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Beaulieu-sur-Mer, il lusso discreto della Belle Époque sulla Costa Azzurra

Pare che durante una sosta con le sue truppe, Napoleone Bonaparte s’affacciò dall’altro della Haute Corniche e, guardando in basso, affermò: “Quel beau lieu!” (Che bel luogo). Da lì, il nome di Beaulieu. Nel periodo della Belle Époque, Beaulieu-sur-Mer, un delizioso Comune della Costa Azzurra a metà strada tra il Principato d Monaco e Nizza, grazie all’arrivo della ferrovia, era già divenuta una rinomata località balneare, frequentata, soprattutto nella stagione invernale, quando si andava alla ricerca del bel clima mediterraneo. Attirava i nobili, l’alta borghesia e l’aristocrazia che veniva a svernare da tutta Europa. Nomi come il principe di Galles, Leopoldo II, le regine d’Italia e del Portogallo, Guglielmo II, e l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III di Francia, erano di casa. Gustave Eiffel ha persino comprato casa, Villa Eiffel (da anni in fase di riqualificazione e forse sarà un hotel) così come l’ex Presidente della Repubblica francese, Charles de Gaulle (venduta di recente a un privato). Ancora oggi, Beaulieu-sur-Mer attira turisti e villeggianti da tutto il mondo (alcuni nomi di vip attuali non possono essere citati per questioni di privacy) ed è intrisa di storia, legata al mare e alle spiagge, ma non solo.

Un tuffo nella Belle Époque

Fu proprio negli Anni ’20 che a Beaulieu sorsero alcuni degli edifici più celebri, il Casinò (che è tuttora aperto), La Rotonde (che oggi ospita un locale-ristorante di lusso), set di molti spot Tv e della serie “Riviera” con Julia Stiles e Lena Olin, il Bristol e il Palais des Anglais, entrambi divenuti eleganti condomini residenziali, e uno degli hotel più famosi della Costa Azzurra: La Réserve, una chicca che ancora oggi contribuisce a rendere questa località di mare una meta di lusso, discreto e non appariscente come la vicina Montecarlo. Mentre la maggior parte dei palace della costa ora sono di proprietà di grandi gruppi alberghieri, questo albergo è rimasto uno dei pochi di proprietà privata ancora esistenti sulla Costa Azzurra.

“Tutto quello che ho fatto l’ho fatto per amore, di mia moglie”, racconta Jean-Claude Delion, proprietario della Réserve. “L’hotel dove ci siamo conosciuti, in Auvergne – sono originario di Puy-de-Dôme, nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, e mia moglie viveva a pochi chilometri da me – l’ho comprato e ora è un hotel de charme, lo Château Saint-Jean, che fa parte dei Relais & Château”. Anche La Réserve de Beaulieu è frutto di una bellissima storia d’amore e ci siamo fatti raccontare la storia.

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Ufficio stampa

La splendida piscina fronte mare dell’hotel La Réserve a Beaulieu-sur-Mer

“Avevo delle proprietà a Auron (una stazione sciistica della Francia, nel dipartimento delle Alpi Marittime, ndr), ma Madame Delion non amava molto la neve. Lei preferisce il caldo e il sole della Costa Azzurra. Infatti, prima della Réserve avevamo una proprietà a Saint-Tropez, La Pinède, un luogo a cui mia moglie era molto legata, che ho venduto qualche anno fa. Oggi esiste ancora, è stato venduto a Bernard Arnault, CEO di LVMH, il più grande gruppo francese, che l’ha trasformato nel primo hotel Cheval Blanc, un hotel di lusso pieds dans l’eau, un posto davvero molto bello. Questo hotel era rimasto nel cuore a mia moglie. Quando abbiamo saputo che La Réserve, una grande villa fondata nel 1880 di ispirazione fiorentina, era in vendita, ho deciso di regalargliela. Quando l’ho acquistata, nel 1997, era in condizioni disastrose. Ci sono voluti trent’anni per sistemarla e, ancora oggi, ogni anno rinnoviamo qualcosa, dalle camere al residence che abbiamo aperto pochi anni fa. Sono sposato con mia moglie da 55 anni e questo sarà il luogo in cui invecchieremo insieme”.

Simbolo della Costa Azzurra, quella degli anni in cui era meta del jet set internazionale, questo luogo ha ospitato molti personaggi del bel mondo. “Alcuni senza neanche sapere che fossero qua”, spiega Delion. “Tra i frequentatori abituali c’erano Jonny Hallyday, Alain Delon, Giovanni Agnelli. Avrei molti aneddoti da raccontare su questi ospiti, ma per motivi di privacy ovviamente non posso. Posso solo dire che a un certo punto l’Avvocato, che considerava l’hotel come la sua seconda casa, non è più venuto. E il motivo è stato il cambiamento che è avvenuto nell’ospitalità. Infatti, negli anni c’è stato un lento decadimento degli ospiti a causa del cattivo gusto diffuso. Anche oggi sono preoccupato per il turismo sulla Costa Azzurra, ma più in generale in tutta Europa, perché i clienti non sono più quelli di una volta. Basta vedere l’abbigliamento poco formale con cui si presentano al ristorante – Le Restaurant des Rois vanta una stella Michelin – o quando arrivano in hotel”.

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Ufficio stampa

Il palazzo che ospita La Réserve

La meta mare ideale per le famiglie

Oggi, Beaulieu-sur-Mer è una meta di villeggiatura estiva molto frequentata soprattutto dalle famiglie. Le sue due grandi spiagge – la Baie des Fourmis, con sassolini, e la Petite Afrique, con grossi ciottoli bianchi – libere (a parte due o tre piccoli stabilimenti privati), ampie e con tutti i servizi a disposizione (bagni, docce, cestini della spazzatura), la piazzetta centrale, place Marinoni, dove ogni mattina vengono allestite le bancarelle del mercato e il sabato si tiene il grande mercato provenzale, con qualche locale affacciato dove mangiare, prendere un aperitivo o assistere ai concerti di musica dal vivo o agli spettacoli per bambini che si tengono nella stagione estiva; due grandi giardini, Jardin des Oliviers e Square Verdun, dove trascorrere i pomeriggi o le serate (nel primo vengono organizzati concerti live), rendono questa cittadina a misura di famiglia e molto tranquilla e riposante.

Cosa vedere a Beaulieu-sur-Mer

Beaulieu-sur-Mer è famosa per ospitare una delle ville più eclettiche e uniche della Costa Azzurra, Villa Kérylos. Si tratta della ricostruzione di una casa greca antica. Affacciata proprio sul mare della Baie des Fourmis è aperta tutti i giorni, anche d’inverno. Villa Kérylos è nata dal desiderio di Théodore Reinach e portata avanti da un architetto di talento, Emmanuel Pontremoli. I due si incontrarono al Salon del 1900, quando Pontremoli presentò i frutti delle sue ricerche a Pergamo, nell’odierna Turchia. Insieme, costruirono questo favoloso palazzotto a Beaulieu-sur-Mer, circondati dai migliori artigiani e artisti dell’epoca. La villa voleva essere la summa della conoscenza, una reinvenzione dell’antichità, un’immersione fuori dal tempo e dal luogo. Tuttavia, è un monumento perfettamente contemporaneo dove sono presenti tutti i comfort tecnologici dell’epoca, ma accuratamente nascosti. Tutto è pensato come se un architetto dell’antica Grecia avesse progettato una lussuosa villa all’inizio del XX secolo. Oltre a visitare la villa, si tengono spesso delle mostre temporanee molto interessanti da visitare.

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Villa Kérylos a Beaulieu-sur-Mer

Da qualche anno è stato aperto anche piccolo museo di storia locale, André Cane, dove sono in mostra foto, cartoline, ceramiche e monete romane, aneddoti della Belle Époque, utensili e molte altre scoperte che permettono ai visitatori di seguire l’evoluzione da piccolo borgo a fiorente cittadina.

La passeggiata verso Saint-Jean-Cap-Ferrat

Dalla villa, una bellissima passeggiata a picco sul mare lunga meno di 2 km, accessibile anche anche con i passeggini e molto amata dai runner che s’incontrano la mattina presto o all’ora del tramonto, conduce diritto alla vicina punta di Saint-Jean-Cap-Ferrat, altra meta super vip della Costa Azzurra. A Saint-Jean non si contano le ville di lusso, oggi di proprietà più che altro di oligarchi russi. Ma ce ne sono di storiche che hanno moltissimo da raccontare. Proprio lungo la passeggiata, la Promenade Maurice Rouvier, nella place David Niven, s’incontra la scenografica villa color rosa appartenuta tra gli Anni ’60 e ’70 al famoso attore hollywoodiano vincitore di un premio Oscar. Si dice in giro che nella villa “Lo Scoglietto” amasse intrattenersi nientemeno che con la sua collega e grande amica, Grace Kelly, divenuta nel frattempo principessa Grace di Monaco (quando non era impegnato con la principessa Margaret, sorella della regina Elisabetta d’Inghilterra).

Cosa fare la sera a Beaulieu-sur-Mer

Per chi cerca un po’ di vita, oltre alla piazza centrale, il movimento si concentra lungo il porto di Beaulieu dove, uno dopo l’altro, si susseguono locali-ristoranti dove prendere un aperitivo o un after hour, ma anche mangiare a pranzo e cena. O nei due stabilimenti della Petite Afrique, Baia Bella e La Javanaise, che, la sera, diventano lounge con musica e intrattenimento. La sera d’estate sul porto c’è anche il cinema all’aperto, mentre di pomeriggio resta aperta la sala di fianco al casinò. Dopo la mezzanotte, apre invece la discoteca Sky Beach di fianco a La Rotonde, uno dei locali più noti della costa.

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Il porto di Beaulieu-sur-Mer

Come arrivare a Beaulieu-sur-Mer

Naturalmente l’auto è il mezzo di trasporto che si pensa possa essere più comodo per raggiungere Beaulieu-sur-Mer. Invece, è molto comoda da raggiungere anche in treno, su quella stessa linea che già nel XIX secolo ha iniziato a portare i villeggianti su questo lido. Al momento non ci sono treni diretti dall’Italia, è necessario cambiare a Ventimiglia, ma la stazione ferroviaria nel centro della cittadina è facilmente raggiungibile e il treno locale TER funziona come una metropolitana esterna perché collega Beaulieu con tutte le località della costa, da Mentone fino a Nizza. Molto pratici sono anche i collegamenti con i bus che partano anch’essi da Mentone e arrivano fino all’aeroporto di Nizza oppure nei paesi collinari, come il bellissimo Èze sur Mer, uno dei borghi più visitati della Francia, arroccati sulla montagna.

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Trekking in Costa Azzurra: il fascino autentico della bassa stagione

La Costa Azzurra è quel luogo dove in pochi chilometri si passa dalle onde del Mediterraneo alle cime alpine: l’avventura è sempre dietro l’angolo. La maggior parte dei viaggiatori, però, sceglie questa rinomata zona della Francia per la sua riviera, tra l’eleganza di Nizza e le facciate color terracotta che si specchiano nel mare a Villefranche-sur-Mer. Quasi tutti arrivano in estate, senza scoprire il fascino autentico e un po’ selvaggio che solo la bassa stagione sa regalare.

È invece chi si spinge nell’entroterra che vive davvero i suoi scenari più sorprendenti, da assaporare con lentezza lungo i sentieri che attraversano vallate alpine e borghi sospesi nel tempo. E non temete: il mare non è mai lontano e lungo la costa vi aspettano percorsi panoramici che sembrano balconi naturali affacciati su un’infinità di azzurro.

Pronti a scoprire la Costa Azzurra fuori stagione? Ecco i trekking da non perdere!

Sentiero Tire-Poil a Cap d’Antibes

Tra i percorsi più suggestivi da fare nella Costa Azzurra c’è il sentiero Tire-Poil, un cammino che si snoda lungo la punta estrema di Cap d’Antibes. Si tratta di un itinerario costiero che, passando accanto a scogliere frastagliate e calette nascoste, vi regalerà scorci spettacolari sul mare. Seppur il percorso sia abbastanza semplice perché lungo solo 5 km e pianeggiante, sono necessarie scarpe adatte.

Camminando tra pini marittimi e macchia mediterranea, il mare sarà sempre al vostro fianco: in una giornata limpida potrete ammirare da un lato le Alpi innevate e dall’altro l’azzurro infinito che bagna la Riviera.

Trekking nel Parco Nazionale del Mercantour

Nei mesi autunnali, quando ancora la neve non è arrivata, potete avventurarvi tra i sentieri del Parco Nazionale del Mercantour. Se cercate un’esperienza impegnativa, consigliamo il percorso verso la Cime du Diable (2685 metri): partendo da L’Authion, questa escursione vi offrirà una vista mozzafiato sul Mercantour, sui laghi della Vallée des Merveilles e sulle sue incisioni secolari. Il livello del percorso è considerato ‘difficile’ ed è lungo 20 chilometri.

Per una passeggiata più tranquilla, magari da fare insieme alla famiglia, consigliamo quella sul sentiero dei Lacs de Prals. Questo percorso, dove non è raro incontrare numerose marmotte, vi permetterà di accedere facilmente ai cinque piccoli laghi nascosti in mezzo alle praterie alpine.

Persone fanno trekking nel Parco Nazionale del Mercantour

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Trekking nel Parco Nazionale del Mercantour

Le Vie del Sale

Infine, dei tanti trekking da fare in Costa Azzurra fuori stagione vi consigliamo anche le Vie del Sale, l’itinerario franco-italiano che collega Nizza a Cuneo in 10 tappe, attraversando la Valle della Vésubie, il Parco Nazionale del Mercantour e il Parco delle Alpi Marittime. Il percorso è ispirato alle basi storiche delle vie del sale: nel Medioevo, infatti, la produzione di sale lungo la costa mediterranea era intensa e fiorente. L’”oro bianco” veniva trasportato a Nizza, dove veniva scaricato, pesato e tassato prima che i mercanti potessero lasciare la città con il loro prezioso carico.

Questo percorso invita gli escursionisti a scoprire gli innumerevoli tesori della regione nel cuore dei magnifici paesaggi tra le Alpi e il Mediterraneo. Ovviamente potete anche fare singole tappe, come quella che, lunga 16 chilometri e con un dislivello di 700 metri, vi porterà dal lungomare di Nizza fino all’entroterra e al villaggio di Aspremont.

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GR5 – Grande Traversée des Alpes: tutto quello che devi sapere

Tra i cammini a lunga percorrenza più suggestivi del continente europeo, il GR5 merita un posto d’onore. Questo sentiero leggendario fa parte della Grande Randonnée, una rete di percorsi che dalle rive del Mare del Nord nei Paesi Bassi, dopo oltre 2.000 chilometri attraverso cinque Paesi, giunge fino a Nizza, affacciandosi sul blu del Mediterraneo.

La sezione più famosa e amata dagli escursionisti è proprio la GR5, la traversata delle Alpi: circa 600 km che collegano il Lago di Ginevra al mare della Costa Azzurra, attraversando i paesaggi spettacolari delle Alpi francesi. Questo tratto, che si snoda tra valli e cime, parchi nazionali e villaggi storici, è un vero viaggio nello spirito e nella bellezza della montagna europea: se sei appassionato di vedute alpine, vieni con noi a scoprire questa guida dettagliata!

Le tappe della Grande Traversée des Alpes (GR5)

Non è certo un percorso breve quello della GR5, con una difficoltà media e una quantità di bellezza, invece, eccezionale. Visti i dislivelli spesso notevoli – quasi 30.000 metri complessivi! – le tappe sono numerose, circa 36-37 di norma, perché si cerca di tenere un chilometraggio giornaliero non eccessivo.

  • Tappa 1 – da Saint-Gingolph ai Chalets de Bise (12 km, 1701 D+, 5h): si parte subito in salita, lasciandosi alle spalle il Lago Lemano per entrare nel cuore delle Alpi. Una fatica ben ricompensata dai panorami.
  • Tappa 2 – dai Chalets de Bise al Refuge de Trébentaz (12,8 km, 1171 D+, 5h): una traversata appagante tra sentieri di mezza costa e paesaggi calcarei, dove il silenzio domina la scena.
  • Tappa 3 – dal Refuge de Trébentaz al Refuge de Chésery (13,5 km, 609 D+, 4:30h): giornata più tranquilla, con scorci bellissimi su laghi alpini e prime emozioni d’alta quota.
  • Tappa 4 – dal Refuge de Chésery al Refuge de la Golèse (15,1 km, 651 D+, 5h): si cammina tra alpeggi e boschi, respirando l’atmosfera autentica della Haute-Savoie.
  • Tappa 5 – dal Refuge de la Golèse al Gîte de Salvagny (15,1 km, 299 D+, 4:40h): una discesa gentile che accompagna verso piccoli villaggi immersi nel verde.
  • Tappa 6 – da Salvagny al Refuge de Moëde Anterne (14,8 km, 1587 D+, 6h): tappa intensa, con paesaggi da cartolina e salite che fanno battere il cuore – in tutti i sensi.
  • Tappa 7 – dal Refuge de Moëde Anterne a Les Houches (18,2 km, 1082 D+, 7h): si sfiorano le nuvole, con viste mozzafiato sul Monte Bianco prima di arrivare nella vivace Les Houches.
  • Tappa 8 – da Les Houches al Refuge du Fioux (7 km, 695 D+, 3h): una tappa più breve, perfetta per recuperare fiato tra boschi freschi e sentieri storici.
  • Tappa 9 – dal Refuge du Fioux al Refuge de Nant-Borrant (15,4 km, 663 D+, 5h): si torna in quota, tra valli verdi e paesaggi aperti che regalano serenità.
  • Tappa 10 – dal Refuge de Nant-Borrant al Refuge du Plan de la Lai (14,8 km, 1135 D+, 5:40h): una delle tappe più belle, con viste spettacolari sui ghiacciai della Vanoise.
  • Tappa 11 – dal Refuge du Plan de la Lai al Refuge de la Balme (12,8 km, 991 D+, 5h): saliscendi continui, ma sempre immersi in paesaggi alpini autentici.
  • Tappa 12 – dal Refuge de la Balme a Peisey-Nancroix (19 km, 858 D+, 6:30h): lunga ma memorabile, nel cuore del primo parco nazionale francese.
  • Tappa 13 – da Peisey-Nancroix al Refuge du Col du Palet (14,7 km, 1297 D+, 5:30h): si risale decisi, tra scenari sempre più selvaggi e silenzi profondi.
  • Tappa 14 – dal Refuge du Col du Palet al Refuge de la Leisse (20,5 km, 847 D+, 6:40h): natura potente e senza filtri, tra rocce, torrenti e alta quota.
  • Tappa 15 – dal Refuge de la Leisse al Refuge de l’Arpont (18,5 km, 675 D+, 6h): il cuore del Parco della Vanoise offre una giornata di pura meraviglia.
  • Tappa 16 – dal Refuge de l’Arpont al Refuge de Plan Sec (16 km, 801 D+, 6h): ancora una tappa tra silenzi profondi e panorami che tolgono il fiato.
  • Tappa 17 – dal Refuge de Plan Sec a Modane (16,2 km, 412 D+, 5h): si scende dolcemente verso la valle, ritrovando pian piano la civiltà.
  • Tappa 18 – da Modane al Refuge du Thabor (15,8 km, 1422 D+, 6h): si riparte in salita, verso il maestoso massiccio del Thabor.
  • Tappa 19 – dal Refuge du Thabor a Plampinet (22,6 km, 624 D+, 7:40h): giornata lunga, ma lo spettacolo delle Hautes-Alpes ripaga ogni passo.
  • Tappa 20 – da Plampinet a Montgenèvre (16,4 km, 1073 D+, 5:50h): la frontiera italiana si avvicina, tra boschi e radure alpine.
  • Tappa 21 – da Montgenèvre a Briançon (8,9 km, 162 D+, 3h): breve e piacevole discesa verso la storica città fortificata.
  • Tappa 22 – da Briançon a Brunissard (21,2 km, 1426 D+, 8h): si torna subito in quota, tra tornanti e sentieri incastonati tra le vette. Una tappa lunga ma indimenticabile.
  • Tappa 23 – da Brunissard a Château-Queyras (8,9 km, 289 D+, 3h): giornata breve, ma piena di fascino: si arriva al suggestivo forte medievale che domina la valle.
  • Tappa 24 – da Château-Queyras a Ceillac (13,5 km, 958 D+, 5h): salite e panorami che restano impressi, con la natura che si fa sempre più protagonista.
  • Tappa 25 – da Ceillac a Maljasset (13,6 km, 1055 D+, 5h): tra guglie rocciose e praterie d’alta quota, è una delle giornate più scenografiche del percorso.
  • Tappa 26 – da Maljasset a Fouillouse (10,5 km, 383 D+, 3:30h): si rallenta un po’, attraversando ambienti più rilassanti e perfetti per ricaricarsi.
  • Tappa 27 – da Fouillouse a Larche (13,3 km, 814 D+, 4:30h): l’ambiente cambia, il sole è più caldo e si avverte l’aria delle Alpi Marittime.
  • Tappa 28 – da Larche a Bousiéyas (20,3 km, 1233 D+, 7h): una delle tappe più spettacolari, con paesaggi sempre più aperti e pieni di luce.
  • Tappa 29 – da Bousiéyas a Saint-Étienne-de-Tinée (16,8 km, 661 D+, 6h): si scende nei boschi, tra sentieri tranquilli e profumo di resina.
  • Tappa 30 – da Saint-Étienne-de-Tinée a Roya (13,8 km, 1023 D+, 5h): il Mediterraneo comincia a farsi sentire, tra vedute luminose e profumi estivi.
  • Tappa 31 – da Roya al Refuge de Longon (19,2 km, 1322 D+, 7h): la natura cambia volto: ora tra le erbe aromatiche e i paesaggi caldi del Sud.
  • Tappa 32 – dal Refuge de Longon a Saint-Sauveur-sur-Tinée (12,3 km, 47 D+, 4h): dolce discesa tra borghi silenziosi e vallate assolate.
  • Tappa 33 – da Saint-Sauveur-sur-Tinée a Saint-Dalmas-Valdeblore (12,3 km, 1077 D+, 5h): si risale tra boschi di pino e querce, mentre l’aria profuma di mare.
  • Tappa 34 – da Saint-Dalmas-Valdeblore a Utelle (25,1 km, 1013 D+, 9:30h): una delle giornate più lunghe e faticose, ma anche tra le più emozionanti. Panorami infiniti.
  • Tappa 35 – da Utelle a Levens (12,2 km, 727 D+, 5h): il Mediterraneo è vicino, la luce è diversa, e l’orizzonte si apre su una nuova dimensione.
  • Tappa 36 – da Levens a Nizza (24,5 km, 644 D+, 7:30h): tappa finale con arrivo a Nizza. Il blu del mare accoglie chi ha camminato così a lungo tra le montagne.

Quando partire e quanto tempo prendersi

Il periodo ideale per affrontare la sezione alpina del GR5 va da metà giugno a metà settembre: in questi mesi i rifugi sono aperti, anche i passi più alti sono di norma liberi dalla neve e le giornate lunghe e luminose consentono di godere appieno del cammino.

Per coprire l’intera traversata dal Lago di Ginevra a Nizza, è consigliabile prendersi almeno tre settimane piene, meglio ancora un mese, per affrontare il percorso senza fretta e con il giusto margine di sicurezza, in caso di maltempo o di tappe particolarmente impegnative… o perché hai trovato una località di cui ti sei innamorato/a e vuoi fermarti più a lungo! Naturalmente, è possibile percorrere anche singole sezioni, scegliendo il tratto più adatto alla propria preparazione e ai giorni disponibili.

Come prepararsi e cosa mettere nello zaino

Nonostante non sia un sentiero alpinistico, il GR5 alpino è un trekking che richiede una buona preparazione fisica e mentale. Si affrontano dislivelli importanti, spesso superiori ai 1.000 metri al giorno, e tappe lunghe che impegnano anche per 7-8 ore.

Serve un buon allenamento di base, resistenza e capacità di camminare con uno zaino che, se ben ottimizzato, dovrebbe pesare tra i 6 e i 10 chili. Allenati nelle settimane precedenti alla partenza con escursioni lunghe e abituati a indossare lo zaino quasi a piena capienza per molte ore; non solo, devi rodare le scarpe, mai partire con scarponi nuovi di pacca!

L’abbigliamento deve essere adatto alle condizioni variabili di montagna: temperature fresche anche in estate, possibilità di piogge improvvise e vento forte, oltre a giornate molto soleggiate, specie nelle Alpi Marittime. Nel bagaglio non possono mancare scarponi da trekking affidabili, bastoncini per alleggerire le articolazioni, indumenti tecnici a strati, impermeabile, cappello, occhiali da sole e crema solare.

È fondamentale portare anche snack energetici e una scorta di acqua per ogni tappa, visto che non sempre sono presenti fontane lungo il cammino, sebbene i rifugi e i villaggi offrano comunque la possibilità di rifornirsi. Anche il kit di pronto soccorso, ça va sans dire, è tra le dotazioni primarie.

Nizza

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Nizza, punto d’arrivo del GR5

La segnaletica e la sicurezza sul percorso

Il GR5 è globalmente ben segnalato con la classica marcatura bianco-rossa dei sentieri GR francesi, simile a quella italiana del CAI. Attenzione, però: in alcuni tratti, specialmente nelle zone più remote o nei boschi, è consigliabile integrare l’orientamento con mappe topografiche dettagliate o con una traccia GPS affidabile.

Prima di partire, è buona norma informarsi sulle condizioni meteo e sulla percorribilità dei passi più alti. Le variazioni climatiche possono essere repentine e non è raro trovare ancora residui di neve a inizio stagione. Le tappe si svolgono quasi sempre in ambiente montano, spesso lontano da centri abitati, quindi la prudenza e la preparazione devono essere sempre massime. In caso di emergenza, il numero da chiamare è quello univoco per le emergenze internazionali, il 112.

Le meraviglie lungo il percorso

Durante il lungo cammino della Grande Traversée des Alpes, si incontrano luoghi che lasciano il segno, non solo per la loro bellezza ma per le emozioni che sanno regalare. Fin dalle prime tappe si viene accolti dal Lago di Taney, un piccolo specchio d’acqua incastonato tra le montagne, che sembra uscito da una fiaba alpina. Man mano che si procede, ci si addentra nello Chablais con i suoi massicci calcarei e i suggestivi laghi d’altura come quello di Chésery, dove il riflesso delle vette sembra fondersi col cielo.

A Les Houches, la vista sul Massiccio del Monte Bianco è di quelle che tolgono il fiato, mentre attraversando la Riserva di Passy si entra in un angolo di natura incontaminata, tra sentieri ombrosi e cascate improvvise. Più avanti, la Vanoise – primo parco nazionale francese – accoglie con i suoi ghiacciai scintillanti, marmotte curiose e paesaggi lunari, soprattutto nei dintorni del Col du Palet e della Leisse.

Non si può poi dimenticare il Massiccio del Thabor, dove ogni passo è una scoperta e la fatica si mescola all’euforia, o i forti di Briançon, che testimoniano la storia alpina tra crinali e bastioni. Più si scende verso sud, più la luce cambia: tra le gole di Saint-Dalmas, i prati di Utelle e i sentieri profumati di erbe mediterranee, si percepisce che il mare non è lontano. E quando finalmente si arriva a Nizza, con gli occhi pieni di azzurro e il cuore carico di silenzi montani, si capisce che ogni passo è valso la pena.

Il massiccio del Thabor

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Il massiccio del Thabor
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Spiaggia dei Balzi Rossi a Ventimiglia, un angolo di giurassico tra Riviera ligure e Costa Azzurra

Esiste un angolo di Liguria che guarda la Francia con la stessa eleganza rarefatta della Costa Azzurra. È la spiaggetta dei Balzi Rossi, incastonata nella località Grimaldi di Ventimiglia, affacciata sul Golfo di Mentone come una terrazza, dove le Alpi Marittime sembrano scendere a toccare il mare. Abbracciata da un’imponente falesia rocciosa a picco sul mare, è impreziosita da grotte abitate nella Preistoria. Stupendo il colorato contrasto donato dai ciottoli bianchi, il mare turchese e le rosse rocce.

Dove si trova e come arrivare ai Balzi Rossi

Si trova proprio sul confine francese, tra la provincia di Ventimiglia e il territorio di Mentone, prima cittadina della Costa Azzurra. Per chi arriva dall’Aurelia o Strada Statale 1, è appena dopo il tunnel (anche chiamato Grotta dei fanciulli), per chi è in Francia, invece, appena prima, subito dopo il confine delimitato dai gabbiotti dei gendarmi che controllano chi va e chi viene da e verso la Francia. C’è un grosso parcheggio dove lasciare l’auto, la moto o la bicicletta nei pressi dell’edicola, famosissima tra gli italiani in vacanza in Francia perché è il punto più vicino al confine dove poter comprare ancora i giornali e le sigarette a “prezzi italiani” (le stesse cose, in Francia, costano più del doppio).Volendo, si può arrivare in treno regionale francese (TER) che parte d Ventimiglia scendendo alla fermata di Mentone-Garavan e poi farsela a piedi per 1,7 chilometri in direzione Italia.

Balzi Rossi, non solo una spiaggia

Una volta imboccata la strada pedonale che porta alla spiaggia si incontrano diversi punti di interesse: innanzitutto c‘è un famosissimo ristorante stellato, Balzi Rossi, appunto, dove pranzare o cenare con un menu da 5 portate costa circa 120 euro, vini esclusi. È uno dei locali più famosi della costa oltre che per i piatti di alta cucina ligure anche per la vista meravigliosa che la sua terrazza panoramica regala. Proseguendo, c’è il Museo preistorico dei “Balzi Rossi”, nato per raccontare la storia antichissima di questo luogo. Alle spalle della famosa spiaggetta, infatti, ai piedi di una imponente parete rocciosa di calcare dolomitico del Giurassico, si aprono delle grotte divise in due dalla linea ferroviaria. Da Occidente a Oriente, i Balzi Rossi comprendono la grotta di Conte Costantini, la grotta dei Fanciulli, la grotta di Florestano, la grotta del Caviglione a nord della ferrovia; la Barma Grande e la Barma du Bausu da Ture (distrutta da lavori di cava) a Sud, infine la grotta del Principe ancora a Nord.

Particolare della Spiaggia dei Balzi Rossi a Ventimiglia

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La bellissima spiaggia dei Balzi Rossi a Ventimiglia con vista su Mentone

Scoperte nell’800 da un team italo-francese, fu Sir Thomas Hanbury a finanziare, nel 1898, la costruzione di un edificio museale l’attuale Museo vecchio, dove venne esposta la famosa “triplice sepoltura”, una sepoltura paleolitica datata 25.000 anni fa, che comprende gli scheletri di un Homo sapiens adulto e di due giovani sepolti contemporaneamente e con un ricco corredo. I due edifici museali sono raggiungibili tramite un percorso attrezzato che consente di visitare alcune grotte. So o aperti dal martedì alla domenica 8.30-19.30 e la prima domenica del mese l’ingresso è gratuito, altrimenti costa 4 euro il biglietto intero, 2 il ridotto (18-25 anni) mentre i minori di 18 anni entrano gratis. È perfetto anche per una pausa culturale durante una giornata in spiaggia.

Ma veniamo alla Spiaggetta dei Balzi Rossi. C’è la zona libera e quella privata con lo stabilimento balneare. La prima è quella prevalentemente rocciosa e con poca battigia di sassi bianchi. Tra un anfratto e l’altro, ognuno trova il proprio angolino dove rilassarsi e prendere il sole. La parte più pratica e invece quella che è stata privatizzata, molto scenografica, con gli ombrelloni e i lettini bianchi, ma che ha tolto il côté selvaggio di questa caletta fino a pochi anni fa nota solo a pochi. L’acqua, comunque, è la stessa: cristallina e azzurrissima per via del fondale di pietre bianche. Un piccolo angolo di paradiso sconosciuto ai più fino a pochi anni fa ma che ultimamente è diventato sempre più popolare. Da questo punto, tra l’altro, si gode di una bellissima vista sulla cittadina di Mentone con le sue case color pastello e le barche a vela attraccate al porto. Una cartolina impagabile della Costa Azzurra.

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Panorama dall’alto del promontorio dei Balzi Rossi

Le caratteristiche della spiaggia

Piccolissima, quasi sospesa tra cielo e acqua, affascina per il contrasto tra la semplicità e l’atmosfera esclusiva che vi si respira. Da un lato, un raffinato, anche se piccolissimo, stabilimento balneare nato negli ultimi anni, con ristorante vista mare, trattamenti benessere, cinema galleggiante nelle sere d’estate e perfino una navetta privata per chi approda ai Balzi Rossi in barca. Dall’altro, un tratto di spiaggia rocciosa, libera e salvaggia, dove il tempo pare essersi fermato. Trovare posto nelle belle giornate estive è una vera impresa, vista la popolarità del luogo sia tra gli abitanti della vicina Mentone sia tra i villeggianti che arrivano dall’altra parte del tunnel che divide la costa francese da quella italiana.
Alle spalle della spiaggia si apre il sito archeologico di valore mondiale, composto da grotte e caverne dove, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, sono stati ritrovati reperti risalenti al Paleolitico. Un viaggio nel tempo che si può approfondire visitando il piccolo ma suggestivo Museo dei Balzi Rossi, immerso nel verde, a pochi passi dalla battigia.

Perché i Balzi Rossi sono famosi

Sono tanti i motivi per cui la Spiaggia dei Balzi rossi è diventata famosa, soprattutto negli ultimi anni. Prima di tutto perché è una caletta nascosta in fondo a un promontorio lontano dalla folla e dalla strada. Poi perché l’acqua è bellissima e trasparente per via del fondale di sassi bianchi che sono quelli che ricoprono, in parte, anche la battigia, mentre il resto è fatto di rocce. Famoso è il piccolo stabilimento balneare che è aperto d’estate da qualche anno e che attira villeggianti alla ricerca del comfort e non soltanto coloro che amano spiagge amene e selvagge senza servizi. La posizione dove si trova è il suo punto forte, da dove si gode di una bellissima vista sulle case solo pastello di Mentone. Qui è bello venire anche all’ora del tramonto quando il cielo si tinge di rosa e si riflette nell’acqua rendendo ovattata tutta l’atmosfera. Un posto davvero magico. Ma non ditelo a nessuno se volete che resti così il più a lungo possibile.

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Le grotte Giurassiche ai Balzi Rossi
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Cosa vedere in Francia, tra città d’arte, borghi e castelli storici

La Francia è una delle destinazioni più conosciute e amate al mondo, una terra che affascina per il suo immenso patrimonio artistico, la lunga storia, i paesaggi variegati e la sua cucina raffinata. Dalla romantica Parigi ai piccoli borghi provenzali, dalle spiagge della Costa Azzurra ai castelli della Loira, il Paese offre esperienze uniche e sorprendenti in ogni angolo. Le cose da vedere e da fare sono molte e non si possono concentrare tutte in un unico viaggio, per questo la Francia è anche il posto dove in molti tornano più volte per esplorare tutte le sue bellezze. In questo articolo scoprirai le migliori cose da vedere in Francia, con un mix di mete famose e luoghi meno conosciuti ma altrettanto affascinanti, oltre a consigli pratici per organizzare al meglio il tuo viaggio.

Le 7 cose da vedere in Francia

Perfetta per un on the road o un weekend fuori porta, la Francia spicca per il numero di attrazioni culturali (vanta più di 50 siti inseriti nella lista dei Patrimoni UNESCO) ma è anche famosa per il suo ricco patrimonio enogastronomico. Inoltre, le infrastrutture turistiche sono eccellenti e la Francia si raggiunge facilmente in aereo, treno o auto. Selezionare le cose da vedere qui non è semplice, soprattutto per chi è al primo viaggio, e per questo abbiamo deciso di condividere una serie di informazioni utili per chi vuole andare alla scoperta di questo Paese.

Parigi, la Ville Lumière

Parigi non è solo la capitale, ma anche il simbolo stesso della Francia. Romantica ed elegante, questa città è per molti una meta molto ambita e sognata. Impossibile perdersi la Torre Eiffel, il Louvre con la celebre Monna Lisa e la Cattedrale di Notre-Dame da poco restaurata. Passeggia lungo gli Champs-Élysées fino a raggiungere l’Arco di Trionfo che permette di ammirare dall’alto la città. Un quartiere da non perdere è quello di Montmartre, l’area degli artisti che ha ospitato pittori come Picasso e Renoir. Cuore della zona è la Place du Tertre ma non bisogna perdere una visita alla Basilica del Sacro Cuore e al Moulin de la Galette. Ai piedi di Montmartre, inoltre, sorge il quartiere di Pigalle celebre per ospitare il Moulin Rouge. Infine, i più romantici possono ritagliarsi del tempo per una passeggiata lungo la Senna al tramonto o per partecipare ad una delle numerose crociere serali.

Parigi

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Parigi

Mont Saint-Michel: il gioiello della Normandia

Situato su un isolotto roccioso, Mont Saint-Michel è uno dei luoghi più suggestivi di tutta Europa. Qui, infatti, si trova un borgo medievale sorto intorno all’abbazia benedettina dell’XI secolo che era stata costruita in onore di San Michele Arcangelo, in francese Saint-Michel. L’abbazia è stata per secoli un centro culturale e religioso oltre che una meta di pellegrinaggio. La fama di questa località, però, non risiede solo nel ruolo storico che ha avuto in passato ma anche nel fenomeno naturale meraviglioso che la caratterizza: quello delle maree sigiziali. Durante le Grandi Maree, infatti, Mont Saint-Michel diventa una vera e propria isola in mezzo al mare come lo era secoli fa.

Gole del Verdon, il Grand Canyon d’Europa

Nel cuore della Provenza, precisamente nel comune di Moustiers-Sainte-Marie, si trovano le Gorges du Verdon, un canyon con pareti scavate dal fiume Verdon che arrivano ad essere alte anche 700 metri. Qui si possono fare diverse attività come trekking, canoa o kayak nelle acque limpide ma anche escursioni in bici nei sentieri delle creste. Inoltre, questo è un paradiso per gli amanti delle scalate grazie alla presenza di moltissime vie. Le Gole fanno parte del Parco Naturale Regionale del Verdon che ospita il lago artificiale di Sainte-Croix e il celebre sentiero Blanc-Martel, un percorso di 15 km che attraversa paesaggi meravigliosi e punti panoramici mozzafiato. Il villaggio di Moustiers-Sainte-Marie, situato nelle vicinanze, è considerato uno dei più belli e merita davvero una visita.

Colmar, la cittadina dal fascino fiabesco

Il centro storico di Colmar conserva l’antica struttura a piccoli quartieri, eredità delle corporazioni artigiane che un tempo animavano la vita cittadina. Passeggiando tra le strette vie si possono ammirare splendidi edifici in pietra e legno, come la celebre Maison Pfister, costruita nel XVI secolo in tipico stile alsaziano, e la collegiata di San Martino, una delle più importanti chiese gotiche della regione. Un altro edificio emblematico è la Vecchia Dogana, antica sede commerciale della città e testimonianza della vita economica di Colmar nei secoli passati. Infine, gli appassionati d’arte non possono perdere il Musée d’Unterlinden, ospitato in un ex monastero del XIII secolo.

Colmar

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Colmar

Provenza, campi di lavanda e borghi autentici

La Provenza è senza dubbio una delle regioni più affascinanti di tutta la Francia dato che questa terra sa incantare i visitatori con atmosfere autentiche e paesaggi che sembrano usciti da un dipinto. Posta lungo la costa mediterranea, tra l’Italia e la Spagna, la Provenza custodisce borghi pittoreschi, colline ricoperte di lavanda, spiagge dorate e paesaggi che hanno ispirato generazioni di artisti. Per ammirare i campi di lavanda in fiore il periodo migliore è tra fine giugno e metà luglio, ma la zona è meta ideale tutto l’anno grazie alla presenza di località piene di storia e di fascino. Accanto a grandi città come Marsiglia e Avignone si trovano piccoli borghi come Arles, Luberon e Orange.

Bordeaux e le Dune du Pilat

Elegante, vivace e ricca di storia, Bordeaux è una delle città più affascinanti della Francia sud-occidentale. Capitale della regione Nouvelle-Aquitaine, è famosa in tutto il mondo per i suoi vini pregiati e il centro storico dichiarato Patrimonio UNESCO. Situata lungo le sponde del fiume Garonna, Bordeaux ha il suo cuore pulsante in Place de la Bourse, la piazza settecentesca affacciata sul fiume, che ospita il celebre Miroir d’eau. A pochi passi da qui, si trovano la maestosa Cattedrale di Saint-André e la Torre Pey-Berland, dalla cui sommità si gode una vista mozzafiato sui tetti di Bordeaux. Passeggiando per il centro storico, è impossibile non percorrere Rue Sainte-Catherine, la via pedonale più lunga d’Europa con negozi, caffè e ristoranti. Infine, è imperdibile una visita alla Cité du Vin, un museo interattivo che celebra la cultura del vino. A circa 60 km da Bordeaux sorge la Duna di Pilat che con i suoi 110 metri è la duna di sabbia più alta d’Europa.

Annecy, la Perla delle Alpi

È nota come la “Perla delle Alpi” e non a caso: Annecy è un autentico gioiello incastonato tra le montagne della regione Alvernia-Rodano-Alpi. Situata non lontano dal confine con la Valle d’Aosta, la città è una destinazione da sogno che è spesso considerata perfetta per una fuga romantica. Chiamata anche la “Venezia francese”, Annecy è attraversata da canali pittoreschi che riflettono le facciate colorate delle case. Qui si viene per passeggiare tra le viette del centro storico e navigare il suo lago, considerato tra i più puliti d’Europa. Da non mancare anche una visita al Castello d’Annecy che regala viste mozzafiato sul territorio circostante.

Annecy

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Annecy

Le 5 cose da fare in Francia

Oltre alle località menzionate, la Francia è una nazione vasta e dalla lunga storia dove si possono fare moltissime attività ed esperienze. Per completare la scoperta del Paese e viverlo in maniera più profonda ecco cinque esperienze imperdibili da fare.

Scoprire i Castelli della Loira con lentezza

La Valle della Loira, dichiarata Patrimonio UNESCO, custodisce oltre 300 castelli che raccontano una parte importante della storia della nazione. Con un road trip in bicicletta o in auto lungo la Loira è possibile attraversare con lentezza paesaggi verdeggianti e vigneti, magari fermandosi nelle cittadine di Tours e Orléans, e poi esplorare i castelli più belli. Dal maestoso Château de Chambord al romantico Château de Chenonceau, passando per il Reale di Blois o il maniero di Amboise, ogni castello salvaguarda una storia tutta da scoprire. Queste residenze storiche raccontano storie di re, regine e artisti che hanno segnato per secoli la storia francese.

Chateau de Chenonceau

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Chateau de Chenonceau

Road trip tra le spiagge dello sbarco in Normandia

Visita in Normandia le famose spiagge del D-Day (Utah, Omaha, Gold, Juno e Sword), dove nel giugno 1944 sono sbarcate le forze alleate per liberare l’Europa dal nazismo. Un itinerario in auto può partire da Pointe du Hoc e arrivare ad Arromanches includendo tappe in musei e cimiteri commemorativi. In particolare, non è da perdere il monumentale Memoriale di Colleville-sur-Mer. Percorrendo la costa, inoltre, è possibile immergersi non solo nella storia della Seconda Guerra mondiale ma anche negli affascinanti paesaggi delle scogliere della Normandia.

Scopri la storia dello Champagne

La regione dello Champagne, nel nord-est della Francia, è una delle zone vinicole più affascinanti del Paese tanto che dal 2015 è stata dichiarata Patrimonio UNESCO. In auto è possibile percorrere la famosa Avenue de Champagne dove si trovano moltissime delle aziende storiche che da secoli producono il famoso vino. Lungo la strada è possibile fermarsi in cittadine come Reims, che è il centro più grande della regione e un vero gioiello gotico, ed Épernay considerata la capitale dello champagne. Non mancano villaggi collinari come Hautvillers, noto per essere il luogo dove visse Dom Pérignon, il monaco che contribuì allo sviluppo dello Champagne.

Hautvillers

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Hautvillers

Relax in Costa Azzurra

In estate la Costa Azzurra, in particolare Saint Tropez, è una destinazione chic e ambita, famosa per le sue spiagge dorate e le acque cristalline. Se visitata in bassa stagione, però, questa regione rivela la sua autenticità, lontana dalla frenesia del turismo di massa. Uno dei primi gioielli da visitare è Mentone, la cosiddetta perla della Riviera Francese, poi proseguendo verso ovest si incontra Antibes, amata da artisti come Picasso. Nizza è una tappa imperdibile, non solo per la sua iconica Promenade des Anglais, ma anche per la bellezza della collina del Castello, da cui si domina l’intero golfo. Chi cerca atmosfere fiabesche può fermarsi a Èze, un villaggio medievale arroccato, mentre gli amanti delle fragranze troveranno il loro paradiso a Grasse, capitale mondiale del profumo.

Provare le specialità tipiche

Non si può lasciare la Francia senza essersi fatti conquistare dalla sua cucina che è famosa in tutto il mondo ed è stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale. Croissant, baguette, formaggi d’eccellenza (Brie, Camembert, Roquefort, Comté), foie gras, vini pregiati e dolci come macaron e crème brûlée, sono solo alcuni dei prodotti tipici. Frequenta i mercati locali (ad esempio in Provenza o Bretagna) per assaggiare prodotti del territorio ma anche a degustazioni guidate nelle cave di champagne o recati nelle fattorie di formaggi per un’immersione nei sapori autentici.

Visitare la Francia: tutti i consigli utili

Il periodo migliore per visitare la Francia varia a seconda della destinazione e del tipo di esperienza desiderata, ma in generale si può dire che le cosiddette “mezze stagioni” sono l’ideale. La primavera è un buon periodo dato che offre un clima mite e fioriture spettacolari, perfette per le città d’arte e le campagne. L’estate, tra luglio e agosto, è ideale per il mare e la montagna, anche se le principali località turistiche in questi mesi possono essere davvero affollate. L’autunno regala i colori dei vigneti, un clima mite e una minore presenza di turisti. L’inverno è perfetto per scoprire Parigi, i mercatini di Natale dell’Alsazia o per sciare sulle Alpi.

La Francia è anche abbastanza facile da raggiungere. Gli aeroporti principali sono Parigi Charles de Gaulle, Orly, Nizza, Lione e Marsiglia, tutti ben collegati con voli diretti dalle principali città italiane. In alternativa, si può viaggiare in treno grazie ai collegamenti TGV da Milano o Torino. Anche l’auto o il camper sono una buona scelta, soprattutto per chi desidera esplorare le zone meno servite dai trasporti pubblici, come la Loira, la Provenza o l’Alsazia.

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Palais des Festivals è il tempio del cinema: scopri la magia del simbolo di Cannes

Ogni anno nel mese di maggio la cittadina di Cannes ospita il festival del cinema e lo fa proprio nella cornice di Palais des Festivals, un luogo unico e dal fascino intramontabile che gioca con riflessi di luce, red carpet e una scalinata diventata famosa in tutto il mondo. Star, appassionati e curiosi affollano le strade della località della Costa Azzurra per poter visitare questo tempio del cinema.

Visitare Palais des Festivals

Se pensiamo a Cannes tra le immagini che ci vengono in mente c’è la magia della Croisette, il riflesso del sole sulla baia e quell’atmosfera glamour che caratterizza l’attesissimo festival del cinema. Simbolo della città e dell’evento è il Palais des Festivals, un centro congressi e un luogo ormai simbolo per la località.

I flash dei fotografi e i riflessi del sole rendono questo luogo scintillante: imponente e avvolto di un fascino moderno, sorge tra il Vieux Port e il lungomare più celebre della Costa Azzurra. La sua facciata in vetro caleidoscopica e magnetica regala giochi di luce ipnotici.

Varcando l’ingresso si viene catapultati in un luogo unico: la vista dà modo di scrutare le isole di Lérins e lo charme senza tempo del quartiere di Suquet. Per la cittadina francese è un vero e proprio simbolo, il centro del mondo dell’arte, della cultura e del cinema. La sera con le luci, il luogo accogliente ed elegante continua ad essere una splendida cornice fotogenica da immortalare.

Quando il sipario del festival del cinema cala, il Palais torna ad essere “di tutti”: i giardini sono il palcoscenico dove scattarsi un selfie o passeggiare sullo Chemin des Étoiles, la versione glamour della Walk of Fame, con oltre 150 impronte di leggende dello spettacolo. Non solo cinema: dagli anni ’60 in poi il luogo è una culla di eventi e affari, ad esempio ospita anche MIPIM, Cannes Lions, Cannes Yachting Festival.

Palais des Festivals a Cannes

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Palais des Festivals la facciata del festival di Cannes

Il tappeto rosso di Palais des Festivals

Chi non ha mai sognato di percorrerlo almeno una volta nella vita? Il red carpet di Cannes è un sogno e i VIP lo affrontano una volta all’anno durante il festival. Noi appassionati,

però, abbiamo l’opportunità di scattarci una foto ricordo sul tappeto rosso che copre i giardini tutto l’anno. Il luogo resta aperto e accessibile ad eccezione di alcuni eventi.

La scalinata

Ma ammettiamo, la vera scena che toglie il fiato più di tutti è quella dei 24 gradini leggendari che ogni maggio, vestiti di rosso, diventano la passerella su cui sfilano VIP e attori in abiti da sogno e outfit studiati per diventare storia. Durante il Festival di Cannes, la scalinata si trasforma in un red carpet da favola, dove le stelle si rincorrono tra applausi e flash frenetici. Un rito moderno, vibrante, che incarna tutta la magia del cinema.

Dove si trova e come si arriva a Palais des Festivals di Cannes

Chi è già a Cannes non troverà complicato individuare il Palaise des Festivales che si trova proprio al numero 1 de la Croisette e affacciato direttamente sul Viex Port a pochi passi dal lungomare. Si raggiunge a piedi dal centro della città con una passeggiata piacevole tra i luoghi cult della destinazione luxury e glamour della Costa Azzurra. Non dista più di 30 chilometri da Nizza.

Palais des Festivals è il luogo cult del festival del cinema

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Il Palais des Festivals nel vecchio porto di Cannes
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Viaggio verso la bellezza: parte l’Espresso Riviera da Roma alla Costa Azzurra

A partire dal 4 luglio 2025 tornerà sui binari l’Espresso Riviera, il treno notturno di FS Treni Turistici Italiani, pronto a collegare la città di Roma con la meravigliosa Marsiglia, passando anche per Genova, per la Riviera Ligure e per la spettacolare Montecarlo.

Si tratta di una fantastica iniziativa all’insegna del turismo sostenibile, del comfort e del fascino dei viaggi lenti per tutti coloro che amano gustarsi l’esperienza senza fretta.

In questo articolo sono menzionati tutti i dettagli di questo collegamento internazionale, che renderà ancora più accessibili le meraviglie del Mediterraneo e le informazioni logistiche per prenotare questa avventura per un viaggio estivo indimenticabile.

Un treno notturno per scoprire la Costa Azzurra

Il nuovo collegamento ferroviario notturno tra Roma e Marsiglia sarà attivo dal prossimo 4 luglio fino al 30 agosto 2025.
Le partenze saranno tutti i venerdì da Roma Termini e l’arrivo è previsto a Marsiglia il sabato mattina.
Il ritorno sarà invece disponibile da Marsiglia ogni sabato, con arrivo a Roma Termini la domenica.

visita marsiglia con il treno Espresso Riviera

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Città del porto di Marsiglia e chiesa di Notre Dame de la Garde

Questa è una formula ideale per tutti quelli che desiderano vivere un weekend lungo in Francia, passando anche per località da sogno come Montecarlo e la meravigliosa costa ligure.

Un’occasione da prendere al volo senza troppo tergiversare visto che la tratta sarà disponibile solo per poco più di un mese.

Comfort e fascino del viaggio a bordo dell’Espresso Riviera

Durante la tratta notturna, i passeggeri potranno scegliere tra cuccette e vagoni letto, godendo di un servizio ristorante e di un bar sempre attivo.

Una volta arrivato a Genova, il treno cambierà poi configurazione diventando diurno. In questo caso offrirà ai viaggiatori salottini e posti a sedere di prima e seconda classe per una visione suggestiva e panoramica lungo la costa. Macchina fotografica alla mano per non immortalare scenari pazzeschi.

Questa è una soluzione perfetta per chi vuole vivere un’esperienza di viaggio rilassata e unica, senza lo stress del traffico o degli scali aerei.

Un collegamento diretto anche da Genova e Milano

L’Espresso Riviera è pensato anche per chi parte da Genova, grazie alle coincidenze con i treni provenienti da Milano.

In questo modo sarà possibile raggiungere la Francia senza cambi, mantenendo il comfort di un unico viaggio in treno.

Questa nuova proposta di FS Treni Turistici Italiani rappresenta una valida alternativa per i viaggiatori del nord Italia che desiderano scoprire la Costa Azzurra in modo sostenibile e lento godendo della bellezza del tragitto.

viaggio in costa azzurra con il nuovo treno notturno Espresso Riviera

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Villefranche sur Mer, Costa Azzurra

Biglietti disponibili dal 24 maggio 2025

I biglietti per l’Espresso Riviera saranno acquistabili a partire dal 24 maggio 2025 sul sito ufficiale FS Treni Turistici Italiani e attraverso tutti i canali di Trenitalia, comprese le biglietterie in stazione, i distributori automatici Self-Service e le agenzie di viaggio autorizzate.

Un save the date da non perdere per la prossima estate.

Il turismo ferroviario come scelta sostenibile e culturale

Con l’Espresso Riviera, FS Treni Turistici Italiani prosegue il suo impegno per la valorizzazione del turismo ferroviario.

Questo treno non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria esperienza di viaggio lenta e immersiva, perfetta per scoprire le bellezze del Mediterraneo senza fretta.

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L’isoletta al largo della Costa Azzurra che nessuno conosce

Calette in cui godere di un mare da sogno, cristallino e che si mostra nelle tantissime sfumature di blu. E poi i paesi, veri e propri gioielli tutti da scoprire, culla di arte, cultura, sapori unici. E – ancora – i centri più grandi, dove assaporare tutto il glamour e il fascino della riviera francese.

Siamo in Costa Azzurra, culla di meraviglia, dove ogni scorcio leva il fiato e dove il mare e le colline diventano un territorio da scoprire.

Ed è sbagliato pensare che vederla una volta possa bastare: infatti ogni viaggio regala suggestioni nuove. Oltre che piccoli paradisi sconosciuti. Ed è proprio qui che, infatti, vi è un’isoletta di dimensioni davvero minuscole che è un piccolo gioiello prezioso. Si tratta di Ile de Bendor e si trova al largo di Bandol, in quel tratto di costa punteggiato di luoghi incrediili che va da Nizza a Marsiglia. Tutto quello che c’è da sapere.

La storia di Ile de Bendor, l’isola che ora non puoi raggiungere

La prima cosa da sapere è che al momento Ile de Bendor non è raggiungibile: infatti l’isola lungo la Costa Azzurra in Francia ha chiuso i battenti nel 2021 per lavori di ristrutturazione.

Ma come mai? Per comprendere tutte la ragioni bisogna partire dalla sua storia o, per lo meno, di quella più recente. Tutto prende il via nel 1950 quando, questo lembo di terra che emerge dalle acque e che fa parte dal punto di vista amministrativo del comune di Bandol, è stato acquistato da Paul Ricard, di professione industriale. All’epoca l’isola era disabitata e in poco tempo l’ha trasformata in un luogo ricco di fascino in cui assaporare la vita di mare. Qui ha fatto realizzare hotel, ristoranti, luoghi d’arte, negozi, ma anche spazi per chi desidera dedicarsi alle più disparate attività sportive e un porto turistico.

Un luogo da sogno, che nel corso degli anni ha ospitato tante persone giunte lì per godere di quel senso di pace, di tempo sospeso, che regala una piccola isola.

Questo fino al 2021, quando l’accesso all’isola è stato chiuso per cinque anni per poter procedere con importanti interventi di ripristino. Come viene spiegato sul sito ufficiale, gli interventi servono a ripristinare gli edifici realizzati ormai settanta anni fa per adeguarli ai tempi moderni.

Renaissance de Bendor, quali saranno gli interventi sull’isola

Cinque anni di chiusura ma per raggiungere obiettivi importanti, in particolare sul sito viene spiegato che: “Attraverso questo progetto di conservazione si vuole soprattutto preservare la singolarità di uno straordinario patrimonio culturale nato dall’incontro tra un uomo e un territorio”.

Ile de Bendor

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Ile de Bendor: l’isola in Francia chiusa per lavori

E questo perché la vocazione all’accoglienza di questa piccola isola venga non solo modernizzata ma anche ampliata andando a pensare a nuove proposte per chi vuole raggiungere questo luogo. A quanto pare, le opere dovrebbero avere una durata di cinque anni, a partire dal 2021 ma non ci sono dettagli che raccontano come sarà.

Dove si trova Ile de Bendor

Ile de Bendor fa parte del comune di Bandol, che si trova su uno dei tratti di territorio più belli di tutta Europa, ed è un’isola di piccole dimensioni, basti pensare che la sua costa si snoda per soli 1,5 chilometri, ma nulla toglie al suo fascino.

La terraferma dista circa 300 metri e lì si trova la cittadina che fa parte del dipartimento del Var nella Regione Provenza-Alpi-Costa-Azzurra, luogo incastonato in un territorio che è un susseguirsi di location straordinarie, ha belle spiagge e una natura tipicamente mediterranea a sorprendente.

Si trova in una posizione privilegiata per vistare Parc des Calanques che si estende tra Marsiglia (che si trova a circa 45 minuti), Cassis e La Ciotat. Si impiega un ora e venti, invece, da Frejus e 20 minuti da Tolone. Un luogo da scoprire già adesso in attesa di poter tornare o di arrivare per la prima volta su Ile de Bendor. Paul Ricard aveva acquistato anche un’altra isola quella di Embiez.

 

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Breil-sur-Roya, il meraviglioso borgo francese nel cuore delle Alpi a due passi dalla Costa Azzurra

Le Alpi Marittime hanno molto da offrire e in Francia i borghi che meritano attenzione sono tanti… uno di questi? Breil-sur-Roya. Il piccolo paese al centro della valle sul fiume Roya è diventato famoso per essere una delle tappe preferite dagli escursionisti che praticano anche attività outdoor, come il canyoning e il torrentismo. Il mare non è più lontano di 30 chilometri, ma la vegetazione rigogliosa mette in pace con il mondo facendo trovare il relax e l’equilibrio che solo la montagna sa dare.

Dove si trova Breil-sur-Roya

Viene considerato, a tutti gli effetti, il più importante centro abitato all’interno della Val Roya che abbraccia l’omonimo fiume. Si trova in Francia e più precisamente nel cuore delle Alpi Marittime ma dista appena trenta chilometri dalla costa. Il villaggio, sviluppato interamente sul lato ovest della collina in cui sorgeva il castello, dispone dall’altro lato una ricca coltivazione di ulivi. A spiccare è anche un particolare e originale lago artificiale soprannominato “lago dei cigni” nato dopo la Seconda Guerra Mondiale con l’obiettivo di dare un nuovo volto alla località. Il borgo, si trova nella zona della Provenza e in prossimità della Costa Azzurra.

Cosa vedere e fare a Breil-sur-Roya

Non è molto distante dal confine italiano, dalla Costa Azzurra e dalla Provenza: il borgo Breil-sur-Roya in posizione strategica è sicuramente una chicca per gli amanti della montagna, delle attività outdoor e viene apprezzato da chi vuole discostarsi dai classici itinerari turistici. Con un fascino tutto suo e un lago artificiale, sa attirare l’attenzione con dettagli e scorci unici. Tra le cose da visitare c’è la chiesa di Santa Maria in Albis, un esempio di barocco ligure in territorio francese. L’edificio è da visitare al suo interno dove è custodito l’organo più bello dell’intera valle oltre alla pala firmata da Louis Bréa. Altrettanto suggestivi i ponti medievali che attraversano il fiume Roya e che si possono scoprire con sentieri ed escursioni di vari livelli.

Il paese è sicuramente il luogo top per gli amanti della natura. Uno dei punti da inserire assolutamente nell’itinerario è il parco nazionale del Mercantour: non è difficile da raggiungere, e rivela l’animo outdoor della valle. Altrettanto top l’opportunità di intraprendere il sentiero conosciuto come train des merveilles, una linea ferroviaria che collega Nizza alle Alpi passando per alcuni dei borghi arroccati più belli. Una bellissima passeggiata è quella lungo la rue de Turin che racconta il periodo medievale dl luogo mostrando alcuni punti d’incontro tra Francia e Italia. Chi ha un passo più allenato può intraprendere il sentiero dei Crottés da cui è possibile ammirare un panorama effetto wow con una vista a picco sul fiume Roya e dove è anche possibile incontrare due edifici di origine medievale come la cappella di Saint-Antoine l’Ermite e la Porte de Gênes.

Lungolago passeggiata di Breil sur Roya

Fonte: Ufficio Stampa

Illuminazione del lungolago artificiale di Breil-sur-Roya

Un’altra attività originale da fare mentre si è a Breil-sur-Roya? La piazza sul lago nelle ore serali si veste di una luce nuova. La riqualificazione urbanistica ha fatto in modo che la promenade sulla sponda ovest del lago artificiale ottenesse un’illuminazione rinnovata, di design e capace di valorizzare il luogo armonizzandosi con il paesaggio. Ci troviamo in Francia ma il progetto di design è made in Italy.

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La spiaggia di Thaiti, una delle più belle di Saint-Tropez, è un vero paradiso

Il fascino della Costa Azzurra? È avvolto non solo da mare magnifico e atmosfere luxury ma soprattutto da litorali da cartolina. Nella cittadina di Saint-Tropez se ne trovano alcune particolarmente suggestive come l’incredibile spiaggia Tahiti che se si chiama così un motivo lo avrà… no? Uno stabilimento che unisce glamour e relax regalando uno scatto da film proprio davanti agli occhi degli avventori che avranno la sensazione di vivere l’atmosfera esclusiva del jet set.

Dove si trova la spiaggia Tahiti a Saint-Tropez

Tra le spiagge più belle di Saint-Tropez spicca Tahiti: si trova nella zona settentrionale di Pamelonne, la striscia di sabbia che ha consacrato la località balneare rendendola ancora più speciale. Si differenzia da quelle più centrali per la posizione nascosta che la rende ancora più esclusiva e spesso scelta da VIP e personaggi dello spettacolo. Per raggiungerla si può usare l’auto o uno scooter ma attenzione perché trovare parcheggio non è semplice. L’alternativa? Una bella passeggiata dal centro storico.

Cosa vedere alla spiaggia di Tahiti

Tahiti Beach è una delle spiagge più belle della Costa Azzurra in Francia e non si trova distante dal centro storico e dal porto: ecco perché qui sono tante le cose da fare. In prima battuta? Sicuramente godersi il mare cristallino che richiama proprio il soprannome del litorale. Chi sa nuotare dovrebbe procurarsi una maschera e godersi lo snorkeling: i fondali sono densamente popolati. Se si desidera un’esperienza da VIP, consiglio di prenotare una giornata in uno dei beach club della zona. Se ne trovano alcuni così iconici da essere aperti dagli anni ’50: lettini comodi, champagne ghiacciato, servizio impeccabile e una vista che toglie il fiato: è il mix perfetto tra eleganza e spensieratezza.

Spiaggia Tahiti Saint-Tropez cosa vedere

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L’anima autentica ed esclusiva della Spiaggia Tahiti Saint-Tropez

Anche se la spiaggia guarda a est, le sfumature del tramonto si riflettono sulle colline alle spalle, creando un’atmosfera magica; molti locali offrono dj set e aperitivi d’autore per chiudere la giornata con stile. Da Tahiti puoi partire per una camminata lungo il sentiero costiero (Sentier du Littoral) che ti regala viste spettacolari tra rocce, vegetazione mediterranea e calette nascoste.

Saint-Tropez è da sempre meta di celebrità internazionali. E Tahiti, con la sua atmosfera discreta ma chic, è uno dei luoghi preferiti da chi cerca tranquillità lontano dai riflettori… ma sempre con stile. Non stupirti se a pochi passi da te ci sarà qualche volto noto del cinema o della moda. Un motivo in più per sceglierla? È tra le spiagge dog friendly che consente l’accesso ai cani. Il periodo migliore per visitarla? I mesi di maggio, giugno e settembre si distinguono per l’atmosfera è tranquilla, i prezzi non sono proibitivi e non c’è folla. Luglio e agosto sono invece i mesi più vivaci e ricchi di eventi, allo stesso tempo però si trova un numero elevato di persone e non sempre è facile trovare un ombrellone libero.

La Spiaggia Tahiti è una tappa imperdibile se stai programmando una vacanza a Saint-Tropez. Ti regala il meglio della Costa Azzurra: mare da cartolina, atmosfera esclusiva, natura affascinante e quel pizzico di lusso che rende tutto un po’ più speciale. Non importa se sei alla ricerca di relax, avventura o semplicemente di un posto bello da fotografare: qui troverai tutto quello che desideri… e anche di più.