dell’Alta Valtellina in Lombardia, ha ottenuto il primo posto nella categoria ‘Stazioni sciistiche’.

Livigno è la stazione sciistica più amata d’Italia

Chi ama le piste innevate, non rischia mai di annoiarsi a Livigno. In fondo parliamo di una delle Ski Aree più estese e rinomate d’Europa, grazie a una superficie sciabile che supera i 115 km di neve battuta e una stagione invernale che dura da novembre a maggio. Dai vari punti del paese in provincia di Sondrio, vicino al confine con la Svizzera, oltre 30 tra moderni skilift, seggiovie e cabinovie portano rapidamente in quota su entrambi i versanti della valle, offrendo la possibilità di sciare su piste di ogni livello di difficoltà. Inoltre, i collegamenti tra gli impianti e il servizio Skilink che trasporta gli sciatori da un versante all’altro consentono di provare tutti i tracciati, rendendo ogni giornata sugli sci a Livigno unica e speciale. Non sorprende, dunque, che sia la stazione sciistica più amata del nostro Paese.

“La nostra Valtellina e la Lombardia ottengono così un altro primato. A vincere sono tanti imprenditori e operatori del turismo che ogni giorno lavorano instancabilmente per accogliere i nostri turisti con servizi di qualità, confermando il valore dell’efficienza e dell’eccellenza lombarda”. Così Barbara Mazzali, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda commenta la classifica dell’ ‘Italy’s Best Customer Service 2024/2025’, realizzata da Statista e Corriere della Sera. La ricerca ha coinvolto oltre 15.000 italiani a cui è stato chiesto di valutare il servizio clienti di numerose aziende in 155 categorie, per un totale di 4.600 concorrenti. Livigno ha ottenuto il primo posto nella categoria ‘Stazioni sciistiche’ con un punteggio di 9,02.

“I risultati della ricerca Statista – sottolinea Mazzali citando le rilevazioni dell’Osservatorio per il Turismo e l’attrattività regionale – collimano con i dati sul cosiddetto ‘web sentiment’ che, in riferimento al 2024, nel comparto ‘attrazioni’, attribuisce alla Città di Livigno un ‘gradimento’  pari a 98,95 su una scala di 100. Un dato molto elevato e superiore in maniera significativa alla media della Provincia di Sondrio (89,3) e di tutta la Regione Lombardia (86,1).  Un record regionale”. L’assessore ha evidenziato inoltre, che “nel 2024 il sentiment per la Provincia di Sondrio rilevato su 78.855 tracce digitali è pari a 89,3 su 100, anch’esso superiore alla media della regione”.

Al vertice delle ricerche/gradimento si posizionano attrazioni paesaggistiche, parchi naturali e punti di interesse culturali. Tra queste ci sono  la  Val Federia (98,33), Crap de La Paré (97,87),  Alpi di Livigno (97,24), il Mus! Museo di Livigno e Trepalle (96,1). Sono inoltre comprese la Cascata della val Nera(95,37),  il Passo Eira (94,82), il Lungolago di Livigno (93,87) e Livigno Ski Area (95,38).

Livigno in estate: cosa fare

Livigno non è solo una meta ambita per gli sciatori. Natura e sport, opportunità di shopping, momenti di relax ed eventi rendono questa perla il luogo ideale anche per chi sogna emozionanti vacanze estive in montagna. Gli sportivi avranno solo l’imbarazzo della scelta: golf, tennis, equitazione, in valle; trekking, hiking, escursioni, arrampicate, parapendio sulle montagne, kayak, stand up paddle, pedalò al Lago di Livigno. Tutto il territorio è inoltre un paradiso per il biking.

Se cercate passeggiate nel bosco, ci sono molte valli da scoprire, tra cui Val Federia, Val delle Mine, Val Alpisella e la Val Nera, con la sua cascata mozzafiato. C’è poi un percorso in valle che si snoda lungo tutto il paese con 17 km di pista ciclo-pedonale, sempre soleggiata e punteggiata di aree pic-nic. Da non perdere, infine, le avventurose escursioni guidate con le Guide Alpine.

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Bormio e i luoghi più belli della Valtellina: un paradiso italiano da scoprire

Natura, cultura, benessere, enogastronomia e infinite possibilità outdoor sono certamente alcune delle più interessanti esperienze che si possono fare in Valtellina, zona della meravigliosa Regione Lombardia che conquista da sempre il cuore dei suoi visitatori.

Partiamo da Bormio, il cuore dell’Alta Valtellina, per scoprire questa splendida regione attraversata dal fiume Adda e che si estende tra le imponenti montagne del Parco nazionale dello Stelvio. Vediamo insieme cosa non perdere assolutamente in questa bellissima Terra nostrana, passando poi ad esplorare le altre vicine località, tra i luoghi più splendidi della Valtellina.

Sci tutto l’anno a Bormio e al passo dello Stelvio

A Bormio e nelle località vicine lo sci non si pratica soltanto durante l’inverno. In tutti i mesi dell’anno vengono accolti numerosi appassionati di sport sulla neve. Nel periodo estivo, infatti, ci si può recare nei comprensori di Cima Piazzi-San Colombano, Bormio oppure di Santa Caterina, aperti da giugno a novembre. Il Passo dello Stelvio è uno dei migliori ghiacciai d’Europa per lo sci estivo. In inverno, poi, sono tantissime le località in cui cimentarsi con gli sci: oltre alla skiarea di Bormio, potrete recarvi a Livigno, Santa Caterina Valfurva, Chiesa in Valmalenco, Aprica o Val Gerola, per citarne solo alcuni.

Sci tutto l’anno a Bormio e al passo dello Stelvio

Fonte: iStock

Impianto di risalita a Bormio

Il centro storico di Bormio tra cultura e tradizioni

Dopo una mattinata passata sulla neve, merita una visita il centro storico di Bormio, in cui si respira tutta la storia che ha trasformato questa località da luogo di scambi commerciali e crocevia per i passi alpini, a cittadina turistica che richiama sempre più turisti nelle meravigliose terre della Valtellina.

Passeggiando per i vicoli che si snodano lungo il cuore pulsante di Bormio, potrete ammirare chiese e palazzi antichi, il Museo Civico e tutti quei luoghi simbolici che tramandano tradizioni centenarie. Uno di questi edifici presenta un portone rosso e custodisce le storiche cantine produttrici del celebre amaro Braulio.

Ingresso di Casa Braulio, Bormio

Fonte: Ufficio Stampa Casa Braulio

Ingresso delle cantine Braulio, a Bormio

Esperienze sensoriali uniche nella storica cantina Braulio

Un viaggio alla scoperta della Valtellina e delle sue tradizioni non può prescindere da un tour enogastronomico e culturale tra le vie e i palazzi storici dei centri abitati. Assaggiate un fumante piatto di Pizzoccheri della Valtellina oppure i vini tipici della zona.

Non perdetevi anche la visita a Casa Braulio, la storica cantina famosa per la produzione dell’omonimo amaro alle erbe. Passeggiando tra le 300 botti gelosamente custodite tra le sue mura, si percepisce il legame indissolubile con il territorio e i suoi prodotti, ovvero le erbe (genziana, ginepro, achillea e assenzio) e l’acqua pura che sgorga dal cuore delle Alpi.

La visita, un viaggio sensoriale fra tradizione e innovazione, è prenotabile comodamente dal sito ufficiale amarobraulio.com della cantina con un costo di 10 euro e prevede anche una degustazione finale dei prodotti più iconici.

Esperienza sensoriale immersiva nella cantina di Casa Braulio

Fonte: Ufficio Stampa Casa Braulio

Cantina di Casa Braulio

Terme di Bormio, benessere tutto l’anno

Il cuore dell’Alta Valtellina custodisce anche i luoghi simbolo del relax e del benessere: le terme naturali. Sono tre le aree nelle quali immergersi in calde acque termali: i Bagni Vecchi, i Bagni Nuovi e Bormio Terme. I Bagni Vecchi di Bormio, del gruppo QC Terme, sono i più antichi e presentano un suggestivo balcone scavato nella roccia che si apre verso la vallata e la cittadina, ideale per rilassarsi nelle fredde giornate invernali. I Bagni Nuovi e Bormio Terme, invece, si trovano a ridosso del centro abitato e sono perfetti per i pomeriggi più caldi e per le avventure in piscina con tutta la famiglia.

Trekking con vista mozzafiato da Capanna Dosdè, un gioiello rinnovato

Gli amanti del trekking in montagna non possono perdersi le passeggiate più suggestive sulle montagne della Valtellina. A disposizione degli avventurieri ci sono diversi impianti di risalita dai quali partire per seguire i sentieri che raggiungono i punti panoramici più belli. Uno di questi, situato a 2.824 metri di altitudine, è la pittoresca Capanna Dosdè: un antico bivacco del 1890 con un tetto dall’inconfondibile color rosso vivo, da sempre luogo di riferimento per gli appassionati che si immergono tra queste montagne.

Dopo un’attenta ristrutturazione resa possibile grazie alla collaborazione tra la celebre azienda locale produttrice dell’amaro Braulio e il CAI di Bormio, l’edificio storico ha riacquistato tutto il fascino di un tempo, divenendo il luogo perfetto anche per eventi e squisite degustazioni.

Capanna Dosdè, meta suggestiva sulle montagne sopra a Bormio, in Valtellina

Fonte: Ufficio Stampa Casa Braulio

Capanna Dosdè

Livigno, il “piccolo Tibet d’Europa” con il suo splendido lago

Scendendo verso l’area centrale della Valtellina, non può mancare una tappa in un vero paradiso per le vacanze, ovvero Livigno. Considerato il “piccolo Tibet d’Europa”, è il comune più elevato d’Italia con i suoi 1816 metri di altitudine.
Con il suo grazioso centro storico, è anche un luogo ideale per lo shopping, oltre che meta prediletta per gli amanti della montagna d’inverno. In estate e nelle stagioni meno fredde, merita una visita lo splendido lago di Livigno, dove atleti, amatori e turisti possono provare l’emozione degli sport acquatici ad alta quota.

 Livigno, il “piccolo Tibet d’Europa” con il suo splendido lago

Fonte: iStock

Lago di Livigno, Valtellina

Il suggestivo ponte tibetano di Sondrio

A poca distanza da Livigno si trova il suggestivo ponte tibetano, detto “nel Cielo“. Un percorso pedonale mozzafiato lungo 234 metri e sospeso a oltre 140 metri di altezza. Questo è il ponte tibetano, senza funi stabilizzanti laterali, più alto d’Europa. Per vivere l’esperienza unica di attraversarlo, è necessario pagare un biglietto del costo di 8 euro a persona, acquistabile in loco.

Il suggestivo ponte tibetano di Sondrio, in Valtellina

Fonte: iStock

Ponte tibetano nel cielo, Sondrio

Morbegno, una cittadina incantata della Valtellina

Altro luogo da non perdere in Valtellina è Morbegno, a ovest di Sondrio, una cittadina con un grazioso centro storico, operosa e ben collegata a Lecco e Milano. Situata a 260 metri di quota, conta 12.500 abitanti e ha ricevuto nel 2019 il premio di Città Alpina.

Le stradine caratteristiche si snodano lungo le alture del borgo e si riuniscono in piazzette suggestive sulle quali si affacciano i palazzi storici. L’evento più atteso dell’anno è sicuramente Morbegno in Cantina, che richiama migliaia di turisti e appassionati ogni anno.

Morbegno, in Valtellina

Fonte: iStock

Vista su Morbegno, Valtellina

I bellissimi laghi di Cancano

Bellissimi anche i laghi di Cancano, nell’Alta Valtellina: circondati da un percorso immerso nello splendore del Parco Nazionale dello Stelvio, sono ideali per una giornata in mountain bike con tutta la famiglia. Si tratta di bacini idrici artificiali (chiamati anche dighe di Cancano) adagiati nella Valle di Fraele, nel comune di Valdidentro.

Laghi di Cancano in Valtellina

Fonte: iStock

Laghi di Cancano, in Valtellina

Le storiche torri di Fraele e l’incredibile passo dello Stelvio

Terminiamo questo viaggio in Valtellina presso le torri di Fraele, il primo segno di una località densa di storia grazie alla sua posizione strategica nell’antica Contea di Bormio. Queste torri sorvegliavano, infatti, gran parte dell’area e permettevano di segnalare tempestivamente eventuali eserciti invasori.

Imperdibile per chi ama guidare è certamente il tratto del passo dello Stelvio che attraversa la Valtellina, a poca distanza dalle torri. In inverno si trasforma nel luogo ideale in cui sciare, mentre in estate è perfetto per cimentarsi in piacevoli escursioni.

Torri di Fraele e il passo dello Stelvio

Fonte: iStock

Passo dello Stelvio
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8 consigli per un weekend estivo a Bormio

In provincia di Sondrio, nell’Alta Valtellina, Bormio è una rinomata destinazione turistica di montagna nota soprattutto per le sue piste da sci. Tuttavia, anche d’estate ha tanto da offrire: durante la bella stagione, questo scrigno di bellezza tra le Alpi diventa infatti il paradiso degli sportivi, degli amanti della natura incontaminata e delle famiglie con bambini.

Ecco tutto quello che c’è da vedere in estate durante un weekend a Bormio e nei dintorni, quando la neve non ricopre i tetti delle case, i pendii boscosi e i prati verdeggianti, e il sole riscalda l’atmosfera rendendola estremamente suggestiva.

Escursioni a piedi o mountain-bike: la pittoresca Capanna Dosdè

A Bormio, diversi sono gli impianti di risalita aperti anche durante l’estate. Così, è possibile raggiungere in cabinovia, funivia o seggiovia la cima delle montagne, per godersi paesaggi mozzafiato, per pranzare nei rifugi e nei ristori alpini e, soprattutto, per dedicarsi a piacevoli escursioni a piedi o in mountain-bike.

Tra i molteplici itinerari che portano ad esplorare le montagne della Valtellina, merita attenzione il percorso che parte da Valdidentro, a circa 9 chilometri da Bormio, e raggiunge la pittoresca Capanna Dosdè, immersa nella Val Viola del Parco Nazionale dello Stelvio.

Si può parcheggiare l’auto ad Altumeira di Valdidentro per poi intraprendere una camminata di circa 3,5 ore lungo un percorso segnalato di 8 chilometri, con un dislivello totale di 870 m. Percorrendo il sentiero ci si immerge nell’incantevole bellezza della flora e della vita selvatica locali, fino a raggiungere Capanna Dosdè a 2.824 metri di altitudine, un bivacco antico dai colori inconfondibili: il suo tetto rosso spicca tra le cime rocciose con vista panoramica sui laghetti d’alta quota e i pendii verdeggianti della Val Viola.

L’edificio storico, risalente al 1890, ha riacquistato fascino e utilità a partire dal 2023, dopo la sapiente ristrutturazione intrapresa dalla celebre azienda locale produttrice dell’amaro Braulio in collaborazione con il CAI Bormio. Un progetto che ha permesso di riportare alla luce un edificio storico simbolo dell’autenticità di questa terra ricca di tradizioni.

Il sentiero che porta alla capanna è accessibile per tutto il periodo estivo, da maggio a settembre.

Capanna Dosdè, luogo significativo di Bormio

Fonte: Ufficio Stampa Casa Braulio

Capanna Dosdè

Il centro storico di Bormio e Casa Braulio

A pochi passi da Bormio Terme si estende il caratteristico centro storico di Bormio, attraversato da strade principali sulle quali si affacciano antiche chiese, come quella del Santo Spirito (la cappella Sistina della cittadina), o la chiesa del Crocefisso (risalente al XIV sec), palazzi storici, portali antichi e piazzette dalla storia millenaria.

Addentratevi nel centro storico recandovi in Piazza Cavour, il cuore pulsante di Bormio. Qui si trova il Kuerc (coperchio), un’antica tettoia ad anfiteatro sorretta da cinque pilastri, che un tempo fungeva da luogo di incontro in cui si tenevano i consigli del popolo. Sopra alla piazza spicca la Torre delle Ore (del XIV secolo) caratterizzata da un orologio dipinto, da diversi stemmi e da una meridiana. Tra gli edifici storici del centro cittadino si trova anche Palazzo de Simoni risalente al XVII secolo, oggi sede del Museo Civico.

Bormio è anche il borgo che ospita Casa Braulio, la celebre cantina produttrice dell’intramontabile amaro alle erbe. Situata proprio nel centro storico della cittadina, la cantina merita una visita tra un’escursione in montagna e una passeggiata tra i palazzi storici, per godere di una pausa rilassante alla scoperta della maestria artigianale e degli aromi delle erbe valtellinesi unite all’acqua pura che sgorga dal cuore delle Alpi.

Un’esperienza sensoriale che attraversa uno spazio di 1600 metri quadri di sotterranei che custodiscono più di 300 botti. Durante la visita a Casa Braulio si ha l’occasione di esplorare tutti i luoghi di produzione degli amari. Tra questi ci sono la sala infusi e l’affascinante laboratorio delle erbe che mette in risalto i quattro ingredienti principali della ricetta storica: genziana, ginepro, achillea e assenzio.

Il tour, che dura circa un’ora, si conclude con una degustazione durante la quale assaporare il gusto inconfondibile dell’amaro tradizionale e di altri prodotti del territorio valtellinese, acquistabili in loco. L’ingresso con visita guidata alle cantine del Braulio ha un costo di 10 euro a persona (per maggiorenni) e può essere prenotato comodamente dalla pagina dedicata del sito ufficiale amarobraulio.com.

Fonte: Uffiico stampa Casa Braulio

Cantina Casa Braulio

Sci estivo a Bormio

A Bormio, lo sci non si pratica solo durante l’inverno. I comprensori di Cima Piazzi-San Colombano, Bormio e Santa Caterina solitamente chiudono ai primi di aprile per poi riaprire a inizio giugno, e proseguire la loro stagione sino a novembre. Il Passo dello Stelvio è infatti uno dei migliori ghiacciai d’Europa dove sciare durante l’estate, e le sensazioni che regala sono incredibili.

Sono 20 i chilometri di piste adatte a tutti i livelli di esperienza, servite da 6 impianti di risalita tra funivie e skilift: gli appassionati non dovranno rinunciare agli sport invernali anche durante il periodo estivo se decidono di organizzare un viaggio a Bormio nei mesi più caldi.

Le Terme di Bormio

Oltre alle piste da sci e al trekking in montagna, ciò che fa di Bormio una delle destinazioni più amate del Nord Italia sono le sue terme. La piscina dei Bagni Vecchi, la prima inaugurata dal gruppo QC Terme, è scavata nella roccia e offre una vista mozzafiato sulla cittadina. È uno specchio d’acqua proteso verso l’infinito, frutto di una maestosa opera di restauro che ha permesso a queste terme di essere annoverate tra le più belle d’Europa.

Oltre ai Bagni Vecchi, le Terme di Bormio offrono anche esperienze rigeneranti nei Bagni Nuovi, più adatti a giornate estive calde e soleggiate con ampi spazi esterni e splendidi giardini, oppure nella struttura termale Bormio Terme a due passi dal centro cittadino e adatta alle famiglie con bambini.

Il golf della “Fornace”

Bormio ospita uno dei più bei campi da golf d’Italia. Opera dell’architetto Mario Verdieri, originario di St. Moritz, il golf della “Fornace”, situato a poca distanza dal centro storico della cittadina, ha 9 buche ed è perfetto sia per i golfisti più esperti sia per i principianti. Aperto tutti i giorni da aprile a novembre, offre la possibilità di giocare circondati da un panorama spettacolare, tra le montagne e la natura. E c’è persino un bar-ristorante per rilassarsi dopo la partita.

I laghetti di Cancano

Creati nel secolo scorso, i laghetti artificiali di Cancano si raggiungono percorrendo la strada che da Bormio va a Livigno, deviando nei pressi dell’abitato di Premadio lungo una via che sale ripida fino al passo di Fraele.
Ci si può arrivare parcheggiando l’auto al piazzale A2A (nel periodo estivo l’accesso al traffico motorizzato è limitato) proseguendo a piedi, oppure prendendo una delle navette che effettuano il giro attorno ai laghi: una volta giunti a destinazione, si possono poi organizzare passeggiate, trekking e gite in mountain-bike, alla scoperta del paesaggio naturalistico in cui sono immerse queste splendide distese d’acqua.

Il passo di Gavia

Chi ama organizzare escursioni in bicicletta, da Bormio può raggiungere Passo Gavia. Il percorso, lungo 25,6 chilometri, non è però adatto a tutti: se fino a Santa Caterina la salita è sempre abbastanza pedalabile, dopo si fa più difficoltosa. Immersi nello splendido scenario del Parco dello Stelvio, col gruppo Ortles-Cevedale ad accompagnare il percorso, si raggiunge la Val di Gavia e si sale in quota, da dove è possibile ammirare una vista mozzafiato sul Lago Bianco.

Il Passo dello Stelvio

Arrivare a Bormio significa percorrere il Passo dello Stelvio, il valico automobilistico più alto d’Italia e il secondo più alto d’Europa. Coi suoi mitici 48 tornanti, è una delle strade panoramiche più belle del Paese: percorrerla è uno spettacolo, soprattutto in moto (oppure in bicicletta, per i più coraggiosi).

Dove dormire a Bormio

Non manca l’offerta turistica, in una località dove è possibile trascorrere le vacanze durante tutto l’anno, dall’estate all’inverno. Dagli hotel delle terme agli chalet di montagna, fino agli appartamenti in affitto e ai tradizionali Bed and Breakfast, a Bormio c’è solo l’imbarazzo della scelta sulle tipologie di pernottamento.

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Bormio, regina dello Stelvio tra terme e piste da sci per tutto l’anno

Incastonata tra le imponenti montagne dell’Alta Valtellina, nella splendida cornice del Parco Nazionale dello Stelvio, sorge una cittadina dalla storia millenaria, considerata una perla del turismo del Nord Italia. Si tratta di Bormio, un comune in provincia di Sondrio, in Lombardia.

Sci e altri sport sulla neve, trekking in montagna, centri termali in cui rigenerare corpo e spirito, immersioni nel centro storico e degustazioni di prodotti tradizionali realizzati con maestria: Bormio è una meta turistica che offre per tutto l’anno un caleidoscopio di esperienze tutte da provare.

Bormio tra storia e tradizioni

Le origini di Bormio risalgono a epoche antichissime, fino alla preistoria, quando i cacciatori sostavano in queste aree durante i mesi estivi. L’epoca romana è stata quella che ne ha riconosciuto l’importanza dovuta alle sue fonti termali, anche se le prime documentazioni sulla storia di questa cittadina risalgono all’anno mille.
Nata per motivi commerciali, Bormio era inizialmente un crocevia per i passi alpini, attraverso i quali si snodavano i vari commerci tra i territori che si trovano a sud e a nord delle Alpi.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, che ha trasformato queste zone in teatro di aspri combattimenti tra italiani e austriaci, si è assistito a un boom turistico che ha portato Bormio a diventare una zona rinomata della Valtellina, con un’offerta adatta ad ogni esigenza.

Splendida vista su Bormio innevata

Fonte: iStock

Vista su Bormio innevata

Cosa fare a Bormio durante tutto l’anno

Bormio è terra di sport invernali (e non solo) sulla neve, di camminate e ciaspolate, di parchi termali, oltre che rappresentare un luogo dalla storia millenaria con tradizioni tramandate da generazioni.

Ecco cosa fare e vedere a Bormio in inverno, quando la neve imbianca tutto ciò che incontra, dalle cime dei monti più alti fino ai tetti delle case in città, ma anche durante l’estate, quando il sole riscalda le giornate più lunghe dell’anno.

Sci e altri sport sulla neve

Quando si parla di Alta Valtellina si pensa subito allo sci e a tutti quegli sport adrenalinici che prendono vita sulla candida neve. Nel cuore di questa zona alpina, Bormio è il luogo perfetto per vivere tali esperienze durante tutto l’anno, non soltanto in inverno. Da dicembre ad aprile la skiarea di Bormio, immersa nel panorama mozzafiato del Passo dello Stelvio, offre ben tre comprensori per un totale di 115 km di piste.

Nello specifico, si può raggiungere il comprensorio di Bormio, con 50 km di piste e 15 impianti di risalita, il comprensorio di S. Caterina Valfurva, con i suoi 35 km di piste e 9 impianti di risalita, oppure il comprensorio di S. Colombano, con 30 km di piste e 12 impianti di risalita. Le piste di Bormio, adatte a tutti i tipi di sciatori, principianti ed esperti, sono state scelte per le gare di Coppa del Mondo di Sci Alpino e delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.

Nonostante la maggior concentrazione sia in inverno, la possibilità di sciare qui è garantita tutto l’anno, considerando che da novembre ad aprile sono aperte le piste a Bormio, mentre da maggio a novembre ci si può cimentare sulle piste bianche del Passo dello Stelvio, che ha il vantaggio di essere l’area sciabile estiva più vasta delle Alpi.

Sci e sport sulla neve tutto l’anno a Bormio

Fonte: iStock

Sport sulla neve a Bormio

Trekking e scialpinismo

Non solo sci durante l’inverno. Bormio è circondata da meravigliose montagne ricche di sentieri che si snodano tra i pendii di un paesaggio montano spettacolare. Attraverso diversi impianti di risalita presenti nell’area, si possono raggiungere diversi luoghi panoramici dai quali intraprendere camminate e ciaspolate, e raggiungere accoglienti rifugi nei quali pranzare assaporando squisite pietanze tipiche.

Uno dei percorsi adatti a una piacevole camminata con le ciaspole ai piedi, ideale anche per coloro che non sono esperti, è quello che parte dalla località Al Forte di Oga, raggiungibile con seggiovia. Un itinerario molto breve e senza grandi pendenze, che attraversa boschi di peccio, larice e cembro regalando splendidi scorci su Bormio e sui suoi tetti innevati, i sorvegliati speciali dell’imponente Cima Reit alle loro spalle.

Un altro percorso adatto a tutti è quello che unisce l’amore per la montagna con i valori del luogo e dei suoi abitanti. Stiamo parlando dell’itinerario che conduce a uno dei simboli della tradizione montana della Valtellina, ossia la Capanna Dosdè, un antico bivacco risalente al 1890, situato a 2.824 metri di altitudine: da questa pittoresca capanna dall’inconfondibile tetto rosso la vista si apre su un panorama di incredibile bellezza, con splendidi laghetti d’alta quota, la Val Viola ai suoi piedi e pendii verdeggianti che la chiudono in un abbraccio.

Capanna Dosdè è stata per anni un punto di riferimento per gli appassionati di trekking e sci alpinismo in queste zone. Nel 2023, dopo una sapiente ristrutturazione resa possibile grazie alla collaborazione tra la celebre azienda locale produttrice dell’amaro Braulio e il CAI di Bormio, l’edificio storico ha riacquistato tutto il fascino di un tempo, divenendo il luogo perfetto anche per eventi e degustazioni.

Capanna Dosdè, luogo significativo di Bormio

Fonte: Ufficio Stampa Casa Braulio

Capanna Dosdè

Relax alle Terme di Bormio

Bormio non significa soltanto piste da sci sulle imponenti montagne innevate, o camminate tra i sentieri più suggestivi e panoramici. Ciò che la rende una delle cittadine più amate del Nord Italia è la sua acqua termale.

Sono tre le aree nelle quali poter godere di acque termali di qualità, percorsi benessere, piscine e trattamenti di varia natura: Bagni Vecchi, Bagni Nuovi e Bormio Terme.

La più antica è la piscina dei Bagni vecchi, appartenente al gruppo QC Terme, considerata una delle terme più belle d’Europa: uno specchio d’acqua calda ricca di proprietà benefiche, scavata nella roccia e aperta ad una vista mozzafiato sulla vallata e sulla cittadina di Bormio. É questo il luogo ideale per vivere pause rigeneranti durante le fredde giornate invernali, immersi in accoglienti acque termali ammirando i circostanti paesaggi innevati.

Terme di Bormio, vista dai Bagni Vecchi

Fonte: iStock

Terme di Bormio

I Bagni Nuovi si trovano a poca distanza e presentano splendidi giardini in cui trascorrere piacevoli momenti a Bormio nelle giornate estive più calde, mentre Bormio Terme si trova nel centro storico cittadino e offre strutture più adatte all’intera famiglia.

Per coloro che vogliono provare l’esperienza delle terme, ma in maniera gratuita, a circa metà strada tra Bormio e le fonti termali più antiche sorge la Pozza di Leonardo da Vinci: una vasca in pietra e sassi realizzata a mano, che raccoglie l’acqua termale (circa 36 gradi) prima che si riversi interamente nel torrente Braulio.

Come raggiungerla? Non esistono indicazioni precise sulla sua ubicazione esatta e per scoprirla non dovrete fare altro che affidarvi alle indicazioni della popolazione locale.

Visita al centro storico

La storia millenaria di Bormio rivive grazie ai vicoletti che si snodano tra palazzi storici, antiche chiese e musei, fino a raggiungere le terme e i molteplici punti panoramici sulle splendide montagne alpine. Una storia fatta di tradizioni culturali, religiose ed enogastronomiche che rendono questa cittadina il luogo perfetto in cui trascorrere una vacanza tra divertimento e relax.

Passeggiando per i vicoli storici si incontrano antichi edifici e chiese, come quella del Santo Spirito (la cappella Sistina della cittadina), o la chiesa del Crocefisso (risalente al XIV sec).

In Piazza Cavour, il cuore pulsante di Bormio sul quale spicca la Torre delle Ore (del XIV secolo), si trova il Kuerc (coperchio), un’antica tettoia ad anfiteatro che rappresentava il luogo di incontro per la popolazione.

Degustazioni alla scoperta delle tradizioni

Il legame profondo che unisce Bormio alla montagna si percepisce anche nei gustosi piatti della tradizione e negli squisiti vini e amari che qui vengono prodotti con sapiente maestria. Un’arte che è possibile toccare con mano visitando la cantina di Casa Braulio, storica produttrice del celebre amaro alle erbe, situata proprio nel centro storico di Bormio.

Dopo una mattinata in montagna sulle piste da sci o trascorsa camminando lungo sentieri panoramici, questa cantina merita sicuramente una tappa per rilassarsi con squisite degustazioni di quei prodotti nati dall’elaborazione di erbe valtellinesi unite alle acque pure che sgorgano dal cuore delle Alpi.

La visita a Casa Braulio non è semplicemente un tour in cui vengono spiegati i vari passaggi di produzione e conservazione dei prodotti realizzati, ma è una vera e propria immersione sensoriale che unisce l’antico al moderno, la tradizione all’innovazione. Così si attraversano gli spazi delle Antiche Cantine (tra il XIX e XX secolo) collegati alle Cantine Moderne e Contemporanee, in un viaggio immersivo arricchito da tecnologie interattive lungo gli spazi sotterranei, nella sala infusi o nel laboratorio delle erbe.

Il viaggio alla scoperta del Braulio può essere prenotato comodamente dal sito ufficiale della cantina, con un costo di 10 euro a persona per assistere alla visita alle cantine, che dura circa un’ora, con degustazione finale. L’esperienza in cantina è prenotabile comodamente online tramite il sito ufficiale amarobraulio.com.

sperienza immersiva nella cantina di Casa Braulio

Fonte: Ufficio Stampa Casa Braulio

Cantina di Casa Braulio
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I luoghi meno noti della Valtellina consigliati dai local

Se finora erano gli stranieri a cercare, durante una vacanza in Italia, esperienze autentiche, da qualche anno anche noi italiani abbiamo capito che, a fare la differenza durante un viaggio, sono proprio quelle “chicche” meno note ai più e che spesso solo i local conoscono. In Valtellina, dove si fatica a discostarsi dalla fama della Bresaola, il salume locale divenuto ormai famoso in tutto il mondo (ma forse fin troppo riduttivo per il territorio che ha molto altro da offrire) hanno deciso di condividere con i turisti alcuni segreti per scoprire che, in questa zona montana della Lombardia, c’è molto di più.

Il risultato è una vera e propria classifica dei luoghi del cuore che i valtellinesi reputano possano raccontare meglio l’autenticità del territorio, e che meritano di essere visitati. Ecco quali sono.

I 9 luoghi poco conosciuti della Valtellina da scoprire

  1. Tra i luoghi meno noti della Valtellina che secondo i local dovrebbero essere scoperti c’è il Sentiero del pane di Tirano, tra Roncaiola e Baruffini. Questo itinerario si sviluppa fra gli antichi terrazzamenti un tempo coltivati a vite, segale e grano saraceno.
  2. Un altro luogo da visitare è senza dubbio Palazzo Besta nel borgo di Teglio, uno splendido esempio di dimora rinascimentale con testimoniane della civiltà preistorica valtellinese tra cui le stele detta “Dea Madre”.
  3. Tra i luoghi all’aperto c’è la palestra naturale di roccia della Val di Mello su cui si erge il Monte Disgrazia, con i suoi 3.678 metri di altezza.
  4. Da esplorare è anche la Via dei Palazzi che si trova a Sondrio e che, attraversando il centro storico, si collega all’antico quartiere contadino di Scarpatetti, una vera chicca storico-culturale della città.
  5. Poco nota è anche la Bagnada, una miniera oggi divenuta museo nella Valmalenco, con le sue suggestive gallerie e i suoi camminamenti che conducono nella profondità della montagna.
  6. Altro luogo da vedere è il tempietto di San Fedelino, una delle più preziose testimonianze dell’arte romanica in Lombardia.
  7. Da scoprire è il piccolo centro di Savogno in Valchiavenna, una vera “chicca” locale, un borgo fantasma raggiungibile solamente a piedi, dopo aver salito una mulattiera di 2.886 gradini.
  8. Merita sicuramente anche il Castello d’Acqua “La Fucina Cavallari”, un opificio nel quale venivano prodotti attrezzi in ferro da utilizzare nell’agricoltura e nella vita quotidiana.
  9. E, infine, la Casa dell’Homo Selvadego in Valgerola, con l’affresco che rappresenta la leggenda di questa figura misteriosa.
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Savogno, il borgo fantasma raggiungibile attraverso una mulattiera

Le esperienze da non perdere in Valtellina

I local consigliano, oltre ai luoghi da vedere, anche alcune esperienze tipiche da fare in Valtellina. Al primo posto di una ipotetica classifica loro consigliano l’immersione nella montagna entrando nella miniera della Bagnada, patrimonio storico e tradizionale che stava scomparendo e oggi ripristinato. Al secondo posto c’è il sentiero delle trincee in un’escursione al Passo dello Stelvio per vivere la storia in alta quota. Al terzo c’è la tradizionale festa della transumanza che celebra il ritorno del bestiame dagli alpeggi seguito dalla sfilata dei Pasquali, con carri allegorici tra sacro e profano che, all’arrivo della Pasqua, invadono Bormio, mentre in quinta posizione c’è la visita di un’antica stüa, quella stanza interamente rivestita di legno e riscaldata da una stufa in maiolica. Tra le esperienze ce n’è una da fare d’inverno con la neve ovvero sciare di notte sulla Superpanoramica del Baradello, la pista illuminata più lunga d’Europa. Infine, da provare è l’esperienza di partecipare da protagonista alla Corsa delle botti, lungo il percorso tracciato tra le vie del centro storico di Chiuro, nel cuore dei terrazzamenti eroici della Valtellina.

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Il paese di Teglio in Valtellina

Valtellina, non solo Bresaola

A queste “chicche” valtellinesi, si aggiunge un’esperienza assolutamente da fare quando si va in valtellina. Ovvero quella gastronomica. E, anche in questo caso, i valtellinesi hanno dei consigli da dare ai visitatori non soltanto su cosa assaggiare ma anche dove farlo. Ci sono, prima di tutto, i pizzoccheri preparati dall’Accademia vicino al Mulino Menaglio di Teglio, poi i salumi e i formaggi da mangiare in un crotto, un’osteria con una grotta naturale dove spira il “sorel”, la corrente d’aria che mantiene in ogni stagione una temperatura costante tra i 4 e gli 8°C e poi le costine al lavécc. Non manca naturalmente la Bresaola della Valtellina Igp che si trova nelle botteghe locali sparse negli antichi borghi. Il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha realizzato una web app con le indicazioni per raggiungere 21 “Bresaola experience” point dove degustare la Bresaola della Valtellina IGP e altri sapori del territorio. Da giugno a settembre e ogni secondo e quarto weekend vengono organizzati anche due aperitivi #Destinazionebresaola. E se la Bresaola vi attira, non potete perdervi le escursioni tra natura e tipicità gastronomiche valtellinesi lungo i sentieri della Bresaola. Ma questo è un altro viaggio.

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I paesaggi della Valtellina
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Tra le vie degli alpeggi della Valtellina, cammini da sogno

Con l’arrivo della primavera, torna un nuovo modo di vivere la montagna: non più sport sulla neve e panorami imbiancati, bensì lunghe camminate all’aria aperta tra prati verdi e natura incontaminata. La Valtellina è la meta perfetta per gli amanti del trekking, dove nasce l’iniziativa “In giro per alpeggi”. Si tratta di alcuni splendidi itinerari che raccontano la vita d’alta quota e ci offrono l’occasione per assaporare alcuni dei prodotti tipici che qui vengono preparati. Scopriamo qualcosa in più.

Gli alpeggi della Valtellina

Vivere l’esperienza di fare trekking in montagna: sono sempre più i turisti che si godono quest’avventura, andando alla scoperta di alcuni dei panorami più belli d’Italia. Una delle destinazioni perfette è la Valtellina, che si snoda nella provincia di Sondrio. Nasce così l’iniziativa “In giro per alpeggi”, con bellissimi sentieri che partono dalla bassa valle e raggiungono l’alta montagna, attraversando panorami naturali da sogno. I percorsi incrociano alcuni meravigliosi alpeggi che offrono ai turisti la possibilità di scoprire come si vive in alta quota e di cosa ci si nutre, assaporando i prodotti caseari tipici del luogo.

È stato creato anche un passaporto che permette di individuare tutti gli alpeggi presenti in Valtellina, con una loro breve descrizione e le indicazioni necessarie per raggiungerli a piedi. Per chi preferisce vivere un’esperienza diversa, è possibile scegliere un accompagnatore di media montagna per partecipare ad attività che forniscono una visione più coinvolgente e completa della vita d’alta quota. Sarà un’occasione unica per affiancare gli alpeggiatori, scoprendo così il loro duro lavoro e le antiche tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.

Gli itinerari da scoprire

Scopriamo allora alcuni degli itinerari degli alpeggi della Valtellina, avventure meravigliose dove immergersi nella natura incontaminata. Uno dei cammini più suggestivi è quello che conduce a Bormio, nota meta turistica invernale, che durante la stagione calda offre la possibilità di esplorare le malghe dei dintorni. I contadini aprono le loro fattorie per permettere a grandi e piccini di vivere da vicino le tradizioni di montagna: dall’allevamento alla mungitura delle mucche, passando per il rispetto dell’ambiente e degli animali.

Anche Livigno offre opportunità interessanti: la famosa destinazione sciistica, da giugno a settembre, si concentra su tutt’altra attività rispetto agli sport sulla neve. Le sue malghe sono il luogo perfetto per vivere una giornata a contatto con la natura, tra esperienze autentiche. Gli alpeggi di Federia, Alpe Mine e Alpe Vago consentono di fermarsi per riposare un po’ dopo una lunga escursione, assaporando prodotti tipici valtellinesi.

Spostiamoci poi a Madesimo, dove si arriva sino all’Alpe Groppera affrontando un itinerario più impegnativo (incontrando il lago Azzurro) oppure uno più adatto alle famiglie (passando dall’Alpe Motta). L’attività principale? Assistere alla preparazione di alcuni formaggi del luogo, da poter poi degustare per imparare ad apprezzare i sapori della montagna. Molto suggestivo è poi il villaggio di Montespluga, dove gli alpeggiatori portano il loro bestiame a pascolare tra i prati verdi. Infine, nel borgo di Mese si può visitare il Museo del Latte, per ammirare gli strumenti che venivano utilizzati in passato per la produzione dei formaggi.

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In Italia esiste una Spa fatta di neve e ghiaccio: è un sogno

Un panorama bianco, innevato, candido e poi le alpi, punteggiate anch’esse di bianco, luminose e suggestive, e i dolci colori del legno che richiamano romanticismo e bellezza: basterebbe soltanto questo a farvi venire voglia di teletrasportarvi a Livigno, a ben 1.816 metri di altitudine in Italia, ma adesso c’è anche una ragione in più. Quale? Una Spa fatta di neve e ghiaccio che sembra quasi irreale per quanto è bella e per la sensazione di benessere che trasmette anche solo a un primo sguardo.

La cosa più interessante da sapere è che questa Spa permette di vivere due esperienze davvero incantevoli: immergersi nel calore e nei getti idromassaggio di una Jacuzzi e restare per qualche minuto all’interno di una sauna fredda. Non la “solita” sauna, dunque, ma un’esperienza alternativa che rigenera corpo e mente.

La Snow Spa Experience a Livigno

Ma andiamo per ordine, dicendovi innanzitutto che l’idea di questa Spa è del gruppo Lungolivigno, già proprietario dell’hotel Lac Salin che la ospita. Da molti anni (oltre 25) questo gruppo si occupa di creare con la neve delle installazioni artistiche o degli spazi dove pernottare, ma quest’anno è arrivata un’altra evoluzione che è riuscita a coniugare arte, neve e benessere. Come abbiamo già detto, la Snow Spa Experience promette di far vivere ai suoi ospiti un’esperienza bellissima, ma se ci pensate è anche più che bella se si pensa che si tratta di un’esperienza fugace, passeggera, che può essere colta solo in questa stagione fredda.

Spa nella neve Lac Salin

Sì, perché tutta (proprio tutta) questa “temporary spa” è davvero fatta di neve e ghiaccio, non è affatto un modo di dire. È stata infatti costruita con la neve e rimane solida e ferma grazie alle rigide temperature, che durante la notte raggiungono anche i -30 gradi. La sauna è stata scolpita dall’artista valtellinese Vania Cusini e ogni angolo è stato pensato per favorire il contatto con la neve.

Nef e Glec: il relax più assoluto

La jacuzzi prende il nome di Nef, mentre la sauna prende il nome di Glec: due parole dialettali che significano neve e ghiaccio. L’idea è quella di combinare il caldo e il freddo, proprio come facevano nel passato gli antichi romani che alternavano il caldo e il freddo nei loro bagni termali. D’altronde, la combinazione di queste due temperature porta effetti veramente benefici sulla salute, perché il contrasto aumenta non solo il benessere fisico, ma anche quello mentale.

Spa nella neve

Gli ospiti sono quindi invitati ad alternare i bagni caldi nella Nef Jacuzzi, ristoratori e rigeneranti, alla permanenza al freddo nella Sauna Glec, rinvigorente e corroborante. L’idea è vincente, perché i benefici della crioterapia (ossia quelli che derivano dal freddo) sono moltissimi e aumentano se combinati alla terapia del calore. Poi, l’aria di montagna rende tutto ancora più efficace!

Benessere ad alta quota

Caldo, freddo, aria di montagna: fondamentalmente questi tre elementi, insieme, creano una vera e propria ricetta di salute che può aiutare, fra le altre cose, a rafforzare il sistema immunitario, a migliorare la circolazione sanguigna, a rassodare i tessuti e a stimolare il metabolismo, oltre che a ridurre le infiammazioni. Il tutto, chiaramente, influendo positivamente sulla mente con una fortissima sensazione di rilassamento e appagamento.

Hotel Lac Salin Spa e Mountain Resort,Livigno

La Snow SPA Experience non è riservata solo agli ospiti del Lac Salin Hotel, è aperta anche agli esterni: l’ingresso giornaliero ha un costo di  53 euro per 4 ore. Se vi trovate nei paraggi, non perdete l’occasione!

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Smart working sulle piste da scii: succede a Livigno

Lavorare senza smettere di viaggiare e viceversa: è questa la nuova ambizione delle persone oggi. Un’attività che fino a poco tempo fa era destinata a rimanere confinata nel mondo dei sogni, e che oggi è diventata sempre più una realtà a portata di tutti.

Se quella di lavorare viaggiando, fino a questo momento, sembrava una prerogativa esclusiva dei nomadi digitali, con la rapida diffusione dello smart working nel BelPaese la stessa opportunità si è aperta a migliaia di professionisti. Persone che per brevi o lunghi periodi scelgono di trasferirsi altrove, per conoscere ed esplorare nuovi territori, senza rinunciare al lavoro. Una possibilità che si estende anche ai viaggi e alle vacanze di breve durata che, in questo modo, possono essere organizzate in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni.

Se quest’inverno, per esempio, avete voglia di perdervi e immergervi negli incantanti paesaggi innevati di montagna e magari praticare anche qualche sport, ma non potete mettere in pausa il lavoro, sappiate che potrete portare il laptop con voi. Perché nel cuore dell’Alta Valtellina, proprio vicino a uno dei comprensori più frequentati d’Italia, ha aperto un coworking sulle piste da scii.

Lo smart working si fa sulla neve

Le vacanze invernali, quelle che ci permettono di ammirare i grandi spettacoli messi in scena dalla natura, rappresentano un sogno non sempre realizzabile, soprattutto quando è il lavoro che ci impedisce di programmare queste avventure. Grazie allo smart working, però possiamo continuare a lavorare senza smettere di viaggiare. L’unica difficoltà, se così vogliamo chiamarla, è quella di trovare lo spazio adatto alle nostre esigenze.

A realizzarlo, però, ci ha pensato Mottolino Fun Mountain, un comprensorio sciistico dotato di piste di tutti i livelli, snowpark e sentieri ciclabili che è da sempre un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti della natura e degli sport invernali.

Proprio qui, nel cuore della Valtellina, è possibile lavorare con vista sulle montagne dalle cime innevate, prima e dopo aver trascorso del tempo sugli scii. Questo spazio, che si snoda su una superficie di 200 metri quadrati, offre tutta una serie di soluzioni per nomadi digitali e smart worker che vogliono trascorrere qualche giorno tra i meravigliosi territori della montagna italiana.

Lo spazio coworking sulle piste da scii

Niente grigi palazzi all’orizzonte, né rumori del traffico, dalle finestre del coworking di Mottolino, realizzato direttamente sulle piste da scii, si ammira solo la grande bellezza che appartiene alle montagne della Valtellina che regalano spettacoli inediti e sorprendenti durante ogni stagione.

L’Headquarter del comprensorio, realizzato in vista delle Olimpiadi del 2026, è un ambiente pensato per accogliere privati e aziende che desiderano immergersi in un contesto dinamico, stimolante e creativo, senza rinunciare ai piaceri della montagna. Lo spazio si trova proprio nei pressi della telecabina Mottolino, e può essere prenotato per poche ore o per una giornata intera.

Insomma, una vera e propria workation che consegne ai professionisti di lavorare, e di godere di un clima di vacanza unico e sensazionale. Dopo il lavoro, infatti, è possibile andare alla scoperta della Ski Area più grande di Livigno. Mottolino ospita ben 8 impianti di risalita, 27 piste da scii, uno Snowpark e diverse Aree Fun per i bambini.

Headquarter di Mottolino, spazio coworking

Fonte: Ufficio Stampa – Ph. Francesco Colombo

Headquarter di Mottolino, spazio coworking
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Caspoggio, il borgo che si sviluppa in uno scenario splendido

In alta Lombardia, a circa 5 km in linea d’aria dal confine con la Svizzera, c’è un borgo che piace molto alle famiglie e a chi vuole trascorrere una vacanza in montagna senza annoiarsi mai. Parliamo di Caspoggio, cittadina alpina di poco più di 1300 abitanti, situata su un poggio che si apre poco a monte del punto di confluenza della Val Lanterna, nel solco principale della Valmalenco, paradiso di neve nella provincia di Sondrio. Impossibile non innamorarsene a prima vista: scopriamolo.

Caspoggio, storia di ieri e di oggi

In dialetto è Caspöc’, e l’origine del nome è ancora incerta. C’è chi pensa che derivi dall’espressione latina ‘casa podii’, cioè casa del poggio, a significare paese posto su un poggio, mentre per altri deriverebbe dal termine ‘caspa’ che, in antico dialetto valtellinese indicava sia i recipienti del contadino che i terreni concavi con un laghetto o una palude, o ancora da ‘Castel Poggio’, nome originale della fortezza nel sito, che dava anche il nome alla zona.

La fisionomia dell’antico paese, che si eleva tra i 1000 e i 1200 metri di quota, è cambiata nel tempo, quasi scomparsa in mezzo a tante case per le vacanze costruite in questi ultimi decenni. Anticamente era un susseguirsi di piccolissimi nuclei abitativi, intersecati da strettissime e tortuose viuzze. Il villaggio era costituito da otto contrade, simboleggiate dalle otto stelle nello stemma. Dal basso le contrade di Albertazzi e Burri, Bracelli, a ridosso del promontorio detto Caslèt, le contrade di Centro-fuori, Centro-dentro, Negrini e, poco sopra, Bricalli. Più in alto, la frazione di S.Elisabetta, che nel corso degli anni ha visto sorgere numerose case di villeggiatura.

Le prime tracce storiche sull’esistenza del borgo risalgono al XIV secolo, con la realizzazione del più grande Castrum della Valmalenco voluto dai Capitanei, i potenti Signori di Sondrio, per contrastare le invasioni dal nord. Caspoggio, probabilmente, nasce come borgo di questo castello, un ristretto nucleo urbano formato da pastori e artigiani, e da soldati con loro famiglie.

Nel 1816, divenne Comune, inserito nel I distretto di Sondrio. Data la sua posizione, fu sempre un paese di frontiera. Tra le sue parti più antiche c’è la caratteristica “Truna”, formata da abitazioni parallele su due schiere, divise da un passaggio centrale coperto lungo più di 25metri, una specie di complesso con stalle inglobate, chiuso verso l’esterno. Oggi costituisce il tipico centro storico di Caspoggio.

Caspoggio, la località montana ideale per le famiglie

Nella seconda metà del 900, il paese cominciò a progettare la sua seggiovia. I lavori iniziarono nel ’52 e vennero terminati tra il ’57 ed il ’60. In poco tempo, Caspoggio divenne uno dei poli sciistici più importanti della Valtellina. Il villaggio, sino ad allora un po’ marginale rispetto ad altri centri malenchi sul piano turistico, balzò all’attenzione del mondo sportivo invernale, grazie a impianti di risalita e discese di sci alpino per professionisti che hanno attirato qui anche sciatori di fama mondiale. Basti pensare che la pista Avanzi-Motta è stata sede di gare di Coppa Europa e Coppa del mondo di discesa.

Dopo la chiusura degli impianti sciistici, Caspoggio si è trasformata nella meta ideale per famiglie, grazie al Centro della Montagna Zenith, ideato come un punto di incontro vivo per la Valmalenco. Attraverso lo sport, le attività ludico-sportive, lo spazio alle famiglie e l’offerta enogastronomica, sono state create idee e progetti dedicati a nuove forme di accoglienza turistica e alla scoperta di questi luoghi unici. Tante le possibilità di intrattenimento durante tutto l’anno. Il territorio di Caspoggio, un poggio soleggiato che dominante la Valmalenco, è infatti il collegamento naturale per gli alpeggi della valle, con percorsi e sentieri di varia difficoltà, ideali in estate per lunghe camminate e gite in mountain bike, e in inverno per salite scialpinistiche e ciaspolate. Chi non vuole sciare, potrà divertirsi sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio. Un borgo che è un sogno in ogni stagione.