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Gli Juhyou, i mostri di neve sul Monte Zao in Giappone sono in pericolo

D’inverno, sulla cima del Monte Zao, un vulcano che si erge tra le prefetture giapponesi di Yamagata e di Miyagi, fa talmente freddo che le formazioni ghiacciate accumulate sui tronchi e i rami degli alberi evocano creature mostruose fatte di neve. Il ghiaccio trasportato dal vento si ricopre ripetutamente di neve, creando forme imponenti sui pendii della montagna. Questi famosi Juhyo o Juhyou o “mostri di neve” insieme alla cosiddetta “foresta ghiacciata” fatta di abeti completamente bianchi ricoperti di neve attraggono visitatori per tutto l’inverno.

Un fenomeno naturale che, a causa delle condizioni meteorologiche uniche che lo caratterizzano, è raro vedere fuori dal Giappone. Ma sono anche una vera e propria attrazione che raggiunge il suo culmine nel mese di febbraio quando si formano i “mostri di neve“, tanto che durante un festival dedicato vengono illuminati da luci colorate al calar del sole creando un effetto ottico unico e impagabile.

Ma dagli esperti climatologi arriva un allarme: con l’attuale ritmo dei cambiamenti climatici, “mostri di neve” del Giappone sono destinati a scomparire entro questo secolo. I juhyou, infatti, si starebbero formando ad altitudini più elevate rispetto a prima. Anche gli ambienti adatti alla loro formazione si starebbero riducendo. Ne ha scritto anche il New York Times, secondo il quale l’entità e la durata dei mostri di neve risultano in costante peggioramento a causa dell’aumento delle temperature. La temperatura media in Giappone è aumentata di 1,3°C nel secolo scorso. Se non verranno adottate misure efficaci, si prevede che entro la fine del secolo la temperatura aumenterà di altri 4,5°C.

Come si formano i Juhyo

Il freddo intenso e i venti siberiani che raccolgono l’umidità dal Mar del Giappone e che si concentrano a queste latitudini creano una condizione di “over-saturation” in cui l’umidità nell’aria si condensa e si congela sugli “alberi di ghiaccio”. Le goccioline di acqua che si congelano sugli alberi creano un accumulo di ghiaccio e neve che, plasmato dai venti, assume forme spettacolari e quasi mostruose.

Quando vedere i mostri di neve

La stagione dei “mostri di neve” inizia a dicembre e durano all’incirca fino a marzo. I mostri raggiungono il massimo splendore tra la metà di febbraio e la metà di marzo. Questi mostri si trovano sui pendii più alti della montagna.

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Fonte: Getty Images

I Juhyo sul Monte Zao in Giappone

Come visitare i mostri di neve

Sul Monte Zao si può sciare. Dalla stazione di Zao Sanroku, si prende la funivia Sanrokusen per arrivare fino alla stazione di Juhyo Kogen e Jizo Sancho. Il comprensorio attrezzato con 25 piste da sci di diversi livelli, tre funivie e un trampolino per il salto con gli sci. Il fenomeno dei “mostri di ghiaccio” si può osservare solo su alcune delle piste: la pista Kurohime ha accesso diretto ai Juhyo, la cima della Utopia è affollata di “mostri”, la pista rossa Juhyogen lunga 10 chilometri attraversa per 2 km gli “alberi di ghiaccio” ed è a dir poco spettacolare, la pista Chuo è tra le più facili e consente veramente a tutti di ammirare i Juhyo e la pista Paradise – il nome è tutto un programma -, anch’essa una rossa e quindi non adatta a tutti, attraversa sia i “mostri di neve” sia la foresta ghiacciata.

Anche chi non scia può ammirare queste figure mostruose e l’ideale è affidarsi a una guida locale che organizza escursioni a piedi attraverso le foreste di Juhyou, consentendo ai visitatori di osservare da vicino questo fenomeno naturale. Di sera si sale a bordo della motoslitta Nightcruiser e si assiste allo spettacolo notturno dei mostri illuminati da incredibili luci colorate.

Soggiornare nello Zao Onsen Ski Resort

Il comprensorio sciistico offre diverse soluzioni per chi desidera soggiornare anche solo una notte o trascorrervi un’intera vacanza. Ci sono hotel tradizionali, lodge e chalet in stile svizzero ma anche tipici ryokan del Giappone.

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Fonte: Getty Images

Illuminazione notturna dei “mostri di neve”

La fonte termale Zao Onsen

La stazione sciistica si chiama Zao Onsen dove per “onsen” in giapponese si intende una sorgente termale. Infatti, in questo ski resort si trova una fonte di acqua termale sulfurea di 1900 anni che apporta benefici alla circolazione sanguigna, all’ipertensione, alla pelle, ai dolori articolari e allo stress e pare abbia poteri ringiovanenti tanto da essere soprannominata “fonte di bellezza”. Dopo una giornata trascorsa sulle piste da sci, rilassati in uno degli stabilimenti termali pubblici o all’aperto di Zao è l’attività più popolare.

Come arrivare sul Monte Zao

Situata sulle montagne della Prefettura di Yamagata, la stazione sciistica di Zao Onsen dista 40 minuti in autobus dalla stazione di Yamagata. Lo shinkansen Yamagata Tsubasa collega Tokyo alla stazione di Yamagata in due ore e mezzo. In aereo, dall’aeroporto Haneda di Tokyo a quello di Yamagata è necessaria solamente un’ora di volo. Da lì, ci vorrà poi un’ora in autobus per arrivare a destinazione. In auto da Tokyo sono 375 km.

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Fonte: Getty Images

Ciaspolata tra le formazioni di ghiaccio mostruose sul Monte Zao
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I migliori siti termali del Giappone, da nord a sud

Il Giappone è una terra dove, natura, spiritualità e tradizione si fondono in un un mix unico, una sorta di abbraccio caldo e avvolgente, soprattutto quando si parla di terme ed onsen, le celebri sorgenti termali presenti in tutto il Paese.

Immergersi in un onsen non è solo un’esperienza rigenerante e rilassante , ma un vero e proprio rito che coinvolge mente e spirito: un’occasione per riconnettersi con se stessi e con la natura ed il luogo circostante. Per chi è alla ricerca di un’esperienza autentica e rigenerante, ecco i migliori siti termali del Giappone, ognuno con la sua unicità e fascino.

Cosa sono gli onsen?

Prima, però, bisogna conoscere un po’ di storia sugli onsen giapponesi e perché questi siano così importanti per il Giappone.

Con la parola “onsen” indica una sorgente termale naturale, alimentata da acque geotermiche che emergono dalle profondità vulcaniche del territorio giapponese. Questa tradizione ha radici antichissime. Infatti, si ritiene che gli onsen fossero utilizzati già oltre duemila anni fa dalla popolazione locale, sia per scopi terapeutici che spirituali. Proprio per questi scopi, nel tempo il bagno termale è diventato un vero e proprio rituale di purificazione, non solo del corpo ma anche della mente.

Gli onsen sono spesso inseriti in contesti naturali estremamente suggestivi, tra montagne, foreste o vicino al mare, e sono considerati luoghi di guarigione, riposo e contemplazione. Ancora oggi, rappresentano un elemento profondamente radicato nella vita quotidiana dei giapponesi, simbolo di armonia tra uomo e natura.

Per entrare e godere di questa esperienza rilassante, bisogna tenere in considerazione il fatto che, prima di immergersi nelle acque termali, bisogna lavarsi, in segno di “purificazione” del corpo, oltre al fatto che non è consentito vestire alcun tipo di costume.

Proprio per queste ragioni culturali, in molti onsen tradizionali l’accesso è ancora vietato a chi ha tatuaggi, indipendentemente dalla loro forma o significato. Questo perché, storicamente, i tatuaggi in Giappone sono stati associati ai membri della Yakuza, la criminalità organizzata giapponese, e questa percezione è rimasta radicata nella società.

5 migliori siti termali del Giappone

Kinosaki Onsen: un viaggio nel tempo tra tradizione e relax

Kinosaki Onsen è una cittadina termale che sembra uscita da un dipinto giapponese, situata nella prefettura di Hyōgo.

Questo sito termale, che vanta una storia di oltre milletrecento anni, offre diversi bagni pubblici, tutti facilmente accessibili e raggiungibili a piedi dal centro cittadino. Tutto ciò permette ai visitatori di questo sito termale di vivere l’esperienza del “sotoyu meguri“, il cosiddetto giro delle terme.

Passeggiare lungo il canale centrale della cittadina, costeggiato da bellissimi salici piangenti e tradizionali edifici giapponesi in legno, indossando un yukata e i tipici sandali geta, è un’esperienza in grado di riportare indietro nel tempo. La città di Kinoasaki Onsen è molto conosciuta anche per la sua accoglienza verso i visitatori con tatuaggi, rendendola una meta inclusiva per tutti.

Dōgo Onsen: la sorgente termale più antica del Giappone

A Matsuyama, sull’isola dello Shikoku, si trova Dōgo Onsen, sito termalo considerato come la più antica sorgente termale del Giappone. Questo luogo vanta una storia che risale a oltre tremila anni fa. Proprio per questo Dōgo Onsen è menzionata addirittura in antichi testi giapponesi ed ha ispirato numerose opere letterarie e artistiche.

L’edificio principale, il Dōgo Onsen Honkan, che è stato costruito nel 1894, è un capolavoro architettonico che ha influenzato anche il celebre film d’animazione, del famoso Studio Ghibli, “La città incantata” di Hayao Miyazaki. Immergersi nelle sue acque è come fare un tuffo nella storia e nell’antica cultura giapponese.

Dogo Onsen, tra i migliori siti termali del Giappone

Fonte: iStock

Dogo Onsen, tra gli onsen più conosciuti del Giappone

Nyutō Onsen: un rifugio tra le montagne del Tōhoku

Per chi, invece, cerca un’esperienza più intima e immersa nella natura la scelta ideale, tra i migliori siti termale del Giappone, ricade su Nyutō Onsen, cittadina situata nella prefettura di Akita.

La città, circondata da fitte foreste e montagne verdi, questa località termale offre un’atmosfera alquanto rustica ed autentica. Tra i vari ryokan, le tradizionali locande giapponesi, che offrono un’esperienza di ospitalità autentica e rilassante, il Tsuru-no-yu è particolarmente rinomato per le sue vasche all’aperto, posti che permettono di godere del paesaggio montano mentre ci si rilassa nelle acque calde. La zona è particolarmente affascinante soprattutto durante l’autunno, quando le foglie si tingono di colori caldi, creando un panorama ed un’atmosfera mozzafiato.

Beppu Onsen: la città delle mille sorgenti

Un altro importante sito termale giapponese è Beppu, una famosa località termale del Giappone che si trova nella prefettura di Ōita, sull’isola di Kyūshū, a circa due ore in auto dal centro della principale città di Fukuoka.

Beppu è una delle località più famose e visitate di tutto il Giappone ed è molto nota per la varietà e l’abbondanza delle sue sorgenti termali, che includono bagni di sabbia, bagni di vapore e le famose “inferni”, in giapponese jigoku, che sono spettacolari sorgenti termali dai colori vivaci e temperature elevate. Arrivare a Beppu in auto, soprattutto durante le giornate più fredde, regala un panorama unico, con comignoli e vapore delle varie sorgenti termali che regalano un’atmosfera unica.

Tra i numerosi stabilimenti termali di Beppu, Hyōtan Onsen si distingue per essere l’unico onsen in Giappone ad aver ricevuto tre stelle Michelin, offrendo un’esperienza termale di altissimo livello. Sono disponibili in città anche numerosi bagni pubblici, che prevedono un costo d’ingresso di soli 1000 yen, circa sessanta centesimi di euro.

Beppu Onsen, tra i migliori siti termali del Giappone

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Beppu Onsen, isola del Kyūshū
Dogo Onsen, tra i migliori siti termali del Giappone

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Dogo Onsen, tra gli onsen più conosciuti del Giappone
Kinosoku Onsen, tra i migliori siti termali del Giappone

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Lo splendido Kinosoku Onsen, Giappone

Kusatsu Onsen: l’energia delle acque montane

Infine, nella prefettura di Gunma, a nord di Tokyo, si trova Kusatsu Onsen. Si tratta di una delle località termali più apprezzate dai giapponesi, che decidono di arrivare qui alla ricerca di giornate ed esperienze rigeneranti. La città è famosa per le sue acque altamente acide e ricche di zolfo, che sgorgano in abbondanza e sono famose nel Paese, e non solo, per le loro proprietà terapeutiche.

Il simbolo di Kusatsu è lo Yubatake, una grande struttura in legno dove l’acqua termale viene raffreddata naturalmente prima di essere distribuita agli stabilimenti. Assistere alla cerimonia del “yumomi”, durante la quale l’acqua viene agitata con grandi assi di legno al ritmo di canti tradizionali, è un’esperienza culturale decisamente unica e che vale la pena vivere.

Ogni onsen in Giappone offre un’esperienza unica, legata alla storia, alla cultura e alla natura del luogo. Che si tratti di una cittadina tradizionale come Kinosaki, di una sorgente antica come Dōgo, di un rifugio montano come Nyutō, di una città termale vivace come Beppu o di un centro termale rinomato come Kusatsu, immergersi nelle acque calde di un onsen è un modo per scoprire il Giappone più autentico e rilassante. Per i viaggiatori in cerca di benessere e cultura, queste località rappresentano tappe imperdibili di un viaggio indimenticabile.

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Turisti in fuga dal Giappone: la profezia di un manga scatena il panico

Ci sono diversi motivi che spingono i turisti a cancellare i propri viaggi, dalle calamità naturali ai conflitti politici…ma non è il caso del Giappone. Qui, a far saltare in aria le vacanze di molti viaggiatori asiatici è la profezia contenuta in un manga. Pubblicato dall’artista Ryo Tatsuki nel 1999, “Il Futuro che Ho Visto” (The Future I Saw) avvertiva di un disastro di vaste proporzioni nel marzo 2011, una data che, a posteriori, ha coinciso con il terremoto che colpì la regione di Tohoku, nel nord del Giappone, proprio in quel mese.

La sua “versione completa”, uscita nel 2021, parla di un grande terremoto che dovrebbe capitare il prossimo luglio.

La profezia che mette in fuga i turisti

Chi c’è dietro la profezia che sta mettendo in fuga i turisti dal Giappone? Ryo Tatsuki è un’autrice che disegna una versione a fumetti di se stessa dove condivide le visioni che ricava dai suoi sogni con altri personaggi. La sua opera ha un seguito significativo in Asia, soprattutto perché i suoi fan sono convinti che possa prevedere gli eventi futuri: la copertina dell’edizione originale del manga che sta facendo scalpore, pubblicata nel 1999, fa riferimento a un “grande disastro” che si sarebbe verificato nel marzo 2011, la data in cui il Paese fu colpito da un devastante terremoto e tsunami.

Nella nuova edizione contenente materiale aggiuntivo, pubblicata nel 2021, Tatsuki ha affermato che il prossimo grande disastro si verificherà il 5 luglio 2025. La sua affermazione ha alimentato post sensazionalistici sui social media che avvertono le persone di stare lontane dal Giappone.

Ad aumentare il panico tra i viaggiatori ci sono anche le previsioni di altre sensitive giapponesi e di Qi Xian Yu, un popolare maestro di feng shui e personalità televisiva di Hong Kong noto come Maestro Sette, che ha esortato le persone a stare lontane dal Giappone, a partire dal mese di aprile.

Qual è l’effetto della profezia sul turismo in Giappone

I turisti più suggestionati dalla profezia, in base ai dati raccolti sulle prenotazioni aeree, provengono dalla Corea del Sud, da Taiwan e da Hong Kong. Nel dettaglio, le prenotazioni medie da Hong Kong sono diminuite del 50% su base annua e quelle tra fine giugno e inizio luglio sono crollate addirittura dell’83%.

Per rispondere a questi numeri, Yoshihiro Murai, il governatore di Miyagi, una delle tre prefetture più colpite dal disastro del 2011, ha dichiarato che la storia infondata aveva iniziato a influenzare il turismo nella regione e ha implorato le persone di ignorarla. L’emittente pubblica NHK ha dichiarato che il manga ha generato oltre 1.400 video su YouTube, alcuni dei quali hanno alimentato il senso di allarme con previsioni di un’eruzione vulcanica e di un impatto meteoritico. La versione cartacea ripubblicata, invece, ha venduto quasi 1 milione di copie.

La paura delle persone è legata al fatto che il Giappone è uno dei Paesi più a rischio di terremoti al mondo a causa della sua posizione sulla “cintura di fuoco” del Pacifico, un’area sismicamente iperattiva. Tuttavia, gli esperti sottolineano che è impossibile prevedere con precisione il momento e il luogo dei terremoti e consigliano ai turisti di non rimandare la propria vacanza a causa di un manga. La stessa autrice, Ryo Tatsuki, suggerisce di non prendere alla lettera le sue storie e di dare ascolto agli esperti.

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Cosa vedere a Kyoto: tra templi dorati e foreste incantate

Visitare Kyoto non vuol dire visitare una semplice città. Vuol dire vivere un viaggio nel cuore spirituale del Giappone, nell’antica capitale imperiale del Paese. Un luogo dove ogni pietra, ogni giardino ed ogni rituale sono in grado di raccontare una storia. A Kyoto si fondono bellezza naturale, architettura tradizionale e, soprattutto, una cultura che con il passare degli anni è riuscita a mantenere intatto il suo fascino antico.

Ecco cosa vedere a Kyoto e come vivere esperienze uniche che renderanno il viaggio in Giappone indimenticabile.

6 cose da vedere assolutamente a Kyoto

  1. Il Padiglione d’Oro (Kinkaku-ji): bellezza unica che si riflette nell’acqua

    Probabilmente una delle immagini più iconiche di tutto il Giappone, che riesce a rievocare tutta la bellezza di questo Paese. Si tratta del Kinkaku-ji, conosciuto anche con il nome di Tempio del Padiglione d’Oro o semplicemente Padiglione d’Oro. Una struttura completamente ricoperta di foglie d’oro puro.

    Il tempio, costruito come villa nel 1937, ha subito diverse ristrutturazioni dopo essere stato colpito da diversi incendi nei secoli, ma tutt’oggi riesce a trasmettere tutta la bellezza dell’epoca. Grazie allo stagno che lo circonda ed il riflesso luminoso della struttura sull’acqua, il Padiglione d’Oro riesce a regalare lo scatto perfetto ai suoi visitatori.

    Il giardino che circonda la struttura, e che è possibile visitare acquistando il biglietto d’ingresso (circa 3€ per adulto), si trasforma durante ogni stagione e forma una cornice colorata e senza eguali: dai ciliegi in fiore in primavera al candido silenzio della neve in inverno.

  2. Il Fushimi Inari Taisha: il santuario dai mille torii

    Le cose da vedere a Kyoto sono tantissime e tra queste esiste un luogo all’interno del quale camminare vuol dire perdersi, ma anche ritrovarsi. Il Fushimi Inari Taisha è proprio questo. Con i suoi oltre diecimila torii, tradizionali portali d’accesso giapponese che immette a un santuario o, più semplicemente, a un’area sacra, donati dai fedeli e che formano un sentiero rosso davvero suggestivo. Passeggiare qui porta i visitatori alla scoperta di una sorta di tunnel spirituale, che si snoda per chilometri sul monte Inari.

    È un luogo sì fotogenico, ma anche profondamente sacro. Per questo motivo, tutti i visitatori sono pregati di mantenere un comportamento rispettoso nei confronti del luogo, dei torii e dei credenti. Camminare qui è un rito.

    Come tutte le altre cose da vedere in città, questo luogo è facilmente raggiungibile con i mezzi dal centro cittadino e, soprattutto, si consiglia di visitarlo la mattina presto per evitare l’afflusso maggiore di turisti.

  3. Gion e Pontocho: i quartieri delle geishe

    Kyoto è riuscita a mantenere negli anni tutto il suo fascino antico e passeggiare tra le vie del suo centro lo dimostra. Da non perdere assolutamente in città sono i quartieri storici di Gion e Pontocho, conosciuti per la loro bellezza senza tempo. Una passeggiata che permette di rivivere la vita dell’epoca imperiale, con le piccole locande e case in legno, i vecchi edifici, oggi alcuni dei quali trasformati in negozi per turisti, strutture ricettive o semplicemente café, che sono riusciti a mantenere il loro fascino intatto. Un’atmosfera resa ancora più suggestiva, soprattutto durante le ore serali con il buio, dalle lanterne di carta che costeggiano le vie.

    In questi quartieri è anche possibile veder passeggiare le Geishe o le Myako, le quali è vietato fotografare, ma anche assaporare la cultura gastronomica giapponese, con ryokan e ristoranti che custodiscono la vera cucina kaiseki.

    Il quartiere storico di Gion, tra le cose da vedere a Kyoto

    Fonte: iStock

    Il quartiere storico di Gion, Kyoto
  4. La Foresta di Bambù di Arashiyama: natura surreale

    Nel quartiere di Arashiyama, a ovest della città, si trova uno dei luoghi naturali più suggestivi del mondo. La famosa foresta di bambù, all’interno della quale è possibile passeggiare circondati dai suoi alti steli che oscillano al vento: un tunnel verde che sembra uscito da un sogno.

    L’ingresso alla foresta è gratuito e, una volta arrivati qui, non resta altro che lasciarsi meravigliare dalla bellezza del luogo, dal gioco di luci tra le foglie e la prospettiva infinita che danno le migliaia di piante presenti, che riescono a regalare una sensazione di pace profonda.

    Donna vestita con Kimono all'interno della foresta di Bambù, tra le cose da vedere a Kyoto

    Fonte: iStock

    L’immensia foresta di Bambù di Kyoto
  5. Il Tempio Kiyomizu-dera: sospeso sopra Kyoto

    Il Tempio Kiyomizu-dera è stato fondato nel lontano ottavo secolo ed è famoso per la sua terrazza in legno che si affaccia sulla città. Da qui, la vista su Kyoto è mozzafiato e, soprattutto durante la stagione autunnale, la collina si tinge di rosso e regala ai visitatori uno spettacolo unico.

    Il Kiyomizu-dera, riconosciuto anche come patrimonio mondiale UNESCO e finalista tra le Sette Meraviglie del Mondo Antico, è anche legato a numerose leggende popolari giapponesi, come quella della cascata d’acqua pura che darebbe fortuna a chi la beve. Un luogo adatto per ogni stagione.

    Tempio di Kiyomizu-dera, tra le cose da vedere a Kyoto

    Fonte: iStock

    Il bellissimo e antico tempio di Kiyomizu-dera
  6. Il Castello Nijo: intrighi da samurai

    Antica residenza dello shōgun Tokugawa, il Castello Nijo è stato costruito nel Diciassettesimo secolo. In questi secoli, come la città di Kyoto, è riuscita a mantenere tutta la bellezza e l’eleganza delle sue sale sontuose, decorate finemente con pitture su pannelli scorrevoli, e famoso per i pavimenti “usignolo”. Questi, infatti, scricchiolano con un suono simile a un cinguettio, uno stratagemma utilizzato in passato per segnalare eventuali intrusi. Un vero e proprio capolavoro di ingegneria difensiva giapponese, ma anche forte testimonianza della sua bellezza artistica.

Cosa fare Kyoto: esperienze da vivere nell’antica capitale giapponese

Indossa un kimono e passeggia nei quartieri storici

Il Giappone è un Paese meraviglioso, ricco di storia e luoghi incantevoli, ma anche una cultura antica straordinaria. Molti viaggiatori e turisti decidono di catturare tutta l’essenza del Giappone e cosa c’è di meglio se non passeggiare tra le vie della città di Kyoto come un abitando di un altro tempo, indossando il kimono?

Sia a Kyoto, che nelle altre maggiori città giapponesi, è possibile scegliere tra numerosi negozi che offrono il noleggio per una giornata completa, con acconciature, accessori inclusi e, nel caso in cui lo si desideri, anche un fotografo dedicato. Camminare per le vie del quartiere storico di Gion in abiti tradizionali è un modo per sentirsi parte della storia, creando ricordi indelebili di questa fantastica esperienza giapponese.

Due persone con kimono tradizionale a noleggio a Kyoto

Fonte: iStock

Kimono tradizionale che è possibile noleggiare a Kyoto

La storica e antica cerimonia del tè

La cerimonia del tè è una forma d’arte e meditazione giapponese di altri tempi. Una vera e propria esperienza che è possibile vivere anche a Kyoto. Qui i visitatori possono partecipare a sessioni guidate, che introducono al significato spirituale e alla gestualità di questo rituale antico.

Il silenzio, il profumo del tè matcha e la delicatezza dei movimenti creano un’esperienza unica e profonda, da vivere almeno una volta nella vita, soprattutto se si visita questa affascinante città.

La cucina Kaiseki: piatti freschi e deliziosi

Un aspetto da non sottovalutare di Kyoto, e del Giappone in generale, è la sua deliziosa cucina. Nel Paese c’è la possibilità di assaggiare numerosi piatti di origine locale estremamente deliziosi e, soprattutto, ad un prezzo decisamente abbordabile.

Nello specifico, a Kyoto è possibile assaporare la deliziosa cucina Kaiseki, una vera e propria esperienza gastronomica, che prevede il servizio di una sequenza armoniosa di piccoli piatti, serviti in un ordine preciso per soddisfare i sensi: vista, olfatto e gusto. Ogni portata è legata alla stagione in corso e, soprattutto, al concetto giapponese di Shun, cioè l’apice della freschezza. Alcuni ristoranti, soprattutto fra i più eleganti e tradizionali, offrono menu degustazione, da non perdere!

Come arrivare a Kyoto?

La città di Kyoto è facilmente raggiungibile dalle principali città giapponesi, soprattutto se si parte da Tokyo o Osaka.

Da Tokyo, ad esempio, il modo più veloce è lo Shinkansen, il treno proiettile giapponese, che con un costo per adulto di circa 90€ permette di raggiungere Kyoto in circa due ore e un quarto. Molto interessante, in questo caso, la possibilità di vedere il Monte Fuji dal finestrino: lato destro se si viaggia verso Tokyo, lato sinistro nel caso in cui si riparta da Kyoto.

Da Osaka, invece, il tragitto dura solo 30 minuti ed è possibile raggiungere il centro cittadino anche con i treni regionali, che hanno sicuramente un costo minore rispetto ai treni veloci. Nel caso in cui si possieda il Japan Rail Pass, ovvero un pass utile per viaggiare in treno nel Paese ad un prezzo fisso per un periodo limitato, allora si consiglia anche di salire a bordo dello Shinkansen e raggiungere l’antica capitale in soli 15 minuti. Inoltre, atterrando all’aeroporto di Kansai di Osaka, sono presenti collegamenti diretti in treno, ad esempio il JR Haruka Express, che impiegano circa 75 minuti.

Per muoversi in città è presente una puntuale e funzionale rete di autobus e metropolitane, anche se quest’ultima a differenza di Tokyo, ad esempio, ha sole due linee. Questi mezzi pubblici permettono di raggiungere con estrema velocità e semplicità le principali attrazioni turistiche. Allo stesso tempo, decidere di visitare Kyoto a piedi è probabilmente la scelta migliore, in quanto dà la possibilità di scoprire tutti gli angoli ed i templi nascosti della città.

Kyoto è una città che non si visita soltanto: si assapora, si ascolta, si respira. È una destinazione che invita i visitatori a rallentare, a osservare i dettagli, a lasciarsi guidare dalle emozioni. Una città ideale per chi è alla ricerca di spiritualità, cultura, bellezza o semplicemente di un viaggio indimenticabile, un luogo in grado di sorprendere ad ogni passo. Un luogo dove il Giappone non ha dimenticato le sue radici e dove ogni visitatore può ancora toccarle con mano.

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Queste 15 spiagge paradisiache sono da vedere almeno una volta nella vita

Gli amanti del mare, della tintarella e dello snorkeling ameranno scoprire le 15 spiagge paradisiache che noi di Siviaggia.it consigliamo di vedere almeno una volta nella vita. Difficile racchiudere in una piccola classifica tutte le meraviglie del nostro pianeta, ma abbiamo provato a volare in giro per il mondo per individuare le nostre preferite. Ecco una selezione di quindici spiagge paradisiache da vedere almeno una volta nella vita.

Hoshizuna-No-Hama Beach in Giappone

Accantona per un momento l’immagine frenetica del Giappone con località come Tokyo o i templi e la suggestiva Kyoto: qui ci troviamo nell’isola di Iriomote, in una vera meraviglia naturale. Conosciuta anche come spiaggia dalla sabbia a forma di stella, Hoshizuna-no-Hama ha una caratteristica peculiare: ogni granello, seppur minuscolo, è un fossile calcareo residuo di organismi marini millenari. Le acque sono trasparenti, tranquille, ideali per lo snorkeling. Un luogo fuori dal tempo, dove il cielo sembra riflettersi nella sabbia.

Spiaggia di Elafonisi in Grecia

Una vera meraviglia si trova a Creta: la spiaggia di Elafonisi è diventata famosa in tutto il mondo per il suo colore. Con la sabbia rosata che si veste di riflessi e frammenti di conchiglie è una laguna naturale da scoprire; si raggiunge facilmente a piedi durante la bassa marea e visitarla è un vero must per chi trascorre una vacanza qui.

Spiaggia di Elafonis con la sabbia rosa

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Spiaggia di Elafonisi con la sabbia rosa, è tra le più belle al mondo

Porthcurno Beach in Cornovaglia

Una delle spiagge più scenografiche della Gran Bretagna, Porthcurno, è un angolo di paradiso incastonato tra scogliere imponenti. Molto probabilmente quando si pensa alle spiagge più belle al mondo non si idealizza la Cornovaglia; eppure il mare è di un turchese sorprendente, le rocce scolpite dal vento raccontano storie antiche, mentre il Minack Theatre, costruito nella roccia sopra la baia, regala un’atmosfera quasi mistica.

Koh Nang Yuan Beach in Thailandia

Meta top dei nomadi digitali e non solo, la Thailandia ha uno dei mari più belli al mondo. Per questo noi di Siviaggia.it abbiamo scelto Koh Nang Yuan Beach tra le imperdibili. Le acque sono piene di vita marina, qui infatti si fa snorkeling e molti tour organizzano immersioni. I tre isolotti collegati a lingue di sabbia bianca compongono questo gioiello tropicale; bisogna però sapere che è accessibile solo con escursioni giornaliere.

Diani beach in Kenya

Un nastro bianco lungo chilometri, punteggiato da palme da cocco e lambito da un oceano color zaffiro. Diani Beach è il cuore pulsante della costa keniana: il contrasto tra la sabbia chiarissima e l’azzurro dell’Oceano Indiano è ipnotico. Perfetta per chi cerca relax, ma anche avventura, con possibilità di safari marini e kite surf.

Cala Mariolu in Sardegna

Tra le spiagge da visitare almeno una volta nella vita anche questa perla rara italiana. Ci troviamo in Sardegna, dove sono custodite numerose spiagge a numero chiuso dai panorami mozzafiato. La nostra preferita? Cala Mariolu, un capolavoro della natura con ciottoli bianchi e rosa, acqua smeraldo e una scogliera alle spalle che la protegge dal vento.

Playa de las Conchas a La Graciosa (Isole Canarie)

Situata sull’isola selvaggia di La Graciosa, a poca distanza da Lanzarote, Playa de las Conchas è remota e affascinante. La sabbia dorata e l’oceano turchese si scontrano con la forza delle onde, rendendo questo posto uno spettacolo naturale. Poco frequentata, l’ottava isola dell’arcipelago delle Canarie regala la sensazione di essere ai confini del mondo. Basti pensare che quest’isola è uno dei pochi luoghi in Europa privi di strade asfaltate.

Playa de las Conchas

Fonte: iStock

Tra le spiagge paradisiache più belle c’è Playa de las Conchas

The Blue Lagoon beach a Cipro

A Cipro si trova una spiaggia che lascia tutti a bocca aperta: si tratta della Blue Lagoon beach raggiungibile esclusivamente in barca o con un veicolo 4×4. È situata all’interno di un’insenatura della penisola di Akamas e tra acque blu calde e calme sembra quasi di nuotare in una piscina naturale.

Spiaggia dei Conigli in Sicilia

Non solo Sardegna: tra le spiagge da sogno da vedere almeno una volta nella vita c’è anche la spiaggia dei Conigli di Lampedusa, in Sicilia. La perla del Mediterraneo scelta dalle tartarughe Caretta Caretta per la nidificazione vanta una sabbia bianchissima e acque cristalline.

Baia dei Saraceni in Liguria

Un angolo romantico della riviera di Ponente, incorniciato da scogliere e macchia mediterranea; le acque limpide e il fascino retrò del borgo di Varigotti creano un mix irresistibile. La Baia dei Saraceni è perfetta per una fuga romantica o un tuffo nel mare della tradizione.

Praia da Falésia in Algarve

Chilometri di sabbia dorata, sorvegliati da maestose falesie rosse che si tingono d’oro al tramonto. Praia da Falésia è un inno alla forza e alla bellezza della natura. Il contrasto tra terra e mare è magnetico, e le onde dell’Atlantico accarezzano la riva in un abbraccio continuo.

Whitepark Bay in Irlanda

Non solo spiagge calde e tropicali: in classifica proponiamo anche Whitepark Bay, una meraviglia irlandese. Selvaggia e romantica, ha colline verdi che incontrano l’oceano più selvaggio. Si tratta di un vero e proprio rifugio di pace dove rilassarsi.

Spiaggia di Palombaggia in Corsica

A pochi chilometri da Porto-Vecchio, Palombaggia è una delle spiagge più belle della Corsica: sabbia bianchissima, pini marittimi e acque turchesi la rendono un’oasi mediterranea. Il profumo di resina e salsedine si mescola all’aria, completando un quadro già perfetto.

Playa de las Catedrales in Spagna

In Europa ci sono delle autentiche bellezze da non perdere. Una di queste? La spiaggia las Catedrales in Spagna. Si trova in Galizia e deve questo nome alla forma degli archi naturali che danno l’impressione di essere in una cattedrale gotica dal fascino unico. Non è sempre raggiungibile; a renderla così speciale è proprio l’accesso garantito solo quando c’è la bassa marea.

Playa de las Catedrales in Spagna

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La suggestiva playa de las catedrales in Galizia

Le Cote Piane dell’Elba

In Toscana l’isola d’Elba ha delle spiagge davvero uniche. Tra queste a trionfare è le Cote Piane, un nome dato dai local per la scogliera di cristalli di ortoclasio che danno quel colore così unico. Si trova in zona Sant’Andrea e se l’apertura ha una spiaggia semplice da raggiungere, la parte più suggestiva richiede una piccola camminata in percorsi ricavati nella roccia con alcuni ponticelli di legno per superare capo Sant’Andrea e vivere la vera magia.

Queste sono le 15 spiagge paradisiache da vedere almeno una volta nella vita secondo noi di SiViaggia. Il mondo è così pieno di posti stupendi che sceglierne una tiratura limitata è sempre molto complicato.

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Kagoshima, la meta in Giappone che (forse) ancora non conosci

Nell’estremità meridionale del Giappone continentale, la prefettura di Kagoshima si rivela un piccolo gioiello da scoprire. Soprannominata la “Napoli d’Oriente” per il suo incantevole golfo e il clima mite che richiama la dolcezza mediterranea, è una terra lontana che ha stretto un legame speciale proprio con la città di Napoli, al punto da diventare città gemellata nel 1960.

Sospesa a pochi chilometri dal vulcano attivo Sakurajima, Kagoshima regala un panorama da togliere il fiato, un mosaico di storia antica, sapori intensi e una vita notturna che pulsa tra le sue vie. Inoltre, la posizione strategica la rende anche la base perfetta per avventurarsi tra le meraviglie della prefettura e scoprire l’incanto delle isole che la circondano.

Come arrivare

Arrivare a Kagoshima è semplice e comodo, grazie alla sua vocazione di crocevia dei trasporti del sud del Giappone.

La città è collegata con tutte le principali destinazioni di Kyushu, grazie ai moderni e veloci shinkansen: bastano poco più di 40 minuti per raggiungere Kumamoto, poco più di un’ora per arrivare a Fukuoka e poco meno di quattro ore per trovarsi a Shin-Osaka, ammirando scenari di straordinaria bellezza che scorrono veloci oltre i finestrini.

Anche i treni locali e gli autobus assicurano collegamenti agevoli con le prefetture limitrofe, mentre chi sceglie di arrivare in volo può contare su collegamenti rapidi dalle principali città giapponesi: Tokyo è raggiungibile in appena due ore, Osaka in circa un’ora e un quarto, Fukuoka in meno di un’ora.

Non mancano nemmeno i voli internazionali, che collegano Kagoshima con città come Seul, Hong Kong, Taipei e Shanghai, e aprono la porta a un mondo di scoperte per i viaggiatori di ogni angolo del pianeta.

Cosa vedere nella “Napoli d’Oriente”

Kagoshima ammalia fin dal primo sguardo. Il paesaggio unico, i giardini tradizionali come il magnifico Sengan-en, e la cultura gastronomica autentica, celebrata con piatti come il kurobuta (il pregiato maiale nero) la rendono una tappa imprescindibile per chi desidera esplorare il sud del Giappone.

Ecco le mete da non perdere.

Tenmonkan

Nel cuore di Kagoshima si estende Tenmonkan, il distretto commerciale e dell’intrattenimento più vivace del Kyushu meridionale. Sotto le arcate della galleria coperta di Tenmonkan Dōri, la vita scorre tra negozi di ogni tipo, caffè invitanti, izakaya animati e ristoranti che sprigionano nell’aria i profumi irresistibili della cucina locale.

Passeggiare tra queste strade significa assaporare il meglio di Kagoshima: il maiale nero kurobuta, il ricco Kagoshima Ramen, e l’iconica granita shirokuma, un trionfo di dolcezza fatto di ghiaccio tritato e latte condensato. Lo shopping trova casa al CenTerrace Tenmonkan e nei maestosi grandi magazzini Yamakataya, simbolo storico della città.

E quando scende la sera, Tenmonkan si trasforma: bar, locali e izakaya accendono la notte lungo le strade di Bunka Dori e Yamanokuchi Hondori, e regalano un volto ancora più vivace a un quartiere che non dorme mai.

Castello di Tsurumaru

Un tempo centro nevralgico del potere della dinastia Shimazu, il Castello di Tsurumaru dominava la città come simbolo di autorità e splendore.

Edificato agli inizi del 1600, non si distingueva per imponenza difensiva, poiché i potenti Shimazu godevano di uno status privilegiato che li metteva al riparo da minacce esterne. Tuttavia, il trascorrere del tempo e i venti di modernizzazione del periodo Meiji portarono alla sua distruzione nel 1873, lasciando dietro di sé rovine che ancora oggi raccontano storie antiche: un portone di ingresso, le solide mura di pietra, il fossato che ancora circonda l’area.

Oggi, sulle vestigia di quella residenza signorile sorge il Museo Reimeikan, custode della memoria storica della regione. Statue, musei e piccoli monumenti disseminati intorno al sito contribuiscono a mantenere vivo il legame con il glorioso passato di Satsuma.

Il Museo Reimeikan

Anche il Museo Reimeikan si offre come una tappa da mettere in lista per chi desidera addentrarsi nell’anima storica del territorio.

Tra le sale, il visitatore viene guidato in un viaggio che abbraccia millenni: dalla preistoria agli albori della modernità, passando per le imprese della potente famiglia Shimazu. Tra armature di samurai, reperti archeologici e antichi documenti, il museo riesce a far rivivere l’epoca in cui Satsuma era uno dei feudi più influenti di tutto il Giappone.

La statua di Saigō Takamori

Non è una semplice statua quella che si erge fiera nel cuore della città: la figura di Saigō Takamori incarna l’essenza stessa dello spirito samurai.

Conosciuto come “l’ultimo samurai”, Saigō Takamori fu un protagonista assoluto della Ribellione di Satsuma e uno degli artefici della modernizzazione del Giappone. Per i giapponesi, il suo volto in bronzo rappresenta coraggio, lealtà e cambiamento. Un omaggio silenzioso ma potente a un uomo che ha segnato un’epoca, tanto da ispirare il celebre film L’Ultimo Samurai.

Il Nagashima Museum

Adagiato su una collina alle spalle della stazione Chuo Kagoshima, il Nagashima Museum vanta una veduta incomparabile che si apre sulla città e sul vulcano Sakurajima.

Con i suoi 110 metri di altezza sul livello del mare, il museo d’arte espone opere di maestri come Renoir, Chagall, Rodin e Kuroda Seiki, frutto della passione collezionistica di Kosuke Nagashima. Il percorso espositivo si snoda tra sale interne ed eleganti spazi all’aperto, impreziositi da alberi subtropicali che rendono l’esperienza ancora più magica.

Una sosta nel caffè del museo regala un momento di pace, da godersi ammirando uno dei panorami più affascinanti di Kagoshima.

Il parco Sengan-en

Sengan-en, giardino di Kagoshima,

Fonte: iStock

Scorcio del Sengan-en, il parco giardino di Kagoshima

Sengan-en è molto più di un giardino: è un capolavoro di bellezza e armonia, in cui la natura diventa parte integrante del paesaggio artistico.

Costruito nel 1658 per la nobile famiglia Shimazu, il raffinato giardino si affaccia sulla baia di Kagoshima, utilizzando l’acqua come uno specchio naturale e il vulcano Sakurajima come una scenografica montagna di sfondo.

La Residenza Iso, fedele ricostruzione dell’antica dimora ottocentesca dei Shimazu, sorge al centro del parco, mentre poco distante ecco il Museo Shoko Shuseikan, allestito nell’antica fabbrica di macchinari del clan.

Tra sentieri alberati, piccoli santuari e punti di ristoro, Sengan-en regala un’immersione poetica in un Giappone d’altri tempi.

L’Acquario di Kagoshima

Vicino al porto, l’Io World Kagoshima Aquarium propone un viaggio straordinario negli abissi della Baia di Kagoshima e degli ecosistemi marini delle isole meridionali.

La gigantesca vasca principale cattura lo sguardo con un maestoso squalo balena che nuota placido tra pesci variopinti. Gli spettacoli con i delfini, tre volte al giorno, aggiungono un tocco di meraviglia, mentre a volte, tra un’esibizione e l’altra, i delfini vengono lasciati liberi di nuotare all’esterno, così da sorprendere i passanti con incontri inaspettati.

Shiroyama

Da vedere anche Shiroyama, un parco collinare che conserva uno dei luoghi più simbolici della storia giapponese: fu qui che, il 24 settembre 1877, si consumò l’epilogo drammatico della Ribellione di Satsuma e la morte eroica di Saigō Takamori.

Oggi, Shiroyama è un’oasi di pace con panorami spettacolari sulla città, sul mare e su Sakurajima, soprattutto al tramonto, quando il cielo si tinge di colori infuocati. Salire fino alla vetta può essere un’esperienza intensa: due sentieri principali si snodano immersi nella natura, svelando scorci indimenticabili a ogni passo.

La ruota panoramica Amuran

Dettaglio della ruota panoramica Amuran di Kagoshima

Fonte: iStock

La bellissima ruota panoramica Amuran

Infine, sul tetto dell’Amu Plaza Kagoshima, la ruota panoramica Amuran si staglia nel cielo come un simbolo luminoso della città.

Con 60 metri di diametro e un’altezza di 91 metri, è una delle mete migliori per godere di una vista aerea spettacolare su Kagoshima e il suo vulcano. Per i più temerari, le cabine completamente trasparenti disegnano un’emozione unica, sospese nel vuoto sopra la città.

Al calar della notte, la ruota si accende di mille luci colorate e diviene una lanterna magica che illumina il cuore cittadino.

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5 curiosità imperdibili sull’Expo 2025 di Osaka, l’evento dell’anno in Giappone

Dallo scorso 13 aprile al 13 ottobre 2025, la città di Osaka ospita la nuova Esposizione Universale, l’evento globale che unisce Paesi, organizzazioni internazionali e aziende all’insegna della cooperazione e dell’innovazione. Il tema scelto per questa edizione è “Progettare la società futura per le nostre vite” (Designing Future Society for Our Lives), un invito a riflettere su come migliorare la qualità della vita attraverso scienza, tecnologia, sostenibilità e inclusione sociale.

Il sito espositivo quest’anno sorge sull’isola artificiale di Yumeshima, nella baia di Osaka e ha accolto oltre 160 Paesi partecipanti, pronto a dare il benvenuto anche a circa 28 milioni di visitatori attesi. Ma oltre ai numeri, Expo 2025 promette ogni volta una serie di sorprese e particolarità che la rendono unica nel panorama delle esposizioni universali. Ecco cinque curiosità da non perdere quest’anno.

1. Il Grand Ring: un anello simbolico

Al centro del sito di Expo 2025 si erge il cosiddetto “Grand Roof”, noto anche come “Grand Ring”, una struttura architettonica colossale a forma di anello, progettata da Sou Fujimoto. Con un perimetro di circa 2 chilometri, questa passerella sopraelevata collega i padiglioni principali e offre un punto di osservazione panoramico sull’intera area espositiva.

Il design circolare è simbolico: rappresenta l’interconnessione tra le nazioni e il ciclo continuo della vita. Tuttavia, il progetto ha suscitato dibattiti per i suoi costi elevati, stimati in oltre 235 miliardi di yen (circa 1,6 miliardi di dollari), pari a più del 14% dell’intero budget dell’Expo. Anche i materiali utilizzati non sono interamente sostenibili come inizialmente dichiarato, ma resta uno degli elementi visivi più emblematici della manifestazione.

Expo 2025 Osaka, anello ligneo

Fonte: Getty Images

Il percorso circolare dell’Expo 2025 Osaka

2. Padiglioni temporanei e “phygital”

Expo 2025 Osaka punta su un format innovativo e sostenibile: la maggior parte dei padiglioni sono stati pensati per essere temporanei, progettati per essere smontabili e costruiti con materiali riciclabili. Alcuni padiglioni, inoltre, sono del tutto “phygital”, un termine che unisce “physical” e “digital”: esperienze che mescolano spazi fisici e contenuti digitali interattivi.

Ad esempio, attraverso visori AR/VR, i visitatori possono esplorare virtualmente ambienti naturali, monumenti o città dei Paesi partecipanti, senza doverli visitare fisicamente. Una soluzione pensata per ampliare l’accessibilità e ridurre l’impatto ambientale.

Padiglione Cina, Expo 2025 Osaka

Fonte: Getty Images

Esperienze immersive e phygital al Padiglione Cina

3. La rivoluzione robotica in prima linea

Come ci si aspetta dal Giappone, la robotica è protagonista assoluta dell’Expo. Numerosi robot sono stati impiegati per offrire servizi ai visitatori: accoglienza multilingue, guida all’interno dei padiglioni, assistenza alle persone con disabilità, consegna di cibo e addirittura spettacoli artistici.

Molti di questi robot sono alimentati da intelligenza artificiale e sviluppati per migliorare il benessere quotidiano, in linea con il tema dell’Esposizione. Expo 2025 è dunque una vera vetrina per il futuro della convivenza tra uomo e macchina.

4. Il Padiglione Italia: tra longevità e innovazione

Anche l’Italia è tra i protagonisti di Expo 2025 con un padiglione che intende raccontare un Paese contemporaneo, creativo e tecnologico, senza dimenticare la propria identità culturale. Il concept si focalizza su temi come sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e longevità, ambito in cui l’Italia è un riferimento scientifico a livello mondiale.

Il padiglione italiano è stato progettato come una città ideale e innovativa, in grado di unire la bellezza estetica del Made in Italy con i temi chiave dell’Expo, ponendo l’accento su ricerca, cultura e benessere collettivo. Quella dell’Expo 2025 di Osaka è anche un’occasione per rafforzare il dialogo tra Italia e Giappone, storicamente legati da relazioni di amicizia e collaborazione.

Padiglione Italia, Expo 2025 Osaka

Fonte: Getty Images

Il Padiglione Italia all’Expo 2025 Osaka

5. Myaku-Myaku: la mascotte che batte come un cuore

Ogni Expo ha la sua mascotte e quella di Osaka 2025 si chiama Myaku-Myaku. Disegnata dall’illustratore Kōhei Yamashita, è una creatura strana e affascinante, composta da una parte rossa (che rappresenta cellule viventi) e una blu (che rappresenta l’acqua). Il suo nome richiama l’onomatopea giapponese che simula il battito cardiaco, myaku myaku, e simboleggia la connessione tra vita, natura e società.

Myaku-Myaku è già diventata un personaggio popolare in Giappone: protagonista di gadget, video educativi e iniziative per coinvolgere i bambini e le famiglie.

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Scoprire il Giappone autentico, non solo Kyoto: 6 città storiche alternative

Kyoto è una delle destinazioni più amate da chi organizza un viaggio in Giappone grazie alla sua ricca storia e ai suoi splendidi siti culturali. Proprio la sua rinomata bellezza l’ha posta di fronte alla necessità di gestire un flusso turistico inarrestabile, una sfida che affronta ora con misure come l’incremento della tassa di soggiorno e diverse regole per garantire un’esperienza piacevole tanto ai turisti quanto alla comunità locale.

Ma il Giappone non si limita solo a Kyoto e ai suoi luoghi più famosi. Esistono tante altre antiche città e borghi pronti per essere scoperti: dalle ex roccaforti samurai alle antiche botteghe in legno, fino alle distillerie di sake e birra che convivono con gallerie d’arte e musei originali. Se state pianificando il vostro viaggio, scoprite queste 6 città storiche alternative consigliate dal National Geographic.

Kurashiki, fascino d’altri tempi tra canali e boutique

La prima delle 6 città storiche alternative è Kurashiki, situata nella prefettura di Okayama. Vanta un’area ben conservata composta da canali risalente al periodo Edo (1603-1867), quando la città fungeva da importante centro di distribuzione del riso. Lo stesso nome “Kurashiki”, infatti, può essere tradotto approssimativamente come “città dei magazzini” in riferimento ai depositi di riso.

Molti di questi sono stati trasformati in musei, boutique e caffè dove assaporare al meglio l’atmosfera locale. Salite a bordo di una tradizionale barca in legno per ammirare le eleganti machiya, le tipiche case a schiera in legno, e non perdetevi le ceramiche Bizen realizzate seguendo un’antica arte locale risalente al XIV secolo.

Nara, templi maestosi e cervi sacri

Situata a meno di un’ora da Kyoto e Osaka, Nara rappresenta una città ricca di tesori culturali, tra cui alcuni dei templi più antichi e grandi del Giappone. Fondata nel 710 con il nome di Heijo, fu la prima capitale permanente del Paese fino a quando l’influenza e le ambizioni politiche dei potenti monasteri buddisti della città crebbero tanto da diventare una seria minaccia per il governo, che decise di spostare la capitale da Nara a Nagaoka nel 784 e, pochi anni dopo, a Kyoto.

Passeggiate nel cuore storico della città per ammirare i vasti complessi di santuari, gli eleganti giardini, un piccolo quartiere di geisha e il Nara Park, dove si trovano i famosi cervi sacri.

Nara Park Giappone

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Un cervo al Nara Park

Kanazawa, la “piccola Kyoto”

Spesso soprannominata la “piccola Kyoto” grazie ai suoi quartieri di geisha, templi e giardini, Kanazawa fu la sede del Clan Maeda, il secondo clan feudale più potente dopo i Tokugawa in termini di produzione di riso e dimensioni del feudo. Di conseguenza, assunse un’importanza culturale pari a quella di Kyoto e Tokyo. Sopravvissuta ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, oggi Kanazawa mostra ai visitatori le sue bellezze storiche come le parti dell’antica città castello, il quartiere samurai di Nagamachi e i quartieri di intrattenimento chaya.

Tuttavia, l’attrazione principale indiscussa è Kenrokuen, uno dei tre migliori giardini paesaggistici del Giappone.

Hiraizumi, splendori storici

Fate un viaggio indietro nel tempo e raggiungete la città di Hiraizumi, situata nella regione di Tohoku. In passato centro di potere e splendori architettonici, oggi rappresenta uno dei luoghi migliori in Giappone dove ammirare i templi di quell’epoca, oltre che per viverli in un modo unico.

La città, infatti, ospita interessanti eventi storici, come quelli organizzati al tempio Motsuji che fa da sfondo a un festival di poesia in costume d’epoca a maggio, alle cerimonie del tè tra le circa 30.000 fioriture di iris del giardino del tempio a giugno e accoglie musicisti di corte gagaku mentre fiorisce il trifoglio a settembre.

Matsumoto, viste spettacolari sulle Alpi giapponesi

Questa città, situata nel centro di Honshu, è una tappa imperdibile se volete godere di una vista spettacolare sulle Alpi giapponesi, che si ergono imponenti proprio sopra di essa. L’attrazione principale da visitare è il castello, uno dei più belli e meglio conservati del Giappone, protagonista di tantissime fotografie con le cime innevate sullo sfondo.

Se siete interessati all’arte entrate nel Museo Giapponese Ukiyo-e, dove potrete ammirare delle splendide stampe xilografiche, oppure passeggiate tra le sue strade esplorando i negozi indipendenti, i ristoranti e il birrificio artigianale situato negli ex magazzini del quartiere centrale di Nakamachi.

Castello Matsumoto Giappone

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Il castello di Matsumoto

Matsue, quartieri di samurai e castelli

Come Matsumoto, anche Matsue è una delle 6 città alternative da visitare perché vanta uno dei pochi castelli originali rimasti in Giappone, risalente all’inizio del XVII secolo. Capitale della prefettura di Shimane, è conosciuta anche per il suo quartiere samurai ben conservato, che include la casa di Lafcadio Hearn, uno scrittore europeo che visse qui dal 1890, uno dei primi a documentare il Giappone dopo il suo periodo di isolamento internazionale, durato dal 1639 al 1853.

Da non perdere a Matsue anche due giardini straordinari: Yushien, situato su un’isola nel lago Nakaumi, e il giardino del Museo d’Arte Adachi, ampiamente considerato il migliore del Giappone. Se volete ammirare la città da un punto di vista privilegiato, vi consigliamo di prenotare anche un tour in barca sui canali.

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Verso l’Expo 2025: come vivere il Giappone da sogno spendendo poco

Il Giappone è una delle mete più affascinanti al mondo ed è molto ambita dai turisti italiani. Questa destinazione viene però spesso percepita come molto costosa. Tuttavia, con alcuni accorgimenti e una precisa pianificazione, è possibile esplorare il Paese del Sol Levante senza restare al verde. Con l’Expo 2025 a Osaka alle porte, è il momento perfetto per organizzare e pianificare un viaggio ricco di esperienze spendendo poco.

Pianifica con anticipo e viaggia in bassa stagione

Prenotare voli e alloggi con largo anticipo può garantire tariffe più vantaggiose. Se si può restare flessibili con le date di viaggio e considerare anche periodi di bassa stagione, si possono sicuramente trovare offerte e voli più convenienti riducendo così ulteriormente i costi. Utilizzare app e siti web per monitorare e confrontare offerte e promozioni delle varie compagnie aeree e volare di notte sono altri modi efficaci per risparmiare sul viaggio. Il periodo primaverile della fioritura dei ciliegi, è senza dubbio uno dei più cari.

fioritura ciliegi in giappone

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Osservazione dei fiori di ciliegio sul fiume Meguro a Tokyo

I mesi di ottobre, novembre e febbraio, quando le temperature sono miti, sono perfetti per trovare offerte vantaggiose. Dovendo prenotare anche voli interni con le compagnie giapponesi – Japan Airlines (JAL) o All Nippon Airways (ANA) – per risparmiare è consigliato acquistare i biglietti nazionali insieme a quelli internazionali.

Sfrutta il Japan Rail Pass per risparmiare sugli spostamenti in loco

Il Japan Rail Pass è uno strumento indispensabile per i viaggiatori che desiderano muoversi in modo conveniente in Giappone. Questa meta è infatti perfetta per i viaggi in treno: un mezzo puntuale, comodo e veloce. Il Japan Rail Pass nazionale, disponibile da 7, 14 o 21 giorni, è un biglietto molto comodo e solitamente più economico, rispetto a singole prenotazioni, che permette di visitare il Paese con i treni. Questo, offerto da sei compagnie del gruppo JR, offre corse illimitate sulla maggior parte delle linee ferroviarie eccetto poche eccezioni che riguardano solo gli Shinkansen sulle linee Nozomi e Mizuho.

Ci sono poi anche abbonamenti ferroviari a livello regionale se si desidera visitare solo una precisa zona del Giappone. Sicuramente sono più convenienti rispetto al Japan Rail Pass nazionale se non si effettua un viaggio in lungo e in largo per il Paese.

viaggiare in Giappone spendendo poco

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Monte Fuji innevato e Pagoda Chureito

Ecco i dettagli dei singoli pass suddivisi per zone.

Hokkaido Rail Pass

Chi possiede l’Hokkaido Rail Pass può utilizzare tutti i treni JR Hokkaido, ad eccezione dell’Hokkaido Shinkansen e del treno SL Fuyu-no-Shitsugen, entro un determinato periodo di tempo.

Pass ferroviario JR East-South Hokkaido

Questo pass ferroviario è valido per viaggi illimitati sui treni nel Giappone orientale e nell’Hokkaido meridionale durante il periodo specificato.

JR EAST PASS, area di Tohoku

Per visitare la magnifica regione settentrionale del Tohoku, si può usare il JR East Pass, che copre l’area vasta e diversificata del Tohoku.

JR EAST PASS, area di Nagano, Niigata

Per esplorare la zona intorno a Nagano e Niigata si consiglia invece il JR East Pass.

JR TOKYO Wide Pass

Se si soggiorna a Tokyo ma si desidera anche esplorare i dintorni durante il viaggio, si suggerisce di acquistare il TOKYO Wide Pass. Il pass consente l’accesso a famose destinazioni turistiche come: il lago Kawaguchiko (Fuji), la penisola di Izu e Nikko. In questo modo sarà facile godersi un viaggio unico nella metropoli di Tokyo e nei suoi dintorni.

Hokuriku Arch Pass

Se il viaggio in Giappone è principalmente a Tokyo e Osaka via Nagano, Toyama e prefetture di Ishikawa e Fukui l’ideale sarebbe usare l’Hokuriku Arch Pass. Durante questo itinerario, molto popolare nel Paese, si può sfruttare al meglio il tempo grazie al Rail Pass.

Pass turistici JR Central

La JR Central offre vari pass turistici per visitare le famose attrazioni nelle regioni di Chubu e Hokuriku. Con quattro pass diversi, si possono visitare località famose come Shirakawa-go, Takayama e Kanazawa, Kumano Kodo e Ise, il Monte Fuji, il percorso alpino Tateyama Kurobe e tanto altro ancora.

Abbonamenti ferroviari JR-West: intercity, regionali, Giappone occidentale

Anche la compagnia ferroviaria JR West offre diversi abbonamenti. Il pass copre il viaggio a Kyoto e Osaka e si può anche proseguire verso ovest fino a Toyama e Kanazawa o in alternativa a sud verso Okayama e Hiroshima.

Pass ferroviario ALL SHIKOKU

L’ALL SHIKOKU Rail Pass offre ai viaggiatori viaggi illimitati su tutte e sei le linee ferroviarie dell’isola di Shikoku durante una vacanza in Giappone.

JR KYUSHU RAIL PASS: interurbano, regionale, Isola di Kyushu

Se desideri esplorare più approfonditamente l’isola giapponese di Kysushu, puoi acquistare uno speciale JR Pass per la regione.

Attrazioni gratuite e spostamenti alternativi al treno

Molte attrazioni in Giappone sono gratuite o richiedono un biglietto d’ingresso simbolico. Templi, santuari, parchi e musei municipali offrono esperienze culturali autentiche senza gravare sul budget. Informarsi sulle giornate a ingresso gratuito o sugli sconti per studenti e turisti può ulteriormente ridurre le spese.​

Per gli spostamenti alternativi al treno si possono usare i seguenti mezzi pubblici:

  • nelle città come Tokyo, si può usare pass suica o Pasmo per spostarsi in metropolitana,
  • autobus a lunga percorrenza.

Alloggi economici: capsule hotel e ostelli

Per risparmiare sull’alloggio, soprattutto in città grandi come Tokyo e Osaka, si possono considerare i capsule hotel, che offrono spazi compatti ma confortevoli e sono ideali soprattutto per i viaggiatori solitari.

viaggiare a tokyo, come risparmiare

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Monte Fuji e skyline di Tokyo

Gli hostel e le guesthouse rappresentano un’altra opzione economica e sono spesso dotati di spazi comuni perfetti per quei viaggiatori che amano socializzare durante il viaggio. Prenotare con anticipo, utilizzare piattaforme di confronto prezzi o approfittare di offerte last minute può aiutare a trovare le migliori offerte senza scadere nella qualità o nella pulizia – che in Giappone tocca i massimi livelli.

Cibo delizioso a prezzi accessibili

Mangiare bene in Giappone non significa necessariamente spendere tanto. I konbini – convenience store – come 7-Eleven e Lawson, sono perfetti per pause valoci e offrono pasti pronti – come sushi e onigiri – a prezzi economici. Si possono poi cercare i negozi 100 yen, come Daiso, dove acquistare snack e prodotti alimentari locali.

Expo 2025 a Osaka: un’occasione imperdibile

Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025, Osaka ospiterà l’Expo 2025 sull’isola artificiale di Yumeshima. Con il tema “Progettare la società futura per la nostra vita“, l’evento vedrà la partecipazione di oltre 150 paesi e presenterà innovazioni in vari settori.
L’Expo promette di essere un’esperienza unica e anche l’occasione perfetta per visitare il Giappone durante questo anno.

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Parte Expo 2025 Osaka: il padiglione italiano è un sogno immersivo che racconta il Belpaese

Con il tema “Progettare la società futura per le nostre vite” si dà ufficialmente il via a Expo 2025 a Osaka, che porta in Giappone tanti padiglioni da non perdere per l’Esposizione Universale. Sono 153 i Paesi coinvolti e sono attesi 28,2 milioni di visitatori. Chi ha in programma un viaggio in Giappone deve mettere in programma almeno un giorno per esplorare questa meraviglia partendo proprio dal padiglione italiano, che è pronto ad incantare con un viaggio immersivo tra arte, cultura, scienza e tanto altro.

Expo 2025 Osaka tema e date

Dal 13 aprile al 13 ottobre 2025 la città di Osaka, in Giappone, ospita la nuova Expo 2025. Con 153 Paesi partecipanti e un numero atteso di visitatori che supera i 28milioni sceglie come tema Progettare la società futura per le nostre vite ed elegge come mascotte “myaku myaku”, un mutaforma con caratteristici cerchi rossi che rappresentano le cellule viventi e il legame con l’acqua.

Il padiglione italiano ad Expo 2025 Osaka

Il padiglione italiano ad Expo 2025 Osaka mixa futuro, creatività e sostenibilità in un progetto unico che porta la firma di MCA, Mario Cucinella Architects. Costruito interamente in legno modulare, avvolto da una pelle tessile traspirante che respira con l’ambiente, si comporta come un organismo naturale: genera energia, conserva risorse, favorisce biodiversità. Battezzato Hangar del Sapere sarà un laboratorio a cielo aperto, un luogo di scoperte continue, pensato per stimolare i sensi e la mente. Qui, l’arte, la scienza, l’artigianato e la tecnologia si intrecciano in un racconto vibrante, capace di accendere emozioni e creare connessioni profonde.

il padiglione italiano da visitare ad Expo 2025

Fonte: Ufficio Stampa

L’interno del padiglione italiano ad Expo 2025

Tutto parte dal “fare con le mani” dove il visitatore sarà accolto da piccoli atelier che mostrano l’eccellenza del made in Italy che non rinuncia all’artigianalità ma lo fa con un occhio all’innovazione strizzando l’occhio alle radici ma con uno sguardo al domani. Il cuore pulsante è il grande Hangar espositivo, sormontato da una terrazza giardino mozzafiato: qui ci si ispira ai giardini all’italiana con uno spazio verde contemporaneo bello da vedere e da vivere.

Tra gli spazi da non perdere all’interno del padiglione italiano all’Expo 2025:

  • Fare con le mani. L’area d’ingresso in cui si entra in contatto con gli atelier della creatività made in Italy vedendo da vicino come l’artigianato possa andare a braccetto con l’innovazione;
  • Il teatro. Uno spazio immersivo dedicato a spettacoli con scenografie digitali e performance live per rivivere la storia del teatro rinascimentale italiano con alcune influenze giapponesi in un dialogo unico nel suo genere;
  • La città ideale. Il concetto di città viene rielaborato in questo spazio urbano e multidisciplinare dove cultura, salute, benessere, arte, tecnologia e infrastrutture sembrano convivere. Tra le opere visibili ci sono l’Atlante Farnese e le Torce Olimpiche di Milano Cortina 2026;
  • Padiglione della Santa Sede. Uno spazio intenso dedicato proprio al vaticano e più precisamente all’esposizione di alcune opere in prestito dai Musei Vaticani come La Deposizione di Caravaggio;
  • Giardino all’italiana. Come accennato è tra i luoghi top da visitare con una terrazza immersa nel verde che racconta una nuova versione degli spazi outdoor attraverso un labirinto organico di 900 metri tra siepi e altre piante.
Padiglione italiano Expo 2025 design

Fonte: Ufficio Stampa

Il design del padiglione italiano ad Expo 2025 colpisce tutti

Expo 2025 Osaka: info utili

Per raggiungere la location di Expo 2025 Osaka bisogna arrivare all’isola artificiale sulla baia conosciuta come Yumeshima dove sono previsti due ingressi proprio in concomitanza della stazione della metro. Per chi atterra a Tokyo servono circa 2 ore e mezzo di treno proiettile ad alta velocità. Per accedere è possibile acquistare un biglietto scegliendo tra giornaliero, feriale, a data aperta o con ingresso serale direttamente sul posto o sul sito ufficiale.