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Le strade più famose d’America: la Route 66 e non solo

Quando si parla di strade iconiche negli Stati Uniti, la prima che viene in mente a chiunque è sicuramente la leggendaria Route 66. Conosciuta anche come “Mother Road“, questa autostrada – famosa anche sul grande e piccolo schermo – che attraversa il centro del Paese è diventata un simbolo della cultura americana del XX secolo. Inaugurata negli Anni Venti, la Route 66 connetteva Chicago con Los Angeles, attraversando numerose città e paesaggi mozzafiato. Tuttavia, la Route 66 non è l’unica strada degna di nota negli Stati Uniti. 

Infatti, per i viaggiatori più intraprendenti che volessero avventurarsi negli USA in self drive per un viaggio on the road come si deve – d’altronde il Paese a stelle e strisce è molto godibile in questa modalità – ci sono molte altre possibilità e numerose strade da imboccare per esplorare le meraviglie di tutti gli Stati Uniti.

La Route 66, vero simbolo USA

Un tempo, lungo il suo percorso, la Route 66 attraversava piccole cittadine del Midwest, deserti dell’Arizona e montagne della California, offrendo ai viaggiatori una finestra sui paesaggi e sullo stile di vita tipici dell’America più autentica. Sebbene gran parte della Route 66 sia oggi stata dismessa e sostituita da autostrade più moderne, il suo fascino e la sua importanza storica rimangono intatti. Ancora oggi, percorrere la “Mother Road” è un’esperienza unica che permette di immergersi nella storia e nell’iconografia della cultura statunitense.

Route 66

Fonte: iStock

L’iconica Historic Route 66

Oggi in realtà questa strada esiste con il nome di Historic Route 66, parte da Chicago e finisce a Santa Monica, in California, attraversando otto Stati per 3.755 km. Il sogno di molti è quelllo di percorrerla a bordo di una Harley Davidson o noleggiando un enorme camper americano.

La California State Route 1

Spostandoci sulla costa occidentale, troviamo la spettacolare California State Route 1, anche nota come Highway 1 o Pacific Coast Highway. Questo panoramico percorso costiero attraversa scogliere mozzafiato, piccoli villaggi pittoreschi e località famose come Big Sur. Si tratta di un’autostrada statale che percorre da Nord a Sud buona parte della costa pacifica della California per 198 km. Parte da Monterey e finisce a Morro Bay. Questa highway è famosa per le bellezze panoramiche che possono essere osservate percorrendola e perché attraversa la contea di Los Angeles e quella di San Francisco.

California State Route 1

Fonte: iStock

La California State Route 1 a Monterey

La Road to Paradise

Un’altra strada imperdibile sulla West Coast è la Road to Paradise che sale sul vulcano Mount Rainier nello Stato di Washington, regalando scorci suggestivi sui ghiacciai e sulle cime innevate. Si tratta della strada che attraversa anche le isole Keys, nel Sud della Florida, per 170 chilometri partendo dalla fine dell’Everglades National Park per concludersi a Key West. Alcuni punti sono strettissimi, con il Golfo del Messico da un lato della strada e il Mar dei Caraibi dall’altro.

La Blue Ridge Parkway

Spostandoci sulla costa orientale, non possiamo non menzionare la Blue Ridge Parkway, una strada panoramica che attraversa Virginia e North Carolina regalando viste mozzafiato sui Monti Appalachi e collegando lo Shenandoah National Park e le Great Smoky Mountains per 755 km. Sempre sulla East Coast, un’altra strada degna di nota è il Natchez Trace Parkway, un percorso storico che collega Natchez, in Mississippi, a Nashville, in Tennessee.

Blue Ridge Parkway

Fonte: iStock

Vista sulla Blue Ridge Parkway

L’Acadia Scenic Byway

Procedendo verso nord, troviamo l’Acadia Scenic Byway nel Maine, un pittoresco percorso che costeggia il Parco Nazionale di Acadia. Percorrendo questa strada degli Stati Uniti continentali, dalla quale si gode una vista spettacolare sull’Oceano Atlantico e sulle isole dell’arcipelago di Acadia, si possono raggiungere numerosi sentieri escursionistici e aree ricreative all’interno del parco nazionale, offrendo infinite possibilità di immergersi nella natura incontaminata del Maine. Percorrere questa strada panoramica è un’esperienza imperdibile per chiunque voglia scoprire la bellezza selvaggia della costa orientale degli Stati Uniti.

La Columbia River Gorge Scenic Byway

Spostandoci verso ovest, la Columbia River Gorge Scenic Byway in Oregon offre panorami spettacolari sulla gola scavata dal fiume Columbia. Questo tratto stradale offre ai viaggiatori una finestra privilegiata sulla maestosa bellezza naturale della regione, caratterizzata da alte scogliere, cascate imponenti e foreste pluviali. Uno dei punti salienti della Columbia River Gorge Scenic Byway è senza dubbio la famosa Multnomah Falls, una cascata a doppio salto alta oltre 190 metri. Percorrere la Columbia River Gorge Scenic Byway è un’esperienza unica per immergersi nella natura incontaminata dell’Oregon occidentale e ammirare da vicino uno dei paesaggi più suggestivi della regione.

Columbia River Gorge Scenic Byway

Fonte: iStock

Vista sulla Columbia River Gorge Scenic Byway

La Creole Nature Trail

Il Creole Nature Trail è una meravigliosa strada panoramica che attraversa la Louisiana sud-occidentale, offrendo ai visitatori uno sguardo esclusivo sulla bellezza e sulla ricca cultura di questa regione. Lunga circa 180 miglia (290 km), questo percorso ha inizio a Cameron e attraversa le parrocchie di Calcasieu, Jefferson Davis e Cameron, raggiungendo il confine con il Texas. Il percorso attraversa una varietà di ecosistemi affascinanti, tra cui paludi, estuari, lagune, praterie costiere e spiagge incontaminate. Il trail è anche noto per l’incredibile biodiversità, con oltre 400 specie di uccelli, alligatori, delfini, tartarughe e una ricca vegetazione tipica delle zone umide.

La regione attraversata dal trail ha una forte identità culturale Creola, con comunità che preservano tradizioni culinarie, musicali e artigianali uniche. Lungo il percorso si trovano musei, parchi naturali, santuari per la fauna selvatica e diverse opportunità per praticare attività all’aria aperta come birdwatching, kayak e pesca.

La Natchez Trace Parkway

La Natchez Trace Parkway è una strada nazionale che attraversa 444 miglia (715 km) dal centro-sud degli Stati Uniti, collegando la città di Natchez, in Mississippi, a Nashville, in Tennessee. Questa pittoresca strada panoramica segue un antico percorso di pista usato dai nativi americani e dai primi pionieri europei. Il paesaggio che circonda la Natchez Trace Parkway è estremamente vario, spaziando da dolci colline, praterie e boschi decidui a ripide scogliere e impenetrabili foreste. Il percorso offre numerosi punti panoramici, siti archeologici, aree naturalistiche e antiche fattorie, permettendo ai visitatori di immergersi nella ricca storia e cultura della regione. Guidare lungo la Natchez Trace Parkway è considerato uno dei modi migliori per scoprire il fascino dell’America rurale del Profondo Sud.

Natchez Trace Parkway

Fonte: iStock

Veduta della Natchez Trace Parkway

La Scenic Byway 12

La Scenic Byway 12 è una celebre strada panoramica che attraversa lo spettacolare paesaggio dell’Utah meridionale. Questo tratto stradale di circa 122 miglia collega Torrey a Bryce Canyon National Park, passando per alcune delle più affascinanti aree naturali dello Stato dello Utah. Il percorso si snoda tra canyon scavati dall’erosione, foreste di pini e abeti, altopiani deserti e pittoresche cittadine storiche. Alcuni dei punti salienti della Scenic Byway 12 sono Capitol Reef National Park, con le sue imponenti formazioni rocciose rosse, e Grand Staircase-Escalante National Monument, caratterizzato da panorami mozzafiato su canyon e altopiani. Guidare lungo questa strada è considerato uno dei modi migliori per ammirare la bellezza  diversificata del sud dell’Utah, offrendo uno scorcio privilegiato su uno dei paesaggi più spettacolari degli Stati Uniti occidentali.

La Hana Highway

L’Hana Highway è una celebre strada panoramica situata nell’isola di Maui, nelle Hawaii. Questo tortuoso percorso di circa 100 chilometri collega la città costiera di Kahului con la pittoresca cittadina di Hana, attraversando una delle zone più remote e suggestive dell’isola. Il tratto stradale serpeggia tra foreste pluviali, cascate e spiagge incontaminate, offrendo ai viaggiatori uno spettacolo naturale mozzafiato. Lungo l’Hana Highway si incontrano inoltre numerose attrazioni, come i Pools of ‘Ohe’o, un insieme di piscine naturali alimentate da cascate, e Wailua Falls, una cascata alta oltre 80 metri. Il viaggio lungo l’Hana Highway richiede tempo e pazienza, ma percorrere questa strada è considerato uno dei must per i visitatori dell’isola di Maui, che hanno l’opportunità di ammirare i paesaggi più spettacolari e incontaminati dell’arcipelago.

Hana Highway

Fonte: iStock

La Hana Highway

La Route 50

La U.S. Route 50 attraversa il Nevada da est a ovest, tagliando in due l’immensa distesa desertica dello stato. Soprannominata “la strada più solitaria d’America”, questo tratto stradale di oltre 400 miglia attraversa paesaggi lunari, piccoli centri abitati abbandonati e vasti spazi quasi completamente disabitati. Il percorso sembra quasi interminabile, con pochi segnali di vita visibili all’orizzonte. Nonostante la sua apparente desolazione, la U.S. Route 50 offre un’esperienza di viaggio unica, permettendo di immergersi nella vastità e nella solitudine della desertica Great Basin. Percorrere questa strada è considerato quasi un rito di passaggio per gli amanti delle strade secondarie meno battute, che vogliono mettersi alla prova in un ambiente aspro e inospitale eppure affascinante.

L’Alaska Route 9

Infine, non possiamo dimenticare l’Alaska Route 9, un remoto percorso che attraversa paesaggi selvaggi dell’Alaska, regalando scorci unici sulla natura. Si tratta di una strada lunga 201 chilometri che collega Seward ad Anchorage e permette di scoprire luoghi bellissimi come la Kenai Peninsula, la Chugach National Forest, Turnagain Arm e le Kenai Mountains.

La Dinosaur Diamond Scenic Byway

Ed ecco una vera e propria chicca: stiamo parlando della Dinosaur Diamond Scenic Byway, una particolarissima strada panoramica di circa 512 miglia (823 km) che attraversa il nord-est dello Utah e il nord-ovest del Colorado. Questo itinerario circolare è uno dei migliori modi per esplorare una delle regioni più ricche di fossili di dinosauri negli Stati Uniti.

Il percorso, infatti, passa vicino a numerosi siti paleontologici importanti, tra cui il Dinosaur National Monument (un parco nazionale che ospita una famosa parete di ossa fossili di dinosauri), il Cleveland-Lloyd Dinosaur Quarry (un sito di scavo che ha restituito una delle maggiori concentrazioni di fossili di Allosaurus) e la Fruita Paleo Area (un’area protetta con numerosi ritrovamenti di fossili di dinosauri e altri animali preistorici).

Oltre ai siti paleontologici, la Dinosaur Diamond Scenic Byway attraversa paesaggi di incredibile bellezza naturalistica che regalano veri e propri scenari da cartolina, come canyon, fiumi selvaggi, foreste e altopiani deserti. Lungo il percorso ci sono musei e numerose opportunità per i viaggiatori di fare escursioni e attività all’aria aperta.

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Benvenuti nella migliore destinazione per viaggi on the road: gli Stati Uniti del Sud

Qual è il viaggio on the road per eccellenza? In molti potrebbero rispondere gli Stati Uniti, e noi non potremmo che dire di essere d’accordo. Ma qual è il più originale, quello in grado di sorprendere e di condurre alla scoperta di immense piantagioni di cotone, grandi dimore storiche, luoghi che raccontano le battaglie per i Diritti Civili, luoghi che ospitano le radici di moltissimi generi musicali e molto altro ancora? La risposta è sempre Stati Uniti, ma in particolare la regione del Sud che riesce a far innamorare per i suoi paesaggi e le sue numerose attrazioni.

Guidare negli Stati Uniti del Sud è fare un viaggio nella natura più autentica

Il Sud degli Stati Uniti è una sorta di mondo a parte rispetto al resto del Paese: non c’è il trambusto delle grandi metropoli, la vita scorre a ritmi più lenti, calmi e rilassati e ovunque si avverte un forte legame con un passato recente, ma con uno sguardo rivolto al futuro.

E poi ci sono i profumi, le tradizioni e la musica che regalano un’esperienza di viaggio unica e completamente diversa dalle altre che si possono fare in America.

Per non parlare della lussureggiante natura fatta di pascoli idilliaci, di montagne ricoperte di boschi e di coste lunghissime che si tuffano nell’oceano infinito, di spiagge che sembrano paradisi e molto altro ancora.

Sì, gli Stati Uniti del Sud possono regalare viaggi in automobile davvero spettacolari, di quelli che emozionano e che vorreste che non finissero più.

Per questo motivo, abbiamo deciso di raccontarvi alcuni straordinari itinerari che è possibile prenotare tramite Gattinoni Travel, proposte uniche che vi permetteranno di scoprire anche la calda ospitalità e la deliziosa cucina di questa zona d’America.

La natura selvaggia degli Outer Banks

Gli Outer Banks sono ormai noti anche nel nostro Paese grazie a una recentissima serie televisiva. Un paradiso nel vero senso della parola, caratterizzato infatti da una sottile striscia di sabbia che si estende per 160 km disegnando la costa del North Carolina.

Viaggio negli Outer Banks

Fonte: Visit North Carolina

Guidare nei paradisi degli Outer Banks

A bordo della propria auto si possono scoprire le meraviglie della costa attraverso il Chesapeake Bridge Tunnel, grazie a cui ammirare città pittoresche e tranquille, villaggi di pescatori, placide spiagge sabbiose e tutta la natura che domina incontrastata questa straordinaria regione. Un itinerario in un territorio ricco di erba che si muove al ritmo del vento, di fiori che colorano i campi, di uccelli marini che si librano in volo, cavalli selvaggi e surfisti di tutte le età.

Poi ancora i meravigliosi fari che illuminano le acque turbolente dell’oceano e che dirigono verso isole da sogno come Ocracoke, sede del faro più antico del mondo e più basso di tutta la costa, e Cedar Island, lembo di terra in cui l’atmosfera è assolutamente speciale.

Il viaggio proposto conduce anche oltre gli Outer Banks, fino a raggiungere il South Carolina, con tappe come Myrtle Beach, una vivace e colorata città balneare; Georgetown, una meravigliosa dimora storica di epoca coloniale; Charleston, località ricca di storia e nota per la sua particolare architettura; e il Parco Nazionale Congaree, che ospita la più vasta foresta vergine di latifoglie di pianura rimasta negli Stati Uniti.

La musica prima di tutto: il viaggio on the road più ritmato che c’è

La musica americana, quella che tutti abbiamo ascoltato e sempre ascolteremo, affonda le sue radici proprio in alcune fantastiche zone degli Stati Uniti del Sud. In particolare, qui sono nati e sono diventati il patrimonio di cui godiamo oggi il Jazz, il Blues e il Bluegrass.

Merito soprattutto dei grandi nomi del panorama della musica che da queste parti hanno vissuto, e dei quali è possibile visitare luoghi, musei e molto altro ancora. Ma un viaggio on the road negli Stati Uniti del Sud permette anche di immergersi nel presente della musica, grazie ai mitici studi di registrazione in Alabama, ai vibranti locali di musica dal vivo del French Quarter di New Orleans, in Louisiana, ai Tonk Bar della Lower Broadway di Nashville, in Tennessee e non solo!

French Quarter, New Orleans

Fonte: Louisiana Office of Tourism

Il famosissimo e bellissimo French Quarter

Itinerari al ritmo di musica e attraverso paesaggi iconici, arrivando in località mozzafiato dove poter ascoltare il soul blues del Delta nel Mississippi, oppure danzare con un compagno di ballo in uno zydeco bar a Lafayette, in Louisiana, o magari imbattersi in una banda di ottoni a New Orleans.

Solo qui potrete vivere di persona i luoghi che Elvis Presley frequentava abitualmente, per esempio visitando la famosa Graceland a Memphis, nel Tennessee, o andando a spasso per la sua città natale, Tupelo, nel Mississippi. E se non è abbastanza, sappiate che potrete conoscere anche i posti in cui le superstar registravano i loro brani: il Muscle Shoals Sound Studio e i Fame Recording Studios, in Alabama, mentre i fan del country, e in particolare della leggenda Dolly Parton, potranno fermarsi nel suo parco a tema, Dollywood, a Pigeon Forge, nel Tennessee.

Gli incredibili sapori degli Stati Uniti del Sud

Cos’è un viaggio senza aver sperimentato la cucina locale? Di certo non è completo, perché nell’enogastronomia sono racchiusi segreti e tradizioni di ogni Paese. In più, i sapori della cucina del Sud degli Stati Uniti sono una vera sorpresa, perché racchiudono più anime differenti in quanto figlie del suo affascinante melting pot: da quella Nativa Americana a quella Africana, da quella spagnola a quella francese, e di certo non mancano anche gli influssi italiani.

Tra un incantevole paesaggio e l’altro potrete assaggiare la cucina locale a base di barbecue, pomodori verdi fritti, torte al burro, gamberi, che vengono serviti ovunque dai ristoranti più raffinati ai punti di ristoro delle highways.

Viaggiare nel Sud permette di assaggiare piatti di grande personalità, dal maiale arrosto con salsa agrodolce del North Carolina, ai frutti di mare freschi del Sud Carolina, dal tipico pollo fritto di Alabama e Mississippi, al soul food del Tennessee, senza dimenticare le ricette della cultura creola in Louisiana, con i suoi piatti a base di gamberi, gamberetti, alligatore e Andouille, tutti conditi con la famosa salsa Tabasco®, prodotta proprio ad Avery Island.

Le bevande locali completano un ottimo pasto del Sud: il whisky nativo dell’America, il Bourbon, o il rum delle distillerie a conduzione familiare, nonché tantissimi cocktail e birre artigianali, tutte alla spina.

Gli Stati Uniti del Sud offrono viaggi su strada davvero unici nel loro genere, un mix di montagne, coste, fiumi infiniti come il Mississippi e tutto condito da una cucina interessante e un’ospitalità che ti fa sentire a casa.

Per maggiori informazioni sui tour disponibili, e molto altro ancora, vi invitiamo a visitare il sito di Travel South USA dove troverete anche tutti i tour on the road ideati in collaborazione con Gattinoni Travel.

Cosa mangiare negli Stati Uniti del Sud

Fonte: Travel South USA

Uno dei gustosissimi piatti degli Stati Uniti del Sud
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Aracataca: il diario di viaggio di Jovanotti in America Latina, in anteprima su RaiPlay

Prendete una bicicletta, uno smartphone e un’incessante curiosità per scoprire nuovi orizzonti. Aggiungete un’icona della musica italiana come Jovanotti e una terra tutta da scoprire come il Sud America, e avrete la ricetta per una nuova docu-serie imperdibile.

Aracataca-Non voglio cambiare pianeta 2” è la nuova avventura in bicicletta di Lorenzo Cherubini alla scoperta di paesaggi incantevoli, città coloniali, popolazioni e culture locali tra suggestioni, immagini e sensazioni. Il format, che è l’ideale per chi ama viaggiare ed esplorare, verrà trasmesso in esclusiva su RaiPlay.

Non voglio cambiare pianeta 2: il ritorno di Jovanotti

Una bicicletta, uno smartphone e un’action camera montata sul manubrio della sua bicicletta, realizzata apposta per l’occasione, è quanto basta a Jovanotti per documentare il suo diario di bordo alla scoperta del Sud America. Un’esperienza che non è nuova per l’artista, che agli inizi del 2020 aveva pedalato in solitaria per ben 4.000 chilometri tra il Cile e l’Argentina. RaiPlay aveva documentato questa avventura nei primi 16 episodi della serie “Non voglio cambiare pianeta”, dando voce a ogni destinazione, ogni emozione e ogni sfida.

Ma il cantautore italiano non si è fermato qui. Quest’anno, ha deciso di fare il bis con “Aracataca-Non voglio cambiare pianeta 2”. Cambiano le tappe ma non lo spirito di esplorazione: in questo nuovo viaggio in bicicletta, Jovanotti ha percorso 3.500 chilometri in Sud America, attraversando le Ande, l’Amazzonia e toccando anche la città colombiana che dà il nome al progetto: Aracataca, il luogo di nascita del suo autore preferito, Gabriel García Márquez.

Attraversando luoghi incantevoli, dal fascino senza tempo, tra salite e discese, foreste e cascate, sentieri e autostrade, Jovanotti ha documentato ogni aspetto del viaggio. Dai villaggi sperduti alle grandi città, dalle periferie ai pueblos, ha incontrato le popolazioni locali, utilizzando la musica come un ponte tra le culture.

“Aracataca” è il racconto psichedelico di una follia su due ruote, in cui Lorenzo Cherubini si è aperto alla fatica e alla curiosità, per raccontare sia la sua storia che quella dei luoghi attraversati, in un contesto in cui la libertà, la spontaneità, l’occhio aperto e ingenuo, il gioco e la consapevolezza sono stati gli elementi chiave del racconto.

Aracataca: la seconda stagione in streaming su RaiPlay

Dopo il sorprendente e straordinario successo della prima stagione, trasmessa in pieno lockdown con oltre 5,5 milioni di spettatori, RaiPlay presenta la sua seconda avventura con una nuova serie di episodi. Questa stagione è composta da 22 puntate, pari al numero degli arcani maggiori dei tarocchi che hanno accompagnato Lorenzo durante il suo viaggio, divise in due parti: i primi undici episodi vanno in onda dal 24 aprile 2023, mentre gli altri saranno trasmessi a partire dal 1° maggio.

Aracataca ci trascina in un itinerario emozionante alla scoperta di luoghi magici e di culture antiche, attraverso immagini, pensieri ed emozioni, sulle note di una colonna sonora completamente originale, scritta, suonata e cantata dall’artista stesso. Lo stesso progetto è stato girato interamente da Jovanotti, utilizzando solo una piccolissima action camera e un cellulare, creando così un format unico nel suo genere che va al di là di ogni forma di documentario tradizionale.

Un progetto dal taglio fresco e spontaneo, prodotto da Soleluna e montato e diretto da Michele Lugaresi: Aracataca è un invito a lasciarsi trasportare in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato, in cui la bellezza della natura e la genuinità delle persone ci riportano in contatto con noi stessi.

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In camper per ammirare il foliage italiano: gli itinerari

L‘autunno, con i suoi colori caldi e spesso temperature piacevoli, è una delle stagioni più amate dell’anno. Del resto, in questo periodo di può ammirare il famigerato foliage che regala una sorta di festa cromatica grazie alla tonalità delle foglie che dagli alberi cadono in terra.

Un fascino a dir poco unico e che si assapora al meglio con un viaggio on the road a bordo di un camper. Per questo motivo, la piattaforma europea di camper sharing, Yescapa, ha deciso di proporre le migliori destinazioni italiane per partire per un’avventura autunnale a bordo di un camper. Scopriamo insieme gli itinerari selezionati.

Langhe a bordo di un camper, tra tartufo, vino e panorami mozzafiato

Regione straordinaria durante tutto l’anno, ma certamente dal fascino irresistibile in autunno, è il Piemonte e in particolare le Langhe. L’itinerario suggerito parte da Alba, in provincia di Cuneo, dove le colline che abbracciano il borgo sono punteggiate da magnifiche distese di alberi ambrati e dorati.

Fino al 4 dicembre da queste parti c’è la celebre Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba, un appuntamento ricco di eventi enogastronomici che vedono come protagonista indiscusso il tartufo, ma anche diverse rievocazioni folkloristiche come il Palio degli Asini, l’investitura del Podestà e Il Baccanale del tartufo.

A pochi chilometri da qui da non perdere è La Morra, una delle città più alte della Bassa Langa, un meraviglioso belvedere che è tra i più panoramici di tutto il territorio. L’ideale è arrivare verso il momento del tramonto o poco prima per godersi appieno lo spettacolo del foliage, per poi proseguire la giornata in uno dei tanti locali dove fare una degustazione di vini e prodotti tipici.

Le ultime due tappe a bordo camper sono Monforte e Barolo. Due borghi indiscutibilmente meravigliosi, ma senza ombra di dubbio a entrare nel cuore del viaggiatore è il percorso per arrivarci: un reticolo di strade panoramiche immerse in distese di viti e noccioli a perdita d’occhio.

langhe autunno

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Paesaggio delle Langhe in autunno

Val di Non: qui il blu dei laghi incontra i colori dell’autunno

Un altro bellissimo itinerario autunnale da percorre in camper è quello che attraversa la Val di Non, in Trentino. Un percorso che fa scoprire laghi, sentieri e tappeti di foglie policromi. La prima tappa è l’affascinante Lago di Tovel, uno specchio d’acqua incastonato fra le Dolomiti di Brenta in cui si riflettono i colori degli alberi attorno.

Subito dopo direzione borgo di Casez, dove svetta un castello che domina gli edifici dell’antico abitato. Un luogo che non ha perso il suo fascino nonostante i pesanti rimaneggiamenti di fine Ottocento.

Poi ancora i Laghi di Coredo e Tavon, dai quali è possibile percorrere la Via dei Sogni fino a Coredo, e ultimo (ma non meno bello) il Lago Smeraldo: un paradiso per gli amanti del foliage che da qui potranno passeggiare lungo il Sentiero dell’Erica.

Val di Non autunno

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Lago di Tovel in autunno

Carso: tra colori e sorprese

Il terzo itinerario consigliato riguarda l‘altopiano carsico in Friuli-Venezia Giulia. Qui l’arrivo dell’autunno porta con sé un caleidoscopio di colori che vanno dal giallo al porpora e che trasformano il paesaggio in una landa infuocata.

Il punto di partenza suggerito è Basovizza, in provincia di Trieste, da dove poter iniziare a percorrere i sentieri fino alle pendici del Monte Cocusso, costellati dal sommaco, arbusto simbolo di questi luoghi dalle accese colorazioni in piena palette autunnale.

Si prosegue, poi, verso il paesino di Padriciano per addentrarsi nei boschi circostanti. Qui si possono prenotare gite a cavallo per godersi un’esperienza suggestiva, circondati da un incantevole scenario naturale. L’itinerario in camper si chiude lungo la costa sul percorso panoramico che unisce Santa Croce ad Aurisina, il Sentiero della Salvia, che regala magnifici belvedere sul Golfo di Trieste, mentre i contrasti cromatici delle foglie dorate e rosse col bianco delle rocce calcaree rendono il tutto quasi magico .

Inoltre, fino al 5 novembre il Carso triestino e goriziano ospita la manifestazione “Sapori del Carso” che propone eventi ed esperienze culinarie per promuovere i sapori della tradizione, i prodotti e i produttori locali.

carso autunno

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Vista autunnale dell’altopiano carsico

Abruzzo in camper per scoprire i castelli immersi nella natura

L’Abruzzo è una delle regioni italiane che più di altre conserva una natura incontaminata e un paesaggio che si sviluppa tra mare e montagna. L’itinerario, in questo caso, si inerpica sulle colline del chietino fino ad arrivare sulla costa, in un on the road a caccia dei castelli, natura e buon vino.

Si parte da Crecchio, sede dell’omonimo castello medievale nel centro storico del paese. Da qui, si può percorrere la Via dei Mulini: un sentiero di 10 chilometri fra i bellissimi vigneti abruzzesi.

Si prosegue poi verso il castello più fotografato d’Abruzzo: Roccascalegna, che si trova arroccato su una scenografica sporgenza rocciosa circondata da vegetazione che in questa stagione si dipinge di rosso e giallo. Virando verso il litorale si incontra, poi, il Castello di Monteodorisio e poco oltre la Riserva Naturale Regionale Bosco Don Venanzio: uno degli ultimi lembi di foresta planiziale della costa adriatica, perfetta per una passeggiata ottobrina.

Questa stagione, inoltre, da queste parti sinonimo di vendemmia. Per questo motivo, con lo scopo di festeggiare il vino nuovo molti produttori locali partecipano all’evento “Cantine Aperte”, accogliendo i visitatori e proponendo degustazioni dei loro prodotti.

Roccascalegna, autunno

Fonte: iStock – Ph: ROMAOSLO

Roccascalegna, Abruzzo

Irpinia: borghi, parchi e profumo di castagne

L’ultimo itinerario consigliato, ma non per bellezza e importanza, si sviluppa in Irpinia, in provincia di Avellino. Da queste parti il tempo sembra essersi fermato. Un lembo di terra italiana ricco di storia e bellezze naturali, composto da antichi borghi immersi nei boschi. Non è un caso, infatti, che sia nota anche come “la verde Irpinia”,  terra che in autunno diventa scenario di una vera e propria esplosione cromatica.

Il percorso in camper parte dal Parco Regionale del Pertenio, in particolare da Ospedaletto d’Alpinolo, da cui si può percorrere il Sentiero del Pellegrino per arrivare al Santuario di Montevergine. Lungo il cammino, di circa due ore, si può godere della maestosità del bosco e dei suoi bellissimi giochi di colore. Il viaggio, poi, continua verso Serino, borgo dalla storia ultramillenaria che si mescola con il mito di Sabatia.

Gli amanti del trekking potranno poi proseguire verso Santa Lucia di Serino alla volta del Monte Faggeto, un’escursione di un’ora e mezza che conduce attraverso le splendide faggete del Piano della Guardia. Ultima tappa è il delizioso borgo di Nusco, chiamato anche “Balcone dell’Irpinia”: dall’alto dei suoi 914 metri, regala ai visitatori una vista panoramica mozzafiato sul Massiccio del Vulture e sui monti dell’Appennino campano.

Insomma, il nostro Paese durante l’autunno è ancora più incantevole.

Irpinia autunno

Fonte: iStock

Irpinia in autunno
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Alla scoperta dell’Irlanda lungo la Wild Atlantic Way

Oggi vi porto con me in Irlanda, alla scoperta di un itinerario unico nel suo genere: la Wild Atlantic Way. Questo percorso lungo 2500 km è spesso paragonato alla Route 66, forse perché regala, a chi sceglie di percorrerla, la stessa sensazione di libertà e di avventura che caratterizza la mitica strada americana. Il nome stesso, Wild Atlantic Way, fa già capire cosa aspettarsi: chilometri e chilometri di strade costiere, affacciate sull’Oceano Atlantico, caratterizzate da selvagge scogliere a picco sul mare, distese di prati verdi che contraddistinguono la campagna irlandese e piccoli villaggi pittoreschi dove si parla ancora il gaelico. Un tuffo nell’Irlanda più rurale e autentica, dove godersi ogni singolo istante, sia di giorno, alla scoperta di panorami mozzafiato, sia di sera, sorseggiando un buon bicchiere di birra e ascoltando musica tradizionale in un pub.

Come organizzare un viaggio sulla Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è di fatto una rete di strade che è sempre esistita, ma che il governo irlandese ha deciso di valorizzare attraverso una segnaletica ben chiara e un notevole investimento dal punto di vista turistico. La Wild Atlantic Way inizia da Malin Head, il punto più a nord della Repubblica di Irlanda, e scende lungo la selvaggia costa occidentale attraversando ben 9 contee e arrivando a Kinsale nella contea di Cork. Per percorrerla tutta è necessario avere a disposizione un’auto e almeno 15 giorni di tempo in base ai luoghi che decidete di visitare. In Irlanda ovviamente esiste un’estesa rete di mezzi pubblici, locali o a lunga percorrenza, ma avere un mezzo proprio vi garantisce maggiore flessibilità e la possibilità di prendere stradine secondarie e dedicare il tempo che volete a esplorare anche le zone meno battute. Per raggiungere la Wild Atlantic Way dall’Italia, potete volare su Dublino, con comodi ed economici voli diretti e low cost, e poi prendere un volo interno, operato da Aer Lingus, per l’aeroporto di Donegal. Qui saranno a disposizione numerose compagnie di noleggio, dove potete affittare un’auto per vivere questa fantastica avventura. Scegliete un’auto non troppo grande perché spesso le strade sono strette e tortuose e ricordatevi che in Irlanda si guida a destra, se non l’avete mai fatto i primi minuti può sembrare strano, ma vi abituerete davvero in pochissimo tempo. Alla fine del vostro viaggio, valutate di riconsegnare il mezzo all’aeroporto di Cork, oppure a quello di Dublino: potrebbe essere un’ottima occasione per visitare la vivace capitale irlandese.

Dormire e mangiare lungo la Wild Atlantic Way:

La Wild Atlantic Way è l’itinerario perfetto per chi ama programmare viaggi on the road. Se avete a disposizione solo pochi giorni, vi consiglio di scegliere accuratamente quali zone visitare, organizzando in anticipo le tappe, i chilometri da percorrere e i luoghi in cui soggiornare. Se invece avete a disposizione almeno 2 settimane, potete permettervi un po’ di improvvisazione e andare dove vi porta il cuore. Lungo la Wild Atlantic Way troverete diversi tipi di alloggio, bed & breakfast, agriturismi, hotel di lusso, campeggi, ostelli e anche castelli. L’itinerario è talmente lungo e offre paesaggi così variegati che avrete solo l’imbarazzo della scelta su dove fermarvi a dormire. La maggior parte delle strutture ricettive si trova sulle più famose piattaforme online per la prenotazione di alloggi. Se scegliete di viaggiare in alta stagione, il consiglio è di prenotare per tempo, per avere più scelta e tariffe migliori. Nella maggior parte degli hotel e dei bed & breakfast viene servita la colazione, la tradizionale Full Irish Breakfast, a base di uova e pancetta, salsiccia e fagioli, pomodori grigliati e pane tostato. Gli amanti della colazione dolce troveranno anche latte e cereali e pane tostato con marmellata, il tutto accompagnato da un lunghissimo caffè americano. Il pranzo è generalmente rapido e leggero: un sandwich o un’insalata si possono trovare facilmente nelle caffetterie. La cena è invece il momento giusto per provare la tradizionale cucina irlandese, a base di carne di manzo e agnello, patate, frutti di mare e pesce di acqua dolce. Imperdibile lo stufato di manzo cotto nella Guinness (la birra scura più famosa del mondo), il salmone (affumicato o grigliato), il tradizionale pesce fritto con le patatine oppure le ottime zuppe e vellutate. Dopo cena è d’obbligo fermarsi in un pub per sorseggiare una pinta di ottima birra irlandese: Guinness, Smithwick’s, Murphy’s sono solo le più famose, ma ne troverete moltissime altre, bionde, rosse o scure. Spesso nei pub vengono trasmette le partite di calcio o rugby e non sarà difficile trovare musica dal vivo.

Le tappe imperdibili della Wild Atlantic Way

Percorrere la Wild Atlantic Way per intero è un viaggio che richiede una gran voglia di macinare davvero tanti chilometri al giorno con la propria auto. L’itinerario comprende più di 150 punti di interesse, tra paesaggi naturali di straordinaria bellezza, siti di interesse storico e piccoli villaggi dove scoprire la cultura irlandese. Servirebbero mesi interi per esplorare ogni piccolo angolo nascosto! Eppure per me ci sono delle tappe imperdibili, da non lasciarsi sfuggire, che davvero valgono il viaggio lungo la Wild Atlantic Way. Ecco quelle nella mia top 5:

  • Il promontorio di Downpatrick: si trova nella contea di Mayo a pochi chilometri dal villaggio di Ballycastle ed è caratterizzato da una scogliera a picco sull’oceano, sferzata dal vento e dalle onde che su di essa si infrangono. È un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica dove si respira un’atmosfera di sacralità. La leggenda narra che sullo sperone di roccia (chiamato Dun Briste), che oggi affiora isolato in mezzo al mare e che in passato era attaccato al promontorio, si sarebbe rifugiato un re pagano che non voleva convertirsi al Cristianesimo. Dopo inutili tentativi di evangelizzazione, San Patrizio avrebbe appoggiato il pastorale sulla terra e la roccia si sarebbe staccata, lasciando il re a morire da solo. Più avanti nei secoli Downpatrick è diventato anche un avamposto di osservazione durante la seconda guerra mondiale e ancora oggi è visibile la scritta, fatta con le pietre, che segnalava ai piloti il territorio irlandese.
  • Il fiordo di Killary Harbour: l’unico fiordo dell’Irlanda si trova al confine tra la contea di Mayo e la contea di Galway. Si tratta di un braccio di mare lungo ben 16 km che si insinua tra le verdeggianti colline. Qui vengono allevate cozze e vongole, che vengono vendute nei mercati della zona. Durante la stagione estiva è possibile prendere parte a un tour in barca lungo il fiordo per ammirare le numerose specie di animali e di uccelli che vivono in quest’area marina. I più fortunati potrebbero anche avvistare delfini e foche.

  • Le isole Aran: sono un gruppo di tre isolette che si trova al largo della baia di Galway. La più grande, Inishmore, è visitabile con un’escursione in giornata partendo dal porto di Rossaveal. La traversata dura circa un’ora e ci sono numerosi collegamenti nel corso della giornata. Su Inishmore si trovano i resti di un forte preistorico, il Dún Aengus, risalente all’Età del Bronzo. Il forte era dedicato alla divinità pagana Aengus e aveva una funzione religiosa e cerimoniale. Situato su una scogliera di calcare a picco sull’oceano, a un’altezza di più di 100 metri, è un luogo davvero suggestivo con un’impressionante vista che vi lascerà a bocca aperta.
  • Le scogliere di Moher: sono sicuramente le scogliere più famose d’Irlanda e si trovano nella contea di Clare. Sono lunghe ben 8 km e alte circa 200 metri e il loro nome significa “scogliere della rovina”. Considerate in passato uno dei luoghi più pericolosi al mondo, oggi si possono visitare in totale sicurezza partendo dal Centro Visitatori. Qui sono stati creati parapetti e protezioni che permettono di percorrere il sentiero in tutta tranquillità e di godersi il magnifico spettacolo di queste rocce altissime che si gettano a strapiombo nel mare, dove le pulcinelle di mare fanno il loro nido.
  • L’anello di Kerry: si tratta di un percorso circolare di 179 km che parte da Killarney e attraversa la penisola di Iveragh nella contea di Kerry. Questo itinerario riassume in sé tutti i tipici paesaggi irlandesi: verdi colline con le pecore al pascolo, colorati villaggi costieri e scogliere a strapiombo sul mare. A ogni curva si apre uno scorcio diverso e meraviglioso in cui ci si può fermare per scattare una foto. L’anello di Kerry attraversa anche il Parco Nazionale di Killarney, che in primavera si accende con i colori degli alberi in fiore. Questo è il luogo ideale per gli amanti delle vacanze in natura ed è facilmente esplorabile anche a piedi o in bicicletta.

Oltre a queste tappe imperdibili ci sono davvero tanti altri luoghi di interesse. Il viaggio si può quindi organizzare in base ai propri gusti e interessi e arricchirlo con esperienze e attività particolari. Sicuramente l’elemento paesaggistico è predominante lungo la Wild Atlantic Way, ma anche l’aspetto culturale può rivelare grandi sorprese. In Irlanda viene organizzato un festival per ogni cosa e non sarà difficile trovare celebrazioni ed eventi in grande stile: festival di musica celtica, festival delle ostriche, festival per trovare la propria anima gemella… Insomma, in Irlanda ogni occasione è buona per festeggiare!

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Viaggio on the road nell’anima del Portogallo

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci, perché sono così tante le meraviglie ancora inesplorate che ogni volta che raggiungiamo una destinazione, sia questa lontana o vicina, finiamo col scoprire nuovi e inediti dettagli che ci incantano.

Ci sono luoghi poi, che per paesaggi, culture e tradizioni, sono destinati a restare nel cuore e a non andare più via. Sono gli stessi che ci permettono di costruire quelli che sono i ricordi più indelebili delle avventure della nostra vita. Il Portogallo è sicuramente uno di questi.

E se è l’anima più vera, autentica e incontaminata del Paese che volete scoprire, allora non vi resta che organizzare un viaggio on the road nella regione di Alentejo. Lì dove tutto sa di meraviglia, proprio lì dove il tempo si è fermato, potrete vivere una delle avventure più memorabili di una vita intera.

Benvenuti nella regione di Antelejo

Organizzare un viaggio in Portogallo è sempre un’ottima idea. Lo è perché l’intero territorio, situato nella penisola iberica al confine con la Spagna, offre paesaggi mozzafiato, come quelli bagnati dall’Oceano Atlantico. Perché conserva tradizioni secolari, affascinanti e seducenti che sono conservate dalle città e dai villaggi che si snodano lungo tutto il Paese. E poi ancora per la sua storia, per l’arte e la sua architettura, per gli scenari idilliaci che si aprono davanti agli occhi dei visitatori e per i suoi colori.

Ma se è l’anima più autentica e incontaminata del Portogallo che volete scoprire, allora c’è un luogo specifico che dovete raggiungere, meglio ancora se a bordo di un’autovettura.

Ci troviamo ad Alentejo, nella regione del Portogallo che comprende i distretti di Portalegre, Évora e Beja e una parte di quello di Setúba. È qui, che in occasione di un viaggio on the road, si attraversano pianure sterminate che si perdono all’orizzonte e che cambiano forme e colori con il susseguirsi delle stagioni. È qui che c’è un paesaggio che lascia senza fiato, che alterna frammentate scogliere a pianure pianeggianti e sterminate che s’illuminano sotto i raggi del sole, e che sono tutte da scoprire a ritmo lento.

Spiaggia di Samoqueira, Porto Covo, Alentejo

Fonte: iStock

Spiaggia di Samoqueira, Porto Covo, Alentejo

Alla scoperta dell’anima incontaminata del Portogallo

La sterminata campagna pianeggiante – dove il tempo sembra sospeso – comincia nei pressi del Tago, il fiume più lungo della Penisola iberica, nel nord della regione. Il sud, più accogliente e caloroso, ospita spiagge selvagge e scenografiche tutte da vivere a ritmo lento, un luogo dove il tempo è scandito solo dalle onde del mare e dai raggi del sole.

Évora è il capoluogo della regione centro-meridionale dell’Alentejo, ed è qui che parte il nostro viaggio ideale on the road. Lo straordinario centro storico della città, classificata come Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ospita l’antico tempio romano di Évora, mentre tutto intorno le antiche case si addossano l’un l’altra creando sentieri magici e suggestivi.

Lasciati alle spalle la folla e il brusio delle persone, potrete andare alla scoperta dei piccoli borghi protetti da fortificazioni, come Marvão o Monsaraz, che conservano la storia e le tradizioni del territorio. Una storia che vive e sopravvive anche nelle caratteristiche città di Santarém, Portalegre e Beja.

Un’altra tappa imprescindibile è quella della costa della regione. È qui che si susseguono scogliere frastagliate che proteggono baie bellissime e suggestive, che si alternano ad arenili sabbiosi bagnati dalle acque turchesi e trasparenti.

Il percorso on the road che conduce da una parte all’altra della regione è un’esperienza visiva e sensoriale unica. Attraverserete, infatti, campagne e pianure, campi coltivati e vitigni locali che profumano di terra e che creano paesaggi unici e suggestivi. Fermatevi a osservare il panorama, sia di giorno che di notte, e lasciatevi guidare dal sole e dalle stelle. La vista, qui, è straordinaria.

Cromlech Xerez, Évora, Alentejo

Fonte: iStock

Cromlech Xerez, Évora, Alentejo
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Il Dublin Coastal Trail è la strada panoramica più bella d’Irlanda

Dublino è una città splendida, ricca di storia e di cultura: meta prediletta di tantissimi turisti, è nei suoi quartieri storici che solitamente questi si concentrano. Tra chiese antiche e piccoli pub dove assaporare le specialità locali, la capitale irlandese ha molte sorprese da regalare. Ma ora c’è una nuova esperienza emozionante per scoprire il lato nascosto di questa città: il Dublin Coastal Trail è un vero e proprio viaggio, un’avventura mozzafiato tra panorami incantevoli e monumenti storici.

Nasce il Dublin Coastal Trail

La città di Dublino è adagiata sulla sponda orientale del Paese, affacciato splendidamente sul Mare d’Irlanda, da cui gode di una vista incredibile. Ed è proprio seguendo il profilo della contea lambito dalle acque, in un lungo cammino di ben 64 km, che possiamo ammirare la vera identità di questo luogo magico e sorprendente. Il Dublin Coastal Trail nasce con l’intento di valorizzare le tante bellezze che si susseguono lungo la costa, in un itinerario che rappresenta esso stesso una tra le più suggestive attrazioni del Paese.

Il cammino offre panorami ricchi di fascino e magia, addentrandosi in piccoli quartieri periferici dove il tempo sembra essersi fermato e poi esplorando veri e propri angoli di natura ancora incontaminati. Il Dublin Coastal Trail può essere percorso a piedi o in bici, l’importante è assaporarne la sua essenza più autentica e fare il pieno di esperienze che rimarranno per sempre nella memoria. Ma quali sono le tappe più belle di questo itinerario, quelle assolutamente da non perdere? Andiamo a scoprirle insieme.

Dublin Coastal Trail, cosa vedere

Il Dublin Coastal Trail è una strada panoramica che percorre l’intera costa della contea di Dublino, affrontando paesaggi diversissimi tra loro – eppure ciascuno davvero splendido nella sua autenticità. Si parte da Skerries, piccolo porto commerciale dal florido passato, divenuto oggi una località balneare graziosissima. Il suo grande mulino a vento, immerso in una vasta distesa verde, sembra uscire da una cartolina. Mentre il mulino ad acqua, che ancora macina farina per preparare vere delizie da forno, è un’attrazione turistica molto apprezzata.

Per chi ama fare sport, questa è l’occasione giusta: dal kitesurf al kayak, qui si può vivere un’avventura incredibile. Ma è a Malahide, delizioso villaggio alle porte di Dublino, che si può ammirare una delle bellezze più suggestive della contea: il Castello di Malahide, che spicca per essere forse il più antico d’Irlanda, ma anche per i suoi fantasmi – si dice che qui ve ne siano ben cinque! Attorno al maniero, un gigantesco parco e dei giardini botanici che racchiudono un ampio patrimonio naturalistico.

Proseguendo verso sud, ci si imbatte nelle ammalianti scogliere di Howth: il sentiero, a picco sul mare, regala una vista unica al mondo. Con un po’ di fortuna, qui non è affatto raro imbattersi in bellissimi uccelli e in numerose specie marine – tra cui alcuni esemplari di foca. Dopo aver attraversato il porto di Dublino, la strada si spinge a meridione verso il quartiere di Sandymount. La sua spiaggia ventosa non è la sola meraviglia di questo luogo: merita assolutamente una visita il Poolbeg Lighthouse, che emerge dall’acqua e che si può raggiungere tramite un lungo cammino che si addentra nella baia di Dublino.

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Abbiamo trovato la strada panoramica più bella del mondo

Il mondo è pieno di posti incantevoli, paesaggi suggestivi e città che fanno battere il cuore alla sola vista. Però secondo alcuni sondaggi, la strada più bella del mondo è una sola e si trova in Norvegia. Non ci credete? Presto cambierete idea.

L’Atlantic Ocean Road, è un lungo percorso che attraversa un arcipelago, con viadotti e punti panoramici a strapiombo sul mare. Da lì si ha una vista che rapisce e incanta tutti coloro che vi passano.

Votata il 27 settembre del 2005 dal National Tourist Route come la “Norvegian Construction of the Century” è stata definita dal quotidiano The Guardian come uno dei percorsi in auto più spettacolari del mondo.

strada atlantica norvegia

La Strada Atlantica in tutto il suo splendore

Una strada bellissima ma insidiosa

Attraversando l’oceano, l’Atlantic Ocean Road è esposta agli agenti atmosferici e hai capricci della natura. Certo, la vista che si può ammirare non ha prezzo, ma non si tratta di una strada sempre tranquilla e rilassante da percorrere.

Anzi, spesso questo tratto stradale è soggetto a intemperie, come ad esempio onde alte diversi metri e a frequenti burrasche di neve e vento. L’atmosfera in quei momenti è proprio da film. Quando l’innamorata aspetta il marinaio tornare dal suo viaggio e guarda la tempesta infrangersi sul faro, a largo del porto.

C’è da dire che molti turisti scelgono di viaggiare sulla Strada Atlantica in autunno proprio per provare le violente burrasche che la colpiscono e godersi lo spettacolo terribile della natura.

strada più bella del mondo norvegia

Il tragitto perfetto per un viaggio on the road

La Strada Atlantica tra i fiordi norvegesi

La strada più bella del mondo è una unica nel suo genere. Essa infatti, comprende un tratto di 8,27 chilometri tra le città di Kristiansund e Molde, i due maggiori centri della contea di Møre og Romsdal, nella Norvegia dei fiordi. Il percorso asfaltato si destreggia lungo bassi ponti che spuntano fuori dal mare, collegando le isole tra Molde e Kristiansund, attraversando dei pittoreschi villaggi colorati. Non solo, la Strada Atlantica si fa largo tra i suggestivi isolotti di Averøy.

Il tratto più bello da percorrere

L’Hustadvika è il tratto di oceano più bello in assoluto, da godere soprattutto durante le burrasche. Questo rettilineo serpeggia agilmente di isola in isola grazie a sette ponti, il più alto dei quali, lo Storseisundet, non adatto a chi soffre di vertigini. Infatti, questa struttura ha una curvatura estrema che lo rende un progetto di design, più che una costruzione. Da qui, nei momenti di clima sereno e mare calmo, si possono avvistare balene e foche.

strada atlantica norvegia

Il ponte Storseisundet

L’Hustadvika è stata omaggiata con il prezioso titolo di strada turistica nazionale, grazie ai punti di collegamento che unisce e alla spettacolare costa che attraversa. Su questa strada la natura selvaggia e le curve a perdita d’occhio, stupiscono anche i viaggiatori più esigenti e severi.

Una tappa essenziale da inserire nel proprio itinerario di viaggio, per esplorar e scoprire a pieno le bellezze della Norvegia. La Strada Atlantica ogni anno attira amanti dei viaggi on the road, dei paesaggi nordici e di tutti coloro che nelle tempeste sperano di vedere il Dio del tuono delle leggende norrene scendere sulla Terra.

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Le strade costiere più spettacolari del mondo sono queste tre

I viaggi on the road ci affascinano da sempre perché è proprio su ruote che possiamo percorrere strade suggestive e affascinanti che a ogni chilometro ci restituiscono visioni quasi incantate.

Dalla Svizzera alla Germania, passando per l’Italia e arrivando fino in Irlanda troviamo quelli che sono gli itinerari più celebri da percorrere in auto. Tuttavia è in Francia che si snodano quelle che sono le strade costiere più spettacolari del mondo, e sono tre.

Stiamo parlando de Les Trois Corniches, le storiche, leggendarie e panoramiche strade sinuose che permettono di ammirare i panorami più belli della Costa Azzurra, quelli che alternano distese di mare che si perdono all’orizzonte, cieli tersi, cittadine arroccate su massicci montuosi e dimore eccezionali. Allacciate le cinture, si parte!

Les Trois Corniches: viaggio on the road sulla Costa Azzurra

Sono storiche e leggendarie, sono sinuose e panoramiche e lasciano senza fiato a ogni chilometro percorso. E sono così belle che non basterebbero tutti gli aggettivi elencati fino a questo momento per descriverle. Perché Les Corniches non si possono immaginare, ma solo vivere.

Queste tre strade, che collegano la città di Nizza a quella di Mentone su tre diversi livelli, si trasformano nel palcoscenico di spettacoli unici e grandiosi, quelli che appartengono a uno dei territori più eleganti, raffinati e suggestivi della Francia e del mondo intero.

Da percorrere in auto, non senza soste panoramiche, queste tre strade permettono di scoprire le più belle località balneari della costa, di ammirare le mille sfumature d’azzurro del mare e del cielo, le cittadine arroccate sulle rupi e la fitta e lussureggiante vegetazione che ricopre le montagne.

Le strade panoramiche della Costa Azzurra, dicevamo, sono tre e gli abitanti del luogo le distinguono in bassa, media e grande. Scopriamole tutte.

La strada bassa

Il viaggio su Les Trois Corniches francesi comincia dalla strada bassa, quella che permette un rincontro ravvicinato con il mare, con le spiagge e con gli eleganti stabilimenti balneari che caratterizzano la costa.

Questa strada, che porta da Nizza a Mentone, o viceversa, si snoda su un livello molto basso che ci permette di godere dei dettagli che caratterizzano questo tratto di territorio. Non solo spiagge e mare, ma anche dimore lussuose che hanno fatto la storia della Belle Epoque.

La strada media

Ci spostiamo ora sulla strada media, posizionata tra la strada bassa e quella grande. Questo percorso a metà altezza, che si snoda tra le scogliere della Costa Azzurra, ci permette di osservare le splendide cittadine che caratterizzano la costa da un’altra prospettiva.

Da una parte troviamo il mare, sempre azzurro e meraviglioso, dall’altra una lussureggiante vegetazione sempre verde. È questo il percorso migliore da intraprendere per chi vuole scoprire le cittadine che dominano la costa dall’alto come il villaggio di Eze.

La strada grande

Ultima, ma non per importanza, è sua maestà la strada grande. Questo percorso è probabilmente il più celebre, affascinante e suggestivo de Les Trois Corniches. Ma è anche il più antico, la sua costruzione, infatti, è avvenuta per volere di Napoleone I.

La strada grande è situata a un’altezza che supera i 400 metri e regala la sensazione di un viaggio sospeso tra cielo e mare.

Selvaggio e sinuoso, questo percorso on the road garantisce visioni sublimi che lasciano senza fiato a ogni chilometro.

Villefranche-sur-Mer

Vista Panoramica su Villefranche-sur-Mer

 

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La Corniche: la strada panoramica più bella d’Europa con vista sul mare

Esiste un luogo di incantevole bellezza che ha l’onere e l’onore di garantire a viaggiatori e turisti provenienti da ogni parte del mondo quella che è la vista più spettacolare e suggestiva d’Europa sul Mar Mediterraneo.

È qui, infatti, che passo dopo passo si aprono i panorami più mozzafiato dell’intera città marittima del sud della Francia. È sempre qui, sulla Corniche marsigliese che è possibile vivere una delle esperienze più magiche di sempre.

Bentornati a Marsiglia

Marsiglia non ha bisogno di presentazioni. La città più antica e meno francese di Francia incanta e stupisce da secoli con le sue contraddizioni, con la sua bellezza autentica e mai artefatta e con il mare, lo stesso che ospita uno dei più importanti e antichi porti del mar Mediterraneo.

Ed è proprio il porto insieme agli altri simboli della città, a diventare il soggetto di istantanee di grande bellezza che possono essere scattate dalla Corniche di Marsiglia, una delle strade panoramiche più belle d’Europa con vista mare.

Corniche, Marsiglia

Corniche, Marsiglia

Dalla spiagge di Les Catalan fino alle quelle del Prado, o viceversa, passando per la Promenade Georges Pompidou e il centro cittadino: questa è la Corniche, una delle strade più suggestive della città e del mondo intero. Il suo nome fa riferimento alla tipologia di passeggiata che costeggia la costiera e che diventa una terrazza panoramica che offre visioni diverse e inedite a ogni passo.

La strada marsigliese è stata dedicata al presidente Kennedy dopo il suo assassinio nel 1963, ma le sue origini sono ancora più antiche.

Col tempo è diventata uno dei simboli della città intera nonché meta prediletta di viaggiatori e turisti che scelgono di percorrerla interamente per ammirare alcuni dei punti panoramici più belli di Marsiglia, per osservare monumenti come la Porte d’Oriente e per raggiungere le spiagge del territorio, come quella del Prado, una delle località balneari più celebri e frequentate di tutta la città.

Corniche, Marsiglia

Corniche, Marsiglia

La Corniche: passo dopo passo sul mar Mediterraneo

Le origini della strada panoramica marsigliese risalgono al 1848 quando la città scelse di avviare il progetto per dare lavoro a più di 8000 operai disoccupati. Costruita in circa 15 anni è diventata, all’unanimità, una delle più belle passeggiate europee con vista mare, nonché un’attrazione turistica di grande pregio.

La Corniche, infatti, offre alle persone un continuo contatto visivo e diretto con il mar Mediterraneo, proprio quello su cui affacciano i punti di riferimento della città francese. Inoltre, da questa magica passeggiata, è possibile avere una nitida visione dello splendido arcipelago delle Frioul, situato a pochi chilometri dalla costa marsigliese.

Il panorama alterna sontuose e maestose ville ottocentesche ai mille colori del blu profondo e dell’azzurro che caratterizzano il mar Mediterraneo che bagna la città. La strada poi attraversa  anche il Vallons des Auffes, il pittoresco porto dalle case e dalle barche colorate considerato uno dei luoghi più suggestivi dell’intera città.

La passeggiata è lunga circa 5 chilometri, ma va percorsa lentamente e senza fretta per godere dei panorami più belli offerti dalla città sotto ogni luce e prospettiva. Inoltre la Corniche di Marsiglia ospita anche quella che è considerata la panchina più lunga della Francia. Con i suoi 3 chilometri di estensione, e ricoperta da mosaici, questa seduta è perfetta per contemplare tutte le meraviglie circostanti.

Corniche, la panchina più lunga di Francia

Corniche, la panchina più lunga di Francia