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Torino e il Giubileo 2025: debutta il tavolo interattivo della Sindone

A Torino, il conto alla rovescia per la Festa della Sindone e il Giubileo della Speranza è ormai agli sgoccioli. L’evento “Avvolti”, promosso dalla Chiesa torinese, prenderà il via il 28 aprile e si protrarrà fino al 5 maggio, e trasformerà il cuore della città in un crocevia di spiritualità, tecnologia e cultura.

In piazza Castello, a pochi metri dalla Cattedrale di San Giovanni Battista (storica custode della Sacra Sindone) sorgerà la Tenda di Avvolti: un padiglione temporaneo pensato per regalare ai visitatori un’esperienza immersiva e profondamente simbolica.

Tra le novità più attese dell’iniziativa spicca, senza dubbio, il “tavolo della Sindone”, una sofisticata installazione digitale che promette di rivoluzionare il modo in cui ci si avvicina al misterioso Telo. Non si tratta di una semplice esposizione statica: il tavolo, infatti, è stato progettato per offrire un’esplorazione interattiva e ricca a livello visivo, capace di restituire i dettagli della Sindone in una forma del tutto nuova.

Un’esperienza digitale e immersiva sulla Sindone

Il “tavolo della Sindone” è stato concepito per garantire una lettura approfondita del celebre lenzuolo, con uno sguardo attento tanto agli aspetti storici quanto a quelli visivi.

L’immagine del Telo è riprodotta a grandezza naturale su una struttura orizzontale, pensata per facilitare l’osservazione da parte dei visitatori. Grazie a una raffinata architettura software realizzata da Reply (società leader nel settore della consulenza digitale con un forte legame con il territorio torinese) sarà possibile interagire con la superficie del tavolo, esplorando i punti salienti della Sindone grazie a ingrandimenti, animazioni, didascalie esplicative e approfondimenti audio-visivi.

Il sistema, messo a punto nei giorni scorsi a Reggio Emilia, è stato già testato in vista della sua definitiva installazione a Torino. Il progetto è stato curato con attenzione dalla Commissione diocesana per la Sindone, con la partecipazione di figure di rilievo come Bruno Barberis, Marco Bonatti e Gian Maria Zaccone.

A supervisionare l’aspetto organizzativo dell’intera iniziativa, Eventum, agenzia specializzata nella realizzazione di eventi culturali e museali, rappresentata dalla dottoressa Alessandra Giani.

Una nuova modalità di fruizione della reliquia

Quella proposta con il tavolo interattivo non è soltanto un’innovazione tecnica, ma anche un cambio di paradigma nel modo di raccontare la Sindone al grande pubblico.

Se per secoli il Telo è stato oggetto di venerazione in contesti statici e silenziosi, l’installazione di piazza Castello invita ora a un approccio più dinamico e partecipativo: l’obiettivo è quello di conciliare rispetto e contemplazione con le potenzialità del linguaggio digitale, e mettere a disposizione degli utenti strumenti per comprendere, interrogarsi, e approfondire il significato di un’immagine che ha segnato la storia del cristianesimo.

La modalità multimediale si rivela particolarmente adatta in vista del Giubileo della Speranza, occasione che punta a rilanciare la riflessione sui temi della fede e del cammino personale. “Avvolti” sarà infatti anche un momento di apertura al dialogo tra spiritualità, scienza e nuove tecnologie. Un’occasione, insomma, per guardare alla Sindone non come a un oggetto del passato, ma come a un simbolo vivo e capace di parlare ancora oggi.

Come partecipare all’iniziativa

La partecipazione all’esperienza all’interno della Tenda di Avvolti è gratuita, ma regolata da un sistema di prenotazione online. È necessario riservare il proprio ingresso sul portale ufficiale http://www.avvolti.org. I posti sono limitati, e già a diversi giorni dall’apertura della Tenda le prenotazioni hanno superato le migliaia, a conferma del grande interesse suscitato dall’evento.

L’installazione del tavolo interattivo è prevista nei giorni precedenti l’avvio ufficiale dell’iniziativa. A partire dal 28 aprile, i visitatori avranno quindi la possibilità di immergersi in un’esperienza unica tra spiritualità e innovazione, sotto lo sguardo silenzioso di un Telo che, da secoli, continua a interrogare il cuore dell’uomo.

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Benvenuti a Torino: una passeggiata per esplorare il centro e qualche curiosità (anche fuori porta)

Torino si sta svelando timidamente ai turisti nella sua natura e anima più autentica e sta, nel tempo, cercando di riscattare l’immagine superata e stereotipata di una città legata alla Fiat, alle fabbriche e alla nebbia. Oggi si presenta con un volto diverso, più aperto, dinamico e smart, capace di sorprendere chi la visita per la prima volta.

La sua eleganza sabauda, i lunghi portici, i caffè storici, i musei d’eccellenza e i nuovi quartieri riqualificati fanno di Torino una destinazione da riscoprire, perfetta per un weekend lungo, tutto l’anno.

A piedi per il centro storico

Il cuore della città

L’itinerario inizia dalla stazione di Porta Nuova, in piazza Carlo Felice, la stazione principale della città. Dai giardinetti fronte stazione si imbocca via Roma, asse principale dello shopping e viale monumentale tra i più scenografici d’Italia.

Attraversando i portici si arriva a piazza San Carlo, con le sue due chiese gemelle e il monumento equestre di Emanuele Filiberto. Questa piazza, oggi pedonale, merita una sosta seduti sulle panchine centrali o in uno dei cafè storici. Una curiosità a cui i torinesi tengono tantissimo: sulla pavimentazione sotto i portici, sul lato sinistro della piazza con la stazione di Porta Nuova alle spalle, c’è un grande toro di bronzo e secondo una tradizione scaramantica molto diffusa, pestare con decisione i suoi attributi porterebbe fortuna.

Poco oltre si apre piazza Castello, cuore barocco e politico della città, dominata dal Palazzo Reale, Palazzo Madama e dal Teatro Regio, che tutto l’anno ospita un fitto cartellone di opere e balletti.

Da qui, seguendo via Po, si cammina in direzione della Mole Antonelliana, simbolo indiscusso di Torino. L’edificio oggi ospita il Museo Nazionale del Cinema e una terrazza panoramica raggiungibile in ascensore, da cui si gode una vista completa sulla città e sulle Alpi.

Proseguendo sotto i portici di via Po, si raggiunge piazza Vittorio Veneto, una delle più grandi d’Europa, che si affaccia sul Po. Dalla piazza si scorge la chiesa della Gran Madre di Dio, sul lato opposto del fiume, scenografica e maestosa, costruita per celebrare il ritorno di Vittorio Emanuele I.

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Piazza Castello, nel centro

Il parco del Valentino

Andando avanti con la passeggiata, si può costeggiare il fiume passeggiando lungo i Murazzi, sulla sponda ovest del Po, che in origine ospitavano approdi, arcate e rimesse delle barche, poi riqualificati come cuore della movida e locali. Il lungo fiume conduce fino al Parco del Valentino, uno dei polmoni verdi di Torino, apprezzatissimo e molto vissuto dai residenti.

All’interno del parco in fase di riqualificazione e abbellimento, oltre a locali, chioschetti, aree gioco e per il pic nic, si trovano l’Orto Botanico, la bellissima sede della facoltà di Architettura, e il Borgo Medievale, ricostruzione ottocentesca di un villaggio piemontese del Quattrocento.

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Il giardino roccioso del Parco del Valentino

Il Duomo e Porta Palazzo

Con una seconda giornata a disposizione, si può tornare in piazza Castello e da qui dirigersi verso il Duomo di San Giovanni, che custodisce la Sacra Sindone, e, poco distante, le Porte Palatine, scavi a vista testimonianza d’epoca romana.

Nelle vicinanze si aprono piazza della Repubblica e il quartiere di Porta Palazzo, una delle zone più multietniche della città, che sta vivendo diversi progetti di riqualificazione. Proprio su questa piazza tutte le mattine è allestito il mercato all’aperto più grande d’Europa, con banchi di frutta, verdura, prodotti etnici e locali.

Il sabato si aggiunge il Balôn, appuntamento imperdibile con lo storico mercatino delle pulci frequentato da chi ama antiquariato, vinili e oggetti vintage; e tra le bancherelle bar e trattorie tipiche offrono taglieri di salumi e formaggi per l’aperitivo o pranzo con piatti tipici della tradizione piemontese.

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Il Balôn è il mercatino delle pulci del sabato nel quartiere di Porta Palazzo

Passando tra le vie del quadrilatero si fa tappa nella piccola piazza del Municipio (poco lontano si trova il palazzo con il piercing, un’installazione d’arte moderna creata dall’architetto Corrado Levi in collaborazione con Cliostraat, un gruppo di artisti e architetti nato nel 1991).

Da qui, proseguendo verso piazza Statuto, si arriva in un punto simbolico legato alla tradizione esoterica, poiché Torino è considerata una delle città del triangolo magico insieme a Praga e Lione.

Per tornare verso il centro si può seguire via Garibaldi, una delle vie pedonali più lunghe d’Europa, piena di negozi, caffè e botteghe, che collega piazza Statuto a piazza Castello.

Cosa fare a Torino

Sono tante le cose da fare a Torino, specialmente se si ha un po’ di tempo a disposizione.

Musei e fiere

La città è ricca di musei e istituzioni culturali. Tra i più noti, il Museo Egizio è secondo al mondo per importanza dopo quello del Cairo. Appena riqualificata e riorganizzata, la collezione di reperti è straordinaria e racconta in modo approfondito la civiltà dell’antico Egitto. Sempre nel cuore di Torino, il Palazzo Reale e i Musei Reali con la bella armeria custodiscono tesori d’arte e manoscritti unici.

La Mole Antonelliana ospita il Museo Nazionale del Cinema, con installazioni immersive, cimeli, locandine e una scenografia spettacolare. La GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna) raccoglie opere dell’arte italiana dall’Ottocento al contemporaneo; mentre il MAO (Museo d’Arte Orientale) espone collezioni permanenti e mostre tematiche temporanee provenienti da Cina, India, Giappone e Medio Oriente.

Il Museo dell’Automobile è un omaggio alla vocazione industriale della città, con modelli storici e prototipi futuristici, allestiti in modo appassionante e coinvolgente. Tutti i musei organizzano attività e laboratori per famiglie o di approfondimento, specialmente nel fine settimana o durante i festivi.

Più particolari sono:

  • il Museo Lombroso, che ripercorre la storia della criminologia con reperti e collezioni secondo gli studi e le ipotesi del medico e antropologo Cesare Lombroso;
  • il PAV (Parco Arte Vivente) dedicato all’arte contemporanea e all’ambiente;
  • il Museo Lavazza sulla cultura del caffè con pezzi storici e allestimenti interattivi e il recente Choco-Story Torino Museo del cioccolato davvero coinvolgente e appassionante;
  • il MAU, Museo di Arte Urbana è un museo diffuso e un itinerario per la visita di oltre 200 murales e dipinti all’aperto nel quartiere di Borgo Campidoglio.

Una volta definite le date del viaggio, conviene verificare eventi e fiere nei grandi poli come la Reggia di Venaria Reale, la palazzina di Stupinigi e il Lingotto Fiere, ex fabbrica Fiat oggi trasformata in centro congressi e commerciale, che ospita tutto l’anno manifestazioni di portata internazionale.

Esperienze e tour

Il centro storico di Torino non è particolarmente grande quindi si visita facilmente anche in autonomia. Per approfondimenti tematici o interessi specifici però esistono tour guidati e itinerari per tutti i gusti e per tutte le età.

Tra i più famosi  ci sono quelli dedicati alla Torino magica, con percorsi tra simboli esoterici, leggende e misteri; i tour sotterranei che portano alla scoperta di gallerie, cantine e cunicoli nascosti; o visita con degustazione ai caffè storici più belli del capoluogo.

I migrantour sono un’esperienza particolare, che racconta l’animo multietnico della città e offre una prospettiva diversa: sono condotti da guide di origine straniera e mostrano i quartieri di maggiore influenza extracomunitaria, raccontando la città attraverso gli occhi delle comunità marocchina, cinese, rumena.

Dove andare la sera

La vita serale di Torino ha cambiato volto negli ultimi anni. San Salvario, alle spalle della stazione di Porta Nuova verso il Parco del Valentino, è uno dei quartieri più frequentati da giovani e universitari, con locali, bistrot, cocktail bar e ristoranti multietnici dal pranzo a tarda sera.

Il Quadrilatero Romano, tra via Garibaldi e piazza della Repubblica, è un’altra zona molto amata storicamente dai torinesi, e ospita tra le sue vie strette e le piazze pedonali locali storici e nuovi indirizzi alla moda. Anche il quartiere di Vanchiglia, vicino alla Mole, è una zona di locali, circoli e ristoranti dove i torinesi di tutte le età vanno per aperitivo, cena, pranzi del fine settimana e concertini. Più tardi, molti si spostano ai Murazzi per ascoltare musica, bere qualcosa e ballare fino a tardi.

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Vista notturna su Torino

I dintorni, per una visita fuori porta

Chi ha qualche giorno a disposizione può provare a organizzare una gita fuori porta. La Reggia di Venaria, patrimonio UNESCO, è uno dei complessi monumentali più maestosi della regione. Con i suoi giardini all’italiana, le scuderie, le fontane e le mostre temporanee che ospita, la Reggia offre un’esperienza immersiva nella grandezza della dinastia sabauda. Si raggiunge facilmente in auto o con il treno, prendendo il regionale dalla stazione di Porta Nuova in direzione di Venaria.

Sulla collina torinese, la Basilica di Superga è una meta imperdibile, legata alla tragedia del Grande Torino del 1949, e simbolo della città. Dalla basilica, che si raggiunge in auto o con la funicolare, si gode di una vista panoramica straordinaria sulla città e sulle Alpi. Un’altra meta panoramica è il Monte dei Cappuccini, non troppo lontano da piazza Vittorio, dove si trova il convento dei Cappuccini e un belvedere sulla città. È raggiungibile in auto o volendo anche a piedi, con una passeggiata che sale dalla città verso il piccolo monte.

Poco distante dalla città, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è un vero e proprio viaggio nel Settecento tra sale affrescate, arredi preziosi e un parco che circonda l’edificio. La Palazzina si trova a circa 10 km da Torino, facilmente raggiungibile in auto o con mezzi pubblici.

Impressionante e spettacolare, la Sacra di San Michele, abbazia millenaria che domina la Val di Susa, è uno dei luoghi più suggestivi del Piemonte. Situata su una montagna a 960 metri di altezza, la Sacra è un simbolo del Medioevo ed è stata l’ispirazione per il romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco. Si arriva in auto percorrendo la strada che da Susa conduce al sito. I più avventurosi e allenati possono fare un’escursione a piedi fino alla Sacra.

I sapori di Torino

La cucina torinese è ricca e sostanziosa. Tra i primi piatti tipici si trovano gli agnolotti ripieni di carne e i tajarin, burro e salvia o al ragù. La bagna cauda è una salsa calda a base di acciughe, aglio e olio d’oliva, servita come intingolo per verdure crude o cotte (l’alito potrebbe risultare lascia un alito forte e persistente anche il giorno dopo). I secondi piatti sono generalmente a base di carne, come il bollito misto o la carne cruda all’albese.

Da bere, oltre ai vini DOCG della regione, c’è il Vermouth di Torino, una sorta di un vino aromatizzato con erbe e spezie da bere liscio, con ghiaccio o in cocktail, che può essere anche una buona idea regalo. I dolci sono altrettanto rappresentativi: il bonèt è un budino al cioccolato con amaretti, proposto a fine pasto. Nei caffè storici, oltre alla cioccolata calda, è da provare il bicerin, bevanda calda a base di caffè, cioccolato e crema di latte.

Da acquistare come souvenir gastronomici ci sono i gianduiotti, nati proprio a Torino; i grissini stirati a mano, da comprare nei mercati rionali o nelle botteghe storiche del centro.

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Sosta in uno dei caffè storici per assaggiare il bicerin

Info pratiche

Come arrivare e muoversi

Torino è un po’ ritirata, all’estremo occidente della penisola, ma ben collegata con il resto d’Italia. Le stazioni ferroviarie principali sono Porta Nuova, Porta Susa e Lingotto, collegate dall’alta velocità a Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli.

L’aeroporto internazionale di Caselle è servito da navette e treni che raggiungono il centro. In città si può contare su una linea di metropolitana, che collega la zona del Lingotto con Collegno passando per il centro storico e le stazioni ferroviarie; autobus e tram.

Per visitare il centro storico si possono noleggio bici e monopattini elettrici, per spostarsi in modo sostenibile e veloce.

Quando visitare Torino

Torino è una città da visitare tutto l’anno. Certamente la primavera e l’autunno permettono di vivere meglio gli spazi esterni, i parchi e le piazze, evitando il caldo afoso dell’estate e il freddo dell’inverno; mentre per il Natale porta in centro mercatini e manifestazioni a tema.

Da qualche anno a questa parte, il capoluogo torinese ospita grandi eventi internazionali: un’ottima occasione per visitarla anche se l’atmosfera può essere un po’ caotica. In linea di massima, sono sufficienti 3 o 4 giorni per conoscere la città, a meno che non si vogliano poi esplorare le montagne vicino o la splendida zona delle Langhe.

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La primavera si celebra con stile: ai Musei Reali di Torino è festa

C’è un modo elegante, raffinato e fuori dal tempo per dare il benvenuto alla primavera ed è quello scelto dai Musei Reali di Torino. Oggi, venerdì 11 aprile 2025, i Giardini Reali si trasformano in un palcoscenico en plein air per accogliere la nuova stagione con una serata che unisce arte, storia, natura e suggestioni d’altri tempi.

La Festa di Primavera, in programma dalle 17:30 alle 21:00, è un inno alla bellezza e all’armonia, capace di far dialogare passato e presente in un contesto di straordinario fascino.Protagonisti della scena sono i luoghi più emblematici del complesso museale, a partire dal Giardino di Levante, recentemente restaurato grazie ai fondi del PNRR, che ospita per l’occasione una novità di grande impatto visivo e simbolico: la presentazione della statua allegorica della Primavera, una fedele riproduzione marmorea dell’opera di Simone Martinez.

Un gesto che celebra la rinascita, la vitalità e il legame tra uomo e natura, elementi chiave dell’identità stessa dei Giardini Reali.

Una serata tra arte e danza, nella magia dei Giardini Reali

La Festa di Primavera di Torino non è solo una passeggiata tra fiori e sculture. È un’esperienza immersiva che invita il pubblico a vivere i Giardini Reali in modo del tutto inedito, lasciandosi trasportare dalle atmosfere e dalle musiche di un’epoca lontana.

Dopo la presentazione della statua, il programma prosegue alle 18:15 con uno dei momenti più attesi dell’intera serata: il Gran Ballo Ottocentesco, rievocazione storica curata nei minimi dettagli che vede protagonisti ballerini in abiti d’epoca, impegnati in eleganti coreografie su valzer, mazurke e polke.

Non si tratta solo di una performance artistica, ma di un vero e proprio viaggio nel tempo, in cui i visitatori possono osservare, ascoltare, emozionarsi. Il tutto immersi nella cornice incantata dei Giardini, con il profilo dei palazzi reali a fare da sfondo e la luce del tramonto a colorare ogni istante.

A chiudere la serata, un brindisi collettivo tra siepi, fontane e alberi secolari: un momento conviviale che suggella lo spirito della manifestazione, tra condivisione, cultura e natura. E per l’occasione, sì, sarà anche possibile alzare i calici con un buon vino bianco o rosso.

Info utili per la Festa di Primavera torinese

La Festa di Primavera si svolge oggi, venerdì 11 aprile, con accesso ai Giardini Reali a partire dalle 17:30. Per permettere l’allestimento dell’evento, l’area verde sarà temporaneamente chiusa al pubblico dalle 17:00 e riaperta in coincidenza con l’inizio delle attività. Il biglietto di ingresso ha un costo simbolico di 10 euro, mentre è prevista la gratuità per i bambini sotto gli 11 anni e per le persone con disabilità.

L’ingresso è su Piazzetta Reale 1, nel cuore di Torino, e tutte le informazioni dettagliate sono disponibili sul sito ufficiale dei Musei Reali.

In caso di pioggia, le attività previste verranno adattate agli spazi coperti disponibili, senza compromettere l’atmosfera dell’evento.

Chi cerca un’occasione per riscoprire la bellezza della primavera con occhi nuovi, tra arte, eleganza e paesaggi urbani da cartolina, troverà in questa serata un’esperienza preziosa. Ai Musei Reali, la primavera non è solo una stagione: è un gesto, un passo di danza, un’opera d’arte che torna a splendere.

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Destinazione Venaria Reale, la residenza di caccia del re d’Italia

Venaria Reale è un affascinante comune della provincia di Torino, cittadina che tra le sue strade nasconde tantissimi gioielli architettonici da visitare. Uno di questi è proprio la Reggia di Venaria Reale, una delle residenze sabaude più importanti, che per la sua rilevanza e indiscutibile bellezza è stata persino dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che a causa della sua magnificenza viene spesso paragonata alla Reggia di Versailles, in Francia.

Un po’ di storia

La Reggia di Venaria Reale, commissionata dal duca Carlo Emanuele II di Savoia agli architetti di corte Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove, fu fatta edificare a partire dal 1658. Il duca voleva una residenza per le battute di caccia nella brughiera torinese. I lavori si protrassero almeno fino al 1675 quando il borgo di Venaria e il regale palazzo erano già in buona parte completati: quantomeno, era finita la reggia di Diana, cuore della struttura. Lo sviluppo dell’edificio, in realtà, non si interruppe. Vari episodi ne hanno segnato le sorti e le destinazioni: assedi di truppe ostili (i francesi nel 1706, per esempio), Filippo Juvarra che subentra nella direzione del progetto e dei lavori, la dominazione napoleonica, la trasformazione in caserma, centro nevralgico della cavalleria sabauda, scuola militare di equitazione, il progressivo degrado fino al 1978.

Fu nel 1978 che la struttura passò alla Soprintendenza e nel 1998 iniziò l’imponente opera di restauro con lo sblocco di fondi nazionali ed europei. La Reggia di Venaria Reale è stata riaperta il 12 ottobre 2007; periodicamente, da allora, sono recuperati e riaperti nuovi spazi: è la più grande opera di conservazione di un bene culturale mai realizzata in Europa. 100 mila metri quadrati della superficie dell’intero complesso sono stati restaurati, 9500 metri quadrati di stucchi recuperati, mille di affreschi riportati alla luce. Gli ettari di giardini della Reggia di Venaria Reale già visitabili sono 50, 200 mila le nuove piantumazioni, 11 i milioni di litri d’acqua nella peschiera, 4500 i metri quadrati delle Scuderie Juvarriane.

Cosa visitare presso la Reggia di Venaria Reale

L’itinerario di visita della Reggia di Venaria Reale parte, ovviamente, dalle biglietterie: qui potrete trovare indicazioni sui percorsi alla scoperta di questo edificio monumentale che vanta alcune delle più sublimi espressioni del barocco piemontese (va specificato, tuttavia, che è assolutamente consigliato prenotare e acquistare in anticipo, scegliendo giorno e ora, il proprio ingresso, anche perché in alcuni periodi dell’anno l’accesso è limitato a un preciso numero di persone).

Attraverserete quindi la Sala di Diana progettata da Amedeo di Castellamonte, la Galleria Grande e la Cappella di Sant’Uberto, con l’immenso complesso delle Scuderie Juvarriane, opere settecentesche di Filippo Juvarra, le fastose decorazioni, la spettacolare Fontana del Cervo nella Corte d’onore, punte sfavillanti del “Teatro di storia e magnificenza”. Non perdete il percorso espositivo dedicato ai Savoia, che accompagna il visitatore lungo quasi duemila metri, tra piano interrato e piano nobile della Reggia. E informatevi sulle mostre temporanee, sempre molto interessanti.

Reggia di Venaria, interni

Fonte: iStock

Una delle sale della Reggia di Venaria

Recatevi poi ai Giardini della Reggia di Venaria Reale. Il recupero di questo gioiello verde a ridosso della residenza reale è stato qualcosa di prodigioso. Intorno agli anni 2000, i giardini erano in una condizione tale da non consentire neanche più la possibilità di percepire i frammenti della conformazione originale sei-settecentesca. Oggi sono un elegante, virtuoso e fascinoso dialogo tra antico e moderno. Andate alla ricerca dell’Hercole Colosso, che dialoga con opere di artisti contemporanei come Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo; apprezzate, sullo sfondo, le prospettive e l’ampiezza del panorama naturale animato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi. Inaugurati nel 2007, i “giovani” giardini della Reggia di Venaria Reale sono sempre ogni giorno più belli, poiché rappresentano un vero e proprio connubio tra antico e moderno.

Immancabile la visita al Parco La Mandria

Conclusa la visita del complesso della Reggia, spostatevi verso il Parco La Mandria. Situato tra i torrenti Stura di Lanzo e Ceronda, a nord-ovest di Torino e Venaria Reale, è stato istituito nel 1978 dalla Regione Piemonte per salvaguardare i più di tremila ettari di territorio che Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d’Italia, aveva racchiuso con un muro di cinta, a metà XIX secolo. Lungo più di 35 chilometri, il muro di cinta era pensato per proteggere gli edifici storici presenti in quella che per il sovrano era una vera e propria riserva di caccia. Nel Parco oggi vivono liberamente e allo stato semibrado diverse specie di animali selvatici e domestici. È, inoltre, il più significativo esempio di foresta planiziale ancora presente nella regione.

La Mandria è anche sede di un’altra delle residenze sabaude, gli Appartamenti Reali di Borgo Castello – quelli abitati da Rosa Vercellana, la Bela Rosin, prima amante, poi moglie morganatica di Vittorio Emanuele II – e comprende un considerevole patrimonio storico-architettonico costituito da una ventina di edifici tutelati, tra cui le antiche cascine un tempo abitate dai mezzadri di sua maestà, i resti di un ricetto medievale, due reposoir di caccia chiamati la Bizzarria e la Villa dei Laghi e la Cascina Rubbianetta. Se avete in mente un weekend romantico o un soggiorno in famiglia all’insegna della natura, non dimenticate che all’interno del parco di Venaria Reale è possibile soggiornare nella foresteria “La Dimora de La Mandria” che si trova nella Cascina Rubbianetta, cooperativa agricola e centro del cavallo.

Vasta oasi naturale, il Parco La Mandria è luogo e occasione unica dove è possibile vivere esperienze rare, inedite, sorprendenti: sulle tracce dei suoi luoghi di “silenzio”, degli “odori naturali” o “immersi” nel buio del bosco, dalle passeggiate e trekking per i sentieri o percorrendo gli stessi in bicicletta o a cavallo, dalla scoperta della flora e fauna selvatica, alle escursioni guidate per le brughiere di Venaria Reale alla ricerca della vegetazione del sottobosco o sui giacimenti secolari dei resti fossili, all’opportunità stessa, più in generale, di cogliere e immergersi nel ritmo lento del divenire naturale.

Orari, prezzi e info utili

La Venaria Reale è aperta dal martedì alla domenica, con orari che vanno dalle ore 9.30 alle 17 (l’ultimo ingresso è previsto alle 16). Diversa è la situazione nel weekend e durante i festivi, perché l’orario seguito è quello che va dalle 9.30 alle 18.30. Nel corso dell’anno, inoltre, sono previste anche diverse aperture straordinarie, come in occasione delle festività di Pasqua, Festa della Liberazione e Festa dei Lavoratori (orario 9:30 – 19:30); i lunedì di maggio (ore 9:30 alle 17); lunedì 2 giugno (del 2025) dalle ore 9:30 alle 18.30.

A disposizione dei visitatori ci sono varie tipologie di ingresso che prevedono la visita a più o meno attrazioni. Chi vuole scoprire la Reggia con la Scuderia Grande Juvarriana e i Giardini dovrà pagare un biglietto intero (sono chiaramente disponibili anche i ridotti) di 16 euro. Oppure si possono visitare solo i Giardini per 5 euro o il Castello della Mandria per 8. In caso di mostre in corso, si può ottenere un ticket di 20 euro che permette anche di ammirare le diverse esposizioni.

Infine, è bene sapere che la Reggia di Venaria dista più o meno 10 chilometri dalla città di Torino: può essere facilmente raggiunta in auto, in treno, in bus, in aereo o persino in bici.

Reggia di Venaria Reale, Piemonte

Fonte: iStock@Faabi

Veduta della Reggia di Venaria Reale
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Le location di Fast X, l’ultimo capitolo di Fast and Furious

L’ultimo capitolo adrenalinico della Fast Saga, Fast X, ha conquistato il pubblico di tutto il mondo e include molte location mozzafiato. Dalle affascinanti strade di Vila Real e Viseu in Portogallo agli scorci suggestivi e iconici di Roma, Londra e Torino il team di produzione non ha badato a spese per catturare l’essenza delle corse su strada ad alto numero di ottani sullo sfondo di paesaggi pittoreschi. Fast X, diretto da Louis Leterrier con Vin Diesel, Michelle Rodriguez, Jason Statham, Helen Mirren, Charlize Theron e tanti altri volti noti del franchise ha anche travolto molti luoghi nel mondo con l’energia vibrante della nuova avventura su quattro ruote.

Cosa succede in Fast X

In Fast Five del 2011, Dom e la sua squadra hanno eliminato il boss della droga brasiliano Hernan Reyes e distrutto il suo impero, ma ignorano che il figlio di Reyes, Dante (Jason Momoa), ha assistito a tutto questo e per ben 12 anni ha elaborato un piano di vendetta. Dante spingerà la famiglia di Dom da Los Angeles alle catacombe di Roma, dal Brasile a Londra e dal Portogallo all’Antartide. Si stringeranno nuove alleanze e torneranno vecchi nemici. Ma tutto cambia quando Dom scopre che suo figlio di 8 anni è l’obiettivo finale della vendetta di Dante.

Dove è stato girato

Durante i mesi di riprese in Italia c’è stata grande curiosità per il nuovo Fast X con curiosi che provavano a catturare qualche foto o video sui set di Roma, Torino e altre location nostrane. “A Roma ci siamo cimentati in cose che non credo siano mai state fatte a quei livelli. Poi siamo partiti alla volta del Portogallo, e poi ci siamo spostati nel mondo. Ma lo spirito del franchise non riguarda solo la realizzazione del desiderio di guidare queste auto e fare incredibili acrobazie in giro per il mondo, bensì anche sedersi intorno al tavolo del barbecue della famiglia Toretto e sentirsi parte di qualcosa di più grande. Questo è il franchise di Fast and Furious. Prestiamo attenzione al cuore e all’anima di questi personaggi, e alle loro relazioni” ha detto il produttore Jeff Kirschenbaum in un’intervista.

Fast X film

Fonte: Universal Pictures

Helen Mirren e Vin Diesel in Fast X

Roma e Torino mai così vicine

Su richiesta dell’Agenzia, la squadra di Toretto nel film si reca a Roma per rubare un chip per computer. La sequenza inizia con alcune riprese del Colosseo e del convoglio che gira intorno alla monumentale Fontana dell’Acqua Paola a Trastevere, nel centro di Roma. Il convoglio poi va da Trastevere all’Altare della Patria, al Teatro Marcello e al Foro Romano, finché non viene intercettato dalla vistosa Lamborghini sul Ponte Umberto I. Meglio non farsi domande sul senso del percorso perchè il film gira per Roma in modo casuale. Il balcone da cui Tej e Ramsey saltano sul camion si trova in Via Vittorio Amedeo II 16 a Torino, che dista circa 325 miglia (523 km) da Roma. La scena dell’auto telecomandata è stata girata su una strada parallela, Via Papacino. La prima esplosione dell’auto avviene in Piazza IV Marzo a Torino. Poi, c’è una ripresa aerea della famosa Piazza del Popolo con le sue chiese gemelle a Roma. Tuttavia, il punto in cui il camion rilascia la bomba rotante è stato in realtà girato in Piazza San Carlo a Torino, una piazza che ospita anche due chiese quasi identiche.

Le scene in cui l’enorme bomba a palla di metallo di Dante rimbalza ovunque si svolgono in varie location di Roma e Torino. Le strette e tortuose strade di Genzano preparano il terreno per l’inseguimento centrale di Fast X. A Roma, l’inseguimento si svolge attraverso Via Cristoforo Colombo, Via dei Fori Imperiali, Ponte Umberto I, la famosa scalinata di Piazza di Spagna e altre aree di interesse storico. La scena in cui la bomba spacca in due un autobus è stata registrata in Piazza Crimea a Torino. Nella vera Roma, Dante guida la sua motocicletta attraverso Piazza di Santa Maria in Trastevere. La piazza in cui la polizia cattura Letty è il Belvedere Niccolò Scatoli, dove si trova la Fontana dell’Acqua Paola. Questa è la stessa location in cui è iniziata la sequenza di Roma. Il destino finale della bomba vicino al Vaticano è stato girato sul Ponte Vittorio Emanuele I, sempre a Torino.

Sebbene siano state girate in due città diverse, le riprese sono state montate in modo impeccabile per creare un’esperienza visivamente accattivante. La Fast Saga dà priorità alle riprese fantastiche rispetto alla rigorosa aderenza alla realtà, che è ciò che rende il franchise così divertente da guardare. Dante osserva la sua opera distruttiva dal punto di osservazione del Belvedere del Gianicolo, con il Monumento a Giuseppe Garibaldi in primo piano sullo sfondo. Questa location, situata sul Gianicolo lungo via Garibaldi, Salita di Sant’Onofrio, offre una vista mozzafiato sulla città. È il posto perfetto per Dante per nascondersi e allo stesso tempo per controllare il suo attacco al fine di incastrare Dom e la sua squadra per il suo terrorismo Fast X.

Murazzi Torino

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I Murazzi sul Po a Torino

Napoli

Lo status di sito storico e patrimonio mondiale dell’UNESCO di Napoli aggiunge fascino alle scene girate in città. La giustapposizione del suo ricco patrimonio culturale e dell’azione ad alto numero di ottani della trama di Fast X crea un mix intrigante che tiene gli spettatori coinvolti e in attesa con ansia del prossimo colpo di scena nella trama. La vivace città è la location di un importante incontro tra Dom e l’inaspettata alleata Tess, la figlia del precedente datore di lavoro dell’Agenzia, Mr. Nobody. Nota per il suo fascino cinematografico, Napoli si rivela uno sfondo perfetto per gli emozionanti eventi che si svolgono nel film.

La casa di Dom in California

Immersa nel vero quartiere residenziale di Echo Park ad Angelino Heights, Los Angeles, sorge l’iconica casa di Dom Toretto. Circondata da case di inizio secolo del valore di milioni di dollari, questa location ha un significato storico in quanto parte di un vivace distretto. L.A. è la casa di molti dei personaggi di Fast & Furious, e Dom risiede lì insieme a Letty e suo figlio con Elena, Brian “Little B” Marcos. Più di una semplice struttura fisica, la casa di Dom rappresenta il cuore della famiglia Toretto, simboleggiando la loro unità e forza. Di conseguenza, qualsiasi attacco o distruzione diretta verso di essa ha un significato enorme all’interno della trama di Fast X. I residenti di Angelino Heights hanno reagito con preoccupazione alla notizia che altre scene della saga sarebbero state girate nella proprietà, poiché in passato i fan si esibivano in pericolose acrobazie nel quartiere secondo quanto riportato dal Los Angeles Times.

Londra

A febbraio 2022 Vin Diesel ha rivelato su Instagram di essere a Londra per girare il finale di Fast & Furious. Durante la produzione di Fast X, il cast e la troupe hanno utilizzato principalmente le strutture dei Warner Bros. Studios Leavesden, situati su Warner Drive a Leavesden nell’Hertfordshire. A differenza di precedenti casi di riprese che hanno causato confusione sulle strade inglesi, questa volta non ci sono stati disordini e le riprese sono state più fluide. Ciò suggerisce che la troupe abbia sfruttato al meglio i 19 studi e i 55 acri di backlot di Leavesden per catturare l’azione di Fast X.

Rio de Janeiro

Il legame tra Fast Five e Fast X è evidente nelle riprese a Rio de Janeiro, in Brasile. Uno dei punti di riferimento più riconoscibili della Fast Saga è la statua del Cristo Redentore, che è in primo piano nelle scene ambientate a Rio de Janeiro. Mentre le sequenze di gara sono state girate principalmente in uno studio, lo spettacolare paesaggio montuoso di Rio è stato abilmente aggiunto tramite CGI. In un’avvincente scena post-credit di Fast X, la storia prende una piega inaspettata quando Luke Hobbs arriva alla vecchia stazione di polizia di Rio de Janeiro, precedentemente utilizzata da Reyes in Fast Five. Il nascondiglio della stazione di polizia di Reyes non si trova in realtà a Rio de Janeiro, ma è una vera struttura nota come Banco Gubernamental de Fomento para Puerto Rico, situata in Avenida De Diego a Puerto Rico.

Antartide

La visita di Tess alla prigione segreta in Antartide dove Letty è tenuta contro la sua volontà diventa un momento cruciale in Fast X. Fuggendo da una prigione attraverso un portello, Letty, accompagnata da Cipher, naviga nel pericoloso paesaggio ghiacciato, dirigendosi verso la costa dove li attende un sottomarino. Il colpo di scena sorprendente arriva quando Gisele (Gal Gadot), torna dai morti in Fast X come pilota del sottomarino. Sebbene sia improbabile che il film sia stato effettivamente girato in Antartide, a causa della natura insidiosa dell’ambiente, le immagini della fuga attraverso il paesaggio ghiacciato sono sbalorditive e contribuiscono al senso generale di urgenza e pericolo.

Portogallo

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Ponte del 25 aprile al tramonto in Portogallo

Arizona

L’incessante inseguimento di Dante raggiunge un momento cruciale quando riesce a rintracciare Little B e Jakob all’aeroporto di North Yuma, in Arizona. Questa scena di Fast X non è solo piena di azione, ma presenta anche una serie di cameo degni di nota che aggiungono pathos. Un cameo particolarmente toccante è quello di Meadow, la figlia del defunto Paul Walker, che interpreta un’assistente di volo che aiuta Little B e Jakob nella loro fuga. La natura stellare della scena, unita ai pericolosi inseguimenti e alle acrobazie coinvolte, suggerisce che le riprese siano state probabilmente effettuate a Los Angeles, un centro nevralgico dell’industria dell’intrattenimento. Le diverse location e risorse della città avrebbero fornito lo sfondo perfetto per questa emozionante sequenza.

Portogallo

Little B e Jakob arrivano in barca a Cais do Ginjal fuori Lisbona e si dirigono verso una casa sicura per incontrare Dom. Tuttavia le circostanze costringono Jakob ad affrontare Dante da solo, e lui rivela un’arma formidabile sotto forma della sua auto. L’autostrada IP5 a Vouzela e l’autostrada A24 fungono da sfondo per il successivo inseguimento in auto. Alla fine Dom e Little B si ritrovano intrappolati in cima alla diga di Aldeadávila in Spagna. In una sequenza mozzafiato, Dom manovra la sua auto lungo il lato della diga. Dom e Little emergono sani e salvi dall’acqua, anche se lui ha dovuto lasciare la sua iconica Dodge nel bacino sottostante. La loro situazione non è finita, perché Dante fa esplodere la diga.

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Piemonte, terra di bellezza: viaggio tra i luoghi più suggestivi

Se Torino è una città ricca di bellezze, dove storia e cultura si intrecciano in un luogo dalle mille meraviglie, tutto il Piemonte è uno scrigno di piccole perle altrettanto affascinanti e suggestive. Panorami incantevoli, come quelli delle Langhe o del lago Maggiore, racchiudono borghi deliziosi dove il tempo sembra davvero essersi fermato. E tra le montagne, con una splendida vista sulle Alpi, ecco stagliarsi fortificazioni dall’aspetto misterioso.

Quali sono i posti imperdibili del Piemonte? Partiamo insieme alla scoperta di indiscusse meraviglie.

Il Ricetto di Candelo, gioiello medievale

Nel comune di Candelo, in provincia di Biella, sorge il grazioso Ricetto di Candelo, una delle testimonianze storiche più affascinanti della regione. Il borgo, con le mura in ciottoli disposte a lisca di pesce, promette infatti un’emozionante viaggio nel passato.

Nato tra il XIII e il XIV secolo per volere della popolazione locale, il Ricetto di Candelo aveva in origine la funzione di deposito per i prodotti agricoli. Tuttavia, nei momenti di pericolo e durante i conflitti, diveniva un rifugio sicuro per gli abitanti, protetto dalle robuste mura fortificate. Oggi, riconosciuto tra i Borghi Più Belli d’Italia e noto come la “Pompei medievale del biellese”, continua a raccontare la sua storia tra le stradine lastricate e all’ombra delle antiche costruzioni.

Oltrepassata la porta torrione, sovrastata da un grande arco, ci si ritrova nella piazzetta del ricetto, laddove si erge il Palazzo del Principe, realizzato da Sebastiano Ferrero nel 1496, che rappresenta l’evoluzione di un insieme di cantine preesistenti trasformate in una sorta di torre. Le strade del borgo, chiamate con il francesismo “rue”, si distinguono per la particolare pavimentazione in ciottoli inclinati, studiata per favorire il deflusso delle acque.

Ogni edificio del Ricetto sa sorprendere: al piano terra, un tempo adibito a stalla o cantina, si accede direttamente dalla strada, mentre il piano superiore, il solarium, era destinato all’essiccazione delle granaglie e si raggiungeva tramite una balconata in legno. Passeggiando tra queste antiche strutture, si può visitare anche l’Ecomuseo della Vitivinicoltura, per conoscere da vicino la tradizione contadina e la cultura enologica del territorio.

Poco distante, merita una sosta la Chiesa di Santa Maria, dalla facciata romanica, che custodisce al suo interno affreschi di grande valore artistico e pregiati capitelli, testimoni della maestria artigianale dell’epoca.

La Morra, belvedere delle Langhe

Nel cuore delle Langhe, a pochi chilometri da Alba, vale la pena visitare l’incantevole borgo de La Morra, fiore all’occhiello della zona di produzione del celebre Barolo, che si distingue per la posizione privilegiata sulla sommità di una collina, da cui si gode di un panorama senza eguali sulle vigne a perdita d’occhio.

Il centro storico si sviluppa attorno alla piazza principale, su cui si affacciano edifici di grande interesse architettonico. La Chiesa barocca di San Martino e la Confraternita di San Rocco raccontano la storia di un paese profondamente legato alla sua identità culturale. Poco distante, un piccolo giardino triangolare cresce sull’antico cimitero, mentre il Municipio e l’ex casa del corpo di guardia completano il quadro a dir poco idilliaco.

Una delle tappe imperdibili è poi la Cantina Comunale, dove è possibile degustare e acquistare i vini della zona. Salendo verso Piazza Castello, lo sguardo viene rapito da uno dei belvedere più spettacolari delle Langhe, tra colline ricoperte di vigneti e scorci da cartolina.

Infine, nella frazione dell’Annunziata, si trova l’ex abbazia benedettina di San Martino di Mercenasco, attuale sede del Museo Ratti dei Vini. Da qui partono i celebri sentieri del vino e la “Mangialonga”, un evento enogastronomico che consente di gustare i sapori del territorio con uno splendido percorso tra le vigne.

La Sacra di San Michele, panorama incredibile

Sacra di San Michele, Torino

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Vista panoramica della Sacra di San Michele

Maestosa, imponente, avvolta da un’aura mistica: la Sacra di San Michele domina la Val di Susa dall’alto del Monte Pirchiriano, a 962 metri di altitudine. L’antico complesso monastico, simbolo del Piemonte, ha ispirato Umberto Eco nella stesura del noto romanzo “Il nome della rosa”.

Costruita tra il 983 e il 987, l’abbazia si erge in una posizione strategica che regala una vista difficile da descrivere a parole sulla valle e su Torino. La meravigliosa architettura, con elementi romanici e gotici, è testimone di secoli di storia e spiritualità. Oltre alla chiesa principale, risalente al XII secolo, la Sacra ospita le tombe di alcuni membri della famiglia reale di Casa Savoia.

Dedicata all’Arcangelo Michele, difensore del popolo cristiano, la Sacra rappresenta una delle tappe principali di un lungo percorso di pellegrinaggio che collega Mont-Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia. La sua sagoma svettante, incorniciata dai boschi della Val di Susa, è un baluardo che attira ogni anno migliaia di visitatori.

Il fascino della Sacra di San Michele si percepisce fin dal primo sguardo, ma è avvicinandosi che la sua energia diventa tangibile. I sentieri che si snodano tra i boschi, calpestati dai pellegrini per secoli, conducono a un luogo di rara bellezza, dove arte, storia e fede si fondono in un’esperienza che non si può dimenticare.

Gli Orridi di Uriezzo, al cospetto del canyon

La Valle Antigorio, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, cela uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza: sono gli Orridi di Uriezzo, un canyon modellato nei millenni dalla forza dell’acqua. Gole spettacolari, scavate dallo scioglimento dell’antico Ghiacciaio del Toce, regalano ai visitatori un viaggio tra rocce levigate e giochi di luce che lasciano senza fiato.

Al termine dell’ultima glaciazione, circa dodicimila anni fa, il ghiacciaio iniziò a ritirarsi, dando origine a torrenti impetuosi che scavarono profondi cunicoli e meravigliose cavità. Oggi, gli Orridi di Uriezzo si suddividono in diverse zone, ognuna con caratteristiche uniche. L’Orrido Sud, noto come Tomba d’Uriezzo, è il più impressionante, con una lunghezza di circa 200 metri e pareti che si innalzano fino a 30 metri. L’Orrido Nord-Est, più piccolo ma altrettanto suggestivo, si estende per 100 metri, mentre l’Orrido Ovest si sviluppa in due tratti distinti. Infine, l’Orrido Vallaccia, sotto la Chiesa di Baceno, risulta di difficile accesso ma conserva un’impronta selvaggia e incontaminata.

Esplorare gli Orridi di Uriezzo significa ritrovarsi in un paesaggio primordiale, dove la natura ha scolpito forme incredibili e ogni angolo mostra la potenza degli elementi.

Il Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, il paradiso tra le vette

Perla della Val d’Ossola, il Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero incanta chiunque vi arrivi grazie allo straordinario paesaggio alpino. Istituito nel 1995, il parco abbraccia due magnifiche conche alpine e si estende sui comuni di Baceno, Crodo, Trasquera e Varzo, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

L’Alpe Veglia, raggiungibile da Varzo attraverso la Val Cairasca, è una meta ideale per gli amanti del trekking. Qui, le ampie distese di pascoli si fondono con boschi di larici e laghi cristallini come il Lago d’Avino, il Lago del Bianco e l’ammaliante Lago delle Streghe, che danno vita a un ambiente fiabesco perfetto per escursioni a pieno contatto con la natura.

L’Alpe Devero, accessibile da Baceno attraverso la Valle di Devero, è invece il regno degli sport invernali. Con i suoi impianti sciistici, offre piste battute e percorsi fuoripista per sciatori e snowboarder in cerca di avventura. Per gli escursionisti esperti, il percorso che conduce fino a Binn, in Svizzera, passando dal Bivacco Combi Lanza a oltre 2000 metri di altitudine, rappresenta una sfida tutta da vivere.

La Palazzina di Caccia di Stupinigi, il fascino regale del Barocco

Splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino

Fonte: Ph @ELENAPHOTOS – iStock

Splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi

A pochi chilometri da Torino, nel comune di Nichelino, da segnare in lista è la sontuosa Palazzina di Caccia di Stupinigi, una delle più coinvolgenti espressioni dell’architettura barocca in Europa. Commissionata da Vittorio Amedeo II e progettata dal celebre architetto Filippo Juvarra, la storica residenza rappresenta un vero e proprio viaggio nella magnificenza della dinastia sabauda.

Con i sontuosi saloni affrescati, i giardini eleganti e l’inconfondibile statua del cervo che sovrasta la sommità della cupola, la Palazzina è una tappa imprescindibile per chi desidera immergersi nell’atmosfera fastosa della corte reale piemontese.

Ceresole Reale, oasi del Parco del Gran Paradiso

Parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, Ceresole Reale è un autentico gioiello montano, incastonato tra le cime alpine della provincia di Torino. Borgo pittoresco, deve il nome al re Vittorio Emanuele II che frequentava la zona per le battute di caccia, e si presenta come un’esperienza unica tra natura, sport e storia.

Il Lago di Ceresole, dalle acque turchesi, è il luogo ideale per rilassarsi con passeggiate rigeneranti o gite in bicicletta. Durante l’inverno, invece, il paesaggio si trasforma in una scenografica pista che fa la gioia degli appassionati di sci di fondo.

Ma non è ancora tutto. I dintorni, a loro volta, disegnano panorami che scaldano il cuore, come il Lago di Serrù, un gioiello alpino abbracciato dalle vette, e il Colle del Nivolet, a oltre 2.600 metri di altitudine, da cui si aprono magici scenari plasmati da praterie d’alta quota, laghi glaciali e dalla presenza della fauna selvatica, tra cui stambecchi e aquile reali.

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In montagna, a meno di due ore da Torino

Torino gode di una posizione strategica per gli amanti dell’alta quota: ai piedi delle Alpi, è il punto di partenza ideale per esplorare le montagne che la circondano, tra le più rinomate d’Italia. Senza doversi avventurare in viaggi particolarmente lunghi, a meno di due ore di viaggio dalla città si trovano diverse località montane che offrono una vasta gamma di attività per ogni stagione. Dalle stazioni sciistiche più rinomate ai più tranquilli villaggi di montagna, queste destinazioni sono perfette per una fuga dalla routine durante tutto l’anno, con proposte per appassionati di sport, famiglie e amanti della natura.

Val di Susa e Bardonecchia

La Val di Susa è una delle destinazioni di montagna più amate dai torinesi, perché particolamente vicina, comoda e varia. Bardonecchia, in particolare, è una meta popolarissima sia in estate che in inverno per tutti coloro che vogliono coniugare natura, sport e relax.

Cosa fare

In inverno, il comprensorio sciistico di Bardonecchia vanta piste per ogni livello, snowpark, ma anche centri benessere e locali raffinati per rilassarsi dopo una giornata sulla neve. Sono tantissimi i corsi di sport invernali organizzati, per tutte le età, proprio perché le piste sono comodamete raggiungibili anche in giornata dalla città. In estate, si viene a Bardonecchia per godere del fresco e per passeggiare in esplorazione della vallata. Ma non solo natura, perché le strade del centro storico di Bardonecchia sono l’ideale per lo shopping o per una pausa caffè.

Trekking ed escursioni

Il Lago di Rochemolles è una meta imperdibile per gli amanti del trekking. Il percorso è di media difficoltà e offre paesaggi mozzafiato tra prati e cime alpine. In alternativa, in zona partendo da Bardonecchia si possono organizzare escursioni verso il Colle della Scala, un valico alpino delle Alpi Cozie in territorio francese che congiunge la Val di Susa con la Val della Clarée in Francia.

Attività per bambini

Bardonecchia è una meta ideale per le famiglie grazie alla sua offerta di attività pensate anche per i più piccoli. Durante l’estate, alcuni centri propongono programmi strutturati, estate ragazzi, aree attrezzate per giochi all’aperto e percorsi avventura. Inoltre, le aree verdi del paese sono attrezzate e curate per il gioco liero e in sicurezza. Per gli amanti degli animali, la zona offre passeggiate con pony e attività legate al mondo dell’equitazione. In inverno, le scuole di sci organizzano corsi sulla neve specifici per bambini (alcune prevedono anche la navetta da Torino), per avvicinarli agli sport invernali in modo divertente e sicuro.

Quando andare

Bardonecchia è una meta montana per tutto l’anno, che praticamente mai perde vita o si svuota. L’inverno è certamente perfetto per gli appassionati di sport sulla neve, professionisti o alle prime armi; mentre l’estate è un ottimo rifugio dal caldo, grazie alle temperature miti e piacevoli.

Come arrivare

Bardonecchia è raggiungibile in auto tramite l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. È inoltre servita da treni regionali e ad alta velocità che fermano alla stazione ferroviaria di Bardonecchia.

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Bardonecchia è una delle mete montane preferite dai torinesi, sia ininverno che in estate

Sestriere e Via Lattea

Sestriere è una delle mete sciistiche più rinomate delle Alpi, situata nel cuore del comprensorio della Via Lattea. Conosciuta per le sue strutture moderne e i panorami spettacolari, è una destinazione versatile davvero tutto l’anno.

Cosa fare

Oltre alle rinomate piste da sci, in inverno è possibile praticare ciaspolate guidate nei boschi innevati, pattinaggio su ghiaccio e persino escursioni con motoslitte. Per apprezzare gli sport invernali, senza mettere gli scii ai piedi, basta assistere ad uno dei tanti eventi sportivi di alto livello organizzati regolarmente, come gare di sci e snowboard che richiamano appassionati da tutto il mondo.

In estate, il centro del paese si anima con mercatini artigianali e manifestazioni culturali, mentre i dintorni si prestano per varie attività, sportive e non. Gli amanti delle due ruote possono esplorare i percorsi per mountain bike o cimentarsi sulle salite del Giro d’Italia. Chi cerca uno sport più tranquillo può optare per il golf presso il celebre campo a 18 buche. Le passeggiate in quota, con impianti di risalita aperti anche nella stagione estiva, permettono di godere di panorami mozzafiato senza troppa fatica. Infine, le spa e i centri benessere della zona sono il luogo perfetto per rigenerarsi dopo una giornata di attività all’aperto.

Trekking ed escursioni

Tra i percorsi più apprezzati ci sono quelli che conducono al Colle del Sestriere e al Monte Fraiteve. Il sentiero verso il Colle del Sestriere attraversa boschi e pascoli alpini, con scorci e viste panoramiche sulle valli circostanti. Per chi desidera proseguire, l’ascesa al Monte Fraiteve regala un panorama spettacolare sulla Via Lattea e sui monti circostanti, con un percorso che alterna tratti impegnativi a zone più dolci, adatte anche agli escursionisti meno esperti. Durante l’estate, questi sentieri sono perfetti per avvistare animali selvatici e ammirare fioriture alpine.

Attività per bambini

Sestriere è una meta adatta anche alle famiglie grazie a una serie di attività pensate per i più piccoli. In estate, le aree verdi intorno al paese sono allestite con spazi giochi e per il picnic; e i più dinamici possono percorrere i sentieri più semplici e in sicurezza, ideali per avvicinare i bambini alla natura. Durante l’inverno, le scuole di sci organizzano corsi dedicati, con istruttori esperti che aiutano i piccoli a muovere i primi passi sulla neve. Oltre allo sci, alcune strutture locali propongono attività come tubing e discese in slittino: il divertimento di tutta la famiglia è assicurato! Infine, nei periodi di alta stagione, sia in estate che durante il periodo natalizio, vengono organizzati eventi e laboratori creativi pensati per intrattenere i più piccoli.

Quando andare

Anche Sestriere è una meta montana piacevole tutto l’anno. L’inverno è la stagione perfetta per lo sci e gli altri sport sulla neve; mentre l’estate è ideale per le attività all’aria aperta e il relax lontano dal caldo della città.

Come arrivare

Sestriere si raggiunge in auto tramite l’autostrada A32 e la SS23. È possibile arrivare in treno fino a Oulx e proseguire con un autobus diretto verso Sestriere.

Limone Piemonte e Alpi Marittime

Limone Piemonte, situata nel cuore delle Alpi Marittime subito prima del Tenda verso la Francia, è una località perfetta per una fuga dalla città.

Cosa fare

Il comprensorio sciistico della Riserva Bianca è una delle principali attrazioni invernali, con 52 km di piste ben curate, 15 impianti di risalita e moderne infrastrutture. Anche durante l’estate, il centro storico è molto animato, con negozi, bar e ristoranti.

Trekking ed escursioni

Gli amanti delle escursioni da Limone Piemonte possono esplorare il Parco Naturale delle Alpi Marittime, un’area ricca di biodiversità. Tra i percorsi più suggestivi, il cammino verso il Rifugio Garelli è un itinerario di circa 3 ore (7 km), con un dislivello di circa 600 metri. Il percorso attraversa fitte foreste di conifere e ampi alpeggi, con la possibilità di avvistare fauna locale, come camosci, marmotte e aquile. Questo trekking è di difficoltà media e adatto a escursionisti con una preparazione minima.

Per chi cerca itinerari più impegnativi, la Via del Sale è una proposta unica. Questo storico percorso, che unisce il Piemonte alla Liguria, si sviluppa lungo 8 tappe e oltre 120 km. La Via del Sale, un antico tracciato commerciale, offre spettacolari vedute sulle montagne e sul mare, attraversando paesaggi incontaminati e toccando antiche mulattiere, fortificazioni e borghi. L’itinerario ha un livello di difficoltà medio-alto, con dislivelli che variano tra i 600 e i 1200 metri e richiede una buona preparazione fisica, ma il panorama e la storia che si scoprono lungo il cammino ripagano ampiamente la fatica.

Attività per bambini

Per le famiglie, a Limone ci sono parchi avventura e sentieri facili adatti anche ai più piccoli. In inverno, le scuole di sci propongono corsi dedicati ai bambini. A pochi chilometri da Limone Piemonte, il pittoresco paese di Vernante è una meta imperdibile per una gita in famiglia. In Valle Vermenagna, questo piccolo borgo montano è famoso per i suoi murales che raccontano le storie di Pinocchio. Passeggiando per le vie del centro, i visitatori possono ammirare le opere colorate che decorano le facciate delle case, per ricostruire la storia del famoso burattino di legno. A Vernante durante i mesi di luglio e agosto sono organizzate tantissime attività per tutte le età, con spettacoli di musica, teatro e danza quasi tutte le sere.

Quando andare

Limone Piemonte è una meta per tutto l’anno: l’inverno è perfetto per gli sport invernali e l’estate è ideale per il trekking e le attività all’aperto.

Come arrivare

Limone è raggiungibile in auto tramite la A6 Torino-Savona e la SS20. In alternativa, è ben collegata con il treno grazie alla linea ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia, con fermata alla stazione di Limone Piemonte.

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Case tipiche montane a Limone Piemonte

Val Pellice e Bobbio Pellice

La Val Pellice è una valle tranquilla e autentica, perfetta per chi cerca una fuga dalla folla e una destinazione meno rinomata rispetto alle più popolari Bardonecchia o Limone Piemonte. Bobbio Pellice è un piccolo gioiello montano, dalla natura incontaminata e ricco di tradizioni locali.

Cosa fare

Il centro di Bobbio Pellice è molto tranquillo; nulla di particolarmente glamour o esuberante. Si possono fare passeggiate tra le stradine del paese, dove si trovano le tipiche case dal tetto in pietra, bar e negozi di prodotti tipici. Nei dintorni, la valle si presta a diverse escursioni nei boschi. Inoltre, proprio per il grande attaccamento alla cultura e alle tradizioni locali, durante l’anno si tengono eventi come fiere e sagre molto sentite dalla popolazione locale. Molto sentita, ad esempio, La Fìra d’la Calà e la Fira d’la Pouià, è l’evento in duplice veste (quella primaverile durante la terza domenica di maggio e quella autunnale della quarta domenica di ottobre) che festeggia la salita agli alpeggi e la successiva discesa, con sfilata del bestiame, bancarelle enogastronomiche, mostre, musica e il torneo di morra.

Trekking ed escursioni

Il Rifugio Barbara Lowrie è una delle mete più popolari per un’escursione in Val Pellice. Si trova a un’altitudine di 1.753 metri nella Val Pellice, e il percorso più comune per raggiungerlo parte da Villanova Pellice, con un dislivello di circa 700 metri e una durata di salita di circa 2 ore e 30 minuti. Un altro accesso possibile è dalla Conca del Pra, con un dislivello di circa 700 metri e una durata di salita di circa 2 ore. In entrambi i casi, il percorso è di difficoltà media.

Altro sentiero tra i più apprezzati è l’Anello Borgate e Foreste attorno a Bobbio Pellice, un percorso facile che parte dalla piazza principale del paese e poi si snoda tra le caratteristiche borgate locali e le foreste. La passeggiata dura circa 2 ore e 30 minuti, con un dislivello positivo di circa 300 metri, perfetto anche per famiglie con bambini.

L’Anello Borgate Sarsenà e Serre Cruello si sviluppa sopra il paese e porta alla scoperta di antiche borgate e regala affascinanti vedute sul Monviso e sulle vette della valle. Con una durata che varia tra le 4 e le 5 ore e 30 minuti, l’itinerario presenta un dislivello positivo che può arrivare fino a 720 metri, risultando un po’ più impegnativo.

Infine, per chi cerca una sfida più consistente, c’è l’Anello Col Cuntent ed Alpe Bancet, che parte dal villaggio di Villanova alto. Questo percorso di circa 6 ore, con un dislivello positivo di 1.040 metri, esplora gli alpeggi dei valloni di Crosenna e dei Bancet, regalando panorami spettacolari delle montagne circostanti.

Attività per bambini

Le passeggiate nei prati e nei boschi della valle sono adatte a famiglie con bambini piccoli, anche se alcune aree sterrate potrebbero essere più difficili da percorrere con i passeggini. In zona si trovano diversi centri e strutture che organizzano attività didattiche sulla flora e fauna locali, come laboratori e passeggiate guidate pensate per i più piccoli; nottate in tenda; wild camp e tanto altro. Sono diverse le aree allestite con parchi giochi e di avventura nella natura o per il picnic.

Quando andare

La primavera e l’estate sono le stagioni migliori per le escursioni, mentre l’autunno, con i suoi colori, è un altro buon periodo per visitare la valle, fare passeggiate nei boschi e raccogliere o degustare i funghi della zona.

Come arrivare

Si può raggiungere in auto seguendo la SP161 da Torino, con un tragitto di circa un’ora e mezza. Non ci sono collegamenti diretti in treno, ma da Pinerolo ci sono autobus locali che servono la tratta.

Val Chisone e Fenestrelle

La Val Chisone è un’altra meta da tenere a mente per chi cerca una gita fuori porta a poca distanza da Torino. Fenestrelle, uno dei principali comuni della valle, è conosciuto per il suo imponente Forte, una delle fortificazioni più grandi e affascinanti d’Europa.

Cosa fare

Il Forte di Fenestrelle, costruito tra il XVII e il XVIII secolo, è una delle principali attrazioni turistiche della valle, grazie alla sua imponente struttura che si sviluppa su più livelli, con oltre 3.000 gradini che collegano i vari bastioni e fortificazioni. Le visite guidate permettono di scoprire la storia della costruzione, i segreti delle sue mura e la vita dei soldati che vi sono stati stazionati.

Per gli sportivi, durante l’inverno la zona di Pragelato, poco distante da Fenestrelle, è molto apprezzata per lo sci di fondo e i suoi percorsi ben mantenuti. Dalla mountain bike alle arrampicate, anche in estate Fenestrelle e le aree circostanti offrono numerose proposte per gli amanti degli sport outdoor.

Trekking ed escursioni

La Val Chisone è famosa per i suoi sentieri immersi nella natura, che offrono esperienze adatte sia agli escursionisti esperti che ai principianti. Tra i percorsi più apprezzati c’è quello che conduce al Lago delle Rane, un’escursione di media difficoltà, della durata di 3-4 ore, che offre vedute panoramiche sulla valle e sui monti circostanti. Il sentiero si snoda tra boschi di conifere e prati alpini, regalando a chi lo percorre un contatto diretto con la natura incontaminata della zona.

Esistono anche percorsi più facili, per chi vuole godere della natura senza affrontare percorsi troppo impegnativi. I sentieri sono ben segnalati e adatti a tutte le stagioni, anche se durante l’autunno e la primavera la varietà di colori che offre la vegetazione rende questi periodi particolarmente suggestivi per le escursioni.

Attività per bambini

Fenestrelle è anche una destinazione montana ideale per le famiglie con bambini. I sentieri facili e ben segnalati, immersi nella natura, sono perfetti per una passeggiata in compagnia dei più piccoli. Inoltre, nelle aree verdi e nei parchi giochi locali, le famiglie possono trascorrere piacevoli momenti di svago all’aria aperta.

Per i bambini, il Forte di Fenestrelle offre anche laboratori didattici che permettono di scoprire in modo coinvolgente la storia e le tradizioni locali. Questi laboratori sono un’opportunità educativa che permette ai più giovani di apprendere divertendosi, imparando a conoscere la cultura e la storia della regione.

Quando andare

Fenestrelle e la Val Chisone sono destinazioni ideali per ogni stagione, grazie alla varietà di attività offerte. L’inverno è perfetto per gli amanti degli sport sulla neve, con Pragelato che diventa un punto di riferimento per lo sci di fondo. La primavera e l’estate sono ideali per chi ama le escursioni e le attività all’aperto, mentre in autunno la valle si dipinge dei colori caldi che tingono i boschi. Le strutture locali sono attrezzate per accogliere i visitatori durante tutto l’anno.

Come arrivare

La valle si raggiunge facilmente in auto tramite la SS23. L’alternativa all’automobile è un po’ più complicata: in treno si può arrivare fino a Pinerolo e proseguire con autobus locali verso le destinazioni della valle.

dove andare in montagna vicino Torino

Fonte: iStock

Vista sul Forte di Fenestrelle
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Cosa fare a Torino per l’Epifania 2025, gli eventi più belli

L’Epifania del 2025 a Torino si preannuncia come un’opportunità straordinaria per vivere la città in un’atmosfera unica e suggestiva. Il 6 gennaio, infatti, Torino si trasformerà in un palcoscenico vivente, con una serie di eventi speciali, spettacoli teatrali, concerti e visite guidate che sapranno coinvolgere tutti, dai più piccoli agli adulti. La città, con il suo ricco patrimonio storico, culturale e artistico, si presta perfettamente a celebrare questa festività in modo originale, combinando le tradizioni locali con esperienze innovative.

Passeggiate nel centro storico, concerti nei luoghi più emblematici, rievocazioni storiche e rappresentazioni teatrali animeranno i luoghi simbolo della città, come la Mole Antonelliana, Piazza Castello e il Parco del Valentino, creando un mix perfetto tra cultura, spettacolo e tradizione. Che si tratti di una visita al Museo Egizio, uno dei più prestigiosi del mondo, o di una passeggiata per i mercatini di Natale che chiudono la loro stagione, ogni angolo di Torino avrà qualcosa di speciale da offrire in questo giorno di festa.

Per chi desidera vivere un’esperienza a tutto tondo, l’Epifania torinese si presenta come un momento da non perdere, capace di coniugare la magia della tradizione con l’emozione della scoperta.

Le Passeggiate del Direttore al Museo Egizio

Un appuntamento esclusivo per gli appassionati di arte e cultura che vogliono scoprire qualcosa di interessante da fare durante la Befana è rappresentato dalle Passeggiate del Direttore al Museo Egizio di Torino, in programma il 6 gennaio 2025 dalle 20:00 alle 22:00. Per questa edizione, il direttore Christian Greco guiderà un piccolo gruppo di massimo 30 partecipanti in un percorso serale attraverso le straordinarie collezioni del museo, immergendo i visitatori nell’atmosfera speciale della giornata dell’Epifania. L’intento è quello di favorire un dialogo diretto tra il Direttore e i partecipanti, con 30 minuti finali dedicati a domande e approfondimenti.

Questa visita esclusiva offre un’esperienza più intima con le opere esposte, mettendo in risalto il valore della conoscenza e della preservazione del patrimonio culturale. La visita, della durata di 2 ore, è a pagamento (50 euro per i non membri) e richiede una prenotazione obbligatoria, vista la limitazione dei posti. Si tratta, dunque, di un’opportunità imperdibile per scoprire uno dei musei più importanti d’Italia in una veste più raccolta e suggestiva, ideale per chi vuole vivere la cultura egizia in un’atmosfera unica.

Spettacoli teatrali e musical a Torino

Torino, la città che sa mescolare tradizione e innovazione, propone una serie di spettacoli imperdibili per il ponte dell’Epifania. Diversi teatri della città offrono performance di grande valore artistico, adatte a tutte le età e gusti. Ecco alcuni dei principali eventi teatrali a cui è possibile partecipare nei giorni dell’Epifania a Torino:

  • Teatro Grande Valdocco: “Giselle” (4 gennaio)
  • Teatro Regio: “Roberto Bolle and Friends” (4 e 5 gennaio)
  • Casa Gianduja: “Schiaccianoci e Re dei Topi” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Alfieri: “Mare Fuori – Il Musical” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Colosseo: “Oblivion – Tuttorial” (5 e 6 gennaio)

Questi spettacoli offrono una varietà di generi, dalla danza al musical, passando per il teatro comico, per un 6 gennaio all’insegna della cultura e dell’intrattenimento.

Museo Nazionale del Cinema e Mole Antonelliana

Per chi ama un po’ di cinema e panorami mozzafiato, il Museo Nazionale del Cinema, situato nella Mole Antonelliana, è una delle attrazioni più iconiche di Torino. La Mole, progettata nel 1863 dall’architetto Antonelli, è uno dei simboli della città e offre una vista spettacolare sulla capitale piemontese grazie al suo ascensore panoramico.

Il Museo del Cinema, uno dei più apprezzati in Italia, è perfetto per trascorrere una giornata di cultura immersiva, tra mostre temporanee e una vasta collezione di materiale cinematografico. Durante l’Epifania, la Mole sarà aperta per tutti coloro che desiderano scoprire la magia del cinema e godere della vista panoramica sulla città.

Esplorazioni culturali al Palazzo Madama e Pinacoteca Agnelli

Al Palazzo Madama, uno dei principali musei della città, è possibile immergersi nell’affascinante storia di Torino, passando dalle fondamenta romane al trionfo barocco. Il palazzo ospita una vasta collezione di opere d’arte e oggetti storici, ed è un luogo ideale per chi vuole scoprire la storia della città in un contesto elegante e suggestivo.

A pochi passi da Palazzo Madama, la Pinacoteca Agnelli ospita una selezione esclusiva di opere d’arte della collezione privata degli Agnelli, tra cui capolavori di artisti italiani e internazionali. La galleria, progettata dall’architetto Renzo Piano, è un altro punto di riferimento imperdibile per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea.

Gite fuori porta: Torino e i suoi dintorni

Se la città di Torino vi affascina ma volete scoprire anche i dintorni torinesi, il giorno della Befana è l’occasione perfetta per fare una gita fuori porta. Ecco alcune idee interessanti:

  • In bicicletta alla Venaria Reale: una gita in bicicletta alla Venaria Reale, uno dei complessi più belli della Regione, che offre splendidi giardini e l’architettura barocca. È un posto ideale per una passeggiata tra arte, natura e storia.
  • Itinerario delle Residenze Sabaude: patrimonio Unesco, questo percorso permette di visitare alcune delle residenze più affascinanti dei Savoia, tra cui il Palazzo Reale di Torino e la Reggia di Venaria.
  • Villa della Regina: un’altra gemma delle Residenze Sabaude, che offre un parco magnifico e una vista panoramica sulla città. È il luogo ideale per una passeggiata tranquilla immersi nella storia.
  • Trekking sulle gole degli Orridi di Uriezzo: se amate la natura e il trekking, le Gole degli Orridi di Uriezzo nel Verbano-Cusio-Ossola sono un’escursione emozionante e panoramica, perfetta per un’epifania all’insegna dell’avventura.

Adesso che avete preso visione di questi interessanti spunti per trascorrere l’Epifania 2025 a Torino, non vi resta che fare le valigie e partire alla volta dell’elegante città piemontese, lasciando spazio anche per scoprire i sapori autentici e inimitabili del suo patrimonio enogastronomico.

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Capodanno 2025 a Torino, tutti gli eventi per festeggiare in allegria

Torino si prepara a dare il benvenuto al 2025 con un cartellone ricco di eventi e festeggiamenti che trasformeranno la città in un grande palcoscenico di allegria, spettacolo e convivialità. Dalle piazze animate dai concerti ai teatri ricchi di cultura, dai veglioni gourmet alle feste in discoteca, ogni angolo della città si anima di luci, musica e divertimento per celebrare la notte più attesa dell’anno. Ecco una carrellata delle esperienze imperdibili per trascorrere un Capodanno memorabile nel capoluogo piemontese.

Cosa fare a Capodanno a Torino, tutti gli eventi

Il centro dei festeggiamenti per il Capodanno 2025 è piazza Castello, che ospiterà anche quest’anno il tradizionale concerto all’aperto. La notte del 31 dicembre, la piazza si riempirà di energia con musica dal vivo che spazia dalle esibizioni di band locali ai grandi artisti nazionali e internazionali, la cui line-up non è stata ancora annunciata. Il countdown verso la mezzanotte sarà come sempre un’esperienza collettiva coinvolgente, con dj set, spettacoli di luci e performance varie, che culminerà in brindisi, scambi di auguri e tanta allegria.

E non finisce qui: il pomeriggio del primo gennaio, la stessa piazza accoglierà un concerto di musica classica e lirica, una celebrazione in grande stile dei 140 anni dall’unificazione della Nazione e degli 80 anni della Liberazione. Un omaggio alle radici culturali di Torino, arricchito dalla collaborazione con il Museo del Risorgimento.

Per molti torinesi, e non solo, trascorrere la notte di San Silvestro a teatro è una tradizione irrinunciabile. Dai giochi di luce e magia agli show ispirati ai grandi maestri della musica, fino alle risate travolgenti della commedia, quest’anno i teatri torinesi hanno proposte davvero per tutti i gusti.
Per le famiglie e gli amanti della magia, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani presenta un Variety Magic Show ricco di sorprese. Artisti di fama internazionale porteranno in scena illusioni mozzafiato, momenti di comicità, bolle di sapone che danzano nell’aria e una teatralità che incanta grandi e piccoli.

La Fondazione Cirko Vertigo regala al pubblico un tributo poetico e musicale unico con Che bello café, in programma al Teatro Café Müller alle 22,30. Uno spettacolo che immagina un incontro immaginifico tra Domenico Modugno e Fabrizio De André, due leggende della musica italiana. L’omaggio celebra il trentennale della scomparsa di Modugno e i venticinque anni da quella di De André, mescolando le loro voci e storie in un racconto onirico che tocca il cuore.

Per chi preferisce una serata di risate, a Venaria Reale il Teatro della Concordia accoglie il pubblico con un’esplosione di comicità grazie ad Antonello Costa, che porta sul palco i suoi personaggi più amati, tra cui il siculo Don Antonino, il rapper Mc Adelio e il lookmaker Rocco, accompagnati da coreografie accattivanti e numeri musicali. Si inizia alle 21,00 con un’accoglienza calorosa e si prosegue fino a notte inoltrata, con un brindisi di mezzanotte e un buffet dolce e salato.

Il Teatro Monterosa propone un Gran Galà di Capodanno con la compagnia Volti Anonimi e lo spettacolo Vittorio Levante in servizio ad ogni istante. La serata inizia alle 21,30 con una pièce teatrale ricca di umorismo e coinvolgimento, che lascia spazio, allo scoccare della mezzanotte, a un brindisi festoso accompagnato da panettone, pandoro e pasticcini. Il calore della tradizione si fonde con il piacere della scoperta, creando un momento di convivialità e gioia.

Per gli amanti della musica d’autore, il Teatro Carignano propone un ritorno alle atmosfere seducenti di Fred Buscaglione. Lo spettacolo Fred, diretto da Arturo Brachetti, vede Matthias Martelli e Fabrizio Bosso reinterpretare l’universo ironico e malinconico di questo innovatore della musica italiana. Con sonorità jazz e swing che si fondono alla tradizione melodica italiana, il pubblico viene trasportato in un viaggio tra whisky, donne e sigarette, elementi iconici di un’epoca affascinante. Un’esperienza che invita a iniziare il nuovo anno con la forza evocativa dell’arte.

Vita notturna e discoteche a Torino

Locali notturni eleganti, atmosfere esclusive e serate animate dai migliori DJ promettono di trasformare la notte di San Silvestro sotto la Mole in un’esperienza unica. Ogni location offre qualcosa di speciale per accogliere il 2025 con stile e allegria.

Al Tam Club la serata inizia con un cenone musicale che combina sapori raffinati e intrattenimento live, creando l’atmosfera perfetta in vista della festa vera e propria. Allo scoccare della mezzanotte, la pista si accende con il DJ set di Wallace, che mixa reggaeton e musica commerciale per un pubblico over 20. La posizione centrale del locale rende il Tam Club la scelta ideale per chi desidera ballare e divertirsi a Capodanno in città.

Immerso in un contesto esclusivo tra giardini e piscina, il Royal Club propone un Capodanno all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza. La serata prende il via con un gran cenone servito in un ambiente sofisticato, mentre il brindisi di mezzanotte segna l’inizio di una festa indimenticabile. Con la sua combinazione di ambienti interni e spazi all’aperto, questa location è ideale per chi cerca un’atmosfera intima e ricercata a due passi dal centro.

Per chi invece preferisce immergersi in atmosfere esotiche, il Bamboo Dinner è una valida alternativa. Tra le discoteche più in voga di Torino, si distingue per il design ispirato all’Oriente e le ampie sale arredate con cura. Il programma della serata inizia con un gran cenone servito al tavolo. Allo scoccare della mezzanotte, il brindisi inaugura la festa, che prosegue con un DJ set capace di accontentare un pubblico dai 20 ai 50 anni.

La combinazione di eleganza, cucina pregiata e musica coinvolgente fa del Bamboo una delle scelte più apprezzate, ma per chi cerca un’esperienza più dinamica, la meta perfetta è The Beach. Affacciato sul Po, propone una serata che unisce un cenone gourmet a un party scatenato fino all’alba. La cena inizia alle 20 e si conclude con un brindisi di mezzanotte accompagnato da un buffet di panettoni con crema. Dalle 23,30, la pista si anima con un DJ set travolgente e drink inclusi per tutti i partecipanti. La location, famosa per le sue serate estive, si trasforma in un punto di ritrovo imperdibile per chi desidera iniziare il nuovo anno ballando.

Brindisi
Brindisi di Capodanno

Dove fare il Cenone di Capodanno a Torino

Il Motor Village di Mirafiori apre le porte a un Capodanno pensato per le famiglie, all’interno del raffinato Bistrot Gerla. Qui, il Gran Cenone di Capodanno include vino illimitato e si conclude con un brindisi di mezzanotte, seguito da una serata danzante con DJ set. L’atmosfera accogliente e festosa del Bistrot crea l’ambiente ideale per una celebrazione in compagnia.

Per chi invece cerca una serata fuori dagli schemi, l’Envy Lounge & Secret Garden, immerso nel verde dell’Environment Park, propone un Capodanno con Delitto. La serata prende il via con un intrigante spettacolo interattivo nella suggestiva Sala Cocktail, caratterizzata da pareti a vetri con vista sul giardino. Dopo il brindisi di mezzanotte, il ritmo si accende con un DJ set nella Sala Ristorante, trasformando la location in un vivace punto d’incontro tra mistero e festa.

Anche il Ristorante Woody’s propone un Capodanno con Delitto, portando in scena lo spettacolo “L’Ape Regina nella salsa”. Tra piatti prelibati e un’ambientazione teatrale, il pubblico viene coinvolto in una storia avvincente che si intreccia con il cenone. Allo scoccare della mezzanotte, il brindisi segna l’inizio della festa, lasciando spazio a un’atmosfera di festa e convivialità.

HOME Family Restaurant ha pensato a una serata per grandi e piccini. Mentre gli adulti si godono il Gran Cenone di Capodanno, i più piccoli sono accolti nell’area Bimbolandia, con animatrici dedicate e baby dance. Dopo cena, la festa si accende con musica revival e commerciale, creando un mix perfetto di intrattenimento per ogni età.

Nella splendida cornice di Piazza Vittorio Veneto, il Saudade Brazilian Restaurant invita a un Gran Cenone Brasiliano tra sapori esotici e tirmi carioca. Aperitivi di benvenuto, piatti tipici serviti con lo spettacolare rituale della spada e un intrattenimento travolgente con spettacoli dal vivo e DJ set promettono una notte indimenticabile.

Per una serata raffinata, il Boston Art Hotel combina eleganza e festa con un programma che parte da un aperitivo di benvenuto e prosegue con un Gran Cenone di Capodanno accompagnato da musica live e DJ set. Chi desidera festeggiamenti all’insegna del comfort può scegliere di pernottare in questa struttura a quattro stelle e iniziare il primo giorno del nuovo anno con una sontuosa colazione.

L’Hotel Emporio, a pochi minuti dal centro città, si distingue invece per il suo evento dedicato ai giovani tra i 20 e i 35 anni. Qui, il Cenone di Gala si accompagna a piatti gourmet, mentre la serata prosegue con musica dal vivo, DJ set e drink illimitati. L’atmosfera esclusiva e vivace rende questa proposta una delle più ricercate per chi desidera ballare fino all’alba, chiudendo in bellezza un Capodanno ricco di emozioni.

Come muoversi a Torino a Capodanno

La notte di Capodanno sono regolarmente in funzione i bus di tutte le linee notturne, che portano dai capilinea periferici al capolinea centrale in piazza Vittorio Veneto con fermate nelle vicinanze dei principali locali notturni: LINEA W1 ARANCIONE, da piazza Massaua e ritorno; LINEA N4 ROSSA, da via delle Querce (Falchera) e ritorno; LINEA S4 AZZURRA, da piazzale Caio Mario e ritorno; LINEA S5 VIOLA, da piazza Cattaneo e ritorno (raggiunge San Salvario) ; LINEA S18 BLU, da via Artom (Mirafiori sud) e ritorno; LINEA N8 ORO, da piazza Sofia e ritorno; LINEA N10 GIALLA, da via Massari e ritorno; LINEA W15 ROSA, da via Brissogne e ritorno; LINEA W60 ARGENTO, da piazza Manno e ritorno; LINEA E68 VERDE, da via Cafasso e ritorno. La prima partenza dai capolinea periferici è alle 00.00, l’ultima alle 4.00, mentre la prima partenza da piazza Vittorio Veneto è all’1.00, l’ultima alle 5.00.

Durante tutto il periodo delle feste, inoltre, la metropolitana amplia i suoi orari nei giorni infrasettimanali. Quindi anche la notte di Capodanno le ultime partenze saranno a mezzanotte (normalmente invece l’ultima corsa della metro passa alle 21,30)

Il clima di Torino a Capodanno

A Torino, il clima di Capodanno è tipicamente invernale, con temperature che oscillano tra 0°C e 5°C, contribuendo a creare un’atmosfera suggestiva. Incorniciata dalle Alpi innevate, la città può regalare cieli limpidi e frizzanti, ma anche giornate coperte con occasionali piogge leggere, o magari una spruzzata di neve, che aggiungono un tocco di fascino in più alle strade illuminate dalle luminarie e agli eventi festivi.

Per godere al meglio delle celebrazioni all’aperto, è consigliabile vestirsi a strati e prepararsi a temperature rigide, soprattutto nelle ore serali. Tuttavia, il freddo torinese non smorza l’entusiasmo: con le piazze animate, i mercatini di Natale ancora aperti e i caffè storici pronti ad accogliere i visitatori, il clima diventa parte integrante della magia del capoluogo piemontese durante le feste.

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Torino è la nuova Capitale europea del Turismo Intelligente 2025

Torino è una città protagonista di una vera trasformazione negli anni. Da polo industriale è diventata una vivace destinazione culturale ed è un esempio di rigenerazione urbana intelligente. Siti iconici come la fabbrica di automobili del Lingotto e le OGR-Officine Grandi Riparazioni sono stati riconvertiti in luoghi culturali, dimostrando l’impegno della città nel fondere la storia con l’innovazione moderna.

L’inclusione di Torino nel programma UNESCO Man and the Biosphere (MAB) evidenzia il suo impegno nel preservare le risorse naturali, promuovendo al contempo uno sviluppo sostenibile. Questo e altri elementi le sono valsi l’importante premio European Capital of Smart Tourism 2025, promosso dalla Commissione Europea. “Il riconoscimento viene infatti assegnato ogni anno alla città in Europa che più si distingue come destinazione turistica d’eccellenza a partire da quattro differenti criteri: sostenibilità, accessibilità, digitalizzazione del patrimonio culturale e creatività” come riporta il comunicato ufficiale. Un riconoscimento che arriva dopo il recente titolo di “Capitale europea dell’innovazione”.

Le azioni per il clima

Torino ha adottato misure per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 attraverso il suo Climate City Contract, un impegno per l’adattamento climatico e la mobilità a basse emissioni di carbonio. Le iniziative verdi della città, come la trasformazione di ex aree industriali in spazi verdi e il miglioramento del trasporto pubblico, dimostrano un approccio strategico al turismo sostenibile e alla pianificazione urbana. Un’iniziativa di spicco è il progetto Neighbourhood Houses, che coinvolge i residenti nella definizione delle loro comunità, rendendo il turismo e le esperienze culturali più inclusive.

Accessibilità per tutti

Il sistema di trasporto pubblico della città, con autobus e stazioni della metropolitana accessibili al 100%, è un modello di inclusività. I ​​musei di Torino co-creano esperienze sensoriali per i visitatori con disabilità, rendendo gli spazi culturali più accoglienti. La piattaforma Turismabile, lanciata nel 2007, è un ottimo esempio dell’impegno di Torino per i viaggi accessibili, fornendo informazioni multilingue e collaborando con organizzazioni per disabili per garantire che tutti i visitatori possano godere di ciò che la città ha da offrire.

Torino

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La città di Torino

Innovazione digitale

Come città lungimirante, Torino è all’avanguardia nell’uso della tecnologia per migliorare sia il turismo che la vita di tutti i giorni. Attraverso progetti come 5G-Tours e NETA (Navigation Exploring Tourist Assistance), Torino sta integrando l’intelligenza artificiale (AI) e la realtà estesa (XR) nella sua offerta culturale, consentendo ai visitatori di vivere la città in un modo unico e immersivo. Lo sviluppo di piattaforme digitali, come un’app di mobilità integrata, riflette ulteriormente l’impegno di Torino nel rendere sia la cultura che i servizi cittadini accessibili a tutti.

Cultura ed eventi

Torino custodisce un patrimonio culturale molto ricco, come il famoso Museo Egizio, il secondo più grande del suo genere a livello mondiale, che attira visitatori da tutto il mondo. La strategia culturale della città include numerosi festival che celebrano cinema, letteratura e musica, alcuni dei quali risalgono a decenni fa.

Con una forte enfasi sulla partecipazione della comunità, le industrie creative di Torino sono fiorite, offrendo una vasta gamma di esperienze, dalle mostre d’arte contemporanea alla conservazione di siti storici. Anche il Torino Film Festival 2024 ha dimostrato nuova linfa, chiamando tantissime star internazionali del cinema e coinvolgendo le persone in una decina di giorni animati da proiezioni, incontri e red carpet.

Il premio a Benidorm

Mentre Torino ha vinto European Capital of Smart Tourism 2025, la città spagnola di Benidorm ha conquistato il riconoscimento di European Green Pioneer of Smart Tourism per il suo impegno verso pratiche ecologiche che stanno migliorando l’esperienza dei turisti e la qualità della vita dei residenti.

In particolare, la città ha implementato un sistema di gestione intelligente dell’acqua che ha ridotto il consumo del 30% e ha diversificato l’offerta turistica per includere opzioni di salute, istruzione ed ecoturismo. Infine, per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ha pensato alla costruzione di dighe e la riforestazione di alcune aree urbane con delle specie autoctone.