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Nissi Beach a Cipro, dove il mare diventa magia e la sabbia incanta

È inutile girarci intorno: Nissi Beach non è la solita spiaggia da cartolina, ma piuttosto un luogo che costringe a fare i conti con la sua bellezza senza filtri. Sì, anche se molto frequentata rimane un un angolo di paradiso, dove l’acqua cristallina incontra la sabbia finissima e il tempo sembra rallentare. Tra tuffi improvvisati e passeggiate lungomare, ogni attimo si trasforma in un piccolo regalo di natura autentica. Ecco dove si trova e cosa sapere.

Dove si trova e come arrivare a Nissi Beach

Nissi Beach prende vita sulla costa sud-orientale di Cipro, vicino alla vivace località di Ayia Napa. È una delle spiagge più famose dell’isola (spesso inserita anche nelle classifiche delle più belle d’Europa), rinomata per la sua sabbia bianca e le acque turchesi. Per arrivarci, la maggior parte dei visitatori parte dall’aeroporto di Larnaca o da quello di Paphos (anche se quest’ultimo è un po’ più lontano) e poi prosegue in auto o con navette dirette verso Ayia Napa. Da lì, Nissi Beach è facilmente raggiungibile in pochi minuti.

È importante sottolineare che Nissi Beach prende vita nella parte dell’isola controllata dalla Repubblica di Cipro, quindi in una zona sicura e ben organizzata per i turisti, lontana dalle aree di confine contese con la parte nord, sotto controllo turco.

Le caratteristiche di Nissi Beach

L’affascinante Spiaggia di Nissi si presenta con sabbia finissima e candida che si estende a perdita d’occhio, creando un contrasto vivido con le acque cristalline che sfumano dal turchese al blu profondo. Questo è dovuto al fondale basso e sabbioso che si allontana dolcemente verso il mare aperto, rendendo la baia perfetta sia per chi vuole rilassarsi, sia per chi ama nuotare o fare snorkeling in acque tranquille.

Dal punto di vista geologico, la costa è caratterizzata anche da formazioni rocciose calcaree che emergono qua e là, creando piccole insenature e bacini naturali dove il mare si calma, offrendo rifugio a chi cerca un momento di pace lontano dalle correnti più forti. Intorno, la macchia mediterranea puntella il paesaggio, con arbusti aromatici come il rosmarino e il timo, e pini che regalano un po’ di ombra naturale e un profumo intenso che si mescola con la brezza marina.

Spiaggia di Nissi, Cipro

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Veduta dall’alto della Spiaggia di Nissi

Ma non è tutto, perché a Nissi Beach la natura si mette in mostra con un dettaglio unico: c’è una sottile lingua di sabbia che si allunga nel mare, collegando la spiaggia a una piccola isoletta disabitata. Camminarci sopra è come passeggiare su un ponte sospeso tra due specchi d’acqua cristallina, con il mare che sfiora dolcemente i piedi da entrambi i lati.

In sostanza, qui si forma un istmo naturale che si distingue per essere un vero e proprio gioiello, creato dal lavoro lento ma incessante delle correnti marine che spostano e depositano la sabbia, trasformando il paesaggio in qualcosa di quasi magico. Da questo punto ci si può tuffare, nuotare o semplicemente godersi il panorama.

Cosa fare in questa bellissima spiaggia

A Nissi Beach c’è spazio per tutti, dal turista in cerca di relax al viaggiatore curioso che vuole scoprire qualcosa in più. Di giorno, si può stendere il proprio asciugamano sulla sabbia soffice per godersi il sole, fare un tuffo nelle acque cristalline o semplicemente passeggiare lungo l’istmo che collega la spiaggia all’isola vicina.

Ma chi conosce bene il posto sa che c’è di più. I local, per esempio, amano arrivare all’alba per pescare nelle acque tranquille, quando il mare è una tavola e l’aria è fresca. Ci sono anche piccoli sentieri nascosti dietro la spiaggia o costieri che portano a calette segrete, lontane dalla folla, il top per chi cerca un po’ di solitudine o vuole fare snorkeling tra pesci colorati e formazioni rocciose meno conosciute.

Quando il sole scende, poi, la spiaggia cambia volto: diventano comuni le chiacchierate tra amici intorno a una chitarra, e chi è di passaggio può godersi il silenzio rotto solo dal rumore del mare e dalla musica lontana di qualche festa estiva.

Informazioni utili e costi

La buona notizia (specialmente in un anno in cui le spiagge sono carissime) è che Nissi Beach è in gran parte libera, quindi si possono trascorrere momenti indimenticabili senza spendere un centesimo. Detto questo, è bene sapere che alcune aree sono gestite da stabilimenti balneari che offrono lettini, ombrelloni e servizi extra come bar e docce dove c’è un piccolo costo da considerare (di solito 2,50 euro per singolo elemento nelle aree comunali, mentre aree private/club o porzioni di spiaggia affittate a hotel possono applicare tariffe molto più alte, a seconda della stagione e della posizione).

L’ingresso alla spiaggia stessa è gratuito e non ci sono particolari restrizioni sull’accesso, ma durante l’alta stagione (luglio-agosto) la zona può diventare piuttosto affollata, quindi conviene arrivare presto o andare nei giorni feriali se si desidera un po’ di tranquillità.

Per chi arriva in auto, ci sono parcheggi a pagamento vicino alla spiaggia, ma anche qualche posto gratuito se ci si muove con un po’ di anticipo. Insomma, Nissi Beach è accessibile e versatile, ottimale sia per chi vuole solo stendersi al sole, sia per chi cerca un po’ di comodità extra senza spendere una fortuna.

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Isole più grandi del Mediterraneo, quali sono?

Il Mar Mediterraneo ospita alcune delle isole, non solo più affascinanti del mondo, ma anche più significative dal punto di vista storico e culturale. Tra queste, alcune spiccano come le più grandi – e le prime due sono proprio italiane – ognuna con paesaggi, storie e tradizioni uniche.

Isole plasmate da antiche civiltà, dai Greci ai Romani, dai Bizantini agli Ottomani, che vantano coste meravigliose, montagne imponenti, pianure fertili che hanno sostenuto gli insediamenti umani per millenni. Oggi mete da sogno che offrono esperienze che toccano l’anima e ispirano ricordi indelebili ai visitatori. Sono 157 le isole più grandi del Mediterraneo, con un’area di almeno 10 km², di cui 49 hanno una superficie maggiore di 100 km². Qui vi portiamo alla scoperta delle prime 10, classificate per dimensioni.

Sicilia, l’isola più grande del Mediterraneo

Con una superficie di oltre 25 mila km², grosso modo pari all’intera superficie di tutte le isole della Grecia, la Sicilia non è solo la più grande isola italiana, ma la più estesa isola del Mar Mediterraneo, la settima d’Europa (seconda dell’Unione europea), la quarantacinquesima del mondo. È anche la più popolosa isola del Mediterraneo, con quasi 5 milioni di abitanti.

Situata in una posizione di importanza strategica, tra lo Stretto di Gibilterra e il Canale di Suez, quasi al centro del Mediterraneo, l’isola funge da punto di collegamento tra Oriente e Occidente, tra Europa e Africa.
La si conosce anche come “isola-continente”, per la notevole varietà dei suoi aspetti naturalistici, storici e culturali, mentre per Omero, che l’ha descritta nell’XI libro dell’Odissea, era “l’isola del Sole”. Da sempre, grazie al suo affascinante patrimonio architettonico e artistico, a spiagge e paesaggi mozzafiato, nonché a una cucina che delizia tutti i sensi, la Sicilia è una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica e variegata.

Splendida veduta aerea della spiaggia di Porto Giunco, in Sardegna

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La spiaggia di Porto Giunco, a Villasimius, tra le più belle della Sardegna

Sardegna, la seconda isola più grande del Mediterraneo

Con una superficie complessiva di 24.100 km² quadrati, la Sardegna è per estensione la seconda isola del Mediterraneo. È separata dalla penisola italiana dal mar Tirreno, il Canale di Sardegna la divide dalle coste tunisine, mentre a nord le Bocche di Bonifacio la separano dalla Corsica e a ovest il mar di Sardegna dalla penisola iberica e dalle isole Baleari.

Grazie alla bassa densità di popolazione (oltre 1,5 milioni di abitanti), unita alla difesa di un prezioso patrimonio culturale, fondato su tradizioni originali e su una lingua ricca e interessante, l’isola è riuscita a mantenere nel tempo la sua incontaminata bellezza, che l’ha resa meta di viaggiatori e scrittori. Per la varietà dei suoi ecosistemi è stata, inoltre, definita un “micro-continente”.

Non è un mistero che le coste e il mare della Sardegna siano celebrati e ricercati, ma l’essenza di questa regione italiana si nasconde al suo interno, tra i paesaggi del Limbara, l’imponenza del Massiccio del Gennargentu, il Parco della Giara, gli scorci dell’Ogliastra, la varietà di paesaggi e di abitati delle Barbagie, lo spettacolo della Valle dei Nuraghi nel Meilogu. Un’isola da vivere e scoprire fino in fondo.

Il bellissimo sito archeologico di Kourion a Cipro

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Cipro, lo splendido sito archeologico di Kourion

Cipro, la terza isola più grande del Mediterraneo

Dopo Sicilia e Sardegna, Cipro è la terza isola del Mediterraneo per estensione, con una superficie di oltre 9 mila km². Si tratta di un’isola divisa in due parti, separate dalla cosiddetta linea verde: l’area sotto il controllo effettivo della Repubblica di Cipro, che comprende circa il 59% della superficie dell’isola, e la zona occupata nel 1974 dalla Turchia al nord, autoproclamatasi Repubblica Turca di Cipro del Nord – riconosciuta dalla sola Turchia – che copre circa il 36% della superficie. Anche la capitale Nicosia (in turco Lefkoşa), situata al centro dell’isola, è divisa in due metà.

Crocevia tra Oriente e Occidente, Cipro ha una storia che ha influenzato profondamente il Mediterraneo. C’è davvero tantissimo da esplorare su quest’isola affascinante, dove ogni città è ricca di monumenti e attrazioni di ogni tipo. Un’altra destinazione perfetta per chi cerca un mix di storia millenaria, paesaggi unici e mare cristallino.

La spettacolare spiaggia di Rondinara in Corsica

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La spettacolare spiaggia di Rondinara, tra i gioielli della Corsica

Corsica, la quarta isola più grande del Mediterraneo

La Corsica è la quarta isola più grande del Mediterraneo, con una superficie di 8.681 km quadrati. Separata dalla Sardegna dal breve tratto delle Bocche di Bonifacio, fa politicamente parte della Francia sin dal 1769, ma rientra nella regione geografica italiana, e con l’Italia ha legami storici anche in ambito linguistico e culturale.

Quest’isola vanta oltre 1000 km di costa e circa 200 spiagge, una miriade di villaggi di pescatori, borghi collinari dall’atmosfera rilassata e graziose cittadine con centri storici incantevoli, come Ajaccio, Calvi, Bastia. L’Ile de Beauté (Isola della Bellezza) sa come incantare con l’azzurro del mare, la sabbia fine delle sue spiagge, una natura selvaggia e un imperdibile patrimonio storico.

Splendida veduta panoramica della spiaggia di Preveli a Creta

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Il fascino selvaggio della spiaggia di Preveli, sulla costa meridionale di Creta

Creta, la quinta isola più grande del Mediterraneo

Oltre a essere la maggiore isola della Grecia, Creta è la quinta isola più grande del Mediterraneo, con una superficie di 8.261 km². È tra le principali mete turistiche del Paese, grazie alla ricchezza di siti naturalistici e archeologici, nonché per il particolare patrimonio culturale.

Culla della cultura minoica, racchiude millenni di storia. Tra le prime civiltà a svilupparsi nel Mediterraneo, l’isola del mito di Teseo e Arianna aveva come centri principali l’antica città di Cnosso – dove ancora oggi si possono visitare i resti del palazzo di Minosse – Festo e Cidonia. Da non perdere una visita alla bellissima capitale Heraklion, sede di un museo archeologico di immenso valore.

Eubea, la sesta isola più grande del Mediterraneo

Sempre in Grecia troviamo Eubea, la sesta isola più grande del Mediterraneo. Con una superficie di 3.660 km quadrati, è situata nel mar Egeo, adiacente a parte della costa sud-orientale della penisola, con capoluogo Calcide, dove l’isola dista dalla terraferma solo 40 metri.

Conosciuta anche come come Evia, è stata fin dall’antichità un importante centro culturale e commerciale. Oggi, l’isola offre ai visitatori paesaggi e panorami unici, tra montagne verdi, laghi cristallini e un mare turchese e limpido, ponendosi come destinazione imperdibile per gli amanti delle escursioni e delle attività all’aperto.

Paesaggio con spiaggia dalla città di Palma di Maiorca

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Splendida veduta di Palma di Maiorca

Maiorca, la settima isola più grande del Mediterraneo

Settima fra le più grandi isole del Mediterraneo, Maiorca è anche la più grande delle Baleari, con una superficie di oltre 3.600 km². Chiamata “Isla del Sol”, per i suoi proverbiali 300 giorni di sole tutto l’anno, è perfetta in ogni stagione. Questo paradiso tropicale bagnato dal Mediterraneo vanta trecento spiagge di sabbia finissima lambite da acque limpide e cristalline, e un entroterra ricco di tesori da scoprire.

Punto di partenza per una visita che non tralasci i gioielli più belli dell’isola è il capoluogo Palma, una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo, soprattutto nel periodo estivo, grazie alle spiagge e ai divertimenti che offre. Da un po’ di tempo, è inoltre diventata il “buen retiro” estivo della Famiglia Reale Spagnola.

Lesbo, l’ottava isola più grande del Mediterraneo

Lesbo è l’ottava isola per estensione del Mediterraneo e la terza maggiore isola greca, con una superficie di 1630 km² e un cospicuo sviluppo costiero, di ben 320 km. Tra spiagge che levano il fiato, bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche, ci sono moltissime cose da fare e da vedere, e tante esperienze da vivere in questa gemma di grandi dimensioni. L’isola è stata famosa nell’antichità soprattutto per la sua intensa attività culturale, basti pensare che ha dato i natali alla poetessa Saffo e al poeta Alceo, tra i maggiori esponenti della lirica greca arcaica.

Tra i centri urbani che meritano una visita, il capoluogo Mitilene, dove ammirare il castello bizantino costruito su antiche rovine, Molyvos (o Mithymna), uno degli insediamenti più affascinanti con la sua fortezza genovese, e il villaggio di Eresos, nella parte meridionale dell’isola.

Il complesso archeologico a Lindos, sull'isola di Rodi 

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Il magnifico complesso archeologico nel pittoresco villaggio di Lindos, sulla costa orientale dell’isola di Rodi

Rodi, la nona isola più grande del Mediterraneo

Con una superficie di 1.400 km quadrati, Rodi è la nona isola più grande del Mediterraneo. È anche è la più grande delle isole del Dodecaneso, oltre a essere la più orientale delle maggiori isole dell’Egeo, ed è la quarta isola più grande della Grecia. Il nome potrebbe derivare dal greco antico rhodon, che significava ‘rosa’, difatti è conosciuta come l’Isola delle Rose.

Oggi è una delle mete predilette da chi sogna di visitare un’isola greca, grazie alle incredibili ricchezze che svela ai suoi visitatori e alle numerose esperienze che rendono la vacanza memorabile, tra spiagge da sogno, natura straordinaria, complessi archeologici di grande interesse e luoghi intrisi di storia.

Chios, la decima isola più grande del Mediterraneo

Eccoci, infine, alla decima isola più grande del Mediterraneo: Chios (Chio in italiano). Anticamente detta Scio, è una splendida isola greca dell’Egeo orientale, con una superficie di 842,5 km quadrati. Situata a soli 8 chilometri dalla costa turca, tra le isole di Samos, Icaria e Lesbo, è la quinta isola per grandezza della Grecia.

Conosciuta come “l’isola del mastice”, famosa per i suoi bellissimi paesaggi e il clima mite, è un paradiso di acque cristalline, con 200 chilometri di costa che spazia dalle calette rocciose della parte orientale alle ampie distese sabbiose del versante occidentale, e poi borghi medievali e tradizioni millenarie da scoprire.

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Dopo 140 anni, a Cipro è stato riscoperto il santuario perduto di Apollo con tanti tesori archeologici

Sono passati ben 140 anni da quando l’archeologo tedesco Max Ohnefalsch-Richter portò avanti una campagna di scavo vicino all’antica città-regno di Tamasso, a Cipro. In tutto questo tempo, lo scavo è stato ricoperto nuovamente dalla sabbia e dimenticato…fino ad oggi. Il team di archeologi, anche questo proveniente dalla Germania, non solo ha riportato alla luce l’antico santuario dedicato ad Apollo, ma ha anche esposto i numerosi tesori trovati al suo interno: frammenti di statue dall’inestimabile valore.

La riscoperta dell’antico santuario di Apollo

Situato nella valle di Frangissa a Cipro, vicino al villaggio di Pera Orinis, il santuario di Apollo era uno dei più ricchi santuari rurali della regione. Il primo archeologo a scoprirlo, Ohnefalsch-Richter, trovò centinaia di statue votive, alcune di dimensioni colossali. Tuttavia, nel corso degli anni, il sito fu interrato e dimenticato.

La situazione cambiò nel 2021, quando un team di archeologi provenienti dalle Università di Francoforte e Kiel/Würzburg iniziarono a scavare nuovamente il santuario. Dopo anni di lavori, oggi hanno rivelato grandi sezioni del santuario con fondamenta strutturali, il cortile delle dediche e oltre 100 basi di statue, la maggior parte delle quali di grandi dimensioni.

Tra gli altri reperti del santuario citiamo anche piccoli carri, cavalieri e figure di guerrieri in terracotta, oltre a terrecotte cave di grande formato.

L’importanza di questa scoperta

Si tratta di una scoperta importante per diversi motivi, a partire dal fatto che i frammenti scoperti probabilmente aiuteranno a restaurare diverse statue ora conservate nel Museo di Cipro e nel Royal Ontario Museum di Toronto, offrendo agli studiosi la possibilità di riassemblare figure incomplete da più di un secolo.

Tra le scoperte più recenti, ci sono pezzi di statue in calcare con piedi di dimensioni gigantesche, a testimonianza dell’esistenza di enormi statue maschili del periodo arcaico (VII-VI secolo a.C.). Le uniche rappresentazioni colossali conosciute a Frangissa fino ad allora erano in terracotta, ad esempio il famoso “Colosso di Tamasso”.

Oltre alle statue, gli archeologi hanno rinvenuto una ricca varietà di offerte votive mai registrate prima nel sito. Queste includono amuleti egizi realizzati in faïence, un materiale ceramico smaltato utilizzato nell’antico Egitto nei rituali sacri, e perle di vetro marmorizzato. La loro presenza suggerisce complessi scambi interculturali e sottolinea la più ampia importanza religiosa del santuario.

Ci sono anche prove di significativi sviluppi architettonici: un vasto cortile peristilio fu costruito accanto all’area votiva, probabilmente per banchetti rituali o simposi. Questa scoperta aiuta a collocare il santuario nel suo contesto non solo come complesso religioso, ma anche come luogo di incontro sociale e cerimoniale. Per gli archeologi, questa scoperta offre un’eccezionale opportunità per documentare e studiare elementi architettonici che erano stati scarsamente analizzati nello scavo del XIX secolo eseguito da Ohnefalsch-Richter.

Grazie all’utilizzo di tecniche moderne e a un approccio accademico mirato, la scoperta dell’antico santuario di Apollo a Frangissa potrebbe ridefinire un capitolo fondamentale nella storia dell’archeologia cipriota, collegando l’antica vita rituale, la scultura monumentale e lo scambio culturale internazionale all’interno di uno spazio sacro rimasto nascosto per quasi 140 anni.

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L’estate infinita di Cipro tra sole e mare

Un’estate infinita inseguendo temperature miti e andando alla ricerca di luoghi stupendi. Tra i posti da raggiungere in autunno per prolungare quella sensazione di sole addosso e di bagni in acque turchesi, vi è l’isola di Cirpo.

Poco distante dall’Italia, è il posto da raggiungere se si sogna di fare il bagno anche oltre la metà di novembre: il clima infatti è perfetto, le cose da fare e da vedere sono davvero tante e possono accontentare tutti i gusti. E, aspetto non da poco, si raggiunge in meno di una manciata di ore.

Perché andarci e tutte le spiagge di Cipro da raggiungere in autunno: meta perfetta per i malinconici dell’estate, che vogliono protrarre questa stagione viaggiando verso località con il clima caldo e dove poter fare il bagno.

Cipro, perché raggiungere questa isola

Incastonata nel Mar Mediterraneo, nella sua zona orientale, vi è Cipro, un’isola europea dalle tante bellezze: offre a chi la visita panorami stupendi, spiagge da sogno, storia e cultura.

Un luogo dal fascino talmente suggestivo che la mitologia narra fosse proprio qui, sulla costa di Pafo, che è nata Afrodite, la dea della bellezza. Ed è culla della civiltà, basti sapere che i primi insediamenti che sono stati trovati sull’isola pare risalgano a 10mila anni a.C.

L’isola è uno scrigno di ricchezza, prezioso e con tanti gioielli. Come il sito archeologico Choirokoitia che risale al Neolitico e potrebbe essere datato intorno al 5800 a.C, talmente importante da essere inserito nel Patrimoni dell’Umanità Unesco.

Fondamentali, poi, nella storia di quest’isola sono stati i giacimenti di rame che l’hanno resa un centro commerciale. Dominata dall’impero Ittita, poi dagli Assiri, dagli Egiziani e dai Persiani. Ma anche dai Romani. E poi anche in tempi più recenti con la dominazione Veneziana o quella Ottomana. Tutto questo i riflette sulla sua arte e sulle sue ricchezze.

Oltre alla cultura, Cipro deve essere visitata perché è paesaggisticamente stupenda nell’interno, ma anche sulla costa. Ed è lì che ci dirigiamo per scoprire quali sono le spiagge più belle da raggiungere per prolungare l’estate anche in autunno. Tra arenili più selvaggi e altri di sabbia fine e chiara, si nascondono delle vere e proprie perle.

Perché andare a Cipro: le spiagge più belle

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Perché andare a Cipro: isola bellissima

La spiaggia di Avdimou

La sabbia riflette il colore dell’oro, la vista spazia verso il mare: siamo sulla spiaggia di Avdimou particolarmente ventosa, perfetta per fare sport in acqua. Si tratta di un lido meno frequentato di altri e vale la pena raggiungerlo per godersi una giornata indimenticabile in una baia che si srotola per circa un chilometro e mezzo. Si trova nella zona sud ovest dell’isola.

La bellissima costa di Avdimou a Cipro

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Cipro: la costa di Avdimou

Fig Tree Bay, la spiaggia

Sabbia e sassi si alternano lungo la Fig Tree Bay, dove l’acqua del mare è limpida e azzurra e la profondità del fondale degrada lentamente. La meta perfetta da raggiungere con i bambini e per chi cerca servizi, sport e attività. Poco distante c’è anche un isolotto. Si trova a Protaras, cittadina che accoglie con la sua atmosfera, piatti gustosi e bellezza.

La spiaggia di Fig Tree Bay

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Fig Tree Bay, la spiaggia a Cipro

Nissi Beach

Per chi ama i luoghi incantevoli, ma anche divertimento e vivacità il posto giusto è Nissi Beach, che si trova nell’area nord est nella cittadina di Ayia Napa. I colori levano il fiato: la sabbia bianca e il mare di tantissime sfumature di blu sono un piacere da osservare. Tanti servizi, 300 metri di spiaggia e una natura magnifica. Se non bastasse qui vi è anche un suggestivo monastero, che pare possa essere datato intorno al XV secolo.

Spiaggia Nissi Beach a Cipro

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La meravigliosa spiaggia Nissi Beach a Cipro

Petra Tou Romiou

È qui, narra il mito, che è nata Afrodite: dalle splendide acque di Petra Tou Romiou. Una mezzaluna di sassolini che si affaccia su un mare azzurro da cui emergono rocce. Si trova a corca 24 chilometri da Pafo, città che coniuga antico e moderno, ed è un luogo in cui si respira il sapore della leggenda e della mitologia. I fondali sono tutti da esplorare, con le loro affascinanti rocce ed è adatta chi ama giornate di mare all’insegna delle attività, comprese passeggiate nella natura poco distanti.

Petra Tou Romiou, belliima spiaggia

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La suggestiva spiaggia di Petra Tou Romiou

Porto Pomos

Vicino al villaggio di Porto Pomos, lungo la costa occidentale dell’isola, si trova una bellissima spiaggia, di piccole dimensioni e con i ciottoli. Il mare qui è di un blu intenso e adatto a chi ama fare lunghe esplorazioni in acqua e nuotare. Si trova in un punto tranquillo e, quindi, è l’ideale anche per chi è alla ricerca di momenti di relax.

La costa di Porto Pomos Cipro

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La costa di Porto Pomos a Cipro

Golden Beach

Una lunga spiaggia, dalla sabbia con il colore intenso e circondata dalla natura: si tratta di Golden Beach nella Penisola di Karpaz, nella zona nord dell’isola. La sua estensione è davvero notevole: quattro chilometri, mentre in alcuni punti la dune arrivano a penetrare fino a 500 metri verso l’interno. Un luogo di grande bellezza, dove la natura è selvaggia e i colori sono intensi e inebrianti, dal mare, al verde della macchia mediterranea, fino alla sabbia: qui è stata creata la palette perfetta per una giornata immersi in un luogo che sembra incontaminato.

Penisola di Karpaz: la  Golden Beach

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Penisola di Karpaz a Cipro: la Golden Beach

Le temperature di Cipro

A ottobre e novembre a Cipro si può godere di temperature davvero favolose, basti pensare che oscillano tra i 17 e 28 gradi nel primo mese, e tra i 13 e i 23 il secondo. Quindi si può ancora apprezzare un clima mite e un mare caldo anche fuori dalla stagione estiva. Questo, infatti, in particolare si attesta tra i 25 e i 22 gradi.

Per questo vale la pena raggiungere l’isola, anche in autunno, impiegando pochissime ore dall’Italia, e godere così non solo delle sue bellezze paesaggistiche, ma anche della sua storia, dei suoi tesori del passato e della sua cultura.

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Overtourism, ecco l’index che lo misura

L’estate 2024 è stata segnata, nel settore del travel, dal termine “overtourism“. Così, parlandone e riparlandone, abbiamo appreso che questo si riferisce proprio al cosiddetto e finora conosciuto come tale, fenomeno del turismo di massa.

Infatti, destinazioni come Grecia, Croazia, Cipro e persino Mauritius, sono Paesi in cui è vero che il 25% del Pil gode del turismo, ma che oggi più che mai sono quasi vessati dallo stesso flusso di visitatori che da una parte è anche la loro fortuna. L’overtourism, infatti, minaccia l’equilibrio delle grandi città in termini di rapporto tra turisti e residenti, la qualità dell’aria per via di un maggiore inquinamento, nonché la godibilità stessa della vacanza per i viaggiatori che possono trovarsi di fronte a un ingente massa di turisti al punto da non riuscire nemmeno a visitare tutte le attrazioni che si erano dapprima promessi di non perdere.

L’Overtourism Index, cos’è

L’estate appena trascorsa è stata dunque contraddistinta da spiagge affollate e destinazioni dove i viaggiatori erano così tanti da non riuscire per niente a respirare la bellezza e l’atmosfera del luogo: è accaduto a Venezia, a Barcellona e in altre località, come anche a Santorini.

Sviluppato dalla piattaforma Evaneos, che si occupa di viaggi tailor-made, in collaborazione con la società di consulenza Roland Berger, l’Overtourism Index arriva per prendere in esame le varie tipologie di overtourism, analizzando un campione di 70 mete, classificate entro le prime 100 per numero di turisti.

In questa analisi per il tasso di overtourism, ciascuna di queste destinazioni riceve un posto da 1 a 5 in classifica, seguendo quattro criteri: densità la turistica per abitante, la densità turistica per chilometro quadrato, la stagionalità e la sostenibilità. Infatti, anche la sostenibilità come criterio di valutazione è rilevante soprattutto per considerare l’impatto che il turismo ha sulla comunità e sulle infrastrutture quali i trasporti, ad esempio.

Folla, La Rambla

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La Rambla piena di turisti a Barcellona

Tra le mete prese in esame, comunque, le conseguenze dell’overtourism sono di 3 tipi: troppi turisti nelle destinazioni di mare, troppa folla nelle capitali europee ed eccesso di viaggiatori nei centri urbani.

Le località di mare presentano infatti un indice medio di 4 su una scala di 5, con circa 3,2 fino a 9,9 turisti per 1 abitante, anche in aree piccole che arrivano a contare però fino a 8.000 turisti per km². Non sono da meno e non destano minore allarmismo anche le primarie capitali europee che vedono arrivare in estate circa il 43% di tutti i turisti dell’anno. Spagna (3,6), Italia (3,6) e Portogallo (3,6) hanno gli indici medi più alti, insieme alla Francia (3,3) durante il solo periodo che va da giugno ad agosto.

Nella top 3 degli indici medi più alti per i centri urbani ci sono invece la Danimarca con Copenaghen (3,8), seguita da Amsterdam (3,7) e Dublino (3,4). Ciò significa che qui i turisti tendono a visitare questi Paesi concentrandosi esclusivamente su una determinata città, tralasciando le altre della regione e i dintorni.

Quali sono le destinazioni in pericolo e quelle ancora “salve”

Le “destinazioni da tenere d’occhio” secondo l’Overtourism Index sono quelle che devono affrontare la sfida di prevedere e adottare misure preventive per gestire il turismo in eccesso. Queste mete mantengono un flusso turistico relativamente bilanciato durante l’anno (24-28%) con una media di 3/5 nell’indice di Evaneos. Tuttavia, poiché crescono in popolarità, è necessario gestire la densità turistica, sia per chilometro quadrato (54-240 turisti/km²) che per abitante (0,8 turisti per abitante). Questi Paesi, con un contributo medio al PIL del 9%, stanno raggiungendo una soglia critica: Marocco, Vietnam, Egitto e Islanda, quest’ultima particolarmente vulnerabile con 5,2 turisti per abitante.

Queste mete vantano anche una vasta estensione territoriale che aiuta a distribuire equamente i visitatori, con densità di 16-80 turisti/km² e 0,3-1 abitante per turista. La stagionalità, compresa tra il 24 e il 28%, contribuisce a evitare il sovraffollamento. Canada, Stati Uniti, Australia e Tanzania rientrano in questo gruppo con punteggi medi tra 1,5 e 2,3.

Con un punteggio di 4,2/5, la Grecia è tra le destinazioni più colpite dall’overtourism, specialmente durante l’estate. A Mykonos e Santorini, l’afflusso eccessivo ha causato disagi per la popolazione locale, con conseguenze come l’aumento dei prezzi, traffico intenso e problemi nelle risorse idriche. Per questo motivo, la piattaforma Evaneos ha deciso di non promuovere più queste isole nei mesi estivi, in collaborazione con le agenzie locali. L’obiettivo è ridurre la pressione turistica, spostando i flussi verso giugno e settembre.

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Viaggio a Cipro, l’isola dove il clima è perfetto tutto l’anno

Cipro è la terza isola per estensione del Mar Mediterraneo dopo la Sicilia e la Sardegna; è situata a sud della penisola anatolica, a poca distanza dalle coste orientali della Grecia. Il suo clima è di tipo mediterraneo sulla costa, con inverni piovosi ed estati soleggiate, mentre nella pianura interna, dove si trova Nicosia, è mite con estati molto calde e freddo nelle zone montuose.

Spiagge bellissime, acque trasparenti e pulitissime. L’Agenzia Europea dell’Ambiente stabilito che l’isola può vantare il 99,1% di acque balneabili, un risultato davvero eccellente. Non solo, Cipro nel 2019 si è aggiudicata ben 65 Bandiere Blu. Scopriamo insieme cosa vedere sull’isola di Cipro, un luogo dove ci si può sentire in estate quasi tutto l’anno.

Quando andare a Cipro

Lungo le coste di Cipro, il clima è tipicamente mediterraneo, come quasi in tutta la Grecia; nel mese di gennaio si registrano temperature medie intorno a 11-12°C, abbondanti precipitazioni a carattere piovoso si hanno generalmente nei mesi tra novembre e marzo, a dicembre e gennaio. L’inverno alterna periodi di maltempo facendo sentire anche un po’ di freddo, a giornate di bel tempo in cui splende il sole.

La lunga estate che va da fine maggio a inizio ottobre è molto calda ed ha un tasso di umidità abbastanza elevato, ma a rendere sopportabile l’afa c’è lo spirare costante delle brezze. Le piogge sulla costa non sono particolarmente abbondanti anche se nel periodo invernale possono esserlo.

Cipro, grotte marine

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Le grotte marine a Cipro

Se siete interessati a sapere qual è il periodo migliore – dal punto di vista climatico – per godere del mare di Cipro, si può considerare quello che va dal mese di giugno a quello di ottobre. In questi mesi fare il bagno sarà davvero piacevole dato che l’acqua sarà abbastanza calda, ragion per cui potrete tirare fuori dalla vostra valigia i più colorati costumi e magari le signore un foulard per la brezza e un vezzoso cappello per il sole, oltre all’immancabile crema solare per tutti.

Nella pianura della Mesaoria si gode di un clima invernale mitigato, ma più freddo; il mese di gennaio fa registrare temperature medie intorno a 9-10°C che di notte si avvicinano allo zero. L’estate invece è molto calda; a Nicosia, capitale di Cipro, nei mesi di luglio e agosto si attestano massime sui 36-37°C; quest’area così calda fa di Cipro l’isola con il clima più caldo del Mediterraneo anche se vale soltanto per questa regione.

Quando giungono le ondate di caldo africano, Nicosia fa registrare temperature nei mesi da maggio a ottobre che possono raggiungere e talvolta superare i 40°C. Motivo di questo clima così caldo è il fatto che la città si trova in una piana chiusa tra due catene di montagne che impediscono l’arrivo della brezza: a nord si trova la catena di Kyrenia e a sud nella parte centrale dell’isola i Monti Troodos con il Monte Olimpo alto 1.952 metri. A Nicosia in tutto il periodo estivo non piove quasi mai e l’andamento delle precipitazioni nella zona è simile a quello costiero con piogge nei mesi di dicembre e gennaio.

Cipro, Grecia

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Lo scoglio di Afrodite a Cipro

A Prodromos, situata ai piedi del Monte Olimpo, a quota 1.300 metri in inverno può anche gelare e nevicare e nella stagione estiva la zona può essere soggetta a rovesci a carattere temporalesco. Se pensate di visitare questa parte di Cipro in inverno, vi converrà mettere in valigia un abbigliamento consono all’ambiente montano; non dimenticatevi dunque maglioni e felpe, giacca e berretto, mentre in estate sarà sufficiente una giacca leggera e un buon paio di scarpe da trekking per le vostre passeggiate.

Considerando il clima di Cipro possiamo indicare come periodo migliore per visitare le città ed in particolare i siti archeologici come Pafos o Kourion e i monasteri bizantini quello che va da metà aprile a metà maggio e da metà ottobre a metà novembre, quando le temperature giornaliere si attestano attorno ai 20-25°C, e le notti sono fresche. Vi consigliamo di portare con voi un ombrello poiché non è escludibile qualche precipitazione piovosa.

Se invece siete interessati a visitare la pianura di Nicosia e temete il gran caldo, la stagione migliore è la primavera che oltre a regalarvi lunghe giornate vi permetterà di ammirare anche una rigogliosa vegetazione in fiore. Le notti sono però più fredde; è dunque consigliabile avere con voi qualche capo di abbigliamento caldo. Il clima estivo di Cipro permette agli amanti dell’abbronzatura di iniziare a prendere il sole già dal mese di maggio.

Considerando che la stagione balneare è piuttosto lunga tanto da concludersi a metà ottobre, se vorrete approfittare anche del mare – che nel mese di maggio è ancora un po’ freddo – potreste organizzare il vostro viaggio fra giugno e settembre che sono mesi meno caldi rispetto a luglio e agosto, tenendo ben presente che comunque nelle ore centrali le temperature potrebbero essere molto elevate specialmente se vi allontanate dalla costa per qualche escursione.

Cipro, Nissi

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La spiaggia di Nissi a Cipro

Cosa vedere a Cipro

Ora che abbiamo avuto una panoramica di come si presenta l’isola di Cipro, mese dopo mese tutto l’anno, possiamo parlare di quali siano le attrazioni e i luoghi da non perdere in questo splendido angolo di Grecia. Tuttavia, poiché Cipro è un’isola ricca di storia e bellezze naturali, i luoghi da visitare sono davvero molti e soprattutto variegati.

Tra le principali attrazioni dell’isola ci sono i siti archeologici come Kourion e Paphos, che raccontano la storia millenaria dell’isola. Le incantevoli spiagge di sabbia bianca lungo la costa sud offrono invece un luogo perfetto per rilassarsi e godersi il sole.

La pittoresca città vecchia di Nicosia, divisa in due parti dalla “Linea Verde”, regala ai viaggiatori un affascinante mix di cultura e storia. Per gli amanti della natura, il Parco Nazionale delle Foreste di Troodos è un vero paradiso con i suoi sentieri escursionistici e la flora e fauna uniche.

Infine, non si può visitare Cipro senza esplorare i pittoreschi villaggi di montagna come Omodos e Lefkara, noti per l’artigianato locale e l’atmosfera tradizionale.

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Cipro d’altri tempi: visita alla scoperta di Famagosta

Famagosta, conosciuta anche come Gazimağusa, è una città ricca di storia e fascino situata nella parte orientale dell’isola di Cipro. Con le sue antiche rovine, le imponenti mura medievali e le bellissime spiagge, Famagosta è una destinazione che merita una visita approfondita. Tuttavia, a causa della complessa situazione politica dell’isola, alcune aree della città sono sotto il controllo militare e non sono accessibili al pubblico. Ecco cosa vedere a Famagosta, con qualche informazione pratica e consigli curiosi per rendere il viaggio un’esperienza indimenticabile.

Un po’ di storia

Famagosta ha una storia ricca e variegata, con influenze di diverse civiltà che si riflettono nella sua architettura e cultura. Fondata dagli antichi Greci, la città è stata un importante porto commerciale durante il periodo medievale. La conquista da parte dei Lusignano e poi degli Ottomani ha lasciato tracce profonde nel suo patrimonio architettonico, visibili ancora oggi nelle sue chiese, moschee e fortezze. Ma ci sono alcuni eventi più recenti che è indispensabile conoscere.

Nel 1974, Famagosta è stata al centro del conflitto cipriota che ha portato all’occupazione turca del nord dell’isola. Dopo un colpo di stato sostenuto dalla giunta militare greca, volto ad annettere Cipro alla Grecia, la Turchia ha lanciato un’operazione militare, occupando il 37% del territorio cipriota. Famagosta è stata una delle aree più colpite e il quartiere di Varosha, un tempo un fiorente centro turistico, è stato completamente abbandonato e chiuso al pubblico. La città è stata divisa, con la parte settentrionale sotto il controllo della Repubblica Turca di Cipro Nord, uno stato riconosciuto solo dalla Turchia.

Le mura veneziane e la Città vecchia

Uno dei punti salienti di Famagosta è senza dubbio la Città vecchia, circondata dalle imponenti mura veneziane costruite nel XV secolo. Queste mura, che si estendono per circa 3 chilometri, sono tra le meglio conservate del Mediterraneo. Una passeggiata all’interno delle mura, tra le antiche strade, è un viaggio nel tempo che permette di ammirare alcuni importanti edifici storici.

La Cattedrale di San Nicola

Ora conosciuta come Moschea di Lala Mustafa Pasha, questa cattedrale gotica fu costruita nel XIII secolo e successivamente convertita in moschea dagli Ottomani. La sua architettura è un mix affascinante di elementi cristiani e islamici. All’interno, si possono osservare le caratteristiche tipiche delle cattedrali gotiche, come le alte navate e le vetrate decorate, insieme ai minareti aggiunti dagli Ottomani.

Il Palazzo del Governatore

Questo edificio storico, risalente al periodo coloniale britannico, offre una vista panoramica sulla città e sul porto. Anche se non è sempre aperto al pubblico, vale la pena verificare se ci sono visite guidate disponibili. All’interno, l’arredamento e gli spazi conservano l’atmosfera del periodo coloniale, con stanze che raccontano la storia dell’amministrazione britannica a Cipro.

Le rovine della Chiesa di San Giorgio dei Greci

La grande Chiesa di San Giorgio dei Greci, costruita nel XIII secolo, è un altro esempio di architettura gotica. Sebbene sia in rovina, conserva un fascino unico. Le sue alte pareti di pietra, decorate con intricati dettagli gotici, testimoniano la grandezza dell’edificio originario. È possibile ammirare ancora tracce degli affreschi e dettagli architettonici che offrono uno scorcio sulla vita religiosa dell’epoca.

La Torre di Othello

La torre (o castello), è famosa per aver ispirato la tragedia di Shakespeare Othello, da cui il nome attuale. Il castello fu costruito dai Lusignano nel XIV secolo e successivamente modificato dai veneziani, dopo la vendita di Cipro alla Repubblica di Venezia, e ad esempio le torri quadrate furono  sostituite da torri circolari. All’interno è possibile esplorare le stanze e le gallerie usate dai soldati veneziani. Dalla cima della torre, si gode di una vista panoramica sulla città e sul mare, rendendo evidente l’importanza strategica di Famagosta durante il periodo veneziano.

Il quartiere di Varosha

Ma è certamente Varosha uno dei luoghi più enigmatici e controversi di Famagosta: un quartiere che una volta era il cuore turistico della città, ma che è stato abbandonato e chiuso al pubblico dal 1974 a causa del conflitto cipriota. Recentemente, alcune parti di Varosha sono state riaperte ai visitatori, offrendo un’opportunità unica di vedere una città fantasma moderna.

Si consiglia di partecipare a una visita guidata per comprendere meglio la storia e la situazione attuale del quartiere, per coglierne i dettagli e muoversi senza rischi e problemi. È possibile camminare lungo le strade deserte e vedere gli hotel e i negozi abbandonati, per un’esperienza che può risultare surreale e inquietante, ma estremamente affascinante.

Musei e siti archeologici

Per completare la visita e la conoscenza di questo angolo di Cipro, ci sono alcuni musei e siti archeologici che meritano una visita, a Famagosta e dintorni.

Museo della Città di Famagosta

Situato all’interno della Torre di Othello, questo museo offre una panoramica sulla storia della città, con reperti che vanno dall’epoca antica a quella medievale. Gli oggetti esposti includono ceramiche, armi e strumenti che illustrano la vita quotidiana dei diversi periodi storici.

Sito Archeologico di Salamina

A pochi chilometri da Famagosta, Salamina è uno dei siti archeologici più importanti di Cipro. Qui si possono ammirare rovine di templi, teatri, bagni romani e una basilica cristiana, testimoniando la lunga storia della città. Le terme romane, in particolare, sono ben conservate e mostrano la complessità delle antiche tecniche di riscaldamento e canalizzazione dell’acqua.

Il Castello di Kantara

Situato sulle montagne a nord di Famagosta, offre una vista mozzafiato sull’isola. È un’escursione perfetta per chi ama la natura e la storia. Il castello, costruito dai bizantini nel X secolo, fu successivamente ampliato dai Lusignano. Le sue mura e torri offrono una vista spettacolare, rendendo chiara la sua importanza strategica nel controllo del territorio circostante.

Le spiagge di Famagosta

Nonostante la sua storia travagliata, Famagosta è anche famosa per le sue splendide spiagge. Ecco alcune delle migliori opzioni per chi desidera rilassarsi al sole:

  • Spiaggia di Glapsides: una delle spiagge più popolari, con sabbia fine e acque cristalline. È ben attrezzata con bar, ristoranti e strutture per sport acquatici.
  • Spiaggia di Silver: meno affollata rispetto a Glapsides, questa spiaggia è perfetta per chi cerca tranquillità. Le acque calme e la sabbia dorata la rendono ideale per le famiglie.
  • Spiaggia di Palm Beach: situata vicino al quartiere di Varosha, offre una vista unica delle costruzioni abbandonate mentre ci si rilassa al sole.

Consigli pratici per la visita a Famagosta

Ecco qualche info utile per prepararsi e organizzare la visita.

Documenti e sicurezza

Poiché Famagosta si trova nella Repubblica Turca di Cipro Nord, è necessario un passaporto valido per attraversare il confine. È consigliabile verificare le condizioni di sicurezza e le restrizioni di viaggio prima della partenza.

Come arrivare

Dall’Italia, si può arrivare a Famagosta volando su uno dei principali aeroporti di Cipro, come l’Aeroporto di Larnaca o l’Aeroporto di Ercan (quest’ultimo situato nella parte nord dell’isola). Da Larnaca, è possibile noleggiare un’auto o prendere un autobus per raggiungere Famagosta. Dal nord, un taxi o un’auto a noleggio sono le opzioni più comode. Per chi decide di fermarsi più di un giorno, Famagosta offre una vasta gamma di opzioni di alloggio, dai resort di lusso agli hotel più economici. Si consiglia di prenotare con anticipo, specialmente durante la stagione turistica.

A tavola

La cucina di Famagosta è un delizioso mix di influenze turche e cipriote. Tra i piatti da non perdere ci sono il kebab, il meze (una selezione di piccoli piatti di antipasti misti, servita all’inizio del pasto, prima delle portate principali), e il baklava, un dolce a base di pasta fillo e frutta secca intriso con un goloso sciroppo di miele, molto diffuso nell’area balcanica e mediorientale, come dessert. Non dimenticate di provare il raki, una bevanda alcolica tradizionale, una sorta di grappa. Un consiglio? Osare e provare, chiedere e farsi incuriosire, sempre e anche a tavola!

Quando andare

Il periodo migliore per visitare Famagosta è durante la primavera (aprile-giugno) e l’autunno (settembre-novembre), quando il clima è mite e le temperature sono ideali per esplorare la città e godersi le spiagge. L’estate può essere molto calda, con temperature che superano i 30°C, mentre l’inverno è generalmente mite ma più piovoso.

Anche se la città non è grande e turistica come altre destinazioni di Cipro, ci sono alcuni eventi (sempre da verificare prima) che si possono rivelare un’ottima occasione per conoscere Famagosta. Ad esempio, l’International Art and Culture festival si tiene durante i mesi estivi e offre una serie di eventi culturali e artistici; mentre la Festa di San Nicola (Feast of Saint Nicholas) è una celebrazione religiosa che si tiene il 6 dicembre e commemora San Nicola, patrono della Cattedrale. Ogni anno, il 20 luglio, si commemorano gli eventi del 1974 che hanno portato alla divisione di Cipro, e anche se l’evento è più politico che festivo, è un momento significativo per riflettere sulla storia recente e sulle sfide della città.

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Strovolos, cosa vedere e cosa fare assolutamente nel quartiere cipriota

Stai organizzando una vacanza a Cipro, esattamente nel distretto di Nicosia? Strovolos è un comune cipriota che ha tanto da offrire, tra arte, cultura e una vivace vita notturna. Dopo aver ottenuto lo status di comune nel 1986, è annesso all’area metropolitana di Nicosia: non mancano hotel e alberghi dove soggiornare, per un comfort impareggiabile. Ti raccontiamo Strovolos: cosa fare, cosa vedere e le attrazioni da non perdere.

Strovolos, informazioni da sapere prima di partire

Siamo a Nicosia, nella Capitale di Cipro, una città con un’atmosfera suggestiva, in grado di evocazioni emozioni. La capitale cipriota è suddivisa in comuni e quartieri, e tra questi troviamo Strovolos, che si distingue per essere una zona piuttosto apprezzata dai turisti per la presenza di ristoranti, bar, hotel, locali. Ma non solo. Un comune assolutamente ben servito e ben collegato, infatti dista appena 7 minuti in auto dal Museo Nazionale di Cipro, che suggeriamo assolutamente di vedere.

Cosa vedere e cosa fare a Strovolos, anche nei dintorni

Osservando gli edifici lungo le strade, sappiamo di trovarci in un luogo relativamente nuovo, di recente costruzione, che non ha una lunga storia alle spalle. Eppure, è il terzo comune più grande dell’Isola e le storie e le leggende di cui è protagonista risalgono fino all’VIII secolo. Oltre a questo, è un quartiere che si è affermato rapidamente come tra i preferiti dai turisti e dai viaggiatori, anche in virtù della vicinanza con alcune delle attrazioni più apprezzate, come il Museo Municipale Leventis di Nicosia (10 minuti in auto) e la Galleria AG Leventis (9 minuti in auto). Un modo per arricchirsi culturalmente e umanamente e per scoprire gli antichi fasti di Cipro. Ad appena 11 minuti in auto, invece, si può raggiungere Ledra.

Perché è tanto apprezzata Strovolos? Per i comfort moderni, gli spazi verdi – che la rendono ideale per una vacanza con i bambini – o ancora per l’accoglienza e la calorosità della gente del posto. Come raccontare la bellezza di Strovolos? Forse parlando di una delle chiese più belle della zona, ovvero la Chiesa di Agia Marina, che è “nascosta” in una foresta, alla fine della via Apostolou Varnava (si può accedere anche dalla via Ayias Marinas). Le sue dimensioni non sono immense, ma è progettata nei minimi particolari, realizzata in pietra con un pergolato in legno. All’interno, non mancano dipinti da osservare.

Da segnare nel proprio itinerario la Galleria K & Cypria Auctions, una galleria di belle arti e antiquariato, oltre che una casa d’aste che i turisti suggeriscono caldamente. Una delle attività più raccomandate, invece, è l’Acropolis Park: una zona che si trova in una via pittoresca, con una vegetazione lussureggiante e completa di ogni servizio a Strovolos. Il divertimento qui è su misura di tutta la famiglia, dal momento in cui è disponibile un parco giochi, un bar-ristorante dove fermarsi a mangiare e un campo da basket dove mettere alla prova le proprie abilità. Naturalmente, puoi arricchire la tua vacanza visitando Nicosia, la Capitale di Cipro: l’ultima città del mondo occidentale che è ancora oggi divisa in due dalla “Linea Verde”, tra chiese ortodosse, mura veneziane e musei imperdibili.

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Nicosia: clima e temperatura della capitale cipriota

Nicosia, nota anche come Lefkosia, è la capitale divisa di Cipro. La sua storia risale a migliaia di anni fa, rendendola una delle più antiche città abitate ininterrottamente nel mondo, e si intreccia con quella ricca e complessa dell’isola.

Storia e divisione di Nicosia

Le origini della capitale cipriota possono essere fatte risalire all’Età del Bronzo, quando nella zona si stabilì un piccolo insediamento. Nel corso dei secoli, la città fiorì sotto diverse civiltà, tra cui i Micenei, gli Assiri, gli Egizi, i Persiani e i Romani. Fu proprio durante il periodo romano che Nicosia acquistò importanza come centro amministrativo regionale.

Nei secoli successivi, Nicosia ha visto l’ascesa e la caduta di diverse potenze, tra cui i Bizantini, i Lusignano, i Veneziani e gli Ottomani. Ognuno di questi imperi ha lasciato il proprio segno sulla città, contribuendo al suo patrimonio architettonico e culturale unico.

Uno dei periodi più significativi della storia di Nicosia si è verificato durante l’epoca medievale, quando i Lusignano, una famiglia nobile francese, governarono su Cipro, trasformando Nicosia in una fiorente città medievale, circondata da imponenti mura difensive. Queste mura, ancora oggi in piedi, racchiudono la città vecchia e presentano undici bastioni e tre porte.

La dominazione dei Lusignano fu segnata da un grande splendore culturale ed economico, con la costruzione di diverse chiese e palazzi, e la città divenne un importante centro commerciale, crocevia di culture tra Europa e Oriente.  Nel 1489, Cipro passò poi sotto il dominio della Repubblica di Venezia, che ne mantenne il controllo per quasi un secolo. I Veneziani rafforzarono le mura della città e costruirono nuovi edifici in stile rinascimentale. Quasi un secolo dopo, nel 1570, gli Ottomani conquistarono la città dopo un lungo assedio, segnando l’inizio del dominio ottomano su Cipro, che durò per circa 300 anni. Fu in quella fase che Nicosia conobbe un periodo di declino e la sua importanza diminuì. Gli Ottomani lasciarono il loro segno sulla città attraverso la costruzione di moschee, bagni turchi e altre strutture architettoniche, come i mercati ma anche per le discriminazioni e persecuzioni religiose subite dalla minoranza greco-cipriota.

Nel XX secolo Nicosia è stata testimone di cambiamenti significativi dovuti alla situazione politica dell’isola. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Cipro divenne una colonia britannica e Nicosia l’epicentro dei movimenti politici e sociali che ne sostenevano l’indipendenza. Questo portò a tensioni tra le comunità greco-cipriota e turco-cipriota, culminate in un periodo di disordini e violenze negli anni Sessanta e Settanta. Nel 1974, un colpo di Stato militare sostenuto dalla Grecia spinse la Turchia a intervenire e a occupare la parte settentrionale dell’isola, compresa una parte di Nicosia. Da allora, Nicosia è stata divisa in due parti: la parte meridionale controllata dalla Repubblica di Cipro, abitata prevalentemente da greco-ciprioti, e la parte settentrionale nota come Repubblica turca di Cipro del Nord, abitata prevalentemente da turco-ciprioti.

Nicosia Buyuk Hann

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Lo splendido Buyuk Hann di Nicosia

Nicosia, una situazione in evoluzione

Nonostante la divisione, visibile per via della “linea verde” che delimita la zona cuscinetto, di circa 300 mt., controllata dalle Nazioni Unite tramite le forze UNFICYP, a tenere separate le due aree e di un valico di frontiera che permette il passaggio controllato tra le due parti, Nicosia rimane un importante centro culturale, economico e politico dell’isola di Cipro. È sede di numerosi siti storici, musei ed eventi culturali che mostrano il ricco patrimonio della città. La storia di Nicosia è una testimonianza della resilienza e della complessità della storia di Cipro. Riflette le diverse influenze e lotte che hanno trasformato la città in ciò che è oggi, un luogo in cui le antiche tradizioni si fondono con le aspirazioni moderne. Negli ultimi anni ci sono stati alcuni progressi in merito al processo di riunificazione, anche se le tensioni tra le due comunità rimangono alte per via di alcune questioni come lo status di Cipro, la proprietà delle terre e i diritti dei rifugiati. Nonostante le difficoltà, ci sono anche segnali di speranza e cooperazione tra le due comunità e vengono organizzati regolarmente eventi e scambi culturali per promuovere il dialogo e la comprensione reciproca. Inoltre le nuove generazioni di greco-ciprioti e turco-ciprioti mostrano un atteggiamento più aperto e disponibile al dialogo rispetto al passato. La speranza quindi è che un giorno Nicosia possa tornare ad essere una città unita e capitale di un’isola riunificata, per il raggiungimento di un processo di pace duraturo su cui giocano un ruolo fondamentale Nazioni Unite, Unione Europea e gli altri attori internazionali. attraverso il ruolo fondamentale di Nazioni Unite, Unione Europea

Il clima di Nicosia: quando visitare la capitale divisa

Nicosia, capitale di Cipro, vanta un clima mediterraneo caratterizzato da estati lunghe, calde e secche, e inverni brevi e miti. Si tratta sicuramente di una destinazione ideale per chi ama le temperature elevate e le giornate lunghe mentre generalmente, le stagioni dal clima più gradevole per poter godere a pieno della propria visita, anche dal punto di vista enogastronimico, sono la primavera e l’autunno.

Temperature medie:

  • Media annua: 19°C
  • Mese più freddo: gennaio (10°C)
  • Mese più caldo: luglio (33°C)

Precipitazioni:

Le precipitazioni medie annue si aggirano intorno ai 350 mm, concentrate principalmente nei mesi invernali, pur non essendo mai abbondanti. Da maggio a settembre, il periodo più secco, le precipitazioni sono scarsissime.

Inverno (dicembre – febbraio):

Le temperature medie oscillano tra i 10°C e i 15°C, decisamente gradevoli. Pur essendo inverno, le giornate sono per lo più oleggiate, con limitate piogge occasionali. Le precipitazioni nevose sono rare, ma possono verificarsi nelle zone montuose dell’isola. A febbraio l’isola festeggia il Carnevale, un’ottima scusa per viaggiare in questo periodo.

Primavera (marzo – maggio):

Il periodo migliore per visitare Nicosia: le temperature medie raggiungono i 20°C, a maggio, le giornate sono lunghe e soleggiate, quasi del tutto assenti le precipitazioni. A maggio si tiene inoltre il Festival Internazionale di Teatro, un buon motivo per visitare la capitale dell’isola in questa stagione.

Estate (giugno – agosto):

Il periodo più caldo e secco dell’anno, in cui si va anche incontro al rischio siccità. Le temperature medie superano i 30°C in luglio e agosto, con giornate lunghe e soleggiate. In questi mesi è assolutamente necessario proteggersi dal sole con creme, cappelli e occhiali scuri, evitando di andare incontro a fastidiose scottature o di incorrere in pericolosi colpi di calore.

Autunno (settembre – novembre):

Le temperature medie iniziano a calare, riassestandosi intorno ai 20°C nel mese di novembre. Aumenta la possibilità di andare incontro a giornate nuvolose e le prime piogge autunnali rinfrescano l’aria e abbeverano la terra resa arida dall’estate. A settembre si tiene il Festival di Musica e questo rimane uno dei migliori momenti dell’anno, insieme alla primavera, per visitare la capitale cipriota.

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Piatti tipici di Cipro: in viaggio tra le tavole dell’isola

Non c’è nulla di più affascinante dello scoprire un luogo attraverso la sua tradizione culinaria. Sedersi a tavola in un Paese straniero significa molto più che nutrirsi: è un’occasione per conoscere la storia di quel luogo, comprenderne le abitudini e le relazioni che ruotano attorno alla tavola. Ogni singolo ingrediente è una piccola tessera di un puzzle molto più ampio che ci aiuta ad avere una visione più completa dell’anima di una comunità; ogni piatto è un racconto da assaporare che parla di storia, tradizioni familiari e identità culturali. Ecco il nostro viaggio alla scoperta dei piatti tipici di Cipro e della sua profondissima tradizione culinaria.

Caratteristiche della cucina cipriota

La cucina di Cipro è un melting-pot di influenze greche, turche, mediorientali e britanniche; una fusione che riflette la sua storia complessa. Questa splendida isola nel cuore del Mar Mediterraneo, infatti, ha fatto da casa, sin dai tempi antichi, a numerose civiltà ognuna delle quali ha lasciato un segno indelebile sul suo genoma culinario locale. Quella cipriota è una cucina ricca e autentica, caratterizzata da una varietà di sapori e ingredienti freschi e locali come gli ortaggi (base di molti piatti), le erbe aromatiche, come il prezzemolo e la menta, che giocano un ruolo importante nell’insaporire ogni pietanza; e i formaggi, in particolare l’Halloumi, sono prodotti tradizionali sull’isola e rappresentano un elemento fondamentale della dieta cipriota. Il nostro tour dei sapori di Cipro inizia da qui, partendo dalla colazione fino al dessert.

La colazione a Cipro: piatti tipici per iniziare la giornata

Non c’è nessun pasto importante tanto quanto il primo della giornata. Ma se noi italiani abbiamo delle abitudini tutte nostre, come sono quelle dell’Isola di Cipro? Le opzioni variano da dolci a salate ma, a prescindere da questa scelta, la colazione è più leggera rispetto agli altri pasti della giornata, proprio come in molte altre culture mediterranee tra cui la nostra. Ecco alcuni dei principali componenti della colazione cipriota:

  • Halloumi: il formaggio cipriota per eccellenza con una consistenza semidura che gli permette di essere grigliato o fritto senza sciogliersi. Questo formaggio viene servito a colazione in compagnia di verdure fresche – come pomodori o cetrioli – e pane. In alcuni casi viene anche servito in abbinata al melone creando un’opzione fresca e perfetta per chi ama la combo dolce e salato.
  • Bougatsa: una specialità ereditata dalla tradizione culinaria della Grecia. Si tratta di una sfoglia ripiena di formaggio o carne. Questa pietanza ha anche una versione dolce, molto apprezzata sull’Isola, il cui ripieno è costituito da crema pasticcera e completata da una spolverata di zucchero a velo e cannella. Questo dolce viene spesso accompagnato da un caffè cipriota, creando un perfetto equilibrio di sapori.
  • Olio-Ladopitta: focaccia tradizionale cipriota preparata con olio d’oliva e spesso servita con miele o formaggio, a seconda delle preferenze. È un’opzione leggera ma gustosa, ideale per chi cerca una colazione semplice e deliziosa.
  • Frutta fresca e yogurt: una colazione che si avvicina molto a quella italiana, grazie all’ampia varietà di frutta fresca che offre l’isola, specialmente in estate. Angurie, meloni, fichi e arance si tuffano in un morbido letto di yogurt solleticando dolcemente il palato di chi sceglie questa opzione per il buongiorno.

Per quanto riguarda il luoghi della colazione, una menzione d’onore va alle panetterie locali e ai loro deliziosi prodotti da forno come i tiropita (sfoglie ripiene di formaggio), spanakopita (sfoglie ripiene di spinaci e formaggio), e vari tipi di pane appena sfornato. Questi prodotti, accompagnati da un bicchiere di latte o da un caffè, rendono la colazione il momento perfetto per fare il pieno di energie prima di affrontare una giornata alla scoperta di Cipro.

Halloumi piatto tipico di Cipro

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Halloumi: un piatto tipico di Cipro

Pranzare o cenare a Cipro: i piatti principali della tradizione

Arriviamo con il nostro viaggio culinario ai pasti più sostanziosi della giornata: il pranzo e la cena. I piatti tipici di Cipro vengono consumati indifferentemente a pranzo o a cena e portano sulle tavole cipriote un mix potente di colori e sapori, anche grazie all’ampio uso di spezie che viene fatto. Ecco alcuni piatti tipici di Cipro da provare assolutamente durante il tuo viaggio per scoprire la cultura di un’isola dal fascino antico.

  • Meze: come nella tradizione culinaria turca, anche i ciprioti danno il via al pasto con i meze, un assortimento di piccoli antipasti da condividere con gli altri commensali, spesso serviti in ciotoline coloratissime. Tra i meze più apprezzati troviamo la salsa tzatziki (yogurt con cetriolo e aglio), l’hummus (purea di ceci), il taramosalata (crema di uova di pesce) e il dolmades (foglie di vite ripiene).
  • Kleftiko: un piatto tradizionale a base di agnello marinato in erbe aromatiche e cotto lentamente in un forno di argilla. Se sei un amante della carne non puoi perderti questo piatto così tenero da sciogliersi in bocca.
  • Souvlaki: anche questo è un piatto ereditato dalla tradizione greca ed è anche uno dei più amati dagli isolani. Consiste in dei gustosissimi spiedini di carne marinati e grigliati, tradizionalmente accompagnati da verdure fresche come pomodori e cipolle; e da pane pita e salsa tzatziki.
  • Moussaka: piatto tipico del Levante, composto da melanzane, carne macinata, patate e besciamella e cotto al forno fino a ottenere una superficie dorata e croccante. Come composizione richiama molto le caratteristiche della nostra Lasagna o della Parmigiana ma il gusto è molto più speziato. Questo piatto è perfetto per chi ama le cene abbondanti, ricche di gusto e di consistenza.

Piatti tipici di Cipro: i dolci

Qual miglior modo per concludere un pasto se non quello di regalare una punta di dolcezza al nostro palato? Anche in termini di dessert la cucina cipriota ha tanto da offrire, con una gamma di sapori che spaziano dal dolce intenso alle opzioni più delicate. Ecco la nostra Top 3 per concludere un pasto in bellezza:

  • Loukoumades: deliziose palline di pasta fritta, immerse nel miele o nello sciroppo e spolverate con cannella e noci tritate. I Loukoumades sono dolcetti deliziosi che sorprendono per la loro consistenza croccante fuori e morbida dentro. I ciprioti li portano in tavola durante le festività e rappresentano un dolce momento da condividere con famiglia e amici. I Loukoumades possono essere arricchiti con una spruzzata di cioccolato o crema, rendendoli ancora più irresistibili.
  • Baklava: uno dei dolci più celebri e amati non solo a Cipro ma in tutto il Medio Oriente e nei Balcani. È composto da strati di pasta fillo sottilissima, farciti con noci tritate (solitamente noci o mandorle) e bagnati con sciroppo di miele o zucchero. La preparazione di questo dolce richiede tempo e precisione, e ogni famiglia cipriota ha la propria variante segreta della ricetta.
  • Glyka tou Koutaliou: sono dei “dolci al cucchiaio” particolari, nonché una delle prelibatezze più tipiche dell’isola. Si tratta di frutti interi o pezzi di frutta conservati in uno sciroppo di zucchero denso. I più comuni sono i fichi, le ciliegie, le noci, i petali di rosa, e le bucce di agrumi. Questi dolci sono sempre accompagnati da un bicchiere di acqua fredda o da una tazza fumante di caffè cipriota.

Bevande tipiche cipriote: cultura a sorsi

Per concludere il nostro viaggio alla scoperta dei sapori di Cipro, è fondamentale fermarsi un attimo ad analizzare anche le bevande tipiche dell’isola che accompagnano, sin dai tempi antichi, le pietanze delle tavole cipriote. Anche in questo caso abbiamo stilato una Top 3 di bevande da provare assolutamente per scoprire la cultura di Cipro, un sorso alla volta.

  • Commandaria: considerato come uno dei vini più antichi al mondo la Commandaria è un vino dolce da dessert – simile al nostro Passito come intensità – e preparato con uve essiccate al sole. Un solo bicchiere di questo vino ricco e complesso, racchiude la lunghissima tradizione vitivinicola di Cipro.
  • Zivania: un’acquavite tradizionale ottenuta dalla distillazione delle vinacce, spesso servita come digestivo.
  • Caffè cipriota: il caffè cipriota si avvicina molto al caffè turco; preparato in un bricco di rame e servito in una piccola tazza con il fondo lasciato non filtrato. È forte e aromatico, ideale per una pausa durante la giornata. Come per noi italiani, bersi un caffè è un rituale sociale importante a Cipro, un momento di relax e conversazione.

A Cipro il cibo diventa un momento di condivisione

Sedersi a tavola in quest’isola è un vera e propria esperienza sociale. Come in Italia, le persone si radunano attorno allo stesso tavolo, i pasti sono lunghi e fanno da scenografia a momenti di condivisione e conversazione. L’approccio appassionato dei ciprioti nei confronti della cucina traspare anche da alcuni piatti tipici, come i Meze che rappresentano la quintessenza della condivisione, dato che questo assortimento di piccoli piatti è pensato in primis per essere condiviso tra tutti i commensali. Anche preparare da mangiare è spesso un’attività collettiva a Cipro: in alcune occasioni, infatti, è comune vedere tutta la famiglia coinvolta, dai bambini agli anziani. Insomma, mangiare a Cipro è una scusa per passare del tempo insieme alle persone amate, rafforzando i rapporti e creandone di nuovi.