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Smart working sulle piste da scii: succede a Livigno

Lavorare senza smettere di viaggiare e viceversa: è questa la nuova ambizione delle persone oggi. Un’attività che fino a poco tempo fa era destinata a rimanere confinata nel mondo dei sogni, e che oggi è diventata sempre più una realtà a portata di tutti.

Se quella di lavorare viaggiando, fino a questo momento, sembrava una prerogativa esclusiva dei nomadi digitali, con la rapida diffusione dello smart working nel BelPaese la stessa opportunità si è aperta a migliaia di professionisti. Persone che per brevi o lunghi periodi scelgono di trasferirsi altrove, per conoscere ed esplorare nuovi territori, senza rinunciare al lavoro. Una possibilità che si estende anche ai viaggi e alle vacanze di breve durata che, in questo modo, possono essere organizzate in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni.

Se quest’inverno, per esempio, avete voglia di perdervi e immergervi negli incantanti paesaggi innevati di montagna e magari praticare anche qualche sport, ma non potete mettere in pausa il lavoro, sappiate che potrete portare il laptop con voi. Perché nel cuore dell’Alta Valtellina, proprio vicino a uno dei comprensori più frequentati d’Italia, ha aperto un coworking sulle piste da scii.

Lo smart working si fa sulla neve

Le vacanze invernali, quelle che ci permettono di ammirare i grandi spettacoli messi in scena dalla natura, rappresentano un sogno non sempre realizzabile, soprattutto quando è il lavoro che ci impedisce di programmare queste avventure. Grazie allo smart working, però possiamo continuare a lavorare senza smettere di viaggiare. L’unica difficoltà, se così vogliamo chiamarla, è quella di trovare lo spazio adatto alle nostre esigenze.

A realizzarlo, però, ci ha pensato Mottolino Fun Mountain, un comprensorio sciistico dotato di piste di tutti i livelli, snowpark e sentieri ciclabili che è da sempre un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli amanti della natura e degli sport invernali.

Proprio qui, nel cuore della Valtellina, è possibile lavorare con vista sulle montagne dalle cime innevate, prima e dopo aver trascorso del tempo sugli scii. Questo spazio, che si snoda su una superficie di 200 metri quadrati, offre tutta una serie di soluzioni per nomadi digitali e smart worker che vogliono trascorrere qualche giorno tra i meravigliosi territori della montagna italiana.

Lo spazio coworking sulle piste da scii

Niente grigi palazzi all’orizzonte, né rumori del traffico, dalle finestre del coworking di Mottolino, realizzato direttamente sulle piste da scii, si ammira solo la grande bellezza che appartiene alle montagne della Valtellina che regalano spettacoli inediti e sorprendenti durante ogni stagione.

L’Headquarter del comprensorio, realizzato in vista delle Olimpiadi del 2026, è un ambiente pensato per accogliere privati e aziende che desiderano immergersi in un contesto dinamico, stimolante e creativo, senza rinunciare ai piaceri della montagna. Lo spazio si trova proprio nei pressi della telecabina Mottolino, e può essere prenotato per poche ore o per una giornata intera.

Insomma, una vera e propria workation che consegne ai professionisti di lavorare, e di godere di un clima di vacanza unico e sensazionale. Dopo il lavoro, infatti, è possibile andare alla scoperta della Ski Area più grande di Livigno. Mottolino ospita ben 8 impianti di risalita, 27 piste da scii, uno Snowpark e diverse Aree Fun per i bambini.

Headquarter di Mottolino, spazio coworking

Fonte: Ufficio Stampa – Ph. Francesco Colombo

Headquarter di Mottolino, spazio coworking
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Caspoggio, il borgo che si sviluppa in uno scenario splendido

In alta Lombardia, a circa 5 km in linea d’aria dal confine con la Svizzera, c’è un borgo che piace molto alle famiglie e a chi vuole trascorrere una vacanza in montagna senza annoiarsi mai. Parliamo di Caspoggio, cittadina alpina di poco più di 1300 abitanti, situata su un poggio che si apre poco a monte del punto di confluenza della Val Lanterna, nel solco principale della Valmalenco, paradiso di neve nella provincia di Sondrio. Impossibile non innamorarsene a prima vista: scopriamolo.

Caspoggio, storia di ieri e di oggi

In dialetto è Caspöc’, e l’origine del nome è ancora incerta. C’è chi pensa che derivi dall’espressione latina ‘casa podii’, cioè casa del poggio, a significare paese posto su un poggio, mentre per altri deriverebbe dal termine ‘caspa’ che, in antico dialetto valtellinese indicava sia i recipienti del contadino che i terreni concavi con un laghetto o una palude, o ancora da ‘Castel Poggio’, nome originale della fortezza nel sito, che dava anche il nome alla zona.

La fisionomia dell’antico paese, che si eleva tra i 1000 e i 1200 metri di quota, è cambiata nel tempo, quasi scomparsa in mezzo a tante case per le vacanze costruite in questi ultimi decenni. Anticamente era un susseguirsi di piccolissimi nuclei abitativi, intersecati da strettissime e tortuose viuzze. Il villaggio era costituito da otto contrade, simboleggiate dalle otto stelle nello stemma. Dal basso le contrade di Albertazzi e Burri, Bracelli, a ridosso del promontorio detto Caslèt, le contrade di Centro-fuori, Centro-dentro, Negrini e, poco sopra, Bricalli. Più in alto, la frazione di S.Elisabetta, che nel corso degli anni ha visto sorgere numerose case di villeggiatura.

Le prime tracce storiche sull’esistenza del borgo risalgono al XIV secolo, con la realizzazione del più grande Castrum della Valmalenco voluto dai Capitanei, i potenti Signori di Sondrio, per contrastare le invasioni dal nord. Caspoggio, probabilmente, nasce come borgo di questo castello, un ristretto nucleo urbano formato da pastori e artigiani, e da soldati con loro famiglie.

Nel 1816, divenne Comune, inserito nel I distretto di Sondrio. Data la sua posizione, fu sempre un paese di frontiera. Tra le sue parti più antiche c’è la caratteristica “Truna”, formata da abitazioni parallele su due schiere, divise da un passaggio centrale coperto lungo più di 25metri, una specie di complesso con stalle inglobate, chiuso verso l’esterno. Oggi costituisce il tipico centro storico di Caspoggio.

Caspoggio, la località montana ideale per le famiglie

Nella seconda metà del 900, il paese cominciò a progettare la sua seggiovia. I lavori iniziarono nel ’52 e vennero terminati tra il ’57 ed il ’60. In poco tempo, Caspoggio divenne uno dei poli sciistici più importanti della Valtellina. Il villaggio, sino ad allora un po’ marginale rispetto ad altri centri malenchi sul piano turistico, balzò all’attenzione del mondo sportivo invernale, grazie a impianti di risalita e discese di sci alpino per professionisti che hanno attirato qui anche sciatori di fama mondiale. Basti pensare che la pista Avanzi-Motta è stata sede di gare di Coppa Europa e Coppa del mondo di discesa.

Dopo la chiusura degli impianti sciistici, Caspoggio si è trasformata nella meta ideale per famiglie, grazie al Centro della Montagna Zenith, ideato come un punto di incontro vivo per la Valmalenco. Attraverso lo sport, le attività ludico-sportive, lo spazio alle famiglie e l’offerta enogastronomica, sono state create idee e progetti dedicati a nuove forme di accoglienza turistica e alla scoperta di questi luoghi unici. Tante le possibilità di intrattenimento durante tutto l’anno. Il territorio di Caspoggio, un poggio soleggiato che dominante la Valmalenco, è infatti il collegamento naturale per gli alpeggi della valle, con percorsi e sentieri di varia difficoltà, ideali in estate per lunghe camminate e gite in mountain bike, e in inverno per salite scialpinistiche e ciaspolate. Chi non vuole sciare, potrà divertirsi sulla pista di pattinaggio sul ghiaccio. Un borgo che è un sogno in ogni stagione.